bacchetti, 2-97: mi chiamava vagabondo, epicureo e affastellatore di nuvole e
riva, / l'ale spruzzasti al vagabondo insetto. arici, 70: e distinse
: sotto il ponte si corica [il vagabondo] / con la volta di un
, 5-16]: imperò che 'l vagabondo nella diversità de'pensieri si dilunga dal
le mani nelle tasche, 10 sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo,
orizzonte annuvolato. montale, 41: un vagabondo di lassù / scioglie manifestini sulla corte
come un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando
5-112: aveva la fama d'un vagabondo, senza arte né parte. buzzati,
fare lo suo officio, stava tutto vagabondo e astratto. boccaccio, dee.,
, le mani nelle tasche, lo sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo,
. 3. vecchio mendicante e vagabondo che a milano vive ai margini della
1-54 (i-622): come scioperato andava vagabondo per la città e sovente a le
biante, sm. ant. vagabondo. lippi, 3-67: maestro
, e un fiore all'occhiello -io terribile vagabondo. palazzeschi, ii-696: dietro ancora
). mariuolo, briccone; vagabondo, pitocco. -anche con intonazione
4. ant. mendicante, pitocco; vagabondo. pulci, xxx-n-8: ed io
. condurre vita da mendicante, da vagabondo. m. franco, 1-13:
poveri / col tuo tacco di eterno vagabondo, / usignuolo fischiato dal silenzio, /
ardito,... dissoluto e vagabondo come becco, non domato come brado
, / oh buono un briciolo / di vagabondo, / oh che sapienza / la
d'ogni umana brigata, come un vagabondo che si accolga alla cena del dì
monti, x-3-246: l'ale spruzzasti al vagabondo insetto / e le lubriche anella serpentine
, 1-216: andando il dipinto parpaglione vagabondo, e discorrendo per la oscurata aria
: il più giovine e più piccolo vagabondo e disperato che io abbia mai visto
. chi viaggia a piedi; viandante; vagabondo. boccaccio, dee., 9-9
= dallo spagn. cantonero * ozioso, vagabondo '. cantonuto, agg. ant
suo prototipo, il turco qazaq * vagabondo '), come veste tipica dei
non si trovava un ozioso o un vagabondo nemmeno a cercarlo col lumicino.
fossati sì che finirai se non peggio. vagabondo! calvino, 1-490: e sì
leonardo, 1-216: andando il dipinto parpaglione vagabondo, e discorrendo per la oscurata aria
l'aria non ho già d'un vagabondo, / qualcosa di civile ci si vede
: un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando
come un turbine vasto, incalzante, vagabondo... solleva anche i fuscelli nascosti
kazak che è dal turco-tataro qazaq * vagabondo '. cosanato, sm. chim
, i-83: ma boia d'un vagabondo, lo sai che [quelli del circo
che fosse un nome come vigliacco o vagabondo e rispondevo per le rime.
meritate; siete un discolo, un vagabondo. giusti, 2-97: salgo, si
altro era egli mai, che un vagabondo, / un mendico, un fauito
: in questa selva sovente ameto, vagabondo giovane, i fauni e le driadi
velivolo / dell'acero del tiglio, il vagabondo / paracadute argenteo del cardo, /
e là, per luoghi diversi; vagabondo, ramingo. -anche: che ama vagare
. m. -ci). letter. vagabondo, randagio; ramingo; nomade.
che significa 'errare', ciò è andare vagabondo, onde * pianeta 'non vuol dir
dell'acero, del tiglio, il vagabondo / paracadute argenteo del cardo, / la
, che sta ferma / nel cielo vagabondo. -la mezzaluna (nelle insegne
a la preda, / tal, benché vagabondo altri lo creda, / me
, indolente, svogliato, neghittoso, vagabondo. rovani, ii-582: era un
v-9: in questa selva sovente ameto, vagabondo giovane, i fauni e le driadi
): un turbine vasto, incalzante, vagabondo... solleva anche i fuscelli
: un turbine vasto, incalzante, vagabondo... solleva anche le festuche
un certo animaluzzo scialacquato, ritroso e vagabondo, atto ad inciampare in ogni festuca
. nelli, 6-3-6: egli è un vagabondo del fondaccio della calabria, allignatosi qui
sempre le denuncie e le carte di un vagabondo, di uno sconosciuto! non ti
si sceglie mica un babbuino, un vagabondo, uno sciupone, o che abbia il
si pensi a furibondo, gemebondo, vagabondo, ecc. fremènte (part
le mani nelle tasche, 10 sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo,
un refrattario, uno sperduto, un vagabondo; fuori sacco era l'uomo che non
; malandrino, birbante, imbroglione, vagabondo. -anche sostant. -lingua furba o
ant. che è di vile condizione, vagabondo, pitocco. cornaro, 91
.: fare il pitocco, il vagabondo. lippi, 2-55: tal freddo
da mendico, da pitocco, da vagabondo, da ribaldo. a
. gallofo 4 mendicante, pitocco, vagabondo '(cfr. qui le citaz.
compagnia d'uno del paese, un vagabondo, un avanzo di galera. bocchelli,
ventura, in cerca di fortuna; vagabondo; avventuriero. massaia, x-13
uccel- laccio un po'girellone e vagabondo, pure, al vedere, t'è
mestiere; che non ha fissa dimora, vagabondo. -in senso generico: che va
nello spagn. è docum. golfo * vagabondo, ladruncolo ', forma regressiva di
gialli. 2. disus. vagabondo, parassita, scroccone. cuoco,
voce dotta, lat. grassàtor -5ris * vagabondo, ladro di strada ', deriv
grave indigenza. pirandello, iv-429: vagabondo! non hai da far le spese
grugno ispido, una specie di poeta vagabondo, sbracato, sbrindellato, ma imponente
-anche: persona di infima condizione, vagabondo; mendicante. c.
. dallo spagn. guitón 4 mendicante, vagabondo ', 4 picaro ': v
guitón (arag. guito) 4 vagabondo, mendicante, miserabile; picaro '
dichiaratolo, alla prima, imbecille e vagabondo, [il com missario
te fanno a forza / gir vagabondo per lontan paese. 2.
riveggo il padre bonomi, il solito vagabondo di sette anni fa; peggiorato, mi
di lor campò di male inciampo. vagabondo, atto ad inciampare in ogni festuca,
, 1-290: una segreta affinità di vagabondo forse, o non so che altra simpatia
si senti vinto. lui, l'eterno vagabondo, il nomade, il lavoratore indefesso
. baldini, i-140: lo specchio vagabondo del canale vapora la sua inerte malinconia
'. calvino, 98: un losco vagabondo da troppo tempo infesta il nostro territorio
ricetto ai cani randagi e a qualche vagabondo più intrepido. -con riferimento a
dichiaratolo, alla prima, imbecille e vagabondo, lo fece tradurre alla regia pretura
notte alta ed è aggredito da un vagabondo, non può invocare il fioretto e
vasto, incal zante, vagabondo... va a cercare negli angoli
un grugno ispido, una specie di poeta vagabondo, sbracato, sbrindellato, ma imponente
lo stanco passaggier stupido arresti / il vagabondo piede, e fermi i lumi /
negato giogo / a pastor duro, a vagabondo armento / candida splende, né di
cucire. montale, 5-35: un vagabondo di lassù / scioglie manifestini sulla corte /
. -anche: canaglia, delinquente, vagabondo, scansafatiche, fannullone. cattaneo
tale ambiente; teppista, fannullone, vagabondo. fanzini, iv-370: '
» è una parola di qui per dire vagabondo e scampaf orche. =
ho un mio fratello molto leggiere e vagabondo, che tutto dì va or qua or
l'isola d'i sardi, vagabondo, intendete bene, affaticato, stanco,
genti, dovesse supplicare dal più pezzente vagabondo 'l'estremo tozzo d'un muffito
invano. gozzano, i-1312: sono andato vagabondo per i giardini lungo la dora e
, martini, 7-196: un vagabondo / ero, nel chiuso: ero te
malaticcio. misasi, 3-22: il vagabondo, nel vedere entrare la giovane donna
vita disordinata, irregolare, errabonda; vagabondo. papini, iv-293: il
per modo di dire, era un vagabondo numero uno, un biondino manesco e
a raccoglierli. montale, 5-35: un vagabondo di lassù / scioglie manifestini sulla
a terra, breve interrogatorio. è un vagabondo -di chi è il cavallo -del tale
e incivili; villano, pitocco; vagabondo. d. bartoli, 4-1-259:
chiamò gli sbirri e disse: -un losco vagabondo da troppo tempo infesta il nostro territorio
passi, quasi a darmi / del vagabondo illuso. è la mia ombra. pio
, iv-2-1008: il salonico era un vagabondo à cui ella aveva messo il nome di
pavese, 1-54: sembrava un vagabondo tant'era strappato, con una
possa dir suo. -sm. vagabondo. c. e. gadda,
da migrare, sul modello di errabondo e vagabondo. migragna e deriv., v
1-512: ove sei tu, amico vagabondo? fra i nuraghi dell'isola misteriosa?
per modo di dire, era un vagabondo numero uno. -per modo di esempio
colombino. gozzano, i-364: il vagabondo / paracadute argenteo del cardo, /
paese. angioletti, 1-114: il vagabondo veniva tutte le sere al circo mettendosi
le langhe, ma io di fare il vagabondo non me la sento.
o viator sconosciuto, / o sognator vagabondo, / o nauseato del mondo,
una vita randagia, raminga; girovago, vagabondo. - anche: emigrante.
sentì vinto. lui, l'eterno vagabondo, il nomade, il lavoratore indefesso
sia tua colpa il saettare / da fanciul vagabondo e non curante, / senza veder
diventare, chi vi va dietro, un vagabondo. manzi, lxxxviii-11-581: scrivendo essorti
fuggirai i parlari superflui e l'andare vagabondo oziosamente e se ti rimoverai di udire le
le novelle api, per l'animo vagabondo, spesse volte si fuggono se non s'
potesse lasciarlo andare più per le strade vagabondo. a. dandolo, lii-14-166:
dall'ossigeno di quei favolosi danari, il vagabondo procedeva nel mezzo della strada.
collaccio non se tè egli fiaccato il tuo vagabondo? = voce panromanza, lat
[turchi] nella lingua ebrea significa vagabondo o fuoruscito, nella ottomanica rusticano o
tu fuggirai i parlari superflui e l'andare vagabondo oziosamente,... troverai tempo
un rapporto che vi dà per ozioso, vagabondo, sospetto e senza domicilio. fogazzaro
e invece nessuno è più strambo e vagabondo di lui. sbarbaro, 1-138: non
un certo animaluzzo scialacquato, ritroso e vagabondo,... e là dove gli
, 49: 'palandrone'e 'pelandrone': vagabondo, ozioso. = var.,
palante, agg. ant. vagabondo. - anche sostant. caviceo
2. per estens. dial. vagabondo, straccione. c. salvioni [
-pappo. gozzano, i-364: il vagabondo / paracadute argenteo del cardo.
2. per estens. giramondo, vagabondo. lalli, 2-2-28: avesse almen
lo stanco passaggier stupito arresti / il vagabondo piede e fermi i lumi / nell'immensa
: un turbine vasto, incalzante, vagabondo,... va a cercare
infermo lan- gue, / l'animo vagabondo esce di strada; / poiché esso vaneggia
.. fossi mai / stato anch'io vagabondo per via peccaminosa. bacchetti, 13-203
giudizio / e scoprir mi vorrà per vagabondo, / andrà a pellegrinar all'altro
/ e chi comincia a fare il vagabondo, / convien che muoia cittadin del
canto / più lontano d'un rauco vagabondo, / nell'alta notte, era la
, che è quasi primo cielo e quasi vagabondo, e perverrai all'octava sfera che
moravia, vti-23: ti ammazzo sai, vagabondo, pezzente. -che chiede umiliandosi
fatto neppur lontanamente accenno a quello scioperato vagabondo, a quella creatura perduta, a
). popolano astuto e sfrontato; vagabondo, imbroglione. -in partic.:
nome alla divisa / scialba, dal volo vagabondo al bruco / nero-verde, flagello delle
basso mondo / un piropo animato e vagabondo. -agg. rosso vivo.
andare attorno in lusso a fare il vagabondo..., io pregherei dio
uona informazione; poiché il rollar ogni vagabondo fa spesse fiate incontrar alcuni sediziosi poltroni
cammarano v'era meglio riuscito ritraendo quel vagabondo straccione e poltrone col sigaro in bocca sulla
: si faceva innanzi [un vecchio vagabondo] all'agente di guardia sulla porta della
porticano, sm. ant. pellegrino, vagabondo che dorme o vive sotto i portici
), sul modello di sitibondo, vagabondo, ecc. potacciòlo, sm.
deriv. da precipitare, sul modello di vagabondo, sitibondo, ecc.
predare), sul modello di vagabundus 'vagabondo ', ecc. predace,
annunzio, iv-2-1008: il salonico era un vagabondo a cui ella aveva messo il nome
lucini, 4-159: un garzone prestinaio, vagabondo, falegname, impiegato di ferrovia,
/ tu noi trovi un padrone, vagabondo. la cafiria, 1-38: e
ignoti lidi, vagamon- do, -non vagabondo, intendete bene, -affaticato, stanco,
a biasimo, vale quanto il nostro 'vagabondo '. -con uso awerb.
. e. gadda, 22-116: vagabondo tra i marmi a firenze e nel sole
, 892]: qualunque... vagabondo vaderà alcuno cittadino...,
albergo, udì la sinfonia. / qual vagabondo e libero a diletto / per le
mietitor. graf, 4-146: fosco uccel vagabondo, io mi ricordo / che nel
i-23: musa, dettami tu di un vagabondo, / d'ingegno ben intinto in
. valeri, 3-168: povero vecchio vagabondo, / scuoto il ramo, la prugna
, de- nom. da erraticus 'vagabondo, errante '. radegato (
pres. di ramingare), agg. vagabondo, errabondo (una persona).
, quindi servile. -sm. vagabondo e, anche, barbone. albertazzi
] ravondo per sviluppo di erràbundus 'vagabondo, errante ', col suff.
/ dell'acero, del tiglio, il vagabondo / paracadute argenteo del cardo. lisi
: un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi,.
lucini, 4-159: un garzone prestinaio, vagabondo, falegname, impiegato di ferrovia.
della panca. calvino, 107: il vagabondo aveva fatto strigliare il povero mulo e
. non crudele, non rattore, non vagabondo. sacchetti, v-207: o infelice
il canto / più lontano d'un rauco vagabondo, / nell'alta notte, era
deriv. da recentare, sul modello di vagabondo, moribondo, ecc.
deriv. da reiterare, sul modello di vagabondo, ecc. reiteraménto, sm
da remigare, sul modello di meditabondo, vagabondo, ecc. remigale, agg
: l'uranoscopo è un pesce solitario e vagabondo. si pasce di carne, ed
di elemosina; miserabile, straccione; vagabondo (e ha una forte connotazione spreg
con la fuga, riprendendo la vita del vagabondo. angioletti, 8: alcuni erano
futuro,... trionfa del vagabondo de la turbe che ella si strascina dietro
quiete / d'estiva notte, il vagabondo passo / di rincontro alle ville soffermando
: curvo sulla ringhiera del ponte, un vagabondo li schernì. 7.
. ringere), sul modello di vagabondo, moribondo, ecc. ringìcula (
, disperi di te, / o vagabondo? -disubbidiente; capriccioso; irrispettoso
metodo, si possa ripescare lo spirito vagabondo. -distogliere da un legame amoroso.
gran pubblicità dei giornali, anche il vagabondo veniva tutte le sere al circo mettendosi
del passato... trionfano del vagabondo e delle turbe che si strascinano a dietro
ristorarsi / che non fie transitivo o vagabondo. grasso, 25: forsi ne serà
gualdo priorato, 1-316: il rollar ogni vagabondo fa f'aere / i minacciosi
: un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando
sé col ruffianésimo ai una canzone il vagabondo 'idonio', ch'ella sapea essere abitatore
deriv. da sacrificare, sul modello di vagabondo, moribondo, ecc.
i-23: musa, dettami tu di un vagabondo, / d'ingegno ben intinto in
la fuga, riprendendo la vita del vagabondo. -con riferimento a una nave o
capanna gialla sotto il leccio e fece il vagabondo, scalzo, sudicio, sbertato dai
orgoglioso mi sentivo l'animo d'un vagabondo in cerca d'un asilo che non
gnigno ispido, una specie di poeta vagabondo, sbracato, sbrindellato, ma imponente
). angioletti, 1-112: il vagabondo procedeva nel. mezzo della strada,
sua figliuola unica a un giovanac- cio vagabondo e scialone come te. i. nelli
-spargere. montale, 5-35: un vagabondo di lassù / scioglie manifestini sulla corte
mangiare all'osteria, come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato. carducci
quel momento, passò un'auto. il vagabondo feceil solito cenno, e l'auto non
, e l'auto non fermò. il vagabondo, quasi scorato, s'incamminò.
: un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando
anno,... erano il tema vagabondo delle comuni conversazioni. baldini, i-552
: varie vicissitudini ne fecero un museo vagabondo che trovò il proprio posto tra i baracconi
discacciare del nido... il vagabondo nemico, non apparecchiato né alla pace
serdini, 1-82: udite come il vagabondo arcieri / mi giunse in mezzo gli usitati
della vita, ma dubbio simulacro andrai vagabondo fra il sole e fra le tenebre.
delle ascelle era così stretta che il vagabondo camminava a braccia slargate -ant. spostato
: sono un gran bighellone, un vagabondo, un cattivo soggetto, lo so,
sì che a questo modo il rabbioso e vagabondo furore passa in luogo dove la sottigliezza
che hanispido, una specie di poeta vagabondo, sbracato, sbrindellato, no stravolta
discacciare del nido e sede sua il vagabondo nemico. saraceni, i-15: mirò
le mani nelle tasche, lo sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo,
, / e chi comincia a fare il vagabondo / convien che muoia cittadin del mondo
440: mario andava mendicando e vagabondo per l'affrica mentre di sue miserie
raffrena e isferza il fermo e il vagabondo de le stelle mobili e fisse. erasmo
cane errabondo, / canto a stesa di vagabondo. landolfi [puskin], 31
infermo langue, / l'animo vagabondo esce di strada. -sottrarsi alle
. pavese, 1-54: sembrava un vagabondo tant'era strappato, con una braca
i-250: questa vita ch'io fo del vagabondo /... /...
deriv. da suscitare, sul modello di vagabondo. suscitàbulo, sm. letter
paese. misasi, 3-22: il vagabondo, nel vedere entrare la giovane donna
qualche mese. alvaro, 17-379: il vagabondo vi sosta spesso, quando viene a
l'onde. grafi 5-524: fosco uccel vagabondo, io cerco 1 luoghi / dove
barcone fascista sviato. -ramingo, vagabondo. de'mori, 225: caminare
; tapinando come un ribalbo, un vagabondo, un malnato. l. pascoli,
deve vivere con gli ingaggi del barnum vagabondo. si restava a casa e il
dell'acero, del tiglio, il vagabondo / paracadute argenteo del cardo, /
, 5-30: alzò il pollice: « vagabondo », e alzò l'indice:
delle genti, dovesse supolicare dal più pezzente vagabondo l'estremo tozzo d'un muffeto amore
salvini, 24-381: gran giove, vagabondo, errante, tirto, / im-
truccante (trucante), agg. ant vagabondo, accattone. - anche sostant.
566: si faceva innanzi [un vecchio vagabondo] all'agente diardia sulla porta della questura
: un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando
dei caloriferi, siede alla turca un vagabondo dai capelli rasati, l'oeil bleu,
, l'occhio franco e minaccioso del vagabondo che conosce i suoi diritti.
rimbaud ebbe con questo poeta geniale, vagabondo, briacone e uraniano, venne fuori la
l'uranoscopo'è un pesce solitario, e vagabondo. si pasce di carne, ed
non potesse lasciarlo andare più per le strade vagabondo. bolero, 268: capitò in
. vagabondàggine, sf. vita da vagabondo, di chi va ramingo senza fissa
stato di chi fa la vita del vagabondo.
abito e stato di chi fa il vagabondo. parola brutta come 'accattonaggio'. meno peggio
nel passato. = denom. da vagabondo. vagabondeggiare, intr. (
: 'vagabonderia': abito vizioso del fare il vagabondo. = deriv. da
. = deriv. da vagabondo. vagabondézza, sf. letter
più denti. = deriv. da vagabondo. vagabondità (ant. vagabundità)
, sf. disus. l'essere vagabondo, il non avere fissa dimora né occupazione
violenza. = denv. da vagabondo. vagabóndo (ant. vacabundo
: non sia ebriaco... non vagabondo. b. fioretti, 2-1-149:
, mal vestito: sembrava un ragazzo vagabondo, e non gli mancava neppure il
problema del vagabondaggio, ammette che il vagabondo non nasce ma lo diventa per esplicite
e figli, e non un ozioso e vagabondo, del quale si potesse far scelta
orrore. pratesi, 5-68: lui un vagabondo, la sorella una., la
potuto porre il suo affetto su quel vagabondo? moravia, xi-475: il fidanzato di
per modo di dire, era un vagabondo numero uno, un biondino manesco e
/ tu noi trovi un padrone, vagabondo. m. bontempelli, ii-899: e
, ii-899: e i compiti, vagabondo? moravia, vii-23: ti ammazzo sai
moravia, vii-23: ti ammazzo sai, vagabondo, pezzente. 3.
con valore awerb. nell'espressione andare vagabondo). livio volgar.,
di mangiare all'osteria, come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato.
): un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando
erba. graf 5-340: tosto il vento vagabondo / nel lontan vanisce.
; errante. cavalca, 21-54: vagabondo e scacciato sarai sopra la terra tutti
onesta condannata dal suo destino a gir vagabondo per tutta l'europa. calvino, 3-95
la mente vagabonda. testi, i-182: vagabondo pensiero, / ove vai? donde
e volante. aleardi, 1-174: vagabondo intanto / il suo pensier correa tra
, le mani nelle tasche, lo sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo,
iv-214: per fortuna è un romanzo così vagabondo e, nella trama, smarrito,
sentiva gli amici vantare il libero e vagabondo amore, senza legami e senza responsabilità,
colui che fra l'ansietà di questo vagabondo mondo o secolo alle misere fatiche delle
gaidio ristorarsi / che non fie transitivo o vagabondo. 11. prov. fanfani
, sm. tose. giramondo, vagabondo. - anche con uso appositivo.
. vagamundo), alter, di vagabondo, per incrocio con mondo2 (vj.
. tose. persona senza fissa dimora, vagabondo. viani, 10-165: « cent'
è senza casa, senza fissa dimora, vagabondo. sirnohe da cascina, 96:
, / fa il vanesio, il vagabondo, / e si dondola e si culla
. che non ha una dimora stabile; vagabondo. nannini [epistola], 78
mangiare all'osteria, come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato. g.
solo e invece è suonato da un vagabondo non meglio identificato. -zufolétto.
. e f. invar. barbone, vagabondo. grazia [23-x-1994], 103
hobos). negli stati uniti, vagabondo che si sposta viaggiando clandestinamente sui treni
di sangue; / anarchista l'uccello e vagabondo; / equivoco l'amfibio e gabbamondo
partire da quello visitato. www. vagabondo. net [1999]: 9 novembre
aggiunti 17 nuovi siti alla linkoteca di vagabondo. abbiamo inoltre migliorato la compatibilità di
è fra esse un monaco, il vagabondo paisij, e uno scherano, il chierico
suberrante, agg. letter. errante, vagabondo sulla terra (l'uomo, contrapposto
invar. letter. chi fa il vagabondo non per necessità ma per scelta.