adomata da voi? 5. vagheggiato. giusti, i-182: una cara
contrario di quel che l'anima sua aveva vagheggiato e agognato. viani, 19-777:
, tante promesse, un avvenire così vagheggiato, e così tenuto sicuro, e quel
un occhio innamorato. 2. vagheggiato. serra, ii-368: la missione
più lento, a radere / il vagheggiato suolo; /... / le
svevo, 2-412: in passato egli aveva vagheggiato delle idee socialiste, naturalmente senza mai
più lento, a radere / il vagheggiato suolo; / com'ape fa indugevole
3-162: se questo corpo può esser vagheggiato da questo aria, nel quale è fisso
tevere, diceva plinio, è ornato e vagheggiato da più ville che non tutti gli
tecnica del vagheggiato progetto, farsi editore e in certo
discende dal cielo a collocarsi nel calice vagheggiato del fiore, per quale attrazione ha saputo
sindacalismo giuridico, in omaggio a un vagheggiato governo dei produttori. =
, agg. immaginato, sognato, vagheggiato, rievocato idealmente con la fantasia.
anche espresso con la parola); vagheggiato nella mente, racchiuso nella memoria.
'. 5. desiderato, vagheggiato. pavese, 8-116: qual è
stesso poeta. 2. vagheggiato. nievo, 706: i bei
suggestivo); ambizione impossibile; ideale vagheggiato. casoni, 39: illusioni amiche
. cicognani, iii-2-83: aveva vagheggiato, con l'immaginativa, che la sposa
. -anche: desiderato, sperato, vagheggiato; temuto, paventato. dante,
. -perseguito con insistenza, alimentato, vagheggiato (un'idea, un proposito,
fucili. cicognani, iii-2-215: aveva vagheggiato l'idea di raccogliere, lei,
. sognato. -al figur.: vagheggiato, immaginato; inventato. tesauro
3. intuito; presentito; vagheggiato, immaginato. manzoni, ii-379:
rami. 2. figur. vagheggiato, immaginato, percepito intellettualmente o sentimentalmente
meditate. 3. predisposto, vagheggiato o programmato, architettato, macchinato,
, che, qualche volta, non abbia vagheggiato l'imeneo siccome una condizione di indipendenza
. 2. per simil. vagheggiato con l'immaginazione. boccaccio, iii-1
sempre la terra santa, ove aveva vagheggiato il martirio. bocchèlli, 14-340: le
a lungo, con tormentosa ostinazione o vagheggiato come attuabile anche per mezzo di intrighi
napoleone... ma certo avea vagheggiato un regno murattiano in napoli e uno
fissamente, con intenzione; rimirato, vagheggiato; fatto oggetto di attenzione, considerato.
non fosse stato da qualche professor grande vagheggiato e ritratto. carducci, 659:
gran panneggiamento / nella ricchezza d'esser vagheggiato. 5. artificio che serve
possibili, ecco ciò che io aveva vagheggiato nel silenzio di questo ritiro. moretti,
divino). -anche: immaginato, vagheggiato (indipendentemente dalla realtà o contrariamente
. (superi. piaciutìssimo). vagheggiato, desiderato per la bellezpl, per
e 7. impresso, raffigurato o vagheggiato nell'animo, nella fantasia, nella
mondo della fantasia o dell'immaginazione, vagheggiato o descritto, specie in poesia;
sublime scrittore che forse un giorno aveva vagheggiato di divenire, aveva rotto i ponti
vivere, l'ideale soave e tormentosamente vagheggiato, è in potestà di.. di
preluce in purgatorio per esservi desiderato e vagheggiato. 4. manifestarsi in anticipo
, agg. intuito, immaginato, vagheggiato prima che si compia, che accada
per quel 'lui 'sconosciuto e vagheggiato, al quale consacrerà più tardi tutti i
, leggiadro e ricco di belle qualità vagheggiato idealmente come sposo dalle adolescenti (con
figur. letter. puledra alata: ideale vagheggiato poeticamente (ed è reminiscenza del mito
il più vero dei paradisi, il vagheggiato paradiso americano. -figur. oggetto
258: il 'movimento 'da noi vagheggiato, che doveva restaurare l'ordine e
b. croce, ii-6-443: avevo vagheggiato pei miei ultimi anni, se non
nei vari nazionalismi coi loro accompagnamenti ai vagheggiato assolutismo, di ricostituenda nobiltà e di
di quello che c'è al presente; vagheggiato come buono perché appartenente al passato.
diventare il lettore modello che egli aveva vagheggiato. 4. imitazione molto sbiadita
alla figura del ministro, un ideale vanamente vagheggiato e risperato di educazione politica.
. chiabrera, 3-173: ho similmente vagheggiato la stampa della 'gerusalemme': parmi
/ bel nuvolo rosato, / acceso e vagheggiato / dall'aurora del dì? valeri
sempre... le aspirazioni trovarono il vagheggiato successo. così gli è accaduto di
affine... al governo tecnico vagheggiato dai socialisti, specie sansimoniani. gramsci
del suo parmi- gianinor io lo ho vagheggiato alla steccata anche per parte sua.
b. croce, ii-6-443: avevo vagheggiato pei miei ultimi anni, se non una
numeroso stuolo d'amanti non sia stato sempre vagheggiato o seguito ». fagiuoli, xi-143
bel nuvolo rosato, / acceso e vagheggiato / dall'aurora del dì?
roba sognata. 2. figur. vagheggiato nell'immaginazione (o anche nel ricordo
sospiratissimo). desiderato, bramato, vagheggiato con profondo affetto, ammirazione o desiderio
rende la smania contraria; e nel vagheggiato spostamento di tutte le classi l'ordine sociale
stuolo d'amanti non sia stato sempre vagheggiato e seguito ». brusoni, 4-i-246:
pel ducato di milano da vari prìncipi vagheggiato e fra lor combattuto. colletta, 2-i-110
un ottocento, s'intende, soltanto vagheggiato. 4. rimanere disorientato e
. ant. desiderato ardentemente, agognato, vagheggiato. gualdo priorato, 9-39: alla
ambito di astrattezza ideale. -anche: vagheggiato per puro piacere fantastico, praticamente irrealizzabile
con il suff. frequent. vagheggiato (part. pass, di vagheggiare)
pel ducato di milano da vari prìncipi vagheggiato. cesarotti, 1-xxviii-332: per costui colpa
speranze, tante promesse, un avvenire così vagheggiato, e così tenuto sicuro, e
, il più vero dei paradisi, il vagheggiato paradiso americano. vagheggiatóre,
/ bel nuvolo rosato, / acceso e vagheggiato / dall'aurora del dì? /
nei suoi sogni bovari- stici, aveva vagheggiato come traguardi sublimi: londra, parigi!