a sentire nulla, niente; neanche una minima cosa (appunto perché la lettera
quella voce che parlava svelta svelta come una macchinetta. = forse volendo rendere il
architetti... / pensa a fare una cena. marino, i-34: gravi
sono stato sempre avverso all'idea di una acadèmia poetica. dei versi in italia
. s.] con termine di gratitudine una onorata riflessione, che da giovanetto fu
nereidi stabilirono un giorno di voler comporre una somma di filosofia. aprirono la loro
per celebrare la sua festa volle dare una serata, una specie di accademia con
la sua festa volle dare una serata, una specie di accademia con versi e prose
demia. seneca volgar., 1-60: una maniera di filosofi chiamati accademici, confessano
. idem, i-518: alle ore una ci fu adunanza straordinaria della acadèmia di
cui l'accademismo impera coincidono sempre con una depressione spirituale, nuova, e,
manuzzi]: non... dormire una notte per diverse accadenze. =
accidente. non si direbbe: accadere una prosperità. romani, 1-197: i
anguillara, 4-5: ognuna in giro una novella dica / di cose più notabili
settembrini, 1-79: dovunque è stata una peste non conosciuta prima, il popolo.
poi trovati. botta, 5-16: è una fra le tante maraviglie di questi tempi
, 7-166: suppongo per certo che una tal quantità di latte non possa essere
possa essere accagliata, se non da una proporzionata dose di presame. 2
carne. e nello scheletro era come una coagulazione subitanea della vita. la vita
e il largo squarcio della gola, donde una gran colata di sangue già accagliato.
del monatto e dell'aguzzino intonacati in una cappa d'incerato nero con gli scarponi rinceppati
l'affronto d'un accalappiacani che gli chiappò una sua diletta bestiola. tombari, 1-57
accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima figura. albertazzi, 384: la
in tutta codesta lettera non c'è una parola per cui tuo marito potrebbe non credere
legato fortemente. viani, 4-33: una vestaglia a fiorami stampati e accalappiata alla
finestre. collodi, 682: [una] turba variopinta e rumoreggiante...
via ferrata. ungaretti, ix-16: una delle arabe accalcate, scatta, / fulmine
accalcate, scatta, / fulmine che una roccia graffia / indica e, con schiumante
, attesta. piovene, 2-30: una folla di vecchi, di bambini e
che in altri tempi la accaldava come una fornace fino alla mezzanotte per accontentare le
accensione del volto (per via d'una fatica, d'una corsa, per
(per via d'una fatica, d'una corsa, per l'ambiente chiuso o
sudato e accaldato come se avesse fatto una corsa. borgese, 7-268: essa
sui volti erano ancora i segni di una accalorata schermaglia. 2. ant.
lasciato vedere, sarebbe stato trattato come una spia nemica che venga colta in un
armati, ai quali don abbondio fece una scappellata, dicendo intanto tra sé:
figur. di giacomo, i-662: una striscia d'ombra sotto quei muricciuoli,
384: non v'era... una capanna d'accampare una pecora, nonché
... una capanna d'accampare una pecora, nonché lo imperadore. montecuccoli,
circostanze attenuanti. panzini, i-558: una giovane signora... accampò certi
a qualche settimana prima, era accampata una compagnia di cavalleggeri. papini, 20-393
, 19-403: verso sera pervennero ad una palude e quivi si accamparono. idem,
vedevo accampare, entro contorni nebulosi, una figura enorme. cardarelli, 6-36:
figura enorme. cardarelli, 6-36: una strana pace, più deleteria d'ogni guerra
. cantari, 216: da l'una parte e l'altra acampati, / cristiani
notare sul pubblico registro un podere, una casa. = deriv. da
, 2-168: lottammo fino all'alba / una lotta un po'di conversazione. soffici,
, 2-200: udiva il martellio d'una mitragliatrice, così vicina, che gli pareva
sibili, tonfi, dilaceramenti si susseguivano in una specie d'accanimento quasi non volessero dar
, benché sempre più malvolentieri e con una ripugnanza sempre più decisa. piovene, 5-279
luglio si accanisce. pancrazi, 2-136: una vespa un giorno s'accanì sulla testa
irritare. botta, 4-516: successe una piccola e molesta guerra con piccoli fatti
, né mai vorrebbe sentire a parlare d'una lega con francia. botta, 5-342
idem, 2-118: a vederla, fa una pietà e un risacchetti, 33-8:
seguitando vi fece quattro storie, l'una accanto all'altra. tasso, 7-6:
ii-778: accanto alla luna s'accende una stella candidissima. paolieri, 2-57:
idem, 2-13 (327): una mia daga grande, che continuamente io
accantonamento, deposito o camerata ove capitasse una « cappella » del '900, i
* del prezzo del podere fu accantonata una metà per pagare i creditori '. tecchi
s'era accapartete star sicuri che è una banda. tons ou villages »
stupida, canticchiando dalla mattina alla sera una canzoncina lenta. 4. disus
. capotali, ii-72: comprai anco una mula e, acciò gli interni /
uso popolare, dobbiamo accettarla per esprimere una compra parziale o totale di una data
esprimere una compra parziale o totale di una data mercanzia o derrata, collo scopo di
, sono tra i più alti segni di una civiltà moderna. = deriv.
di un bene, assicurarsi l'opera di una persona, mediante il versamento di una
una persona, mediante il versamento di una caparra. 2. figur.
non era stata sordida ingordigia di accaparrarsi una dote, calcolo previdente, l'avvenire non
acquistare merci oltre il fabbisogno per costruirsi una riserva in previsione di un rincaro o
in previsione di un rincaro o di una carenza del mercato: fare incetta di
chi ne sa più di lui; e una cotal discrezione in un saputello infarinato di
di quella gente che si accapigliava in una mischia infernale, gridando le più luride
, 596: rovesciai nel mio impeto una donna che correva qua e là per la
d'un nero verdastro s'intravedeva come una torma di cani e di cavalli terrei
con brio di note fu mandata innanzi una prefazione, tribuita al parini.
verga, 2-308: indossava la sera una specie di accappatoio lungo, si buttava
buttava uno scialle indosso e andava a fare una passeggiata a lenti passi. fogazzaro,
dall'ampio accappatoio usciva, come da una nuvola bianca, il collo sottile.
accappatoi bianchi. pirandello, 6-656: una mattina, m'apparve all'improvviso, in
, 7-634: la trovò stesa su una sedia a sdraio, in accappatoio bianco,
le debite cirimonie mettere in testa una corona arciducale ad alberto. sarpi,
: temo non faccia corno l'arcieri ch'una saetta tragge, credendo procacciare un grande
era sottil'archiera, / tra due pilastri una balestriera, / la qual natura v'
la paura del mio arco... una bianca colomba levai. idem, dee
: ciascuno si rinchiude in sé come in una rocca, e abbassa tutte le saracinesche
che si capiva, ahimè! che era una arciera. ojetti, i-554: non
fonico forse intenzionalmente asemantico: per indicare una superiorità immaginaria, fondata su cosa inesistente
in un duro cipiglio (ed esprime una severità risentita, una freddezza ostile,
(ed esprime una severità risentita, una freddezza ostile, anche un rattenuto odio
ostile, anche un rattenuto odio, una violenza incombente); aggrondato, accigliato
panzini, ii-26: venne ad aprire una donna dal volto non interamente arcigno.
e scostante di un discorso, di una dottrina, le linee aspre, difficili
tanta durezza che ben presto mi feci una riputazione di virtù arcigna. 3
19-107: avevo appena cinque anni quando una sera mia madre intrideva il levarne
per bene impastonare, era salita sopra una panca. = lat. mediev
arcionato, agg. dotato di arcione (una sella). machiavelli, 287
., 5-3 (32): verso una selva grandissima volse il suo ronzino,
. d'annunzio, iv-2-214: staccò da una panoplia due lunghe pistole d'arcione e
: il lido m'appare tagliato come una sella d'alto arcione; e la città
: il suo destriero / diceva d'essere una greca dell'arcipelago, di aver cancosì
già primaverili. bontempelli, 6-181: una gran sala ch'era un arcipelago di tavolini
sulla montagna, castrogiovanni c'era parso una dura e possente incisione su legno.
ant. costola, costolone (di una cupola). baldinucci, 8-74
.]: arcioni, le sponde di una specie di culla o cola per
isole vicine fra di loro, caratterizzate da una morfologia comune. tommaseo,
: i geografi dan questo nome ad una riunione d'isole, o a quel tratto
: e sul lavello un arcipresso / tene una secchia appesa ai rami. d'annunzio
primo dignitario del capitolo; rettore di una chiesa matrice. cavalca, 16-2-224
arciprete mi chiama in sagrestia, cava una lettera, e me ne dà lettura.
un arciprete della cattedrale gli faceva pagare una somma di cui era debitore al morto canonico
arciprete della vicina parrocchia è possessore di una cantina di buono e onesto vino.
stor. il più anziano dei preti di una diocesi; il sacerdote che il vescovo
.. che si debbia far fare una arciscranna la quale stea in chiostro, che
seminario, l'università, tutti affacciati sopra una unica piazza. = comp.
, fece dare un giulio, e una falce da mietere. de marchi, 33
in allora corte arcivescovile (corte chiamavasi una tenuta dove il signor del feudo avesse
arcivescovo sarebbe toccata appunto la decisione di una lite di quella natura.
eccles. vescovo a cui è attribuita una
vescovi (di solito il titolare di una diocesi metropolitana o diretta- mente soggetta alla
a caccia a'grilli. mi pareva proprio una vita riposata. ma l'arcivescovo di
mezzo a un prato della villa c'è una grande gabbia di ferro con dentro prigioniera
con dentro prigioniera un'aquila reale. una targa di smalto ben visibile dice: dono
strumento composto da un clavicembalo e da una specie di viola messa in movimento da
specie di viola messa in movimento da una manovella. g. m
, cornetti muti e con organo, una unitissima melodia. g. b. doni
il lancio di frecce: consta di una verga flessibile ma molto resistente, fra
, fra le cui estremità si tende una corda o un nervo. iacopone
sacchetti, ii-204: uno va a una caccia e sente uno busso in uno cespuglio
cavallo di tutta carriera, ha fatto con una freccia cader giù il bersaglio. salvetti
fondo [al sambuco] si mette una penna di tacchino (di quelle delle
ad esser tesa come un bell'arco da una mano forte che sapesse armarsene per un'
parso che la mia voce, scoccata come una freccia / d'oro dall'arco dei
di tensione nell'operare, l'intensità di una passione, di un sentimento, lo
di misura equivalente alla distanza percorsa da una freccia scoccata da un arco.
. conducevano l'arco lentamente quasi in una carezza di voluttà. palazzeschi, 1-42:
: stridore e dissonanza di sassofono in una classica fuga per archi. ojelti,
2-144: arco non è altro che una fortezza causata da due debolezze, impero
sorgevano di su i capitelli diversi con una eleganza così altera. panzini, ii-372
altera. panzini, ii-372: vide una villa nei quartieri nuovi, tutta fatta di
nera sotto gli archi del ponte, / una povera barca che va. c.
ad alghero un palazzotto rintonacato che ha una finestra ad arco acuto. beltramelli,
tutto tondo: il cui profilo è una semicirconferenza. carena, ii-333: arco
architettura romana, costruzione isolata, a una, due, tre aperture, decorate
8. volta sotto la quale passa una strada. -per simil.: volta
volta naturale (che serve di accesso a una caverna, oppure formata da alberi,
pampinoso crine. negri, 2-988: una fila d'archi: verdi archi vegetali,
9. geom. parte di una circonferenza o curva compresa tra due punti
: capelli corti e folti, da una parte neri dall'altra bianchi, sollevati sulla
dove la spiaggia è tutta visibile come una specie di arco di rena e di
si alterò, e lo sguardo ebbe una fermezza innaturale. montale, 73:
il muro da banda a banda d'una buca appunto tanto grande, che basti sola
, che basti sola a potervi mettere una pietra ad arco; la qual pietra ad
che questo arco non è altro che una nuvola acquosa, nella cui concavità percuote
i quali un generatore di corrente mantiene una certa differenza di potenziale. -arco (
scarica elettrica che si produce facendo passare una corrente elettrica tra due elettrodi opportunamente scelti
: arco elettrico che, percorso da una corrente oscillante con frequenza acustica, emette
-arco oscillante: arco elettrico alimentato da una corrente continua, quando fra i suoi elettrodi
: parte dell'arco di azione di una coppia dentata compreso tra il punto in
: parte dell'arco di azione di una coppia dentata compreso fra il punto di
. -arco di azione: in una coppia dentata, il complesso dei due
dita: unirle in modo da formare una sorta di volta. borgese, 2-200
. borgese, 2-200: seduto in una poltrona, fece il mezzo globo con
s'incurva sul mare: l'anello che una volta trovato dà la boccaccio, dee
sotto a'suoi arconi... una sponda di balaustri. baldinucci, 2-6-101:
di legno vedo la pioggia precipitare in una frangia diritta davanti all'arcone del ripiano
del cielo incenerita, allampa- rono da una parte all'altra dell'orizzonte desolato. govoni
. g. gozzi, i-13: fatta una faccia grave e tramutato il suo vestito
ali di arcobaleno. borgese, 2-146: una di quelle pitture venete ove il ponte
tavolo: quel pulviscolo, percosso da una striscia come d'arcobaleno, li
redi, 16-vi-357: mi mandò a riconoscere una simil donna stata lungamente in convento,
castello di stecche di legno, e da una ruota azionata a pedale.
uno 4 stile ', che è una bacchetta di ferro, inferiormente piantata in un
due crociere dà a questa sorta d'arcolai una forma un po'piramidale, sì che
delle donne del popolo: un arcolaio con una matassa di lana viola, altre matasse
stavo in estasi a contemplare dall'uscio una quadriglia, in cui la signora pianelli
pioli d'italia ch'io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola,
io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola, un frullo, insomma un
cogli arcolai. -mettere sull'arcolaio una matassa alla volta: fare le cose
matassa alla volta: fare le cose una per volta, con ordine. manzoni
c'è niente come metter sull'arcolaio una matassa sola alla volta. -prov
, o costruito in muratura e sormontato da una nicchia ad arco, e riservato ai
imboccatura del golfo di squillace è d'una settantina di chilometri e l'orizzonte marino vi
l'orizzonte marino vi s'arcua senza una vela che ne rompa il filo e senza
a quel sacrario si facessero portare in una carretta arcuata a due cavalli.
gli aitar. di giacomo, i-694: una fine caviglia spuntava di sotto alla gonnella
gonnella, un piccolo piede arcuato, una calza bianca. d'annunzio, iv-1-409:
e dalla fronte dura ed arcuata come una doga,... pare sia stato
le sue labbra si erano arcuate in una piega sarcastica. montale, 1-91: rombando
del cielo, l'uomo intero diventerà una specie d'iride gialla. calvino,
del fiato. ojetti, i-229: una carrettella che sotto un tetto tondo di
tetto tondo di stuoia di canna pare una culla sotto l'arcùccio. àrcula
, dal gr. &pxxiov nome di una pianta non identificata. àrdea, sf
voraci figli / anche se appaia solo una cornacchia. bartolini, 1-76: mosche hanno
, xxi-949 (26): e vedea una fornace ardente, nella quale gli convenìa
. magalotti, 9-1-10: quell'era una chiesa che la lava ardente gittò per
doveva essere ardente e grave come in una serra. deledda, ii-123: era
letto. carletti, 20: una ardentissima febbre... mi sopragiunse,
a tutti avete, credo, generato una ardente sete di conseguirla. tasso,
faci che i giovani greci si commettevano da una mano all'altra. 4
, che sopra il capo mi fusse una donna apparita degna di molta reverenza nell'
quegli occhi ardenti dai quali gli pioveva una voluttà ineffabile. soffici, ii-208: due
un sentimento, la forza estrema di una passione). petrarca, 17-7:
ardentissimo. verga, i-116: soltanto una lagrima ardente luccicò un momento fra quelle
memoria pronta e tenace, imaginazione ardente e una particolare attitudine ah'armonia del ritmo.
cesare venuto a spruch, ardente da una parte alla guerra contro ai vineziani.
come sangue. idem, iv-1-864: una donna... per dimostrare al
, impennarsi, divenire inquieti, spiccare una corsa disordinata. collodi, 720:
che di maggiore nominanza erano, e d'una parte e d'altra arsi, e
ardire d'appressarsi, fattale d'intorno una stipa grandissima, quivi insieme con la
mezzo dì, che ardea a modo d'una fornace quel luogo, però ch'era
da lentini, 2-28: così m'arde una doglia, / com'om che ten
languidi e miti! pea, 1-24: una terribile lotta sosteneva mio nonno entro di
3 (44): e ne l'una de le mani mi parea che questi
le mani mi parea che questi tenesse una cosa la quale ardesse tutta, e pareami
come ardevano le frasche, che facevano una fiammata. deledda, ii-107: il
quella fera bella e cruda / in una fonte ignuda / si stava, quando 'l
orecchie gli arsero, percosse da una vibrazione metallica. beltramelli, iii-537
, nella quale sempre di notte ardeva una làmpana. b. davanzati, i-114:
dei santi, innanzi alle quali arde una lucerna posta su di un pezzo di
. deledda, ii-28: entrarono in una chiesa. c'era molta gente: l'
un sentimento vivo, essere preda di una passione intensa, violenta; (ira
tutto ardi e consumiti nello amore d'una donna strana, reo e malvagio uom che
preso / più ch'altro mai d'una donna valente, / ardeali il core
per la mia sciagura, / d'una fanciulla, e non so più che farmi
della violenza di un sentimento, di una passione. boccaccio, dee.,
un uomo, che sia stato amato da una donna di pregi singolari, eccita nelle
ardesia, umidi, lucenti: mi pareva una città dissepolta dal mare, ancora ricoperta
linee un po'indecise, come in una pittura dilavata, sotto un cielo di claudio
cielo nuvoloso i monti di tivoli avevano una tinta azzurra d'ardesia. papini, 25-19
e altre cose simili, sogliono avere una punta sola da farsi entrare in bucolini
ardimento / quasi per aventura / per una valle scura. guittone, ii-207:
marino, 248: vuo'dar una mentita per la gola / a qualunque
smania interna come di chi vuol dire una cosa e non ardisce e si vergogna
ho temenza / che io potessi sola una fiata / lo mio voler dimostrare in
non di vino, sentivo anzi in me una chiarezza e un ardire che poi non
la dicitura non ha altro pregio che una purgatezza competente...; né anche
del chiabrera. idem, i-493: [una lingua] piena di nerbo, o
dell'adorna giovane. machiavelli, 42: una parte di quelle [sette] prese
arditissimamente combatteva, cadde col cavallo in una fossa. caro, 9-722: i teucri
bianco,... disegnato con una felice arditezza di scorcio. soffici, v-1-692
che la sua opera attinge di colpo a una vastità e arditezza mirabili. ardito
ardite villane. manzini, 10-32: una bambina ardita, dalle pupille ferme, esigenti
dalle pupille ferme, esigenti, sotto una enorme fronte corrucciata. -per simil
che arditi sono di due maniere: l'una che pigliano a fare di grandi cose
sfacciato, che pure ieri mi mandò una femina in casa con sue novelle e
6. figur. che nasce da una concezione nuova, originale (ed è
metafore arditissime. idem, i-1453: una lingua non è bella se non è ardita
viso crivellato, accapponito dal vaiolo; una scheggia di granata gli aveva scassato una
una scheggia di granata gli aveva scassato una ganascia e gli scopriva un filare di
. e. gadda, 3-219: una squadra si affanna ad emulare o a superare
lontana e sola nel campo, come una pattuglia di arditi. comisso, 12-24:
galileo, 3-3-184: il voler contrastare di una cosa, senza averla mai veduta,
più sua. idem, iv-2-1248: una donna malfida e tenera, mista di svogliatezza
, con opere di espiazione, a una coscienza nuova. d'annunzio, iv-2-760
.. a gran fatica mi ricondussi in una ripa altissima. arici, 70:
arduo scoglio la piccola cavità rotonda come una coppa votiva. -figur.
degno dei suoi trionfi, le figure d'una sfera e di un cilindro. segneri
un viaggio da torino a londra pare una cosa strana e ardua quando cominciamo ad
boccaccio, iii-n-14: e comandò ch'una selva che stava / a quel
al boschetto, nel qual comandava / una area si facesse di tal colto
della bonifica è che, svuotando delle acque una metà, o forse i due terzi
: comprava un'area, tirava su una casa alta quanto permettevano i regolamenti del
e. cecchi, 6-318: proprietario d'una piccola area petrolifera, si formò una
una piccola area petrolifera, si formò una fedele milizia, e cinse d'un cordone
vive un animale, è diffusa una pianta (cfr. areale, n.
9. matem. estensione di una superficie calcolata in rapporto con un'unità
geogr. area di distribuzione geografica di una specie (o di un genere) vegetale
'b. croce, ii-7-219: una filosofia... irreligiosa o,
ove ciascuna troia si pone separatamente l'una dall'altra. 2. canna
al capo. galileo, 414: una vasta solitudine d'arena o una massa di
414: una vasta solitudine d'arena o una massa di diaspro. idem, 765
arene del mare... che trovare una sola contraddizione. 2.
parve il lago diven tato una squallida arena piena di stragi, dove immense
tanto la settimana, si sono costruita una casa del popolo, un'arena per ballare
barilli, 2-301: c'è una parvenza di spiaggia dove, senza rallentare
! d'annunzio, iv-1-963: trovarono una specie di scalèa tagliata nell'arenaria,
da cui si estraggono fibre tessili, una specie di vino e zucchero.
su d'un certo ordigno composto d'una lamina di bronzo incastrata nel mezzo d'
lamina di bronzo incastrata nel mezzo d'una tavola riquadrata, traendone uno squillo acuto
riquadrata, traendone uno squillo acuto in una certa qual cadenza, con certi affrettamenti
panorama di vasto bruciante arenile a rivelare una triste moltitudine di crolli. bocchelli, 9-447
dalla vigna arenosa. idem, iv-2-319: una specie di bassura arenosa, tra le
fis. determinazione del peso specifico di una sostanza (liquida o solida), per
. segneri, iii-3-16: tirando quasi una cortina sopra tutto il rimanente, come
mede quando, per l'allegria d'una scoperta, scappò fuori di casa nudo
andar su, se non per via d'una corda grossa tirata con un arganello.
girevole intorno ai due perni e sostiene una corda cor rente. idem
arganello: sorta di riparo formato di una croce fissata sopra un albero verticale all'altezza
grosso argano cigolante lo tirano su come una secchia. viani, 19-333: il ritmo
. e. gadda, 3-34: era una cosa pur anche malcomoda: tu non
/ da quella forza che più in una scossa / tira, eh'in dieci un
muovere il peso... per una fune che si ravvolge intorno ad esso
/ lento lento ove un'umida, una tenue / atmosfera argentavasi. papini,
, i poteri, gli averi di una classe. 2. stor.
ornato di argento, che è coperto da una foglia, di argento.
d'argento; sarebbe inargentato, se una lamina d'argento lo vestisse tutto,
d'argento. baldini, 4-104: una bettola dove alcuni personaggi si muovono in una
una bettola dove alcuni personaggi si muovono in una luce irreale, cilestrina, creata dal
irreale, cilestrina, creata dal riverbero d'una carta argentata messa fuori dei vetri a
l'acqua oscura è tutta solcata da una danza strana di pesci argentei. bontempelli,
luna pendeva sopra i gelsi, in una zona di cielo diafana, contornata da piccole
forano la parete nera della notte, ricordano una scena di teatro, una finzione.
, ricordano una scena di teatro, una finzione. là dietro questi rettangoli argentei
silone, 5-18: presero posto sopra una panca di legno, ai piedi di un
squillante. d'annunzio, iv-1-127: una fontana illustrava del suo riso argenteo una
una fontana illustrava del suo riso argenteo una piazzetta ancor nell'ombra. panzini,
il giovane, 9-467: un lavoro, una macchina, una fabbrica, / a
: un lavoro, una macchina, una fabbrica, / a guisa d'una guglia
, una fabbrica, / a guisa d'una guglia fatta a gradi, / piena
antica, ereditaria, custodita sempre come una reliquia..., conservata fino
intera. deledda, iii-787: una grande sala dove le tavole, con fiori
., 62 (77): avvi una montagna, nella quale hae una molto
avvi una montagna, nella quale hae una molto buona argentiera. ottimo, ii-383:
un dì davanti il suo banco posto in una strada chiamata la drapparia, ove erano
a mezza costa del monte largo c'era una cava di piombo argentifero, una specie
era una cava di piombo argentifero, una specie di miniera. = voce dotta
], i-378: ritrovasi... una erba ai nostri tempi in italia non
. de'rossi, 1-14: una vesticciuola a drappelloni, lunga fino alla cintola
ultimo è fasciata di una sottil camicia rossigna che se le attacca
perché s'incollasse sulla peluria uncinata di una foglia. pavese, i-501: ci
e vellutata... si udiva una nota trionfante. pascoli, 7: non
non udite in questa / notte una voce querula, argentina, / portata
idem, purg., 9-118: l'una era d'oro e l'altra era
pure i puri colori, i lumi, una voce, un fulgore d'oro, il
: [voglio] fare al mio babbo una bella casacca di panno. ma che
perché 11 vero glielo aveva portato via una palla. ojetti, ii-284: adesso
ch'argento. simintendi, 1-127: una fonte era sanza bruttura, a modo
da ima macchia nell'oscurità si leva una nota d'argento anch'essa, e canta
.. gittava nelle acque nere del lago una spezzata lama d'argento. d'annunzio
che pochi segni: la traccia d'una lumaca, la polvere d'oro d'un'
argentina. panzini, iii-232: era una vocina d'argento e a bruto tremò
preziose cose ch'ella avesse, fatto una sua valigia, sopra il più mirabile cavallo
. verri, i-18: come v'è una marca legittima agli argenti, senza di
cauto li comprerebbe, così deve esserci una marca legittima ai panni. colletta,
[plinio], 33-7: è una pietra in questa vena de la quale esce
liquido come quello dell'acqua, con una lucente bianchezza composto dalla natura di sustanza
amplissime cave e miniere in certe montagne una giornata di là da gorizia, in
. garzoni, 1-888: si piglia una foglia di stagno, grossa come carta
carta reale, e si mette sopra una pietra, e di sopra vi si pone
): portavano alcuni attaccata al collo una boccetta con dentro un po'd'argento vivo
argentum, gr. óépyupo ^, da una radice * areg * lucente'
d'argentone. idem, 14-467: una giubba verde bottiglia lunga, coi bottoni d'
. cennini, 53: fa'poi una asticciuola d'argiere o di castagno o
di assorbire acqua e di trasformarsi in una massa plastica che è facile a modellarsi e
vaso d'argilla rossastra..., una sola pianticella di giunchiglia fioriva debole e
. ciò voleva dire che ogni materiale aveva una destinazione prescritta. luzi, 29:
ci resta che ricoprire il fondo d'una verità umana che nella vita andavamo a
i-295: essendo che il sale è una specie di terra che si unisce con l'
adda si trova immediatamente sotto al terriccio una belletta argillosa e più al disotto ghiara
dieci di balia, 8-61: stimiamo una grandissima fortezza di codesta città si rimettino
tagliamento arginato. viani, 14-17: una vallata erma e derelitta, arginata a
, 11-66: camminavano gli spagnuoli per una pianura ristretta tra la montagna e una fiumana
una pianura ristretta tra la montagna e una fiumana, che mena pochissima acqua ma
in mezzo al terreno paludoso] passava una strada elevata, a guisa d'argine.
pezzo d'argine; e dentro, l'una sull'altra, le zolle strappate,
e su coi piedi. più nemmeno una goccia ne passava, d'acqua.
finché il viale non si restrinse in una strada campestre che pareva un argine,
10 stupore delle prime margherite / sbocciate in una ¦ pesta di cavallo / e
: il ruscello scorreva là sotto, tra una vegetazione fitta, che formava, tra
fiume tra i canneti mormoranti, e una timida angoscia mi pesava sul cuore.
rialzo continuo di terra, terrapieno (di una ferrovia, di una strada);
terrapieno (di una ferrovia, di una strada); margine laterale rialzato di
strada); margine laterale rialzato di una via. giov. cavalcanti, 122
via ferrata. alvaro, 3-140: era una strana impressione, quella d'un paese
esser fermamente stabilita, e se dopo una lunga pace vi sorga un principe prudente
superare: qualche siepaia che dovea essere una foresta; qualche arginèllo che figurava una montagna
una foresta; qualche arginèllo che figurava una montagna; alcuni rigagnoli che tenevano le
. de marchi, i-729: rilevò una, piccola rottura in uno dei molti
. ii temporale della notte aveva schiantato una pianta, scassinando con essa la testa
, se ne fa pezzi grandi quanto una fava e cuocesi in vaso di terra in
. avere gli occhi d'argo: avere una vista acutissima, che non si lascia
di darlami tal che mi piacerà, è una sciocchezza. giraldo giraldi, 1-22:
cuore. rajberti, 2-47: con una rapida occhiata, il parigino, e meglio
logica serrata; addurre argomenti (in una dimostrazione, in una discussione).
argomenti (in una dimostrazione, in una discussione). latini, rettor.
: adornisi il nostro argomentare ora con una, ora con un'altra spezie di
casi speciali, se n'è dedotta una regola generale falsa. leopardi, 997:
può dunque argomentare alla bellezza, per una ragione e in modo simile a quello
: concatenazione di argomenti a dimostrazione di una tesi; ragionamento. landino,
lume naturale, le quali, discorrendo da una cosa nota secondo il senso o la
via. manzoni, 359: ma una tal questione, anzi tutta quest'argomentazione
cicerone gli offriva, sapeva svolgere tutta una argomentazione. michelstaedter, 248: tre cose
. serie di proposizioni ordinate a dimostrare una verità, l'ultima delle quali (detta
argomenti, con cui si vuole dimostrare una tesi; argomentazione. latini
, 2-145: quando l'uomo sa una cosa col senso, non cerca più ragioni
la questione, che, al pari d'una questione di letteratura o di filosofia o
e piuttosto desidero di fornire argomenti a una condanna che mi scuota.
ciò che consente di argomentare resistenza di una cosa o la sua natura: prova,
arrivò dove la campagna coltivata moriva in una sodaglia sparsa di felci e di scope.
di favole profane. goldoni, una prova; dimostrare. caro,
degno. -prendere argomento: ricevere una prova, una dimostrazione; convincersi.
-prendere argomento: ricevere una prova, una dimostrazione; convincersi. boccaccio,
tema (di un discorso, di una conversazione, di uno scritto).
un poeta. leopardi, 22-32: una gente / zotica e vii; cui
, adesso, argomento alcuno per aprirne una terza, tomo a'miei polli. fogazzaro
in argomento: affrontare il tema di una discussione; trattare il problema, le questioni
quasi per impossibile che sull'argomento medesimo una nuova rappresentazione potesse competerla colla prima.
ciò che si mette in opera per superare una difficoltà, porre riparo a una disgrazia
superare una difficoltà, porre riparo a una disgrazia: accorgimento, provvedimento; espediente
per lo primo e migliore argomento d'una mente ordinata potere stare fermo in se
non possendose a quello reparare, ad una picciola spiaggia vicina a sur- rento quasi
s'amalasse, la fa stufare in una bussola a diete, a panatine, acque
a panatine, acque cotte, con una provision di pillole, d'impiastri, untion
argomenti da far stentare la morte non che una donna. redi, 16-viii-115: argomento
braccia foliacee (a forma di racchetta) una conchiglia calcarea, sottile e delicata,
primo modo, quando gli uomini cavano una legge per modum conclusionis, è che
: « io, certamente devo aver detto una verità molto penetrante », arguiva allora
che. montano, 73: era una precauzione che egli adottava, in quei
redarguire l'errore, o arguire da una notizia più prossima altre notizie più remote
e prontezza d'espressione; che suscita una comicità sottile, anche un po'maliziosa
non pertanto condito alla occasione d'una grazia arguta. leopardi, ii-319
parlatore, lascialo dire senza opporgli mai una sillaba. collodi, 706: [egli
spagnuoli. alvaro, 9-475: per una di queste donne la vecchiaia rappresenta una
una di queste donne la vecchiaia rappresenta una liberazione da tutti, a cominciare dal marito
319: acuta / guaiva a tuoni una levriera, e il capo / arguto distendea
; soave, melodioso (un canto, una voce). -anche in senso negativo
. -intenso (un desiderio, una passione). boccaccio, v-29:
: indulgere alla battuta spiritosa (con una certa compiaciuta insistenza).
, il cibo ecc. dà talvolta una straordinaria prontezza, vivacità, rapidità,
come se l'ombra di quella sera avesse una grandezza inconsueta. lasciavamo freddare l'arguzia
e radice, la quale è quanto una grande oliva. domenichi [plinio]
affetto. carletti, 20: una ardentissima febbre... mi sopragiunse,
alvaro, 2-92: l'aria stessa era una matassa di odori vischiosi, all'ombra
che la respirò avidamente e la sentì come una carezza. pavese, 130: compare
carezza. pavese, 130: compare una nube / soda e bianca, che
infatti, anche nell'età avanzata, una vita sportiva ed in gran parte all'
, le voci squillano,... una spregiudicata intesa è nell'aria. tombari
: un colpo d'aria gli fece gonfiare una gengiva. 4. spazio
ora per l'aria si spandeva come una gran malinconia. viani, 14-211;
piedi o a cavallo vede spuntare lontano una montagna color dell'ària tra biondi vapori.
, 5-18: l'aria era avvolta in una luce verdognola tenerissima, ravvivata tra gli
: la maestra di canto viene a passare una settimana d'aria buona da noi.
luqgo, di un paese, di una società. manzoni, 25: tosto
creazione. -l'atmosfera particolare di una giornata, di un periodo dell'anno
a me tutta bruna e nuda in una chiara aria d'inverno. pavese,
al di sotto della fascia temperata in una zona immediatamente a n della zona equatoriale
-aria equatoriale: che si trova lungo una fascia comprendente l'equatore termico terrestre.
milit. il complesso delle forze aeree di una nazione. 12. pitt:
azzurro; fondo, campo azzurro di una pittura. salvini, 19-iv-2-253: i
prendere un po'd'aria; prendere una boccata d'aria: uscire all'aperto;
uscire all'aperto; recarsi a fare una breve passeggiata, per respirare aria libera
: vi passò innanzi all'uscio, una notte che andava ad arno a lavarsi i
... cuciti in un cuoio con una volpe e con un gallo, sono
introduzione di lei dentro del corpo, una cosa non molto dissimile dall'introduzione del
effetto, andare a monte, fare una brutta fine. - per estens.:
del dì stabilito per la nostra partenza, una colica orribile si portò via in meno
figur.: fare in modo che una cosa non riesca, non abbia alcun
il pesantissimo tavolo. palazzeschi, 3-151: una notizia, un ordine, un diavolo
esplodere. -al figur.: fare una brutta fine. panzini, ii-61:
sarebbe lui. alvaro, 14-114: una distensione oggi quasi inconcepibile. dovrebbero saltare
machiavelli, 6-6-148: si è morta una mia sorella, e restano le cose
, t'accomodo io. -dire una cosa a mezz'aria: dirla in termini
. aria!: invito a uscire da una stanza, ad andarsene. -anche a
indicare il desiderio di porre termine a una situazione morale divenuta insostenibile. bacchetti
: fu già [in udine] una bella e nobile donna...,
vòlli avere facilità in tenere a mente una aria d'uno volto, impara prima a
, 664: [fanciulla] d'una bella aria e tutta gentile. ariosto
, e come volgarmente si dice, una certa mal'aria, indice e dimostratrice
in materia di far le scuffie, ho una mano tanto buona che incontro l'aria
sia l'atteggiamento e l'espressione di una fisionomia, c'è sempre un non
in cui la paura si mescolava con una ineffabile aria di incredulità. morante,
accumulare esempi e paragoni desse all'orazione una cert'aria di sofistico. carducci,
cerca le parole con l'aria d'una educanda impacciata innanzi all'esaminante. idem
a genio. malaparte, 4-1 io: una distesa di tetti rossi, ecco la
dall'alto. moderna, ma con una cert'aria antica, e in qualche punto
ovale, con il collo stretto e una sola ansa. 2. vaso
. arida * ariccia '(nome di una città del lazio, creduto anche,
creduto anche, erroneamente, nome di una ninfa). aricina, sf
ch'è sotto al cielo, / in una ragunanza ornai s'accoglia, / perché
. lo prendeva e rallacciava, come una rete. 4. ant.
apertamente, che quello che si dice in una donna « ella ha aria » non
renzo, in aria di discorso, ora una, ora un'altra domanda.
aria,... tiravano fuori una carta geografica e una matita turchina.
.. tiravano fuori una carta geografica e una matita turchina. -darsi aria
figliuola solamente per due cose: l'una, perché tu rendi un poco d'
chiesa dipinse a fresco... una sant'eufemia con bella e graziosa aria di
della campagna antiebraica). -arianizzare una ditta, un'azienda: eliminarne 1
3-1-17: un forestiere grassotto e con una certa ariona di viso rubiconda e lieta
dato bell'aria alle teste laddove hanno una certa aria non molto piacevole, perciocché
questo senso diciamo: l'aria d'una canzone; bell'aria a belle parole
parte cantabile del dramma musicale, per una voce sola, o con intermezzo di cori
strumentale o misto, in cui primeggia una sola parte principale. marcello, 34
, e dopo un'aria della sonnambula una canzone calabrese, e poi un'altr'
componimento in versi che viene cantato su una data aria. buonarroti il giovane,
gli cagionava un'aridità di cuore, una secchezza di spirito, mai non provata sì
inf., 14-13: lo spazzo era una rena arida e spessa. m.
la vite, che pare a vedere una cosa arrida sanza liquore, producendo sì
pori. marino, 329: una parte si vede / frondeggiar, verdeggiar
lucentezza, un po'aridi, rivelavano una rapida cura quanto una facile dimenticanza.
aridi, rivelavano una rapida cura quanto una facile dimenticanza. cardarelli, 1-113:
tra i capelli. piovene, 2-122: una piana ondulata che corre intorno a perdita
dove vai che nel vento arido corri / una di quelle vie senza stagioni / dietro
asciutto, nervoso. — anche con una connotazione negativa: macilento, allampanato,
materia alla fantasia (uno studio, una lettura); poco variato, disadorno,
nel matematico. idem, i-573: oggidì una lingua per essere universale ha bisogno di
affari con domineddio, avrebbe dovuto possedere una meno arida voce. b. croce,
cennini, 32: ancor ci è una cagione che, usandola, può alleggerire
che arieggia, che si atteggia a una data posa, che cura di imitare
borghese? d'annunzio, iii-2-989: una sala rotonda, arìeggiante quella dal sanzio
; rendere, rammentare l'aspetto di una persona, di una cosa. baldinucci
l'aspetto di una persona, di una cosa. baldinucci, 2-3-44: la
, 70: le sue sembianze arieggiavano una pace e religiosa e quasi-celeste. faldella,
atteggiamenti, il modo di essere di una persona, di ricalcare stili artistici o letterari
addirittura. linati, 8-102: era una costruzione che arieggiava quelle semicircolari ridotte dell'
petto. nomi, 5-34: e pigliata una antenna ivi presente / arietan sulle botti
da un verme va a sbatterla contro una pietra, un tronco, un ostacolo qualunque
ariète2, sm. astron. una delle dodici costellazioni dello zodiaco, composta
negli assedi per abbattere le mura di una città o aprirvi una breccia:
mura di una città o aprirvi una breccia: era formata da un'enorme
trave, munita a un'estremità di una testa metallica, per lo più foggiata
solevan comunemente essere intagliate in forma d'una testa di montone, e si diceva
variazione di pressione che si verifica in una condotta forzata, quando in essa varia
la velocità del liquido; superando una certa intensità può provocare lo scoppio della
di acqua, allorché si disponga di una portata esuberante. = lat.
arietino2, agg. bot. di una varietà di cece, simile per la
cece, simile per la forma ad una testa di ariete. mattioli,
baldini, 4-61: una cert'arietta goliardica ha dovuto sempre spirare
in versi al quale può essere adattata una melodia: per lo più brevi e di
moderno, prima di compor l'opera, una nota distinta dall'impresario della quantità e
quando servono solo per suonare / con una foglia d'erba / ingenue ariette.
nel periodo franco-feudale, soldato appartenente a una guarnigione stabile, al quale erano assegnate
: qualunque arimanno o uomo libero porterà una causa davanti a noi prima d'essersi rivolto
s'insalano, e pon- gonsi in una infinita quantità di vasi, e portansi in
a pezzetti, con un contorno di una cipolla tritata in un piatto. idem,
; nel sommo arringo del quale dritta una donna, che per la fama era
e in aringo l'aveano messe l'una a lato all'altra. = dal
alberti, 292: me ne comprerei una [casa] ariosa, spaziosa,
il mare. paolieri, 2-57: una cantina magnifica, ariosa, fredda come una
una cantina magnifica, ariosa, fredda come una ghiacciaia. onofri, 133: i
la notte. idem, i-675: una vista ariosissima sulla valle del sabato e
dalle finestre della locanda. -di una costruzione con molte finestre, balconi,
quando l'ordine inferiore ha per sopraornato una semplice fascia, e la cornice la
. capaci di reggere davvero da sole una fabbrica tanto eccelsa ed ariosa. idem
. piovano arlotto, 175: era una mattina il piovano nella chiesa del carmino
arioso frate predicava uno giorno in una chiesetta... ed era entrato
; risultava dalla fusione del recitativo con una melodia simile all'aria, ma non
un arioso, era un lamento, una monodia..., simile a una
una monodia..., simile a una pura nudità dolorante nei suo proprio fulgore
gettando un'ombra cerulea, diafana come una luce; e quei candori e quelle
architettura dell'edi- fizio il fantasma d'una prodigiosa architettura ariostèa. panzini, iv-35
]: ansar0, nome volgare d'una specie di aro, la cui radice
disus. mangiare varista lessa: fare una cosa al contrario di come va fatta (
somiglianza della groppa del maiale con una spiga). arista1, sf
. spolverini, xxx-1-155: seguan l'una appo l'altra in ogni lato /
. fare l'aristarco; esercitare una critica severissima. b. croce
per ora egli non vuol essere che una specie di indovinello, e si vuol
i-22: rarissima cosa li pareva essere che una republica aristocratica... così a
l'onni- genio che sapea tanto conferire una irresistibile bontà alle plebee polpette all'aglio
è né democratica né aristocratica, ma l'una e l'altra cosa insieme; e
nobiltà. giannotti, 2-1-168: una repubblica non debbe inclinare nel regno,
stato de'pochi, o vero in una aristocrazia. b. cavalcanti, 2-33:
ministri, la massa de'quali è una repubblica. cuoco, 1-121: la forma
roma e di sparta, ed erano una parte minima della nazione; e tuttavia
monarchia è il riflesso, l'ombra d'una vita che fu. rajberti, 2-180
eccellono (in un gruppo, in una categoria, in una società) per
gruppo, in una categoria, in una società) per superiorità d'ingegno, di
tenere e ritonde. produce questa da una radice molti germini e lunghi sarmenti.
d'un dito:... l'una e l'altra ha di dentro il
, iii26- 265: il minar d'una torma di dannati nell'abisso sente più
i tuoi capelli, o filli, in una cistula / serbati tegno, e spesso
volgoli, / il cor mi passa una pungente aristula. marino, v-61: possa
, v-61: possa come virginio entro una cistola / d'una finestra in giù restar
come virginio entro una cistola / d'una finestra in giù restar pendente / se
dalla gente / non sento al cor una pungente aristola. = lat.
aritenòidi: cartilagini della laringe, collocate una per lato sulla parte superiore e posteriore
, sf. scienza dei numeri: è una parte della matematica. latini
arismetrica per due proprie- tadi: l'una si è che del suo lume tutte l'
eloquenza era fatta... d'una sorta di aritmetica superiore, per cui ogni
della forza che risulta dalla combinazione di una parte de'componenti la società, restando
frequenza cardiaca, quando pure essa conservi una ritmicità vera e propria, cioè un
cioè un eguale spazio di tempo fra una pulsazione e l'altra).
burlesco, perché ogni volta che ho preso una cosa sul serio, o prima o
marotta, 1-189: si trattava di una livrea arlecchinesca, tutta alamari e galloni
, balordo, ma non privo di una certa grossolana furberia, e si produceva
quali suol fare detto zanni in commedia con una scala a pioli, sopra la quale
tutto il resto; rimase inguauiata in una maglia di seta rosa che faceva somigliare
in rovina. palazzeschi, 3-31: sopra una poltrona dormiva placido un gatto,.
cattivo libro, comeché in italiano sia una cosaccia scritta molto bastardamente, perché il
per volta il carattere diabolico, finché una compagnia di attori italiani, che agivano
, uno degli oggetti fabbricati appositamente, una volta di ferro o di acciaio,
colle freccie ne'loro turcassi, e una spada lunga a difensione di loro
ti domandi, per due cagioni: l'una, che tu non sai quello che
sia un crocifisso ed el v'è una arme; va più là, alza el
): fece poi portar giù da una stanza a tetto tarmi da fuoco, da
machiavelli, 594: bandini, con una arme corta a quello effetto apparecchiata,
più valorose. manzoni, 41: una gente che libera tutta, / o fia
l'alpe ed il mare; / una d'arme, di lingua, d'altare
, / alma italia novella, / una d'armi di leggi e di favella.
cuoco, 1-147: le prime armi di una rivoluzione virtuosa doveano esser la prudenza e
antica stirpe, e per loro arme portavano una torre nella metà dello scudo dal lato
io ti dico: « spendine cento in una capella qua in santo marco »,
35): vi avevano fatto dipigniere una gran erode rossa, quali era l'arme
ho visto io, co'miei occhi, una grida con tanto d'arme in cima
arme un campo partito in linea retta da una fascia d'oro, il cui
. 10. il rovescio di una moneta recante lo stemma, l'insegna
accorrere armati, contro un pericolo, una minaccia. g. villani, 12-17
, e come se fossero uscite da una bocca sola, cominciarono gridare all'arme
arme: dare l'allarme; far sapere una cosa, propalare una notizia.
; far sapere una cosa, propalare una notizia. [sostituito da] manzoni
all'incirca l'importanza ed il diletto d'una confra ternita di battuti.
-armi e bagagli': tutto ciò che una persona possiede al mondo. -al figur
, e fuvvene feriti e morti dell'una parte e dell'altra. guicciardini,
il re. baldini, 4-190: una piazza d'armi da poterci manovrare dentro
pressoché vuoto,...: a una specie di piazza d'armi.
. d'annunzio, iv-1-415: ma una sera lo trovai in una sala d'
iv-1-415: ma una sera lo trovai in una sala d'armi; e là ci
se separatamente cucinarme / vorà mastro pasino una o due volte, / quattro o sei
spiegare la loro abilità come si spiega una bandiera nuova. ojetti, i-784:
cerco che in parte mi venga se non una donna, per lo cui amore i'
(45): dimostrava [michelangelo] una quantità di fanterie che per essere di
. davanzali, i-137: manda innanzi una mano d'aiuti, e guasta il paese
sospese tarmi, e si convenne dall'una e dall'altra parte, che ne'sei
militari alle truppe che si arrendono dopo una difesa valorosa, eroica. -passare per
un gentiluomo che porti tarmi, se una volta in un minimo punto si denigra per
gli onori militari, da parte di una truppa, di una sentinella. jahier
da parte di una truppa, di una sentinella. jahier, 225: la
fece d'arme e menò cortesìa per una sua donna con molte altre donne e
., piaccia a voi di donarmi una nobile grazia: cioè, che un torneamento
bocca: avere molta fame (essendo una lupa l'arme di siena).
8-21: l'arme di siena è una lupa: ed il mal della lupa
mal della lupa è inteso comunemente per una infermità, che fa stare il paziente
giov. cavalcanti, 155: aveva una corta armicèlla, con la quale non poteva
non poteva fare quella difesa che con una giusta avrebbe fatto. v
attraversa il petto, pendendo da una spalla e passando sotto l'altra
(e indica il portare un'arma o una sciarpa o un altro oggetto in modo
petto e la schiena, scenda da una spalla al fianco opposto). b
. b. giambullari, 1-3-402: una grossa catena a armacollo / la barba
firenzuola, 166: levatasi e messasi una sua vesticciuola ad armacollo, pian piano
, pian piano se n'andò ad una porticella secreta della sua casa. allegri
e non mai come un nome dinotante una cosa, non dinotando che un modo.
): staccata piu: dalla parete una carabina famosa quasi al par di lui,
il sacchetto brunastro. panzini, i-736: una delle guardie... teneva una
una delle guardie... teneva una carabina ad armacollo. negri, 2-559
, 30- 203: qualcuno perfino con una fisarmonica ad armacollo. paolieri, 2-150
novemcinctum), caratterizzato dalla presenza di una corazza che gli copre il dorso e
armario. ser giovanni, 27: trassene una bella coppa d'oro ch'era in
, 826: poi trasse d'uno armario una cassetta: / dentrovi pane, bicchieri
né lavoro per l'indomani, la è una cosa assai amara. nieri, 323
, 323: biroldo prestamente tira fuori una zuppierotta che avevano preparato lì in un
senza ornamenti, farebbe pensare naturalmente a una stanza di guardaroba. idem, i-132
delle assi, che si chiude in una sola imposta generalmente, la quale dalla
mezzo a un certo tempio v'ha una macchina di legno,... la
regola, apriva l'armadietto, si tagliava una fetta di pane. -ant.
lami, 2-28: da questo o quello una volta posseduto [il manoscritto],
cioè affibbiarne le maglie, e fare come una veste a màn dorla,
, fa le alabarde e le picche di una misura ordinaria. garzoni, 1-460:
martini, 1-1-181: appresso di questo una stanza per le legna,...
stanza per le legna,... una munizione ovvero ricettacolo o armamentario, dove
complesso degli strumenti necessari allo svolgimento di una professione, al compimento di un'attività
: la morale, la pedagogia, in una parola tutto il grosso armamentario dell'educazione
ed all'uopo ascoltata e potesse iniziare una politica coloniale. -figur. b
, degli attrezzi necessari al funzionamento di una macchina, di uno strumento, di
ecc. -in particolare: attrezzatura di una nave, di un aeromobile. cavalca
. serdonati, 7-342: si levò una subita fortuna con tanta violenza, che
già dall'anno scorso...; una cugina... gli prestò le
. 5. marin. personale di una nave o di un'imbarcazione. -il
. milit. il complesso delle armi di una nave da guerra. =
scudo, e la destra mano arma una lancia. berni, 14-75 (ii-26)
la fila dei denti eguale e schietta, una di quelle forti chiostre che spesso armano
figur.: a indicare la forza di una passione, di un sentimento, che
il paese e me ne feci rilasciare una copia. -per simil.
11. marin. provvedere un bastimento, una nave da guerra, di tutto ciò
della giudecca / di ben dugento armarono una barca, / gridando, ripariamo a
tempo si dovea di tutto punto armare una galea. caro, 8-122: così dicendo
. 12. archit. disporre una struttura provvisoria a sostegno di elementi costruttivi
fare [la cupola], tutti in una sentenzia dicevano: come s'armerà?
. 14. tecn. armare una strada ferrata: corredarla delle soprastrutture occorrenti
-al figur.: farsi forte di una virtù, di una qualità morale.
farsi forte di una virtù, di una qualità morale. dante, inf.
sig. n. s'armi con una lunghissima pazienza e sofferenza. barelti, i-116
volersi armare di tutta la pazienza e di una buona dose di sottomissione. 19
azione, a sopportare un pericolo, una calamità. laiini, rettor.,
armi, prepararsi a combattere; adottare una politica di armamenti. caro, 2-1-176
partì del porto della città di napoli una armata di settanta galee. cantari,
foce / di molti e grossi legni era una armata. guicciardini, v-83: sollecitava
esercito., si condanna dai puristi come una provenienza francese. bisogna dire che la
4-467: sul nastro diritto della strada una colonna interminabile di macchine avanzava lentamente;
co'danari delli re di spagna fatta una armatèlla. botta, 5-452: lasciava
occorre alla difesa o all'offesa (una fortezza, una nave da guerra,
o all'offesa (una fortezza, una nave da guerra, ua corpo di
, con alcuni legnetti armati là andatone una notte e tacitamente colla sua gente nella
e vi è connessa per lo più una sfumatura ironica, grottesca). -anche al
.: e indica la difesa interiore di una virtù, di una dote morale.
difesa interiore di una virtù, di una dote morale. boccaccio, i-77:
] in ogni modo, se da una ostinata ed eccessiva forza non gli è tolto
. manzoni, 198: cosa sarebbe infatti una scienza fondata su un principio, e
mano sinistra agli occhi, armati d'una grossa lente, della marchesa. ojetti,
cena] seguiva france dovunque, armato d'una macchinetta fotografica. civinini, 1-292:
, pronto ad affrontare un pericolo, una prova morale, una situazione diffìcile.
un pericolo, una prova morale, una situazione diffìcile. boccaccio, dee
2-50: due chiatte erano ormeggiate a una corta banchina armata di travi fradicie
di spine, di aculei, di una corazza protettiva (insetto, pesce, crostaceo
sorta di pesce armato, e sopra tutto una sorta di pesce minuto che chiamano cuta
-per simil. alvaro, 9-481: una bambina... stava sdraiata in una
una bambina... stava sdraiata in una posizione innaturale, ingessata fino al collo
ingessata fino al collo, armata come una crisalide; dalla ingessatura a collaretto veniva fuori
bellico, semovente, blindato, con una torretta girevole fornita di cannoncini o di
. boccaccio, i-221: già dall'una delle parti del prato si sentiva il
-neutralità armata, pace armata: quando una nazione rimane sul piede di guerra,
chi, in tempo di guerra, armava una nave da corsa. magalotti,
da corsa. magalotti, 7-147: una ricca nave inglese, predata ultimamente da
, ii-390: e negli angoli tra una fila d'alabarde tre armature, ritte come
: mio padre e io scendevamo per una strada deserta; lui era altissimo,
che gli arrivavo appena al fianco, ero una recluta. calvino, 3-12: il
cavaliere dall'armatura tutta bianca; solo una righina nera correva torno torno ai bordi
ai bordi. -corazzatura (di una nave, di una batteria).
-corazzatura (di una nave, di una batteria). tommaseo-rigutini, 393:
come un segno di consacrazione, e una salvaguardia a un tempo, come un'armatura
morire per propria volontà faccia d'uopo una bella armatura di coraggio. d'annunzio
16-iii-175: tra'congiungimenti dell'armadura d'una locusta di mare, trovai appiattato un
faticar di muratori. civinini, 1-347: una decina di operai sta inchiodando le assi
: è come rivedere la facciata d'una casa dopo, che han tolto l'armatura
. 7. ossatura, scheletro di una macchina; struttura essenziale di un oggetto
ciòcia toglieva d'apprezzare al giusto merito una delle parti che maggiormente temono il confronto
9. marin. attrezzatura di una nave. guido delle colonne volgar.
assalti, incontanente a'pensati mali pone una di voi, acciò che 'l
. montecuccoli, 1-162: si fa una buona fronte d'uomini scelti; e
da quella furono fatte, furono non di una gente pri vata, ma
ornato di arme, di stemma (una bandiera, una gualdrappa). armeggiatóre
, di stemma (una bandiera, una gualdrappa). armeggiatóre, sm.
cascò in mezzo a noi la notizia d'una malattia. beltramelli, i-640: sorrideva
armeggione, chi nell'adoprarsi intorno a una cosa s'avviluppa e ci perde il tempo
2-58: malfido appoggio ed insidioso di una minoranzucola armeggiona e chiassona. soffici,
ricettario fiorentino, 1-35: l'armel è una spezie di ruta salvatica,..
salvatica,... la quale da una radice produce più fusti colle foglie più
. ermellino. cantari, 31: una cerva sì prese, / ch'era più
fiori et l'herba, / seguendolo una fera aspra et superba, / mi
machiavelli, 836: vidi sopra una trave un armellino, / che non vuol
be- stiuola sia lussuriosissima, nondimeno in una cosa è meravigliosa, che nella fin
natura. f. negri, 121: una pelle di armellino in questa lapponia non
l'armenia... ne produce una pietra nominata dal nome della regione, del
dà al peso della duodecima parte d'una oncia, giova ai malinconici e a
). bot. ant. albicocca (una volta: susina armenìaca o armònica)
de'cristiani armeni di ciolfa, dove una volta io lo vidi far quasi il maestro
: [alla biblioteca federigo] v'unì una stamperia di lingue orientali, dell'ebraica
un tempo / ferino latte, e balia una d'armento / ancor non doma e
. gruppo, schiera di persone (con una connotazione dispregiativa). pirandello,
annunziano lo spirito armigero degli abitanti di una volta. d'azeglio, 1-144: mio
ad apparire, raffiguravano l'italia come una bella donna, con un elmo irto
(in genere dieci, intorno a una sfera centrale), disposti in modo
tra il polo artico e antartico de una di queste sfere armiilari. galileo, 751
su tutto il teatro della guerra o su una parte di esso; cessazione di ogni
della iole a otto... tra una settimana doveva partire per le regate di
(nel senso di 'equipaggiare * una nave). armòfane, sm
non significa altro nella lingua greca, che una composizione o vero concordia e convenienza di
le loro armonie si svolgevano per movimenti d'una nitidezza incrinata, archi lievi di suono
idem, v-280: la bellezza è una specie d'armonia visibile che penetra soavissima
da pause eguali. idem, v-1-285: una rondine grida disperatamente sopra un'armonia cupa
e di campana. alvaro, 2-95: una lunga armonia scrosciante si levò dall'attiguo
delle parole in un verso, in una pagina di prosa, in un discorso,
vocali (e ne deriva il senso di una risoluzione della parola in perfetta consonanza
dolcezza ed armonia che risulta più d'una che di un'altra. bembo, 2-44
auditiva, di un evento, di una situazione; onomatopea. cesarotti,
: la bellezza non è altro che una ordinata concordia e quasi un'armonia occultamente
cristoforis, conc., ii-745: una terza unità emerge bensì indispensabile tanto alla
violette e bianche... mettevano una gaiezza viva per l'aria in armonie varianti
armonia. onofri, 63: se una luce d'armonia sovrana / redime il sangue
del senso tonale (per cui in una scala di suoni alcuni presentano un senso
, la modulazione (o passaggio da una tonalità di suoni consonanti a una di
da una tonalità di suoni consonanti a una di suoni dissonanti e viceversa), ecc
cose ordinarie. garzoni, 1-482: una mistura fatta di verderame, sale armoniaco
i-485: lo ammoniaco è il liquore d'una ferula, che nasce in libia,
l'uomo è mirabilissimo, considerato come in una forma la divina virtute tre nature congiunse
insieme leggermente toccata da un altro in una delle divisioni aliquote delle parti di corda
assai usato nel '700), composto da una serie di piccole lastre o coppe di
piccolo e popolare strumento musicale formato da una scatoletta di legno piatto con fori chiusi
2-168: si sentiva anche il rumore di una comitiva, intorno, un suono di
dei suoi denti di neve trae da una curva fetta di cocomero, come da
cocomero, come da un'armonica, una mezzaluna di suoni verdi e rossi.
3-19: dal colle tira fuori di tasca una piccola armonica. pasolini, 62:
eccitano le vibrazioni sonore nell'aria mediante una fiammella di gas idrogeno circondata da canne
. d'annunzio, iv1- 569: una sovrana pace vi regnava e pareva diffondersi
.. tornava ad ogni tratto con una persistenza crudele; si allargava, dominava
tragica. idem, iv-2- 156: una suora salì su l'organo. subitamente dalle
le cose. buzzati, 4-325: era una musica moderna però diversa dal tipo che
, e nello stesso tempo riusciva a una massima evidenza. -cassa armònica: cassa
, 14-105: il suono rauco di una rudimentale cassa armonica traversata da un mozzo
essere destato dalla sua inerzia; mettendovi una mano intorno come una cassa armonica faceva
inerzia; mettendovi una mano intorno come una cassa armonica faceva un suono profondo,
. che è dotato di buona acustica (una sala, un teatro, ecc.
stanze risuonavano, e da ogni letto usciva una maledizione. 3. figur
accordo con qualcosa, che risponde a una condizione, a una convenienza ideale;
che risponde a una condizione, a una convenienza ideale; di proporzioni perfette.
? -medio armonico: termine medio in una proporzione armonica. viviani, vi-14
1-107: ha egli [il tempio] una sola navata con dodici cappelle armoniosamente scompartite
ed armoniose [le cetre] come una volta, ma querule e sconcertate. muratori
, nell'armonioso fruscio del motore, una breve incrinatura, un aspro grattamento che
incrinatura, un aspro grattamento che durò una frazione di secondo. 2. che
non è più soltanto lo specchio di una brigata che di nuovi uomini e cari
mai sieno nati. palazzeschi, 4-7: una città molto graziosa e bella circondata strettamente
voluto, premendo sui pedali, aprirmi una botola e spro fondare sotto
mus. applicare un contesto armonico a una melodia, musicare secondo le teoria dell'
armonico delle parti in un tutto, di una persona con l'ambiente, di forme
femm. -trice). chi armonizza una melodia, un tema musicale.
sf. mus. l'armonizzare (una melodia, un tema musicale); l'
, il modo con cui è armonizzata una melodia. 2. concordanza,
che vai cinquecento doble, in una camera amesata a paragone del letto, con
battello in procinto di salpare per una lunga campagna. idem, 19-73: appena
: fiero arnese di guerra, alta una rocca / quinci sovrasta agli umili abituri
, col suo tubo di latta appeso a una spalla. negri, 2-995: era
madre in un arnese indescrivibile, con una barba ispida e lunga di non so
settembrini, 1-57: lo trovai fra una dozzina di giovani in una stanza dove
lo trovai fra una dozzina di giovani in una stanza dove non era altro arnese che
passione. deledda, iii-926: ecco una fila di lumi di ottone, e
disfatto con appoggiati arnesi rurali come in una parabola del nuovo testamento. jahier,
io ho già veduto / solo d'una canzone / pegiorar condizione; / che già
: vagò di terra in terra come una bestia inseguita, morì di mala morte,
, non gli date retta, è una cattiva lingua, ecco che cos'è,
m. cecchi, 1-2-306: era una povera / fanciulletta figliuola d'una vedova
: era una povera / fanciulletta figliuola d'una vedova, / che stava a casa
averle in pugno pronte e diritte come una spada sola. viani, 14-191: era
mettersi in condizione di poter fare una data cosa. firenzuola, 101
apice appena ingrossata per la presenza di una ghiandola che secerne sostanze aromatiche: le
. collodi, 627: [una] frase rinfrescante e sedativa appli
* tarmica (che corrisponde a una pianta diversa: vachillea ptarmica e vartemisia
malvagio notrimento. burchiello, 85: togli una libbra e mezzo di castrone /
ottimo, i-358: altri predicono in una spalla di agnello ed è appellata arnomanzia
giallo a forma di cartoccio, avvolto in una spata. landino [plinio]
per gli arabi nel tempo del paganesimo una fonte di ricchezze. parini, giorno,
maturità che in certi momenti l'assomigliava a una giovinezza troppo a lungo macerata nel fortore
, 2-44: aromi a zaffate, d'una dolcezza amara, venivano dal traboccante rigoglio
, 10-29: stropicciavo fra le dita una foglia di geranio per sentirne l'aroma
, un triste aroma, come d'una resina d'erba. -figur.
insolito volesse ai nostri aromatari pronosticare una straordinaria abbondanza,... io credo
.. è fatta in foggia d'una mandorla fresca, con la buccia verde liscia
un ramo fu potato, là dov'è una ferita resinosa, una piaga aromatica.
, là dov'è una ferita resinosa, una piaga aromatica. negri, 2-696:
. preparato, insaporito con aromi (una pietanza, una bevanda).
insaporito con aromi (una pietanza, una bevanda). viani,
della famiglia cerambicidi, che comprende una sola specie italiana: varomia moschata,
. andrea da barberino, 1-93: una gentile damigella sonava dinanzi da loro un'
da loro un'arpa, e cantava una canzona d'amore. ariosto, 7-19
più bassa dell'arpa di mamma dava una vibrazione lunga, terribile. luzi,
nel secolo xvii, che consta di una cassa armonica, sulla quale sono tese
corde unisone, le quali, mediante una corrente d'aria che vi passa sopra
armonici. serra, ii-404: è una di quelle anime che sono in mezzo
. la poesia lirica in genere, o una particolare corrente poetica. battista,
soprattutto presso i popoli orientali, simile a una spada falcata, dalla cui lama sporgeva
. 3. mus. cantare una melodia, facendo soverchie fioriture.
movimento rapido e convulsivo, dovuto a una violenta contrazione dei muscoli estensori dello stinco
le note si percuotono non insieme, ma una dopo l'altra, successivamente.
agilità della voce, consistente nell'eseguire una serie d'arpeggi. 3. sm
ad arpeggio di un accordo o di una serie di accordi. arpeggiatóre, agg
. modo di eseguire un accordo toccando una nota dopo l'altra, come sull'
si componeva. ungaretti, i-60: una volta / non sapevo / ch'è una
una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque / perfino / la
leva verticalmente, fino a torreggiare in una suprema luce, come una nuvola. vittorini
torreggiare in una suprema luce, come una nuvola. vittorini, 1-82: gli
giardini pubblici allungo la mano ed eseguo una specie di arpeggio sulle sbarre fuggitive.
berni, 166: ora eccovi dipinta / una figura arabica, un'arpia, /
viene a mezza la montagna, si sale una scala fatta per forza, ed anco
bandello, 2-40 (ii-20): una giovane... la quale di sonar
, uomo vecchio, restando nella città una sera, le nostre fanciulle lo trattennero dicendogli
coperchio d'un arpicordo, mentre rovistava una bottega d'anticaglie. e. cecchi,
ma pirro risplendiente in arme, tolta una mannaia a due tagli, e'taglia le
al malmantile, 151: arpione è una specie di chiodo uncinato per uso di
ferro pendente. beltramelli, iii-1118: una vecchia dalla voce stridente come l'arpione
d'arpioni, e a ogni arpione era una candela accesa. novella del grasso legnaiuolo
, 3-191: all'alba, come per una misteriosa intesa, tutte le falci furono
la voglia, o il desiderio d'una tal cosa... il detto vien
sm. tecn. meccanismo costituito da una ruota dentata a sega, su cui l'
modo che la ruota può girare in una sola direzione (si impiega per impedire
lias), le cui conchiglie presentano una carena liscia o granulosa, mentre
attrezzo di ferro uncinato, provvisto di una lunga corda o cavo (con cui si
1-186: gli arrabatta dietro... una piccina bionda e celeste che tira le
dal caldo; dal dolore; da una passione: provarne con violenza i morsi
notte v'arrabbian la gola / con una sete perversa e bestiale. anguillara, 8-370
, a morire disonorata, arrabbiata come una cagna. deledda, ii-740: e
i-189: ti farò vedere la piazza dove una volta ho fermato un cane arrabbiato mettendogli
., 30-79: dentro c'è l'una già, se l'arrabbiate / ombre
cattedra di bologna, non posso contenere una irritazione nervosa, quando ci vado. figurati
ii-70: ma quando riparti, ti danno una stretta di mano arrabbiata e cordiale come
con due arrabbiati baffetti color cenere in una faccia collerica. fracchia, 733:
a un panino imbottito, guardando religiosamente una bottiglia sturata di pessima birra. papini
e sta a indicare l'eccesso di una qualità, di una caratteristica. manzoni
l'eccesso di una qualità, di una caratteristica. manzoni, pr. sp
faccia del sole, alternando ogni momento una luce arrabbiata e un freddo buio.
contorcersi, divincolarsi (a somiglianza di una biscia). viani, 19-644:
ragni infelici con sei occhi ad arraffare una mosca. fagiuoli, 3-6-205: ateste
qualche cosa. papini, 20-13: una canaglia avventuriera e fortunata aveva arraffato,
loro fine, ma sono poeti per una cieca imitazione, non per intendenza architettonica
dorso della bestia e colui mi aiutava con una mano, dicendo che non avessi timor
irrefrenabile desiderio di moto; allora saltava una fratta si arrampicava su per gli alberi
domanda l'aiuto e va per mezzo di una ruota dentata. negri, 2-738:
: a fianco degli ulivi s'arrampica una straducola: dove ai miei occhi finisce,
trenino], ridiscende come giù per una scala, si dimena da tutte le
faticare, darsi d'attorno per raggiungere una buona posizione sociale. baretti, ii-80
. 5. sport. compiere una ascensione alpina; superare una salita,
. compiere una ascensione alpina; superare una salita, nelle gare ciclistiche. 6
2. figur. disposizione secondo una linea ascendente. loria, 31:
in alto il disegno n'era continuato da una arrampicata di grossi fori predisposti per la
roccia o ghiaccio. -superamento di una salita, nelle gare ciclistiche. -arrampicata
in cima a un luogo elevato (una casa, un paese, che par aggrapparsi
, un paese, che par aggrapparsi a una altura, con difficoltà, in precario
. cecchi, 6-228: si svoltava in una sorta di viottola padronale arrampicata a zig-zag
idiota nuotava come un cane, tra una pioggia di sassate che gl'impedivano di
un bruco, a onde, mentre una genterella la seguiva arrancando svelta svelta su
per la costa. pea, 7-101: una delle bestiole, che par ferita,
non era più la travolgente galoppata di una volta. landolfi, 1-53: senza uno
dato punto; sforzarsi per uscire da una cattiva posizione. deledda, ii-938:
deledda, ii-938: vaneggiando parlava sempre di una fontana sui monti, una sorgente d'
sempre di una fontana sui monti, una sorgente d'acqua fresca intorno alla quale
un prigioniero, stretto alla stiva di una galea, non avrebbe potuto arrancare con
tommaseo [s. v.]: una gagliarda arrancata data da tutta la ciurma
. varchi, 18-2-17: in una delle quali storie era figu
città di genova, e nella destra teneva una spada ignuda arrancata. arranchìo
. (arrandèllo). stringere con una fune, legare stretto. -anche
20-2 (ii-141): e con una vitalba cinta stretta / arrandellarsi come un
tronco come pratico: / dette a rinaldo una percossa pazza, / tanto che cadde
faccio della mia vita torchio per mangiare una boccata col mi'onore. idem,
trovo ragionevole il gradualismo nell'attuazione di una eventuale federazione europea. palazzeschi, 4-200
, perché gli uni si son presa una porzione grossa, gli altri sono rimasti
: su somacal tutti si arrangiano; è una festa quando viene ripreso: ora ci
ordin non ci fu mai che d'una proda / del letto suo volesse altrui servire
venti. pulci, 27-35: ed una lancia ad un pagano arrappa.
: e subito alzatosi, e acchiappatolo per una falda del farsetto, tirava forte
): e tosto levatosi, e arrappatogli una falda del farsetto, tirava a
foglio. bisticci, 3-18: fece arrecare una borsa che aveva piena di fiorini.
jacopone, 1-94: giustizia ci arreca una virtude / la qual molto bisogna a
378: ho trovato... averne una parte al tutto taciuta e quell'altra
occhi la marina, le colline e una regione grandissima, sì arreca medesimamente grandezza.
un gran trionfo. vasari, iii-598: una statua di marmo... gli
giorno a venire fosse per se stesso una sorpresa festante, e potesse arrecarmi dei
,... arrecandosi a lode una cosa sì brutta. 4.
indurre, spingere, ridurre (a una determinazione, a una condizione morale o
ridurre (a una determinazione, a una condizione morale o fisica).
vostro giovanni vi stia sempre avanti con una rosta in mano, a farvi vento.
96: fu non so dove o quando una bertuccia, /... /
/... / e da una gazzerotta addomandata, / com'ella s'arrecasse
le terre] per non arrecarsi addosso una nuova guerra. -arrecarsi a memoria
papa convenne senza molta causa a fare una guerra in italia, ed arrecarsi per
: comandò che... fosse arredata una ricca navicella, coperta d'uno vermiglio
un appartamento. ojetti, ii-717: arredare una casa con mobili e oggetti antichi o
scelta e alla sistemazione degli arredi per una determinata rappresentazione teatrale, o per un
aperte sulla corte. l'arredo è di una semplicità monacale. 2.
3. marin. attrezzatura (di una nave). g. villani,
il dorso. deledda, ii-1077: una barca chinata sull'acqua pareva una casa
ii-1077: una barca chinata sull'acqua pareva una casa di legno con gli alberi giù
sembrava uno scudo insanguinato, e l'arreggipolsi una lancia in resta. =
arrembàggio, sm. assalto a una nave nemica dopo averla abbordata,
a spintoni, poveri e ricchi, come una turba rivoluzionaria andrebbe all'arrembaggio di un
[arrèmbo). abbordare e assaltare una nave nemica, andare all'arrembaggio.
biato di forma, s'era arrembata da una parte, sbasandosi: crollava giù
, i-426: mi sono trovato davanti una fila di vagoni trainati sui binari,
sui binari, non... da una locomotiva ma da due cavalli, a
andava lungo la battima del mare con una sturma di cani di tutte le razze,
tutto il giorno si vede accadere in una barca che, scorrendo velocemente, arreni
secco o, traslato, il rimanere una persona, un discorso, un affare
un affare: per un impedimento, una grave contrarietà). - anche intr
2. forma di appalto privato per cui una persona si impegnava all'amministrazione e alla
affari altrui con l'obbligo di corrispondere una rendita annua determinata. = spagn.
darsi per vinto (di fronte a una condizione contraria, alla superiorità, alle
al secondo intoppo. algarotti, 3-296: una regione ricavata dal gusto e dalle maniere
. piegarsi, flettersi (un ramo, una giuntura, ecc.).
e spande i tralci; o scapigliati con una certa maestosa incoltezza, o intrecciati e
che non ha d'osso se non una parte, la quale in tutti gli
osso giammai, ma è sempre d'una arrendevolissima e cedente membrana. salvini,
si presta (a un ufficio, a una funzione); che si può adattare
i giovani poco arrendevoli e turbolenti ad una sempre crescente docilità. nievo, 498
moravia, v-97: feci male ancora una volta a mostrarmi arrendevole, perché,
giorno -gli si rivelò la esistenza di una terza donna barberina, ma cara,
,... con un garbo, una mossa indolente, una finta arrendevolezza.
un garbo, una mossa indolente, una finta arrendevolezza. 2. figur.
, che questa proposta non era soltanto una dimostrazione di affettuosa arrendevolezza; in realtà
tenero, malinconico, per cui « soltanto una donna » poteva intuirne l'arrendevolezza e
. botta, 6-i-89: ne nacque una sospensione ed arrestamento totale di ogni negozio
parte ne lassi, / o prendi l'una, o rendi l'altra, o
silenzi ti fanno arrestare il cuore finché una voce non li rompe. sbarbaro, 1-21
. trattenere, far indugiare, costringere a una sosta; impedire, contrastare, ostacolare
gli arresta. idem, ii-39: ardì una vedovella di por freno a traiano,
se poi per disgrazia sei arrestata prima di una risoluzione qualunque di'francamente la verità.
i-372: se si accoccolavano a passare una notte sull'uscio di una chiesa,
accoccolavano a passare una notte sull'uscio di una chiesa, le guardie le arrestavano.
, 7-4: [il re] in una notte fece prendere in persona e arrestare
i-192: tal sarebbe il caso di una nave carica di biade, che venisse
possiam lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione. [ediz. 1827 (
era grandissimo favellatore... cominciò una novella che non venia meno. uno
un'altra di queste rintoppa, / ed una lancia arrestata gli accocca. boiardo
, di un'attività, di una capacità, di uno svolgimento o
prevaleva. negri, 2-811: ricordo che una volta caddi a terra di peso,
. 3. provvedimento per cui una persona viene privata della libertà personale da
a carrara non venne mai. venne una volta il re, ma il suo arrivo
arresto venne tradotto, per mezzo d'una vettura pubblica, al deposito delle carceri
esige: tal sarebbe il caso di una nave carica di biade, che venisse
7. meccan. dispositivo che fissa in una prede- terminata posizione un organo di macchina
. sport. sospensione dello svolgimento di una gara da parte dell'arbitro, per punire
da tórre a un bisogno il capo a una pescaia, e farvi anzi, chi
ritardo, indugio, ecc. è una gemma curialesca, asinesca. pare impossibile come
deciso di attendere l'esercito invasore su una linea arretrata che proteggeva la ferrovia principale
circondata di piante, che sta, come una vecchia dama in poltrona, con la
arretrato: di un giornale, di una rivista, pubblicato tempo addietro, a cui
che è scaduto d'un'entrata, d'una rendita, d'un fitto.
costui, con la bracciaiuola li diede una grande batacchiata su le spalle, dicendo
asino. giusti, i-440: spingerò costà una specie di cavallo dell'apocalisse a suon
; ma era niente, stava come una pietra in mezzo la via, sfinito
19-487: il verro scattò fuori come una palla, si arribisciò sulla terra, la
ingiustamente per il fatto mio; datemi una quota del mal tolto ed io vi
quale si aumenta artificialmente la concentrazione di una determinata sostanza in un materiale greggio,
] il fine di coloro che muovono una guerra, di arricchire sé e impoverire
4. figur. adornare; conferire una bellezza più ricercata e preziosa. —