entrava il cappellano. d'annunzio, v-2-237 : il seppia pativa dal mio sguardo di
del continuo eccitato! d'annunzio, v-2-237 : ma le dita intorno al calamaio
-figur. d'annunzio, v-2-237 : il latino dell'ecloga tutto miele
. sovente iron. d'annunzio, v-2-237 : il seppia pativa dal mio sguardo
la lingua impacciata. d'annunzio, v-2-237 : sempre il mio professor calònaco s'
persi e dorati. d'annunzio, v-2-237 : una polla cristallina scoppiò allora nell'