voluto perdermi / l'acconciatura, e usci' via. 2. modo di acconciare
ricominciò diletto, / tosto ch'io usci' fuor de l'aura morta / che m'
guai. sia maledetto il dì ch'io usci' della chiusura del ventre suo.
. idem, purg., 1-18: usci' fuor dell'aura morta / che m'
e per l'uscio di dietro m'usci' di casa. cicognani, 1-22: la
ricominciò diletto, / tosto ch'io usci' fuor de l'aura morta / che m'
,... /... usci' via, e subito / mi riscontrai
g. m. cecchi, 359: usci' via, e subito / mi riscontrai
passi fidi / del mio maestro, usci' fuor di tal nube. poliziano, 137
/ che fatta fu quando me n'usci' fora. petrarca, 135-76: fuor
loro, a fatica solo me ne usci' della bocca di plutone. d'eredia,
dal mio avversario, con molto onore usci' di tale inpresa. b. corsini,
senti'cacciare. savonarola, iv-213: iesu usci' dal tempio invisibilmente. aretino, vi-474
vostro, / che non sapeste quando n'usci' fora. d'annunzio, iv-1-75:
/ che fatta fu quando me n'usci' fora. boccaccio, dee., i-concl
perdendo me, rimardel mio maestro, usci' fuor di tal nube / ai raggi morti
di che ebbi grandissimo piacere, perché usci' un poco del mio malinconico, overo del
: io son così vergine come 10 usci' del corpo della mamma mia.
mia signora tutto fecido e luttuoso, usci' de la cloaca, per non potere
passi fidi / del mio maestro, usci' fuor di tal nube / ai raggi
dante, purg., 1-17: io usci' fuor de l'aura morta / che
passi fidi / del mio maestro, usci' fuor di tal nube / ai raggi
passi fidi / del mio maestro, usci' fuor di tal nube / ai raggi morti
ricominciò diletto, / tosto ch'io usci' fuor de l'aura morta / che
passi fidi / del mio maestro, usci' fuor di tal nube / ai raggi
io con voi poco fa me ne usci' fuori. pagliaresi, xliii-112: de'miei
che io con voi poco fa me ne usci' fuori. anonimo romano, 9:
che d'aducessi a porto degno, / usci' dello scrittoio e messo in via /
al tempo della pubertà e che 10 usci' di puerizia non fui io in tutto mortificato
ricominciò diletto, / tosto ch'io usci' fuor dell'aura morta, / che
., 3-340: incontanente ch'io usci' della città e fu'libero del puzzo e
. io mi partì di firenze e usci' dalla porta a san gallo, mostrando
che s'aducessi a porto degno, / usci' dello scrittoio e messo in via /
4-455: per l'uscio di dietro m'usci' di casa e alla svolta del canto
: io son così vergine come io usci' del corpo della mamma mia. fasciculo di