, altri avvinati e tinti di acquerelle vaghissime a vedersi. d'azeglio, 1-252
, le si andavano ad aggruppare con vaghissime ondulazioni sopra la nuca. d'annunzio
, altri avvinati e tinti di acquerelle vaghissime a vedersi. = voce dotta,
, altri avvinati e tinti di acquerelle vaghissime a vedersi. idem, i-720:
, altri avvinati e tinti di acquerelle vaghissime a vedersi. vallisneri, iii-376:
, viii-130: gli regalò tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei.
sua bella simonetta gli regalò tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei.
sua bella simonetta gli regalò tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei;
ira divina, che quanto dilettavano saffo le vaghissime forme del garzone, altrettanto egli fosse
, si vagheggiavano radoppiate le maravilie delle vaghissime forniture. -arredo. calvino
balenano all'anima mille illusioni di aspetto vaghissime, ma fugaci come il momento che
non ordinaria lode, contenendo pensieri sublimi e vaghissime esagerazioni poetiche. goldoni, viii-1192:
foscolo, gr., ii-2: tre vaghissime donne, a cui le trecce
voci, ch'io vi potrei dire, vaghissime tutte, per forestiere o nuovamente formate
ma semplicemente di legno, nondimeno sono vaghissime a vedere e commodissime ad abitare.
in brievi giorni uscire loro delle mani vaghissime pitture e sculture, e di vivace e
e ne trassero mille verità ed immagini vaghissime e gentili. nievo, 273:
, le si andavano ad aggruppare con vaghissime ondulazioni sopra la nuca. panzini,
piccolissimo quanto un'ape, vestito di vaghissime piume variamente colorate. -passero
scherzosette, / ricche girandolette, / vaghissime a vederle, / di finissime perle.
, quanto un'ape, vestito di vaghissime piume variamente colorate e,..
della medicina, si coltivano le innumerabili vaghissime piante commendevoli per la bellezza e per
livree, le celebratissime giostre, le vaghissime mascherate, l'improvise planipedie, le graziose
del giorno e le stagioni con invenzioni vaghissime e proprissime. manzoni, iv-17:
. d. bartoli, 2-1-22: vaghissime sono a veder da lungi cotali facce e
la sua bella simonetta gli regalò tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei.
si era assopita in fuggevoli immagini e vaghissime ombre. -sostant. montale
, si vagheggiavano radoppiate le maraviglie delle vaghissime forniture, nella tersa calma di un
bassa', ecc., ripieni tutti di vaghissime ed erudite invenzioni. pinamonti, 304
, un sontuosi riescono alla vista vaghissime. gio, una bestemmia)
. foscolo, i-800: tre vaghissime donne a cui le trecce / infiora
. d. bartoli, 2-1-22: vaghissime sono a veder da lungi cotali facce
de'giovani n'appariva, ciò erano vaghissime giovani in giubbe di zendado spogliate e
scherzosette, / ricche girandolette, / vaghissime a vederle, / di finissime perle
che entro in quell'acqua erano cose vaghissime a vedere. 5. ragazzetto
opere. foscolo, xi-2-320: idee vaghissime, le quali sfumano innulla. mazzini,
piccola circondata da un corridore selciato di vaghissime pietre e sostentato da bellissime colonne.
foscolo, gr., ii-3: tre vaghissime donne, a cui te trecce / infiora
de'giovani n'appariva, ciò erano vaghissime giovani in giubbe di zendado spogliate e
le donne belle e nobili e con vaghissime canzoni danzando, divise in schiere,
sono gli antecedenti del romanzo sparsi di vaghissime descrizioni di bellezze femminili in quella forma
ordinaria lode, contenendo pensieri sublimi e vaghissime esagerazioni poetiche. a questa sublimità di
. tarchetti, 6-i-588: le forme vaghissime del suo corpo che la consumazione svigoriva
piccolissimo, quanto un'ape, vestito di vaghissime piume variamente colorate, e che questo
. v. consolo, 2-118: quelle vaghissime di forma e di colore della classe
donna). boccaccio, lv-91: vaghissime giovani... a cotale uficio lassandosi
quella di roma, mancano o sono vaghissime. comisso, v-125: il giorno
, quanto un'ape, vestito di vaghissime piume variamente colorate. casti, i-1-61
soggetto che si rappresenta, e sinfonie vaghissime e sommamente imitative, che opportunamente le
sua bella simonetta gli regalò tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei. ghislanzoni
leggiadri che sontuosi, riescono alla vista vaghissime. r. longhi, 510: la
, gr., ii-4: tre vaghissime donne, a cui le trecce / infiora