lucidi come diamanti che abbagliavano i miei. valeri, 47: la tovaglia /
gravità omerica ad abbeverarsi nel mare. valeri, 1-99: della vostra bellezza ardente
di erbe); increspato. valeri, 93: [una palma] vibra
lungo e accorato di invocazione a maria. valeri, 1-59: ascolta il sottile pianto
angolari di sopra tutte le dette parti. valeri, 1-89: vedevo balenar su gli
nascondeva a piangere senza un perché. valeri, 1-69: quell'acuto desiderio di
tieruolo si addentra fra gli alberi enormi. valeri, 1-49: poi col suo passo
celeste / gli sembrerà una voce grossolana. valeri, 2-53: rovesciavi il bel viso
popolo d'anatroccoli messi in fuga. valeri, 50: gli anitroccoli biondi accanto
nel solino dritto, nella cravatta. valeri, 1-60: ci venivano incontro /
prodigio di una dentatura perfetta. valeri, 1-89: tra pallide fumèe rotte e
, fissando gli occhi avanti a sé. valeri, 1-64: sùbiti balenìi di sole
e bevendo ai banchi delle mescite. valeri, 1-21: quel vecchione del droghiere,
. abbarbagliante, sfavillante. valeri, 1-16: levo lo sguardo dalla bianca
la barba giudaica di un vecchio. valeri, 1-15: è un mattino di
turchina captano il primo barlume lunare. valeri, 1-18: giù, nel prato,
quelli che ne hanno il giorno. valeri, 1-100: vedevo sul guanciale l'ombra
nella maniera più crudele all'amore. valeri, 1-23: un concerto stonatello / di
aveva i fumaioli bianchi e neri. valeri, 1-114: non una voce dentro il
dai bastioni, / capriolano fantastici aquiloni. valeri, 1-49: aprile...
parevano, nel contrasto, sommuoversi. valeri, 1-32: batte il mattino al
e dir di sì all'amore. valeri, 1-50: una gallina ci attraversa il
mandai un messaggio alla mia bella. valeri, 1-39: un po'più forte,
altro. dico bene, signore? valeri, 1-40: schiudete, bella,
/ dal suo grido d'amore? valeri, 1 -77: o primavera che non
l'alito per tutta la vita? valeri, 1-64: un olezzo sottil di
la pianura cupa in quella notte stellata. valeri, 1-35: quattro case,
sera del sabato anziché la domenica mattina. valeri, 1-15: è un mattino di
infinito fioriscono sfioriscono bianchezze di trine. valeri, 1-54: eran disciolti veli di
si è fatto piccolo come una stilla. valeri, 1-107: splendono i marmi d'
, o di qualche parte di essa. valeri, 1-47: la penombra delle biblioteche
così bigia e scarsa la luce. valeri, 1-106: chiese vecchione e campanili
al sole su un binario morto. valeri, 1-52: giaccion dieci paranze e
sopra il cranio un po'sevoso. valeri, 1-13: e, qua e là
, ombravano gran parte del labbro. valeri, 1-91: traboccavano dalle ceste /
/ di bambini felici di parlare. valeri, 1-101: e non c'è voce
strisciare d'inchini profondi, blandissimi. valeri, 1 -77: o primavera schiava
grandi tasche quadrate sonanti di monete. valeri, 1-51: tappeti di varia verdura
, gli uccelli incominciano a cantare. valeri, 1-32: più in alto: spiagge
tra i vóti alla santissima annunziata. valeri, 1-26: nel fondo nero / d'
. cosa avete studiato a pavia? valeri, 1-16: c'è dentro al mio
aria, brancicava attorno con le manine. valeri, 1-109: la morte (brancico
di santità lungo l'azzurro giorno. valeri, 1-95: s'è partita una nuvola
della brina sopra i sassi puliti. valeri, 1-116: il fiume che corre
or nel tuo si sta a cantare. valeri, 1-81: il verde piano /
cima e si vede anche di fuori. valeri, 1-30: io mi guardo,
alloro selvatico, raggiungeva la riva. valeri, 1-53: un'altra svolta, ed
sepolto nella bruma il mare odora. valeri, 1-106: quando dalle stagnanti ultime
a'tristi errori mèta ultima oporto. valeri, 1-82: ora, nella brumale
offriva annualmente all'adria fanello nuziale. valeri, 1-105: un barcone di zucche
due fanciulli dormire sopra una stuoia. valeri, 1-66: odo il singulto dei pavoni
/ come una voce che persuade. valeri, 1-88: caddero i primi tocchi,
faccia, con gioia oggi ti guardo. valeri, 1-4 7: e i cieli
fredde brume / l'ombra nera calava. valeri, 1-25: poi da un cielo
nel duello e di non temerle più. valeri, 1-21: ma gerardo il caffettiere
sotterraneo, raffiguravano scene dell'inquisizione. valeri, 1-95: ma questa notte,
dal ponte dei sospiri giù nel canale. valeri, 1-87: buio ancora. tutte
uccello, come un estro inatteso. valeri, 1-68: gli uccelli tramavano canori ricami
/ nel caldo dormiveglia della carne. valeri, 1-53: o car
stessa baracca in più d'una fiera. valeri, 1-33: dentro l'aria addormentata
della caserma o nel tumulto dell'accampamento. valeri, 1-15: ascolto. squilla acuta
che sparge di cenere il cielo. valeri, 1-18: allora son salito in cima
. tela cerata; incerato. valeri, 1-33: sull'asfalto del pavimento,
pur oggi il sistema politico americano? valeri, 1-37: cupa muta notturna via.
vita e l'amore del destino. valeri, 1-54: eran disciolti veli di diafana
aurora aveva lasciato un ricordo dorato. valeri, 1-107: ma alfine, ecco,
piazza e nei chiassoli già brulicanti. valeri, 1-49: poi col suo passo
come di lingue avide a bere. valeri, 1-52: stinte le chiglie, verdi
che è molto simile nella forma. valeri, 1-22: la signora del pretore,
dopo gli allegri spari di caccia. valeri, 1-21: quel vecchione del droghiere
arsi, dei fumanti / aròmati. valeri, 1-56: sull'immoto silenzio supino /
frangendosi sull'acqua madre del fondo. valeri, 1-64: guardo lo specchio che mi
polvere candida o sul ciottolato lucente. valeri, 1-49: l'erba del ciottolato è
si sprofondano nel cobalto del cielo. valeri, 1-40: ahimè che sonno
simile a quello del colchico. valeri, 1-41: lento dolce canta, lento
la falce corrusca e il polverino. valeri, 1-96: null'altro suono, nel
pongono, le provano, le educano. valeri, 1-115: ecco, laggiù
l'ingombro e la fatica privata. valeri, 1-60: i mattini d'allora
di un concerto infernale stridente e irritante. valeri, 1-22: nella piazza / è
ancora, / come di fresco evento. valeri, 1-102: sento ancora il tuo
un vicolo, una strada). valeri, 1-49: col suo passo morbido di
scricchiolìo / dei cordami s'addorme. valeri, 1-52: stinte le chiglie,
un'altra volta dentro quelle infernali gallerie. valeri, 1-15: ascolto. squilla acuta
, / speciali della regola speciale. valeri, 1-108: quella preghiera, a coro
i vostri occhi forti di luce. valeri, 1-16: un fresco susurrar d'acque
, come può correre un telegramma. valeri, 1-69: la sera spiovve.
può pensare se non per imagini. valeri, 1-31: così ti chiudo dentro la
discesa dell'aria fino al mare. valeri, 1-115: ecco, laggiù dalla cupa
, allattava una creatura color rosa. valeri, 1-31: che tu sia benedetta,
lucido e azzurro come di primavera. valeri, 1-81: pioppette, mi sovviene quella
sostituito la barca. -figur. valeri, 1-37: cupa muta notturna via.
dentro la pupilla vaga del passeggero. valeri, 1-107: poi, quando il sole
naso, in segno di canzonatura. valeri, 1-66: -cucù! -sei qua
dita lo scricchiolio delle fila secche. valeri, 1 -77: senti il respiro immenso
era difficile accorgersi che piaceva ancora. valeri, 1-59: settembre, dolce come un
con quel suo cravattone sino agli orecchi. valeri, 1-91: dalle cannelle della fontana
e sia cupissima e bagni altrui. valeri, 1-115: ecco, laggiù
asciugamani damascati, grigiastri e lucidi. valeri, 1-66: sento il gorgheggio della
flessuosa vergine / con le plaudenti mani. valeri, 1-115: dove ci porta nella
il miglior tempo della nostra vita. valeri, 3-225: sopra il mio capo declina
desolata / a dormirsene nel mare. valeri, 1-35: quattro cubi biancheggianti /
un orrore, orrore di sé. valeri, 1-106: beato / giardino ove fiorisce
delle scale. -figur. valeri, 3-344: porteremo nell'ombra l'infinito
un sarto che taglia il panno. valeri, i-m: sùbito scattano, da dietro
diana / la nutrice del cielo. valeri, 3-177: ella è sola e lontana
. davila, 120: partirono da valeri con deliberazione di differire e d'aspettare
musicalmente come uno sminuire di arpa. valeri, 3-194: vedevamo gli ulivi /
si dilata per tutto lo spazio. valeri, 3-323: se mi sporgo a guardare
che fu da ciò che dovrà essere. valeri, 3 * 337: i pesci
di paimira in mezzo alla solitudine. valeri, 1-33: quattro fanali dimenticati,
a rincalzare il granturco già diradato. valeri, 3-266: i diradati muri delle
di vendicarsi. -figur. valeri, 1-44: fior di disamato amore,
metà di colpa è del disamato. valeri, 1-96: è quest'aria odorata
presenta un'apertura, una fenditura. valeri, 1-83: un azzurro nel fosco dischiuso
avevi quante la figlia del re. valeri, 3-208: la lenta chioma tutta
e a sparpagliarsi per l'aria. valeri, 1-54: eran disciolti veli di diafana
delle grida che venivan di giù. valeri, 3-314: ha visto nel ruscello
fiorellino vizzo dell'arte tro- vadorica. valeri, 1-104: venezia giace languida, disfatta
va / assorto. -figur. valeri, 1-72: sentivo una profonda carezza /
morta di amoroso segreto. d. valeri, 3-343: quello è pur nostro
, violenza (degli elementi). valeri, 1-115: questo bel vento di disperazione
. - figur. valeri, 3-358: anche tu, viso bianco
gran quadro celebrante un'altra gesta taurina. valeri, 3-147: esce nel sole la
.. si china verso le dogliose. valeri, 1-90: oh certo io t'
gravi e dogliose note di violoncelli. valeri, 1-106: al cielo si protende /
che splende dolcemente, mitemente. valeri, 3-327: oh l'alberello della primavera
dondolio di lampioni a bilico sulle aste. valeri, 1-16: intorno a me non
di pruni che faceva frizzare gli occhi. valeri, 1-22: la signora del pretore
di cuocere e il teocriteo amaranto. valeri, 3-166: gli occhi d'oro
digradanti il nero / volo solenne. valeri, 1-87: alzando gli occhi, vidi
dalla carne viva abbrustolita. d. valeri, 3-355: sento il suo respiro
rivelino ad un'orecchia amica. d. valeri, 3-288: l'oro d'autunno
anche ad un palmizio. d. valeri, 3-288: l'oro d'autunno
in un angolo, come un servo. valeri, 3-350: la giovinetta che,
diluvio; / sarà quel che sarà. valeri, 1-23: basta, via;
fluttuare. - anche al figur. valeri, 3-360: noi abbiamo solo occhi per
/ in quest'aridità d'ombre estuose. valeri, 1-81: quel vostro tremore /
lei marte sanguigno / e venere falcata. valeri, 3-215: pare che il
campo non tien dritta la bilancia. valeri, 1-78: una falcétta / bianca,
-con riferimento a strumenti musicali. valeri, 1-25: d'un tratto, dalla
tagliati, braccia agili e robuste. valeri, 1-106: calarsi e smarrirsi in quel
e dispariva / dietro le nubi. valeri, 1-46: funeraria tristezza di giardini
dell'austria, e si chiamava trieste. valeri, 1-104: questi grigi di perla
giro sano della loro qualunque potenza. valeri, 3-176: brividi ardenti / corrono
, che c'inebria e bea. valeri, 1-99: sento fluire in me per
gli invocati la ricacciano nelle formule. valeri, 1-102: felicità, ci fu luogo
, ferite dalla luce, battevano. valeri, 1-116: le case del mio antico
velo ai culmini rocciosi della valle. valeri, 3-151: in mezzo a un pulviscolo
il bianco coperto dalla solita luce gialla. valeri, 3-328: nella bianca fessura d'
porta guidato ora dalla fessura gialliccia. valeri, 1-32: batte il mattino al
cimiteri / putride fiamme innanzi al passegger. valeri, 3-288: l'oro d'
quali i negri sono tanto ambiziosi. valeri, 1-93: oltre non vedo che
; illuminato, rischiarato. valeri, 3-201: alto sui colli fiammeggiato spazio
rotaie sembrano feretri fasciati di gramaglie. valeri, 1-69: la sera, lungo l'
scendevano a svernare nelle maremme. d. valeri, 3-243: allora tutte le cose
disposti in fila. valeri, 1-16: null'altro vedo dal mio
false e ombre incerte di verità? valeri, 3-266: i diradati muri delle foglie
carezzevole e sorridente, per rispondere. valeri, 3-170: c'era, là in
l'ospedale coprivano i finestroni dei malati. valeri, 1-iii: entra per i finestroni
, come fa il rasoio sulla ruota. valeri, 1-51: tappeti di varia
batte debolmente (il cuore). valeri, 1-14: sento che tu mi manchi
delle rose tea e dei lilla fragranti. valeri, 1-69: la sera mi ritrovai
con un chiodo / fisso il cappello. valeri, 1- 87: fissi,
gialle, scarlatte e rosee degli oleandri. valeri, 1-98: vedo, dietro i
cielo spento, / ultimo flagra. valeri, 1-98: vedo, dietro i flabelli
/ pieno de'flauti delle capinere. valeri, 1-81: la rondine strideva, trillava
te balzare / su dall'interminabile pianura. valeri, 3-146: mare, mi basta
per formarne catene a'suoi rubelli. valeri, 1-65: sento fra le mie dita
nericcio, composta di fogliette flessibili. valeri, 1-27: grandi pese fracide /
nubi fonde e la lunga campagna. valeri, 1-107: ai piedi, l'onda
cavalli; e un rimbombar di echi. valeri, 3-145: mare, mi basta
simile a un getto di fontana. valeri, 3-335: nel profondo giardino, sotto
dato alle mondane gioie. d. valeri, 3-225: sopra il mio capo declina
in disordine, ritornò sul ponte. valeri, 3-171: quel dì eravamo soli nel
tu stai, gigante immobilmente nero. valeri, 1-56: sull'immoto silenzio supino /
/ de la tristezza e sfumano. valeri, 3-209: la nuvola di candida
dire che n'avete una corte piena. valeri, 3-183: lei, là sotto
in quel buio elettrico. d. valeri, 3-169: vibrava [il sole]
muso dinanzi alle flosce e grinzose. valeri, 1-99: aspetto, forse, che
frondosi come a quei giorni tanto lontani! valeri, 1-13: poi, lontano,
suono, una voce). valeri, 3-345: ricòrdati delle fuggenti voci /
il mondo n'è vermiglio? valeri, 3-158: l'acqua tremava di spavento
/ segna i festivi e fortunati giorni. valeri, 3-211: il mio bene è
muovo, io pur debbo morire. valeri, 3-343: quello è pur nostro
, e nacque / l'itala gente. valeri, 3-193: rovesciavi il bel viso
184: i fanali azzurri nella fumea. valeri, 1-89: tra le pallide fumèe
rugginoso fumido, e senza splendore. valeri, 1-114: la fredda sera improvvisa
fossa ha un desolato squallore funerario. valeri, 1-46: funeraria tristezza di giardini
, gli si sarebbe rivoltata in furie. valeri, 1-115: questo bel vento di
producer l'uva. d. valeri, 3-288: l'oro d'autunno sale
ora decade in un silenzioso disordine. valeri, 1-113: ivi t'aspetta la
. scatenato (il vento). valeri, 1-115: questo bel vento di disperazione
di iacinto gli recingeva i lombi. valeri, 1-89: io vidi aprirsi cieli /
i giaggioli dai bei vividi fiori. valeri, 1-60: ci traevano incantati /
nell'impronto, si chiamò fiorino. valeri, 1-62: no ch'io non so
gettandosi da tutti i lati improvvisamente. valeri, 3-183: rosetta è sola nella
tra un ardito giro di scale. valeri, 3-294: le betulle conducono il
a'suoi giorni gloriosa. d. valeri, 3-351: bellezza, di che temi
squillante (di una risata). valeri, 1-66: sento il gorgheggio della tua
/ stridono in mezzo alla gramigna gialla. valeri, 1-30: io non ho fiori
oro, granato, ametisto, zaffiro. valeri, 1-105: il sole ora ha
capitasse nel più fitto grandinare delle palle. valeri, 1-56: un grandinare di fogliette
grassa, malinconica e quasi cretina. valeri, 3-165: la biondina è sul
dilettarono della mormorazione e della calunnia. valeri, 3-358: senti la dolcezza grave
sommo lembo / apre e dipinge. valeri, 1-31: chiude la rosa del mattino
, idee: l'animo). valeri, 1-73: ho il cuore così greve
erba inaridita ch'è peggio del bianco. valeri, 1-62: la laguna / di
grigioverdi e le sue fitte osterie. valeri, 1-104: questi grigi di perla
grondasse giù la luce del sole. valeri, 1-89: io vidi aprirsi cieli
giorni ignorati ad erma villa in seno. valeri, 3-297: le violette?.
immacolato chiarore di questa giovinezza terrestre. valeri, 3-60: i mattini d'allora
crocchiava, rimbombava ai minimi rumori. valeri, 3-197: ora il mio sangue è
/ un silenzio improvviso. era guarito. valeri, 3-199: c'è, scavata
digestioni sul tettuccio della terrazza impergolata. valeri, 3-111: null'altra vista, che
-apparentemente privo di vita. valeri, 3-124: torna il pianto dolce /
. -lambire, sfiorare. valeri, 3-190: la luce rade i foschi
ogni suo acuto e subitaneo istante. valeri, 3-341: una dolcezza lenta di oblio
la stella d'italia è roma! valeri, 3-128: la morte non duole.
, / né s'era siccome valeri, 3-60: i mattini d'allora.
il cuore e che m'intende. valeri, 3-291: la sera che s'incenera
, tutta la forza dell'estate. valeri, 3-249: era il mese di maggio
inchinano a lei non più ribelli. valeri, 3-58: move [la pioggia]
e prega le sia mite amore. valeri, 3-266: tu, levata su
ombre violastre / meriggianti sul prato. valeri, 3-220: mare, sotto il
; quadrivio, crocevia, crocicchio. valeri, 3-185: è l'incrocio di due
occhi indemoniati, inarca il fucile. valeri, 3-24: don francesco, don
/ della terra e degli uomini. valeri, 3-250: lucide vene / profonde
come un velluto ingemmato di rugiada! valeri, 3-96: tutto vivo con gioia
tua gleba è un ùbero di vita. valeri, 3-52: robinie che la guazza
una freschezza umida ti cade sulle spalle. valeri, 3-331: passa il carro col
, del ballo, e via dicendo. valeri, 3-232: o vita / d'
come un àdito alla più ritirata parte. valeri, 3-343: il dolce viso che
praterie d'insalata e piantagioni di cavoli. valeri, 3-52: una distesa d'orti
quali furiosa la guerra tutti ci incalza. valeri, 3-65: gli occhi grandi,
libertate / per l'azzurro fuggenti. valeri, 3-211: il mio bene è su
... bisogna intensifiluce italiana. valeri, 3-226: su la cima del pioppo
note uscisse la mia anima intera. valeri, 3-178: cosa inumana è questa
sgravare il capo pieno ed invasato. valeri, 3-252: sorgono vasti portici invasati
di fiumi, e acque irradiate scintillavano. valeri, 3-204: tra grandi foglie lisce
la disposizione delle labbra degli animali. valeri, 3-208: la pioggia fina.
, intarsiata nella lacca dell'impiantito. valeri, 3-335: nel profondo giardino, sotto
mi odii? dimmi la verità! valeri, 3-91: sentivo una profonda carezza /
apriva una queta laguna di verde. valeri, 3-33: più in alto: spiagge
con cortine di lampasso color bruno. valeri, 3-74: oh tristi cose, se
-fare riverberare, riflettere. valeri, 3-234: intorno a noi la roccia
come lamponi, di zebrature ondulate. valeri, 3-171: scoprivi sotto le foglie i
leggere nubi (il cielo). valeri, 3-152: un bel mare così,
querce a torme / copron la valle. valeri, 3-329: ecco, sotto le
enormi vampate di luce argentea fumosa. valeri, 3-138: ecco, laggiù dalla
, e si reggevano i cappellini. valeri, 3-186: è l'incrocio di due
man l'induca a sopor lento. valeri, 3-341: una dolcezza lenta di oblio
luce, come un'avida selva. valeri, 3-106: come su l'alba,
poppa! », grida il megafono. valeri, 3-207: la vigna, che
quasi esotico, di spezie levantine. valeri, 3-134: ti brilla al dito
sferzate / che riceve dal sole. valeri, 3-76: con un filo di gioia
senza una linea. due assurdi. valeri, 3-347: una linea sola,
, liquidi, pieni di luce. valeri, 3-347: sotto l'ombra confusa dei
col becco intanto lisciano le piume. valeri, 3-198: come la colomba che si
, dovesse dire qualche suo segreto. valeri, 3-118: questi grigi di perla
senza riposo. -di animali. valeri, 3-248: alto sul carro, il
due occhi di carbone e di luce. valeri, 3-80: tu, anima,
dalla torpida trasparenza dei monti pisani. valeri, 3-139: la piccola luna di ghiaccio
/ che nel tuo grembo sfuria. valeri, 3-155: respiro lussuria senza amore
erano quasi coperte dai fili di ragno. valeri, 3-120: un viscido lustrare /
/ calvi. -sostant. valeri, 3-35: la spalletta bianchiccia d'una
di gola arsa / che riceva rugiada. valeri, 3-95: una falcetta / bianca
di respirare l'aria della notte. valeri, 3-249: era il mese di maggio
del vostro intonaco rugoso così umano! valeri, 3-117: così eguale il continuo
sotto il velo nero leggerissimo. valeri, 3-76: con un filo di
soffre; è uno che resta indietro. valeri, 3-131: i malati si guardan
. e nulla vale la ribellione. valeri, 3-180: chi sa, bella,
vendetta e s'isguscia dal suo mallo. valeri, 3-205: e te, bambina
/ delle viole piegate sullo stelo. valeri, 3-216: sotto la fuga leggera del
più nell'espressione verde marcio). valeri, 3-120: un rio, tra case
, di cenci sudici, di mota. valeri, 3-263: giro delle stagioni,
e le margherite in fiore nelle aiuole. valeri, 3-298: ride la valle;
di pioggia e due di sole. valeri, 3-44: o sbocciata all'aria marzolina
sporgere un ramo carico di melarance. valeri, 3-114: vedo, dietro i flabelli
costituivano una specie d'iniziazione tragica. valeri, 3-248: curve sui gran piedi
/ stesa sul mercurio del mare. valeri, 3-160: alla mattina, un mare
innumerevoli, nere e d'acciaio. valeri, 3-76: con un filo di
a mezzaluna e relativa stella in brillanti. valeri, 3-339: l'uomo che va
rose delle alpi, di mirtilli. valeri, 3-172: vedevo la tua testa bionda
van furore e i bei contorcimenti. valeri, 3-338: voi, misericordi amici,
, dolce, ameno, gradevole. valeri, 3-108: mi parve che in ogni
aspettando / con monili di rugiade. valeri, 3-203: nuda sotto la candida
fatto da la parte più sottile. valeri, 3-28: nel fondo nero / d'
copriva la superficie color di mota. valeri, 3-34: ai confini della città
l'interne parti nervose del naso. valeri, 3-176: in fondo alla carne
in rosa e finiva in mughetto. valeri, 3-20: la ragazza...
pareva sorridere da tutte le giunture. valeri, 3-347: una linea sola /
di specie e varietà di successi. valeri, 3-256: idea, figura,
spingeva il piatto sotto il naso. valeri, 3-24: -avvocato, buona sera!
alberi, infusi / dentro il nebbione. valeri, 3-136: ora è l'angoscia
/ domanda un fil di giorno. valeri, 3-207: invisibile tu, dalla profonda
che dà l'oblìo dei mali? valeri, 3-114: sento fluire in me per
nerazzurra come la piuma del corvo. valeri, 3-86: baciare le tue palpebre
nervatura, simile a funghi singolari. valeri, 3-53: stinte le chiglie, verdi
prime foglie / mettono i teneri nervi. valeri, 3-286: una rete di nervi
forma di una rosa iperbolica e nimbata. valeri, 3-210: a pie'di mura
di figure leggere e minute). valeri, 3-249: nella segreta tenebra splendeva,
luce e il ritmo delle costellazioni. valeri, 3-81: nel placido specchio, profondo
/ via per la sabbia sbalza. valeri, 3-150: c'è solo una colomba
il mare, i flutti). valeri, 3-169: vibrava frecce ardenti / su
duro che nessuno potrà mai succhiare. valeri, 3-224: stasera il mondo è un
. piovigginava. l'acquerugiola novembrina. valeri, 3-102: nella brumale tristezza novembrina
si usa la parola * nudo '. valeri, 3-203: nuda sotto la candida
/ frangesi in varianti numeri armoniosi. valeri, 3-41: in me sottili spiriti
di nuviletti era temprato il giorno. valeri, 3-96: quel nuvolétto color di gaggia
de'claudi de'manli de'corneli de'valeri de'metelli de'fabi od altra illustre
più alto come un germe indistruttibile. valeri, 3-108: mi parve che in ogni
limpidi luminelli sottomarini. -sostant. valeri, 3-120: un rio, tra case
fiori / che il tempo seccò. valeri, 3-46: fior di disamato amore
] / ondata il velo / insolito. valeri, 3-15: una immensa distesa /
il plenilunio in luce sembra berla. valeri, 3-207: invisibile tu, dalla
procelloso che si franga a scoglio. valeri, 3-295: mare fanciullo insaziato di giuoco
moglie la daria, nata aa taddea valeri di nobil famiglia originata da parma.
, molleggiato (il passo). valeri, 3-193: poi vennero i pescatori:
rollio e beccheggio della nave. valeri, 3-211: gli oscillanti / alberi dei
iscorge che flutti sommossi e cielo ottenebrato. valeri, 3-57: la bella piova d'
per la notte passata al balcone. valeri, 3-75: un ricciolo lieve e pallidetto
: lenzuoli palpitanti che paiono vele. valeri, 3-52: un filare di pioppi palpitanti
paperina3). -paper ella. valeri, 3-271: lungo la spiaggia di sabbia
sommesso di acque che scorrono. valeri, 3-96: questo parilo modulato di fonti
. arbasino, 7-54: neanche la franca valeri ha mai tanto dileggiato la strofe e
il passato, esso è morto. valeri, 3-25: dieci agosto. domenica.
vedi di portarci dell'uva passa. valeri, 3-22: quel vecchione del droghiere,
pavimento lucente di quella piazza incantevole. valeri, 3-34: ai confini della città,
mare increspato da tali onde. valeri, 3-271: lungo la spiaggia di sabbia
di luce. -zampillo. valeri, 3-335: gli eucalipti / ricadenti a
nara abbeverava i solchi arsicci cantilenando. valeri, 3-110: traboccavano dalle ceste / uve
aurora vedendole mature pendere del ramo. valeri, 3-1 io: traboccavano dalle ceste /
simil. nuvola di forma allungata. valeri, 3-337: i pesci rossi del tramonto
foglia; altre avevano petali densi. valeri, 3-111: null'altro suono, nel
-di piacere: di gusto. valeri, 3-23: quel vecchione del droghiere,
vene alcuna stilla / di refrigerio. valeri, 3-125: c'era un piare
/ dolcemente picchiando, mi risveglia. valeri, 3-175: il vento di marzo è
farla smettere, perché tanto piccinina. valeri, 3-24: nella piazza / è
nevati delle levanne, ella parla. valeri, 3-69: in alto, nel cielo
dietro gli fugge la pianura sterminata. valeri, 3-54: la pineta /..
dal fulmine. -pioppétta. valeri, 3-100: pioppette, mi sovviene quella
vederla, nella baracca dei taglialegna. valeri, 3-72: ora [o po]
dell'aria del mare e della terra. valeri, 3-224: stasera il mondo è
piedini / dall'acqua in pozze accolta. valeri, 3-68: la sera, lungo
e colmare il pozzo dello spazio! valeri, 3-25: dieci agosto. domenica.
. -profondità dello sguardo. valeri, 3-181: bianchi di purezza e di
grande furia (una tempesta). valeri, 3-115: un rombo di precipite bufera
oggetti intorno presenze zitte di riposo. valeri, 3-337: quel segno / di
, dio era; adunque fu primitivo. valeri, 3- 337: quel segno
/ bene il profumo della tua genciva! valeri, 3-231: avvolta il capo nel
sulla classifica). c. valeri [« la stampa », 7-iii-1986]
una muletta che non mangiò pula. valeri, 3-16: sento che si distempra /
col pullulante sporco verme, l'uomo. valeri, 3-247: la notte era una
-che emette una luminosità puntiforme. valeri, 3-331: passa il carro col giorno
-con riferimento alla divinità. valeri, 3-537: quel segno / di luce
89: rabbrividiscono i pioppi del prato. valeri, 3-296: già la terra fuma
erbe, 1 fior, le foglie. valeri, 3-168: povero vecchio vagabondo,
scontento, insoddisfatto, deluso. valeri, 3-155: respiro lussuria senza amore;
i raggiati come un gotico rosone. valeri, 3-64: gli occhi grandi,
e snervante della sua pupilla cerulea. valeri, 3-98: occhi puri, tutto raggio
. -raggio di luce. valeri, 3-203: va la luna alta per
più rapinoso del medesimo padre reno. valeri, 3-220: mare, sotto il
con il gesto abituale della mano. valeri, 3-266: tu levata su l'alto
/ le ciglia gravi tediosamente. valeri, 3-355: reclinare / la
devi solcare di te il mondo. valeri, 3-87: baciare su le tue labbra
occhio cosa morta nella rete). valeri, 3-193: poi vennero i pescatori:
. -piegato verso il basso. valeri, 3-335: nel profondo giardino, sotto
armonioso del canto di un uccello. valeri, 3-66: gli uccelli tramavano canori ricami
sf.): indivia riccia. valeri, 3-52: una distesa d'orti.
5. rinnovata creazione. valeri, 3-97: non c'è più un
, riprodursi (la vita). valeri, 3-343: la vita / col suo
della poesia di dante. d. valeri [« l'illustrazione italiana », 23-ix-1945
-di animali. - anche sostant. valeri, 3-35: un riddare di rondini rosate
/ ridono e terra e mare. valeri, 3-298: ride la valle; /
-provocare un'espressione del viso. valeri, 3-352: dianella, questo pianto della
, rimontavano con muli l'altipiano. valeri, 3-150: una colomba, / tutta
e muore un'altra volta. valeri, 3-232: tutte le morte rose,
qual gel rinovi in me di gelosia? valeri, 3-263: giro delle stagioni,
/ e di cantar la vecchia salmodia. valeri, 3-119: la bionda carne delle
tirata dal calore alquanto in alto. valeri, 3-282: quel che fu nembo di
, per te, della dormente rima. valeri, 3-122: questa alberella dalle poche
rissa tra la terra e il cielo. valeri, 3-179: pellegrina celeste, placata
susurra un canto pieno di sospir. valeri, 3-211: il mio bene è su
città o di un luogo affollato. valeri, 3-47: corso venezia rombava e cantava
/ tra il rombo turbinoso cittadino. valeri, 3-67: quel liscio velario d'argento
e mangiando leggeva i giornali avidamente. valeri, 3-40: di là è sceso sovra
potevano essere e non sono / state. valeri, 3-63: c'è una piccola
vagheggiato / dall'aurora del dì? valeri, 3-35: un riddare di rondini
, a una piccola rosa. valeri, 3-349: beata, che ritrovi ogni
il rumore che ne deriva). valeri, 3-34: su l'asfalto del pavimento
strada, i carri su 'l ciottolato. valeri, 3-18: ascolto. squilla acuta
e della debolezza del governo veneziano. valeri, 3-152: subito par che la gioia
l'anello del sublime mistero della natività. valeri [« l'illustrazione italiana »,
di vita che non verrà meno. valeri, 3-161: tu lassù, bianco vortice
-spuma d'acqua marina. valeri, 3-160: alfa mattina, un mare
di una competizione sportiva. c. valeri [« la stampa », 13-iii-1986]
in tempo per figurare alla mostra. valeri [« l'illustrazione italiana », 23-ix-1945
, di suffrutici e nale'. valeri, 3-333: vive la terra; ma
per te tutte le piccole cure. valeri, 3-112: hai su le labbra
vanno / di bel nuovo mariti. valeri, 3-54: ella si sta su l'
soffitto e il vento la sbandiera. valeri, 3-274: nella piazza il vento
portone sbatacchiato interruppe l'imprecazione materna. valeri, 3-48: imposte sbatacchiate. alle
v.). chio. valeri, 3-83: vento dell'alba, respiro
. -spruzzo di schiuma. valeri, 3-152: un bel mare così,
delle passioni, cercarono scampo sotterra. valeri, 3-140: non v'è scampo al
il personale scarseggia. a. valeri [« l'illustrazione italiana », 2-xii-1945
bella strada alpestre scendeva nella valle. valeri, 3-294: chiarazzurre lontananze di arie
e ordinava la morte quasi per giuoco. valeri, 3-24: ma che vedo?
e proporzionato, alto e schietto. valeri, 3-75: il collo, così bianco
), agg. pri valeri, 3-55: rosse vampe leggere / si
che speranze e promesse accolga e schiuda. valeri, 3-290: questo cielo di addensate
/ si schiudono soltanto per morire. valeri, 3-188: quando ti schiudi,
l'acqua (i remi). valeri, 3-75: odo un sciacquar di remi
a tratti come lingue di foco. valeri, 3-118: giunge del mare il
spolverizzare sugli scolli di belle figliole. valeri, 3-134: bella! ti ride su
ogn'intomo è da le ripe offesa. valeri, 3-49: col suo passomorbido di vento
animo, un sentimento). valeri, 3-187: il piccolo cuore ascolta /
/ scroscio della nube d'agosto. valeri, 3-217: su la riva del sonno
tanti anni: le sette stelle mute. valeri, 3-337; quel segno / di
, mi risolsi a chiedere spiegazioni a valeri. verbali del consiglio di amministrazionefiat, 1017
il violoncello cupo e doloroso freme. valeri, 3-67: quel fruscio, lungo
/ e il limite fu superato. valeri, 3-225: un fuoco un fiato una
alquanto malinconiche consigliano piacevolmente il raccoglimento. valeri, 3-69: piano del re:
gruppo di corridori). c. valeri [« la stampa », 9-iii-1986]
. -sfumatura granulare di colore. valeri [« l'illustrazione italiana », 23-ix-1945
stelle). -anche sostant. valeri, 3-88: amore, senti? l'
che bassamente imitano la masina e la valeri, mala- partismi da 1044 coi negri
m'avessi baciato in quel momento. valeri, 3-78: oh, l'anima era
, benissimo attaccandosi al sodo). valeri, 3-21: mi dite perché mai /
d'un magnifico terrazzo a mezzogiorno. valeri, 3-154: mi desta a un tratto
questo mi dà un benessere sonnolento. valeri, 3-118: giunge dal mare il
, con damerini o con forlati e valeri, a girare le callette più sordide e
non rideva più, non sospirava più. valeri, 3-42: le foglie del pioppo
accostava ballando sui flutti la scaletta. valeri, 3-213: i bruni olivi sottovento,
assalì con le scale la terra. valeri, 3-192: il giorno ha schiuso le
luogo (un rumore). valeri, 3-16: il silenzio è spaccato dagli
stanza, l'orto sotto la finestra. valeri, 3-251: gli occhi si fissavano
splende la divisa nuova [deibruchi]. valeri, 3-121: quando il sole, strappata
faccia. -miracolosamente. d. valeri [« l'illustrazione italiana », 16-xii-1945
fra gli ultimi fumi degli aròmati. valeri, 3-144: tutto il mare rompe,
perfetta rotondità e di splendidissima candidezza. valeri, 3-333: vive la terra; ma
propria immagine al fondo di un pozzo. valeri, 3-323: se mi sporgo a
per quei versanti spossati di luce! valeri, 3-55: su l'immoto silenzio supino
a larghi fasci, a tremule scintille. valeri, 3-1 io: mio tutto l'
/ risplende su l'ambe lontane. valeri, 3-72: ad un tratto si squarcia
, staccato e scritto in stampatello. valeri, 3-136: lumi radi, / gialli
non sembra di sognare?.. » valeri, 3-80: una stella è fiorita
mostrando al ciel verde e fiorita insegna. valeri, 3-356: già sento l'autunno
di dolce sonno la gronda. valeri, 3-193: tiravano in secco le reti
tonalità di colore, sfumarsi. valeri, 3-226: su la cima del pioppo
'stonacare una facciata'. d. valeri [« l'illustrazione italiana »,
8. dimin. stonatèllo. valeri, 3-24: un concerto stonatèllo / di
bianco, con le stra valeri, 3-43: lui pure, il mio
che rompe l'incanto del silenzio. valeri, 3-193: poi vennero i pescatori:
9. bagliore improvviso. valeri, 3-71: non c'era che quel
ci lanciava. -straziante. valeri, 3-136: solo quegli urli straziati d'
l'albero morto sotto il vento strepe. valeri, 3-70: c'era un rivolo
correre / strepitando a la porta? valeri, 3-51: i carrettieri passano cantando;
torpide, bigie, brutte come tartarughe. valeri, 3-255: lungo gli erti muri
venti] paurosi pel ceruleo piano. valeri, 3-213: 1 bruni olivi sottovento
vista delle gondole nere come bare. valeri, 3-39: non sai, creatura mia
stenderia delle facciate, nere lapidarie. valeri, 3-95: così piccola cosa -
manciate di ghiaietta al succhiaruote. c. valeri [« stampa sera », 21-iv-1986
-soffocato (un grido). valeri, 3-112: un tremito di gridi,
-condizionare nelle scelte politiche. a. valeri [« l'illustrazione italiana », 26-v-1946
/ fievole viene un suono di zampilli. valeri, 3-269: era il suono del
da superomismo. n. valeri, 165: solo e chiuso nella sua
azzare le falde del taittino. valeri, 3-183: cigola urtata la porta,
passi / il varco s'apre. valeri, 3-221: l'angelo dolce schiude le
al giornale, agli occhi dell'astronauta valeri bykovsky che sorrideva dietro il casco nella
è da guastare i fatti suoi. valeri, 3-23: che vuoi farci anima mia
scorgo in ogn'opra dell'infinito. valeri, 3-246: il sol montava giallo,
pienezza di una parte del corpo. valeri, 3-347: sotto l'ombra confusa dei
topazio che nell'ombre pendeva al roseo. valeri, 3-201: alto sui colli fiammeggiato
forma misteriosa e silenziosa nella tenebra. valeri, 3-124: toma nell'aria quel soave
mondo conviene con li mettalli in questo. valeri, 3-232: tutte le morte rose
, di ortaggi ordinatamente coltivati. valeri, 3-52: una distesa d'orti.
vi abbonda l'umido acquoso incorporato. valeri, 3-269: era il suono del mare
come lampo, ma sempre durevole. valeri, 3-70: l'acqua non ha più
le suggestioni che ispira). valeri, 3-155: dai marmi pallidi della riva
stormi dei germani e delle gru. valeri, 3-77: nell'ora beata / io
selve, i sassi e le onde. valeri, 3-69: c'era un tenue
poi si rallegrò di note chiare. valeri, 3-48: grigiori d'alba. nella
mariella. -di animali. valeri, 3-55: su l'immoto silenzio supino
spazio celeste (il sole). valeri, 3-210: sole della memoria, antico
intristiti e qualche agave in tutto fiore. valeri, 3-26: lenta uguale mattina /
allora ci eravamo visti d'intorno. valeri, 3-118: questi grigi di perla
tutto l'abitato di un velario grigio. valeri, 3-67: quel liscio velario d'
di anni 22, 7. c. valeri [« la stampa »,
odorava per lui nella pelle calorosa. valeri, 3-204: tra grandi foglie lisce,
chiaro, nelle aiuole ben disegnate. valeri, 3-152: un bel mare così,
aspettando l'ora del suo servigio. valeri, 3-247: il mattino era sole,
che presenta tale tonalità di colore. valeri, 3-165: la biondina è sul balcone
: questo muro tutt'erba vitriòla. valeri, 3-297: le violette? erano a
, vicino alla radice o alla vetta. valeri, 3-288: l'oro d'autunno
viola, razzare infinite stelle cadenti. valeri, 3-22: o begli occhi di viola
energia naturale che preme per manifestarsi. valeri, 3-93: senti, sotto la pietra
a votare il cuore d'ogni grazia. valeri, 3-254: dove vai, stagione