leopardi, i-266: accovacciato [l'usignolo] su d'un ramo, va piangendo
linati, 30- 181: l'usignolo dal boschetto affida alla brezza la sua
agosto. olina, i-262: [l'usignolo] suol covare o il maggio
solo che possa competere con quello dell'usignolo; ha volo alto, ascendente in
calor rifugio alquanto / querulo piangerla l'almo usignolo, / ma gli manca la voce
ammannare l'erba presso l'abituro dell'usignolo. 2. prov. ammanna
. olina, i-262: [l'usignolo] suol vocare o il maggio o l'
. olina, i-262: [l'usignolo] suol covare o il maggio o l'
. d'annunzio, iv-1-481: l'usignolo cantava. da prima fu come uno
ausignuòlo, sm. ant. usignolo. latini, ii-53: ben
= guari], -cfr. usignolo. ausiliante (part. pres.
panzini, ii-544: era un usignolo non di nido ma sil
, i-264: il suo mangiare [dell'usignolo] in campagna è di bachi,
focolare / incomincia a trillare, / usignolo della cenere. c. e. gadda
focolare / incomincia a trillare, / usignolo della cenere. 5. bava
i-264: il suo mangiare [dell'usignolo] in campagna è di bachi, mosche
. olino, i-262: [l'usignolo] è tutto nel disopra di color
cocente. olina, i-262: [l'usignolo] suol covare o il maggio o
3-88: il mio cuore è un usignolo, / che non canta quando è solo
brezza. quasimodo, 1-48: l'usignolo / è caduto dall'antenna, alta
simodo, 1-48: l'usignolo / è caduto dall'antenna, alta
vocale variata e piacevole (canarino, usignolo, fringuello, capinera, ecc.)
in quilio ». / egli [l'usignolo] che si sentiva, figuratevi,
ficcato lo spander nel nidio / dell'usignolo, a lui facendo insidia. / trovò
e organetto pennuto, che è l'usignolo! pascoli, i-7: non l'età
per raccogliervi il consueto saluto d'un usignolo. dossi, 334: quando si arrivò
avesse una vocina compagna a quella dell'usignolo. nieri, 226: ti mette su
particella, in principio di parola (come usignolo da lusignolo: ed è l'
difendermi da pensare che se fossi un usignolo -pel mio bene, è vero -
il cigno di busseto ai suoi diritti d'usignolo. cicognani, 13-232: ella detestava
perché tua voce modesta, / qual d'usignolo ch'entro a fragrante roseto / canta
, 176: dal ramo estremo / usignolo in barbaglio / nella fratta è sceso.
sana come un pesce, gaia come un usignolo, spensierata come una farfalla, aveva
anche filomèla), sf. poet. usignolo. petrarca, 310-3: zefiro
romana, ripresa dai poeti italiani, in usignolo) perché insieme con la sorella progne
più sostenuto e appassionato di quello dell'usignolo. baldini, 13-m: nel flautato lamento
cittadina. pascoli, 525: o dolce usignolo che ascolto / (non sai dove
perché tua voce modesta, / qual d'usignolo ch'entro a fragrante roseto / canta
, 7-154: oh come canti [usignolo] dolcemente tra le foglie! /
gelosi. bartolini, 17-199: un geloso usignolo gareggiava, fra querce lontane, con
olina, 1: ha [l'usignolo] 'l becco gentilissimo, e che in
pioppi che fiancheggiavano il ruscello, un usignolo gorgheggiava. saba, 363: là
miei diletti. nievo, 136: l'usignolo... gorgheggiò il solito trillo
augelli. cicognani, iii-2-76: un usignolo, nel fondo del parco, provava
19-iv-2-254: dura tutta notte [l'usignolo] a far trilli e gruppi e gorge
pagliaresi, xliii-84: [disse l'usignolo] « una pietra preziosa 1'ho
. pascoli, 599: vien l'usignolo, a marzo, tra le acace
generato. pascoli, i-884: l'usignolo aveva perduto i suoi piccini, ancora implumi
la ramaglia la mano / e afferrai l'usignolo. tornasi di lampedusa, 294:
], 10-29: è uccello [l'usignolo] veramente degno di maraviglia: prima
. poi come fu sparito, / l'usignolo cantò da un arbuscello, / e
: roma sotto la neve, l'usignolo, la vigna nel chiarore lunare.
cantare. comisso, iv-205: un usignolo sulla cima di un albero, il
. achillini, 1-98: saluta l'usignolo in suo linguaggio / aprii. filicaia
(lixignòlo), sm. ant. usignolo. bonvesin da la riva,
i due nuovi uccelli abruzzesi, l'usignolo sofista e l'assiòlo filosofo, che dai
tur- didi, al quale appartiene l'usignolo (lusciniamegarhyncha). fr.
, e lat. scient. luscinia 1 usignolo '; cfr. fr. luscinie
luscinióla, dimin. di luscinia * usignolo '. lusco, agg. (
, sm. ant. e letter. usignolo. giovanni da samminiato [petrarca]
= voce dotta, lat. lusciniólus 4 usignolo ', dimin. m. di
ventiquattro maggio. -scherz. cantore o usignolo di maggio: l'asino, che
lisi, 2-75: si tacque [l'usignolo] nel suggello di ancora più intimo
deledda, ii-963: il canto dell'usignolo, l'aprirsi della ròsa, il maturarsi
], / che ha il silenzio per usignolo / e il sole nero intramontabile /
. prati, i-296: tu [usignolo] sulla verde / tua frasca mattineggi
la lupa] fuga / turbato l'usignolo tra gli allori cantando. tarchetti, 6-1-
solitudine dei campi / scoccava l'usignolo / le melodie dai pioppi. carducci
, 15-146: era miglior partito che l'usignolo non avesse a cantare, a modulare
marinetti, iii-578: vi ho ascoltato l'usignolo che vinceva il cinguettio dei passeri merlettando
/ son dal suo flebil canto [dell'usignolo]. d'annunzio, i-26a:
difendermi da pensare che se fossi un usignolo -pel mio bene, è vero -
ove stette l'agnella: canterà l'usignolo ove i milvi guizzarono. = voce
po'della sua qualità; e l'usignolo la sua arcana. maestà e bellezza,
, / spira ora 'n lui [usignolo] le melodie suavi / e fuor le
uccello, in partic. di un usignolo. tornielli, 502: qual tra
linati, 19-56: propone [l'usignolo] un mottetto e il suo vicino gli
figurato, come fra i verdi rami l'usignolo? baldini, 9-247: il carducci
3-67: un poetino forse, un usignolo negletto. -sostant. poliziano,
schiribilla grigiata (porzana pusilla); usignolo di fiume (cettia cetti).
algenti / il tuo nido [dell'usignolo] oltraggiando unqua non spiri.
e i suoi pianti / prepara l'usignolo. quasimodo, 6-87: il nérito che
. linati, 19-58: [l'usignolo ha] fischiatine, risatine, frisatine,
flautetto e organetto pennuto che è l'usignolo. 4. disus. organo
pascolavano le loro bestie nelle circostanze dell'usignolo, e giocavano alle pallottole.
in natura come il passerotto o l'usignolo o il beccafico. -passero turco
, 2-48: sullo stesso albero dimorava un usignolo di affetto caldo al punto che per
il professore ha strappate e dipelate all'usignolo o al falco alemanno le penne maestre
doti canore degli uccelli (specie dell'usignolo).
quel flautetto e organetto pennuto che è l'usignolo. 2. provvisto d'ali
i rami sopra il palcoscenico; e un usignolo, spintosi sul ramo più avanzato.
e nella notte echeggia il gorgeggio dell'usignolo, il verso picchiato della quaglia,
e frugato e trovato; e l'usignolo aveva perduto i suoi piccini, ancora
lasse. govoni, 749: o felice usignolo sempre uguale / queste notti del maggio
: la sera si sente cantar l'usignolo... che è un piacere,
. forteguerri, 24-49: ei diventa usignolo, ella smeriglio, / che tosto
pascoli, 1323: egli [l'usignolo] alto chiese al cielo, /
et onor co'suoi trionfi accresce [l'usignolo], / in graziosa ricompensa forse
spopoli. d'annunzio, iv-1-481: l'usignolo cantava... si udì allora
gli uliveti della valle sottoposta, sebbene d'usignolo sembrassero tre o quattro note punteggiate che
dovreste procurarne la vendita e rimettere all'usignolo il ricavato, ritenendo la provvisione ch'
. inati, 19-59: l'usignolo... per un buon mezzo minuto
infisso nel pantano sia un canto da usignolo. volponi, 4-137: roboamo sbadigliò e
: i dotti greci 'nde [dell'usignolo] le accute e gravi / voc'han
agli astri il duolo / il mirabile usignolo / i suoi trilli vi rabesca.
i due nuovi uccelli abruzzesi, l'usignolo solista e l'assiolo filosofo, che dai
govoni, 802: ogni tuo gorgheggio [usignolo], ogni tua frase / ch'
il dubbio che anche il canto dell'usignolo sia stato condannato dal tempo di oggi
canto è meno melodico di quello dell'usignolo, è più rotto, più rapsodico,
con piu rattezza e fanno invito all'usignolo di gorgheggiare sulle loro rive.
innumeri che non ascoltate voce d'usignolo! / impallidisco a udire di nuovo il
alata rifugge su penna d'aquila o d'usignolo, cantando 'odi profanum vulgus et
. gnoli, 1-322: come d'usignolo / nel rinascente aprile, / suoni sempre
1-7-33: udir musico mostro [l'usignolo], o meraviglia, / che s
, 19-58: non ha mai [l'usignolo] un canto a gola spiegata come
gemere dell'aure, dal canto dell'usignolo, fino al tripudio bacchico.
, tranne il gorgheggio sommesso di un usignolo che rompeva l'aria a intervalli, per
sf. tendenza letteraria a trattare dell'usignolo con toni svenevoli e manierati (e le
, sm. ant. e letter. usignolo. p p anonimo
dimin. di luscinia (v. usignolo). rosina1, sf.
. -come fa il rospo con l'usignolo: affascinandolo, incantandolo. goldoni
ambrogio a mo'che fa il rospo all'usignolo. 10. prov.
canto è meno melodico di quello dell'usignolo, è più rotto, più rapsodico,
: quanto s'è scritto sul canto dell'usignolo!... mai un canto
savi, 1-254: vola [l'usignolo di palude] come i forapaglie,
flautetto e organetto pennuto, che è l'usignolo. faldella, iii-73: quanto al
tanara, 09: è uccello [l'usignolo] assai famigliare e però entra nella
scoccavano di quando in quando le note dell'usignolo. de roberto, 1-113: i
ova. de'mori, 1-146: l'usignolo giva sco- tenaosi tutto e con le
. i. frugoni, i-3-142: un usignolo / va sfogando in suo linguaggio /
tutto il suo sgolarsi di cristallo / un usignolo? montale, 15-695: sul tetto
montale, 15-695: sul tetto un usignolo si sgolava / ma nonebbe successo. la
solo / sgranellava i suoi limpidi gorgheggi un usignolo. graf 2-267: a due o
'boutade'lunatica appresa al 'sillabario'puerile d'un usignolo, che sente molto il genere 'crepuscolo'
. panzini, ii-544: era un usignolo non di nido ma silvano, preso
nel piffero che faceva la voce dell'usignolo. = nome d'azione da
. forteguerri, 24-49: ei diventa usignolo, ella smeriglio, / che tosto nel
. de'mori, 1-146: l'usignolo giva scotendosi tutto e con le picciole
19-59: a non far altro [l'usignolo] che punteggiar l'aria a colpi
: buonino buonino... [l'usignolo] vi stende adesso una sua paginetta
. govoni, 6-26: l'usignolo cieco, nella sua gabbia, / è
lo strepito e il lamento che [l'usignolo] fa quando ha fjaura dei figli
rotondeggiante, in partic. caratteristica dell'usignolo. savi, 1-37: 'subtroncata
linati, 19-60: esso [l'usignolo] è... un tasteggiatóre squisito
grazia egli le strofe / non sa dell'usignolo e non ha il cuore / caldo
. govoni, 568: batti [usignolo] finché il cuore / io lo senta
qui aggiunta figura, la dell'usignolo / che, tacendo passero e cincia,
sole divorata. quasimodo, 1-48: l'usignolo / è caduto dall'antenna, alta
orecchie non udranno il canto / dell'usignolo nel bosco, i cuori / non palpiteranno
vomere crudel. goldoni, x-362: l'usignolo fra tremule fronde / col suo canto
, passero, fringuello,... usignolo, oriolus chinensis, quaglia tridattila (
tu d'ag- guagliarlo? [l'usignolo] e a lui succeder osi / tu
, il merlo, il pettirosso, l'usignolo. f. framarin [
cantino. = denom. da usignolo, con suff. frequent.
sirene patrie. = deriv. da usignolo. usignolo (uscignuòlo, usignuòlo
= deriv. da usignolo. usignolo (uscignuòlo, usignuòlo, usingniuòlo),
! ». quasimodo, 1-48: l'usignolo / è caduto dall'antenna, alta
montale, 3-69: gorgheggiava come un usignolo centenario e gli occhietti gli brillavano dietro
uccelli appartenenti a diverse famiglie. - usignolo d'africa: piccolo uccello del genere
verso dolcissimo e più 'interrogativo'che quello dell'usignolo. calvino, 6-115: l'ultimo
sul tergo. lisi, 2-75: l'usignolo, il più virtuoso fra i cantori
, iv-235: con rospi che trillano da usignolo e usignoli che rantolano rospinamente.