a una femmina sciocca / e non v' accenda sua finta bellezza / ma riguardate
amicis, i-465: tutto ciò che v' ha di più trito, di più flaccido
• gioia, 1-i-386: quando non v' erano teatri, erano frequenti gli auto-da-fé
ne'fuochi perderono. citolini, 301: v' è poi la passione e flagellazione,
lume di candela; / se ben v' han sopra le bovine pelli, / onde
. marsili, i-27: che nostro signore v' abbi tutti conservati da questo fragello della
immaginar maggior flagello; / ch'ognor v' oltraggia rimbrotta e nimica, / né
che alla nostra comunità portate, costì v' ha tenuti contro a tante minaccie della
contrada; /... / v' eran di bianco avorio e bossi gialli /
nel quarto e nel quinto mese non v' ha sì gran periglio, e la puote
abbaiamenti, che rangolamenti, che vomiti v' avete sui fatti, e che flemme viscose
e che colere vitriuole son quelle che v' avete vomitate! -ant. umore
mutar proposito sarebbe fiato sprecato; non v' è uomo più flemmatico e cocciuto. soffici
che fa il suo letto errante e v' aderisce con la sua flessibilità trepida e
fleto, / per lo giusto disdegno che v' ha morti, / e puose fine
mio discorso... oh, non v' è di certo la pienezza la serenità
fluttuanti. muratori, 7-iii-63: cosa v' ha di stabile e durevole nelle fluttuanti
. periodici popolari, ii-83: non v' ha di popolare [in quello sterquilinio
de l'elemento focale par che poco v' abbi di poter. = dal
/ ch'ella vi sia, ch'i'v' andrò or anch'io. pagliaresi,
tizzone di fuoco d'un focolare che v' era, e accesi una lucerna che vi
affronto ch'avete fatto al caro, v' ha messo alle mani una mala gatta a
ma per la briga che per suo conto v' avete tirata addosso. crusca [s
trova / in un negozio e sotto v' è mistero, / si dice tosto:
2-1: della sua schiatta / non v' era, morto lui, né can né
berni, 26-49 (ii-290): se v' è qualcun ch'ancor la gatta voglia
gattùccia. boccaccio, i-215: ben v' era in uno de'canti un poco di
specie di torta, tra i cui ingredienti v' è anche il formaggio e per questo
. sacchetti, 83-112: « onde v' entrò la gatta? ha la cassa
baldovini, 2-101: che forse / v' è qualche gattaiuola / da far che
greci inchiusi in questo legno, / e v' attendono a far la gattamorta.
gatti, e morti molti di quegli che v' erano dentro. pulci, 10-27:
fingendo che avessero rotte guastade e ciò che v' era. g. m.
e a madama ma- cauley non v' è stato un gatto che s'abbia saputo
bianco da siena, 28: esso v' aspetta o chiama dolcemente, / per
dolcemente dormiva. negri, 2-530: v' è un gattuccio vivo che si scalda
/ ite, donna gentil, ch'egli v' invita / a gaudio eterno. campanella
con debita reverenzia e a gaudio, v' aviso come questa mattina, * summo mane
si dà a legare: e in ciò v' ha due maniere, o..
l'astore, perché su l'uscio v' era il capo. e così vide che
intelligenza, 55: gecolito non v' è con bella cara, / ma
sia che al venir più dolce aere v' inviti, /... /
un lucchetto. piovene, 5-84: non v' è popolo più riservato [del milanese
, fichi e gelsa / ed ogni frutto v' è buon che si stima. boccaccio
quivi si fa molta seta, perocché v' ha molti more gelsi, e molti vermini
monti, v-533: fin d'allora v' avrei ringraziato..., se non
che dirò mai di voi? taccio e v' adoro. -macchia variopinta della coda
contraierba. segneri, ii-2: qual cosa v' è che mai vi possa promettere di
nel mezzo del paese, e v' era una piazzetta colla chiesa, il municipio
b. croce, i-2-327: non v' ha una filosofia generale innanzi o dopo o
, che in qualsivoglia repubblica d'italia v' era il consiglio generale, composto di tutti
e nudre i figli: e non v' è sesso / fra lor distinto. alfieri
venir possa fuoco da cielo che tutte v' arda, generazion pessima che voi siete
ché se più ragionar, gaglioffi, i'v' oldo, / i'vi farò impiccar
x-303: quegli uomini dotti... v' innestarono per sistema un'ortografia che al
che il coltivare il vostro genio poetico v' abbia a dare ali- quando fame,
rigidezza immutabile. esso è, non v' ha dubbio, il risultato del modo
hai di sua figlia, / non v' è rimedio, il vedi. tommaseo [
astor senza sonagli. lalli, 6-112: v' era ceneo, il qual maschio fu
forza tratti / dal tronco genital che v' ha nodriti. marchetti, 4-8: la
tutto il popolo dei marsi / non v' è nòvero delle geniture / di nostro ceppo
maggio fa la foglia. -non v' è gallina né gallinaccia, che di gennaio
. proverbi toscani, 184: non v' è gallina né gallinaccia, / che
essere amici. papini, 6-106: non v' è dunque nulla nell'esistenza di un
, le quali conteremo incontanente; e v' ha una gente che si chiamano arabi.
mia, / che 'ntra la gente / v' èi in balìa. 15.
punto so, ve 'n stando, onor v' è gente. cino, iii-101-45:
, / gentil donzella, mai non v' abbandona. dante, purg.,
è morto. baretti, 1-52: non v' è cosa nel mondo che induca tanto
o gentileza, / s'e'non v' è mistificata la riccheza, / la
richieggono alla educazione di nobil fanciulla, ella v' imparò francese, spagnolo e tedesco da
. salviaii, 20-92: subito ch'io v' avrò condotto in segrete, v'acconcerò
io v'avrò condotto in segrete, v' acconcerò a seder gentilmente. carducci, iii-6-13
a mangiare. malispini, 1-58: v' erano di certi gentiluomini fiesolani venuti ad
b. corsini, 13-43: v' era il timo, l'aneto, il
bruno, 3-89: considerate quanto bene v' apra la porta per farvi entrar alla
imparato in questa lettura che per lei v' è anche la critica, e,
, giorgiani e persiani, e di quegli v' ha che adorano malcometto. p.
. intellligenza, 40: geracchitesse v' è di color nero, / ed
. vallisneri, iii-553: alla parte v' applicano i sughi di geranio, di solatro
bruto doveva congiurare contro giulio cesare, v' eran le gerarchie militari col presidio comandato
ulloa [castagneda], i-308: v' è grande quantità di ger- gelin,
evo porta i criteri del monarchismo o cesareo v' avea che il potessero, tutti vennero a
, e non vede la ghianda che v' è caduta, perché vi si getta
e baroni del regno... v' abbian fatto germogliare il lusso. g.
società moderna. rovani, i-826: non v' è mortale per quanto tristo che non
: appresso [l'isola di chile] v' è lo mare gessato e congelato,
gran parte polvere d'uno monte che v' era, come diciamo gesso, in
gessetto. ariosto, 23-106: v' aveano i nomi lor dentro e d'intorno
con rampi e con forchetti / quel che v' è di cattivo via gittiamo. vasari
al porto poi di dolce umore / v' era una fonte che gettava in alto
pregio niuno. bembo, 9-1-199: v' è certa casa e certo giardino bello e
fan di riverbero i raggi del sole, v' è chi gli ha creduti incrostati d'
. leopardi, ii-118: già non v' è bisogno d'altra prova che di
madonna, xxi-1089: lo quale corpo v' era stato molto tempo e non era guasto
morte che il tiranno del libero arbitrio v' ha fatto di giardino che gettava esempio
di grande vergogna,... v' imprometto che tutti i die ch'io vivaroe
che tutti i die ch'io vivaroe sì v' avaroe in rimembranza per inalzare lo vostro
gittò in aria la poppa e quanti v' erano sopra. baldini, 3-48:
, 6-5: vi furon sopra, e v' ap- prodaro alfine. / volser le
o a gittar via, / se non v' è mecenati e tucchi o vari?
0 per acque che v' impaludano: altri, al contrario, git-
alle secche di cilao..., v' ha un getto di spiaggia in forma
che per mio amore, quando voi v' abattete a uccellare, facciate uno getto drieto
e significanti gruppi o asterismi, v' è uno di questi splendido, che ho
oltre al ghermire degli artigli, par- v' essere impacciato. s. bernardino da siena
che nessuna più. allegri, 231: v' ha poche donne, e son senza
arte. carducci, ii-8-198: altri giorni v' hanno nei quali dopo tanti desiderii vani
a. verri, i-94: non v' è cuore così intrepido il quale non si
di calore. fogazzaro, 2-300: v' era un ghiaccio nella stanza; nessuno
ghiaccio. anguillara, 2-22: un vecchio v' è ch'ognun d'orrore eccede /
fiume d'arno a malmantile / v' è un ghiandellino. note al malmantile,
. ramusio, i-n: essi non v' hanno niuno riguardo dal detto male,
di firenze, e che l'imperadore v' acconsentirebbe. g. m. cecchi,
fra'maestri della medicina in grecia, v' ebbe un mnesiteo, un callimaco che scrissero
intorno, / ma un canaletto suo v' entra e 'l divide. algarotti, 2-514
giro / nel bel viso di quella che v' ha morti, / pregovi siate accorti
10-933: e dica che e come io v' im- prometto / darvi la tancia,
a venire che di quella che allora v' era. -se già: se
e rotto e perduto ciò che dentro v' era, si salvò solamente un sacchetto
ricciuti. dolce, 1-27: v' è il roseo, cioè rosato, il
congiunti domestici. lubrano, 1-25: chi v' ha... tanto ostinato ne'
elementi delle frenesie politiche di milano; v' entra il giacobinismo, il pretismo [ecc
. fazio, v-16-82: giaculi v' ha tanto securi e forti, / che
. epicuro, 86: qui presso v' è d'apollo il sacro oracolo,
altro, se avanti a omero non v' era memoria di giambo? =
fior gran vasi e casse colte / v' adornan tutto un pensil giardinetto, /
. / miseria mai, né mai v' entrò disagio, / v'han delizie ed
, né mai v'entrò disagio, / v' han delizie ed amori, ozio e
tra i materassi logori e le ceste / v' erano stampe di persone egregie; /
; / incoronato delle frondi regie / v' era 'torquato nei giardini d'este'. montale
... soprawestiano il ginocchio e v' erano serrati da una giarrettiera. guerrazzi,
giavellotto. pratolini, 2-47: v' è in lui l'agilità e la destrezza
più si cerca di sganciarlo, tanto più v' ingrossa su, e risponde di voler
, / ed ogn'altro bel che v' è / del bianchissimo gimè.
gineccio? / e se per moglie v' avesse sposata, / non dubbiate ch'egli
son troppi arbori e frondi, / e v' è da traversar fossi e macchioni;
pulverizzata. luca pulci, i-93: altri v' era i quai facien volare / per
della sua cenere, conserva il foco v' anno di lungo. bertola, xxii-759:
proporzionato dell'animo, che da platone v' è per auriga locato. salvini,
autorità dei vocabolari... v' ha chi dicemi che più anticamente fossero
f. frugoni, xxiv-975: non v' era tra tutti que'ciurmadori alcuno che meglio
pochin più di compassione; / ma v' eran dentro molti biricchini / che stavano
: dissesi che allor pecunia molta / v' era giucata. cammelli, 25: vender
, i-97: da una tal lingua non v' ha riparo più pronto che il giuocar
, che giuoca così netto, e'v' è giunto a buona somma. giannotti,
. l. bellini, ii-75: v' eran per trastullar lo spettatore / mille
sonetto] qualche volta alla provenzale, cioè v' introdusse le antitesi e qualche giochetto;
* ginnasio ', e tutti quelli che v' erano... uccise. machiavelli
gioco mai non vene mino, / così v' adoro come servo e nchino. mostacci
di larisea giocolare. gherardi, ii-181: v' era una innumerabile e incredibile copia di
non può essere che... non v' abbia dato campo di vedere questo giocolino
da che i cieli con sì larghi influssi v' hanno statuita la libera monarchia. salvini
spettacol pose? orioni, iii-360: non v' ebbe più avvenimento triste o giocondo per
nera e ritonda, / e tal v' è verde a bianco macolato; / la
la mia bellezza, / che non v' abbi a trovar gioia e dolcezza.
tutti / ch'a tanto grande onor v' ànno condutti, / che miso v'hanno
onor v'ànno condutti, / che miso v' hanno sena in podestate. malispini,
ecc.]. bresciani, 1-ii-642: v' ha brillanti a punta, a tavola
gli ho prestati. cattaneo, iii-3-101: v' era nella reggia stessa una grande armeria
? buonarroti il giovane, i-220: v' è più a grado... /
non vi sia dispiacente / sed io v' amo in disire. matteo correggiato, 3
m. adriani, ii-81: né v' avea mestieri di vestimento o altro contras-
tanto siete maravigliusa, / quind'i'v' ò ben affigurata, / ch'altro parete
', l'eccentrico. ma non v' ingannate. questo è un vecchio arsenale
speranze maladette / i giorneoni, che v' abbassan, come / v'innalzano le
giorneoni, che v'abbassan, come / v' innalzano le muse poverette. raineri,
rezzonico, xxiii-246: molti gran personaggi v' ebbero tomba, e credevano di starvi tranquillamente
per le vie, / che gusto v' è. note al malmantile, 8-1:
in sul giovane) fendila, e sì v' incastra la marza. arici, i-119
ii-19: donne, per dio! non v' in dugiate a sera;
vivacità creativa. carducci, iii-12-4: v' è tale periodo in quella operic- ciuola
quella operic- ciuola,... v' è tale accenno e tocco, tale frase
, tale frase e parola, che v' innamora della sua ridente giovinezza.
striscia rossa. papini, 28-152: v' accampa intorno, specie d'estate, una
questa parte. bertola, xix-4-816: v' ebbe finalmente chi dopo un vario e brillante
sua girata: / il calicion che v' era d'ariento, / che sol salvossi
fronte il grave sasso, e sì v' offese, / ch'ognun pensò che l'
parte del fiume, e sur ogni palo v' hanno attaccate certe -gire dietro,
torme. alfieri, i-154: deh non v' incresca il gir ruota scannellata intorno
mezza colubrina. biringuccio, 1-80: v' è tale pezzo ch'è chiamato basali-
di fuori, / sa tutto quel che v' è parte per parte, /..
questi sentimenti, ma dubbioso di non v' infastidire, mi son ristretto in più
ai muri, / per veder se v' ha un'entrata: / e all'ottavo
di una nave]... non v' era nulla di più triste in giro.
, i-156: scoperchiò il calamaio, v' intinse la penna, e provato ch'ella
/ su lo scurire ad intonar v' invita, / tutte alla tonda accanto /
per parlare al padre cristoforo, come v' ha detto ier sera? carducci,
pure tredici giubilei, che io non v' ho veduta. tolomei, 1-152: m'
me stesso. goldoni, iv-215: non v' ha dubbio che dei grandi onori che
in quell'anima sua... / v' è dei raffinamenti da duchessa / con
tomo. vallisneri, iii-434: v' è solamente la pietra giudaica liscia,
, conc., i-4: insomma non v' era, trentanni addietro, in italia
: per un dovizioso che spenda, non v' ha segnale di onore che gli sia
ho mostrato,... e annunziato v' ho il futuro giudicio. pulci,
/ un giudizio da voi proferito / v' accompagna all'iniqua tenzon. verga,
assai che altra che in quelle nozze v' avesse,... le impose che
e'sare'durabile), / questo non v' avverre'. -avere giudizio', avere molto
, conc., i-4: insomma non v' era, trent'anni addietro, in
il tempo la governa; forse che v' addestrerete. -imparerò io poi? -questa è
. bel gherardino, 1-42: se v' arrivava giulare o buffone, / era vestito
azzurro. con le due giumelle / v' attinge vita. 3. locuz
ne'cubili dove abitano i draconi, v' è nata la versura e il giònco.
de le famiglie, guardando che omini v' era, per sorte buona vi gionse
niccolò che giuoca così netto, e'v' è giunto a buona somma. boiardo,
quando si crede che quell'un verbo che v' è... non istia bene
quale non si confà il verbo che v' è. ¦ f. metall.
biringuccio, 1-54: ancor che avanti v' abbi descritto l'ordine de fare li
perdonatemi, signori studenti, se io v' assettarò alquanto più strettamente il giuppóne attorno.
i compagni. guicciardini, i-110: v' assolvo liberamente dall'omaggio e dal giuramento
come spettatori, al fatto, ma v' ebber le mani in opera e le
quanto la legge e vostro giurato magistrato v' impose, non però fia opera qual voi
* modus in rebus ', quando v' entri la moda, che dal modo ha
più bella, / e la mano v' adomi, e la scarsella. cesarotti,
eredità e simili altre, perciò molto v' aggiunsero i giurisprudenti. foscolo, xviii-291:
/ giusta all'arte che i padri v' insegnaro. manni, i-12: la favella
962: la grazia dell'infanzia felina v' era colta in contorni e scorci d'
camera è ammobiliata del necessario, non v' è nulla di soverchio e decorativo.
giorni,... quel bra- v' uomo del marito ce l'aveva portata felicissimo
alla sua salute, e poiché non v' era tempo da perdere in mandar innanzi
avete ne'retrosi passi, / non v' accorgete voi che noi siam vermi /
, 39: padre generale, io v' addomando giustizia di frate ginepro, il
il lettore spassionato potrà formare giudizio se v' era di che giustiziare il [suo]
combattendo presono e uccisono il giustiziere che v' era per il re. cavalca, iv-88
combattendosi il castello, il giustizierò, che v' era per lo re carlo, fu
giusto partitori, / ch'io pur v' adori e voi non mi 'ntendate. dante
trascuranza. d'annunzio, iii-1-273: v' è in te qualche cosa di acre
pondo, / dieci stanghe per manichi v' aggiusta. l. pascoli, i-138:
sopra, un pezzo di coccio, e v' incominciai a spargere terra: seppellii,
l'ultima, che io dissi, v' è più sovente che altra e, tra
pietra giudaica. vallisneri, iii-434: v' è solamente la pietra giudaica liscia,
mata o in suo luogo v' erano entrate particelle di pietra 0
erano entrate particelle di pietra 0 v' era restata dentro imprigionata e nascosta e col
la targa al colpo oppone, / v' entra un palmo la punta e vi s'
per la più parte assai buoni, ma v' è qua e là...
savonarola, 8-i-73: quante volte io v' ho detto... che gli ha
(458): ogni dì mi v' era appiccati quantità di sonetti e di versi
feccia di vin maturo e dolce. alcun v' aggiugne alquanto di gliticidia secca..
uomini. goldoni, iv-215: non v' ha dubbio che dei grandi onori che
2-335: per dì e per notte v' è ricordato il nome di dio in
, 117: ma dove il canto mio v' ha invitato, / è 'l lume
spia il glorioso milite / dov'anda- v' oggi ad alloggiar la fausta?
2-412: ad un spettacolo il più glorioso v' invito che mai rappresentasser le famose scene
cambio '. serdonati, n-149: v' ha un quarto umido che va scorrendo,
, e dopo il gl poi che v' è ne l'un, e ne l'
, 1-iii-192: -la nostra gatta mora / v' ha partorito or ora. -non importa
; cardo. baldinucci, 9-viii-198: v' era patto coll'oste, che ogni
giorni continui di questo chiaro liquore non v' alterareste punto, né vi sarebbe pericolo
quante volte in un fiume di parole non v' è una gocciola d'ingegno, e
, e in un mar d'inchiostro non v' è una perla?
rosse, come sono i buoni, v' intagliò dentro un deposto di croce.
lochi loro... e sopra v' adattarete il lambicco e al gocciolatoio il
far la guerra a'perugini / e voi v' intramettete della luna / e di goder
che trapassasti le mie comandamenta, tanto v' avea buono luogo dato, e consegnato
altra isola d'uccelli, nella quale v' è quantità grande di godetti e di corbi
tant'è lo godimento / che dentro v' è disparto. fra giordano, 2-96
biringuccio, 1-89: qui appresso v' ho disegnato, se non ve
/ ma, a dire il vero esso v' avea la gola; / che vivanda
, iii-357: temo che il parlar tanto v' abbia disseccata la gola.
alfieri, 8-184: parmi ch'uom v' abbia ognor, che in su la gola
d. bartoli, 25-149: perciocché v' ha molti altri testi del boccaccio medesimo
ballo settecentesco a padova... v' andò in parrucca, vestito di seta e
assalto di un gòlgota fragoroso, e v' era innanzi a tutti una bandiera.
pilao mandatomi. marnioni, 1-384: v' erano tortellini bolognesi, polente alla bergamasca
tai navili si fanno, tutto ciò che v' era bisogno di vele, capi gomene
: per lo molto gran caldo che v' è, si nascono in questi cotali albori
attendere d'innestarlo o quando la gomma non v' è o quando ella comincia a non
in brieve tempo si rassodano, perché v' è dentro più caldezza che non è nell'
questo [la manna] è pane che v' è dato da dio; cogliane ciascun
erano dua frategli, e tutti dua v' erano per gonfaloniere di giustizia. machiavelli
gonfiavano in cima. caporali, ii-59: v' è l'adulazione, / che fa
vedi, abbi per certo ch'egli non v' è stoppa né altro ripieno che la
quanto era utile osa a coloro che v' hanno amonire! -essere in povera
voluto freddare i bollori delle due fazioni, v' era coricata in gore ove il cielo
(7-7): entro lo mezzo v' abbia una isoletta, / de la qual
n'andate col collo discoperto; / quando v' avessi pure assai sofferto / vel coprirei
. d'annunzio, iv2- 1335: v' era legato a un piuolo, con una
. d. bartoli, 21-198: v' è legge espressa... che cavalli
: in tutta la terra non v' era pane: percioché la fame era gravissima
l. martelli, 1-33: già non v' ha fatta il ciel sì dura e
dante, inf., 4-112: genti v' eran con occhi tardi e gravi,
. d'annunzio, iii-2-1118: non v' è alcuna violenza nella sua voce, ma
la luna gira intorno alla terra: v' è dunque un legame tra questi due
ora che dite? 11 povero garzilasso v' è cascato di grazia, non è così
le rendè. ariosto, 45-48: io v' ho grazia infinita; / e questa
bandello, 3-27 (ii-401): egli v' è de la carne e vi sono
, / che recer non facessero un non v' era, / perch'erano zannate e
qualcuno. magalotti, 9-1-90: io v' assicuro che nel signor principe non c'
graziosamente. gemelli careri, 2-i-97: v' è... un monte della pietà
: -galantemente, mia sposa, v' abbigliate ancora; / non vidi
graziosa dello spirito santo, e annunziato v' ho il futuro giudicio. torini,
ma pur mi par che dove io mi v' assido, / io statira di dario
secondo il costume greco, vagamente dipinto v' avea. vasari, i-212: nel fregio
, 101: la signoria di venezia v' ha condotto a legger greco e latino nello
sol parlavano greco, ora non solamente v' è forestiera, ma barbara. carducci,
sono il primo a riconoscere che non v' è nulla di più innocuo del grand'
a greppi, che a la fin v' ascende. soffici, v-3-97: si può
: luntan vi son, ma presso v' è lo core / con gran merzede tutt'
parte, / ch'ogni cristian che v' arriva, sia morto. -proclamato
i-298: a proposito di accademie, ora v' è in grido quella degli spensierati di
. luca pulci, i-93: altri v' era i quai facien volare / per l'
ve ne fate maraviglia, e voi v' abbiate il danno, che voi non ve
lo nome di fiorino e della città v' aggiunsono per intrassegna il giglio, e'perugini
volgar., 167 (238): v' ha uccelli grifoni, e questi uccelli apa-
, confusione. alvaro, 8-140: v' è un passare continuo di veicoli,
. garzoni, 4 -prol.: v' appresentiamo ora dinanzi a gli occhi per
vessillo. varchi, v-37: se v' aggiugne parole o atti che mostrino lui aver
discorza, / e mira s'arte v' è, se v'è natura, /
e mira s'arte v'è, se v' è natura, / si trova al fin
così bene; cosa vi mancava? v' è saltato il grillo di maritarvi. deledda
che tu ti disonesti, / poiché v' entran degli altri a tutte tore;
crisolito. intelligenza, 57: grisolétto v' è, gemma che s'accende
e odore di buona fama, ora v' è la * muffa ', cioè la
. l. bellini, ii-85: v' è de'buchi grandi e de'piccini /
. cennini, 79: se v' è groppi magagnanti o se l'asse fusse
, e a l'umanità sua, che v' abbia a suo rischio creduto sì grossamente
. bembo, 1-10: il muro v' era grossissimo. tasso, 6-1: le
1-35: nella coppa... v' erano anche ciliege grossissime e fette di
a. pucci, ix-404: fondachi grossi v' ha di più maniere / ed èwi
ghiaccio vi s'incrosta sì grosso e v' indura tanto che regge al peso dei cavalli
? d'annunzio, iii-1-396: non v' era cosa vile o disperata che tu
fe'volgere. varchi, 18-1-218: v' erano forse milledugento cavalli tra grossi e
tenevano. verga, i-73: non v' è più dubbio, ha udito tutto
bassi di napoli. pratolini, 4-46: v' era fumo nella piccola grotta del biliardo
amori,...; e tal v' ha che tra 'l cupo muggito dell'
a grottesco. magalotti, 26-193: v' è anche un superbo parato di francesco
. croce, iii-9-179: nel suo libro v' è del groviglio, che deve esser
al di là dell'estancia, v' era la plebe italica deportata a mandre.
persone. cartaio, xx-x-372: -e che v' ha detto cotesto stordito? / -che
guai. ibidem, 201: per tutto v' è guai. crusca [s.
4-427: vada come vuole, la palla v' ha a balzare in sul guanto.
intelligenza, 67: tovaglie e guardanappe v' ha bianchissime. pataffio, 8:
maniera. proverbi toscani, 410: v' è chi ti saluta prima guardandoti con
trissino, xxx-4-71: qual avversa fortuna v' ha condotto, / siface, a far
un pezzo, e fra l'altre cose v' erano l'infra- scritte curiosità. due
che la miserabile radunanza andò crescendo, v' accorsero [al lazzaretto] altri cappuccini;
. intelligenza, 132: due trebun'v' avea, che guardatori / eran per
il cielo con guardatura di cortesissime stelle v' influisce quintessenze di luce. a. cattaneo
che, dove vi lasciai melanconico, v' abbia fatto burliero... io vorrei
. bresciani, 1-i-56: allora non v' erano eserciti né guarnigioni; nelle città capitali
sul foglio di guardia... v' era quello che cercavo: un timbro.
gente / verso la porta, che chi v' è di guardia / non basta per
molta gente, che per li romani v' erano posti alla guardia, parte ne uccise
io t'ho detto, che non v' ha se non verità. diodati [bibbia
, 1-iii-27: voglio che mi dite chi v' indirizzò a me: cosa pensa la
quella margarita e questa conca, che non v' ha modo di separarle, né si
intelligenza, 132: due trebun'v' avea, che guardatori / eran per lo
d. bartoli, 4-3-335: tutti v' andarono... in bellissimo abito
. bentivoglio, 12- 1064: non v' è chi si distingua, o chi risplenda
in quanto per la divina largità non v' è concesso, date a'prossimi vostri
casa, 574: una guastadétta v' era assai piccola e tutta piena di
., 39: padre generale, io v' addomando giustizia di frate ginepro, il
, acciò non guastino le strade, pure v' ha ad ogni ora tanta copia di
quelli delle minóre. tasso, 1-21-29: v' è mergellina e silvia e dafne e
fra tanti beni, un sol male v' ha, che tutti li guasta o
fratelli miei, che la fatica non v' incresca né metta paura, né la vanagloria
... cadde colla gente che v' era suso, onde molte genti vi morirono
in più parti e cadde con quelli che v' erano sopra. molti vi annegarono o
guastano. giusti, 2-256: se v' occorre di spendere, spendete, 1
, 40- i-164: nel testo originale v' avea de'caratteri rosi e guasti dal
bosco, selva o pruno / che non v' abbia cataste / di teschi e membra
aveva guasto. benzoni, 1-8: non v' era pulzella che non fosse stata violata
i predatori, onde per tanto lussuriare v' erano tali spagnuoli che tutti guasti restavano.
né intesi. tolomei, 2-15: v' ha mandato una copia della mia orazion della
buono che a ciò guate: / perché v' è parte che 'l sole è sì
guardia. raineri, 3-3-27: ne v' ha luogo a guatarsi o fuggir da
a le vivande intorno, / non v' era mica un sol guat
[f. colombo], 202: v' erano medesimamente molti leopardi, cervi e
sol dell'oro amiche, / non v' accorgete voi ch'altri, e ben presto
sfacciata. proverbi toscani, 114: non v' è uovo che non guazzi.
marino, vii-171: chiunque l'occhio v' affissa, vede una pittura quasi fatta
versi, / conte sacrati, io v' ho dipinto a guazzo. menzini, 5-14
un breve tuono e un parapiglia / v' andaste in fummo o dileguaste in guazzi.
io ti rimandassi indrieto, che tu non v' andresti. boiardo, 1-26-19: io
ciò ancora ragguardi che molti re non v' abbia [nell'alveare], imperocché inutili
milano. pulci, 28-72: carlo v' andò fino a guerra finita, / e
, / de la foia che tanto v' è montata, / che non s'attuterla
aver co'begli occhi vostri pace / v' aggio proferto il cor. epicuro, 44
. pindemonte, 181: ma quale ornai v' ha gleba, che il guerriero /
guerriere mai non saria stato se conosciuti v' avessi per adietro, come ora conosco
di più né di meno, e così v' imprime la punta, e viene la
un argine d'un lago, e non v' era altra strada, e questo argine
le care ciocche vanno crescendo e se v' è speranza di rivedere mai la guida
, purg., 1-43: chi v' ha guidati, o che vi fu lucerna
guidarmi i passi. bazzero, iv-97: v' era apparso su tra i rami delle
celati agli occhi degli spettatori profani. v' è un maestro di battuta; e un
. andrea da barberino, 1-75: tutti v' aviso che alla mia tornata io vi
12-7): a guisa di conigli v' intanate. petrarca, 81-13: qual grazia
fesso del guscio, / e poi v' entrava a mangiarla per l'uscio. leonardo
spenta fra i morlacchi... v' ànno ancora molti cantori, che dopo
ii-41: molto amaro... io v' ho gustato in sentire esservi dispiaciute le
; e se per aventura alcuna amaritudine v' è mescolata, fa più gustevole la
due ministre del gusto, e non v' è bellezza poetica, se non s'accorda
? e come può volentieri, se nulla v' impara? e perch'ei ci prenda
men d'una gutta stilla, / dentro v' è anegata: / or che farebbe
tolomei, 2-272: quel ch'io v' ho scritto del h, letra vanissima
letra vanissima, anzi non lettera, v' ha... dilettato. idem,
buonarroti il giovane, i-345: or voi v' immaginate le carezze /..
[lacci d'amore], chi v' incappava lei mirando, / invan tentava
io non so ben ridir com'i'v' intrai, / tant'era pien di sonno
poesia. papini, iii-902: v' era in michelangelo, venutogli forse dah'
dell'oggi e la lieta spensieratezza di allora v' è un troppo brusco trapasso, v'
v'è un troppo brusco trapasso, v' è un iato che non è nell'ordine
, di quel prezzo / ch'io v' ho impiegato, il mi fa aver più
dell'alta iddea diana, che elette / v' ha in partenopé per sue consorte.
, / fatti ad participar da chi v' ingrazia. giov. cavalcanti,
e vederete la vera idea di quanto v' ho detto. motense, lx-1-116: i
mazzini, 77-7: l'idea che v' era un guasto nel mio paese contro
delle quali follie a'buoni tempi non v' era idea. tommaseo [s. v
la malattia fa il suo corso. non v' avete a inquietare. levatevi quell'ideaccia
ariosto, 17-68: questo ch'io v' ho narrato, in parte vidi,
. d. bartoli, 9-29-2-183: non v' è menzogna, o sia per dottrina
segneri, iv-47: in ogni banda v' ha pur troppo del- l'elene idolatrate
hanno ingannato... contadini, e'v' ha ingannato l'idolo vostro: io
e che adorano malcomet, e cristiani v' ha. = cfr. idolo1
che da l'alto in cader l'acqua v' infonde. d'annunzio, iii-1-1103:
infonde. d'annunzio, iii-1-1103: v' è anche di metallo il modello d'
5-69: nell'unico tavolo del separé v' erano il giornalaio di piazza vittorio
breme, conc., 11-686: non v' è assistenza di cielo che campi quel
mie care,... / io v' ho offeso, ignorante, in un
, / quanta ignoranza è quella che v' offende! boccaccio, dee.,
, colla volontà di comprendere tutto quanto v' ha di buono e di bello e di
vicino, noto o ignoto di persona io v' amerò sempre a un modo. mazzini
-sostant. magalotti, 23-42: v' avvedete che tutta la nostra scienza è
. d. battoli, 1-3-7: non v' ha tela al mondo sì fina,
contro a giuda; non credere che v' andassi molto tribulato, afflitto o lasso
figur. biondi, 1-ii-19: non v' è stato così netto, che in materia
affanno; / ma tanto poi riccor v' inlegiadrìo, / lettere mie da voi non
mia, / illibata fanciulla, io v' amo tanto, / sì di voi sono
. rosmini, xi-170: laonde se v' ha incertezza sulla li ceità
, liquido vuol dire che per lui non v' è da disputare il suo conto punto
dichiarativa. mazzini, 14-274: non v' illudete mai a che io possa trovare
degnate, / sul morbido soffà deh v' assidete, / e 'l mio fosco talento
leggere ed iscrivere, persuasa che non v' abbia maestro alcuno, che prenda i
istruirsi. conti, 281: voi v' andate sempre più illuminando col leggere continuamente
intelletto umano. segneri, iii-2-86: v' interviene anche iddio che si allontana da
.. il popolo... v' accettò capi, ei vi commetteva un doppio
lettera concernente la mia salute. non v' impaurite di troppo. v'è l'
salute. non v'impaurite di troppo. v' è l'esagerazione dell'affetto non illuminato
inalzata. malpighi, 30: non v' è parte della medicina che non sia,
risolver il problema che gli proponete, v' imbandisce tutta un'altra storia. pavese,
persiani, per lo commerzio continovo che v' aveano, non la imbarbarissero. s
parigi di suo ordine carlo magalotti, acciò v' imbastisse la pratica d'una sospensione d'
degli scimuniti: / e, s'io v' ho a dir il vero, ho già
pulci, 21-84: la notte certi pagan v' arrivava / e 'mbavagliomo e ruborao costoro
: se il romitello del certaldese veduta v' avesse,... egli non arebbe
ascolto all'arcangelo malo; ché ei v' imbechera e v'im- becera »
arcangelo malo; ché ei v'imbechera e v' im- becera ». in verità
ascolto all'arcangelo malo; ché ei v' imbechera e v'imbecera. soffici, v-2-54
malo; ché ei v'imbechera e v' imbecera. soffici, v-2-54: vuoti
lor falsi cuiussi, che talora / v' avventano nel viso a darvi unguento.
gozzi, 1-284: turandotte, zelima v' ha scoperta / qualche util traccia,
: madri d'imbelle prole / v' incresca esser nomate. cattaneo, iii
... / la cortigiana che v' invischia il vescovo, / la prostituta
, pazza gentaccia, i di non v' imbertonir di zambraccaccia. a. f.
/ par che a cantar il suo valor v' inviti. leopardi, iii-807: anche
il muro intonacato. magalotti, 7-79: v' accorgerete voi... se,
28-45: se alcun susurrone è che v' imbocchi, / palpate come toma. v
che non s'avesse a dire che v' hanno imboccato, e che non sapete
d. bartoli, 9-3-44: le pareti v' erano... traforate e con
3-194: sopra il porto... v' è un monte che ne ostruisce in
carducci, iii-2-443: né manca chi v' imboli / il porco e a voi con
immaginerà anch'egli la sua scala, e v' imborserà i papi simoniaci l'uno sotto
non sapendo degl'inghilesi che v' erano. la spagna, 26-
l'amazzano. serdonati, 9-500: v' aveva molti pochi che... volessero
pref. in- (assimilato in v' ha mano di cultore che potesse ravviarla a
, scartando quelle bacate o imbozzacchiate che v' erano rimaste. imbozzacchire, intr
fur fuggite via, / allor sì v' entrò entro cortesia, / per la figliuola
, ne lo sgridasse, come non v' avesse in casa servidori e fanti a cui
nasce ne'paesi caldi, di cui v' ha molte spezie. il più comune
che bevono. desideri, lxii-2-vi-65: v' era in somma abbondanza ogni sorte di
, che fra i dodici conti imbriacati v' ha un ventriloquo. 2.
1-ii-615: non veggo come la necessità v' induca a trascurare gli studi,.
che aveste di coglier nel segno, v' impedì sventuratamente d'imbroccarlo in effetto.
un po'tra i tuoi compagni / se v' è alcuno che guadagni! / tutti
più grazia. lalli, 6-164: v' era alcun che, mentre il cibo imbrocca
camera e si spogli, / che v' è la scuffia e tutti gli altri imbrogli
panni pezzo bellissimo. nel rimanente sviluppo v' è dell'imbroglio e molto tritume.
osceno. casti, i-2-338: dunque v' è un altro maggio e un'altra
letto. olino, 4: non v' occorre grand'avertenza, perché essendo l'uccello
assai semplice, senza troppo riguardarsi, v' imbucarà, e toccando col becco i
. soffici, v-2-332: e'v' è la cosa, e sono imbufonchiate:
con sua entrata annual; né v' ha borguzzo, / che nel spregar quel
, che per imitare il continuo suo pianto v' inteneriste in fontane. rezzonico, xxiii-240
parole imitative. pananti, i-181: v' era più d'un verso imitativo /
... -no, signora, v' ingannate; non ho un'immaginabile passione
immaginar maggior flagello; / ch'ognor v' oltraggia. pasqualigo, 198: mi sono
di quanto opraro. rosmini, 6-413: v' ebbe... ai tempi.
/ questo parlar, che l'angelo v' ha fatto, / non è da riputar
di racquistare, la quale quando io v' arò mandato, converrà che voi..
nell'angolo più riparato... v' erano alzate due immaginette a colori,
della fan grassare, voi v' immagrite. tasia creatrice?
: cielo] avrete mai che v' immalinconichisca con le sue tenebre, non caldo
, / eh'e'fa immalinconir chi v' è presente. calandra, 32: si
] non avrete mai notte, che v' immalinconisca con le sue tenebre; non caldo
questi moverì la tera; / no v' è mistier nui'altra guerra ».
su fino alla pallottola fischiante e volante, v' è da che...
prole. assarino, 2-i-40: non v' era dubbio che la risoluzione del cardinal duca
ardore! papini, v-665: non v' è..., per noi cattolici
dante, ben conoscendo che senza virtù non v' è pei popoli felicità, al fine
grazia e de'doni dello spirito santo v' era in lui rovesciato, che il suo
giuseppe degli aromatari, 340: non v' è forse altra luce che l'immediata
che l'immediata del sole? non v' è forse altr'ombra la notte che
immediata dell'ente. cattaneo, v-3-237: v' è un'evidenza immediata, naturale,
. bersezio, 36: non v' illuda la momentanea apparenza: lo vedete immegliare
vero è che prima s'immelma che v' entre; / lusingando lo va, per
le filosofie anteriori nella storia, non v' immerse la sua propria. 4
/ l'infermo e 'l sitibondo occhio v' immerge. palazzeschi, 1-26: ho
, non intesa se non da chi v' è dentro immerso. manzoni, pr.
: visto che in zena da imparar non v' è, / l'appennin già rivarco
, 1-8: mio bravo galantuomo, v' immiserite qui a far ghirlande alle viti.
segneri, iii-3-289: dal vestire immodestamente v' è un breve passo al vivere impuramente
con loro ben cento micce », / v' aggiunse, per non dir donne immodeste
un catino, disse che ciascuna di loro v' immolasse le mani e subito le cavasse
, e ne fanno salsa, e v' immollano il pane, che è forte ed
. baretti, 3-91: non v' è funzione di chiesa, processione,
dilicata, ne lo sgridasse, come non v' avesse in casa servidori e fanti a
da quelle immondezze le preziose gioie che v' eran dentro, cioè il merito della carità
di affetto. garibaldi, 1-208: non v' è milite... che serva
quella che produce l'errore della coscienza, v' ha immoralità nell'uomo, perché v'
v'ha immoralità nell'uomo, perché v' ha difetto e stortura di volontà.
onor mi segua appresso. / ecco v' apro il sentiero: ora vedrassi / chi
nel suo splendor s'involve, / che v' abbaglian la vista anco i più degni
ammuffito. soderini, i-136: altri v' arrogiono argento vivo, e così l'
., 25 (439): v' ha detto che i doveri annessi al ministero
, 2-i-2-390: bravo il cardinal serbelloni, v' è un poco del maresciallo nell'immuramento
si trova, non là dove non v' ha mutazione, ma dove la mutazione
regge e governa. rosmini, xxi-177: v' ha... una immutabilità nelle
procacciare il proprio vantaggio; ma non v' ha la stessa immutabilità che si trova
invece nella vita una cosa sola v' ha di certo e immutabilmente certo. la
girolamo volgar. [tommaseo]: non v' infiamma l'ardore della libidinosa carne,
iv-100: pur la grande statura non v' impaccia / che non siate uom dotto,
e tresca, / alfin cade, e v' invesca / tale, né a voglia sua
vita a noi prelati, per anco v' impacciate et intramettete più di voi medesmi
. allegri, 245: rado v' ha chi del pubblico s'impacci, /
in quelle lor suole, a chi non v' è uso, riesce impacciatissimo. alvaro
ma non serve, figlia mia, che v' affanniate a far cenno che angelo mi
è ora vacua di quello impaccio che v' era al partir vostro, e molto
prima, ma il fine, nell'uscir v' è dell'impaccio assai. brusoni,
ceccoli, vii-682 (20-2): se v' han sì assidiato le cien- ciale,
impancare ancor lì / al caldano che v' è. a. casotti, 1-1-120:
che sì che amore, il tristarel, v' impania? bresciani, 6-vi-72: al
sino al ginocchio. fucini, 711: v' erano appena due palmi d'acqua e
degl'innamorati / si sa che non v' è mai senso comune; / ma
di pane, beve quelì'altro e v' affigge all'orlo un frisetto di carne.
da sapienti,... non v' è assistenza di cielo che campi quel senato
mazzini, 23-378: credilo, se v' è merito in me è nel tirare
la fai; / e dice un che v' ha l'occhio, / che tu
rosa, 99: più tavola non v' è che almen sia casta, /
ciò egli lo impasta a modo suo e v' imprime la sua fisonomia.
/ ma serrolla ch'ap- pena e'v' era drento, / perch'un frussi a
, ii-247: di verno fanghi, che v' impastoiano i passi; di state polvere
ma indomabile e sì impaziente che non v' era modo da poterlo ferrare. aleardi,
con- tuttociò non vi posso pregare che v' affrettiate di consolarmi. saba, 1-152
foste, né quando, né che v' aveste a magnare. o come vi sarebbe
fusse impeciata, acciò che acqua non v' entrasse. trattati dell'arte del vetro
matrimonio, se altro impedi- camento non v' hae. guido delle colonne volgar. [
curiosità, non l'ardore dell'ambizione v' impedisca dalla cena dei signore. delminio
significato). mazzini, 20-71: v' acchiudo un bigliettino di mad. carlyle
piantati e fosse larghe. loredano_ 259: v' erano due strade che guidavano a gli
le zampe e col grifo tutta quanta / v' impela e imbratta la persona e il
prolisso. carducci, iii-7-232: né v' è peggior retorica di quella dei romantici
dove guerrier fuggite voi? / dunque v' impenna i piè, le man vi
582: in toscana come in piemonte v' aveva la strana sconcordanza d'un principe
: quando questa tua dolce lumiera / v' applica il raggio suo lieto e benigno,
col cor che spera: -in ciò non v' à dottanza. m. frescobaldi
ostante la ingiuria e la persecuzione che v' hanno fatta; imperando dalla dolce e
ed incolpa lucio. cesarotti, 1-xxiv-286: v' è però più d'un luogo in
i. andreini, 1-261: s'io v' amo più, che mi sia dato per
spande. segneri, ii-4: non v' è lauro, non dirò regio, ma
, 2-2-444: già questi nostri cinesi v' avean fatto lor re, e il durare
. pigna, no: onor e amor v' imperla e inostra, / e non
/ cortese l'alba, e aprii v' imperli e infiori. emiliani-giudici, i-288:
cosa. pananti, i-129: certo v' è da gloriarsene, ho risposto.
una testa d'esso e nell'altra opposta v' è un fusolo o maniera di subbio
: il capo de l'impero / v' era, re carlo. bottini, 3
romano. ariosto, 44-79: costantin v' è in persona, e '1 figliuol
. martelli, 2-12: io non v' ho scritto,... parendomi che
v. martelli, 2-28: io non v' ho scritto,... per non
palco di morte / giunge luigi. ei v' alza il guardo, e viene /
mariano da siena, 102: sì v' è uno altare, e sì v'è
sì v'è uno altare, e sì v' è a modo d'una impeschiata in
libro di sydrac, 49: nullo ispirito v' enterrà [nel paradiso], né
: un fiaschetto del vin, ch'io v' ho portato, /...
garzoni in impetrare qualunque gran cosa non v' era di picciol potere. poliziano, orfeo
tirato le meluzze dietro, s'io v' avessi detto di punto in bianco che
di canna. ma ora ch'io v' ho un poco impiacevoliti...,
sommamente moleste le scottature, ma non v' è unguento che le impiacevolisca.
/ fuggite amore, / che non v' impiaghi / a morte il core.
sì pronti / l'altera luce che v' impiaga e sana /... /
. serve di custodia all'uovo, che v' è impiantato. salvini, 39-ii-191:
, 30: donne, se la natura v' ha fatte belle, contentatevene, e
nacque in capo, con certo empiastro che v' applicarono. l. a dimari,
et impicchiamolo in luogo di quello che v' è tolto. biringuccio, 1-90: ho
signor mio, deh scusate, se v' impiccio: / vi dimanda bisticcio. moniglia
. è proprio una stoppa, che v' impiccia da tutte le parti come un
mischiarsi. romoli lxvi-1-351: sopratutto non v' impicciate con embriachi. saccenti, 1-1-262
ii-15-483: cominciavate con un'umiliazione; v' impiccolivate voi stessi; poi volevate fare
lavoro stabile. goldoni, x-958: v' impiegherò, se non l'avete a male
degli asini e de'becchi, che v' intervenivano ven'era nella grecia abbondanza, e
suoi e formidabile a'nimici, non v' essendo (involto il re in più
. loredano, 3-132: veramente non v' è impiego più degno, per un
xvi-535: or voi cautissimamente informatevi se v' è un qualche impieghetto, e scrivetemi.
gioie e di cristalli... v' impietrano su le cime de'monti.
ornai veggio la rete / che qui v' impiglia. menzini, ii-269: scoglio od
55: a dir di loro alcun desio v' impinge. boiardo, 3-148: credo
: avete una dozzina di divote che v' impinzano come salciccia. g. m.
della porta, 2-40: la voglia v' impiomba così l'orecchie che non vi
b. fioretti, 2-4-131: v' interpone le sue miserie e molte preghiere
, indebolire. genovesi, 1-ii-146: v' è un giuoco... che impolmonisce
lubrano, 2-9: le carni che v' impolpano, gli sfoggi che vi adomano,
e a noi è piaciuto di non v' imponere altra gravezza, se non questa
duemila cinquecento l'anno sino a nuo- v' ordine. broggia, 129: giammai,
-madonna -disse -se voi volete ch'io v' ascolti fatemi prima portar qui un poco
, 16-2-30: vedendo che troppa importunitade v' aveva dalla gente, parvegli di lasciare al
credo. baretti, 6-63: non v' è forse mai stato un sol uomo da
... contro di cui non v' è impossibilità che non superi, né fortezza
morale. cavalca, 20-20: iddio v' ha prostrati e tolta la potenzia,
accademia impoverisce:... non v' entrerò più, per non seccare.
dovevamo imprendere. intelligenza, 85: dipinto v' è come fue refusato, / e
tasso, 13-31: ma s'alcun v' è cui nobil voglia accenda / di cercar
lambr use bini, 4-183: non v' è impresa, come oggi si dice,
dario. pananti, i-30: se v' è un soldato più del necessario, /
del venire a roma fra pochi giorni v' ha ritornato in allegra vita, e
castello di holyrood,... perché v' è l'appartamento della povera maria stuarda
: dentro [la porta] fatto v' ha tanta finestra, / che ben vedere
piè fuor del tuo, l'orma v' imprime. are. lamberti, 80:
/ immagin di se stesso iddio v' impresse. botta, 4-272: affermò es
scolpire. ariosto, 23-106: v' aveano i nomi lor dentro e d'intorno
altra passione, azione ed affetto, v' imprimo l'anima e fo in certo
chi dal tronco vi svelse e chi v' impresse / nel divin capo, e di
brutale figura della cavalla, che 'l diavolo v' aveva impressa [nella figliuola],
, io sdegno, / s'ella v' impresse in cuore di vincermi il disegno.
tenera e quasi atta a sé ricevere, v' imprime più efficacemente sé e il suo
stretto. salvini, vii-563: 'io v' imprometto '; cioè * prometto '
ha voluto caricarmi di questo peso, che v' imprometto non è piccolo. buonarroti il
. cesarotti, i-xlii-xi: non v' è fra tanti un solo sonetto che non
/ e chi a caso il sigillo v' improntasse / piccolo o grande, come a
con istampe roventi che io fo che essi v' improntino per bellezza. carducci, ii-5-49
alla sua medaglia, / della civetta v' improntò il visaggio. botta, 4-43
tasso, i-129: nella voce 'avvolto'non v' è improprietà alcuna. b. fioretti
e il regno di dio, non v' è che un'improprissima analogia. romagnosi,
se l'uva imbruna, / tosto v' accorre, e impruna, / o viva
83: non la siepe che l'orto v' impruna / è il confin dell'italia
paura? forse che il mio letto non v' impruni o non vi rompa tossa?
4-398: nella quale iura si dice che v' ebbe due bruti e caio cassio e
. gemelli careri, i-iv- 237: v' ha moltissimi furbi che la professano [l'
mia e imprima cominciò a dire che v' era venuto per medicare e per la
segneri, iii-3-289: dal vestire immodestamente v' è un breve passo al vivere impuramente
f. frugoni, 1-467: non v' è correttivo più proprio a gl'impuri
, / come vi palpano vi vellicano v' irritano / tutte le impure voglie!
giuseppe degli aromatari, 9: ma non v' avvedete, che v'imputate da voi
: ma non v'avvedete, che v' imputate da voi medesimo? 4
; corrompere. nievo, 1-595: v' erano ibride falene di mostricciuoli non più
davanzali, ii-145: dovere, non v' entrando subito, star tutta notte in arme
quella pintura, / e par ch'eo v' agia avante. dante, inf.
da altro linguaggio, siccome non v' è che termini in 'u toltone
lettera ad altrui; nello stracciarla non v' ho ubbidito. ariosto, 38-3: pur
alito divino, al quale non v' è soavità che si possa agguagliare,.
. segneri, ii-42: ogni parolina v' innalbera, ogni punturetta v'irrita.
ogni parolina v'innalbera, ogni punturetta v' irrita. 5. disus
f. f. frugoni, iv-398: v' era un'asinone corpacciuto e tronfo,
quando ancor nessuno onor, nessuno / util v' inanimasse a questa impresa, / commun
e vacuità de'buccheri, e non v' avvedete dell'onnipotenza del vostro spirito in
cagionato una tale inappetenza, che non v' ha cibo che non mi dia di
è il solo che domina, e se v' è un uomo illuminato e benefico,
inaridito. d'annunzio, iii-1-303: v' è una donna che ha attirato un
, ma terreno inferno, né mai v' abiterà pace. b. davanzali, i-104
. cicerchia, xliii-402: d'angeli v' eran legion novelle / con istorment'inauditi né
uomo ne l'avarizia e più v' invecchia, di tanto più inavarisce.
quello strepito furiosi due gatti, che v' erano, e saltando per fuggire e salvarsi
di candele di sego che innavertentemente lasciate v' avevano i giovani con un laveggio pieno
sagittario che loro uccideva, siccome io v' ho conto, sì gli incacciava, e
, e trassene quel poco di fiato che v' era.
, e tirar tutto al maraviglioso, v' accrebbero molto del suo, e tutto
/ in quel carname e la mano v' incalla. parini, giorno, i-463:
, v-785: tosto nel primo verso v' incalma uno sproposito. gioberti, 12-ii-130:
rio / d'elicona gli allori al crin v' incalma. — intr. con
siri, vii-960: essi plenipotenziari francesi v' incalmerebbono che la ritenzione...
sguardo all'italia, perocché il gendarme v' incalzava alle piante. montano, 1-183
chiamo / mi 'ncalcia fortemente / ch'io v' ami più ch'io v'amo.
ch'io v'ami più ch'io v' amo. idem, 661: amore paura
da siena, v-243: la morte corporale v' innannini [petrarca], 107:
1-13: sventura e lutto e servitù v' incalza. lustri, cano fra i più
voi, se tanto / ancor la luce v' innamora, o vili, / situazione
che l'obbrobrio / cinse; ma v' era incancellato il sobrio / eroe di maratona
al mal è incancherito, / non v' è rimedio, e si fa già spedito
quella invasata, quel diavolo, che v' era, ne uscì, ed entrovenne una
incantagioni di dimonia e col sacramento che v' è dato in cibo di vita, faranno
annientò quel misero avanzo di pudicizia che v' albergava. forteguerri, 6-66: il
l'altra in circolo, quasi che v' incantino la compiacenza de'guardi. salvini
che apparecchino in tavola. « non v' incantate », ha detto loro. «
questo pero è incantato, e che chi v' è su vegga le meraviglie. andrea
istate poi a dirgli domani ch'io non v' ho fatto coraggio ». colletta,
., 1 (20): siccome v' era poi finalmente al mondo, e
. insuperbito. giocosa, 1-846: v' hanno due bone di savoia: una,
più si cerca di sgannarlo, tanto più v' ingrossa su, e risponde di voler
fagiuoli, i-76: signora, io v' aspettai con tanto affetto, / che certo
ruota della fortuna, per radere chi v' incappa. alfieri, i-95: se io
tante ce n'hai fatte che noi v' aremo lasciato pensare a te, e
tal confida. / e saggio chi v' incappa, se si parte / non si
per voi destin cornuto / forse incappar v' ha fatto in mala rete. f.
75: io non biasmo il disio che v' incapriccia / d'andar fra'più nomati
e contatele l'ambasciata onde il senato v' ha incaricato! marini, iii-67:
. cassola, 3-73: voi non v' immischiate in faccende che non vi riguardano
ix-409: quando bagnati son, com'i'v' incarno, / si ciban di cocomar
tanto siete maravigliusa, / quind'i'v' ò bene affigurata, / ch'altro parete
g. rucellai il vecchio, 22: v' è rosai (di rose bianche e
. bargagli, xli-i-442: a qual donna v' abbatterete voi che non abbia qualche diavolo
, 164: sul lato opposito v' era un'alto scanno di sabbia circondato
, vi riteniate il mio ritratto che v' è dentro incastonato, e io mi ritenga
fende la scorza / dell'arbore e v' incastra la marza / acciocché in essa
ezechiel aveva profetato in babilonia, che v' era là incattivato. incanivire,
, non si ricrede: / quando v' ha 'l ceffo, sì la fa sciacquare
di una cascia, e dentro di quello v' acconciano il cadavero. g. gozzi
assassinio dell'anima... non v' era speranza di mutare, con la
tane incavernavano tanto a dentro ch'egli v' era amplissimo spazio da ricoverare uomini e
/ e de la gente ch'entro v' era incesa. idem, inf.,
chiaro davanzali, xxxvii-43: s'io v' adimandai, in parte, n'èi,
rinnovarono la battaglia,... e v' ebbe barche incendiarie, sospinte contro alla
nome del gran cane; e ancora v' ha un bello incensiere, e inciensano quella
nome del gran cane, e ancora v' ha un bello incensiere. m
core / passaro al ciel, e v' ebbero vigore / spegner gravosi apparecchiati mali
, / cui nume è sol ciò che v' è ignoto e occulto, / fin
centauro. stigliani, 2-250: v' erano con sirene incentaurite / centauri insireniti
se speranza incerta / con dolce tosco non v' ancide. goldoni, vi-626: chi
,... la incerta ossifraga; v' è poi il falcone. dolce,
anno una certa somma; ma quel che v' è di più certo in quegl'incerti
ministro. d. bartoli, 2-1-229: v' ha strade intere di giovanetti posti al
ii-174: vostro padre sa bene ciò che v' è mestiere, anzi che voi incheggiate
e del processo lobbia, perché non v' è del tutto, almeno io non l'
/ pormi all'inchiesta di ch'io v' ho parlato. brusoni, 711:
mai non vene mino, / così v' adoro corno servo e 'nchino. anonimo,
suo padre inchina e venera, / v' amo e rispetto anch'io qual padre e
, 69-32: senza dio, non v' è altro dominatore che il fatto: il
io, quanto più posso, il cor v' inchino. groto, 133: con
corre a quella, e con gran furia v' inchioda le corna, onde i cacciatori
cavarono fossi profondi: e in quanto v' era di piano, piantarono stecconi aguzzi
f. bertini, 7-55: se voi v' intendeste di latino, vi vorre'far
qua molto parlato, avisate se riparo v' è, e come la cosa sta.
san francesco. mazzini, 10-311: v' è una banda, piccola in numero,
vide, accanto alla porta, che quasi v' inciampava, sdraiate in terra più che
, 8 (123): il santo v' era paragonato, per l'amore allo
aleandro, 1-65: perché il marini v' avea gran genio, lasciandosi rapire dalla
d'annunzio, ii-469: uomini che v' accresceste / di conoscimento e di dolore,
i l'anno; ma sempre o v' è tepore o gielo. -sollevarsi (
d'una indicazione e d'un indizio v' era motivo a credere, o almeno a
un tumore nella destra, e che v' è convenuto venire ad una incisione. mazzini
giudizio esatto: quanto all'incisione non v' è male. -riproduzione a stampa
mascella superiore. pellico, 4-32: v' erano alcune memorie scritte, quali con
, / contraria a quella che già v' era incisa / a morte et ignominia d'
francia. piovene, 101: se v' era una lite, mentre gli interessati
/ e già le fiamme il mantice v' incita. govoni, 60: una donna
sano / ratto s'inclina a voi, v' esalta e onora. di costanzo,
: qui gli- somiro: e drusilla v' inclina? sospirò lauretta e disse:
promette stasera / mostrar per sorta a quel v' ha destinato. celimi, 1-17 (
pericoli, non ha risguardo di non v' entrar essa ancora. sarpi, vi-1-94:
naturale pare che a l'amorose passioni tutto v' induca. flaminio, 6: questa
ginocchia per dare inclinazione alla tavoletta che v' è posata. -di propria inclinazione
non avendo risposto alla lettera ch'ei v' ha scritto coll'inclusa per la signora
ed isco ecc. (se pur non v' ha qualche verbo in sco che non
quanto può. mamiani, 4-268: v' à nella mente dei pensatori prevedenti ed
il re di piemonte... v' è chi pretende sia venuto a pranzo in
l'iscrizione pei canti popolari: non v' è che da incollarla nell'interno,
difesa, per altro giusta, v' è sempre un risico facilissimo ad intervenire;
e orti e boschi..., v' è una non piccola parte vuota d'
gioco chiuso ala sbaraglia, / poi v' è piaciuto aprir lo 'ntendimento.
, ancora fosse veglio; / v' ebbe il valente messere ubertino. cavalca
villeggiatura. segno evidente che la villeggiatura v' incomoda. monti, 4-1-103: in
voi odiate dio col cuore, perché v' incomoda nel senso. l. pascoli,
14 (245): non occorre che v' incomo diate di più.
. poliziano, 2-50: io non v' ho potuto scrivere, perché sto a
sa incomparabilmente più d'ogni altro che v' è al campo. manzoni, fermo e
sono partiti in predicabili e predicamenti. v' archi, 8-1-111: non è altro,
voi altri sotto l'incomprensibile dell'eterno v' ingegnate di dissimulare a voi medesimi la
buonarroti il giovane, 9-70: pur v' hanno alcune artifiziose buffe / doppie,
, 3-ii-501: dice demetrio che qua v' è doppia grazia, una di mespettazione
di un'agricoltura vestita di trina, v' incontadino il palazzo e le sue adiacenze.
ira. loredano, 1-91: non v' è cosa più incontinente, più lasciva,
di penetrare,... spaventose calamità v' incontrarono. tommaseo [s. v
in cambio di giardin (nel che v' esorto) / voi vorreste incontrar villa o
e vergogna, poiché per mia colpa v' incontra. grazzini, 4-252: che t'
grande danno de'genovesi e di chi v' era alla terra. pulci, 25-26:
. ariosto, 258: all'incontro v' è uno sporto di legname. aretino
leopardi, v-575: da per tutto v' ha inconvenienti, da per tutto la società
. goldoni, x-504: a belfior v' ho promessa; / il mancargli sarebbe
perché ci mettiamo a 4 incordire se non v' è più che una volta, la
di una nobilissima corona, nella quale v' era dentro cinque pietre preziose. leone
. a. cattaneo, iii-339: ma v' è mai stato amante che sia giunto
alla sicurezza. imbriani, 1-99: v' è un po'd'ipocrisia, anche,
; il secondo fa la linguetta. v' è una specie d'incorsatoio, il cui
verso milo. metastasio, 598: se v' entra 11 sol furtivo, / vedi
x-1-362: in un campo percorso dal fuoco v' è ancora, sotto le zolle incotte
che già vi fu cara, adesso v' incresce. carducci, ii-12-36: ora no
messaggi della tua fantesca; / non v' è cosa di te che più m'incresca
vieusseux, e ditegli, se non v' incresce, che la * madre ed
per me sereno, / ched e'v' incresca de le mie gravezze? cino,
le parole. bembo, iii-79: v' incresce che messer pietro, mio fratello,
la mia angosciosa doglia, / nulla v' incresce se 'l mio cor si dole.
si dole. salviani, 15: non v' incresca se starete un poco a disagio
iv-205: se presentemente / noiato io v' ho, come vi noio, allora
signor beltà di donne, / non v' incresca, per dio, di questa italia
io non riuscirò importuno e increscevole se v' inviterò a fare uso del tanto senno
fare uso del tanto senno di che v' à fornito natura. -di ammali
cicale. guazzo, 1-13: non v' è cosa più increscevole al letterato che la
/ che vo'per forza il corpo v' increspate. aretino, 20-299: nel sentire
della mia salute, / non pretendo v' abbiate a rallegrare, / né fare
: io son l'improntitudine! / non v' increspi le ciglia / o sdegno o
la pianura aprica, / beltà non v' ha che più s'ammiri e pregi.
pellico, corte., i-280: non v' ha dubbio che avendo gli abitanti de
piaghe incrudelite, / un suo licor v' instilla, onde ristaura / le forze e
, 1-5-86: or se succederà che v' incruschiate / con frasche, sian d'
lago viene nella parte inferiore chiuso, v' è il monte... dal cui
fucini, 648: del carducci non v' era restato che l'ombra. il suo
incurvate. borgese, 1-15: non v' era che orto e pollaio e vigna
. saba, 297: qual morte v' abbia più subita spesso, / per sfuggirgli
, / ma può indagar, non v' è una maledetta. d'annunzio, ii-387
pittura ne la qual, se pur v' è alcuna imagine formata, i colori ne
. mazzini, 83- 314: oggi v' è spreco di proteste inutili e indecorose.
, invariabilmente. cattaneo, v-1-342: v' è nell'immenso oceano un'unica stilla
: tra il fatto e l'induzione v' ha una distanza indefinita. l. gualdo
e scudi e spade / le man v' armasser, la persona e 'l fianco.
. buonarroti il giovane, 9-551: v' avean certi bicchieri / lavati nella nebbia
da alcuni fornaciai... quanti modi v' eran eglino d'indennizzarlo e di racchetarlo
d'annunzio, iv-2-1329: il mistero v' è adombrato per una successione d'imagini
m. adriani, iii-15: altri v' avea indettati da pirro che fingevano esser
notte indiavola un suo filio, / v' impazzerebbe omer, non che virgilio. caro
del dottore; gli fu indicata, e v' andò. pascarella, 1-329: alzando
antica. carducci, 85: non v' ha nessuna ragione... per indietreggiarlo
tendo la schiena. non v' abbi più parlato... -i'ho
3 (52): quel bra- v' uomo aveva lasciato un figliuolo di stampa ben
di meditarvi. delfico, ii-145: non v' è storia antica, moderna, presente
le armi quanta truppa straniera ed indigena v' era in roma. -reclutato nelle
nulla indigènzia vi può essere, anco v' è ogni sufficienza e perfezione. sanudo
: temo che molesto / qualche mal v' abbia prodotto / ne lo stomaco indigesto
muratori, 7-v-282: ne'secoli addietro v' erano in italia dei monisteri regali di
zarvelo. c. campana, i-9: v' intirizzarono [a cipro] con due
anima inetta o tirannica, non v' indirizzerei la parola dell'uomo libero.
. franco, 6-3: ciò che v' inderizzo potrà essere in vece d'una semplice
una lettera che aprì respirando forte. non v' era indirizzo accanto alla data, e
] indiscernibili. cesarotti, 1-xxiii-184: non v' è alcuna virtù che non eserciti una
uso indiscretezza. delfico, ii-145: non v' è storia antica, moterminologico).
senza indiscrezione, presentarsi al curato, v' andò. carducci, ii-9-173: ero
determinare. tasso, 20-51: non v' è silenzio e non v'è grido espresso
20-51: non v'è silenzio e non v' è grido espresso, / ma odi
s. carlo da sezze, i-261: v' imparava la virtù della pazienza e il
appena può introdursi un uomo. chi v' entra bisogna che sia persona, cioè della
obbligato a fare una buona azione, quando v' è pericolo del mio individuo. bersezio
sua complessione. alfieri, 1-275: non v' era più vita nel mio individuo,
monte sanza valle. roberti, ix-140: v' apparecchiate a cogliere repente / le fraghe
ed è congiunto col piacere: percioché v' è più d'una cosa buona,
divinità). caro, 2-719: v' era marte indomito, e de'greci /
16-17: deh, non crediate ch'ei v' allume e 'ndori / i begli occhi
begli occhi e le chiome, e che v' ammanti / i volti di ligustri e
etade alcuna, / co'fiumi suoi v' indorerà fortuna. obizzo, lvi-356:
di pagargli in oro], come v' eravate prima contentato, e come potrei
indossaménto di un foglietto bollato, non v' ha dubbio che il movimento della proprietà fondiaria
. per indotta de gli stregoni, v' erano accorsi in gran numero. siri,
umanità ne la divinità, com'ella v' è locata: 'indovare'è verbo formato
bocca piena di singhiozzi: a dio v' accomando; e temeo gl'in- dovinamenti
evidente. mazzini, 1-184: non v' ha terra che presenti negli ultimi trenta
io non avevo quella certezza. non v' erano testimoni indubitabili di quella promessa.
è indubitato che tra operai e contadini v' è uno strato che gode di maggior
e voi ch'amore avampa, / non v' indugiate su l'estremo ardore. stigliani
. tasso, 4-16: ma perché più v' indugio? itene, o miei
. caro, 2-2-39: se pure v' ha colpa veruna, è d'una certa
avervi data questa riprensione, che io v' ho fatta, sa il cielo, per
adombra. alfieri, 1-1238: oggi v' ho fatto /..., un
in nieri, 3-102]: oh, v' ate a credere, v'ate, che
: oh, v'ate a credere, v' ate, che queste enno cose che
e con industre e vigilato affanno / v' aggiusta un muto foco, e poi ne
in un breve codice, riformando quanto v' è di troppo crudele e funesto all'industria
. tassoni, ii-1-76: che necessità v' era che alessandro ponesse tanta industria e
e di furbacchiotto: direi anzi che v' era dell'industriale. -lana industriale
o un onesto guadagno; esercitare una doveché v' industriava attorno la fantasia. professione,
volgar., iii-3-7: ei giovani v' andavano, armati di scudi e d'usberghi
col canto, / v' inebriaste del castalio umore. pindemonte,
dell'autore. vai, 39: v' è inserta d'un cotal la relazione,
, 25-227: popolo in oggi non v' è: v'è una gente schiava,
: popolo in oggi non v'è: v' è una gente schiava, inerte,
forze. mazzini, 14-22: la ricchezza v' è [in inghilterra] più inegual
ed ineleganza. carducci, iii-15-101: v' abbonda [in quei drammi] la stranezza
cangiamento nello stato del corpo quando non v' abbia una cagione al cangiamento proporzionale.
, * 4 * 365: v' è... troppa reazione, troppa
, incomprensibile. angelini, 1-112: v' aggrediscono con un linguaggio gutturale, inesplorato
] entrata, [la saetta] v' accese una fiamma, secondo il mio avviso
1827 (416): per lucia stessa v' era delle parti oscure, inestricabili affatto
, inettissima. bartolini, 16-142: non v' è peggior cosa che il mostrare,
se ne risero e ne stomacarono insieme quanti v' eran di mandarini in quell'assemblea.
femmina, da'dodici anni in su, v' andasse la vigilia, a visitare ed
ministero, comunque vi ci siate messo, v' è necessario il coraggio, per adempir
pinamonti, 384: forse perché in cielo v' è delle stelle torbide e nuvolose,
con infamia, e tutti que'che v' abitano son tenuti usurai e omini lascivi e
. gozzi, 1-922: se in aragona v' è chi dell'infanta, / d'
sua madre, e di lei, v' ha partorito un bel maschio. -ed è
venia con questo, / come io v' ho detto ancora, sì animoso, /
ariosto, 14-51: oltre i cavallier, v' erano guide / che de la bella
genere. lambruschini, 6-14: non v' è libro o libricciuolo ó discorso,
la cui piccolezza è tale, che non v' è ortolano né giardi niere
che nascete nella porpora: voi, che v' infasciate delle divise reali.
vuol dire: / che poco tempo v' infastidirò. alfieri, iii-1-87: nelle
'l male. ojetti, iii-514: v' è nel suo confessato sforzo d'essere sincero
che pur era dio ed uomo, v' era la sua parte inferiore. goldoni,
.. tutto ciò ch'entra non v' era altro modo di tenerlo più alto dall'
cucito a guaina, nel getti, non v' è dubbio che questa nobile facoltà s'illanguipassione
che la miserabile radunanza andò crescendo, v' occorsero altri capuccini; e furono in quel
più l'infermo. sansovino, 2-176: v' è un altro borgo della detta città
ne tornasse, nonché l'inferme sanità v' acquistassero. zanobi da stretta [s
delizie della parte sana di quel paesetto. v' era anche allora, come v'è
. v'era anche allora, come v' è da per tutto, la parte inferma
/ rovi e ginepri, e non v' erano schermi. 13. sm
infernale il frutto gravido per aprirlo, v' è pur nel suo bel gesto di cupidigia
. caterina da siena, 1-6: v' ha [dio] date in guardia [
dante, purg., 1-45: chi v' ha guidati, o che vi fu
accenda. fagiuoli, 3-2-230: voi v' infervorite a dar parere. =
santo è 10 sdegno che 'l petto v' infesta. r. borghini, 3-77:
sincera loro schiettezza: e chi punto v' aggiunge d'estraneo, le intorbida ed
laddove delle femmine / il regno ancor non v' è, / la tirannia dei perfidi
machiavelli e l'opinione de'posteri; né v' è scrittore italiano o straniero che maggiormente
, dopo aver consumato in pochi giorni quanto v' era di frumento, si diedero a
pure agli usci intraversando / se legnami v' aveano: e 'nfilando / le campanelle
donne tengono legato a cintola, e v' infilano il ferro maestro quando fanno lavori
, 5-140: tanti e tanti pensieri v' infiltrano questo veleno. -infilare,
pantano. bocchelli, 1-i-164: v' erano stagni d'acque morte, scolate dalle
1-91: parendogli le lastre aria, v' infilzò dentro la testa e si conciò a
. baretti, 3-91: non v' è funzione di chiesa, processione,
/ ch'ornai convien ch'arno e peneo v' inondi. / e come fia che
/ e come fia che '1 mio ruscel v' infrondi, / se non ha pur
più paesano. bernari, 7-209: non v' è più sole nell'infuriare di una
, il terrore e l'omicidio / v' ardea, e la discordia ed il tumulto
e la discordia ed il tumulto / v' infuriavano. s. maffei, 5-2-475:
/... / di tutti duoi v' è la scienza infusa. fagiuoli, v-35
sognate oro e carogne, / chi v' ingabbia nelle fogne? / chi vi lega
all'ottobre come s'era detto, mi v' ingabbiò fin dal dì primo d'agosto
perdonata la fuga, ed io qui mi v' ingagio mallevadore. amari, 1-1-367:
andrebbe impunito, e ciò perché non v' è legge positiva di far queste forzose
ingallare per dare la galla, non v' è da ripeterci. = denom.
g. belli, 180: non v' ingalluzzite, perché quel checco non siete voi
di saperne le novelle, ve'come v' ingalluzzite! nievo, 640: appena
la quale è ingannata, né io non v' ho ingannata per tórvi il vostro,
-per simil. baldelli, 3-247: v' entrano a prender l'ostrighe, ordinati
vostra mano il capo della temeraria donzella che v' ingannò. delfico, ii-103: la
personificazione. petrarca, 128-66: né v' accorgete ancor per tante prove / del
molti e grand'inganni co'i quali v' ha impito il capo e fascinato il
. guadagnali, 1-ii-329: lì non v' è inganno di sarta o modista;
che voi diciate che io qui ad inganno v' abbia fatta venire, io dirò che
. bartoli, 9-25-1-162: ma che bisogno v' ha eh 10 v'alleghi passi di
ma che bisogno v'ha eh 10 v' alleghi passi di scritture per abbattere la confidanza
tesorieri del sapere; e quello che v' è di fino e nuovo lo cambiano
alte che il ben pubblico / cure v' inspira a ricrearvi un poco / talor vi
lagrime ingemevano i miseri, ma non v' era chi gli esaudisse. 2
vivo sole, / che le piagge v' ingemma e i colli indora. lalli,
quanto è l'anno, ché sempre / v' alita un vento che questi v'ingenera
/ v'alita un vento che questi v' ingenera, quelli matura. -figur
cavità, nelle quali il sole naturalmente v' ingenera il sale. b. croce,
cesari, 1-2-115: se mai altra volta v' ho messo orrore della miseria e malizia
ingenerato. goldoni, xii-234: ella v' avrà trovato / un stolido rampollo..
. caro, i2-iii-x4i: basta che v' ama, che si compiace di voi
con gesso. fagiuoli, 1-2-179: v' è quella [una panca] dov'io
voi datevi assenso, e tutti insieme / v' inghirlandate. tansillo, 2-271: s'
acqua di cannella... non v' ingialla mai. 3. coprirsi
394: come tu ingiallarai, non v' è più amicizia, però che non v'
v'è più amicizia, però che non v' è né diletto, né utile.
petto e guemirsi d'oro a chi v' ha dentro un'anima di sambuco e un
: se egli vieterà che essi non v' entrino [in casa], incontanente
ingiuriati dall'aria e dal viaggio, v' arrivarono però in buon stato doppo qualche
che gli ingiuriatori si vergognino, non v' è altra via, che di rendere loro
andar più suso, / che non v' è d'attaccarsi cosa alcuna, / fin
sarebbe, / perché creati e dannati v' arebbe, / e presciti imperfetti e con
, / ché par a lui non v' ha digeritore. parini, giorno, iv-663
tosto ne ingoi. rosa, 61: v' è talun sì crudo e folle,
, contuttociò non vi posso pregare che v' affrettiate di consolarmi. 5.
la turca insegna. pananti, ii-154: v' era un predicatore / famoso giuocatore:
ma voi, uomo di mondo che v' ingolliate il colosseo, come un confettino
: so che sete quel gran litterato che v' ingollate cicero, boezio e'l'opre
bianca. che pallore è cotesto che v' ingombra la bella faccia? alfieri,
ebbe asciutti. tasso, 15-28: v' è chi d'abominevoli vivande / le mense
marchi, i-268: sento che in me v' è qualche cosa di troppo, di
ricordo: / ben le vedrai, quando v' andremo insembra, / se di tanto
è una prigione così stretta che non v' ha ingottato immobile in un letto tra
di morte istessa, che già già v' ingozzava, sano e libero vi sottrasse
: / e in quel momento, quanto v' è s'ingozza, / perché un
consolle, in una cornice dorata, v' era il suo ritratto,...
li fronteggiano. viani, 19-553: v' ingrandite oltre modo, disprezzando il merito di
ditemi: quei vostri / greci, onde v' ingrandite tanto, scrissero / tutti però
, ancora fu meno che altra volta non v' è stato scritto. machiavelli, 1-iii-977
berni, xx-x-46: ve', che i'v' ho giunti insieme ingraticchiati.
di finissimo e lunghissimo pelo, che v' acconciano per materasso. -per simil
questo sdegnoso e superbo vizio di ingratitudine v' ha un cotal pensiero d'altezza morale,
, / questi peccati / son quei che v' han morti. rappresentazione della conversione
/... / con chi più v' ama usar parole ingrate. lemene,
virtù sì disarmate e sparte / che nulla v' è che racquistare in parte / possa
venendo in più matura età, non v' ingrossava la poppa. crescenzi volgar.,
più si cerca di sgannarlo, tanto più v' ingrossa su, e risponde di voler
noi predicatori italiani. abati, 1-148: v' ingannate a l'ingrosso. s.
e lorda, / e un fiume intero v' entra e vi s'in- grotta.
: a volerle intendere certe cose, v' à da ingnillire. idem [s.
dello stricca legacci, 8-12: o dio v' in- gualdi, indiscreto ufficiale,
sol, la nebbia ed il seren v' ingusci [in una casa].