del duomo. rigutini-cappuccini, 172: vagire delle compagnie teatrali o equestri..
casa. rebora, 204: si ode vagire una culla, / ma la mamma
balbare, intr. ant. balbettare, vagire. 5. agostino volgar
1-90: così fecero i latini dal vagire della lingua loro sino al dì che cadde
. / in un presepe accolto, / vagire il re del ciel. pavese
; piagnucolare. -in partic.: vagire. bibbia volgar., viii-584
sin che 'l ventre grosso e lo vagire e 'l piangere del loro misero parto
ha sbarbatello che non mi venga a vagire i suoi guagnolìi rimati. = variante
'... per avventura da 4 vagire '; siccome da 4 vagina ',
3. ant. e letter. vagire, frignare. caro, i-267:
in sin che 'l ventre grosso e lo vagire e 'l piangere del loro misero parto
leggiero, orecchiuto; la sua voce è vagire. n. agostini, 4-7-48:
nato giove, perché saturno udendo 'l vagire noi si manicasse, instituirono quella danza
faceano tanto rumore che saturno non udì il vagire di giove, e il salvarono dall'
. stigliani, 1-215: taccio del vagire e del pigolare, verbi de'quali
, / in un presepe accolto / vagire il re del ciel. pascoli, 88
, / in un presepe accolto, / vagire il re del ciel. idem,
per te abbracciare. 3. vagire fortemente, frignare. ghislanzoni, 18-166
vagènte (part. pres. di vagire), agg. che vagisce. -
, vagiménto, sm. ant. il vagire, vagito.
? = nome d'azione da vagire. vagina, sf. letter
de'piccolini. = deriv. da vagire. vagire, intr. (vagisco
= deriv. da vagire. vagire, intr. (vagisco, vagisci)
culla. pirandello, 7-550: pur senza vagire, si dimenava irrequieta, si stropicciava
iii-2-212: beatrice non sentiva che l'incessante vagire della creatura nella culla, lì,
vi ha sbarbatello che non mi venga a vagire i suoi guagnolii rimati.
nascenti. = dal lat. vagire, di origine espressiva; cfr. fr
del giorno. = deriv. da vagire. vàglia1 (ant. vàlia)
la sorte ti ha posato a vagire. 3. ipp. graduatoria