. smozzicato, balbettato. varchi, v-57 : favellare rotto,... addentellato
che provo del suo presente. foscolo, v-57 : mille disgrazie diverse poteano avere dipinto
io mi moio di sete. varchi, v-57 : quando alcuno, dimandato d'alcuna
verso una sola mèta. moravia, v-57 : senza accender lumi, per un corridoio
amóre ha nome foste. varchi, v-57 : quando alcuno dimandato d'alcuna cosa,
e'me l'avessono appiccata? varchi, v-57 : se [alcuno] ha detto
ingegno è quello che apre. moravia, v-57 : egli aprì, entrammo, sentii
savi, arrenano e fermansi. varchi, v-57 : d'uno il quale ha cominciato
, affidandosi al caso. varchi, v-57 : favellare a caso, o a casaccio
ammucchiare, ammassare. boccaccio, v-57 : alla nostra non fòra mai eguale /
, va lasciami stare. varchi, v-57 : quando alcuno ci dimanda alcuna cosa,
, con rispetto. varchi, v-57 : favellare colla bocca piccina è favellare
così com'io sono. varchi, v-57 : e se ha detto o fatto quella
quasi sempre lubrani le aveva telefovarchi, v-57 : d'uno che favella favella, e
danari in quello di petrone. foscolo, v-57 : certo, donna gentile, diss'
a noi l'ostiere. varchi, v-57 : non ne stanno in capitale, anzi
ragione e del gusto. foscolo, v-57 : certo, donna gentile, diss'io
uomo a casaccio e fantastico. varchi, v-57 : favellare a caso, o a
che il cavai del ciolle. varchi, v-57 : di quelli che si beccano il
nell'orecchio per cerbottana. varchi, v-57 : favellare per cerbottana, per interposta
. accoccare, affibbiare. varchi, v-57 : se ha detto o fatto quella tal
, cominciai a dubitare. varchi, v-57 : favellare rotto, cincischialo, onde
gli chiese le cento lire. varchi, v-57 : con lunghi circuiti di parole aggira
, di quanta fatica è? guicciardini, v-57 : delle quali [artiglierie] dieci
alcuna cordialità per essa? foscolo, v-57 : certo, donna gentile, diss'
; grinzoso. bibbia volgar., v-57 : la mia pelle crispata induce la
parlare a vanvera. varchi, v-57 : d'uno che favella favella e favellando
in quegli si convengono. tasso, v-57 : s'io potessi aver danari e l'
di francia infermò gravemente. idem, v-57 : duranti adunque i nuovi fuochi della
con gli estranei, taccio. leopardi, v-57 : più presto si trova chi per
l'altre si vedevano volare. varchi, v-57 : favellare a caso, o a
cautela, con riguardo. varchi, v-57 : favellare colla bocca piccina è favellare
: essere manesco. varchi, v-57 : favellare colle mani, significando dare,
valore scherz.). varchi, v-57 : d'uno che favella favella, e
mezzi sbrigativi). varchi, v-57 : a questi cotali si suol dire:
rispondere a tono. varchi, v-57 : quando alcuno dimandato d'alcuna cosa,
miei can fuggo lo stormo. boccaccio, v-57 : vidi un ardente carro, tirato
gran furie e giovani. parini, v-57 : fra le tenere membra orribil siede
, in modo incomprensibile. varchi, v-57 : dicono 4 per lettiera', è favellare
fa pavoneggiare in contegno. varchi, v-57 : dicono 'per lettiera ', è
essere immusonito, imbronciato. varchi, v-57 : di quelli che stanno musomi [si
e sofistico. 5. errico, v-57 : dice l'ingegnero di pindo, prima
: soffitto a cassettoni. milizia, v-57 : il soffitto di questo loggiato non doveva
, siatene certo ». varchi, v-57 : questi tali maldicenti si chiamano a
la lingua in balìa. varchi, v-57 : di quelli che favellano,
beccheria: tacere. varchi, v-57 : di quelli che stanno musomi [si
ciò che si pensa. varchi, v-57 : di quelli che favellano, o più
; tu vuoi sapello. varchi, v-57 : quando alcuno, per iscusarsi o
una vivanda senza sale. varchi, v-57 : 4 mangiar le noci col mallo '
silenzioso, riservato. varchi, v-57 : di quelli, che stanno musorni [
for sua naturai vertude. boccaccio, v-57 : etna, mostrante le sue ire
si fece udire alla fine. tozzi, v-57 : la sua voce crebbe nel mugolamento
notte, nel deserto letto. tozzi, v-57 : per somma sventura, l'amico
sacchetto nella botte penzolone. fagiuoli, v-57 : quella vostra patente preziosa, / che
che d'esser buone. varchi, v-57 : chi favella gravemente, 'pesa le
lo guardava con occhio contrario. varchi, v-57 : coloro che favellano a quelli i
tutto tondo e di rilievo. leopardi, v-57 : raro è chi veramente abbia più
ed ampiezze dei mari. leopardi, v-57 : raro è chi veramente abbia più
inutili, parole vane. varchi, v-57 : di quegli che si beccano il cervello
il quarto del viaggio. massaia, v-57 : fuggendo le ire dei nuovi invasori,
(un inganno). varchi, v-57 : quando alcuno per iscusarsi o gittare lapolvere
poterli sfondolar la pancia. marino, v-57 : poeti miei, se mi volete
che si dice. varchi, v-57 : favellare a caso... è
solatìo, sedevano i vecchi. cownsso, v-57 : vedrete, vedrete, vi darò
è simile a spedarsi. massaia, v-57 : in africa non usandosi ferrare i cavalli
finirla, farla finita. varchi, v-57 : a questi cotali si suol dire:
dei vocaboli. s. errico, v-57 : li poeti non parlano con le stretture
: digrignarli. bibbia volgar., v-57 : ragunòe lo su furore in me e
e rivoltare i letamai. foscolo, v-57 : ove la congiuntura ti giovi, oh
con intenzione elusiva. varchi, v-57 : quando alcuno, domandato d'alcuna cosa
endeva a traverso il petto. massaia, v-57 : per l'eccessivo calore e per
di origine sifilitica. marino, v-57 : ah figliolo dell'orca bricconzone / ti
/ tanto di squarcio. marino, v-57 : ah figliolo dell'orca bricconzone / ti
con valore aggett. foscolo, v-57 : se le bon ton della conversazione me