oceano, / in ch'io nuotando vò mezzo affogante /... / cercando
m. cecchi, 360: i'non vò metterlo [il figliuolo] / a
dare al basto. allegri, 199: vò per questo, come si dice,
me che tra gli ultimi fumi del sonno vò pigliando coscenza del dì, il pazzo
? vorrami tu bravare? -io non vi vò bravare, io. cellini, 1-61
comprava senza lui. aretino, 8-260: vò andare a mostrarla [la collana]
la penna, vedo, quanto più vò in là, che il modo mio di
.). aretino, 2-194: vò pensando a una comperazione che si confacci
con la penna, vedo, quanto più vò in là, che il modo mio
il truffare senza truffare, te ne vò dir due, non dette a l'antonia
lasciate fare a me. orsù io vò a dipanar la matassa. -il del vogghia
aretino, 8-132: ma che ti vò menando per le cime degli arbori
e frizzanti concinnità..., io vò farne qua sottile anà- tome per quegli
. m. cecchi, 154: vò pregarvi / che per mio amor voi v'
/ ch'i son nel ballo, i vò ballar sin ch'io / finisca (
cecchi, 25-7: ch'i'non vò, che si vanti questo succido, /
/ e'sie sicuro, i gli vò [gli scudi] di presente / dipositar
mia, anco agli eroi diletta, / vò con musiche note, / e con
. m. cecchi, 19-9: i vò (fuori del mio solito) / far
. m. cecchi, 369: i'vò condurcelo / in ogni mo'a mio
20-7: filippo, / i non la vò disputar teco adesso, / ch'i
saba, 13: spesso col pianto vò addolcendo il duolo. -figur.
intelletto dello edificatore. tolomei, 2-44: vò imitando quelli edificatori li quali, non
uno di voi, più tosto la vò fare per te: e sommi fatta a
alfieri, 8-344: a questi or vò che il mio fallire insegni. 3
. m. cecchi, 263: -i'vò dir non si può credere / più
m. cecchi, 19-32: i'vò tirarmi qua da banda, / e intenderne
. m. cecchi, 21-29: i vò chiamar qua messer alessandro / per consultare
già mossa. battista, vi-4-120: vò le fauci irrigar d'ambra spumosa,
molto poco. -favole! / io le vò bene, ma i'non voglio mettermi
ch'io soffero tanti, / nanti vò, però, li mostri davanti / ver
sia brigata, va che te la vò fare io. firenzuola, 123:
anche rifl. loredano, 7-17: vò fratellarmi teco, per avezzarmi a sì
è detto. della porta, 8-48: vò mostrare a s. e. i freggi
/ dell'altra parte, ch'io vi vò narrare / del mio bel fusto la
in galea com'e'merita) / vò ch'e'vadia. manzoni, pr.
. m. cecchi, 19-13: -i vò tor questo foglio in mano. ridolfo
/ squarcierà l'infermo core, / vò che critichi un immoto / ogni cenno,
. impiastratùccio. baruffaldi, 90: vò fiutar queste cartucce / impiastra- tucce,
l'uom s'indonna, / io vò provar se la donna s'inuoma.
/ e per non m'infangar i'vò a'schimbeci. aretino, 10-55: la
mani. idem, 5-60: io vò che tu ne vadi al bosco / sotto
e con tali ozi ingrati / men vò menando, anzi traendo i giorni.
corpo. leopardi, 893: ti vò solamente esporre le difficoltà e gl'impacci che
, 13-2: perocché danno alcun non gli vò dare, / non ch'essere omicida
mio detto. battista, vi-4-120: vò le fauci irrigar d'ambra spumosa,
la baia. i -sì! io vò la learda. s'io non ero /
io con la maria dell'oliveto ci vò perché mi ci ritrovo, 10 so
, / dicendo: -in libertà vi vò lasciare; / e 'l signor vostro è
porre insieme un paio di quattrini, ne vò comperare un macello alla libra. lubrano
m. cecchi, 189: i'vi vò però avvertire / che voi non ragioniate
studia pur, fratei caro, ch'io vò farti / una veste bellissima di rascia
/ i manicon pendenti dalle parti / vò ch'abbia, e sotto una azzurina fascia
manucarci. nomi, 3-1 io: non vò che ci manuchi almen potendo / ghiron
, 332: io per taciuta pena / vò solingo, e tu, caro,
alletta amoroso martòro / che giorno e notte vò cantando e ploro. pascoli, 548
andiamo in casa / ch'io la vò intender per l'appunto. bruno,
novelle si confaccia quello stile che to / vò; fu da'greci appellato, noi
de'morti. allegri, 167: vò dir ch'accenna in coppe e dà in
guido da pisa, lxxviii-i-424: or vò che sappi, a ciò che non ti
tenzone, / porto gli sproni e vò co'piè per terra. 2
giusta mia possa da questa nota io vò preparando un'orazione natalizia, la quale
pallante uccise / usare altra pietà né vò né posso: / in damo ti affatichi
elesse alto favor celeste, / cantar io vò. 5. che si riferisce,
, / dicendo: -in libertà vi vò lasciare; / e 1 signore vostro
: date l'ordine, / ch'io vò menarla, l'asso, 19-85:
savonarola, 13-20: amar vorei e vò cercando amore * / ma ritto non mi
da barberino, ii-70: questo non vò lassar ch'io non ti dica / che
, e tanto lasso, / chi vò gridando morte a passo a passo. biffoli
in galea com'e'merita) / vò ch'e'vadia. bresciani, 1-ii-570:
a. briganti, 300: non vò lasciar di dirvi del pepe dell'india
pezzetti e minuzzoli. -io non la vò per giocare a piccoli, la vò
vò per giocare a piccoli, la vò per distillare, smemorato. =
zanotti, iii-153: disse: ti vò ritrar per caritate. /...
vero, / ma dello sposo il core vò possedere intero. cesarotti, 1-viii-239:
buona fede. carducci, iii-3-87: vò alloggiar co 'l possibile decoro / la
poiché marzia smania se non gli parla. vò ire a picchiar qua da basso,
: io, per me, lo vò porre dove mi fu insegnato dalla potta che
108: ch'i'v'amo e vi vò ben, a dir el vero, /
. c. croce, 2-19: non vò che ricchi venghin nel mio tetto,
voi. buonarroti il giovane, 10-938: vò dire 'l vero, io non me
del cardinale. della porta, 2-19: vò piuttosto star senza pranso che ascoltar queste
da pratico nel figurare le campagne, vò dire paesi colle loro piante, si è
ix-660: soffrir ne'tetti miei non vò profani ardori. cassiani, xxii-291: ride
/ pronuba degna a sì bramate nozze / vò che in braccio t'accolga. pallavicino
vogliono scriverlo con l'accento grave 'vò '. il che parimente non è
disse al maestro: « io vi vò far ridire ». esopo volgar.,
, se mi sei più rigida, / vò che i miei sdegni apprendano / del
chi 'l vuol comprare? / non vò pretendere / prezzo a rigore, / si
fare col caso mio, ne io vò darci importanza: sa di francese. pascoli
non sente beneficio del corpo. perciò vò andare a fargli mangiar l'erba che gli
una bandiera, / dicendo: i'vò che sempre in te riluca / l'arme
me. ssi rintoppa innanzi, gli vò dir quattro parole a mio modo e avvertirlo
ii-5: la cabaletta / della civetta / vò un po'schifare / per poter poscia
disse: « messere, or via ti vò dar gusto ». -chinato verso
ii-5: la cabaletta / della civetta / vò un po'schifare / per poter poscia
a dirla a voi, / me ne vò star fanciulla. 4. evolversi
giovane, 10-901: se mel di', vò rifarti il ponticello, / e ti
rifarti il ponticello, / e ti vò tutto quanto rincordare. salvini [tommaseo]
piacer rinfranca. passeroni, 7-136: io vò bere, or che son roco,
ti preme il mio lamento, / non vò tacerlo, ancorché quant'io dico /
col sangue di questa vacca trentina vò far l'impiastro rinfrescativo per guarirmi le bastonate
cenni, 2-3: de potta non vò dir di san palpano, / ho perso
l'arà menato a mano. / io vò veder se ringiongnar lo posso.
no, no, basti una, non vò rinnocare; / siccome basto io solo
). chiaro davanzati, 78-12: vò celare e dì dir ritenere / quanto
siena, 1-2: col cuor gioioso / vò innovare una antica storia. nannini [
/ son tanto soferendo, / crescer lo vò dicendo / che per ragion si dèe
marmo fino rintaghato, / e dentro vi vò metter le mie ossa * / per
83: ecco ortensio: gli vò rinunciare tutto l'amore d'isabella.
lor gioia e diporto, / ed io vò pensare e aire. testi fiorentini,
. m. cecchi, 18-32: i vò veder s'io posso / rinvergar questa
. varchi, 24-25: io la vò rinvergare questa matassa. 6
se non vi piace, io non ne vò danaio i... i tutte
ravivando ornai, / vò riparar de la tua face [di amore
pupilla? goldoni, ix-317: o vò morire, o voglio / di rinaldo
usufrutto. muratori, 7-iv-374: non vò lasciar di dire in que'tempi cotanto
consiglier sanner. giuliani, ii-346: mi vò riportare a casa, perché altrimenti c'
... avesse fatto, non vò dir questo, ma un minimo erroruzzo,
non venir mai meno; / così le vò riposte in luogo netto. crescenzi volgar
. i. frugoni, i-6-50: portar vò, fervido cigno, / nuove lodi
1. nelli, 2-v-224: vò un po'provare a finger d'aver per
versi ch'io fé cancellare / rescriver gli vò far. machiavelli, 14-i-345: la
: a risico di passar per entusiasta vò dire che un consiglio di educazione sarebbe il
sicuramente. firenzuola, 638: l'vò che mi sia tagliato questo collo, se
a. manetti, 2-7: 1'vò venire con teco, se bisognassi fare
. c. croce, 2-19: non vò che ricchi venghin nel mio tetto,
venire in questo luogo! 7e sì vò dir così beati a quelli / che lo
segni, 11-4: né io già vò più dime o rispondere a chi l'intendesse
candele dinanzi alla tua venerabile imagine, vò dire dinanzi al tuo ritratto (non
già fui, e del tutto seguir vò tuo consiglio / per uscir de'camin ritrosi
[dante], i-87-10: or sì vò che. cci dichi in au- dienza
e so come ne tratta, io vò condurti / a ritrovare il vero / per
parere? faldella, i-5-29: io vò saper... se, secondo il
altrui. la spagna, 30-37: l'vò che guidi mille some / di robba
lì quel cardinal divino, / al qual vò ben, non come cardinale, /
« a risponderti presto, io noi vò fare. / io stava alla battaglia
(i-993): io non ti vò già dire che non sia buona, ma
virtù e sarà di più frutto; e vò ne cominciare una [novella] romana
. genovesi, 1-184: appresso io vò che tu consideri non già cotesti vortici
, che tu di', ché io non vò attendere a cotesti romanzi che le leggi
addita. battista, vi-1-70: io tradur vò della mia vita / nascosto agli occhi
, no: voglio ammazzarlo, / vò farlo in cento brani. carducci,
quand'io di lei ragiono, / vò che tu n'oda in altra lingua il
cieco, 35- 68: io vò por fine al mio lungo rapire / e
pur con dio, / ché prima vò morir che romper fede. lorenzo de'medici
chi ne pruova sollievo, ch'io non vò rompere il cielo colle pignatte.
g. gozzi, 5-67: non vò più fare con vostro fratello: /.
delle tue bell'ale, / che scriver vò una lettera al mio amore. d'
vocaboli usate voi? quasi parlaste, non vò dire, colla madre d'evandro,
/ direi quel che in cor sepolto / vò tener, che importa molto. baretti
oggi la mi'amorosa, / ti vò rifare [o chitarrino mio] i bischeri
17-19: disse così: « se tu vò cor la rosa / a tempo e
tommaseo, 2-i-134: questa strada la vò mattonare. / di rose e fiori la
3-144: gratta qual tu vói, o vò il campo o vò l'allacciato,
tu vói, o vò il campo o vò l'allacciato, e quello che scuopri
. lubrano, 2-296: io non vò scagliarmi contra la diabolica malignità dell'invidia
-no, no, in quest'occasione mi vò fare onore; vadia a ruotoli quanto
, netto, rotondo che non ne vò più sapere. d'annunzio, iv-2-205:
scorrubbiato e rotto, / e ch'i'vò torre e non vò dar le pesche
e ch'i'vò torre e non vò dar le pesche. pananti, i-190:
sono astrolago, so certo: / io vò con teco posarmi al coperto.
suggetto mirabile d'un poemetto, né vò rubare al verso per arricchire la prosa.
attribuito a iacopone [crusca]: vò che in ciel ne sia la mffa
carducci, ii-1-220: quel che mi vò sforzar di provare col fatto, è
mare, dicendo: « più tosto vò minar voi che esser da voi minato
razzo della dama. tomielli, 1-167: vò trarmi al fine il razzo dalla testa
al fine il razzo dalla testa: / vò celebrar in versi l'incostanza / e
fagiuoli, 1-4-24: colle buone! non vò ruzzolar le scale. saccenti, 1-1-237
c. i. frugoni, i-6-13: vò far la sabbatina / scevro d'ogni
e si sciolgono le campane, lo vò far passeggiare sto figliuolo, per vedere
sbocconcellando. ronconi, 5-2-104: così vò dire a te: « vuomi pigliare?
posso mancar a sì grande amor: vò veder s'io ho ne la sacchetta una
a veder l'esito. / i'non vò dir più nulla, che '1 saeppolo
266: ancor io di sdegno acceso / vò scoccar dall'arco teso / le poetiche
lorenzo de'medici, ii-300: io vi vò, donne, insegnare / come voi
saettatore accorto, / altra prova non vò che la ferita, / che '
a te diritte: / ch'io vò tornare a dir salamelecche, / peccavi.
manere / ai giorni tuoi, non vò dir le migliaia, / ma più di
sì saldo e fermo sempre el vò tenire / e per amore morire, /
io parlo in sul saldo: e tanto vò dirvi che questo maraviglioso strumento si lavora
, / ma in dime ben non ci vò metter sale. -minestra senza
e dice: « infame, ti vò porre in sale », / e dalla
. buonarroti il giovane, 10-907: vò che no'ci prestiam l'un l'
l'un l'altro 'l sale; / vò atarti con ciapin: tu colla tancia /
a questa morta salma, / ché vò creder che l'alma / sì casta,
da la chitarra, xxxv-ii-429: di luglio vò che sia cotal brigata / en arestano
però che per la mia salute non vò che i figliuoli d'amelio muoiano.
nostre persone. pulci, 15-13: vò che mi prometta ritornarsi, / finita
nuovamente mi na mandato, non mi vò mirar dietro in viso sin che 'l
facea sanabile. ariosto, 1-iv-374: vò veder, prima che crescere / più
il prof... (non vò far nomi) col berretto frigio in capo
garzo, 21: mai non vò mangiare, / non sarò sì affamata,
t'arrendo, / però che non ne vò gire. poliziano, st.,
. llaudare. giamboni, 10-31: ti vò qui ammaestrare di tutte le cose onde
pratica in voi e sapienza, / vò che questa donzella medichiate: / mettetevi
sodomitico. poliziano, 6-398: quando vò certe tre lire / che più volte
ch'ai saporire / se serà de stagion vò iudicare. 5. figur
nelle 'ciane': « mi hanno scoperto: vò però negare fino in fondo come un
e testi, e lor vicin non vò che fiacchi / dosmigiani, altucci e rodolfoni
, così ti giuro: / io vò che satanasso sia il mio iddio, /
mano, ma n'i resto non vò lappole. tu da i canto tuo fa'
pianto. monti, x-4-295: io vò rodolfo interrogar: dal labbro / la
notizia più forse di qualunque moderno, io vò dire alessandro humboldt. papini, 42-52
faccia a suo senno, auh.. vò legarmi la., come si chiama.
aretino, vi-457: -aspetta, ché vò venire a montarci [sulla mula]
un dì lo sbarbo, / lo vò far divenire un uom di garbo. baretti
b. segni, 4-7: né qui vò dime altro, per non parer ch'io
de'versi in icchio e acchio, / vò scegliermi per suono il mazzapicchio / per
condotto come il malfattore in prigione, vò dire con gli sbirri e co'nottolini
ad alta voce / dice: « mille vò fame mal contenti ».
! gli è uguccione! i'mi vò tirar da canto, per veder s'i'
tua voglia iniqua e fella, / io vò morir; ma sforzerommi ancora / che
a me? sì, per dio! vò proseguirla, voglio sbramarmi. nievo,
dilette mura. marino, 1-4-245: vò di mia man da quel nefando seno
rami: / fuor di questi cespugli / vò trarla in qua su rerba. cesarotti
zoppo e con tropp'anni addosso, / vò lasciar e brindello. le quistioni alle
questa luna. casti, ii-n-80: vò però dirti come andò la cosa, /
vecchio badi, /... i vò cercar le volte / e veder se
l'armi / arrotate ben, ben vò sbudellarmi. d. bartoli, 4-3-187:
, 5: or, sì ch'io vò teco sbudellarmi. goldoni, ii-47:
i-54: comprare a qualche frate / vò un bel saio sdrucito, / di
. llui fattacci, / i'non vò già perciò che. ttu lo scacci,
g. visconti, ii-4-5: pria vò lavar le piaghe tue di pianto /
questa rete. pagliaresi, xliii-87: io vò che tu sappi, / a ciò
d'amore / ti scaldi, s'i'vò credere a'sembianti / che soglion esser
, / il parer di quel re vò che mi scaltri. muratori, 7-iii-341:
. m. cecchi, 19-36: io vò veder chi è quest'altro alfonso,
, 6-29: or oltre, io vò col battaglio sonare, / perché e'non
la mano, farfanicchio, che io vò fare uno scambietto per l'allegrezza.
a. f. doni, 3-59: vò ben che sappiate certo che s'io vi
gittano in mare il lor tesoro, vò dire che l'infermità dell'invidia non
antonio di meglio, lxxxviii-ii-76: non vò... perir qual vile in campo
. del carretto, cvi-707: io vò che dal mio petto se scan- zelli
. ubrano, 2-344: non vò svoltolare le cloache del nostro regno a
sopra un scanno: / io mi vò tramutare in pioggia d'oro. bembo
). speroni, 151: non vò... che creggiate che la volgare
17-80: ferraù disse: « io vò star qui stanotte, / in fin che
adulatori. borsi, 1-86: non vò qui con ismaccati modi, / con istuc-
s. bargagli, 2-115: non vò lassare come la voce 'aschera'la potete voi
ii-5: la cabaletta / della civetta / vò un po'schisare / per poter poscia
, vti-114; perfida, digraziata! la vò scarnificare. 2. per simil
monti, 5-229: censor maligni, vò parlarvi netto: / vi sprezzo tutti
uva in su quel prato: / ne vò un letto spiumacciato, / non ne
. redi, 16-i-4: il mio detto vò che approvi 7 ne'suoi dotti
elisabetta. i. nelli, i-264: vò cercar di scavare, se posso,
niente meno grave perch'ei sia solito, vò chiamar pa- squetta, che, servendola
, xii-261: addosso un bastone / ti vò scavezzar. -recidere, troncare un
i nomi e i gesti di ciascun vò dirti, /... / non
m'assaglia, / dalle muse non vò più andare a veglia: / un mestiero
collo: che scempióne è questo? vò chiamarlo da me stesso. vico, 4-i-930
/ cerco, ché [uel non vò, questa non posso. g. giudici
pericolosa guerra / che contro non vò star ne'ponti di schermaglia.
ecco, ingrata e crudele, ch'io vò seguirti, fido e costante, benché
la maritò in mugello: non gli vò nominare, perché non è onesto sì fatta
e schiatta pur tu, ch'io non vò far cosa che tu me dica.
me. ssi rintoppa innanzi, gli vò dir quattro parole a mio modo e avvertirlo
urina? / qui di pensieri ti vò fare scarco, / che non ti
tutti quanti / e non vi squarta, vò ben dir che sia / veramente la
1. nelli, ii-298: io vò portar lo schizzetto con dell'olio per
. i. nelli, ii-298: io vò portar lo schizzetto con dell'olio per
stupido. aretino, 20-82: vò dir 'treccolare', e non 'berlingare', e
/ fatemi largo ornai, ch'io vò sciallare! idem, vii-758: qua-
, iii-1-615: garsenda, / ti vò donare questo sciamitèllo / violetto.
sa sciare e boccare, ma non vò commattere co lo rimmo, ma co
ciapino. -sì, sì, / io vò fare una sciarra. borsi, 1-102
gittano in mare il lor tesoro, vò dire che l'infermità dell'invidia non
e disse: « a te prigion mi vò concedere ». tasso, 4-81: io
, torno pentito: e liberiate / non vò, se morte non lo snoda e
pulci, 22-204: di'ch'io vò venir con la correggia / al collo e
: livia, minacciando: « io vò ben io », / disse, «
amante mio, / errai (negar noi vò) ma per sciocchezza. / or
, / un quattrino a ve- run vò che si lassi. = var
suo autore ne l'abbia sciolto, vò provarmi a scioglierlo di mio. d'
) e si sciolgono le campane, lo vò far passeggiare sto figliuolo, per vedere
. tansillo, 1-156: se io vò saper come si possan torre / aquesto e
, 519: io, fanciulla, seguir vò la tua traccia, / tarparti l'
/ quel can che v'è non vò trovare sciolto, / ch'envèr di me
prietà sufficiente per vivere. andar vò a spasso per l'arcobaleno, / perché
. da scioperato. priccio io vò cavarmi, / di vedere il suo ordito
. pulci, 28-42: io non vò ragionar più della fede, / ch'io
, 1-iii-174: per la parte mia / vò sciorinargli un cento di nerbate. salvini
buonarroti il giovane, 9-595: vò che tu vegga ch'anch'io / che
questovostro fratre, che a voi con istupore vò comparando, tantom'appare di membra trasparente e
carducci, ii-8-314: non vò trattare delle rime del petrarca in generale
. cartaio, xxi-ii-985: - la vò guidar io chesta faccenda. / -
piace, no, no; i'la vò intendere, / ch'i'non vorrei
sa la faverella / e per me ne vò piena la scodella, / vien tu
? da quello scoglionato io non ci vò andare'. malagoli, 368: 'scoglionato':
acque. giuliani, ii-277: oggi vò far il bucato... bagno i
n. degli albizzi, 82: vò ben ch'ogni piacere / facci alcomperatore e
, 3-2: aspetta pure / ch'io vò veder s'io so farti scollare.
. tasso, 13-i-640: le donne io vò scolpir con puro inchiostro / come in
». cieco, 6-68: io vi vò far vedere / una bella caterva di
buonarroti il giovane, 10-891: io vò che questa pace con un ballo /
stiracchia-can- zone, dicendo: « lo vò fare la serenata ad un puttanino maritato
sostant. alfieri, 12-156: entrar vò pria, per farmi / certa de'segni
dipartirsi. tassoni, 303: vò ben ch'a lo scontrarci per la via
accosto; / ma i'no 'l vò sconturbar, vò star discosto. f.
ma i'no 'l vò sconturbar, vò star discosto. f. corsini, 2-117
ansia. gelsi, 130: non vò che per questo si conturbi / vosi-
g. rucellai, 9-117: non vò fuggir, a noi sconviensi, / di
risa. ariosto, 1-iv-495: io mi vò discostar, per non intendere / questi
, che se credessi rimanere ignudo, vò che tu te ne senta tanto, quanto
, « ho udito e son convinto e vò cominciar da te ». manzoni,
scorbacchiare. tansillo, 3-3: io non vò su questo esempio vero / con poco
ed io dal mio canto non la vò confermare, han pure singoiar pregio appo
raccontarli tutti e'mie difetti. / vò fare alla spagnuola la scordata. =
). gelsi, 12: non vò teco [ignoranza] giammai far lite o
giammai far lite o guerra: / vò che noi siamo amici scorporati / e vò
vò che noi siamo amici scorporati / e vò seguirti? er mare e per terra,
no, ma per l'onore / vò un bell'emolumento ». « eb-
ben la scorreggiate, / ch'io vò intender palora per palora. = comp
.. / la prima cosa, il vò pigliar pel braccio / e levarlo di
/ folleggiar di gioia in gioia, / vò che scorra il viver mio / pei
, i-63: io son tuo'servo e vò seguir tua orma. / vedi ch'
spettacolo. piccolomini, xlv-64: vi vò dire che già me nesento infiammare e scorrer
2-133: inanzi che i'faccia altro, vò dare una scorribàndola per queste case e
poi fra gli altri raprezzato! / vò che noi siàn soldati di scorriera, /
io senza 'ndugio, ciapin, ti vò fare / e piagnendo e gridando lo scorrotto
uomo scorrubbiato e rotto / e ch'i'vò tórre e non vò dar le pesche
e ch'i'vò tórre e non vò dar le pesche. 2.
scorsa). oddi, 2-63: vò dar prima una scorsa volando dal signorpomponio,
staffa. ariosto, 1-iv-759: vò andar più tosto a trovar mastro plinio,
cavalleria. ariosto, 1-iv-80: vò che mi publichi / pel più scortese,
me resguardare. epicuro, 62: non vò... scortese dimostrarmi / a
da voi non mi scosti, vò ragionar d un marchese, non cosa
intagli. boccaccio, 1-vi-333: né vò dire de'cappuccini, co'quali o a
vedo nella faccia il signo, / io vò trar for la citerà più eletta /
lotto del mazza, 1-25: io vò la prima cosa che noi stracciamo le scritte
il sca- pulare. / io vi vò consigliare / che lasciate alti vecchi far
le man, quante ceffate / i'gli vò dare, e porlo in su ginocchi
descriva a pieno / quel ch'io vò dir in semplici parole? tenta
sue parole, / ch'i'non vò sanza scuole / che niuno appari più
tu dèa iniscuola sedere, / perciò noi vò tacere / ch'ancor assai a buon'
, / sì ch'io non ti vò più per fedeluzzo, / così sa'far
il mal pondo, / ma il non vò far, perché il non vuole iddio
sono vénti ducati d'argento. / - vò prima vedere; vòprima / contare, lazaro
mai teco malizia, / già non vò che me vaglia alcun pentire, / ma
paganino bonafè, xxxvii-144: se canedo tu vò fare, / secchissime conduceva li suoi
3-291: un nostro, a cui non vò dar nome,... si
martello, 6-iii-469: né tentar vò con sedutrici offerte / la fé d'evandro
passato, una (ch'io non la vò ora bociare) giovane bellissima, ancor
. getti, 17-45: io non vò parlare di quelle opere che portano il
buonarroti il giovane, 9-133: io non vò più caccia / diqueste salamistre, / di
, xvii-204-55: l'uso del segùscio vò seguire: / quando il sengnor lo batte
. fra giordano, 2-34: or ti vò mostrare in che sta la vera altezza
17-59: -sta'fermo: io te lo vò provare in te stesso. quante volte
dall'uscio della stalla, / ch'i'vò che lo passeggi e che gli pigli
fosse mostrato. firenzuola, 868: vò piuttosto soffrire / in questa selva e 'n
d'amore / ti scaldi, s'i'vò credere a'sembianti / che soglion esser
bianza, / prence, non vò, poich'io tal non ti sono.
sembola, 3: marito mio, vi vò raccontare / la gentilezza di questo ghiottone
. chiaro davanzati, xxii-64: pensar vò pur com'io dire savesse, /
b. davanzati, ii-506: io ti vò dare un modo age volissimo
altri. chiabrera, 1-iv-233: io vò che seminiamo / cotanta gelosia / nel petto
mariano maniscalco, 1-30: pur vò cantar prima che 'l lombardo, / s'
che descriva a pieno / quel ch'io vò dir in semplici parole? flaminio,
fiore [dante], i-45-11: non vò che 'l ber per ciò nessun disami
m. cecchi, 7-3-2: io vò far anco / un po'di guardia a
. il manganello, 4: io vò cantar de questa mala spina / seguendo la
è quella che v'offende! / or vò che tu mia sentenza ne 'mbocche.
ignoranzaè quella che v'offende! / or vò che tu mia sentenza ne 'mbocche
sai? - signora sì, ma non vò miga vigilanti sentinelle. tarchetti,
esplicita. giamboni, 10-17: paura vò ch'abbiate di molte terribili e spaventose
io, né giocatore, / né mi vò pigliar guai per altri, affé:
qui? senti, italiano, / vò darti moglie - a me?..
. a. pucci, 8-34: 1'vò che 'n questa sera / nella
convenevole sepoltura. ariosto, 19-n: non vò ch'altra pietà per me ti prieghi
una tratta ho presi stamattina; / e vò che sien, se qui verrai,
bellincioni, ii-15: a san francesco ti vò fare usciere, / ti vò far
ti vò fare usciere, / ti vò far questo ben per discrezione: / ambroso
, all-n: noe, lena, non vò cricca in casa mia, / e
cecchi, 5-11: filippo, io vi vò lasciare e ire a certe mie occorrenze
sin che sangue ho ne le vene / vò scherzare e vò goder. carducci,
ho ne le vene / vò scherzare e vò goder. carducci, ii-8-188: oh
, la mazza ferrata, ch'io vò scagliarmi in mezo a costoro e sbaragliarli
g. gozzi, 5-67: non vò più fare con vostro fratello, /
, 5-5: i'aggio cominciato e vò far guerra: / chi me nonn
di costui per questa via, / vò pur veder io ancora, / che
somma purità. beicari, 7-108: vò servire al mio signore / che me fé
/ che me fé similea sé, / vò amare el salvatore / che morì in croce
al comune onor più ch'ai piacere / vò che serviam: questi passeggi e queste /
feo, 331: da qui innanzi io vò córre i fior novelli, / la
vita onesta; / ogne mi'fatto sì vò far a sesta, / e gli
: sposo mio, state cheto: / vò che torniamo in sesto, / pria
mi diletto di ceretani, e mi ti vò levar da torno, peroché, tra
piace. gli ingannati, xxv-1-383: vò tagliar le labbra, f'orecchie e
iatto e poi mandarglielo a donar. vò che la si sfami di asciarlo
, ha i lucidi intervalli; / pur vò contarven una solamente, / ch'è
io sogno. vien qua: io ti vò mostrare colla alturità de la sacra scrittura
, infastidito e logoro, / che vò tutte sferzar le cerimonie / che in questo
cecco, tiemmi, ch'io mi vò rizzare. / - appoggiati. - oimè
a. pucci, 8-33: or vò che. ttu nraiute i...
non di vamazza, iv-153: io vò quel [capro], cui niun altro
donne ch'avete intellettod'amore, / i'vò con voi de la mia donna dire,
.). aretino, vi-462: vò che togliate una lepre e uno capretto
il passaggio. ricchi, xxv-1-255: vò sfondar quell'uscio e le fenestre.
. carducci, ii-1-220: quel che mi vò sforzar di provare col fatto, è
. bronzino, xxvi-2-236: i'non vò già agguagliar il pa e
. cesari, 1-2-83: io non vò tacervi da ultimo un atto di straordinaria
ho un giovinetto alloro, / e vò coprirne rosalino pilo! -privare un fiore
il voi bisogni o il nuoto, / vò farmi innanzi a scandagliare il quoto 7
so'contento, / e pella via vò dir qualche canzone. = comp
con voce sgangherata in semituono: / « vò far », sgangherato e sciamannato
ora che e'mi veggono, io vò fare / lo sgherettato. sgarrettatura,
arena. / l'instancabile sgherro io vò tacere / qual sull'augusta adultera torrente
e spendi allegramente; / e non vò che sgomente / se più chesia ragione /
la matassa, allora sì ch'io vi vò far ridere. scarfoglio, 129:
60: capperi! quando torno, i'vò sfiondare, / ché questo è il previlegio
non trovo, / seguir non vò quel ch'a me tanto sgrada, /
bel legno. carcano, 75: non vò 2. intr. con la
vii-139: quest'ardir solamente io mi vò prendere, / della mia coscienza per isgravio
tempo. aretino, vi-329: - vò che siam fratelli. - ti ringrazio.
tommaseo [s. v.]: vò tornar presto a casa: non voglio
: io [la moda] non ti vò dire nulla dei malidi capo, delle infreddature
. giuliano de'medici, 28: vò dar del legno mio le vele al vento
cura. chiaro davanzali, 103-5: vò che tu ne prende sicuranza / ch'io
fratta albergo fido /... / vò che s'arda e che si sterpi.
di una situazione o da rimandare io vò marte esser chiamato / fin che il fatai
amore] segnoraggio, / e no 'l vò più celare. bonagiunta, lxiii-56:
v-58: e. ll'uso del segugio vò seguire: / uando il segnor
al mio cospetto, / pregar ne vò l'onnipotente sire / che m'ascoltiate
eh'una parola, / una sillaba sola vò ch'abbatta / cento di quelle tue
come sono le magioni di paradiso, vò che sappi che questa è fatta a similitudine
stata de la verità pronostico, perché mi vò con effetto partire all'alba. guicciardini
vostra e per mia pace... vò che innanzi ad ogni altra cosa presso
dico, / mia madre; io non vò stare a sindacato / di lui [
spaventato spirto. monti, x-4-295: io vò rodolfo interrogar, dal labbro / la
cuore? giuliani, ii-236: lo vò far passeggiare sto figliuolo, per vedere
sua fanciulleria! borsi, 1-86: non vò qui con caro, 12-ii-187:
). parabosco, 3-6: veder vò se costei... / ha punto
imprimere. serdini, 1-183: 1'vò che questo dentro al cor ti smalti.
: e 'n questo [febbraio] vò che siate senza manti, / con vin
tutto aver smarita, / né gli vò caminar per sin ch'io viva.
gli disse: « 0 cavallier, vò che tu imagine / che un fai commesso
voler lassare cotanto amore, / come te vò tu, ahimè, smentire!
s. fiorillo, cv-644: vò commattere... co la spata a
b. casaregi, 13: vò che il mio dente ti smidolli e spolpe
cesari, 6-301: sola una cosa vò dire, che questo smisurato benefizio fatto
di passione. tasso, n-iv-45: vò credere che la virtù eroica sia posta anzi
: son belle smorfie il dir « non vò marito, / pide. fiose
di anacreonte. tom non vò marito ». crudeli, 2-168: che
buonarroti il giovane, 10-955: io ti vò tutto imbalsimar di mèle, / che
f. f. frugoni, 4-93: vò che snidi / costui da quest'albergo,
ch'io la ragion mai snoccioli, / vò far ch'a spirituali ha creduto d'imporre
] soccorra durante, / chéd i'gli vò tener sua promes- sione, / ché
a. pucci, 8-33: or vò che. ttu m'aiute / sì come
non procedesse, dicendo: « io vò sodare per questa femmina e per il suo
.., se gli ipocondri / non vò ch'i fianchi m'afferrin più sodo
giacomo da lentini, 23: non vò più soferenza, / né dimorare oimai
mariotto davanzati, lxxxviii-i-422: né per ambizion vò far recisa / amicizia da sé,
, voi siete soffistichi! / io vi vò contentare: una, due, tre
29: alla mia corallina / vò trovar per marito un soggettane. =
petrarca, 105-3: mai non vò più cantar com'io soleva, / ch'
f. d'ambra, 4-35: or vò ben dir che mai non fanno gli uomini
. sognùccio. alfieri, 6-17: vò che tu m'interpetri / anco un cencino
ogni soia. pulci, 27-268: io vò, marsilio, che tu muoia /
139: quest'ardir solamente io mi vò prendere / della mia coscienza per isgravio
. petrarca, 112-3: sennuccio, i'vò che sapi in qual manera / trattato
lastre più d'un'ora: / non vò sentir lor zolfe e loro uhei. f
un bel panier di frutta / vi vò donare in tre parti partito, / perché
amico di dante, xxxv-ii-747: ti vò pregar co. la mia mente pura
. tommaseo, 2-i-367: anch'io vò moglie, e la vò contadina, /
: anch'io vò moglie, e la vò contadina, /... /
alpestre a sollevar le rime, / e vò che 'l guiderdon de'miei sudori /
medici, ii-155: nenciozza mia, i'vò sabato andare / sin a firenze a
file di giu alloggio qui vò star. savinio, 481: strillò:
vari, / ch'ancor di questi non vò far prio, che si riferisce a
: / e s'i'noi provo, vò che l'om me penda. giamboni
l. cattaneo, 50: io vò paragone? e l'amor mio / e
: « non ti dispiaccia, io vò andare a ferrara, et al giudici del
questo strai prova una botta, / non vò poi che 'l suo tosco alcun sumerga
, / questa rea umana pianta / vò sommerger tutta quanta / per l'offese
cinquant'anni in qua? io non vò ragionare de'papi o de'cardinali,
del carretto, 2-197: pazienzia, vò star teco con letizia / infino a
. trissino, 2-1-339: non ti vò nominar cambise e serse / e dario
far quello che mi pare, né vò sopracapi. corticelli, 3-ii-157: io son
un tratto sola quella calfri- gnianza, vò vedere se mi venisse colta.. oh
quarto e sopratterra n'àe 30 braccia; vò sapere quanto è lungo in tutto.
fede soprateranonimo, i-478: sovratutto ti vò amaestrare / di savere pie- rena.
questo [pastore di lutezia] non vò più parlare / e parmi ben lasciarlo alla
... convertirti / co'miei versi vò in un gatto, / in un
, di queste bestie, / me ne vò pigliar teco un po'di spasso.
un bel panier di frutta / vi vò donare in tre parti partito, / perché
f. d'ambra, 4-116: io vò... / allegar sospetto il
nella fede. forteguerri, iv-579: non vò mica che ti sia sospetto / di
pianti. boiardo, 2-9-23: non te vò lasciar, ché aggio sospetto / de
cui vinse l'ira; / e anche vò che tu per certo credi / che
mio in questo trevi, che noi vò più difendere né sostentare contro la mente
così ne'pagamenti, / ne'quali vò più sostenuto assai. -stor.
per esserti pasciuto di parole. / vò che tu muti vita: / e vietandoti
se s'avvera il mio sospetto / ti vò far sotto un bastone / accoppato,
, madonna dolciata dice: « che vò che meco ti godi e che a me
di gaudio e di letizia pieno / e vò far festa e dar lor gran tesoro
l'affogasse. sercambi, 2-i-296: vi vò far la prova se 'miei sottoposti
, vedendo te soprabbondare, / io vò far quello ch'io non feci ancora,
, 337: sa'tu quel ch'i'vò far? voglio chetarmi / e soprastare
e più gentile criatura; / e non vò sovrastare in su laudore. giamboni,
l. bellini, i-82: io vò provar naturalmente / e senz'alcuna sovrumanerìa
a meno. cieco, 35-68: io vò por fine al mio lungo rapire /
io mi sia, le mie marcanzie le vò spaciare mangiare molto e divertirsi allegramente.
un'altra. allegri, 167: vò dir ch'accenna in coppe e dà in
strada, dove guardano / quelle finestre, vò che stia aspettandomi / che acconciamente ad
amiate quanto vo'potete; i'non vò che voi vi spalliate. 4
chiaro davanzati, xxii-55: al vento vò spannar, ch'i'poss'avere.
tu giugni, per galanteria, / vò darti un pa'di scarpe nuove e spante
del desinare. ch'i'non vò fare ancor piatanza a'frati.
2-9: vattene via, ch'io non vò che veduta / mai più panzini,
tuo sparlare, / sonne cruccioso, ma vò t'appagare / prima che 'l tuo
m. cecchi, i-77: i'non vò mostrar al popolo di / fare sparnazzo
: -de, statti queto. -questo non vò fare / - orbè no'farem pure
terra sparte pascoli, 5-84: io vò raccòr le sparte / tue membra,
cammino. forteguerri, iv-381: io vò qui fare quattro spasseggiate. 3
. ariosto, 5-39: non ti vò creder questo... /..
buratti. guarini, 107: 1'vò condurti / ne la più spaventevole caverna /
medesimo. fagiuoli, iv-194: non vò dir nulla della leggiadria / ch'egli
francesco da barberino, i-254: io ti vò qui pore / cinquan- tatré speziai cose
, / giudicai tu, ch'i'vò per me morire, / pria che sì
ne osservi tua usanza, perché non vò che si spenga neuna buona usanza per me
francesco da barberino, i-25: non vi vò né posso ben celare / ch'egli
[s. v.]: ti vò sperdere. de sanctis, ii-15-196: che
, 31: vedi, griselda: i'vò che tu mi dica / la verità,
martello, 6-iii-81: in tanto i'vò che il teschio pubblico stia sul rostro
. simone da cascina, 54: vò... che queste due congregassione
g. m. cecchi, ii-332: vò bene a suor godenza, / ed
per essere spia o ruffiano; ma io vò prima morir di ame. moneti,
dove nacque / il nostro amor, vò ch'abbandoni e lasce, / per non
arrigo baldonasco, 395: signor, vò spiaccia / veder qual lui s'allaccia,
nacque. ariosto, 9-93: io vò in olanda / tornare, e voi meco
da barberino, i-245: ancor vi vò contare / d'altra noiosa e spiacevole
arme o guerra... mi vò partire per non far peggio e vedere s'
. tommaseo, 2-i-132: tutti que'poggi vò fare spianare, / che mi riparan
per chi meno intende, / ti vò spianar ch'io sono in cielo e in
suo venere nel tempio; / io le vò spianar il fianco / e lo giuro
8-38: se non ti servirò bene, vò che spicchi i presciutti, i formaggi
dove stanno appesi e in luogo loro vò che ci appicchi me. boterò, 5-62
, / che prezioso succo! ma vò dame / anco ad abele uno spicchietto.
? gli e uguccione! i'mi vò tirar da canto per veder s'i'potessi
frugoni, i-1-170: duo simulacri / vò di porfido eterno. in uno spiri /
, / ma in queste catene / vò fida spirar. -come espressione enfatica del
adulti. de maria, 70: io vò animar la tua nivale / bocca,
ma sta'di buona voglia, ché vò far tanto ch'egli si plachi verso di
se i nomi e i gesti di ciascun vò dirti », / dicea l'incantatrice
non affogassi. maggi, 108: vò cantare, o mio dio, finché al
parziale. cesari, iii-320: io vò dire che io non lunghi distesi brani di
giunse moderno od antico, / non vò che 'ndietro, derelitto e ascoso, /
se', orrido mostro, / vaga spoglia vò darti e spoglia umana. spallanzani,
.. nel mio spogliatoio (non vò dir villa) qui prossimo, dove sai
. frugoni, i-6-89: io non la vò, canossa, perdonare / a quell'
« non pascer, ch'io non vò che tu mi spoppe ». 3
mattina quando si levano, non ti vò dire altro: i polli che mangiano
. menechini, cvi-102: chilindro, io vò di te far parangone: / tói
. ariosto, 9-33: a colui non vò far torto, / a cui già
, / quant'è grande firenze, vò girare: / ma voglio uno sposto di
. alfieri, 6-25: dormire i'vò dell'altro, / anzi che ir là
ecco, ingrata e crudele, ch'io vò seguirti, fido e costante, benché
. carducci, iii-3-8: con parti vò che cielo o inferno insegna / da questi
. monti, 3-541: io tornar non vò certo (e fora indegno) /
. boiardo, lvii-128: ogni cosa vò fare, anche morire, / purché
buonarroti il giovane, 9-600: io non vò stiavi / che mi spruzzino addosso pe'
di piccola quantità di grasso spugnoso o vò dire viscicoso. tasso, 8-5-127: il
, e incontanente guardar più retto, / vò che tu impari e disserrarti gl'occhi.
. settembrini [luciano], iii-1-312: vò gittargli proprio una sputacchiata a questo bagascione
arrovellarsi. giuliani, ii-346: mi vò riportare a casa, perché altrimenti c'è
la gatta, avrà de'guai: / vò che turno si sputti su le dita
assai chiaro si vede / ch'i''l vò remunerar di tanta fede. del carretto
ch'io voglio andare armato, / e vò portar archibusi e spuntoni, /.
, /... / e mi vò menar detro squa- driglioni, / ché
. l. martelli, 3-311: io vò con assediati. q
buonarroti il giovane, 9-570: vò mandarti le smoccolature / per tua merenda:
/ mi fo squartare: / la vò redimere, la vò salvare. sinisgalli,
squartare: / la vò redimere, la vò salvare. sinisgalli, 2-44: « dove
che più m'accora / e che vò proclamare a suon di squille / e la
g. rucellai, 474: intanto vò cantar l'ingegno e l'arte / che
avesse a squinternare gli andamenti di chi vò dir io, si oscurarebbe il sole.
imborsazione. grazzini, 4-236: io vò squittinarmi, entrar nelle borse, esser
arpione, / gridando: « adesso ti vò dar la lacca ». manzoni, pr
dante, par., 4-138: io vò saper se l'uom può sodisfarvi / ai
staffa prostrati / ne la polvere io vò gli antichi visi / de'tuoi magnati.
si partì. belo, 26: vò tirarmi dentro e gire avertire la moglie che
: ti giugnerò, furfante: io vò 'nsegnarti / spacciar per doppie i quarteruoli;
n'ho stancato; / però mi vò restare per migliore. s. bernardino
., 19-140: vattene ornai: non vò che più t'arresti, / ché
. lorenzino, 105: subito la vò vendere, s'io la dovessi dar per
chi sta ben non si muova, io vò capone / servire infino a morte il
, 19-6 (73): io non vò parlar sì altamente / ch'io divenisse
ben ch'i'viva, mai non vò seguire / se non voi, chiara stella
, / che a più pitosa donna il vò donare; / non vò che il
pitosa donna il vò donare; / non vò che il goda donna tanto ingrata /
9-31- 1-68: un sol fatto ne vò recare in memoria..., parte
il giovane, 9-106: per me non vò carrucole altrimenti; / snocciolimi il mio
di buone nuove, i'non ne vò danaio. -innanzi tratto ella mi dà una
. buonarroti il giovane, 9-364: vò scoprirle la faccia, e le la scopro
. v.]: se non la vò dire, la non m'esce di sullo
». storcevo le spalle. « vò sentir un altro po'! » pavese,
l'è lunga la storia! 1'non vò già che pas- sin sei quaresime a
quel racconto sarà di più frutto; e vò ne cominciare una romana. una storiella
, ancora a voi ritorno, / e vò pregar la vostra canoscenza / che vostra
stracco abbastanza, e io non ne vò altro. vieusseux, cix-i-442: il pomba
carni strafresche, ecco l'argnone: / vò mi diciate poi se saran buone.
bastardo stralunato, / ch'io te vò castigar, non so se il credi?
p. fortini, iii-120: vò prima ascoltare se ci sentisse veruno a
mai corrotto. cesari, ii-iv: vò tuttavia notare ch'io nominai il parlar di
], i-170-4: in quel cotal non vò che tu t'intenda, / ma
sua propietà lo tiro, / se ancor vò din « selvaggia, ciò è strana
, 1-2- 83: io non vò tacervi da ultimo un atto di straordinaria
/... / riti io non vò né latini né greci, / né
buonarroti il giovane, 9-216: or vò che tocchi a me col far lo
ii-70: sarto mio bello, io vò strettire questo vestito. tommaseo [s.
francia. varano, iii-446: rammentarti non vò l'antico patto, /..
o spiraglio par d'una badessa. / vò fare una scommessa, / che sempre
quella stropiata di rosina, io gli vò dar un buon carico di bastonate. n
. fagiuoli, xii-8: non ghi vò attorno galismerdi /... / che
, 43-180: lungo sarà s'io vi vò dire in versi / le cerimonie e
struggo, ma son stracco. / ora vò proprio rovesciare il sacco. pascoli,
en- fiante. ricchi, xxv-1-196: vò veder le nozze: / ché non vò
vò veder le nozze: / ché non vò star più in questo struggimento, /
calmo, 2-375: chi alle puttane non vò andar dereto / e i stupendi dolor
intelletto sturiti, / ch'i'ti vò trar di dubio e di pericolo. machiavelli
s'el me si rintoppa innanzi, vò sturargli gli orecchi di buona maniera. siri
luca pulci, 3-78: tutti bellicosi vò che sappi, / e bascià, subacì
/... / ch'io non vò che si vendano al subasto.
sua sferica ovale, / io non vò, che t'imagini, ch'appieno /
, cxiv-20-246: o adesso sì che vò dell'illustrissimo e, se fia possibile,
m. cecchi, 190: i'vò ben dir che questi gran maestri / abbin
/ ché in casa mia / io non vò taccoli, / non vò romor.
io non vò taccoli, / non vò romor. 4. tose.
beccafumi. cesari, ii-449: non vò tacere che alcuni codici, in luogo di
favor sì grande, / con man vò porgerti tacita e lenta / due di papaveri
585: il tafferuglio è quel ch'io vò lodare, / dove si mangia e
e contento, 7 ch'io non mi vò trovar al tafferuglio.
? magro? /... / vò dir così di meza taglia. fanzini
berni, 63-63 (v-178): ma vò qui il lor tagliare e 'l vostro
metta tanti taglieri, e io così vò fare. d'annunzio, iii-1-531: farem
rimanere / a'giorni tuoi, non vò dir le migliaia, / ma più di
p f. giambullari, 390: non vò già tenerti per forza: e se
vivendo. verso il termine / vò fare una cascina, e li vò starmene
/ vò fare una cascina, e li vò starmene; / la rovina dell'uom
freno, / e d'altro nel seguente vò trattare. -portare, recare, ridurre
la casa? oh! io tei vò dire, perché io il so. se
piglio un torchietto ardente, / e vò a veder chi è. alfieri, 5-189
, 1-18: ma a che fine mi vò io perdendo nello intricato laberinto degli abusi
ti ci tomo mai più, ti vò dare trecento mila coltellate. l. priuli
sé la treschi; / ch'i'non vò darmi gl'impacci del rosso. i
-sostant. angiolieri, xxxv-ii-383: lassar vò lo trovare de becchina, / dante
il criminale mescolato; ell'ha, vò dir io nel mio linguaggio, del boscato
frugoni, 5-419: con accorciatura sommaria men vò ad affasciar vilupposamente due lustri foschi di
violato, tra me stesso rodendomi, vò figurando, che sia per dinotar segretezza.
ch'io vada dalla signora almira, vò dare una voltétta in piazza.
vuòto1 (vóto; ant. vòito, vò, vòtio, vuòdó), agg.
muro maestro, attorni in rami / vò che serpa un feston, che fasci il