..: era qualche gentildonna che usciva al passeggio 0 si recava a la
e abbuiate. bocchelli, 1-i-520: usciva... suh'imbrunire, contento che
fogazzaro, 2-50: dall'ampio accappatoio usciva, come da una nuvola bianca, il
e li accerchiavano la carrozza quand'egli usciva. d'annunzio, iv-1-119: appena
lato, mentre dalla sua bocca usciva l'ultimo rantolo. il dottore richiamato
nel ditto mastio: a caso questa usciva fuora appena quattro dita. arici, 133
alla fine gli usciva intera e precisa;... la
mai accostato un uomo al mondo né usciva mai di casa non per misantropia ma
per i suoi naturali fori lo spirito usciva bollendo e gorgogliando. foscolo, ii-2-401
fondi questo, lambicca queiraltro: ne usciva qua un poco di acquarosa, ma debole
si esaurivano in un'ora e s'usciva a sguazzare per i viottoli. deledda
momento a godere il senso di freschezza che usciva dal metallo e a respirare l'acre
regno. e qualunque volta il papa usciva a cavallo, e'doveano sempre essergli a
più sinistro, da quel tristo brulichìo usciva qualche vociaccia che rispondeva: « ora,
:... da quel tristo brulicame usciva un'aspra voce di risposta: «
ausi un poco al tristo fiato che usciva dal settimo cerchio.
era assai chiaro, e del mezzo usciva come una tromba od una manica di
per scacciarsi una nebbia dal cervello, usciva affranta dallo sforzo volitivo che imponeva alla
sm. geol. conglomerato. quando usciva dalla fucina o dalla fonderia. ojetti,
la nostra indipendenza per la quale io usciva d'ogni speranza dal dì che la
franceschi [da gli inghilesi] né gente usciva della terra né porta s'apriva.
albergo co l'aurora inanzi / sì ratto usciva il sol cinto di raggi. boccaccio
palazzeschi, 1-223: alle volte il fumo usciva come alitato dalle labbra della ciminiera.
allevava una dozzina di galline. appena usciva un uovo, lo portava al malato.
; abbellito. berchet, 63: usciva fuori allindita il volto d'un poco
specie di barella leggerissima; la loro acconciatura usciva affatto dal comune, ma non era
e a pizzi. idem, 356: usciva a spasso in un carrozzino di vimini
sentir, come di molti amori / usciva solo un suon di quella image. idem
con l'ampie anari, de'quali usciva molte e grandi setole. tanaglia, 2-607
mettevano cura, e dicevano che quando ella usciva d'un corpo, entrava in un
sentiva la stessa freschezza di quando fanciullo usciva dalla chiesina... con l'animuccia
ottobre. deledda, ii-987: non usciva che due volte all'anno, per andare
deledda, ii-420: la gente tutta usciva sugli usci: domande fra curiose e
, agitando le braccia... usciva dalla porta madre e si accostava agli
io sentiva e conosceva ch'ella non usciva mai dalle loro labbra senza un tuono
coi terribili draghi azzuffantisi sulle portiere, usciva... due volte per settimana.
fanale sulla cima, e balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio.
le stanze risuonavano, e da ogni letto usciva una maledizione. 3.
(198): la parola gli usciva arrantolata dalla gola, e smozzicata tra'denti
, con l'ampie anari, de'quali usciva molte e grandi setole, sotto i
appena bigi, la voce non le usciva così arrochita dalle labbra mence. pavese,
collera. panzini, ii-204: dal cortile usciva un biroccino tirato da un cavallino asciutto
, da sotto quel traballante cassone nero usciva una nuvola di polvere bianca.
iv-1-152: la strofe alla fine gli usciva intera e precisa; qualche verso, qua
mano porse ad elmel- childe che assetato usciva del bagno. grazzini, 2-207:
fanale sulla cima, e balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio assicurandosi
: a quell'ora il signor conte orloff usciva dal club, nelle sue pelliccie d'
, 123: erano gli anni in cui usciva la ronda, ma sono ben pochi
, 163: quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno di bronzo,
di catalessi] non erano infrequenti ed ella usciva prostrata da simili prove di resistenza.
, 2 (38): lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della
, 163: quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno di bronzo.
la mano sul manico del coltello che gli usciva dal taschino. leopardi, ii-54:
mezze tendine rosse, di cotone, usciva una luce giallastra. bocchelli, 9-29:
le venne in visione che di corpo l'usciva una quercia e cresceva tanto, che
. saba, 590: un fumo / usciva dopo un lampo e un rombo.
e acerbo nelle sue novità, non usciva dalla tradizione. bacchelli, 1-iii-565:
persistenza spietata. de marchi, i-755: usciva, entrava, ballava per la casa
una porticina, già schiusa e da dove usciva un po'di luce. 2
in casa dalla zia monaca, e quando usciva balordo sul balcone, tutti gli scoccavano
valle, gente che passava, altra che usciva dalle case, e s'avviava,
venivano ad assistere alla processione. questa usciva, a suon di banda e di
, 5-126: se un autore usciva dall'anonimo, addio, egli si
e segatori. baldini, i-70: s'usciva menti appositamente costruiti per ricoverarli e
, e dalle barbe di quello albero sì usciva una fonte maravigliosa d'acqua molto chiarissima
baldini, 6-51: tutta la gente usciva dagli usci e correva urlante e scalmanata
baldini, i-812: con la gente che usciva, quasi travolto dal flusso popolare,
t'armi, come i mongiferro da cui usciva tenevano il bastone del comando nel paese
da uno lato e da quello n'usciva un poco di bava, ché per
, gemendo e lamentandosi, mentre le usciva bava dalla bocca. pascoli,
di dargli la boccata decisiva, angiò usciva fuori. palazzeschi, 93: la
la via, che ne la corte usciva, / menollo in un giardin, presso
aveva un amanto che svolazzava, di quale usciva di molti puttini,...
certa cura secolaresca, e dalla benda usciva sur una tempia una ciocchet- tina di
di buio, con un calore che gli usciva da qualche parte a girar tra noi
fiammelle tremolanti, come una costellazione. usciva fuori l'aroma dell'incenso e del belzuino
tucano di cuvier * con assetato usciva del bagno. il quale come la ebbe
di barlicche-barlocche. palazzeschi, i-762: usciva verso il tramonto...,
loro scanni battevano le mani al bestiario che usciva vincitore dal contemporaneo assalto d'un leone
rovesciava le tasche in terra e ne usciva del grano, del pane, del
2-74: capitai davanti alla villa mentre usciva una sua sorella, quella bionda,
per ventura di bruggia uscendo, vide n'usciva similmente uno abate bianco con molti monaci
, con alberi rovescioni: da una usciva uno zufolo di raganella. alvaro,
a canelli c'era una carrozza che usciva ogni tanto con sopra tre donne,
la sventura. pirandello, 6-133: usciva di là com'ebbro, e s'
8-68: da simil « ripieno » usciva questo adusto e sbarbato diavolone, figura di
per non essere scorta da antonio che usciva con la sua vanga nuova, bilanciata
quel dolce / mattin d'aprile, quando usciva il biondo / imperatore, con la
ii-204: in quel punto dal cortile usciva un biroccino, tirato da un cavallino
fiore principesco? idem, i-809: usciva... col suo tubino pigiato in
vestivi, con quella blusa che ti usciva di continuo fuori dalla veste, e la
era sotto quelle stanze saliva, e usciva fuori per certi spiragli, o bocche fatte
e cominciarono a tirare le prime boccate. usciva un fumo acre, amaro, pestifero
contatore del gas..., usciva dalle tenebre alla luce della strada.
per i suoi naturali fori lo spirito usciva bollendo e gorgogliando in quella palla.
per l'arte, che di bottega sua usciva così ben fatta opera.
dei muli. sbarbaro, 1-70: s'usciva a braccetto e unendo poi sempre
, che in cipro mai di casa usciva, / se non con due braccieri ed
de marchi, i-722: usciva di casa con un libro sotto il
fosse argomentata dalla qualità del fumo che usciva dal camino della sua cucina.
b. davanzati, i-326: usciva poco fuori, coperta parte del viso
s'indovinava per un venticello, che usciva dell'antro del tempio, ne branchi per
andava informando per qual porta della città s'usciva per andar per la più breve in
giacomo, ii-853: parecchie volte ne usciva briaco. ma giammai vi entrò brillo,
di giacomo, ii-853: parecchie volte ne usciva briaco. ma giammai vi entrò brillo
scuro, un bel verro brinato, e usciva di notte, perché corto di vista
ii-204: in quel punto dal cortile usciva un biroccino, tirato da un cavallino asciutto
credo che sia; quando la mattina usciva del letto, col viso verde
ancor più sinistro, da quel tristo brulichìo usciva qualche vociaccia che rispondeva: « ora
, 8-61: la signora del luogo usciva in tir'a quattro per queste limpide strade
uscire, mi trattenne un brusìo che usciva dal confessionale. misi l'orecchio alla
, con alberi rovescioni: da una usciva uno zufolo di raganella. alvaro % 1-96
che per i suoi naturali fori lo spirito usciva bollendo e gorgogliando. l. bellini
sole. de amicis, i-294: s'usciva la notte... e s'
conduceva a confessarsi ed egli n'usciva ribenedetto. montale, 52:
pazientemente). palazzeschi, i-659: usciva masticando ancora o asciugandosi con l'avambraccio
e fresca acqua, che del monte usciva cadendo. ariosto, 16-56: rendono
caffè, e dove si entrava, ed usciva liberamente, e si giocava senza riserva
e guardammo la gente che entrava e usciva nel caffè. i caffè di canelli
e li accerchiavano la carrozza quand'egli usciva. nievo, 531: tuttavia mi parve
di pece. algarotti, 3-37: usciva [lo czar] ogni mattina assai per
, ii-20: a modo che giacobbe usciva dal seno di rebecca, tenendo agguantato
a destra, da una porticina aperta, usciva un caldo odore di pane al forno
244: sentì che dalla tasca della giacca usciva un calduccino e uno strano odorino di
fa sentir, come di molti amori / usciva solo un suon di quella image.
un discorso; poi tutta la frase le usciva di bocca ininterrotta, un solo soffio
. f. rondinelli, 58: usciva il granduca quasi ogni giorno a piedi
2-53: un topolino nero... usciva da una fessura del calorifero spento.
di mettersi della vecchia zia: come usciva di camera, come stava per casa
. panzini, iii-561: quando si usciva in camerata, mi pare ci fosse
, o sia tribbia o battitura, usciva fuori delle sue camerelle o locuste,
la piramide del camino, d'onde usciva il fumo... ma ritornando a
campale il fior dell'esercito borbonico che usciva dalle fortezze col fermo proposito della rivincita
224: questa [la processione] usciva, a suon di banda e di campane
e fresca acqua, che del monte usciva cadendo e di lei, che guari alta
chiara e fresca acqua che del monte usciva, baldanzosamente cadendo, e di lei
vasari, i-628: dal sopraddetto anello usciva un ferro grossissimo, il quale aveva
dalle vesti il bel seno un poco usciva, / come candor di luna / che
collodi, 724: la lingua gli usciva fuori dalla bocca, come a un cane
, una maschera scolpita dalla cui bocca usciva una cannella d'acqua versandosi nelle vasche
aria e quel suono d'entro usciva a farsi udire di fuori? targioni tozzetti
leopardi, 827: l'anima gli usciva del corpo ogni volta che voleva e
luce. machiavelli, 558: dal quale usciva tanto spavento, che ciascuno che lo
va via, / sì della scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue. g
capo del corridoio, passava, quando usciva, innanzi alle carceri di tutti i
: secondo il costume suo la giovanetta usciva dall'armaio, et con grandissimo magistero
scialle d'india, sotto al quale usciva la gonna di seta nera, chiusa
giacevano. targioni tozzetti, 12-5-349: usciva fuori una grossissima e ben rigogliosa pianta
urta e si scalcagna; / che usciva fuor d'un grand'uscio ed entrava /
frocchia, 57: dall'osteria non usciva nessuna voce, nessun rumore. spinsi
, un'altra in mano, e usciva, a lunghi passi. 26
radea con uno testo la puzza che usciva delle carni sue. 3.
organo. baldini, i-70: s'usciva d'improvviso incontro a un verde prato
per le volte, rarissime, che usciva, e che applicava sopra un pastrano
costei... quando la mattina usciva del letto, col viso verdegiallo, maltinto
catechizzate, serrata diligentemente la porta che usciva in pubblico. segneri, iv-530: a
cateratta, l'acqua che di quella usciva, cavò il fondo. crescenzio, 1-534
rostri udisser giamai. la qual sì come usciva da un petto brillante e avampato di
in mezzo dell'asta o tronco, che usciva fuori dalla parte dinanzi, sopra il
onore: che accompagnava il principe quando usciva in pubblico. tassoni, 317:
cateratta, l'acqua che di quella usciva, cavò il fondo. savonarola,
camera loro a dirlo; di poi usciva di camera, e andava infino all'
eucaristia, il dono senza sosta, gesù usciva dal cenacolo e veniva verso il
e poi sbatterlo per bene: ne usciva un polverone. 2. brandello di
tut- t'altro che empirica, ed usciva dalla cerchia de'fatti, ed aveva
mistero, nel cerchio di funebre chiarore che usciva dalla cappella,... il
: spesse volte fuori del cerchio della città usciva, e con l'armigera gente
molte volte fanciullo da che il sole usciva insino che si coricava, cantare senza punto
essere colta proprio nell'istante in cui usciva da quella casa, che non godeva della
1-26: la notizia, nel resoconto, usciva da un giro di parole abbastanza sommesse
le opere scientifiche, già il laicato usciva dalle università vigoroso e istruito, con la
baldini, i-81: via via che usciva di chiesa si radunava gente ai crocevia,
. (44): a chiunque usciva sangue del naso era manifesto segno d'
si ripeteva ogni volta il farmacista uccellatore usciva colla sua civetta... indovinando
in casa dalla zia monaca, e quando usciva balordo sul balcone, tutti gli scoccavano
, 5-283: coi pantaloni sbottonati da cui usciva una cocca della camicia da notte,
andava alla mancina, / e ragguazzava e usciva d'argomento. / perché non gli
va via; / sì della scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue. ottimo
casa della zia monaca, e quando usciva balordo sul balcone, tutti gli scoccavano
sulla cima, e balzato in arcione usciva di gran trotto. verga, 3-134:
, 13-44: sì della scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue; ond'io
guisa che capello / del vago nodo non usciva fuora. giov. cavalcanti, 97
, un bel verro brinato, e usciva di notte, perché corto di vista.
, cinguettava, agitava le penne, usciva dallo sportellino, mi svolicchiava intorno.
9 (150): dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri
si ripeteva ogni volta il farmacista uccellatore usciva colla sua civetta. 4. figur
controllare l'identità di chi entrava o usciva dalla città. stratto delle porte
per la morte del fratello: non usciva mai di casa, e non l'avevo
5-283: coi pantaloni sbottonati da cui usciva una cocca della camicia da notte.
rimbalzava sulle rocce; ogni tanto il sole usciva, come un'improvvisa colata di metallo
, gemendo e lamentandosi, mentre le usciva bava dalla bocca, e gli occhi
e la colonna di fumo che gli usciva dalla punta della coda. d'annunzio,
] baldini, i-251: qualche giornale usciva con una colonna tutta bianca. c.
nel mare mediterraneo, quando appunto ne usciva un vascello. leopardi, 3-78:
in corte, o nel santuario, né usciva ad arricchirsi e a stabilirsi tra il
giacea. straparola, 1-4: la giovanetta usciva dell'armaio, et con grandissimo magistero
capitasse proprio nel punto che la clara usciva per incontrare la mamma nella passeggiata.
fumo debole, patito, compassionevole, che usciva stracciato dai fori delle gole dei camini
bocchelli, i-104: una torma compatta usciva urlando dal ricovero, e veniva di
carducci, i-383: [la spagna usciva] dalle lunghissime guerre co'mori vittoriosa
, dell'atrio, da cui usciva il fumo del focolare e l'acqua
in la grotta onde quella acqua tutta usciva; e da quella poi in un'altra
, innanzi a questi particolari acquisti, usciva la spesa del comun corpo della chiesa
, 1-85: mi trattenne un brusìo che usciva dal confessionale. misi l'orecchio alla
., 1-76: già il laicato usciva dalle università vigoroso e istruito, con
in la grotta onde quella acqua tutta usciva; e da quella poi in un'altra
tut- t'altro che empirica, ed usciva dalla cerchia de'fatti, ed aveva
si contraponeva loro a ogni parola e usciva d'ogni proposito, ed a tutti voleva
cono, largo in alto: da questo usciva un magro e pacifico filo di fumo
solo religiose ma politiche. da esso usciva la consacrazione della monarchia assoluta sulle rovine
solo religiose ma politiche. da esso usciva la consacrazione della monarchia assoluta sulle rovine
: nel cerchio di funebre chiarore che usciva dalla cappella, col grande animale che ogni
ignobile si contraponeva loro a ogni parola e usciva d'ogni proposito, ed a tutti
capitasse proprio nel punto che la clara usciva per incontrare la mamma nella passeggiata.
, e dove si entrava, ed usciva liberamente. verga, 3-23: lo
, sporgeva fuori della bocca, onde usciva bava sanguigna. molineri, 1-198: un
i-46: dal mio se re polio usciva in copia un umore viscoso a tal segno
s'attacca ad uno scheg- gion ch'usciva / fuor de la roccia, per salirvi
albergo co l'aurora manzi / sì ratto usciva 'l sol cinto di raggi,
molte volte fanciullo da che il sole usciva insino che si coricava, cantare senza
, che a certo tempo di subito usciva del fiume, ed avea nella spalla
riservato). tommaseo, ii-241: usciva a dar mano al grande rin- novellamento
, una maschera scolpita dalla cui bocca usciva una cannella d'acqua. -recipr.
bocchelli, i-104: una torma compatta usciva urlando dal ricovero, e veniva di corsa
specie di corsaletto di pizzo candido, usciva la sua testolina dai capelli ròridi e
, 9 (150): dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri
bocchelli, i-442: il farmacista uccellatore usciva colla sua civetta... « mostra
capelli alle piante dei piedi, com'ella usciva dalla visita d'uno di quei covi
: la notizia, nel resoconto, usciva da un giro di parole abbastanza sommesse
crepitante tuono, che fuori della balestra usciva, grandemente si paventò. pindemonte, 180
, smettevo un istante di suonare, usciva da quell'ombra istessa una parola: «
mezzo dell'asta o tronco, che usciva fuori dalla parte dinanzi, sopra il
. baldini, 1-81: via via che usciva di chiesa si radunava gente ai crocevia
animali cucinabili, preparò una cena che usciva de'manichi. cucinaio (dial.
vuote navate, era il momento che si usciva a respirare sotto il cielo, e
in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla fronte un enorme ciuffo: due
una certa cura secolaresca, e dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri
l'imperatore tiberio, ogni volta che usciva dalla curia... era solito esprimersi
, i-162: mina mi disse che usciva ormai troppo spesso e questo la danneggiava,
bontempelli, 19-231: da copenaghen s'usciva a vedere la campagna come per un
loro, il lume bestiale che ne usciva, faceva tremare i merloni corsi su per
mi diedi a correre quanto mai m'usciva di tutti i quattro i piedi. caro
invece oreste dava dentro e non sempre usciva con noi la sera. vittorini, 3-106
, 18 (310): come s'usciva da questo impegno? dandola vinta a
: sul petto a guisa di decorazione le usciva da un occhiello un cordoncino a cui
alle code estreme della folla che usciva, e osservando le voluttuose e seminude marchese
tristezza forse delle cose che sono, usciva dall'oscurità di quel fogliame depresso, quasi
a la porta fuor d'un sasso usciva / un'acqua che girava intorno a
ulcerato. lucini, 91: la marra usciva nera ed ancora fumante dalle mani dell'
suo vero nome e il povero teretti usciva ogni giorno con tre bollettini di carta
attentamente all'alto cipresso, da cui usciva quel gemito corrispondente all'intema sua angoscia
la macchia d'olio, dilatandosi, usciva a deturpare le anime più innocenti.
., 13-43: de la scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue. idem
, contro i quali, ogni tanto, usciva in qualche diatriba non priva d'una
tutti i passatempi: ma egli ne usciva svogliato e più facile a imbestialire:
erano così affamati e appena un piatto usciva dalla cucina era subito conteso da innumerevoli
la macchia d'olio, dilatandosi, usciva a deturpare le anime più innocenti.
(150): dalla benda nera usciva sur una tempia una ciocchettina di neri capelli
di una nobile e codina famiglia locale, usciva indisturbato dalla parte di faenza.
pensiero, si segnava, pregava, e usciva fortificata dall'orazione. d'annunzio,
ma subito pigliava di quel sangue che usciva dalle suo piaghe e lo spruzzava sopra
anche lui. cicognani, 1-81: usciva a passeggiare... in lunghe file
isplendore di fuoco, e del fuoco usciva una saetta. boccaccio, v-19: essi
discutendo le proprie opinioni, sicché ne usciva un frastuono simile al sibilare del vento
ero con lei quando il mio libro usciva, / il primo, e n'ebbi
d'ogni simmetria. manzini, 12-104: usciva ogni volta... inappuntabile,
più profondo era il suo disprezzo; ma usciva sempre da questi abbandoni col cuore colmo
(150): dalla benda nera usciva sur una tempia una ciocchettina di neri
e dissanguati. sbarbaro, 5-101: usciva da un suo dramma dissanguato come da una
. straparola, 1-4: la giovanetta usciva dall'armadio, e con grandissimo magistero
un terzo piano ove un po'di barlume usciva da un uscio semiaperto. distrétta
'per giogo '. per giogo usciva il coro, quando era diviso in tre
giogo ', perché prima il coro usciva in due file, onde mutata la cosa
: fresca acqua, che del monte usciva cadendo e di lei, che guari alta
goccia / l'acqua ch'indi brillando usciva fuora. -ant. condotto dove
100: mi ricordo il ragazzo paffuto che usciva dalla scuola domenicale.
, per qualche rara eccezione, gli usciva dalla bocca alcuna cosa che fosse nel
vicino alla chiesa di san gervasio. usciva il mese mariano: poche donnine che
greggio, primitivo, popolano, da cui usciva ugualmente l'aretino e michelangiolo. d'
1-85: mi trattenne un brusìo che usciva dal confessionale. misi l'orecchio alla
, il cervello del povero calzolaio ne usciva sconvolto. landolfi, 8-134: non
la passione delle escursioni notturne. s'usciva la notte con certi vecchi abiti da
talvolta più presto e talvolta più tardi usciva de la camera. machiavelli, 505:
3-18: essa era un'anima, che usciva in cerca di tutti i misteriosi ideali
sangue, al suo rialzarsi sospinta ne usciva: così l'uomo inspirare ed espirare
quelle parti. pavese, 4-146: se usciva con me, se veniva al cinema
volta si alzava senza risponder nulla, usciva di casa con un libro sotto il
/ medor col sangue che del petto usciva; / e già n'avea di tanto
. buzzaii, 4-312: dalla sua gola usciva, ininterrotto e immobile di tono,
i-69: anche da questa [botte] usciva un tanfo estuoso e gagliardo che s'
quando aveva una messa da dire, poi usciva nella campagna sempre armato del suo focone
era malato di un cancro facciale e non usciva più di casa. 3.
loro, perocché egli non di facile usciva di casa. machiavelli, 10-26:
fagottino di panni. palazzeschi, i-46: usciva ogni mattina e verso mezzogiorno tornava con
fuori a caccia, fuor n'usciva. manzoni, 299: tutto tacea:
ciò è che non sapesse dire, usciva di gioco e v'entrava un altro
e degl'interpreti. imbriani, 1-32: usciva da una famelica famiglia d'ufficiali borbonici
nobile, all'uscir di fanciullo, usciva del castello paterno già educato ne'giuochi militari
più piano, e dalla bocca gli usciva solo un soffio lento. feci per
quel che lo fosse allora l'occidente che usciva appena appena dalla barbarie.
. ojetti, i-518: da ogni finestra usciva il ticche- ticche febbrile delle macchine da
. pavese, 6-7: certe mattine ginia usciva, per andare a lavorare, felice
m'interrogarono, mentre un minaccioso brontolio usciva dalle sue labbra ed egli si raccoglieva
. g. capponi, ii-323: usciva condanna contro al della rovere, che lo
della festa di cerere: perché cesare usciva poco fuori di casa e de'giardini.
qui il parlare per vedere dov'egli usciva. machiavelli, 754: fatto tentare
a. verri, ii-244: intanto usciva fuora di quelle antiche profondità un'ombra
roberto, 65: il giovane che usciva dalla ferrea tutela della principessa e del
. monti, x-1-354: dalla bocca usciva e dalle fesse / nari la tabe
. getti, 15-ii-237: il pianto che usciva loro per gli occhi, bagnava loro
'l meriggio. comisso, 7-314: berto usciva dalla sua stanza e mi invitò a
, e giungon finalmente / là, dove usciva la fiammella ardente. savinio, 2-78
simigliante: / in un tempo medesimo gli usciva / ricciardetto di man, di corpo
un incendio selvaggio. alvaro, 2-16: usciva dalla porta spalancata un fiato caldo come
da ciascuna pianta e ciascun fiore / usciva un fiato di suave odore. gelli,
nella fine, veggendo che guasparri non usciva a fiato, avendolo tutti insieme e privata-
mi ricordo che dal tetto della tribuna usciva fuori una grossissima e ben rigogliosa pianta di
fianco. foscolo, xi-1-144: la nazione usciva dallo stato di barbarie e gl'individui
battaglia nel suo animo, che egli ne usciva affranto e addirittura stroncato.
bernari, 6-26: il sabato infatti peppino usciva dalla fabbrica spingendo un carrettino carico
era ancora sul cuscino, e gliene usciva un filo di bocca e miliota con
un grosso pesce dalla cui bocca usciva un fiotto d'acqua che si aggiungeva
di voci. pirandello, 6-78: usciva dalla bocca amara di donna caterina auriti
: sul petto a guisa di decorazione le usciva da un occhiello un cordoncino a cui
provocante, leggera e pur noiosa, usciva a imporre burbanzosamente l'alto là al nostro
il vecchio ne pareva beato, ora usciva in domande affannose; subito allora la
legione di libri ogni anno; né usciva romanzetto del mese o foglio e poesia della
e dal fondamento e dall'utero copiosamente usciva. de roberto, 217:
urina. ramazzini, 66: non usciva l'orina, perché il forame fatto esser
bibbia, 125: della sua bocca usciva uno coltello da ogni parte aguto; era
jovine, 5-224: il sole che usciva tardi dalla forca del timbrone e del
, le diedero al demonio, che non usciva del cerchio. muratori, 7-iii-396:
sf. de marchi, ii-78: usciva dallo stallone, colle gambe nude fino
. alfieri, i-46: dal mio screpolìo usciva in copia un umore viscoso a tal
classe dirigente, quando la classe dirigente usciva soprattutto dall'aristocrazia. -con riferimento
, 2-108 (490): il duca usciva fuor di livorno et andava quattro miglia
, si segnava, pregava, e usciva fortificata dall'orazione. bocchelli, ii-208:
degli occhi e il fracido umore che le usciva degli orecchi cadendo in terra, incontanente
e tre stesero la mano verso colui che usciva con passo franco, e con l'
19-253: vedendo che di quelle ulive non usciva più olio, fece recare dell'acqua
del maremoto che frantumò mezza città non usciva più da quelle teste abbagliate.
c. e. gadda, 270: usciva come allampanato e allungato dalla sua fossa
, curva, poltrona e freddolosa; non usciva mai di casa. 2.
nella frequenza delle ombre, ora ne usciva come luna fra le nubi. leopardi
sentiva la stessa freschezza di quando fanciullo usciva dalla chiesina della querce all'aria,
al figur. tasso, 14-1: usciva ornai del molle e fresco grembo /
cura immensa. alfieri, i-24: usciva di fresco dall'aver fatto il primo
perché 'l dolor che da le piaghe usciva / qual si voglia altra impresa gl'impediva
arrivava] il frusciare dell'acqua che usciva a ventaglio dalla tromba lunga come un
occhi fuggenti un verecondo / lampo le usciva di gentil minaccia. de marchi, ii-556
e a volte un balbettamento inintelligibile le usciva dalle labbra, come se le parole si
scatto, il volo con che gli usciva infallibile e ardente al segno, dalla mano
: il fumacchio di un treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le rocce
attrasse col fiato il fumo... usciva un fiume fumeggiante da quelle labbracce tuberose
.. era aperta, e ne usciva un gran fumo di ginestre. d'
: dietro al cupo monte di caprino usciva il primo fumo di pioggia.
vista dell'altrui. aleardi, 1-294: usciva il sole a battere sul campo /
. gadda, 6-229: il brigadiere pestalozzi usciva (in motocicletta) dalla caserma degli
capillari, distanti l'uno dall'altro, usciva l'orina. 5. figur
spermatico. vallisneri, i-410: usciva dal bellico il solito funicolo degli umbilicali
giorno. a. verri, ii-244: usciva fuora di quelle antiche profondità un'ombra
tirato a lucido. moravia, xi-480: usciva, saliva su una potente fuoriserie e
zappatore che se 10 rotolava innanzi quando usciva di trincea. machiavelli, 1-iii-1096:
de amicis, i-569: da un camerino usciva il solfeggio d'una voce di tenore
: dalla baracca del dazio di confine usciva un gabelliere intabarrato con una lanterna cieca
. montano, 160: egli non usciva mai, standosene sempre chiuso in un suo
i-69: anche da questa [botte] usciva un tanfo estuoso e gagliardo che s'
g. p. maffei, 306: usciva col sacco in ispalla a mendicare di
cannello di gomma, da cui il gasse usciva con un sibilo sottile; ed il
le mani, e un gemicolio gli usciva dal petto. = deriv.
/ dal cui lurido labbro un lungo usciva / disperato fra i gemiti sospiro.
ii-318: dagli avanzi degli edilìzi squallidi usciva il monotono gemito de'gufi. guerrazzi,
, e perciò più terribile, gli usciva tratto tratto di bocca e gelava l'
anno. pirandello, 5-459: il re usciva dalla reggia di napoli in un legnetto
dalla superficie superiore della pianta madre ne usciva fuori e vegetava
. boccaccio, v-240: la mattina usciva del letto, col viso verde,
e li accerchiavano la carrozza quand'egli usciva. d'annunzio, v-3-809: non
d'oro mondissimo; della canna del quale usciva rami e nappi, e le sperucole
casti, iii-298: quando 10 zar usciva, tutte le persone... dovevano
giocondava le gote. aleardi, 1-432: usciva un'alba / dal limpido oriente;
, 7-193: chi rincasava e chi usciva dal negozio a giornata finita.
birichino. deledda, iii-169: a giorni usciva tutta vestita da paesana benestante,.
. andrea da barberino, i-90: usciva ogni mattina nel giardino e andava in
, all'università di cagliari, ne usciva paladino della giudicéssa eleonora e banditore dell'
a forza d'aver giudizio, io n'usciva netto. verga, ii-445: non
come demoni. alvaro, 5-226: usciva all'ora del passeggio vestito di blu,
poco d'acqua, ed ogni dì ne usciva tanta, quanta gli era di bisogno
vi. ricordia, quanto loro usciva della gola. b. davanzati,
valorosamente combattere, benché il sangue che usciva dalla ferita gli empisse tutto l'elmo
gore, che le avvolgeva il capo, usciva un ricciolo di capelli di un bianco
calvino, 1-120: il suo collo usciva dal giro della sciarpa gialla gorgozzoluto come
: da una capanna abbandonata sentì che usciva un buon odore: fattosi d'appresso,
terzo piano ove un po'di barlume usciva da un uscio semiaperto. d'annunzio
graffiatura più profonda delle altre il sangue usciva abbondante. 2. per estens
(221): ogni tanto, usciva dalla bottega qualcheduno che portava un pezzo
non iscambiate costume, disse una voce ch'usciva da una personcina ch'io avea conosciuta
tirannide. padula, 277: egli usciva dalla stanza dell'impiegato, pieno di
impiegato, pieno di tacita gioia come usciva newton dal suo gabinetto dov'aveva scoperto
tirarono che quel grebano donde l'acqua usciva crepò in diversi pezzi. loredano,
greggio, primitivo, popolano, da cui usciva ugualmente questo può dirsi il ciclo
. gridellino. piovene, 6-62: usciva d'improvviso in discorsi abbastanza lunghi di
vedeva da un filo di fumo che usciva dalla griglia. -graticola usata per
e fuggitivo. pavese, 7-180: stavolta usciva a fare il ballo perfino una negra
costei,... quando la mattina usciva del letto,... grinza
: il sonno di papaveri cosperso / usciva fuor dalle cimmerie grotte. leopardi,
gli parvero ore. pirandello, 6-33: usciva... la moglie d'uno
e grullerie sociali. carducci, iii-17-9: usciva
erano degli anni parecchi, che non usciva di letto, dove se ne stava
paio di brache bianche a guaina onde usciva, dal ginocchio in giù, la gamba
e lucia, 581: da quelle case usciva un ronzio di voci che accompagnavano gli
di filo. manzini, 12-104: usciva ogni volta... inappuntabile, anzi
undici di giugno nella prima guardia, usciva da siena con quattromila fanti italiani.
, guardingo. pavese, 9-47: qualcuno usciva allora dall'acqua. qualche altro c'
. deledda, iii-169: a giorni usciva tutta vestita da paesana benestante, con
un carro militare, / e solo usciva in guerra dichiarata. -guerra campale
e facevano libazioni di vino, che usciva a goccia a goccia da que'vasi.
poco le gengive; e nell'agitazione ilare usciva da lei un profumo più acuto come
... e balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio. pavese
lo imbianca con la schiuma, gli usciva dalla bocca uno umore spugnoso. tansillo,
d'annunzio, iv-1-314: la carrozza usciva, per il giardino, nella strada
fanale sulla cima, e balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio.
ad un popolo come il napolitano che usciva da lunga servitù la libertà fu come un'
vicolo intoppò un vecchiaccio paffuto, che usciva da una barcaccia da nolo. imbroccollo
grido / fra tai piante, ond'usciva odore immenso, / eran la mirra,
volta d'una donna, che usciva dal bagno. 5. figur
se n'era andata. lamberto ne usciva impantanato, cogli abiti in brandelli.
passaggio. alvaro, 9-90: il suono usciva senza impasto e senza armonia. montale
per impedire il flusso del sangue che usciva tenea la mano. galileo, 1-1-353:
scarfoglio, 1-42: una flottiglia di festa usciva dalla laguna..., le
. moretti, ii-93: ma quando usciva codesto libro, fresco di stampa, e
, / quando taccon del poder vostro usciva, / e quando vi lavava l'
1-272: in una impresa, quando usciva a scara- muzzare con una lancia di
così improvviso di lagrime, dalle quali usciva una confessione non meno impreveduta che imbarazzante
13-2-20: né mai... [usciva] con essi [figli] che non
tabile. manzini, 12-104: marisa usciva ogni volta dalla inarborato (part. pass
anni professore nella università di strasburgo, usciva spesso inavvertito a esprimersi in francese.
qualche minuto a guardare il fumo che usciva dal camino di una locomotiva. savinio
sottentrava l'incarnato dell'aurora, il paesaggio usciva dal grigio lenzuolo, salendo a poco
maggior grido / fra tai piante, ond'usciva odore immenso, / eran la mirra
una parola / che dall'incerto labbro usciva appena. tarchetti, 6-ii-129: la
al palco; e sempre ch'ella ne usciva, l'in- chiavava accuratamente. dossi
fermo e lucia, 248: la folla usciva come acqua da un vaso che altri
berta, il vecchio berta che non usciva più dai beni. 5.
: un uovo era incrinato e dalla incrinatura usciva fuori, con metà del suo corpiciattolo
nuovo mondo. tozzi, ii-57: quando usciva di lì, indolenzito, s'indirizzava
. misasi, 7-ii-65: quella voce usciva dal cuore di lui, come dal
lui, come dal petto di lui usciva il sangue dalla ferita che ella gli
a carte. fogazzaro, 5-253: usciva, inferraiuolato fino agli occhi.
vedrà subito. boterò, 6-210: usciva due volte il dì almeno a spedir negozi
la veste. pavese, 9-68: usciva in quel momento dalla cabina infilandosi un
dalla piova. palazzeschi, 5-322: usciva masticando ancora o asciugandosi con l'avambraccio
, 4-36: mai di casa usciva, / se non con due braccieri ed
l'aurora innanzi, / sì ratto usciva 'l sol cinto di raggi, / che
voci di abitatori, nell'emisperio australe usciva alta dalle acque la montagna, sulla
di voler negli ornati troppo innovare, usciva alle volte di regola. pascoli, i-464
simili insaponati. caporali, 1-68: usciva il toro /... con le
guardia marina aggiungevano splendore e bellezza, usciva tutto lieto e festante dalla propria casa
era quivi, e tal puzzo n'usciva / qual suol venir delle marcite membre.
in cura la casa, e ne usciva ove necessità il richiedesse: gli altri no
, 13-43: sì de la scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue. idem
sangue, al suo rialzarsi sospinta ne usciva: così l'uomo inspirare ed espirare
per l'orgoglio instancabile che da lei usciva invadendo l'amante. 5. inestinguibile
», ma la voce non gli usciva dalla gola arsa e quasi insugherita. bechi
/ molle piuma del mento a pena usciva. idem, 13-i-582: in aspro esiglio
il portico, intensamente. la carrozza usciva, per il giardino, nella strada,
, 6-40: senza intermissione lavorando non usciva mai di chiesa. ariosto, 809:
milizia;... questa poi interpolatamente usciva, dalle due o tre notti
avvolta nel suo gran velo a larghe pieghe usciva con un no so che di maestoso
intoppa la bella figlia d'agnese mentre usciva dalla filanda e vuole tirarla in disparte
suona con energia fonetica schioccante, gli usciva di bocca accresciuto dall'intoppo della mimica e
monteca- vallo a mirare il papa che usciva alla ringhiera;... i tristi
, 4-251: un getto di fumo bianco usciva dal camino di una casa vicina,
di sua bocca [del centauro] usciva una schiuma ond'elli invelenava sue saette
. mamiani, 10-ii-309: quel supposto usciva dai pensamenti d'un alto ingegno e sembra
, 266: un fresco venticel da terra usciva, / ch'invigo- rando il cor
dovevo uscire; e più per tempo io usciva, più c'era pericolo d'essere
figliuole, tentava i primi passi, usciva allora allora dalle fasce come un fiore
... le forme della ragazza che usciva, bianca e tiepida, dall'involucro
colore). passeroni, 4-22: usciva a inzuppar l'aria / un odor
cielo / da cento soli irradiato, usciva, / e al basso mondo convertendo
per un'erta da una mano terribile che usciva di mezzo a una nuvola.
giardino, ed in altra parte ne usciva per due archi bassissimi a fior di
ruscelli? massaia, ii-30: l'acqua usciva di sotto uno strato rossiccio di arena
goccia / l'acqua ch'indi brillando usciva fuora. arici, i-119: lungo i
versetto 'procedamus in pace 's'usciva di chiesa. bresciani, 6-vii-241: il
questi. mamiani, 11-146: dal piemonte usciva, certo, un esempio laido e
papini, x-1-742: tutto quel che usciva da quel lambicco di sozzume ch'era l'
mazze pesanti, e al loro tocco ne usciva un suono stridente, quasi lamentoso.
-languido. bernari, 6-35: usciva dal bagno [la donna] in una
in età romana e medievale), usciva di notte dai boschi e dai
/ vidi che sol da'suoi begli occhi usciva / una donna che in mezzo a
mi guidò fino ad una stanza donde usciva un lamento come di moribondo. ferd
, con meraviglia, che dalla ferita usciva sangue ed acqua. -lancia bicuspide o
in tanto rumorosamente, e qualcuno ne usciva lanciandosi a precipizio per la scala.
linati, 8-105: udii che l'inno usciva dalla città, si spargeva per le
spaventare -era sangue limpido, vivo ed usciva dalla laringe per qualche venetta rottasi nello
frode. d. bartoli, 16-2-11: usciva dalla camera in un cortile lastricato di
l'altro. allungarsi, s'usciva ad un'altra lavorata, però meno fati
era costei... quando la mattina usciva del letto,... grinza
la vermiglia aurora. tasso, 14-1: usciva ormai del molle e fresco grembo /
andrea da barberino, iii-555: uno lioncèllo usciva d'una grotta che era in uno
il leppo. guerrazzi, 10-115: usciva un leppo nauseabondo di carne abbrustolita.
letargo amoroso. de marchi, ii-273: usciva da un apparente letargo di cinismo.
predetto monte una nuvola, della quale usciva una gragnuola forte e aspra per modo che
[gómara], i-90: quando usciva a cacciare... levava otto o
non era invitata a banchetti, né usciva fuor di casa già mai se non
, e facevano libazioni di vino, che usciva a goccia a goccia da que'vasi
roberto, 65: il giovane che usciva dalla ferrea tutela della principessa e del
acqua). tasso, 14-1: usciva ornai dal molle e fresco grembo /
. bocchelli, 2-v-113: dall'elica usciva profusa un'altra scomposizione di piani e
a. cattaneo, i-134: gli usciva di bocca una linguaccia sì lunga che
popol. lisciva', ant. lesela, usciva, lesla, lessiva, liscia,
lividi, affilati, tra i quali usciva fuori e spenzolava un poco la lingua
sola triturazione o sia tribbia o battitura, usciva fuori delle sue camerelle o locuste,
il proprio lombardismo, e contraddicendolo, usciva in lodi improvvise e sperticate delle bellezze
/ dava splendore il lume che n'usciva. bandello, 1-27 (i-337):
. g. raimondi, 3-44: nerval usciva dalla civiltà, estremamente lucida in ogni
, 6-164: era sempre più lunare. usciva e camminava nelle notti 'di luna come
punto in bianco lui smetteva la lezione e usciva a raccontare delle ultime voci, di
chiesa. d'annunzio, 3-2: usciva dalla porta madre e si accostava alli
luce che si logora, quella gente che usciva dal concerto ed era come sonora,
ardire garibaldino e dell'eroismo dei volontari usciva malconcia dalla rotta ingloriosa e dalla rovente
tal era quivi, e tal puzzo n'usciva / qual suol venir de le marcite
, che ogni volta, poveretto, usciva di casa coi minuti contati dalla
: un gruppo di scolari... usciva frequentemente di notte per recarsi a
gioia schietta, viva, che le usciva dal cuore. d'annunzio, i-809
semplice palombina, il dì medesimo che l'usciva dal nidio, avesse preso due volponi
queste masse d'ombra rifatte scomposte, usciva di tra una ragna di nubi o
.., quando la mattina usciva dal letto, col viso verde, giallo
nuvola era assai chiaro e del mezzo usciva come una tromba o di una manica
del manganese, dell'olio cotto, che usciva dal contatto con la ghisa delle flange
nuvola era assai chiaro, e del mezzo usciva come una tromba o di una manica
, con certe manicacce sformate da cui usciva la mano bianca e bellissima.
animali cucinabili, preparò una cena che usciva de'manichi. 15. prov
e il manicotto di lontra da cui usciva fuori un mazzo di violette. gozzano
. (44): a chiunque usciva il sangue del naso, era manifesto
giornali, mi sono accorto che ne usciva una cronaca della vita francese durante la
calafati, dalle cui mani il mulino usciva compiuto in ogni sua parte. -lavoro
tumulto così manomesso il censore che gli usciva il sangue dalle orecchie. foscolo,
domenico (così denominata perché, quando usciva dal convento, indossava un mantello lungo
potea maneggiar di fuori, perché ne usciva. baretti, 6-58: la zampogna scozzese
frutto dell'estate, / da opache marcescenze usciva il fiore. = deriv
era tanta la sanie e la marcia che usciva di quelle piaghe [di giobbe]
guiniforto, 657: tal puzza ne usciva, qual suo venire dalle marcide membre.
tal era quivi, e tal puzzo n'usciva / qual suol venir delle marcite membre
vicino alla chiesa di san gervasio. usciva il mese mariano: poche donnine che
collegio di marina, di dove appunto usciva uffiziale. ferd. martini, 1-i-32:
[il modello] della grandezza che gli usciva di quel povero sventurato marmo. carteggio
l'arte, che di bottega sua usciva così ben fatta opera. idem, 536
popolana armata di mazze e di mannaie usciva da assisi taci tamente.
notizie più diverse sul lungo nastro che usciva interminabilmente da ogni macchina. 2.
. p. priuli, li-3-248: usciva di francia avanti di questa pragmatica un
/ mattin d'aprile, / quando usciva il biondo / imperatore con la bella donna
che s'accorse che anche lei quando usciva senza cappello si sentiva più matta.
non avesse avuto del matto uno che usciva da due stirpi dove tutti, per
. palazzeschi, i-556: l'incaricata usciva con la sporta, e seguita dai cani
cose nelle scuole medie e se ne usciva più presto. montale, 3-46: finite
si lagnava della mediocrità delle merci, usciva senza aver nulla comprato. g. bassani
della candela. soldati, 2-27: usciva adagio da dietro il boschetto dei bambù
.. io... il monosillabo usciva mielato di tutte le sensazioni prelibate.
melodica. onufrio, 99: ne usciva una musica fine e amabile, tutta
: il fumacchio di un treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le
cose usciva un mescolato romore che feriva l'aria.
quel giorno, osservando il mescolo che usciva pieno dal bidone empiendo i piatti di
nell'attacarsi a fare alle pugna nessuno gli usciva di sotto se non sorbottato d'una
serao, i-1041: la indolente grassona usciva ogni tanto sul balcone, e con un
, denso a riverberi cupi, che usciva per la lucidità metallica della stoffa,
da codeste scuole ed istituzioni de'frati usciva una gioventù mézza: materia formata a levarne
un'erta da una mano terribile che usciva di mezzo a una nuvola.
aretino, 20-134: assaggiando il miele che usciva dalla mia tu-mi-intendi, [un mercante
di viventi destinati alla morte e più ne usciva dagli uteri e più s'ostinava,
, 1-ii-49: il duca d'alva usciva di napoli con dodici mila fanti, tre
, come gli oracoli gridati dalla sibilla, usciva di sotterra con fremiti, fumi e
maggior grido / fra tai piante, ond'usciva odore immenso, / eran la mirra
20-60: grandissima copia di bava gli usciva per bocca [ad una vipera] e
piangere e a gridare misericordia quanto loro usciva della gola. brusoni, 67: ad
la mistia / coi litiganti e il potestà usciva / poi là e sì diceva:
ii-568: una dolcezza mistica, che usciva di mezzo ai patimenti,...
rasentavano l'unto, mentre la parola usciva misurata, asciutta. 4.
cateratta, l'acqua che di quello usciva cavava il fondo. pacichelli, 2-703:
vado a prenderti un modello ». usciva e rientrava poco dopo con un vecchio
un boffone, che dalla camera del signore usciva, mot- tigiato. martello, 133
del convenevole e che l'aspetto suo usciva dalla modestia, cominciai ad averne il sospetto
foglio che trattasse estesamente di politica, usciva in formato modestissimo. -che
cupo estremo degli abissi, mai non usciva di se medesima; e volle dire
quali era poi la piramide del camino donde usciva el fumo. serlio, 1-130:
era la piramide del camino d'onde usciva il fumo. 4. dimin.
togliendosi stanco dal lavoro, se ne usciva tardi, nel modo che egli si trovava
agosto. soldati, iii-25: il ragazzo usciva mogio dal banco. bruscamente, il
i-301: la nue... usciva egli medesimo ogni giorno a scaramucciare e
il molesto de l'odore, che usciva dal putrefatto del litame, porgeva conforto
/ molle piuma del mento a pena usciva. a. paradisi, xxii-463:
rugiada notturna. tasso, 14-1: usciva ornai dal molle e fresco grembo /
la porta s'apriva perché qualcuno od usciva od entrava veniva più largo di fuori
,... perché ni uno usciva lor contra, seguitarono di montare all'erta
5-62: la gente rincasava, o usciva per affari di dubbia moralità.
, perché non sentiva il morbo che gli usciva pe'calzoni. manzoni, pr.
, 8-14: un mazzo di carte ne usciva, grigie d'un sudicio morigerato e
, disaffanna. caro, i-267: usciva dall'un canto del sasso medesimo una
d'annunzio, iv-2-97: quando camilla usciva, ella si agitava per tutte le
tale parte che, tutta volta ch'egli usciva fuori a combattere, innanzi che tornasse
e borbogliando pel sangue che gli usciva di bocca: « vii poltrone, tu
mano sul manico del coltello che gli usciva dal taschino. « misericordia! »
termin perentorio. lupis, 3-202: usciva poi il cipresso: « come?
gregge di pecore, a branchi, usciva di tra le piante basse; a cui
che rincasava,... gente che usciva di città alla ricerca di un motel
boffone, che dalla camera del signore usciva, mottigiato che un tanto uomo passeggiasse
curva, poltrona e freddolosa; non usciva mai di casa e portava fino a giugno
fermo e lucia, 154: dalla benda usciva sulla tempia manca l'estremità d'
..., quando la mattina usciva del letto col viso verde, giallo.
dalla sua bocca semiaperta... usciva un nato greve e mugolante, come
la pacensia, perché de le mutande le usciva, per rabbia si trasse le mutande
savie. oriani, x-12-155: non usciva da quello sprezzante mutismo se non per
1-iv-10): in oriente a chiunque usciva il sangue del naso era manifesto segno di
gli uomini gli erano a nausea, usciva fuori al sole ad accarezzare cogli occhi
calafati, dalle cui mani il mulino usciva compiuto in ogni sua parte, e
dalla bocca della statua di mezzo ne usciva vin negro in tanta abbondanza che a guisa
mar. cagna, 1-75: a notte usciva... per... respirare
tanta la sanie e la marcia che usciva di quelle piaghe [di giobbe] che
, / tutto l'ordito entrava e usciva netto. g. gozzi, i-12-63:
di pifferi, tanto forte suono ne usciva. -con uno stacco, con
plice palombina, il dì medesimo che l'usciva del nidio, avesse preso due volponi
guise che capello / del vago nodo non usciva fiiora. annichini, lvi-54: euro
si lagnava della mediocrità delle merci, usciva senza aver nulla comprato; cantarellava,
; e senza intermissione lavorando, non usciva mai di chiesa.
mondana dell'alto colletto inamidato che gli usciva dal nero della toga. gozzano,
1-i-479: egli mai fuori di casa non usciva, se per andare al castellano noi
nottolino; ella pure in quel punto usciva; e senza badare, prendeva il nottolino
, 6-7: di tanto in tanto usciva fuori qualche forestiero male informato che, o
minuto a guardare il fumo che denso usciva dal camino di una locomotiva fuori della
nuda. pavese, 7-180: stavolta usciva a fare il ballo persino una negra.
questa bovinità, questa cavallinità essere la su-candia usciva con le canestre vuote, donna cristina
e metro. idem, i-267: usciva dall'un canto del sasso medesimo una gran
aspettandosi il peggio e di rado ne usciva, anche perché le avevano nociuto alla
moglie ». foscolo, xi-2-312: usciva assai raramente, ma si nutriva pochissimo
come quello dei giovinetti che l'attorniavano usciva una nuvoletta bianca nella quale era scritto
: il fumacchio di un treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le
e nasconde a l'emisferio nostro, / usciva allegro fuor de tonde salse. baldelli
12 (221): ogni tanto, usciva dalla bottega qualcheduno che portava un pezzo
della fede, 13: del quale sepolcro usciva aulentissimo olore, che a tutta gente
: era sì grande l'olore che usciva della sua carità e della sua umiltà che
ecc.]. vallisneri, i-410: usciva dal bellico il solito funicolo degli umbilicali
all'ombra, o se del tetto usciva, / avea dì e notte il bel
alla stazione di porta nuova, donde usciva un'onda di gente, di omnibus d'
da ogni lieve ondulaménto del suo corpo usciva non so che tenue emanazion di piacere
quelli che vi entrava immondo sì ne usciva mondo, se egli rendea onore al
: contenta la famiglia, che ne usciva con onore. -in modo moralmente irreprensibile
ancor più sinistro, da quel tristo brulichio usciva qualche vociaccia che rispondeva: « ora
come gli oracoli gridati dalla sibilla, usciva di sotterra con fremiti, fumi e boati
con forbice e punteruoli. ciò che usciva fuori da quell'ordegno era poi trascritto
danari quattro per libbra di ciò che usciva dalla camera del comune. 17.
in casa dipinta una ninfa nuda che usciva dal bagno, gliela dimandò in pagamento
parigi, il ministro degli esteri sebastiani usciva nella sua famigerata frase: « l'
, / tutto l'ordito entrava e usciva netto. -per estens. tela
g. gozzi, 1-181: il tintoretto usciva di casa con lunga veste, e
allontanava dal paese per lo stradale che usciva, in mezzo a qualche ulivo,
dapprima posto mente a quell'ubbriaco che usciva dalla bettola e si poneva ad ormare i
di voler negli ornati troppo innovare, usciva alle volte di regola. g.
. gozzano, i-845: dalla botola usciva, ad ogni urto, un tanfo orribile
iii-17-9: dal '6i al '62 usciva l'osservatore, primo tentativo di rinfrescare
garibaldino e dell'eroismo dei volontari, usciva malconcia dalla rotta ingloriosa e dalla rovente
mistia / coi litiganti e ii potestà usciva / poi là e sì diceva: or
avevamo lavoro per una stagione e ci usciva una paga. -guadagno, profitto.
. ranieri, 1-i-35: nel fondo usciva dal muro un muricciuolo, dove era un
, quando dal pagliaréccio casino vidde che usciva venerabil romita. = deriv.
anguille. quarantotti gambini, 4-68: usciva, tenendosi disteso sul pagliolo per non
che dalla parte genitale della figliuola usciva una vite, i palmiti e le frondi
semplice palombina, il dì medesimo che l'usciva del ni- dio, avesse preso duo
del sangue, che entrava ed usciva dal cuore. varano, 1-92: con
aranci via. fanzini, ii-81: usciva un palpitante scandere di note di cembalo.
occhi. quarantotti gambini, 13-129: usciva di casa il papà,...
la stanza, tutta vaporosa del fumo che usciva dalle loro bocche era un piccolo pandemonio
giacomo, ii-451: il povero don aurelio usciva dall'impresa co'panni laceri, come
faccione livido, la lingua pavonazza che usciva a metà dalle labbra bavose. d'
vi-160: l'imperatore [cinese] usciva di qui, con i paramenti di rito
catania amava rapisardi: il poeta che usciva col parapioggia, che portava un fiero
. a. cattaneo, ii-325: usciva in parata tra le acclamazioni del popolo.
firenze, mai si lasciava vedere né usciva di casa dov'egli abitava, che era
della porta a san niccolò se ne usciva, e la mattina due ore inanzi giorno
la state, incolpando il caldo, gli usciva da canto in camiscia e, passeggiato
erano forse troppo fini, ma ne usciva un insieme ch'era una incantevole pastura
per riaccompagnarla a casa; ma poi usciva sempre accompagnata dal solo fursy, paternamente.
in bianco lui smetteva la lezione e usciva a raccontare delle ultime voci, di quel
per sartie dalle cuccette sovrapposte, si usciva nel gelo della notte friulana, rigata
in mezzo all'asta o tronco che usciva fuori dalla parte dinanzi, sopra la quale
pelata e tutta rigata di sangue che usciva delle spine. ramusio, cii-1-625: li
dramma... d'alessandro manzoni usciva simile a quel giornale in cui byron notava
lunghi la sorella di bube; uno le usciva da un grosso neo sopra il labbro
1-373: chiuso / il labbro, usciva dalle mosse nari / un suon che
allungandogli, da baciare, la mano che usciva dallo spacco del guanto sfilato e pendulo
pendule trombe. pascoli, 401: usciva allor da un velo / rado la luna
scogli una specie di grotta dalla quale usciva un lunghissimo pennacchio di fumo. fucini,
cimiero una fiamma di fuoco, che usciva di un diamante sopra una stella d'oro
/ insin che giunse al loco ond'egli usciva. buonarroti il giovane, 9-397:
erano sette mesi che la poverina non usciva di casa che per andare a messa
sangue, al suo rialzarsi sospinta ne usciva. foscolo, vi-409: l'istmo del-
dell'estate, / da opache marcescenze usciva il fiore. -tr. letter.
alfieri, 5-53: né a vuoto usciva la minaccia amara, / ché gli
meriggio, scotendosi le goccie, / usciva tutta gaia. bocchelli, 1-ii-388: -eppure
tasca il portamonete che portava addosso quando usciva...: vi pescò sette soldi
avere molto più cura di sé: usciva sempre ben pettinata. cicognani, 13-49
bagnato / tutto l'ordito entrava e usciva netto. -strumento fornito di dentelli
e continuo. pavese, 6-7: usciva; per andare a lavorare, felice
, 176: l'ho conosciuto mentre usciva dal casino di via mario dei fiori
ricevere il sangue che delle dette piaghe usciva e colava. fasciculo di medicina volgare
vicine piaggie. tassoni, 11-21: usciva del sole il carro ardente, / e
verso, / o a te accennando usciva impaziente / fuor de la macchia bruna
piagnucolosa soffocata dalle pieghe delle vesti donde usciva, si voltò a vedere cos'era
che a poco a poco l'anima gli usciva. 2. tr. lamentare
sì piana / che s'entrava ed usciva a suo diletto. dovila, 469:
miei affari, rincontrai che ne usciva; e domandandogli per ischerzo che buone faccende
viani, 19-485: un tanfo di zozza usciva dalla stalla: là ci distribuivano l'
dilettevole, ma picciol suono, il quale usciva di una nuvoletta molto ben formata che
la poca profondità del mare da cui usciva un somigliante gaz e la sua pienissima
fonte, per occulta via del pratello usciva. montale, 13-14 tit.: il
per alcuni viottoli correva acqua chiara che usciva di una vena fra pietruzze vive dal
, 1-98: ogni sera la famiglia lanucci usciva dopo cena per pigliare, dicevano,
udì crepito all'abbrustolir dei pinelli come ne usciva da quei roghi. -pigna.
così bassetta invece, e a cui usciva sì poco di corpo sopra il guardinfante
era la piramide del camino, d'onde usciva il fumo. 8. agric
primo malato che vi si tuffasse ne usciva sanato da qualsiasi infermità; secondo la
in una gran nappa e dalla quale usciva sulla fronte un enorme ciuffo: due lunghi
micone, a cui la prima piuma usciva / dalle purpuree gote, errando giva
/ molle piuma del mento a pena usciva. n. secchi, 3-107:
. b. croce, ii-2-178: usciva dall'età dell'oro,...
. sacchetti, 1-336: sor bellono usciva dalla porticina del segretario e attraversava col
, podesterie. bemari, 4-221: usciva per recarsi all'ufficio competente, ora
d'acqua. caro, i-267: usciva dall'un canto del sasso medesimo una
in nodulo bellulamente intricato di armenica textura usciva impedito tenendo il police digito. erbolario
vidde il gran polverio della gente ch'usciva di pisa, quindi mosse passo.
in la grotta onde quella acqua tutta usciva, e da quella poi in un'altra
: un venticel, che di ponente usciva, / facea ondeggiar le piume e le
il mare; per una porticina si usciva sulla spiaggia; vicino c'erano dei
: il molesto de l'odore, che usciva dal putrefatto del litanie, porgeva conforto
. con lente acuta le boccucce donde usciva il sangue, siccome la pelle delle
l'incarico di vedere chi entrava ed usciva, di esaminare le patenti e i
che riempiva e molestava gl'intestmi e usciva dalla più vergognosa porta deu'uomo.
un portellino a quello d'onde usciva torrida testa, e dal quale dopo un
, dal quale la gente entrava od usciva. savinio, 12-371: il portello del
. g. raimondi, 2-117: usciva in quel mentre il portinaio dal suo
quella caserma: si entrava e si usciva come in un porto franco. carducci
di riscuotere danaro da chi entrava e usciva da un porto, che nel basso
dei commensali. pratolini, 10-223: usciva dal bagno con le pantofole e il
ora, una volta, come candia usciva con le canestre vuote, donna cristina
rosario, e l'uccellino della selva nera usciva ad ammonire fra una posta e l'
sapeva... da che porta usciva a cert'orq mattutina l'ufficiale postale.
. verga, 5-493: appena la folla usciva dai giardini, numerose pattuglie di poliziotti
bacchelli, i-322: una bara potente usciva dalla chiesa una mattina di primavera,
gore, che le avvolgeva il capo, usciva un ricciolo di capelli di un bianco
(221): ogni tanto, usciva dalla bottega qualcheduno che portava un pezzo di
intorno a lui faceva una pozza, gli usciva pur dalla testa, sconciamente rotta dalla
velocità). ruzzini, lxxx-4-425: usciva più volte in un istesso giorno,
e 'l lupo ingordo, ch'ogni tratto usciva, / non parila mai digiuno predatore
, e dove prefiggeva i lumi, usciva fuori a tempo con grazia e forza
grido / fra tai piante, ond'usciva odore immenso, / eran la mirra
ii-635: parlava, ma non ancora usciva dai preliminari, forse intendendo misurare e
nottolino; ella pure in quel punto usciva; e senza badare, prendeva il nottolino
: -non ti prendo, -la sua voce usciva soffocata e lamentosa da sotto alla cappa
vedeva da un filo di fumo che usciva dalla griglia. -scoppiare (un incendio
un'iniziativa. arbasino, 19-263: usciva [l'attrice] dal personaggio.
era preposta pena della vita a chi n'usciva. prepósto2, sm. chi
montagna e quel fetore di pecoraia che usciva dalla contadina, avvezza al fieno ea
vittorini, 5-126: ma se un autore usciva dal- l'anonimo, addio, egli
stato. siri, iii-193: non usciva... alle caccie che il conte
vespero et compita. bisticci, 1-i-141: usciva di camera et andava super quello andito
. carducci, iii-15-47: nel 1636 usciva in modena la edizione delle 'poesie
al sonare delle ore dedicate a'sacrifici usciva processionalmente il coro de'sacerdoti, con le
, nel tempo appunto in cui l'italia usciva, in quanto paese iniziatore e produttore
molta gravità i saluti di monsignore quando usciva o rientrava, nonché le tre profumate d'
della sintassi o anche dell'anacoluto ne usciva comunicazione, in continuazione. =
sua domanda. ghislanzoni, 8-75: non usciva mai ai casa senza lasciare un '
, ma il detto d'un solo che usciva d'una casa nemica ad agrippina.
che poetica e pittoresca, poiché ne usciva con l'aggiunta. -pura apparenza,
molto contestata negli studi accademici, poco usciva da bologna e mai dall'italia,
affacciava alle finestre o con passo prudente usciva dalle porte. piovene, 7-292:
alle piante dei piedi, com'ella usciva dalla visita d'uno di quei covi
ci vennero incontro. parte del pubblico usciva sul piazzale raggiungendo il banco del cocomeraio.
delle pugne notturne con occhi da'quali usciva un quasi materiale testimonio di dolcezza,
sangue, che di alcuno de'capi ferito usciva, ne generava un altro, col
? lucini, 28: il dialetto gli usciva pronto e vivace con un sale pungente
guiniforto, 64: il sangue, che usciva dalle pungi- ture [di vespe e
. misasi, 7-ii-65: quella voce usciva dal cuore di lui, come dal
lui, come dal petto di lui usciva il sangue dalla ferita che ella gli
l'ingegnosa astuzia del vecchio mazziniano, usciva poco più della punta. g. raimondi
spesse volte fuori del cerchio della città usciva. mariotto davanzati, ciii-213: non è
occhi e il fracido umore che le usciva degli orecchi, cadendo in terra, incontanente
medesimo. di tutti essi, colui che usciva il primo, era stimato colpevole.
dolce / mattin d'aprile, quando usciva il biondo / imperatore, con la bella
molte volte, è vero, se ne usciva e s'andava a querelare con qualche
, e gl'imponeva silenzio subito che usciva dallo stato della questione.
implacabile illusionismo, da cui ciascun particolare usciva quintessenziato. piovene, 13-121: lo
bellissimo stare quiveritto, de la cui bocca usciva tanto scorso d'acque abbondanti che parea
6-26: il sabato... peppino usciva dalla fabbrica spingendo un carrettino carico di
era tanta la sanie e la marcia che usciva di quelle piaghe [di giobbe]
organiche. monelli, 2-326: non usciva mai di casa, rifuggiva dagli onori
mente il passo scalzo del marito che usciva, se lo raffigurava col corpo spento
alla mancina, / e ragguazzava e usciva d'argomento. = comp. dai
..; e perché ella non usciva de il ragionevole, non mi tenne
masse d'ombra rifatte, scomposte, usciva di tra una ragna di nubi o
non avesse avuto del matto uno che usciva da due stirpi dove tutti, per
e bassi, dalla testa de'quali usciva uno spiede che co'rampi suoi apriva
parlava d'ogni materia, né sempre usciva in pubblico. statuti de'cavalieri di s
, 4-251: un getto di fumo bianco usciva dal camino di una casa vicina,
1- 181: la voce gli usciva dura, senza che volesse, quasi raschiante
soci entrava parlando, e parlando ne usciva, senza smettere un momento, neppure mentre
quando videro poi che in piè n'usciva, / ciascun di loro così mi
travaglio. cicognani, v-1-411: quando usciva attirava gli sguardi. il vestiario, il
vasello, e ricevea il fummo che n'usciva: e inebriato il pane del fumo
fermo e lucia, 154: dalla benda usciva sulla tempia manca l'estremità d'una
. l. pascoli, i-30: se usciva di contorno nel dipigner le figure,
. g. gozzi, 1-6: usciva allora gazzetta una volta la settimana, ed
far suono. caro, i-267: usciva dall'un canto del sasso medesimo una gran
abili, perché il ristrignere o vagliare usciva de'termini del consiglio populare.
in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla fronte un enorme ciuffo.
. pratolini, 10-296: ivan usciva dal bagno in accappatoio e con la
del sangue, al suo rialzarsi sospinta ne usciva: così l'uomo 'inspirare ed
d. bartoli, 5-284: ella usciva alla ventura in cerca del suo tobia
si rianimò tutto, e poco dopo usciva con me da quell'ospedale improvvisato.
tre stesero la mano verso colui che usciva con passo franco e con l'aspetto
petruccelli della gattina, 4-277: io usciva per andare a loro, quando una
biringuccio, 2-159: fecci un cannello che usciva fuori, sottile, della medesima banda
bresciani, 6-x-381: la giulia entrava, usciva..., riboccava il lenzuolo
turchino chiuso fino alla scollatura, da cui usciva riboccata una gorgierina liscia di batista inamidata
sagrifici. onufrio, 99: ne usciva una musica fine e amabile, tutta
ricciolo di fumo subito inghiottito dal cielo bianco usciva dal suo invisibile comignolo.
ai mare..., usciva a guisa di ladroni a travagliare l'adriatico
, 7-94: spesso a sua posta usciva fuori con sua gente e assaliva i nemici
vi siate. alvaro, 11-178: chi usciva dal carcere, non per questo si
scadeva in un confuso brusio; e usciva, correggente, l'* a solo'
po'un anacronismo di una europa che usciva dal conflitto drasticamente ridimensionata, nei vinti
/ ridiventa feconda. pavese, 4-15: usciva allora dal paese che gli pareva troppo
e e caro, i-267: usciva dall'un canto del sasso medesimo una
un pezzo il cocchiero intanto ch'egli usciva dell'acque, nel ridursi che fece a
vicino alla chiesa di san gervasio. usciva il mese mariano. -riprendere le
avevano lasciato. cantù, 486: usciva con lui la signora isabella, che
: il cibo rifiutato dallo stomaco gli usciva dalle labbra. -deprecato, rifuggito
del fuoco emergente, il quale ora usciva tutto insieme da una bocca che chiamavano
una striscia di luce... usciva dalla cucina dove la servetta alpestre finiva
fin nelle strade dei quartieri signorili, usciva a fiotti dai piccoli teatri, rigurgitava
l. pascoli, i-30: né usciva di contorno nel dipigner le figure:
», 4-iii-1991], 15: usciva alla distanza anche rusconi, la cui presenza
: peppina ranaudo, la indolente grassona, usciva ogni tanto sul balcone, e con
carrozze convertiti. castelletti, 1-59: usciva in fretta di casa di drusilla per la
viani, 19-485: un tanfo ai zozza usciva dalla stalla: là ci distribuivano l'
imbriani, 1-32: donn'almerinda ruglia-scielzo usciva da una famelica famiglia d'ufficiali borbonici
in fronte, spegneva la luce, usciva. -rifl. rimettersi sotto le
nell'arca; e la notte se ne usciva fuori a suo piacere e giaceva con
suo rinfrescamento, avendo grande caldo, usciva ogni mattina nel giardino e andava in
; poi con essi, mutati già, usciva a dar n. secchi, 2:
/ col suo cielo tranquillo e chi usciva, sospeso / fra se stesso,
, 1-202: la sua arte non usciva affatto dall'ordinario: pure vi doveva
... e che l'aspetto suo usciva dalla modestia, cominciai ad averne sospetto
altezza. cossola, 7-76: quando usciva, schiere di donne erano già negli
.. e il chiarore verdognolo che ne usciva colla risacca. pascoli, 1125:
e lucia, 581: da quelle case usciva un ronzio di voci che accompagnavano gli
villeneuve non arrivava quasi mai alla fine, usciva di pista, rompeva il motore,
, iii-2-153: tre giorni dopo pierino usciva di camera. c'era stato un leggero
caffè, e dove si entrava ed usciva liberamente e si giuocava senza riserva.
via larga. castelletti, 1-59: usciva in fretta di casa di drusilla per la
, 19-201: quando il mio padrone usciva per servizio, si tamponava gli orecchi con
era questi anni passati, ne'quali tuttavolta usciva assai spesso di prigione. costo,
dal valore. brignetti, 3-159: ne usciva quell'atteso riscatto della lingua italiana dei
, che ogni volta, poveretto, usciva di casa coi minuti contati dalla moglie
occhi e il fracido umore che le usciva degli orecchi, cadendo in terra, incontanente
paesi alla verità, la quale più liberamente usciva una volta co'manuscritti. soffici,
un sole così ardente che il palo usciva gocciolando dall'acqua e quando si rituffava
. cecchi, 5-37: il supplicare usciva con tal gemito e in tali voci che
saetta faceva insidie ad una lueerta che usciva fuori di un cispuglio, molto rivogliato
veloce che... entrava e usciva liberamente da quel porto senza alcun rischio
arrivava [uasi mai alla fine, usciva di pista, rompeva il motore,
di questa o di quella, e ne usciva sempre ilare e trionfante. riccardi di
: titolo di libretto che in firenze usciva al principio dell'anno per la lettura
seralmente a quella porta, la signora ne usciva e vi era ricondotta puntualmente un'ora
., 28 (485): le usciva di bocca dell'erba mezza rosicchiata,
terra è rossigna e l'acqua usciva di sotto uno strato rossiccio di arena,
alternate. del giudice, 2-108: usciva senza conseguenze, conservando un parlare inglese
: coll'osservare una sottilissima linea ch'usciva di corpo nell'epsilon rotondata. milizia,
a lui faceva una pozza, gli usciva pur dalla testa, sconciamente rotta dalla
cui ci toccavamo come spettri. e s'usciva a braccetto per il mondo trasfigurato.
sia l'inferno. caro, i-267: usciva dall'un canto del sasso medesimo una
/ e cantar gli volea tosto che usciva / la notte fuor dell'oceàn profondo
semiaperta tra i peli raffi della barba usciva un fiato greve e mugolante, come
gli rischiara. tasso, 14-1: usciva ornai dal molle e fresco grembo /
/ insin che giunse al loco ond'egli usciva. g. c.
come internarsi in grotte profonde da cui usciva romoreggiando sordamente il rimbombo delle artiglierie e
come riprendesse fiato chi l'emetteva, usciva dalla porta della prigione...
alvaro, 5-29: da questo coperchio usciva una sabbiolina per asciugare la scrittura sul foglio
, 5-i-472: dall'interno della casermetta usciva, nel silenzio venato dallo scorrer dell'
sacchetti, 1-371: correva alla pioggia, usciva di notte a buttarsi in giardino,
nel cuore. lombari, 4-144: usciva da san marco una processione lenta di
io non tomi. settembrini, v-44: usciva come dalla terra un popolo che.
, pubblicata nel « saggiatore » che usciva nel 1819 in firenze. i. speranza
piuttosto salate. alvaro, 9-458: ferruccio usciva coi suoi amici da un'osteria dove
lucini, 28: il dialetto gli usciva pronto e vivace con un sale pungente
camera loro a dirlo, di poi usciva di camera et andava infino all'uscio
tarchetti, 6-i-497: il sangue gli usciva dalla bocca misto colla saliva. faldella
malato, faceva un salutino doloroso e usciva. cassola, 4-67: dalla finestra,
, 13-44: de la scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue; ond'io
bocchelli, 1-ii-358: da ogni foro polveroso usciva l'assalto sanguinario delle cimici.
4-83: quando tornò il padrone apunto usciva di là dentro il cane con la bocca
tanta la sanie e la marcia che usciva di quelle piaghe [di giobbe] che
collerici. era antimilitarista e laicista, usciva in battute sarcastiche contro i militari e
bacchetti, 1-ii-527: un'altra gazzetta usciva tre volte per settimana, monarchica liberale
e poi sbatterlo per bene: ne usciva un polverone. -far cozzare un
sbattimenti e dove prefiggeva i lumi, usciva fuori a tempo con grazia e forza
. bresciani, 6-x-301: la virginia usciva in una gran carrozza...
). bacchetti, 1-ii-602: usciva dalla pentola una fragranza scolato col
fermo e lucia, 248: la folla usciva come acqua da un vaso che altri
: avevano sbottato di fresco: il vino usciva dallo zipolo della botte.
aveva le nocche sbucciate, da una usciva anche il sangue. -che ha
coloro. ghislanzoni, 13-140: giuda usciva dall'albergo trasformato completamente, sbuffando fumo
finalmente in la grotta onde quella acqua tutta usciva, e da quella poi in un'
se rotava la scaglia, il sasso usciva, / ch'era un'alpe volante,
fenoglio, 5-i-472: dall'interno della casermetta usciva, nel silenzio venato dallo scorrer dell'
costume », disse una voce che usciva da una personcina ch'io avea conosciuta
di note. fanzini, ii-81: usciva un palpitante scandere di note di cembalo
: la nuova forma classica delrepopea romanzesca usciva gloriosamente composita dalle mani dello scandianese.
perché delle vene, benché aperte, usciva poco sangue, si fece da uno
disincantato. bacchelli, 1-iii-315: usciva dalle mani della giustizia anche sveltito o
feroce, scatenato e pazzo, che gli usciva di gola come il rugghio e la
lo studio del segretario di curia, ne usciva lo scatto dei numeri telefonici composti sul
era il primo comando militare che gli usciva di bocca, e si sentiva, ma
g. gozzi, i-14-132: il tintoretto usciva di casa con una lunga veste.
preghi miei. onufrio, 99: ne usciva una musica fine e amabile, tutta
nuovissima... dalla quale si usciva per un gran voltone scenografico, quasi
, inf, 13-43: della scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue. buti
l'altro s'attacca ad un scheggion ch'usciva / fuor de la roccia, per
larga, non biasimò il giovane che usciva di dove sapete, come farebbe certo
come il fumo negli occhi. certe volte usciva fuori con un viso tanto sudicio.
miserevole. bernari, 3-294: usciva di tanto intanto alla ricerca di
albo quella parte dell'abbazia, che usciva nell'apertura della stradicciuola. pirandello, 7-258
mordendosi la catenina / d'oro, usciva via / lasciando nel buio una scia /
una metonimia. calvino, 2-108: usciva, magari nell'ora più calda del
. a. cattaneo, i-134: gli usciva arbasino, 7-137: decide di prenderle
di essa se ne scompagnava e ne usciva a destra, o a sinistra: chi
di essa se ne scompagnava e ne usciva a destra, o a sinistra: chi
fronte, s'imbatteva in demetrio che usciva dallo stallone, colle gambe nude fino
epiche, il cervello del calzolaio ne usciva sconnesso. 5. matem.
lei era d'un'allegria scoppiettante, usciva in improvvise e audaci monellerie, e
bellissimo... da la cui bocca usciva tanto scorso d'acque abbondanti che parea
alfieri, i-46: dal mio screpolìo usciva in copia un umore viscoso a tal
loro, il lume bestiale che ne usciva faceva tremare i merloni, corsi su
, da che ogni tanto la vecchietta usciva in un di quei termini fiorentini scrii
scritto in viso. pratesi, 5-379: usciva allora dalla funzione, sempre col dispiacere
/ sembrò 'l rimbombo che dal mostro usciva, / mugghionne il monte, ne tremar
regolare cuciniere partigiano... che usciva per acqua con due secchi a bilanciere.
troppo correttonelle figure... ma se usciva di contorno nel dipigner le figure,
voce secca e vibrata che usciva da una porta socchiusa. cantoni,
non pagati. sciascia, 11-70: ne usciva con un adagno secco, una sua
amore a seccoe le commissioni, quando si usciva dalla corte reale, vi erano ignotissime
sedia portatile, nella quale entrava allorché usciva per città al corso ovvero si portava
cagion che in cipro mai di casa usciva, / se non con due braccieri
insieme. bresciani, 6-x-301: la virginia usciva inuna gran carrozza di colore smontato..
dove chi entrava con le marche ne usciva assoluto dalle arche. -con meton
in oriente aveva fatto, dove a chiunque usciva il sangue del naso era manifesto segno
di un momento fa, l'uomo che usciva con noi dal caffè degli specchi e
, ce ne rendevamo conto quando si usciva dal seminato. -allontanarsi dall'argomento trattato
infa no... usciva a camminare in paese, s'allontanava per
le labbra, e il fumo azzurro usciva adagio, quasi il fresco dell'aria
seralmente a quella porta, la signora ne usciva e vi era ricondotta puntualmente un'ora
vedì, o li passava a casa o usciva con qualche amica; e e
: quando punto punto ella [lafralla] usciva, ei la carpiva e serpeggiando correva e
cateratta, l'acqua che di quello usciva cavava il fondo. castiglione, 4-75:
non lasciandola passare quando la prima mattina usciva fuora da sposa. tommaseo, 2-ii-
la seconda; dalforo del serrarne alla terza usciva un filo di luce. pascoli,
volere. bonghi, 1-50: ne usciva un'espressione adeguata daogni parte e rispondente al
[max jacob] fu arrestato, mentre usciva solo dal caffè dell''ermitage',
con l'ampie anari, de'quali usciva molte e grandi setole, sotto i quali
. montale, 3-145: il pigni usciva troppo tardi di negozio, tossicchiante, mezzo
fuoco a trarne la cera, la quali usciva per molti sfiatatoi. carena, 1-113
. carducci, iii-7-215: lo sfidatore usciva a provare che l'avversario non avesse scelto
ad avercelo come cavaliere, uando usciva a passeggio con la borsetta piena sul serio
, da baciare, la mano che usciva dallo spacco del guanto sfilato e pendulo
dei tetti. fenoglio, 5-i-1188: usciva appena da una svolta, spingendo a mano
dai sette ai dodici anni, e ne usciva uno sfringuellio come da una gran gabbia
, 45: un giorno mi trovò mentreio usciva e mi volle tirar in disparte, e
ad un popolo come il napoletano che usciva da lunga servitù, la libertà fu come
allo studiolo. alvaro, 16-160: irmene usciva dallo sgabuzzino in cui era apparecchio telefonico
dall'acqua, lui che si sgrullava perché usciva dalla terra. tecchi, 11-178:
spinta una bussola a vetri, si usciva all'aria aperta. = deriv.
» de larchi, ii-247: usciva dietro una siepe il signor isidoro..
voltare di da tutti quelli scriccioli usciva un sol pigolìo: don celso,
rapida nelle vene, il respiro mi usciva sibilante dalla bocca socchiusa. sibilare
nome comune. praga, iv-4: usciva nel cortile a ricevere gli ordini del
il signore se 'la lupa'non usciva di casa. -rendere signore:
si slanciò a fermare un servo che usciva frettoloso da un portone. fenoglio, 5-i-80
attraversava di slancio il corridoio mentre il vecchio usciva dal bagno. -con un
potendo sostenere la puzza che di lui usciva, ragunàrgli addosso ismisurato monte di rena.
6-x- 301: la virginia usciva in una gran carrozza di colore smontato.
né di quella fe- ita non usciva sangue. smòrto, agg.
ad una porta, che dalla clausura usciva al cortile, fatta per tal bisogno opportunamen
da ciascuna pianta e ciascun fiore / usciva un fiato di suave odore. bandello,
rapida nelle vene, il respiro mi usciva sibilante dalla bocca socchiusa. fenoglio,
solamente per istraordi- naria vigilanza dorlan, usciva spesso col suo presidio. -contento
distintamente il passo scalzo del marito che usciva, se lo raffigurava col corpo spento per
, lo imbianca con la schiuma, gli usciva dalla bocca uno umore spugnoso, non
, 266: un fresco venticel da terra usciva, / ch'invigoran- do il cor
, v-603: il collo liscio e tornito usciva dalla squadratura dell'abito turchino con una