. che si affaccenda senza costrutto, vaneggiante. carducci, i-450: per
a sproposito e in maniera confusa; vaneggiante. carducci, i-1430: e quel
, vero e bello, / il mondo vaneggiante a sé rubello / richiamo al latte
belle cognizioni. campanella, i-235: il vaneggiante spirto a sé ti chiama / con
, xxiv-1062: ciò che 'l rendea vaneggiante al sommo, era la presunzione di passare
: la dannazione / è forse questa vaneggiante amara / oscurità che scende su chi
preda al delirio, delirante, vaneggiante. - anche sostant. dante
vie più trite / il mio piè vaneggiante, / m'insegnasti vestir dedalee piume
). che farnetica, delirante, vaneggiante. fra giordano, 5-425: lo
e la novella civiltà. -stordito, vaneggiante. cicognani, 13-511: clara aveva
necessità inducente a ciò, la gioventudine vaneggiante e la libertade isfrenata, la bellezza
di coniglio mannaro. 2. vaneggiante, delirante. oliva, i-2-108:
, 170: là 've zefiro amico / vaneggiante lusinga, / confondendo il susurro /
vi si sogna di svelare, mistico vaneggiante in un sistema panteistico e, diceva lui
che vi si sogna di svelare, mistico vaneggiante in un sistema panteistico e, diceva
l'erbe della vana, così come vaneggiante, bassa poesia gli scardassati somieroni di
, ah non conosci adunque, / vaneggiante amator, come il tuo stesso / creder
necessità inducente a ciò, la gioventudine vaneggiante e la libertade isfrenata, la bellezza
come bende di seta intorno a una vaneggiante emicrania. gozzano, ii-106: e quel
fi- liuole altrui la vaneggiante vagabondézza, e la civettatura alconiera,
frugoni, 3-i-300: qui fece punto la vaneggiante, et io al sentir di trapassi
annunzio, iv-2-1154: l'avevano trovata forse vaneggiante per la strada e avevano tentato di
necessità inducente a ciò, la gioventudine vaneggiante e la libertade isfrenata, la bellezza attraente
il disperato s'abbandona alle chimere, alla vaneggiante speranza di veder sorgere l'evento desiderato
xvi-213: un sonno incerto, torpido, vaneggiante la tiene non so dire se tranquilla
: i capelli bianchi, l'occhio vaneggiante. 4. ant. cavo
favoleggiare, come conviene a lor gusto vaneggiante e infermo. de luca, 1-15-3-42