intendere è nulla quanto al comprendersi. ungaretti, xi-48: quanto all'india,
di molto, di continuo di continuo. ungaretti, xi-26: può darsi che la
facciano capo tutti gli ordinatori delle città. ungaretti, xi-100: l'economia è una
con un ritmo largo e uguale. ungaretti, xi-63: questo paese era visitato regolarmente
tempo si sarebbero fermate per sempre. ungaretti, xi-232: l'anima mi trabocca
l: lume colla relativa ventola. ungaretti, xi-224: ora, dal comune,
ed anche di commissario nella biblioteca. ungaretti, xi-159: il pananti, che
questa meglio conoscere le nostre produzioni. ungaretti, xl-290: deve avermi raccontato qualcuno
della grandezza di casa au- rispa. ungaretti, i-54: stamani mi sono disteso /
in un'antichissima villa remota del canavese. ungaretti, i-51: appisolarmi là / solo
il passo / di miti renne. ungaretti, xi-211: brucavano su quelle isole le
-che mette a disagio, angoscioso. ungaretti, xi-241: incontro al mare, vedrete
/ fanno impeto stanchezza e delusione. ungaretti, i-94: su un oceano /
le fu domandata la cagione del silenzio. ungaretti, xi-290: salgono sui sedili e
regie con quelle dei tempi repubblicani. ungaretti, xi-48: la virtù di roma
senza requie, per la passione. ungaretti, ii-33: funesto spirito / che accendi
architettonico di un luogo scomparso. ungaretti, xi-76: dove il tempo è incalcolabile
sofferto nelle abitazioni trogloditiche delle caverne. ungaretti, xi- 167: questo delirio
/ come gruppi di luci tenebrose. ungaretti, xi-96: c'è un altro
respirare l'aria buona la nuova padroncina. ungaretti, i-103: respiro / il fresco
l'affollamento, la ressa. ungaretti, xi-97: nella strada affollata d'odori
d'altra parte anche il respiro d'ungaretti mutò. -forza espressiva di un
storico-culturali. - anche- sostant. ungaretti, xi-48: non è nemmeno il caso
-consapevolezza del proprio destino. ungaretti, xi-293: la strada era affollata di
e c'è stato del grano rimorto. ungaretti, xi-165: raccotliendo le reti,
i miei dipinti partano per berlino. ungaretti, xi-254: non s'intenda..
-integrare elementi mancanti in un tutto. ungaretti, xi-174: ho sempre guardato con raccapriccio
il rialto colla rifabbrica dei nuovi edifici. ungaretti, xi-175: l'archeologo cerca oggi
un tal libro aggiungervi gli esempi. ungaretti, xi-219: fatto sta che spina
nel breve spazio rettangolare di ogni carro. ungaretti, xi-118: sbarchiamo. il nuovo
non per gusto di estetico contrasto? ungaretti, xl-202: capitato nel rettifilo, ch'
. egli sembrò si riaccasciasse sulla sedia. ungaretti, xi-290: a un certo momento
vivo e presente alla memoria. ungaretti, xi-315: aveva con sé [rembrandt
critico americano fu ed è impegnato. ungaretti, xi-258: si deve alla sua [
lasciato di nuovo in balia. ungaretti, xi-175: a questo modo, riaccomodando
la esilia dall'universo, suo regno. ungaretti, xi- 297: non voglio
). -anche so- stant. ungaretti, ix-27: mi trattenni a riaspettare che
il d'annunzio nella 'città morta'. ungaretti, xi-264: sente la profondità d'
vere ricchezze son d'antico sangue. ungaretti, xi-91: si è sprecata, in
si truovano talvolta chiamati 'vescovi cardinali'. ungaretti, xi-78: anche per i faraoni
da'riverberanti raggi del sol meridiano. ungaretti, i-55: mi sono accoccolato /
toma a distribuire a tutti i fiumi. ungaretti, xi-375: due paratoie di ferro
riprendere. - anche assol. ungaretti, ii-109: in mezzo ai forsennati insorse
sul piano - / forte il ritratto. ungaretti, xi-175: rifanno anche i tetti
tanto valore, tanto eroismo perduti! ungaretti, 11-42: tomi ricolma di riflessi
affetti che non avete motivo di spezzare? ungaretti, xi-281: anversa...
pietra di riconciliazione e d'amore. ungaretti, xi-298: fra di noi chiamiamo il
gente costretta a emigrare dalla fame. ungaretti, xi-295: per il dramma che [
si è operato nel mio carattere. ungaretti, i-35: questo è l'i-
e di metodo professati dal severini. ungaretti, xi-61: ci sono degli altri campi
. esercitato (una carica). ungaretti, xi-134: se le mie cifre sono
, o ne agguagliasse la perfezione. ungaretti, xi-232: un disegnatore chino a ricopiare
vilissima crudeltà non andrebbero mai ricordati. ungaretti, 11-86: alzerai [madre]
che tutta italia ricorda con ammirazione. ungaretti, xi-51: questi ultimi mammalucchi, seminatori
. -praticare, eseguire. ungaretti, xi-297: oggi non dànno che mezzo
ricostrurre i pubblici e privati edifizi. ungaretti, xi-375: i 244 km del
misura per ritrovare un ordine pittorico. ungaretti, xi-231: era giunto anche qui lo
6. lite, rissa. ungaretti, xi-253: le donne s'innamorarono tutte
lagri- mando / una spenta dolcezza. ungaretti, ii-58: anima ignara..
. -diminuire di abitanti. ungaretti, xi-241: il trattato di vestfalia chiuse
superficie; svettante sul panorama. ungaretti, ix-11: di tanto in tanto riemergenti
aria si riempie di odori straordinari. ungaretti, xi-252: la notte si riempie d'
protendendosi fino quasi a toccarle le labbra. ungaretti, xi-168: ora che siamo vicini
, che è un figliuolo d'oro. ungaretti, xi-175: rifanno anche i tetti
uscita, a cura di annunziato presta. ungaretti, xi-9: i riferimenti a poeti
allo inventario delle nuvole di shelley. ungaretti, xi-205: mi spiega che è
e rifiuta di accoglierne il lume. ungaretti, xl-291: mio nonno...
da molti fra gl'inglesi ricevuto. ungaretti, xi-55: la magnificenza aveva messo
gli animi con opportune riflessioni. ungaretti, xi-41: che razza di riflessioni s'
al pozzo una luce d'agosto. ungaretti, i-58: un riflettore / di là
l'ardenza di amor novi rifrema. ungaretti, 30: se fossi d'ore ancora
cercar un rifugio nei porti delltmpero. ungaretti, xi-241: nonostante tutti i suoi sforzi
compra degli abiti usati chiamavasi rigattierìa. ungaretti, xi-266: stamani sono stato allo
dita in cerchio. ungaretti, xi-14: a siracusa sale un venditore
figur. riportare vivamente alla memoria. ungaretti, 9-89: rigonfiamo, o ninfe,
io o 15 pagine del quinto. ungaretti, ix-27: mi misi a rilavorare
, e con sì fatte sostanze. ungaretti, i-90: si estenua / come il
rimanente del mondo sepolto nell'idolatria. ungaretti, xi-228: non è un secolo,
sono sufficienti per attestarne la grandezza. ungaretti, i-64: di queste case / non
non riuscire a dissimulare la meraviglia. ungaretti, xi-170: rimango a bocca aperta,
che erano. -sostant. ungaretti, xii-323: docile svanisce il mortale,
verdiccio e qualche traccia d'allumacatura. ungaretti, xi-232: l'abbandono della chiesa
dei poeti, come rimbalzasse nello specchio. ungaretti, xi- 201: castel dell'ovo
che si seccava al sole di luglio. ungaretti, xi-95: l'uomo..
coinvolgendosi in un determinato ambiente. ungaretti, i-57: questa è la senna /
guardare i vini remessi in cantine. ungaretti, xi-175: l'archeologo cerca oggi
una parte del corpo intorpidita. ungaretti, xi-131: il sottoscritto...
la rimise in luce una donna gentile. ungaretti, xi- 253: quattrocento anni
mente quello dell'africano il maggiore. ungaretti, xi-160: la foce dell'alento m'
da un cupo crepuscolo di rimorsi. ungaretti, 1-86: avrò / stanotte / un
ed è un presupposto non removibile. ungaretti, xi-175: sono quasi case vuote
mondo e la mia dolce vita! ungaretti, ii-89: non rimpiansi / l'alga
veder campeggiante e dominante nel quadro. ungaretti, xi-249: ed ecco un effetto che
apparire sempre più piccolo in lontananza. ungaretti, xi-222: l'ingresso si ripete,
questo papà fu un mago davvero. ungaretti, iv-49: le usate strade / -folli
vi appartengono che matti o bricconi. ungaretti, ii-91: colla grazia fatale dei millenni
mi avresti fermato vietandomi di partire. ungaretti, ii-34: né dal rado palmeto diana
castani e fine lino di bella donna. ungaretti, i-45: rincorro le nuvole /
grigio / si rincorrono solo fredde gocce. ungaretti, xi-178: avanzandomi nell'ultima villa
attingendo a un patrimonio culturale. ungaretti, xi-48: è bene ricordare che al
sprofonda il vuoto smeraldino della valle. ungaretti, xi-130: mi perdo in un
primitivi e a ricorsi di barbarie. ungaretti, xi-173: i romantici..
della sua missione e del dovere. ungaretti, xi-245: dove volete che un altro
, il sahel ed i rasciaida. ungaretti, xi-347: pastori... incominciano
ristorati sempre possono pullulare e mettere. ungaretti, xi- 174: la rovina
nei pagliericci deve rinnovarsi ogni sei mesi. ungaretti, xi-103: si dice che la
poco verbose, perché necessariamente brevi. ungaretti, ii-01: resta solo, pari a
... a fingere di credere. ungaretti, xi-181: ci fermiamo un momento
il compì, predicativo). ungaretti, i-36: ci rinveniamo a marcare la
rompano, com'è avvenuto dei rinvenuti. ungaretti, xi- 369: il barocco
popolo de'rioni superiori della città. ungaretti, xi-201: non sono rare qui queste
denaro realizzato colla celerità di confezione. ungaretti, xi-204: vedo una altra bottega
che de'montoni l'impeto percosse. ungaretti, xi-375: il canale non ricevendo piu
, dei maestri e dell'inserviente. ungaretti, xi-235: a due passi dall'albergo
l'interesse insieme della nostra italia. ungaretti, xi-252: sono già [gli ebrei
e ti rallegravi che ero un omino. ungaretti, i-56: ho ripassato / le
, ripercotentesi concentricamente nella nostra vita? ungaretti, xi-245: per questo il grido straziante
perché niente si ripete nella realtà. ungaretti, xl-254: c / è medioevo
l'essere ripido, ripidezza. ungaretti, xi-362: la vedrai [la fortezza
procurasse da campar modestamente la vita. ungaretti, xi- 101: ricorderà quanta speranza
-indurre. - anche assol. ungaretti, xi-308: queste due antiche opere,
riportate anche sul « voleur ». ungaretti, xi-370: è il modo di suonare
alpino caduto] solo a riposare. ungaretti, i-30: riposa [moammed sceab]
casa di ross, ripresero il grido. ungaretti, i-75: subito riprende / il
alla natura / impaziente e pentita. ungaretti, xi-56: può capitare -è capitato
e in breve divennero qualche diecina. ungaretti, xi-227: strane bestie queste anguille
in facsimile secondo l'edizione originale. ungaretti, xi-149: giubega faceva il giudice a
, un dissidio, un conflitto. ungaretti, xi-227: strane bestie queste anguille.
saccheggiare, rivendere per conto proprio. ungaretti, xi-62: le opere del belzoni
.]: 'ripullulamento': ripullulazione. ungaretti, ii-59: i luminosi denti spengono
testimoniano fatti eroici della fede cristiana. ungaretti, xi-348: in fondo, la facciata
ojetti, ii-263: risaliamo in automobile. ungaretti, xi- 290: risalgo in
là avria potuto risalire di peterhoff. ungaretti, xl-241: il mare è lontano
una forma d'arte). ungaretti, xi-203: tomo a pensare..
rilevare e risaltare la cosa rappresentata. ungaretti, xx-348: nei 23 riquadri dei
sommesso prodotto dalle fo- glie. ungaretti, xi-338: alle radici del gargano,
. -emendazione morale, ravvedimento. ungaretti, ii-106: purificante amore, / fa'
basso mondo dei giorni comuni dell'umanità. ungaretti, xi-190: gira e rigira,
lentezza (anche mentalmente). ungaretti, iv-51: il roseo improvviso tuo segno
prodotto dallo scorrere dell'acqua. ungaretti, xi-215: trasporteranno dal fiume l'acqua
cordialità; simulazione di amicizia. ungaretti, xi-31: approfittando del malumore che il
giunto a risolvere felicemente il problema. ungaretti, xi-338: sono stati risolti ardui problemi
-figur. vivamente riecheggiante nell'animo. ungaretti, xi-27: se il mistero è sfiorato
ricordo. - anche sostant. ungaretti, xi-190: gira e rigira, il
un reperto archeologico). ungaretti, xi-177: il nome di ercolano è
aabere e da mangiare senza risparmio. ungaretti, xi-245: il barocco sprecato che
che sono ad ogni modo rispettabili. ungaretti, xi-175: questo metodo da almeno
certa notorietà (un luogo). ungaretti, xi-68: quell'aria d'operetta d'
sfrontatamente bugiardo rispetto alle formalità legali. ungaretti, xi-289: ecco certo una cosa
perché possano in alcuna cosa vedere. ungaretti, 9-61: rapini il mio sembiante
, e per tal nome risponda. ungaretti, xi-253: negli anni 1100,
fedeltà militare alle leggi della chiesa. ungaretti, i-69: ha bisogno di qualche
bran- chetto compunto se ora risuscitasse. ungaretti, xi-28: a prefigurare il cristianesimo
ci ripete d'esser sempre noi. ungaretti, ii-23: dall'ampia ansia dell'alba
la viva fantasia di un poeta. ungaretti, xi-150: una volta, prima che
che precisamente non hanno ritmo alcuno. ungaretti [in civiltà delle macchine, 3
perduto il lustro dell'ultima mano. ungaretti, xi-264: dei suoi quadri egli [
fonte, / meco favella il man. ungaretti, ii-32: memoria, fluido simulacro
già congiunta con quella dell'ammiraglio dixon. ungaretti, xi-141: eccolo tenente d'artiglieria
. -distorto, perverso. ungaretti, iv-56: ora che nelle fosse /
proprio guscio (un animale). ungaretti, xi-508: nel legno dell'altro ninnolo
pentelico, da collaboratori di fidia. ungaretti, xi-261: mi pare probabile che
tratto quattro vesce come gli altri. ungaretti, i-53: assisto la notte violentata /
passato il soffio della filosofia socratica. ungaretti, xi-272: questa ente è gente
petrarca esser stato la sua cadente? ungaretti, xi-38: devo passare la serata
trapassai, mi ritrovai di là. ungaretti, xi-107: mi ritrovai in un vicolo
/ il ritrovato padre di saturno. ungaretti, xi-70: aveva chiesto alla società
e la verde / onda del fiume. ungaretti, xi-163: ora i monti che
/ la consueta presa di tabacco. ungaretti, iv-26: sono tornato ai colli,
un circolo, ecc.). ungaretti, xi-57: non mancano qui [in
un amico incommutabile / deh sovvengati talor. ungaretti, ii-87: dove non muove foglia
con la pittura dell'età alessandrina. ungaretti, xl-281: anversa oltre ad avere popolane
parlato di rivalità fra i due pittori. ungaretti, xi-47: l'egitto, per
il tenente di rivederti così ubriaco. ungaretti, xi-174: usciti a rivedere la
rivérgola, sf. scacciapensieri. ungaretti, xi-147: in quei mentre un giovane
s'è scrostato, e caduto. ungaretti, xi-97: nella strada affollata d'odori
cangiava secondo lo spirare dei venti. ungaretti, xi-140: le palme erano lo
ghiaia con le sue eleganti palazzine. ungaretti, xi-334: per tutta la riviera
rivivere in confuso le soffocate aspirazioni. ungaretti, ii-130: per un iddio che
atroci idee di oppressione e di vendette. ungaretti, xi-319: rivolgevo in me questi
rivoli che brillavano, pe'sassi. ungaretti, 1i-73: inanella erbe un rivolo,
sotto il peso dei miei rimproveri. ungaretti, xi-251: sei già stato da
lunare, l'esercito dei rivoltosi. ungaretti, xi-53: basterà uno sfruttamento abile
profondamente l'animo. -anche assol. ungaretti, xi-172: la gente di qui,
riacquisto dei diritti del genere umano. ungaretti, xi-47: si dimentica troppo,
barghigiani medicei il repubblicano capitan galletto. ungaretti, xi- 128: in questa corsica
simili a petali d'una novella flora! ungaretti, ii-30: nelle sue urne [
cadaveri (la terra). ungaretti, ix-31: temi perché di in te
. pitt. seguace del romanismo. ungaretti, xi-261: nel '500, tutta la
casa di un romano de roma. ungaretti, xi-32: il romano, non dissimile
termine è stato in italia il manzoni. ungaretti, xi-173: quando la natura sconvolge
al labbro, secondo vatteggiamento romantico. ungaretti, xi-235: lasciamo stare le esagerazioni
, svolgeva una massa incandescente. ungaretti, 9-93: etna! fra te succede
di lì nel nòrico e in allemagna. ungaretti, xi-230: per questa triste via
che giunge rotolando sino a noi. ungaretti, ii-126: magica luna, tanto sei
orribilmente dilatate da rondelle di legno. ungaretti, xi-196: l'arte dei decoratori
zampine delle / disperate cetonie capovolte. ungaretti, ii-77: sui polverosi specchi dell'
correre velocemente (un cavallo). ungaretti, xi-114: quel male fenicio spacciatore d'
/ una fiammella di carmino intenso. ungaretti, ii-115: morte, muta parola,
di verde con le porte vermiglie. ungaretti, xx-269: c'è dall'interno di
almeno le biancane, le rosate. ungaretti, i-85: mi sento / nei visi
estate rosea di più rosea estate. ungaretti, ii-85: era una notte urbana
quella vivente verzura avida di umore. ungaretti, ii-78: arso tutto ha testate.
i tatuaggi di un viso indio. ungaretti, xi-19: salgo su un taxi
dio assieme con tutti gli ebrei. ungaretti, xl-78: l'egitto è..
dilaniati te: rostro e sproni. ungaretti, 34: mi afferri nelle grinfie azzurre
sposta nell'aria con moto vorticoso. ungaretti, xl87: quelle rosse roteanti colonne di
legna verde e rotelle di vallonea. ungaretti, xi-297: cli- vare sarebbe come
la bocca di una persona). ungaretti, xi-67: nell'albero più in là
i lo costringeva quella posizione atroce. ungaretti, i-85: mi sento / nei
ha una tonalità di colore calda. ungaretti, xi-84: tutto ha un rovente ed
e per due volte fummo per rovesciarci. ungaretti, xl-56: può capitare..
ricoveri nemici sul rovescio del podgora. ungaretti, xi-276: presto appare il rovescio
delle gioie della moglie morta di crepacuore. ungaretti, xi-103: si dice che la
un mucchio di rovine nel 'i8. ungaretti, viii-23: grido e brucia il
resto del pavimento di rozze selci. ungaretti, 9-29: verdi sorelle del ragazzo audace
rozza e chi di nobile architettura costrutte. ungaretti, xi-35: di lavoro altrettanto rozzo
esso è una rocca, un rudero. ungaretti, xi-277: più comisso, vi-138
in loro ogni altra ruga dell'anima. ungaretti, ii-116: incide le rughe segrete
plumbee le sue guancie e smorte. ungaretti, i-84: mi sento negli occhi /
che l'umidità lascia sulla pietra. ungaretti, xi-35: è una statuetta di marmo
quasi rantolando. -anche sostant. ungaretti, xi-247: quei petti pelosi e quei
imperversare del calore del sole. ungaretti, iv-42: accanito, ronzante / ruggito
. -in un'ipallage. ungaretti, xi-146: il liscio slancio dei noci
di scoppi di fuochi d'artificio. ungaretti, xi-194: se una prova si volesse
, doloroso (l'esistenza). ungaretti, ii-44: amore, mio giovine emblema
rurale e sedicente repubblica di versailles. ungaretti, xi-22: filippo suo padre,
un materiale povero o improvvisato. ungaretti, xii-37: colsi allora una canna,
potevano ardere ceppi di vecchi castagni. ungaretti, xi-232: partiti i monaci, tu
, intendiamoci, ma per ruzzo. ungaretti, 9-103: o pane, ecco del
-per simil. accavallarsi. ungaretti, xi-114: dalla cittadella cavalloni di sabbia
g. alessio) pro ungaretti, xi-323: bisogna riconoscere che l'uomo
in un angolo buio della casa. ungaretti, xi-377: entrando in un paese
vincer non mi paresse un tanto bene. ungaretti, ii-103: corre sopra le sabbie
» « mule! cento! ». ungaretti, xi-211: portando giù un sacco
son vivi alla grazia di dio. ungaretti, xi-342: molto probabilmente questa tomba sarà
e d'ogni cosa più cara? ungaretti, xi-59: l'egitto è un paese
hussein nella battaglia di karbala. ungaretti, xi-108: è il mese del sacrifizio
mai: e sacro, anzi 'tabù'. ungaretti, xi-25: serapide, quest'iddio
(la bacchetta del rabdomante). ungaretti, xi-188: nella casa del menandro.
e forte. -di animali. ungaretti, xi-228: passiamo davanti a cose nere
uva', 'delle pesche'(1934). ungaretti, xi-266: questi ommeganck o processioni
parte di tale territorio. ungaretti, xi-75: in mezzo a quel groviglio
salacità dei sentimenti e delle passioni. ungaretti, xi-251: nei rapporti colle donne
sanno fare con granello di sale. ungaretti, xi-34: quest'accostamento s'accolga
da sua figlia orsola un sacco. ungaretti [« fronte », ottobre 1931]
tuo sposo / tu salirai sul trono. ungaretti, xi-30: con la protezione del
pancione! -non tirava più fiato. ungaretti, xi-143: per conto mio salgo la
per le sue stradette a saliscendi. ungaretti, xi-201: questi vichi..
..., a lui dirò. ungaretti, xi-103: in media prima della
ai venti / platani e palme! ungaretti, ii-58: conca lucente che all'anima
si dissetavano con l'acqua del torrente. ungaretti, xi-71: qui e lì,
gusto, un aroma). ungaretti, xi-228: ci mettiamo a tavola,
che troppo in dentro la penetra. ungaretti, xi-120: da capo corso viene
cavalle / perseguitate dalle mosche gialle. ungaretti, xi-74: la gerboa mette fuori
difficoltà che non lo riguardano direttamente. ungaretti, xi-14: oh! oh! s'
-fugace apparizione di un paesaggio. ungaretti, xi-180: ecco che il monte si
che si coglie di un luogo. ungaretti, xi-120: per buona fortuna mi dànno
e con le massime salvaguardie legali. ungaretti, xi-50: non si creda che le
notte, si salvaron con la fuga. ungaretti, xl-29: in quel canale,
, il pallor del volto le invermiglia. ungaretti, ii-78: arso tutto ha l'
finestra le finestre delle case dirimpetto. ungaretti, i-26: o patria ogni tua età
buccia e sanguigne [le arance]. ungaretti, xi-196: l'arte dei decoratori
tinte di giallo e di sanguigno. ungaretti, xi-331: al poco chiaro che può
fuori / come dei sanguinanti fiori. ungaretti, xi-137: un gran disordine di granito
in modo da legargli i cuori. ungaretti, xi-254: quando piero della francesca
come, non è però successo nulla. ungaretti, i-59: una volta / non
insieme dei dotti e degli scienziati. ungaretti, xi-54: mohamed ali...
mostre disposte qua e là sapientemente. ungaretti, xi-270: m'accenna la luce
brasile dà frutti buoni da mangiare. ungaretti, ix-35: come dovunque in amazonnia
'sarcòlito': pietra di colore carneo. ungaretti, xi-184: malladra mi mostra le vetrine
/ fischiando come sasso da la fionda. ungaretti, i-54: l'isonzo scorrendo /
gettan sassetti, sassolini e rena. ungaretti, xi-67: nell'albero più in là
ficcanaso », faceva ridere la gente. ungaretti, xi-272: ensor lega la sua
una danza di caudati satiri attici. ungaretti, xi-266: ama [jordaens] vivere
, leggera, / satura d'armonia. ungaretti, xi-2ó3: fra le raccolte di
- figur. musica cantilenante. ungaretti, xi-273: dall'harmonium escono gli sbadigli
è giovedì, se non mi sbaglio. ungaretti, xi-81: se non sbaglio,
, un controllo costante su se stessi. ungaretti, xi-105: l'aggiotaggio, producendo
gli sbalzi dei titoli in borsa. ungaretti, xl-104: gli industriali italiani del
sassoso un mucchio di cenci turchinicci. ungaretti, iv-56: pecorelle cogli agnelli / si
un luogo; andarvi a finire. ungaretti, xi-368: se le strade maestre le
un attimo e durano poche ore. ungaretti, 23: rosa segreta, sbocci sugli
e che lo si creda arte. ungaretti, xi-311: l'olanda sorgente, rifugio
più debile quivi rompe e sbuffa fuora. ungaretti, xi-185: raccogliere in ampolline i
per il gioco del tric-trac. ungaretti, xi-67: dentro c'era sempre qualcuno
intervalli dal suono malinconico dello scacciapensieri. ungaretti, xi-147: in quel mentre un giovane
-letter. estrema propaggine. ungaretti [« fronte », ottobre 1931]
di livello (la marea). ungaretti, ii-30: scade flessuosa la pianura d'
l'epopea splendida delle spighe d'oro. ungaretti, xi-78: tra la pietraia e
migliori, sono incadaverite in europa. ungaretti, ii-106: purificante amore, / fa'
alla ringhiera; e batteva i denti. ungaretti, xi-172: sembra un portone come
per nulla ei conoscesse di disegno. ungaretti, i-53: mi pare / che
pulverulento / scalpitaménto de'cavalli ansanti. ungaretti, xi-284: la gand di questi
figur. suono aspro e ripetuto. ungaretti, xi-216: sulle prime, accatastato com'
la morte che di lor redìa. ungaretti, ii-65: scalza varcando dà sabbie
destituite d'ogni peso, incerte. ungaretti [« fronte », ottobre 1931]
, fu scannato con un coltello forbitissimo. ungaretti, ix-12: di fuori infittisce uno
un corso d'acqua). ungaretti, xi-278: qualche chilometro più in là
20-180: quei poveri cipressi scapezzati. ungaretti, xi-211: vanno scomparendo lungo le
vesti in disordine a quei bambini. ungaretti, 9-91: il mio delitto è,
dial. seggiola spaziosa e comoda. ungaretti, xi-225: ci ritroviamo in una vasta
gli pendevano giù oltre le mani. ungaretti, xi-296: per la strada, ch'
e le donne vivevano nei cortili. ungaretti, xi-16: l'esodo degli egiziani verso
prendere posto a quella scolaresca scatenata. ungaretti, xl-226: bisogna avere assistito qui
fuoco alle carte de'miei versi. ungaretti, xi-306: anni fa, in
-uscire fuori all'improvviso. ungaretti, xi-256: donne la cui oscenità nuda
in quella vallata scaturisce una ricca sorgente. ungaretti, xf-286: l'acqua scaturisce frammezzo
strada riaffittiva di salite e discese. ungaretti, xi-287: ponticelli che scavalcano i
che persino la scarpata si sommuova. ungaretti [« fronte », ottobre, 1931
a parte e sbucano agli antipodi. ungaretti, xi-61: la prima missione archeologica che
-profondamente impresso nell'animo. ungaretti. i-72: quando trovo / in questo
valle delle regine, neltalto egitto. ungaretti, xi-70: aveva chiesto alla società
subietto in me calliope ed euterpe. ungaretti, xi-161: erano le madonne e
caldo che soffia nel deserto. ungaretti, xi-87: non che il vento del
(a sostituzione della corona). ungaretti, xi-319: attraversando l'austria non si
sacro come lo scettro al re. ungaretti, al-48: marciando su mosca, portando
congelati scheletri ridotti a quasi nulla. ungaretti, ii-49: è l'estate e nei
pezzo di schienale di una panca. ungaretti, xi-253: arrivarono sul posto alcuni
come tu hai fatto questa mattina. ungaretti, xi-194: il campanile che fra
giuro che sono felice della decisione presa. ungaretti, xi- 175: fuori di
-spiaccicato (un insetto). ungaretti (« fronte », ottobre 1931]
intramezzino, schiamazzanti, sudanti, anelanti. ungaretti, xi-113: non gettano il panico
andava in un paese così lontano. ungaretti, iv-24: e t'amo, t'
opporsi a una situazione negativa. ungaretti, xi-132: è [il corso]
lui si sentiva male, male dentro. ungaretti, xi-147: ecco la ricetta
e cura della padrona di casa. ungaretti, xi-195: tuffano le braccia nude
serie di rumori secchi, crepitio. ungaretti, xi-227: lo mettono [il pesce
a lungo / rancor tuo cupo. ungaretti, xi-123: se domani dovessi ritrovarmi
impercettibile delle guide la bocca schiumante. ungaretti, ix-16: adamo ed èva rammemorano
di colpire d'ammirazione gli uditori. ungaretti, 17: se una tua mano schiva
., schizzata dentro alla calza. ungaretti, xi-108: e il mese del
su la scia schiumosa della nave. ungaretti, i-70: si è appiattito / come
/ bianche, del più curioso effetto. ungaretti, 34: mondo mi sciacagni i
sé, indegna ornai di compassione. ungaretti, xi-227: c'è chi dice che
, velato (il sole). ungaretti, xi-228: c'è la luna che
al loro posto nella lunga fila. ungaretti, xi-117: dandosi delle scrollatine alla testa
una voce, un grido). ungaretti, ii-90: vedeva per la prima volta
le nullità de 'l seicento. ungaretti, xi-57: non mancano qui grandi enti
religione nella assoluta obbedienza al pontefice. ungaretti, xi-108: usanze sciite che ormai qui
tra i mobili scintillamenti della risacca. ungaretti, ii-70: tornano in alto ad
-levarsi (un suono). ungaretti, ii-34: non più ora tra la
ultimo canto sull'immortalità dell'anima. ungaretti, i-30: non sapeva / sciogliere /
, per rinnovare lo scisma d'occidente. ungaretti, xi-82: i paesi musulmani si
i preti greci chiamano cattolica ortodossa. ungaretti, xi-35: nel 451 è proclamata
scivolò via, forse / piangendo. ungaretti, xi-211: saltando dai precipizi delle
bel madore / di tue guancie iscolorì. ungaretti, xi-234: persino le pietre naturali
vogliosi di combattere, terribilmente guatandosi. ungaretti, xl-154: questa piana di pesto
e sconvolta dalle esplosioni dei vulcani. ungaretti, xi-173: quando la natura sconvolge
dura, si consolida ed estende. ungaretti, xi-124: mi piacerebbe...
ora come novello in un mondo novello. ungaretti, xi-63: la società di geografia
scoprire quello che è in noi. ungaretti, xi-156: quanto tu eri amaro,
ant. roccioso, im ungaretti, xi-284: quei duri borghesi che vedete
al tappeto 'scorciatorizzato'in quattro versi di ungaretti, nel quale ogni colore si adagia
urto gli scorra il mosto in rivi. ungaretti, i-54: l'isonzo scorrendo /
in lungo e in largo milano. ungaretti, ii-57: con fuoco d'occhi
-seguito o accompagnato da qualcuno. ungaretti, xi-196: il vicolo è messo in
squallido e il rigoglio verde del giugno. ungaretti,
una dura scossa al magismo. ungaretti, xi-80: colla presa di cufra avete
coperto di vegetazione prativa: scotennamento. ungaretti [« fronte », ottobre 1931]
di screditarsi parlando di me, di ungaretti e di... bacchelli come di
/ di politici scritti il secol novo. ungaretti, xi-506: sollecitato dalla moglie,
s'ode repente se il turbine scroscia. ungaretti, iv-68: il vento continui a
vergine, è sposa, è madre. ungaretti, xi-257: bosch... quanto
, ella abitava al villaggio vicino. ungaretti, xi-179: sono arrivati i ragazzini
! », esclamò il ragazzo arrossendo. ungaretti, xi-321: fabbricare dei cannoni,
in piemonte e anche in genova. ungaretti, xi-81: poche seccature v'hanno dato
sterioso, del rituale. ungaretti, xi-201: non sono rare quiqueste mura
solio, ne la sacra ora notturna. ungaretti, xi-42: una stanza con una
siede benissimo in un corpo tale. ungaretti, ii-54: o bel ricordo, siediti
deve andare a incastro nel fondo suddetto. ungaretti, xi- 301: per segare tre
racchetta rivolgono, sono su collati. ungaretti, xii-259: diverrà questo cielo innalzatocol marmo
segnalarono fra i seguaci di giotto. ungaretti, xi-289: vorrei segnalarvi, in
fu la liberazione di erasmo leoni. ungaretti, xi-31: non si sa che
sé lascia il flutto più recente. ungaretti, xi-156: una volta, prima che
pienamente (il mattino). ungaretti, ii-104: quando la mattina è ancora
secreto di religione e di spavento. ungaretti, i-31: di questa poesia / miresta
/ carolina piangeva a quel supremo addio. ungaretti, i-70: si è appiattito /
irelli. -accanto. ungaretti, xi-71: alcune famiglie d'operai e
. -irrazionale, istintivo. ungaretti, xi-170: si narra che presso i
, implacabile (il sole). ungaretti, iv-42: selvoso, accanito, ronzante
pianta che cresce in territorio di valencia. ungaretti, i-58: come un seme /
in quanto capace di riprodursi. ungaretti, xi-76: dove il tempo è incalcolabile
diffusamente (la luce solare). ungaretti, i-35: il sole si semina in
a raccogliere quello che avete seminato. ungaretti, xii-21: benvenuto, straniero,
del bello a minacciarlo co 'l dito. ungaretti, xi-51: questi ultimi mammalucchi,
empiè la storia dei popoli semiti. ungaretti xi-79: a tabe convergono le grandi stradestoriche
pitagora inventò le medesime proporzioni armoniche. ungaretti, xi- 176: guardando il
semivestita, dietro una finestra. ungaretti, xi-222: nel cor
partecipi di quanto vado io osservando. ungaretti, xi-34: dell'arte bizantina in
- anche assol. e sostant. ungaretti, xi-262: nel '500, tutta la
, senza seno, / volgaruccia. ungaretti, ii-27: o seni appena germogliati,
: gli angustissimi seni della terra. ungaretti, 9-55: scendi dopo all'abisso,
un punto di vista particolare. ungaretti, xl-82: i paesi musulmani si trovano
o idea che lo suscita. ungaretti, xi-44: sarà il clima, ma
tra le sentinelle e i bivacchi. ungaretti, xi-161: al coprifuoco la voce delle
come scaturisse da una fonte remota. ungaretti, i-76: qui / non
della patria e vuol essere soldato. ungaretti, xi-121: poteva il corso, nella
, assai originale almeno per il metro. ungaretti, xi-14: senta, signore,
che appartiene ai senussi. ungaretti, xi-79: attraverso questo territorio s'infiltròdurante
dei discendenti del fondatore. ungaretti, xi-80: a proposito di proselitismo,
acqua. origine provenz. ungaretti, xi-225: dalla grotta sbuchiamo in un
volte separa se stesso da se medesimo. ungaretti, xi-124: che vale prolungarsi e
linea. -intervallo temporale. ungaretti, xi-186: la separazione millenaria che la
una raccolta di poesie di g. ungaretti (1888-1970), pubblicata nel 1916.
neltetemo oblìo si diffondesse di là ungaretti, xiv-19 (tit.): 'il
: 'portare tarme alla sepol ungaretti, ii-28: è già oscura e fonda
con la preghiera e il sonno. ungaretti, ii-61: va la nave, sola
tramonto, il calare del sole. ungaretti, xi-138: trovandomi ancora a bastia,
sotto il chiarore del cielo serale. ungaretti, i-59: una volta / non sapevo
che era indizio della raffrenata commozione. ungaretti, xi-261: quest'arte che serba affinità
l'acqua da condursi ad asmara. ungaretti, xi-62: ponti, strade, ferrovie
precorre alla festa di tua vita. ungaretti, xi-18: la notte è serenissima
vendemmiatrici ne'sereni colli di toscana. ungaretti, xl-68: venivo qui con mia madre
serpeggiare fiamme ignote per le vene. ungaretti, ii-90: il dubbio, ebbro
pali con più gomiti. ungaretti, ix-12: l'aromatica selva / di
persona fisicamente o emotivamente delicata. ungaretti, i-71: sono un frutto / d'
a formare quasi un portico vegetale. ungaretti, xi-179: ci hanno chiusi nel
libero tutta questa servitù d'acconciature. ungaretti, ii-98: ho fatto a pezzi
-anche: l'ufficio, l'ente ungaretti, xi-63: i servizi della sanità,
altri chi unsesto, chi un quinto. ungaretti, xi-296: una volta venivano ad
reggimento potrei vedere la germania settentrionale. ungaretti, xi-255: anche bosch non è di
a nuovo sviluppo de'scambi orientali. ungaretti, xi-16: dove basterebbe ormai un bastimento
portuario, diventa addirittura un'ossessione. ungaretti, xl-28: gli ebrei erano numerosi
diamante... ha 18 sfaccettature. ungaretti, xi- al contatto de'suoi lavori
coralli per fabbricare collane ed orecchini. ungaretti, xi-298: dicono che il primo
larghi piani di sfaldatura comunque orientati. ungaretti, xi-296: facevo il 'cliver'. non
velluto della magnolia ètroppo umido e sfatto. ungaretti, 9-49: pallida restituisce al suo
/ scendete dalla vostra eccelsa sfera. ungaretti, i-115: quando mi desterò / dal
del cinquale dopo avere alimen ungaretti, xi-214: ora capisco con tutta chiarezza
e mi chiamavano imprudente e impolitico. ungaretti, xi-89: il deserto è un
che è uno sfogo di venti impetuosissimi. ungaretti, xi-328: vorrei qui vederlo [
il verde oro solare / degli alberi. ungaretti, xi-112: un lume a petrolio
(un manufatto fìttile). ungaretti, xi-210: in mezzo ai campi,
la sagacità, si scaltrirne la perizia. ungaretti, xi-267: questa è l'antica
, di giovinezza si sfrenava da lui! ungaretti, iv-56: quanto un uomo può
per ricavarne un vantaggio personale. ungaretti, xi-53: basterà uno sfruttamento abile da
provocare e sfruttare la timidezza borghese. ungaretti, xi-257: alessandro farnese...
uggio- lare d'una cagna selvaggia. ungaretti, xi-221: passa una donna che
sgola / e sguazza quando piove? ungaretti, 11-66: alla pal
e sgombrava il trentino che era nostro. ungaretti, camera e sale. vasari, 4-i-63
opera pittorica. - anche sostant. ungaretti, xi-261: certo [la pittura fiamminga
mano a mano diveniva oppressione intollerabile. ungaretti, ii-42: un uomo, solo
, quasi un accenno al canto. ungaretti, viii-38: per fetori s estende /
essa si straziava pure col cilicio. ungaretti, i-24: mi è venuto a ritrovare
capelli ti si fan più radi. ungaretti, i-29: si chiamava / moammed sceab
/ e quasi orma non lascia. ungaretti, i-32: mi si travasa la vita
la potranno più dare ad intendere. ungaretti, i-52: la morte / si
, poi sigiudica e finalmente si ragiona. ungaretti, i-104: si sta come /
dolore non sa più quel che sidica. ungaretti, ii-99: la carne si ricorda appena
e il chimerico riso della notte. ungaretti, ix-14: a ajaccio, untale cielo
attesa e di silenzio a picco. ungaretti, xi-112: sceso a mezza costa,
-guida nell'agire pratico. ungaretti, xi-88: uno per le strade intracciabili
mal, sto per dire, giocondo. ungaretti, xl-148: domante avea fatto questo
a tredici chilometri e sifoni lunghissimi. ungaretti, xi-215: qui si misura la forza
tua bocca e per le tue mani. ungaretti, ii-105: da ciò che dura
è un grande e solennissimo banchetto. ungaretti, xi-13: senta, signore,
è già concessa / l'ultima pace. ungaretti, i-47: calante notturno abbandono /
o più siluri. ungaretti, xi-100: arrivava la notizia, falsa
nella scienza dantesca e nei commenti vulgati. ungaretti, xi-291: due anni fa,
butterà i ramicelli della fresca lirica di ungaretti. 3. complesso di elementi
, felice d'essere un simbolo. ungaretti, xi-91: non ho trovato un
elementi rispetto a un tutto. ungaretti, xi-191: l'allegoria è semplice;
avessero corrosa la tua bellezza di morta. ungaretti, xi- 87: non che il
manomettere le più sicure verità storiche. ungaretti, xi-216: comacchio l'idea d'un
la vita della grande città commerciale. ungaretti, xi-114: dalla cittadella cavalloni di
pregava di fare un viaggio sin lassù. ungaretti, xi-130: mi perdo in un
confuso delle infinite campane dei vespri. ungaretti, i-32: sino alla morte in balìa
questa corrispondenza saranno puniti col bando. ungaretti, xl-106: l'entrata del giappone
con attenzione accurata e meticolosa. ungaretti, xi-104: gli industriali italiani del cotone
uno strato inferiore che rimane fermo. ungaretti, xi-73: 1 lavori di queste
che mi scavano e solcano il cuore. ungaretti, 37: l'amore più non
trepida / mia voce si smarrì. ungaretti, ii-56: una fuligine / lilla
venga a smembrarsi la vasta monarchia. ungaretti, xi-22: colla morte d'alessandro
che bastavano un giorno a smemorarmi. ungaretti, ii-35: ah! questa è l'
a un impulso, senza remore. ungaretti, iv-13: tutto ho perduto dell'infanzia
letto di un fiume). ungaretti, xi-210: ci sono...
una parte di una struttura). ungaretti, xi-303: sono case l'una all'
dal fuoco e per aria si smorza. ungaretti, xii-271: giù precipitò, sbattendo
tempio greco, corrosa e smozzicata. ungaretti, xi-283: guardate san michele,
mai nel raffinato o nel grossolano. ungaretti, xi-43: nello spazio stretto, nella
la impazienza di fare il bene. ungaretti, xi-110: di qui, giù giù
. la soavità della grazia malinconica. ungaretti, ii-27: o leggiadri e giulivi coloriti
in cui si è assorti. ungaretti, iv-53: non, da remoti eventi
ascoltare, con gli occhi socchiusi. ungaretti, ii-100: malinconiosa carne / dove una
, / soccorrevole ancor porge la destra. ungaretti, 41: senza niuna impazienza
di proporzioni scelte e di maniera soda. ungaretti, xi-attaccato in questa stanza.
tutte le sofferenze del mio paese. ungaretti, xi-106: l'oro condannerebbe l'
(un ven- to). ungaretti, xi-119: il mughione...
gola per metterti in pencolo di suffocare. ungaretti, xiv-263: 'gridasti; soffoco'
quella cosiddetta espressione è parte integrante. ungaretti, ii-107: quest'anima / che sa
parere a prima giunta sofistica). ungaretti, xi-127: credeva [pasquale paoli
nata, con gli occhi sognanti. ungaretti, xi-315: ella sognante poggia leggermente
uva nera », disse lola. ungaretti, i-93: ho sognato / stanotte /
sono sempre un povero sciagurato sognatore. ungaretti, i-iio: iddio non si dà pace
fantasticheria. papini, iv-947: ungaretti s'abbandona alla sognerìa, volentieri.
, i colori solari per eccellenza. ungaretti, xi-315: aveva con sé [rem-
soldati ebri, una turba sconosciuta. ungaretti, xiv-87: 'soldati'. 'si sta
in lor da me ben colti. ungaretti, xii-281: la tenebrosa figlia di urthona
coi paesaggi e le figure cinesi. ungaretti, xi-49: marciando su mosca, portando
altri edifici (una costruzione). ungaretti, xi-303: sono case l'una all'
v.]: solidamente edificato. ungaretti, xi-375: i 244 km, del
. fr. solidariser. ungaretti, xi-303: sono case l'una all'
, / canta alle solitudini soltanto. ungaretti, xi-81: cufra... è
questo punto troppo interessante per me. ungaretti, xi-65: 1 nostri interessi qui
posto a un livello superiore. ungaretti, xi-338: ecco che, nella casa
-esito dell'evoluzione di una civiltà. ungaretti, xi-23: s'è detto che alessandria
.. avuti per bacalali sommi. ungaretti, xi-305: un subitaneo fiorire di pittori
-sconvolto (il terreno). ungaretti, xi-112: infilo ora un sentiero serpeggiante
incurva, si sparpaglia, si prolunga. ungaretti, 9-103: miei boschi di lauri
, se libera e redime. ungaretti, ~ x1-48: nel 1802..
la gobbetta che suonava la chitarra. ungaretti, xi-147: in quel mentre un giovane
lui che stamani ha suonato adunata. ungaretti, xi-370: è il modo di suonare
e di mille paure; pareva sonnambulo. ungaretti, xi-131: fenoglio, 5-i-1531
sonno a chi lo ha fatto? ungaretti, i-110: è l'ora delle finestre
né il sonno né l'appetito. ungaretti, i-91: ho perso il sonno /
tuosus (v. sontuoso). ungaretti, ii-44: botro, d'irruenti /
sovr'esso a qualche nuovo trionfo. ungaretti, ii-76: giunta la sera / riposavo
prannominarono il bertani turban dei medici'. ungaretti, xi- impiegato soprannumerario o
come si fa in questi casi. ungaretti, ii-83: se bimbo mi svegliavo /
nostra corporal sorella morte! ». ungaretti, ii-44: immemore sorella, morte,
sorgenti, / aulivano i cèspiti. ungaretti, xi-63: la società di geografia,
sommo soriano / che tutto vede! ungaretti, xi-15: una donna dai fianchi
sormontandola, gli segavano il collo. ungaretti, xi-293: si sa come sono fatte
tiziano qualche pittura, non deve sorprenderci. ungaretti, xi-161: è naturale che dove
-per estens. illuminato all'improvviso. ungaretti, i-95: l'uomo / curvato /
vigilanza; forza di polizia. ungaretti, xi-30: si sa come, avendo
nello sguardo di una persona. ungaretti, 11-86: alzerai tremante le vecchie braccia
la bocca sospirosa / immobile pendea. ungaretti, ii-27: o seni appena germogliati
alla sua inesauribile volubilità di domande. ungaretti, i-32: sino alla morte in
trarre dalla materia il puro spirito. ungaretti, xi-157: se non può esserci
del pastello: abbisogna che sia sostanziosa. ungaretti, xi-76: singolare nilo! cresce
di que'radi e fiochi lampioni. ungaretti, xi-246: può essere luogo di larghissime
quale si scendeva in un sotterraneo. ungaretti, xi-314: quella cripta dell'escuriale dove
giro, anche sotto la canicola. ungaretti, ii-41: qua pecore s'erano appisolate
sarebbe la della pelle. ungaretti, xi-154: perché l'erba, quasi
più basso nella scala sociale. ungaretti, xi-303: affiderà quindi all'arbitrio e
la casa sottosopra, i letti disfatti. ungaretti, xi-235: a due passi dall'
delle gabelle alle porte furono incendiati. ungaretti, xi-19: l'egitto è sottosopra.
4. 367. 000 della media. ungaretti, xi-103: si dice che la
. soffondere con grande intensità. ungaretti, xi-167: la terra manifesta nella luce
voce partita dal profondo del petto. ungaretti, xi-45: udiamo un urlo,
sessanta e più passi di lontananza. ungaretti, xi-120: passo fra botti dove
, il fiume ebbe un sfogo sotterraneo. ungaretti, xi-180: ecco che il monte
quel pedante spac- ciator di parole. ungaretti, xi-114: quel male fenicio spacciatore
grande spada ricurva come una scimitarra. ungaretti, xi-48: marciando su mosca, portando
retroguardia, non riconosceva il suo regno. ungaretti, ii-69: udendo il cielo /
un altro discorso da tenere in roma. ungaretti, i-76: non ho voglia /
barone zacco, e rispose sgarbatamente. ungaretti, xi-213: dovresti sapere che fetonte,
, di burro, di salsa. ungaretti, xi-179: due o tre venditori di
di salsa (il pane). ungaretti, xi-179: due o tre venditori di
all'acqua del fiume con lo spalto. ungaretti, xi-214: alzo gli occhi,
gorgoglìo di schiume dentro la terra arida. ungaretti, i-42: dal bastimento / verniciato
uno sparpagliamento geniale concorrevano all'incantesimo. ungaretti, xi-348: alle estremità di ogni
che mi era ormai cosi necessaria. ungaretti, ii-43: l'azzurro inospite è alto
e porteranno via su'loro carri cigolanti. ungaretti [« fronte », ottobre 1031
delle migliori poesie di quel tempo. ungaretti, xi-47: la rivalità inglese verso
così, in una totale remissione. ungaretti, 11-68: uomo che speri per la
dai tetti e il vento sperde. ungaretti, ii-24: la notte sperde le lontananze
vosco sperduto lontano dall'altra gente. ungaretti, xi-329: a notte, ancora solo
quale s'innalza brullo nel fondo. ungaretti, xi-166: già gli speroni del sottano
/ spettacol molle ai disperati affetti. ungaretti, xi-137: venendo giù dal golfo
un paesaggio, una città). ungaretti, ii-89: ti vidi, alessandria,
spezzato da un colpo di pistola, ungaretti, xi-139: un giorno da una siepe
(per dio) tutti i dannati. ungaretti, xi-95: quel 'cabab', spezzato
minuti di un'opera pittorica. ungaretti, xi-262: certo [breughel] deve
, osservando con vigile attenzione. ungaretti, xi-267: narra la fiaba che druonio
-lanciarsi alla definitiva conquista del potere. ungaretti, xi-48: la spedizione di bonaparte in
. -con uso neutro. ungaretti, xi-199: è... spiegabile
alle corte del ciel mosse il giudizio. ungaretti, xi- 286: ecco l'
dorsale dell'esercito austriaco è rotta. ungaretti, xi-51: 1mammalucchi, per chi non
, incontrai nel vestibolo mia madre. ungaretti, i-39: m'ama non m'ama
col piede. -assol. ungaretti, xi-135: « signore, non si
vagina. -movimento tellurico. ungaretti, xi-211: una volta nei tempi immemorabili
quale il pittore prese le mosse. ungaretti, xi-253: il medioevo è forse la
. -riflettersi nell'acqua. ungaretti, ii-25: 'mattina'. ha una corona
affascinati da quella gloria di verde. ungaretti, xi-243: la lebbra, sia pure
del corpo (l'anima). ungaretti, 11-66: luna, / piuma di
rifiuterei fino alla settima generazione ». ungaretti, xl-67: nel medesimo antro,
3. disfacimento di un cadavere. ungaretti, xi-314: sentii nettamente...
con valore iperb.). ungaretti, ii-51: estate, / sino ad
di poesia spontanea e quasi improvvisa. ungaretti, xi-305: è... qui
dietro una catinella d'acqua sporca. ungaretti, xi-294: ritrassi gli occhi verso la
via; vientene, sposa vaga. ungaretti, i-99: una sposa / novella /
intrecciano e sposano a motivi chimerici. ungaretti, xi-273: nell'opera d'en-
motore. - anche sostant. ungaretti, xi-252: la nave...
per cento i soldi davvero buttati. ungaretti, xi-243: il barocco sprecato che
conosce se non difficilmente la profondità. ungaretti, xi-73: i lavori di queste
iii-1-868: tutta la montagna si sprofonda. ungaretti, xi-303: queste case non hanno
, rotte le chiaviche, sprofondate. ungaretti, xi-212: a 75 metri sotto il
. -in una sineddoche. ungaretti, iv-56: nelle fosse / con fantasia
-assoluta regolarità di una costruzione. ungaretti, xi-19: si sbarca. se un
crepuscoli squallidi della sua camera mobiliata. ungaretti, i-59: fermato a due sassi /
forze e non equamente distribuito. ungaretti, xi-125: come una formica con addosso
si acquistano e si aumentano rapidamente. ungaretti, xi-104: il responsabile di tutti gli
fra le fronde e i tronchi. ungaretti, iv-32: agli abbagli che squillano
non arrivava ad un migliaio di persone. ungaretti, xi-77: la caldea è covo
caspio lo stabilimento militare di krasnovodsk. ungaretti, xi-224: dal comune la pesca
/ livida nebbia di palude impura. ungaretti, x. i-211: l'effetto più
lauri'dell'estensione di circa 3000 ettari. ungaretti, xi-125: un fastidio d'impercettibili
, in quanto sereno, immobile. ungaretti, i-23: un occhio di stelle /
sarebbe destinato prima e poi a perire. ungaretti, i-6i: sono stato / uno
giacche, cappelli, venditori di bibite. ungaretti, xiii- 712: portavano quell'
stanchezza non gli vincesse il braccio mai. ungaretti, i-76: non ho voglia /
l'aria assai stanca e sofferente. ungaretti, ii-26: ecco appare, non essendoci
scal icelo del vento. ungaretti, i-78: il volto / di stanotte
e simili stanze in cui convenissero socialisti. ungaretti, xi-42: andiamo altrove. è
lo stato maggiore dell'esercito francese. ungaretti, xi-no: di qui, giù
all'esposizione furono nel frattempo ultimati. ungaretti, xi-330: mi dice uno che sta
consuetudine antica e per l'impero. ungaretti, xi-34: se il mio essere
pescar la sapienza negli altrui mari. ungaretti, xi-235: lasciamo stare le esagerazioni
domattina al più tardi, mi rivedrete. ungaretti, i-40: balaustrata di brezza /
dello stato. mettiamogli la museruola. ungaretti, xi-31: anche sotto roma,
dita soverchiamente lunghe e ripiegate indietro. ungaretti, xi-204: la luce è un
che faceva fuggire tutti i suoi amici. ungaretti, xiii-682: fu a quel tavolino
, / piccola e infinita, lassù. ungaretti, i-103: dopo tanta / nebbia
dei tarli, stellato di ruggine. ungaretti, xiii-60: lui, l'uomo d'
le membra e restò lì lungo stecchito. ungaretti, xi-136: stendiamo le gambe al
, la continuazione stentata delle basette. ungaretti, xi-295: ha le codoline di capelli
seguire l'insegnamento manzoniano). ungaretti, xiii-350: non a torto il toscano
principio stimolatore o suscitatore della sensazione. ungaretti, xi-170: si narra che presso
tanto mobile che servirebbe per otto. ungaretti, xi-201: ora sono in mezzo a
affitto dei fanciulli per un tempo determinato. ungaretti, xi- 56: partono.
. grande velocità, gran carriera. ungaretti, xi-146: più avanti incontro un monte
gagliarda come la statua della pazzia. ungaretti, xi-224: mentre stiamo per uscire,
i nostri tre colori sono stonati. ungaretti, xi-279: nulla qui è stonato.
sul cranio la neve di stoppa. ungaretti, xi-14: a siracusa sale un venditore
risolvere in qualche modo la vita. ungaretti, xi-30: non è [cleopatra]
e l'arguto navicellaio del nostro tirreno. ungaretti, xi-79: da khargheh parte la
il debole stormire di velocità delle saette. ungaretti, ii-29: nell'acqua garrula / vidi
gli altri suoi fratei facieno / ungaretti, xiii-800: sparisce la voce di vento
candida strada / fra le siepi riarse. ungaretti, i-76: non ho voglia /
/ scorron del del le spaziose strade. ungaretti, ii-27: iridi libere / sulla
a mancina, che metteva ne'campi. ungaretti, xi- 130: mi perdo
. -in una sineddoche. ungaretti, ii-85: da quella notte nuova ed
vedere in italia servi e non cittadini. ungaretti, ii-89: sono d'un altro
gran fama, è alquanto meschinetto. ungaretti, xi-168: forse a straorza,
16. emolumento speciale. ungaretti, xi-121: per fare quell'acido gallico
letteraria (un periodo storico). ungaretti, xi-309: il seicento...
strappare all'austria trento e trieste ». ungaretti, xl-52: ibrahim, suo figlio
-separazione da un ambiente; sradicamento. ungaretti, iv-56: ora che prova un popolo
a strappi, rallenta, rinforza. ungaretti, xi-195: la piazza, illuminata a
strappo: con un movimento brusco. ungaretti, xl-314: un monte di cipolle grosse
tutta invermigliata di lupinella in fiore. ungaretti, i-58: in agguato / in
mezzo portato da altri suoi servitori. ungaretti, xi-181: vanno verso una fumarola,
dietro uno strascico acuto di muschio. ungaretti, xi-36: sobri, avari, furbi
rapidamente dai bassi strati dell'atmosfera. ungaretti, xi-86: tanti strati diversi,
comune, vuota, tappata ermeticamente. ungaretti, xi-283: guardate san nicola,.
non se un ammasso di rovine. ungaretti, i-64: nel cuore / nessuna croce
di manicomio per una visita di controllo. ungaretti, iv-37: lungi d'approdi errava
rifiorenti / stretta gli fan la via. ungaretti, xi-95: strade che hanno meglio
relazioni commerciali con un altro paese. ungaretti, xi-290: deve avermi raccontato qualcuno che
per le fibbie, diciamo 'passante'. ungaretti, xi-210: e della sera, che
pian costretto si strozza a vallate. ungaretti, xi-243: quando si saranno strozzate
che striscia per terra. ungaretti, xii-199: strusciante il serpente s'aggira
strusciava gli occhi col fazzolettino ricamato. ungaretti, xi-222: saltando giù dalle brande,
onde l'università è vedova di studiosi. ungaretti, xi-58: alle doti di studioso
cappello di paglia su la faccia. ungaretti, xl-67: dentro c'era sempre
una grande arte stupenda e gioconda. ungaretti, xi-176: descrisse, coll'aiuto
una tregua vaga e propizia alla terra. ungaretti, xi-161: un'ora senza fiato
pianta per stimolarne la crescita. ungaretti, xi-235: pare che l'ariosto coltivasse
era un'arianna addormentata, sullo scoglio. ungaretti, 1-104: si sta come /
una banca d'usura col pegno. ungaretti, ii-50: tonda quel tanto che mi
di grandi dimensioni. -anche sostant. ungaretti, xi-63: quanti progettoni...
ecco ti piglia subito la mano. ungaretti, xi-15: gli comprano tutte le
d'animo, valori estetici. ungaretti, xi-191: la grande pittura italiana.
che si debban alfin tirar le quoia. ungaretti, xi- 86: ora può
la successione dei movimenti delle figure. ungaretti, xi-76: nel deserto, il nilo
i fiumi succitati corressero con ampio letto. ungaretti, xi- 62: le opere del
sensazione, di un sentimento. ungaretti, viii-25: non divezzati ancora, ma
cento chilometri a sud di san francisco. ungaretti, xi-119: m'affretto a sud
nell'america meridionale; latino-americano. ungaretti, xi-95: il viso pulito d'una
a un 'taub'arabo o sudanese. ungaretti, xi-337: un italiano nella sua arte
a muovere incontro ai cavalieri. ungaretti, xi-44: a ogni svolta vedo spa
amico, sopra i miei carmi sudo. ungaretti, xi-73: mi scuote il polso
, susueste, sud- este. ungaretti, xi-119: il mughione...
la faccia rivolta al sud- ovest. ungaretti, xi-87: è il vento che chiamano
pannelli isolanti, oggetti ornamentali). ungaretti, xi-193: mi toma in mente che
per portar via il suicida in segretezza. ungaretti, i-20: si chiamava / moammed
. il porco o maiale domestico. ungaretti, ix-12: di fuori infittisce uno scalpiccio
mescolavano con un tremolìo d'iridescenza. ungaretti, ii-85: era una notte urbana,
s'intendono esser governi delle provincie. ungaretti, xi-113: durante il sultanato di
per averne del suo in grandissima quantità ungaretti, xi-23: l'egitto è un'oasi
suolo, che vi copra i piedi. ungaretti, xj-36: sopra il suolo,
delle parole, nelle varie lingue. ungaretti, xi-199: il suo dialetto cosi
una verità superabile sol dallo spirito. ungaretti, xi-309: nomino il seicento..
, poco dopo ci aveva superati. ungaretti, xi-54: fu un protettore [mohammed
fin fondo d'una qualche provincia. ungaretti, ii-97: non ho che superbia e
nulla a petto delle popolazioni sommosse. ungaretti, xi-75: su una lunghezza di
umane, né a legami di carne. ungaretti, xi- 169: è la
cattedra all'istituto di studi superiori. ungaretti, xi-57: nel 1908, fondando l'
d'ordine ben inferiore al suo. ungaretti, xi-60: ci assegna [il lavoro
le serve in seno / superno ardor. ungaretti, xlii-390: le leggi della ragione
uno sterminio. - anche sostant. ungaretti, i-75: subito riprende / il viaggio
, tuo nume a te combatta. ungaretti, xl-31: per il romano le
signoria o supremazia di tutta toscana. ungaretti, xi-103: si dice che la rovina
, sia al nativo suo dolce eccitato. ungaretti, xi-190: posti dove la lotta
elettrico in tutte le parti della repubblica. ungaretti, xi-284: fu la prima città
diradano, la pianura si svela. ungaretti, i-103: dopo tanta / nebbia
e mansueti alle porte delle case. ungaretti, xi-378: in fondo fra i pie-
il primaticcio bolognese, custodivano la porta. ungaretti, xi- 184: il prof
(il cielo al tramonto). ungaretti, xi-132: sotto il cielo svenato è
infiacchisce, che fa sdilinquire. ungaretti, i-41: fra l'aria / del
e di massiccio risanamento urbanistico. ungaretti, xi-202: capitato nel rettifilo, ch'
, sf. letter. svernamento. ungaretti, xi-347: pastori che incominciano a giungere
stornello picchiettare venga solamente a svernare. ungaretti, xi-288: vedete quel branco di
inverno (una foglia). ungaretti, viii-17: nulla è muto più della
svevi nel mezzogiorno divennero prìncipi italiani. ungaretti, xi-344: quel campanile angioino.
queste navigazioni, straordinariamente lucrative. ungaretti, xi-105: c'è una concorrenza che
non facciamo un caos, uno scompiglio. ungaretti, xi-29: presto noi vediamo il
la grafia nel suo complesso). ungaretti, xi-113: la sua mano magra,
artistico o storico d'un concetto. ungaretti, xi-356: penso che l'argomento meriterebbe
e le gambe gli tagliò di netto. ungaretti, xi-179: mi distrae un naccherare
o qualche truppa di tacchini selvatici. ungaretti, al-19: salgo su un taxi
di una raccolta di poesie di giuseppe ungaretti pubblicata nel i960. ungaretti, tit
di giuseppe ungaretti pubblicata nel i960. ungaretti, tit:. il taccuino del vecchio
mare su le grandi selve taciturne. ungaretti, xi-284: la gand di questi operai
nelle officine pel taflio dei diamanti. ungaretti, xi-301: andammo poi in un la
re non consultasse un tal sapiente. ungaretti, ii-130: 1 prati hanno una tale
a una cosa secca o unta. ungaretti, xi-159: il pananti...
e per ottenere lode dalla coscienza. ungaretti, viii-43: gesti tuoi terreni / talmente
si trastullano le damigelle del 'decamerone'. ungaretti, xi-42: suona [l'arabo
/ del dolor di due popoli. ungaretti, i-103: dopo tanta / nebbia
ignude / le amorose nereidi oceanine. ungaretti, ii-130: per un iddio che
pel gridare che aveva fatto. ungaretti, xiv-205: nessuno, mamma, ha
imercanti le loro merci per esservi vendute. ungaretti, xi-278: ecco dam. limitato
tapezzava i passi alla verginal giovinetta. ungaretti, xi-155: oh! è primavera.
/ perché era già tutta mia. ungaretti, xi-77: s'avventò l'islam,
al vero progresso non si tarparono mai. ungaretti, xii-421: in un'annosa ignoranza
, alla quale quasi nessuno vino piace. ungaretti, xi-228: ci mettiamo a tavola
coltiva una sola specie di piante. ungaretti, xi-158: laggiù, c'è
giù a precipizio ha sbagliato strada. ungaretti, xi-19: salgo su un taxi.
, che non tutti possono bere. ungaretti, xi-74: 1 trenini, laggiù
fanno fede dell'in- velenito cuore. ungaretti, 11-66: alla pallida che diranno mai
non mi leggesti mai una tua poesia. ungaretti, xi-305: l'inghilterra di elisabetta
, na assistito ai disastri più spaventosi. ungaretti, xi-47: l'egitto, per
della composizione letteraria o artistica. ungaretti, xi-149: mi viene in mente quando
non fosse / silenzio ed oblio. ungaretti, xi-146: sui monti in giro,
voleva dar le tempie contro le pareti. ungaretti, 9-31: quando ella ebbe le
navigavano scorresse in una clessidra spaventosa. ungaretti, i-69: io non sono / nella
dei mori sì taciturni e sì tenebrosi. ungaretti, ali-281: la tenebrosa figlia di
che spezza la crosta, che fruga. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'
che sono effetto della vita sedentaria. ungaretti, xi-299: il signor s.
mortificazione che cristo comanda a tutti. ungaretti, xi-105: l'aggiotaggio, producendo
, con le mani di rospo. ungaretti, xi-155: la costiera taglia il
sia il termine de'suoi dì. ungaretti, xi-91: l'uomo che è debole
sorte un evento straordinariamente fortunato. ungaretti, xi-199: l'ometto...
il guasto in terra d'aragona. ungaretti, i-bo: sulla mia terra affricana /
la garanzia della lega delle nazioni. ungaretti, xi-49: sorge nel territorio dell'
di pensare. g. ungaretti [« l'illustrazione italiana », 29-ix-1946
con riferimento al colore stesso). ungaretti, xi-145: sono tornate pietre, d'
dall'inferiore rappresentato dalle due terzine. ungaretti, xi-169: non so, ma tutte
da disegnarti netto il teschio di mommsen. ungaretti, ix-21: non potevi dormire,
e il piede fasciato su uno sgabello. ungaretti, xi-99: i bimbi copti,
'convivio'e per la 'volgare eloquenza'. ungaretti, xill-13: chi sappia meditare sulle
per il solo effetto del caso. ungaretti, xi-70: uno di questi disgraziati imberbi
su è l'orditoio per tesserlo. ungaretti, xi-105: il giapponese tesse il cotone
per gli intervalli fisamente la titanide. ungaretti, xi-282: nel dugen- to -giunse
crisi con una riduzione troppo larga. ungaretti, xi-310: fiamminghi fuggiaschi..
gli occhi rilucevano a traverso il tessuto. ungaretti, xi-103: si dice che la
in testa ai primi due canti. ungaretti, xi-9: la data che ciascun
smania / avea d'una italiana. ungaretti, xi-30: cesare poteva avere un capriccio
segni umanissimi testimoniano il vostro amore. ungaretti, xi-76: il tempo è incalcolabile e
sardegna... testuggini di mare. ungaretti, iv-41: di ramo in ramo
; dicesi talvolta anche della pittura. ungaretti, xi-201: con colori che vanno da
ti chiedo perdono, o morto eroe. ungaretti, ii-ioi: e tu non saresti
cravatta e panciotto grigio. ungaretti, xi-294: mi avvicinai a una bottega
e ricalcato con ogni possibile fedeltà ungaretti, xi-185: il vesuvio è il tipo
). -acer. tifóne. ungaretti, xl-114: in fondo alla caverna,
agli ultimi anni del secolo decimottavo. ungaretti, xi-105: il male per l'inghilterra
/ fuorché sbaccaneggiando tòrsi 'l sonno. ungaretti, i-110: è l'ora delle finestre
site molto frequenti. ungaretti, xi-44: pare che il governo voglia
spalle svolgevasi agile e tondo il collo. ungaretti, ii-50: tonda quel tanto che
. indica la popolazione stessa). ungaretti, xiii-578: alcune bimbe tonga che non
superava,... acquaria tonsura. ungaretti, xi-371: ho conosciuto l'acqua
in questa sera torbida d'inverno. ungaretti, i-42: dal bastimento / verniciato
/ di primavera la tornante festa. ungaretti, 9-63: ogni tornante sole è
: plasticità di un'immagine pittorica. ungaretti, i-47: abbandono dolce di corpi /
l'uomo che aggioga un toro. ungaretti, xi-19: salgo su un taxi.
sue acque avevan presa un'altra strada. ungaretti, xi- 145: attraversa il paese
e lentamente fluiscano alle valli inferiori. ungaretti, xi-76: crescendo prende il colore
sopra i torrioni / del castellaccio). ungaretti, xl-no: un sogno non dura
dar baci e baci a'fiori. ungaretti, ii-29: nell'acqua garrula /
un silenzio che lo rendeva più torvo. ungaretti, ii-73: inanella erbe un rivolo
compie nella certezza della teologia rivelata. ungaretti, xi-335: non è quasi più
un tozzo di pane per la vecchiaia. ungaretti, xl-317: tutti s'erano dimenticati
tra due ale di scolari. ungaretti, ii-34: non più ora tra la
, bevuta abbondante, smodata. ungaretti [in lacerba, iii-149]: s'
bavose della lumaca. ungaretti, xi-181: un arrugginirsi del giallo
, e star volea di fuora. ungaretti, xi-137: poiché questi còrsi del centro
tipico di un determinato popolo. ungaretti, xl-20: c'è in mezzo alla
analitiche rendono assai difficile la traduzione. ungaretti, xi-236: passando da ferrara,
respira rumorosamente (un animale). ungaretti, xi-143: sarà il colore del momento
della terra / trafficano con lei. ungaretti, xi-239: 1 mercanti dei
mezzo alle due italie settentrionale e meridionale. ungaretti, xi-79: in egitto, i
, londra mi parve una città negativa. ungaretti, i-112: la città ha un
e di terrore fa il tragico. ungaretti, xi-265: se la luce nel caravaggio
ant. aggetto, spor ungaretti, xi-367: questo è il quadrivio dei
d'animo, non concetti fondamentali. ungaretti, ii-89: da poco eri fuggita
sostanza in tutte le forme possibili. ungaretti, xi-506: in una storia dell'
bere il 'trani'dal gotto massiccio. ungaretti [in lacerba, iii-149]: s'
, poteva abbandonare tranquillamente il giuoco. ungaretti, xi-294: c'erano poi in mostra
dai quadri della più amara malinconia. ungaretti, xi-264: dalla sua pittura [del
egli ancora, e fuor di luogo. ungaretti [« fronte », ottobre 1031]
che trascolorivano splendendo come se conflagrassero. ungaretti, xi-154: l'erba, quasi
casa due ore che non dimenticherò. ungaretti, xi-57: il sovrano d'egitto
abbandonarmi tutto alla contemplazione del cielo. ungaretti, xi-221: il marito ormai la trascura
-nitido, terso, limpido. ungaretti, xi-286: come traslucidi si muovono i
di residenza abituale; emigrato. ungaretti, i-108: chi trasmigrato da contrade battute
che ripetevan con perfetta esattezza qualunque imagine. ungaretti, i-90: nella trasparenza / dell'
pitalia ai plebisciti alle annessioni alla unità. ungaretti, xi-53: lord palmerston..
patiscano le traveggole e 'l capogiro? ungaretti, xi-240: dopo quest'apparizione umoristica,
vent'anni dopo (1956-1976). ungaretti [« risveglio 2000 », 12-iii-1988]
/ tremava il lauro che parea slanciarsi. ungaretti, ii-79: appiè dei passi
il trasporto di materiale estrattivo. ungaretti, xi-74: 1 trenini, laggiù
quando meno, secondo il crescimento suo. ungaretti, xi-209: l'autunno è un
ivi impone tributo il re di creta. ungaretti, xi-54: mohamed ali deve accontentarsi
piu grassa della broda più sostanziale. ungaretti, xi-178: gli ambienti si rincorrono fra
chiamar a sé le serenissime muse. ungaretti, i-107: trinano le cose un'
come tomba, sognavo la famiglia. ungaretti, i-53: assisto la notte violentata
sipario sul trionfo del dio marino. ungaretti, xi-353: carlo i d'angiò,
di legno scolpito e alcuni grandi trittici. ungaretti, xi- 277: un'aria
, e giù piombi col volo. ungaretti, xi-135: il burrone sembra un gran
novità della banana e del cocco. ungaretti, xi-76: unico dei fiumi affricani
troppo mi piacque nostra vita ambigua. ungaretti, i-36: ci rinveniamo a marcare
di due che parlano o sono insieme. ungaretti, xi- 33: dal castello
, come gli pare e piace. ungaretti, i-76: non ho voglia / di
che mormori / procace un inno fàllico. ungaretti, i-90: nella trasparenza / dell'
troppo vani e folli i pensier tui. ungaretti, ii-28: on ordirò le tue
tuo; le bestie stesse lo capiscono. ungaretti, xi-56: c'è ancora molto
rendono pericolosi i viaggi a persone forestiere. ungaretti, xi-32: tra feste e turbolenze
per modo alcuno separare dai cattolici. ungaretti, xi-242: quando tutte queste cose
fatto non avea, incominciò a parlare. ungaretti, xi-282: il borghese e il
, ed amarla come imponeva lei. ungaretti, xi-33: è un anacoreta, sant'
ed io vo'pensare e dire. ungaretti, i-iio: odo la primavera nei rami
rosmini] addirittura presidente del ministero. ungaretti, xi-64: la lingua italiana aveva
se ne trova in questo governo. ungaretti, xi-56: in uno stesso villaggio ci
sono la sentina d'ogni vizio. ungaretti, 9-35: nel diffondere [dorato
. interessi dell'uomo. ungaretti, xi-214: la bonifica di questa plaga
, e di noi medesimi ancora. ungaretti, ii-25: quel moto di vergogna
le zone cupe presso alle rive. ungaretti, xi-173: quando siamo a metà
i modi espressivi del poeta g. ungaretti (1888- 1970).
che si riferisce al poeta g. ungaretti; che è opera di ungaretti;
g. ungaretti; che è opera di ungaretti; che è ispirato al suo stile
moschetti, colle loro baionette a lama. ungaretti, i-71: e in questa uniforme
và de'cari eletti in schiera. ungaretti, ii-106: vorrei di nuovo udirti
politica e della unita virtù militare. ungaretti, xi-200: non ci stupiremo dunque
terra viva, un frantume dell'universo. ungaretti, i-55: questo è l'isonzo
studioso, esperto di urbanistica. ungaretti, xi-140: le palme erano lo zinzino
la prole / s'accogliea degli umani. ungaretti, ii-89: da poco eri fuggita
non l'ho da me certamente. ungaretti, xi-32: l'accademia sta bene.
archi e balestre nelle lor guerre. ungaretti, xi-297: oggi non dànno che
leva la forza originale e primitiva. ungaretti, xi-64: ormai nelle cause è
rimedi politici e temporali degli stati infermi. ungaretti, xi-320: non no mai avuto
avanza mai verso una miglior perfezione. ungaretti, xi-25: il clero egiziano può essere
le orche con sua marra paziente. ungaretti, xi-286: un branco i vacche
/ spargendolo di mille vaghi odori. ungaretti, 9-47: tanta urna beva,
un analogo mezzo di trasporto. ungaretti, xi-179: ci hanno chiusi nel vagone
piccole macchie o anche di protuberanze. ungaretti, i-70: guardo l'orizzonte / che
delle sue medicine mentre vegliava studiando. ungaretti, i-93: ho sognato / stanotte
solamente perché questi variano di proporzione. ungaretti, xi-184: vedo i lapislazzuli, le
e di selva e di paludi. ungaretti, xi-339: il gargano è il monte
; ridean pronube / le bianche ninfee. ungaretti, i-47: calante notturno abbandono /
violetta; ve la ritrovo io. ungaretti, xi-168: non ve lo starò a
, gemeva dalle tenebre del portico. ungaretti, 11-86: alzerai [madre] tremante
della pieve era chiamato pieve vecchia. ungaretti, xi-272: dal popolo forte del
torre di controllo o di avvistamento. ungaretti, xi-161: il mastio di velia ogni
rappresentazione in prospettiva di una costruzione. ungaretti, xi-176: guardando il movimento dell'architettura
in settembre si venderà questo mese. ungaretti, xi-39: più in là ac-
quel popolo. è pena di morte. ungaretti, xi-120: le vetrine nel gelo
morissero de'bambini di povere famiglie. ungaretti, xi-55: fece offrire al governo
ricercatezza, tutto in mio onore. ungaretti, ii-87: come allodola ondosa /
un papa ne viene fatto un altro. ungaretti, xi-62: le opere del belzoni
marito, è cosa da far ribrezzo. ungaretti, xi-260: quando nel 1444,
per il fieno usando la forca. ungaretti [« fronte », ottobre 1931]
, come di scorgere ne'libri. ungaretti, xi-190: questa volta è pura
mi rassegno vero, e obbligato servitore. ungaretti, ii-26: tutto si è esteso
, 12-344: 1 suoi [di ungaretti] versi bre vi,
odor di rose e di cera. ungaretti, xi-51: gl'inglesi, che nel
, o figli miei, vi benedissi. ungaretti, ii-27: o seni appena germogliati
in questo ei metteva furbe intenzioni. ungaretti, xi-159: il pananti...
modello e guida nel poetico viaggio. ungaretti, xi-272: dal verismo triste dei suoi
da una località all'altra. ungaretti, xi-262: vogliamo dunque vedere come,
più acuti gli atomi ch'ella gitta. ungaretti, xi-147: n quel mentre un
vista molti vapori e moltissimi velieri. ungaretti, xi-125: un fastidio d'impercettibili
determinata corrente artistica o letteraria. ungaretti, xi-257: quanto all'esecuzione egli non
del tasso è quello del poeta guidi. ungaretti, i-55: mi sono accoccolato /
momento opportuno, dal vincolo della corona. ungaretti, xi- 90: il matto
anche sostant. f f ungaretti, xi-221: al lezzo si mescola un
allontanare le vipere e le tarantole. ungaretti, xi-85: non c'è una locusta
-rappresentazione letteraria di un paesaggio. ungaretti, xi-24: la sicilia dei bovi,
aspirai ad esser iman o visir. 'ungaretti, xi-iii: scopro un'altra tomba
o di 10. 000 carati. ungaretti, xi-29q: « il diamante greggio dove
. pasolini, 9-365: la religiosità di ungaretti è un po'simile a quella di
il nutritivo umor, vittoria avranne. ungaretti, xi-330: è venuta su dal tormento
di una religione su altre. ungaretti, xi-36: la colonna, detta di
aspetto l'ora della liberazione. ungaretti, i-30: riposa / nel
libri i risultati delle indagini altrui. ungaretti, xi-23: qui si osa perfino
piu che cia- scun'anima umana. ungaretti, xi-90: sa tutto sul sorgere,
voceratrice, da critico e da commemorante. ungaretti, xi-145: capisco come la poesia
quelli di francia hanno tanta voga. ungaretti, xl-106: sono diminuite qui le
avrebbe notato la mia cattiva voglia. ungaretti, i-76: non ho voglia / di
/ per un'intera eternità v'amai. ungaretti, ii-97: sono un uomo ferito
, e 50 m. di lituania. ungaretti, xi-26: la favola vuole che
, senza volerlo, qualche mancanza? ungaretti, xi-308: giuocavo macchinalmente con degli
nuvole sotto la luna a volo. ungaretti, i-39: oggi / come l'isonzo
voi spiccate dei voli tanto sublimi! ungaretti, xi-235: questo volevo dire -e
vigore alcuno, non ho più volontà ungaretti, ii-92: la bella mano che
tanto la rivoluzione t'ha cambiato? ungaretti, i-59: una volta / non sapevo
f f e tapini. ungaretti, xi-377: qui si vedono le sorgenti
fuochi del cratere. ungaretti, ii-107: come il sasso aspro del
, si era chiuso nell'osservatorio. ungaretti, xi-172: questo tufo era fango
del modello poetico e letterario wildiano. ungaretti, xiii-64: l'estetismo anglo-sassone, il
, o zone ondulate, delicatissime. ungaretti, x. l-276: l'inalberarsi di
lo zufolo; zufola- tore. ungaretti, xii-35: su una nuvola vidi un
caffariello e lo zufolo d'un merlo. ungaretti, xi-139: è quella macchia piena
oppone a qualsiasi manifestazione artistica. ungaretti, 10-58: non hanno torto di lanciare
o si ispira all'antroposofia. ungaretti, 10-109: dotti, trappoloni, esteti
agg. civile al massimo grado. ungaretti, xiii-784: il canto della notte oscura
esperto, molto competente. ungaretti, 10-73: vedo con piacere che le
gran parte del novecento). ungaretti, 10-109: il capitolo più suggestivo del
. nell'asma bronchiale. ungaretti, 10-43: non so ciò che dobbiamo
in europa negli anni '30. ungaretti, 10-121: oggimai anche per i cinesi
, sm. esagerazione, eccesso. ungaretti, xiii-14: esaurito con opere totali e
indiane. - anche sostant. ungaretti, 10-51: a dispetto dell'occidente,
ungaretti, xiii-32: quando avete finito il libro
opinione è quasi universalmente concorde, da ungaretti a eisenhower, nel classificare i lettristi
e ha valore scherz.). ungaretti, xiii-5: da quel vigoroso concime che
adorniano per cui il scho¨nberg dellasituazione sarebbe ungaretti. l'indice deilibridelmese [settembre 2002
letter. colorismo lezioso e stucchevole. ungaretti, xiii-24: apparentemente in opposizioneallo sfavillio impressionistico
. letter. leziosaggine, sdolcinatura. ungaretti, iii-67: eleganti sino talvolta all'angustia
tr. far brillare, luccicare. ungaretti, xiii-5: ogni tanto fa capolino il
loro organo in 'luce e ombra'. ungaretti, 10-29: questi maghi, questi metapsichisti
e della cultura negra afro-americana. ungaretti, xiii-64: permane qualche traccia di futurismo
, efficienza e redditività. ungaretti, 10-116: nel middle west è nata
, il risanare una situazione difficile. ungaretti, xiii-61: eun tormento sempre riapparso,
interno di una legge. ungaretti, xiii-62: lo stesso bisogno spasmodico dei
surrealismo. – anche sostant. ungaretti, 10-85: vieta persino a una scuola
letteraria, talvolta esageratamente ostentato. ungaretti, xiii-205: siamo qui molto lontani da
letter. sollecitare dolcemente la fantasia. ungaretti, xiii-5: una giovinetta ricama, e