per capelli e quant'altro era d'uopo all'esercizio dell'arte tonsoria.
]: per potere essere cherico è d'uopo che sia tonsurato di prima tonsura,
2-194: in questi giorni fa d'uopo nettar dall'erbe i seminati, e
cattaneo, i-2-2: è pur d'uopo aver moderazione, e astenerci dall'intraprendere
col piombo! ». si preparano all'uopo le palle, come la treggea per
intendi. e pria suppor t'è d'uopo / ch'ella, sì come è
alcuni minori, altri maggiori / d'uopo è che sian; altri quadrati ed altri
che dio gliele mandasse a sì grande uopo. -luogo della massima diffusione di
pietra tuffacea, che serve molto bene all'uopo di fabbricar volte. c. brandi
. einaudi, 1-51: fa d'uopo battere con insistenza sul punto che il
: or a noi. qui fa d'uopo / di tutta quanta l'eloquenza nostra
dello scisma e dell'ultimato italico ha d'uopo della concordia dei prìncipi coi popoli italiani
/ sembrano agli occhi nostri, è d'uopo al certo / ch'abbiano adunchi i
/ ché quale aspetta prego e l'uopo vede, / malignamente già si mette al
al nego. landino, 21: uopo in lingua antica fiorentina significa bisogno e
qui di cera e d'ali / uopo non men che di maestra mano, /
invita e sforza il tempo e l'uopo; e puro spazio e vano / da
come dobbiamo usar della fantasia, quando uopo il richiede. metastasio, 1-ii-456: voi
, 1-ii-456: voi più di sprone / uopo già non avete. parini, mat
farti, / e la viva ne l'uopo industria. grafi, 5-757: avete
/ figliuole mie, di brontolar. qual uopo / di barca a voi?
barca a voi? -maggior uopo: suprema necessità. v. colonna
, e sempre aggiunge / al maggior uopo, ond'io pur vivo ed ardo.
e ch'egli ci sia giunto al maggior uopo. giusti, 43: io non
43: io non fui nel maggior uopo al mio / signor vasallo indegno:
la mia patria inutilmente visso. -ultimo uopo: momento cruciale, decisivo. trissino
/ dilettissime ninfe, a l'ultim'uopo. b. davanzati, 11-68: con
dalla fortuna, e serbarsi all'ultimo uopo e all'imperio. 2.
di calze di saia bolongnese a. ss'uopo. cavalca, 6-1-67: l'uomo
cioè di penitenza, lavora a suo uopo e fa forza alla sua perdizione. regola
regola di altopascio, 1-48: ad uopo dei fanciulli delle femmine pelegrine, che nascono
: ma in verità bene a tuo uopo, se tu stai cheta e lascimi fare
tu le devi conoscere più per tuo uopo che per mio utile. buonarroti il giovane
si credette per più grati spassi / ciascuno uopo suo proprio irsi cercando. 3
cercando. 3. locuz. -all'uopo, ad uopo, per l'occasione o
3. locuz. -all'uopo, ad uopo, per l'occasione o al momento
nella memoria... conferiva ad uopo e per convenevol modo le ricompense,
io volli in esso / serbarmi all'uopo un testimon del vero. leopardi,
scrittore / possa a suo piacimento unire all'uopo / la mosca al ragno ed alla
, 4-203: kropotkine institui- sce all'uopo, non academie privilegiate, ma teatri magnifici
quel tanto che basta per utilizzarlo all'uopo. » -essere o fare uopo
uopo. » -essere o fare uopo o d'uopo: essere necessario od
-essere o fare uopo o d'uopo: essere necessario od opportuno.
e da valore, / ché mi fa uopo avere altra 'nten- danza / ond'eo
faenza, xvii-108-43: dumqua, m'è uopo di chiamar mercede / dello suo fallimento
della nostra breve vita; / qui fa uopo che tu guati e distingua. ariosto
perché varie fila a varie tele / uopo mi son, che tutte ordire intendo,
in vari liti / di ciò che d'uopo a le terrestri schiere. n.
/ immota starsi a la donzella è d'uopo, / et a gli strali del suo
tutta questa bellissima novella, è d'uopo che sappiate, leggitori, che in fuligno
. parini, 483: è d'uopo uscir di cuna, / chi vuol trovar
. foscolo, xiv-4: non fa d'uopo ch'io la ringrazi delle ammonizioni intorno
in un tempo in cui non fa d'uopo dimostrare che la razza pigmea è una
è una chimera. -fare all'uopo: essere atto a uno scopo, in
dal francese que'vocaboli che facevano all'uopo. -non essere d'uopo:
all'uopo. -non essere d'uopo: essere sconveniente, indecoroso, non
, 2-258: vaga donna non è d'uopo che sudi. / basta
turba vola. -venire a uopo: risultare utile, adatto. burchiello
lingua seguitare, a quegli viene a uopo queste belle lettere. cantù, 347:
, 347: ora venivano a grand'uopo [i pusterla] a franciscolo per ristorarlo
, / che il naviglio, cui d'uopo era più lento / corso, ne
o veneziani maligni, ben sappiate esservi d'uopo che £•io sia con voi contra genovesi,
il dittatore stabilito di formare a tant'uopo un adatto valetudinario: e si decretò
di voi. botta, 6-i-456: all'uopo avrebbe facilmente potuto valicare alla città di
vana dei nostri chimici, apprestando all'uopo loro certi vaselli di vetro, invulnerabili
moltiplicazione e perfezione dei frutti fa d'uopo, in primo luogo, renderne abile la
le dispute, e le fa poi all'uopo rifiorire più vegete e più rigogliose.
glandule, affinché, secondo che è d'uopo, il cibo si ammollisce, si
stampa periodica milanese, i-429: seguier all'uopo d'avvivare la combustione, preferisce il
ventolatore'dalla ventola o vassoia che usano all'uopo. pirandello, 8-421: era rimasto
. marchetti, 5-281: ma d'uopo è che in materie di tal sorta,
vincolo dall'altra, quindi fa d'uopo una forza straordinaria per non soccombere sotto
altro segno, / dove fa d'uopo alquanto alzar lo stile, / e ritorniamo
gazóla, i-673: farebbe d'uopo sapersi con quali sughi d'erbe malsane
, 96: in questo caso è d'uopo / la musica adoprar più aspra e
con tiziano e correggio; fa d'uopo però osservare che non èsì unito, nésì
moltiplicazione e perfezione dei frutti fa d'uopo, in primo luogo, renderne abile la
turati, cliv-201: attende all'uopo di essersi posto d'accordo con '
antica / eil come e il quando uopo non è ch'or dica.
al questorato / senza che avessi d'uopo d'altri appoggi, / pronto a servir
spago dalla canape... è d'uopo che le infelici 'spagare'lavorinociascheduna'diciottoore'algiornoperarrivareatorcerecinquanta
dei sovrani e principi, disposto all'uopo con boschetti, monticelli, acque correnti e