c. e. gadda, 2-49: vanì... l'immagine dei meriggi affocati
lumi, / nel ciel di croco / vanì serena. pascoli, 761: per
la religione stessa variamente si razionalizzò e vanì in un pallido deismo. =
si propagò, fondò città, e infine vanì. bocchelli, spersi ed oppressi
tonfo di galoppo, / che poi vanì. d'annunzio, iii-2-365: il
/ ch'è per me sorda, e vanì lontanando / per non chetar gli amorosi
genere letterario e lo ringio vanì. non solo tornò in luce la novella
, si propagò, fondò città e infine vanì. d'annunzio, i-292: doni
poi rimareggiò rinfranto, / e poi vanì. = comp. dal pref.
il cielo / il sonnolento lor grido vanì. 6. che si sviluppa
penne / l'agil dea pel raggiante aeré vanì. soffici, v-5-667: i monti
2-49: l'odore del cavalluccio sudato vanì senza sua pena: ed era per me