a otone;... il volgo vago al solito di innovare. baldinucci,
ii-6: oh beato terreno / del vago eupili mio, / ecco al fin nel
e spuma. menzini, i-290: men vago allor che dentro al secchio inonda /
16-24: né 'l superbo pavon sì vago in mostra / spiega la pompa de
salvini, 33-68: mentre collo stil vago e natio / la mia povera vita
spoglia / greve e stanca di me, vago destrero; i ma lo spirto al
/ dall'aer dolce e dal prospetto vago / di questa amena e dilettosa valle.
o invogliato dentro un tabarrone / d'un vago filosofico trapunto. 3. figur
veggio che egli è un ufficiolo molto vago che lo amico mi manda. pigna,
, 21-10: sopra le rive sue con vago invoglio / l'arbore de la vita
: fatto di ritrar sé bramoso e vago / il sanzio, onor d'urbin
petrarca, 169-3: pien d'un vago penser, che me desvia / da
cenili gorghi s'innalza, / e 'l vago sogno rapido a me s'invola.
leopardi, ii-807: in omero tutto è vago, tutto è supremamente poetico nella maggior
alla punta de'capitelli, formava un vago divisamente di gocciole. — ant
l'ionico elegante o 'l maestoso / ordine vago che insegnò corinto, / curvo il
, lo turbava, gli suscitava quasi un vago ribrezzo, gli faceva ira.
aspetti alla tua larga foce, / vago di sì bell'acqua, adria iracondo.
/ lampeggiò d'un sì dolce e vago riso, / che i monti avré fatto
/ 've lieta irradia immortai luce; e vago / di più nobili mete, inebriarsi
magno 93: irrigar vid'io vago giardino, / ch'era tutto per sete
che il roseo collo piega e il vago riso / ai baci porge e quei
come nel chiaroscuro, che rappresenta il vago, l'indefinito; qualcosa che non
la vena giugulare interna e i nervi vago, glosso-faringeo e accessorio del vago e che
nervi vago, glosso-faringeo e accessorio del vago e che sta fra il margine posteriore
'parla ', piange toscano ». vago toscano lacrimale e gemitante.
dal ciel pluvioso / ride un suo vago riso lacrimevole / che, trepidando i
zampilli in fonte, o in fiume vago / discorra, o stagni o si dilati
dante, inf. 8-54: molto sarei vago / di vederlo attuf- fare in questa
, 6-60: se tu sei di saper vago, / andiamo in casa a lei
vi-32: da questo monte gira un vago fiume / a piè d'intorno quasi maggior
un giovanetto / d'assai forte e vago aspetto, / prode in armi, accorto
/ lampeggiò d'un sì dolce e vago riso, / che i monti avre'fatto
ogn'uom confonder puoi / co t vago lampeggiar de gli occhi tuoi. manzoni,
ahi, che strano martir / veder sì vago fior tosto languir, / che quel
3. fiocamente, smorzatamente; in modo vago, evanescente, sfumato; debolmente,
denutrizione (e talora accompagnato da un vago senso di vuoto allo stomaco);
, iii-50: può nascer presto un vago e languido fiore, ma i frutti
di essere, una situazione); vago, impreciso, incerto; superficiale, fuggevole
traspare, / lo qual vaghezza al vago sito accresce, / di nicchi fini e
24. generico, approssimato, vago; sommario, impreciso. machiavelli
inghilterra, popolo largo e quindi meno vago di cicalecci da pettegole, una tale dichiarazione
di concretezza; sbiadito, indistinto, vago. bocchelli, 2-xxv-303: della vita
dai soi bei ochi e dal suo vago riso. niccolò da correggio, 1-424:
tasso, n-ii-179: il magnanimo non è vago... di lasciarsi gli altri
chiome e che ripresse / con ordin vago i lor lascivi errori. mazza, i-15
. fazio, 1-7-31: con un vago latino, onesto e caro, / «
parte ricamato / di quanti fiori il vago aprile abonda, / con aurei fiocchi
boine, i-143: a guardarlo questo vago latte delle nebulose che dolcezza! loria,
rincresce, e massime a chi è vago de'cibi della quaresima. -ant
/ la protegge di tempio), al vago rito / vieni, o canova,
di lauri e d'aranceti / ischia vago ritiro! d'annunzio, i-324: oh
che 'l mio adversario con mirabil arte / vago tra i rami ovunque vuol m'adduce
è 'l più dolce e 'l più vago lavorare che sia, prima abbi calcina e
, 26: il prezioso, vago, e bel lavoro / che fiammeggiava nel
raccolto / pieno il grembo, tessean vago lavoro, / a la fronte ghirlanda
lavor vostro antico; / poiché quel vago volto al ciel sì amico / ha
v-3-218: l'associazione è un lavoro vago e fortuito della memoria, il quale può
puolle; / ma tutto preso dal vago splendore, / non s'accorge el
i-593: d'oro fregi dilicati, e vago / mutabile color, che il collo
, / broccata d'oro, il vago crin gli adorna. baldinucci, 1-96:
. marino, iii-248: del crin vago i lascivetti errori, / che sparso al
ritrovarsi seco. marino, 5-79: vago è del bello e di leggier s'accende
, 1-21: donna gentil, nel tuo vago cospetto / amor impera e mantien signoria
bel diamant'un quadro / era il vago e leggiadro, puro e netto, /
della tua grazia fatto degno. / vago, leggiadro, gioioso, contento /
. /... che 'n tuo vago sen ricetto dai / a una leggiadra
quando mi fece una leggiadra vista / più vago di mirar ch'i'ne fossi anco
amore, / del bel leggiadro lor vago colore, / vergine illustre, v'orna
, i-55: egli, vago allora / di costeggiar quel dilettoso loco,
idem, purg., 28-5: vago già di cercar dentro e dintorno / la
fiata. / in questa sopravesta, vago e snello, / nel mezo d'oro
scelti doni, fanciulli e vergini di vago aspetto, riccamente addobbate, leoni e
me. parini, xv-64: il vago labbro, / e di rara facondia /
i-m: il vederlo comporre è proprio vago: / or la lesina piglia,
piacque, / essa che d'ogni vago animo è cura /... e
, st., 1-8: nel vago tempo di sua verde etate, /.
o mio giulio, / un desiderio vago / di librarmi su l'aure.
per isperimentare la finezza degl'amori del vago, che calamita per attraerlo fra le
dal lido / anton iacomo, il vago, a fargli scudo? p. nelli
14-590: la giuba, che d'or vago trapunto / le mamelle stringea tenera e
poco fondato (un sospetto); vago, confuso (un'impressione).
. morbide e carnosette, co 'l vago misto della porpora delle rose e del
romana corte era grave, dolce, vago, limato, puro. bandello, ii-1132
imperlar di linfe rugiadose / del tuo vago giardin l'aperte rose. melosio, 3-ii-127
leguminose, così denominate dal color vago delle foglie delle sue specie,
quei medesmi metri / iterar per ridurli al vago stile, / che da chiari cristalli
, 77: ancor dentro dal cor vago mi sona / il dolce ritentir di quella
, 1-7-9: il mio nanni, vago e bello, / bianco e rosso,
or definito. tassoni, 3-51: uom vago di litigi e di contese. casti
: era qualche cosa di aereo, vago, fisicamente spiegabile, e tuttavia terrificante.
appendice lobare '11 lobulo del nervo vago. = deriv. da lobo-
.]: dicesi * lobulo del nervo vago 'quella picciola eminenza situata al lato
animo suo considerato i costumi d'un vago giovane e parendole non poter meglio locare
verziere, / a inchieder fiori col suo vago accosto. 4. locuz.
6. letter. lontano dalla realtà; vago, indefinito, indistinto, arcano.
3. figur. in modo vago, impreciso; pressappoco, approssimatamente;
lontano, non ben definibile; scorcio vago e impreciso. -anche: luogo ideale
o in un punto lontano, generalmente vago e indefinito. - anche: da
in vestimento vano / giace il cor vago di virtù lontano. zanobi * da strata
uom vivente. onde da callimaco con vago epiteto l'uom fu detto il prometeo
marino. metastasio, 1-ii-189: che vago oggetto / sarà il veder fra le cadute
. giusto de'conti, 1-47: al vago ardor mi riconduce / lei che mi
, / e via più di beltà, vago e lucente. tasso, 14-515:
. bembo, lxv-38: da un vago, bello e dolce lume / nasce il
egli che potesse avvenire, quando il vago lume degli occhi et il color del
pendula nel ciel di cristallo / per qualche vago fìlaccio / di nuvola, verdognolo e
del perù. -vantante, il vago della luna: il pastoreendimione, amato da
, 237-31: deh or foss'io col vago de la luna, / adormentato in
questo male, non ritorna mai più vago, lucido e trasparente come era, ma
ricorre tutto in dintorno della cappella un vago architrave, con suo fregio e cornicione.
ampia chiarezza e l'ordin lungo e vago / di tante altere incoronate fronti?
e di luoghi, è più tosto vago de la gloria che desidera il dialettico
. per lussuria e per lascivia or vago, / da pertutto trascorre. imbriani
lustro, e fa un tono dolce e vago. -lucido da scarpe. faldella
scalza e di leggiadro aspetto / nel vago fior de'suoi più verdi lustri.
grandi ed oscure macchie che in un drappo vago e per la moltitudine de'fiori riguardevole
1-vi-327: giuliano brancacci,... vago di andare alla macchia,..
soave, né il color del frutto più vago. spettacoli della natura [tommaseo]
armenti / sereno ascolti, tra il vago ronzìo del calabroni. 3
feccia nel vino stagionato o come quel vago e indistruttibile residuo che intorbida il bicchiere
forza e 'l cui dolzore / fa sì vago el sovran al bel tenore,
decoro. petrarca, 123-3: quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'
/ che fan molle d'italia il vago grembo. fogazzaro, 10-185: tutto
. con bell'ordine, non pur vago il facevano apparire [l'altare],
che solo può insegnarci il gentile, il vago, il dolce e il leggiadro
: tu, se in teatro maestoso e vago / calzi altero coturno o socco umile
una piazza; talché l'entrare abbia del vago e del maestoso. 7.
li servidori contenti già passati il nostro vago e maestrevole pensiero. bocspettando che 'l
figurato in vostra cera. col mio vago ed innamorato cuore. bandello, 1-22 (
, 1-22 (i-288): chi il vago colore del volto vedeva una piacevole e
occhio diritto parere / l'alma natura vago te lo faccia o l'arte maestra.
baldinucci, 1-120: in un vago paesetto veggonsi le feste di maggio,
così n'andrem fin dove il fiume vago / si spande in maggior letto e forma
nel depurare l'internazionalismo di ogni elemento vago e puramente ideologico. = dal
gherardi, lxxviii-iii-407: mostrommi ancor venir vago ed ornato / eufranoro greco che lustrone /
per tale, lo re non era vago né voleva vedere uomo che si divisasse
fortuna; ed egli fece un gesto vago verso la conca, ond'io vidi
e sensibilità, quella malaticcia aspirazione al vago, al brumoso, all'irreale.
esuli; passeggia, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso in
mali morali che accompagnano la libertà del vago concubito, considerabile ancora è queirorribile malattia
nell'animo; non ben definito; vago, imprecisato (un sentimento, una
bene, e da non essere / vago de'casi tuoi. 2. che
anche sulla psiche, generando uno stato vago di inquietudine e di turbamento.
di vacuità, di nostalgia. il malessere vago proveniva forse anche dalla mutazione del clima
/ trasse del fondo, e gissen vago vago. luca pulci, i-26: un
trasse del fondo, e gissen vago vago. luca pulci, i-26: un altro
magalotti, 20-57: io non son molto vago di bicchieri a foggia di malinelli
. 2. conosciuto in modo vago, poco approfondito, poco esauriente o
quietudine. 3. incerto, vago. poerio, 3-503: è trascorsa
lupo cerviere, animai da lei fatto sì vago e dotato di così vivo e squisito
per aferesi. malvago (mal vago), agg. (plur. m
= comp. da malie] 1 e vago (v.). malvali
. maccori, liii-172: appena copre / vago bustino le ritonde mamme. faldella,
le mamme; / mostra che '1 vago occhio patir non possa / che altri
ali tarpate, che dà il sentimento vago d'una forza umiliata e tronca, d'
la varietà di cui l'uomo è sì vago e l'interesse ch'è il fomento
dolce, un animo sincero, / un vago remirar tutto piatoso / son le catene
bellissimo garzone, splendido, manieroso e vago,... di me s'è
mano, / si passa per un vago monticello / un'erta che è sì dolce
bisaccioni, 1-224: io sono così vago della dottrina dei proverbi che non posso
femmine, le quali vi si presentano col vago detto: « mon- sieur, voulez-vous
. g. stampa, 102: quasi vago e purpureo giacinto, / che 'n
un già de'nostri regi, / or vago augello, e chi di stato il
d'amore, / del bel leggiadro lor vago colore, / vergine illustre, v'
alamanni, 5-5-605: senza odor fa vago il manto / del dolcissimo aprii,
e di galante vivezza e d'un certo vago e grazioso e nobile motteggiamento, tutte
, 21-18-13: egli,... vago de'diletti dell'acque e pauroso di
cesareo, 354: pullula un albor vago a oriente, / cresce, si
, / seguendo un fiocco di bambagia vago, / che s'ostina. d'
terra / crollator fresco in onde, vago aspetto / guidante cocchio a quattro.
1-8-122: né men di lei però vago a vedersi / venia nobil garzon, che
... in mezzo a tutto questo vago turbamento insinua- vasi... la
ancorché d'oro / abbiate il vago e luminoso volto, / perché fatai veleno
: una maschera da scena / con sembiante vago adorno, / quale è quel d'
: ti ricordi i progetti inargentati / dal vago argento che maschera il vero? dessi
è questa? / forse l'imperator vago è di risse, / o voi volete
i splendor par vada altera / pe 'l vago matematico sembiante. /...
firenzuola, 254: essendo per altro poco vago de'matronali abbracciamenti, tu m'hai
lupo cerviere, animai da lei fatto sì vago e dotato di così vivo e squisito
appio di matto furore e volgendosi l'animo vago a diverse cose, non pensando essere
] e fecier matto / il lor vago colore, e con affanni / le ci
acconciatura, dalla quale pendevano in ordine vago e bello alcuni veli mavì, che svolazzando
-essere ghiotto di qualcosa (o vago di qualcuno) come il cane della
, sì come colui che se'così vago di noi come il can delle mazze
dan poi mazzate sorde. -essere vago di qualcuno come i cani delle mazzate
pure che solevi esser * delle femmine così vago com'è il cane delle mazzate.
. segneri, ii-267: quasi in vago mazzettino di fiori porgiate loro frattanto ravvolto
dolci aure estive, / né 'l vago mormorar d'onda marina, / né
o verde musa balnearia, / oggi il vago paese di pescara, / dove un
leggiadria del cavalliero, / l'aspetto vago, signorile e reggio, / umile,
trissino, i-7: entrato in quel vago giardinetto di melangole che è sopra il
ostinato, burbanzoso, / crede un vago, un odoroso / melarancio far d'
. di leo, 171: spira zefiro vago e gonfia tonde / e nasce bianca
destro del diaframma, configurata dal nervo vago destro, dal ganglio semilunare destro e
mena? chiabrera, 1-i-419: dovunque il vago piè talor mi mena / sotto straniero
al sole. cesarotti, 1-xxiv-124: vago spettacolo è poi quello di veder le
per via. fiacchi, 222: un vago fiore / avea sue foglie alla frese'
iii-344: io a dimostrarloti, più vago de'miei mali che degli altrui,
ben congegnate e tutte poscia espresse con vago stile poetico, figlio anche esso della
al profumo della stoffa fiorata mesceva un vago fetore di tradimento. -confondere
la primavera. petrarca, 353-4: vago augelletto che cantando vai, / over
iii, vaghe donne fregiate del più vago fra gli ornamenti, il mèsero
: gli occhi messagger del mio cor vago / mi mostrano or costei e or
. chiabrera, 1-iii-351: eco del vago maggio il primo giorno, / dell'
che v'accende ed innamora / a quel vago p>allor che discolora / le rose e
cesco ne'contorni e ne'panni, vago e grazioso nelle carnagioni, pieno,
stretto da rabbioso gelo, / il vago aspetto va cangiando in mesto. cellini
coro. algarotti, 1-ix-313: chi 'l vago stil ti diede e chi la mesta
rigor di lei, / ch'ai vago sguardo ancor pon legge e freno,
, per aver più del piacevole e del vago che non ha quello, benché con
selva di pruni. petrarca, i-1-31: vago d'udir novelle, oltra mi misi
né troppo debole (o attenuato o vago: con riferimento alla luce e all'
di sete. petrarca, 123-4: quel vago impallidir che 'l doce riso / d'
un lume de'belli occhi ond'io son vago, / che l'anima contenta.
velo, / ch'a l'aura il vago e biondo capei chiuda. serdini,
espressivo non completamente definito, di carattere vago e sfumato. periodici popolari, ii-83
in loro [nelle donne] appar di vago e d'attrattivo, è piacevolezza di
deledda, ii-285: un pensiero, prima vago e informe, anche alla falciatura
. -anche: serbare un ricordo molto vago di un evento recente. federico 11
. rendere indistinto dall'ambiente circostante, vago nei contorni; nascondere, occultare;
fiumi e valli e poggi, / vago ten corri ov'il voler t'infonde;
mar tra miniate sponde, / ch'or vago suoni a le lor danze, or
a passo lento, / quelle al vago desio forma e descrive / e ministra
dar splendore all'alma e in suo più vago / aspetto por virtù, quaggiù dei
chiome e che ripresse / con ordine vago i lor lascivi errori, / torse in
ristretta, perché il generico dà facilmente nel vago, e il minuto nel prolisso.
, / et in un cervo solitario e vago, / di selva in selva ratto
che 'l mio adversario con mirabil arte / vago fra i rami ovunque vuol m'adduce
amor mentre s'infuse, / con vago attorcigliò vortice breve / i capeisciolti in onda
cui su le ciglia / astro splendea mirabilmente vago. foscolo, xv-174: il libro
come il mio viso è bello / è vago il mio cervello. / in ogni
mira quel colle, o stanco mio cor vago: / ivi lasciammo ier lei,
: e tu, narciso, dal vago splendore, / che di te stesso,
eccelso pino,... / vago d'amoreggiar l'umili erbette, / scende
come princìpi del mondo ammetteva, con vago ordine collega e congiunge, onde tante
, né di penne il mischio / vago colore, né gli aerei nidi / giovarno
avello, / se d'angoscia sei vago, o miserando esemplo di sciagura.
tendenti a un misticismo per lo più vago, confuso o fanatico; da esaltato
montagne e le ville han perso il vago / e di nebbia sono miste.
nulla udisti mai di più proprio di più vago di più maestoso. baldini, i-301
scultori... il nobile e vago gusto di panneggiare e di piegare, l'
ma altrove notammo che il francese è molto vago degli astratti, laddove l'italiano ne
, conviene tanto bene a quello spirito vago di amatore delle forme antiche.
/ un giovenetto adorno / nei modi, vago, onesto e pelegrino. s.
tempi e di luoghi, è più tosto vago de la gloria che desidera il dialettico
voce. parini, xv-64: il vago labbro, / e di rara facondia /
e quando pare / che della canzonetta il vago andare / segua d'amica; ahi
si volge pia, / e col vago riso, co le dolci angeliche note /
lo turbava, gli suscitava quasi un vago ribrezzo, gli faceva ira. moretti
questi aggiunti... rendono il verso vago, dolce e piacevole. ma,
e candidetto avea / stringendosi al suo vago galatea. bruni, 54: giugne fregio
i cori, / donna, il tuo vago neo, per cui pomposo / va
erba). bandello, ii-1155: vago ruscello che l'erbetta molle / con
ove l'erba è sì molle e vago il fiore. varano, 1-533: povero
-non compiutamente e precisamente rappresentato; vago, indistinto. serra, i-229:
, ii-78: tal seguita appresso / il vago concento / delle arpe d'argento /
che voi mostrate al dilettevole e al vago procede in voi da un troppo rigido
viso, / ma fu in quel vago oggetto / molle l'orgoglio e placido lo
fiumi / che fan molle d'italia il vago grembo. -ammorbidire. ramusio
sentito che nerone era di stregoneria molto vago, avvisò quello dover essere terren da'suoi
lnf, 8-52: maestro, molto sarei vago / di vederlo attuffare in questa broda
. g. vieri, xxxvi-115: questo vago spirto guida alto la dotta talia /
mirava riverente umile / a madonna ondeggiar vago monile. peri, 4-21: un
raccolto / pieno il grembo, tessean vago lavoro, / a la fronte ghirlanda,
a visitar s'invia, / vario e vago la piuma, e ricco e bello
satana dici bene che è indeterminato, vago, slegato, per lo stile. ma
monta per iscala d'oro, / vago mesere, ove tien corte amore.
asconde per rapir chiunque incauto, / vago di tranquillar, salta ne ronda.
eccezione. labriola, iii-7: quel vago sentimento della libertà, che la popolare teoria
che l'occhio ne verrà sempre più vago e leggiadro. 2. che
.. morbide e carnosette, co 'l vago miste della porpora delle rose e del
e manierato, che alla compiacenza del vago, dell'incerto, del simbolico giunge
ho sentito per la prima volta il vago tormento di una pungente curiosità: quella
lacca, che farà un moreletto molto vago. -morellòtto. aretino,
ragion è morta; / de l'un vago desio l'altro risorge. benivieni,
efficacia dell'arte secca, l'altro fu vago di ricoprirla con colorito sì mormido e
a sentire un ronzìo, un mormorio, vago, uniforme, su cui ogni tanto
,... riuscendo legno non men vago che pulito, molto buono a far
che verrà volentieri, imperciò egli è molto vago di buoni morselli. seneca volgar.
ser cambi, 1-i-310: essendo matteozzo vago di salciccie, se ne fe'a uno
. segneri, ii-267: quasi in vago mazzettino di fiori porgiate loro [ai giovanetti
1-i-382: cacciava via, con un gesto vago, la importuna mosca della riflessione che
: né '1 superbo pavon sì vago in mostra / spiega la pompa de
sotto al quale mi fe'vedere un vago lume, che ardeva oltre misura, di
fai nel fosco secol nostro / e '1 vago dir, che i più gran toschi
ne mostrasse appena / in un suo vago intaglio alberto duro. giov. soranzo,
i bei lumi scoperse e il volto vago, / la giustizia mostrò che non
sembianza e '1 dolce e '1 vago / reale aspetto e '1 glorioso mostro,
tornando celeri, / al marin passaggier vago spettacolo. amari, 1-1-139: una foca
/ eh'africa di mostri ferace, in vago / fior pur mostruosa, espone a'
tempo o luogo, oggetto o ricco o vago, / che pinse l'arte o
di galante vivezza e d'un certo vago e grazioso e nobile motteggiamento, tutte
gioberti, 1-i-104: fa spesso il vago [nello scrivere];..
vespro l'arator protende / l'occhio vago a le terre inculte e sole, /
, 1889: e 'l buon montano / vago è d'aver nipoti e di munire
già de'nostri regi, / or vago augello, e chi di stato il mosse
vi-1-176: di sidonio murice io non son vago. -figur. colorazione naturalmente vermiglia
/ e il crin muschiato in ordine / vago sarà composto, /...
odore nel suo fiore, che è vago ed artifizioso a vedere e molto gentile
,... qualche cosa di vago e di musicale, a cui ella non
soavità ci soglia gli spiriti ricercare un vago canto delle nostre donne, e quello
compagnia / le reggevano a muta un vago ombrello. -vicendevolmente. periodici
; / e d'oro fregi dilicati e vago / mutabile color che il collo imiti
sconsolato avello, / se d'angoscia sei vago, o miserando / esemplo di sciagura
sole splendeati in vista, / cantor vago dell'arme e degli amori. papini,
/ o ne'campi ove splenda / più vago il giorno e di natura il riso
sangue natal di francesca, / che del vago tristano legge gli amori e l'armi
natanti nel pianto. -indistinto, vago (un'immagine). rosmini,
con vigor pugnace / vario e vago la piuma e ricco e bello / di
pratel fioria, / di nativo color vago e dipinto. nannini [petrarca],
18-6: ne'campi ove splenda / più vago il giorno e di natura il riso
era scossa; aveva come un presagio vago e lontano di qualche avvenimento fatale.
non arebbono nascendo il lor suolo così vago... e così verdeggiante renduto
: fatto di ritrar sé bramoso e vago / il sanzio, onor durbin, gloria
per fuggire il biasimo degli intendenti sii vago di ritrarre ogni tua cosa di naturale
nausea che voi mostrate al dilettevole e al vago procede in voi da un troppo rigido
nelle lagrime. -navigare nel vago o nel buio: essere o mostrarsi
pirobutirro ebbe l'aria di navigar nel vago: confondeva facilmente le juane con le
-in nebbia (con valore aggettivale): vago, indefinito, confuso. [
per nebbia', in modo approssimato, vago, confuso; oscuramente, indefinibilmente.
, avv. in modo incerto e vago, in maniera confusa, approssimata; indistintamente
2. figur. l'essere vago, incerto, indefinito; indeterminatezza.
loro tatto nebbioso. 6. vago, indistinto, confuso, indefinibile.
. sentimento, sensazione o stato mentale vago e indefinibile o alquanto confuso, privo
avv. in modo assai incerto e vago; senza chiarezza e precisione, confusa-
peculiarità di ciò che è confuso, vago, incerto, indefinito, privo di chiarezza
pure. 5. figur. vago, confuso, incerto; privo di concretezza
quale a torto mi negava / il vago sguardo degli occhi lucenti, / col quale
a tradire il limite per un infinito vago, impersonale, negativo: di tutti i
che quant'era più negletto / apparta più vago e caro. -non curato
corrispondente alla porzione situata caudalmente al nervo vago, che si è venuta evolutivamente aggiungendo
e storico, privo però del più vago, del più vivo e del più
il segno unico vivo: / filo vago e nericcio / sopra il fondo di
bel pianeta che le notti aggiorna / vago rotando in su la prima spera [ecc
esuli: passeggia, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso in
mano in mano / si passa per un vago monticello: / un'erta che è
sempre per lo medesimo fiume, il più vago, limpido e ameno che si possa
di bel diamant'un quadro / era il vago e leggiadro, puro e netto,
lenzoni, 128: il t è vago, sottile e netto, et accompagnato
. grazzini, 8-9: così del mio vago arno... / andranno tacque
in qualche distanza fanno non so che di vago; ma questo niente è assorbito da
puro, umile, / saggio, vago e gentile. castiglione, 549: né
: presso alla marina / veggono un vago e nobile edifizio, / d'architettura tal
ti ravviso ben io l'accolto e vago / crin su la fronte e groppo d'
capo in guise che capello / del vago nodo non usciva fiiora. annichini,
giro un guardo solo / là dove vago stuolo / di giovanetti amanti / sfoga
e oscure macchie che in un drappo vago e per la moltitudine dei fiori riguardevole non
v-3-226: il sig. r antonio vago, che già da tre anni ha
nome e cognome. fantoni, ii-267: vago mirtillo, porgimi / il sacro plettro
s'affannò: / quel che sul vago margine / d'amico rivo argenteo / spesso
vestirsi di verde, che è il più vago colore che sia. s. agostino
. prati, 1-8: con certo vago noncurar dipinta / su vi splendea l'
quella docilità, quel non so che di vago e di fatuo che sa mettere sì
meglio forse facevano coloro che restavano nel vago e riponevano il gusto in un non
certo non so che: un che di vago, impreciso, indefinibile (v.
dei conventi. muse padovane, lxv-311: vago di veder che questo sia, /
mie note. della casa, 659: vago augelletto da le verdi piume, /
colui. leonardo, 2-224: sia vago ispesse volte, nel tuo andarti a
, 2-81: a qualunque è più vago et elegante / volgon, leggendo, i
il decamerone, ma che fu così vago di scrivere e di notare sopra di esso
cesari, i-310: or è assai vago e dilettevole questo uscir che fa dante
teatro, ove notturno ardea / ordin vago di tremoli splendori / e sotto il
vaghezza di novità: curiosità. -essere vago, desideroso di novità: essere curioso
erode... era uomo leggiere e vago di vedere le novitadi. ariosto,
il sapere; ma, come il vago della favola, abbraccia le nubi,
in nubi, per nube: in modo vago, generico, indeterminato, impreciso o
3. figur. evanescente, vago, indefinito. marrone, 55:
. nubère * sposarsi '. nubi vago, agg. e sm. (plur
acustiche. nucleo glossofaringeo e del paio vago. - nucleo dell'ala sostanza reticolare della
dorsale funzionale tuttora sconosciuto. -nucleo intermedel vago): colonna grigia che nel bulbo,
sistema spinale. quelle del vago. -nucleo della radice discendente diale del midollo
1-190: l'amalia, priva di quel vago prisma, guardò la figura della marchesa
noto e compreso; generico, astratto, vago; che non ha corrispondenza stilistica col
. serdini, 1-122: un vago mirar, che a sé mi trasse,
dante, purg., 28-3: vago già di cercar dentro e dintorno /
nel diligente de i trapunti e nel vago de i lavori, d'altro dopo
aggiornarla. leonardo, 2-224: sia vago ispesse volte, nel tuo andarti a
, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso in fatto
svanita. 11. pensiero vago, inconsistente, insignificante. - anche
veggio. 10. astratto, vago, indefinito. metastasio, 1-iv-533:
i due guerrier, poi che del vago obietto / rivolser gli occhi, entràr nel
, nei tratti della faccia, di vago, di obliterato. 3.
il volgo, come è suo costume, vago di cose nuove... tagliano
atlante superare. cariteo, 161: vago, salùbre, estivo e grato vento,
. occellètto. boiardo, 2-30-60: vago fu molto il loco dove egli era,
intellettualmente o sensibilmente, in modo vago, indefinito. thovez, 16:
dall'alto / giuocan d'occhio col vago, e son civette. / le virginie
cardiache in seguito alla stimolazione riflessa del vago provocata con la compressione dei bulbi oculari
). petrarca, 123-3: quel vago impallidir, che '1 dolce riso /
bellissimo garzone, splendido, manieroso e vago, di me s'è innamorato e m'
oggettivismo, vien voglia di dire con termine vago, pensando all'impossibilità a distinguersi dal
profondo alto pensiero / scorgo il mio vago oggetto ognor presente: / e vivo
lasciatigli andare, si vedrà un intrecciamento vago di essi fili, con incontri vari
a le chiar'onde / d'un vago fiume, dov'io già pescando, /
più che tu possa il mostrarti tutto vago dei fiori e il farti tutto olivo con
appena abbozzata; ricordo per lo più vago e indefinito; immagine, sensazione,
e di cui si ha un ricordo vago. montale, 9-29: dopo di
lui [cadmo trasformato in serpente] vago dipinge, / cervileo e nero,
color de quelle foie / che suopra '1 vago viso gli ombre- zava, / e
covile / il pesce a cui dà vago nome l'oro / e l'umbrina e
voce dotta, comp. da ombra e vago (v.), sul modello
amorosa / zona selvetta ombrosa, / vago pudore di natura. -non rischiarato
il capo ombrosa, / nel cui vago frontal s'apre una rosa.
. casoni, 34: vagheggiatore e vago / spettator di se stesso, / il
rubiconda e un fiore lungo, assai vago e odoroso. = voce ind
. pratesi, 1-69: quest'essere vago, indeterminato, era...
è cinta. menzini, i-290: men vago allor che dentro al secchio inonda /
22. evanescente, sfumato; vago, impreciso, indeterminato, confuso.
sanctis, ii-6-26: è avvenuto che il vago, l'indeciso, tondeggiante, il
: la forma qui dee ondeggiare nel vago dell'infinito e del misterioso, simile all'
ragazzoni, in: il severo, vago, morbido ondeggiare dei velluti / mi riempiva
fior di colore troppo più vivo e vago che i nostri. s. maffei,
dileguanti di clamori. 4. vago, impreciso, indeterminato. lucini,
rebora, 2-199: agitìo, turbamento vago, ondoleggia- mento di teste più grave
/ e maestoso inver, ma pur men vago, / vezzoso men
tocca e aggiustatamente ogni atto e movimento vago e gentile, tuttavia congiunto a maravigliosa
viso / risiede molto ben proporzionato / il vago, onesto e bel naso affilato.
chiude roma, / piu eh'altrove vago ti dimostra, dimóstrati lieto: / empie
e diletoso amico / catun ch'è vago ben di prender onta. novellino, vi-133
epicuro, 26: il prezioso, vago e bel lavoro / che fiammeggiava nel
. cattaneo, 2-7: l'ontano è vago, denso e assai duro legname;
. frugoni, 1-39: il vedea così vago di attraere le non incontaminate sostanze che
acutezza, di vivezza; debole, vago, incerto, indeterminato (un sentimento
il piè riposa era splendore / di vago opalio, / e di gfan perle albore
sussurri di simpatia. 3. vago, indistinto, sfocato (un'immagine)
baldi, xxxvi-384: alcun d'allargar vago de la villa il confin poneva ogn'opra
] se ne udì questa sera nel vago teatro de'signori accademici infocati in via
opposero: prima, che fosse troppo vago; appresso, che fosse troppo tosto
. marini, i-307: sfortuniano, vago di sapere chi fosse quel cavaliere,
d'annunzio, iv-1-450: un senso vago di oppressione incominciò a venirmi da quel
ingegno... oppure lo aveva reso vago dell'applauso popolare la consuetudine..
e per lo più era espresso in modo vago, misterioso e simbolico, ed era
colui che sopra ogni cosa proposta può dire vago e adorno, a persuadere atto.
, che di somiglianti cose era sopramodo vago: atteso che spesse volte, dopo il
bianchi e ranci / di cedri un vago fregio e melaranci. guerrazzi, 2-746
con l'ago / fornirete un qualche vago / orlicciuzzo sopraffino / al novello gonnellino.
rive seguir forma / lo vide 'l vago amphirse della greggia / che batto cangiar
riposando, / torniava col guardo il vago loco: / quasi compasso, eh'un
pindemonte, 11-86: ma il tuo vago bambin, ma le infantili / grazie onde
/ sì come idoli suoi, tu fossi vago, / potresti ben, tante n'
tosco, ed è di color più vago giallo resimigliante all'oro che color che
al riso / e l'orrido decembre al vago aprile. baldi, 145: bianche
4. / e 'l vago lume che ne gli occhi ardea / annuvolar
/ potrà il mio nome glorioso e vago, / senza temer di morte i ciechi
/ e tanto son del mio tormento vago / ch'altro piacere a 11 occhi
/ da l'osceno d'arcadia il vago piede, / chiude il bel corpo in
capuana, 15-245: se il dubbio vago della fedeltà di giuliana gli si affaccia
ne mostrasse appena / in un suo vago intaglio alberto duro. -la parte
dal bel boschetto / ombrosetto, / vago ostello / di lisargo pastorello. carducci,
/ seguendo un fiocco di bambagia, vago, / che vi s'ostina. montale
e l'ostro * / che facean vago e ricco il secol nostro * / in
otta che 'l celeste raggio / il vago giorno dopo falba induce. lorenzo de'
nella memoria ottenebrata le si ridestava un vago senso del dolore provato tanti e tant'
carlo, giovane sanese, / di vago aspetto e d'ottimi natali. c.
loro dirivativi: e1 dolce frutto, vago e sì diletto, / con
cino, 416: sovra ogni altra vaghezza vago sono / di veder la vaghezza,
739: l'alta eloquenzia e 'l vago stile onoro / e le virtù nel
che '1 mio avversario con mirabil arte / vago fra i rami ovunque vuol m'adduce
: le lettere erano impregnate di un vago profumo di pacciulì. panzini, ii-164:
che coronano il bel cerchio / fa vago padiglion verde coverchio. magalotti, 19-25:
3-65: credo... che un vago riflesso, non solo paesaggista,
meno: per quanto questa sia di color vago e raro. era il pensiero cinico
bruciare, n. 15. -cercare vago, un ago nel pagliaio: v.
, con ambedue l'ali vibra il vago aere, per dire a dio al foglioso
.. /... tu fossi vago, / potresti ben, tante n'
, ii-59: eterno sol che luminoso e vago / sei troppo fosco a lo 'ntelletto
v.]: dicesi 'paio vago 'o 'vagante 'quel paio di
ciò che di prezioso, ciò che di vago può dare e l'arte e la
giunge posteriormente fino al foro del nervo vago; presente nei ciclostomi, si contrappone
imperiali, 4-232: ecco il dì vago e ridente, / già in quella ordita
. poco chiaro, non ben definito, vago, confuso, appena abbozzato (un
suoi. brignole sale, 5-88: vago di far ricchezze, / mandando accenti fuor
primo giorno / eh'incauto corsi al suo vago splendore, / sospesi a le sue
utilità. giovanetti, i-84: s'apre vago giar- din, di cui natura,
dar palmata. sacchetti, 112-45: era vago delle femine come i fanciulli delle palmate
par pur un piovuto; / più vago n'è che la scimia de'granchi:
d'amore / e talvolta cantar del vago viso, / del qual fatto s'
. fazio, ii-3-71: veniano apresso con vago desìo / le madri, le donzelle
vedete, e voi siete giovane e vago; io temo di qualche grande inconveniente.
gozzi, 1-975: di ragionare non era vago, e stava con le febbri dove
? della casa, 660: quel vago prigionero peregrino, / ch'ai suon di
. gozzi, 5-36: è più vago. di quel suo libretto / che non
parte / dal bel seren dal vostro vago viso; /... / di
quel colle, o stanco mio cor vago: /... / tenta se
imperadore, da giovinezza, fu prodigo e vago e gratissimo appresso a nerone, partefice
nulla vi lasci d'indeterminato e di vago. alfieri, i-65: siccome quelle
al partimento delle belle / membre del vago viso e di crin bionde, / pianse
: io volsi ulisse del suo cammin vago / al canto mio; e qual meco
il color della guarnacca, / che vago è sì, ma mal partito, come
: gravida già di luce, il vago seno / apria l'aurora e partoriva il
solingo e riposato vivo, / di fama vago e di tutt'altro schivo, /
anni andasse, vagante il piè come vago il volto, a cercar faticoso le
or di accenti dolci e amorosi, così vago e così raro sentire che il duca
quelle dame un cavalliero / assai gioioso e vago ne l'aspetto, / che sopra
e'n'era [del prosciutto] cotanto vago, e massimamente quand'ella era di
: [la natura] mi finge un vago pomo e quello infranto / porge di
patente e schietta / attorno attorno il vago sito adombra. -ampio, esteso (
mi prendei diletto in quel cibo bello e vago, e tu sei afflitto in quel
natura del sito non lo patisce, ma vago e dilettevole molto. gualterio, xxxvi-93
ridendo: -io pongo un patto, / vago sire, a la mia dedizione.
, in vece d'andar dietro al vago de'più bei fiori, non abbiate fitto
su le pavarine, che si no vago a trescar con essa, e'son im-
lui paventoso. chiabrera, 1-i-366: vago tesoro in gerico frondosa / candida rosa
machina del mondo, con questo pavimento vago della terra, con questo tetto dorato del
, 16-24: né '1 superbo pavon sì vago in mostra] spiega la pompa de
, 23: e'non fu mai fanciul vago di lucciola / o di pigliar farfalle
. arnolfi, lxxxviii-n-753: o popol vago d'ogni istrano uccello, / fa'
gli piacessino e che fossino valorosi: vago molto della pompa del mondo, secondo
ostro, / come voi col dir vago, altero e degno / ornate il
fiume. benivieni, xxx-10-103: dal vago fiume al bel fonte discende / l'
cor ti fu soggetto, / mercé del vago e grazioso aspetto, / per questi
di travagli. chiabrera, 1-i-363: vago nocchier, che pelago di lodi /
commendazione del pittore si aggiugne che ebbe vago colorito, invenzione pellegrina, maniera che
. siri, vi-829: chi sarà vago nondimeno di trattar simili problemi troverà in
, 1-ii-7: in queste campagne vidi un vago e pellegrino fiore, ch'ogni principe
mette nel mio stesso respiro un affanno vago, quasi un bisogno di rispondere a quel
quella / che pende in nero che vago riluce, / empite il vuoto a qualche
da sottil velo tener coverti o da vago trinzante con pendevole fiocchetto ne l'un
qui le vigne foggiano ricami / sul vago ordir delle pendici perse, / e i
: colli beati e placidi / che il vago èu- pili mio / cingete con dolcissimo
lemene, i-365: con prodigio più vago / de l'adda in su la riva
in fra la gente / l'occhio suo vago giunse penetrando / colà dov'era criseida
pittore. bruni, 71: quel vago adon, ch'effigiato avante / t'ha
è sprezzevole... questo così vago com'erudito, pennigero, tanto più ch'
sacchetti, vi-98: serrati sotto un vago pennoncello / verso quella foresta cavalcando /
ciro di pers, 3-4: un vago rusignol, musico alato, / pennuta
, / che il concilio rendea più vago e lieto. arpino, 9-134:
. letter. incerto, indistinto, vago. gioberti, 4-1-542: la cognizione
2. proprio di un pensiero vago, superficiale; che ne è espressione
concepute denanti nell'ambito tuo e 'l vago tempo da te penzato et essami- nato
paura un poco, / che 'l sangue vago per le vene agghiaccia, / risalda
maestro l'intelletto purgatissimo, per esempio sì vago modello del mondo, aver dato origine
maravigliare molto. delfico, ii-208: un vago pomo tocca i nostri sensi pei colori
sereno / pensando: - qui percosse il vago lume. -lambire un oggetto (
nella memoria ottenebrata ie si ridestava un vago senso del dolore provato tanti e tant'anni
perdere il sole, / ma di più vago sol più dolce vista, / misero
. chiabrera, 1-ii-370: io, veder vago peregrini regni, / entrai [nella
). detta casa, 659: vago augelletto da le verdi piume, /
quali tutte sue beate virtù d'un vago, dolce e peregrino stile, come di
desenando nel suo giardino, sotto uno vago pergolaro de varie e diverse uve vestito
periferia della quale era un continovo e vago intreccio di figure, di rami e di
: quando un corpo tutto bello e vago / informa un'alma d'ogni grazia
la sorgente luna. filicaia, 2-2-56: vago dianzi e giocondo / ridea dell'erbe
fiume / donna m'accese col suo vago lume. ibidem, lxxxiv-17: o
della casa, 660: quel vago prigionero peregrino, / ch'ai suon
su cui, delineata con color vario e vago, / delle terre e de'mari
perorar d'un volto / quallora è vago? 2. tr. pronunciare
nome loro. brusoni, 829: era vago oltremodo di perpetuare il suo nome nella
sedevi, assai contenta / di quel vago avvenir che in mente avevi. fogazzaro,
corrumpe il puro, il candido e il vago de l'anima. flaminio, 82
persona quella persistenza e ne aveva quasi un vago malessere fisico. = deriv
altro liquore, conservano il sottile e vago aroma del primo che vi fu versato.
, / broccata d'oro, il vago crin gli adorna. testi, i-28:
tarlo, che pertugia i cervelli insofferenti del vago, scoprirà dove, da chi e
/ che circondando il sito, / vago tutto e polito, / ci dà le
lino, / cantava il mandrial 'vago augellino', / quand'io, che lungo
, 1-102: ha l'occhio un po'vago, qualche volta opacamente pescino. e
59: eccomi più che mai vezzoso e vago / benché d'ogni pestifer empio drago
dubiterà se non un pestilente sofista, vago di rovesciar tutte le idee delle cose.
/ lascia le spoglie nel maggio più vago. stufarich, i-169: la campagna ha
ingegno. algarotti, 1-ix-313: chi 'l vago stil ti diede e chi la mesta
: la milizia urbana a piedi ha un vago uniforme rosso, coi pettini bianchi.
sercambi, 2-ù-58: essendo matteosso vago di salsicce, se ne fé a uno
, 1-5: asolo..., vago e piacevole castello, posto negli stremi
forte bella. paterno, xxxvi-368: o vago igilio, / più vago che narciso
xxxvi-368: o vago igilio, / più vago che narciso e più piacevole. c
sue gran bellezze ragionando, / del vago aspetto e della gentilezza, / che
torbido farsi / già vidi e 'l vago aprile orrido verno, / or d'infiniti
g. stampa, 102: quasi vago e purpureo giacinto, / che 'n
la rugiada. filicaia, 2-2-56: vago dianzi e giocondo / ridea dell'erbe
-di animali. petrarca, 353-2: vago augelletto che cantando vai, / over
. tasso, 13-i-754: or d'onor vago, oliva almen in vece / coglier
dei quivi piantomo, / empion di vago odor tutto il contorno. citolini,
, 45-21 (iv-82): era il vago giardin sopra la cima / tutto piantato
/ e se rigano i pianti il vago viso, / dice, piangendo, amor
dolce, un animo sincero, / un vago remirar tutto piatoso / son le catene
i picchi marini, uccello nuovo e vago quanto quel detto 'santamaria', che morto rinnova
concepute denanti nell'ambito tuo e 'l vago tempo da te penzato et essaminato.
moribondo. padula, 411: il più vago spettacolo è d'inverno nella marina del
bei canti intessere / ai giorni tepidi del vago aprile, / che uguagliar possano quella
, per dimostrare quanto sia instabile, vago e pieghevole. colletta, iv-161:
più avanti si fece il grazioso, vago e imberbe appollo. ariosto, 1-55:
che su nessun tema o soggetto è vago né carente. latini, rettor.
disse. serafino aquilano, 56: vago ocellin, che con pietoso grido / pur
ed all'acqua chiara si chinòe per lo vago viso lavarsi. era sì fatta quella
, 23: e'non fu mai fanciul vago di lucciola / o di pigliar farfalle
21-18-13: egli,... vago de'diletti dell'acque e pauroso di
leone. parini, 534: al vago e gentiletto / piglio, al temprato
parchi, / che in doppia fila un vago ordin conduce / di tinte in vivo
. buonarroti il giovane, 9-586: vago di cantar, pensai talora, /
. scarpelli, 1-92: toman nel vago volto i bei colori / che risplender
, 1-21: donna gentil, nel tuo vago cospetto / amor impera e mantien signoria
in materia di colori, è il più vago e nobil vetro di tutti li altri
assai patente e schietta / attorno attorno il vago sito adombra. bemi, 48-19 (
lxi-56: ha prima 'l volto umano e vago 'l petto / la vergin [scilla
con gl'invisibil suoi vari colori, / vago pittor d'imaginati aspetti, / sì
quel piacere e quel diletto è sempre vago e indefinito. d'annunzio, iv-1-78
, 16-24: né 'l superbo pavon sì vago in mostra / spiega la pompa
donna /... / o per vago fanciul, cui la vezzosa / femminil
/ fa di quiete, di quiete al vago, / errante viator, non con
: colli beati e placidi / che il vago èupili mio / cingete con dolcissimo /
parla, talora indicata in modo vago rispetto a un punto cardinale; territorio
qui sedutomi, non istetti guari che 'l vago sussurro dell'aure e del ruscelletto,
a'sacerdoti che una nuova maniera e un vago ordine di parole, che al merito
cardiaco: costituito dai rami cardiaci del vago e del simpatico, è situato alla base
bemari, 3-372: associandoli in un vago plurale disse: « la vostra fortuna è
dal ciel piuvioso / ride un suo vago riso lacrimevole / che, trepidando i
. anat. nervo pneumogàstrico: nervo vago (e, al plur., le
: 'pneumogàstrico': aggiunto dato al nervo vago, per i rami che somministra al polmone
molto poi ne pose / nella piaga del vago giovinetto, / che lo guarì prestissimo
en prima essenza. guittone, i-1-134: vago son non pogo alcune fiata de grossi
/ e in mezo d'essi un vago e dolce seno / che adombra l'uno
prima e il poi, / mentre il vago t'affida ordin de'suoi / volgimenti
che si copre di fiori del turchino più vago e come dipinti su uno smalto d'
, si mise sopra il suo dilicato un vago viso di maschera. i. andreini
dice tutto ugualmente. non il discorso vago e polivalente della musica classica ma un
la polizza è un nome un po'vago e che serve moltissimo all'abuso della
polputèllo. magalotti, 19-27: il vago, polputèllo e caro pomo, / che
togliermi la possibilità, se non il vago e velleitario desire di riprendere, un
/ non entra / che come un vago sussurro. una dolce / poltrona, un
polveroso manto / ornai deposto, il vago annoda in vece / cinto di vezzi e
gli occhietti mori come stelle; / vago tondeggia il corpicciuol leggiero. moretti,
luci dell'uomo / sì pomifero e vago / fertileggiar l'avesse fatto a l'aure
toma alcuno / da l'arbor pome o vago fior dal pruno. vettori, 83
ne vien quel caro pome, / vago, odorato, che di persia ha il
, 16-24: né 'l superbo pavon sì vago in mostra / spiega la pompa de
prima / l'eterno agricoltor giardin sì vago / c'ha di terrestre paradiso il
/ e ogn'albero apparia pomposo e vago, / carco di frutti e di bei
: l'idea si mande / del vago olimpo a l'alma, e de l'
quale l'uomo è oltremodo amico e vago. pacichelli, 1-679: se non è
, 23: e'non fu mai fanriul vago di lucciola, / o di pigliar
determina un impegno attivo; umanitarismo vago. gramsci, 6-5: il
basta un nonnulla, e sia pur vago, per fargli dare del porco, del
: coltivò tutto il giardino, perché vago, dovunque guardava, gli si porgesse
di biffo più scuro: ed è vago vestire. livio volgar., 2-334:
. buonarroti il giovane, i-85: vago ornamento di leggiadri veli, /
, 2-27: da piè l'irriga il vago brembo e scorre / fin che quindi
il loro parlare più riguardevole e più vago. -addurre, citare un pretesto
/ fra queste / tempeste / al vago desio / tu dona la calma.
un bel fine, / ch'i'sarei vago di voltar la vela, / e
, a queste querce / ricorro, vago ornai di miglior cibo, / per aver
si oppone al mistico, che è vago, arbitrario, fuori della sperienza e
, xxxvtii-200: nova angeletta, un vago fiordeliso / al mondo è sceso in
piè leggiadro al grazioso volto, / il vago portamento, il bel sembiante, /
più agri e possenti, ma, vago d'udirgli, te gli chieggio con ogni
altri il poto, il quale è molto vago da vedere et è di due sorti
questi significati... si riduce al vago uso della parola 'giustizia'come coestensiva col
ove la man con lor confina, / vago nido d'amor dolci pozzette, /
scorse nel cupo specchio interiore il riflesso vago delle lontane stelle. palazzeschi, 1-80
di fiori, / che ricopriva un vago e bel cappello / testo di mirti
pratesi, vi si fabbricò il bello e vago edificio, come ora si vede,
tenea pratica. di ragionare non era vago. vita di gio. gastone i,
... nel giardino e nel vago praticello accoste la chiara fonte...
uscio. 2. annunciare in modo vago o incerto, far presentire; fornire
il dì precedente veduto non avesse il vago e delicato viso della bella donna.
sul fiorir preciso / ne fia sì vago e sì gentile arbusto. achillini, ii-204
erbosa a passo lento, / quelle al vago desio forma e descrive / e ministra
, lxxxviii-ii-739: l'alta eloquenzia e 'l vago stile onoro / e le virtù nel
, conforme all'uso degli erranti, / vago di belle e pellegrine prede, /
smalto / vede in picciol legnetto il vago adone, / subitamente al disegnato assalto
quale i romani tenevano al miseno, vago di indagar sottilmente la forma, la
[la cupola] perduto il più vago e pregiabile della sua rotondità. -dotato
buonarroti il giovane, i-85: vago ornamento di leggia dri veli
come quegli che di sua natura è vago di novità; ma quando queste, senza
e, per porla alla luce, vago di qualsisia piu ardito intraprendimento,..
smisurata cete. baldi, i-119: vago nocchier ch'in legno umil ne vai
, le dava alla bocca quel movimento vago delle mandibole chiedenti qualche cosa da masticare
individualità, dopo qualche accenno un po'vago del jacobi, ebbe la sua più forte
era scossa; aveva come un presagio vago e lontano di qualche avvenimento fatale. d
/ vieni: tu vedi solitario e vago / il giovin vate, che piangendo porta
/ ma cadde qual farfalla al lume vago. marino, vii-409: fole sciocche di
e i bei lumi scoperse e il volto vago, / la giustizia mostrò che non
da presentificare. presentiménto, sm. vago sentore, convinzione istintiva, talora mista
color pareti di ospedale e lo sguardo vago dei misantropi, gli domando se il
, 1890: e 'l buon montano / vago è d'aver nipoti e di munire
stesso tempo abbellire i ragionamenti suoi col vago dell'erudizione e coi colori d'un
affascinare gli animi degli uomini con questo vago pretesto di giustizia. roberti, xiii-95:
bisogno... di restar nel vago e non chiudere la porta a nessuna
la mano quando ella verrà qui al vostro vago diporto. la qual mano non
primo, si stimava ch'essendo egli vago di gloria e di riputazione, dificilmente sarebbesi
, 758: il duca carlo, vago sempre di novità, non ostante il contratto
rispecchiano pretensiosamente in un quadro mobile e vago con isbiaditi contorni che non sono più
, si respirava in quel cortile un vago odore claustrale, insieme col fascino dimesso
e pura verità. chiabrera, 1-ii-184: vago d'apprendere / senno per vivere,
ma in effetto / un grazioso e vago giovanetto: /... /.
come area fabbricabile, nulla di quel vago sentore d'ombra e di fresco,
epicuro, 26: il prezioso, vago e bel lavoro, / che fiammeggiava
/ si giunge al punto delicato e vago. 6. attribuire elevato valore
quando pare / che della canzonetta il vago andare / segua d'amica, /
. della casa, 660: quel vago prigionero peregrino /... al
, strascinando a'suoi applausi chiunque fu vago di loda. [sostituito da]
9: nella mente, quasi in vago e delizioso giardino, fiorisca una grata e
, / il prete, ch'è sì vago di giucare / e tutti i bolognesi
la nostra, mostrandosi fin nelle sue primizie vago di cose disutili e infetto d'idealismo
venus, sorella / ch'è del vago piacere, 7amor ti porse, nella prima
galante e disinvolta suora / che rende vago il sacro aonio coro, / ell'
e l'amalia, priva di quel vago prisma, guardò la figura della marchesa nella
serafino aquilano, 90: o vago anel, che in su la bianca
, xxii-388: che ti vale / tesser vago, tesser bello, / se sei
studio fervea di fanciulletta schiera / intorno al vago procacciar de'fiori. 2
8-55: « maestro, molto sarei vago / di vederlo attuffare in questa broda
. l. quirini, 101: vago di riposar, fida le membra / a
bellezza rara, / lo sdegno è vago e l'alterezza e cara. muratori,
lemene, i-365: con prodigio più vago / de l'adda in su la
/ che serba or di purità sì vago. goldoni, x-578: è una gran
il produce in luogo del vecchio è vago più di fare apparir fertile la sua mente
specie di complesso di evasione: un vago senso di sacrilega colpa cui fa da
, di lascivo amor cupido, e vago, / sovra l'estinto adon mesto
chi, nemico di me, non vago, ardea, / profana sì, ma
g. f. achillini, 153: vago ha 'l nasettino / ben profilato e
il profilato naso, quando al resto del vago volto conveniva formato, le rosate guance
pratesi, 1-391: un sottile e vago profilo di luna nuova tremolava attraverso i
profonda valle, / a piè di un vago e cristallino fonte, /..
, ripeteva, guardandolo con aria di vago trionfo: - sono venuta per andare con
qualcosa (e può essere connotato come vago, fantastico, difficilmente attuabile; anche
, lxxviii-iii-152: vidi alla fonte il vago e bel narcisso / specchiarsi e portar pena
tenea pratica. di ragionare non era vago, e stava con le febbri dove fossero
più galante e disinvolta suora / che rende vago il sacro aonio coro, / ell'
v. franco, 345: del giardin vago è la sembianza grata, / e
odora e palpa / ogni voluptuoso e vago obietto. -attento. d'
viso / risiede molto ben proporzionato / il vago, onesto e bel naso affilato.
detto, che inspirato sembri dall'altrui vago sermone. manzoni, pr. sp.
i, 13: era giuliano di vago e gentile aspetto ed aveva dell'avvenenza e
maniera imitata dagli scolastici, il proprio vago, rispondente al loro 'individuum vagum
i maggior nostri hanno lasciato / il vago stil de'versi e delle prose, /
occhio d'aurelia, che fu bensì vago, ma non vagante; luminoso,
veggo giungere ad un tempio smisurato e vago, le cui due porte, formate d'
/ dafi'aer dolce e dal prospetto vago / di questa amena e dilettosa valle,
rosso vespro l'arator protende / l'occhio vago a le terre inculte e sole.
tutta la sua febbrile attività interiore, un vago protendersi verso l'indomani, si sarebbe
: se a ventitré ore / tu di vago rossor, febo, ti vesti,
uomo delle lettere più che dell'armi vago. l. donato, lii-6-395: capitano
i'emmaginava aver, del quale / vago me stava, com'prugna del pruno
141: mira appresso di tetti asperso e vago / il lungo monte, che
. siri, ii-1369: graziono e vago discorso veramente questo del papa, col
d'annunzio, iv-1-39: il malessere vago proveniva forse anche dalla mutazione del clima
sparse, assoggettandole ad un ordine ideologico vago, riempiendo il vuoto di descrizioni e
le prime manifestazioni del bisogno sessuale nel vago fantasticare o in altri fatti consimili della
amorosa / zona selvetta ombrosa, / vago pudore di natura. -gli organi
estremo pudore, richiudendola subito con un vago sospetto di quello che può essere la
gentil sia: / ciascun è pelegrin, vago e leggiero. / l'un già
che si copre di fiori del turchino più vago e come dipinti su uno smalto d'
: rafaello... è stato vago di pulitezza e di delicatezza, si come
7. che crea un alone vago e allusivo, un'atmosfera sfumata,
non è stringente, il ritmo è vago e ripetuto; ma c'è questa capacità
ho sentito per la prima volta il vago tormento di una pungente curiosità: quella del
rosso vespro l'arator protende / l'occhio vago a le terre inculte e sole,
: non toma gran fatto bene tesser vago di abbreviar parole, segnandone col punto l'
rimedio alla mia doglia, / del suo vago sembiante il core accesi. g.
l'intelletto purgatissimo, per esempio sì vago modello del mondo, aver dato
faccia. ricci, 2-46: non il vago appariscente colore della materia, ma bensì
della carne l'anima provava un bisogno vago d'idealità. idem, iv-2-685:
ciglia / e della rosea bocca il vago giro / e il sen che puro latte
, più ricco, / con rinfiorato e vago abbigliamento, / l'oro uro del
volubile, / la vaga luna, il vago sole e il dì. saluzzo roero
. g. stampa, 102: quasi vago e purpureo giacinto, / che 'n
sulla porta della casa di rembrandt, un vago ricordo d'odore di putridero, di
/ germi corrotti, dal pomposo e vago / paradiso terrestre; e tanto osate /
in tua difesa aver la spada e 'l vago. marino, xii-579: putta
, / ch'a- mor è putto vago et ha due ale / per fugirsi da
, 8-343: amico pelletta, ho un vago sospetto, - riprese santi currao.
del bosco, e già se 'n va vago e ramingo ». -ant. nella
all'acqua chiara si chinòe per lo vago viso lavarsi. zena, 3-133: qua-
qual su tonde; / qual con un vago errore / girando parea dir: «
beccuti, 54: sì dilettoso e vago colle ameno / non vide forse mai
sedevi, assai contenta / di quel vago avvenir che in mente avevi. carducci,
. ciro di pers, 3-5: vago usignuol, che i queruletti accenti /
/ mostrando in vista queti / con un vago sembiante / ch'i'mi celassi avante
stretto da rabbioso gelo, / il vago aspetto va cangiando in mesto. giuliani
gran matre antica / si spoglia il vago manto, ogni bifolco / pone a'
tasso, 13-i-299: flaminio, quel mio vago ardente affetto /... /
, 136: bench'aito muro il vago orto raccoglia / e cinga siepe le vigne
quadro non è così raccolto né così vago: vi è maggior vastità e minor illusione
io lo spirto suo del mio amor vago. scalvini, 1-27: mi tengo
e d'ogm gala affardellata, / con vago perrucchin, lungo riccione, 7 si
diverse e l'opre antiche / onde col vago suo dipinta psiche / tal or non
ognor convien che tua biltà raffini / nel vago lume che dal ciel ti fiocca.
han possanza / d'imprimer dentro a un vago petto vivi / que'raggi ch'ella
/ passa quinci oltre a serenarmi un vago / raggio di giovinezza: o raggio amato
/ vaga con gli occhi e 'l vago piè raggira, / tutto insomma possiede e
possesso di gran reame, tuttavolta, vago solamente di sapere, quel tutto liberamente
melodie latine / diè la camena il vago stile a secchie, / tu, cappelli
sollevi a tettoia e faccia giusto e vago pendìo. 'ragna di coffa ':
rovina maggior botti / ed è più vago, al modo bolognese, / che
in superficie cordialissime, avevano sempre un vago sapore cu rampogna per tutti gli altri,
pigliava le penne, le quali lo vago vento avea mosse; alcuna volta ramorbidava
periferia della quale era un continovo e vago intreccio di figure, di rami e
guccio imbratta... era più vago di stare in cucina che sopra i verdi
oh contento!, / oggi un vago s'innesta / della gran stirpe albana /
chi tole il canto e péne al vago augello /... / e le
18: il freddo velen, rapidamente / vago, del cor di vena in vena
quella guisa portata nella quale fu già il vago ganimede dalla sua, essere potrebbe men
rappresentanza d'un fiore, che per vago ed odoroso che sia, m pochi momenti
raspa (ut diximus) fa quillo vago e suave colore chiamato violeto.
, che di natura / rassembra il vago, se non può far quanto / lei
piacevole. annazaro, iv-235: vago giardin, tu sai ben quanto è
unichi e soli di loro specie, vago di cambiar paese e stanza, gittò di
costantinopoli. baruffaldi, i-35: nel vago giro / quanti rimiro / stanchi ed
in un canto la fanciulla inseguita dal vago è rattenuta per la gonnella dalle frasche
acqua chiara e bella / com'io son vago d'un focoso umore. chiabrera,
fa d'amor tremare / l'aer vago e restare / i ratti venti. angioletti
09: com'ei [proteo] vago e gradito esser si sente / a le
, abbellire i ragionamenti suoi col vago dell'erudizione e coi di sbalordire con
fuori dalla realita mediocre, un desiderio vago di trascendere l'angustia della vita comune.
, alta donzella, / recidi il vago crin, copri di bende / oscure il
: extincto poscia e repudiato omni altro vago disio, sencia mora reciduava al mio firmatissimo
le mura poi intorno intorno / era un vago giardino, e dalle bande / di
un profondo alto pensiero / scorgo il mio vago oggetto ognor presente: / e vivo
di lucrezia sua moglie, e a sì vago spettacolo arse tarquinio d'amore, che
per riposte vie [ila] / vago di refrigerio e di quiete, 7.
vedresti il vecchio proteo, in vie più vago / aspetto che non suol, regger
, i-154: che non si mostrasse vago di regger province dove fosse molta nobiltà.
d'affissar la vista nel loro vago splendore. -reggere il braccio: porgere
leggiadria del cavaìliero, / l'aspetto vago, signorile e reggio, 7 umile
loro dirivativi: e1 dolce frutto, vago e sì diletto / constrinse già i
o determina il ricordo, alquanto vago e impreciso, di una realtà conosciuta
della mente di richiamare, anche in modo vago, indefinito o poco nitido, fatti
. e letter. ricordarsi in modo vago e impreciso. -anche sostant.
, 4-108: gli basterà assegnare ad un vago socialismo alla saint-simon... una
, / stanca del verno, il vago aprii giammai, / quando rendono i
case e di tuguri villerecci, rende vago spettacolo a gli occhi di chi vi s'
volto: / quanto potea di cintia il vago lume / mi rende a gli occhi
le chiome e che ripresse / con ordin vago i lor lascivi errori, / torse
denti sia senga rugene, né lo vago pè non node a ti in la larga
sibilla. sbarbaro, 1-277: se già vago era il luogo al ricordo come nel
/ lampeggiò d'un sì dolce e vago riso, / che i monti avre'
se quando io son più presso al vago volto / il freddo sangue si ristringe al
sole: il paesaggio si restringe, vago e montuoso, guazzabuglio di terra oscurissima.
il popolo, intollerante di ristrignimento e vago di libertà, grida, freme e urla
solca e nell'arena semina / e il vago vento spera in rete accogliere / chi
, 77: ancor dentro dal cor vago mi sona / il dolce ritentir di quella
lasciava sperare, ma teneva tutti nel vago, inafferrabile e reticente. l'interesse
concludevano a nulla e davano soltanto nel vago e nel dilatorio,...
... / poste a contemplazion del vago e biondo / gran dio de le
modestia e di non mostrarsene punto né vago né bisognoso. oliva, 538: volle
l'estro! / raccolta entro quel vago / bianco odore di fresco / lino,
luna, comm.: quivi vedrai il vago artificio di detta stanza, che di
/ re- novando a la terra il vago manto, / recamato di rose e di
grave. berchet, 1-2: se vago, com'egli è, dell'aver semplicità
virus dell'odio, non bastando il vago concetto di oppressione e sfruttamento, si
orientai piaggia serena / sorrise al candor vago, onde circonda / la fanciulla del dì
e d'ogni gala affardellata, / con vago parrucchin, lungo riccione, / si
landolfi, 20-29: come allora, / vago su questo scrimolo, solingo: /
bionda capigliatura, l'occhio cilestrino e vago di giulia. molineri, 2-185: nella
de le cose ammirabili che in questo vago fiore de la fanciullezza vostra perfettamente operate
. ricercando / le corde incominciava un vago canto. pindemonte, 1-213: ei le
perché il ricettatore debbe appresentarsi allegro e vago in tutti que'modi che possano dilettare
il ricettatore debbe appre- sentarsi allegro e vago in tutti que'modi che possano dilettare
saggio alto intelletto, / d'alte opre vago e di perpetuo onore, / saran
da prima / l'eterno agricoltor giardin sì vago / c'ha di terrestre paradiso il
senza condizione vi parlava, troppo più vago richieditore delle vostre lode che buono stimatore
). petrarca, 123-2: quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'
ricorrente: ramo collaterale misto del nervo vago che dà origine ai rami cardiaci medi
, per mezzo de'nervi del par vago ed intercostali, prima ai dorsali che
d'ogni naturai costume / circonda il vago colle e in sé ricorre. algarotti,
altro veramente non sia che un vario e vago e magnifico teatro delle ricreazioni di dio
santo / ch'io possa seguitar mio vago canto. = deverb. da
l. adimari, 140: il rider vago, il dilettoso affanno, 7
con gpinvisibil suoi vari colori, / vago pittor d'imaginati aspetti, /
dolcissimi ridotti! boterò, n-333: vago augellin... con funèbri accenti
medesimi metri / iterar per ridurli al vago stile. tasso, 16-15: meraviglioso fu
, xxx-7-41: con le sue mani un vago serto felse, / leggiadramente insieme lo
proseguo intanto fra le rinunzie il mio vago pellegrinaggio perché, se un premio pur
: del tempio fulminato e rifabricato più vago. magalotti, 20-225: ritiene anche in
: giacché noi siamo scioperati e tu se'vago di ascoltarmi, rifacciamoci da capo e
le cime più alte riflettevano un colore vago di rosa. deledda, iv-420: ad
di una riforma economica, cadeva nel vago, non afferrava i nemici della rivoluzione.
né 'l lato destro, / dal vago incontro di minuti corpi / commossi a
. i. baldi, i-119: vago nocchier ch'in legno umil ne vai /
di retro. 5. movimento vago e festoso di cose. de amicis
non concludevano a nulla e davano soltanto nel vago e nel dilatorio,...
ad un gran podere detto fiore tutto vago e riguardevole per un superbissimo palagio.
il loro parlare più riguardevole e più vago. castelvetro, 8-1-241: omero,
pomi, vedono gli amanti sempre u vago e il riguardevole del giardino.
così riguardevolmente portata come fu già il vago ganimede dalla sua, esser potrebbe meno discaro
, dal cui guardo / sereno e vago lume iunon sente, /...
con ingegnoso e divino artificio ricamato in vago rilievo d'oro per mano (stimo
udirne la sentenzia, nel qual speco / vago già di veder in lui m'aspechio
rimatori antichi, fu autore di stile vago e leggiadro. vico, 4-i-192: 1
, - egli rispose con un gesto vago. -con riferimento alle facoltà psico-fisiche
in superficie cordialissime, avevano sempre un vago sapore di rampogna per tutti gli altri,
e fia compagna / d'ogni mio vago immaginar, di tutti / i miei teneri
di quel che mi face / sì vago di sospir ch'io ne cheggio anco.
/ di quel che noi vedemmo e vago e grato. carducci, ii-8-237: sono
a chi si fosse sperduto dietro un vago rimembrare. 9. locuz.
coll'occhio in quel ricetto / così vago di fior, ricco di frutti: /
/ un dolce mover dicchi, un vago riso, / un spesso lampeggiar in
mano, / si passa per un vago monticello: / un'erta che è sì
lapillo, scoprimmo un pavimento del più vago disegno e de'più splendidi marmi antichi
. andreini, 1-133: il suo vago sembiante... mirabilmente anco ha potuto
domenico da prato, lxxxviii-i-528: nel vago tempo che febo ritorna / col fiero
di fior ringemma e lo fa vario e vago. = comp. dal pref.
cresci qual pianta di fecondo seme, / vago fanciul,... /.
n'ancide, / non seguir più penser vago, fallace, / ma saldo e
la terra. spallanzani, 4-v-123: fui vago di vedere che accadeva al gas ossigeno
. sbarbaro, 1-277: se già vago era il luogo al ricordo come nel
rio / nasce di pur, tranquillo e vago fonte, / perché licona trasse il
e la pace. siri, iv-1-344: vago il nunzio di vedere ripatriare la pace
a girtene ti affretta. ohimè che vago / arsenal minutissimo di cose / ciondola
, 97: non essere studioso né vago di sapere gli altrui segreti, però che
), o mio signor, sei vago, / eccoti un letto assai delizioso,
, si compiacque di vezzeggiando co 'l vago soavemente aspergerlo. d. bartoli, 4-3-
a chi si fosse sperduto dietro un vago rimembrare. 6. ritornare a
a contenerlo, e deve esser necessariamente vago sulla superficie della terra. romagnosi,
e secondo, condite la gravità di si vago ripulimento, sì belle scelte cose invemte
seppe per buona pezza ritrarli, tanto era vago e singolare. figuratevi una bella covata
gelo ancor io, ma un vago affetto interno / i miei vaghi pensier par
i rai, / la fiorita stagion vago rimena / di molti, non che d'
raccolto, / di riscontrarsi fuggitivo e vago / né in leggiadro soffria né in turpe
/ risiede molto ben proporzionato, / il vago, onesto e bel naso affilato.
. guarini, 67: come in vago giardin rosa gentile, /...
queste parole il signor presidente, tutto vago cominciò ad attendere quello che la signora
o nei campi ove splenda / più vago il giorno e di natura il riso.
cennini, 3-50: è di color più vago giallo resimigliante ah'oro che color che
nel fosco secol nostro / e t vago dir, che 1 più gran toschi han
ragion è morta; / de l'un vago desio l'altro risorge. cellini,
e con dolor novello / dell'un vago desìo l'altro risorge. 19
et o che * 1 tuo piè vago si stenda / et o che a
cerchi e tonde / de l'ocean, vago di gloria e d'oro, / ché
: così beltà di ninfa, al vago in atto / d'amor ristretta affatto,
indegni. miralo ora sotto di quel vago dossello formato di serafini in tal forma
d'aver la cosa amata è sempre vago? / tal che veder si può
/ ha sempre un specchio luminoso e vago, / ove l'amata rimirando fore /
tessendo il mio ritegno / scelse il vago là su d'ogni sua idea.
/ trasse del fondo, e gissen vago vago. b. corsini, 14-24:
trasse del fondo, e gissen vago vago. b. corsini, 14-24: nel
qual di formarla il mio pensiero è vago / e qual procuro di ritrarla in
quella volta il passo muove, / vago di ritrovarsi a cose nuove. g.
palmi. padula, 411: il più vago spettacolo è d'inverno nella marina del
. campatila, 2-2: chiude il vago giardin poggi odorati, / bei verzier,
una specie di complesso di evasione: un vago senso di sacrilega colpa cui fa da
effetti, / e 'l mondo rivenir vago e ridente. -rinascere, risorgere
. algarotti, 1-ix-313: chi 'l vago stil ti diede, e chi la
, vti-18: tutto il mio desire al vago viso / rivolto s'è, ed
e dare alle parole un rivolgimento più vago, porgeva ai poeti e agli oratori maggior
stanze, e lì 'l tuo cor sia vago / di far che le tue serve
stime / ch'a scriver m'apparecchi / vago d'onor. tasso, 13-iv-391:
sete. becelli, 1-91: in tal vago cimento periglioso / il tesorier del duca
a voi d'intorno cantando volano / dal vago liuto: a la lira / io
silenzio, e ciglio austero / in vago ordine stanno / gli alti sostegni del romano
una donna... un essere vago e felice, quali ne incontriamo spesso nel
di ciascun altro più dilettevole e più vago e al corpo umano, quando esso
dolce tempo l'erba, / né così vago il crin, bella e superba,
: il rozo pastorei se meraviglia / del vago rosseggiar de l'oriente, / che
su cui delineata con color vario e vago / delle terre e de'mari rotata
calvino, 5-54: fece un gesto vago, rotatorio. -che gira vorticosamente (
riposando, / tomiava col guardo il vago loco: / quasi compasso ch'un piè
/ lascia le spoglie del maggio più vago. temanza, 206: questa statua di
oscurità della camera, rotta appena dal vago chiarore della porticina aperta, ella osò
il rozo pastorei se meraviglia / del vago rossegiar de l'oriente, / che a
nanna il tuo rob- ba-fastidio è un vago spassa tempo ». = comp
per la sua armadura e il destrier vago / ch'aveva sotto rubesto e giulivo.
in porporino sovruman colore / tingerle il vago, naturai candore. f. f.
amoroso e ramoso assalto / sotto il vago galon gli morde l'anca, /
nelli i quali, se conoscono il prencipe vago di donne, cercano di proporgli cosa
vede. e non oso domandare. un vago pudore mi tiene e il cuore di
, 359: splendean l'erbette di sì vago lume / che luccicar men vaghi
bicchieri,... ed era vago di bere così e poco e spesso.
libro di syarach, 348: si è vago [marte] di sangue e di
questi disordini dal coadiutore di parigi, vago, con la ruina di mazarino, di
iv-21-48: rodano cerca il bel paese e vago / tra gallia e nerbona e nel
a un tratto la donna un romor vago / che lentamente s'avvicina. misasi,
/ tal che le donne a sì vago romore /... / a lei
, 13-i-429: questo riposto bel vago boschetto / d'ombrosi mirti e d'indorati
e possente balia / di commessione in quel vago paese, / ove prima disciese /
montemagno il giovane, i-17-11: un vago piacer dagli occhi suoi / negli animi
aggiunti... rendono il verso vago, dolce e piacevole. ma,
: l'ultimo sentimento dei più era un vago sospetto che tutte quelle maraviglie fossero un
al mormorar de tacque, / ma vago più del dolce umor di bacco, /
bassani, 3-255: spinto forse dal vago bisogno di confessarmi, di vuotare il
sacrata fronde. arici, iv-2: vago de'sacrati allori / e del- l'
falugi, 1-20: né solo el vago crino / d'opobalsamo o nardo / o
, / ponte di gemme intarsiato e vago / dove amor vidi ragionar col sole
fanno or lieto, or tristo, or vago il core. poliziano, st.
saggio aito intelletto, / d'alte opre vago e di perpetuo onore, / saran
puro, umile, / saggio, vago e gentile, / amoroso, cortese,
/ con ordine senz ^ ordine è pur vago. giovanetti, 698: vi fu
, 1-132: di servir talvolta è vago / a l'imperio gentil d'arpa sonora
del viso (anche vista in modo vago e confuso, da lontano o a causa
rancide, / non seguir più penser vago, fallace, / ma saldo e
fuggendo in palese dalla sua vaga il vago, / poscia occulto la segue fra i
iv-21-47: rodano cerca il bel paese e vago / tra gallia e nerbona e nel
cantava spiegato... un salmodiaménto vago di coro. = nome d'azione
molto bene della salsa, ché n'era vago. crescenzi volgar., 4-46:
. sercambi, 2-ii-58: essendo matteosso vago di salsicce, se ne fé a uno
galante e disinvolta suora / che rende vago il sacro aonio coro, / ell'è
: / il mortai parve più de'celesti vago. tasso, 13-77: la cadente
, aspro un poco al palato, dal vago aroma di viola. soldati, 6-250
di sangue e fama antica / giunge vago splendore e cari fregi, / anzi
schietto. magalotti, 2-21: oh gentil vago fioretto, / cui di schietto /
egli ebbe su le labbra un balbettamento vago, tra la schiuma che sopravveniva più copiosa
fogge, i loro colori! -insieme vago, indefinito dei valori formali di un'
tasso, n-iv-510: io son più vago di rivolger le carte socratiche che di maneggiar
e riposato vivo, / di fama vago e di tutt'altro schivo, / pascendomi