ragionamenti e con amorevoli abbracciamenti. idem, v- 50: tu sarai da me
contro le agguerrite schiere alemanne. foscolo, v- 246: non ti dolere se
di poco fuor della strada. idem, v- 168: era a dir vero
, quanto è acerba. bestiario moralizzato, v- 364-2: vocase una ammalia pantera,
e raro amor con loro. foscolo, v- 409: la povertà del boccaccio
artefici poterono uscire buoni lavori. foscolo, v- 428: tacito si scusa se
/ questo ferro le immergo. foscolo, v- 95: facendosi dietro al banco arrivò
vocia nella piazza in vano. idem, v- i-229: depone sul banco il fardello
cuore l'avessero anticipato. d'annunzio, v- 1-657: il canto dei tenori trapassava
amici e da'parenti. canzoni anonime, v- 129-2: dispietata morte e fera,
e degne d'infinita laude. guicciardini, v- 314: e sforzavasi il pontefice
chiamata * canale '. d'annunzio, v- 1 ^ 217: il coperchio di
olimpii / gli congiurar catene. idem, v- 115: sedeva per terra nel
, non che ogni guerriere. foscolo, v- 121: or se dissimulassi la ventura
e ampio petto. berni, 66-11 (v- 226): un gianetto bianco,
gioia con voi ». d'annunzio, v- i-75: credo che di rado uomini
fuori. serventese dei lambertazzi e geremei, v- 467-185: alor se fece compromissi e
, il cardinal d'espinosa. giusti, v- 140: per onore del vero e
mi bastassi a vivere cieco. varchi, v- 34: - non avete voi
bisogni dell'anima umana. d'annunzio, v- 3-338: non tien conto alcuno degli
a'detti priori. bibbia volgar., v- 747: molto ama più il prode
feto] si muove. d'annunzio, v- 1-1093: noi abbiamo visto più d'
malvagia che colà si corca. laude, v- 521-158: la croce fecero porre en
lo mena / qui teco. foscolo, v- 154: avrei caro, mi diceva
ad umiltà mi movo. lettera senese, v- 199-23: e le prestanze iscrivaremo a
ti facesse fuggir ogne cria. laude, v- 511-37: chi aves uvì li
combatte un quattrino. berni, 66-53 (v- 240): sembran costor due giucator
crucci e le pene. d'annunzio, v- 3-698: tutta la notte anch'io
di farli rimbambolire di tenerezza. leopardi, v- 578: mancanza d'ogn'industria e
e una derrata tedesca. d'annunzio, v- 1-912: non bastava che il loro
dimostra l'uomo. bibbia volgar., v- 685: chi risponde inanzi che
la remota ci pare discontinua. varchi, v- 315: alcuni pongono che tale
gli uomini si vivono quietamente. varchi, v- 387: dopo l'ottava spera
e bene per megliore. poesie bolognesi, v- 338-24: eo non ce volsi erore
che ne le può risultare. leopardi, v- 31: uomini insigni per probità
dissomiglianti l'una dall'altra. varchi, v- 19: mai non fu e mai
a divieto ». berni, 58-6 (v- 47): né quando prima il
nell'ebraiche profezie si raccogliea. alfieri, v- 2-498: le nazioni tutte e le
momento che precede una rivoluzione. leopardi, v- 148: eleggi piuttosto il difetto che
d'un inquieto piacere. d'annunzio, v- 3-71: forse l'effigie offerta dalle
* niente di nuovo '. soldati, v- 450: e io sono un
le parole 'et sedebat d'annunzio, v- 1-659: le entrate energiche delle voci
, fondate su verità dimostrate. alfieri, v- 2-493: infino ad ora ho parlato
, ma utilità ne apporta. varchi, v- 812: sotto la bontà comprèndo
casetta che fumo facea. d'annunzio, v- 1-313: sempre i fumaioli sono la
egli più farina o crusca? monti, v- 102: ora godo di veder anche
si entra in porto. d'annunzio, v- 1-548: si ricorda che nessuna
: questo è chiaro. d'annunzio, v- 2-9: sul muro di una villa
se le inverisimilitudini non fioccheranno. leopardi, v- 677: per una truppa di miserabili
sono soggetti a mutamento. d'annunzio, v- 2-278: scorreva l'acqua sopra la
modo d'una luminosa biscia. varchi, v- 383: * folgore 'o vero
allegrezza s'attigne. bibbia volgar., v- 522: nell'occhio esteriore non
a quelle stanze infami. d'annunzio, v- i-20: già da tutte le
e ridice quello che ode. boccaccio, v- 109: i molti e vari
fronte china i fulmini vendicatori. monti, v- 243: ecco finalmente la stampa
invece una galleria puramente magazzinesca. foscolo, v- 179: la geometria, non
della ricca corte altra genìa. alfieri, v- 1-764: il re muoia, e
de tapi architettrici e geometre! leopardi, v- 560: gl'italiani dal tempo
recinti, gialleggianti di giunchiglie. soffici, v- 2-237: meli, peri e peschi
per le strade vagabonda errare. salvini, v- 521: 'che 'l giardin
ha giuocolato argutamente col mare. leopardi, v- 649: è ghiottissimo delle uve
percota / col gomito maligno. foscolo, v- 156: mi ricordo che appunto
sono in vaga distribuzione disposti. foscolo, v- 129: emozioni grate e soavi.
.. gravissimamente è amalato. monti, v- 399: cadde egli stesso gravemente
hanno un sogghigno di sfida. soffici, v- 2-629: ero tanto abituato a sentir
sopra le scanalature ossee. d'annunzio, v- 2-259: ma con la polvere n'
italia insino a roma. lettere senesi, v- 202-120: a montepulciano andamo per guastare
guasta in luogo d'arricchirla. monti, v- 391: l'accademia della crusca
vestimento. s. bernardino da siena, v- 200: ogi fai uno vestimento
come una vecchia ballerina! d'annunzio, v- 1-493: è imbellettata e adomata come
]. f. f. frugoni, v- 300: oh quanto (dicea
, a necessità quelle pigeremo. fagiuoli, v- 134: dicon questi villani più
quini incarna ed ombra. poesie bolognesi, v- 339-2: vixo che d'one flore
, panni, camicia. d'annunzio, v- 2-273: continuo il seppia meditava di
delle rocce aggrumate di licheni. soldati, v- 423: ora lo osservavo bene
solo uno dì vi rimaneva. aretino, v- 1-164: sua signoria ha voluto contentar
il cervello, quasi inebriandola. soldati, v- 182: è ancora nel mio
tutti i miei fogli infagottati. soffici, v- i-339: il buon favretto, che
più semplice nelle sue inflessioni. cattaneo, v- 2-335: tanto ai vocaboli semplici quanto
d'ingraziarmi baccelli o barrili. soffici, v- 6-62: c'è qui un uso
fa l'ago della bilancia. siri, v- i-95: quello, ch'egli offeriva
che mi fa star gaudente. latini, v- 269-1: s'eo sono distretto inamoratamente
queste cose inscrutabili. berni, 62-47 (v- 150): altro riparo / qui
intatta la sostanza al primogenito. massaia, v- 81: nutrisce poco [il
aria la sorella sua bianca. idem, v- 2-326: avea le gote gonfie di
nell'interpretar publicamente gli autori. foscolo, v- 39: voleva a ogni modo parere
uomini 'da bon '. aretino, v- 1-50: intertiene pittori, premia scultori
galileo, impedito e perseguitato? foscolo, v- 404: il re sceglie per lusso
valore illativo e passaggio di b- > v- (cfr. rohlfs, 150).
, prasitellus e fidia. quaedam profetia, v- 582-82: li iuvini cavaleri..
avea laide novelle. arrigo di castiglia, v- 317-18: sia rimembranza de la pena
coltellata o lanzata. berni, 66-14 (v- 227): or corre, e
la cenere come il ranno. soffici, v- 5-665: un livido color di
rainerio da perugia volgar., v- 64-16: promettendo voi e per le
edificata, città leonina. d'annunzio, v- 1-857: san marco, il nostro
somigliante lettera mi mandasti. lettera senese, v- 199-1: responsione de le iettare di
dalla tortuosa edra gli amplessi. foscolo, v- 151: avevano... l'
linguali, dentali e labbiali. cattaneo, v- 2-339: il suono linguale domina nelle
praedia perpetuo fruenda traduntur ». settembrini, v- 23: pergamene del ix, vili
di amministrazione dell'eredità di baldovino ikcopi, v- 400-72: avemone dodici livere di pisani
l'altro rispettivo e longanime. cicognani, v- 2-84: modesto e paterno, d'
che vi accese eterno onore. papini, v- 485: il cielo è vuoto
manichini mediocremente articolati, superflui. papini, v- 1002: ulisse veleggiante per tornare alla
che quella della vendetta. d'annunzio, v- 1-939: ecco il triste mutilato.
.]: congregazione mariana. soldati, v- 422: e padre goria si
membri principali della virtù civile. aretino, v- 1-452: la pigrizia de la cortesia
homo éne dignu te mentovare. anonimo, v- 303-8: di ciascun, suo anticiesor
strettissima misura e quasi meschinamente. massaia, v- 75: vivranno in casa meschinissimamente
nome quello vescovo messer gualterano. matasala, v- 71-no: per la signoria alberto dal
taglio delle spade. bibbia volgar., v- 796: il dì del giudicio
e perfino di donne. d'annunzio, v- 1-45: col bastone e col ceffone
che significa piccolino o bambino. salvini, v- 476: ninne, spagnuolo '
sguardare? s. bernardino da siena, v- 47: la terza parte principale
ludovico scriveva l'orlando furioso. stecchetti, v- 260: una miseria non è ancor
le posero nome pistoia. ricordi pisani, v- 406-21: se calende gennaio viene di
voce dotta, comp. dal gr. v- ? j [rz -aro-'filo, fibra
onnepotente, var. di onnipotente (v- ) - nepotino, v. nipotino
di composti isomeri) e morfina (v- ) - normortocitòsi, sf. medie
e meglio da durare. milizia, v- ^ 39: imbracata così la volta nel
egli ha il nome. salvini, v- 498: 'graticola ', dal lat
furiosa sentenza de'ciciliani. sydrac otrantino, v- 589-173: voice [dio] rompere
cemento, n. 5. (v- ) -#pericèria, sf. entom. genere
o pike, nel 1590); v- anche picchio ^. ficco8
e nella indifferenza alle pene. papini, v- 480: la pravità originale,
dall'eminenza del suo stato. soffici, v- i-i2q: il povero lelian si trovò
preconizzate. f. f. frugoni, v- 551: assideansi...
che tien gioventù in preda. aretino, v- 1-300: l'altra sera vi parve
il nostro nimico ed abbracciarlo. varchi, v- 160: un medesimo predicatore..
provenzale, lombardo e siciliano. cattaneo, v- 2-263: questo predominio della fantasia sulla
donna che pulzella. mazzeo di riccio, v- 256-1: lo grande valore e lo
pregiudiziale alla salute degli animali. lastri, v- 231: l'accorto custode provveda
medesime della cosa in quistione. leopardi, v- 257: non v'ebbe forse
competenza delle sue assemblee. d annunzio, v- 1-142: nel periodo preparatorio esperimenta tutti
così fatti ragionamenti. m. adriani, v- 141: si fuggì..
possa l'uomo voler altro. foscolo, v- 269: le narrazioni fatte a me
. llui, è libero. siri, v- 1-176: accadeva sovente che molti,
cotone adoperati nella filatura. d'annunzio, v- 1-109: la reggenza italiana del camaro
possente a trasformarvi in stelle. fagiuoli, v- 20: profetò forse quel ch'
continuo tanto proibito e detestato. aretino, v- 1-400: ci sciorinai sopra i sonetti
mai da lui non provato. aretino, v- 1-672: la vergogna da me provata
a congregare dovizie e delizie. aretino, v- i_793: voi... amministrate
càntone ogni punto. bemi, 64-8 (v- 182): or questo cento ed
dovrebbe / la vanerella cloe. leopardi, v- 39: 1 timidi..
non volere palesare l'arcano. foscolo, v- 77: mi rimanevano appena tre
, di perfidia nei negoziati. cattaneo, v- 2-241: l'alchimia, purgandosi a
d'esser usato dal popolo. leopardi, v- 905: il suo gusto purgato
alle sigizie ed alle quadrature. cattaneo, v- 3-115: pare... che
non son tenuto a rispondervi. roberti, v- 198: oggi metterannosi querele,
in faccia ad un valloncello. deledda, v- 213: si affaccio tra i
intens., e da aggiustare (v- ) - rag] gustato (pari
.. lo staio. lettera senese, v- 201-104: noi aviamo venduti cento sei
ranno ovvero cenere di bucato. boccaccio, v- 228: s'io ti dicessi
rappresentar il corso degli astri. leopardi, v- 765: un bonzo per nome
facto reggi di sicilie. quaedam profetia, v- 581-11: pirduti su li rigi -e
rende sopra ogrr altra stela. sacchetti, v- 265: abesto nasce in arcadia
bella reputazione e presero lui. soffici, v- 2-54: affaristi senza scrupoli né vergogna
d'argento in seta morella. siri, v- 1-63: si portarono li conduttori a
cerchio e quasi le formano. deledda, v- 925: il fiume, incassato
malumore e della stanchezza. d'annunzio, v- 3-703: come avrei potuto giungere alla
in amaro sue sante dolcezze. boccaccio, v- 58: nobiltà non ha luogo
ricordevoli pene dell'antica fedita. boccaccio, v- 116: fra me contendeva se
sua mole si ammaccherebbe. d annunzio, v- 1-407: di subito ella s'addorme
trattenere i longobardi alle chiuse. pisacane, v- 100: mack si ritirò sotto
femminilmente, ma tutto feroce. milizia, v- 72: in passando per strada
l'altra vergogna. m. adriani, v- 44: quando da'luoghi rilevati
tempia i sogni d'infermo. soldati, v- 226: la voce forte e maschia
in sacchettini di carta lustra. cicognani, v- 1-412: era capace di tornare a
tanto vanno a ordine grettamente. varchi, v- 39: i&petitore si chiamano proprio quei
rischiarimento del fatto di bassignana. milizia, v- 417: un quadro, per
piangere. s. caterina da siena, v- 155: io vile schiava,
indipendenza e di ritiramento esige. tapini, v- 818: ce n'era più
e la bellezza morale rivaleggiano. deledda, v- 787: gli occhi..
scarsa qualità o valore. fagiuoli, v- ^ 8: quei non son mercanti,
fine, madrcperle, pietruzze. milizia, v- 303: egli [le nótre
mai ne nacquero in elicona. foscolo, v- 362: frattanto io loderò i
, tutti di vario colore. moravia, v- 360: intravidi una quantità di
spiegò la stabilità della terra. leopardi, v- 353: si attribuiscono ora communemente
o col vostro fumo. d'annunzio, v- 1-970: al soffio divino non risponde
un suono di freschissime voci. tanganelli, v- 314: dall'ingresso corale ad
arte di rubar senza scasso. comisso, v- 272: berto diceva a carlo
saggi pastori, il canto. monti, v- 156: ciò vi dice abbastanza che
perduto amante dietro gli uomini. fagiuoli, v- 61: feci strade schifissime e fangose
da prezzare, n. 7 (v- ) - sprezzasagraménto, sm. e
da un denom. da viscere (v- ) - svisceratàggine, sf. ant
campo d'oro. berni, 62-34 (v- 145): in cima a l'
a chi tocca. berni, 66-19 (v- zappino { zapinó), sm
(calco del gr. jto /. v- ) e da rischio.
voce fr. (nel 1879); v- anche panna, nel signif. marin.
propr. 'pesatura'(nel 1854); v- anche pesaggio, nel signif. ipp