con composti come melammina, anilina, urea, tiourea: sostanza incolore o debolmente
mammiferi; scinde l'arginina in ornitina e urea. si trova anche nei semi di
l'azione dell'arginasi si scinde in urea e ornitina). = voce
organismo (cagionato in forma di urea dal ricambio delle sostanze proteiche)
amara, ottenuta dalla condensazione dell'urea con l'etere maionico: con
dalla barbabietola) e altrettante molecole di urea. barbiturismo, sm. medie
. da bi-4 due, doppio 'e urea (v.). biurèto
. da bi-1 due, doppio 'e urea (v.). biuta
carbonica e ammoniaca (riscaldato dà l'urea). = voce scient.
(carbamide), sf. chim. urea. = comp. da carbonico
eliminate dall'organismo: anidride carbonica, urea, acido urico, ecc.)
(e si ottiene per riscaldamento dell'urea). = voce dotta, comp
dotta, comp. da cianogeno] e urea, col sufi, -ico; voce
814 doppio ') e butile e urea (v.). dibutirrina,
radicali etile, da fenile e da urea (v.). dietilendiammina
formaldeide, in presenza o no di urea, dà resine che hanno tendenze a
di due radicali etile, e da urea (v.). diètimo
composto ottenuto dall'unione di fenildrazina e urea che si presenta come polvere cristallina insolubile
di un composto chimico, e da urea (v.). difènsa
. 81-4 doppio ') e da urea (v.). diurèide
contiene due volte il radicale derivante dall'urea. = deriv. da diurea
etanolurèa » sf. chim. derivato dell'urea, so- bdo, di color bianco
voce dotta, comp. da etanolo e urea (v.). etcètera
fenilurèa, sf. chim. derivato dall'urea per sostituzione di uno degli atomi di
di condensazione gli amminoplasti, ottenuti da urea, tiourea e melammina con aldeide formica
impregnata di resine sintetiche, ottenute da urea e da fenolo-formaldeide, usato comunemente nell'
acido, derivata da anidride ftalica e urea. = voce dotta, comp
guanidina, sf. chim. immide dell'urea molto diffusa nel mondo animale e
= comp. da immide e urea (v.). immiglior
di ammino-, da ammina) e urea (v.). imminuìre
, sf. chim. forma tautomera dell'urea. = voce dotta, comp
gr. loo? 4 uguale 'e urea (v.). isovalerianale,
i lipoidi, gli aminoacidi, l'urea, il sudore insomma di che i
e quartierato di prua, simile all'urea, e più piccolo della nave.
(che indica i radicali) e urea (v.). mesostasi
o in ammassi irregolari. -micrococco dell'urea: batterio sferoide, spesso in catene
': nome dato da thomson all'urea. = voce dotta, lat.
il numero dei neutroni dai residui dell'urea e dell'acido maionico concresce più rapidamente
quale prodotto di scissione (insieme con urea) dell'argi- nina; si presenta
voce dotta, comp. da ossalile e urea (v.). ossalismo
ebollizione nell'acqua, in ossalato d'urea e di acido as- salico libero.
forma composti in partic. con l'urea e l'uretano. = deriv
che si ottengono con la policondensazione dell'urea qon una diammina. =
senza zucchero, con o senza eccesso di urea, presenta i sintomi generali d'esaurimento
. chim. ipotetica forma enolica dell'urea, della quale si conoscono solo i derivati
(v. pseudo) e da urea (v.). pseudouremìa
potassio o l'idrato di idrazina e l'urea. = comp. dal pref.
comp. da solfonil [é] e urea (v.). solfònio
fosfato sodico), acidi grassi, urea e ammoniaca; è incolore, talora
, sf. chim. composto derivato dall'urea per sostituzione dell'atomo di ossigeno con
fteìov (v. tio1) e da urea (v.). tiourèico,
: materia plastica ottenuta per policondensazione fra urea e formaldeide, usata nell'industria tessile
borghini: « una cena in piedi. urea, le odio ». = etimo
pare un berton, quel pare un'urea. segneri, 3-583: attaccò fuoco a
ricordavo solo vagamente che era un derivato dell'urea e che aveva qualcosa a che vedere
in grado di catalizzare la scissione dell'urea in anidride carbonica e ammoniaca.
. = deriv. da urea. urèbia, sf. zool
-ci). biochim. relativo all'urea. uremia, sf. medie.
dovuta alla ritenzione di cataboliti azotati (urea, creatinina, ammoniaca) che si
canini, 1-1022: 'uremia': accumulazione dell'urea nel sangue. piovene, 7-429:
con cui gli organismi viventi sintetizzano l'urea, che permette l'eliminazione dell'ammoniaca
substrato trofico sostanze azotate, quali l'urea, l'acido urico e ipperico e
strumento per la determinazione della quantità di urea che l'orina contiene, fondato di
, fondato di solito sopra la decomposizione dell'urea per l'azione degli ipobromidi; misurando
si sviluppa, si deduce la quantità dell'urea; da non con fondersi
tossica trasformandola, nel fegato, in urea. = deriv. da ureotelico
era [l'allossana] un derivato dell'urea e che aveva qualcosa a che vedere
bacillo e sarcina, capace di decomporre l'urea, facido urico e ippurico liberando ammoniaca
di resina, ottenuta dalla lavorazione dell'urea e della formaldeide, usata come collante.