tirata dall'inghiottimenti del mare, se ne vae nelle pericolose bassezze del profondo. leonardo
entrò nelle boglienti acque; per le quali vae come per salda terra. crescenzi volgar
, 1-20: uno alto monte ne vae quivi alle stelle con due capi,
volgar., 151 (206): vae il re come gli altri..
il collo della matrice si porge e vae alla natura dinanzi. aretino, 1-21:
oncia e siale dato la sera quando vae a dormire con sugo di nepitella a quantitade
: la figliuola d'agenor... vae a lui, e porge i fiori
. tavola ritonda, 1-452: lancialotto vae incontro al conte, e sìe il
animo alla mattezza quando ella più presso vae al malvagio consiglio; e acciò ch'ella
tirata dall'inghiottimenti del mare se ne vae nelle pericolose bassezze del profondo, ora levata
è di picciol pregio, imperocché pessimamente vae. -per entro: esprime movimento
è codardo e pauroso, e egli vae fuore di gente, di giorno e di
, 4-20: si dorme e sogna che vae a festa ed a nozze.
). simintendi, 1-143: egli vae ove lo festereccio monte citeron risuonava a
meglio tinto; perocché quello se ne vae con tutto il fiore. trattato dell'
, e principalmente la sera quando vae a dormire, temperatamente. crescenzi
è di picciol pregio, imperocché pessimamente vae. leggenda aurea volgar., 91:
la città, per la via che vae alo diserto. andrea da barberino, i-191
cosie fatta battaglia, e læ ove vae l'onore di tanta cavalleria e la gloriazione
, che si è sovrapposta al lat. vae * ah!, ahi!
!, ahi! '(vae me! 4 ahimè '; vae te
(vae me! 4 ahimè '; vae te! 'guai a te! '
la decta acqua tutta non trabucca e non vae ine le pisine. =
che dammi del signore, questa ci vae ora ch'i'mi ingentilomisco. =
ristoro, 1-17: quando questo movimento vae innanzi, potemo dire, secondo una
, 1-339: l'uno [cavaliere] vae incontro a l'altro; e prezzivalle
nutrica il figliuolo, quello mastio sanza differenza vae a molte femmine. fatti di spagna
uno motto a tristano e dice ch'egli vae a fare far una mattinata a suo
portarci libertà ed indipendenza politica: 'vae victis'! g. ferrari, 3-479:
quando 10 maschio vole ingenerare, sì vae e mette lo capo in bocca a
. romanzo di tristano, 175: vae tosto ed appella tristano e digli che
minore prezo, il quale, quando vae ne la neve o in luogo fredo,
di questi modi puote quelli a cui vae la lettera o la canzone o negare o
] per aver vita sì se ne vae a'buoni arbori savorosi e di bono odore
ched à fatto uno spero ond'ello vae, / ch'è sì stretto non pò
che l'uomo suol dire: tanto vae l'orcio dell'acqua che si rompe.
, 1-183: appresso, lo re artus vae allo diserto con sua baronia; e
il piovano la campana della pignatta, vae con quattro suoi compagni e pongonsi a
prie- ghi né per prezzo, ma vae per la via diritta. compagni,
e sìe porta il viso velato e vae saettando. bellori, 2-623: né mancano
rone..., essa se ne vae... molto allegra e molto gioiosa
baldonasco, 396: e 'l vostro canto vae ralegrando / la gente a cui faceste
portarci libertà ed indipendenza politica: 'vae victis '! manzoni, iv-327:
che appena or tenti commettere: 'vae eis, quoniam recesse- runt a me
ritonda, 1-273: allora messer tristano vae contando al cavaliere tutta la tencione la
ella nello letto risopma giace, infintamente vae alla lettiera della donna, e quanto tu
., i-80: male a colui che vae solo, che s'elli cade non
gionocchione a. ppiede e. pposcia vae rivescióne in terra. b. davanzati,
2 2 uella gagliardia che vae il cavallo scapestrato e sfrenato. una
ched à fatto uno spero ond'ello vae, / ch'è sì stretto un pò
ovidio volgar., 6-314: la femina vae spessissima di comperati capelli e per moneta
, 3-201: per mezzo la terra vae un grande fiume, ove sempre va molta
avviene alla matrice suffocamento, cioè quando vae suso e giuso per lo corpo.
volgar., 3-186: questo serpente vae a le tane de li leoni e degli
, xxviii-305: quando lo savio cacciatore vae per prendere li suoi figlioli a la tana
ve e monta a cavallo; e vae cercando del suo fratello;...
: sì come la formica che spesseggiando vae e toma per la lunga schiera delle
. da vado. vae victis, locuz. inter. lat.
ai moderati, se trionfano, 'vae victis'. = propr. 'guai
mendo. simintendi, 3-187: non vae follemente vagheggiando per tutto il mondo.
quando lo maschio vole ingenerare, si vae e mette lo capo in bocca a la
romanzo di tristano, 175: e imperniò vae tosto ed appella t. e digli
ciò nuota in quel mare morto e non vae a fondo, imperciò che il corpo