20-169: mugolando [il cane] urlando e dando a ogni tanto un abbaio
. carducci, 1078: e noi corremmo urlando a sant'ambrogio, / ci abbracciammo
, si arribiscia- vano per la terra urlando or uno or l'altro: -un cavurre
saltò su allora l'agente... urlando: « ahò, non balzar la
bocchelli, iv-191: l'infelice correva urlando attorno alla tavola, come uno al
cosa e chi un'altra, tutti urlando per farsi servir prima: un bailamme,
americano che se la trascinava dietro balzelloni urlando a sua volta. sbarbaro, 1-191
loro lance nella porta del capitaniate, urlando e bestemmiando con tutte le * peste '
boce paurosa e tremante, / cominciarono urlando: oh me, oh me, /
arca s'era appiattato saltò fuori ed urlando e braveggiando gli andava dietro. b
stanno facendo una partita al pallone, urlando di brutto, e correndo come un
carducci, 1078: e noi corremmo urlando a sant'ambrogio, / ci abbracciammo a
fracasso lo faceva toste, il quale urlando e nabissando carminava con un poderoso randello
. pananti, i-71: e l'ombra urlando sotto ogni percossa / fa veder ch'
, 3-276: si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della nuova [onda]
/ senza rimession scomunicato, / va urlando versi sì dannati e strani / che
dell'eroe che il cocchio / spinge urlando tra le nemiche schiere; / muore
, i-104: una torma compatta usciva urlando dal ricovero, e veniva di corsa
artigli, ch'essa corse via piangendo ed urlando. d'annunzio, ii-287: dall'
e il vento corse le vie, / urlando come un cane abbandonato. alvaro,
una folla di mostriciattoli cerebrali fremendo, urlando, gesticolando in un'atmosfera corrusca di
, i-104: una torma compatta usciva urlando dal ricovero, e veniva di corsa.
d'annunzio, v-2-481: correvo al dormentorio urlando e tempestando, toglievo dal mio letto
v-3-196: allora gli si scagliarono sopra urlando i più feroci e tutto lo stamparono
macinare sino alla mezza notte trascorsa, urlando ad alta voce non so quali diaboliche canzoni
l'avrebbe mandata, di buon grado, urlando, alle trentamila paia di diavoli dello
del figlio rimbalzò fuori irruente e vampante urlando che ubriaco come era non doveva disturbare
letto e con questo affrontò il nemico, urlando parole dilaniate. 6.
finestre di qualche pubblico uffiziale vociando, urlando e fischiando, per indurlo a fare
, 3-600: egli raccontò il fatto, urlando per vincere l'ilarità che gl'impediva
faliero seguitò a imprecare e a bestemmiare urlando come un ossesso: dalle finestre i pigionali
: 4 giulio estrinseca la sua gioia urlando come un'anima dannata '; o che
quercia abbrancata ai massi dell'entrata / urlando e resistendo in ogni fibra / per non
, e precipita giù per le scale urlando: -viva la guerra! -e facendo scorrere
, ii-266: [tornarono] le demonia urlando, dicendo che non potevano pure toccare
... circuì la carretta, urlando: « i forzaioli!, i forzaioli
balzò nel fumo un uomo sudicio / urlando: -siamo fottuti! cassola, 2-450:
nel fugge che fecero, ridendo e urlando, arrivarono diretti fino davanti al casermone
del figlio rimbalzò fuori irruente e vampante urlando che ubriaco come era non doveva disturbare
: seguitò a imprecare e a bestemmiare urlando come un ossesso... ma
, i d'amor nel tormento / urlando mercé. 5. muoversi velocemente,
quali credono, graffiandosi e picchiandosi e urlando, o da'vivi essere lodati o da'
e ronza tutta notte, / urlando per le vie com'un can guasto.
commedia. zena, 86: sempre urlando, la bricicca faceva un imbroglio di
vedergli impaurati. carducci, iii-1-427: fuggì urlando l'oceano: e in monti immani
onda scendeva, e si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della nuova; per non
uragano / che mi s'avventi contro urlando. -vano, inefficace, inutile
sol si annotta e muore: / urlando l'oceano alza le braccia, / geme
comprende l'altre fiere di piagenza; / urlando lei, vi traggono a romore,
poveri animali venivano a frotte nella sera urlando, ora fioriscono le viti ingiallite a
: poco fa io spalancava gli occhi urlando e guatandomi intorno come se mi vedessi
ombra scendeva, e si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della nuova; per non
gli passavano innanzi agli occhi come lupi urlando e come volpe e altri animali per
su di lei come per batterla, e urlando inferocita: « brutta cattiva, adesso
fanatismo feroce s'agita / fremendo, urlando; là il pallid'odio / l'armi
dovere. vittorini, 6-60: percorrevamo urlando la parasanghea con bandiera nera alla testa
, iii-395: in un impeto pazzesco, urlando, strepitanto, tumultuando, lanciarono i
colle mani levate in alto e gridava urlando forte e supplicava il caro figlio.
cangiati in lupi, corrono per le strade urlando ed oltrepassando quelli che rincontrano.
, 2-iii-m: si entra nella galleria urlando fra tavoli dove godono le bibite sotto
; / ma bavio che i gran versi urlando sfrena, / bavio t'odia,
, sbuca con la testa dalle acque urlando da spiritato. tarchetti, 6-1-172:
poveri animali venivano a frotte nella sera urlando, ora fioriscono le viti ingiallite a
pesti o stronchi o manomessi, urlando vendetta contro i forti che avevano fatto
cocomerai ci badavano anche loro, ma urlando l'elogio del frutto: -brucia,
baretti, 6-118: il popolo corse urlando e piangendo mattamente pe'campi e pe'
in fuga, mazzeraronsi nelle lagune, urlando a disperatissime strilla. 2.
sventolanti un cappello e ima mazza, urlando come una menade ubriaca. -in
« ma questo » replicava, non meno urlando, il podestà, « questo è
« ma questo » replicava, non meno urlando, il podestà, « questo è
artigli, ch'essa corse via piangendo ed urlando.
fanatismo feroce s'agita / fremendo, urlando; là il pallid'odio / l'armi
voi ora, ricchi, penitenza e piangete urlando nelle miserie vostre. petrarca, 366-90
animato, che,... urlando, brontolando, fremendo, parlasse e volesse
, lui, lui, si torceva, urlando, spasimando. bettini, 1-86:
i-23-111: con viso feroce / conviene urlando... /... prenderla
. magalotti, 20-169: mugolando, urlando, e dando a ogni tanto un
alla mula che doveva trainare la barca, urlando e be- stiemmiando non si capiva il
urlando ad alta voce non so quali diaboliche canzoni
, numerosa, dei cani svelti percorreva urlando e ansando le campagne sterminate.
, 2-152: tutti balzarono in piedi, urlando come un solo selvaggio forsennato: oeuh
/ della bianchissima puttana / mordendo e urlando. 4. in senso generico
là scorrazzavano fuor di / sé, urlando 'euoè, euoè ', torcendo le
, e tutta notte gli andò intorno urlando e gridando. poliziano, st.,
ruzzoloni per la scaletta della botola, urlando quasi l'accoppassero. linati, 16-106
bernari, 6-225: ero sempre sicuro che urlando avrei richiamato il poliziotto di passaggio o
: i ragazzi pat tinavano urlando. rebora, 3-i-208: domenica andrò
la pedonaglia romana gli si gettò addosso urlando. = deriv. da pedone1
: a voce alta o altissima, urlando; senza reticenza o dubbio; con
come in vedetta / e su la nave urlando / piovean pietre da carico con alto
come serpenti, i nostri motori s'affollarono urlando per l'orrore dello spettacolo. gozzano
vide quella orgogliosa padrona del secolo scorrere urlando, sbuffando, fumando, la vallata
uragano / che mi s'avventi contro urlando, / tagliati intorno a me tutti gli
, e precipita giù per le scale urlando: - viva la guerra!
per il ponte. uno schianto, e urlando furono inghiottiti a precipizio nel torrente che
l'ugne / nei caldi lombi insanguinavi urlando. gozzano, ii-174: oggi l'
, 6-225: ero sempre sicuro che urlando avrei richiamato il poliziotto di passaggio,
angioletti, 23: i ragazzi accorrevano urlando dal viale, e subito circuivano,
coda della loro colonna col pungolo alzato, urlando, sudati, paonazzi colpendo sulla groppa
fanatismo feroce s'agita / fremendo, urlando; là il pallid'odio / l'armi
nella piazza e ogni momento ne sbucava urlando una macchina che, dopo due o
la madre intende di mettere un termine urlando più forte di essi: « tacete
e distrugge se stessa, gemendo ed urlando, come inconsciamente si rimpietrera indifferente nei
significato veruno, si cacciava rampognando e urlando nel folto della mischia.
carriera... e monatti dietro, urlando; e tutto si ravvolse in un
là scorazzavano fuor di / sé, urlando 'euoè, euoè ', torcendo
, 14-21: la sciammanata razzumaglia scendeva urlando sul banco di rena a far forza di
altro. baldini, 9-07: entra urlando nella classe e incespicando si spacca la faccia
chiodi di un ferro a un mulo, urlando scalmanati, coi capelli sugli occhi.
, pentimento. boccaccio, vm-2-194: urlando come cani la loro angoscia dimostrino,
così lui venne di rincalzo a paolino, urlando come un ossesso. -come conferma
. 2. rispondere o replicare urlando (per introdurre il discorso diretto)
mattinate e ronza tutta notte, / urlando per le vie come un can guasto.
[caino] fu visto / furialmente urlando. bechi, 2-229: i soldati
comprende taltre fiere di piagenza, / urlando lei, vi traggono a romore,
grida il proprio stato d'animo; urlando. bibbia volgar., i-163:
dottor lehmann... si torceva, urlando, spasimando. d'annunzio, iv-2-166
da dover essere imbalsamata) lo ristrascinarono urlando. 2. sparato, esploso o
il cielo: a scosse / v'entrano urlando i venti / e vi sbisciano i
, una minaccia; cantare una canzone urlando sguaiatamente (anche in relazione con una
reno si scagliava giù per la cascata urlando, come se avesse voluto inabissarsi indemoniato
bocchelli, 13 148: urlando con la schiuma alla bocca d'essere stato
. pascoli, 703: i mostri urlando massi ardenti al cielo / avventarono;
... seguiva il maschio, urlando, armata pur essa d'una clava e
fez schiamazzatori e venti volte mi lasciarono urlando di spavento. il pomeriggio [n-i-1944
e più sanguigna. bacchetti, 13-148: urlando con la schiuma alla bocca d'essere
di monelli che tenevano il passo marziale urlando, fischiando, facendo lazzi e capriole sci-
glior, senza una vela, / flagella urlando la scogliosa spiaggia. saba, 5-403
: accerchiato il muro, schiamazzando e urlando per isconci modi e in voci barbare
bambini... scorrazzavano dappertutto, urlando e accapigliandosi. -correre di qua e
che, scorrazzando per le camere e urlando a maniera di spiritati, menano attorno
emozione. baldini, 9-97: entra urlando nella classe e incespicando si spacca la
e pietre, / tutto tritavano, urlando, / tutto rimescolavano, / sfragnendo e
/ il furor della mente, o urlando io debbo / rotolarmi per terra, o
: / ma bavio che i gran versi urlando sfrena, / avio t'odia,
per no'guardia s'abbia! » / urlando come fier lupi rapaci. / sì
camera..., riceveva ospiti, urlando, ridendo, fumando, con la
: chi supplicando e chi singhiozzando, chi urlando, ma senza prò; tutti egualmente
. fenoglio, 4-52: essi ammazzano urlando e smenando come con la volpe presa
udìa, / che del ginocchio urlando alto si lagna, / esce tutta a
. pascoli, 703: i mostri urlando massi ardenti al cielo / avventarono;
, v-1-751: gli ufficiali si slanciarono urlando e minac ciando con le
la cinta e, squassando forte e urlando da spiritato, tenta schiuderlo. de roberto
pietoso ululato. grossi, ii-288: vedresti urlando di dolor, di rabbia, /
. soffici, v-5-664: ci salutano urlando dallo strappo di una siepe. fenoglio
gli passavano innanzi agli occhi come lupi urlando e come volpe e altri animali per istraggerli
con voce stentorea; rivolgersi a qualcuno urlando. guerrazzi, ii-162: negò curio
dell'orsa. ella dolente si contorceva urlando, e tentava co'piedi anteriori,
scuoterle la tarantola; / finché, urlando, scappavano via. -tremore,
di pierre gli tempestava nelle orecchie, urlando, urlando nulla. -rintoccare fragorosamente
gli tempestava nelle orecchie, urlando, urlando nulla. -rintoccare fragorosamente (le
in fuga, mazzeronsi nelle lagune, urlando a disperatissime strilla: « ah giacinto troppo
colte dai dolori tetanizzanti, si sparsero urlando a crepare lontano in ogni direzione.
soffici, i-168: uno degl'improvvisatori diceva urlando un'ottava composta di concetti e parole
non altramenti che cani abbaiar soleano così urlando come cani la loro angoscia dimostrino.
i farabutti i vagabondi le cortigiane) urlando e trepestando (oh il viluppo delle
, ma in certi momenti tumultuosamente quasi urlando. n. ginzburg, i-871: il
terrore, ecc. -anche: impartire ordini urlando, sbraitando. s. giovanni
4. tr. dire, pronunciare urlando, anche in preda al terrore o
fatto: mi sarei precipitata fuori urlando, oppure avrei preso a schiaffi luisa
cani scavando la terra e da mattino urlando forte, dànno indizio di pioggia.
« ma questo » replicava, non meno urlando, il podestà, « questo,
, senza una vela, / flagella urlando la scogliosa spiaggia. bacchetti, i-187:
reno si scagliava giù per la cascata urlando, come se avesse voluto inabissarsi indemoniato
vapore urla. marotta, 5-139: passa urlando un autocarro dei pompieri.
. il popolo sotto le mie finestre, urlando: « vìva mazzini ». sbarbaro
pipa di gesso fra i denti, urlando la marsigliese. pavese, 9-23: queiraltro
udibile. bacchetti, 13-148: urlando con la schiuma alla bocca d'essere stato
vide quella orgogliosa padrona del secolo scorrere urlando, sbuffando, fumando, la vallata
vide quella orgogliosa padrona del secolo scorrere urlando, sbuffando, fumando, la vallata
di sé, vernacolo, e dimenandosi, urlando, per separarli. 3
il giornale [19-xii-1974]: urlando da lontano 'bravo sandro'o, come
mollo una crocca sul naso, si piega urlando. mi alzo mentre un vecchietto,
elementare e non sanno nemmeno cosa stanno urlando. 4. seguace, sostenitore