: e chi nel cor mi pinse tal vagheza, / ubligato gli son di render
te asummiglio, / quando fia tua vagheza mai compresa? a. f.
/ bella, lezadra, piena de vagheza. lorenzo de'medici, i-203:
/ bella, lezadra, piena de vagheza, / in cu'regna sempre perfecto
allora affettandomi, mi accese di sé vagheza. tasso, 9-2-339: quivi sopragiunse
bene / lo viso eser convene -onde vagheza / di fino amore crìa. rustico,
a saper se gli segi verili / vagheza di dilecto in suo soggiorno / u'stando
signor, del dolor mio / prendi vagheza, poiché sì diversi / miei prieghi non
, / se della morte mia prende vagheza? b. giambullari, 7-34:
ivopontide e bocca del ponto, per vagheza di riconoscere quell'antiche famose contrade,
aita, / a ciò che la vagheza / sia del suo regno qui fra noi
odorate foglie, / e de tanta vagheza, / che in te racolte son tutte
assalito il nimico scomposto e sbandato per vagheza di preda, lo ripinse a'navili.
, che non è mestiere, con vagheza e con soperchievole piacere dimora nelle creature
cinque isolette di molta fertilità e vagheza, piene d'alti e spaziosi alberi
morando, 8: l'apparente vagheza sola si considera ne'tulipani nelle peonie
): chi nel cor mi pinse tal vagheza / ubligato gli son di render censo