del verbo abbaiare). abbaiamento, urlo del cane. bartolomeo da s.
ardesia). abbàio, sm. urlo del cane, latrato. soldanieri,
sempre più alti, toccando alla fine l'urlo. baldini, i-583: l'abbrivio
dire, e la lasciai, dando un urlo e portando la mano alla bocca.
aeree grotte / intronate dal cupo urlo del vento. idem, 1032: un
): lui in vece caccia un urlo: uno di que'malandrini gli mette una
di amaro la bocca aperta all'urlo, su la sabbia che cedeva
testa indietro atterrita e cacciò un urlo. idem, pr. sp.,
a. boito, vi-915: urlo il canto anatemico e macàbro, /
anima spersa. baldini, 4-14: quell'urlo d'anima in pena m'è
: bisognava vederlo buttarsi giù con un urlo dallo scoglio..., come un
empiva di amaro la bocca aperta all'urlo, su la sabbia che cedeva ad
o vistoso lo prendevano, avventandosi con un urlo prima che gli altri ci arrivassero.
o vistoso lo prendevano, avventandosi con un urlo. -per simil. e al figur
qualsiasi colore si fa fiamma / nell'urlo delle tempie. de pisis, 67:
la parola dell'uomo, ma l'urlo o il balbettio del forsennato. serao,
delle segnalazioni, cacciarlo fuori con un urlo e uno strattone, uscir tutti e correre
brancati, 4-52: edoardo cacciò un urlo che fece dileguare, spense come il
2. per estens. grido, urlo potente (anche di altri animali,
avviato. 3. stor. urlo di guerra dei soldati romani (negli
da donna,... fa un urlo lungo e finisce, e il cane
, i belati, le strida e l'urlo degli imbonitori e la cantilena dei cantastorie
ti lascio snodarti lungo il tacito / urlo delle libidini inconfèsse / e inverto, senza
bèrcio, sm. tose. urlo sguaiato, strillo. sasso che
/ il fremito, il miao, l'urlo, il boato, / il grugnito,
deledda, iii-689: pareva che quell'urlo uscisse... da una di
, i belati, le strida e l'urlo degli imbonitori e la cantilena dei cantastorie
5-196: ad un tratto, sento un urlo laggiù tra le piante e,
bramito), sm. letter. l'urlo del cervo (e anche di altri
chilometri, la macina. il suo urlo di succhiello gigante, il suo bramito
de'loro brocchieri, salutati / da un urlo solo. pratolini, 2-46: hanno
riempirsi di gente: accorrono, all'urlo marino della buccina, e ai colpi di
testa indietro atterrita, e cacciò un urlo. collodi, 104: alzò il capo
ciascuno chiamasse i compagni, d'un urlo, / miseri, ch'erano morti,
lamento / d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero / della madre che andava incontro
/ non ride ei già, ma con urlo nasale / scilingua e ghigna s'altri
, da una carcere vicina partì un urlo: 'viva i tedeschi'. era un uomo
un senso di lacerazione ella cacciò un urlo lungo, lamentoso. -a porte chiuse
peneri sulle muragne ed egli ode l'urlo bestiale del boia ubriaco. campana,
ognun ch'il conoscea gli dava l'urlo. = deverb. da ciurlare.
imponente il clamore del mare, un urlo enorme composto dall'unione di varie voci più
, della quale mi fu comminato l'urlo universale da tutto roma, se ve
/ non ride ei già, ma con urlo nasale / scilingua e ghigna s'
d'improvviso l'uragano schianta in un urlo e tutte le piante si contorcono,
quando gli affollati copersero la sua voce coll'urlo. carducci, 1060: i primi
, quando ad un tratto mandò un urlo roco. orioni, x-21-2: dirimpetto
in una morsa il costato. urlo e mi sveglio di colpo.
più alti, toccando alla fine l'urlo. comisso, 7-41: oramai sentivo
lamento / d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero / della madre che andava incontro
sostanze radioattive. carica già dell'urlo che fra poco avrebbero gettato. che
urlato / certo avea, con demente urlo d'angoscia. e. cecchi, 9-261
canto desertico del camelli ere, l'urlo malinconico del muezzin, l'isterica salmodia
tutto. deledda, iii-291: un urlo usato dai pastori per spaventare i ladri
! » fu sommerso da un quasi imanime urlo di « basta! fuori l'autore
il seppe dileguato, un cupo / urlo mandò qual di ferito tigre; / e
: io non sono punto sconfortato, e urlo contro quelli che dipingono tutto in nero
ausilio della sua discoteca. ad esso urlo si doveva rispondere in scala discendente le
descensione di oro- naim li nimici udirono urlo di contrizione. viviani, 1-50:
aiuto ed io intervenivo con un grosso urlo che tagliava ogni questione. ma era
matto o da donna, che fa un urlo lungo e finisce e il cane si
. carducci, 725: in te l'urlo de'nembi su la britanna duna,
ognun ch'il conoscea gli dava l'urlo, / ed ei sognando sempre un elevàmini
leonardo costa, passando, levò un urlo anche lui, esalò la ferocia del
esangue dalla piazzetta del paese mentre l'urlo accoglieva il funambolo caduto.
subbuglio / degli elementi; è un urlo solo, un muglio / di
la bocca semiaperta e carica già dell'urlo che fra poco avrebbero gettato. che
razzo di una esplosione lirica aspettava un urlo di ammirazione, e si era rivolta per
fabbro). e l'idiota urlo del fischio. pavese, 119: il
. moravia, xi-208: cacciò un urlo portando la mano alla bocca e poi
contò una tanto grossa che tutti fecero un urlo e una risata per mostrare che non
onde quel re si scaglia, e un urlo getta, / e vuol saltar dal
queruli muggiti, e con pietoso i urlo misto d'umano e di selvaggio / fine
verga, ii-128: si udì un urlo straziante, e si vide correre verso la
torrenti. / vanno con un feroce urlo comune, / chi qua chi là.
leonardo costa, passando, levò un urlo anche lui, esalò la ferocia del suo
lamento / d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero / della madre che andava incontro
intorno. ondeggia, sale, diventa urlo, scivola, si dissolve in gemito,
dense e fragorose trombe, che all'urlo e al rombo facean tremare i macigni
matto o da donna, che fa un urlo lungo e finisce e il cane si
, ma nitido, sul vento un urlo di richiamo. -figur. pascoli
, ironica. deledda, iii-291: un urlo usato dai pastori per spaventare i ladri
fischiare improvviso, il treno, l'urlo di mille dei miei simili che passano in
zaini in spalla. riposo » ecco l'urlo della forza che scuote il paese,
2. il verso degli animali feroci, urlo, ruggito. firenzuola, 359:
ancor nel timpano il frizzio per l'urlo di gioia che lo accolse. papini,
mano nel gran sole e fece un urlo. ma il fruscio del mare che lassù
vivo! moretti, iii-484: un grande urlo si levò dai bravi bandisti squadrati nella
nido alle ghiandaie, / gettarci l'urlo che lungi si perde / dentro il
nido alle ghiandaie, / gettarci l'urlo che lungi si perde. govoni, 2-10
: in quel silenzio, echeggiò l'urlo roco di una ghiandaia. -figur
, iii-244: mai non cessava l'urlo del cannone, e quando cessava, si
rimorso], per... l'urlo dell'uomo straziato, fermo con le
-a). ant. grido, urlo; clamore, strepito, schiamazzo. -anche
ammirazione. -in partic.: urlo di guerra. giamboni, 7-122:
una tanto grossa che tutti fecero un urlo e una risata per mostrare che non
contra l'evo imbelle, i l'urlo del grifo e il rugghio del leone?
le sue gesta... né l'urlo dei ragazzi gli provocò una reazione;
e veementi. pea, 11-1: un urlo di cornetta annulla, imbianca la tua
forte sdegna / e cominciò gridando un urlo strano / che fece tutto il mondo
slataper, 2-113: non impreco né urlo. mi lamento in silenzio come un bimbo
io li udii già giovinetti / gettar l'urlo con me quando incalzava la bufera.
la carica dei lancieri, e gridato l'urlo della vittoria sui cannoni inchiodati.
: l'accento cadeva, incisivo, sull'urlo irrompente, sullo stupro furente, sullo
io ti lascio snodarti lungo il tacito / urlo delle libidini inconfèsse. bocchelli, 19-34
il richiamo aspro de'tram, l'urlo de'cocchieri imbestiati. soldati, i-208
venosta, 290: si levò un urlo infinito, frenetico, spaventoso, che
piano / tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza. d'annunzio, i-709:
levato a gran voce, lanciato (un urlo, un grido). - anche
l'aeree grotte / intronate dal cupo urlo del vento, / odano lo stridor d'
io ti lascio snodarti lungo il tacito / urlo delle libidini inconfesse / e inverto,
nel breve silenzio che aveva seguito l'urlo della terra. -sostant.
, iii-2-205: a un tratto un urlo, altissimo... romualdo alzò di
scatto il capo. e dopo quell'urlo, un séguito d'urli, laceranti,
ii-513: le tenebre ne erano [dall'urlo di guerra] come lacerate. altomare
denti nell'uscirgli di bocca, simile all'urlo del vento sopra le terre isterilite dai
gola: iperbolicamente, a indicare un urlo altissimo, assordante. palazzeschi, i-102
. palazzeschi, i-102: dopo un urlo tale rauco che così spontaneamente le aveva
, e a ogni lancio udiva / l'urlo e lo sforzo d'un simile lancio
. 2. per estens. urlo acuto, prolungato, di rabbia,
avventa a una nube che viene / nell'urlo d'un quasi concreto / falò di
barricata è demolita. si leva un urlo feroce. ungaretti, i-61: quale canto
vide l'anello, diede un grande urlo e, liberatosi con uno strattone da coloro
talora intorno ai sepolcri, imita l'urlo e il portamento di questo animale. carducci
ogni male ha pace / dove ogni urlo si tace e tutto risveglio e riscuoto.
, / e dopo avere un grand'urlo attaccato, / i sentimenti perde e la
sempre divorato dalla fame, mette un urlo simile al latrato dei cani, ma
silenzio notturno della campagna americana, l'urlo lugubre dei treni. 3. che
sariamente lungo. tarci l'urlo che lungi si perde / dentro il meridiano
pur fra i primi di cotesta razza / urlo il canto ana- temico e macàbro,
la testa indietro atterrita, e cacciò un urlo; il malandrino la mise per forza
): se renzo non cacciò un urlo, non fu per timore di farsi scorgere
per finire, quando improvviso un grande urlo e un impeto sbanda la folla: una
colpo smette di piangere, caccia un urlo, e via di corsa matta su per
nido alle ghiandaie, / gettarci l'urlo che lungi si perde / dentro il meridiano
testa indietro atterrita, e cacciò un urlo, il malandrino la mise per forza nella
il fremito, il miao, l'urlo, il boato. soldati, 2-261:
. beltramelli, i-568: allora l'urlo contenuto per tanto tempo scoppiò dilagando,
: di latrar, di ruggir, d'urlo, di fischio / riempie l'aria
me. pavese, 5-175: sentimmo un urlo, sentimmo correre, e una scarica
finalmente doro ruppe ogni indugio lanciando un urlo spaventoso, bestiale, modulato come quelli
). venditti, 1-194: l'urlo della sirena / vittoriosa trafigge l'aria
e monotona, si cambia in un urlo, come se fosse il grido della
cavalleria, e si sentì il tremendo urlo dei montati. 3. cavalcato
col mormorio dei pini / e con l'urlo del mar, casti glioncello.
esternare dolore, ira, disappunto; urlo bestiale (di persona). -in
con mugli atterriti. 3. urlo, grido o lamento cupo e prolungato.
subbuglio / degli elementi; è un urlo solo, un muglio / di scerpate
: non ride ei già; ma con urlo nasale / scilingua o ghigna s'altri
lontano. ungaretti, xi-247: l'urlo nasale della radio, non meno malinconico
scogliere, / crollo di rupi, urlo di vento, affanno / d'ancor lontane
, iii-2-206: dopo un ultimo forsennato urlo, una pausa; un lamento fiévole,
, angoscia (il pianto, un urlo, ecc.). govoni,
pianto. quasimodo, 1-41: l'urlo nero / della madre che andava incontro al
... ma ogni volta che l'urlo di uno dei piccoli andava lontano oltre
li udii già giovinetti / gettar l'urlo con me quando incalzava / la bufera
più alti, toccando alla fine l'urlo. -con ellissi dell'inf.
scogliere, / crollo di rupi, urlo di vento, affanno / d'ancor lontane
enorme folla concorde ed entusiasta (un urlo, un grido); costituito da
: ogniqualvolta il lioncin sparava / qualche urlo sgangherato e contraffatto: / sire, tu
, nido alle ghiandaie, / gettarci l'urlo che lungi si perde / dentro il
e strepito) perché il suo grido o urlo imita il ragghio di quell'animale.
essendo che la trascrizione onomatopeica d'un urlo di delirio. onomatopeìsta, sm
betocchi, i-127: ci ascoltiamo nell'urlo / opaco delle ciminiere. jovine,
órlo (ant. brolo, dial. urlo), sm. parte estrema,
e di color di mare: l'urlo di la vesta o il seno di la
. panzini, i-594: scoppio in un urlo orrendo che atterrì ambrogino.
suscita fastidio (una risata, un urlo). albertazzi, 184: risentì
nido alle ghiandaie, / gettarci l'urlo che lungi si perde / dentro il
... /... all'urlo nero / della madre che andava incontro
e dirompe l'osso tra l'urlo popolare, ostile, senza miseri
nido alle ghiandaie, / gettarci l'urlo che lungi si perde / dentro il meridiano
sorrisone così bestiale che scoppiò dappertutto un urlo di risa e un battere di mani.
foreste, / ne'cadenti con cupo urlo torrenti / io sento il rombo de le
. pascoli, 204: l'urlo d'un cane alla catena, e il
e a ogni lancio udiva / l'urlo e lo sforzo d'un simile lancio,
la gente si sentì mancare, un urlo così poteva farlo solo la repubblica, venuta
folgor piomba. graf, 5-587: sull'urlo feroce / l'impetuosa voce / piomba
pippoli bianchi che faceva l'effetto d'un urlo. 6. dimin. pippolino
nuvola d'incensi, risposero rombando all'urlo poderoso delle turbe che intonarono l'inno
» fu sommerso da un quasi unanime urlo di « basta! fuori l'autore
d'una lampada per mandar poi un urlo di gioia, allontanandosi tosto a rapidi
contra l'evo imbelle, / l'urlo del grifo e il rugghio del leone?
la bocca spalancata in un continuo muto urlo di disperazione. c. e. gadda
precordi. de amicis, i-182: un urlo prolungato, sgangherato, erompe da tutte
. piràndello, 8-662: cacciò un urlo e cadde a terra, in preda a
oppur da un anno premevo in me l'urlo e il pianto? pavese, 10-142
): tra i monatti s'alzò un urlo di trionfo, uno scroscio procelloso di
mai; e tutto insieme (per (urlo profumatamente) pare una composizione d'avono
vanno aggiunte le trovate della regia: l'urlo improvviso tra gli spettatori, il proiettore
): tra i monatti s'alzò un urlo di trionfo, uno scroscio procelloso di
dei due in vespa e poi l'urlo della vittima. prossenèta (prosonèta
dai culmini giganti; / misti al lungo urlo dei venti, / par che annunzi
/ di diario o di gettare un urlo al vuoto / o nel cuore incredibile
la carica dei lancieri e gridato l'urlo della vittoria sui cannoni inchiodati, chi
finalmente doro ruppe ogni indugio lanciando un urlo spaventoso, bestiale, modulato come quelli
(un suono, un rumore, un urlo). deamicis, ii-40: allora
barricata è demolita. si leva un urlo feroce. de roberto, 10-244:
. figur. voce sgraziata o sgradevole, urlo acuto (e ha una forte connotazione
ràito, sm. dial. strillo, urlo. redi, 17-126: 'raito
, 3-174: non gli arrivò l'urlo dell * allarme, solo un rantolo di
gina si riscuoteva tutta, mandava un urlo e si rappiattava spaventata contro la parete della
4-8: quel re si scaglia e un urlo getta / e vuol saltar dal letto
'e noi potrem dire 'clamore, urlo, urlata, urla- mento, l'
dal gridare. pascoli, 204: l'urlo d'un cane alla catena, e
... mi svegliai con un urlo, perché avevo veramente sofferto di quella
ci fu sopra e con la notte l'urlo della pioggia e dello stravento che ci
spezza in molti echi / per un urlo vinoso, / richiudendosi subito liquida e pesante
dieci. pea, 7-152: l'urlo di un corno che rimbomba in eco.
: 'rincuccolire': rintontire. con un urlo la fece rincuccolire. = comp.
e poi s'avventa / con un urlo bramoso di molosso. 5.
la casa. cagna, 1-170: un urlo, che pareva un ruggito, rintronò
un fremito in tutti e si levò un urlo infinito, frenetico, spaventoso, che
lontano, qualche voce sinistra, un urlo ripetuto come l'abbaiare dei cani nella notte
. /... lasciò d'un urlo ripiombare il marmo / sopra il suo
a riprender la via, allorché udii un urlo, che avrò sempre nel cuore.
udì a un tratto dal cortile un urlo spaventoso, come stessero sgozzando un animale
quel ch'era accaduto; e mandò un urlo d'applausi e d'imprecazioni. leopardi
nuovamente. volponi, 4-19: l'urlo della scimmia lo costrinse a tirar fuori
33 (569): dopo un grand'urlo, dopo un ultimo e più violento
e qualsiasi colore si fa fiamma / nell'urlo delle tempie. savmio, 2-182:
pur fra i primi di cotesta razza / urlo il canto anatemico e macàbro, /
. schiamazzo di voci, di risate; urlo della folla. graf 5-587: fuor
, rea cristiana! - / ma sull'urlo feroce / l'impetuosa voce / piomba
naso. 2. sm. urlo, verso. andrea da barberino,
del silenzio fa pensare talvolta a un urlo, a un clamore tanto assordante che non
/ ombre (fi là e a l'urlo del mostruoso cane. -vezzegg
: un tumulto, un fragore, un urlo, un suono / rauco, sfuggente
sempre più alti, toccando alla fine l'urlo. e, per quanto incalzato
guercio... s'mtese un urlo cui tenne dietro un rovinio: pei
piano / tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza. / s'inalza; e
rogiènte, ruggiènte). che emette l'urlo forte e rauco caratteristico del leone (
-rauco e forte; terrificante (un urlo). calandra, 4-101: trattenuto
le braccia furiose, scoppia in un urlo ruggente, pieno di un'angoscia senza
per estens. rabbioso, cupo (un urlo). cesarotti, 1-iv-89: apparve
. cesarotti, 1-iv-89: apparve / urlo ragghiante. -cupamente fragoroso (il mare
2. per simil. suono inarticolato, urlo rauco e soffocato che esprime rabbia,
rugge, ruggono). emettere il tipico urlo rauco e rabbioso, in segno di
a patti. marradi, 408: un urlo d'esecrazione, / „.
2. per simil. grido, urlo emesso vigorosamente e per lo più con
divisa straordinaria per l'ingresso » « un urlo, immagino, un ruggito ».
cupo. pea, 7-152: l'urlo di un corno che rimbomba in eco.
alquanto ruvido. bacchelli, 1-ii-75: un urlo atroce, bestiale, continuo così che
, ora rotta dal sibilo e dall'urlo delle vetture del comando che saettavano dalla
secoli trascorsi presente e da venire nascevano dall'urlo l. bellini, 5-1-264:
gatta. codemo, 85: un urlo accolse la magnanima impresa: « eccolo,
fenoglio, 5-i-682: gli orecchi saturati di urlo umano, urlo di motore, urlo
gli orecchi saturati di urlo umano, urlo di motore, urlo di pallottole, johnny
urlo umano, urlo di motore, urlo di pallottole, johnny piombò nel fosso
per finire, quando improvviso un grande urlo e un impeto sbanda la folla: una
sbèrcio2, sm. tose. urlo sguaiato, grido, richiamo a voce
e tutto il mondo furon pieni di un urlo; dell'urlo della sua bambina:
mondo furon pieni di un urlo; dell'urlo della sua bambina: « zio.
saltò sul muricciuolo e ripetè il suo urlo, e parve il diavolo balzato fuori da
ah! figli di cani! », urlo il direttore di tutte le mense.
palazzeschi, i-102: dopo un tale urlo rauco che così spontaneamente le aveva lacerato
nel subbuglio / degli elementi; è un urlo solo, un muglio / di scerpate
11. ant. grido, urlo straziante. la giostra delle virtù e
sempre...; poi, l'urlo sen se lo shintoismo fosse
e. cecchi, 13-297: l'urlo antidiluviano di quattro mortai, lo scocco
dessi. forteguerri, 19-32: all'urlo strano ricciardo voltosse; / e giunto
un discorso, un'affermazione, un urlo). rapini, 27-866: sempre
diventava cupo. fenoglio, 5-i-1202: un urlo di resa gli scrosciò nelle orecchie.
: mi svegliò verso il tramonto l'urlo delle sirene: mi faceva fatica alzarmi,
: la i monatti s'alzò un urlo di trionfo, uno scroscio procelloso di
ruvida. fantoni, i-170: un urlo mi ferì, mi scosse un brivido,
, 5-30: in tutta la regione l'urlo del suo 'clackson'seminava lo spavento:
, i-191: l'orrido s'ascolta urlo di guerra / e le campane suonano a
», 1-vi-1964j: mazzola nonpassa mai (urlo): infatti indugia e non passa,
stuparich, i-162: di fuori l'urlo del vento riprende. una sferzata obliqua,
ed uno sfracellarsi di vetri e un urlo di gente e un rovinare di legname.
« oh!.. ». un urlo e un 'perbacco'sasganciatasi la sciabola,
qualvolta il lioncin sparava / qualche urlo sgangherato e egli gentil uomo d'
si sentì mancare l'animo e gettò un urlo di paura. = comp.
nello stesso istante, scoppiò un nuovo urlo disperato, si udì un tonfo,
e. cecchi, 13-297: l'urlo antidiluviano di quattro mortai, 10 scocco
, 6-270: non potè soffocare un urlo smanioso. de roberto, 1-71:
della città. govoni, 269: l'urlo del mare tutto -rendere meno avvertibile
, 3-72: agilulfo e rambaldo udirono un urlo smorzato, non sapevano se di spavento
un gemito, una risata, un urlo. ghislanzoni, 17-70: quando gli
che aprisse la bocca per cacciare un urlo, il fazzoletto veniva a soffogarglielo in
col mormorio dei pini / e con l'urlo del mar, castiglioncello. pascoli,
percosse, e de i torrenti / l'urlo solingo e fier. pascoli, 18
: dalle mura della fattoria suonò l'urlo terrificante della ritirata. -in partic
sorrisone così bestiale che scoppiò dappertutto un urlo di risa e un battere di mani
lo scellerato respira; mette forse un urlo, non che un sospiro, di sollievo
1135: sorse di sotterra / il sordo urlo di mille altri leoni, / e
forte, possente (la voce, un urlo). ferd. martini, 1-iv-558
. ungaretti, xi-45: udiamo un urlo, sovrumano, come di donna, nelle
parto. quasimodo, 6-163: un urlo sovrumano si levò lungo la riva.
, per lo più per emettere un urlo, anche di minaccia, per inghiottire un
una lampada. -emettere improvvisamente un urlo acuto. angioletti, 1-106: spalancò
popolare. -lanciare un grido, un urlo. casti, 8-84: ogniqualvolta il
8-84: ogniqualvolta il lioncin sparava / qualche urlo sgangherato e contraffatto, / « sire
: camillo impallidì spaventevolmente, diè un urlo. -con gravissime e biasimevoli conseguenze.
finalmente doro ruppe ogni indugio lanciando un urlo spaventoso, bestiale, -in posizione
un fremito in tutti e si levò un urlo infinito, fre netico,
aggiunte le trovate della regia: l'urlo improvviso tra gli spettatori, il proiettore che
sato, / ch'hanno perduto l'urlo, e spennacchiati / s'accovacciano e
intorno. fantoni, i-170: un urlo mi ferì, mi scosse un brivido /
tonica. masso si staccava; detti un urlo. soldati, v-58: maria aiutava
roche e squillanti,... quell'urlo amichevole di una forza compressa e liberata
slancio. pea, 7-152: l'urlo di un corno che rimbomba in eco.
primo pezzo di lepre, cacciò un urlo portando la mano alla bocca e poi
). savinio, 2-76: un urlo gli squarciò la gola: il polso gli
nelle persone che amo, sbraito e urlo perché non permetto loro di avere delle
, 1-87: poi, a un urlo musicalmente selvaggio di richiamo, vediamo che
lo strombettare delle due staffette portò quell'urlo a un'altezza vertiginosa continuamente aumentandolo col
, 6-iii-133: mentre applauso ai detti l'urlo fé del tri- fauce, / stettermi
robustezza della loro voce e del loro urlo. = voce dotta, lat.
strazzaré. pirandello, 7-408: cacciò un urlo e s'afferrò con le dita artigliate
mezzo urto di vomito e un piccolo urlo strangolato. 6. figur.
, 5-i-1201: tutto quel fuoco e quell'urlo lo ubriacò, mentre stranitamente si apprestava
stalla. -sostant. grido, urlo, lamento. serafino aquilano, 262
denti nell'uscirgli di bocca, simile all'urlo del vento sopra le terre isterilite dai
, acuto, aspro, lancinante; urlo d'invettiva, di litigio, d'incitamento
grido o strido. 3. urlo festoso, di esultanza; schiamazzo allegro di
di marmotta; squittio di topo; urlo di belva; barrito di elefante; guaito
femm. le strilla). grido, urlo o lamento stridulo, acuto,
, della quale mi fu comminato l'urlo universale da tutto roma, se ve l'
abile nello strillétto, grido, gemito, urlo forsennato. -peggior. strillàccio (v
capo... mi svegliai con un urlo, perché avevo veramente sofferto di quella
guardò, si fé bianca, e un urlo in gola / le si strozzò. tozzi
(569): dopo un grand'urlo, dopo un ultimo e più violento sforzo
: l'altra sera la bora svegliava un urlo agl'imbocchi delle strade. sciascia,
dispensa per poi balzare fuori mandando un urlo terrificante. -sostant. b
; un fremito di gioia ed un urlo s'udì in quel mare di teste.
passaggio dei brocchi salutati / da un urlo solo. è un volo! e tu
essendo che la trascrizione onomatopeica d'un urlo di delirio; ma appunto per questo sembrò
che penetra e dirompe l'osso tra l'urlo popolare, ostile, senza misericordia,
? bersezio, ii-58: un urlo soffocato... mi fece trasaltare.
essendo che la trascrizione onomatopeica d'un urlo di delirio. d. pieraccioni [
ubertose e calmo come reminiscenza arriva ogni urlo. alvaro, 17-225: tutti quegli uomini
lo scatto di una molla, un urlo, un trillo di un campanello, e
, / là, se non è l'urlo del vento. pirandello, 8-263:
mi gettavano l'urrà, mi scagliavano l'urlo barbarico che ci venne dalla patria degli
2. ant. e letter. urlo alto, prolungato, ripetuto, emesso
vociare tumultuoso e confuso di una folla; urlo di guerra di un esercito.
ululare. ùlulo, sm. urlo acuto e prolungato, che denota disperazione,
; e noi potrem dire 'clamore, urlo, urlata, urlaménto, l'urlare'.
urlata, sf. l'urlare, urlo; coro di urla di rimprovero
2. sm. ant. urlo, ululato, invocazione, grido.
dalla mortai ferita; / e un'urlo ed una scossa lo lasciar senza vita.
, xvii-94: stefanino diè un tal urlo che il postiglione s'arrestò e il
xi- 5: udii allora un urlo acuto e vidi che ginetta aveva acchiappato
pananti, i-191: l'orrido s'ascolta urlo di guerra / e le campane suonano
piano / tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza. moravia, x. i-514
in campagna ». approvammo con un urlo di gioia. 2. per
... « mi ha svegliata l'urlo del giornalaio ». 3.
scoprivo, nel mio silenzio, nell'urlo delle cicale, che quel paese era
l'annunzio di una catastrofe, l'urlo della città, che si allontana come se
. barilli, i-258: e l'urlo della sirena d'allarme., e l'
questo. comisso, vi-186: un urlo sonoro di sirena lo fece balzare dal
banda stare, / dall'altra il tempestoso urlo del mare. pascoli, 142
'uno schianto'o 'un urlo'. -da urlo (con valore aggett.): eccezionale
. 8. locuz. -abbassare l'urlo: abbandonare atteggiamenti, comportamenti tracotanti,
umore, queste signore suocere abbasserebbero l'urlo, e non farebbero tanto le ti-
tanto le ti- rannette. -a urlo o urli di lupo-, con voce stentorea
: ve n'è, che cantano a urlo di lupo, e chi li tien
buona notte. -perdere l'urlo: restare ammutolito, allibito per lo
bussato, / ch'hanno perduto l'urlo. 9. dimin. urlétto
.]: attorno attorno ci fiorisce l'urlo. = deriv. probabilmente da una
mezzo urto di vomito e un piccolo urlo strangolato. zavattini, i-203: provai improvvisamente
). dannunzio, iv-2-932: un urlo di tutti i petti ventò verso l'
forte, aspra; urlata sguaiata; urlo collettivo. -anche: richiamo, apostrofe
grandi zaffate del carbone / con l'urlo dei motori. 3. per simil
entrarono nella ferita, matteo lanciò un urlo altissimo. 4. persona piccola e
giù le zampe. se mi tocchi, urlo. se insisti, chiamo la polizia
: bravo! gridò il caporione con urlo stentoreo; questa volta tomo ad aver
bellini, ii-99: messo prima quel terribil urlo, / rimase senza senso, nonché
repubblica- musica [5-viii-2001]: l'urlo è espressione extra-poetica, quindi anche extra-musicale
di parte, s'era scatenato in un urlo orrendo e gioioso: « dai!
miscredente. salgari, 16-11: un urlo terribile, feroce, sfugge dalle loro gole
il capo riverso, la bocca spalancata dall'urlo finale, le mani a cercare le
frantumargli la spalla e fargli cacciare un urlo di dolore più forte del rombo delle sue
è morto charles bukowski, fegato e urlo dell'america: 7. gli piaceva più
. savinio, 3-100: l'urlo della folla aveva sopraffatto le voci dei 'senatori'