. g. bufalino, 9-137: v' era una squilla, nella sua voce,
, / sì che tanta mia gioia or v' abbia stanza. brachetta, 2-15:
due, ciascuna con colui a cui stanza v' è fatta venire se ne va nella
siete venuto a stanza degli amici che v' hanno richiesto che vegnate a pregare alcuno
: nella superficie esteriore di questo timpano v' è un nervetino tirato come una corda,
san francesco e tomamo a desinare che v' era l'alexandra con mona lucrezia e stémovi
invito. moniglia, 1-iii-203: lui v' inviterà a cena; voi starete.
e poi per la forza degli uberti non v' ardiro a stare, sì n'andarono
istando realmente a mensa, / do- v' eran molti d'una e d'altra guisa
amico di dante, xxxv-ii-735: tornato v' è l'angelico colore, / che
, tomo un mammalucco, / e v' è proibizione manifesta / che senza non
a'fianchi. fagiuoli, 1-3-345: v' ho inteso, seguitasti la starna. note
mente. papini, 27-1189: v' è ancora nella mia mente un tal rombaz-
agostino volgar., 1-1-156: che ragione v' è di eleggere li iddìi falsi,
troverò in questa cosa sarà che non v' ha colà luogo veruno consacrato alla dea
fatta siete sposa, / il temporal v' invita orna'd'amore. / ed eo
se 'l sole va male, che colpa v' ho io? ».
sì belle promesse lusingar la gru ch'ella v' im- mergè tutto il collo dentro della
g. vialardi, 1-285: dei crostacei v' è l'astaco ('homard'), grosso
con queste l'andarete maneggiando secondo che v' occorrerà. girateli cinzio, 2-6 (
tendaròla tien coperta, / un mostro vivo v' è. -tendétta. bembo
prencipe. g. gozzi, 1-449: v' è un ordine in tutte le cose
al derma. citolini, 279: v' è poi la dura madre, la pia
: alle bocche de'ventricelli del cuore v' ha tendinetti, come anella, che gli
. zannoni [tommaseo]: e'v' è da sentir le tenebre per casa!
dentro era molto scuro / che non v' era lume, né splendore, / se
tommaseo]: nella presente peregrinazione non v' è luce chiara della visione di dio,
: laggiù in inferno... sempre v' è tenebroso d'uno medesimo..
amante. cione, 1-57-3: e se v' è tutto amor, di. llui
, non si tenea portiera, e v' entrava in qualunque ora del dì e della
sì le disse: « madonna, io v' ho onorata quant'i'ho potuto.
un po'da parenti. e non v' esca mai del cuore né della memoria né
cent., 58-64: quella gente che v' era raccolta vi ten- ner più di
veggio / ancorché non ci siate, e v' ho negli occhi, / benché nel
voi dovete tenere ragione ne'dì che v' è lecito. floro volgar., 60
tempi non solamente imitati, ma non v' è tenuto alcuno conto. ammirato,
bonaventura volgar., 223: a dio v' accomando, frati miei, che sempre
, i-26-18: nel reame di benin v' ha una usanza, che, se una
di meno, e alla comare / v' è un so che di più che vale
irresistibile. gadda conti, 1-158: v' era tanta tenerezza, in quell'ora e
, passamo sopra a un ponte che v' è, il quale intesi ch'era
l'acqua sia molto alta, seben v' è buon tenitore. algarotti, 1-vi-123:
, sanno parecchi, / che suona perché v' è chi la tentenna. leopardi,
viso ai forti quei bei sillogismi che v' afferrano come tanaglie, e che una
f. pona, 1-13: v' eran vini ipiù generosi e i più delicati
l. pascoli, ii-161: non v' era nel suo aspetto, sebbene sparuto e
e grave. muratori, xiii-543: v' ha alcuni colori, che non convengono
: per vergogna del nostro paese, non v' è in tutta nute e sporche
tencione, / che'ppare ch'io v' abbia fitto uno stangone. monti, 1-253
; / un giudizio da voi proferito / v' accompagna all'iniqua tenzon. de roberto
. mamiani, 7-172: egli non v' ha dubbio che cristo signore fondò una
egli dall'africa venisse in grecia e v' insegnasse la teogonia e vi esercitasse il
tali dottrine. sto fine non v' è forse più valido soccorso dell'eucarestia.
guarire da ogni gran passione. non v' à, che voi, che potreste
estetica. r. bonghi, 1-i-1-347: v' è più un residuo di teorismo
volontà di tergiversare o la manifesta. v' avevano cinque straordinari, cioè il porta-insegna,
, 1-25 (i-309): non v' essendo poi chi la lite terminasse,
la terra d'ong'intomo e v' infuse il mare. carducci, iii-4-192:
perimetro di una me'uno termine che ancora v' è d'una pietra intagliata a carcittà.
parto ». chiari, 1-i-46: v' amerò quando mi sarete marito; ma prima
conoscendomi, come mi conoscevate, eli io v' amava, se l'amor mio non
mazzei, i-13: conchiudendo, vorrei che v' avvedeste di regare a termine molti vostri
. proverbi toscani, 204: non v' è termine più certo e meno inteso
a un riccio] l'addome, v' introdusse un termometrino. = voce dotta
pratolini, 5-57: accanto alla porta v' era una sedia libera, proprio a lato
termostato (un ambiente, un'apparecpur v' è bisogno, che occorre un periodo attivo
essa, ed anco tutti coloro che v' abitano dentro. delminio, 2-64: inutilmente
?... quello appunto che v' è tra la terra e 'l cielo.
città le cose necessarie e di questi v' erano ottanta vasselli. balbi, lxii-4-107:
, che dalle nostre coche le più erudite v' è minore speranza di ottenere che una
somigli tu cosa terrena, / né v' è figlia d'adamo in cui dispensi /
minore). marino, 1-12-145: v' ha fauni e lari e satiri e sileni
gli urli che gittano, che non v' è bestia sì feroce quando imperversa e grida
opere buonarrotiane. boine, iv-95: non v' è in lui,...
infinitamente piccioli voglion dire che nell'estensione v' à delle parti e delle quantità così terribilmente
e massime della classe de'fittaiuoli, non v' abbiano delle famiglie e delle persone assai
delle popolazioni campestri è meravigliosamente ordinata, v' è un battaglione di sacerdoti e l'
specchio, né alcuna cosa di noi v' è, ma l'ombra nostra, che
e in mezzo il centro / picciol v' affisse e concavo metallo. fontanella,
tognesser via / e non crediate ch'io v' inganni o scherze. -dir
romane, 448: carlo su la speranza v' intertiene / di rendervi milan fra pochi
o sepolta, della quale non v' ha alcuno che possa giustificare di esserne
e fecela mettere nel dormentoro, che v' avea dentro paramenti e teriboli e calici e
all'arte diede l'italia bella, / v' è un'arte più del marmo, del
le pene de'ladroni, che dentro v' erano, smontare dalla testa del ponte
26-205: in testa di questo spazio v' è un grandissimo portico per l'esercizio
d. bartoli, 2-4-393: fin che v' ebbe fronda e teneri ramoscellisi può fare elemosina
). baretti, 6-234: vicino v' è una cattiva cittadella le di cui mura
some di legna, o più quelle che v' andaranno; e più la cera per
: di vini non vi parlo, v' eran tutti, / dolci, abboccati,
. magalotti, 20-110: la prudenza v' è a libbre, il disintaresse a
baccalà cmdo, ché carne né altro v' era per sfamarsi lassù. v consolo,
sul davanti è legato un bertuccione, / v' è un pappagallo in gabbia che cinguetta
topica dei dintorni. migliorini, 8-295: v' è un altro tipo, 'la strada
non rischiara affatto. spallanzani, 4-v-328: v' avea un'infinità di corpicini infinitesimali che
una passata con dei vagli; e se v' è dei pezzetti d'allume torbo o
d. bartoli, 28-36: non v' è palmo di funicella, non caviglia,
a. pucci, 4-271: incoronati v' ha, che della marca / vengono
e 'l parlar pien d'inganno / v' ha tutti presi qual tordo alla pania.
della corrida. latti, 6-112: v' era pasife scelerata affatto, / per quella
qui nulla di nuovo, ch'io non v' abbia detto: è molto probabile che
un forte partito; e nelle città manifatturiere v' è ostilità al 'torismo', ma siccome
ostilità al 'torismo', ma siccome non v' è, né vi può essere simpatia
, l'inferno della cina, peroché non v' è quasi altro che tormentatori e tormentati
nature non sentono più i sapori se non v' è scandalo, vergogna e viltà per
/ e fa cansar s'altra schiera v' intoppa ». idem, purg.,
barlaam e giosafatte, 1: molti v' aveva di buoni uomeni, che lassavano
. marchetti, 5-153: astro non v' è che con assiduo / moto non giri
si ha da sdegnate con chi v' ha detto quelle parole, perché quantunque
. sai che una donna / non v' ha di me più intraprendente e ardita.
insino al tramontare, pero ché non v' avea pedoni e combatteano a riprese a modo
oro, / e poi un tomiamento / v' era intagliato con gli atti scolpiti.
. biringuccio, i-141: alcuni altri v' era che il lavoravano a martello facendone
sostant. tansillo, 1-80: non v' è chi giochi toro, o chi canneggi
né in giostre... niuno v' era nel paese che quello valesse che egli
ciò che si è comperato, non v' ha uscio o finestra che s'apra,
. tansillo, 1-80: non v' è chi giochi toro, o chi canneggi
in qualche membro del nostro corpo, v' introduca il tremito e la torpidezza.
: o miei lumi offuscati, / tardi v' apriste tardi / con torpiditi guardi.
modo di tomba. svevo, 8-385: v' erano certe torric- ciuole sbandate che col
, che dirò, che si repente / v' opprime la ragion, talché ritegno
e / cantando guidubaldo; onduom v' onore / dalla torrida zona, alla
del palazzo. lalli, 2-1-48: v' è delia la nasuta: ohimè che naso
ci. lalli, 2-5-15: non v' era pan, non calde arroste o lesse
. fagiuoli, xi-14: non v' eran tra lor due più che tre giuli
si congiunge mai e se alcuno congiungimento v' è, non è da linea a linea
31: dinanzi alla porta del tempio sì v' avea uno che aveva torti i piedi
clero, dice el signore, non v' ho io cavato di mano del tortore?
: volto il piede / là 'v' egli larga pietra eretta avea / sotto una
vita nuova, con tutto quel che v' è di primaverile e di virgineo in questa
ci ha pur col tosco / quanto v' avea di bello. crudeli, 2-167:
senpre rinovella, / a sua corte v' apella. dante, infi, 28-108:
beretti [in muratori, cxiv-6-320]: v' ha verona, cioè il signor marchese
, infi., 13-6: non pomi v' eran, ma stecchi con tosco.
x-3-162: in quel nero calice tremando v' era il tossico ancor del mio peccato.
o rizza, / per tutto v' è un cultello che l'infizza. note
e t mondo abandonaste / tosto ke v' ebbe vocato. aretino, 27-ii-84: quel
... siedono in terra: né v' usan sopra tovaglia, ché non v'
v'usan sopra tovaglia, ché non v' ha tela al mondo sì fina, che
grassetti 39. ludovisi, lii-12-13: poi v' è la stalla di otto in dieci
vere opel. pascoli, ii-454: v' erano alla bocca dell'apertura scolpite re
turbazione. / la sapienza dentro sì v' abbonda / in gran traboccamento, / se
). marino, 1-13-246: verghe v' ha di traboccante pondo / che dal
, traboccò in mare e come le onde v' erano grandi e rotte, non fu
aventa e scocca, / né cosa v' ha che gli rinchiuda il passo. g
me, clregli ha ristampato, alla fine v' è una giunta e sono le osservazioni
le cosenostre facevano, preso il punto, v' accorse anch'egli a urtarle. siri
sì improviso e sì chiaro che più non v' ebbe luogo a speranza. giusti,
temerarietà. cavalca, 18-38: quando v' è giunto [al potere], l'
digione. intelligenza, 275: poi v' è dipinto com'egli ordinalo / d'
io sia traditore, che così malamente v' ingannasse, che desse vista d'una cosa
qua e di là dai lati, se v' è quaranta piedi di spazio; e
foscolo, xv-32: vedendo dunque che non v' era materia per tradurre l'affare al
delli rami? razzi, 6-59: io v' ho cerco per tutta pisa tanto ch'io
fame commercio. ramusio, i-69: v' è un gran numero di mercatanti, i
trafitti e avvelenati dagli astro- laghi non v' ha rimedio più sicuro, degli astrolagni stessi
. palladio volgar., 11-: se v' è il verno molto trasfreddo, pognasi
andossene a roma: ché in quel tempo v' erache si potevano vedere in publico assai delle
sol cimba a tanta / turba ch'ognor v' accore. a. tesauro,
di un'apposita imbarcazione, per lo favorevole v' arrivò. versare. successi della
i mori alle volte entrarono, dove non v' è che un piccolo traghetto di poche
mostruose e terribili forme, che non v' era a chi sofferisse l'animo di
16-iv-52: tra lo stomaco e 'l budello v' è un picciolo tragetto, che può
spiche, / e lo stanco drappel non v' attendea. -trasportare sul dorso (
un perimetro d'un chilometro quadrato. nondimeno v' han messo un tram; vero è
e di unico interessamento per quel che v' è trapunto sopra. gozzano, i-73:
romore, o commutazione di città, sì v' andarono parte de'priori e de'loro
,... le feriscono e v' imprimono l'immagine degli oggetti rimirati.
di morte avvinta resti, / e poco v' ha, che non tramandi 'l lezzo
buona parte di quel proponimento, che v' è molt'anni stati di riposo e di
iv-3-278: in una camera... v' era una tramezza da poco tempo murata
, che reggeva al peso de'carri che v' andavano sopra, carichi di loro some
: vennono alla zuffa: altri uomini che v' erano insieme, li tramezzarono e non
: di carreggiate larghe e diritte non v' ha orma: e'son viottoli bistorti sprofondati
con citara d'oro / ebe serena v' accenna a l'alto. d'annunzio,
cxxxiii-344: io sono lindro / che fido v' adoro, / che sposa vi bramo
babilità pel tramutamento di domicilio ch'io v' accennava. amari, 1-ii-228: al
. maironi da ponte, 1-i-16: v' ebbero molte liti tra il vescovo ed
la piccolaquantità e la debolezza delli cittadini che v' erano rimasi. cesare volgar. [
/ lassate- me trasì ca si no v' ammacco lo naso a quanti siete!
12-i-55: di me in questo caso v' avete a promettere, che dove veggia di
che sia in questa parte di storia che v' ho contata. foscolo, vi-225:
interiore. goldoni, ix-393: v' amo, e mi sento / trapassato nel
da questo pasticcio europeo, che non v' è da far nulla, fuorché scrivere.
o prestiti. galiani, 3-236: v' è qualche ricca cappella o confraternita,
chio, 11: io v' ò detto, figluoli miei, come mi
sia dalla natura marcata; e pur v' incappai là in atene, perché m'ingannarono
. allegri, 242: non v' è insieme chi fugga, o si vergogni
en conversazione / trapuntar suola, e non v' è chi n'ingrogni, / o
e di unico interessamento per quel che v' è trapunto sopra. 6. imbottito
/ altra volta ti trasse là do- v' era: / se per cambiar fallace vita
amara e forte, trattone quello che v' è dentro, e mettendola in mollo,
per divine cure, / quanti tedeschi v' eran sotterrati / tutti li trasser delle
'as assis'e 'pondo'. servio tulio v' improntò il pecude, uno qual ei fusse
verità. varano, 1-520: se v' ha chi intenda l'amoroso affanno, /
colore. intelligenza, 57: grisoletto v' è, gemma che s'accende / e
ai muri, / per veder se v' ha un'entrata: / e all'ottavo
fatta da un trasavio maestro, e'non v' à né troppo né poco. guerrazzi
e quale è necessario che sia; non v' è trascendimento, non v'è difetto
; non v'è trascendimento, non v' è difetto d'arte. 4
nel terzo canto [dell'adone'] soperchio v' è egli ancora, e fuor di
(i-418): perché, come v' ho detto, era sospettosissimo, andava tutto
antonio da ferrara, 104: chi v' ha così trascorsi / a furiar come
vecchiaia o della trascurag- gine, non v' avessino fatte così spesse le ragnate e filaterie
gemelli careri, 1-i-198: non v' avea pericolo, che i nostri marinai
medesima altezza nel 'guglielmo teli'né v' è un passaggio solo che tradisca..
prossimo, o trassente quel che non v' è. pagano, i-149: il terrore
le più fra l'idee ch'io v' espressi furono più dopo da me trafuse in
abbonarsi. carducci, ii-8-354: una volta v' era certo instituto della ss. annunziata
palladio volgar., 11-5: se v' è il verno molto trasfreddo, po-
, far questa trasgressione con dirve quanto v' ho detto. 5. degenerazione
maravigliate fratelli miei, s'il mondo v' ha in odio: noi sappiamo che da
si vanta. monti, x-2-285: v' era la rosa, che mandar primieri /
della cittadinanza al lazzeretto; quei che v' erano, in poco tempo morirono,
persone). metastasio, 1-iii-233: v' ingannate infinitamente se dubitate che possa avermi
. musso, iv-381: cristo non v' insegna circolazione d'anime né transmigrazione.
trasmodi / nostra natura, e dentro v' intenèbri / la scintilla di dio.
fede], giurano ch'ella non v' è e di voi si fan beffe come
). baretti, ii-114: qui v' è una fanciulla... non brutta
d. bartoli, 11-72: quanti v' ha qui giù corpi semplici, e
spuma / tal che da lungi il traspirar v' ha tomba, / ma non d'
traspirar dall'arca alquanti mesi da che v' era il cadavero del p rodo- mina
sono di una perfezione indubitabile, non v' è parola, non sillaba, non suono
io gli dono ogni ragione ch'io v' hoe, e trasportola in lui, inperciocché
d'azeglio, 7-iii-204: nel teatro aliberti v' è stato un gran pran
alle cianve d'una putta, v' era trastullata la mia infanzia e viveva pur
de l'amore, / se pur v' è ne l'amor alcun diletto: /
regi / parli di fuga? ah non v' è rischio, o danno / che
l'amoroso suo trastullo. / non v' era cor sì mondo, ne sì casto
di sodo cretone, e se altro non v' era dove ripararsi, inabitabile, peroché
valente e bella; / ma non v' era castruccio. speroni, 1-4-390: ecco
e grandi. zucchetti, 375: v' era parimente tra li passaggieri della nave un
mi pare che nel testamento di papà v' erano molte pagine scritte al solo oggetto
trattar questa causa? -resolutissimo. -non v' importa di veder ridotta a un'estrema miseria
fero. fagiuoli, i-12: né ciò v' appaga, che da voi sì gode
virtuoso genio. mazzini, 28-273: v' è stato la settimana scorsa un gran trattenimento
e amorevoli. belli, 153: v' erano tre persone di chiesa, altrettanto
fuori di voi medesimi e adormenteti, non v' accorgete infino che la vecchiezza e la
candelabri, e la luce che su v' era appresa; dice, che pignea l'
?? vasari, iii-417: v' erano ancora molte figure aggruppate ed in
voglion scranna, / se no, v' alzan di muso una spanna. / e
. morelli, 33: nel vostro discorso v' è qualche tratto d'iperbole. ascoli
, 12-iii- 123: dicendomi che v' importa la celerità, mi son messo tutta
torcere. intelligenza, 274: tutto v' è com'accille ruppe 'l patto / e
prowerbio, che dal detto al fatto v' è un gran tratto, in questa materia
, 3-15: dal detto al fatto, v' è un bel tratto. guerrazzi,
di lusso. gioia, 3-i-110: v' ha circostanza sgravante (relativamente alle persone
il problema filosofico è il dato, v' avesse rottura e travasaménto di sangue, che
e travasa, / finché 'l tabacco celato v' annasa. 4. inserire
: alla difesa della sudetta porta superiore v' avevano eretto un forte esteriore...
al muramento e sopra le scalee, v' è certo traversamento, ovvero ordinamento acconcio
prosperità si traversa... non v' è magagna che non traluca, e si
una tela per traverso assai bislunga, non v' è lode, che basti, essendo
di ferondo e dal suo monaco accompagnato, v' andò. alberti, iii-219: vorrei
dì, segneri, iii-3-310: se v' interviene di natura qualche colpa, elli vanno
campo delle idee;... non v' irritino i tra ottenuto quell'
all'opinione dei libertini;... v' è gran motivo a temere che sia
il giovane, -541: né v' awedete / che questi esser dovran que'servigiali
. e, sanza queste cose, v' ha molte travisatezze di diverse nere.
significato. c. compagnoni, lv-478: v' è un grande travolgimento nel senso delle
la polve. pascoli, i-24: v' era una centuria di fanciulli dai dodici ai
lire sterline. cantù, 3-14: non v' è locomotiva o trebbiatoio o telaio
così gentil donzella. / ma rimedio non v' è, eh'esser disfatto / parentado
concorde speranza, e comun bene / v' entrano mediatori. foscolo, xi-1-250:
/ ed io mi poso, da che v' abellisce; / ché 'l folle, al
porto. metastasio, 598: se v' entra il sol furtivo, / vedi l'
si pasca, / visto il salto, v' accorre, e senza noia / con
, / ragghiando forte, perché non v' incresca. cammelli, 99: vedendo di
ma temo ormai che il mio cantar v' incresca / e stanco d'ascoltarmi ognu
in maschera. botta, 6-ii-294: non v' era contratto privato ch'essi non vi
. fagiuoli, ii-12: né ciò v' appaga, che da voi si gode /
5-139: là nel trescon de'diavoli / v' è chi per essa ha ben gagliardi
gli spiriti e l'ingegno, non v' ha cosa più atta né più salutifera della
rare. tansillo, 1-80: non v' è cosa che sia di cuori latra:
affetto creato. giusti, ii-309: v' è anco qualche tribolazioncèlla delle solite che
diatessaron volgar., 342: io v' ò dette queste cose, acciò che
severo / contra me stesso a declamar v' appello. algarotti, 1-viii-204: perché non
rovesciati i troni. cattaneo, iii-3-100: v' erano nel recinto stesso separate dimore per
tributo alla terra. fagiuoli, 1-8: v' ingannate: allor ch'egli è vissuto
alberto. garibaldi, 2-302: non v' era più un solo punto sul lago che
/ che di travi e di sassi v' avean posto / i travagliosi achivi. carducci
luciano], iii-3-281: allora non v' era in atene dignità più splendida di quella
militare italiano [1833], 1-iv-284: v' ha la trigonometria piana e sferica,
sp., 22 (375): v' unì un collegio da lui detto trilingue
gorgheggi. baiatri, 199: nulla v' è più improprio che l'udire un altro
. villani, i-3-89: balduin, che v' era a guardia messo, / de la
la guida volendovi profondar ne l'abisso v' ha sollevato al cielo. loredano, 2-i-173
della fortuna. loredano, 2-i-169: non v' è più glorioso trionfo, che il
di polizia. de amicis, i-410: v' erano nel battaglione anche dei giovani di
quasi triplicata. torricelli, ii-4-462: non v' è dubbio, che se i tempi
prìncipi siano entrati nella triplicata alleanza come v' era maneggio. 7. per
vernano chiamati tripodi, e che ultimamente v' accendeano sotto il fuoco spargeano sopra i
e ri- sciacqui la trippa, se v' ha muffa. 10. prov
tristezza. montale, 1-93: norma non v' era, / solco fisso, confronto
: fra tanti beni, un sol male v' ha, che tutti li guasta o
, 742: doppo una grande letizia v' è una grande tristizia, doppo molti risi
una grande tristizia, doppo molti risi, v' è di molti pianti. s.
parti che l'uomo vorrebbe: e se v' è di quelle che abbino alcuna parte
/ veder la gente: e se v' è tal che sia, / miserie e
ladro mio destino / ch'io non v' ami e osservi mi disvia. -spreg
la casa è chiusa, e non v' entra persona. 3. maciullato
trito sale, e il cacio anco v' aggiugne, / pur dal caglio e dal
1-43: dopo un'insegna nera, che v' è drento / cupido morto, con
panni pezzo bellissimo. nel rimanente sviluppo v' è dell'imbroglio e molto tritume.
, 33-3: nel triente e quadrante v' era una nave. il quadrante prima chiamato
», 4-ii-1950], 8: non v' è dubbio infatti che quella sua strenua
rajberti, 2-237: nella scienza non v' è mai trivialità. carducci, iii-15-134:
66: dove son molti servi, v' è molto remore, pochi servigi,
infracidi. cattaneo, vi-1-104: a parigi v' è una fabbrica isolata dove una macchina
andate col collo discoperto; / quando v' avessi pure assai sofferto / vel
: o trombette svergognate, / noi v' abbiam sì ben tenute! / ciò che
de'mori, 1-116: « non v' allargate cotanto » disse il signor tranquillo
l'ortografia. foscolo, viii-128: v' è certa lindura che pare posteriore a quell'
tronco il principio di questo libro, v' hanno aggiunto quattro versi, affine che
e in queste selve amiche / non v' è chi ascolti i miei lugubri accenti /
torri che guardavano il piè del muro v' erano molte tronere con artiglieria. busca
è un detto ridicolissimo, poiché se v' ha poeta, che di tali ornamenti s'
, cosa incredibile ma vera, non v' è neppure una società fuorché il passeggio ossia
nave così pogo intendenti come landone, che v' aveano condutti di moltissimi agli e nocelle
/ dirò de l'altre cose ch'i'v' ho scorte. cavalca, 20-589:
tenevano placito, per onore anch'essi v' intervenivano. misasi, 7-i-242: 1
/ lo suo sommo poder, se v' ha sì punto / come dimostra 'l vostro
. foscolo, ix-1-262: ma dante v' andava profugo, quando patrizi e preti
x-8: lana in somma per lui non v' è chi trucioli, chi fili lino
distante, / una truppa di ladri v' è nascosta. fr. morelli, 81
legno, chiamati coralloidi. fra primi v' è il bianco, puntecchiato nella superficie e
1-130: oltre del suddetto pacco di libri v' invio anche per mezzo della legazione brittannica
ho vagato per questa montagne. non v' è albero, non tugurio, non erba
leggieri. leone africano, cii-i-86: tal v' è, che va vestito di panno
scima, / ombra e luce non v' è in ogni castro, / se nel
dove salgo per far preda. e v' era / una città, nei tempi,
di mal caute genti / d'ogn'intomo v' accorre, e s'ur
voi una scrittura... nella quale v' ingegnavi di mostrar falsa l'ipotesi copernicana
le scale su per le mura tumultuariamente v' entrarono dentro. calandra, 321: alle
. dottori, 3-30: se non v' è fren moderator di questo / tumultuoso
.). monti, iii-227: v' è abbondanza di spie, e il governo
udito stai forse sì male, / o v' hai qualche turaccio, che non odi
ed a saltare fosse, e se presso v' ha fiume, a notare nel tempo
. gherardi, iii-105: quelli fiorentini v' erano, cominciarono a ridire e
così vi turbano, qual vano timore v' ingombra il petto? parini, 228:
ravviserà dissimigliantis- simo. e prima, v' è gran differenza dal turbietto, che tocca
malvagio / la gente ch'in miseria v' era posta, / diede commodità, diede
ogni turbolenza. bacchelli, 2-xxii-116: v' immaginate la scompostezza, il subbuglio,
tommaseo, 2-iii-415: quanta turchesia v' era e quanti giannizzeri, / il
marco polo volgar., 3-180: v' à una montagna ove si truovano pietre
polo volgar., 3-137: ancora v' àe uno bello incensiere e terrìbole,
di tobia e di tobiolo, 1-35: v' avea dentro paramenti e teriboli e calici
voleva commettere. betteioni, i-187: v' ha chi al suo tempo nomi ingiuriosi /
presente si van rinnovando... e v' ha chi comporta simili stravaganze e turpitudini
salvini, 23-272: di turturea ferite non v' ha danno / più tri
narrato, rivelato ogni cosa e non v' è altro da aggiungere. d'annunzio
. -è detto tutto: non v' è altro da aggiungere (in quanto
8-7 (1-iv-735): la fante vostra v' è tutto dì oggi andata cercando.
fati più demora / ch'è pur v' aspeto, chiamandove tutora. -in
buio. giuliani, ii-56: v' è scambiata qualche lettera, unke'invece di
, ii-5-192: a pietro malegonnelle, che v' era commessario per la repubblica, tolsero
che sete ubbedito a cenni, perché tutti v' hanno abbandonato, se non questi due
16-35: salvando voi questa cittade, / v' ubligate non solo i parigini, /
/ e'pregovi, figliuol', che voi v' andiate; / traetevi buon tempo e
, 5: or vi pensate ben se v' è onore / a darmi morte, poi
suoie falcone / molte vaghe cose, perché v' avea molte ucel- glie d'acqua.
di quel pesce e fra gli altri v' era un testugginone acquatico, che aveva stretta
pataffio, 3: ucci col pepe! v' è di piè d'anguille, / il
era restato vita. botta, 6-ii-102: v' infuriava dentro la febbre da ospedale,
udienza /... / dico che v' amo sì c'ongni altra cosa.
, l'avete cassato, che sapete v' avavano ditto che si rifermasse, che ben
che il giovane sia legista, come v' ho detto. -palazzo degli uffìzi
, perché l'officio della penna, siccome v' ho detto, mi nuoce molto alla
si celebrò l'ufficio funerale, e v' assisté l'arcivescovo. c. e.
betussi, 282: dopo le favole v' ho aggiunto i sensi delle fiz- zioni
quel magistrato che le fa, non v' è spesa alcuna. e però, affinché
e vanagloria / e gli altri vizi tutti v' hanno in ugge. manzoni, pr.
desiderare le cose altrui, se pur v' erano cose altrui, essendo fra tutti
ne'cespugli. boine, ii-173: non v' era più niente in lui dell'antico
senno, / come la prima equalità v' apparse, / d'un peso per ciascun
, / però che 'l sol che v' allumò e arse / col caldo e con
o pur anche vituperandole, ch'io non v' intendo bene, come composte di stile
che noi potessimo bere, vorrei che v' andasse, però che io penso che uanno
ulcera è divenuta gangrena, caustico non v' ha che vaglia a guarirla. petruccelli detta
: e però le parole di coloro che v' hanno ingannati..., non
dante, lxix-14: e s'el v' aggrada, donna mia gentile, / che
voi, com'è vostra credenza, già v' imprometto està nimistà mia / cortesemente e
-offensivo. parini, 464: v' è il vigore indiscreto, / v'è
: v'è il vigore indiscreto, / v' è il capriccio inquieto, / lo
. a. cattaneo, i-356: non v' è atto più umiliativo della contrizione del
fosse, ovvero del letame, non v' entri per rocculte vie della terra.
.. tomossi a siena, do- v' era la mortalità grande, e tornandosi in
s'egli patisce di ruggine, e se v' è bisogno di ungerlo per facilitargli il
buonarroti il giovane, 9-404: talora / v' awentano nel viso a darvi unguento.
ripeterò per la millesima volta ch'io v' amo e v'amerò unicamente finch'io viva
millesima volta ch'io v'amo e v' amerò unicamente finch'io viva.
per voi sua fiamma, e insieme / v' unisca amor / tal union può sola
, 1-57: se però in monti non v' era un'anima unisona alla sua,
quanto sono diverse le professioni, tanto v' ha bisogno di vari geni, che concorrano
, la famiglia; dispersa. non v' era più né ragione né intendimento comune.
subietto abbiamo detto, è ciò che v' ha di uno, di primo, di
. ed ogni volta che commo- ità v' era e sentiva crescersi roba a dosso,
fanciullo; ma, bada, in me v' è l'uomo; e un uomo
or trucidarmi egisto: / brando non v' ha qui feritor che il mio.
puro spazio e vano / da gir non v' ha, se no 'l facciam per
vero. leopardi, 741: non v' incresca / di dirmi, se vi par
?) un'antica lapide, sulla quale v' è una iscrizione. parini, 483
misericordia. savonarola, iii-296: io v' ho percossi, dice il signore,
gran dissidio. de pisis, 1-456: v' è una strada scura...
un desiderio che non ha parole / v' urge, tra i ceppi della terra nera
questa sera, ho avuto scene che v' avrebbero dato gioia. il popolo sotto le
clamori, urli e lamenti, che non v' è chi se lo possa imaginare.
l'urna, ovvero vasello d'oro che v' erano. boiardo, 1-165: questa
così in questo urtantissimo clima. ma v' è ciro, e ci vuol pazienza.
di mal caute genti / d'ogn'intomo v' accorre, e s'urta e preme.
città, in luogo che molta gente v' usava. c. dati, 11-64:
ercole bentivoglio, i-38: se questa comedia v' è piaciuta, / fatene co le
la facessi per voi, sì perché v' amo quanto si conviene e sì per le
lana di siena, 296: se v' avesse muro in mezzo dall'una bottiga all'
più seme, che meno: se v' invecchia e non esca, venga fuori l'
a mente, padre, e non v' esca mai dal cuore né dalla memoria né
le merzede / lo mio core non v' acede, / perché l'uso fa 'nvilute
: ai tempi antichi uso sì reo non v' era, / quando in capitol voce
il polmone d'un sordido usuraro / v' intruse, e d'un ruffiano e crun
11-ii-67: voi filosofi... v' attribuite la nobiltà, togliendola a'prìncipi
i-iv- 125: oh! quanto v' invidio la vicinanza del degnissimo signor conte
. caterina da siena, iii-146: io v' invito, carissimo fratello, ad affadigarvi
vi utriachi, / che per tutto v' arriva fino al mento / l'assenzio,
al mento / l'assenzio, e non v' è cosa da far bachi.
). siri, ix-551: v' era il provento annuo del pontificato di otto
altra. così finché è sano non v' è pericolo ch'egli abbia a temere vacanze
villani, iv-10-312: il comune di firenze v' avea su ragione per censi vacati.
sua vista mi agghiacciò. del carducci non v' era restato che l'ombra. il
, se volete avere le grazie che dio v' ha promesso. d'annunzio, iv-2-810
non provai mai peggior bestia; quando io v' era su, mi parea essere la
genti. buti [crusca]: v' andò poi lo vagello d'elezione, cioè
, 2-8 (1-iv-185): forse v' eran di quelle che non meno per vaghezza
a una femmina sciocca / e non v' accenda sua finta bellezza, / ma riguardate
loredano, 2-388: all'uscire della piazza v' era un bellissimo portone con festoni,
-di animali. anguillara, 15-134: v' intenerisca il cor col suo vagito / il
41): piero, ecco satanas che v' ha ad- domandati per vagliarvi come grano
vaga e incerta, / qui sistema non v' è su stabil piede. delfico,
dalla gente. monti, 4-3-229: se v' ha tra voi che sia vago di pitture
vaghi, / acciò questo viaggio non v' annoi, / vi risparmiai gli accidenti degli
. buonarroti il giovane, i-220: v' è più a grado pe'valdimarini /
superiore, e perché pretendete voi ch'io v' usi rispetto? 4. con
s'era provveduto a milano, quando v' era andato in 'missione speciale', per
dante, lxxv-io: poi conoscete ch'i'v' ho dato il core / e siete
31: se tutti i libri ch'io v' ho raccontati / voi leggerete, arete
l'ultima disposizione de'pellegrini se non v' interveniva il prete col gastaldo della curia,
grandemente vi valga, pure essi tanto v' han tolto e tanti han presi di
franco, 3-86: s'egli grave non v' è prima, che valichiate a dir
: egli è tanto infoiato, che non v' è gatto di soria, valicator di
detto al misero / che più non v' è cui fera? / che in tutto
valida, ch'ella valesse eziandio a chi v' era per debito. cellini,
all'onorate mie fatiche, / qual v' ho date de'miei più validi anni.
se non fosse, che il lezzo tavemesco v' amorbarebbe pur'a fiutarla un tratto.
valiménto. intelligenza, 34: cornelio v' è ch'è gemma molto fina, /
il buon lucano / colui che 'ncominciò, v' è tutto quanto; / dopo quel
dell'acque. pascoli, 5-139: qui v' è ancora una palla, per fortuna
com sì. intelligenza, 25: berillo v' è di falido colore, / e
to. landolfi, 8-86: v' è anche... chi ha avuto
pruriginose, stelle di mare pervertite, v' eran tutte le genie valvate, tutte socchiuse
veneto è inesprimibile ed irreparabile; non v' è rapina né incendio, né strazio
quali negli umani animi possono vaneggiare, v' avea di quelli che si trasformavano. 7rissino
p. foglietta, 58: se tu v' agiungevi sopra te legni, io ti
chi ha men denari / di chi v' ha più, che sempre sta in tormento
tu costà pinto hai veduto, / così v' è dentro mondana vanìa. anonimo fiorentino
17-2-97: fra questa e quella cassa, v' avea quanto di vano bisognava appunto a
lontano. gualdo priorato, 10-viii-78: non v' è cosa che maggiormente vantaggi l'interesse
è riuscita là di tanta eccellenza e v' ha fatto tanta vantaggiata pruova, che
richiese di guida all'alta impresa. / v' accorse il neri, e da colei
cagione d'alcun effetto. imperocché non v' ha cosa cotanto, smunta, cotanto
. bargagli, xli-i-433: padrone, non v' impacciate con medicine; ché se lepida
segnoria è varia- / erba variate e v' è semi fruttiferi, / giardin leggiadri e
domandate. leopardi, iii-331: io v' accludeva una copia della 'batracomiomachia'd'omero
alto che nulla tempesta, né varietade v' è giammai, così la mente virtuosa è
spande, / girar fa ciò che v' è. d'annunzio, iv-2-200: la
né niuno vasellamento se non d'oro v' osa entrare. sansovino, 2-30:
abbiamo; / se dicessi: « altri v' inganna », / noi ve li
e facea ogni vassallaggio a'poveri che v' albergavano, col marito suo insieme.
la terra; o, se niuno v' ha che la tenga, su che si
aver sempre un pubblico avanti voi, v' invoglierà ad averne uno sempre più vasto
così ve n'andrete, come io v' ho detto, a trovare filostrato. cristoforo
quel alber ch'è presente; / e'v' à una fonte lucente / che.
mente oscura. mazzini, iv-241: v' è di più. ed è che la
della vecchiaia o della trascuraggine, non v' avessino fatte così spesse le ragnate e filaterie
segnàrvela io? » papini, v-593: v' eran ceffi d'ogni età, d'ogni
ce n'hai fatte, che noi v' aremo lasciato pensare a te. guicciardini,
/ netto il pedale era tagliato: v' era / quel vecchio odore e quella vecchia
: appressandosi al capan- nuccio il grido v' era grande, e dicevagli: vecco il
, la scuola poetica dominante; non v' è comunicazione elettrica fra il vedente e
arbore. lastri, i-80: non v' ha dubbio che il colsat, specie di
dell'istitutore vale per i genitori quando v' è in casa chi ne dice male apertamente
r. longhi, 1-i-1-221: v' è poi una controprova della formazione di
è posto ne la mensa, se v' ha cibo o vero beveraggio velenoso, escene
da s. c., 369: v' andarono saettatori e la coorte detta peligna
uomo come lui,... non v' era pericolo di andar oltre un piacevole
sera, / come vi palpano vi vellicano v' irritano / tutte le impure voglie!
, 2-ai (375): ancora v' era da considerare che io avevo messo
vi-ii-187 (7-5): entro lo mezzo v' abbia una isoletta, / de la
: il polmone d'un sordido usuraro / v' intruse, e d'un ruffiano e
pregovi da core che avendone occasione voi v' ingegniate con il tavolaccino o altri vostri
: i presi furono giustiziati, né v' era luogo a preghiere di parenti o
suo. machiavelli, 1-i-437: sempre v' incorreranno dentro, e sempre ne nascerà
, 303: negli ultimi giorni non v' erano farine in vendita, onde vuoisi morissero
venduti, bastardi e traditori, ritorneremo e v' impiccheremo tutti! » 5
pianta). monti, x-1-165: v' ha chi venenate / erbe raccoglie, e
5. foscarini, li-2-528: non v' è principato per religioso veneratore che sia
fiammifero, nel telaio d'una finestra, v' è più verità che in tutti i
iron. nievo, 27: v' avevano anche dei nobiluzzi, venezievoli in
porta / aperse, e menelao, dentro v' accolse / così sperando un prezioso dono
il dì veniaro, / le fiere v' apparian di luoghi strani. boccaccio, 1-i-536
guerriere mai non saria stato se conosciuti v' avessi per adietro, come ora conosco
, o fedel bruto, / quanto v' aggrada, s'egli è ancor venuto /
vera. intelligenza, 287: v' artù e ginevra gioconda, / per cui
! la mia donna, che vento v' ha portata? ». « vengo a
sé alla moltitudine, tra la quale v' è sempre chi cerca di far vento a
annunzio, iii-1-474: tacete, che non v' oda i balestrieri / e non m'
. fagiuoli, 1-4-25: comando che v' andiate a casa vostra a fare il
era partita dal teatro perché il suo amante v' era comparso con una signorina di ventura
, impreciso. pasqualigo, 287: v' ho acconciato l'anello né so se vi
2-11 (323): in quella parte v' è una certa razza di brigate,
rispos'io. « voi sapete ch'io v' ho sempre detto che, qualora vi
sterpaio. segneri, ii-136: v' era un'orribile fossa tutta ingombrata di
io non so ben ridir com'i'v' intrai, / tant'era pien di sonno
uguccione, xxv-i-603: se verasiamentre no v' avì converir / en presente ve digo
d'io cascai, che tu v' eri presente. bocalosi, ii-184: un
, alle parole o al linguaggio; v' atendessero. betussi, xliv-130: veramente non
sono, / che mai disia chi v' è d'esser altrove. di giacomo,
la quale mediante la vostra bellezza esso v' accese; anzi essa, più fervente che
innanzi che tu bea / quel, che v' è drento, io dico, quel
ulloa [castagneda], i-155: v' è molta spezieria, droga, nuci,
di vista della mera uccisione, non v' è dubbio che la caccia, come fu
alla verdura: in condizioni econoil cielo v' adoma, e della gioia / che,
. genovesi, 4-232: v' ha di molti... d'uno
veighetta / l'aperse, che non v' ebbe alcun ritegno. buti, 1-261:
non si fida, 7 e che v' opponga il vero a tradimento, /
iddio è veritiere delle sue promesse, v' insegnerà un tal rispondere che il mondo non
vite. citolini, 279: v' è poi la dura madre, la pia
302: nel petto de falsi giudici, v' è il verme della conscienza, che
avete ne'retrosi passi, / non v' accorgete voi che noi siam vermi / nati
trabocca da un corbello; in un canto v' è un cestello di rosoline laccate;
quivi si fa molta seta, perocché v' hanno molti gelsi, e vermini che la
, v-27: ogni pena che voi avete v' è conceduta da dio per vostra utilità
: la vista è stracca, e v' ha de'giorni, che non mi dice
annunzio, iii-1-474: tacete, che non v' oda i balestrieri / e non m'
): non cred'io che tal pena v' atterri / perché se una porcella è
un zucchero a vostra posta, che v' abbi scritto questi quattro versacci, così a
). genovesi, 2-71: v' ha molti libri inglesi versanti in teologia
. de amicis, xiii-53: come v' ho da intendere quando mi dite 'scolla,
di bestie,... e se v' è versifica- torello che abbia un po'
in somma, veneratissimo fracastoro, non v' è né modo né verso ch'io possa
nel mediocre. abolizione della verticalità non v' è più un maestro, né un gigante
la signora. = dal fr. v' erole 'sifilide, vaiolo'(v. vaiolo
vescagine stemperata aciò che se il ladra v' entrasse vi fusse preso. = deriv
tutto, ec cetto che v' è rimasto d'antichità la chiesa catedrale e
: se qualche volta pei viali di zola v' incontrate in melpomene, salutatela, e
che vanno persiena con certe vestarelle che non v' è dentro sedeci brazza di drappo.
che di sé mi veste, / lo v' à mostrato, onde fera ne gite
rima ancor io vesto, / ma se v' annoia il verso, lo lascierò,
, spogliatomi de l'amor vostro, v' abandono in eterno, come donna vestita di
soderini, iii-296: e volendo non v' avere a pensare, a dove sono le
felloni gli armeni, altra sicurezza non v' essere che quel castello non vettovagliato. f
da vezzeggiare. vézzo (végo, v' ezo), sm. modo di fare
alpestre e pellegrino / e la gente v' è ruvida e salvatica, / aspera e
ami'. pascoli, 304: pur v' è qualcosa della scorsa vita, / poiché
, 3-6 (1-iv-281): se io v' amassi come io già amai, io non
dovesse. tansillo, 1-17: io v' ho scritto da tunisi, da bona,
pianto / e alla fatica, se virtù v' è guida, / dalla fonte del
e trepidi alle furtive mire, / v' ho / adocchiati. 5. con
è peggio. mazzini, 9-374: non v' era via di mezzo: bisognava farei
ibidem, 233: a far bene non v' è ingan = voce del portogh.
. no; a dar via non v' è guadagno. ibidem, 251: 1
ho vagato per queste montagne. non v' è albero, non tugurio, non erba
o in altare consecrato; e se non v' ha altare, abbiasi l'altare piccolo
e credano che dio combatta per chi v' entra, viatanto temono la vergogna umana
non fosse. navagero, lii-1-346: v' è il reggente figueroa, spagnuolo,
predicarvi la santa fede, che già v' era in non piccola riverenza, per
grande la forza de'romani che città non v' era vicina ch'eglino non potessero sicuramente
quale per la moltitudine delle celle che v' erano disperse in diversi luoghi, chiamavano
come s'è detto, di costà poiché v' è, tenerlo purgato de la melancolia
l. adimari, 136: non v' è digiun per lei, non astinenza,
dante, inf, 14-99: una montagna v' è che già fu lieta / d'acqua
nostra vigliacca italia, cleotilde mia, v' è pur troppo il brutto costume che quasi
mazzini, 30-66: finora, non v' è di positivo che questo: l'amnistia
: voi siete miei lavoratori, che v' ho messi a lavorare nella vigna della santa
, 4-51: la marietta (come v' ho detto) non è terreno da porvi
canna come in un vignuolo, / come v' avesse cominciato il nodo / un vilucchino
fisiche. intelligenza, 94: dipinto v' è ch'avea un dardo in mano /
del paesaggio o del vigoroso vino, e v' erano ali fuggiasche di gioia nella giornata
riscalda d'arme, e tu non v' abbi ardire né cuore inverso lui, confortati
riflessione conveniente. carducci, iii-25-74: v' ha chi fattosi bello del meglio di quelle
quelle opere ora le vilipende, come v' ha un animale che dopo abbeveratosi dà un
insultare. cavalca, 18-38: quando v' è giunto [al potere, l'uomo
lucia, 278: « quella villanotta che v' è stata data in guardia »,
fatto corse gran voce intorno e quanti v' han villeggiani e coloni in questa parte d'
soppressar la vinaccia, sendo quella che v' era prima tutta logora, se ne scese
? e 'vinacciuolo'il granello sodo che v' è dentro. soldati, 6-459:
viola. e per le vie muffite / v' udrò stridire come vipistrelli. c.
fece portuosa e tranquilla, fabbricato che v' ebbe un porto maggiore che quello delli ateniesi
ricordo, re, che grandissima gloria v' è aver vinto manfredi, ma molto maggiore
fa il fuoco per l'acqua quando v' è spruzzata dal fabro, che 'l rinforza
se stessi in massa: e quello che v' ha di singolare in questo metodo si
carducci, ii-2-320: se simpatia non v' era, era impossibile l'avvicinamento che è
fra due potenze in condizione ordinaria, v' è abbastanza per far guerra; ma l'
cote- ste guance. / credi, v' è un dio lassù vindice intero. metastasio
». alfieri, 1-185: numi v' ha in ciel dell'innocenza oppressa / vindici
. intelligenza, 28: dei giacinti v' ha di due colori, / due 'n
intorno. tarchetti, 6-i-449: non v' ha uomo sì povero che non conviti
sacco non può uscir se non quel che v' è. idem, 333: buon vino
vengono. mazzini, 77-282: non v' è forse paese in europa dove le lettere
muratori, 10-i-32: informiamoci, se v' à infermi e viandanti abbandonati, vedove
, 77-47: la violazione delle lettere non v' era ancora, ma.
un arpione. baretti, 3-349: v' ha molta ragione di sperare che la
questa scesa a quella, e dice che v' e alcuna viottola da scendere. quintiliano
giordano [tommaseo]: nel diserto non v' ha strada, né semita, né
musica). bontempi, 1-1-79: v' adoperavano la musica grave e virile,
col lume della fede, la quale v' è data per principale vestimento nel santo
[d'alberti]: perché giunone non v' intervenne... né meno la
dunque gli uomini in tutte le virtù: v' è gran tempo ch'io lo credo
patimenti e dal male, che non v' era compenso di medicina valevole a più
umanità virtuale e potenziale e formale che v' è. firenzuola, 547: quelle medesime
volgar., 7-1 (157): v' ammonisco, che in qualunque modo potete
332: ma certo, signot caro, v' ingannate / a tenermi per un virtuosàccio
alla sua medaglia, / della civetta v' improntò il visaggio. che c'
in guisa / di sanzion ei non v' apponga il visa. = dal
percepenza, / visando ch'ogne reo v' este in disire. 3.
stemprata, acciò che se il ladro v' entrasse, vi fusse preso.
terra è l'oro, e colassù non v' è: / nelle viscere sue fu
ulloa [castagneda], i-225: v' erano alcuni capitani che avevolgarmente detto 'pania'
. bresciani, 6-x-270: per frutte v' ebbero visciole fragole natie e peruzze zuccherine.
visciòla. visco (ant. v' esco), sm. bot. genere
ed acuti. / da'quai, chi v' incappava lei mirando, / invan tentava
stampa periodica milanese, i-284: non v' ha milanese idiota, il quale non
, 57: alle sostanze altrui voi v' attaccate / con le mani viscose, e
sognasse. muratori, 7-i-283: non v' ha persona alquanto infarinata delle lettere che non
mostrare una determinata faccia, che non v' era caso capitassero, sotto gli occhi
il supremo vesir, ahmet pascià, non v' assentì. compagnoni, xl-536: il
baretti, 6-9: nel territorio di salisbury v' è un'altra cosa visitata da'viaggiatori
comandamento; se niuno cavaliere di vista v' arrivasse, che gliele facesse assapere.
la moverò. botta, 5-84: pure v' era speranza con qualche rinforzo, e
d. dolfin, lxxx-4-500: non v' è ministro di corte, col quale
il contenuto. monti, ii-202: v' ha chi pretende sapere che voi avete fatto
infin che nel riposo / di miglior vita v' addormenti il cielo. gioberti, 4-2-72
era venuto meno, sicché una vitalba v' era legata per ristoro della fune. boccaccio
/ che possiamo sfogar nostro disio / v' è, com'è snella quella vaga ninpha
sacra bandiera di giovanni ran- daccio, v' inginocchiaste con un movimento sublime. per sollevarci
vituperevole e mansueta e un po'ironica v' è ritratta abbastanza fedelmente. cattiva.
, iii-28: se per amore voi non v' arendete il re / per forza acquisterà
za il bel sesso, / non v' è progresso / di civiltà. carducci,
. tarchetti, 6-i-405: certo non v' era luogo a dubitarne; quell'uomo soffriva
brancicatola alquanto, dire: « il vivagno v' è ricucito di fresco, ma il
notando... ne'moderni quel che v' è d'errato d'improprio e di
sempre vivente ed insieme instabile, non v' è cosa più inutile che un codice di
quella tana, e comandò che neuno v' andase per risponso, per ciò ch'era
in luogo di biada, perché non v' ha erba viva. boccaccio, 1-ii-40:
snaturare un'istituzione, una norma, v' era il re di tutti i miei vivuoli
terra dove il buono, se buono v' è, è nel popolo, nella classe
erano in voga per que'tempi, v' avesse adito anche la 'superstizione'. g.
resto deve lasciarsi portar il peso a chi v' è sotto. cesari [imitazione di
sempre vivente ed insieme instabile, non v' è cosa più inutile che un codice di
fallace nel suo officio, io sì '1 v' accuso. 12. ant. malevolo
, ma nel suo vero significato, come v' accorgerete, se mai sarà, che
governare voi, e le cose che dio v' ha prestate. la cosa va pur
che erano in voga per que'tempi, v' avesse adito anche la 'superstizione'. foscolo
di genti in mare, ed e'v' ha uno governatore e vento e trenta
esser mozzo, / e che più volte v' ha cresciuta doglia? idem, par
bellica aeronautica. mazzini, 24-94: v' è qui un uomo, inglese, il
. d. bartoli, 2-1-37: non v' è in europa animale così volatile come
, xvii-760-4: questo è verità, ben v' impro- metto, / ché sempre del'
cosa, senza negarlo mai, volonterosamente v' anaava. buti, 2-46: nel purgatorio
solo istante / per un'intera eternità v' amai. ungaretti, ii-97: sono un
dante, purg., 16-76: lume v' è dato a bene e a malizia,
, d'anima inetta o tirannica, non v' indidimetta solo per una gioia. d'
. gozzi, 1-21-69: tanti dì v' apra e tanti anni graditi / a voi
, che parti, ma però in alcune v' è il merito dell'inven- tione,
. sermini, 49: chi ben faceva v' era premiato: / alla republica eran
, all'estremità di ciascuno dei quali v' erano 6 piccoli fori in linea retta,
, di ragione quello numero, che v' è più volte, dèe più spesso tornare
cagionato una tale inappetenza, che non v' ha cibo che non mi dia di volta
a la volta del mare e non v' essendo rimedio, la nave percosse tra
anche la savena nel po medesimo, non v' ha dubbio che si scoprirebbero tutti li
nella coscienza. papini, vi-164: v' è un'altra lingua... fatta
fatti di cesare, 132: uno ponte v' aveva con uno solo arco di pietra
giambullari, 7-82: ma e'non v' è per bere / dell'acqua pure,
e certo niuna altra quella onde entrò v' era al presente. straparola, ii-43:
piene di brutture, intanto che non v' era più luogo. landino [plinio]
assorbisce quel di soverchio e di prezioso che v' entra, ma quello a dismisura più
sol si vedranno, / prima ch'io v' abbandoni e non sia vosco! b
la spada / di morte par che v' apra, e 'n due vi parta.
regno vostro / da le miserie argomentate v' sete. foscolo, gr.,
. caterina da siena iv-286: umilmente v' addimando la vostra benedizione dolce. leonardo
: sotto una cesta da polli che v' era, il fece ricoverare e gittovvi suso
, / né fuggan poi che mostro v' hanno il volto. -con uso
venir'io in corte? e ch'io v' aneli e sudi, / per veder
, 167: nel bel mezzo di roseres v' è il grande albergo gigante della flora
, mille zacaruze da fare coiasione: che v' era zucarini, ciambelle, cialde e
gozzi vostri o duol, che più v' aghiada, / di sei sconfitte, che
dargli a caso intorno alla bocca, v' esprime mirabilmente la freschezza di quella. tommaseo
marco polo volgar., 3-228: v' àe un frutto che par zaferano,
zaffiro. berchet, 136: in castiglia v' è un castello / che si chiama
/ tutti son di fine argento. / v' è un zaffar tra merlo e merlo
buio di quella. papini, 27-869: v' eran più vetri che marmi e attraverso
gozzi vostri o duol, che più v' aghiada, / di sei sconfìtte, che
stradieri, / e fra lor non v' è altra differenza, / dal farin acqua
f. f. frugoni, 4-258: v' appellai zambre, cioè zambracche con zamite,
/ e in quel momento, quanto v' è s'ingozza », / perch'un
in camera dormendo, e in quella v' era un levrieri. scenari della commedia dell'
il giovane, 10-963: - chi v' ha portati qui? -le nostre zanche.
a due piani inclinati, in un canto v' era un caldaione, una zangola, alcune
m. palmieri, 2-4-22: cerbero v' è crudel pien di terrore / tre bocche
6-58: considerate quanto i vostri civettoni v' amano ora? mirate, donna pazza,
. ramusio, iii-247: di quegli che v' erano dentro, alcuni portavano schioppi,
, che a cantar il suo valor v' inviti. -con riferimento a persona
molta farina, quelo baziliero, / azò v' ha vernaccia e greco e azzurro vino,
aria d'aver faccende nell'orticolo: e v' era discesa con una zap
e chi vi giuoca men, quel più v' impara. monti, 5-23: già
e perciocché voi sietestato zazzeando, io non v' ho scritto un pezzo fa che non sapevo
con grande spesa, e di più v' aggiunse in un gran bacino cinquemila medaglioni
pensare dello zelante accanimento che certo battista v' aveva messo a prepararli, immaginare le
voi medesimi. niccolini, i-377: v' ingannò lo zelo / pel vostro prence.
. in certe notti di plenilunio zenitale v' è infatti molta indiscrezione a contemplare un astro
. leopardi, iii-139: io v' aspetto impazientissimamente, mangiato dalla malinconia,
, / che sapete, ch'io v' amo / senza zerbinerie, e puro bramo
pasticceria. gucci, 413: poi v' ha molte vitigne, e gran quantità d'
malvagia: / e l'altro quarto v' è che non nasconde / i frutti suoi
/ el forte, l'andare alto assai v' importa; / perché zibibi e uve
zifrato ha il vostro ingegno, / mal v' adattaste al nubi- loso impegno, /
da rio nero va ad isemia, v' eran fossi, barricate e truppe nemiche
. zinalétto. bresciani, 6-11-267: v' era un grembiulino o zinalétto di finissimo
ha il suo zipolo ma nessuno ancora v' attinse. bacchelli, 1-i-175: « sentite
deriv. finelli accendere que'ceppi e tutti v' erano dintorno impaccia fanellai,
, però che solfo vivo e calcina v' era entro, le fiamme come dell'
andreini, 1-136: io per me v' amo, e son per voi come ad
alcune parte per acqua zolfa che dentro v' entrava che spesse volte gli uccidi che
sì sotto la zona combusta che non v' ha ombra, getti li venti meridionali.
. l. gualdo, 489: v' indirizzo queste righe da un tavolino zoppicante
clausule storpiate. abati, 2-9: non v' è sartore che, mentre cuce vestiti
ragazza a letto: avete capito? v' è entrato bene nella zucca? gadda conti
fazoletto mille zacaruze da fare colazione, che v' era zu- carini, ciambelle, cialde
: l'8 di questo mese, v' è stata una forte zuffa in bologna fra
oh! vacci scalzo! / qui v' è da far da zuffol di montagna!
quisquiglie, / e sia sempre che v' odii e che vi abbomini.
raineri, 2-5-20: vientene su; falerno v' è, com'un robino; una
e ha due metri di diametro: dentro v' è un algà, un remin- gton
, in luogo il più cospicuo, v' è il famoso bigiù di versaglia, che
dermatite, un'iridite sifilitica, come v' ha un idrocefalo, un'otite, un'
, e gli animai più grossi / v' unì, di specie o estinta o ignota
« l'unità », 9-i-1971]: v' era stata tracciata la storia dei primi
luoghi ove v' è flusso e riflusso e lasciate in secca
[17- xii-1953], 3: v' è chi sostiene che l'unione sovietica stia
esprimersi appieno. casti, vii-754: v' è da aspettarsi forse non poca variazione nell'
etnico. montale, 22-1268: non v' è dubbio che preoccupazioni simili -accompagnate da
intenso. metastasio, 1-iv-24: non v' è talpa che non sia pienamente informata
1821], 362: nelle loro osservazioni v' è più gaietà maligna (humour)
un intero popolo, un mondo intero, v' è stato animato, indimenticabil
ingaudioso mistero, che un unico mezzo v' è di placare quest'empito: perdere.
missione di adombrare ciò che sotto non v' è. arbasino, 1-217: la bibliotecaria
]: vorrei notare che se non v' è dubbio, a mio avviso, sul
divertite. bigiaretti, n-91: e [v' erano] ragazze denutrite e bistrate del
vincolata a imperativi tecnicofunzionali dai quali non v' è ritorno né scampo in quanto sono onni-
(latino 'parare') 'adomare'. in italiano v' è la parola finimento, che è
piaceva apol- linaire perché in lui non v' era l'ombra del poseur, come nei
poseur, come nei suoi libri non v' è l'ombra dello scrittore vacuo nel pensiero
, di maritarla fuori vienna, e v' è qualche 'pourparler'con borromeo di milano
, per sottovesti oggi usatissimo. in italiano v' è 'taffettà'e 'taffetà', in
: ho fatta una toilette della quale v' era gran bisogno e penso che se esco
mi accompagnarono alla casa suddetta, nella quale v' erano due tuslì con un capo di
, vaticinatoli. tra i riti vaticinatoli v' è quello 'della rete'. = agg
tessuto. muratori, 9-145: v' ha de'paesi, dove si dipingono vagamente
, di germanismi e di spagnolismi che v' intrecciano. rna anglicizzante (part
inconcludente, nocivaa costantinopoli, allorché io v' era, diede occasione alla presente vendetta
3-170: quell'altro archiasino ed ignorante che v' insegnòdi disputare. = voce dotta
sonnolenza. il caffè, 2-14: v' è nel caffè... una virtù
degli spiriti animati, come nell'oppio v' è la virtù assoporativa e dormitiva.
giardino. d'annunzio, vi-118: v' è, prima del giardino, una specie
. pergolato. casti, vii-92: v' è unabellacasadicampagna... ipasseggiall'intorno,
deve essersi distratto e nel suo lavoro non v' ha traccia della puntualità e della precisione
luogo di sangue, badate che non v' abbia a nominare. borborigmante,
qualche buon gustaio se fra i restidel convoglio v' è qualche cosa che vaglia la pena
, 28, 12: e porte caditoie v' avea ordinate, / che venian per
e per cagione che in dette stanzette non v' è camino, siamo rimasi d'accordo
un fiasco del canarie miglior che v' abbiate. = cfr. canaria,
ghiottone. casti, 1-20-37: v' è ilcarcagiù, chenominiamglutone. = dal
fuora l'opera sua, se non v' ha fatte molte cassature per ammendarla diece volte
doni, 2-124: avendo laura unacassetta, v' aveaduechiavature che vi si adoprava una sola
labriola, 1-i-184: per adesso v' invito a fare uno studio comparativo fra
. labriola, 1-i-184: per adesso v' invito a fare uno studio comparativo fra
, 236]: amici cari, come v' ho promesso, / schicchero questa lunga
è semplice del pari che esatta; non v' è risposta. condillachismo, sm.
g. gozzi, 3-3-356: v' è alcuno tra loro [villici] che
. calzabigi, 2-586: non v' è in essi [pezzi concertati] la
tommaseo [in poerio, 1-197]: v' ho detto già che la lirica storica a
cretizzare, così i negoziatori dieponinasimostrarono v' erano appena state eseguite le condanne capitali.
/ vi fo diseredar per quanto io v' amo. na débole, agg.
bella e perspicua e vigorosa osservazione che v' è fatta de'concetti direttivi dell'opera desanctisiana
opuscolo intorno all'elezione mia. non v' è parola che non sia dimostrabilmente vera.
, incredibilmente adattato ad abitazione, non v' era nessuno. v'era soltanto un coacervo
ad abitazione, non v'era nessuno. v' era soltanto un coacervo indicibile di oggetti
dissetarsi. manganelli, 14-57: v' è sete e dissetanza? fame e cibo
. leopardi, 1-i-1162: ma v' è sempre teutonicità ed ebraicità fuor dell'antico
del petto insino alla bocca dello stomaco v' ha la terza. = deriv
che se c'è filosofo al quale v' avvicinate di più questi è il lotze.
, 15-118: in que pochi palmi quadrati v' è un meridiano, una casina ridicolissima
è impalcato con assi confitte, e più v' è una finestra con usci buoni.
. bettinelli, 5-91: al contrario v' ha degli stili e delle maniere, che
, 5-i-172: non c'è spicco, v' è bensì un'interfusione d'immagini,
all'altro tipo di feste... v' è un interlegame via via meno intenso
m. praz, 7-113: v' è una mite so1ennità in questo paesaggio italico
calzabigi, 78: dubbio però non v' è / che con quel gergo il nume
, ii-320: credevo che il signor conte v' avrebbe mandata l'ultima mia per la
mal montato, così 'mal mostoso'che non v' è da fidarsi. malonestuòmo, sm
gattopardo americano. casti, 1-20-37: v' elmontanoservai, v'è l'ocelotto, /
casti, 1-20-37: v'elmontanoservai, v' è l'ocelotto, / v'è 'lcarcagiù
elmontanoservai, v'è l'ocelotto, / v' è 'lcarcagiù, che nominiam glutone,
. v 'kors /, correttamente /. v' k.: s /, avv.
/ olà dal botteghin, olà, chi v' è? / segnami un terno, ed
zerbinotto. bresciani, 4-i-205: v' era de'paini che ci spiegavano li fiumi
passeroni, ii-17-97: di dotti allor non v' era parsimonia; / v'era fra
dotti allor non v'era parsimonia; / v' era fra glialtriuncertoposidonio, / più virtuosodell'
tirò fuori una cartelletta di pergamoide nera; v' introdusse il foglio d'appello; richiuse
c. lombroso, 4-107: v' hanno distinti medici, ma sono soprafatti dai
1-554: in simiglianti patriotiche tragedie o non v' è donna o, se pur vi
: nella tendenza chesinota presso i contemporanei, v' è un processo di rimbarbarimento; l'
labriola, 1-i-184: per adesso v' invito a fare uno studio comparativo fra
: qui conosco poche persone, e non v' amo alcuna né d'amore né d'
naturali. bontempelli, 18-14: non v' ha più nefando spettacolo di quello del
stream of consciousness / strim. v' k. ns. usnis /, correttamente
, correttamente / stri: m. v' k. n.. snis /,
e poiché fra le fere un fanatismo / v' era allor fra due celebri partiti,
. leopardi, i-1289: ma v' è sempre teutonicità ed ebraicità fuor dell'antico
europea. de amicis, xvi-99: v' è pure molta passione per la 'zarzuela',