virile, dell'abnegazione eroica. idem, v-i- 535: io mi anniento nel coraggio
accartocciarsi, a cadere. d'annunzio, v-i- 173: l'orlo della retina strappata
padri della compagnia di gesù. soffici, v-i- 91: è l'epoca dell'
le cose al mondo. d'annunzio, v-i- 674: dopo tante confessioni e
con i morenti in mostra! idem, v-i- 637: da presso, ripiegate,
specie di fumo bianchiccio. d'annunzio, v-i- 300: un naufrago era uscito a
mi parrebbe tempo perduto. d'annunzio, v-i- 902: dopo aver mostrato ai
/ veggo una smorta bragia. idem, v-i- 235: vólti vólti vólti, formati
un mezzano d'olio. d'annunzio, v-i- 402: i campanili non hanno più
civiltà dei nuovi tempi. d'annunzio, v-i- 233: il campo di gonàrs
wandyck e a pochi altri. soffici, v-i- 220: le carni, i vestiti
piaghe del suo prossimo. d'annunzio, v-i- 1058: essi non osano neppure di
innaffiato largamente di sangue. d'annunzio, v-i- 781: sotto le foglie vidi i
e inutile mi sia risecato. idem, v-i- 718: la gruccia dell'eroe
determinato da perizia. d'annunzio, v-i- 114: la corporazione seconda raccoglie
pesci ed altre simili cose. aretino, v-i- 426: sere enoch, per aver
de la morte accolsi. d'annunzio, v-i- 275: le prime note del
, con stupido sussiego. d'annunzio, v-i- 1021: siamo, in massima
fare strappi alla vite. d'annunzio, v-i- 390: prego uno dei sonatori che
v'arei per iscusati. d'annunzio, v-i- 535: se io faccio l'
e di maggior dispendio emergente. soffici, v-i- 306: quegli artisti valgono sopratutto
non dovrebbe andare così! d'annunzio, v-i- 603: perché mi toma all'improvviso
il suo 4 eureka '. soffici, v-i- 598: alcuni pagliaccetti letterati in
l'acqua alle mani. d'annunzio, v-i- 383: o fantasia, che
acqua al nero fonte. d'annunzio, v-i- 243: nerissa mi manda la
poesia caratteristica della lombardia spagnola. soffici, v-i- iii: dalla lussuria stessa
metalli sacri agl'immortali. d'annunzio, v-i- 236: le ultime parole sono come
stritolando cespugli e sterpi. d'annunzio, v-i- 184: i fanali azzurri nella
lo avresti sposato. b. croce, v-i- 24: re alfonso...
araba [ecc.]. soffici, v-i- 493: jean moréas...
e temo non mel becchi. siri, v-i- 516: la casa d'austria
dalle quali sono nominati. d'annunzio, v-i- 1011: sette giurati della terra di
propria ch'ella veniva pigliando. soffici, v-i- 212: per fare opera d'
dopo l'altro periron tutti. cattaneo, v-i- 211: a pari latitudine, il
: ma lucia fu inconcussa. cattaneo, v-i- 315: né gratitudine, né
/ tiranno egli è. d'annunzio, v-i- 113: saranno privi dei diritti
si mosse frettoloso per chiuderla. soffici, v-i- industrialménte, avv. conforme ai
alla infermità della mente mia. cattaneo, v-i- 489: nella naturale infermità della memoria
dì cento badalucchi per trastullarvi. aretino, v-i- 154: la natura ha infuso il
è altro celebre innografo cristiano. cattaneo, v-i- 226: il bembo, nome
non leggiere speranza d'illuminarla. cattaneo, v-i- 436: [vico e hegel]
altra 4 tela cangiante'. d'annunzio, v-i- 973: pare musica postuma dell'
intessea carole e balli. d'annunzio, v-i- 297: la danzatrice / intorno
imbarazzo degli espositori della scrittura. cattaneo, v-i- 144: diremo che in tutto
ruscelletti allegri e sonori. d'annunzio, v-i- 465: entrando negli intrichi dei
è difficile potersi intrinsicare seco. aretino, v-i- 949: meritate che le signore
, rado e intristito. d'annunzio, v-i- 368: l'acqua mi penetra
persone e qualcosa raspano. d'annunzio, v-i- 312: « macchina indietro! tutta
, fanno una rappa. d'annunzio, v-i- 585: or è ventitré anni,
mente gagliarda ed invitta. d'annunzio, v-i- 331: i pini sono foschi
mai, d'ipersensibilità morale. soffici, v-i- 736: una sintesi di luci,
e perfettissima morale. b. croce, v-i- 217: serbò sempre..
di recitarvi un compassionevole caso. aretino, v-i- 33: certamente l'arme e
loco vien la mente cieca. aretino, v-i- 391: non arei avuto ardire
lo sciolse e lasciò libero. aretino, v-i- 478: dove manca il legame
con forza immane irresistibile. d'annunzio, v-i- 214: quattro marinai prendono il lenzuolo
lo dispone a facilmente ricadere. cattaneo, v-i- 170: allora la filosofia sarà
le lunghezze e li rispetti. aretino, v-i- 695: or, per venire a
più rena del convenevole. d'annunzio, v-i- 625: s'affannano a riparare e
prima rata dell'appalto. d'annunzio, v-i- 893: il magro patto di
e mantenere la pestilenza. d'annunzio, v-i- 1115: si propone, a prezzo
dicti ferri a li piedi. aretino, v-i- 427: quando la infermità ci
passò quella mia roba. d'annunzio, v-i- 236: una mano sconosciuta mi
manomettere le cose mie! d'annunzio, v-i- 1051: non è [la patria
quattrini a un marmoraio. d'annunzio, v-i- 470: i marmorari i figuli
de la materna carezza. d'annunzio, v-i- 294: scossa la salsedine dalle
vi si avvicinino a maturanza. cattaneo, v-i- 420: noi sappiamo..
nello spazio di sedici volumi. cattaneo, v-i- 80: mai si perverrebbe a
commosse le menti degli uomini. aretino, v-i- 219: eccovi il nostro francesco bacci
nelle cognizioni specolative ed inutili. siri, v-i- 434: di questa carta reale
necessariamente il costume dell'uomo. cicognani, v-i- 214: la polvere azzurra e
avea con dio qualche particella. siri, v-i- 255: senza indebolire gli eserciti
si vende. guagni [in cicognani, v-i- 304]: ora tu non sarai
, ci danno fastidio. d'annunzio, v-i- 305: profittando del silenzio,
assai verso il meridiano. d'annunzio, v-i- 211: il sole monta,
, un portento d'ingegno. soffici, v-i- 109: rimbaud è stato anche per
un pagliaio nano e panciuto. cicognani, v-i- 471: orride file di villini
sua degna famiglia. d'annunzio, v-i- 712: è l'ultima ora
farebbe soffrire con eroismo. d'annunzio, v-i- 317: lo scontento e il
è ancora da amare! d'annunzio, v-i- 1064: a noi! fiamme nere
pubblica pura di notorie vigliaccherie. cicognani, v-i- 435: è cosa notoria che i
immortali, dì gioie dator. cicognani, v-i- 442: oh, non erano
sigaretta, improprio ai moderni. cicognani, v-i- 274: scendeva precipitosa le scale
di tutto il resto. d'annunzio, v-i- 416: è immemore di tutto
vaga in fondo all'anima. cicognani, v-i- 281: portava, d'inverno
ludrialissime recitate a santa potenziana. aretino, v-i- 816: se almen l'ombra
semplicemente credetter gli uomini. d'annunzio, v-i- 213: davanti al mio viso fisso
e'sono a tavola. d'annunzio, v-i- 295: origliammo verso lo scoglio,
alcuno dubio a essere eletto. aretino, v-i- 199: continovarò mille anni a
le dieci e mezzo. d'annunzio, v-i- 249: odo il ticchettio dell'
i personaggi sono creature viventi. soffici, v-i- 503: osservatore e psicologo, [
società domestica e la civile. cattaneo, v-i- 331: ignorando quale ostinato dissidio
emicranie acute e ostinate. d'annunzio, v-i- 413: alzo l'orlo della benda
ad ogni vostro piacere verranno. aretino, v-i- 290: io non vi sento mai
colle mani in mano. d'annunzio, v-i- 803: la canaglia paesana, letterata
fra agamennone ed achille. cicognani, v-i- 235: la zia enrichetta,
le palme inverdite dai pampani. soffici, v-i- 287: la vegetazione grassa, e
degli ideali e delle idee. soffici, v-i- 377: un pandemonio di colori in
alla piaga che mi brucia. soffici, v-i- 426: i palliativi e i
non lo'parea del partito. aretino, v-i- 196: è si ostinato che
questa etade li tempi passati. aretino, v-i- 325: i dì nostri,
, se non fatti patologici. soffici, v-i- 278: basta spingere un po'
questi anche i debiti. d'annunzio, v-i- 157: 'commiato al patto marinaro e
pretese del detto panzeri. d'annunzio, v-i- 898: le nostre pretese non
uno scàpuccio del cuore caldo. soffici, v-i- 240: m'è venuto più
dell'esercito dei vosgi. d annunzio, v-i- 30: quei semidii che guidavano
e tutti i bolognesi primieranti. aretino, v-i- 769: sì come il piacevole
/ nella scìa lunga virente. idem, v-i- 310: la scia biancheggia,
massimamente con la vita. d'annunzio, v-i- f f 470: nelle
d'una visione di beatitudine. soffici, v-i- 348: il sogno pullulava dalla
una puntualità di regole invariabili, boffici, v-i- 352: anche la concezione del colore
puramente le sue prescrizioni. d'annunzio, v-i- 898: noi mandammo un grosso
vedo sfavillare le prime stelle. cicognani, v-i- 344: s'andava nel mezzo
; 'radiotelegramma '. d'annunzio, v-i- 315: arriva un radiotelegramma di
egli era nascoso, rispose. aretino, v-i- 638: il poverino, rassicurato
l'arena e l'erba. siri, v-i- 559: temono che, come
creatura più vile di lui. aretino, v-i- 18: la ruota assotiglia il
franzesi o faccia nuovi moti. aretino, v-i- 408: i tesori, le
se non ribadirmi la catena? cicognani, v-i- 86: la contessa andò di
segnatamente festa o commemorazione. dannunzio, v-i- 539: oggi io rinserro nei
tanto dagli amanti si ricercano. aretino, v-i- 146: il mio spiritual padre
che 'l ciel ti dona. aretino, v-i- 434: la prestante madonna marietta riccia
mise a rovistare nello scaffale. cicognani, v-i- 151: il giorno seguente,
'l cuore fellone e pungnente. aretino, v-i- 350: egli ha due occhioni
oro e d'argento. d'annunzio, v-i- 1078: l'america rigurgita di ricchezza
cose rinascere i colori. d'annunzio, v-i- 284: il nero rispunta, con
e rischiarare lo intendimento. aretino, v-i- 328: certo che voi più solo sete
bellezza di questo fiume ». aretino, v-i- 352: importandomi più il dare
grazia e della benedizione. d'annunzio, v-i- 957: quella era la rugiada di
scavalcata dal saettume delle moschettate. siri, v-i- 693: s'erano assuefatti al
marco i sanculotti di francia. cicognani, v-i- 215: esemplari di tutte le
ferita e piena di sangue. soffici, v-i- 191: la malattia lo invadeva
nostri doveva incontrarsi con loro. dannunzio, v-i- 352: non v'è nulla
rimasta in qualche cavità. d'annunzio, v-i- 321: il marinaio uroni ha il
ahimè / non ricordava. d'annunzio, v-i- 245: trovo un mazzo [
compagni di viaggio. b. croce, v-i- 217: la danzatrice..
panni o fabbricante di macchine. cicognani, v-i- 239: compiuti i quattro anni
deponesse soavissimamente a terra. d'annunzio, v-i- 378: quella volta la mangiatoia
le mie forze esauste. d'annunzio, v-i- 251: non era se non
è redenzion poi nello inferno. aretino, v-i- 238: veggo uscir da la
particolari della disciplina militare. d'annunzio, v-i- 600: ci sono tutt'ora
nomea di servitore borbonico. d'annunzio, v-i- 1021: mi viene detto che questa
quanta ella sia. b. croce, v-i- 84: qui si possono trovare tutte
, e labbra di corallo. cicognani, v-i- 531: aveva tanti ricciolini neri
italiani volersi forme nuove. d'annunzio, v-i- 140: il soprintendente promuove coordina
, mutilati, scancellati. d'annunzio, v-i- 805: davanti a tutti gli
li lombi e rene precinte. aretino, v-i- 419: il massimo pontefice,
confusione e l'animo smarrimento. aretino, v-i- 805: nel vedere io con
e pure è così. d'annunzio, v-i- 75: non avevo mai tanto
vidde i suoi uomini vedovi. aretino, v-i- 315: ora che per una di
altro solstizio di capricorno. d'annunzio, v-i- 218: egli nacque nel solstizio
di non sommergersi animoso procura. aretino, v-i- nannini [epistole],
con soprabito di castoro lucido. cicognani, v-i- 470: era per me un
può adoperare benissimo negli sciolti. cicognani, v-i- 398: 1 suoi gusti erano per
, il bianco pelo. d'annunzio, v-i- 404: ella non si muove,
del loro corto intelletto. d'annunzio, v-i- 45: le nostre sorti non
comunali e di politica spicciola. cicognani, v-i- avendo questo rosolio grato colore all'occhio
dalla ingorda tirannia degli spagnoli. cicognani, v-i- 281: forse nessuno di voi
nei movimenti di ritirata. d'annunzio, v-i- 972: fisa al ventre cinico
negli anfratti della montagna. d'annunzio, v-i- 733: nel mio trasognamelo,
uffiziali di marina. d'annunzio, v-i- 219: viene da valona,
l'ale d'ogni ingegno? petrarca, v-i- 35: né pensier porìa già
come tu m'hai detto. aretino, v-i- 924: di ciò fa fede
e sostieni la mia parola. manzoni, v-i- 136: la mia storditaggine m'
propose di tornare a parigi. aretino, v-i- 290: io non vi sento
sarebbe altro che guadagnare tedio. aretino, v-i- 487: il compagno è mosso
, no lo poea piegar. aretino, v-i- 447: tengasi il collo dritto
d'insudiciarla fra tante sozzure. cicognani, v-i- 156: il buon vecchio prete
altra galanteria è questa? d'annunzio, v-i- 1154: non soltanto trasponevamo i confini
travicelli, che le sostentano. siri, v-i- 255: una delle quali [
otri e di truogoli. d'annunzio, v-i- 2. che è proprio,
tipo della famiglia degli urocerati. cattaneo, v-i- 402: nella guerra di crimea le
bisogna restringerla con queste regole. aretino, v-i- 904: le parole vaghe sono
voce di vagolanti ombre stridea. cicognani, v-i- 149: era savio consiglio per
del volto poco si vedea. aretino, v-i- 722: è di gentile andare
base rettangolare di gesso. d'annunzio, v-i- 229: noto le linee verticali nella
ne la vietata parte. d'annunzio, v-i- 239: l'ombra era come
una assai proficua promozione. d'annunzio, v-i- 51: alla vigilia di un
da sinistra a destra. d'annunzio, v-i- 339: olocausto, la fresca
per violenza di fuoco. d'annunzio, v-i- 333: la lor [delle
forte armadura delle centine. d'annunzio, v-i- 891: un potere, mille
vestigia di fuochi sotterranei. d'annunzio, v-i- 367: la mia bocca sempre