(v.). / dinanzi all'uscio un dì ficcarti il maio / il qual
turco, ancor non tappo / l'uscio di questo mio rustico greppo.
, gine / giungente nuova all'uscio sposa, / chi te, già prima
uh po'di pan che vada all'uscio: / pulcino, i'ti farò tornar
, il detto serrarne, sì che l'uscio e smurato e aperto rimase. l
,... apparecchiato sarete all'uscio, e gittaràwisi in groppa.
della congiura. faldella, 4-226: l'uscio della tribuna, che nel grosso delle
elena entrò; suo marito chiuse l'uscio a chiave, con un grugnito di
: in punta di piedi guadagnarono l'uscio e silenziosamente, a gatto,..
viene il marito, e trova impaniato l'uscio, e vassene a fare altro.
telaio di una finestra, di un uscio, ecc.). cennini
di finestra impannata o per un fesso d'uscio, lasciarsi vedere e i loro amanti
, imparata, andarono e bussarono l'uscio. bandello, 1-9 (i-119)
in su / che hanno imparato l'uscio. s. maria maddalena de'pazzi,
gli imparati contrasegni, sentì che l'uscio fu aperto ed entrò dentro. speroni,
dànno dell'asino e lo mettono fuor dell'uscio per ricompensa. paolieri, 2-21:
per le contrade, che da un uscio ad altro si vanno prestando e rendendo certe
stato buono il serrare a chiave quell'uscio di dietro. io voglio ancora impestiar
franchi, 2-2-19: oh, l'uscio è impestiato di dentro. tic
detta porticciuola del cassero si faccia un uscio nuovo grosso impiallacciato di ferro.
, 1-83: lo fermò [l'uscio] in fondo con due o tre mattoni
il sangue dell'agnello e impiastrassene l'uscio dinanzi. sacchetti, 24-29: tutti
vidi presso a parma in su n'un uscio / villani scalzi, cinti di vincastri
1177: la chitarra impiccata dietro l'uscio. -crocifisso. carducci,
io: ciascuno ha l'impiccato suo all'uscio. luca pulci, 3-95: e
ciascuno ha il suo impiccato a l'uscio. nieri, 66: chi per un
altro, avevano il loro impiccato all'uscio. 8. dimin. impiccatèllo:
è sprofondato. pascoli, 1497: l'uscio era imporrito e trito a mo'/
d'annunzio, iv-1-488: innanzi all'uscio della stanza di giuliana m'arrestai,
scendere piano le scale, aprire l'uscio e trovarmi sul prato, fu un'impresa
lei giunse all'improviso, e picchiò l'uscio. v. franco, 321
tarchetti, 6-ii-624: uscendo dall'uscio sdrucciolai e lasciai la mia nobile
improntitudine de'parenti che gli piangevano all'uscio e pregavanlo che lo liberasse, consentì
ha avuto rispetto di venire a romperci l'uscio, quando voi eravate in casa,
. trovare vuscio imprunato; essere l'uscio imprunato: non esservi la possibilità di
entrare dove si vorrebbe; trovare l'uscio chiuso. 1. nelli, 2-3-3
. nelli, 2-3-3: ho trovato l'uscio della signora imprunato; non si passa
si passa. cantù, 92: l'uscio è imprunato: c'è la faccia
: scopri tu in oltre appresso all'uscio quella donna in alto affare, tutta venustà
, cantando, fassi in su l'uscio. carducci, 999: via passasti con
saputo dire più tardi se aprì l'uscio d'eugenia invece del suo solo per
: il dipingere un'orinale sopra l'uscio del dottore..., il dire
a suon di mazzate lo incalzò fino all'uscio. pirandello, 5-514: non potevano
incappiato, barcollante, vien condotto sull'uscio al cospetto del macellaio, abbia quelle
mondo i-40: papà incatenacciò l'uscio. -per estens. tenere rinchiuso
ant. chiuso col catenaccio (un uscio). tommaso di silvestro, 69
tommaso di silvestro, 69: l'ultimo uscio della prescione era incatarciato forte, ma
incatorciato per bene le imposte dell'uscio, ascese al soccorso di eponima.
. fantoni, iii-26: tre volte l'uscio schiudere tentai, / mi richiamò tre
scavato. bracciolini, 1-15-18: l'uscio ha per entro un dubbio calle errante
ci picchia a bono; è chiavar l'uscio di sotto ',... cioè
ma 0 più tosto inchiodare e inchiavardare l'uscio. ojetti, da mezzo giorno in
. v.]: 'inchiavacciare * l'uscio, serrarlo a chiavaccio. di mal
agg. chiuso a chiave (un uscio, una stanza). nievo,
camera,... hai serrato l'uscio, che sai che, tirato appresso
ambra, xxv-2-386: ma oh! l'uscio è 'nchiavi- stellato. che diavolo /
, 36 (627): fu sull'uscio, vide colei che aveva parlato,
è morto; ci hanno inchiodato l'uscio, come vedete. lucini, 9-67:
di allora che inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo / portafortuna, /
: vedendo il cugino trao inchiodato sull'uscio, rimpiccinito nel soprabitone, gli porse da
, 440-17: lì sopra all'entrata dell'uscio dell'inchiostro. testi non toscani,
, 1-531: una rozza stuoia all'uscio ha forza d'incitazione a maggior superbia che
incontro a noi si spalancò di botto l'uscio di un bagno: una ragazza e
jahier, 42: quando s'accosta all'uscio di casa si rasserena d'incanto,
, i-7-191: io ho però l'uscio di casa mia di verdi e intrecciate palme
un'* ette '/ tra l'uscio e 'l mur d'un'anfibologia.
uomo, la donna l'attende dietro l'uscio di via. correnti, 31:
due malaccorti coniugi... infilarono l'uscio. pea, 1-137: infilò
1-11: antonio si gittò appiè dell'uscio e stette infino presso a nona, pregando
una di queste punizioni materne inflitte a uscio e finestre chiuse e rasentanti la sevizia
: con furia tutto infocato entrò dentro all'uscio, né fu sì presto che vedesse
cise amore / che del vostro piacere armato uscio. bandello, ii-960: fur sempre
14. locuz. -innamorarsi al primo uscio: accendersi d'amore per la prima
conveniente... innamorarti al primo uscio. -innamorarsi in chiasso: dedicare
aprir si sole / che si dischiuda l'uscio al dì nascente. -ant.
ogni banda. bersezio, 4-419: l'uscio doveva essersi aperto, ma su cardini
: gli artigiani stavano tutto il giorno sull'uscio delle botteghe, quasi tutte inoperose.
ti darò il san biagio e l'uscio addosso. alvaro, 16-182: bastò questo
luogo, e spera, tocco l'uscio, / tosto insaccar. lippi, 2-54
io m'era dilungato dieci passi dall'uscio quando m'accorsi ch'io non sapeva
(581): l'amico era sull'uscio, a sedere sur un panchetto di
d'inserrarlo ben bene, gli lasciò l'uscio aperto. carducci, iii-9-62: egli
'nserrao. iacopone, 77-17: oline uscio ha enserrato, / che no i venga
il padre della famiglia e inserrarà l'uscio, voi incominciarete a stare di fuori e
a stare di fuori e picchiare all'uscio, dicendo: signore, aprici; ed
, 66-n: la 'ngratituden forte temme l'uscio 'nserrato. g. brancoli [
uomo. moravia, xiii-282: l'uscio si aprì dolcemente e lui si insinuò
p. fortini, iii-103: l'uscio che vi parve entrare fu quello de
virginia intese / quei colpettini al grande uscio del cielo. d'annunzio, i-465:
4-25: -ora dove si trova? -all'uscio ch'aspetta. - vestita, s'
di vesta, accusata d'adulterio, uscio d'una nebbia d'infamia.
onde 'l mio amor, anzi furore uscio, / per che giungeti foco al foco
): andò cercando a testoni l'uscio che metteva a una stanza più interna
cameriera così corretta, lo scricchiolio dell'uscio che si richiude. montale, 8-187:
finestra; un'altra ti vagheggia dall'uscio; orazio, mio figliuolo, ti fa
, e scende a visitar 1'* uscio dei morti '. 7. log
: io permessi che si facesse quell'uscio,... per commodo e intartenimento
con la vista intesa / mirando inverso l'uscio, innanzi a quello / vide il
in ogni toppa, / apri l'uscio o la cassa che non erri; /
cancaria di pittochi ti si intornia all'uscio. 9. venat. aggirarsi con
annunzio, iv-2-525: oddo s'accostò all'uscio e l'aprì un poco per intraguardare
passaggio le intrecciatrici di paglia vengono sull'uscio. pavese, 2-211: mitica sarebbe
: di scatto il carrettiere spalancò l'uscio, cercò il balconcino appeso al sole e
, precedendo i due curati, andò all'uscio, l'aprì, e gl'introdusse
in capo della quale vi era l'uscio del suo studio,... egli
che l'urina penetrò per di sotto l'uscio, allagando quasi tutto lo studio.
misilovi entro, e poi chiusi l'uscio. fra simone da cascia, 1-47:
14-18: si faceva sulla soglia dell'uscio e s'affissava ansioso sulle selve inverdite
casa di quelle donne, picchiando l'uscio e venendo l'una ad aprirgli, con
possa né debbia comprare pelli legate a uscio chiuso. e chi contra farà paghi
con vetri, munito di vetri (un uscio, una porta, una finestra)
co'vostri prieghi istimolate la madre percuotere all'uscio dello invitante amico. g. p
un poco / s'è fermo su l'uscio, e ragiona. piovene, 7-446
all'uscio a raspare invocanti di entrare senza un minuto
: toglia una schegia del soglio dell'uscio con uno coltello, e questa schegia
loro avendo guatato per uno sportellino dell'uscio, con grande busso aprì la porta.
, ancorché stesse / per guardia all'uscio un drago, un ippogrifo. nievo,
de l'aurora, ove su l'uscio / è scritto: 'lungi, ah
1177: la chitarra impiccata dietro l'uscio / è il mazzo della falce vanga e
, in quanti secondi sarebbe giunta all'uscio, il buio repentino, la prima
stracciati ed irti, de la mischia uscio / spettacol fero a'cittadini istessi /
buone ispirazioni, allotta bussa iddio all'uscio, perché tu gli apri. dante,
cioè ramicelli di isapo, e venite all'uscio della casa vostra e ciascuno unga col
sangue tutt'a dua li stipiti de l'uscio e così segnate il sopralimitare. bandello
di ivi, e fatto trarre l'uscio in terra, gli fece pigliare tutti e
le due ore se ne venisse dall'uscio. forteguerri, 11-97: il tino là
.. usava, ogni mattina, all'uscio del gallinaio. pirandello, 8-317:
b. tasso, i-132: aprendo l'uscio ai lagrimosi umori, i..
, 2-200: gli ordigni ladreschi presso l'uscio violato; il vicinato a rumore;
, / tal ch'a'buon solamente uscio si chiude. boccaccio, dee.,
eunuco, e pone- vala innanzi all'uscio. landino [plinio], 336:
, i-i-255: come ebbe aperto l'uscio, un lamentìo sommesso, un pianto
uscita dal letto, acese una lampana, uscio di camera e colla vicina di monna
picciolo lume faceva, e prima temperato l'uscio di fuora da potervi il maestro entrare
: la sacra conca, ove amorosa uscio / premendo l'or de l'odorate chiome
13-141: la vecchia, di sull'uscio, rise scoprendo fra i denti il
., né mai dentro a quello uscio entrò né sabato né venerdì né vigilia
'l lume, fuori della camera uscio faccendo vista il fuoco accendere: et
salto dal suo seggiolone, per lanciarsi all'uscio. ghislanzoni, 2-85: sandrino entra
, 2: ma quando poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello,
è così grande e così grave all'uscio del munimento? e guardando il munimento,
allora che inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo / porta-
: è arrivato, s'è affacciato all'uscio; e le donne, lasciando il
novellino, 38 (68): l'uscio mi lascerai aperto stanotte. petrarca
lascio, in meno di due mesi uscio de'panni vedovili e rimaritossi. g
: i becchini avevano lasciato aperto l'uscio. sei casse erano posate su le
picchia il rovaio e fischia / nell'uscio fesso e per le lastre rotte.
guerrazzi, 2-232: apersero pianamente l'uscio, un lume ardeva sul lastrico,
« io sono la porta e l'uscio del paradiso. chi non entra per la
, i-146: c'è folla sull'uscio dell'osteria, ma suonano pochi soldoni sulla
avvegnaché tuo padre si ponga isternato su l'uscio per impederti, avvegnaché tua madre si
discese nella cucina, e sedette vicino all'uscio lavorando d'ago intorno a certe camicie
si pose a sedere per venderlo all'uscio d'una casa dirimpetto d'uno ricco
, 7-68: sta intanto il vecchio all'uscio fermo in strada / ad origliare,
per lo scapolare e trascinandolo fuora dello uscio, quasi si vendicasse con dio che lasciò
che / scartabello veggh'io a l'uscio?... / -porta via quella
/ vien dopo me, troverà l'uscio aperto: / che rado esser si vede
, iv-1-157: udì battere leggermente all'uscio e la voce di donna francesca chiedere:
fonde. forteguerri, 20-61: aperse l'uscio, che mal chiuso egli era
picchiò [il tasso] a l'uscio di morte, e pur la vinse,
poco / s'è fermo su l'uscio, e ragiona. slataper, 2-411:
): sente fermarsi un legno all'uscio. carducci, ii-8-15: ritornando ier mattina
stato chiuso tra le due imposte dell'uscio. misasi, 6-ii-21: comparve nel vano
. govoni, 8-75: chi batte all'uscio della mia vita / con raddoppiata lena
(277): più volte tentò l'uscio se aprir lo potesse, e riguardò
la lepre. spinge molle- mente l'uscio che mette alla prima stanza; l'uscio
uscio che mette alla prima stanza; l'uscio cede, si fa spiraglio. gioberti
, 3-210: hai tirato a te l'uscio? no... bene,
fanciullo infermo] un lettùccio in su l'uscio de la casa, e d'intorno
tre salti girò la capanna, fu sull'uscio, vide colei che aveva parlato,
leva: si sentì uno sganasciamento e l'uscio si spalancò. viani, 19-12
mise, con molti complimenti, fuori dell'uscio. -levata di scudi o d'
verga, 4-125: ma appena apri l'uscio della cucina, si videro fuggire delle
sicché tu se'libero; e aperto l'uscio della prigione, disse: va'qua
nello orto », « chiavistello ne l'uscio », « chiave nella serratura »
1-i-147: uno suo famiglio era passato dall'uscio di uno citadino di là d'arno
che non solo non gli pasassi dall'uscio, ma che egli non pasassi amo
vanno le gatte, ma pur per l'uscio,... poi più volte
spegnete ornai le fiaccole, / l'uscio chiudete, o vergini; / più
, segretamente e solo n'andò all'uscio del giardino della donna, e quello trovò
nel suo lettino, con aperto l'uscio, / la vecchina, se udisse ora
sputi di perla ha chiuso l'uscio. = voce dei dial.
romani] tre iddii a guardia dell'uscio loro: attribuirono alli usci for- culo
sangue s'ugnesse e dua limitari dell'uscio da ogni lato di ciascuna casa.
petrarca, 120-10: infin a l'uscio del suo albero [della morte]
e ornato, quasi vino limosinato a uscio a uscio, non pare che brilli né
, quasi vino limosinato a uscio a uscio, non pare che brilli né frizi come
far altri discorsi, andò diritto all'uscio. [ediz. 1827 (289)
motto, andò in linea retta verso l'uscio di strada]. panzini, i-408
di gentiluomo apparve nella cornice bianca dell'uscio. gramsci, 156: credo che ora
concorre a fare cerchio in su l'uscio a chi sia prodigo, come a una
cantando, / fassi in su l'uscio. pascoli, 146: udivasi un
saltare, sì ferocemente, fuori dall'uscio. -mezzo o oggetto che aiuta
dipinta di verde, lo stesso colore dell'uscio e della finestra: dentro c'era
: subitamente prese uno lopporo, uscio di casa e corse alla cisterna. nieri
machiavelli, 1-vi-304: in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di
alto avello un gran lubrico serpe / uscio placidamente. dolce, i-m: l'anguilla
. bocchelli, 14-26: fu chiuso l'uscio di strada, e da dietro una
verga, 4-188: s'aprì l'uscio un'altra volta su di un luccichio di
, e andò cercando a tastoni l'uscio che metteva a una stanza più interna
, la pose così rasente l'uscio fuor della camera. vasari, i-628:
, bisogna far pensiero / ad ogni uscio di fare la lucia, / a chi
oltra, ci farà lume fino a l'uscio. galileo, 8-vi-365: l'istesso
, xxv-2-386: ma oh! l'uscio è 'nchiavistellato. che diavolo / vorrà dir
andò continuando per insino che trovò l'uscio della camera della fran- ceschetta.
r. sacchetti, iii-154: l'uscio della retrobottega gettava da un angolo all'
aperta, come fu entrato, spinse l'uscio. pasqualigo, 552: se vi
iii-2-223: aspettava di sentire aprire l'uscio di camera, la sua mano girar
petrarca, 133-6: dagli occhi vostri uscio 'l colpo mortale, / contra cui
villane e acierbe dica al crudele e duro uscio; ora canti compiangnevolemente. donato degli
fuore del soglio del l'uscio de la casa del quale erano.
in giù, a chiedersi; qualche uscio si socchiudeva al passaggio della falange,
porta: ma quando ebbe chiuso l'uscio, le lanciò dietro una pugnata d'
/ per uscirmene poi fuor per l'altro uscio, / lascio le spoglie 11. complesso
giorno di maggio gli innamorati ponevano sull'uscio della donna amata come simbolo d'amore
diverse lamentevoli cantilene o serenate davanti all'uscio delle loro dame, ed altresì da'giovani
profferite magistralmente, può picchiare un altr'uscio. magalotti, 9-2-161: pochi saranno
miei ditti appuntando il saliscende de l'uscio de la mia memoria, a ciò
. -martelletto portatile per battere all'uscio. cavalca, 20-112: in sul
: -se bene egli hanno serrato l'uscio a stanghetta,... questa mia
le somigli / trova te che sull'uscio aspetti gli uomini. soldati, vii-19:
per ponere a la finestra o inanti all'uscio, li quali alcuno chiamano 'kalen
nastri, attaccato dall'amante vicino all'uscio della dama, per segno d'augurio
per questo appiccare il maio ad ogni uscio, è passato in proverbio il voler
l'asino del pentolaio che ad ogni uscio si ferma. cagna, 3-197:
-avere il male, il malanno e l'uscio addosso: v. male2, n
passan davanti la malanòtte; bravacci sull'uscio, inchini al signore, occhiate al
chiuso bene; appena accostato (un uscio, un cancello, una finestra,
malanni, / ch'io trovo l'uscio, ma 'l trovo diacciato. note al
, col male, il malanno e l'uscio addosso. pananti, i-426: io
ebbi il male, il malanno e l'uscio addosso? soffici, 6-82: -peccato
avuto il male, il malanno e l'uscio addosso! -avere male e
altri, ha il suo dietro l'uscio. -è meglio male che male
2 (35i): prestamente l'uscio si riserrò dietro, dicendo:
cane e aveva messo il cadavere dietro l'uscio per consiglio d'una maliarda. la
: una cagna sortì fuori da un uscio e abbaiando m'azzannò il rimbocco dei pantaloni
tratto in tratto s'avventa contro l'uscio dello studio: lo sforza a furia di
ii-1-897: potevo esser certo di trovar l'uscio di noce, o, se pur
per trovarsi a caso più vicino all'uscio delle prigione, che miserabilmente gridando domandava
bella virtù trovata in prima / all'uscio fu delle delizie eterne / dal padre
., 9-5 (373): all'uscio della casa pervenuti, la donna,
: v. uccellatoio. -mandare all'uscio: v. uscio. -mandare al
. -mandare all'uscio: v. uscio. -mandare al monte: v.
. arrighi, 3-90: volle rinchiudere l'uscio accuratamente col paletto, dando la mandata
strada. bocchelli, 1-ii-356: chiuse l'uscio da fuori, con tre mandate.
fornito a pannilini: e trovato l'uscio mandato oltre, spinta la mia cameriera
donne, ha sempre 11 filiere all'uscio. moniglia, 1-iii-345: figliuol, per
così dicesi: 'la manetta dell'uscio, la manetta dell'armadio, le manette
rimuova l'umore e che abbiamo l'uscio e le finestre serrate, e che nelle
: è arrivato, s'è affacciato all'uscio; e le donne, lasciando il
de amicis, xii-250: vedo inquadrato nell'uscio, illuminato di fianco, il gruppo
invasione eran fresche e manifeste: l'uscio spalancato, la serratura sconficcata; ma
., 9-5 (373): all'uscio della casa pervenuti, la donna,
casa; ma perché mi par sentir l'uscio, darò così un po'volta e
al portone del suo albergo e all'uscio della sua camera, e la mano
pizzica / la mano di picchiargli l'uscio e renderli [i denari]. ferd
sedetevi / qui, figli, all'uscio della vostra camera, / che bene aperto
, parevano gente che si fa sull'uscio a guardare; e da quella loro tranquilla
, 5-122: mezzo stravolto, stetti sull'uscio per mantener presente la mia preghiera.
. alberti, i-347: l'uscio di qualunche di loro, l'animo,
/ eternalmente dio, e de dio uscio: / non fatto manual, ma generato
. sermini, 184: aprendo l'uscio, ser giovanni la sentì e disse:
avesse lasciato maomettaneamente le scarpe fuori dell'uscio. — comp. di maomettano
, provò a sospingere bel bello un uscio. pirandello, ii-1-790: -non capite
focoso e timido / da i fidi labbri uscio, / conforto a i lunghi spasimi
-venneci / il marito e gli apriste l'uscio? cantoni, 90: chi è
il pavimento e il margine inferiore dell'uscio. anche usano dare al * marmino '
all'occhiello. pirandello, ii-1-325: dall'uscio a sinistra sopravviene il vecchio cameriere giovanni
-battere con forza e insistenza il martello dell'uscio di una casa per farsi aprire.
insino all'imbrunir del giorno / l'uscio martella. -per estens. combattere.
, tonio si tirò dietro l'uscio: gli sposi rimasero immobili nelle tenebre,
lamina. pratesi, 1-86: richiuse quell'uscio inchiodandovi alcune sbarre di ferro, e
appeso a una porta o a un uscio, che serve per bussare. vasari
un putto che batte col martello l'uscio di detta camera. muratori, iii-91
ben guardata e ristrettolo possibilmente tra l'uscio e 'l muro, mascherata la reità
: mastro nunzio, appoggiato allo stipite dell'uscio, stava masticando da un po'la
curandosi, prestamente andò a chiudere l'uscio del quale egli era uscito quando cadde
, si cantavano dagli innamorati davanti all'uscio delle lor dame, perché cantar si solevano
scena che passò a quattr'occhi a uscio chiuso fra il marchese e la leggiadra
4. region. battente dell'uscio, battiporta. 5. ant.
e con una mazzuola, giunto all'uscio della camera della donna, du'volte
della donna, du'volte percosse l'uscio della camera. g. b. ricciardi
'te lucis ante'sì devotamente / le uscio di bocca e con si dolci note,
venne affettuosamente che diede delle mani nell'uscio dello medale e fecelo tutto crollare.
col pelo di chi mi ha ridotto all'uscio dei francescani. fenoglio, 1-42:
lo tirò, alla meglio, verso l'uscio di scala. tommaseo [s.
casa, se già tu non spezzi l'uscio. g. m. cecchi, 132
giacomo, i-520: bruciacchiava sotto l'uscio le fette di melanciane che si torcevano
allegri, 4-221: uscitene per l'uscio o le finestre: / che chi
: mentre che noi ci trattenevamo, all'uscio si sentì una dolcissima melode. mazza
in aria s'udir che l'alma uscio; / la qual, disciolta dal corporeo
: mostrò ima membrana tesa nel telaio dell'uscio. -figur. legame, elemento di
necessario che si ritorni per l'istesso uscio e che si ritorca indi a poco la-linea
non diviensi, che fuor de l'uscio picchi. tasso, 13-i-992: gentilezza di
2-154: han chiuso... l'uscio queste femmine in faccia al testamento ed
lucis ante', sì devotamente / le uscio di bocca e con sì dolci note,
partiti, si sentì un picchietto all'uscio, e, nello stesso momento, un
piazza della lode, quest'abbia l'uscio di dietro in su 'l mercato del biasimo
lorenzo de'medici, ii-303: quando all'uscio voi filate, / sempre vi pare
che fai, baglia, in su l'uscio? faremo le baie con qualcuno,
fu in piedi tutta la via, ogni uscio, ogni finestra s'aprì; in
a di casa faccenda e poi l'uscio dell'orto aperse. = deriv
entra nella camera tua e serra l'uscio e ora al signore e padre tuo segretamente
tutto in me raccolto, / lo quale uscio de le sue nere penne.
. saliscendi, stanghetta per chiudere l'uscio. -anche: martello, battente di
cicognani, 1-18: quando fu sull'uscio di casa c'era dell'altra gente a
di finestra impannata o per un fesso d'uscio, lasciarsi vedere e i loro amanti
): era questo bagno vicino all'uscio dove il meschino rinaldo s'era accostato
51-12: veduto nella via dinanzi all'uscio suo ragunarsi i cavalieri e gli altri valentri
nel messere e lo mise fuor dell'uscio ». -orifizio dell'ano.
'l tetto d'oro, / d'avorio uscio e fe- nestre di zaffiro:
che giulio e cinzia, hai serrato l'uscio, che sai che, tirato appresso
, i-127: d'intorn'a l'uscio ho mete di giganti, / ché mi
ogni lato dello altare si è uno bellissimo uscio di marmo bellissimo, con un uscio
uscio di marmo bellissimo, con un uscio di metallo bellissimo a graticola da ogni
machiavelli, 1-vi-304: in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di
renzo... vi balzò [all'uscio] prima di lui, girò la
7-45: su l'entrare d'un uscio i passi erranti / a caso
è buono trarre lo morto per l'uscio; e mettono cagioni di qualche stella ch'
di qualche stella ch'è incontro all'uscio. v. borghini, 6-i-440: fra
non è buono trarre lo morto per l'uscio,..., onde gli
, e andò cercando a tastoni l'uscio che metteva a una stanza più interna.
alto. vittorini, 8-95: un uscio in fondo... metteva sul cortile
: scopri tu in oltre appresso all'uscio quella donna di alto affare, tutta
vitellio... rimandò marziale per un uscio segreto, acciò i soldati non l'
vita sedevamo a chiacchiera / su l'uscio, a le fresche aure / vespertine
mézzi / di vin, che l'uscio non si raccapezzi? 6.
novellino, vi-123: rimuraro mezzo l'uscio d'un loro palagio, dove si riduceano
(180): serrerai ben l'uscio da via e quello da mezza scala e
miglia oggi, domani / piangono all'uscio. d'annunzio, i-995: una
sta il cacciator fischiando / su l'uscio a rimirar / tra le rossastre nubi
protozoi. e messo fuor dell'uscio con armi e bagaglio. svevo, 8-76
su i cardini sonanti / volger l'uscio robusto in van gli amanti. 7
intenderà che mai più gli apri l'uscio [al tuo sposo], quando non
una cappellina, ma à l'uscio color minio. 5. per
soverchio dal suo peso tratto, / uscio di là dond'ebbe pria l'ingresso:
in attesa, di là, all'uscio del misero vecchio, era stata ministra
quando ministrava il becchime di vagliatura sull'uscio di casa, faceva sempre che la
di sulpizio... percosse l'uscio colla verga ch'egli portava in mano
, 33-48: io senti'chiavar l'uscio di sotto / a l'orribil torre;
, 8-7 (276): questo uscio fa sì gran romore quando s'apre,
cubicolo e il cenacolo / da un uscio che sta ritto per miracolo. d'annunzio
la vista intesa / mirando inverso l'uscio, innanzi a quello / vide il topo
che non osavano volgere gli occhi all'uscio, donde la mamma soleva entrare ogni
/ stracciati ed irti, da la mischia uscio, / spet- tacol fero a'cittadini
, x-5-431: non lusingarti ancor: l'uscio ferrato / sta chiuso, è ver
strada pazientemente per poi accompagnarla fino all'uscio sgangherato di una casupola miserabile in un
, piantarà i zoccoli a piè d'un uscio e là, afferrato a due mani
e suor ginevra rimase atterrita, addossata all'uscio, a udire quegli urli che non
già tutti cenato e stavano fuori dell'uscio a godersi la mitezza della stagione.
picchiò con le grosse nocche su un uscio del corridoio in penombra e attese,
,... vive affabilmente uscio a uscio col mistero, ma..
.. vive affabilmente uscio a uscio col mistero, ma... è
i-7: videro fuori de un picciolo uscio della sagrestia uscire un chierico, con
lippi, 10-30: egli ha sempr'all'uscio gli occhi a'mochi. note al
malmantile, 2-761: 'ha sempre all'uscio gli occhi a'mochi '. bada
sta vigilante con gli occhi verso l'uscio, per iscappare. e diciamo '
rimase un istante sul l'uscio quasi incorniciata dalle sue modanature in legno
, e costui m'era dietro così dall'uscio con una stanga in mano, e
umile: ecco io t'ho aperto l'uscio, perché tu hai la virtù modica
il mio figlio, dopo ch'egli uscio / dagli anni fanciulleschi, egli ebbe
, ii-70: sebastiano si avvicinò all'uscio della gorina e bussò. subito udì
giace la lepre. spinge mollemente l'uscio che mette alla prima stanza; l'uscio
uscio che mette alla prima stanza; l'uscio cede, si fa spiraglio. c
, 2-153: fiamma de'begli occhi uscio, / atta a mollir del caucaso
a vista di tutti già traboccava dall'uscio. 2. riproduzione, generazione.
parlantina allontanava il momento di bussare all'uscio. 4. condizione di
si sa che per un buon reporter ogni uscio ha la sua chiave. ojetti,
-don filome', -gli diceva, affacciandosi all'uscio coi capelli sciolti su le spalle,
stipite o in una delle imposte dell'uscio, nel quale si inserisce la sbarretta
esso vi salga il saliscendo nel serrar l'uscio. [soppresso da] manzoni,
): renzo accostò di nuovo l'uscio pian piano. [ediz. 1827 (
monistèrio, sentendo bussare la primavera all'uscio di stalla, pregò la monica superiora
infin che l'altro sol nel mondo uscio. petrarca, 9-4: quando t
suo [di manto] di vita uscio / e venne serva la città di
annebbiatino, eccolo una sera picchiar l'uscio a la sua signora. =
quella che e giudei posono dinanzi all'uscio del mo- nimento di cristo. vangeli
suo continuo e monotono aggirarsi vede dall'uscio della sua oscura prigione i suoi simili
, 1-65: trova [il gattol l'uscio aperto, e vaghezza di novità lo
donna,... sentendo bussare l'uscio, subitamente si pensò che fosse il
/ chi la stringesse poi fra l'uscio e il muro / pagherebbe qualcosa a
preso il lume, fuori dalla camera uscio, faccendo vista il fuoco accendere:
ne'tuoi segreti luoghi e serra l'uscio, et entra nel monumento per insino
ingegni /... fu d'un uscio dove / già l'ufficiai del morbo
mordendo / il sanguigno terren, di vita uscio. tasso, 20-89: il re
non mi concedi, morrommi al tuo uscio, e almeno mi seppellirai, poich'
giù per lo nicissario, e serrò l'uscio. bisticci, 3-101: messer amoro
176: egli si puose in su l'uscio della cella sua e dava di
proverbi toscani, 370: secco come un uscio, come un chiodo, come la
morte. -avere la morte all'uscio: essere esposto a continui, incombenti
, 30-139: per questo visitai l'uscio d'i morti, / e a colui
a mosca cieca, era arrivato all'uscio e picchiava, gridando: « apra
, 2-76: esser qui vicino all'uscio / stato fatto stanotte un gran moscaio.
, figgere, serrare la porta o l'uscio sul mostaccio a qualcuno; dargli dell'
da fuggire, vo'conventare / l'uscio di noce sul mostaccio a lapo. lippi
: la cugina anna dovette chiuder l'uscio sul mostaccio a tutti. — dare
, 359: maria, socchiudendo l'uscio, mostrò il suo viso stravolto.
ombra mostruosa che s'allungava verso quell'uscio. -disgustoso, fetido (un
il pettine. cassola, 5-14: bianco uscio segnato da un esile motivo floreale.
e fece motto di avviarsi verso l'uscio. -prendere un'iniziativa.
., 33-48: io senti'chiavar l'uscio di sotto / a l'orribile torre
. ma sentite: apre l'uscio, va verso il cantuccio dov'era stato
tommaseo [s. v.]: uscio munito di chiavi e serrami. vasi
soave viso. fracchia, 60: l'uscio si mosse come se un soffio di
. pulci, 2-27: non riconoscono uscio né finestra. / dicea morgante:
chiudea e nella via disceso, all'uscio della casa... se n'andò
salvini, 22-337: della casa uscio / fuori del gran muriccio della stalla.
e. gadda, 6-240: rimpetto all'uscio,... il muriccio d'
, i due fratelli s'avvicinarono all'uscio della stanza, ch'era di fianco alla
, 14-135: vogliamo facci rimurare l'uscio a muro sodo e poi lo lascerai stare
tetto d'oro, / d'avorio uscio, e fenestre di zaffiro, / onde
cavità d'un muro; e di uscio, intendendosi quello la cui imposta non
la posso un tratto serrare tra l'uscio e il muro,... io
, ché avete coltomi / tra l'uscio e '1 muro. buonarroti il giovane,
lo vo'strigner or or tra l'uscio e '1 muro, / evo'd'averla
che te lo mise ben tra l'uscio ^ il muro, / e bisognò che
dante, che è posto fra l'uscio e 'l muro? pananti, i-191:
fra cariddi / rinserrato così fra l'uscio e il muro. viani, 13-327:
un giorno fedrigo fu messo tra l'uscio e il muro da suo padre, che
la puote. / si trovò tra l'uscio e il muro / il pastore,
l'orso..., musato nell'uscio del caudatario e trovatol senza serrarne,
.. col musetto aveva aperto l'uscio accostato. barilli, 5-58: i vampiri
-chiudere, rinchiudere, serrare l'uscio, il portone, la finestra,
del medesimo umore, inalterabile: l'uscio sul muso, un secchio d'acqua
fresca, aprendo la finestra o l'uscio. 10. rimuovere, trasportare
lattanzio mi fece aspettar tanto all'uscio che fa una passione. grazzini,
sedia nana, la portò fuori sull'uscio. montale, 2-15: mia madre stava
canna. saba, 18: sull'uscio assiso della pia dimora / egli mirava la
si sòie / che si dischiuda l'uscio al dì nascente. baldi, 33:
. bernardo volgar., 3-26: l'uscio chiuso non ti dee nascondere, ma
tuo... sta fuori dell'uscio e sente il naso che tu mangi.
118: quando sarete al dirimpetto dell'uscio nostro, soffiatevi il naso con questo
o la punta del naso fuori dell'uscio: essere estremamente apprensivi per la
o la punta del naso fuori dall'uscio dicesi dei soverchiamenti timorosi della propria salute
che non mette il naso fuori dell'uscio '. -non poter toccare il
con la mano al naso, vanno all'uscio ai cucina; entrano in punta di
preceduto da un discreto batter di nocche all'uscio -'toc toc toc '-e da
: bellezza sanza bontà è casa sanza uscio, nave sanza vento e fonte sanza acqua
avarizia, né lussuria, sì chiude l'uscio del suo cuore, e non vi
giù per lo nicissario, e serrò l'uscio. fr. martini, i-336:
la serratura e solo un giro fermava l'uscio: vi ho posata la mano stringendola
un medico necroscopo. dalla fessura dell'uscio, allo spigolo -ecco, ecco -
abbracciarmi, perché il servo veniva all'uscio a fargli lume a scendere le scale
. bernari, 6-179: « chiudete quell'uscio » ordinai alla commessa « e vi
, 259: eccoli tutti avanti l'uscio aperto / della capanna, ove non è
in chiesa non esservi veruno, s'uscio di sotto l'altare e netata molto
lontano vide la mea in su l'uscio sedersi e nettare la insalata. rontoli
, / la vampa da un aperto uscio improvvisa / nella sua casa mi svelò la
padre si gettasse sternato in su l'uscio, avvegnaché tua madre s'aprisse e
iv-285: sùbito sonarno le trombette et uscio ballando lo ill. mo s.
assai più che si soglia / a l'uscio piglia e pregami d'intrare. epicuro
banti, 6-8: appena aperto l'uscio, han tutte puntato al divano centrale,
giovane..., udendo bussare l'uscio, subito sospettano che non fosse quello
s'inculchi un'ette / tra l'uscio e 'l mur a'un'anfibologia, /
della cameriera così corretta, lo scricchiolio dell'uscio che si richiude, accompagnato, senza
, aspetta sino a sera, / all'uscio guarda, coi grandi occhi, fiso
firenzuola, 252: messa la nottola nell'uscio e puntellatolo molto bene, da
e mette tanto di nottola all'uscio. guerrazzi, iii-235: aveva sen
che può servire appena a tener fermo l'uscio dalla spinta del vento. savinio,
barberino, iii-464: pipino fece serrare l'uscio e fece chiamare ramondo di treves e
sta il cacciator fischiando / su l'uscio a rimirar / tra le rossastre nubi /
, 656: ritto sul mezzo dell'uscio, stava un uomo smorto, rabbuffato
nudo, lo cacciarono innanzi verso l'uscio dei 'carcerieri'. ojetti, iii-118: sforza
talvolta uscia del letto, e l'uscio apriva; / guatava fuori, e
; scendere piano le scale, aprire l'uscio e trovarmi sul prato, fu
scarpiccio numeroso si udì di là dall'uscio, nell'entrata. -che si
muro, vedemmo affacciarsi allo sportello dell'uscio una testa barbuta, collo sbadiglio alla
1-iv-539): si faceva all'uscio suo recare una secchia nuova e sta
quattro gli scalini, si precipitava all'uscio della sua camera, dava l'ultimo
donde, uccisor d'ogni alto senso, uscio / que- st'obeso impudente idolo sporco
. savinio, 3-256: aprono l'uscio pian piano, occhieggiano nel corridoio.
lo spago annunciatore, e dietro l'uscio brillò uno scampanio festoso... spento
uscito occultamente in abito incognito per uno uscio segreto forse insidie e tradimenti
(1-iv-104): ricordatasi che di quello uscio aveva la chiave, il quale alcuna
e lo cor 'n serrato à. ll'uscio, che non '1 veia '1 frate
(i-123): dinanzi a quello [uscio] stava un gran tinaccio che la
20-166: tuttavia che ti picchiano all'uscio [i poeti], aprigli sempre perché
odiato scritto ogni parete, / ogni uscio, ogni finestra vede piena. celli,
buonarroti ù giovane, 9-35: ogn'uscio serra, / ogni finestra, ond'uom
trottando s'un ronzino, un vecchio uscio; / e quel venia gridando:
chi sa quale fantasma batte al mio uscio! mi volto. entra il burattinaio.
aveva la casa sua... l'uscio di dietro, che in una non
avrei potuto mettere il capo fuori dell'uscio senza battere subito il naso contro tonnipresente
, cantando, / fassi in su l'uscio. 4. in senso generico:
: ponete la mia bocca spiritale / all'uscio che l'amor vi fece uprire.
aperse a la cameriera sua ch'aspettava all'uscio de la camera. pagliaresi, xliii-41
opulenti! soldati, 2-482: dall'uscio del bagno, un filo di luce
anonimo senese, n: serrò l'uscio... e comincioe a dire le
entra nella camera tua e chiudi l'uscio e óra al padre tuo. dante,
: entra nella camera tua e chiudi l'uscio e ora al padre tuo;.
dei ciechi] canta a piè d'un uscio un'orazione, / e fa scorci
di roma, che andava questuando d'uscio in uscio pel derelitto orfano fanciullo.
roma, che andava questuando d'uscio in uscio pel derelitto orfano fanciullo. moretti,
mille atti e scorci / affacciatosi all'uscio, ch'era aperto, / pregò florian
se non di nascosto e tengon l'uscio chiuso fino a sera. 32
mosse ordinatamente bene armato e giunse all'uscio della donna. -con una struttura
, 23 (395): arrivati all'uscio di strada trovarono le due cavalcature in
quella sgualdrina vecchia / là su l'uscio, che al vento dà le chiome
. bacchelli, 1-ii-90: socchiuse l'uscio pian piano, v'accostò una scranna senza
è nessuno. torna indietro, va all'uscio di scala, guarda, porge l'
mise in orecchi a canto a l'uscio per udire quello che colui facesse.
le chiocciole sonvi, che hanno l'uscio / e 'l portan seco attacato a una
di segreto, stare di nascoso all'uscio e porgere l'orecchio per sentire quello
, 7-68: sta intanto il vecchio all'uscio fermo in strada / ad origliare,
quell'uomo era stato a sentire all'uscio del suo padrone: aveva fatto bene?
: quel servo era stato ad origliare all'uscio del suo padrone]. guerrazzi,
letticciuolo assai ben lungi dalla soglia dell'uscio. b. davanzati, i-67: risolvette
all'entrar della camera e sopra l'uscio della via uno orinale. lomazzi,
sia il 'chiavistello 'de l'uscio, 1''orliccio 'del pane,
/ fu in alamagna alla stagione / k'uscio di francia; / perké la chiesa
, 33-47: io senti'chiavar l'uscio di sotto / a l'orribile torre
vegna alcun che m'apra / l'uscio degli orti esperidi o d'alcinoo. marchetti
nello orto ', 'chiavistello ne l'uscio '. idem, 20-114: piantato
direttamente. -entrare per l'uscio dell'orto: avere rapporti sessuali sodomitici
la ingravidare, sempre entrava per l'uscio dell'orto. -erba dell'orto
e stette ferma in su la soglia dell'uscio: li usci tremarono e tutta la
d'accordo. cicognani v-1-457: sull'uscio dell'altro quartiere della villetta, una
etimo incerto. òssio, v. uscio. ossioduro, v. ossiioduro
similemente fanno gli albergatori la scritta all'uscio di tutti loro osti quando gli riceva,
, 264: quando l'oste è sull'uscio, l'osteria è vuota. boerio
fiacchi, 2: quando poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello,
. -quando l'oste è sull'uscio, l'osteria è vuota: v
, i-ii- 462: aprì l'uscio vecchio e sporco di quell'osteriaccia.
: mentre che noi ci trattenevamo, all'uscio si sentì una dolcissima melode; ove
finestre o non entrare nell'ovile per l'uscio, per la porta: riuscire a
l'arbor prisca, on- d'ella uscio, / polverose loriche, elmi e bandiere
piantava i zoccoli a'piè d'un uscio. v. lancellotti, 73: pagnotte
, 23 (395): arrivati all'uscio di strada, trovarono le due cavalcature
': è un paletto apposto internamente all'uscio di casa o all'appartamento, ma
sciolse repente e prima volle rinchiudere l'uscio accuratamente col paletto, dando la mandata.
in cappella, metteva il palettino all'uscio che dalla villa dava nella sagrestia.
bandelle de le sborte de l'uscio de lo palombaio. ibidem, 1-1-80:
estremi quando la morte fa taneo all'uscio. = comp. da pane1 e
la quale s'invitava a venire sull'uscio del sor telemaco o sulla panchina del
». -domandare il pane a uscio a uscio, cercare pane sugli usci
-domandare il pane a uscio a uscio, cercare pane sugli usci: chiedere
: credo che sia miglior consiglio ad uscio ad uscio addomandare il pane che tornare al
che sia miglior consiglio ad uscio ad uscio addomandare il pane che tornare al tuo
mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di
e raccolse il rastrello caduto davanti all'uscio, poi gridò al ragazzo di guardare
per lo scapolare e trascinandolo fuora dello uscio, quasi si vendicasse con dio che
5-289: il paralitico seduto accanto all'uscio. -privo di funzionalità motoria (
assai grande nella quale sono dirimpetto all'uscio,... due letti gemelli col
viale di quel bossolo pareggiato, l'uscio di casa. -uguagliato perfettamente (la
, 7-72: le giungevano, attraverso l'uscio, le voci, le risa dei
pariete ovvero il muro, ma l'uscio, il quale bene si possa aprire
, 174: la madre era su l'uscio, poi che intese / un parlottare
che, quando udiva picchiare il martello all'uscio, la dicea:...
24 (419): videro l'uscio spalancarsi, e comparire il porporato col
26-80: trasse la gonna et in farsetto uscio; / e le belle fattezze e
lo tirò, alla meglio, verso l'uscio di scala. carducci, iii-27-217:
faceva le parti del pigiama, aprì l'uscio. -fare le parti di qualcuno
alla porta d'ingresso, era un uscio di legno verniciato color senape smorto, a
li sospire, / èsse parato a l'uscio e no i ne larga escire;
cascando ogni serrarne, / spalanco l'uscio di mia propria mano / e passo dentro
, iii-464: pipino fece serrare l'uscio e fece chiamare ramondo di treves e morando
, quantunque il ronfo passasse comodamente l'uscio. -permettere di vedere oltre un
dio, trovò tre passimate al suo uscio. idem, 20-130: entrò con
: i due che fan la guardia all'uscio di strada sentono un calpestìo di passini
quel lattanzio mi fece aspettar tanto all'uscio che fu una passione. v. borghini
, 5-23: raggiunse al passo l'uscio di casa e restò seduto sulla soglia
, 7-45: su l'entrare d'un uscio 1 passi erranti / a caso mette
passo è quello della soglia o dell'uscio: le maggiori difficoltà si trovano all'
: 'il peggio passo è quel dell'uscio ': la prima separazione è la
: il passo più difficile è quello dell'uscio. 33. dimin. passétto
825: appena trasalendo s'apre l'uscio / come un olio mnemonico / e
. savinio, 10-252: attraverso l'uscio, un lungo ronfo, profondo,
se lei avesse accondisceso a fermarsi sull'uscio della sua bottega. sbarbaro, 4-28
mattezza. esso, come vide l'uscio aperto, non subito se n'uscì,
la posso un tratto serrare tra l'uscio e il muro e che io le ponga
... aprì [maria] l'uscio della sua cella e uscì a lui
, rasente i muri, fermarsi all'uscio della venera. 7. archit
peggio passo e quello della soglia o dell'uscio: v. passo1, n.
sercambi, 2-i-88: la donna tremante uscio del tinello bagnata; li frati
e la donna andò a l'uscio e aperselo dicendo com'era che non era
quando cammilla ha bussato sono saltato all'uscio oggi, per sorprenderla e sfidare anche
venire ruberto in su la mezzanotte all'uscio della casa... e a starsi
: scopri tu in oltre appresso all'uscio quella donna di alto affare, tutta
; ed assai prima che fossimo all'uscio della rimessa, la fantasia aveva bella
è questo? -pensa; e spinge l'uscio con paura. d'annunzio, v-1-17
sua vita, trovando alquanto aperto l'uscio della casa di questa donna, entrato
/ ch'avea e la licenza, / uscio de. rreo pensiero / ch'io
, bisogna far pensiero / ad ogn'uscio di fare la lucia. -farsi
cambiare proposito. latini, i-235: uscio del reo penserò / ch'io avea in
gran trave, il pose davanti l'uscio del giudeo...; ma poi
su rasino, si fermano ad ogni uscio. d. bartoli, 1-3-8: sembra
su l'asino, si fermano ad ogni uscio. fausto da longiano, iv-171:
del pentolaio che mi fermi a ogni uscio. g. m. cecchi, 1-i-300
disonorante pei parochi il fermarsi ad ogni uscio, quando distribuiscono ai popolani le tessere
, 1-239: il dottore era sull'uscio, sorridente, con la sigaretta che gli
su di un covone, accanto all'uscio, colle spalle al muro, le mani
pepe. banfi, 9-84: l'uscio si aprì sul viso tondo e gli occhi
erbe. bernari, 6-132: l'uscio veniva chiuso davvero, rivelando alla luce
infin che l'altro sol nel mondo uscio. boccaccio, dee., 1-5 (
donne... aper- sono l'uscio. -colpo battuto con le mani o
, 'porta 'e non 'uscio '..., 'percuote '
, 2-i-79: mona gese per altro uscio segreto era entrata in nella camera: come
., 2-5 (1-iv-134): all'uscio della casa... se n'
essa dal vano del l'uscio se lo guardava con tenerezza orgogliosa, così
mano dalla peretta... quando l'uscio si aprì. moravia, xi-72:
, i-16-203: così ragionando giunsero all'uscio di colui che dal mercatante era stato
spinta da grand'amor) gli diede, uscio / de'curvi fuor sì perigliosi tetti
aveva finito per trattenerlo peritante su l'uscio della camera materna. viani, 14-189:
pavese, 4-58: si fermò timida sull'uscio col pentolino in mano, e stefano
8-579: andò a picchiare discretamente all'uscio dell'inquilino... -permesso?
: lo riscosse un urto contro l'uscio, di persona che voglia battere piano per
più ormai da sperare di perpetrare a uscio chiuso le proprie coglioneriole. moretti,
... perseverava di picchiare all'uscio. beicari, 6-318: perseverando cotidianamente
. e. gadda, 20-12: sull'uscio è apparsa maria luisa in persona.
padrone, congedatolo, lo seguiva fino all'uscio. 6. per simil.
2-180: accostatasi [la suora] all'uscio pian piano e fatto con una punta
fine, con un calcio fuor dell'uscio, il bidello gli intimava « che
siena [tommaseo]: peschi da uscio colle serrature, del centonaio a peso,
ben le camere e, serrato l'uscio di casa a pestio, me n'andai
143: lo riscosse un urto contro l'uscio, di persona... a
anime purganti. viani, 19-623: sull'uscio di casa vide la moglie che teneva
e due bendelle e due piuoli posti all'uscio dell'orto, denari xij.
piantava gli zoccoli a piè d'un uscio. -a petizione di: in
, ch'appo un repente / saltar dall'uscio, là quella carrucola / si girerà
le chiocciole sonvi, che hanno l'uscio / e 'l portan seco attaccato a una
. -chiudere la porta, percuotere l'uscio nel, per il petto a qualcuno
fedei, possiam ben dire / che l'uscio ci è percosso pello petto. /
. 15. spranga che in un uscio è posta orizzontalmente a mezza altezza.
giamboni, 4-210: tra queste cose uscio il doge della sua nave discinto e
. sacchetti, 16-95: giugnendo all'uscio della camera della donna, guardò pianamente
giovene essere dentro; e pontando l'uscio mal serrato, v'entrò dentro. l
ed in pianelle / giuditta allor l'uscio ad aprir discese. foscolo, v-353:
don pietro galanti... stava a uscio a uscio con due porte d'entrata
galanti... stava a uscio a uscio con due porte d'entrata, una
, i due fratelli s'avvicinarono all'uscio della stanza, ch'era di fianco alla
iii-226: appresso la accompagnò pianettamente all'uscio della camera dov'era la straniera.
bimbo fiso / nel ceppo, toma all'uscio, apre, s'avvia. di
il tutto, mi lascio menare a l'uscio del giardin principale, e ne lo
, 207: apersi pian pianino l'uscio del mio buco. pirandello, 8-128:
st., 1-94: raggia davanti all'uscio una gran pianta, / che fronde
, gli avventò contro la stanga dell'uscio la quale, sfiorandogli il cappello, andò
e con l'impannata sfondata, e l'uscio aveva delle fessure in cui passava la
vien fuora del suo uscio. -che è a me? -anche ier
. caracciolo, 21: -guarda se l'uscio è chiuso. / - gli è
, 9-2 (1-iv-793): picchiando l'uscio, a lei che già rispondeva,
, dov'egli n'andava, / l'uscio di fuor colla spada picchiava. bisticci
munistero... venne a pichiare l'uscio uno religioso, con abito come d'
straparola, iii-240: il marito l'uscio fortemente pichiava. baldelli, 3-318:
stanza, odono a picchiare leggermente l'uscio, e domandato chi era, rispose il
(1-iv-588): se non trovasse l'uscio aperto, pianamente picchiasse tre volte.
né altro, giù sconfitto / l'uscio a bellona manda in una scossa. g
parete / dell'altra stanza. l'uscio non s * è mosso.
andò incontro allo sposo che picchiava all'uscio desiderando d'entrare dentro. savonarola,
: tuttavia che ti picchiano a l'uscio, aprigli sempre: perché sono discreti.
mi parea d'aver sentito picchiare all'uscio. govoni, 3-244: irritato a sentir
del segnore: « io sto all'uscio e picchio; e se mi sarà aperto
5-148: testé vi picchia iddio all'uscio quando vi predico e ogni volta che
buone ispirazioni, allotta bussa iddio all'uscio, perché tu gli apri. l.
mendica / non diviensi che fuor de l'uscio picchi. ulloa [guevara],
sorti di fortuna le due picchino all'uscio della vostra casa. goldoni, xiii-19
: modi comuni e del picchiare all'uscio e del percuotere: picchia e ripicchia
partiti, si sentì un picchietto all'uscio. guerrazzi, 5-126: per allora
si sente; / poi fermo all'uscio mugolo e sospiro. calandra, 185:
una mano discreta diede un picchiettino sull'uscio. = dimin. di picchio1
3-72: s'ode un gran picchio all'uscio della cella. baretti, 2-104:
ghivizzani, lvii-53: se poi giugnesse all'uscio (al picchio odioso) / una
. e un continuato picchio al nostr'uscio. = deriv. da picchiare1
a pistoia ed altrove per picchiotto dell'uscio. idem, uso tose. [s
, rettor., 128-14: il signore uscio della nave et entrò inn. una
piegava l'erba che 'n sua ripa uscio. boccaccio, vii-153: l'onde,
umile: ecco io t'ho aperto l'uscio, perché tu hai la virtù modica
, 18-139: mentre io mi intrattengo sull'uscio in attesa che il mio vicino ridiscenda
pestano sui piè. -picchiare l'uscio col piè: per indicare scherzosamente che
, 1-735: diciamo prowerbialmente picchiar l'uscio col piè, che vale presentare, donare
munera... dicuntur: 'picchiar l'uscio col piè'. -piè innanzi piè
pigia l'uva. -picchiare l'uscio coi piedi: per indicare scherzosamente che
s. v. picchiarej: 'picchiar l'uscio co'piedi':... andare
l'erba che 'n sua ripa uscio. leonardo, 3-292: alcuna volta li
gì: si staccò un poco dall'uscio, si piegò sulle ginocchia e incominciò a
nel mio scrittorio; et in su l'uscio mi spoglio quella vesta cotidiana, piena
pensiero / madre fea: non piena uscio / la parola; e già 'l mistero
avviluppato nel mantello se n'andò all'uscio della camera. leonardo, 2-113: la
né allora né mai io non picchiai uscio del grasso. leoni, 468: furono
, 269: tanto è dir pietra in uscio, come uscio in pietra. ibidem
è dir pietra in uscio, come uscio in pietra. ibidem, 298: un
le pose sulla coda il pietrino dell'uscio e sulla spalla un pressacarte di marmo
e. gadda, 6-340: pigiò sull'uscio, con una certa caritatevole prudenza.
): ella vi passò innanzi all'uscio una notte che andava a amo a lavarsi
, ci farà lume sino a l'uscio. -acer. pignattóne (v
/ come un uccello in trappola nell'uscio del granaio. -guaire.
voi partendosi infino in sul limitare dell'uscio della camera pigramente andando, mirava per
vidi presso a parma in su n'un uscio / villani scalzi, cinti di vincastri
col libro aperto in mano fa dall'uscio l'invocazione di rito e il masin
dato le spezie dietro, poi uscito dell'uscio, un traditore non saria sì mal
., 9-130: poi pinse l'uscio a la porta sacrata, / dicendo:
9-2 (1-iv-794): giunse all'uscio della cella, e quello, dall'altre
47: basta che voi pinghiate l'uscio a man dritta che sarà sochiuso. cellini
, ossia nel suo piano, non è uscio, ma a maniera di grottesco,
piove e tira vento, serra l'uscio, e statti drento'. perché al cattivo
d'annunzio, i-104: seduto su un uscio un vecchietto sonnecchia / pipando. baldini
dall'alto di ringhiere di tronco, sull'uscio delle prime baracchette, aspettano di riconoscere
appena aprono va abitualmente a pisciargli sull'uscio. palazzeschi, 1-505: fra le tue
dal teatro fuori, / si reca all'uscio alcun poeta e guata, / poi
2-136: nella prima volta sia un uscio ch'entri in destri e pisciatoi comuni
una e due volte e tre contro l'uscio, che ogni parola sarebbe stata un
bersaglio, il pensier volge / tosto ond'uscio l'aspra sua piaga. carducci,
sia stato a fare la serenata all'uscio di qualche dama, che l'ha
la baracca non era avanzato che un uscio: chiuso: e una placca gialla
chiuso: e una placca gialla sull'uscio: di latta, col titolo della ditta
.: targhetta metallica posta accanto all'uscio di casa con l'indicazione di chi vi
alto avello un gran lubrico seipe / uscio placidamente; e sette volte / con
favola. caro, 5-528: incontinente / uscio darète poderoso in campo / e con
nullo tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo plubico dimori.
reverendissimo di ferrara a battere a l'uscio qual non si apre. idem,
: « vedi tu quel biondo accanto all'uscio del gioielliere cadolle? » maresque:
polizza veggh'io colà attaccata / al suo uscio? ceccherelli, 67: lo
, / quando la villanella appresso l'uscio / vi getta il grano in terra
, ii-1-824: poco dopo, da quest'uscio entra, tutta imbarazzata e titubante come
. sacchetti, 1-440: all'aprirsi dell'uscio [i contadini] si voltarono e
il canonico... infilò l'uscio, di cui un curvo servitore teneva alzata
che l'euterpe ossuta spazzasse verso l'uscio. lucini, 4-281: poco fa vedeste
st., 1-94: raggia davanti all'uscio una gran pianta, / che fronde
in quella era entrato e serrato l'uscio, così levava il ponte. bandello,
cortile, / quando la villanella appresso l'uscio / vi getta il grano in terra
disonorante pei parochi il fermarsi ad ogni uscio, quando distribuiscono ai popolani le tessere
. arrighi, 1-200: a destra dell'uscio d'ingresso cinque popolani stretti in circolo
, 9-77: nel porcile dee esser l'uscio col sogliare di sotto alto un piè
9-77: nel porcile dee esser l'uscio col sogliare di sotto alto un piè e
scappando, andaron fuori, per un altr'uscio che metteva nell'orto. verga,
, e una femina riman fuori dell'uscio, per insino a tanto che egli [
porgesse da giovane] fuori aperto l'uscio con buona continenzia, con modo grave,
pensavano cosa potesse essere, videro l'uscio spalancarsi e comparire il porporato col parroco
a perpetua di metter la stanga all'uscio, di non aprir più per nessuna cagione
io mi posi fra lei e l'uscio. landolfi, i-371: le donne.
da quella casa, era comparso sull'uscio. [ediz. 1827 (71)
battitoio è parte dell'imposta d'un uscio o d'una finestra. ma qui
a natale. bemari, 6-132: l'uscio veniva chiuso davvero, rivelando alla luce
... inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo / portafortuna. venditti
ancora. mazzini, 77-27: trovai all'uscio una portantina, nella quale mi chiusero
davanti. morante, 3-40: l'uscio a due battenti si apre e ne entrano
egli [il gatto] trova l'uscio aperto, e vaghezza di novità lo spinge
). iacopone, 42-44: per uscio entra el latrane e porta 'l tuo
il portello del cortile, aperto l'uscio di casa: nessuno in cucina, nessuno
sor cosimo, infilato in fretta l'uscio della canonica, m'ebbe lasciato sotto il
una chiave di tasca, aprì l'uscio, entrò, fece entrare il curato e
altra di fuori, amendue vicini all'uscio, ma colla portiera abbattuta, talché
savonarola, ii-275: el portinaio apre l'uscio. ariosto, r-iv-39: -non sai
, secondo l'usanza reale, portinari all'uscio della camera, a niuno che 'l
il portico, a destra, l'uscio a vetri della portineria. borgese, 1-178
beltramelli, iii-645: non appena sospinse l'uscio e si presentò sulla soglia, ecco
ardimento di mettere un occhio afia fessura deu'uscio per chiarirsi del torto che ricevea,
perfece lo suo stato. / como l'uscio posase ne lo suo cardenile, /
/ vicino a'monti de'quai prima uscio. cavalca, iii-72: la domenica dell'
diede una voce mentre essa apriva l'uscio; studiò il passo, la raggiunse,
esami sul corpo, e principalmente all'uscio della creaturina, per vedere s'ella era
, / destregnenza sì fa forte ad onne uscio far serrato. dante, vita nuova
serlio, 7-136: per l'altro uscio della limaca si passa alla camera m,
posta, quando vide il tempo, uscio fuori con alquanti fanti ed ucciserlo e
6-53: trason, tu resterai a l'uscio in posta / e il servitor et
vergognosi che s'imbattano davanti allo stesso uscio, quando ogni mezzogiorno il maggiore berti
poste, cioè delle due parti dell'uscio con che la si serrava, era finta
pananti, i-162: fummo a un terzo uscio, e batti, batti, batti
6-53: trason, tu resterai a l'uscio in posta / e il servitor et
la camera terrena del suo studio un uscio tra la pustèrla e la porta,
mantello coperta e con esso lei ritornò all'uscio, del quale
ch'avea, e la licenza, / uscio del reo penserò / ch'io avea
preceduto da un discreto batter di nocche all'uscio -toc toc toc -e da un cavernoso
graf, 5-1024: verrebbe al mio uscio un cane, / oppure il buon
fratelli, tonio si tirò dietro l'uscio: gli sposi rimasero immobili nelle tenebre,
mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di
contraddizioni, tentativi di scapolarsela tra l'uscio e il muro, poi, adagino
timo e la mortella / davanti all'uscio di tutte le case... /
30: pre'severino col cherichetto giunse all'uscio della chiesa. grillo, 666:
.: la motocicletta si chetava all'uscio. 2. annunciare in modo vago
precedendo i due curati, andò all'uscio, taprì e gl'introdusse. capuana
3-33: il giovanotto, rispalancando l'uscio, invitò il biagini a passare; poi
da predella o da pedana di un uscio (una spranga); rinforzato da
silenzi, trepidando ogni volta che l'uscio si chiudeva per dar passaggio a un
premurosamente dal servitore che correva a spalancar l'uscio. l. gualdo, 985:
: nell'uscire, egli m'incontrò sull'uscio, mi prese pel mento e mi
a tempo, avendo il secretano preoccupato l'uscio. busca, 104: ne'luoghi
'opercolo si muove sul preopercolo come un uscio sul suo cardine. 2
: pur senza sospetto / infin a l'uscio del suo albergo corsi; / poi
che ci cade il presente / sull'uscio! -che è stato? voi parete /
appunto cascato il presente / su l'uscio e non ci fia rimedio. 5
18 (307): si sfonda l'uscio; e si fa la debita diligenza
e pensava di giugnerlo in su l'uscio. -sostanti dante, par
varo. testi fiorentini, 203: uscio fuori per una frantura del muro de la
forte tempesta nel mare che ti signore uscio della nave et entrò inn una piccola barca
. guazzo, 1-227: da un uscio ad altro si vanno prestando e rendendo
faccione da prete, impalato dietro l'uscio, gli disse: -e lei? cosa
imbriani, 12-9: avendo aperto l'uscio in assenza del confidente, si trovò
e un medico necroscopo. dalla fessura dell'uscio, allo spigolo -ecco, ecco -s'
sopravvenendo la vernata e sendo una volta l'uscio della presone aperto, frate cesario era
da non so quale strepito intorno all'uscio della prigione. giuglaris, 179:
di terra. bernan, 3-425: l'uscio si spalancò su di una figura nera
l'ora prima, / del corpo uscio quell'anima beata. boccaccio, viii-1-10
alla camera mia, e trovarete aperto l'uscio e vederete ciò che io vi dico
: si può? entrarono per l'uscio semiaperto in casa della signora geltrude.
pendon da l'arbor prisca, ond'ella uscio, / polverose loriche, elmi e
i versi] a restar fuori dell'uscio per il loro carattere del tutto privato.
: quando il procaccino suonava al nostro uscio, io correva ad aprirgli. pratolini
cicognani, 1-18: quando fu sull'uscio di casa c'era dell'altra gente
petrarca, 133-7: dagli occhi vostri uscio 'l colpo mortale, / contra cui non
de l'aurora, ove su l'uscio / è scritto: « lungi, ah
mentre stava parlando con lui attraverso l'uscio. -di animali. bandello
, anebbiatino, eccolo una sera picchiar l'uscio a la sua signora.
costa. graf 5-735: nel vano dell'uscio appare la figura di assuero, l'
un oscuro / corridoio. il prim'uscio, a destra, quello / era.
e, come promesso avea, lasciò l'uscio della camera aperto. machiavelli, 1-i-48
, cvi-141: né mai dentro a quest'uscio fui, promptissimo / ch'io ri
il droghiere] come adamo sbandito su l'uscio del paradiso terrestre a struggersi alla vista
mutòe. nardi, ii-400: il detto uscio era forte come si conveniva ad una
dello imperadore, venne e picchiò all'uscio. g. villani, 12-64: lasciò
a notti attraverso il varco verticale dell'uscio, strappava riflessi di metallico nitore.
. desiderosi di farsi cristiani, sbagliarono uscio: invece di andare dal vescovo andarono
viani, 14-133: stazionava ieri fuori l'uscio del- posteria di manuelje del topo,
di un edificio. 3. piccolo uscio inserito o affiancato a uno più grande
v.]: 'protiro ': uscio d'una casa o portello. =
, cantando, / fassi in su l'uscio; a prova / vien fuor la
piedino. piovene, 14-143: vedo un uscio socchiuso e vi infilo la testa.
de'scrittori teatrali, perché videro un uscio aperto a qualche provento. le composizioni
quella feminella: -vedi, donna, l'uscio mi lascerai aperto stanotte, perch'io
dormiva, e questo suo fratello serra l'uscio, e sì la prese e sforzolla
dolere... 'nel serrar l'uscio mi sono fatto una pulcesecca al mignolo
di sasso, e voleva chiudergli l'uscio sul naso. tarchetti, 6-ii-331: mia
, 281: il puledretto, in sull'uscio della desiderata capanna condutto e per alcuna
temenzia dimorando, spesso le soglie dell'uscio col grugno onestamente toccava. salvini,
2-234: questo è pileo, che all'uscio delle scuole / aspettar suole -e a
duca di ferrara e standosi dirimpetto all'uscio suo a ragionare di varie cose,
de'scrittori teatrali, perché videro un uscio aperto a qualche provento. botta, 4-868
, se non vanno mendicando e pulsando a uscio a uscio, non hanno da vivere
vanno mendicando e pulsando a uscio a uscio, non hanno da vivere. 9
mani / il giro eterno delle sfere uscio? dannunzio, i-770: che forse il
, 281: il puledretto, in sull'uscio della desiderata capanna condutto e per alcuna
dimorando, spesso spesso le soglie dell'uscio col grugno onestamente toccava: al quale
col grugno onestamente toccava: al quale uscio, non contradiandolo l'entrata e già
-non mettere la punta del naso fuori dell'uscio: v. naso, n.
. sacchetti, 16-95: giugnendo all'uscio della camera della donna, guardò pianamente
giovene essere dentro; e pontando l'uscio mal serrato, v'entrò dentro. brignetti
, 7-15: sa che di là dell'uscio è la beatitudine eterna, ma punta
né per altro philena ha fatto l'uscio sì puntellare che niuna smo- vitura riceva
sacchetti, 34-100: ferrantino pigne l'uscio e serrasi dentro; e subito,
giù per la scala, acciò che l'uscio dentro fusse ben puntellato. nievo,
. trissino, 2-1-170: questo [uscio] è di ferro e d'ebeno
x-5-432: non lusingarti ancor: l'uscio ferrato / sta chiuso, è ver,
]: 'puntello ': quello dell'uscio, braccio di ferro o legno che
o nel muro tien più saldo l'uscio chiuso. -sostegno, palo o
la portò in camera mia applicandola all'uscio con due puntine da disegno.
pesi. carena, i-161: 'uscio a bilico ': quello la cui imposta
subito, tutto osando si portò all'uscio della stanza in cui con erminda giacea
20-80: guarda se alla campanella del suo uscio vi fosse legato punto di spago.
ch'io? e'pare che l'uscio nostro sia tocco ». bandello, 2-9
.. di anime del purgatorio gementi all'uscio della stanza. giuliani, ii-84:
entrato dentro così putente, fu l'uscio riserrato, che bruno e buffalmacco furono
[s. v.]: quest'uscio puttano non lo possochiudere. -con valore
. ed entrato dentro, serrò l'uscio, istando egli dentro col fanciullo; e
, 22: di quelli iscri- gni uscio sì grandissimo puzzore che tutti quanti si turarono
, ii-421: è sempre su per uscio a tirarla giù a questo e a quello
perfece lo suo stato. / come l'uscio posase ne lo suo cardenile, /
, anche, l'apertura quadrata di un uscio o di una finestra, rispetto all'
dallo spiraglio si vedeva il quadro dell'uscio nero come la bocca di un forno
in corsa fatua corrono il quadro dell'uscio. savinio, 1-80: vidi,
posti in ogni toppa / apn l'uscio o la cassa che non erri.
de loro. alberti, i-347: l'uscio di qualunche di loro, l'animo
(i-rv-225): mai dentro a quello uscio entrò né sabato né venerdì ne vigilia
di que'tali che ne vanno dieci per uscio, né bello né brutto, né
questionegiare, sopravenne michele e aperto l'uscio, trovò frate boncera cne il bazalischio
questo fanciullo ti sarà portato innanzi all'uscio. segneri, iii- 2-173: di
cane ringhiò. era lì, dietro l'uscio. dei passi lontani si avvicinarono,
quetato... tosto aperto l'uscio, se n'entrò. pellico, 4-29
fingesse tizia e si ordinasse intorno all'uscio del palazzo una perpetua chintana, giuoco
ed ebbe rabbattuto dietro sé l'imposta dell'uscio, ella si drizzò un poco della
sgusciò dentro e si rabbattè dietro l'uscio sgangherato. 2. ant.
buio, non si seppe rabattere all'uscio: di che egli smemorò, veggen-
davanti la camera della clara. l'uscio n'era semplicemente rabbattuto. giacomo moncalvo
rinchiusa di montagne, con repentina rabbia uscio contra i goti e, spartamente conturbatili
egli nell'aprire a'nostri picchi l'uscio, comparendo in manica di camicia, mutande
, 650: ritto nel mezzo dell'uscio, stava un uomo smorto, rabbuffato i
bacchelli, 17-82: andò a schiavar l'uscio, e la versiera incarnata glielo sbattè
'. pirandello, ii-2-188: dall'uscio a sinistra irrompono, gridando e ridendo,
entrato dentro così putente, fu l'uscio riserrato, che bruno e buffalmacco furono
ettore, con tutte le sue schiere uscio fuori della porta della cittade con grande
solenni parole, tenendo una parte dell'uscio, udisse dire che il suo figliuolo
era morto, né la mano da l'uscio rimosse, acciò ch'elli non interrompesse
, quantunque il ronfo passasse comodamente l'uscio. a un certo punto della notte,
govoni, 8-75: chi batte all'uscio della mia vita / con raddoppiata lena
una vecchia insegna che pendeva sopra l'uscio, era dipinto da tut'e due
., 1-94: raggia davanti all'uscio una gran pianta, / che fronde ha
. chiarini, 45: s'apre l'uscio; due raggiano / a me gentili
studio la luce: un raggio filtrava dall'uscio non chiuso. quasimodo, 119:
però la tua presenza si stampò sull'uscio, che aprii sgomento prima che la tua
mano..., chiudeva l'uscio a chiave della stanza vuota: a ogni
viani, 13-433: s'affaciò all'uscio, si attorcinò il grembiule alla vita
pazienza, tu puoi ben anche a uscio chiuso passartela ragionevolmente, non foss'altro
: il demonio una notte gli picchiò all'uscio della sua cella... conoscendo
andatosene e sotto quello sporto trovato un uscio,... a piè di quello
, seduto su una panchetta fuor dall'uscio, che rammagliava una rete. c.
: -miser, non debbo ormai l'uscio del petto / aprire alla mia grave ed
egli non può così subito serrar l'uscio e rattener il corso de tacque, di
tu vai via, io serrerò l'uscio e lascerotti rangolare. idem, 9-45:
terra, nel canto più lontano dall'uscio. de amicis, xii-438: trovai.
, 1-9-21: la vezzosa nereida al lido uscio, / e sotto il velo,
bottoni, a quello di faccia e sull'uscio che mette all'interno della casa.
suor ginevra rimase atterrita, addossata all'uscio, a udire quegli urli che non
grazzini, 4-73: statevi qui rasente l'uscio fermi e cheti tanto ch'io tomi
il sindaco, sentendo raspare alla maniglia dell'uscio: -chi è.. ah!
[i figli] credeva davanti all'uscio a raspare invocanti di entrare senza un
ritornata al castelletto, sulla soglia dell'uscio si sentì un raspaticcio nel cuore.
spazzola addosso,... accompagnandolo dall'uscio con un sorriso rassegnato da zitellona,
del fico, un rastrello appoggiato all'uscio. -per estens. macchina agricola
gli artigli / potran sicun a aperto uscio dormire, / ché la lor guardia
, 7-480: lei intanto rimaneva sull'uscio della bottega, sorridendo timidamente, col
lei, quantunque ratturato / sia l'uscio del castissimo suo letto.
latrando. de marchi, iii-2-27: l'uscio / del buio cimitero cigolava /
l'ha lattà. -ho sentito io dall'uscio qualche parola, ma parlavano piano,
. costui m'era dietro così dall'uscio con una stanga in mano..
razzolavano nella stradicciuola o si radunavano sull'uscio del pollaio. de marchi, i-749
304: in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena
pulci, 3-74: l'abate a l'uscio per più loro angoscia / s'era
sfiorito, nondimeno, quando picchiai all'uscio del suo salotto dell'europa, dov'egli
visconti, i-8-45: a la marina l'uscio fu recluso: / paulo quando gli
dell'attore. in fondo è un uscio a vetri che dà nella sala di redazione
i-90: dèstosi costui nella visione, uscio fuori, et isforzavasi d'andare alla taverna
rinfusa lungo le redole, che menano all'uscio delle singole case. montale, 15-151
fusse nullo che passasse di sotto all'uscio de le reggiuole. = dimin.
, 7-288: s'avrà dinanzi a l'uscio [della casa] ca- min regio
... dovunque, affacciandosi all'uscio, si era bloccati subito da una inserviente
ben guardata e ristrettolo possibilmente tra l'uscio e 'l muro, mascherata la reità
relegata in un granaio: non eravi né uscio, né riparo di sorta. moretti
in questa piccol urna a l'uscio inanzi. de notari, 133: alle
... / -la pietra dell'uscio del monumento, / -dicien, -chi volgerà
a mosca cieca, era arrivato all'uscio, e picchiava, gridando: « apra
birra in faccia alla folla ch'è sull'uscio a vederli ballare: luci rembrandtesche
donne per le contrade che da un uscio ad altro si vanno prestando e rendendo
/ e lo cor serrato ha l'uscio, che noi vede el frate mio.
177: la folla s'inginocchiò sull'uscio, mentre il prete seguito dal chierico
sara figliuolo », quella rise dopo l'uscio. corfino, 139: raccordandomi della
fuori et no. lla offerirà all'uscio del tabernacolo per oferta a. ddio,
, alta secca allampanata, compariva sull'uscio e preso per un orecchio il piccolo
sciolse repente e prima volle rinchiudere l'uscio accuratamente col paletto, dando la mandata
casa fu repentinamente sonato il campanello all'uscio di strada. grafi 4-46: allividisce
gli ori e i gioielli 'dell'uscio di faccia '. -in partic.
suonare il tuo campanello, affacciossi all'uscio e riconobbe in quella cameriera una sua
salotto o sala di consultazione, per uscio con catenaccio, al sacello o ricettacolo
salotto o sala di consultazione, per uscio con catenaccio, al sacello o ricettacolo
! idem, 8-165: infilò l'uscio sbraitando: -ah!... quand'
delle colonne volgar. [tommaseo]: uscio dalla vattaglia e la sua piaga fece
ito ad accompagnare el notaio infino all'uscio di dereto. -detto alla fine
: il parrucchiere si avvicinò ad un uscio a due dattenti socchiusi, che s'
giorni fu levata la spranga di sull'uscio aella tettoia e i due si riaccasarono.
. dessi, 7-19: riaccostai l'uscio e rifeci all'inverso la stessa strada fino
in fondo al corridoio, spalancare l'uscio di casa, chiamare erda, rincorrerla,
sostenevano le bandelle, e perché l'uscio era doppio la ribaditura a delli detti chiodi
alcuno conoscesse quel ribaldo che arrimpetto all'uscio della sua camera sedea alle tavole.
due ribaldi della sua masnada rimasti fuor dell'uscio ad origliare. 'a
, intr. battere, picchiare a un uscio di nuovo o ripetutamente.
dalla finestra, ci ribussano continuamente all'uscio in prò di non sappiamo quale poesia
ne l'anticamera / e serra l'uscio. lomazzi, 4-ii-312: tutti gli atti
. soldati, 2-357: spinse l'uscio quanto bastava per constatare che emilio era
s. v.]: 'richiudere un uscio, una finestra'. anche: farli
e scarso / servo fedel con minor premio uscio / di me, ch'avendo inchiostro
ed elli sedea in su la soglia dell'uscio, che la pone di colore di
sua vita, trovando alquanto aperto l'uscio della casa di questa donna, entrato in
pratesi, 5-488: la servente non apriva uscio che subito non lo richiudesse a chiave
g. gozzi, i-6-51: spalancatosi l'uscio da sé, entrò una femmina con
si erano schiuse ed era apparso sull'uscio qualche contadino in mutande. bartofini,
, 157: seduto / stava su l'uscio de la sua bottega, / che
in un galante 'ridotto'che ha l'uscio sul giardino. bocchelli, 2-xxiv-1123:
: riduce un monte di paglia vicino all'uscio e vi attacca il fuoco.
li seguitava troppo? rimuraro mezzo l'uscio d'un loro palagio dove si riduceano,
da festa, quando fu in sull'uscio, vide che piovea, onde, rientrato
. v.]: bisognò rifermare l'uscio. l trattenere. menti
con un subito latrare venne a l'uscio, né in ciò rifinò buona pezza.
. savinio, 12-196: aprii l'uscio della classe nella quale alfredo casella impartisce
giov. orelli, n: che l'uscio non si chiudesse mai, per il
veduto l'avevan venire, furono all'uscio (iella sua camera per aprirlo.
in una cella terrena e serrorono l'uscio. = comp. dal pref.
mise a scopare colle mani dinanzi all'uscio, buttando via le frasche, carponi,
su fondo rosa. / e origlia afi'uscio la madre, stupita / di averli
riluttanti. pratesi, 1-392: all'uscio in fondo alla sala comparisce cherubina, la
andargli, ogni notte, a cantar all'uscio. 10. abbandonare un uso
e lo nostro signore chiude loro l'uscio, ed egli ri- manno di fuora
] perciò alla porta et aprendo l'uscio di rimbalzo, precipitò in quattro salti
: una cagna sortì fuori da un uscio e abbaiando m'azzannò il rimbocco dei
bu bu: la motocicletta si chetava all'uscio. montale, 2-27: la tua
non posso andare piu là che l'uscio per l'orazione. e così tutti si
anno prima e messo per chiusura un uscio rimediato. 5. trovato o
, di non veder un tratto l'uscio da via della casa di quello calcato d'
fatta più grande, di sé stessa uscio, / e che si fesse rimembrar non
2-84: già erano per aprirgli l'uscio della camera dove ei dormiva, quando
,... la fanciulla diserrò l'uscio. vita di s. petronio, 36
delle altre due pareti a rimpetto è un uscio. 5. sm. parte
la mala monaca... accostatasi all'uscio pian piano e fatto con una punta
s. trinità, si dà all'uscio di dietro della sua casa, che oggi
i-723): accostatosi adunque a l'uscio, col piede soavemente una fiata picchiò,
zanobi aveva appena rivarcata la soglia dell'uscio. guglielminetti, 3-155: rivarco oggi le
e femmi uno muricciuolino a piè dell'uscio dell'agiamento di camera mia di villa.
b. corsini, 6-48: intanto l'uscio d'una zambra aprio, / ove
): venne la donna ed aperse l'uscio, a la quale fingendo sporger le
/ il sanguigno terren, di vita uscio. menzini, iii-47: per l'acerbità
verga, 8-334: tornò a bussare all'uscio delle donne, e siccome non aprivano
iv-285: subito sonamo le trombette et uscio ballando lo illustrissimo signor principe de capua