; aus. avere). tose. ure bevètte, bevémmo, bevéste, bévvero
1834), comp. da chlor [ure] 'clocloròpidi, sm. plur
fa [la natura], non ure al canto suo soave, / ma al
ha trasformato in umano, sia ure nelle parti di esso mondo che ancora si
modo. eh, ma si formano ure così le così dette opinioni correnti! ojetti
, per ringraziare di un beneficio ure per vendicare un'offesa. iovio
guardi... a le so ^ ure nostre,... e sì receva
pensato né sentito nulla, né) ure il gusto, credo, di farsi fottere
è un gran proemio! dite ure. lippi, 6-79: spiegar volendo poi
poetico pseudo-pensiero (in cui si sentano ure gli smussati, asciutti echi mallarmeani, rilkiani
/ porgerti nel tuo amor, comanda ure, / ch'io son pastor ch'agevolmente
e noi dicea, e il frate ure il confortava a dire. antonio da ferrara
mamiani, 6-32: nell'uomo è ure una capacità inesauribile di gir raccogliendo quell'in-
questa mia fiamma... / ure e conflagra l'infelice pectore, /
commessa con cevicchi raccattati, / op> ure estrosa, ed alta, ed indomabile /
giornate f f ure! o rosseggiar di foglie / presso a
. e non era nepf f ure da gran meraviglia che il sapone lo avesse
eroi; ma il tempo edace andava ure consumando i superstiziosi pregiudizi del padre ti-
], ciascuno dei quali avrà ure accolto il mondo, tutto il mondo in
, xx-526: e1 pa ure scoperta come a noi e supplisce quanto ella
sguardo / ogni intestino mio nel ventre s'ure. lalli, 2-3-19: mirra e
felice che non fosse inverosimile. ure il nostro precettore stagirita asserisce fra 'suoi
partic. nei riguardi della professione religiosa ure della famiglia formata col matrimonio.
aminoacidi. = comp. da ure [a \ e genesi1 (v.
). = comp. da ure [a \ e litico2 (v.
= voce dotta, comp. da ure [a] e dal gr. hétqov
= voce dotta, comp. da ure [a] e dal gr. xéxos
lippi, 8-71: si quieti ure, e abbia speranza, / ch'un