]: per la cornacchia intendi la vanità delle cose del mondo, che sono
apparenze e del valore vuoisi che aggiunga vanità e petulanza. panzini, i-30:
del lido e della terraferma avevano la vanità di quei tritumi nericci che galleggiano a
. de sanctis, i-91: la vanità pasce la fantasia delle grazie, sì potente-
d'umiltà, a quelle massime intorno alla vanità de'piaceri. lantbruschini, 1-87:
d'annunzio, v-1-592: forme di vanità e di utilità per me abominevoli.
avornio (e avorno). benissimo, vanità: ma che occuparti? so
alle cure della famiglia, scevra d'ogni vanità femminile, sempre abborrita dalla filosofia. alfieri
te i suoi stimoli e movimenti [della vanità], studia di negarli al postutto
e da'sogni, per la loro vanità; sì che bene le possiamo accozzare
e la sapienza, e incontrava sempre la vanità. quello e non altro che gli
bugie e da'sogni, per la loro vanità; sì che bene le possiamo accozzare
persuasi dalle medesime loro discrepanze, della vanità della fede, pur non lasciano di
cui bastava soltanto soddisfare l'olimpica vanità per guadagnare, se non la stima,
suoi gli recava addentro la persuasione della vanità della vita, ardeva i suoi scritti
fors'anco d'uomini che si agghindano con vanità di femmine. = deriv
meno, quando sia sollecitata la lor vanità. nievo, 5: un solo frutto
baretti, i-114: biasimevole è la vanità della donna immodesta che si adoma per
mente, siccome ch'e'conoscea la vanità, valle ben cercando tu, giovane
salvini, 10-1-65: la credulità, la vanità, la cecità, la superstizione,
e ponavam le piante / sopra lor vanità che par persona. buti [inf
lo più immeritata (a sollecitare la vanità altrui e cattivarsene benevolenza e protezione)
perle, se non per adulare la vanità femminile? lubrano, iii-417: così
statua) in modo da lusingare la vanità; far più bello. segneri
de sanctis, iii-267: si appagarono le vanità co'nastri, e gli appetiti coi
di udire ciò che può affezionarti alle vanità. idem, iv-257: egli giu
vietò piacente, e tutte disse ch'erano vanità, e affrizióne di spirito. iacopone
glieli aggangheri e sgangheri con la piccola loro vanità comprovano una verità grande, ed è
di sé e della propria autorità; vanità pomposa. l. scdviati,
chimica: esaltazione egoarchica mescolata con la vanità, e fatta esplodere dall'alcoolismo.
tu te aloitan da terra per tòa vanità, / tu he grand vanagloria de tòa
e disfate coloro che in ciò avessono vanità! = deriv. da alluminarex
al foscolo], e l'imputavano a vanità. carducci, iii-17-382: quanta,
(per spirito di emulazione o per vanità). giamboni, 131:
spero che dai buoni non sarà giudicata vanità ambiziosa ch'io mi compiaccia di vedere
certa splendidezza,... solleticava la vanità dell'ambiziosello. -spreg.
, i-248: quel tal signore ammalorato di vanità. = deriv. da
7-78: ammantato, con un velo di vanità, nel suo segreto, è di
idem, iv-103: dolente delle passate vanità, volenterosa d'ammendare nel cospetto d'iddio
. f. corsini, 2-475: vanità per gli scrittori facile ad incapparci;
nostro contrasto in un senso generale di vanità e di indifferenza. piovene, 2-33
1-39: era un ometto gonfio di molta vanità, pratico di faccende, amante di
vedere le cose future, è vanità. berni, 9-1 (i-231):
ch'abbia la malizia di conoscere le vanità del mondo. sacchettiì 190-15: stette
, infida e impotente appagatrice delle insaziabili vanità de'potenti. appagliaiare, tr
il suo sofferire era acuito da ima vanità; poiché, sopra tutto, egli si
di s. paolo contro alla vanità delle donne, non parlano dei capelli
, non bene prima conosciuto, per vanità o per leggerezza aprire il nostro cuore
e ciascuna arde di possederlo, per vanità e per curiosità, a gara.
misura. marcellino, 2-84: o vanità di vanità! tante sottigliezze si dee
marcellino, 2-84: o vanità di vanità! tante sottigliezze si dee usare per
d'argutissimo ingegno segnatamente contro la vanità dei potenti, l'ipocrisia degli ecclesiastici
un contegno altezzoso, pieno di boriosa vanità. panzini, ii- * 459:
, uno arrabbiatèllo, che con tanta vanità... procurate il biasimo de gli
modesti natali, che, spinta dalla vanità o dall'ambizione, tenta di farsi accogliere
salvini, 30-1-423: così anima piena di vanità e di fasto non è d'alcuna
cioè di molto avanzano li sanesi in vanità li franceschi. petrarca, 154-11: l'
per fiuniverso, l'asserir più miracoli è vanità. redi, 16-iii-119: ma perché
,... sarà non solo vanità, ma scandalo grandissimo. manzoni,
e doppiamente vedova, oggimai disingannata delle vanità di questo misero mondo, assorbita nell'
se uomo buono c'è. senza vanità, senza attaccamento alle cose del mondo
a solo per abbandonarmi, soddisfatta la vanità, ad un'inerzia totale a cui
al favore popolare, ne esprime la vanità, la precarietà, l'incostanza, la
b: croce, iii-23-160: la vanità del sant'uomo e le sue ipocrisie
coloro che scrivono per venalità o per vanità, non hanno altra suppellettile che di parole
, v-160: un'espressione antipatica di vanità, di sufficienza e di falsa benevolenza rendeva
un albergo babilonico tutto incrostato di quelle vanità architettoniche che usurpano oggi il nome di
o per angustia di spirito, o per vanità, o per ingannare il prossimo,
verrebbe ora in pensiero di produr simil vanità. d. bartoli, xxix- 1-184
al peso e allo spasimo della mia vanità, mi balenò più d'una volta l'
egli mi pare vedere ne'capi vostri tanta vanità, che mi pare un orrore:
d'allora fra le frivolezze e le vanità cui era lasciata in balìa. verga,
frappe, aveva le pianelle e molte vanità. bandello, 1-9 (i-120)
l'affarismo, e dalla madre la vanità del lusso, si gitta nelle speculazioni
terra, e qualunque altra cosa seguita vanità per traversa via, tu la schifa
porsenna, che volse imitar la barbarica vanità? foscolo, 1-69: è tenda,
abbottato di vento e tutto gonfio di vanità. goldoni, v-847: sanno il loglio
né fatta odiosa da basso affetto di vanità offesa e d'amor di vendetta.
di basso ingegno, / sciocchezza e vanità degna di riso. sassetti, 371
lin- gone che tra l'altre sue vanità si vantava di sua bastardigia. bastardo
beffate. marotta, 5-164: è la vanità in persona, raffigurata e beffata in
finalmente vincitore contro alla stultizia e beffevole vanità di persia, fu vinto da'suoi
ostenta amore e competenza, più per vanità che per vera vocazione).
vuol canzonare la grazia affettata o la vanità svenevole o altro simile difetto, suol dire
riscaldare, l'ho ben per una solenne vanità. campanella, i-1-123: sono altre
. a quelle massime intorno alla vanità de'piaceri, all'ingiustizia dell'
dovete bisticciarvi sempre. l'amerai per vanità. beltramelli, i-701: « non mi
del 'soo. blaga, sf. vanità, boria. carducci, i-1359:
, 165: sorrideva, blandito nella cara vanità, nella dolcezza più cara.
. ant. fasto, ostentazione, vanità. guittone, 160-2: o grandi
s'eran fatti a credere, con incredibile vanità, di dover sempre correr la medesima
mare s'era abituato a sentire la vanità di tutto. 2. borborigmo.
bordello la « signoria * dove dalla vanità degli uomini ambiziosi era stata sepolta,
largamente fornisce il becchime a quel pollaio di vanità sterile e presuntuosa ch'è il borghesume
immagini di cera, né queste borie e vanità. g. morelli, 250
sf. atto di boria; opera di vanità più che di pregio. cellini
niente vi fidate, temete che la vanità di avere fatto breccia li porterà a
più colpi, o pargoletta / o altra vanità con sì breve uso. idem,
i-72: lo credo ben così briaco di vanità da aver deliberato benissimo di morire,
: la vanagloria è men leggera della vanità, ma più innocua della superbia,
: questa facilità d'invenzione associandosi alla vanità, produce gli spiriti brillanti, superficiali
lo studio a coloro che hanno la vanità di far brillare il loro amor proprio nella
portano in dote né meno un po'di vanità di esser veduti morire con brio.
danno impera, / e l'infinita vanità del tutto. de sanctis, lett.
la corta buffa, cioè la breve vanità. gelli, 4-3_175: dimostra
bùffola, sf. ant. vanità; inezia, cosa di poco conto
a che fare avete voi amato la vanità, e cercato la bugia? e chiama
e cercato la bugia? e chiama qui vanità, e bugia questi beni visibili,
faccia paura. lancellotti, 233: vanità che... oggidì sono introdotte
3-15: conosciuta a buon'ora la vanità e le miserie di questa vita,
boria, arroganza sprezzante e vanitosa; vanità, vanagloria. mostacci, ii-177
alcuna scusa ricevette della disordinata burbanza e vanità. seneca volgar., 3-12:
che produr suole... la vanità de'cabalisti, degli astrologò degli alchimisti,
ed in sostanza esprime, che è vanità il fondarsi nelle speranze. =
potessero della presenza loro solleticare la sua vanità, circuiva con sollecitudine urgente, lieta
11 manto adorno, / pompa da vanità, fregio di scorno, / di
, mi / può anche venire dalla mia vanità stessa. parini, 677:
, sul dovere del perdono, sulla vanità di tutte le cose del mondo, non
un santo disprezzo. -ite, spoglie di vanità, ché per aver il credito di
senza dare in cambio che la sua vanità e il suo spirito di predominio soddisfatti
e non ha campo di affliggersi della vanità e del vuoto delle cose. tommaseo,
degli uomini, fu la persuasione dell'infinita vanità del tutto, della canaglieria congenita e
della leggerezza del mondo, o della vanità ed apparenza del peccato. diodati, 2-38
delle nozze, dove si fanno cotante vanità, e cantando gli organi e gli stromenti
parlare senza freno, accumulando sciocchezze e vanità; dire sconsideratamente. ariosto, 369
. caro, 9-2-13: parendomi una vanità a raccontarvi sempre la canzone dell'oca,
cadaveri; anche per il rogo delle vanità. andrea da barberino, 1-276:
non sono loro, e giuochi e vanità, fece fare uno capannùccio in su la
disse a ognuno che aveva di quelle vanità, che ve le portassi, e così
i-107: egli o punto nella sua vanità, ovvero già pentito di cotesta sua capestreria
parlò della sua leggerezza, della sua vanità, di tutto ciò che costituiva la
: riconosciamo che è pure una segreta vanità l'irritarci perché non in tutto il
: quando si monta la testa per vanità. dante, par., 29-117
questo trovato è propio ancora della grechesca vanità, che le cose di ognora caricano
nostra, come sono le pompe, le vanità, le congiure, l'ingiustizie,
rendo conto dei teatri e delle vanità carnavalesche di per non essere molto
guadagnò. tasso, 6-iv-2-102: è vanità, quanto più sembra adorno, / e
cose. bambagiuoli, 1-24: in vanità non è gentil valore, / né
osservano il celibato, e perciò è vanità trovar un ovo se si cercasse con la
morte e della fine inevitabile, della vanità di tutte le cose umane, del
è sempre un principio e sentor vago di vanità, in quell'aspirazione a un cenobio
tal « signore *, ammalorato di vanità che sfogava il dispetto d'una sua
centinaia di piedi scalpiccianti nella mota, la vanità del suo movimento. 2
del cercatore vecchio che s'inebbria di vanità gli sorride: « coloro che pensano non
più roco. leopardi, 3-119: di vanità, di belle / fole e strani
finché voi non mi faceste vedere altro che vanità, 10 mi risi della leggerezza del
quel tal « signore », ammalorato di vanità,... impastava l'esiguità
una livrea che impegnasse a difenderlo la vanità e l'interesse d'una famiglia potente
altro conforto / fuor che la dolce vanità con molte / vane querele lusingar tossendo
. idem, 4-53: di questa vanità non son cheti li uomini che mettono
con gran vergogna del cristianesimo pieno di vanità e di pazzia, si contende quegli
con gran vergogna del cristianesimo pieno di vanità e di pazzia, si contende quegli
esperienze, fui persuaso e chiaro della vanità della vita, e della stoltezza degli uomini
, veggendo i giovani andare dietro alle vanità e vedendogli giurare e spergiurare, andare
, mascheroni de pazzi, chimere di vanità e giuochi da fanciulli. v.
, 5-2-369: renunziando a queste sognate vanità, e chimerizzamenti di coperti inganni.
adagia nella rassegnazione, nella piccola vanità di mantenere un salottino ove offrire
nessun segno della creta umana; non vanità, non posa, non ciarlataneria,
di * cicaleccio ', e nella vanità e talora anche nella lunghezza.
veniva non dall'abito cieco o dalla vanità vigilante, ma dal continovo inconsapevole affetto
della cilecca, che avete fatto alla mia vanità, vi riconvenga. l. bellini
cigliare, lieve lieve, sostiene profonde vanità. ojetti, ii-621: s'accontentò di
giordani, ii-107: né di quella vanità sono da credere immuni coloro che ne'
chiamano cocchi. tasso, 6-iv-2-102: è vanità, quanto più sembra adorno, /
dell'apparenza che della sostanza, più della vanità che della sodezza parziali. vallisneri [
apparenza che della sostanza, più della vanità che della sodezza parziali. foscolo,
potessero della presenza loro solleticare la sua vanità, circuiva con sollecitudine urgente, lieta
, e una dolorosa sperienza dimostratrice della vanità di ogni sforzo erudito per ricostruire altrimenti
, donne, tanto essere trascorse nella vanità, che mi pare una confusione,
coquettes ', e noi frasche dalla vanità e leggerezza loro, le addimandiamo anche
o che semplicemente fanno atti di vanità e di leggerezza. nievo, 44
uno che guardi fitto le donne per vanità. pananti, ii-10: sia l'
discordie, le lotte d'interessi e di vanità, passavano la clausura. serao
firenzuola, 464: sazio oramai delle vanità e pompe mondane, povero e ignudo son
sacrificio volontario... della mia vanità, mi dia forza di reggere al sacrifizio
chimica: esaltazione egoarchica mescolata con la vanità, e fatta esplodere dall'alcoolismo.
i capi de'popoli sonosi prevaluti della vanità de'loro soggetti, ed hanno di questi
, come sono le pompe, le vanità, le congiure, l'ingiustizie, le
(314): se per la vanità della tristezza temporale considerali la plenitudine del
firenzuola, 464: sazio oramai delle vanità e pompe mondane, povero e ignudo
d'allora fra le frivolezze e le vanità cui era lasciata in balìa. la
.. e qualunque altra cosa seguita vanità,... tu la schifa.
conditi. leopardi, 3-117: di vanità, di belle / fole e strani
comun danno impera, / e l'infinita vanità del tutto. de sanctis, lett
fatti strettamente privati dalla sua inguaribile vanità. alvaro, 7-119: i
zacchiele amava talvolta, per una ingenua vanità naturale, di far pompa del suo
conculcati. imbriani, 2-221: spinto da vanità potrei trafiggere / di ferro o duolo
di vino, di concupiscenze e di vanità; tornate a casa due ore dopo
la fragilità nostra con farne vedere la vanità di questo mondo e la necessità che ne
, donne, tanto essere trascorse nella vanità, che mi pare una confusione.
.. fu la persuasione dell'infinita vanità del tutto, della canaglieria congenita e dell'
, come sono le pompe, le vanità, le congiure, l'ingiustizie, le
eccitar la credulità dell'uomo in queste vanità. = voce dotta, lat.
allo svagamento, alla frivolezza e alla vanità, rarissime volte sono capaci dei
ma vedere, gustare, toccare la vanità di ogni cosa che mi occorre nella
, amatore per gusto, curioso per vanità. alfieri, i-260: l'aveva.
alla gente (ch'è l'atto di vanità) è antecedente a quell'opera buona
a conservarsi, defendersi, scuoprir la vanità e far aperte le fallacie de'sofisti
d. bartoli, 37-40: la vanità delle cose umane, pur sì possente ad
quel soggiorno, ma a misura che la vanità e il lusso diminuiscono, veggonsi gli
umore a salire in alto, è vanità il crederlo d'una pianta. l.
il manto adorno, / pompa di vanità, fregio di scorno, / di caduca
che quel cordovano non s'accorgapieno di sprezzante vanità. della banda sbasita? allegri,
, a trattare e a seguire molte vanità, dietro le quali io correa quasi
sforzi segreti con cui il tarlo dell'umana vanità corrode le basi degli stati, ne
cattive abitudini della mantenuta, o la falsa vanità della cantante le avevano fatto mettere ima
. l. adimari, 2-102: la vanità della sua donna appaga / il giovine
della scienza, a vantaggio dell'umana vanità, cioè allo scopo di dare vaghezza
zacchiele amava talvolta, per una ingenua vanità naturale, di far pompa del suo sapere
, mi può anche venire dalla mia vanità stessa. parini, xii-96: se i
parlò della sua leggerezza, della sua vanità, di tutto ciò che costituiva la
uomini vedono furberia in ciò che è vanità o inabilità. per non impicciolire thiers,
solitari che hanno scrollato da sé le vanità del mondo come si sbatte la polvere dai
quale nel bere più si attendeva alla vanità della bella creanza che alla sostanza di
da vicino, si dimentica della loro vanità e miseria; toma a formarsi e
l'artista: per quanto sappia la vanità ultima dell'opera, e degli applausi
in realtà (per presunzione, per vanità). marino, 14-261: credeami
nessun segno della creta umana; non vanità, non posa, non ciarlataneria,
d'annunzio, iv-2-91: una furia di vanità sùbito la prese; si chiuse nella
in cimento per un breve oggetto di vanità l'intiera salute della morale vita dell'
firenzuola, 464: sazio oramai delle vanità e pompe mondane, povero e ignudo son
di quella impalcatura di tracotanza e di vanità che crollava. pavese, 6-265:
di bontà di natura, con tanta vanità, ambizione e superbia che niente più
torcete i cuori, / drizzando in vanità le vostre tempie! trattato d'amore
.. e qualunque altra cosa seguita vanità per traversa via,... tu
stato ferito, imponendogli di lasciare le vanità del mondo e una bellissima francese che
de gli instromenti e... una vanità non desse riputazione all'altra, non
, mediocrità, meschinità, futilità, vanità (con riferimento a cose).
, incominciò sì fortemente a dispregiare la vanità di questo mondo, che prese da se
-disse, -lei dà una lezione alla mia vanità professionale. pavese, 4-146: era
una lettera anonima, che adulava la vanità del pubblico, e mi dava contro.
d. bartoli, 9-23-13: la vanità delle cose umane, quivi conosciute più leggieri
tocchi incerti... in quella vanità fantastica, che si sforza a dipingere con
faccendiera che gravava con tutto il peso della vanità sua su 'l paese,..
, coll'inoculazione, invenzione benefica della vanità e galanteria, è divenuto una leggiera
delle dicerie è stato un ritrovamento della vanità de'mortali, per non lasciar sepolto
che tutto il mondo è pieno di vanità e che ogni cosa buona è declinata,
di gola, così non devono essere di vanità. e a me pare impossibile che
profitto degli impieghi ed il pascolo della vanità nelle decorazioni di corte. orioni,
umili per nascita o per spirito, una vanità sale a scomporre il carattere femminile,
e scemava. michélstaedter, 67: per vanità sempre più vano facendosi degenera. banti
femmine... lasciarono tutte lor vanità e tutte delicatezze, e dottando e
tante delizie e stati e pompe e vanità del mondo, più che se fussero mille
morto, che si tiene in tante vanità. -denaro pubblico: costituito dalle entrate
retrocessioni... essa aggiunge la vanità di quei suoi inviti a denti stretti,
seppe, a dimostrargli con le parole la vanità del suo spavento. monti, v-79
pascoli, 251: nel cuore sono due vanità nere / l'ombra del sogno
di sapere e, per pigrizia / o vanità, raffreddano il desidero.
animo perverso; ne'più casi, per vanità. dossi, 251: era insomma
in fine fu esposta alla tentazione della vanità. 3. afflizione, dolore
. cesarotti, i-io: sarebbe una vanità il credere che le denominazioni, le
. tassoni, ii-2-24: era una vanità l'andar dietro all'oracolo, se la
se la morte era determinata; e vanità maggiore s'ella non era determinata,
, i-189: carlo, deridendo la vanità di questo comandamento, rispose, che,
assapere. della casa, 800: la vanità ti trasporta, e vuoi che la
riempivano la giornata di parole e di vanità. 27. figur. turbarsi
vivo, veggendo i giovani andare dietro alle vanità. sacchetti, 54: chi drieto
scoprir vostri difetti; / piene di vanità ve la passate / con l'altre donne
loro detti deviate le menti da questa vanità, conoscendola troppo vile e dif- fettuosa
d'umiltà, a quelle massime intorno alla vanità de'piaceri, all'ingiustizia dell'orgoglio
tempo. milizia, ii-37: se la vanità è la madre degli amatori, tutto
in arte, cosa nemica dell'arte. vanità ed ozio fomentano il dilettantismo, come
che dilettantismo. una piccola fiera della vanità, un motivo di esistenza per i
: salamone fece uno libro pur della vanità del mondo, e chiamasi il libro
mondo, e chiamasi il libro della vanità del mondo, e dovemgli credere;
stato punto in queu'amor proprio di vanità, dal quale erano dimanati tutti i
rinomati,... che sarebbe vanità il volerlo mettere in dubbio. guerrazzi,
. qual sito più opportuno per dimostrare la vanità delle superbie anche piccole?
che si finge un filosofico cervello nella vanità delle sue contemplazioni, quanto è più malagevole
che da vicino, si dimentica della loro vanità e miseria. de roberto, 1-227
poco ogni buona strada, finché la vanità e l'intraprendenza compressa d'ogni parte,
stupii certamente del facile moralismo che la vanità delle anime delicate esercita volentieri a spese
, ogni arte, / perché la vanità di tali invogli / ne le bellezze sue
nostro contrasto in un senso generale di vanità e di indifferenza. -intr. con
: conosceva in oltre esser gran diconvenienza e vanità nelle leggi intorno al maritaggio delle altre
, discorri pure: a esprimere la vanità delle parole di fronte alla realtà dei fatti
scoprir vostri difetti; / piene di vanità ve la passate / con l'altre
diversi i costi, o basandosi sulla vanità di alcune categorie, ecc.).
mille / n'hai mal condotti, vanità disfrena, / per far tua voglia
d. bartoli, 15-1-31: che vanità, che presunzione esser la sua,
, 997: or levate via le vostre vanità, levate via tanti superbi vestimenti,
. boccaccio, iv-103: dolente delle passate vanità, volonterosa d'ammendare nel cospetto d'
dio, disprezzando li matrimonii e la vanità del mondo, si consecravano vergini a cristo
gli veniva da una superiore coscienza della vanità del tutto. -disposizione di spirito adatta
sermone la egregia di- spregiatrice d'ogni vanità. serdonati, 9-510: rettore del
vivace e disputativo con la loquacità e vanità, rompono la testa ai dicitori.
prezioso tesoro, non si scialacqua in vanità, non in oziosità si consuma e si
urgenza verso la conquista e la normale vanità maschile del costruire maschilmente se stesso.
di giuocatori, di donne piene di vanità, ogni cosa dissoluta. parata, 4-1-373
molti spropositi, e persuadersi... vanità, procedute dal non aver potuto accordare
di gola, così non devono essere di vanità. e a me pare impossibile che
men grato. goldoni. vii-397: la vanità di essere la distinta, provien dall'
più gravi e produrrà in campo sempre vanità maggiori. parini, 574: con
animo perverso; ne'più casi, per vanità. de roberto, 211:
un anno, che per gli stimoli della vanità e della boria donnesca cominciò a disturbarsi
che il principio è specchio, cioè vanità e apparenza. ma intanto questa disamina
9-31-2-164: imputò ad ambizione e a disutile vanità l'aver fatto pompa e teatro
o colla presunzione, o colla vanità, o colla frivolezza. pirandello, iii-422
i beni. dottori, 40: ché vanità d'ambiziosa pompa / non è quella
: l'immodestia e la sfrenatezza della vanità donnesca ha sempre dato un gran che
ammaestra, e levando l'uomo dalle vanità del mondo perduce al divino amore.
nel più crudo inverno farsi martiri della vanità, mentre espongono ai maggiori rigori dell'
in compenso d'una minima dose di vanità, ho una enorme dose di superbia;
lasciarono [le donne] tutte lor vanità e tutte delicatezze, e dottando e temendo
, 2-218: par abbuiar la monca / vanità della mente, / geme « dell'
. alfieri, 1-1214: stolta e puerile vanità di voler essere riputato l'inventore di
sulle opere drammatiche non serve che alla vanità dei drammaturgi. fu. ugolini, 138
noto duol. leopardi, 3-120: di vanità, di beffe / fole e strani
ciò vuol dire: che per la vanità del cuore proferisce la lingua cose vane
, 5-267: il sentimento religioso e la vanità maschile producono ima ebrietà collettiva che moltiplica
; bizzarro il gesto, ma senza vanità; altiero il portamento, ma senza
e in versi e insiste specialmente sulla vanità di tutte le cose create e di
è sen tenziato che sia vanità. serdonati, 9-209: mentre che
in quelle parole deh'ecclesiaste: vanità delle vanità, ed ogni cosa è va
parole deh'ecclesiaste: vanità delle vanità, ed ogni cosa è va
avevan coltivato e accresciuta in lei la vanità naturale, per farle piacere il chiostro.
effem- minamenti. segneri, ii-245: vanità negli abiti, ostentazion nelle gioie,
degli abiti, il portamento effeminato, la vanità ridicola... furono liberamente derise
, 42: pone la sua speranza nella vanità de le magiche superstizioni, per venire
diffonda intorno l'effluvio della sua amabile vanità, poco male: ce ne furono
d'umiltà, a quelle massime intorno alla vanità de'piaceri, all'ingiustizia dell'orgoglio
vec chie arie sperdute / vanità di un'offerta / che nessuno raccoglie
rimette alla loro misura le nostre ansie e vanità, ché
che ne aveva parlato per soddisfare alla vanità stuzzicata. tornasi di lampedusa, 145:
negli occhi romeo per vedere se la vanità ferita emettesse la sua gocciolina di sangue.
cremona ruppe. 3. figur. vanità, fallacia. fra giordano, 1-65
ragionare. gelli, xxvii-9-28: di tal vanità niuno è che con maggior dottrina e
gli pare di ritrovarci un senso di vanità pettegolo e tetro, da inacidita commedia degli
tentativo di diventare moderni restando letterati con vanità non machiavellica di astuzia, o garibaldini
da salone, per puntiglio o per vanità, si sentì capace di quelle virtù eroiche
alcuno nel corso del ragionare dicesse qualche vanità, deve esser chi subito la registri
d'animo erto, tanto stimi la vanità di chi si sia che vogli monstrarsi
, e taccia segnatamente i toscani di vanità, perché menavano vanto del loro idioma
gli escaparati, per meri trastulli della vanità ribambita. idem, 46: la vanità
vanità ribambita. idem, 46: la vanità degli escaparatti. = deriv
, che tutt'al più arieggia alla vanità adorabile dei primi panteismi ottocenteschi. vittorini,
da odi, da vendette, da vanità, da favori, noi li biasimiamo,
prendere all'ami che li beni e la vanità del mondo loro presenta? cesarotti,
esemplare vendetta, o nuovo lustro di vanità. pascoli, i-216: i popoli veramente
defezioni, e nulla, neanche la vanità femminile esenta dai doveri sportivi. moravia
, 6-450: v'entrava pnirigine, vanità, esibizione, voluttà di castigo e
; gusto dell'ostentazione, pompa, vanità. b. croce, iii-25-182
di farsi ammirare; pieno di smodata vanità (una persona, anche un atteggiamento
se stessa di fronte alla frigidità, vanità immensa..., diffidenza, disgusto
più terribile, lusingava ad un tempo la vanità e il cuore di lui, e
vi paion queste forme di dire esorbitanze e vanità? voi l'avete di già ammesse
! tener soggetta ogni sensualità, ogni vanità, camminare col corpo e in spirito
sconcertante e amaro quanto e più della vanità esplosiva di battista. -figur. florido
nel più crudo inverno farsi martiri della vanità, mentre espongono ai maggiori rigori dell'
v-232: essa, con questa sua vanità e con questa esquisita leggiadria,..
esibizionismo, altro effetto di quella straordinaria vanità, si estendesse, sia pure involontariamente
: i vani mi faranno parere una vanità del mondo; i volubili una leggierezza giovenile
che erano, tutte esterne, di vanità e di sufficienza. 8.
[crusca]: i romani applicati alle vanità degli estispici. lampredi, 2-15:
più, / perch'è pien di vanità. machiavelli, 600: poi che
altri strabocchevolmente cercando, e il tempo in vanità e in bagatelle consumando.
che gravava con tutto il peso della vanità sua su 'l paese,...
cavalca, 6-1-27: dimostrando la vanità di questa vita, mostra che i
ai modigliani, ritrovava le stesse tare, vanità, superficialità, faciloneria, inconsistenza.
all'uomo che considera il volto della sua vanità nello specchio. diodati [bibbia]
falimbellerla, sf. sciocchezza, vanità. - anche: azione, comportamento
6. caducità, fugacità, vanità. bisticci, 3-10: il fratello
forte a conservarsi, defendersi, scuoprir la vanità e far aperte le fallacie de'sofisti
qual sito più opportuno per dimostrare la vanità delle superbie anche piccole? de roberto
che usarono gli antichi. 3. vanità, inconsistenza, precarietà, illusorietà (
. tasso, n-iii-828: de la vanità e de la falsità de'sogni non è
e niuna solida, se non la vanità di ogni cosa fuorché dei propri dolori
pomposi, pieni di fasto, di vanità e di falsa maestà. milizia, li-io
non poco dispregio, o almen fama di vanità e leggerezza alla nostra poesia. leopardi
da chi ha già vinto tanto la vanità de'fanciulli di preferir le apparenze alle
apparenze alle cose reali, quanto la vanità anche di quegli uomini doppiamente fanciulli,
. figur. miseria dell'umana condizione; vanità delle grandezze mondane; fallacia delle
mutevolezza, dispersione derivante dalla varietà e vanità delle impressioni sensibili. abate isaac
uno arrabbi atello, che con tanta vanità, con tanta impertinenza e con tanta osten-
di moda, le anime e le vanità regionali... sono sfruttati tranquillamente.
di tale farisaismo del denaro e della vanità, passava fra costoro per interessato pretesto
nazione. pallavicino, 7-216: la vanità e schifezza di ciò che la preterita
per lo fasto della eloquenzia enfiano di vanità e levano in superbia. machiavelli,
pomposi, pieni di fasto, di vanità e di falsa maestà. perticari,
2. debolezza di carattere; leggerezza; vanità, frivolezza (di una persona,
fàusto2, sm. ant. vanagloria, vanità; vanto, superbia; fasto,
dell'amante è il poter raccontare con vanità i favori della sua bella. parini
fecondarle. guerrazzi, iii-104: la vanità, oltre a fecondarli, salda insieme i
fronte a se stessi, e nessuna vanità è tanto feconda di continui piaceri, quanto
tua fantasia, alla tua facilità, alla vanità che è di tutte le femmine.
boccaccio, 8-50: tra l'altre lor vanità [delle donne], quando molto
di ciò e intrigare feminilemente è molto vanità. cuoco, 1-193: la vera morale
quale nel bere più si attendeva alla vanità della bella creanza che alla sostanza di
chi ha da spacciare un residuo di vanità insoddisfatta. nieri, 304: un viavai
di loquacità provinciale, di fiera della vanità e di consolazioni da desco piccoloborghese,
ove la mia e l'altrui fera vanità prendeva diletto in ferire innocenti lepri damme
. maestro alberto, 202: se vanità terrena non t'avvezza / a male
paragone di queste finezze ombre affatto e vanità e larve e sogni del tutto i fili
se stesso; e colle sue licenze e vanità teologiche partorì il giansenismo. non vi
o filocosmi ridussero il patriottismo a « vanità nazionale d'una nazione verso l'altra
è vera filosofia, che non consiste nella vanità delle parole, ma nell'opere che
che si finge un filosofico cervello nella vanità delle sue contemplazioni, quanto è più
la inanità del travaglio e la finale vanità della mia vita. boine, ii-188:
felice, di smentirle; che la vanità l'abbia indotta a sceglier uno che scriveva
paragone di queste finezze ombre affatto e vanità e larve e sogni del tutto i fili
che tutto, più che la mia stessa vanità o superbia. pirandello, 7-312
che si finge un filosofico cervello nella vanità delle sue contemplazioni, quanto è più
querele. carducci, ii-8-74: attratta nella vanità e nella finzione della vita esterna sociale
fiocca. carducci, iii-24-280: la vanità e i pericoli delle sue imprese [
sospirare e desiderare lo fiore e la vanità dell'adolescenza per la rifezione del cibo che
che maraviglia, che gioia, che vanità, e che confusione insieme fu la mia
fisicare presente, perché l'autore siegue la vanità del- l'astrologia e spiega le ragioni
con le menti fise / alle terrene vanità e diletti, / la favola predetta in
loro filosofia, son foglie della loro vanità. filicaia, 2-1-182: bramai sol
di importanza; sciocchezza, inezia, vanità; ciancia. pagliaresi, xliii-169:
e dice sua sentenzia in tal maniera: vanità, e ciò ch'io veggio è
, e ciò ch'io veggio è vanità. tavola ritonda, 1-255: lo
fierezza, e una piacevole punta di vanità, come d'una cittadinanza onoraria,
esercita un incontrastato dominio (un scuoprir la vanità e far aperte le fallacie de'sofisti e
sussultare le ultime corde del pianoforte della vanità: che non è mai fracassato abbastanza
per indicare simbolicamente la debolezza e la vanità della vita dell'uomo, dei suoi
tagliamenti, fregi, riccami e simili vanità e leggerezze del corrotto e rimbambito mondo,
originavano il disdegno per le frasche della vanità fascistica petulante nostrana. -abbellimento superfluo (
e talento / così di fumo e vanità si pasca, / e per ottener plausi
inezia; insieme di frivolezze, di vanità; ornamento superfluo. g.
ha se non batteria e avarizia e vanità. = deriv. dal fr.
cavalca, 19-417: mostrano la loro vanità in ornamenti e fregiature di vestimenti.
affanni, / fremei per fasto a vanità congiunto. metastasio, ii-204: né timor
niuna concordia congiunge la laude e la vanità. et intendi la fama frequente,
7-112: si compiacerebbe [la mia vanità] di rappresentarsi loro con troppa frequenza.
dono tale mio picciolo a tanta vanità d'ambizione così frezzolosamente corro,
il viso di gilda] un'espressione di vanità. -dominato da rancore, da
, di maturità, di responsabilità; vanità, futilità. c. gozzi
fin d'allora fra le frivolezze e le vanità cui era lasciata in balia. moravia
che predilige ciò che soddisfa la propria vanità; che ha un carattere volubile,
). garzoni, 2-22: questa vanità sì frivola fu da biante chiamata un
frivola indifferenza. -che è espressione di vanità mondana; che rivela predilezione per l'
le aperte violenze e le rapine della vanità! pirandello, 7-147: le frodi
ricoperto... dalle fronde della vanità. -inutile ornamento stilistico; ridondanza
di lusso, l'orgoglio e la vanità dei genitori. cassola, 1-253: lei
la vita dopo aver riconosciuto l'infinita vanità del tutto,... vuol dire
, odio de'peccati, dispregio di vanità, fuggimento di triste compagne e cominciamento
nient'altro che un fumetto di fallita vanità, e teneva anita perché le donne
dissoluzione, effimera durata, caducità, vanità, ecc. fra giordano, 5-79
. germina fummo di vanagloria e di vanità di cuore. savonarola, 8-ii-95:
, che, morsi dalla tarantola della vanità, si appartano dal comune mondo, per
6. bene caduco, effimero; vanità; compiacimento, lusinga; piacere fuggevole
brace: espressione usata per rimproverare la vanità, la superbia di una persona.
: i vani mi faranno parere una vanità del mondo... i spuzzetti un
contro l'orgoglio dei regnanti e la vanità del secolo? -che è proprio della
. -cose, beni di fuori: vanità terrene, beni materiali. -uomo di
minima importanza, irrilevanza; frivolezza; vanità, superficialità, banalità (di un
o d'inven- tariarne le immoralità le vanità le futilità, le leggerezze le frivolezze
e di niun momento, causata da vanità di mente e levità di cervello. f
dinanzi, dimentico e pien di garrula vanità, come il galletto di donna fiora,
d'una delle più allegre mascherate della vanità umana. tramater [s. v.
del lasciarsi agevolmente dare a credere ogni vanità e sciocchezza, ed esserne ingannato.
-ogni gatta vuole il sonaglio: la vanità e l'ambizione sono difetti molto diffusi
. carducci, ii-8-74: attratta nella vanità e nella finzione della vita esterna sociale
devo pur dirlo, gelosiucce meschine, vanità meschinissime, diffidenze colpevoli, a rodere di
beni e di ricchezze (sottolineandone la vanità). petrarca, iii-1-100: dopo
., ma io son nemico della vanità. carducci, iii-14-61: sarebbe stata una
diminuirlo, o 'n altra maniera dimostrar la vanità e la malvagità de gli dei gentili
di meglio, se volete, delle vanità d arcadia; ma non ancora la
siena, 829: trovaranovi con tante vanità, che voi gli farete godere. voi
miccia, / lassa virtù, a vanità s'apiccia. nannini [olao magno
e mille differenzie di giocucci, tutti a vanità nutricanti? -giocolino (v.
, ii-238: lo terzo è riso di vanità e di giocolarità, e questo è
dì da mangiare carne, che queste vanità non si potranno più portare; facciano
per memoria d'uno esempio notabile della vanità dell'astrologia giudicatoria. varchi, 7-268
, ii-238: lo terzo è riso di vanità e di giulla rità,
eloquenza drammatica, che, paragonandola alle vanità barocche, alle trivialità enfatiche, alle
o sossopra. garzoni, 3-217: la vanità di simili prodigi vien convinta, leggendosi
con partic. riferimento al carattere di vanità e di illusorietà della fama e degli
gode. guerrazzi, i-103: gonfiava di vanità; lo avresti preso per un tacchino
senza autorità non è una gonfiatura o vanità. c. dati, xxvii6- 90
5. figur. boria, alterigia; vanità, vacuità. b. davanzali,
: ridevansi... della gonfieza e vanità di cecina. serdonati, 1-29:
ii-77: ventri sono / gonfi di vanità, son fumi e stecchi. tasso,
anche per qualcosa che lusinghi la propria vanità o, meschinamente, per qualcosa che
gramigna. d'azeglio, 1-485: la vanità... è la gramigna che
malinconia. bocchelli, i-257: la vanità del colonnello si persuadeva, con viva
spa- gnuoli... con la vanità loro disgustano li buoni servitori di così
colpi o pargoletta, / o altra vanità con sì breve uso. bibbia volgar.
dice per lo più l'affettazione o vanità. carducci, ii-8-217: si mise
questo trovato è proprio ancora della grechesca vanità, che le cose di ognora caricano
e che serve mirabilmente a nobilitare la vanità e le grette passioni individuali. mazzini,
greci. cattaneo, ii-2-242: la vanità... non abbrutisce come l'
2. figur. superbia, orgoglio, vanità. iacopone, 53-45: o'so
e pratiche letterature avea perduto pazienza delle vanità e grullerie paesane. capuana, 4-340
o per guadagnerìa o per altra loro vanità dicono che sono incantatori e 'ndovini.
partecipano al loro zelo fanatico o per vanità e guadagneria ne subiscono 11 patrocinio.
persona, immeritato, e che copra vanità servile; peggio che livrea. carducci,
volgar., 1-1-18: con quanta vanità è stato presunto di dire..
da siena, 329: con vanità di cuore, con leggerezza, con modi
] non vuol guarire l'avarizia con la vanità. de sanctis, ii-15-336: i
ei si tengono d'attorno per isfoggio di vanità. de marchi, ii-123: i
, uno co'raccami; e tutta la vanità che è sotto il cielo è negli
. onde appare che de la loro vanità furono degnamente guiderdonati. 3.
, 3-226: un bel gesto era una vanità di cui soltanto una persona vanitosa avrebbe
diceva, satanico da una parte, e vanità di mughetto dall'altra; egoismo di
colla quale viene posta al nudo la vanità del loro lusso bibliografico e l'idiotismo
, infrangere un idolo: dimostrare la vanità e la falsità di ciò che era considerato
zacchiele amava talvolta, per un'ingenua vanità naturale, di far pompa del suo
. 4. ant. comportarsi con vanità, con orgoglio, presuntuosamente.
337: illusione, menzogna, / vanità delle cose. 5. ant
la necessità della loro miseria, la vanità della vita, l'imbecillità e la
sempre ti sechi il capo per la vanità de'tuoi capelli, ponendovi tanto studio
prendere marito, non sarà non solo vanità, ma scandalo gravissimo? sbarbaro,
,... darassi in tutte le vanità, in lisciarsi, in imbrattarsi,
tutto il mondo s'è imbriacato nelle vanità sue, onde dio si è adirato.
coscienza improvvisa, dolorosa e immedicabile della vanità della vita. -che non è
per loro dispetto e per monumento alla loro vanità, le lettere con cui cicerone e
di quella impalcatura di tracotanza e di vanità che crollava. gobetti, 1-i-291:
sempre disprezzato: malignità del prossimo, vanità del mondo, calunnie e giudizi temerari,
... quel fango insulta alla vanità delle pompe. orioni, x-21-72: ripigliava
è un impasto di feudalità e di vanità nelle persone facoltose, che curano molto la
qualche faccenda (per 10 più per vanità o leggerezza). 1. nelli
e smemorata, e darassi in tutte le vanità, in lisciarsi, in imbrattarsi,
, / vede il tuo cor da vanità compreso. vasari, ii-228: i capelli
una livrea che impegnasse a difenderlo la vanità e l'interesse d'una famiglia potente
storia delle tirannidi, o impegnati dalla vanità e dalla ambizione,... come
.. considerare la imperfezione e la vanità di quelle cose di che altri si
vadan via le parole che enfiano di vanità et inpiagano la carità. anonimo fiorentino,
si impicciolisce l'animo, pascendolo di vanità. carducci, ii-9-250: io non
loro... impicciolita tra la vanità pedantesca della mezza scienza. codèmo, 179
: coperto tutto di piume che importano vanità. -in partic.: significare
alcune forinole viete. -inutilità, vanità. giordani, xii-89: in tanta
piaggiatori, educatori delle gloriole, delle vanità, delle intemperanze, delle prepotenze e
alla ferocia, alla miseria, alla vanità si aggiunge l'impotenza mentale.
caterina da siena, ii-242: la perversa vanità, piacimento e dispiacimento e sollecitudini e
preferire il debito di buon soldato alla vanità di un impru dente coraggio
altra più vicina a la imprudènzia che la vanità. loredano, 2-i-16: il prender
cavalca, 16-150: quando alcuni pensieri di vanità e di superbia t'impugnano, cerca
e sentono più vivamente e universalmente la vanità, così i loro più ardenti impugnatori son
una parola più giusta dei cattedranti di vanità. 2. cucire insieme con
entro un leggiadro coro, / spendendo in vanità l'ore più belle / giovani impuri
., mi dovrà ella imputare a vanità questi rumori quasi che gli eccitassi io
tutto ciò che interessa e sollecita la vanità delle loro donne [dei turchi],
occuparsi. ma con l'inacetimento della sua vanità letteraria... provoca e secca
, appuntito. sonale, una vanità. luti, i-154: c'è da
tommaseo]: non sono altro che vanità ed umbra di morte, ed abisso tenebroso
. inanimita, sf. letter. vanità, vacuità. oriani, x-21-70:
inanità, sf. letter. inutilità, vanità, inefficacia. magalotti,
balbo, 5-386: quanti sogni, quante vanità, quante idee non incarnabili, quante
per segno / d'un, empia vanità m'incenerìo / con fiamme pria d'amor
di bile; ma cercava un compenso nella vanità, e correva a'suoi amici che
la loro intenzione e inclinazione o piuttosto vanità che aveano, tutti in breve tempo
nella sua naturale inclinazione, e nella vanità, che ne possiede, fa miracoli.
mazzini, 48-257: roso da una vanità incommensurabile. ferd. martini, 1-iv-535
.., io ne sento subito la vanità e gl'incomodi che mi porta.
bruno, 3-352: si mostra la vanità dell'argomento d'aristotele dalla incompossibilità delle
logico. - per estens.: vanità, inutilità. b. croce
.. ritrovava le stesse tare, vanità, superficialità, faciloneria, inconsistenza.
la necessità della loro miseria, la vanità della vita, l'imbecillità e la piccolezza
.. non conservano alcuna ricordanza delle vanità delle cose della terra, e
scopo assoluto, è patrimonio ignobile di vanità; e lo stesso dirò della virtù
di vita, per timore, per vanità o per indolenza, accettato il fascismo
cavalca, 20-51: altra [specie di vanità] si è quando delle virtudi e
, 4-102: ho resistito agli impulsi della vanità e mi sono serbato accortamente inedito.
quella inestricabile confusione di opinioni, nella vanità delle quali delirò il paganesimo, procede
ho premesso, spero non per infatuata vanità d'autore ma per giusto e corretto
: nel che si debbe anche notare la vanità e l'infatuazione dei ministri britannici,
o per le straniere, sono pure vanità pedantesche. b. croce, iii-26-10:
vostra divozione, solleticandola con un poco di vanità. io ho ricordata una sola infinitesima
vista, / fasto, lascivia e vanità dimostri. -gettare fiori.
. il colletto duro che per ignara vanità benedetta m'infliggeva. 6.
delle opere e per la infruttuosità della vanità. marcellino, 2-21: gran vanità
vanità. marcellino, 2-21: gran vanità è l'ambizione,... per
statere; acciò che ingannino della propria vanità. giraldi cinzio, intr. (
torcete i cuori, / drizzando in vanità le vostre tempie! pulci, 28-84:
santo proponimento di questi gradi per la vanità del mondo ingannevole. boccaccio, i-523
letterati. f. corsini, 2-693: vanità troppo scoperta, voler che gli spagnuoli
togliendoci il superbo e lo ingrato de le vanità, de le intenzioni.
da tanti uomini moderni, denari titoli posti vanità, voi trovereste in essi tanta piccolezza
i la fama surge e enalzame, de vanità ferito. anonimo, i- 630:
voleva poco a capire che solleticare la vanità dei gitanti con gli inni nazionali era proprio
mansuetudine fra l'ira soverchia e la vanità de l'ira. p. verri,
, 1-147: un poco per la vanità che mi era stata inoculata, un
voi maggior documento che debba lasciarsi la vanità innombrante quando s'entra nel tempio? salvini
umiltà, a quelle massime intorno alla vanità de'piaceri, all'ingiustizia dell'orgoglio,
328: niuna cosa insegna meglio la vanità delle cose mondane che la morte.
l. bellini, 5-1-266: son vanità, son semplicità, son cecità, son
, di caratteristiche di rilievo; nullità, vanità. - in senso concreto: opera
popola i caffè e li satura di vanità, di insincerità e di oziosi
. musso, ii-553: lungi la vanità e l'incostanzia muliebre; lungi l'ignoranzia
di quelle estreme ed insonni che la vanità non giunge a sopire neanche un istante
inerzia, un orgoglio, o meglio una vanità insopportabile in ciascuno dei nostri amici inattivi
. cavalca, 20-185: considerava la vanità e la instabilità di questo misero mondo
bernardino da siena, 412: fralle altre vanità che io ho veduto, non trovai
lusingava di rimbalzo con eloquenti reticenze la vanità de'suoi accusatori.
insensato ed insultante orgoglio, / le vanità nauseanti esose / guardar con occhio indifferente
le altre scienze... sono vanità e fanno l'anima vanire ed insoperbire
affanni, / fremei per fasto a vanità congiunto; /... / fu
finire, 4. caducità, vanità (di un sentimento). nieri
integrizia della carne, e seguendo molte vanità. = deriv. da integro
non da meschine reazioni o da meschinissime vanità o da intemperanza di speranze, ma
solo un arredatore, interprete della conforme vanità dei clienti, poteva suggerire a luca
che il capo, sedia principale di quella vanità maledetta, se le gonfia come un
degli uomini tormentati da una febbricella di vanità che indebolisce loro e fa intisichire l'
persona che lo commette... 'vanità intollerabile ', quando risichi di farsi
la vedova] sotterrare con lui ogni vanità di capelli di vestimenti, d'addornamenti,
di ciò e intrigare feminilmente è molto vanità. varchi, 23-244: se tu
altri. cesarotti, 1-i-18: sarebbe una vanità il credere che le denominazioni, le
giovanni dalle celle, 4-2-14: la vanità dell'arti magiche, per introdotto delle
la ruina, liberata dai vestigi della vanità e della miseria intruse, respirava nell'
: la fama surge e 'nalzame / de vanità ferito, / da qual parte volvome
inutilità della fatica. 2. vanità, inanità, inconsistenza (e anche il
invaniménto, sm. ant. vanità, vanagloria. oliva, i-2-550
spregiarla o d'inventariarne le immoralità le vanità le futilità, le leggerezze le frivolezze
non vi vergogniate di tassar altri di vanità, quando voi vanissimamente parlate, non
il riflesso fallace e incomprensible della propria vanità... lo fa stare con gli
la memoria; e se ne fanno vanità; e ne divengono inviziati e ghiotti
, ogni arte, / perché la vanità di tali invogli / ne le bellezze
volgar., 7-9: perché nelle vanità t'involgi? alberti, i-95:
queste misere battaglie d'invidia e di vanità letteraria. g. ferrari, ii-113:
boleggiamenti delle cose, che son veramente vanità d'ingegno e invenzioni da fanciulli.
difetti dominanti del bel sesso? la vanità, il capriccio o l'irragionevolezza, l'
tutto l'essere suo, nella sua vanità, nel suo desiderio, nel suo
veri, assoluti, irrevocabili; e dite vanità, falsità, bugie espresse.
valere le sue solide ragioni: essendo vanità il lusingarsi che le nude istanze d'un
fatte droghe accademiche alimentino la nostra misera vanità e piaghino e sporchino ed isteriliscano la
in filosofiche meditazioni sulla labilità, sulla vanità di ogni cosa. -breve durata
'fu detto anche per amante delle vanità, discolo. 4. non
diritto di lamentarmene, se non nella vanità. -in relazione con una prop
il lamento inutile dietro alle cose perdute; vanità e superbia si tacquero; nel cuore
. capellano volgar., i-419: le vanità del mondo lascia, acciò che quando
oro, di sensazioni, o di vanità,... non può rivelarsi che
era costretto a isterilire ogni istinto di vanità, senz'amore, dopo avere atteso
noia [il capitano] ha rinunciato alla vanità di una bella uniforme, di un
gli altri a dietro per alterezza o per vanità, ma di superarli di gran lunga
era stata vana e lasciva di queste vanità, che sono le donne giovani. leone
ragione delle perdite cui soggiacerebbe la di lui vanità, se la laude fosse falsa.
divina bontà che... e vanità e leggerezza di cuore fussero state buone,
si potesse convertire in altro, forse della vanità di lei e della leggerezza sospicando.
nal'esche / le leggiadrie, le vanità donnesche. 10. locuz. -con
del guffo in capo. -per vanità. g. villani, 7-87:
: solo un arredatore, interprete della conforme vanità dei clienti, poteva suggerire a luca
che protegge le lettere, per mera vanità e per ambizioso lusso le protegge.
, di cui si fa sfoggio con ostentata vanità. a. f. bertini
a pensare possa condurre a tanto la vanità letterata. -trascorso in piacevoli attività letterarie
brav'uomo, levatone un poco di vanità. 31. sm. ant
d'animo, incostanza, volubilità, vanità; fatuità. arrigo testa, 410
: il popolo, anche persuaso della vanità delle proprie credenze e dell'impostura dei
; sconsideratezza, superficialità, frivolezza, vanità. dante, cónv., iv-xv-15
e non facesse nessuna levità, né vanità, secondo che in prima faceva.
ingannando sé stessa per un poco di vanità di questo mondo. machiavelli, 1-iii-1015:
ed affermano che la scienza dimostra la vanità della fede cattolica, mi fanno proprio
gioventù poco riverente in rispettare anche nelle vanità giovinili la persona del suo signore.
mondo muliebre, per lasciarle isfoiare nella vanità sua medesima, confidato nell'età,
de'vestimenti e grande accompagnatura gonfiato di vanità. f. buonarroti, 1-323:
! odi! canzoni... / vanità! vanità! b. croce,
! canzoni... / vanità! vanità! b. croce, ii-8-93:
... ti lasciava seguitare le vanità, la ti lisciava, la ti menava
857: donne, ponete giù tante vanità; che se voi vi vedeste, voi
atmosfera di loquacità provinciale di fiera della vanità e di consolazioni da desco piccolo-borghese sia
or le pompe fomentano l'ambizione e la vanità, e dirò anco la lascivia e
l'avventura di piacere apparve sola alla sua vanità, alla sua viziosità, lucidamente.
... in cui tanto di vanità fosse che quella di colei, di cui
adoperando ai suoi fini le passioncelle della vanità o del lungicalcolante egoismo. =
sapore di ironia. bacchelli, 1-ii-249: vanità di lungimirante politico. gobetti, ii-327
se ora mi dicessero di abbandonare ogni vanità ed ogni orgoglio,...
. che protegge le lettere, per mera vanità e per ambizioso lusso le protegge.
destinati a soddisfare l'egoismo e la vanità di pochi o a finalità prive di valore
a travolgersi, dove è soltanto la vanità buia della morte. -sostant.
personaggi vivi, per ricordare loro la vanità della vita terrena (v. anche danza
più al più si stima un poco di vanità. -anat. macchia acustica dell'otricolo
bruto, non conservano alcuna ricordanza delle vanità delle cose della terra, e mirano
proprio, di interesse e di mille vanità, per le quali abbiamo più tosto da
. l. adimari, 65: la vanità della sua donna appaga / il giovine
una lingua piena di ridondanza e di vanità; e così l'hanno e falsa anche
, io feci là una predica delle vanità loro,... che sette some
. sarpi, i-2-4: la impietà e vanità di que'magi, che sono impregionati
il promettere, signor mio, è vanità e il donare magnificenzia. b. cavalcanti
desideravano e disapprovavano... la vanità de'ministri del culto e la soverchia
tutti quei movimenti e atteggiamenti la malaccorta vanità. alfieri, 5-240: quivi allacciato
). passavanti, 256: è vanità e non è sanza grande peccato e
schermirsi con un sorriso odioso di malcelata vanità. g. bassani, 3-160:
esista di certo / o se tutto sia vanità? moravia, viii-223: ella stette
albagia e con malcon- fessata stizza di vanità offesa. = comp. da
.. da un uomo gonfio di vanità e di maldigerita dottrina, non illuminata
animo. brusoni, 2-140: la vanità e la bizzarria è un male nelle
voi, donne, lasciate le vostre vanità, le vostre superfluità, e voi
, se già non sapessimo che la vanità è la più perfida delle ammaliatrici e
malignanza, il giovine incappò dentro per vanità. c. bini, 1-292:
, 249: conosciuta allo specchio della vanità la molta sua bellezza, quasi maligna
il giovene alieno de tute le malizie e vanità. bellincioni, 1-19: s'io
., 221: conosciuto la vanità d'aulo e il suo poco senno,
e desideri ricevo da lei; ma le vanità e curiosità ricevo dal mondo; ma
sei. betteioni, i-266: o vanità malnate, o stroppi intenti, / o
fioritura e pomi ad agosto. la vanità d'un minuto mandò ogni cosa in malora
nella val di venesta, restando per una vanità cortigianesca corrotto il frutto de'suoi tentativi
, o 'n altra maniera dimostrar la vanità e la malvagità de gli dei gentili
bibbia volgar., v-366: nella vanità vennero meno loro giorni, e'loro
, tucti i lisci, tucte le vanità con molta afliczione di mente. sacchetti,
trovai bruttamente tarlate da questo verme della vanità, che rende manichevoli e diffettuose e
1-ii-60: i volumi che dimostrano la vanità del vostro assunto sono conti e maneschi a
; persona insaziabil sunzione e vanità. mente venale.
seicento. cesarotti, 1-i-18: sarebbe una vanità 11 credere che le denominazioni, le
, io per me la credo un'indubitabile vanità. = denom. dal lat.
immolare l'istoria delle arti alla personale vanità. carducci, ii-8-295: questa deputazione
dimostrata ad altri e a sé la vanità angosciosa di quella speranza che è mantice
, di tutte le accuse questa della vanità, per la meschinità che gli pareva vedere
vano? ». « marcio di vanità » proferì subito rinfermo con voce rabbiosa
le discordie maritali? attribuitele principalmente alla vanità delle famiglie ed alla stoltezza delle vostre
fa, non per lucro né per vanità, né per odio, né per altra
nel più crudo inverno farsi martiri della vanità. redi, 16-ii-25: io,
masturbazione omosessuale teorizzata e fors'anche, vanità demenziale, più ancor che praticata,
ma rimota fu sempre dal fasto e dalla vanità. passeroni, iv-305: hanno le
-pensare mattezza: perdersi in vanità e inezie. sentenze morali volgar.
: ad alcuni era cagione la sola vanità e la cupidità di nuove cose, innata
s. bargagli, 1-100: alle vanità delle mediche o femmine maliarde avevano riposto
o per farmi bello a spese della vanità e a beneficio della mefistofelesca superbia che
imbecilli, che, leccando quotidianamente la vanità di un professore, finiscono coll'assorbirne
ostentata e falsa modestia, con fatua vanità. -anche: ipocrita, falso,
dissidio, sarebbe un farsi convincer di vanità e mendacio. c. gozzi, 1-6
volta tanto la serietà ha trionfato della vanità, degli allegri menin- fischio che tengono
dette la gran mentita alla 'tremenda vanità di francia ', gloriantesi di conquistare
brama! / illusione, menzogna, / vanità delle cose / che lei non sono
e con esso può annegare la perversa vanità, piacimento e dispiacimento e sollecitudine e
, e con esso può annegare la perversa vanità, piacimento e dispiacimento e sollecitudine e
la filantropia... diventò blasone alle vanità bisognose di far dimenticare la propria origine
non da meschine reazioni o da meschinissime vanità o da intemperanza di speranze, ma
per tre secoli la religione scevra d'ogni vanità... finché l'ignoranza e
. pascoli, ii-487: trapassando sulla vanità di quei peccatori [i golosi] e
, signori, le pompe, le vanità, i piaceri, i giuochi, la
allora vengono le demonia colle cogitazioni della vanità, mettendone a vedere che torniamo alla
disturbare da ciance e vanità che tallora si dicono. botta,
ossequioso. fu manifesta allora tutta la vanità di quell'arte metternichiana. 2
con due colonne di comoda narrazione la vanità del suo dire. zena, 2-205:
: nel mio cuor non scende / vanità d'acquistarmi e gloria e fregio.
spirito e senso, sangue e croce, vanità e verità,... imitazione
e ritirarsi in un eremo a meditare sulla vanità delle cose umane. levi, 6-80
calci verranno i porporati re, lasciato ogni vanità, e la turba e'poveri mischiati
: anzi ch'io parta, una miserabile vanità mi ha tratto a vergare queste pagine
miseria della condizione umana, e nell'infinita vanità di ogni suo diletto e vantaggio,
giudizio del misticismo razionale e di sua vanità: esso è una tendenza e uno
(e me ne duole) soprafatta dalla vanità; e non ravvisando in quel misto
affabile. metastasi0, 1-iv-349: la vanità di vedermi dopo tanti anni così presente
quest'anima /... sa le vanità del cuore / e perfide ne sa
cerca con questo mezzo di soddisfare una vanità eccessiva o un esagerato bisogno di considerazione
della lingua infiamma 'l giovane a dire vanità, l'uomo a fraulde e 'l vecchio
mai riprendere efficacemente gli amori e le vanità della sua figliuola? deledda, ii-1080
nostri figli] inesperti sono fatti ciechi dalle vanità della gioventù e noi esperimentati diveniamo luminosi
e '1 suo intaglio era moderato senza vanità e fondato nel buon disegno. soffici
tentativo di diventare moderni restando letterati con vanità non machiavellica di astuzia o garibaldini con
non cagiona effetti d'alterigia e di vanità. oliva, 179: gran prodigio invero
felice adattazione fu dato il nome di vanità, per essere assolutamente vuota d'ogni reale
molinismo, eresia'; questa per 'orgoglio, vanità, temerità, ipocrisia'. gioberti,
carica desse l'idea alla gente che una vanità tardiva, e perciò più virulenta,
: di molto avanzano li sanesi in vanità li franceschi. ariosto, 30-50: non
di abbandono del secolo e delle sue vanità, in un clima di grande rigore
si è servito contra le altre tue vanità de la ratacità de i monatti,
vita mondana, le sodi- sfazioni della vanità, prima lo riempivano. d'annunzio,
che al piacere delle vanità mondane. stuparich, 5-296: la
chi è dedito ai piaceri e alle vanità del mondo; mondanamente. -secondo le
m'apprezza se non se per queste vanità che mi pongono in certo commercio d'
della famiglia e bene spesso alle sciocchissime vanità del mondo muliebre. cesari, 3-2-470:
, 2-193: gli stati piccoli pagano la vanità di aver le loro armi su i
2-193: gli stati piccoli pagano la vanità di aver le loro armi su i metalli
: si dica quel che si vuole della vanità (e del mònito dell'ecclesiaste)
loro dispetto e per monumento alla loro vanità, le lettere con cui cicerone e
fino alle piccole soverchierie e alla oscura vanità della suggestione. -ant. facile
e lecite; sottrarsi alle lusinghe della vanità, alle suggestioni dell'egoismo, alle
, dalla patria, da'parenti, dalle vanità, da'piaceri, da'passatempi e
legato a storie d'affetti ma solo alla vanità,... significava anche la
. caterina da siena, 329: con vanità di cuore, con leggerezza, con
morte del gran basilio, manifestando la vanità e la falsità loro. giordani,
chiari, 2-ii-188: quello spirito di vanità,... a forza di riflessioni
mia che ha bisogno della mortificazione nella vanità. vittorini, 5-36: religiosità,
di taluni e le impazienze e le vanità, ignare dell'italia, precipitaron la mossa
1-113: marco visconte, mosso da vanità giovenile, mandò una trombetta nella città
.; i principi, mossi da vanità, dal timore d'essere con ingegno
(e sottolinea per lo più la vanità oppure l'intenzione di stupire o d'intimorire
presentare con eccessiva ostentazione; affettare per vanità o per esibizionismo una dote, una
parti. brusoni, 615: stimiamo una vanità il voler negare come impossibili simili mostruose
, e noi 'frasche ', dalla vanità e leggerezza loro, le addomandiamo anche
del popolo minuto, per quella isforzata vanità. = nome d'azione da muovere
, e che si voglia prendere per vanità pomposa o diciamo pompa vana.
diceva, satanico da una parte, e vanità di mughetto dall'altra. c.
ardori! musso, ii-553: lungi la vanità e l'incostanzia muliebre. anguillara,
il trissino] segnatamente i toscani di vanità, perché menavano vampo del loro idioma
e i miei dispetti movono rare volte dalla vanità. carducci, iii-24-161: il razionalismo
di dispetto o, anche, di vanità, di compiacimento per il proprio aspetto
, piaceri di mutamenti, letizia d'udire vanità. -ant. spostamento nel
cosa paurosa a vedersi, persino di vanità. -venuto meno, affievolito,
egoismo, in tutti i secoli: vanità, in tutti i secoli (attribuita alle
, piuttosto piacere di sentirsi desiderato, vanità soddisfatta, quasi narcisismo, civetteria.
sé scrivere né drittamente giudicare, le vanità loro da nasi acuti giamai ampiamente scoperte
la naturalezza de'miei racconti per sola vanità di farli lodevoli, mendicando ad essi
non loro, destano o pascono la vanità e tolgono all'infanzia e all'adolescenza
e di scoramento derivante dalla convinzione della vanità dell'azione attiva, dell'impegno in
insensato ed insultante orgoglio, / le vanità nauseanti esose / guardar con occhio indifferente
inerzia, un orgoglio, o meglio una vanità insopportabile in ciascuno dei nostri amici inattivi
angiolini, 317: una specie di vanità nazionale m'indusse allora a dimostrare a
. de sanctis, 9-180: la vanità e l'invidia non conviene a verace
dio, rendi gli occhi ne veggano vanità: 'averte oculos ne videant vanitatem'. manfredi
linati, xvi-113: la sua folle vanità di donna bella... rinasceva improvvisamente
: questo discorrere... mi parve vanità necessaria a conquistarmi la fiducia delle due
mal tessuto, negletto e senza pompa o vanità iovenile, vi son comparsa avanti?
.. era... dato alla vanità de la superstizione dei arioli, auruspici
accenare che fra i caprizi e le vanità imprudenti del di lui genio si mostr'
le cose tutte fuori di dio sono vanità, sono tratte dal niente e sono
passioni umane che la superbia e la vanità. 6. per estens.
volte quante in dismisura / cresce per vanità, da'terren venti / venteggiata, la
che l'arte dell'indovinare e la vanità che questi cerni davano ad intendere ai popoli
3. filos. senso doloroso della vanità della vita umana, tedio esistenziale.
[il capitano] ha rinunciato alla vanità di una bella uniforme. 5
cavalca, 21-181: levandosi alquanti enfiati di vanità, volendosi ciascun fare nome, scrissero
e che ha sentito tutta l'amara vanità delle cose del mondo. nulla di
, non scelerata- mente, né con vanità, né con parenti suoi, se non
pazzi], qui, tutte le vanità, tutte le superbie, tutte le ipocrisie
antiche o per le straniere sono pure vanità pedantesche. -che appartiene al linguaggio
ballare, cantare, giuocare e altre vanità fare. gètti, 17-227: non fanno
, piaceri di mutamenti, letizia d'udire vanità. vendramin, lii-4-463: sono [
. brusoni, 615: stimiamo una vanità il voler negare come impossibili simili mostruose
indomabile ^ quanta quanta quanta bugia e vanità attorno al suo nucleo centrale. pasolini
valere le solide sue ragioni: essendo vanità il lusingarsi che le nude istanze d'
: perché non dispero io ai queste mie vanità noiosissime? perché non ho io con
risolvere essere fuor di te ogni cosa vanità o sciocchezza, in tanto che,
i-248: quel tal 'signore'ammalorato ai vanità che sfogava il dispetto cruna sua nullaggine
. gravava con tutto il peso della vanità sua su '1 paese. 5
mille differenzie di giocucci, tutti a vanità nutricanti? nutricare (nodricare, notricare
foscolo, xi-2-562: la natura ingenita della vanità e specialmente della letteraria, consiste a
anzi in cambio di quella si legano molte vanità bene spesso su per li pergami.
usar così fatte sentenze, mostrano o vanità o debolezza d'ingegno. magalotti,
successe una filantropia che conteggiava pubblicamente la vanità degli oblatori. g. bassani, 5-168
in fumo e polve / la superba vanità. niccolini, 2-5-1: posa i miei
. aprosio, 1-36: per ciò vanità e oppinione bevuta da cattiva fontana è
alla cecità dell'intelletto e alla sterminata vanità, l'amore pertinace dello studio, perché
delle passioni mie e delle mie eccessive vanità che mi occupano il cuore, le viscere
leopardi, 818: l'oziosità e la vanità... di nuovo, dopo
o de'licenziosi o degli occupati di vanità. mazzini, 75-56: vi è una
figliuole non pigliava dei molti che la vanità del mondo gli offeriva, ma dei
una passione ispirata ad oggetti pieni di vanità e d'ogni sorta di tristizie.
: ogni creatura è sottoposta e data alla vanità del mondo. dante, inf.
! leopardi, i-100: oh infinita vanità del vero! carducci, iii-4-97: oh
: di tutte le passioni, la vanità à la natura più oleosa: ove le
edizione della 'lucerna 'intorno la vanità della invenzione pitagorica del passaggio delle anime
rarità de'commerci o per la vanità degli studi occupati unicamente nella coltura
pers, 3-95: ch'io son vanità da l'ombra [dell'orologio da sole
, 251: nel cuore sono due vanità nere: / l'ombra del sogno e
è dio, / il resto è vanità e bei discorsi. bresciani, 6-i-277:
mercante, con vergogna di sfratato, con vanità di greco, con vanto di spagnuolo
una connotazione negativa per il carattere di vanità e di illusorietà della fama e della gloria
una connotazione negativa per il carattere di vanità e di fuggevolezza). ramazzini,
notabili ragioni si sforzava di provare che era vanità indegna dell'uomo il mendicare la gloria
vivacità dei libri francesi, raffrontata alla vanità aca- demica dei più tra quelli che
rilucenti. bambagiuoli, 40: in vanità non è gentil valore, / né adorna
non cagiona effetti d'alterigia e di vanità. i. andreini, 1-121: in
accumulato in sé tanto orgoglio, tanta vanità, tanta leggerezza. arbasino, 8-95
ordin delle parole. aprosio, 1-36: vanità e oppinione bevuta da cattiva fontana è
: è stata veramente un'orgia di vanità. thovez, 1-59: non so
qualità personali, reali o presunte; vanità, fatuità. giamboni, 3-55
: esiste un orgoglio fisico, una vanità della persona, delle viscere.
16-257: bisogna buttare nella spazzatura la vanità, l'orgogliuzzo della celebre ballerina.
ordin di persone ho persuaso [io vanità] à che dal seme d'adamo
per lo fasto della eloquenzia enfiano di vanità e levano in superbia, le qua'cose
, il quale (cos'è la vanità umana ed a che s'appiglia!
qualche violenza all'istinto della mia osseuiosa vanità. l. adimari, i-proleg.:
genere si svolgevano sulla spiaggia: le vanità, le ossessioni, le curiosità vi
lo più in modo tale da denotare vanità; manifestato con affettazione e in modo
, di suscitare l'ammirazione altrui; vanità. cavalca, 20-60: riprendeva
prestigio; per fare bella figura, per vanità, per ambizione. buti,
, 2-141: riprende qui l'autore la vanità di tal populo [del fiorentino]
impresa, non dee ostentarla con parole per vanità, anzi vuol più tosto ostenuarla,
sono difese dall'animosità provinciale, dalla vanità letteraria e talvolta anche dalla venalità,
: mostra [la seconda parte] la vanità del studio di perspettivi ed optici circa
. ghislanzoni, 17-24: la mia vanità femminile -e confesso d'averne la mia
delle opere e per la infruttuosità della vanità. g. paleotti, l-n-384: la
popola i caffè e li satura di vanità, di insincerità e di oziosi vaniloquio
privare il suo cuore del pabulo dell'unica vanità che lo nutrisse. b. croce
importanza, scarsa considerazione, insignificanza, vanità, nullità. dante, inf.
paglia. gilio, l-11-41: oh vanità de l'uomo, in dar luogo a
da salone, per puntiglio o per vanità, si sentì capace di quelle virtù eroiche
, tuttavia egli ristampò il libro per vanità letteraria, pensando di immunizzarlo con qualche
con mano l'empietà non meno che la vanità de gl'insegnamenti, anzi delle menzogne
né vento né sonno, le cui vanità non si ponno palpare, come si palpano
, caro mio, e il resto vanità e noia. vittorini, 5-67:
. castelvetro, 8-1-269: di questa vanità sciocca sono colpevoli i papi, li
il piacere di spargere nuova dottrina o la vanità di atterrare una opinione comune mi facciano
donne all'infuori di quelleche alimentavano ta sua vanità. -coltivato per sfoggio.
tommaseo, 11-492: l'ingegno da vanità non guasto, de'lavori a'quali non
parlamenti dei demagoghi riescono vani per la vanità stessa in quelli contenuta.
la parola in particolare a'prìncipi, è vanità considerare le loro promesse. scenari della
quale tutte le altre non sono che vanità, cioè la religione, mi suggerì il
baldachini, i corteggi e tante altre vanità con cui pasci di continuo l'avidità
e pasconsi costoro / di questa lor vanità. dante, purg., 26-102:
-pascersi di aria, di occhiate, di vanità, di nubi, di solo odore
xxx-6-208: il mondo pascesi / di vanità. crudeli, 1-173: dopo essersi i
cure presenti e pascolo a una infeconda vanità di sapere, invece d'una attiva
teatro non sono altro che ombra e vanità che passano. carducci, iii-1-128:
discordie, le lotte d'interessi e di vanità, passavano la clausura, occupavano le
sentendoli irrevocabilmente passati, gli accusava di vanità e di peccato. -che precede,
i-164: questi passeggi e queste / vanità da fanciul son poco oneste, / poco
avventura di piacere apparve sola alla sua vanità, alla sua viziosità, lucidamente.
composti nello stato d'ignoranza ed eccitati da vanità e simili leggiere passioni. foscolo,
educate piuttosto per il piacere e la vanità della pastoressa che in onore degli sciagurati
la giovane] dee abandonare tutte le vanità del mondo, de'usare le chiese
soggetti isterici o psicopatici, per semplice vanità o per scopi utilitaristici. =
alle sue aspettative, computava tutto per vanità. 2. dir. che
. assumere un determinato atteggiamento improntato a vanità e a esibizionismo. morante, 2-341
fare la ruota 'è considerato simbolo di vanità; le sue carni (peraltro assai
ne trae e implica l'idea di vanità, di orgogliosa superbia, o anche
; esibizione di sé, manifestazione di vanità. arbasino, 7-438: com'era
parte l'uom che pavoneggia / la vanità della superbia dotta, / e coi
o deriva da boria, vanagloria, vanità (anche goffa e ridicola).
possedi. boccalini, i-41: per la vanità di possedere un pappagallo non solo pazzamente
perfetti giudici di deridersi di lor pazza vanità porgono materia. bandello, 2-22 (i-879
se lavorassi, ci s'aggiungerebbe la vanità, e il pericolo, e la fatica
furonvi e diece / che si lasciaro a vanità piegare / e, seguendo il desio
della mia pecoraggine e della mia bestiale vanità. monti, xii-6-169: natanar,
o per le straniere, sono pure vanità pedantesche. leopardi, i-1248: non
la filosofia si è quello di svelarci le vanità della vita, di elevarci a contemplazioni
, quanto è grande oggidì anco la vanità delle donne:... le foggie
delli gesuiti non è una curiosità o vanità, ma il più utile, anzi
soldati che vanno alla guerra di troppa vanità nel vestire oggidì, che ci vuole altro
per ignoranza o per negligenza o per vanità o per inganno o per pensamento o per
37-8 (148): la vostra vanità mi fa pensare, / e spaventami sì
dalla sufficienza del pensare e guidati dalla vanità del dire, se altro vi mostra la
fran- zesi pieni di leggerezza e di vanità, e inviliti per tante percosse.
di discordie, di liti, di vanità, di perditempo, di mangerie,
immedicabile; il consultar de i modi è vanità, non ve ne essendo che un
odi! canzoni!... / vanità! vanità! glorie sognate! /
canzoni!... / vanità! vanità! glorie sognate! / perdute illusioni
guerra di troia, fonte perenne di vanità nazionale, eccitava una curiosità insaziabile.
la sacra scrittura] si legano molte vanità bene spesso su per li pergami. reina
santa maria, l-ded.: la vanità degli astrologi predice felicissimi periodi alla vita
, avesse ancora gli ornamenti e le vanità, e quel che è peggio dicono che
e sottoposta a molte miserie, piena di vanità, mescolata con molti peccati, corrotta
: si vedde più trionfare la sua vanità nella perlustrazione del palazzo elettorale che sui
più generose; e l'impazienza e la vanità di questa passione è così mista di
magiormente quelle tra l'altre permote alle vanità del mondo. = voce dotta
di rinunciare al suo progetto. la vanità e il peso di antichi ricordi lo
: grave, energica, senz'ombra di vanità o presun zione e schietta
culto dell'arte, a guardarsi dalla vanità letteraria, persuaditrice più d'una volta di
/ ignota forza oscura, / che pertinace vanità di senso / crede luce e natura
perturbano [i pertinaci] per la vanità de le proprie parole che se vedessero
e perturbato. aprosio, 1-36: vanità e oppinione bevuta da cattiva fontana è
cui conosce o la perversità o la total vanità?. prov. roverbi
della loro apparenza, anzi della loro vanità, che amano meglio di pervertire la
pescato in aria senza mai accorgermi della vanità delle mie fantasie. -pescare in bene
giunta. metastasio, 1-iv-349: la vanità di vedermi dopo tanti anni così presente
, 26-xvni: il niun peso della vanità delle cose umane..., più
tutto sciolto in sentimenti, tutto in vanità; che mentre ch'io predico, balestra
discordie, le lotte d'interessi e di vanità, passavano la clausura, occupavano le
secolo. 4. caratterizzato da vanità, fatuità e banalità (un periodo
smemorata, e darassi in tutte le vanità, in lisciarsi, in imbrattarsi,
la lor padria non sa distaccarli dalle vanità; e nel mentre che fuggono dalla
loro chiome fecevano camminare queste martiri della vanità così 'mpetrite e pettorute che
3- ^ 132: i piaceri, le vanità, le petulanze di questa carne non
autocompiacimento di una persona (anche per vanità o per frivolezza) o, anche
, ché piacere agli uomini è una vanità. bembo, 9-2-207: se il vostro
e ponavam le piante / sovra lor vanità che par persona. idem, inf.
lucro o d'ossequio, per vana vanità di predicatora o ciurmatora di piazza.
continui soccorsi nella piazza, fosse una vanità il pensare di superarla. d.
. le soddisfazioni della pretenziosa e irritabile vanità poetica e letteraria. ma anche fatta
medesime si può errare o per soverchia vanità o per picciolézza d'animo: dimostrarono
per picciolézza d'animo: dimostrarono soverchia vanità gli egizi con l'inutile e ambiziosa fabrica
evangelici pensamenti di virtù coltivata e di vanità non voluta. g. gozzi, 1-72
. metastasio, 1-iii-154: sarebbe maligna vanità pedantesca l'andar rilevando con disprezzo in due
trentennio e che divennero tali poi, parrebbe vanità. -semplice, schietto (un
la carica procura, per amore di vanità, d'ozio, di furto e di
durevole; i prìncipi, mossi da vanità, dal timore d'essere con ingegno derisi
figliuole non pigliava dei molti che la vanità del mondo gli offeriva, ma dei
. chiaro davanzati, 113-11: di vanità, gli disse, non far piglio
di sapere e, per pigrizia / o vanità, raffreddano il desidero. boccaccio,
casa; ma la pigrizia e la vanità, per quel poco che di essi ho
prima edizione della « lucerna » intorno la vanità della invenzione pitagorica del passaggio delle anime
e con la chiave della pitoccheria, era vanità. l. pascoli, iv-2-13:
o miseranda pitoccheria signorile, che per vanità o per piacere butta via lo scudo
tutto giorno ergere altari all'idolo della vanità; odesi frequentemente pur troppo confondere dall'
: sono alcuni che per dispregiare la vanità dispiù invaniscono. nannini [olao magno]
alle nozze e a'balli e alle vanità. 12. maggiore, più
, 18-173: sia detto senz'ombra di vanità, questa misteriosa potenza di comunicare alla
: toglietemi dall'occhio questi segni della vanità umana. pratolini, 1-104: c'era
non solamente ci farà conoscere l'uguale vanità di tutte esse, ma comprova ancora
noi la tegnamo che sia sottoposta a vanità e che tosto dovrà passare.
xxiv-26 (314): se per la vanità della tristezza temporale considerrai la plenitudine del
esecrabil delitto è in rettorica pleonasmo e vanità insieme. monti, v-145: piglia errore
delli gesuiti non è una curiosità o vanità, ma il più utile, anzi
delegazione, o vanno in carica per vanità o, ch'è peggio e più frequente
, 2-342: b poetùcolo, geloso per vanità, aveva scritto una satira furibonda
prelato di fiesole, come dispregiatore delle vanità pioetice, vorrebbe che essercitasse le muse
a studiare un po'... per vanità da prima, per abitudine di poi
cravattaio e un dolciere possono peccare di vanità a lor piacimento e nessuno s'accorgerà
il gran segreto / di sanar la vanità. c. gozzi, 4-299: bradamante
o intorno al sacrato della mia domestica vanità. vittorini, 5-366: sono radicalmente contrario
anzi in cambio di quella si legano molte vanità bene spesso su per li pergami.
, ostentato con studiata affettazione, per vanità o presunzione. ghislanzoni, 9-149:
innaturale o fuor di luogo, per vanità o presunzione. popini, ii-263
innaturale o fuor di luogo, per vanità o presunzione o vezzo. de
, e massimamente in considerare la loro vanità, più possibile a nuocere che a
di filo e per non raddoppiare a vanità il volume. baldini, 6-151:
'posticcio', ritratto vero della sciocchezza e vanità del mondo. leti, 5-ii-644: innocenzio
coscienza nobile, che aveva postillato la vanità, la vigliaccheria. 3.
circostanti tanto abietti che non deridessero la vanità del partito posto dal dolfin. rosmini
meglio scoprir paese, si ritrassero con vanità giovanile appresso la colonna in un posto
tassoni, xii-1-87: nei titoli e nelle vanità noi ci paragoniamo ai potentati maggiori,
magiormente quelle tra l'altre permote alle vanità del mondo. guicciardini, iv-230: né
comun danno impera / e l'infinita vanità del tutto. de sanctis, ii-164:
/ di vecchie arie sperdute, / vanità di un'offerta / che nessuno raccoglie!
consorterie, gare municipali, pettegolezzi, vanità e piccole gelosie e piccole passioni.