abbaiare1, intr. [abbàio). urlare del cane. dante, inf
2. figur. gridare, urlare a guisa di cani (a manifestare
alla luna. -gridare, urlare dal dolore, dalla fame, dal
: certi oratori che cominciano con l'urlare e quando l'orazione è finita l'
que'due giorni, s'erano addati a urlare o a far anche qualcosa di
fr. ant. agacier 'gridare, urlare ', da agace * gazza '
e in vista della scena darsi ad urlare che il padrone è diventato matto,
ciel veloce loro ammanna, / già per urlare avrìan le bocche aperte. idem,
ragliare gli asini, ruggire i porci, urlare i lupi, abbaiare i cani,
rabbiosa, impotente, di piangere d'urlare. calvino, 1-137: mani vellutate e
con le mani di acciaio fino a farle urlare dal dolore. d'annunzio, ii-730
tamburi, e'rallegramenti, e l'urlare delle bacche sonavano. idem, 3-7:
de mano e de piedi, e urlare forte, e balbuziare con la lingua senza
irritare il popolo, altri in atto d'urlare dietro ai soldati che fumavano. nievo
3-898: l'ufficiale si mise ad urlare che, se facevo un solo passo di
intr. (barrisco, barrisci). urlare dell'elefante, mandar barriti. -anche
. non ci s'intendeva che a urlare con la bocca all'orecchio. ciò nonostante
fuoco mio; / il velen a urlare; chi è solito gridare per un nonnulla
avanti, e bestialmente spingere ed urlare fra la calca della fila,
veloce loro ammanna, / già per urlare avrìen le bocche aperte. cavalca,
latino. 2. gridare, urlare. c. ghiberti, xxxv-1-371:
cinguettare 'e anche * gridare, urlare, risuonare '(cfr. braitare)
provenz. ant. braidar 4 gridare, urlare '. brama, sf.
go tico * bramon 4 urlare '; cfr. ant. alto tedesco
piemontese bramò 4 gridare '(cioè 4 urlare per fame', perciò 4 desiderare ardentemente'
bramisco, bramisci). letter. urlare (del cervo). d'annunzio
ad alta voce (e indica un urlare quasi bestiale, lamentoso e iroso insieme
qùel cane nello stomaco che comincia a urlare, che ha fame »...
che gli spettatori, a furia di urlare e di gridar bravo, erano rimasti
28-4: e s'ode tanto da lontano urlare, / che s'assomiglia al brontolìo
allora, la calca si mise ad urlare, imprecando: -scemi! imbecilli! burini
reni; e io avevo paura di urlare dallo spasimo. « e fuori ti darò
costoro sequendo con gridi, cifolare e urlare. pulci, 3-72: l'abate presto
; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe; uomini in corsa,
stesa sul letto, mi veniva da urlare. ho preso un calmante.
in assiuolo. -cantare in tedesco: urlare in modo strano; bestemmiare per il
faldella, 2-41: io credetti di urlare al mio onorevole vicino: siete
, sventurati? / -comenzar tutti ad urlare. vasari, i-139: que'ferri
maternamente piegata sulla bambina che continuava ad urlare! alvaro, 7-258: per molti
, 9-217: quella notte la sentirono urlare. si alzarono armida e maria,
, riprendendo fiato, ricominciò a urlare, irritando il furore e la perplessità.
costoro sequendo con gridi, cifolare e urlare. straparola, 13-11: sopraggiunse uno
fredda; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe; uomini in corsa,
: non ci s'intendeva che a urlare con la bocca all'orecchio. ciò nonostante
potesse conducere a migliore porto, sentì urlare un lupo. s. caterina da
il petto, e singhiozzare, e urlare. 7. per estens.
; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe; nomini in corsa,
a ima corsia, vengono lasciati ad urlare e argomentare, seduti sul letto.
rovesciato. leopardi, 416: io sento urlare i lupi, e s'io non
balzava alla gola, e lo faceva urlare come un dannato, e gli faceva mordere
smarrì la pazienza, e si diede a urlare, pallido dalla bile: -viva san
cominciarono a cantare, a gridare, a urlare, a fischiare, a ululare,
demonio cominciò a digrignare i denti e a urlare di spasimo. soldati, iii-89:
fare a meno di ridere per non urlare. -strapparsi coi denti qualcosa:
giranti, che cercano testasi attraverso l'urlare e il girare su se stessi fino
desta. collodi, 34: comincia a urlare in tono drammatico: -numi del firmamento
a saltare, a stridere e a urlare in guisa che pareva proprio che vi
cominciò a digrignare i denti e a urlare di spasimo. moravia, ii-172:
-dilatare la bocca: parlare, gridare, urlare. bibbia volgar., iii-16:
loro sommità, le quali per l'urlare pestilenzioso diroccati cadessero giuso al piano.
cantù, 447: non finì d'urlare queste parole, che alpinolo, dirupatogli
a cantare, a gridare, a urlare. 2. che non avverte
in fondo alla platea, comincia a urlare in tono drammatico: -numi del firmamento!
rabbioso ', l'azione nell'* urlare ', e la causa di ambedue
dalla mia proposta. si mise ad urlare. pirandello, 7-1112: sparito
. nievo, 196: a udirli urlare e cantare sulla piazza dovevan esser ub-
. venne a un tratto l'idea di urlare a gara col treno, e lo
avvoltolarsi insieme nel letto, per farla urlare di strette e morsi! -andare a
il mare dalla strada / e incominciò ad urlare. michelstaedter, 71: quando giunsero
con quanto fiato si ha in gola: urlare con la voce più alta e forte
coi lupi, a mordere e a urlare sul ghiaccio infinito. 2. selvaggio
. milizia, xix-4-1074: virgilio lo fa urlare, anzi muggire come un toro immolato
. collodi, 34: comincia a urlare in tono drammatico: - numi del
ad alta voce (parlare, gridare, urlare). iacopone, 92-9: parlando
, 5-62: i cani continuavano a urlare... -una voce che rompeva l'
fremendo, fremere co'denti, urlare con la bocca, anelare col petto.
-in partic.: ruggire; bramire; urlare; ululare; barrire; muggire;
, 5-57: si sentivano le donne urlare quando il vaiino si toglieva la cinghia
lume / sanguigno, e il pazzo urlare. bacchelli, 13-271: l'impotenza
gargàglio). ant. gridare, urlare a squarciagola, strepitare. pataffio,
macina: - schiavetto! - prese a urlare. 3. letter. sbattere
mezz'ora un'ora due di frenetico urlare e maledire e gloriare. 5.
per dare sfogo all'eccitazione dell'animo; urlare, vociare, sbraitare; esclamare.
uccelli): stridere, gracchiare; urlare, ruggire, ecc. libro di
! -giù di lì -si mette a urlare, -giù dal mio pero! ladrone,
. cinelli, 2-54: ah! urlare, poter urlare, per rompere quel
, 2-54: ah! urlare, poter urlare, per rompere quel groviglio nel petto
de'guastatori. carducci, ii-2-90: lascia urlare a lor posta i guastatori del forcellini
fanno un sufiolare, un'abissare e un'urlare. -irregolare (un ritmo)
fare un gran fracasso, impazzire, urlare, strepitare. boccaccio, dee
): cominciò... ad urlare e a stridere a guisa che se imperversato
.. e a suffolare e ad urlare e a stridere, a guisa che
5-476: chi si soffermava un momento a urlare, chi a tentar di raggiungere con
la mignotta, e si mise a urlare contro di loro. incazzire, intr
dal lago d'acheronte e dall'orrendo / urlare e inconsolabil mugolìo / del triplicato cane
che era in lei, incominciò ad urlare e gridare. donato degli albanzani, 173
veloce loro ammanna, / già per urlare avrian le bocche aperte; / ché
gridare ad alta voce; vociare, urlare, sbraitare concitatamente. s. agostino
era come invasato, non si accorgeva di urlare ma urlava, non si accorgeva di
; alzare la voce; gridare, urlare, sbraitare. g. b.
collera, di protesta, di minaccia; urlare, sbraitare, vociare, inveire a
inverno... la notte sentivo urlare i lupi. ungaretti, ii-57: con
, 1-ii-464: al lupo gli conviene urlare, e al coniglio tremare. -a
-chi vive fra i lupi, impara a urlare: chi frequenta i malvagi, diventa
vive tra i lupi, impara a urlare. -dalle grida ne scappa o
: [achille] non si mette a urlare che l'ama [pentesilea],
,... si mise a urlare. cicognani, 2-105: sale nello stesso
e di star zitti zitti, e lasciarmi urlare a voto, come io fo qualche
, 5-62: i cani continuavano a urlare, in quel mare grigio ch'èra
e mareggiati, presero a guaire e a urlare fieramente. 2. macchiato
. slalaper, 1-17: li sentimmo urlare, correre, massacrarsi. erano italiani
fa smaniare e vociferare e spumare o urlare... e divenir orso e lupo
quella di simmaco, e si mette a urlare... che orrende metamòrfesi opera
cominciò ad andarsene, seguitando però ad urlare nello stesso metro. viani, 14-131
smarrì la pazienza e si diede a urlare, pallido dalla bile: — viva san
fiato, a travolger gli occhi, ad urlare e a sbattersi di maniera che facea
. botta, 4-1126: si udivano urlare i cani, miagolare i gatti,
un suffolare, un abissare e un urlare con sì fatto terremoto di voci grosse e
e di notte udivan lor mogli e figlioli urlare e piagnere. l. a dimari
un suffolare, un abissare, un urlare con sì fatto terremoto di voci grosse
. mazzini, 8-151: perché non urlare la crociata addosso ai barbari [autori
, stretto alla lingua, impediva di urlare e di parlare (ed era applicato
grida e lamenti cupi e prolungati; urlare. - anche al figur. colombini
che passare e turbinare di nebbie, urlare e mugolare di vento. -risonare
, / comincioron tra lor tutti a urlare; / poi si rivolson musi contra
particella pronom. strepitare, gridare, urlare, sbraitare violentemente e, anche,
la piazza e a sufolare e a urlare e a stridire in guisa che se imperversato
. volponi, 2-71: provai a urlare, un 00 brutale e secco.
disperazione. cantoni, 405: lì urlare disperatamente come un'orsa ferita. pascoli
continuo costoro sequendo con gridi, cifolare e urlare; e in ogne luoco gridandosi:
colonna d'acqua, moneta riattaccò a urlare scomposto sotto il fermacarte. -cosa è
eran rinchiusi / comincioron tra lor tutti a urlare. soderini, iii-19: servono i
tutto de mano e de piedi, e urlare forte, e bal- buziare con la
un suffolare, un abissare et un urlare con sì fatto terremoto di voci grosse
un suffolare, un abissare e un urlare con sì fatto terremoto di voci grosse
fredda; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe;... emergeva
in quella stretta feroce avrei bisogno d'urlare, di sfogarmi, di far non so
: la 'cavalcata delle walkùre'tornò a urlare, a turbinare, a squillare più potentemente
stessi divenire così molesti col loro guaire ed urlare per le contrade di messina che fu
per muoversi, per lottare, per urlare, erano profondamente giuste, ma storicamente
bosco. sacchetti, 17-75: sentì urlare un lupo ivi presso alla proda del
un suffolare, un abissare e un urlare con sì fatto terremoto di voci grosse e
il presidente confessa che non potrebbe più urlare a lungo nello stesso modo per proteggere
di cavalli, un accorrere e un urlare di popolo nella sopposta contrada attrasse l'
a quanto se n'ha nella gola: urlare con tutte le proprie forze.
quintino, poi un altro: quell'urlare villano dà buon bere. ghislanzoni,
'cavalcata delle walkure 'tornò a urlare, a turbinare, a squillare più potentemente
credere mezza parola. -emettere grida; urlare. praga, 3-133: quando rugge
e 'tamburi e 'rallegramenti e l'urlare delle bacche sonavano. =
, urlata, urla- mento, l'urlare... e finalmente 'rato
oratoria. anche nel canto è facile urlare per non di niente: anzi urlare
urlare per non di niente: anzi urlare perché non si ha niente da dire.
dovuto riattraversare spolmonandosi a fischiare e a urlare. 3. figur. rivivere
sartori ah'accademia della domenica a sentire urlare i dilettanti di calabresella ed a suonare i
rigridare, intr. gridare, urlare di nuovo o ripetutamente.
carducci, ii-4-269: che vuoi? puoi urlare a tua posta: io son fatto
serviva messa, aveva l'abitudine di urlare: le sue risposte, con voce di
rumore del frullone, il rintuono dell'urlare. cattaneo, iii-4-82: il rin-
riurlare, tr. letter. urlare di nuovo. fenoglio, 1-i-1294:
s. v.]: 'riurlare': urlare di nuovo o rispondere con urli.
che indica movimento inverso, e da urlare (v.). riurtaménto,
m'impedisce di rotolare sulla terra e urlare. 13. ant. e
.. si mise di nuovo a urlare, appena entrata in casa, peggio che
venivano [i lupi] un branco a urlare sin presso la casa e si divoravano
. 2. per simil. urlare, inveire. catzelu [guevara]
ho mai potuto tornii la voglia di sentir urlare e ruggire un orso, almeno all'
scorze. 3. per simil. urlare essendo in preda all'ira o alla
uscio ai strada, si mise ad urlare. imbriani, 9-125: il generale dichiarò
. [s. v.]: urlare... come una saetta si
si suol dire per... urlare eccessivamente. -della saetta (con
per la piazza e a sufolare e a urlare e a stridire in guisa che se
giuliani, i-505: la gente tutta a urlare; tutti spa ventati,
presi dalla follia, si mettevano a urlare, a cantare, a camminare sulle
. periodici popolari, i-315: lasciam urlare i ciarlatani e gli spazzacamini. anche
fiato, a travolger gli occhi, a urlare e a sbattersi di maniera che facea
non si fosse fatto altro che urlare e sbecerare e si fosse aspettato rimbeccata
pirandello, 8-1065: a furia di urlare contro le ingiustizie divine e umane si
/ un cigolio di seggiole, un urlare. = deriv. da scalpitare
fosse noialtri ragazzacci scapati e scoglionati a urlare ingiuriare farsi arrestare vorrei un po'vedere
la soa barestra. 4. urlare, gridare, litigare. g.
vedeste per eccessivo dolore fremere co'denti, urlare con la bocca, anelare col petto
vili mozziconi di uomini! finitela di urlare, scorpionacci! se continuate, non
? govoni, 7-ni: si fanno urlare negli orecchi / dalle trombe di latta dei
segni. fenoglio, 5-i-1763: abbiamo sentito urlare il tenente rizzo e quando poi è
cagione di quello stesso tormento latrare e urlare come cane. patrizi, i-ii-
si sgolano appena appaiono dieci fanti a urlare: « viva l'esercito ».
11. intr. levare alte grida, urlare. 12. inveire contro qualcuno o
che fa smaniare e vociferare e spumare e urlare e fulminar con le ciglia infocate?
; se apre bocca, è per urlare; o soffoca o smania, schiumando.
98: si svestisce ascoltando il vento urlare per le vie deserte. / dopo
più ragione che i cantanti continuino a urlare. = dal lai sol solis
di star zitti zitti, e lasciarmi urlare a voto. tommaseo, cix-i-100: 1
« voi sareste partigiani? » continuava a urlare. « ma non fatemi crepare dallo
i-190: virgilio lo [laocoonte] fa urlare, anzi muggire come un toro immolato
di spasmagione, si cominciò a braire ed urlare. = deriv. da spasmo.
aspetto terribile, nel combattere feroce e nell'urlare molto spaventevole. soderini, iv-208:
34 (601): seguitando a urlare, facevan, con le mani per aria
attraversare, spolmonandosi a fischiare e a urlare, in piazza vittorio emanuele, in
carducci, ii-4-269: che vuoi? puoi urlare a tua posta: io son fatto
in quella stretta feroce avrei bisogno d'urlare, di sfogarmi, di far non so
da una voglia rabbiosa di piangere, d'urlare. -faticoso (il respiro)
). emettere alte grida, urlare a perdifiato, con voce alterata per ira
per la piazza e a sufolare e a urlare e a stridire in guisa che se
, lo quale di notte 10 facea urlare e piangere e stridire li denti, udendo
, alla paura, alla gioia; urlare, vociare, sbraitare. anonimo
, rotolandosi sul fango, si mise a urlare come lo strippassero. 2
aspro ventriloquio luciferino. -gridare, urlare con tutta la strozza o con quanta o
qua un grosso cane da pagliaio solito a urlare con tutta la strozza, e faceva
ciel veloce loro ammanna, / già per urlare avrian le bocche aperte. chiose cagliaritane
c'è niente da fare. bisogna urlare coi lupi. ed è così che oggi
, mia moglie doveva essersi messa a urlare talmente che e. doveva averle tappato la
/ dal lago d'acheronte e dalrorrendo / urlare e inconsolabil mugolìo / del triplicato cane
mai potuto formi la voglia di sentir urlare e ruggire un orso, almeno all'
un suffolare, un abissare e un urlare con sì fatto terremoto di voci grosse,
vidi ripiene di sangue cominciai allora ad urlare. periodici popolari, i-76: tostoché
le coperte sul volto, seguitò ad urlare, e tremare con tale dibattimento che
il cervello, e cominciò a piangere e urlare, che ne rintronavano le selve.
bacchetti, 1-ii-464: al lupo gli conviene urlare; e al coniglio tremare.
d'acheronte, e dall'orrendo / urlare, e inconsolabil mugolìo / del triplicato
ordinario. 3. intr. urlare, sbraitare, strepitare. viani,
asini, i quali cominciaron subito a urlare quanto n'avean nella canna, e i
ombre. = nome d'azione da urlare. urlante (part. pres
urlante (part. pres. di urlare), agg. che urla, che
. era l'urlante meriggio. urlare, intr. emettere urla, gridare (
ciel veloce loro ammanna, / già per urlare avrian le bocche aperte. b.
lo scaligero biasima lucano che attribuisca l'urlare alle donne. alfieri, 1-22: al
vidi ripiene di sangue cominciai allora ad urlare. carducci, iii-2-350: vìva; e
orrori, era giunto fino a loro l'urlare orrendo dei pazzi, con ribrezzo e
asini, i quali cominciaron subito a urlare quanto n'avean nella canna. leopardi
. leopardi, 416: io sento urlare i lupi, e s'io non fallo
e di star zitti zitti, e lasciarmi urlare a voto, come io fo qualche
fa che tu te ristampi: e lascia urlare a ter posta i guastatori del forcellini
. mazzini, 8-151: perché non urlare la crociata addosso ai barbari, che
logudorese. urlata, sf. l'urlare, urlo; coro di urla di rimprovero
, urte, urlata, urlaménto, l'urlare. pirandello, 8-733: un'urlata
ricevuto. = deriv. da urlare. urlato (part. pass,
urlato (part. pass, di urlare), agg. pronunciato, declamato
. = nome d'agente da urlare. urlerìo, sm. letter
, sm. letter. disus. l'urlare confuso di molte persone insieme; urlìo
che canta. = deriv. da urlare. urlìo, sm. l'
. urlìo, sm. l'urlare prolungato e confuso di molte persone insieme
esasperato. = deriv. da urlare. urlisonante, agg. letter.
distrutto con urli / e non ultimi a urlare furono i poeti. 4.
aperta. = deverb. da urlare. urlo2, sm. bot.
capo. = deriv. da urlare. urna, sf. recipiente
). che ha l'abitudine di urlare, di parlare ad alta voce, in
chi crede questo crede inveire, urlare sguaiatamente, parlare in modo concitato,
smaniare e vociferare, e spumare, e urlare, e fulminar con le ciglia infocate
vuoto operare. leopardi, iii-116: lasciarmi urlare a voto, come io fo qualche
che fà smaniare e vociferare e spumare e urlare e fulminar con le ciglia infocate e
imprecazioni del capodrappello, il quale cominciò a urlare quanto più forte poteva. =
altro da loro che latrare, ringhire, urlare et altre cose che raccontano aezio e
gridazzare, intr. gridare, vociare, urlare sguaiatamente. marinetti, 3-292: ho
tirò su le mani e cominciò a urlare. « non abbiamo fatto niente! non
aperte. / si svestisce ascoltando il vento urlare per le vie deserte. / dopo
. cappelli, 5-142: l'ho sentita urlare e sonoentratodi corsa e l'ho vista
i-11: lei spaventata poverina si mette a urlare e chiede aiuto alla madonna e alla
insaputa un pericolo mortale, mi misi a urlare come un'ossessa, e donna peppina
r urlìo, sm. l'urlare prolungato e confuso di molte persone insieme