ombra dei pioppi che il vento faceva vagare sul polverone. afèlio, sm
credenze. de sanctis, ii-12: quel vagare dell'uomo che non afferra la questione
. intr. con la particella pronom. vagare tutt'intorno, andare errando di qua
di sé, tutto assorto nell'immateriale vagare dell'idea e dell'imagine, trascurato dunque
e là, far giri oziosi, vagare senza meta, senza costrutto. boccaccio
avvoltàcchio). ant. aggirarsi, vagare con incertezza. caro, 15-i-16:
uscire del diritto filo del suo corso e vagare per tutto il cerchio, questo non
, e ancora sento il suo chiò chiò vagare nel silenzio della sera.
uscio, l'elezione / nostra fu di vagare alquanto in volta. [sostituito da
mai né tempo né spazio, di vagare dietro il verisimile sdimenticati del vero,
mai né tempo né spazio, di vagare dietro il verisimile sdimenticati del vero,
impeto, tremare come nella febbre, vagare per la stanza agitato dal dio,
andare in qua e in là, vagare, passeggiare; viaggiare. francesco da
fuorché nell'arte, che è quel vagare dell'uomo che non afferra la quistione
. palazzeschi, ii-104: si vedono vagare, girare, roteare / a gran velocità
occasioni di piacere); passeggiare, vagare piacevolmente (godendo dell'amenità del luogo
sopra questa, e mi diedi a vagare dissennato per quell'altra parte dell'edifizio
= comp. da dis-che indica dispersione e vagare (v.). disvago
. divagaménto, sm. il vagare qua e là senza una meta precisa
vi verme desiderio delle ali / per vagare sui flutti, e per volere divino /
via del calvario e fu condannato a vagare fino alla fine del mondo. guerrazzi
. erràbìlis, deriv. da errare 'vagare '. errabondàggio, sm.
vagabondo, ramingo. -anche: che ama vagare, incapace di star fermo in un
. erràbundus, deriv. da errare * vagare '. erraménto, sm
là, senza una meta precisa; vagare senza una direzione; andare ramingo,
. = lat. errare * vagare ', al figur. 'sbagliare '
. erràticus, deriv. da errare 'vagare ', 'errare, sbagliare
diventata esangue; le ombre incominciavano a vagare sulle lame dei salici. gatto,
dal part. pres. di vagdri 'vagare ', 'andar qua e là
', deriv. da èvagàri * vagare '; cfr. fr. évagation.
fuora della porta. poi ne dette libertà vagare per il vaticano; faticato finalmente da'
, e li lasciava giorno e notte vagare a loro piacimento per boschi e forre
tecchi, 9-60: nell'aria cominciano a vagare -ma stenti, sbandati per il troppo
: nel rezzo delle selve si veggono spesso vagare delle forme bianche, fioche. barilli
1 flutto 'e dal tema di vagare 'andare qua e là').
-spostarsi da un luogo all'altro, vagare (una persona, o finche lo
.. vostro stilo ora concederete il vagare a freno sciolto per le campagne aperte-dal
locuz. -andare di gente in gente: vagare da un paese all'altro, da
giuoco. / ed ha disposto paese vagare, / e non tornar al suo signor
giràndolo, aus. avere). vagare qua e là senza meta, girellare;
errando di qua e di là, vagare; aggirarsi (e, in senso
gira e rigira, gira e volta: vagare, spostarsi da un luogo all'altro
-spostarsi da un luogo a un altro; vagare, errare; avanzare, camminare.
ch'uscisse - gire intorno: vagare, peregrinare. mai di mano di pizzicagnolo
intr. [giròvago, giròvaghi). vagare qua e là senza mèta o senza
2. per estens. che trascorre nel vagare per diversi luoghi e paesi (il
impigrisce. -far indugiare, lasciare vagare. d'annunzio, iv-2-58: ella
che metta perciò il conto di lasciar vagare le acque del reno e del resto
deportata la figliola e come inquilina lasciarla vagare per li altrui alberghi. piccolomini, 1-326
mancanza di materiali, fu costretta a vagare incerta tra le congetture, e quindi
-spostarsi da un luogo a un altro; vagare, errare; avanzare, camminare;
pecora. -ire intorno: peregrinare, vagare. g. b. casaregi,
(isvago, isvaghi). ant. vagare, errare, andare qua e là
= voce dotta, lat. evagari « vagare, andare errando », con passaggio
con chi più ciascun dilettava, dieronsi a vagare. martello, 271: selve
stati malvagi o scellerati, costretto a vagare di notte sulla terra in figura di fantasma
, 2-xv-136: nel suo stracco latinésco vagare di parole, c'è un uomo non
orazione ha seco dispiegata campagna a ubertosamente vagare. = comp. di *
di me, e fui ridotto a vagare intorno ai loro limiti, come un
zione in quel nostro malsicuro vagare. -che è esposto a pericoli
incapaci a mareggiare. -per estens. vagare nello spazio (un astro).
reddere, la cui maturità noi lasci vagare. ottimo, i-44: dice 'con
petrocchi [s. v.]: vagare per i meati d'un problema.
meta o senza una meta precisa: vagare a caso, senza essersi prefisso un
realtà contingente, perdersi nella contemplazione, vagare negli spazi dell'immaginazione o nel sogno
sera una febbre tacita e venisse a vagare nel prato pio. ma non sentimmo
soffi intermessi. 4. vagare, errare, girovagare. -al fìgur.
, girovagare. -al fìgur.: vagare col pensiero, errare con l'immaginazione.
esposi), partendo dai quali è impossibile vagare incertamente nelle regioni nebulose. stuparich,
divertimento. - anche: vagabondare, vagare di notte. roberti, vili-1-28
3-133]: di uno che era solito vagare di nottetempo alcuni dissero che notticava,
]: di uno che era solito vagare di nottetempo alcuni dissero che notticava, altri
. che è solito (o predilige) vagare o passeggiare di notte; che ha
e dal tema di vagàri * errare, vagare '. nubìvoro, agg. letter
il casa, giudiciosissimo poeta, volea vagare liberamente e scorrere per l'armoniche vie,
nello splendore del giorno. -errare, vagare (un sorriso). testi,
'e dal tema di vagati * vagare, errare '. ondògrafo, sm
, con probabile riferimento all'abitudine di vagare lentamente nei prati. opiliónidi
: vedevo nel laboratorio vuoto oscillare e vagare la fiamma di una candela.
tema del lat. palàri 'vagare, errare qua e là ').
meretricio; prostituirsi. -per estens. vagare per proprio diletto e senza una meta
passeggiar soldati. -aggirarsi, vagare (anche con riferimento a concetti astratti
alpestre che, speso qualche tempo in vagare, non desideri anzi che muoia vedere
senno e lo intendimento. -lasciar vagare lo sguardo. verga, 1-55:
in un edificio, in un labirinto; vagare senza trovare la via di uscita.
impressione di magìa e di mistero); vagare, gironzolare senza una meta precisa.
ch'è la mente. 59. vagare col pensiero, per lo più con scarsa
gravi d'ignoranze. 6. vagare con la mente e la fantasia. -anche
ombra, condannata dall'eterna giustizia a vagare secoli e fecoli per que'luoghi.
sera una febbre tacita e venisse a vagare nel prato pio. -verde prato
. nievo, 523: chi la vedeva vagare vestita di bianco sotto le procuratie nella
; la fanciulla si diede allora a vagare per il mondo alla ricerca dell'amante
una penna rafferma all'orecchia destra, vagare oziosi. -ormeggiato. rovani
, gli occhi); non lasciarlo vagare. cavalca, 21-187: gli occhi
raggiraménto, sm. ant. il vagare tutt'intomo; l'andare spostandosi per
lo più con la particella pronom. vagare, andare errando; aggirarsi assiduamente per
a tal'epoca? 28. vagare con il pensiero o con l'immaginazione.
. (ramingo, raminghi). vagare senza una meta, senza una direzione
nelle espressioni andare, fuggire, mandare, vagare ramingo). giacomino da verona
pronom. aggirarsi in un luogo, vagare, anche senza una meta precisa o
. remo) e dal tema di vagare 'errare, vagare \ remmaritato
e dal tema di vagare 'errare, vagare \ remmaritato, v. rimaritato
. nievo, 523: chi la vedeva vagare vestita di bianco sotto le procuratie nella
. -diventare meno frequente (il vagare di un animale). n
di me, e fui ridotto a vagare intorno ai loro limiti, come un predone
facto, gli quali nell'aspecto del vagare del sole ad tre parte dritamente corrispondevano
andare errando di qua e di là, vagare; aggirarsi. a.
475: saranno puniti coloro che avessero lasciato vagare dei pazzi o dei furiosi posti sotto
lecchi, 10-315: continuò dunque a vagare qua e là, entrò in qualche caffè
30. aggirarsi in un luogo, vagare. niccolo da poggibonsi, cxxxi-35:
di un luogo; andare in giro, vagare, gironzolare. lubrano, 2-8
. -per estens. aggirarsi, vagare (per lo più con cattive intenzioni
e letter. aggirarsi in un luogo; vagare. ariosto, 195: s'alcun
tavolo in tavolo. 9. vagare qua e là con la mente.
. tenca, 4-131: erano lasciati vagare i cani, che alla voce de'
23-125: perdermi per sciocche ambagi, vagare per sentieri fittizi, scioccheggiare per straducole
forman concento. 4. vagare, bighellonare. savonarola, 7-i-132:
è levato a giuoco / edha disposto paese vagare / e non tornare al suo signor più
di me, e fui ridotto a vagare intorno ai loro limiti. 11
della curvatura egualmente dal mezzo partendosi possa vagare. -che mostra un alto grado
,... la mente poteva vagare libera e protetta. -assolto da
ancora a svilupparsi di sieme ed a vagare più liberamente nel corpo uma-
brignetti, 10-54: non si può vagare liberi dai lacci e slegati, se non
codici umani. -completamente libero di vagare, di spaziare, di inventare (
di dirigersi verso la propria meta; vagare senza meta, anche dopo aver perso
solo) e dal tema di vagare (v. vagare).
dal tema di vagare (v. vagare). solivo, agg
7. ant. aggirarsi in ozio, vagare senza una meta precisa. romanzo di
come di un incubo, un sonnambulo vagare nel fango, nel buio della foresta
filosofia. 4. il lasciar vagare liberamente il pensiero, senza concentrarlo verso
percorrere contrade in cerca di sostentamento; vagare senza meta, sparpagliarsi su un territorio
-percorrere una strada, attraversare un luogo, vagare, in genere senza una meta precisa
l'immaginazione, con il sentimento; vagare fantasticamente fra immagini, pensieri, ricordi
e non intendarmi e che vi possono fare vagare la mente. 5. maria maddalena
capitano per isperanza di guadagno, a vagare e a predare si misero.
par che ne ammicchi. 5. vagare alla ricerca di qualcosa; muoversi con agitazione
pecchi, 9-60: nell'aria cominciano a vagare, ma stenti..., i
2. locuz. andare in stregazzo-. vagare di notte comf. f. frugoni
anni. giornale agrario toscano, iv-94: vagare tra i cespugli, nei talleri,
16. -non avere terra ferma: vagare, girovagare senza una meta fissa.
.. s'è poco, hai da vagare; s'e'traballa, hai da scampare
partic. senza una meta precisa, vagare; andare attorno (anche con la particella
, in modo casuale; aggirarsi, vagare senza una meta. serdini, xxxlx-1-7
= da travalcare, con accostamento paretimologico a vagare. travagatóre, agg. (
, e come un mercenario mi costrinse a vagare per il mondo, e fino agli
= agg. verb. da vagare. vagabondàggine, sf. vita da
. 2. figur. il vagare della mente da un pensiero all'altro;
ha cessato. 2. il vagare irrequieto del pensiero da un argomento a
, deriv. da vagàri (v. vagare) sul modello degli agg. in
vagaménto, sm. disus. il vagare, il girovagare, l'an
. = nome d'azione da vagare. vagamóndo (ant. vagamundo)
vagante (pari. pres. di vagare), agg. che vaga, che
(v. vacare). vagare, intr. (ant. ausil.
, 1-88: vede suoi nimici liberamente vagare per tutta la francia senza reparo.
= voce dotta, lat vagàri e vagare, denom. da vagus (v.
. = nome d'agente da vagare. vagazióne (ant. vagagióne)
ant. vagagióne), sf. il vagare in luoghi diversi; l'errare ramingo
. vagatto -ònis, nome d'azione da vagare (v. vagare).
azione da vagare (v. vagare). vagellàio (ant.
origine incerta: forse da riconnettere a vagare o, anche, a becero.
4. intr. ant. girovagare, vagare. navigazione di san brandano, 80
intr. (vàgolo). letter. vagare, errare qua e là senza una
cassaforte. = frequent. di vagare. vagonata, sf. quantità
vanare, intr. ant. vaneggiare, vagare, perdersi con la mente.
nella mia imbecillità 2. vagare con la mente, trascorrere da un pensiero
di là 6. ant. vagare senza meta, andare ramingo. anonimo
con chi più ciascun dilettava, dieronsi a vagare. f. f. frugoni,
con la mente, con la fantasia, vagare fra immagini e ricordi. aleardi
4. l'aggirarsi, il vagare senza una meta precisa; camminata,
andare errando di qua e di là, vagare, aggirarsi per lo più sempre nello
. volgo) e vagati (v. vagare). vulgo1, v. volgo
zìngaro). scherz. vagabondare; vagare qua e là senza una meta precisa,
o stare a zonzo: passeggiare, vagare qua e là, senza meta, per
confondere e obnubilare la mente; lasciare vagare i pensieri, fantasticare. firenzuola,
(zónzolo). letter. passeggiare, vagare senza meta, andare qua e là