l'acqua marcia / che abbevera l'urbe affocata. panzini, ii-30: un
. cecchi, 1-46: londra è un'urbe mitologica e smagliante perché i suoi abitanti
coloro che abitano ai confini estremi dell'urbe..., non avranno mai
stili e le epoche dell'architettura dell'urbe. 5. ant. architettura
sudata, cascante nell'abbrutimento, l'urbe sembrava giunta all'estremo dì della sua
provincialotta e precocemente infrollita, l'urbe diventare suburbio e bassofondo. baldini, i-573
prerogativa s'imponga ai botticellari dell'urbe. = deriv. da botticella,
! / disse. e nella infinita urbe de'forti / sol quegli intese. e
isidoro, 17-7-16: « cerasus a ceraso urbe ponti vo- cata. nam lucullus cum
colonnati / passare il grande spirito dell'urbe / e, nel teatro olimpico, in
4-36: « cosa ci racconta dell'urbe? » apostrofò l'avvocato, « che
colonnati / passare il grande spirito dell'urbe. bontem- pelli, 8-52: della
alla stelletta, la compagnevole bellezza dell'urbe mi ha ripagato di tutto, mi ha
cesare, minacciasse la stessa diminuzione all'urbe. continuazióne (ant. anche continovazióne
colonnati / passare il grande spirito dell'urbe / e, nel teatro olimpico, in
che il dono che di sé fece l'urbe all'orbe. svevo, 5-349:
tito livio, libro primo 4 ab urbe condita ', fu mossa da'sabini,
sudata, cascante neh'abbruttimento, l'urbe sembrava giunta all'estremo dì della sua
dipinti. barilli, 6-47: l'urbe immensa vacilla sulle sue radici eterne,
poteva aver creduto che la presenza nell'urbe dell'affascinante dinasta greca del sacro egitto
arderà nell'incendio, in mezzo all'urbe, tra il muro del sesto re e
erebi cemeteriali risalito a popolo e ad urbe. = voce dotta, lat
, sudata, cascante nell'abbrutimento, l'urbe sembrava giunta all'estremo dì della sua
« lavorare » in città, detta l'urbe, dopo avergli deterso l'anima dalle
nella lontananza, i supremi fastigi dell'urbe rosseggiano ancora tra i nuvoli fumidi.
desolato fremito ale dava / a un'urbe come una semenza, arcana, / perpetuava
! '/ disse. e nella infinita urbe de'forti / sol quegl'intese.
credit nemo, quam tota codrus in urbe / cum sit tam pauper quomodo?
nella lontananza, i supremi fastigi dell'urbe rosseggiano ancora tra i nuvoli fumidi
, 3-145: tutte le cupole dell'urbe montavano in cielo come trottole volanti;.
, ii-19-154: dimani vo gironzolando per l'urbe. chiesa, 5-180: potei gironzolare
in direzione est-nord-est. nell'urbe dell'affascinante dinasta greca del sacro egitto,
dal gianicolo ammiro l'imagin de l'urbe, / nave immensa lanciata ver l'impero
roma: 1 ambascerie latine arrivano nell'urbe '. 3. disus. assegnato
ii-335: ad ogni alba gli archi dell'urbe / sembrano vomire la notte / accidiosa
l'acqua marcia / che abbevera l'urbe affocata. = voce dotta, lat
stanza,... il romore dell'urbe giungeva come il murmure d'un flutto
caporali, i-26: ne tanno ab urbe condita seicento / novantaquattro, se però
lavacro. = denom. da urbe (v.) col pref. in-con
1177: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò col ferro /
. serdini, 1-38: liberò l'urbe e lietò il vulgo acceso. bronzino
giunone, come protettrice e ammonitrice dell'urbe (e presso il suo tempio,
, x-13-286: il mondo ha ancora nell'urbe l'unità spirituale. che cosa vi
sommariamente sagomati tutti i principali monumenti dell'urbe. -archeologico. cattaneo,
gadda, 6-80: la moralizzazione dell'urbe e de tutt'i- talia insieme,
1177: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò col ferro /
: tramonto lungo, sonoro. l'urbe immensa vacilla sulle sue radici eterne, si
: canzon, tu ne girai da l'urbe floria, / madre benigna e celica
caporali, i-26: ne l'anno ab urbe condita seicento / novantaquattro, se però
, la possanza e la costanza dell'urbe. bocchelli, 2-xxv- 304: misterioso
il consorzio del tuo diritto, facesti urbe quello che prima era torbe. praga
si sarebbe volto anche una volta all'urbe. -collettività di persone costituita in
c. circa), si trasferì nell'urbe ed ebbe come massimi autori plauto e
cioè ecclesia del principe degli apostoli d'urbe, cioè de la città di roma,
per desolato fremito ale dava / a un'urbe come una semenza, arcana, /
, perseguendo nel fioco / crepuscolo l'urbe. svevo, 8-48: perseguì una
fuor delle porte / e drento all'urbe il vizio tiene il soglio. g.
volentes exempli causa praedium non longe ab urbe distare, dicimus': è su le porte
). -in partic.: prefetto dell'urbe o della città (o anche prefetto
! '/ disse. e nella infinita urbe de'forti / sol quegli intese.
. e. gadda, 6-109: l'urbe, propio al tempo de'suoi accessi
. e. gadda, 6-109: l'urbe l'ebbe a conoscere alcuni periodici strangolamenti
gittanto il residuo della sigaretta, verso l'urbe. c. e. gadda
dispetto dell'umile destino, riavemmo l'urbe; ricollocammo al lor posto gl'itali penati
il volo. fenoglio, 1-i-1377: dall'urbe sopravveniva per la nomentana una risonanza sorda
22: quello stesso anno era pubblicata nella urbe cattolica a. sua 'gothorum suecorumque historia'
lata; / l'impronta cerco dell'urbe sacrata / e del suo cuore l'ultimo
sommariamente sagomati tutti i principali monumenti dell'urbe, senza il tracciato e il nome delle
numa guarda il segno rosseggiare su l'urbe saturnia e non teme. -appellativo
roficoni non aveva ancora afflitto le cronache dell'urbe: il testa di morto in feluca
volgar., ii-190: l'anno 'ab urbe condita'secento sessanta due...
x-20: vi sian obblighi fissi 'ab urbe condita'; / la lor sodisfazion sempre è
, 4-36: « cosa ci racconta dell'urbe? » apostrofò l'avvocato, «
notte alla stelletta, la compagnevole bellezza dell'urbe mi ha ripagato di tutto.
eroe, perseguendo nel fioco / crepuscolo l'urbe. de pisis, 1-44: fra
: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò col ferro / e
g. manganelli, 16-50: l'urbe, sinistro e vizioso modello di tutte
) e urbs urbis (v. urbe). suburnare e deriv.
.. oh! chiama tu, grande urbe, / le tue legioni veterane /
carlo, / in cui già l'urbe e l'atenense ducè, / essendo in
nato, e fece assai per l'urbe: / andò in apulia e infinita turbe
. serdini, 1-38: liberò l'urbe e lieto il vulgo acceso; / ebbe
: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò col ferro / e
deriv. da urbs urbis (v. urbe). urbàrio, sm.
libro delle terre] coltivate'. urbe, sf. la città di roma.
mandato da cielo da dio inella sua urbe, cioè roma, eletta, testifica tito
era quello, lo quale dicea in urbe la ragione a tutti li magistrati, li
: tale doveva esser la sorte dell'urbe! carducci, ii-19-213: se io sarò
domenica come inclino a credere, nell'urbe, verrò alle ore 8 da lei,
ridea la primavera / giovine. tutta l'urbe trepida era / di meraviglia al riso
, di cittadini o di abitanti dell'urbe eterna. -in senso generico:
noi trascorremmo a pian passo per l'urbe / ver dove il mio disio, tirar
deriv. da urbs urbis (v. urbe). urbi et orbi,
custodiscono la solidità, la continuità dell'urbe; non fosse per loro, i
incanalandoli a 'lavorare'in città, detta l'urbe, dopo avergli deterso l'anima delle
del papa nell'urbe, ne persuade anzi la vita. la