'l mondo tutto vedesse dalla sua scuola esser uscito uno scolare tanto rubello. c.
a carcino, percioché si truova anfiarao uscito del tempio; e fu tal uscita nascosta
di quaranta cavalli, ma era appena uscito fuor della porta che, salutato da
poi che io mi sono confessato e uscito del peccato, ricaggio, cioè caggio
venga ben ordinato da principio, overo, uscito de'suoi termini, ricapezzato di nuovo
iii-385: il libro sul « piccolo » uscito poco fa gli è costato due anni
. gozzi, i-4-204: avea ogni uomo uscito dalla sua patria gran bisogno dell'altro
2-v-228: -ed ora dove sarà? è uscito di qui? -di qui, -rispose
perché io nella vulva non morii? perché uscito del ventre non perii di presente?
l'impiegato, che poco prima era uscito, in compagnia di un altro individuo
fausto da longiano [tommaseo]: novellamente uscito di braccio de la morte, fatto
(i-iv-541): parendomi che vi fosse uscito di mente ciò che io a questi
i servizi. cesarotti, i-xxix-41: uscito il giovine dalle scuole elementari...
l'italia e le mura de'reggiani e uscito di quel timore della morte e dalle
: piangere per quell'isdraelito che pare uscito di ghetto! nero come un calabrone!
solennità più augusta. faldella, ii-2-$9: uscito dalla conversazione e risalito con lei [
, cxiv-44-216]: oh che libro è uscito da bologna da un certo vogli contra
, io son lucrezio, non per altro uscito adesso di
pubblici. boccaccio, viii-1-21: uscito... in cotal maniera dante di
cascò giù, e il nero sangue uscito da esso gli riempié il seno, l'
anima sua. oliva, i-3-534: uscito satanasso dal cielo, calò, con impeto
è ritornato nel luogo dal quale era uscito o partito o era stato allontanato.
flaviano, passato di pannonia in italia e uscito di pericolo, venne desio di novità
suo amore. nievo, 338: uscito che fui nell'anticamera, mi si
, 5-53: a tredici anni, appena uscito dal seminario, lo aveva preso con
viso lungo lungo rifinito / che pare uscito fuor dallo spedale. -esaurito,
, 7-537: settimo, appena pubere, uscito da una malattia, soffoca la sua
da cui si afferma il ballo essere uscito. lucini, 5-183: che c'è
a tua posta ad un sardanapalo, uscito poc'anzi dal suo lauto banchetto, un
talor ne'larghi piani / di folta selva uscito s'incammina / ove tumulto di latranti
dopo che è stato usato, è uscito di casa, è passato in mano
: per esser l'orso poco fa uscito dalla tana, non sente beneficio del
la porta / cui, chi n'è uscito una volta, / poi in perpetuo
, iv-3-339: io non sono ancora uscito, avendo ancora qualche nmasuglio di gonfiezza
e insensato per l'età avanzata; uscito di senno; svanito. -anche come ingiuria
. michele del dogante, lxxxviii-i-669: uscito della mia [della berretta da notte
baldelli, 5-1-36: egli non m'è uscito di mente seno- fonte, ma e'
del proprietario, una volta che sia uscito di tutela. sansovino, 2-37:
nel periglioso fiume. e quando fuori uscito, tutto rimmollato, perviene al padiglione
, o vero che, crun sacco uscito, se ne precipiti da alto; e
que'giorni in casa. io. uscito da un ragionamento. caviceo, 1-55
, e non v'è mai più uscito di capo questo sospetto: e che sia
, perocch'egli è a se stesso uscito di mente, schifa di fare.
promise che il giorno appresso, appena uscito di casa il padre, avrebbe rappresentato
ciapo. pascarella, 2-217: stamane appena uscito di casa ho rincorso il piccolo che
. pecchi, ii-ioi: stasera sono uscito in uno stato di rin- cretinimento perfetto
corrisposta. tornasi di lampedusa, 82: uscito dal turbine rumoroso dei dissidi civili,
mi fu dato amorevol rinfresco... uscito dalla strada fiorentina,...
gierosolima e nella dispersione del popolo quindi uscito restò talmente rinfusa e rimescolata la tribù
animali. ariosto, 17-n: come uscito di tenebre serpente, / poi c'
mal pasciuto e gonfio / di tana uscito, ove la fredda bruma / lo tenne
lavorato fino alle tre: alle tre sono uscito per impostar delle stampe: che riso
amore! c. carrà, 490: uscito appena dall'accademia di belle arti,
bentivoglio, 4-635: vinse i mori appena uscito di fanciullezza, rintuzzò 1 turchi appena
di quelli che vi notai m'è uscito dalla mente uno o due, e perciò
dal vetturin bestia sì destra / ch'uscito ei pauroso fuor di strada, /.
(uscito dal solco, detto 'lira'presso i latini
se i nemici pienamente avevano vittoria, uscito così per la non pensata di pericolo tanto
che la porta, per la quale era uscito, si trovava tuttavia aperta, spintosi
.]: 'ripigliare i pasti': chi uscito o da malattia o da disappetenza,
-figur. scomparire, perché uscito di moda (una merce).
potè proseguire. quel 'tutte'le era uscito dal labbro per ripiombarle sul cuore.
, 304: mi maravigliava di essere uscito dalla fossa, e aspettava e temeva che
1-ii-190: il sarpi non sarebbe forse uscito di questa vita riposata ed oscura, se
.]: l'hanno rincarcerato e, uscito di lì, l'hanno riprecettato.
uto). che è da poco uscito da una condizione povera e socialmente subordinata
riarricchito': gli antichi 'risalito', cioè uscito di cenci. cesari, iii-304:
, dalla quale bene o male egli era uscito. -impers. tommaseo [
fiume che sobrasta la città, per essere uscito fuori per la sua escrescenza. pappini
, che allora se il padrone sarà uscito, voi sarete aperto. -colpire
: convenuti alla guardia lombarda col prefetto uscito da benevento, si apparecchiavano occupare i
a vico da perugia che meco era uscito da cividale, egli senz'altra commissione
, donde non ne sarebbe così facilmente uscito, se i suoi protettori non l'avessero
cose e per quali ragioni io sia uscito dal riserbo che m'ero imposto sin
po'strampalata idea dello zucchetto paonazzo era uscito qualcosa di vivo: 'del vivo'. bacchetli
con ciò sia cosa che quegli che uscito della patria sua va in peregrinaggio,
peregrinaggio, ritornando poi dond'egli è uscito, si dice resolvere, ciò è
figur. tesauro, 9-115: apena uscito / da un procelloso e torbido frangente
quasi risorto da morte a vita, uscito alla campagna, diede sopra i quartieri
che, se della prima battaglia catilina fosse uscito vincitore oppure iguale, grande pistolenzia e
peso, / veloce come di bombarda uscito, / ne telmo il coglie e 'l
/ fé viva per veder d'ond'era uscito. biondo, xlv- 142:
, xviii-7: dopo un lungo ristagno è uscito un decreto di pagamento de'frutti a'
sventura che quasi in tutto uguanno non sono uscito più a pescare con la gatta,
il caffè, quindi ho pagato e sono uscito. idem, 24- 100:
molti altri lui credessero essere della sepoltura uscito. leggenda di lazzaro, marta e
,... e poi che fu uscito vivo, i discepoli lo sciolsero.
qualunquismo, è tutto ritinto, pare uscito da un vecchio cafè chantant napoletano.
vero che quest'inverno, sebbene sono uscito ogni giorno, ho fatta vita ritirata,
sto ritoccando, sento già che sia uscito dal torchio di londra il libro del signor
sillogistico teologo del capitolo, una volta uscito dalla curia e seduto a ragionare in
dall'esilio. boccaccio, 1-iii-508: uscito di quella città, nella qual mai
agg. ant. che è totalmente uscito di senno, fuori di sé.
scarico e sano; e quando è uscito tanto sangue che gli paia a bastanza,
. boccaccio da orvieto, 326: uscito di quel laccio / nozze- resco ove
, da sì dura guerra / esser uscito con onor, se il bello / e
s. v.]: è uscito e riuscito dieci volte da questa parte.
fiore, e ch'io appunto fossi uscito di collegio, standomi ammirativo di tutte
riescito; superi, riuscitissimo). uscito di nuovo fuori da un luogo o
subito riuscito. 2. uscito dalla giovinezza, adulto. francesco da
quei che con lena affannata, / uscito fuor del pelago a la riva, /
1- 266: dopo di essere uscito fuor del pelago alla riva, di aver
l'estratto del leopardi: è già uscito nella « rivista d'italia », un
già l'ho detto, che sembrava uscito da una rivista di mode maschili,
. palazzeschi, 11-888: dopo essere uscito dai gangheri in modo del tutto eccezionale
molto lo dannifica. oliva, i-3-534: uscito satanasso dal cielo, calò, con
si sparse, che da porta caldara sarebbe uscito il busto dell'apostolo. le speranze
un barone romanesco, non romano, uscito per un buco del sacco di roma,
guisa d'uno strale / d'arco uscito, con gran rombo / a inseguir prende
viso lungo lungo rifinito / che pare uscito fuor dallo spedale; / ha una
entrò in romitorio. -parere uscito da un romitorio: ostentare un aspetto
di guancie / ch'a dirvil m'era uscito de la mente. fortefverri, 7-102
, purché sia stampata sopra un foglio uscito in qualche migliaio di copie da una macchina
francese 'route'. volponi, 3-8: uscito dalla via di ca'fante approdò alla rotta
per incontrare quello della promessa sposa, uscito di equilibrio, rovesciò in terra.
e la cagione dalla quale elli fuggitio era uscito. ghirardacci, 3-372: fu cominciata
repubblica rovinata? mazzini, 47-94: è uscito il libro di gioberti, e mi
con piè zoppo e fuor di strada uscito, / non salir, ma saltare
tutto sparso di sangue che gli era uscito dal gorgozzule piagato. 0. rucellai,
/ era già della vita all'aure uscito: / e mal posando al rozzo fieno
mori, 1-191: febo, frettolosamente uscito da'bassi antipodi, subito s'appresentò tutto
ant. diventare rosso per il sangue uscito fuori da ferite. marino, 1-18-97
rasoio], ritornato all'aria e uscito fori della sua guaina, vide sé essere
f. f. frugoni, iv-366: uscito che fui del tempio, vidi ascender
campana, i-2-11- 12: era uscito di pinerolo monsignor di humiers sforzato da'
, 1-168: essendo com'io sono, uscito m'è / con gli anni il
più lattaraoli in bocca e che gli era uscito il razzo dalla coda, non avea
bel giorno dei sette: e io uscito 'in sul calar del sole'dalla porta
canto le sabbiastre et da parte dove era uscito fuore la piena. = deriv
il fondo. idem, 10-25: sono uscito dal po tumultuante e echeggiante nel sole
nel sacco. collodi, 1-179: uscito il povero gastone, uscirono ancora gli
diluvio era cessato, e, uscito fuori dell'arca, fece sacrificio a dio
la può trovare se non chi è uscito de'travagli di questo mondo, dove noi
sangue, e per quello che m'era uscito volonteroso d'uscire e per quello che
, e se alla lingua non è uscito tutto, buttavi su dell'acqua. biringuccio
non veggo ancora saggio che ne sii uscito o che n'abbi ad uscire,
sagrestan della cappella / che è uscito fuora, a chi potrai /
antica sua fellonia e durezza ritornato, uscito di ravia entrò con mano armata nel contado
», 28-i-1987], 3: era uscito da poco 'la scure d'argento',
, / anzi ne godo, perché uscito sei / di questo sì angoscioso mortai stato
, gli dissi che avrei desiderato fosse uscito dal troppo comune argomento di queste visioni
44: una cosa mi è quasi uscito di mente, che vi volevo dimandare,
cosa al mondo da passare avanti un amico uscito a salvamento da una traversia come la
ne son morti per il sangue / uscito, che per altro eran sanabili.
fenoglio, 5-iii-156: il prete era uscito così come si trovava, cioè (
secondo l'opere suoi costui dovea esser uscito di quel mal sangue di giuda scariotto
non se'sannio, di bellicosa patria uscito? onde uscirono et escono animi altieri
già era sanguinosa tutta del sangue avvelenato uscito della sua piaga, disse: «
, con un ripieno aromatico e sapidissimo, uscito dal forno dove aveva lungamente macerato nell'
, quando leggeva filosofia in pisa, uscito della sapienza, spiovuto che fu una
nuvole, l'altra sera, allorché, uscito sulla strada per abbassare la saracinesca,
216]: oh che libro è uscito da bologna da un certo vogli contra
sermenti. a. cattaneo, ii-349: uscito dalla cella, accese un buon fuoco
sommo dio, / don- d'era uscito, in un stupor tremendo. -intr
. svevo, 8-835: oggi sono uscito, sono rientrato, ebbi fame e la
xxeiv, che significa 'aggiungere', ne sia uscito il verbo 'sballare'per aggiungere molte e
, ammirato. bisticci, 1-i-523: uscito quello popolo di palagio, n'andarono
or così 'l mondo del suo perno uscito, / eccol tutto ntronato, eccol per
sbandare2), agg. disperso o uscito dai ranghi militari o comunque da un
, di sbandellare), agg. uscito dalle bandelle del telaio di una porta o
giuseppe flavio volgar., i-368: uscito fuori con quelli che erano e'più
sbarbato con tanto scrupolo da sembrar appena uscito dalle mani del barbiere. deledda,
, sferrato dagli abissi infernali, sia uscito a sparger per la terra sceleraggini, ciascuno
. l. pascoli, i-n: uscito allora pien < fi rossore e di confusione
addolorati, ed esso / del sentimento uscito e dall'anelo / petto a gran pena
il suo motto retto. 3. uscito fuori dalla bocca. f. f
si è schiuso (un uovo); uscito dal guscio o anche dall'involucro chetinoso
su di nuovo. 2. uscito fuori in modo brusco e inaspettato (un
, di sbozzolare1), agg. uscito dal bozzolo. -al figur.: allevato
vertiginosa, pazza, dalla quale sono uscito stanco e trasognato; e quelle occhiate
, di sbrancare2), agg. uscito o separato dal branco, dallo stormo (
2. per estens. appena uscito dalla terra (un animale destatosi dal
priorato, 10-iv-120: meritò, doppo uscito di carcere, d'essere largamente rimunerato facendolo
quél giorno era scaldato d'allegrezza e uscito fuori d'ogni misericordia, li fece spogliar
scarnatura, sf. ant. lo sporco uscito fuori da panni e abiti dopo essere
se alcuno, il cui nome fosse uscito, rifiutava d'andare alla guerra, mandava
scaminato, agg. ant. che è uscito dalla retta via; poco di buono
salvato da un grave pericolo; che è uscito indenne da una situazione rischiosa.
ripido. ottieri, 3-233: uscito dalla macchina, l'ingegnere ha saltato
di adoperarlo [il gesso] subito uscito dalla fornace, altrimenti le sue parti-
spedai vuol ch'io vel dica: / uscito il podestà, scappato voi.
ha fatto qualche scappuccio e gli è uscito alcuna cosa di bocca della quale vien
potuto avvicinar nessuno / che non sia uscito con uno scaracchio. s. ferrari,
fatto una serie di scaramanzie. era uscito a orinare la sfortuna, aveva cambiato
che mi trascrivi. é qui è uscito un altro scardafone, scritto da un somaro
tronco con tant'impeto che il ferro uscito dal manico saltò nel giordano.
era scassato. 3. uscito dalla sede (il cardine di una porta
dove sempre vivesse. -parere uscito dallo scatolino: far sfoggio nel portamento
come un milordino, / che parrò uscito dallo scatolino. = dimin. masch
noi? ». 4. uscito da una tana (un insetto).
or così 'l mondo del suo perno uscito, / eccol tutto ntronato, eccol per
. doni, 2-86: il cavaliere, uscito del letto e corso al luogo,
e. gherardi, cxiv-20-185: è uscito il primo tomo contenente... l'
potesse mai essere accaduta al 'sighnor'avvocato uscito di casa 'sehr umwòlkt', così per tempo
: -che fate messer castruccio? -sono uscito di casa per facende secondo il mio solito
. buonarroti il giovane, 9-657: uscito era uno sciame / di zingani o di
venerando che per si fatta cosa era uscito di schermo. -senza schermo (con
tenuto stretto. bernari, 5-281: uscito dal basso don tremendina, con il
che reggeva l'angelo, onde egli uscito caminava per lo palco e, giunto
la qual così per tempo / sono uscito di casa, è perché amore /
: il mercoledì ventisette di luglio, uscito abd-allah dal bagno e gittatosi a dormire
in mano. -per estens. uscito dalla sede normale, disaroliva, i-1-369
, 19-99: io non fu'appena uscito fuor dell'uova, / ch'i'ero
si è aperto (un uovo); uscito dall'uovo (un uccello).
. 8. region. uscito, sbucato. p. levi,
, 19-99: io non fu'appena uscito fuor dell'uova / ch'i'ero il
. morelli, 162: tolto moglie, uscito di manovaldi e mancando la roba,
luciano], iii-3-76: così dicendo sono uscito: essi lieti e senza impaccio si
. buonarroti il giovane, 9-657: uscito era uno sciame / di zingani o di
, 3-183: poco primaegli se n'era uscito, voltando le spalle di uomo gagliardo,
casa, sciocconàccio: vo'mi parete uscito di voi, alle pazzie che vo'dite
sciolta. -sciolto dal mondo: uscito, con l'ingresso in un ordine
, 11-66: egli, che era già uscito di parma e inviato per andar drieto
tra 'fiori un giovincel serpente / uscito pur mo'fuor del vecchio scoglio. ariosto
scoglio. ariosto, 17-11: come uscito di tenebre serpente, / poi c'ha
'l mondo tutto vedesse dalla sua scuola esser uscito uno scolare tanto rubello. vico,
dalle vostre né da altre stampe è uscito libro più scorretto e più sconcacato di questo
vire d'argent'... purtroppo è uscito sconciato da errori di stampa.
era da desinare, disse con un sorriso uscito di bocca de la sua prudente magnanimità
. signora, le ho detto, sono uscito di casa con unmazzo di fiori di pesco
droghe). 4. ant. uscito fuori; nato, generato. boccaccio
bollicoso, che in uona parte è uscito del crogiuolo. = voce dotta,
l'estratto del leopardi: è già uscito nella « rivista d'italia », un
quando un poco d'omore ne fia uscito, imbiuta la scorticatura con terra bianca
. -in partic.: che è appena uscito di cottura e ne conserva tutto il
scottava, erachiaro che nessuno di noi sarebbe uscito vivo. -essere di provenienza illecita
. gadda conti, 1-22: appena uscito dal paese, per scrollarmi di dosso la
sbarbato con tanto scrupolo da sembrar appena uscito dalle mani del barbiere. carducci,
lui cortese. campofregoso, ni-34: uscito poi de la noiosa scola, / giunge
figliuoli chi senza licenza del padre è uscito di casa la notte per qualche suo poco
4-57: ch'io per me son quasi uscito del senovellino, 75 (127)
con una squadra di fanti ai servizi era uscito all'alba a battere la campagna alla
, xiv-231: se tuo marito sarà uscito, poni un fazzoletto oscuro o un pezzo
mi son segnato bene; perché, appena uscito di casa, ho riscosso certi danari
di questo, vi aviso, che sia uscito da me: ché mi faresti danno
il tenente rizzo e quando poi è uscito [il partigiano] aveva i segni
e bello / seguie uno sparver di pugn'uscito / a una donna. ariosto,
crescenzi volgar., 10-3: di nidio uscito, di ramo in ramo [lo
'fiori un gio- vincel serpente / uscito pur mo'fuor del vecchio scoglio.
non arebbe però voluti tre, / ch'uscito sare'fuor del seminato. aretino,
tre [colpi], / ch'uscito sare'fuor del seminato; / pur si
gli cavate del seminato. -fuori, uscito dal seminato: impazzito, sconvolto.
dài nel fanatico / e mi rassembri uscito / del seminato. -portare qualcuno
un altro caimano apparve improvvisamente. era uscito da un ammasso di piante acquatiche che
lo 'nfemo, / po'che n'è uscito un che v'era chiavato, /
e fo pazzie com'uom del senno uscito. cicognani, v-1-227: le ànno impedito
, non solamenteè il presente mondo del sentiero uscito del primo, del quale ai sopra
a metterci più sentimento. -parere uscito di sentimento: sembrare inebetito. giuliani
noi conoscessi te del vero sentimento essere uscito. idem, v-209: la qual cosa
, tante ti ricordo, se date, uscito forse del diritto sentimento, noi vedi,
sano, tutto si rallegrò, parendoli uscito d'un grande intrigo. chiari, 2-i-66
svegliato intendere e di facile sentire è uscito dalle loro mani, egli correrà sempre
/ ti ho oltrepassato.. / uscito dalla parabola / tu o io dall'inseguimento
: il popolo aveva una strada sola: uscito da quella si perdeva subito, una
si schiuse. -sembrare, parere uscito dal sepolcro: essere cavernoso (la
ma l'ansaldi non obbedì, anzi, uscito dalla città, fu così temerario e
l'ivo. « credevo che fossi uscito dalle serali e tornassi a casa..
. tornasi di lampedusa, 82: uscito dal turbine rumoroso dei dissidi civili,
harem. angioletto, ii-71: uscito fuori iacob et entrato nel serraglio delle
dee., 1-4 (1-iv-60): uscito fuori e serrata la cella con lachiave,
dee., 7-8 (1-iv-637): uscito della camera, la serrò fuori. de'
, giammai non posò, ricevendo ogni uscito di suo paiese o per malefizio o per
a soppressami, / e col tabarro uscito fuor de'gangheri / delle spalle, e
o da campagne, / se 'l lupo uscito di nascosa grotta / e l'orso
agg. che fuoriesce o è appena uscito dall'involucro ninfale (un insetto,
: dicesi dei bozzoli da'quali è uscito il baco divenuto farfalla e che per
inparticolare, del baco da seta che è uscito dal bozzolo. 7. lattes coifmann
, 295: mi ricordai ch'ero uscito di casa senza un soldo in tasca
: chieggo riverente perdono, se sono uscito dalla mia sfera. è debito d'
spirito che sferrato dagli abissi infernali sia uscito a sparger per la terra sce- leraggini
ii frontespizio, 334]: appena uscito all'aperto, si recò dal contadino che
consiglio dei ministri. 3. uscito in gruppo da uno stesso luogo.
del bal- ducci... era uscito alle sette emmezzo dopo un caffè-corretto a
dirimpetto alla casa mia un certo giovine uscito allora allora di collegio,..
idioma filunguello e fringuello s'appella, uscito ne fosse il verbo 'sfringuellare'.
f. f. frugoni, vii-298: uscito ch'ei fu di casa di tardione
/ solo i teucri affrontar di schiera uscito, / né sia chi retroceda,
all'intorno, come un can barbone uscito dall'acqua. collodi, 488
ha messo il tremito addosso di vederlo uscito di casa. = forse incr.
rimorso del colpo, che gli era uscito di mano, e, nello stessotempo,
, madido di vapore come se fosse uscito lui stesso dai caldaio.
. d'azeglio, 6-24: n'era uscito illeso e se l'era svignata senza
machiavelli, 14-ii-425: di pisa è uscito assai gente per la fame e venute
guarini, 317: - m'era uscito di mente che dianzi grillo mi chiavò
. cicognani, 9-48: chi era uscito? forse quel giovanotto insignificante col cappello
foglioline appena sguainate. 4. uscito da un luogo. v. borghini
per significare il medesimo, sarebbe forse uscito col suo 'metter pensiero'('méttili pin-
di un archivio che qualsivoglia strumento indi uscito o ivi conservato seco porti il sigillo d'
calorite è di color verde come se fosse uscito di succo di erba, la quale
sillogistico teologo del capitolo, una volta uscito dalla cuna e seduto a ragionare in confidenza
sillogistico teologo del capitolo, una volta uscito dalla curia e seduto a ragionare in
mazzini, 55-294: quand'io, uscito dalla fortezza di savona, mi ritrassi
il popol siziente; / è della pietra uscito = voce dotta, lat scient
due anni in una stanzetta murata ma uscito con cinque minuti di anticipo: steso
per il braccio il prete che era uscito in pantofole e slittava. -scivolare
spinto, ché, se ben le è uscito, non ardisce di slungarsi da lei
com'io non son già de la mente uscito. patrizi, 3-88: il tasso
volte egli non solo era pronto, ma uscito di casa. foscolo, xv-208:
alterata, confusa, sconvolta; uscito di senno. novellino, xxviii-879
una stretta d'angoscia, non fosse uscito di senno... la sua voce
sminorato, agg. ant. uscito dalla minore età. f.
tutto e passò zitto, / e, uscito fuor di strada un tal pochetto,
da cinquanta camions. -per estens. uscito di scena (un attore).
, i-iiq: era soddisfatto di essere uscito. non già per ripicca contro la fidanzata
(un animale). -anche: uscito dalla condizione di nidiace.
io lo conosco; / perché t'è uscito il manico all'accetta, / tu
: il mercoledì ventisette di luglio, uscito àbd-allah dal bagno e gittatosi a dormire
216]: oh che libro è uscito da bologna da un certo vogli contra
valerio massimo volgar., i-664: uscito dei muri della cittade nella quale dimorava
, io non mi sia. -costui è uscito del solco, e se i putti
in sorgere dal letto, poiché, uscito appena dalla mia stanza, mi veggio
il fiume si doveva forzare là dove, uscito dalle gole montagnose... dopo
l'italo strale, di sue mani uscito, / a sommo il petto si piantò
suonare. calvino, 12-134: sono appena uscito di casa e sento suonare un telefono
invece fischi. baldini, i-274: uscito poi di lì, gettò giù..
che è il più potente sonnifero mai uscito da penna d'uomo. 7
: cercavano con occhi sonnosi donde fosse uscito quel grido. 2. per
braccio a soppressarsi / e col tabarro uscito fuor de'gangheri / delle spalle,
loro potenza. cesarotti, i-xxxiv-229: poiché uscito egli [il papa] di roma
gli stendardi fuora delle porte et essendo uscito già una parte dell'essercito, sopragiunse
: ei di la vacro uscito, in più secreta / stanza ricovra e
., indi sbattete metà dello stesso liquido uscito dalle uova con 4 rossi d'uovo
. pavese, 4-84: « sono uscito per fare il pezzente ». «
alla sorte, e il tuo fusse uscito tra quegli che si dovevano riscattare,
che il mio temo non è ancora uscito, come oggi per esempio, io
da un luogo, che ne è uscito. gualdo priorato, 7-71: la
sorta, ferma. 2. uscito dal sepolcro (anche con riferimento a cristo
: or quale è questo amante / uscito di sotterra / tanto improvvisamente? / non
... incontenente che lo spirito sia uscito dal corpo metterete sotterra questo corpicciuolo:
, 7-577: pareva proprio un morto uscito di sotterra per attendere, così come poteva
1-iv-260: or quale è questo amante / uscito di sotterra / tanto improvvisamento? buonarroti
il rasoio] ritornato all'aria e uscito fori della sua guaina, vide sé essere
stava, sarebbe di notte entrato ed uscito che uomo niente non se ne sarebbe avveduto
? loredano, 1-23: adamo, uscito a pena dalle mani di dio, che
10-58: d'un tratto, come uscito di sottoterra, alle nostre spalle appariva uno
molto per comprendere che dal bosco era uscito il fidanzato tanto temuto dalla promessa sposa
allegoria l'autor nostro vuole dimostrare come uscito della medesima sozza del peccato che avea
. zionare che uno, il 'tango'uscito 'dalle taverne argentine'e che
: per ammazzare il tempo, sono uscito verso sera, col fucile in ispalla
casa,... benché, uscito d'adolescenza, il peso del secondo nome
, 236: era quella stessa notte uscito dalla città per ricevere così importante soccorso
scarafaggio liscio e lustro..., uscito dalla sparila, ravvoltator di pallottole immonde
. buonarroti il giovane, 9-803: uscito al ciel dalla più tetra bolgia,
/ poich'appena dal sen del nulla uscito / fiero dragon le belle faci ha sparte
. buonarroti il giovane, 9-657: uscito era uno sciame / di zingani, o
, sarai. 3. politicamente non uscito. alfieri, 5-108: ahi fiacca
62: giovanni vostro di maestro bernardo è uscito di galea et è lo spasso di
di bello. verga, 8-261: era uscito per condurre a spasso nicolino. bernari
scarafaggio liscio e lustro,... uscito dalla spatila, ravvoltator di pallottole immonde
cesari, ii-18: dante dovette essere uscito daa quel buio e fumo d'inferno
speciosissimo della penna di v. s. uscito di fresco alla luce delle stampe,
appresso alla spedizione di queste lettere, uscito il duca di nizza con sette soli cavalli
. p. levi, 3-139: sono uscito fuori, e c'era uno stambecco
fondo. 2. figur. uscito da guai e intrighi. adr.
adr. politi, 1-644: 'spelagato': uscito del pelago e, metaforicamente, uscito
uscito del pelago e, metaforicamente, uscito d'intrighi. spelagato2, agg
unto e bisunto, / ch'allor allora uscito era d'un orcio.
lui sottigliatissima e totalmente smunta, per esserne uscito tutto l'avesse offesa. quell'umore
1-34 (i-428): ser capocchio, uscito fuor di sé del tutto per sì
: passò quasi inosservato, quel volume uscito a firenze in mille copie, a spese
spezzate, mostra tuttavia il primo getto uscito dal fuoco e dall'onda de'cataclismi.
in su 'n un crocicchio, / uscito d'una valle in un gran bosco,
6-23: dalla critica psicologica è uscito un petrarca romanzesco, un sant'agostino
pianto / era per mezzo de lo colpo uscito. dante, vita nuova, 38-10
spirito, che, se ben le è uscito, non ardisce di stangarsi da lei
spiuma. spiumato4, agg. uscito dai margini. r. bonghi
mi- rabil notte ond'è quel sole uscito / che al sol dà luce e tutti
mal pasciuto e gonfio / di tana uscito, ove la fredda bruma / lo
bibbia volgar., vii-108: chiunque sarà uscito e averà fuggito li caldei, i
/ io, che con lui t'era uscito a fronte, / per prigion preso
ognuno di voi è spoppato non solo e uscito b. croce, iv-12-457: questa richiesta
che in quel giorno il fuoco sarebbe uscito dalle sue latebre per entrare in connubio
v'adoperò per nascondere le sproporzioni dell'architetto uscito secondo l'uso ordinario delle moderne ridicole
. baldovini, 2-2-12: n'è uscito / di casa vostra un altro [diavolo
, educare. comisso, 12-41: uscito di prigione, fu subito accolto da keller
di parata. assarino, 2-ii-95: uscito il marchese villa co'suoi cavalli da
424: tu, di tra i pastori uscito, / vedesti intorno lo squallor dei
gli arma e 'l busto, / come uscito di tenebre serpente, / poi c'
letto del fiume, / e questo, uscito fuora, / danneggiato aver molto le
della critica. montale, 15-277: uscito appena dall'adolescenza / per metà della vita
, 2-iii-1884], 156: un ibrido uscito con tutta probabilità dall'incrociamento avvenuto fra
lavorato fino alle tre: alle tre sono uscito per impostar delle stampe. pascoli,
barone. 3. ant. uscito allo scoperto (un animale).
e. cecchi, 13-239: la sera uscito, e conversazioni stupidamente stancanti.
che vuo'ci faccia? oramai gli è uscito tutto di mente. perché vuo'stare
sta / che, poi che, uscito, in altra stanza entrò, 7
ah! baldovini, 2-52: n'è uscito / di casa vostra un altro [
, 1-40 (i-474): era cocco uscito di cucina senza lume e non veggendo
... si cominciò uno fuoco uscito di sotterra... e vennesi distendendo
l'ultimo volume della mia istoria, uscito pur ora a luce, sarà l'ultimogenito
po'in ritardo per recensire un libro uscito da sansoni l'anno scorso (giulio herezeg
poi che tutto fu del preso stordimento uscito, quivi, sanza niente parlare a quelle
, ii-240: quando s'è delirato (uscito dal solco, detto 'lira'presso i
fine del membro, facilmente ci sarebbe già uscito di mente il principio di lui.
non c'è stato nessuno che una volta uscito da quelle stanze... non
i sentieri impantanati. -figur. uscito fuori. govoni, 9-30: domani
odor del ratto, / della buca uscito fuore, / corre dietro a quell'odore
p. levi, 3-139: sono uscito fuori, e c'era uno stambecco stravaccato
marchi, i-691: quando egli fu uscito, cominciò a guardarsi intorno e a pensare
stravenato in quelle interne parti della testa è uscito poi tutto tutto tutto. zambeccari,
ritornò come straviato; non era mai uscito da onigo di piave, e montebelluna con
boiardo, 1-16-32: come un demonio uscito dello inferno / fa de'nemici strazio e
, i-411: subentra il damerino che par uscito piendo incantesimi. pergamini,
che ride da solo / perché è uscito anche lui di prigione stanotte, /
e'sarà morbido e soave e che, uscito su, non faccia strepito nella
ricorri. battaglini, i-257: viddesi uscito da'strettoi che lo avevano sì altamente oppresso
ariosto, 12-77: se 'l lupo uscito di nascosa grotta, / e l'orso
cosa, tutto si rallegrò parendoli essar uscito d'un gran laberinto e a un tratto
strologare molto per comprendere che dal bosco era uscito il fidanzato tanto temuto dalla promessa sposa
criseida reddìo. sacchetti, x-48-14: uscito fuori lapaccio, studia il fante che selli
civiltà, qualora uscito dalle sponde logore si dissipa il regai
giuglaris, 69: da che, uscito a fare il prologo adamo, per
in chermisi a tre suola, è uscito / quasi di sé. 6.
il rasoio] ritornato all'aria e uscito fori della sua guaina, vide sé essere
. m. adriani, v-257: uscito fuori un giorno con minor pompa dell'usato
del non meno ardito libro 'delle incantazioni'uscito nel 1520, e dell'opera 'del
1-xxix-224: un largo sbocco di sangue uscito da'vasi pulmonici e susseguito per più
non è nel pieno delle sue facoltà; uscito di senno (una persona, anche
emperciò che -svariato di mente-, uscito di senno. quanto la cosa è
ma ben parea quel suon dal cielo uscito; / trombe trombette maschere e sveglioni
città). monti, x-2-336: uscito intanto / era vulcan dalla tremenda buca
, ma piacevole libro sull'argomento, uscito ora in francia... è centrato
abitazione. 2. per estens. uscito dai binari, deragliato. de amicis
d'azeglio, 6-24: n'era uscito illeso e se l'era svignata senza uno
all'intelligenza. cesarotti, 1-xxix-41: uscito il giovine dalle scuole elementari,..
del mare]. 5. uscito dalla propria sede naturale, slogato (un
attorno al mio primo saggio gaddiano, uscito nel fascicolo di soiaria. verbali del
2-54: trovò certa sua scusa dello essere uscito a quella foggia travestito, e così
l'estratto del leopardi: è già uscito nella 'rivista d'italia', un poco tagliuzzato
ne può menzionare che uno, il 'tango'uscito 'dalle taverne argentine'e che esige nella
sa che io dalle scuole vi sono uscito tavola rasa e dipoi non ò più studiato
. gozzano, i-796: andrea era uscito allora, dopo aver passato tutto il
aberrasse, statim dicimus: 'egli è uscito de'gangheri. è uscito di tema
: 'egli è uscito de'gangheri. è uscito di tema. è uscito di traccia'
. è uscito di tema. è uscito di traccia'. 2. soggetto
con mio cugino cassabile; e nè uscito male... ti gioveranno gli 'arresti
bembo, 5-142: con pochi altri uscito la mattina per tempo del castello a predare
, 268: ma appena il vascello era uscito di porto, quando eccoti da un
. cesarotti, 1-xviii-61: non deve esser uscito di mente a miei uditori l'esperimento
el caldo della loro disonestà fue loro uscito da dosso. straparola, ii-188: gli
la boite radiofonica. ora ne sono uscito: e teoricamente dovrei avere via libera per
un sacco che sembra un viscere rosso uscito adesso da un addome squarciato, spalanca
: uno stormo, non so da dove uscito, di letterati, andava posando i
una similitudine, come rinvigorito, poi che uscito fu della selva,...
invece ha voluto sfruttare tutto e ne è uscito spesso fu creduto, si affacciò da un
so onde diavol tu ti sia / uscito col superbio tuo testione. caro,
mi cen- cischio com'un pedestre / uscito dalla gran zuffa tesalica. 3
più timido di lui, non sono uscito fuori del territorio della mia citta- duzza
1-191: sono andato considerando il sangue uscito dalle vene delle braccia de'tisici,
« indovinate mo'come chiamano chi, uscito dalla fabbrica de'maestri, dèe fare la
solamente è il presente mondo del sentiero uscito del primo, del quale di sopra toccai
ha parlato troppo a lungo o è uscito dai limiti della convenienza). scala
sto ritoccando, sento già che sia uscito dal torchio di londra il libro del signor
klopstock. spallanzani, i-273: è già uscito dai torsezza de'suoi rami, quando
che grossezza di cervello! egli ti sarà uscito di mente. 4. che ha
. valerio massimo volgar., i-664: uscito dei muri della cittaae nella quale dimorava
tua, che tu non se'ancora uscito della tua casa, né di tra '
: fattosi negli occhi come chi è uscito del senno, mi traboccò d'un calcio
aberrasse, statim dicimus: 'egli è uscito de'gangheri. è uscito di tema
: 'egli è uscito de'gangheri. è uscito di tema. è uscito di traccia'
. è uscito di tema. è uscito di traccia'. monti, xii-2-4: nulladimeno
non sembrerà di esser peranche a trafatto uscito dalla sua scuola, ed ella varrassi ancora
trafelatissimo,... era subito uscito per rintracciarmi. bartolini, 15-391: il
bardoni toscani. gherardi, 2-iv-286: uscito della camera sua alfonso e giù per le
signore, quale poco avante violente si'uscito da quisto afflitto corpo. trissino, 2-1-252
]: alla 55ma sanremo non è uscito nessuno. ha fatto l'andatura, da
passare alla finestra della casa donde era uscito quel tradimento. temanza, io:
tristo calle. boccaccio, 1-iv-367: uscito come disperato da vi- negia, d'
un liquido). - anche: uscito dal proprio alveo, tracimato, straripato
canaletti. 2. per simil. uscito furtivamente da un luogo (una persona
demonio: « io son per ingremirti / uscito fuor della propria contrada; / e
del vostro stato. brusoni, 169: uscito però di torino con valide forze di
, 8-182: il futuro scrittore appena uscito dall'adolescenza vide il figlio del portinaio titolare
. g. gozzi, 562: uscito un tempo dalle colonne di ercole e
sino a scoprire che il giovane, uscito dal riformatorio, ha ucciso un bianco in
. i. frugoni, i-13-6: l'uscito di suo giro umor discorde, /
trattétto che favellandoti dei vecchi m'era uscito di mente. -vezzegg. tratticèllo
, 268: ma appena il vascello era uscito di porto, quando eccoti da un
forziere. buonarroti il giovane 9-657: uscito era uno sciame / di zingani, o
colubro mal pasciuto e gonfio / di tana uscito, ove la fredda bruma / lo
assai avanzata. cattaneo, vi-1-123: uscito con riputazione di raro matematico dell'accademia ai
a firenze. -che è uscito completamente scagionato da un'accusa, da
abusando triste ange fuor di senno uscito, / sen va piangendo, ove il
lode che mi date, come dono uscito di mano a la naturai gentilezza di voi
aspetti; né in appresso egli è uscito mai dal mediocre, eccettuatane la trivialità
qua furono trovate, di dove è uscito tanto argento e tanto oro e tante altre
ultimi mesi. tondelli, 99: sono uscito da un tunnel, solo ora mi
turbine. tornasi di lampedusa, 82: uscito dal turbine rumoroso dei dissidi civili,
in pace, quando per morte è uscito dalle turbolenze di questo mondo e venuto alla
messo a segnare il posto del lettore uscito nel corridoio del treno per attaccare discorso
1-230: notato il giovane essere allora uscito del guscio e novellino, pensò di coglierlo
che quasi in tutto uguanno non sono uscito più a pescare con la gatta, che
che l'ultimo volume della mia istoria, uscito pur ora a la luce, sarà
firenze, che avevo 15 anni ed ero uscito allora dall'umaninitarista anticoloniale e antimilitarista.
verme sta / che oi che, uscito, in altra stanza entrò, 7
baldi, 408: un toro, uscito d'una selva, veduta una immagine di
ii-144: per mia mala sorte mi è uscito di mente il nome di quel possessore
medesimo giorno. botta, 6-ii-372: era uscito all'alto mare con un'armata di
nuovo problema da cui non sono ancora uscito. -liberarsi da un laccio,
come il sonetto rinterzato che il poeta uscito di giovine non usò più mai.
xix-116: assicuratelo ch'egli non m'è uscito dalla memoria. alvaro, 9-157:
croce, ii-13-163: dal passato era uscito il presente di cui essi erano orgogliosi e
deve avercela con me perché l'ho uscito con quest'acqua, perché io lo porto
per fratello. = deriv. da uscito. uscito (pari. pass
= deriv. da uscito. uscito (pari. pass, di uscire)
come quei che con lena affannata, / uscito fuor del pelago a la riva,
. cesari, 1-2-5: paolo adunque uscito di tessalonica, dove rimaneva col cuore
, giammai non posò, ricevendo ogni uscito di suo paiese o per malefizio, o
, 1-191: sono andato considerando il sangue uscito dalle vene delle braccia de'tisici,
cascò giù, e il nero sangue uscito da esso gli riempiè il seno.
l'italo strale, di sue mani uscito, / a sommo il petto si piantò
secondo l'opere suoi costui dovea esser uscito di quel mal sangue di giuda scari otto
poco conveniente, ch'un così degno giovane uscito d'un sì alto re dispensasse i
una tavola d'apelle, un marmo uscito dalle mani di prassitele. praga,
mantegna invaghito sempre dell'antichità, subito uscito di fanciullezza cominciò a ricercare e con
del principino, che aveva ricevuto appena uscito dalle fasce. moretti, ii-1120: baldini
mancavano allora nelle buone famiglie; benché, uscito d'adolescenza, il peso del secondo
7-537: settimo, appena pubere, uscito da una malattia, soffoca la sua rifiorita
impazzito (per lo più nelle espressioni uscito di cervello, di sé, di
la neve. porcacchi, i-249: uscito fuor di se stesso, si partì dal
3-7: per sì fatta cosa era uscito di schermo. casalicchio, 175: un'
asseriva essere il povero mercante senza altro uscito fuori di sé o ubbriaco. g
. g. gozzi, i-13-7: quasi uscito di sé per l'allegrezza. giuliani
muratori, 6-263: quell'altro giovane, uscito di fresco dalle scuole.
. 14. locuz. - uscito dall'uso: non più usato nella lingua
, sulla traccia del tasso che era uscito da un altro cunicolo. -con
e vagando. boccaccio, viii-1-21: uscito adunque in cotal maniera dante di quella
1-i-1979: verso le undici e mezzo era uscito dalla mensa e per mezz'ora aveva
è forse il maggior male che sia uscito del vasello di pandora. -recipiente
tutt'oggi? ghislanzoni, 18-184: uscito dalla sala in compagnia di un vecchiotto dai
: spesso si tradiva quando, appena uscito dal caffè, dava a vedere con il
spaventato, / che parca un veltro uscito di catena, / fuggendo a tutta briglia
in grande abbondanza. busca, 65: uscito, trovava chi gli dava delle venagioni
de'mori 275: essendo io finalmente uscito di debito con esso voi per conto di
, 5-207: il bambino, tosto che uscito del ventre della madre ne veniva in
: aperse coraggiosamente la vetriera, e uscito sul poggiuolo, sporse mezza la persona
pavese, 5-146: il padre era uscito fuori con la lampada in mano, senza
vetturin bestia sì destra, / ch'uscito ei pauroso fuor di strada, /
cagion l'impero / gli sia di mano uscito. lorenzo de'medici, ii-22:
varchi, 8-2-95: a che è uscito de'gangheri, o ha dato il cervello
in tutto contrari; non era prima uscito di firenze, che scrisse una villana lettera
dal travaglio dell'animo se ne era uscito infermo. fagiuoli, xii-139: da minacce
bona, anc sia stuparich, 1-46: uscito dal bagno, vedendola avvolta nel pianeta
la quale, notato il giovane essere allora uscito del guscio e novellino, pesò di
sappia dunque ch'io non sono mai uscito né uscirò da recanati, non conosco
: buona vita, signori! io sono uscito / nella scena, perch'io son
organi hanno tal grado di sviluppo che uscito dall'utero materno può esercitare le funzioni della
sanctis, ii-341: ma ciò che è uscito dalla fantasia, è una creazione indipendente
gemelli, il primo de'quali sia uscito per aborto fuori del ventre materno.
ché io nella vulva non morii? perché uscito del ventre non iacofone, 45-12
la porta / cui, chi n'è uscito cavalca, 20-559: francesco.
zapatista di liberazione nazionale (ezln) è uscito dalla regione compiendo quattro attentati, facendo
voce il numero che si prevedeva sarebbe uscito uguale su tutti e tre (o
perdeva pagava tante monete quante il numero uscito, il vincitore le intascava.
piè zoppo, e fuor di strada uscito, / non salir, ma saltare audace
a soppressaci. cicognani, 3-237: era uscito, da un andito di fianco,
letteraria », gennaio i960]: è uscito in america 'mexico city blues',
salutare, è un settore decisamente uscito dalla nicchia. = comp.
pass, di deragliare), agg. uscito dalle rotaie (un treno).
(un vasodilatatore) e di essere uscito dopo il primo tempo perché è scoppiato.
era ancora un pezzo di carne appena uscito dal freezer. = voce ingl
la prima sventagliata di kalashnikov, è uscito un po'di fumo, il fucile a
il gangster breeck chiede se, uscito dalla repubblica di oliva, potrà far fuori
bangladesh) era sbarcata nel kosovo appena uscito dalla guerra con 5 milioni di dollari
, 81: forse non ne sarei più uscito se una mattina il direttore dell'albergo
p. verri, 2-i-1-31: è uscito dall'emporio delle belle cose da brescia
fa in sardegna, quando da poco era uscito da sellerio il suo 'apologo del giudice
un'afta alla gola... sono uscito solo per qualche mezz'ora, tanto
di lira. faldella, 15-118: uscito dal caffè, mi imbattei in due bambini
1-ii-2006], 41: è da poco uscito un libro intitolato 'un universo diverso'.
attori del teatro nazionale ed era appena uscito un libro in lingua farsi sul teatro europeo
che lui non capisse, e sono uscito. r imbarcata2, sf. evoluzione
e. corradini, 1-170: lo rivedeva uscito di collegio, all'università, accogliere
repubblica [9-vi-1995]: sul libro, uscito nel '21 a prato, si accanirono
gita di pinerolo, non sono più uscito di barriera, e non la faccio servire
rubata una cesta di polli mentr'era uscito a processione. e i ladri gli si
moravia, 28-277: lo sciangaiese appena uscito dall'ufficio corre a quello che oramai
: era il miglior scolare che giammai fosse uscito dalla scuola tacitista. r taco