. davanzati, ii-263: acquattavansi, uscivan fuori, consiglia- vansi insieme, poi
famoso, bigattiera di geni, donde uscivan le leggi e le sentenze della gran critica
son per nulla. e le cose che uscivan da quelle bocche! da turarsene gli
c. e. gadda, 478: uscivan di sala, i giovani, le gio-
c. e. gadda, 478: uscivan di sala, i giovani, le giovanotte
secreto, / che i capi uscivan fuor de'cerracchioni. pulci, 19-57:
crescevano, e per uno levato ne uscivan fuori tre. rifatte le chiaviche e i
inf., 34-47: sotto ciascuna uscivan due grand'ali, / quanto si convenla
coperchi eran sospesi, / e fuor n'uscivan sì duri lamenti, / che ben
inf., 34-48: sotto ciascuna uscivan due grand'ali, / quanto si con-
vid'io già temer li fanti / ch'uscivan patteggiati di caprona, / veggendo sé
sassi crescevano, e per uno levato ne uscivan fuori tre. rifatte le chiaviche e
strascicavano fuoco per ira. acquatavansi, uscivan fuori, consigliavansi insieme; poi disunivansi
che entravan nelle case, monatti che n'uscivan con un peso su le spalle,
occhi, onde l'accese / saette uscivan d'invisibil foco, / e ragion temean
eran sospesi; / e fuor n'uscivan sì duri lamenti, / che ben parean
segreto, / che i capi uscivan fuor de'cerracchioni, / come dicessi
falca: suo passo piega. imperoché non uscivan del girone: ma girando intorno del
io già temer li fanti / ch'uscivan patteggiati di caprona, / veggendo sé tra
, tossiva, spurgava farfalloni che gli uscivan proprio dagli occhi. -persona priva
suoi filze d'uccelli, / e gli uscivan di bocca a sti- dionate, /
che entravan nelle case, monatti che n'uscivan con un peso su le spalle,
, zaffate di puzzo più forte che uscivan dalle case. [ediz. 1827 (
aveva un grosso fusto / del quale uscivan cinque gran catene, / ed una palla
massi ronchiosi e grade di macigno / uscivan della schiena sì che crocchi / mi-
: all'alba i grandi buoi / uscivan lenti a bere trasognati. g. raimondi
. cicognani, 3-178: di camera uscivan che il sole aveva già perso la
e carnali. bocchelli, 16-221: uscivan [dalla giacchetta] le poppe prepotenti
: uno strascico di strofinacci marci che uscivan dal secchio, imbibiti di quella broda
chiacchiericci e nelle liti del vicinato, non uscivan quasi mai di casa. impelare
de'legni furono fiati artificiosi, che uscivan dai forami di mille bossi incavati.
d'incontrarsi con le parole che gli uscivan di bocca. pascoli, i-359:
occhi, onde l'accese / saette uscivan d'invisibil foco. boccaccio, vi-98:
, 34-10 (107): piangendo uscivan for de lo mio petto / con
eran sospesi, / e fuor n'uscivan sì duri lamenti, / che ben parean
zaffate di puzzo più forte... uscivan dalle case. [ediz. 1827
coperchi eran sospesi, / e fuor n'uscivan sì duri lamenti, / che ben
): a misura che queste parole uscivan dal suo labbro, il volto, lo
a'luoghi stretti [i giorgiani] uscivan per danneggiarli e talora furono lor più
vid'io già temer li fanti / che uscivan patteggiati di caprona, / veggendo sé
con sommo zelo, tali e quali uscivan di bocca a qualche cechino, a
): di sotto a quel pancione uscivan due gambe, nude fin sopra il ginocchio
mummie rinascean farfalle. / le spose uscivan da'bozzoli più belli, / candide
, inf., 9-123: fuor n'uscivan si duri lamenti, / che ben
massi ronchiosi e grade di macigno / uscivan della schiena sì che crocchi / minac-
. boiardo, 1-5-81: dal fusto uscivan poi cinque catene, / ciascuna una
io già temer li fanti / ch'uscivan patteggiati di caprona, / veggendo sé tra
, 34-10 (141): piangendo uscivan [i sospiri] for de lo mio
cor contento / e tante spese m'uscivan dagli occhi, / ma spendeva ancora io
pesante, zaffate di puzzo più forte che uscivan dalle case; la gente, chi
bacchelli, 1-i-92: le parole gli uscivan di bocca in groppo, prestissime,
1-1-405: i privati corsali, inanimiti, uscivan in maggior numero a tentar la fortuna
): di sotto a quel pancione uscivan due gambe, nude fin sopra il ginocchio
baffi bismarchiani, dal folto dei quali uscivan le parole e il fiato un po'grosso
, zaffate di puzzo più forte che uscivan dalle case; la gente, chi abuttar
, inf, 34-47: sotto ciascuna uscivan due grand'ali, / quanto si convema
, zaffate di puzzo più forte che uscivan dalle case, la gente, chi a
, sicché gli uffici di questa non uscivan mai dalla verità. -in relazione
capo, ravvolte nello scialle invernale, uscivan liete alla voce del rimpatriante [di
: gli uomini, che la mattina uscivan di casa, tornavano a casa a
piè? d. bartoli, 4-4-311: uscivan poi loro addosso tal volta venti e
.. in giacchetta maschile da cui uscivan le poppe prepotenti, mentre lei le
suoi filze d'uccelli / e gli uscivan di bocca a stidionate, / come se
manichi; e di sotto a quel pancione uscivan due gambe, nude fin sopra il
, di mano in mano che gli uscivan dalla penna. tommaseo [s. v
di ferrara, 212: quandocese / saette uscivan d'invisibil foco, /...
un corno appeso, / donde ne uscivan le sembianze storte, / che sono
sospesi, /. e fuor n'uscivan sì duri lamenti, / che ben parean
contento, / e tante spese m'uscivan dagli occhi, / ma spendeva ancora io
via le più stentate e quelle che uscivan dall'ordine. cinelli, 1-295: è
sono da sezzo / le chiocciole che uscivan di mugnone. landino [plinio]
si vedeva trangugiare le lacrime che non gli uscivan dagli occhi bruciati dal dolore. n
: all'alba i grandi buoi / uscivan lenti a bere trasognati / con tutte quelle
dopo la qual cosa ritrovando che gli uscivan fuori molte facete composizioni contra di lui
, zaffate di puzzo più forte che uscivan dalle case. fucini, 155: in