e oche di zinco. d'annunzio, v-2- 57: la seguo nel laboratorio
indi ne snodi '. d'annunzio, v-2- 509: il senso della novità
vinticinque o trenta miliara. d'annunzio, v-2- 668: nella fossa campanaria penzolavano
e cappelline ed azze. d'annunzio, v-2- 160: nella spera dell'acqua io
cubebe, il cardomonio. d'annunzio, v-2- 194: i miei unguenti odoriferi
le dava un soldo. d'annunzio, v-2- 472: un istrioncello novellino,
di foco uscite / fossero. fazio, v-2- 340: figliuol mio, disse
, l'italiana languida. d'annunzio, v-2- 605: era la cantica dell'
al peso della palla. d'annunzio, v-2- 573: quando, terminato il
d'ostia si partì. d'annunzio, v-2- 400: molti dardi vidi,
con una rapidità inusitata. d'annunzio, v-2- 914: m'insegnava a riconoscere
di estatiche vergini bizantine. d'annunzio, v-2- 288: ma non avere in
a promuovere la stessa libertà. soffici, v-2- 671: è facile comprendere come
di santificare la denunzia. d'annunzio, v-2- 229: e qual sentimento avessi
uno adatto rozzo ed ignorante. alfieri, v-2- 876: dopo aver per più
figliuoli delle loro madri. d'annunzio, v-2- 512: un'avversione insuperabile mi separava
conoscerla non mi riescirebbe discaro. soffici, v-2- 689: essendo però che.
i loro difetti ed errori. alfieri, v-2- 416: per quanto voglia anche
agguati, dalle malattie. d'annunzio, v-2- 573: è insomma presumibile che
e nell'abbandono generale. d'annunzio, v-2- 143: ne'piedi è ancóra
montesquieu e discendente di montaigne. alfieri, v-2- 920: la signora contessa d'
e l'arsi nulla. d'annunzio, v-2- 619: amava talvolta tendere il
alla superficie dell'acqua. d'annunzio, v-2- 557: questo maestro da pistoia
messa, morte o bastiglia. alfieri, v-2- 919: l'ho poi messa
il più crudo inverno. d'annunzio, v-2- 552: abbattutosi nel cervo appostato
anche gli evangeli apocrifi. d'annunzio, v-2- 138: il cadavere quatriduano pute
il verso che perpetuo trema. soffici, v-2- 105: i campi mietuti,
ricchezza artefice tu solo. d'annunzio, v-2- 447: anelava alle vacanze sol
riverberi di metallo brunito. d'annunzio, v-2- 606: stava sotto a una
polverone o un renaio. d'annunzio, v-2- 623: a intervalli con un
ragiona in punta di forchetta. alfieri, v-2- 722: vorrei piuttosto partorire, che
le scuole dette elementari. d'annunzio, v-2- 152: mi ritorna nella memoria
stelle e di misteri. d'annunzio, v-2- 708: rivedo certe vele del
da'dotti giornalisti d'olanda. alfieri, v-2- 689: dare, e tor
al lavoro incessante de'campi. soffici, v-2- 210: compagni, lavoratori della
si risolve in nulla. d'annunzio, v-2- 455: camminavano in silenzio lungo
protervi la donna mia. d'annunzio, v-2- 383: in una specie di
tre piani, e scoperti. alfieri, v-2- 762: lateralmente ho dei piccolissimi colli
impostori d'ogni maniera. d'annunzio, v-2- 824: una specie di rabdomante
, senza falsare molti giudizi. soffici, v-2- 420: le bacio le cicatrici
coda inarca, sbuffa. d'annunzio, v-2- 164: mi sellai da me
gli stendardi e i ceri. soffici, v-2- 571: erano...
è mio obbligo, impassibile. soffici, v-2- 113: s'impostò nel mezzo
da quello spettacolo d'impurità. cattaneo, v-2- 324: quasi tutti gli abitanti dell'
, prosieguono avanti non diminuiti. siri, v-2- 360: stimavano i mediatori ottimo espediente
di erba verde in cima. soffici, v-2- 136: una frescura odorante passava
nello stesso tempo ridicola. d'annunzio, v-2- 834: una camera fasciata di legno
ineffabile paese silvano e lacustre. soffici, v-2- 619: con l'avanzar della
abbatté in terra morto. d'annunzio, v-2- 210: il tempo nella casa di
qui che sconoscenza è questa! cicognani, v-2- 18: mi iscrissi alla scuola
effetto / di prospettiva. d'annunzio, v-2- 685: quando la timida infermiera
pareva dovessero venire alle mani. soffici, v-2- 266: per la madonna,
degli studenti ammessi alpuniversità. cicognani, v-2- 200: giannantonio dotti, amico
giorno ha tropo del meccanico. soffici, v-2- 274: se l'espressione non
« ego vox ». d'annunzio, v-2- 137: incrollabilmente egli [cristo
il fervore del mio spirito. soffici, v-2- 311: altri innumerevoli casi consimili.
stirata da un magnano. d'annunzio, v-2- 716: le tre notatrici dell
essere quasi conoscibili e nominabili. soffici, v-2- 548: mi sembrò che quella
che penso a'miei cari. soffici, v-2- 631: l'ora d'andarcene
nel refettorio con alcuni ornati. manzoni, v-2- 119: il contraffattore non può
cauro o argeste o aitino. soffici, v-2- 677: una specie di altipiano
la padella, negli ospedali. cicognani, v-2- 191: intuiva se porgermi qualche
mi servo come panchetto. d'annunzio, v-2- 651: di botto mi levai
all'altro per paralisi cardiaca. cicognani, v-2- 201: strascicavo il piede destro:
del nodello della pastoia. d'annunzio, v-2- 552: tuttavia quel centauro apparso
il di lei brodo scipito. salvini, v-2- 1-17: un brodo senza sale lo
di mettere in terra montezuma. soffici, v-2- 133: basta muovere una pedina sbagliata
stato liberato da lui. d'annunzio, v-2- 602: or una sera, a
si suoni il piffaro. d'annunzio, v-2- 911: pur mi sovviene di quell'
corpi e l'anima propria. cattaneo, v-2- 220: chi imagina il genere pecora
lor parente o vicina. d'annunzio, v-2- 366: ella rispondeva con una
... dei trattati. siri, v-2- 490: 1 francesi e svedesi
, un po'per una. cattaneo, v-2- 151: i vari sensi cominciano
dicevole e isquisitamente proporzionata. cattaneo, v-2- 203: una buona analisi.
di essi non avrebbe contrattato. soffici, v-2- 133: un semplice mascalzone che
come un responso de'numi. dannunzio, v-2- 765: tutti i volumi son
operato che presto fosse reassonto. siri, v-2- 347: se bene in tutti
e più repellente del consueto. soffici, v-2- 61: si trattava di un
finestra / mite reseda odora. soffici, v-2- 238: si distendevano aiuole di
e resta immota, resupina. soffici, v-2- 550: giaceva resupino, le braccia
paese meridionale privo di comunicazioni. soffici, v-2- f f 300:
di riprensóre dei vizi comuni. soffici, v-2- 83: il sor pilade cesso
tutte le furberie del mestiere. soffici, v-2- 648: s'è sporcato apposta
con dichiarazioni e propositi arditi. soffici, v-2- 342: ogni volta che incontravo
lungo sarebbe chiamarla seralamanna. d'annunzio, v-2- 189: ecco la mia penna
sanguinente la mia piaga. d annunzio, v-2- 606: attendere che venissero i marcatori
froge color di carne molliccia. soffici, v-2- 316: uno sbattimento di fiamma
verso il crinale deh'appennino. soffici, v-2- 481: la lanterna color lampone
il suo testone selvoso. d'annunzio, v-2- 546: scorsi china a una
d'un'intera città. d'annunzio, v-2- 51: il gettatore non si serviva
/ dei tuoi quattro minareti. soffici, v-2- / tra 'scottobrinzi. idem,
ràmora / del salice piangente. cicognani, v-2- 42: l'insegnante aveva cominciato già
, / e sollievo troverà. manzoni, v-2- 353: sono tra di voi
/ dense straboccan l'ombre. soffici, v-2- 553: dice la storia che
casa patema molti anni fa. soffici, v-2- 116: erano saliti dalla via maestra
rende all'umanità ragionevoli. d'annunzio, v-2- 603: mi piace d'imaginare
uno stabbiolo era il timone. soffici, v-2- 363: dovrebbe avere delle persiane
l'anime da dite. d'annunzio, v-2- 255: per seguire i due pifferatoli
papa la volle vedere. d'annunzio, v-2- 794: si drizzano [i
gelosia del rustico marito. d'annunzio, v-2- 233: maliziosissimo era lo stratagemma
si rimise a limarla. d'annunzio, v-2- 493: poche stratte bastarono a
con rispetto) tanta bruttura. cicognani, v-2- 210: cannello di gomma che
tarantolati al concento salubre. d'annunzio, v-2- 616: era alla soglia d'
toledo e di burgos. d'annunzio, v-2- 498: ciascuna rondine passando beccava
una bella unità militare. d'annunzio, v-2- unità immaginaria: nei numeri complessi
/ riesca ogni edifizio. d'annunzio, v-2- 207: quest'altro palco vacillante
treno valicava le pianure. d'annunzio, v-2- 100: egli, recatosi al
, un nonnulla lo riempie. soffici, v-2- 242: un grosso parroco ventripotente
fa passare la strada ferrata. manzoni, v-2- 623: voglio parlare de'lavori
obbligatorio de'miei primi esercizi. cicognani, v-2- 95: impostazione della voce.