: mia cura è questa. / va' tu a condur le rondini al passaggio /
di buon augurio e di festa, / va' via! 2. sibilo prodotto
senza senno re di scacchi, e va', percosso da questa mia verghetta, colà
tanto che morì. guerrazzi, 16-147: va' pure al monte cenisio e divertiti:
data di livorno il 23. oh va' a dire che la mamma del corriere
ostinato e crudel. guerrazzi, 2-159: va', metti tutta la gente al remo
fatti d'arme? » « deh, va' col malanno », disse la moglie
», disse la moglie, « va', scamata la lana, come tu se'
prov. la scandèlla, in cinquanta dì va' per ella: per indicare il breve
scan- della, / in cinquanta dì va' per ella', perché la viene a
. c. odoni, 1-67: va' poi e fidati di simil persone. tu
contesto iperb. aretino, vi-112: va' tien fidanza di servitori! io lo voglio
affare urgentissimo. pirandello, 8-950: va', va'; ne riparleremo un'altra volta
. pirandello, 8-950: va', va'; ne riparleremo un'altra volta.
! galantuomo., poco; che va' tu girando a quest'ora? ».
, ii-279: tu, grazia, va' alla porta, se no entrano di scappellotto
intrichi. galiini, 72: va' là, va'là, ti scapriccerò,
, 72: va'là, va' là, ti scapriccerò, ch'hai a
scintilli! d'annunzio, iii-1-483: va', scarabilla / un ribechino e lascia
italiane e gli grida dietro: « va' là, insegna qualche cosa anche tu,
gonzaga, ii-60: guarda che risposte! va' alle forche, se non che io
1-33: dice a talino: « va' dalla vecchia; poi da'una mano
. egloga rusticale di michelagnolo, 3: va' porta al me- zaiuolo una gallina,
fortuna ». fenoglio, 1-i-1734: va' alla brigata garibaldi e, tanto per
madre la chiamò dicendo: « caterina, va' alla tua sirocchia maritata »..
. bruno, 2-30: or, va' fa'il prologo: sii battello di questo
rettori, 91: -tu, stozza, va' per lo scatolone. -aspettami, trangugia
vaziato. buonarroti il giovane, 9-610: va' che tu crepi e che tu rompa
-cadere rovinosamente. contile, 1-1-2: va' che tu scavezzi per cotesta scala.
bissari, 1-60: vanne, filindo, va'! dovunque andrai / girino tore tue
alcuno, sempre ho etto: « va', che idio ti converta ». trattatello
mano e del volto, dicendogli: « va', va', povero untorello: tu
del volto, dicendogli: « va', va', povero untorello: tu non sarai
; / non ne sirai schimita, se va' con tale amare. pietro da bascapè
atti'. moretti, 75: poi va', corri in giardino / e còglilo un
fugge. g. gozzi, i-7-67: va', che tu sia infranto da giove
, ii-1-179: -le solite sciarade! va' e sappi tu che voglia dire! -
ricomperarvi. belo, xxv-i-iii: va' che te rompi el collo! guarda scemonito
di ieri, / e tutta notte va' col lume in volta: / sciogli balle
. alfieri, 1-330: sì, va'; l'amante sciolto / rivedrai tosto.
i ritagli di tempo erano / cercando va' signori, e lì inginocchiati, /.
g. c. croce, 105: va' destro, fratello; né voler tu
sai bene / chi mi son io? va', stolto! al nuovo sole /
. idem, 144- 218: va' reca a stecchi la tal roba..
. che sacchetti, 144-218: va' reca a stecchi la tal roba, che
questi capelli, lavati il volto, va' polita, ché altrimenti orni uno ti
meo de'tolomei, 59: va' pian, amor, un poco, ch'
, tu li avresti più cari, / va' col malanno, e'fuori di capocchio
un movimento. simintendi, 3-10: va' al fiume vicino a'grandi sardi e
benché umile. fagiuoli, x-12: va' a far le scope all'impruneta, a
: prendi per questa traz- zera, va' avanti un pezzo, troverai un forno;
: quando ti scopetti la cappa, va' leggiero con la mano, perché, se
casi rei. cerretti, xxii-476: tu va' mentre secondano / notte ed amor mie
ne mora. papi, i-77: va', disertor mendace, al tuo gastigo /
. casotti, i_4 " 53: va' a empierti di agnoli e di rogne,
oh, tu se''l gran ciarloni va' via, pinastro, / va'via pe'
gran ciarloni va'via, pinastro, / va' via pe'peto de l'ira
de'fatti d'altri - o scortesaccia, va' che possi andare in chiasso.
sei suolli. / - anna!, va' for, che te scortiche. deledda,
ad -in formule d'imprecazione. incontrar va' tu quella bandiera, / che se 'n
: abbi un martellino e con bel modo va' tastando e rompendo la scorza di fuori
scorzuto, così villano e putente, va' via. -dissimulato (uno stato d'
, tien qui quarantatre pilossi, / va' comprarmi se'rocchi di salciccia / e to'
, 12- 233: screanzato! va' con i servi! togliti dai nostri occhi
disse: « non fao bene. va' e dilli che repona li priori de
dipinto. cennini, 3-84: poi va' pure con questi colori di mezzo aritrovare le
t'aliegre, omo de altura, / va', pone mente a la sepultura.
gli altri poeti. sacchetti, 47: va' a la donna per cu'hotal doglia,
sdottorassero troppo. nievo, 3-64: va' là, ché sua eccellenza vien proprio a
fi serrata con toppa e chiave, va' per lo isducente e aperto tetto e anco
i tuoi colori a modo detto, e va' gli sfiammando e commettendoli bene insieme.
e 'l geloso dirà: « va' arditamente, / e mena teco buona compagnia
, / fornisci yl sonno e poi va' là 'n seggetta. testi, 2-141:
voce / che rimbomba nel con « va', disse, o fido / del mio
errare. commedia di aristippia, 30: va' cercalo... ti darò li
e se elli non vuole tornare, va' dove è lui, sai! se tu
. pasqualigo, 2-95: marcello, va' trova il bargello e dàgli i segni del
, 3-142: con pennello picciolo di vaio va' coprendo e ritagliando le figure dal campo
un luogo. lancia, i-236: va' e seguisci colli venti italia. 26
. m. cecchi, 1-1-464: va' via e spacciati; / e quando puoi
; masarebbe che tu guadagnassi; e però va' e seguita l'opera tua e non
ti prego -anzi t'imploro! - va' / dritto. -figur. seguire
e dicono a lui: « va' nell'orto all'ortolano e aportaci dell'
. iii-14 (30): va' in cotar serva e cerca a un arbor
nell'erbe. guarini, 185: va' pur sicuro e prendi / ornai, bifolco
s'io aggio audito e odo di va', tien servidori... sì fatti
m. rossetti, 14-13: va' intorno a quella reggia semiviva / tre
ornai? c. capilupi, 103: va', tenero fan- ciul, va',
: va', tenero fan- ciul, va', caro figlio, / servi quell'alma
alfieri, 1-21: basti ornai: va', del mio dir fa'senno. tommaseo
per un po'davanti a sé. « va' a fare il benealla gente! » disse
contrario di 'va'a sentita'è 'va' libero', franco, senza timore: perché
: quando esci di porto, / va' sentito et accorto. sconfitta di monteaperto,
tu ami, /... / va' ch'io tei mostrerò senza mi chiami
t'aliegre, omo de altura, / va', pone mente a la sepultura.
.). lanci, 3-89: va' pur apparecchiarti la sepoltura, va'purvia,
3-89: va'pur apparecchiarti la sepoltura, va' purvia, che sei spacciato, non darei
lui [giuseppe] faraone: « va' e seppellisci lo padre tuo, siccome
, 3-46: o misera elfenice, or va' a sepellirti viva, ma io voglio
imprecazione. arpino, 12-62: « va' a dormire, » gli sorrise saverio.
suo. f. romani, cxxxiii-231: va': mt abbandona, e serba /
amarlo. chiabrera, 1-iv-282: or va' poscia, e sostieni / i gridi e
voglia di darti un gran sergozzone: va' rendigliel tosto. sacchetti, 152: il
omeni. lamenti storici, i-32: va', sermintese, tal tenor dicendo / ch'
: « prendi la serpentina verga: / va' via velocee l'indugiar posterga ».
suo servente. ser giovanni, 3-442: va', ballata amorosa, al mio leal
: servirsene. cavalca, 20-197: va', figliuolo mio, mènagli questocammello e digli
. ghislanzoni, 17- 124: va' in una sala da conversazione...
, sesta e nona. » / « va', diavolo, di'come si ragiona!
giraldi cinzio, 3-9 (1940): va', e torna tosto, ché io
1-67: esci, malnata, esci, va', fuggi, / ti nascondi, tiperdi
1-xxxiii-257: vanne lungi da me, va' a tremar sotto / quella man che ti
« se tu vuoi essere perfetto, va' e vendi o vero lascia stare tutto il
suo spirito. chietino! isfratato! va', trovagli tu; ma io per di
lo sfregiato, e il tiradritto; e va' di buon animo, esii il griso.
gli dice dopo averlo baciato: « va', là, papà, che sei vecchio
, 3-149: così come hai incominciato, va' più e più volte co'detti colori
disegnata. cennini, 3-30: poi va' sfumando, secondo l'andare, lo
quando chela zappa o la marreggia, / va' a ritrovarla e presso le ti metti
: quanti anni avesse questa primogenita, va' a vederlo; papà gherulfi sghisciava: età
buonarroti il giovane, 10-879: o va' un po'a livorno e'l fosso vota
a. f. doni, 2-158: va' portami, caterina, un coltello,
questo vaso. / -sgravisi il dilicato. va' dentro al giardinetto / e sulla base
1-99: ti farò dare una forca. va' in casa, ti dico, e
. libri criminali lucchesi, 24: va' torna al bordello corno se'usata e,
afferma. metastasio, 1-i-535: - va' pur, ma taci / ch'io son
manni? » dice lo patre: « va' securamente ». laude cortonesi, 1-ii-238
. c. croce, 109: va' via sicuramente, che la regina non ha
voi intrar dentro tute do le ixole, va' seguramente per quel freo che è neto
la dante, inf, 2-140: or va', ch'un sol volere è d'ambedue
senza tempera, e con pennello puntìo sottile va' tratteggiando nasi, occhi, cavellaure e
per la gente di fuori? e tu va' fuori ». moravia, vi-27:
sulla portata 'media'o 'deponente'di 'si va', azione riflessa sul soggetto, ormai smarrita
ritrovar suo fio, / sì che va' pur là giù, ché nell'inferno /
non credi a me... va' legge nel genesis... quando elli
. g. bassani, 9-66: va' prima di là spéttolati / smoccolati /
, che non ti abbia a smuscolare; va' metti a fuoco que'fagiani.
. g. moretti, 227: va' sodamente nel fidarti e non t'abbottac-
di servire. cieco, 30-9: « va' », disse otton, « e reggi
quello luogo donde viene la tentazione: « va' adrieto, non soffiare, non fare
. b. giambullari, i-455: va', brunadoro, via senza soggiorno. ariosto
: troia merdosa che tu se', va' fa'la vendecta de'nipoti tuoi che ti
viver di sogni. lippi, 2-7: va' in pace tu co'tuoi bisogni, /
bene / chi mi son io? va' stolto! al nuovo sole / l'opra
rallegrare, allietare. - anche assol. va' via, e ti sollazza a tuo piacere
un somarèllo poliedro. foscolo, ii-420: va' lento come mulo e somarèllo / carco
. buonarroti il giovane, 10-879: va' un po'a livorno, e 'l fosso
sia spiacente. chiaro davanzati, 22-1: va', mio sonetto, e. ssai
miraeoi grande. grazzini, 4-241: va' a pippo poliamolo e digli che per questa
sapeva più ritirarsi. rovani, i-408: va' tosto abbasso e di'a costui cne
non guardar ch'i'sia solo; / va', toma pre = comp. da
umori poi, se si accendono, va' a moderare quegli ardori; se si
quegli ardori; se si putrefanno, va' a medicar quelle febri; se sopravanzano,
a medicar quelle febri; se sopravanzano, va' ad impedire quei rompimenti de'vasi.
mostarda] -non cerco tante cose io, va' pur e fa'il fatto suo -
g. m. cecchi, 48: va' / e vedi se cammillo a sorta è
ragione di non fidarti!.. va' innanzi, t'hodetto., e io
evitare atteggiamenti. baldi, ii-13: va' piano, o peregrin, sospendi il passo
. scala del paradiso, 119: va' e vendi le tue volontadi e dàlie a
questa vita subtraiti. savonarola, ii-446: va', leggi, firenze, del conte
è oggi diventato una staffetta: / va', torna, aspetta, ché è proprio
« giochiamo a spaccastromolla ». « va' » disse lui « ché tu mi dai
1-1-448: orsù, da'spaccio, va' in mercato. -circostanza, incombenza
attaccatura delle maniche. moretti, iii-267: va', va'sùbito a scegliere una camicia
maniche. moretti, iii-267: va', va' sùbito a scegliere una camicia da notte
laccypone, 55-75: carta mia, va', mitti banna: -iacovon pre- son
colonne volgar., i-i 77: va' oramai e sparge cutale parole iniu- riose
disprezzo). arpino, 12-35: va' a batter fiacca con i tuoi simili.
conservati questi capelli, lavati il volto, va' polita, che andrea da barberino,
. bizzarri, 29: su, va' via, non tardare più, ch'io
settecento. 6. inter. va' a spasso! andate a spassol: come
canzon, a quella adulterata seggia / ne va', e di'a colui che l'
ci era come una stalla. -oh va' su: / lascia un po'stare or
e non è buona a niente. / va' in camera, va'in camera /
a niente. / va'in camera, va' in camera / la polvere a spazzar
ottocento fiorini. cennini, 3-125: va' fregando [la mella] su per lo
bona fé, / ti movi e va' dal sopradetto prence, / perch'io ho
, 118: non cessar bene operare e va' per questa via: / questa è
? -tu hai uno speculante spirto: va' dentro, ché cito cito venio.
poi tolli un pennelletto di varo acuto e va' spelando gentilmente su per li rilievi delle
una capigliatura. cennini, 3-32: va' raffermando con un pennello piccolo, con
notte siam per ispenderci per cattarlo: va' in tuo viazo, fia. caro,
i-569: o sublime capitan verri, tu va' direttamente a caprera, va'a narrar
, tu va'direttamente a caprera, va' a narrar la cosa a giuseppe garibaldi.
/ ballatetta, in toscana, / va' tu, leggera e piana / dritta a
spesa d'ir a napoli. / va' pur sicuro, e digli ch'aspettiamolo.
altri. anonimo, i-626: or va', sonetto, e chiedile perdono, /
indi a l'araldo / rivolto: « va' » gli disse « e da mia parte
, 34 (605): « va', va', povero untorello, » rispose
34 (605): « va', va', povero untorello, » rispose colui:
dondi, 269: sonetto mio, va' là dove tu sai: / l'amico
di petto. burchiello, 85: va' in mercato, giorgin, tien qui un
tuorlo). caro, i-238: va' pur là, ché potrebbe toccare a te
mio cordolglio, / te. n va' a fomaìno, che lo spiega. dante
l'uccidi, almen sara ferito; / va' e riempi la spietata brama, /
, spinello. tondelli, io: va' là siediti che ti faccio uno spino.
. b. pino, 2-31: va' pur dilungo, ché qui non s'accettano
santa spirazióne, dicendoli: « francesco, va' e rifa'la casa mia ».
cennini, 3-122: colla mano va' disfacciendo questo gesso, come facessi una
amici per li quali sii avugado; va' adunque per le splendienti osti della cittadina
legata a modo di balluzza, e va' spolverezzando su per lo gesso di questa
sciagure! p. levi, 5-60: va' alla comunità israelitica, spopolata dalle deportazioni
querele. filicaia, 2-1-230: or va': repudia il valor prisco e sposa
tansillo, 7-18: rigido ferro, va', sprigiona l'alma, / fa'che
senza bere. idem, vi-444: va' poi tu, e mangia per avanzar pane
rimasa. g. morelli, 282: va' diritto, che per promesse o per
leggenda aurea volgar., 241: va' e a cotale stagione de la notte sta'
di ossequio. aretino, vi-361: va' e fiditi di meritrici tu, va'e
: va'e fiditi di meritrici tu, va' e credi a le loro apparenze,
a. f. doni, 4-45: va' pur là gagliardamente, ché questa è
-inter. male stia);, va' in malora! iacopone, 69-06:
gambasso, / disse: « gambasso, va' pe'fatti tuoi. » -stare
lorenzo de'medici, ii-108: or va', terenziano, e teco porta /
abbi una stecchetta di legno forte, e va' battendo i razzi d'attomo della diadema
venere vespertina. cavalca, 19-200: va' e mena queste pecore a pascere e toma
e buon nutriscili, / a inappetenti va' studiando stimoli, / che, dilettosi
si storcono. verga, 8-249: va' a vedere come s'è storta fin la
col berrettino storto. arpino, 13-117: va' a immaginare chi si sveglia con le
, ii-8-136: so bene che certe cose va'; i toscani 'stuffa'. ma dubbioso e
poetar non ne sa straccio: / oh va', digli ch'egli è un bell'
]: quando il dovere lo comanda, va' per la tua strada e lascia dir
eh? m'avanza il crederlo. va' e sappi tu che cosa si strambottola!
su la marra incurvi sudano: / va', ne interroga il sospir. / «
quando ode dirsi da dio « levati e va' in bethel ». panigarola, 1-93
ipocrita. piccolomini, 9-229: va' a fidati, poi, dell'apparenze di
li garguni strepai e diseli: « va' e di'a lo me segnor meser lo
. giovanni crisostomo volgar., 3-70: va' te mete soto a quelle sancte goggole
occhi, e straturatevi / fratalzati e va' lavorare! e. cecchi, 6-232:
, travestirsi. cornazano, 1-86: va' subito a stravestirsi tutto in la foggia
, strégghia. monti, x-5-83: va', recami, garzone, / le streggie
la stréllia. burchiello, 19: va', e torna domane, / e mostrerotti
e vitupero, con tuo'struffinacci; va' struffinati con essi quanto tu vuogli, che
e vitupero, con tuo'strufinacci, va' struffinati con essi quanto tu vuogli, che
l'autore. pasolini, 1-21: va' dar bagnino, no, a stronzo!
, e non troppo pregna la spugna, va' strupic- ciando e fregandola in qualunque luogo
g. f. loredano, 12-25: va' ove dei andare, ché non ho
vuoi da me rivoltator di zolle? / va' ponge il tergo a bufali, /
ponge il tergo a bufali, / va' sonando li zuffoli / intorno alle tue vacche
ma già stanco, e sudoroso / ipogastro va' al riposo. fenoglio, 5-i-1386:
g. c. croce, 105: va' destro, fratello, né voler tu fare
quanto. chiaro davanzati, 22-6: va', mio sonetto... / salutala
, angelico. beicari, xxxiv-114: va' là dove e'maledetti / dal sommo
supplicar minerva. forteguerri, iv-375: va' tu piuttosto / ad invocare e a supplicare
suso. savonarola, ii-4: così tu va' suso alto in contemplazione, in grazia
fuor li tira. cennini, 3-146: va' lavorando sopra l'oro di che colore
s. bernardino da siena, 2-ii-1337: va' legge quando san francesco ebbe le stimate
, e come tu gl'invitasti, va', e svitali. i. nelli,
crimi ariosto, 1-iv-512: va' diritto fino al svolgere / di questo can
inghilterra. da ponte, 1-436: va' nel mio gabinetto, e prendi un poco
. libri criminali lucchesi, 31: va' che tu ài taglato el vulto da
francesco di vannozzo, cxxxvi-471: va' pur, io so ch'ai dì
. p. fortini, ii-606: va' costà in camera e portami quella saia drappata
un'asta fiera col pennone e grossa / va' ricercando pel tuo forte braccio, /
: abbi un martellino e con bel modo va' tastando e rompendo la scorza di fuori
25: sosa puctana, sossa trotcieta, va' sta'co'tedischi. de rosa,
. tenerèllo. anonimo, i-565: va', canzonetta novella, / saluta la più
dominio face, / e'ilo mantene e va' lo sormon- tanno. bartolomeo da s
possibile governare lungamente un paese con questo va' e vieni, con questi partiti tentenna,
fuori di questo mondo moren- to: va' nella terra de'viventi, ove veruno non
. ricchi, xxv-1-202: orsù! va' tra'de l'acqua: / e porta
ecc. del carretto, cvi-578: va' donche a lui e trailo de pensiero,
testeso. fioretti di vite, 228: va' testeso, dolce mio, a vedere
tette. / ognun dice: « va', va'ché ben gli mette ».
/ ognun dice: « va', va' ché ben gli mette ».
mula bastarda tingnosa che tu se', va' stae traile fanti che dio le desse il
). machiavelli, 1-viii-97: tira, va' a casa messere nicia. g.
roncaglia, 1-11: tira villano, va' pe fatti tuoi. ch'el ghe
la corda ». landolfi, 19-134: va' a dire a tuo padre che io
laude ei bianchi toscani, xcvi-72: va', brigati di fare bene, / se
, 2-i-720: o tu che predichi, va' dritto, non ti torciare mai,
x-5-89: tra torosi soldati a predicar / va' tai cose; e bestion beffardo e
assol. sacchetti, x-84-14: va' tralunando quantunche tu vuogli; se tu
ti vuogli andar a letto, sì ti va'; e se no, va'per casa
sì ti va'; e se no, va' per casa, come le gatte,
in 'brieve, e 'breve'e 'truo- va' e 'trova', e mill'altre. cattaneo
lasciao. chiaro davanzati, l-63: va', canzonetta, a chi sente d'amore
senza tempera e con pennello puntìo sottile va' tratteggiando nasi, occhi, ca- vellaure
del re superbo, xxxiv-491: che va' tu cicalando, / che ti darò dieci
la punta li voi far sentire, / va' for de strada per traverso passo,
, da giocare al troco, / va', porta le tue ciance en su la
. sosa puctana, sossa troteieta, va' sta'co'tedischi. trattato di falconeria
albume. buonarroti il giovane, 9-763: va' 'n cucina e datti uova a
di pace. cesarotti, 1-ii-166: va' nelle sale de'conviti miei / a ricovrarti
morir avanti che ti, ma tutavia va' e corno te par apareia lo sepulcro.
altro tenendo, schifa ogni soperchio. va' tra democrito e 'l tristo demo- stino
il restor di mia trestizia; / ma va' là, va'ché i can pur
mia trestizia; / ma va'là, va' ché i can pur t'hanno giunto
. sacchetti, 64-110: deh, va' col malanno, -disse la moglie -va',
superiore del simbolo numerico x. va' (vah), inter. per esprimere
[s. v.]: va'! 'o 'vah! ', interiezione
spregiativa simile al 'gua. 'no, va'! bettina, va'! '.
'gua. 'no, va'! bettina, va'! '. = dal lat
tu col braccio / non vacillar, ma va' dirittoe sodo, / ché ti bisogna,
peggiallo d'oro fine, e poi il va' ritoccando, e ritrovando le piehe sopra
come valutomi / sono io di voi. va', vulpino, accompagnali / a casa
al mare, piglia la vanga e va' a vangare. c. ridolfì, i-266
vanno al mare, to'la vanga e va' a vangare. giuliani, ii-402:
spirituali. cavalca, iv-46: va' sicuramente, perocché egli [saulo] è
acquarella d'inchiostro in un vasellino, va' col detto pennello tratteggiando l'andare delle pieghe
un bello spasimare. ibidem, 35: va' in piazza, vedi e odi;
, 7-i-184: fa'una ruota grande e va' la girando;... e
, radica / sbarbata al crepuscolo, / va', cuoci e gorgoglia, nel vaso
. cennini, 3-77: e va' col tuo pennello a poco a poco,
essendo così giovane, sano e gagliardo? va', lavora, poltrone! casalicchio,
36: fatto avrò la mia vendetta / va' trova la versiere che t'aspetta.
ambiguo. aretino, 20-211: pippa: va' per casa, ficca due mnti
. g. cavalcanti, xxxv-ii-520: va', ballatetta, e la mia donna
ambra, xxv-2-374: partiti di qui; va' all'albergo; e pon'l'orecchio
in altri simiglianti. fagiuoli, x-12: va' a far le scope all'im-
e ragioso. pascoli, 1029: « va', fior d'uliva, va'con la
: « va', fior d'uliva, va' con la cognata / per medesime e
e de pietà canyon vestita, / va' a le done e gettate a'lor piedi
, 4-1-69: lévati di costì, e va' fuora subito, ché domattina te lo
di farlo. bibbiena, 2-116: va' in pace, va'; ché col vin
bibbiena, 2-116: va'in pace, va'; ché col vin parlar non intendo.
, la quale è 'convivio'nominata e va' che sia, più virilmente si trattasse che
parola di dio. tasso, 9-58: va', dille tu che lasci ornai le
a tutta voce: « per dio! va' più adagio » e tanto più io
che fanno. ariosto, 1-iv-422: va' dritto, fin ch'un pizzicagnolo /
anche sostant. savonarola, 5-i-230: va' ezechiel, nel conspetto del populo,
al tacchio. idem, lxxxviii-ii-486: ma va', ch'i't'impro- metto,
zuppétta di pan di puccia; e va' cantando. rettori, 22: credi che
marinetti, 3-182: via presto di corsa va' a dire al capopezzo che lasci da
. = dalla diffusa imprecazione roman. va' a morì ammazzato. r mormone1,
g. pirelli, 128: « e va', najone. aspetta ». =