perduti giorni, / dopo le notti vaneggiando spese, / con quel fero desio ch'
perduti giorni, / dopo le notti vaneggiando spese, / con quel fero desio
l'emispero. caro, 2-964: ciò vaneggiando, / infuriava; quand'ecco una
cattiva posizione. deledda, ii-938: vaneggiando parlava sempre di una fontana sui monti
i perduti giorni, / dopo le notti vaneggiando spese, / con quel fero desio
del giorno passeggiando per la camera, vaneggiando, sospirando, bravando, bestemmiando e
perduti giorni, / dopo le notti vaneggiando spese /... / piacciati ornai
, che, tra queste lamentanze favolose vaneggiando e quasi al vento cozzando, dal
tetto salse, / e in pianti vaneggiando e in folli risa / si gittò dentro
tetto salse, / e in pianti vaneggiando e in folli risa / si gittò dentro
mia farnetica / che vai tu vaneggiando? /... / tu non
, hanno scritto commedie in prosa, vaneggiando che o la commedia non sia poesia o
orezzo della sera, / lieve tra fonda vaneggiando e fronda, / invola ai fior
saluzzo roero, xxii-iin: forse andranno vaneggiando i posteri / sul secol nostro lezioso
i perduti giorni, / dopo le notti vaneggiando spese / con quel fero desio ch'
perduti giorni, / dopo le notti vaneggiando spese / con quel fero desio ch'ai
della sera, / lieve tra fronda vaneggiando e fronda, / invola ai fior la
non sapeva star fermo in luoco e vaneggiando il schiumante freno giettavavi fora dalle narigi
profondo alta vergogna / degli anni spesi vaneggiando, e brama / l'anima ornar di
fiori appena colti. misasi, 5-155: vaneggiando... si era seduta
chieder remission di quei peccati / che vaneggiando fé la mente stolta. confraternita di
profondo alta vergogna / degli anni spesi vaneggiando, e brama / l'anima ornar di
chieder remission de quei peccati / che vaneggiando fé la mente stolta. ariosto, 34-66
saluzzo roero, xxii-im: forse andaranno vaneggiando i posteri / sul secol nostro lezioso
, 5-17: uscì dal sentimento e vaneggiando non diceva altro che: « ar-
e sfogavasi a ruminare dei progetti futuri, vaneggiando. gozzano, ii-324: ogni giorno
aperto, e sgraffignò sulla tastiera, vaneggiando forse di poterne cavar fuori qualche cosa
sue parole; che detto avevami, vaneggiando tra i fumi del vino, di sospirare
zeffiro lusinghiero, /... / vaneggiando leggero / lo sparso odor raccogli.
5-233: parlando in sogno o vaneggiando / egri, molto sovente i lor misfatti
faldella, 3-155: mangiucchiando, vaneggiando, ed incerca- lando qualche trillo,
, i-22-222: piange i suoi giorni vaneggiando spesi. 4. prendere forma
podiani, n: andiam pur girando e vaneggiando per queste strade, quanto vogliamo,
: odi che l'aura istessa, / vaneggiando fra 'rami, / nel susurro
mia farnetica, / che vai tu vaneggiando? bandello, 1-41 (i-491):
delle cose divine, se non andranno vaneggiando per le altre scienze, le quali sono