, 1-200: « ri-sor-gi-men-to » gli urlai nell'orecchio due o tre volte, rizzandomi
negri, 2-129: divenni madre. urlai di strazio, per mettere al mondo
rete. soffici, iv-40: -sa -gli urlai su quel suo floscio viso di lampredotto
io in galera e te all'inferno, urlai, e gli lasciai andare la canna
: entrarono in campo i giocatori. urlai, con tutti gli altri, il
poggettino, e intesi certi gridi e urlai subito. papini, vi-479: le
, 2-247: agli uomini lontani e sbardati urlai due o tre volte che avevo
una rappresentazione. pavese, 4-217: urlai qualcosa all'oratore anch'io, e in
, marciai fino a restare spedato, urlai e cantai fino a restarne fioco. e
lui rivolto, / « cugino », urlai, « per carità fa'piano!