uno che ha l'ambizioncella di farsi valere, accodandosi al nome e alla fama
silenzio a un diritto che potrebbesi far valere '. = voce dotta, lat
avere! / ch'ado- bleria il valere di voi. lapo gianni, 8-32:
distinguersi, conseguire buoni risultati; farsi valere, imporsi; stabilirsi. arila,
bencivenni [crusca]: se ne può valere nel tempo del- l'affiocamento.
italia,... cominciò a valere propria spezie di servitù. soderini, ii-29
si garbellano e quello che può te valere la loro garbellatura:... agarigo
determinazioni del comando militare, potrà far valere i suoi reclami. 4.
: chi non vale, afferma di non valere e chi vale, perde valore in
la gloria: cercare di affermarsi, farsi valere, diventare pretenzioso. bar etti
ammazzolarle, per potersene con buono ordine valere. verga, i-414: quando ammazzolava le
, 7-74: quello guadagno non ti può valere tanto quanto tu perdi, per perdere
li tenesse vivi, e li facesse valere, rimanevano spesso senza effetto. d'
provvedimento, una legge); far valere (una teoria, un principio)
essere un'aquila: essere mediocre, valere poco. nievo, 15: siccome
, che ella cuno si abbia a valere d'instrumento archiviabile, la cui
ciascuno, in ogni momento, debba valere quanto l'altro. deledda, ii-293:
la quale era bellissima, e poteva valere da cinque in seimila scudi. algarotti
quel partito si può, acciò ci possiamo valere di quel ci s'aspetta quanto prima
.. parrebbe tuttavia ch'egli dovesse valere assediare. fatto sta che questo
di un premio, si obbliga a ri valere l'altra parte (assicurato) degli
; ascrivere a proprio merito, far valere come qualità, come dote positiva.
i più, l'elettore può farsi valere o può evitare mali maggiori o
stesso (o gli eredi) può far valere per tutelare l'integrità e la diffusione
esercitato da una volontà che rappresenta e fa valere la legge. gobetti, 1-45:
autoritàrio, agg. che fa valere la propria autorità (con durezza
. superare, vincere, prevalere, valere di più; essere superiore a qualcuno (
modo, in guisa che non possano più valere come alimento. giusti, ii-34:
per la coniugaz.: cfr. valere). valersi, giovarsi, servirsi.
superata. = comp. di valere (v.). avvallaménto
spazio di venti anni ho acquistato il valere di quindici mila ducati o più.
a una determinata collettività, di far valere in nome proprio un diritto o un
verseggiatori moderni da baiocco. -non valere un baiocco: essere di poco o nessun
disordine al fine di farsi intendere e valere. sbarbaro, 1-136: essa,
pea, 3-250: che cosa potevano valere, cessata la magazzini stipati /..
permettergli di progredire, di farsi valere; frenarne la potenza, l'orgoglio.
giuridico all'erede che dichiari di volersene valere, consistente nella limitazione della sua responsabilità
blasone, o delle benemerenze da far valere col loro ostinato silenzio. palazzeschi,
un attestato di benservito, che poteva valere da certificato di identità di qua e di
meno gli tocca men si muove a valere. onde poso, dice bernardo, di
poco, di nessun valore: non valere un bottone, non stimare un bottone.
; f a'noccioli bensì si fa valere; / perch'ei dà bene i buffi
si sapeva di burlare il pubblico e far valere la loro merce: il che è
, 355: altri non si può valere né de'ponti, né della porta,
al sovrano, eppure non « volersi valere di alcun mezzo umano » perché sia
di ciò che gli oggetti medesimi potranno valere al momento della ricognizione del danno.
. figur. andar bene, convenire; valere. segneri, iv-404: quanto poi
buco di grattugia. -non valere la candela: non valer la pena (
vano, leggero, irresponsabile; non valere nulla, non avere nessuna forza.
capello: al minimo appiglio. -non valere un capello: non valere niente.
. -non valere un capello: non valere niente. berni, 37-29 (iii-232
ma con industria fame capitale per potersene valere nelle avversità, acciò che quando si
, movendo in noi le passioni, può valere a farci prendere abborrimento al vizio,
può contenere un carciofeto, quanto può valere una vigna. carciofìno, agg.
stabili ovvero altri fondi che i proprietari fanno valere per economia, si richiedono dai mezzaiuoli
carrozza, le vuol far per avventura valere colla insolenza e colla inciviltà. parini,
, 148: vedo operai trentenni far valere il ventre del mangiatore, le scarne
negazione di un fatto asserito). -non valere un cavolo, non importare un cavolo
. -non valer tre ceci: non valere nulla. a. pucci, cent
che vai quanto, sì come la fe'valere il medesimo boccaccio in moltissimi luoghi,
ché so che non è 'n me tanto valere / che 'l vostro core stessevi contento
, e praticai curioso. -non valere una chiappola: non valere nulla.
-non valere una chiappola: non valere nulla. a. pucci, cent
conto. -valere una cicala: non valere nulla. a. pucci, cent
figur. cosa di nessun valore. -non valere una cicca: non valere nulla.
. -non valere una cicca: non valere nulla. panzini, ii-691: adesso
aveva uomo di chi più si potessi valere in uno caso grande, perché..
, esigono tutto da chi mostra di valere qualcosa. nievo, 38: costui e
qualora fosse inefficace come tale, dovesse valere come codicillo. de luca,
formaggio. verga, 3-48: cosa poteva valere la casa? ognuno allungava il collo
può contenere un carciofeto, quanto può valere una vigna. comisso, 7-62: al
si loda mai / chi sa tanto valere / che si mantegna, e megliora
molto certi che in parte ti toccherà il valere di troppo più che perduto non hai
ave conquisa / e misa -a non valere. chiaro davanzati, ii-328: ben
ignoto, con la riserva di volersene valere soltanto in ciò che le fosse favorevole
di trento. botta, 5-501: né valere il dire che il concilio tridentino non
civili, penali e amministrativi per far valere un proprio diritto o interesse legittimo.
volere, / convieni da me conformarti e valere. s. caterina da siena
ogni altro, valere più di ogni altro, essere indiscutibilmente
, / operandol sol sempre in voi valere, / prendendovi final consoma- mento,
-se a suo tempo vi foste fatto valere, ora vi conterebbero di più.
avere un valore, un significato; valere. -di persona: aver autorità,
, e come e've ne abbia fatto valere, aedò che occorrendo si pòssa giustificare
essere utile, opportuno, vantaggioso; valere o non valere la pena. -mettere
opportuno, vantaggioso; valere o non valere la pena. -mettere mal conto:
grado di intervenire nel processo a far valere le proprie ragioni. -giudizio contraddittorio (
le parti sono presenti e possono far valere le rispettive ragioni. guicciardini, 283
sede apostolica nelle occasioni importanti si potesse valere. pallavicino, iii-198: quasi il facesse
che i vicini del contravventore possono far valere di fronte al tribunale ordinario. cassola
che i vicini del contravventore possono far valere di fronte al tribunale ordinario.
= comp. da contra e valere (v.). contravvelàccia,
(se però non vi volete valere del tomo in aria sulla coppaia)
suol dirsi, corda lunga all'avversario, valere per tirarlo a sé più agevolmente vinto
sede apostolica nelle occasioni importanti si potesse valere. fu dal collegio corrisposto, e li
a ciò ch'èe, / secondo lor valere, / ché l'aggio ben per
. verga, 3-48: cosa poteva valere la casa? ognuno allungava il collo sul
]: avere coscienza di sé può valere dunque e intellettuale dell'essere e operare
'costare'significa il valore corrente; 'valere ', il valore intrinseco. cosa
costare salato, costare un occhio: valere un prezzo elevato. -al figur.:
... non vi si fa valere il concetto che l'arte è l'infinito
le vele in croce: essere umile, valere poco. chiaro davanzali,
ostinazione, ma spesso anche per farsi valere o disordinatamente). pulci, 19-57
altro, e il procurerò per quanto potrà valere la mia debole voce presso la direzione
provocati e aggrediti, si dovettero far valere. magari, con mano pesante,
decidersi per roma, e a far valere colà le sue amicizie. foscolo, xiv-325
5. dir. ant. far valere, esporre, produrre (le proprie
et essere s'intenda fermato e pienamente valere, et altremente no. -denaro
-come è ch'un pazzo debba sì valere? - / seco il fiero pagan dice
ii-363: e piacemi donzel che può valere, / che vaglia e sempre sia disideroso
, avendo promosso un processo per far valere un suo diritto o interesse, rinuncia
contro a chi sperano potersi più facilmente valere. marino, i-230: scogli nascosti d'
le proprie devozioni con qualcuno: far valere le proprie ragioni. verga, 3-61
veggendo le sue bugie e gherminelle non valere, tanto fece e tanto disse e così
imputato, attraverso il difensore, fanno valere le loro rispettive ragioni), della
bencivenni [crusca]: ti potrai valere del dibucciaménto delle zucche. =
4 decere ', non può mai valere 4 dicibile '. = voce
145-3: senno di dietro poco può valere. boccaccio, 1-ii-61: niente vale il
, rimanere dietro: essere inferiore, valere meno. ariosto, 28-30: né
teoria, di un sistema; far valere. fra giordano, 1-167: ciò
difendersi dalle mosche. 15. far valere le proprie ragioni, la propria innocenza
di tutelare gli interessi, di far valere i diritti del popolo (nei comuni
, per l'imputato, di far valere la propria innocenza o il proprio interesse
delle attività esplicate dal difensore per far valere i diritti e gli interessi della parte da
da questa buona legge, per far valere più del giusto il superfluo che [
di quanto credeva, istigarla a far valere la propria volontà, gli dava ascolto diffidente
impedisce però che essa possa essere fatta valere attualmente; in senso generico: eccezione
: / e tanto è dilettoso il suo valere, / che ciascun tragge al suo
, che non è più stato fatto valere (un diritto, un ordinamento,
figur. raro. essere da poco, valere poco. bibbia volgar., vi-226
stesso che 'mordeo ', dovrebbe veramente valere, come l'intesero gli accademici,
dimostramento / ne le cose partite da valere, / over la simigliansa, /
cosa assurda. -dire per: valere per. bracciolini, 1-17-38: ed
i fini reali dell'uomo uno che potesse valere come supremo, come ragione e regola
comunità, in quanto posto e fatto valere dagli organi o autorità che, in
presso al sovrano, eppure non « volersi valere di alcun mezzo umano » perché
quale il nome dell'amistà non può valere. cassiano volgar., i-22 (
al sovrano, eppure non « volersi valere di alcun mezzo umano » perché sia
disconveniente che un omo che si senta valere in una cosa, cerchi destramente occasion
generalmente parlando tutti doni piccioli e che valere possono ad adornezza di corpo e ad allegrezza
, ii-49: ai colpi miei non può valere usbergo, / perché co'tradimenti
. il nostro buon figliuolo, facendo valere la lettera di sua madre, ottenne
sono accorto sovente che ciò che scoprirò valere e importare di più, comincia sempre col
guittone, xxv-14: donqua corno valere / po, né piacere -di guisa
contro a chi sperano potersi più facilmente valere. caro, i-83: non sono
ribellarsi, opporsi ostinatamente per fare valere il proprio punto di vista; andar contro
essere usato; non servire, non valere più. -porre, mettere in disuso:
(per la coniugazione: cfr. valere). ant. essere di danno,
= comp. da dis-con valore negativo e valere (v.). dis vaio
all'autorità giudiziaria affinché riconosca e faccia valere un suo diritto nei confronti della controparte
paralizzare la pretesa di questi e farne valere una propria. codice di procedura
prevale, predominante; che si fa valere come norma superiore o definitiva; arbitro
, / operandol sol sempre in voi valere, / prendendovi final consomamento, /
davanzali, ii-363: piacemi donzel che può valere, i che vaglia e sempre sia
, 367: così si fa a far valere la sua dottoraria. ne palazzi grido
-essere forte, avere autorità; valere, contare. guittone xv-91: se
: 'luogo eccentrico 'lo fan valere per * lontano, appartato, remoto '
giacevano sul campo, e non finiva valere la violazione di norme di diritto procesl'eccidio
: sempre che vostra signoria si vorrà valere di quel poco che io sono, ella
quello molto meglio, che senza quello, valere. ariosto, 9-69: la grave
* uguale 'e valére 4 valere, costare ', calco del gr.
vindice della legge, è astretto a far valere la tariffa. -disus. rappresentante
ornamenti d'oro e d'argento il valere di più di diciannove centinaio di migliaia
ammirazione e all'imitazione (e può valere anche, più genericamente, 'modello '
lasci il pensiero a lui di farsi valere la sua esenzione. botta, 4-444
motivi di consolazione... può valere di qualche aggiunta la fiducia nel- l'
, e più di proposito, e può valere lo stesso discorso parlato e scritto.
rito; che può essere esercitato, fatto valere; a cui si può ricorrere
nostra istoria, per poterci senza indugio valere della nostra esperienza. de roberto, 2-
della questione. -essere per acca: valere poco o nulla (cfr. acca
progressivamente nuovi oggetti; definire appropriatamente, valere, riguardare (un'affermazione, un
con l'azione redibitoria) per far valere la responsabilità del venditore per i vizi
per gli altri, per farsi vedere e valere di fronte ai compagni. alvaro,
miso mia speranza / in loco di valere, / pensando ch'è tenere / a
fallimento: essere un fallito, non valere nulla (una persona). comisso
mostravano sempre di più disposti a far valere le loro ragioni. -ordinare,
ecc.: faticare, operare, valere moltissimo. fagiuoli, 3-4-264: quand'
ferrando]... aversi a valere di quella città a modo suo, e
di loro medesimi, e credono più valere e più savi essere, e nelle cose
fave i giuochi delle tavole. -non valere o non stimare una fava: non
o non stimare una fava: non valere o non stimare nulla. fra giordano
il numero cioè delle creature fazionarie possa valere per fare a suo talento una creazione,
costa molto, ma di cui mi posso valere. bocchelli, 13-256: occorreva insegnar
. bocchi, l-m-188: molto dee valere, perché dentro agli animi altrui crescano
occasioni; che è incapace di farsi valere, spesso per mantenersi fedele ai propri
il mondo un fico. -non valere un fico', non valere due fichi',
-non valere un fico', non valere due fichi', non contare un fico'
, non contare un fico', non valere un fico fresco: non valer
istimo un ficosecco. -non valere un fico secco: non valere nulla,
-non valere un fico secco: non valere nulla, non avere nessuna qualità o
voi non vede, mai non può valere. sennuccio del bene, ix-48: vidila
/ operandol sol sempre in voi valere, / prendendovi final consoma- mento,
castigata e precisa dell'espressione, dovesser valere meglio di molti di noi. levi,
munizione, acciocché opportunamente se ne potessero valere, quando l'altra fosse finita di consumare
. 6. locuz. non valere tre fiorini: non valere nulla.
locuz. non valere tre fiorini: non valere nulla. pietro de'faitinelli,
-non importare un fischio, non valere un fischio: non importare nulla,
fischio: non importare nulla, non valere niente. g. gozzi,
della fisica in virtù della loro capacità di valere universalmente (ed è propria del circolo
onore / vo servirò di quanto so valere, / remosso onne villano intendimento. chiaro
della cosa pubblica, non si possono far valere come altrettanti testi di legge onde fondare
fondelli. 7. locuz. valere un fondello: non avere alcun
a ciò ch'èe / secondo lor valere. fagiuoli, 3-3-219: l'alta mole
forma di quello in che si sente valere. g. strozzi, 1-67: veston
notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere come titolo per l'esecuzione forzata,
amato da me, se questo può valere a tenerla sul retto cammino. -star
e'non si potesse de'denari pubblici valere, era a rovinar necessitato. b.
essendo la forza un mezzo per far valere il diritto, non mai un soggetto
6. locuz. -francare il conto: valere la pena. n. villani,
-francare la spesa: compensare; valere la pena. macinghi strozzi,
o compire: il nostro abbozzo deve valere anche per la franchezza, per la
una determinata cosa: non potersene più valere, essere passata l'occasione per valersene
frittella. 4. locuz. -non valere una frittella: valere poco o nulla
. locuz. -non valere una frittella: valere poco o nulla. dottori,
-n o n essere, non valere una fronda di porro o di
non montano una frulla. -non valere una frulla, non valere più dyuna
-non valere una frulla, non valere più dyuna frulla di porco: non
più dyuna frulla di porco: non valere nulla, non avere nessun pregio.
nessun valore o nessuna importanza; non valere la pena. boccaccio, dee.
rangola / né mitidio. -non valere un frullo: non valere nulla.
-non valere un frullo: non valere nulla. febus el forte, 5-50
-non contare un fruscolo: non valere nulla, non avere alcuna importanza.
-saltar fuori: farsi avanti, farsi valere; uscire da un nascondiglio, lasciarsi
loro occorre mostrarsi in quella dove si senton valere, si mostran gagliardamente. piccolomini,
: contro costoro... faceva valere il carattere dell'architettura italiana, la quale
gente d'uomini, ch'a battaglia potesse valere. marco polo volgar., 18
savere, / operandol sol sempre in voi valere, / prendendovi final consomamento, /
per 10 più politica, e fa valere la propria posizione con atteggiamenti di superiorità
gendo le sue bugie e gherminelle non valere, tanto fece e tanto disse e
le gallozzole dalle noci. -non valere tre ghiande: non valere nulla.
-non valere tre ghiande: non valere nulla. a. pucci, cent
,... si verrebbe a valere l'oncia di 60 gigliati per vinegia.
una capitale, di cui le notizie possono valere in sé, ma un luoghetto qualunque
ma un luoghetto qualunque dove chi scrive deve valere, cioè traducendo giornalisticamente deve essere conosciuto
mercede avere! / ch'adobleria il valere / di voi e * 1 grado
d'intelletto e natura non inepti a farsi valere, donde a chi n'averà avuta
, 1-72: più veramente deve a noi valere un solo grano della dottrina. boccalini
paese. caro, 9-3-156: potendoci valere del reggiano, del parmigiano e del
, 543: una volta, per farsi valere, la scienza dovèa essere greve,
. -altercare, litigare; far valere le proprie ragioni alzando la voce.
pazzi. -elevare alte proteste; far valere energicamente le proprie ragioni. bibbiena
pari rustichi, quando si trovano il valere di tre soldi,... insuperbiti
soldo della lira; in seguito venne a valere fino a quattro o sei soldi)
guardate a lo savere, / come valere / potesse donna sanza cortesia. bencivenni
cattaneo, iii-4- 259: poteva valere a merito l'aver guasto e storpiato
solean, màngani e pugna, / valere a debellare onne fortezza; / ma posto
croce, i-2-234: del procedere matematico può valere come esempio qualsiasi operazione deu'aritmetica,
in immagine '. può anco semplicemente valere 'nel ritratto '. -parere
forza; non essere da meno, valere altrettanto. aretino, iii-135:
sarpi, i-1-40: son sicuro dovermi valere molto particolarmente di quegli ordini sopra le
, 3-iii-31: panzirolo fece... valere la necessità dell'impegno in che s'
imperativo categorico che tanto vien fatto valere nella filosofia di kant. gioberti,
laude, amplitudine e fama non più valere la virtù che la fortuna.
più conveniente? -applicare, far valere (un metodo, una scienza)
anche moralmente. 18. farsi valere, farsi rispettare; costringere ad accettare
. -intr. ant. valere, costare. ramusio, 1-6:
che non ha possibilità alcuna di farsi valere o di reagire. fra giordano,
di questo argomento si è volsuto meco valere; né, quando ei fatto l'avesse
- anche: rimedio giuridico per far valere davanti all'autorità giudiziaria l'invalidità di
originale e appassionato. -fare valere, avanzare (una pretesa, un diritto
carlo emanuel studiava per rincarirsi di far valere alla francia qualche pratica ch'egli asseriva
, 10-41: se la presunzione di valere, nonostante le reiterate sconfitte, quanto
jahier, 148: vedo operai trentenni far valere il ventre del mangiatore, le scarne
fonti e delle ragioni che si facean valere per assegnarle a messer angelo.
chiaro davanzali, xlvi-12: s'io vo'valere e non ho valimento, / convenmi
sua foto. -meritare vincomodo: valere la pena, metter conto.
nella pratica giudiziaria gli indizi, per valere come mezzo di prova, devono essere gravi
l'industrializzarsi dell'ungheria s'era fatto valere anche qui il movimento socialista. =
pallavicino, 1-597: ma che dovranno valere ad infiammarti d'amore le grazie piovute sopra
-avere, esercitare un influsso: far valere la propria autorità, il proprio prestigio;
/ apresso vai, che fa l'omo valere, / ché 'ngegno, forzo,
. -anche: diritto a far valere la propria influenza o la propria
anche: darsi da fare, farsi valere. baldovini, 2-23: per
1-97: 'innavigabile'. altro non può valere che non navigabile. ma oggi nel
virtù); non ammesso, non fatto valere (un diritto, un privilegio)
.]: 'non sta inoperoso 'può valere più che la semplice negazione;
morte non sono insolubili, molto suole valere dopo la morte lo sacramento dell'altare
pressione per ottenere qualcosa o per far valere o ribadire la propria opinione, le
institore nei confronti del preponente per far valere i diritti che gli spettano nei suoi
provocati e aggrediti, si dovettero far valere. 2. disus. assalito
pari rustichi, quando si trovavano il valere di tre soldi, subito si met-
troiana, xliii-510: assai vi puote valere uno valente uomo e provare sua vertù
rinaldo d'aquino, 98: fammi valere più ch'eo non varria; /
. adoperare a favore di qualcuno, far valere. passavanti, 23: interponga il
una controversia). -anche: far valere i propri uffici come intercessore, fare
. che m'interroghi? (può valere 'perché ', e anche quarto
in un processo tra altre persone per fare valere... un diritto relativo all'
ugolini, 192: 'intimidire'altro non può valere che 'divenir timido '; né
sono qualità intime ad esse, niente può valere la edizione commentata da giosuè carducci e
di nazione di borgogna, si volesse valere di quel pratese. algarotti, 1-ix-56
, prevarica. -avanzato, fatto valere (una esigenza, una istanza)
nelle dispute di religione. -far valere; rendere operante. alfieri, iii-1-14
(per la coniug.: cfr. valere). acquistare forza, autorità,
l'inventar partiti e delle imposture sapersi valere. forteguerri, iii-101: misero me
a credere che * sfortificare 'possa valere da senno * fortificare '..
poesia diè loco -addurre, far valere a proprio vantaggio o in propria difesa
. pananti, iii-29: mahmeud fece valere i suoi diritti, sbalzò dal trono sydi
ipostasi '[dell'unità] può valere per 'armonia 'che però è concetto
forte da non potere / contra quella valere, / tirati verso terra, / e
non in vienna convien ch'ella faccia valere le sue solide ragioni: essendo vanità
concezioni sarebbero tenuti a convenire, può valere tutt'al più come mero * simbolo '
furono sottomessi ai pesi pubblici, potè valere la denominazione dispregiativa di essi come «
un larino ridotto alla nostra moneta può valere intorno a un mocenigo. p
b. croce, iv-12-116: fate valere queste ragionevoli considerazioni che io vi espongo
per i partiti del governo di far valere una nuova legge elettorale... per
donasse mio amore, che vi potre'elli valere? voi non siete neente di mia
parole, le quali sebben poco possan valere a chiarirci, varranno però assai più
cardinale che deriva dalla necessità di far valere la verità estrinseca nel commercio civile e
. 6. locuz. non valere un grano di lente: non valere
valere un grano di lente: non valere assolutamente nulla. uguccione, xxv-1-602:
dalla lettera della legge, facendole sempre valere l'equità. rosmini, xxii-71:
]: * fare libero 'può valere disinvolto e che denota la schiettezza dell'
a qualcuno: essergli smisuratamente inferiore, valere infinitamente di meno. varchi, v-144
licenza de'poeti è tale che si possono valere non pur delle diverse openioni, ma
o distributrici, con l'indicazione (da valere per un certo tempo, o fino
pretesa ingiusta che si cerca di far valere mediante una causa giudiziaria. consolato
altri non vede una via per far valere i diritti della miseria sua.
doccion delle loffe. — non valere una loffa: non avere alcun valore;
e le istituzioni dei latini tanto più valere quanto meno erano religiose, e più
. -non essere accettabile, non valere. boccaccio, i-176: a'quali
lupino, e temerlo meno. -non valere un lupino, valere meno di un
meno. -non valere un lupino, valere meno di un lupino: non valere
valere meno di un lupino: non valere nulla, essere meno che niente;
un diritto reale, benché possa ancora valere come effetto di convenzione privata).
/ e posto uv'omo ch'è sanza valere. dante, conv., iv-xxiv-18
la cosa principale, per fare maggiormente valere, a spese di quello, il
, ne avrebbe fatto un quadro da valere cento mila fiorini. -per magistero:
del patrimonio e per l'influenza fatta valere nella vita pubblica; maggiorente, notabile
, / operandol sol sempre in voi valere, / prendendovi final consomamento, /
davanzali, li-8: ispreio pensamento di valere, / e s'io unque valsi,
/ che 'l più malvagio isforza di valere. idem, conv., i-xi-i:
dispotico. -anche: tendenza a far valere o a imporre rigorosamente i propri privilegi
i creditori del mandatario non possono far valere le loro ragioni sui beni che,
! / cortesia -me dia -de te valere! chiaro davanzali, xviii-16: disio ho
dato a servenza / là ov'è tutto valere, / pregio ed onor, larghezza
conicoli solean, màngani e pugna, / valere a debellare onne fortezza. vito da
segreto, mezzi ed espedienti da far valere qualora si presenti l'occasione favorevole;
io ho mutate maniche. -non valere la manica del vestito di qualcuno:
. guittone, xxv-15: donqua corno valere, / po, né piacere di
ar- gelati] valeva e sapeva farsi valere. mentre gli altri soci amarono taciuto
influenzare accortamente a proprio vantaggio; fare valere il proprio ascendente; indurre a determinati
. 12. sostenere, far valere (un'idea, una causa,
/ mester faceli poco / isforzarse a valere; / ma mester falli allora / che
applauso. -far contare, far valere a fini amministrativi. jahier, 242
dove non sieno uomini o facchini da potersi valere, i marinari sono obbligati a caricare
pagine, si è industriato a far valere nella cerchia della filosofia il concetto dell'
mattisce e fa parere / desvalendo om valere, / matt'omo più sapiente / com
vuol differire e guadagnar tempo, fa valere il pretesto d'aspettare un momento più opportuno
. 'si lamentava meco ', può valere che tutti e due si lamentassero insieme
zamir ironico. -essere, fare o valere meno di una medaglia; non valere
valere meno di una medaglia; non valere una medaglia: non contare nulla, non
vedere / medela a sé che potesse valere? iacopo del pecora, lxxviii-in-
le cose, dee in questa parimente valere. 4. che per quanto
fantasia. -costare di più, valere di più. cellini, 1-92 (
per alcuno seguace de'congiurati, credendosene valere di meglio. velluti, 113: ritrasse
li meloni in roma. -non valere un melone: non valer nulla.
.. tutti doni piccioli e che valere possino ad adomezza di corpo e ad
più che gli altri in ogni cosa valere e sapere, dove essi di gran lunga
bencivenni [crusca]: si può valere ancor egli del mentovato sugo dell'achillea
sua mercanzia ': chi sa far valere la sua roba più di quel che
li lor podeie / fossero d'un valere. giamboni, 157: dee anche lo
tremila ducati. 12. impers. valere la pena, importare, convenire,
di fondatezza intrinseca di una pretesa fatta valere in una controversia e, in partic
in partic., di una pretesa fatta valere in giudizio. -anche: il contenuto
intrinseco della causa e la pretesa fatta valere. -in partic.: fatto o insieme
fatti posti a base della pretesa fatta valere in giudizio (in contrapposizione alla norma
base delle pretese e delle difese fatte valere in causa, in contrapposizione a giudizio
romanzi di turpino e deu'ariosto possano valere per negar 1'esistenza di carlo magno
, 2-173: la virtù non si fa valere, se la non ha de'tif
abitatori. 9. attuato, fatto valere (un principio, una regola)
i-27-42: chi non vale approva di non valere e chi vale perde valore in agio
/ mester faceli poco / isforzarse a valere. cione, xvii-522-4: deli ben m'
non ci sarà tempo. -non valere la metà di qualcuno o di qualcosa:
vide chi più di lui dovesse poter valere. pananti, i-211: pria /
non cura. -mettere a non valere: svilire, diminuire di valore.
conquisa / e misa - a non valere. -mettere a tacere, in
6. -valere un mezzo perù: valere molto; essere estremamente utile, importante
un quarto qualunque. quindi può ben valere per gavettone, rispetto alle guardie; e
agenzie pubblicitarie e politiche cominciarono a far valere e trasformare in oggetto di scambio le
[l'uomo] non vale, a valere lo permove, e s'el vale
si loda mai / chi sa tanto valere / che si mantegna, e megliora suo
/ che 'l più malvagio isforza di valere. passavanti, 208: certe persone
abbiuti respecti / a suo grado e valere. 29. prov.
a stare in patria. — valere un milione: essere di pregio straordinario.
attività sua, non si curò di far valere le sue ragioni per la pensione.
meno legalmente riconosciuto, esercita o fa valere più o meno arbitrariamente un'autorità)
meglio, lxxxviii-11-92: noi ci faren valere, /. se spenderen l'aver con
contare meno dei sei nelle minchiate: valere poco o nulla, avere scarso credito.
cinque scudi, se non avessi fatto valere il nome del mio padrone. d'
: non essere da meno, non valere di meno. riccardi di lantosca,
22. ant. avere efficacia, valere. scala del paradiso, 430:
, facevo il conto di quanto potesse valere il mio oriuolo. = deriv
vai poco e ha ragion de men valere. chiaro davanzati, i-22: per ciaschedun
conta nulla, che non può farsi valere, che non è tenuto in considerazione
in mobile e in possessioni, il valere di più di venticinque mila fiorini d'
salute, salute misera ': può valere, più che debole, malaticcia e da
di nazione di borgogna, si volesse valere di quel pratese, che in casa sua
fece animo ad alcuni d'aversi a valere d'un tale strumento per misuratore esattissimo
italia; in firenze cominciò di ricolta a valere lo staio del grano soldi quaranta di
; dire il proprio parere, far valere il proprio punto di vista. -anche
, i-2-234: del procedere matematico può valere come esempio qualsiasi operazione dell'aritmetica e
della politica si fa ceva valere come realtà indomabile, e la chiesa aveva
vedere / medela a sé che potesse valere? malpigli, xxxviii-70: posa natura
l'amore è la moneta che lo può valere. moretti, ii-463: oh dio
a t o, che potevano valere ora come lunghe ora come brevi e
lunga questa lettera, non potrebbe mai valere una di quelle nostre passeggiate. qual
.), part. pres. di valere (con riferimento alla valenza chimica,
, rilevanza; importare, contare, valere la pena, mettere conto (anche
-non montare un aglio: non valere niente. ceccoli, vii-673 (511-2
grado d'imporsi agli altri, farsi valere. dante, par., 6-94
non faceva che incitare nubili a farsi valere, lo rimproverava di non saper mordere
pena si desse, non riusciva a far valere le due principali doti fornitegli da natura
. -mettersi in mostra: far valere i propri meriti; essere intraprendente,
mostrasse i suoi titoli. -far valere (un diritto, le proprie ragioni)
scudo; io mi vantavo con giulia di valere cinque lire. 5.
vicenda o di un'iniziativa, facendo valere il proprio ascendente (talvolta in modo
sia pur minimo risultato (e può valere anche come termine di paragone per chi
-valere un pel di nacchera', non valere nulla. l. bellini,
volontà più tenace... sapesse far valere i propri diritti. viani, 13-251
) costituenti il fondamento delle richieste fatte valere nel giudizio stesso. gheri [rezasco
gli avea accomandato, e non fattolo valere. petrarca, 270-56: i tuoi lacci
di scarse doti morali e intellettuali, valere poco. varchi: 7-16: usiamo
, xlv-6: né 'l cor nonn-ha valere / né poco ned assai. dante,
soggetto un particolare diritto (da farsi valere però nelle forme ordinarie, cioè ricorrendo
del fine e contro il quale può valere il principio dell'ignoranza invincibile (per
partito si può, acciò ci possiamo valere di quel ci s'aspetta quanto prima
ii-215: amor mi sforza e mi sprona valere / a prò di chi valor pugna
cosa. allora niente gli potran più valere quelle arti varie, con le quali ora
longhi, 917: lo stesso potrà valere per la stupenda 'figura allegorica '
ora... se farommi ben valere il buon punto che ho nelle mani.
importanza (anche nella locuz. non valere un nicchio: non aver alcun valore
sfavorevole in una votazione. -vincere, valere il no: prevalere il voto negativo.
. l: 'non dice di no'può valere: e acconsente, concede.
8-17: non è saccente né puote valere / chi non rimira bene e guarda affatto
ropa il valor vero, si faceva valere in suo luogo questo in ombra
: / a'noccioli bensì si fa valere, / perch'ei dà bene i buffi
ver me ne strasecolo. -non valere un nocciolo, una brancata di noccioli
, non essere buono a nulla, valere poco o nulla. gelli, ii-63
[s. v.]: non valere una brancata di nòccioli. -essere
n. 5 e 12. -il valere o il valore di una noce: quantità
, un esempio o un saggio; valere come precedente. brusoni, 226
concezioni sarebbero tenuti a convenire, può valere tutt'al più come mero 'simbolo '
omo di poco giudizio e di peggior valere. cinelli, 2-46: il portiere
n'andate, / sì che possa valere / la mia ferma intendenza; /
dalla lettera della legge, facendole sempre valere l'equità. -stor. nelle consuetudini
non in vienna convien ch'ella faccia valere le solide sue ragioni: essendo vanità
o di atti sciocchi. -non valere nulla', non avere alcun valore,
/ pur con farla bramar la fan valere. -non venire da nulla', crescere
di importanza, di efficacia; il non valere nulla; irrilevanza, inconsistenza.
, e in che modo si voleva valere dell'opera sua; ed in ultimo,
da cause più profonde e remote; valere come pretesto o motivazione.
. costare, pagare, spendere, valere, vendere un occhio, gli occhi
che agitano la piazza e che fanno valere le proprie istanze immediate e incontrollate,
la forza, la violenza (e può valere come minaccia). pananti,
e proprio significato ristretta, cominciò a valere propria spezie di servitù che si disse
all'irrigazione... non possono valere più di 60 od 80 mila lire.
soggetto che vo glia far valere in sede giudiziaria un proprio diritto o
onere della prova. -chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti
rendere splendido, magnifico o sontuoso; valere come ornamento. p. cattaneo,
poi ni vole ni sa d'esso valere. 2. macchiare d'infamia
o allo sforzo impiegato o necessario; valere la pena (per lo più in
sua salute. -rivendicare, far valere. giov. cavalcanti, 5:
fenomeno determinato; avere come conseguenza, valere a ottenere un risultato. dante
in dubbio che il criterio operazionistico possa valere per tutti i concetti scientifici.
dato soggetto, cioè può essere fatto valere nei confronti di esso (un atto
condizione di ciò che può essere fatto valere nei confronti di un dato soggetto (
un soggetto manifesta e cerca di far valere la propria resistenza a un altrui atto
autorità suprema luogotenente generale, per potersene valere non meno nel raffrenare la potestà del
sarpi, i-1-40: son sicuro dovermi valere molto particolarmente di quegli ordini sopra le
ave conquisa, / e misa -a non valere. bonvesin da la riva, xxxv-1-674
oricalchi. -essere d'oricalco', valere poco. angiolieri, xxxv-11-383: lassar
danno se il cambio alto d'extra-regno facesse valere più li zuccheri, pepi, canelle
non cacciare dall'orto si san far valere e in mare e in terra.
a or 'oro 'e valoir 'valere ', per le proprietà medicinali.
6. che viene esercitato o fatto valere per dare sfogo, anche con abusi
questo. 8. che può valere come norma o regola da seguire;
. 5. attestare, dimostrare, valere come testimonianza. f. f.
. neutralizzare tumore acido del corpo, valere come rimedio contro l'acrimonia degli umori
malattie [crusca) '. si potrà valere dell'aceto ozzimato e di altro simile
dasse ad altri, e comandando facesse valere sé apresso e'suoi, in
n. 62. -fare pagamento: valere per pagare un debito. fagiuoli,
raccomandazione. leopardi, iii-384: farò valere la pagella nel miglior modo possibile.
(in partic. nelle locuz. valere, curare meno di una paglia; non
gli darei una palanca bucata. -non valere una palanca bucata o greca: non
una palanca bucata o greca: non valere nulla o assai poco. p.
misero citadino non dovizioso che deve far valere le sue ragioni... è
della sua stima che tessercene troppo e il valere in conseguenza poco. -palo
rifinito anche internamente, in modo da valere come due capi di foggia e di
-dare pane per cena a qualcuno: valere di più, avere più esperienza,
salerno gli erano avanzati, che potevano valere un cinquecento fiorin d'oro. capitoli
. -essere ridotto papa sei: valere poco o nulla, avere scarsissimo credito
o al paraggio, porsi a paraggio, valere al paraggio, ecc.).
parzialità, ma per lo contrario deve valere la massima che ciò che non è
-non essere la parola ", non valere a indicare con precisione un concetto.
o ad altra procedura giudiziaria per fare valere propri diritti (o pretese o richieste)
le ragioni che un contendente può far valere in una contesa o in una competizione.
particolaristica dei partiti per rialzare e far valere quella generale e fondamentale. einaudi,
dimostramento / ne le cose partite da valere. dante, conv., ii-xi-4:
altrui, senza reagire, senza far valere le proprie ragioni. cattaneo,
vuol attuare la propria volontà, far valere la verità da lui trovata...
persona o un'autorità allo scopo di far valere i diritti propri o altrui, di
spropositata (anche nelle espressioni costare, valere, spendere, finire un patrimonio;
, in mancanza dei quali è fatta valere). boccaccio, dee.,
avevano appunto un forte interesse da far valere e da patrocinare. piovene, 7-527
agire o resistere in giudizio per fare valere ragioni all'apparenza non infondate (e
eguale forza; non essere da meno, valere altrettanto. -pattare qualcosa: resistergli,
cortile. senza terra, sapeva di non valere più niente; e sul patto,
era una cosa la quale più potrebbe valere alla gente rozza e non saccente in quel
compiaciuta della propria bellezza (e può valere come epiteto affettuoso). aretino,
ambiguità in un atteggiamento pedagogico che poteva valere per tutti e per nessuno in particolare.
un quattrino adosso. -non valere un pelo: essere quasi senza valore
leggeri argenti. 5. locuz. valere peltro: poco. a. pucci
retto, checché altri ne dica, facendol valere un colei. -salire a fatica
è da 'pendere '; e questa valere il mettersi in due, ciascuno dal suo
, 1-161: tale perdono dovea farsi valere per mezzo di persone sagge ed energiche
: rimanere in disparte, non farsi valere, non farsi avanti. tronconi,
attività sua, non si curò di far valere le sue ragioni per la pensione.
orso1, n. 5. -non valere una ber a cotta: non valere nulla
-non valere una ber a cotta: non valere nulla. p. petrocchi [s
, senza muoversi da sedere e facendo valere il vostro nome soltanto. pananti, i-231
proprie consolazioni. 30. econ. valere una determinata cifra o percentuale in meno
: / perdendo, la ragion faccia valere. storia de troia e de roma,
questioni far sentire la loro voce e valere la loro forza, come i presenti
totale e attuale infondatezza del diritto fatto valere dalla controparte in giudizio e a provocare
il termine entro cui essa può far valere il suo diritto). -in senso generico
, anche il diritto in esso fatto valere, nell'età intermedia l'inattività di
lasciava impregiudicato il diritto in esso fatto valere, sicché l'istituto non raggiungeva affatto
cui esso doveva essere esercitato o fatto valere. cantini, 1-io-174: per fuggire
, i-21-87: se non vale, a valere lo permove; e s'el vale
varrà, s'intende, quel che può valere un'immagine..., si
) ed era usato indifferentemente per far valere un obbligo personale o per recuperare la
la giustizia nulla ti possono valere, se tu ti rompi in mezzo
ti rompi in mezzo: non possono valere se non si ha la perseveranzia.
che mi 'ncoragia / e fa tutto valere / che nel tenere -mi poma persevrare
serva. 3. locuz. valere un perù: avere un pregio eccezionale
(per la coniug.: cfr. valere). ant. riacquistare la salute
ed elettorale. io. valere per le doti fisiche o morali, per
italia: in firenze cominciò di ricolta a valere lo staio del grano soldi quaranta di
la cuffia rotta / da giudicar quanto potea valere. c. gozzi, 1-727:
/ mester faceli poco / isforzarse a valere. francesco da barberino, i-191: son
n'andate, / sì che possa valere / la mia ferma intendanza. fiore [
, poi che le somiglianze hanno a valere, assai sono alla fredda ramarichevole vecchiezza
mi piacciono in pianelle. -non valere neppure le pianelle di qualcuno, di
sede giudiziaria un proprio bene; farvi valere un proprio diritto. f. cavalcanti
una controversia; ragione o difesa fatta valere da una parte in tale processo;
causa civile in cui un soggetto fa valere il proprio stato di involontaria ed estrema
vocazione, che l'istigarono a farsi valere, sobillandolo; e il piato andò
tu fingi credere che io voglia far valere le mie ragioni dinanzi a quei congressi di
i suoi duomila scudi. -non valere un picciolo: avere scarse capacità.
mangeranno i pidocchi. -non valere la pelle di un pidocchio: non valere
valere la pelle di un pidocchio: non valere nulla; essere estremamente spregevole.
sminuito l'argomento d'aristotile, facendolo valere troppo più che non conveniva e l'
meraviglioso il vedere uomo straniero dell'armi valere per pienezza di senno quanto altri per
/ andò una possessione. -non valere assolutamente nulla. monti, ii-378:
e'pincioni e gli stornelli / solevon già valere un dana l'uno. grazzini,
pippa tutti un poco. -non valere mezza pipa di tabacco: non valere
-non valere mezza pipa di tabacco: non valere nulla. zeno, 1-140:
, non stimare un pistacchio, non valere o valere un pistacchio: per indicare
non stimare un pistacchio, non valere o valere un pistacchio: per indicare ciò che
le lascia far tutte e non sa far valere i suoi diritti. per tutta la
contesto l'aw. troppo può anche valere semplicemente assai, molto, moltissimo).
-drizzare la piuma sul berretto: far valere le proprie ragioni, avanzare pretese.
piume e fuggi -non valere una piuma di gallo: non valere
-non valere una piuma di gallo: non valere nulla. ugo di perso,
copia, / s'e'vuol valere co non-vita -scempia. / omat'è,
croce, i-4-212: dell'aristotelismo fu fatto valere segnatamente quanto si accordava col pensiero cristiano
veggiolo cadere, / e lo poco valere - e far potente. 2
lo pusillanime sempre le sue cose crede valere poco, e l'altrui assai. idem
si garbella e la sua garbellatura puote valere sanza polvere di terra il quarto della mace
rozzezza medievale, la dottrina estetica fece valere soprattutto i problemi della regolarità, della
più che gli altri in ogni cosa valere e sapere, dove essi di gran
dette città e in conformità di esse far valere le nostre monete, ma per lo
uso awerb. nell'espressione negativa non valere una buccia 0 una fronda di porro
[s. v.]: 'non valere una buccia o una fronda di porro'
-portare il pregio, la spesa: valere la pena. bembo, 10-vi-44:
'la bocca porta le gambe'[può valere: la parola è campamento e scampo
concetto di progresso e cerca di farlo valere in tutti i rami della scienza)
grado di imporsi agli altri, facendo valere la propria autorità ed esercitando la propria
in grado di imporsi agli altri facendo valere la propria autorità, il proprio prestigio
4-ii-481: accecati nello error comune di volersi valere delle fatiche che gli antenati nostri hanno
/ che tanto siete di piu vii valere / quanto contra natura piu fallate. boccaccio
la conseguenza che la filosofìa susseguente faccia valere un principio più alto che non la
colui che delle sue non si può valere, poste che le vostre e le mie
: d cresdmbeni, che che possa valere l'autorità sua, par che si
, / ché nullo contra lui potè valere, / se non fosse l'amor celestiale
di chi ha la possibilità di far valere la propria superiorità o, comunque, di
stato; la sua capacità di far valere i propri interessi e le proprie rivendicazioni.
da lui diffamati, contribuissero a far valere le di lui rendite. manzoni,
. -porre in essere; far valere ufficialmente. manfredi, 3-67: il
/ ch'è pri- siato quasi no valere. leggenda della reina rosana, 33:
fate ch'io senta d'essere, di valere, di potere, di contare alcunché
relazione con una prop. subord.: valere la pena, mettere conto.
petrarchisti? -essere opera di pregio: valere la pena, mettere conto.
, montare, portare, recare, valere il pregio, il pregio dell'opera:
, un sacrificio o una sofferenza; valere la pena. bibbiena, 463:
vero, ma con ingegnarci di farlo valere da per tutto. alfieri, i-32:
azienda della stessa einaudi, che deve valere come una 'preistanza 'a partecipare
v-1-327: una tale conseguenza avrebbe dovuto valere anche per i turchi, se valessero tali
: io mi vuò delfo- pra lor valere / in cosa che mi preme e che
). agire di prepotenza, far valere la forza; fare il prepotente.
. per un bambino: che fa valere strepitando le proprie esigenze. beltramelli,
un dato tempo la facoltà di far valere in giudizio una data ragione ».
quei del consiglio de'quali si soleva valere, quando alcuna cosa si trattava d'importanza
segnatamente se atto d'autorità e da valere dinanzi a un'altra autorità.
. patrizi, 3-401: volea potersi valere del parer suo e col presente papa
prestamente / comforto tale che mi degia valere. boccaccio, dee., i-intr.
di sé, né gli parve meno valere, secondo che li suoi contemporanei rapportano
disgiungimento da napoli. -far valere i propri diritti su un'eredità.
poche. -pretesa giudiziaria: quella fatta valere in un giudizio. -pretesa punitiva dello
-pretesa punitiva dello stato: quella fatta valere dallo stato per mezzo del pubblico ministero
2. per estens. esigenza fatta valere a modo di rivendicazione in un rapporto
, sf. il pre valere. -in partic.: supremazia economica o
(per la coniug.: cfr. valere). avere il sopravvento, imporsi
o valore; contare, importare o valere di più. -anche: essere dotato di
... non si sono potuti valere di sudditi di acquisto, perché non ne
prima 'e valére (v. valere). prevalicare e deriv.
(ed è retto da verbi come valere, costare, pagare, vendere,
. -esserci il prezzo dell'opera, valere il prezzo: valere la pena;
prezzo dell'opera, valere il prezzo: valere la pena; esserci l'adeguato compenso
vita. -meritare il prezzo: valere la pena. della casa, 5-iii-148
, avendo dal papa promessa di potersi valere dal clero di spagna da mantenerne armate
: se la supposta procedenza materiale dovesse valere come titolo di proprietà, i padroni delle
profferere / mi deg- gia in voi valere, / così conrio vi spero. n
maggiore o perfetta quando la semibreve doveva valere tre minime, minore o imperfetta quando
, avendo dal papa promessa di potersi valere dal clero di spagna da mantenerne [di
prendere iniziative di tipo legale per fare valere un diritto; avanzare una pretesa per le
, 13-162: a rigore questo può valere anche per i libri di propedeutica rivoluzionaria
e lei vedrà se saprò farlo rispettare e valere! -la proprietà è furto: traduzione
ridurrebbe ad una ubidienza di sorte da potersene valere a posta sua, e non quanto
/ pero che, s'io procaccio di valere, / non penso tanto a mia
: accecati nello error comune di volersi valere delle fatiche che gli antenati nostri hanno
: essere inutile qualsiasi argomento, non valere alcuna preghiera per ottenere o evitare qualcosa
colla mia marchesa. -continuare a far valere le proprie ragioni, a sostenere una
/ e nessun arme può lor mai valere. botta, 5-454: vinta l'
loro paesano e che non sapeva farsi valere, volevano di fatto porre a modo
. 11. per estens. valere come testimonianza in contrario; servire a
prova della fedeltà della moglie, credeano valere il metterle, dormendo lei, s
periodica milanese, i-171: a far valere questa tesi, a tutta pruova sceglie un
onere della prova '. chi vuol fare valere un diritto in giudizio deve provare i
un fatto o di una realtà; valere come elemento probante. dante, lvti-12
prò vede te / ciò che vi fa valere / e dispiacere: / pietate ed
di tutti i requisiti necessari per far valere in polonia i diritti del suo padrone,
occasione di far uso della medesima e farla valere nella provista dell'arcivescovado di benevento.
o seudonima, è ammesso a far valere i diritti dell'autore, nché questi
una opinione, di pubblicarla e di farla valere con tutti i mezzi onesti e legali
: / perdendo, la ragion faccia valere; e che diletti di volere onore.
sulla punta della lingua: sapersi far valere mediante una disinvolta loquacità. bottari,
naso, n. 18. -non valere la punta di un capello: nulla.
punti di legge molto sottili da potersene valere il dì seguente per aver la toga
e tra due note eguali egli fa valere quella che precede, il doppio di quella
, / apresso fatto, l'animo valere, / vèr cui l'agio sì puro
, vieni, bello. -non valere un pel di puttana: non avere alcun
4. locuz. contare, valere qualcosa: avere una certa importanza,
proposito di creare un complesso fantastico da valere insieme come opera di poesia e come
, xxvii-121: quanti quale è 'l valere / che madonna prosiede / dire non
poco che la febbre quartana: non valere proprio nulla, essere debolissimo e inetto.
saresti stimato un quatrino. -non valere un quattrino: essere maldestro, inetto
crazia per sei quattrini: fare ben valere le proprie ragioni. r. m
, io non raccomando -quel che possa valere una mia raccomandazione - nessuno.
sinonimo di ischia. potrebbe fors'anche valere come accrescitivo di quercia. =
unqua altro che male: or li potrà valere quie. dante, inf, 2-9
esso non può essere esercitato né fatto valere davanti alla legge, pur non essendo estinto
cento piastre, che presso a poco dovevano valere que'libri. pananti, ii-9:
: questa ragione di scusa dovrebbe piuttosto valere per chi si confondesse, per timidezza
: così mi pò la mia donna valere, / e 'l grado e 'l don
radice di una pianta; che costituisce una valere nell'italiano i due 'rr '.
di quanto occorre e ve ne possiate valere ai tempi con quella destrezza e con
autorità suprema luogotenente generale, per potersene valere non meno nel raffrenare la potestà del
, i-186: allora niente gli potran più valere quelle arti varie, colle quali ora
6-iii-268: cominciarono questi soldi grossi a valere più soldi di quegli altri, ed alla
avessero convenuto davanti al giudice, facendovi valere le proprie ragioni per danni ed interessi
, ricorre alla violenza privata per fare valere un proprio asserito diritto). 21
punto di vista, esporre e far valere i propri diritti. macinghi strozzi,
querele, poi che le somiglianze hanno a valere, assai sono alla fredda e ramarichevole
. 3. per simil. valere a fare più amabile e simpatico (
ape. -non essere di manco il valere di una rapa: per indicare iperbolicamente
il valer a'una rapa. -non valere una rata: nulla. a.
glielo rapì colmandolo di onori e facendo valere i sacri e cari diritti che la
-avere un significato; contare, valere. montale, 21-71: finché ero
delle nazioni. -per estens. far valere in una controversia. tortora, iii-221
quattro gradi... raramente posson valere l'uno senza l'altro, e raramente
. -essere buono da razza: valere. goldoni, xii-249: nostro fratel
una revisione del suo programma e di far valere in un'eventuale riorganizzazione del partito la
piaciuta sommamente l'idea sua di far valere l'antichità della liturgia, sì della
error perverso. -rinunciare a fare valere una condizione posta. manzoni, iv-687
guardate a lo savere, / come valere / potesse donna sanza cortesia. dante
dal provvedimento di una pubblica autorità fa valere le proprie ragioni contro di esso davanti
procedimento) con cui un privato fa valere davanti alla pubblica autorità (amministrativa o
azioni che si possono esercitare per far valere la garanzia che il venditore deve prestare
fervore delle sensualità giovenili e cominciando a valere il giudicio della ragione, non è
/ cne tanto siete di piu vii valere, / quanto contra natura piu fallate.
ficilissima, percioché colui che se ne vuol valere è di bi sogno ch'
, per indicare la necessità di fare valere le proprie ragioni o anche di vendicare
regolette, che valgono quel che possono valere, né più né meno di tutte
di regresso: quella volta a far valere un diritto di regresso. ordinamenti di
zione tradizionale di tipo personale per far valere la rivendicazione di un diritto reale
, 10-41: se la presunzione di valere, nonostante le reiterate sconfitte, quanto ogni
. rom. azione volta a fare valere la proprietà (o altro diritto reale)
s'è... argomentato non valere 'occorrenza 'lo stesso che 'bisogno
. 3. rinuncia a fare valere la propria volontà, i propri desideri
] un certo credito; ma nel farlo valere, e nel farlo rendere con gli
mogliera che delle sue dote si poxa valere, la servirete di quella somma di danari
iii-2-118: ricordatevi di quello che abbiam detto valere un grado solo di grazia e considerare
potea! pananti, i-iio: facciamoci valere, e se ci umilia / la sorte
l'inverno. -per estens. valere come rimedio efficace, come antidoto.
'. i creditori della società possono far valere i loro diritti sul patrimonio sociale.
però che, s'io procaccio di valere, / non penso tanto a mia priprietate
di- sus. avere effetto retroattivo, valere anche per un periodo anteriore all'entrata
. -per simil. che intende valere per il passato (una richiesta,
.. comincino allora e non prima a valere... senza potersi retrotrarre al
., tutti doni piccioli e che valere possono ad adomezza di corpo e ad allegrezza
3-56: in firenze cominciò di ricolta a valere lo staio del grano soldi quaranta.
il matrimonio civile? -ant. far valere in capo al rappresentato gli effetti di
esercizio del diritto stesso o il far valere le conseguenze giuridiche derivanti dalla situazione di
, 1-187: non essendo sicura di potersi valere di quelle del nemico, come fece
a un'eccezione: rinunciare a farla valere processualmente. documenti commerciali lucchesi, ii-293
partic., a un'autorità per far valere i propri diritti). cicerone
di coloro che possono a. cciò valere e studiare. -per estens.
ne solea avere, / che mi facea valere -e gioia menare. ariosto, 6-8
poco di cui ci si può ancora valere. -anche: residuo della condizione psicofisica
, intendervi anche coi compagni per far valere la giustizia delle vostre domande, senza
generico: appello o supplica per far valere le proprie ragioni. sarpi, vi-3-56
parte, la formula complessiva risultante è - valere bene in sostituzione di qualcos'altro.
2. econ. disus. ridotto a valere di meno; privato di potere d'
, / qual uom rimpròccia per poco valere. chiaro davanzati, 115-14: concedette dio
uno a tre mesi. -far valere o pesare di più un favore.
carlo emanuel studiava per rincarirsi di far valere alla francia qualche pratica ch'egli asseriva
comando terribile. -intr. valere, nella pronuncia, per quattro.
; decidere e convenire di non far valere un diritto, di non esigere una prestazione
affermare il proprio volere, a far valere le proprie ragioni; che non accampa
eccessivamente. pananti, i-no: facciamoci valere, e se ci umilia / la
con tanta furia che non si potè valere delparme. d'annunzio, ii-895: nessuno
servigiale, però che molto ti puote valere. g. cheliini, 79: del
, l. 22. 000 mensili a valere sul 20 per cento sul prezzo di
, / qual uom rimproccia per poco valere. libumio, 3-10: apollonio da tyana
risarcire il danno. -servire o valere come compensazione di un'offesa o di
rescodere che se ne possiamo ayutare e valere de presente ad quisti nostri bisogni.
o corso d'acqua sul quale viene fatto valere tale diritto o dalle persone da questo
il quale alla prova non le risultasse valere i quattrini che le costava. landolfi,
ogni cosa potere e in ciascuno atto valere: ecco risolversi in ombra e fumo
avevano appunto un forte interesse da far valere e da patrocinare. -potente
abbiuti respecti / a suo grado e valere, / porrai del tuo avere / con
ma questi diritti, come non li faceste valere al tempo della ristorazione? de sanctis
dato a servenza / là ov'è tutto valere, / pregio ed onor,
(per la coniug.: cfr. valere). rifarsi di una perdita,
che indica movimento inverso, e da valere (v.). rivalescenza
'rivalsa': il participio passato di valere è 'rivalso', e vale 'rifacimento di danno
cittadino, cosciente di poter sempre far valere e difendere e rivendicare i suoi diritti,
, non di più, ma farle valere con tanti ieri e graziette da poterne
essendo possibile, che non si possa valere di fiume, mare, palude, fonti
ma ora ho capito che devo farmi valere secondo i miei meriti., e
, / ché nullo contra lui potè valere, / se non fosse l'amor celestiale
premure di lei, perché egli faceva valere come nessuno il diritto di salvaguardare la
non significava che ada non sapesse farsi valere in determinate occasioni: quando, ad esempio
che le gambe non gli poteano più valere, si lascia andare col capo in
a sapere cosa dove tu possa peggio valere, ma di tutto il bene appara
buona regola in barca, che facevan valere fi piede grazioso. -spreg.
in qualunque modo melglo possa e più valere. rainerio da perugia volgar.,
. pea, 3-250: che cosa potevano valere, cessata la guerra...
i più nel laberinto. -non valere sbergo contro una donna: non avere
, d'istruirmi come noi potressimo far valere l'agricoltura, le arti e l'industria
massimo le nozze mie, facendo colà valere l'innocenza sua ed il nostro scambievole
è il filo di cui vi avete a valere, affine di scandagliare quest'oceano di
che ostenta il proprio potere e fa valere il prestigio e finfluenza che deriva dalla
dove non sieno uomini o facchini da potersi valere, i marinari sono obbligati a caricare
che vale essere molto da meno, valere assai meno, della persona cui il
punta1, n. 42. -non valere le scarpette di qualcuno: essergli di
: chi non vale approva di non valere, e chi vale perde valore in agio
è copia, / s'e'vuol valere co non -vita -scempia. bibbiena, 2-22
66: per che li grani sogliono valere quando più e quando meno sagliendo e
che paia suonare. come 'non senza'può valere 'molto'di quello di che si
1-197: questo schema di bilancio può valere se è espresso in miliardi per lo stato
si serve dell'ubriachezza per farsi meglio valere col re. -essere, trovarsi
, di nessun valore (nell'espressione valere una schiabaldana). sermini,
ne è meritevole o non sa farla valere. passeroni, 4-16: dice venere
, ma di qualità tanto rara da valere più di un'intera pelliccia.
avrebbe scodellata. pote doveva di certo valere nel suo inconscio come uh simbolo,
anno: il cambio della nipotedoveva di certo valere nel suo inconscio come un simbolo,
scollandosi da una parte, si potessero valere dell'altra. f. baroccio, xci-iii-534
che, ricercandone già più giorni sono divolersi valere per qualche suo bisogno dell'opera del ca-
'san francesco'di van eyck può valere meglio di tutte le nostre prove per
questi in ren desimo non valere, che si credeva a nulla, non
, 10-41: se la presunzione di valere, nonostante le reiterate sconfitte, quanto
attorno al detto lago, acciò si possa valere della cavalleria e possa scoprire ogni
a temere una scorza. -non valere una scorza: essere inetto, incapace.
per lei / esso è tenuto di picciol valere. fazio, ii-14: sì ben
scrive, non ha memoria. [può valere e: chi affida le sue memorie
scrolfandosi da una parte, si potessero valere dell'altra. -ondeggiare, oscillare
; io mi vantavo con giulia di valere cinque lire. 24. zool
colpa del pelo. 14. valere a esentare una persona o anche un
dal pref. lat. ex-, con valere privai, e da danaio per denaro
niuno ritegno rovinano. - non valere una castagna secca: nulla. -perdere
appuntoqui invece: che tutto deve proseguire e valere 'come se nulla fosse', ossia mentre
jahier, 148: vedo operai trentenni far valere ilventre del mangiatore, le scarne braccia cascanti
, 1-187: non essendo sicura di potersi valere diquelle del nemico, come fece giudit,
/ che 'n chello uffisio lui si fé valere. ra apostolica cumula ambedue le funzioni e
proposito del grano, e questo può valere anche a proposito dialtre piante, che per
inutile che ha solo la presunzione di valere qualcosa. 6. gruppo di
affrontare teresa apertamente, cercava di farsi valere in modo semiclandestino. -che ha
questa onesta sensalarìa, se ne possa valere ccf suoi corrispondenti. fanzini, 11-681
'egli non ha sentimento di nulla'può valere anco 'non sente quel che deve all'altrui
sentinelle le quali hanno il dovere di far valere la loro consegna, nei limiti del
: se non te piace, che posso valere? / detal mesura la mente m'allaccia
. di un'ipoteca) di far valere il proprio diritto nei confronti di qualsiasi
a servenza / là ov'è tutto valere, / pregio ed onor, larghezza e
funzionale per ottenere un determinato risultato; valere a raggiungere uno scopo, sia pratico
: nessuna generosa dimenticanza di sé potrebbe valere, per noi che sappiamo piegare,
es 2. locuz. valere meno di un sesino: non avere nessenziale
a differenza degli altri, hanno da far valere l'intero periodo contributivo previsto e che
ora di camino sfilato, senza potersi valere dell'artellaria. 5. l'
), unione di parole che altrove può valere 'dare apprensione'. carducci, iii-1-112:
sull'amante sul modello di quello fatto valere dal signore nei confronti del vassallo.
le proprie ragioni, che non fa valere i propri diritti. - anche sostant.
; la scemarono facendo più che mai valere in effetto quella che prima era poco
1 creditori del simulato alienante possono far valere la simulazione che pregiudica i loro diritti
primo letto del defunto marito, per far valere i propri diritti di riservataria per 1
, ma eziandio l'arte di far valere le prerogative di essa. penna [mé-
, xxvii-125: quant'e quale è 'l valere / che madonna prosiede / dire non
napoli soccomberebbe. -non riuscire a far valere la propria autorità. moretti, ii-22
una società editrice... faceva valere i suoi diritti a una cattedra. pirandello
costui adduca la titolarità del diritto fatto valere anche se la sua affermazione ne escluda
che gli inquilini... possano valere per una ben curiosa esperienza e, in
che è un soldo. -non valere quattro soldi di rispetto-, non meritarlo
quattro soldi di rispetto. -non valere troppi soldi: non avere molto pregio.
rinaldo vai troppi soldi. -non valere un soldo, un soldo bucato: non
un soldo, un soldo bucato: non valere nulla. tommaseo [s.
misero citadino non dovizioso che deve far valere le sue ragioni... è
assenza di altri elementi uguali che possano valere come confronto. dante, conv.
che apparentemente risulta debitore non può far valere le sue ragioni in sede giudiziaria (
simigliantemente, / ché nullo contra lui potè valere, / se non fosse l'amor
, 2-173: la virtù non si fa valere, se la non ha de'tif
8. locuz. sopportare la spesa: valere la pena. varchi, 4-50:
: solo l'ovra sua fa l'om valere / e sovramonta suo presgio 'n alteza
(per la coniug.: cfr. valere). ant. e letter.
= comp. da sopra e valere (v.). sopravantàggio,
sì è sorquidato, che egli crede più valere che niuno altro... ella
vamente legittimato a far valere in giudizio, in nome proprio,
previsti dalla legge, nessuno può far valere nel processo in nome proprio un diritto altrui
tatto, / qual uom rimproccia per poco valere. lau de cortonesi,
, 1-i-242: séguita l'amor ke pò valere / più ke tutto 'l mondo
possino l'uno contro all'altro meglio valere. tinucci, 2-56: acciò che attitudine
di un gruppo e incapaci di farsi valere e di ottenere maggiore considerazione.
contiene 7318 milligrammi di puro, suol valere altrettanti milligrammi d'oro in verghe. fusmato
che, tornando quell'accento primitivo a valere e tornando alla sua prima natura di accento
che li tenesse vivi e li facesse valere, rimanevano spesso senza effetto.
essa che dei vecchi statuti altri debban valere ancora ed altri abrogarsi: non si sa
specificati i miei sonetti de'quali si vuol valere. delfico, i-319: i loro
o da altro pubblico ufficiale, per valere come titolo per l'esecuzione forzata, debbono
, propria o di altri, far valere il prestigio, l'autorità, il peso
): che dà l'impressione di valere poco, di non poter fare nulla
. alfieri, xxxix-39: faceva valere la sua sperienza, quando la elisa era
: chi non vale approva di non valere, e chi vale perde valore in agio
. 9. -importare, meritare, valere spesa, la spesa: mettere conto
, la spesa: mettere conto, valere la pena. machiavelli, i-iii-479:
per tale spianatóre e pagando se ne possa valere contro detto spianatóre. 10
complimenti. 2. figur. far valere le proprie ragioni con la prepotenza.
: accecati nello errar comune di volersi valere delle fatiche che gli antenati nostri hanno
ii-215: amor mi sforza e mi sprona valere / a prò di chi valor pugna
donare! 2. cessare di far valere i propri diritti su una proprietàtargioni pozzetti
diffusione giornalistica ha fatto pre valere in italia. 9. passato
: essere libero di servirsene, potersene valere. busone da gubbio, 1-294:
o no. -fare stato: valere come modello o autorità. de luca
un dato contesto; avere efficacia, valere (una legge, una norma,
xxvii-124: quant'e quale è 'l valere / che madonna prosiede / dire non
un deposito per potervene ai vostri bisogni valere, senza andare tra gli stocchi degli usurari
; conciarlo male. -non valere un filo di stoppa: essere irrilevante,
passar età troppa, / ch'egli ha valere il lin quanto la stoppa.
voler mai non si stoma / quando valere la ragion si vede. 21
rispondere in simili casi. -non valere uno straccio: v. valere.
-non valere uno straccio: v. valere. -in partic.: persona
pittore. -ottenere giustizia, far valere i propri diritti. cavour,
nascere: e nessuna avversaria dimostrò di valere il suo mignolo. 12. ant
maraviglioso il vedere uomo straniero dell'armi valere per pienezza di senno quanto altri per
per altro se non perché non si potevono valere straordinariamente sotto i consoli come sotto i
parola in modo che non si faccia valere per sé e quasi sparisca nel pensiero.
, xxvii-128: quant'e quale è 'l valere / che madonna prosiede / dire non
subdoli, con richieste insistenti o facendo valere la propria autorità o influenza. de'
di altri; del tutto incapace di far valere la propria personalità e volontà. -
alla barberia. 9. servire, valere a ottenere un risultato. grandi,
) a garanzia del contenuto e per valere come mezzo di pagamento nelle transazioni commerciali
]: che 'l superbioso crede checchessia valere o checchessia sapere. segneri, iii-1-209:
casa. -che riesce a far valere le sue ragioni in un contenzioso,
essendo possibile, che non si possa valere [il nemicol di fiume, mare,
(per la coniug.: cfr. valere). ant. apparire privo di
, con valore privativo-detrattivo, e da valere (v.). svalezzato
a rinunciare o a desistere dal fare valere la sua relativa pretesa mediante il pagamento
14-ii-514: affermando voi decti pisani potersi valere facilmente de'grani tagliati da noi.
(anche nelle espressioni tanto fare, valere, ecc.). passavanti,
tatto, / qual uom rimproccia per poco valere. s. bonaventura volgar.,
pugni sul tavolo: cercare di far valere la propria volontà in modo imperioso.
- per lo più nella dittologia sinonimica valere e tenere. testi fiorentini, 242
qualunque altra ragione possono più e meglo valere. statuto aell'università e arte della
miso mia speranza / in loco di valere, / pensando ch'è tenere / a
calvino, 13-197: il passo può valere anche come precisazione ed eventuale correzione dell'
dire senza la ragione delle terrene cose, valere alle divine. masuccio, 216:
. nelle espressioni costare, pagare, valere un tesoro). cantare di madonna
, 2-173: la virtù non si fa valere, se la non ha de'tif
tilt. -risultare inefficace, non valere più (un sistema). eco
: questa ragione di scusa dovrebbe piuttosto valere per chi si confondesse, per timidezza
meno li tocca, men se move a valere. chiabrera, 1-i-76: or dolce
: di tale invenzione si potrà ancora valere l'architetto nella figura ovale, e meglio
i coralli lavorati non richiedevano, a farsi valere, così toccanti contrasti.
-valere meno d'un torso: non valere nulla, essere totalmente privo di doti
fatiche: l'entusiasmo del combattimento fa valere ancora la sua spinta. 5
significato, un ambito concettuale; far valere termini per significati diversi;
un grano. - anche nell'espressione non valere tre cagli: non avere il minimo
, e andarvi'. -fare, valere per trenta: dimostrarsi operosi e capaci
con particolari accorgimenti in modo da farlo valere come esercizio fisico. l.
, 7-i-25: noi diremo tanto di più valere la pittura che la poesia, quanto
vai poco, e à ragion de men valere. dante, xvi-11: dunque ormai
movendo in noi le passioni, può valere a farci prendere abbor- rimento al vizio
3. locuz. essere, fare, valere, tornare tuttuno-. non rappresentare alcuna
un uovo e meno. -non valere un uovo: avere scarse o nessuna qualità
agricoltore o urbanizzato, educarlo, fame valere i meriti e i doni. alvaro,
morte: / a'colpi miei non po'valere isbergo. lupis, 281: né
fu commesso dai prìncipi abissini di far valere le loro ragioni ed i loro diritti
non fu. = deriv. da valere. vàglia2, sm. invar
duecento cadauno. = forse imperativo di valere '[questo foglio] valga'; cfr
è valegio. = deriv. da valere. valendarno, agg. tose
., comp. dall'imp. di valere e indarno (v.).
, deriv. da valére (v. valere); cfr. fr. vaillance
più che gli altri in ogni cosa valere e sapere, dove essi di gran
che le gambe non gli poteano più valere, si lascia andare col capo in
sbalzo smisurato del mio coraggio. -farsi valere, affermare la propria forza, le proprie
armati, / per l'universo si feron valere. sarpi, 1-212: credo che
vedova. pananti, i-iio: facciamoci valere, e se ci umilia / la sorte
: si sentiva ormai uomo da farsi valere per i propri meriti suoi.
, li nimici contra lor non puono valere: mancando, come fummo e come nebia
o più persone (anche nelle espressioni valere per due, per cento, ecc
1-306: vergognavansi \ i pedoni] non valere tanto quanto i cavalieri discesi a piedi
o d'altra cosa che sia di poco valere. angiolieri, vi-i-385 (73-8)
valer d'un sambuco! -il valere di un bottone, di una noce,
qualunque altra ragione possono più e meglo valere. guicciardini, 2-1-323: si ricorda
vai con chi vuole. -far valere: affermare energicamente qualcosa, metterlo in
: / perdendo, la ragion faccia valere. a. f. doni, 367
4-33: è necessario che alcuno faccia valere,... il nostro secolo,
come dissi di sopra, veduta dèe valere. 9. essere di buona
fatto, e non se ne potea valere perché lo 'mperadore l'avea lasciato luogotenente.
ribelle o bandito, non si possa valere sopra i beni di alcuno de'sopradetti ribelli
un nuovo e proprio, cominciò a valere una nuova spezie di servitù che si
. 17. locuz. -non valere la candela: v. candela, n
candela, n. 11. -non valere una cicca: v. cicca, n
cicca, n. 4. -non valere una -paglia: non avere alcuna importanza,
e lu'feci perire. -non valere una rapa: v. rapa1, n
, n. 4. -non valere un soldo, un soldo bucato-, v
, n. 7. = lai valere, di origine indeur. valèria1,
, lat valetudo -inis, deriv. da valere (v. valere).
, deriv. da valere (v. valere). valévole (ant.
= agg. verb. da valere. valevolménte, avv. efficacemente
dotta, lat valìdus, deriv. da valere (v. valere).
, deriv. da valere (v. valere).
. = nome d'azione da valere. valiha, sf. invar.
davanzali, xlvi-ii: s'io vo'valere e non ho valiménto, / convenirli
s'io non vaglio, sì mi fa valere. 3. valore economico,
vigore. = nome d'azione da valere. vaiina, sf. biochim
. = nome d'azione da valere. valituro, agg. ant
= voce dotta, deriv. da valere, sul modello dei pari fui lai
. tardo valor -òris, deriv. da valere (v. valere).
, deriv. da valere (v. valere). valorìa, sf
. da valso, pari pass, di valere. valsesiano, agg. nativo
, pari. pass. ant. di valere. valtellina, sm. invar
valura. = deriv. da valere. valuta (dial. ant.
, part. pass. ant. di valere.
: non in vienna convien ch'ella faccia valere le solide sue ragioni: essendo vanità
città. 5. affermato, fatto valere (un credito). nievo,
e sta intento / e porai più valere. latini volgar., i-70. lo
d'annunzio]... seppe far valere la sua falsa spontaneità e vendere i
25. costare un prezzo; valere un determinato valore monetario. balducci
chi vo'non vede, ma'non po'valere. n. franco, 4-158:
no l'avesse, puoco gli porebe valere. poliziano, 1-613: e bene è
detestazione e biasimo dell'ira in prima possono valere i molti ammonimenti della scrittura santa,
'lo studio'. -per estens. valere, dominare, essere generalmente accettato (
, infliggendo percosse e ferite per far valere le proprie ragioni, per ot
o al lillà. intemazionale facendo valere la preponderanza di forze.
li tenesse vivi, e li facesse valere, rimanevano spesso senza effetto, quando
. per estens. che pretende di far valere la propria opinione a ogni costo,
disse e affermò voler essere, la quale valere volle per ragione di codicilli. strafiarola
». -essere, tornare, valere zero, uno zero, meno che zero
protestare, a lamentarsi o a far valere le proprie ragioni). varchi
/ fermi i tuo'piedi né de onor valere, / stando pur cheto al zuppo
2. dir. che si può far valere in giudizio (un diritto).
un brutto neologismo, ma stavolta potrebbe valere la pena di adottarlo, data l'
i brani nel catalogo di kravitz a valere... lo spettacoloso soul psichedelico di
hanno solo un grande cuore da far valere. = comp. da super e
.. l'immediatoapprontamentodiprocedure parlamentari per far valere l'accountability della banca. panorama [
r autoritàrio, agg. che fa valere la propria autorità (con durezza e
ricorda tale bambola (e può avere valere scherz. o iron.).
tasso, 11-i-37: e che può valere l'autorità d'un certaldese contra quella
un sistema per impedire che la bt faccia valere la sua forza facendo dumping sui prezzi
di fronte a tali incerte lunaticità debba valere come altamente umana la sana serenità di chi
. « non so perché. puoi far valere la tua autorità? » « ma sei
6-i-2006]: per quel che può valere, personalmente non credo che la pulsa de
è arrivato il momento che la gente faccia valere il suo diritto all'autodeterminazione ».
un'azione giudiziaria con cui si fa valere il retratto successorio (una persona).
di un'azione giudiziaria con cui si fa valere il retratto successorio (un bene)
eliggibilità nel senso che essa non deve valere per fare un professore ordinario ».