quei turchi, che, vivendo in una sceleratissima impietà, anco nelle cose profane
: non fu che un primo passo in una strada d'ab- bominazione e di sangue
: aveva i sensi come flagellati da una abominazione che fosse entrata nella sua casa.
della idolatria. passavanti, 179: una saetta gli entrò per la bocca, colla
me abominevoli. panzini, ii-191: una fanciulla nella età in cui gli angeli
, i-538: gli pareva di commettere una cosa troppa cattiva, quasi abbominevole. bacchetti
verri, i-200: oserà mostrare abbominio per una azione malonesta, sebbene applaudita dal volgare
: sposare fuori era cosa scandalosa, una ragazza di pantegaccia, abbominio.
altro che, dopo grande abbominio dato a una sua sorella, la trovasse poi senza
luoghi e a caso ritrovandosi insieme quasi una compagnia di predatori, prendessero la stanza
pochi indi aborigeni... sono una razza moritura. = voce dotta,
, rappiccolito, così che il regno acquistò una certa persooriginariamente. nalità che
abbraccia, indi t'abborre 237: una giovane si conservi illibata... per
conservi illibata... per forza di una e parte. artale, iii-406: e
disus. ripugnanza, aborrila rivoluzione per una ragione, l'abonono per un'altra.
: un amore sviscerato a tutto una gran voglia di fuggirsene via.
cala d'alto. gelli, 312: una dello stato presente. lambruschini, 1-240
che convertiamo l'aborrimento del male in una personale av s'incontra nel
ch'è peggio, giudei, cioè di una gente allora al mondo abbiettissima, e
han fatto tutto a un tratto abortare una cavalla gravida. = lat. abortare
550: chiunque... istiga una donna incinta ad abortire, somministrandole mezzi
vantaggio. c. gozzi, i-340: una infelice astuzia... fece abortire
. di obbligar tutti gl'individui d'una nazione a lasciar abortire le loro idee
rincagnato, adunco e camuso tutto in una volta, era un nodo gordiano di
6-98: al sinestro lato del quale pendea una bella tasca d'un picciolo cuoio di
. targioni tozzetti, 1-253: in una pianta di grano grosso, ho trovato
abortivo: cura medica intesa a interrompere una malattia agl'inizi. -pratiche abortive,
che avete fatto un abortivo, non una figura perfetta. -nel linguaggio scritturale
aver figli, il suo viso riprese come una luce di giovinezza. -abòrto
mi creava; io sono / d'una furia l'aborto. papini, 21-224:
principio (si dice quando nel narrare una cosa ci si rifà alle origini
vedere, in generale appeso al collo con una cordicella, un fogliolino di carta,
cordicella, un fogliolino di carta, o una piccola piastrina di metallo, con su
panzini, iv-3: oggi dicesi abracadabra una specie di indovinello o giuoco di parole
leggi longobardiche, e sostituire ad esse una nova legislazione? tommaseo-rigutini, 86:
gli ebrei, come finalmente sofferto per una legge promulgata, benché poi abrogata da
nulla è più durevole del provvisorio, e una legge abrogata potrà tornare, ma sospesa
-abrogazióne tacita: il venir meno di una norma giuridica per incompatibilità con le norme
manzoni, 1030: il progetto portava una espressa abrogazione di tutti i privilegi.
andamento semicircolare o poligonale, coperta da una volta a calotta (catino); chiude
di firenze, si vede un tondo con una pecora o agnusdei a basso rilievo
è rimasta in piedi; e v'è una grande madonna di mosaico, sola,
separata dall'abside di questa solo da una stradetta lastricata che pareva un cortile.
fa l'absin- tite, cuocendo una libbra di assenzio pontico in quaranta
vocaboli absoleti che, per esserno venuti una volta in uso e proposito d'un scrittore
di brighe: taluni brigano per aver una carica; altri perché si dia a
di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità [ecc
tutte le facultadi. 5. abusare una donna o di una donna: farle
5. abusare una donna o di una donna: farle violenza, usarle affronto
, intimorito. fucini, 14: una sera trovo su'padre, e mi dice
. fra cherubino, i-120: una consuetudine di mala corruttela e abusione è
2. gramm. uso d'una parola in senso improprio, per fibre
altra femina è mal fatto, è una abusiva corruttela, e mala usanza.
mai. citamente; chi esercita una professione abusivamente (senza il titolo o
facilmente. boccalini, i-295: fecero una molto lunga ed esatta instruzione di molti
dell'oggetto abusato, argomenta in esso una qualità opposta alla propria. tommaseo,
: quella certa molle tolleranza che è una delle più amabili qualità dell'aristocrazia quirite
iii-501: per non andare incontro ad una accusa anche giudiziaria di abuso di titoli
e rosse de l'acacia, senza vento una si toglie. pascoli, 26:
gremita, impe netrabile come una sfera, densa d'un'ombra fresca e
: che il boccaccio fa dire a una giovane palermitana. acantàcee, sf.
) senza fumo-, ma solo d'una qualità per la caccia. i militari dicono
. chim. resina balsamica estratta da una pianta australiana, la xantorrea hastilis.
il tristo si accostò a più d'una di queste signore, e se alcuna avesse
: alli di sopra mentovati rimedi corrisponderà una buona dieta e regola di vitto, con
, e pensavo a te come a una santa, soave, pura, fresca e
d'annunzio, iv-1-141: erano vele d'una tinta indescrivibile, sinistre come le insegne
navigli che portassero cadaveri di appestati a una qualche maledetta isola. malaparte, 10-42:
che cosa è l'amore, salvo che una certa vita, alcuni due accoppiante,
animo questa mattezza d'appetir sì avidamente una cosa, e insieme d'aborrir quell'unico
], un favo di mele in una tazza d'oro. bartolini, 15-m:
, che loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'
donna mora di quel paese, che d'una bianca di portugallo e pare, in
che ad ogni virtù conoscente sia congiunta una virtù appetitiva. tasso, n-iii-991: l'
l'anima nostra ha due porzioni; l'una ragionevole per se stessa,..
per dominare il popolo, volevano muovere una guerra non necessaria. idem, 779:
l'animalità predominasse, la dipinse come una bella bestia in cui... gli
basso appetito. panzini, iii-258: [una infinità di pubblicazioni] contribuiscono per loro
considero anch'io, l'amore come una / garanzia della specie, ho in vista
appetiti si risvegliavano nel suo sangue con una straordinaria violenza. cardarelli, 1-63:
ha a nutrire, la fa diventare una cloaca e una via per sodisfare allo appetito
, la fa diventare una cloaca e una via per sodisfare allo appetito e al
in fame, e la fame in una ghiottissima ingordigiaccia trangugiatoria. note al malmantile
4-50: qui la donna sfodera a tavola una tale autorità, una tale iniziativa e
sfodera a tavola una tale autorità, una tale iniziativa e un tale appetito che
da un appetito formidabile non avevo lasciato né una briciola di pane, né una pallina
né una briciola di pane, né una pallina di zucchero. -per simil.
. appetito canino: malattia caratterizzata da una fame eccessiva, patologica. bencivenni [
il mondo era allora per me tutta una appetitosa vivanda. bacchetti, i-389:
se c'è o non c'è una ragazza. [ediz. 1827 (187
16-vii-34: mandai a vs. illustriss. una lettera... mi faccia il
marchiana del mutamento di luogo fatto da una stella. salvini, 34-40: e sono
a te. nievo, 244: una volta o due gli usò una qualche attenzione
244: una volta o due gli usò una qualche attenzione, poi se ne astenne
codeste scoperte furono un nulla appetto a una che feci in quel medesimo tempo,
forma regolare, derivata dalla divisione di una zona più ampia). tommaseo
appezzamento di terra chiamano i contadini toscani una piccola estensione di terreno distinta dalle altre
e in coltivi, sembra più che vera una campagna-modello esposta sotto vetro.
lambruschini, 1-86: quella inclinazione d'una verso un'altra anima,..
son più gagliarde, tanto sogliono richiedere una forza più gagliarda, che le maneggi
appianare, tr. rendere piana, liscia una superficie eliminando le scabrosità, colmando i
meccanico avrebbe tutto appianato e agguagliato in una politura inerte. -intr. con la
un'aria ascetica, le parole vengono con una facondia irruente ed efficace.
ella non ha mai potuto né pur una delle famose quistioni appianare, che
servitù, dovea... per una parte contribuire infinitamente a spegner la vita
nasceva un ciarlìo, nasceva un sottosopra? una vostra lettera appianava tutto. deledda,
appianazióne, sf. misura di una porzione di superficie curva.
appiardato, sm. ormeggiato a una piarda. bocchelli, 1-i-160:
: il nuovo appiardato... iniziava una maniera di navigare da non contarsi a
. appiastrare, tr. stendere una cosa su un'altra come una
una cosa su un'altra come una piastra; impiastrare. fra giordano
è anzi quella che le mantien separate l'una dell'altra. targioni tozzetti, 12-1-347
o tre di toro ci sembrano spesso una sola. appiastriccicaménto, sm. disus
due cose diventiamo ciechi; l'una per lo appiattaménto della ragione; l'altra
allor più m'informe / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce
'l rischio, e giunto presso / una densa boscaglia, ivi volea / di tante
prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro una siepe, aspettando se mai, se
: sotto al giudizio temerario s'appiattava una lontana tentazione. carducci, 515:
1-15: i polpi! ne aveva scoperto una colonia appiattata al piede di un
2. bot. schiacciamento e allargamento di una parte ordinariamente cilindrica della pianta.
faccia contro il vetro della veranda come una pianta viziosa entro una serra. tozzi,
della veranda come una pianta viziosa entro una serra. tozzi, 11 * 487:
pasta. calvino, 1-88: non era una lepre: era panciuta e ovale e
trattato delle mascalcie [cruscai'. talora una bestia inferma tutta la greggia,.
dentro appiccano alla punta di ciascuna trave una catena. cellini, 526: si cominci
vendicato di lui con il supplizio d'una moglie, ch'io gli ho fatto torre
3. comunicare, diffondere (una malattia), contagiare, infettare.
io: l'anno 544 fu nell'oriente una grandissima peste; cominciò in egitto,
! » il quale quando s'appicca a una casa spesso abrucia tutta la città.
man su lei, / e le appicca una guanciata. 6. disus.
cambiatori de la nazione spagnola, appiccatase una banchetta al collo, con suoi dinari una
una banchetta al collo, con suoi dinari una mattina per tempo corno gli altri dinanzi
, gli fece appiccare sopra il capo una spada con una setola di cavallo. cellini
appiccare sopra il capo una spada con una setola di cavallo. cellini, 2-64
altro modo è quando li nomini fanno una legge per modum determinadionis, ver- bigrazia
. firenzuola, 378: e avoltasi una fune intorno al collo, si voleva appiccare
t'appicco qui per la coda a una di queste travi. nievo, 107:
tre. nieri, 340: compra una gavetta di cordino di quelle doppie, e
investito violentemente un suo compagno fornito di una borsa di denari e, dopo averlo
, 6-83: lo appiccavano a una fune, e ce lo lasciavano finché
sacchetti, 16-92: appiccando il cavallo a una campanella, su per le scale n'
un albuscello. pulci, 4-27: una capanna di frasche avea fatto, / ed
avea fatto, / ed appiccato a una sua caviglia / un cervio, e della
): con lo aiuto d'una scala salì sopra un muro, e poi
, 3-51: gli appiccò in sul capo una sorba, / che come e'fussi
sorba, / che come e'fussi una noce lo schiaccia. -figur.
confermato. -appiccar sonagli: screditare una persona con qualche maldicenza. varchi
baretti, ii-284: la fanciulla è una mia favorita della prima classe; e
v-137: le appiccai un bacio sopra una guancia, e la scortai sana e salva
/ di'al cibacca te ne dia una piccia, / che non sia la corteccia
essa novella chiaramente dimostra che, quando una donna delibera ingannar il suo marito, che
anco a murano gliel'appiccasti più d'una volta. grazzini, 4-372: parti
, che se l'uomo ne prendesse una manata, ella non se ne ispiccherebbe giammai
male cutaneo appiccaticcio, non sia altro che una morsicatura o rosicatura pruriginosa e continua fatta
buommattei, 197: de'rottami d'una o più altre [statue] se
proferirai le lettere e le sillabe con una convenevole dolcezza, non a guisa di
inghiottirai le appiccate ed impiastricciate insieme l'una con l'altra. varchi, 23-129
che l'ordine delle cagioni appiccate l'una a l'altra, egli [dio]
davanzali, 3-16: se tu prendi una guastada e succi l'aria che vi è
iii-430: è [la patella] una spezie di nicchio univalve,..
.. sta appiccata agli scogli, come una lastra squamosa di sasso. baretti,
. cavalca, 16-2-8: vide una sporta, che pendeva appiccata, dov'
e di frutti, non d'una natura con gli altri, però che quelli
. capellano volgar., ii-355: una carta scritta appiccata con una catenella d'oro
ii-355: una carta scritta appiccata con una catenella d'oro a quella stanga.
veder quantunque può natura / in far una fantastica befana, /... /
fantastica befana, /... / una mummia appiccata a tramontana, / legga
134: le scarpe sono fatte solo di una suola di filo di paglia attorcigliata insieme
la portino appiccata al collo o a una coscia, o a un braccio. g
lanterna rossa, che stava appiccata ad una delle imposte, illuminò la taverna d'
, 19-402: le noci della grossezza di una testa appiccata al ramo mettevano sullo sfondo
al ramo mettevano sullo sfondo della foresta una macabra vegetazione di frutti. 5.
-... ultime piante di una semovente appiccatoia foresta. 2. figur
, congiunzione; il punto in cui una cosa è congiunta con un'altra.
un personaggio che improvviso si presentò da una porta ebbe per effetto di appiccicare l'abatino
: si impegnava a non mutare neanche una virgola e a non appiccicar al mio
appiccicati addosso. tommaseo, i-386: una di queste, e non disamato,
, si avvoltolavano, si appiccicavano l'una su l'altra. panzini, ii-329:
spiacevole in genere: un'ingiuria, una merce scadente, una azione legale,
: un'ingiuria, una merce scadente, una azione legale, ecc.);
); attribuire (un soprannome, una qualifica burlesca, negativa). i
pea, 1-32: brucia, in una scodella, dello zucchero. si sente
aprire, le carte appiccicate erano l'una con l'altra in alcuna parte. targioni
doppio manico, su 'l quale fosse appiccicata una di quelle teste di vitello raschiate e
. pirandello, 5-51: si levava una pantofola, e pàffete! schiacciava con la
soltanto le gambe gli restavano appiccicate l'una all'altra. deledda, ii-717: non
brani di pelle. bontempelli, 9-243: una piccola testa rotonda e i capelli neri
in mezzo alle povere case appiccicate l'una contro l'altra, era una piazzetta angusta
l'una contro l'altra, era una piazzetta angusta, lastricata di ciottoli e
... due mosche polverose appiccicate l'una all'altra, immobili, sorprese dalla
. calvino, 1-338: l'uomo, una testa ispida e grigia, un corpo
aveva un sorriso lievemente triste, con una sigaretta appiccicata al labbro.
il quadro] con l'appiccicatura di una riflessioncella. appiccichino, sm.
-a). chi si attacca a una persona in modo insistente, importuno; chi
tanta confidenza; se no l'è una tale appiccichina da averla ogni momento per
: difettosi alfine quei che derivano da una particolarità accidentale e indifferente, da una
una particolarità accidentale e indifferente, da una circostanza momentanea, da un appicco soverchiamente
da un appicco soverchiamente lontano, da una opinione falsa. manzoni, 946:
dato a colui un menomo appicco, una più leggiera lusinga,...]
1-102: era l'acqua, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi
ed ecco appicciolirsi in un baleno / l'una e l'altra di lor,.
ii-1-212: servano le poste appiè per una parte di quelle regole che raccoglier se ne
trovarsi appiè: essere incapace a fare una cosa. c. dati, 3-75
., 7-130: venimmo al piè d'una torre al da sezzo. m.
giovanni, 28: fece porre una caldaia di pegola in quella camera appiè
g. morelli, 456: gli prese una doglia nel corpo appiè del fegato,
4-24: noi gli lasciammo presso a una fonte, / perché pur quivi si fermómo
sm. e f. chi abita in una camera o in una casa o in
chi abita in una camera o in una casa o in un podere che ha
. cartello che si pone fuori di una casa per informare che si vuole affittarla
, 273: io intanto, giuoco di una petulante salute e di un riottosissimo ingegno
appigliarsi, rapprendersi; attecchimento (di una pianta). crescenzi volgar.
stessi luoghi,... o tenere una strada diversa. nievo, 121:
talvolta è necessario appigliarsi, narrerò brevemente una felice avventura. moravia, viii-79: sapevo
non mancava altro che un'occasione, una spinta, un avviamento qualunque. [
che un appiglio, un avviamento, una spinta qualunque]. tommaseo, i-483
con effusione. palazzeschi, 1-338: una mente appositamente costruita per la foiba e
viani, 19-496: la canna diaccia d'una pistola sigillò a freddo la tempia del
2. stringere, afferrare con una pinza. -anche al figur.
2. attaccato, agganciato (a una punta, a uno spino).
, arate da un erpice spietato e una cenciaia appinzata ai reticolati. appinzatila
morso, o per dir meglio, una semplice appinzatura di un ragno velenoso?
pimpinella anisutn). gli antichi conobbero una varietà che chiamarono apios. trattato
lo apio montano fa il fusto alto una spanna, che nasce da picciola radice:
, ma alquanto più verdi, con una linea bianca, che le fende per
'(vairone, plinio). per una diversa etimologia, cfr. isidoro,
sciroppo] si potrà contentare di raddolcirlo con una mezz'oncia di giulebbo di tintura di
sf. bot. nome volgare di una specie di antemide (anthemis nobilis),
si chiama gabbo; e fa una castagna in sul fiore. redi, 16-vi-74
mele appiole. magalotti, 20-97: una cosa io so di certo, che né
ant. specie di feritoia posta in una sporgenza delle mura, usata per gettare
. villani, 11-5: si trovò in una casa del monte,... la
multa, ed ella snocciolò le lirette una sull'altra, sorridendo come niente fosse
e. gadda, 2-115: e perveniva una scatola dopo l'altra a quel punto
[s. v.]: è una pianta sommamente acre detta anche erba sardoa
bontempelli, 9-259: il carrettiere dette una prima voce al cavallo che s'appisolava.
, 255: seduto nel vano di una finestra, appisolato se non addormentato del tutto
mi verrai in uggia, e farò una solenne fischiata. faldella, iii-77: il
iii-343: [masaniello] agli applausi d'una plebe ingrata, / dai tempi violar
voi, invasato dall'applauso fattovi da una moltitudine spregevolissima, non mi volete ascoltare
le tribune, come il crepitar sordo di una grandine. panzini, iii-384: scrosciò
1-14-2-28: non è abile a ricevere una regola certa e generale, applicabile ad
l'indulto è applicabile, rimane ancora una lunga pena da scontare. applicabilità,
, cioè pensamento dell'animo, sopra una cosa, con gran desiderio.
, quasi per segno di amicizia applicò una sua ad una delle guance di lui.
segno di amicizia applicò una sua ad una delle guance di lui. carletti, 207
canali che sono scavati nella grossezza di una pietra rotonda che gira ed ha la forma
che gira ed ha la forma di una macina da mulino, si rotondeggiano. marotta
l'ordinaria / mia grazia t'applico una nerbatina / vedremo un po'se sei di
secondo intenzioni particolari, per conto di una persona (viva o defunta).
atto, attuare (un provvedimento, una legge); far valere (una teoria
una legge); far valere (una teoria, un principio).
certezza è dove non si può applicare una delle scienzie matematiche. foscolo, ii2-
voce generica di frutto, applicato in una simil forma alle brugne o susine.
il mettere a contatto; impiego di una medicina, di un metodo di cura
non è altro, se non una continua e successiva applicazione della potenza ad
, o d'un corpo, o d'una città. mascheroni, 2-10: vedendo
. figur. attuazione, realizzazione (di una dottrina, di un principio);
; impiego, utilizzazione pratica (di una teoria scientifica). della porta,
goldoni, viii-309: l'amore è una passione della natura, e questa si
molto l'applicazione, che quell'opuscolo era una sciocchezza illeggibile, e fu condannato al
-come ambasciatore, presso uno stato, una corte. p. della
, che la non si pone in una maniera, che vi s'intendono più parole
i costumi di un popolo, di una nazione, di una comunità. boccaccio
un popolo, di una nazione, di una comunità. boccaccio, dee.,
. tasso, 2-93: ebbe argante una spada; e 'l fabro egregio / l'
. caro, 1-3x1: appiattandosi appo una macchia di pruni per non esser veduta
d'alcun temere non gli bisognava, una notte fé occultamente la matre e messere
, tr. [appòggio). accostare una cosa a un'altra che le faccia
e quivi avere [si conviene] una tavola molto larga ordinata in guisa che
96: la qual foglia la produce una pianta simile a quella de'fagiuoli e coltivata
fiore del lino e appoggiava allo sportello una mano così piccina che pareva fatta apposta per
, che si dice avere colla fede una tal filosofia. palazzeschi, 4-244: pronunziò
7-180: anche la voce era appoggiata in una maniera differente, più alta e leggera
mano un'aguta spada, nella sinistra una rotta lancia, sopra la quale pareva
al suo braccio pesantemente, come per opporre una involontaria resistenza. loria, 1-25:
iii-494: vide [iacob] in sogno una scala stante sopra la terra,.
due debolezze, insieme appoggiandosi, fanno una fortezza. adunque il mezzo mondo, appoggiandosi
, 30-2-6: voci, che apprese una volta, si dimenticano isso fatto, non
1-58: la tristezza s'appoggia a una spalliera / mentre le chiese cullano la
11. locuz. -appoggiare la voce sopra una frase, una parola, una nota
-appoggiare la voce sopra una frase, una parola, una nota: rafforzarla per darle
sopra una frase, una parola, una nota: rafforzarla per darle maggiore evidenza
-appoggiare un ceffone, uno schiaffo, una bastonata: darli, affibbiarli (e
: comando con cui il soldato o una truppa porta il piede destro a sei
. appoggiare per vincasso: rimettere a una banca un effetto, per incassarlo.
con un'ap- poggiata di fianco a una stanga obbliga l'oceano il più imbestialito
. conferito, imposto (un incarico, una incombenza). baretti, ii-44
s. maffei, 5-5-117: né l'una né l'altra congettura è appoggiata a
cogli appoggiatoi. vasari, iii-466: una facciata ed una salita di scale che
vasari, iii-466: una facciata ed una salita di scale che da due bande
simil. breve allungamento della vocale di una sillaba, nel pronunciarla. salvini,
3. mus. abbellimento consistente in una notina di breve durata che precede la
estese in cadenze. fracchia, 535: una pirotecnica di appoggiatura, acciaccature, mordenti
ogni concetto debba avere come necessario appoggio una rappresentazione individuale, tolta dal proprio
e dell'infermiccio m'indusse a pigliarmi una sedia d'appoggio; e mi v'
): un seggiolone a braccioli, con una spalliera alta e quadrata. [ediz
i cavalli insonniti alternavano l'appoggio da una gamba all'altra. d'annunzio,
stanchezza e si torce contro l'appoggio verso una posizione che gli sia nuova.
, per farsi appoggio così per l'una come per l'altra impresa, far una
una come per l'altra impresa, far una promozione di cardinali. baretti, ii-288
privo di mezzi ed appoggi, in una lotta ineguale co'ricchi. imbriani,
appoggio... è quell'unire una fabbrica all'altra, che abbiano diversi
consistente nel diritto riconosciuto al titolare di una derivazione d'acqua di appoggiare, se
acqua di appoggiare, se necessario, una chiusa alle sponde del corso da cui
. imbriani, vii-348: fu appoggiata una scala a ciascun colonnino; un soldato
ii-69: egli si teneva in piedi con una bacchetta in mano sulla quale stava appollaiato
, sicché parevano tanti rondinotti appollaiati sopra una canala. e. cecchi, 1-20:
atteggiamento che pare serio, guarda con una sorte di disprezzo le cose e le persone
fianco, quasi appollaiato sul taglio di una macina come un uccello, dormiva il
appollaiato dietro di essi, da sembrare una civetta sulla gruccia, il fedele palle
. situato sulla cima di un colle (una borgata, un gruppo di case,
brullo subasio. bocchelli, 9-339: una casa appollaiata sopra un dirupo. alvaro
apporre; l'applicare, l'accostare una cosa a un'altra. -anche al
. il prendere terra sul ponte di una portaerei (da parte di un aeroplano)
. popolare; mandare gente ad abitare una regione, una città. -anche
mandare gente ad abitare una regione, una città. -anche intr. con
. marin. disporre a poppa di una nave un carico maggiore che a prua.
questione di nome, cioè che l'una parte appone un nome a un fatto,
ii-240: don alessandro torlonia fece apporre [una lapide] nella chiesetta gentilizia della torre
documento (a un'ordinanza, a una lettera), il sigillo, la firma
nome. -appórre la sanzione a una legge, a un provvedimento: ratificarlo
; come s'alcuno volesse trattare d'una questione di dialettica et aponessela a gramatica,
demerito; rimproverare. -ant.: dare una sentenza, una condanna a carico di
-ant.: dare una sentenza, una condanna a carico di qualcuno. latini
onore della donna, con apporlo a una delle sue cameriere. burchiello, 43
che uno abbia detto o fatto una. cosa la quale egli non abbia né
savonarola, iii-85: voi quando udite una cosa, vi stimate e interpretate a
io, che so questo secreto per una strana via. guicciardini, 140: non
o non credere) nella verità di una cosa. ariosto, 10-41: e
che dimorava in solitudine, essendogli portata una mattina per tempo una uva matura,
, essendogli portata una mattina per tempo una uva matura, incontanente che fue
flebile, senza speranza, ondeggiano -note che una buffata, curvando le alte teste de'
: dava intenzione segretamente all'imperatore d'una congiura in marsilia, e di qualche
quale un socio contribuisce alla fondazione di una società. 3. tecn. metallo
natura fornisca uomini appositamente fatti per l'una o per l'altra forma di
scelta. palazzeschi, 1-338: una mente appositamente costruita per la follia
bartolini, ii-113: sembrava... una di quelle piccole oche che leggono
giovane..., generò di lei una bellissima figliuola; e volendo di sé
felice d'un'arte non risulta che da una facoltà apposita. leopardi, i-825:
non deriva... se non da una appositissima convenzione. nievo, 656:
sua indole fu così straordinaria che merita una storia apposita. imhriani, 2-59: il
. per esso, impiantò in napoli una stamperia apposita. e. cecchi, 6-9
ratamente, di proposito (con una precisa inten zione);
, ho fatto ritardare apposta la marcia di una batteria per lasciar passare la carrozza.
la carrozza. moravia, vii-22: una mattina, a tavola, lui spinge indietro
eguali che parevano fabbricati apposta, con una mano di vernice sulla schiena e i lombi
da -una tasca, fattasi fare apposta, una pipa grossa come un pugno. palazzeschi
. baldini, i-661: mi pareva una città fatta apposta per me, senza
magalotti, 9-1-164: t'obbligo a scrivermi una lettera apposta, con tutte le riflessioni
materia da tagliarsi richiede uno strumento d'una sua tempera apposta, diversa dalla tempera
de'fatti lavori, cerchiamo a questi una ragione ed un posto in cui collocarli
può ad essi adattare, ne fabbrichiamo una apposta e ve li leghiamo come cane a
pavese, 1-49: vi conviene tenerne una [di macchine] apposta, per quel
appósto). tendere un agguato a una persona o a un animale (celandosi in
. 1827 (127): una folta ficaia ch'egli aveva appostata il mattino
le mitragliatrici... su di una terrazza per battere la strada sottostante.
in fretta, forse si appostarono dietro una finestra per spiarlo. moravia, vii-300
per spiarlo. moravia, vii-300: una sera, dalla disperazione, dissi a mia
dico? mi apposto all'angolo di una strada e il primo che viene..
dito, ma spiato, appostato da una curiosità ammiratrice,... sono
collodi, 83: era rimasto preso a una tagliola appostata là da alcuni contadini.
un'accusa, anche un errore, una colpa). cellini, 1-86 (
di quel falso apostomi, non ebbi una paura al mondo. b. davanzati,
, tr. { appozzo). scavare una pozza. soderini, iii-117: se
si appozzarono, stemprando i fumini in una voragine tenebrosa. idem, 19-
viani, 19-450: i soldati mettono fuori una mano, la tendono: piove.
appozzato da tanti laghi, che è proprio una maraviglia che si tenga insieme. viani
risanavano. idem, 19-402: in una insenatura appozzata basivano coccodrilli dalle squame embricate
. svevo, 1-187: clara, una contessina, apprende che il duca sposa
: che la geometria venisse intesa come una facoltà metafìsica dell'occhio, ecco quanto
gavoni, 1-60: la nuora, una magnifica giovane bruna, / ci apprese
, / con la bocca di più d'una ferita, / ti risponde un cadavere
. baretti, i-270: la critica è una cosa che all'uomo di ragione apprende
senza inconcludenti rimpianti, a risparmiarsi con una accorta pazienza quando il sacrificio non è
quelli... che si ribellano contro una sua condanna che essi ritengono ingiusta o
è ben liquefatto, si cola con una tela nell'acqua, e lasciasi apprendere.
marchetti, 2-393: ben spesso in una / notte le vie veggiara seccarsi,
scostò la testa e la moveva da una parte e dall'altra, ma non si
: dall'agitata / lampada si dispicca una scintilla / e stridula si apprende alla
indica l'iniziai'si e il divampare di una passione violenta (in particolare della passione
appio claudio s'apprese dell'amore d'una pulcella della plebe. poliziano, st
non splende / il fanal della costa, una suprema / sconfinata tristezza al cor s'
; chi fa il tirocinio in una determinata attività. carena, ii-13
senza paga, anzi dando talora egli stesso una retribuzione al padrone, attende a imparare
che incomincia ad apprendere un'arte, una disciplina; ed è meno di apprendista.
come effettivo operaio. pavese, i-268: una volta era... attendere davanti
. assistere all'uscita delle apprendiste da una grande sartoria. 2.
118: apprendista, allievo che in una stamperia si abilita a divenire compositore.
di apprendista; il tempo per cui una persona presta servizio come apprendista; il
diventate, sotto i nostri occhi, una e identica operazione. cicognani, 1-103:
la mano, mercé l'essere d'una così tenace apprensione, che [ecc.
, 9 (164): ciò che una tale immaginazione, tutta piena di dolori
, invece, non riusciva a liberarsi da una apprensione di peccato sotto l'amore.
turbamento nuovo, un incomprensibile timore, una apprensione strana, adesso, nel vedersi sola
per non destare in tutt'e due una certa apprensione, specie al momento di
il veleno; di che stette sempre con una tormentosa apprensione. = voce
bruno, 3-903: ogni cosa essere una mistura, nulla costar di sé,
, 43-112: così dice; e una gemma allora nata / le dà, ch'
de le tempeste, / ch'una parte d'un monte o d'una valle
ch'una parte d'un monte o d'una valle / offende, e l'altra
villani, 6-39: e appresentandosi l'una parte e l'altra in giudicio nella
e tamen la vera faccia sarà una. ariosto, 1-38: dentro letto vi
6. figur. preso da una passione, che è preda di un
se con l'archetto si toccherà gagliardamente una corda grossa d'una viola, appressandogli
si toccherà gagliardamente una corda grossa d'una viola, appressandogli un bicchiere di vetro
, /... / vidi una porta, e tre gradi di sotto /
purg., 10-9: si moveva d'una e d'altra parte / sì come
che nuvoli e mare vedea, e una cassa la quale sopra tonde del mare notando
5. rifl. giungere a quasi eguagliare una grandezza numerica. - al figur.
: approssimarsi, essere vicino (a una nozione, alla verità). boccaccio
19: erano le schiere appressate l'una all'altra, quando i capitani feciono segno
nelle pagine che vengono appresso si contiene una scelta ordinata di tutto ciò che nelle
penna. -di ambasciatore incaricato di una missione presso uno stato estero.
, da, presso (un popolo, una nazione, con riferimento alle loro usanze
d'autunno si levan le foglie / l'una appresso dell'altra, fin che 'l
la terra nell'ora medesima, l'una al punto di mezzo giorno, l'altra
non vedete. -essere appresso di fare una cosa: essere sul punto di farla
, appresso a poco della grandezza d'una mezza nocciuola monda. leopardi, i-14:
e fare l'apprestamento grande per montare sopra una nave. idem, dee.,
vola il pensiero trepidando e posa / a una nota magione or tutta in festa.
voluto che... le apprestasse una zuppa rustica, all'uso del paese.
t'assomiglio a questa, / che d'una madre verde è figlia bruna. /
. rifl. prepararsi; accingersi a eseguire una determinata azione. - anche al figur
giusto prezzo, l'attribuire un pregio a una persona, a una cosa.
un pregio a una persona, a una cosa. giacomini, 3-ii-1-267:
e gl'invase l'anima vuota come una turba entra trionfale in corteo nell'edificio
testardaggine di quella donna, mi pareva una deroga allo stile secco di simili discorsi
10-9 (492): quindi gli fece una spada cignere, il cui guernimento non
2. figur. pregiare, stimare una persona o una cosa per le sue
figur. pregiare, stimare una persona o una cosa per le sue qualità, giudicare
apprezza, / non la fida a una bestia, a una cavezza. cattaneo,
la fida a una bestia, a una cavezza. cattaneo, i-1-29: quand'
giusto, tutto quel che ella faceva dinotava una saggezza che egli apprezzava sempre di più
., ii-405: don gaudenzio aveva dogmatizzato una buona mezz'ora sull'amore intensivo e
valutato, calcolato (il prezzo di una cosa). vangeli volgar. [
la valutazione d'un quadro o d'una statua o d'un libro, il cui
b. croce, iii-23-20: [una] formola approbativa e ammirativa. soffici
. tr. milit. ant. investire una piazzaforte assediata con gli approcci.
campana; e parve davvero di approdare ad una riva solitaria. stuparich, 2-553:
abbandonati giardini / ella approdava / come una colomba. 3. figur.
battere il cuore come chi approdato a una spiaggia straniera senta tutt'a un tratto
, iv-37: lungi d'approdi errava una canoa. -per estens.
pianto] come un'anima scontenta, come una moderna anima senza approdi. comisso,
occasione, l'opportunità; avvantaggiarsi di una data circostanza. trattati antichi
il babbo di lei era assente per fare una scappata, una scappata grossa che costò
lei era assente per fare una scappata, una scappata grossa che costò cinquanta lire.
suo vecchio innamorato. -approfittare di una donna', sedurla usando mezzi illeciti.
morale); valersi indebitamente (di una cosa); prevalere su di una
di una cosa); prevalere su di una persona. f. corsini,
molto tristo ad approfittarvi del segreto d'una povera fanciulla. morante, 2-26: si
, che si addentra nella sostanza d'una cosa. gobetti, i-49:
piantoni di qualche albero... approfondire una quistione verrebbe a dire 4 renderla più
approfondare (oggi dicono approfondire) 1 una questione, un argomento, ecc.,
: appropinquatosi a nizza, sbaragliò facilmente una banda di monferrini. = voce
bocca un'ampollina con l'acqua, una di quella da messa è la più approposito
appropriabile a stirpe; perché l'una è imagine d'acqua l'altra di legno
tu mi lodi appropiandoti ch'io faccia una tua vendetta! scala del paradiso, 497
in quel benefico sguardo infondendo in ciascuno una stessa virtù del celestiale e vivifico suo
sordida lusinga,... è una maschera d'amicizia, che la contraffà sì
prende ben guardia, di leggieri l'una scambia dall'altra. 6.
. affermare. fazio, vi-3-65: una fontana ci è di questa forma: /
lode che si dà per usanza a una cosa bella, non cade appropriatamente sopra la
le facevano rifulgere i loro poeti: una spada senz'elsa, un giardino chiuso
senz'elsa, un giardino chiuso, una torre d'avorio. gramsci, 176:
al presente iscrivervi, direi ch'io paio una persona non meno positiva che trascurata.
le viscere, e per dirlo con una parola appropriatissima, le fanno invecchiare.
lussuria, però che il loto fa una macchia puzzolente e fastidiosa. leonardo,
lavoro umano, essendo il risultato di una appropriazione antecedente, e (ciò che più
3. teol. applicazione a una delle tre persone della trinità di un
alle altre due, ma proprio di una d'esse in modo particolare.
iii-2-40: tuttavia la santa chiesa, con una certa appropriazione, ascrive al padre la
cambiò il giorno in cui si vide una macchina poterlo fare con precisione inarrivabile.
es., un breve tratto di una curva con la tangente in un suo
bello. palazzeschi, 4-325: una di quelle [parole] che il fidanzato
4-38: anche della mia lingua ho una conoscenza approssimativa; tante parole le evito,
noi, o lo hanno soltanto con una approssimazione imperfetta ed equivoca. b
: ma rimaneva affermazione teorica, con una semplice approssimazione di fatto nella pratica.
, ma ad essi si accostano con una approssimazione che si sprigiona da esse stesse.
, considerato trascurabile, nella misurazione di una grandezza matematica. -approssimazione per difetto
... per dirizzare e collocare una colonna giacente, fare il calcolo del suo
: per approssimazione poi chi vorrà avere una lunghezza eguale alla circonferenza d'un cerchio
avendo presa in firenze... una pressoché necessaria figura di approvatore.
ficino, 2-84: noi approviamo l'una e l'altra sentenzia, benché l'
e l'altra sentenzia, benché l'una per una ragione, e l'altra per
altra sentenzia, benché l'una per una ragione, e l'altra per un'altra
convalidare, ratificare con voto favorevole (una legge, una disposizione, un'elezione)
con voto favorevole (una legge, una disposizione, un'elezione); autorizzare
375: voglilo prima provare, non una volta ma cento, tanto è a
. bisticci, 2-476: parendogli una estrema pazzia a dubitare d'una sì
parendogli una estrema pazzia a dubitare d'una sì degna cosa [della religione cristiana]
autorità o della persona competente, di una disposizione precedentemente stabilita (un contratto,
, un de creto, una legge, ecc.).
pel consumo d'un popolo, d'una città, d'un esercito, d'
città, d'un esercito, d'una nave o d'una famiglia. pea,
esercito, d'una nave o d'una famiglia. pea, 7-115: io avevo
tutti. stuparich, 2-517: aveva scoperto una specie di cantina, dove la commissione
. milit. rifornire di viveri e munizioni una città, un esercito; vettovagliare.
vettovagliare. 3. marin. provvedere una nave del necessario per la navigazione e
appruaménto, sm. marin. inclinazione di una nave verso la prua (per errore
di costruzione o cause occasionali, come una cattiva disposizione del carico).
). marin. inclinarsi verso prua (una nave, per difetto di carico o
, agg. inclinato verso prua (una nave, un'imbarcazione). falconi
* accelerazione di un proiettile, di una nave, la descrizione di un'orbita
per 'approdo, fermata, arrivo'di una nave in un porto, o altra parte
un amante che va all'appuntamento d'una sirena. 3. accordo,
fra giordano [crusca]: dopo una lunga contesa, finalmente restarono in appuntamento
da un capo d'impresa o da una casa di commercio. rigutini-cappuccini, 16:
tosti, che ebbe ad appuntare più di una medaglietta alla mia giubba di collegiale.
spillo, a dare un buffetto a una piega, mentre la signora corre allo specchio
tendere a uno scopo, volgere a una meta precisa (gli sforzi, le
si aoncinarono. pascoli, 1032: una spiga porta che s'appunta / come
: chi sta col capo chino in una cassa, / su la carta appuntando il
governo alcuna, eziandio se piccola parte d'una provincia, ne ha disteso in carta
assente dal suo ufficio (per infliggergli una multa). statuto dei mercanti di
desiderio che gli ha d'apontarci, avesse una gran voglia di vederla o udirla [
paiono, spogliati / nelle pianelle, una vezzosa cosa. boccaccio, i-36: innumerabile
volgar. [crusca]: poi fecero una schiera appuntata a guisa d'uno conio
cavallo per ghiottornia di pochi quattrini inghiottirsi una spada appuntatissima. idem, 586: se
e la coda appuntata che gli fumava come una cappa di camino. calandra, iii-223
sue pupille appuntate all'apparizione lontana con una intensità che moltiplicava il senso pel prodigio
cra- vattino color rosa come appuntato con una spilla sul pomo d'adamo. palazzeschi
palazzeschi, 4-29: il corpo conservava una elasticità serpentina cedendo spesso al desiderio di
. g. bassani, 1-173: una signora grassa, in grembiule di satin nero
, altra gioia di voce per indicare una specie di agente o ufficiale pubblico graduato,
popoli dell'italia tengon noi toscani per una mano d'appuntatori di vocaboli.
. disus. appunto, rilevazione di una mancanza, nota di assenza. statuto
, 3-4-152: c'è in tal caso una certa appuntatura / di dieci lire d'
ghiaccio. segneri, 3-79: scavata una volta, o com'essi dicono un forno
lorenzo de'medici, 5-12: una cosa ancor ci resta; / deh
così appuntino che anche dal modo di cuocere una vivanda si può desumere la storia di
occhi crudeli! comisso, 7-301: una terrazza da cui si godeva il panorama.
idem, 12-99: piccolo, con una barbetta appuntita e uno sguardo furbesco.
mi rallegra tanto, che considero come una disgrazia l'unghia appuntita e lucida.
con valore rafforzativo, per sottolineare una situazione, un'affermazione).
appunto come questo, e metti in ciascuno una pietra, che somigli questa. dante
è appunto un'arte, e non una scienza; è in essa che l'istinto
da lontano, conservando appunto, d'una ignota lontananza l'incanto. soldati,
allogaronla [l'arca] allato ad una camera dove lor femine dormivano, senza curarsi
): ed ecco in quell'istante / una gran nave appunto in porto arriva
; dicesi, per esempio, che 'una cambiale è tratta per appunto ',
, in ciò che né pur hanno colta una appressimità. caro, i-59: lo
conto appurato, il quale ne riceve così una sanzione, che equivale ad un contratto
. confessare ingenuamente di aver allora praticata una virtù, ed appurato che ella era
quali motivi ella rinvìi l'obbedienza a una vocazione alla quale, senza alcun dubbio,
1-433: era... seduta su una sedia dall'alto schienale, accanto a
, cinque canti, 2-101: era una antica / selva di tassi e di
la vista del sole o della luna in una campagna vasta ed aprica è piacevole per
, anzi che monti aprichi e boschivi, una landa. saba, 17: ritornando
d'aprile / quando la valle è una cuna / di fiori di sogni e di
e le foglie hanno in pieno maggio una trasparenza e una tenerezza apriline.
foglie hanno in pieno maggio una trasparenza e una tenerezza apriline. apriménto,
sui loro scritti [dei classici] una specie di cabala, si osserva con superstizione
il numero degli esempi, si suppone una ragione a priori di qualunque loro abitudine
del pensiero sarà un'analisi sintetica, una sintesi analitica, un aposteriori-apriori, o
, o, se piace meglio, una sintesi a priori. cicognani, 3-249:
senza reale conoscenza di causa (e indica una posizione dogmatica, intollerante, priva di
da ogni esclusione aprioristica di tutto ciò che una falsa estetica battezzava triviale e trascurabile.
formata da un trattore cingolato che spinge una grossa lama di scavo) per tracciare
lama di scavo) per tracciare una pista sul terreno col rimuovere gli ostacoli
. separare, in un corpo, una parte dall'altra; praticare un'apertura,
corpo, di un oggetto, di una materia). -anche intr. con
il nome. targioni tozzetti, 1-92: una saetta aperse il muro della cupola del
di fuoco. 2. aprire una strada, un canale: costruire,
sordi degli spalatori che aprivano nella neve una strada per la folla. beltramelli,
. figur. riuscire a farsi strada tra una folla di persone, in un luogo
4. scavare (un solco, una buca, un fosso, uua trincea
, un fosso, uua trincea, una cava, una miniera). - anche
, uua trincea, una cava, una miniera). - anche al figur.
il formarsi di crepe nei muri di una casa che minaccia rovina. dante
, 146: sotto al selvoso tanaro una rupe / s'apre in nera voragine,
al cui piede era seduto s'apriva una cavità, proprio all'altezza della sua testa
6. squarciare il corpo umano, produrvi una ferita. - anche al figur.
è chiuso (scostando le imposte di una finestra, i battenti di una porta,
imposte di una finestra, i battenti di una porta, levando il coperchio a un
levando il coperchio a un vaso, a una scatola, tirando a sé un cassetto
latini, rettor., 87-22: una lege era nella cittade di lucca,
: venne alla porta, e con una verghetta / l'aperse, che non v'
: si chiude [la porta] con una serratura saracinesca, e non si può
con lui, alla mensa avevano aperto una bottiglia in suo onore. idem,
purg., 9-123: « quandunque l'una deste chiavi falla, / che non
canna di mantice] aveva di ferro una ventola, quale s'apriva quando veniva
s'aprivano a corrente. -aprire una stanza: spalancarne tuscio, le finestre
3-2 (280): la camera da una cameriera tutta sonnacchiosa fu aperta. g
ad alcuno: permettergli l'accesso in una stanza, in una casa. boccaccio
l'accesso in una stanza, in una casa. boccaccio, dee.,
-assol. dischiudere la porta di una casa, di un appartamento.
il tempo di aprire, si precipitò come una catapulta contro la porta, battendola colle
cuore in gola. venne ad aprire una ragazzetta bianca nella penombra. 9
piccoli mostri mirabili. serra, i-45: una voragine... mi si apre
2-39: per un uscio nascosto da una portiera rossa si entrava nella sala, le
14. fondare, istituire (una scuola, un negozio, una bottega
(una scuola, un negozio, una bottega, un'officina, una fabbrica)
, una bottega, un'officina, una fabbrica). -anche al figur.
tornato a guardialfiera e vi aveva aperto una scuola per i giovani galantuomini dei dintorni
..., parlavamo di aprire una scuola rurale, lui avrebbe insegnato l'agraria
. permettere l'accesso al pubblico (in una bottega, in un caffè, in
bottega, in un caffè, in una sala di spettacolo). -anche intr
radio e dopo molto raschiare si sentì una canzone ballabile. -aprire una diga,
si sentì una canzone ballabile. -aprire una diga, una chiusa: dar libero corso
canzone ballabile. -aprire una diga, una chiusa: dar libero corso al prorompere
prorompere delle acque. 17. dissuggellare una lettera, un documento; svolgere,
fece aprire un pacco e gliene sciorinò una sulla mano. - ti piace? -
, '7-g (212): menatolo a una finestra, gli fece aprire la bocca
questo bottone era della grandezza quanto apre una mano in circa, un palmo per ogni
: compasso da quattro punte, che da una parte apra il doppio dell'altra.
., 3-intr. (265): una vietta... piena di verdi
. sul costone del monte c'era una roccia grigia... vi salì.
schivava ogni discorso che potesse condurre ad una dichiarazione. soffici, v-1-595: non
se non quanto è necessario per carpirgli una maggiore quantità di segreti. baldini,
vaneggiando, / infuriava; quand'ecco una luce / m'aprìo la notte,
il volto del frate s'aprì a una gioia riconoscente. baldini, 6-177: affacciato
'ercole si apriva con grande strepito guerriero; una folla di popolo annunciava il ritorno d'
. 36. dir. aprire una successione: quando la morte di una
una successione: quando la morte di una persona dà inizio all'azione degli -aprire ad
azione degli -aprire ad alcuno la porta di una scienza, di eredi per entrare
di -per estens.: anche di una carica, quando, per la morte
le sue parole si aprivano con stento una via nel profondo silenzio. -aprirsi
disperatamente aprendosi adagio adagio il varco fra una folla enorme. idem, 2-149: l'
dite è fatto degno. -aprirsi una strada, una carriera: trovare la
fatto degno. -aprirsi una strada, una carriera: trovare la via per farsi
carriera: trovare la via per farsi una posizione. palazzeschi, 4-225: debbo
. palazzeschi, 4-225: debbo aprirmi una carriera, debbo crearmi uno stato,
offrirgli il destro, la possibilità di compiere una azione, di raggiungere uno scopo.
dei privati s'aprì il campo d'una proprietà senza restrizioni né confini. -aprire
porte: arrendersi; consegnare al nemico una città, una fortezza. m
; consegnare al nemico una città, una fortezza. m. villani,
: far attenzione, procedere, in una situazione difficile o pericolosa, con
alcuno: fargli conoscere la realtà di una situazione; renderlo più cauto e accorto
2-3 (142): e oggi l'una e doman l'altra [possessione]
-aprire tanto d'occhi: provare una meraviglia, uno stupore intensi.
luca, 1-1-179: se quando si apre una successione apprenderle, di esercitarle. -aprire gli
sinisgalli, 6-m: milano non è una bella città, ma i lombardi sono una
una bella città, ma i lombardi sono una grande razza. gli alberi sparsi e
sorriso: sorridere, dando al volto una espressione lieta, distesa, serena.
il fuoco: sparare; dare inizio a una azione di fuoco di artiglieria,
manzoni, 938: apriti cielo! fare una bestemmia contro dante e contro l'
. invar. arnese (formato da una lama di tipo speciale innestata in un
dito. testi fiorentini, 83: avea una fidita la cui apritura fu misurata mi
d'artiglieria, e le fu fatto una grande apritura. d. bartoli,
. gramm. l'essere aprocheilo (una consonante o una vocale). aprochèilo
l'essere aprocheilo (una consonante o una vocale). aprochèilo, agg.
zione non obbliga le labbra ad arrotondarsi (una consonante o una vocale).
labbra ad arrotondarsi (una consonante o una vocale). = voce dotta,
, che consiste nel mancato sviluppo di una parte del volto. = voce
[operaie della cartiera], che con una stecca lunata ripiegano per metà i fogli
: non volere le tue forze contro ad una femina esercitare: niuna gloria è ad
niuna gloria è ad aquila l'aver vinta una colomba. idem, dee.,
el cibo; donde ella va ad una pietra e tanto vi percuote quella parte
, fuori d'ogni temenza sicure, una rapace aquila di non so onde scesa giù
alcuno aveduto se ne fosse, preso l'una con gli artigli, ne la portò
'l serpe / pugnar volando, e l'una aver con l'ugne / e col
: quel rosso sul tuo capo era una nùtria, / una corona con le
sul tuo capo era una nùtria, / una corona con le ali d'aquila.
tanto aquile da sbrigare in due minuti una tale deliberazione. b. croce,
baldini, i-246: mi sono scelto una bella pipa con su dipinto uno zaino
, lat. scient. aquilaria, da una voce indigena indiana àghil, attraverso il
coriandro. collodi, 510: una rosa, un tulipano, un anemone,
aquila. d'annunzio, ii-73: una moltitudine immensa / d'uomini, di
essa [l'aquila] non è più una insegna di milizie pedestri; è una
una insegna di milizie pedestri; è una crescente rapidità di conquistatori aquilei.
pensiero aquilino. deledda, ii-349: una figura di uomo primordiale, con grossi
[i laghi], neutri in una aquilina atmosfera nascondono gli anni, i
non grande. svevo, 5-207: era una bella signora... dai grandi
fierezza nativa. jovine, 5-76: aveva una testa di delicato disegno, fronte pallida
, 9-236: era pratese, di una famiglia di lanieri, giovanissima ma non
. morante, 2-112: mi rammentai di una illustrazione delle crociate, in cui si
ricciuto, nell'atto di soffiare su una flotta. 2. settentrione, nord
grandissimo fuoco, grande in quantità d'una grande galea, correndo dalla parte d'
grande chiarore. ugurgieri, 5: una fortuna contraria stridendo da la parte d'
in quattro parti: e l'una parte volò in verso l'oriente,
ad instar aquilae appellatur »). per una diversa etimologia antica, cfr. isidoro
dell'aquilone. de pisis, 115: una notte qualunque / son tornato sui miei
gadda conti, 1-563: correva lungo una spiaggia, tenendo il filo di un
antica madre amata ma non abbastanza perché una voce potente d'oltre mare non strappi i
fermava di quando in quando a inseguire una lucertola che attraversava la strada. idem
batteva presso gli occhi come il palpito d'una vena. gli occhi li aveva coperti
. gli occhi li aveva coperti d'una membrana bianca come se fosse una lieve
d'una membrana bianca come se fosse una lieve cenere. -per simil.
civinini, 1-324: ha venticinqu'anni, una chioma da poeta, una voce da
anni, una chioma da poeta, una voce da aquilotto. 2.
minute: in ambedue le parti ha una mediocre e uguale convessità e si trova o
e uguale convessità e si trova o con una o con due orecchie; nasce
un primo sguardo, un'ara, / una schiva fanciulla, or donna accorta,
face. idem, iv-2-619: agitava una fiaccola ch'era stata accesa all'ara
are o ari. padula, 416: una tomolata, ossia 34 are di terreno
: e intorno, o almeno da una parte avere i portici, acciocché nelle repentine
equilibrava un piattello di terracotta arabescato, una bottiglia di coccio da cui versò nei
raffigurò. giraldo giraldi, 1-81: una coppa d'oro tutta di arabesche pitture fregiata
. cattaneo, i-1-136: la beltà d'una patera etnisca o d'un pavimento
/ vi truccano in dolci arabeschi / una gravità da pagliaccio. pratolini, 9-114
4. nel balletto classico, una posizione del ballerino che si sostiene su
sul dorso, quanto è lungo, una striscia del medesimo colore, anzi
lui ritrovano, / a dismisura, / una balsamica / forte natura. giordani
sp., 22 (376): una stamperia di lingue orientali, dell'
berni, 166: or eccovi dipinta / una figura arabica, un'arpia, /
o a spadice, e avvolti in una grande brattea comune detta spata. comprende
paglia, a rughe irregolari, con una o due strozzature, entro cui si
aracne. deledda, ii-345: trapuntava una collana... con una pazienza ed
trapuntava una collana... con una pazienza ed un'abilità da aracne.
rimane diritta e distesa a ponte, come una tela di ragno. 2
fondo pende, / come si squarcia una tela d'aragna. caro, i-163:
molti mori che produce quel luogo e una aragne con una boccia di seta.
che produce quel luogo e una aragne con una boccia di seta. bruno, 113
frondi o carte. caro, i-137: una di quelle tele d'aragni
sua forza, che co 'l vestirsi d'una sottilissima rete d'aragno.
lungo fino a 45 cm, con una robusta corazza irta di tubercoli a spina d'
marotta, 6-147: sul marmo di una pescheria le zampe delle aragoste si allungano
, 4-171: dinanzi alle vetrine di una via speronari piena di luce elettrica pur a
o a capolino; il frutto è una bacca dolce e sugosa (molte specie
de'campi farai dirivare e discendere a una fossa maggiore e più china ovver bassa
. vittorini, 1-63: arrivo su una piazza popolata di seminaristi. da una
una piazza popolata di seminaristi. da una parte è spalancata sopra pianure d'aranceti,
che potessero produrre sopra lo stesso ramoscello una arancia, e poco appresso un cedrato
vivido delle arance fece provare ad antonietta una tenera improvvisa gioia. dessi, 7-91:
dell'orizzonte. idem, iv-2-269: una torma di oche andava schiamazzando, bianca
venne la razza di sicilia, con una scorza variegata, distinta a verghe più
magalotti, 4-224: scegli, amico, una stanza al mio riposo, / che
: in testa aveva un velo fermato da una corona di fiori finti d'arancio.
tu ed io e 'l moro, con una zana d'aranci, che la porterà
intorno al 1320. si veda, per una etimologia congetturata, mattioli [dioscoride]
arancio delicato. d'annunzio, iv-1-480: una zona di luce persisteva ai confini del
luce persisteva ai confini del cielo, una larga zona tricolore: sanguigna in basso
sole caldo di arancio la prendeva tutta con una violenza d'incendio, le viveva tra
maretta nervosa, fissò l'arancio d'una vela fuggiasca. piovene, 2-214:
pranzo. idem, ii-711: era una sera calda, colorata, con l'occidente
cecchi, 1-127: sui ginocchi reggeva una scatola quadra, color arancione. idem
i monti lontani. baldini, i-674: una gran rosa rossa all'occhiello del paltoncino
ha sette tuniche,... l'una è chiamata retina,...
addimandata retina, per aver similitudine di una rete, la qual conchiude in sé la
cele brata, / venne una tenebrìa en tutta la contrata: / en
per tanti; e pur da una città sua viene. garzoni, 1-507:
-passare l'aratro sulle rovine di una città, come segno di distruzione completa
d'annunzio, iv-2-1319: v'è una giovinezza di movimento, che può essere
arretrati. simintendi, 1-105: una giuvenca che no avrà sostenuto alcuno giogo
. idem, ii-155: anche maneggiando una zappa in un campo, o
: accingersi a un lavoro, a una missione. bibbia volgar., ix-357
i-29: girava poi sotto a'quadri una continuata spalliera di nuove e bellissime arazzerie.
. d'annunzio, iv-1-240: aveva una camera ornata delle tappezzerie napoli- tane d'
in tutta le sua ampiezza (salvo una fascia agli orli) e destinato alla
ornate. firenzuola, 302: e abbi una buona lucerna piena d'olio, che
ii-488: il letto di legno, con una coltre di lana gialla e nera ricamata
3. finanz. determinazione, mediante una serie di calcoli aritmetici detti « calcoli
conveniente per effettuare un acquisto, o una vendita, di merci, titoli, monete
il banchiere che la eseguisce fa una scelta, un arbitrato. 4
4. sport. direzione di una gara (da parte dell'arbitro).
conveniente per effettuare un acquisto o una vendita. arbitrale, agg.
, i-175: sappiamo che a roma esisteva una specie di arbitraméntó; poiché il
poiché il pretore sceglieva su di una lista, che direbbesi oggi di notabili o
i-173: due diverse origini può avere una operazione d'arbitraggio: può, cioè,
tr. { àrbitro). decidere una controversia come arbitro, fare da arbitro
come arbitro, fare da arbitro (in una lite, in una competizione sportiva)
arbitro (in una lite, in una competizione sportiva). -anche assol.
giustiniano mi tiene ingiustamente ed arbitrariamente una commenda, la quale è tanto mia di
tirannesco, intendendo di farlo cacciare in una carcere, se mai viene in costà.
che deriva, puramente dall'individuo o da una data classe d'individui, e non
uomini hanno cavate delle conseguenze viziose da una dottrina santa e vera, voi volete
e vera, voi volete dame loro una arbitraria? idem, pr. sp.
decida per arbitrato. bisticci, 390: una differenza che aveva con certi sua parenti
iii-208: non si può pur fare una vendita o uno arbitrato sanza sua licenzia
esse concordato), la decisione di una controversia (cfr. codice di procedura
formali poteri di arbitro, per comporre una lite, per conciliare due avversari.
facoltà di giudicare liberamente e operare secondo una libera scelta. tesoro volgar.
molti tudine, dove per una parte licenziosamente e per l'altra pericolosamente
perché ti sei permesso l'arbitrio di una azione fuor di quello, dunque, che
era calcolato dal comune in base a una valutazione arbitraria del reddito del contribuente.
varchi, 18-3-25: l'arbitrio era una gravezza che si pose la prima volta
poliziotto turco condurre al posto di polizia una donna musulmana... che si
, per comporre amichevolmente un litigio, una baruffa. m. villani,
chiese un bambino invocandomi come arbitro in una questione avuta con i suoi coetanei.
chi può disporre a suo talento d'una cosa: padrone assoluto, signore. —
, 4-204: un parlamento uscito da una rivoluzione e solo arbitro sovrano dei destini del
. 3. dir. in una causa civile, chi è chiamato dalle
di controllo, presiede allo svolgimento di una data competizione sportiva per farne rispettare le
e micidiale insulto per l'arbitro di una imminente partita di calcio. -per
. incominciò col proporre al primo candidato una domanda d'architettura. 5.
le capre. 2. guernire una nave dei suoi alberi. pantera [
del guinigi. idem, iv-1-663: una pesante carrozza nera passò nel viale,
i dintorni arborati. panzini, i-163: una siepe arborata che dava un po'd'
di rose e arborata di palme come in una spiaggia di liguria. pea, 7-666
di bianchi pomi, era quivi allato a una gia- lata fonte. fatti di cesare
eccelse annoso olivo. idem, 329: una parte si vede / frondeggiar, verdeggiar
metamorfosi favoleggiata. albertazzi, 5: una moltitudine disseminata infinita di piccole case bianche
del mormorio e del tremolare arboreo di una foresta alla luna. beltramelli, i-312:
le chiome arboree. fracchia, 1017: una bifora in forma di felce arborea.
sono disposti in modo da raffigurare quasi una vegetazione arborea. = voce dotta,
omo e celèbro. boccaccio, i-143: una chiara fontana coperta e circuita di giovanetti
, 96: la qual foglia la produce una pianta simile a quella de'fagiuoli e
carducci, 312: come arboscei che d'una rupe orrenda / avido si protenda /
saba, 92: chi vede te vede una primavera, / uno strano arboscello,
: complessò degli arbusti che crescono in una foresta. arbustina, sf. chim
meno illuminato, volgendo le spalle ad una controspalliera di arbusti rachitici piantati in vecchie
destra ogni tanto ne strappavo un rametto, una volta con la mano incontrai una spina
, una volta con la mano incontrai una spina e mi punsi. linati,
, 8-39: strappai dai bassi arbusti di una siepe un par di fronde. pea
; simile a quegli arbusti che per una possibilità di ripiegarsi infinita, non c'
perché è come avere uno tesoro in una arca con obbligo di non potere mai
chiama in disparte, / e d'oro una bell'arca in man lor pone.
. bontempelli, 8-84: c'era una tavola di legno chiaro; davanti alla tavola
: il pozzo era al centro di una grande corona di verde; l'acqua chiara
un'arca di marmo sepellito fu onorevolmente in una cappella, ed a mano a mano
e tossa: / era quella arca d'una pietra dura, / lucida e tersa
. pascoli, 1020: egli dorme in una cattedrale, / entro l'eterno
, ov'è scolpita / in tre facce una pugna d'ales sandro;
non avrei voluto che un altare e una croce di pietra: lungo i
scaligere, che è cinto da una mobile cancellata a maglia. quasimodo,
chiesa vivendo con gli animali feroci in una arca: così i buoni cristiani vivono con
i buoni cristiani vivono con i rei in una chiesa, e in una unità di
rei in una chiesa, e in una unità di fede e non di carità.
uno spago e dondolava, sicché pareva una farfalla che volasse sull'arca di
pittori collocavano da un canto in una storia del diluvio. stuparich, 5-471:
il mondo distrutto, e che domani ripianterà una vite? c. e.
3-131: il rio immenso fluiva, come una broda biblica e diluviale...
quasimodo, 4-27: non ci direte una notte gridando / dai megafoni, una
una notte gridando / dai megafoni, una notte / di zagare, di nascite,
david] per l'arca e vestissi d'una veste di lino bianca sacerdotale, e
ieru- salem, disse: -da'qua una veste bianca ancora a me,
ii-623: come si può vedere in una parte di quelle storie nel mezzo della detta
aveva materialmente eretto, arca istoriata in una infinita processione trionfale, che li empiva
. figur. essere un'arca: possedere una dote in maniera superlativa (un'arca
al male, come coloro che sono una spezia tutta insieme con poca virtù,
venne in tanta sapienza, che pareva una arca di sapienza. bandello, 3-57
anno le scuole tecniche del regno licenziano una mandata di giovani, quasi ragazzi, col
[del morto] e pongonle in una archétta in caverne sotterra nelle montagne,
con grande artifizio,... nell'una delle quali... furono rinchiuse
pietra, si duoleva e piangeva come una vite tagliata. = lat.
. marin. ossatura della poppa di una nave. = fr. arcasse,
contemplativo, dominato dal sentimentalismo, in una forma ricercata, svenevole, leziosa.
carattere mitico e favoloso come luogo di una vita pastorale tutta dedita ai tranquilli piaceri
poche eccezioni, tutto il mondo sia una vasta arcadia, e il genere umano un
per le solitudini d'un paese pastorale, una terra d'aurora, un'incantata arcadia
in vuote esercitazioni di stile, dediti a una frivola letteratura idillica e sentimentale.
della natura, che sottintende un disdegno e una fuga dalla realtà, e finisce per
ricantare di concerto un tema comune, sur una comune intonazione, con variazioni accordate e
novella. baldini, i-635: mettete una buona volta da parte rusignuoli rondinelle zeffiretti
del settecento: e vicenza con l'astichello una cittadina arcadica. civinini, 1-152:
da scoprirne in più punti toro d'una tal quale arcaicità. arcaicizzante (
suo capo... si ergeva con una nobiltà addirittura arcaica sul collo forte.
i-170: l'arcaismo non è per lui una moda come pei suoi tanti imitatori e
sempre affettate. idem, iii-513: una mia traduzioncella, fatta sullo stile del
e forme arcaiche; che rivela una ricerca d'arcaismo. gentile,
arcaismo. gentile, 3-107: una volta posti nel più rigido con
classica. e. cecchi, 6-71: una piccola pamela nera conferisce a talune
piccola pamela nera conferisce a talune una squisita grazia arcaizzante. arcaizzare,
. villani, 9-61: fu ferito d'una lancia nell'arcale del petto. nomi
arun argalif non crederai mica che sia una cosa semplice. cane tutte le leggi,
di volatili strani. saba, 16: una si girano; / l'ultimo
e vi è inizialmente connesso un una volta, la quaresima di santo michele arcangelo
fu mai trovato giù: c'era una corte con giganti di marmo, fra cui
. morante, 2-112: mi rammentai di una i-377: da'suoi maravigliosi colloquii,.
iii-248: nell'atto di soffiare su una flotta. tu leggi e i tumoli scoperti
parlando ad un mortai brillava negli occhi una lama di luce. il giorno del terrecui
i muro, egli le aveva sollevate una per un braccio e portate delicati arcani.
. soffici, ignoto. v-1-706: una certa critica che ha cercato...
grave di imperscrutabile arcano, e d'una limpidità insostenibile. 3. letter
carducci, 685: sotto la volta d'una bruna arcata, / in tra due
porta, e vidi nell'ombra dell'arcata una forma bianca. idem, i-85:
tombe. d'annunzio, iii-2-989: una larga apertura rettangolare onde si scopre un
piano, appariva la basilica: quasi una rovina...; da tutte le
: fra due torri, s'apriva una vasta arcata buia come l'ingresso d'un
d'amanti. tombari, ii-22: una dopo l'altra le oche sotto l'alta
pascoli, 31: s'incurva in una luminosa arcata / il ciel. palazzeschi
, e mossogli di là dal fiume una arcata uno casolare, e cornandogli ch'
fu dilungato il saracino / più d'una arcata, volse il suo cavallo. boiardo
2-10-7: longi al primo castel forse una arcata / smontarne a terra e franchi
: la cavalleria che si era ritirata una arcata, passato il fosso..
ultimo un pilota alto e biondo con una cicatrice a croce sull'arcata dell'occhio
dir io, l'ingegno nostro qualche volta una certa facoltà naturale... dell'
accattivanti (per conquistare la confidenza di una persona). fagiuoli, 1-5-75:
cui tre ordini d'arcatelle fan come una frangia. morante, 2-308: quella
criniera. 2. che ha una struttura ad archi in successione regolare.
vincesse loro lire cinquanta di bolognini con una fracida pera, onde gli arcatori furono
ant. curvatura ad arco dello scafo di una nave. arcàvolo, sm.
viero che si addormentò sul cavallo durante una battaglia. 2. per estens
musica fosse di alcuni mali del corpo una possente medicina. = voce dotta
sotto / le belle vesti v'è una bella spada. idem, iii-2-64:
capi delle comunità che emigravano per fondare una colonia). = voce dotta
di fiasco, nel cui interno si trovano una o più oosfere. =
della vita napoletana; v'è una maniera di parlare dei ruderi che si trova
archeologico. cardarelli, 6-13: una proprietà squalificata archeo logicamente e
360: le zone archeologiche del napoletano hanno una luce soggettiva, confidenziale, che le
archeologo elementi bastevoli per ricostruire al naturale una città troglodita. ojetti, ii-282:
ali con tre unghie, lunga coda con una serie di penné inserite da ciascun
. e. gadda, 3-128: in una faccia era inciso il monogramma rv,
34-115: tiene un archetto e sopravi una freccia. 3. archit.
muraglie di san giorgio... una bifora vi è stata dipinta nel mezzo coi
: quindi dal numero delle vibrazioni d'una lampada sospesa dalla volta d'una chiesa,
d'una lampada sospesa dalla volta d'una chiesa, per piccoli archetti simili,
. fioretti, 1-113: esso menò una volta l'archetto in su sopra la
se con l'archetto si toccherà gagliardatamente una corda grossa d'una viola, appressandogli
si toccherà gagliardatamente una corda grossa d'una viola, appressandogli un bicchiere di vetro
coi crini dell 'archetto: questo è una sottile, ma rigida mazza, per lo
cima, chiamata la testa, parte una ciocca di crini bianchi, fermati in basso
forzato silenzio, riprendeva il violino con una strana trepidazione... oh, il
forma d'arco che serve a portare una lama tagliente (sega ad archetto),
in un laccio teso all'estremità di una bacchetta flessibile piegata ad arco, collocato
molto piegato, presso al quale da una parte si ferma una verga, nella
presso al quale da una parte si ferma una verga, nella cui fessura si ficca
verga, nella cui fessura si ficca una coda di topo. crudeli, 1-49:
della luna. beltramelli, ii-228: una porta archiacuta alla quale si saliva per
lor dietro la cavalleria; e per una palude vicina avendo imboscato grossa archibuseria,
un altro soldato spagnuolo scaricata per disprezzo una palla contra uno di quei tedeschi,
241): io fui quello che detti una archibusata allo scatinaro, per vederlo parlare
per vederlo parlare con papa clemente sanza una reverenza, ma con ischemo bruttissimo,
che ferì il principe d'orangio d'una archibusata nella tenda, qui sotto le trincee
palazzo, dalle più alte finestre con una berretta faceva segno di arrendersi, fu
faceva segno di arrendersi, fu con una archibusata colto, e subitamente ammazzato.
archibugiate i lupi, che da l'una e l'altra banda in frotta vanno loro
segneri, iii-1-90: in quello stante una palla di archibugiata gli passò sopra il
, io son ferito a morte: una archibugiata nelle tempie. varchi, 18-2-169:
voluto portarne uno con un'archibusata in una coscia. nomi, n-61: ed ambo
pesante tanto da richiedere l'appoggio di una forcella, con accensione a miccia staccata,
un archibuso da la man destra e una picca da la man manca. l.
(285): dietro quella barricata, una bella fila di micheletti, con gli
bel giorno a caccia mise per distrazione una palla d'archibugio fra la prima e la
della polvere da sparo, formata da una canna da cui, per forza di
per forza di arco, si lanciava una pallottola o un altro proiettile.
suoi bravi cavalli, coperte tarmi con una casacca coll'archibusetto a rota senza lancia
sommo sacerdote di un tempio o di una città o di una provincia (nell'antica
tempio o di una città o di una provincia (nell'antica grecia).
di valigie, di mille archilei come una prima donna, è stato sempre un
al signor egisto e alla signora zelinda una melanconia, un senso di struggimento.
verso della metrica classica, formato da una tetrapodia dattilica e da un itifallico,
da sesto, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far
femm. di archimimo. è in una iscrizione latina e corrisponde a quel che ora
che serve per verificare l'orizzontalità di una retta o di un piano: consiste
retta o di un piano: consiste in una squadra rigida, formata da due
a piombo), e collegate con una traversa. cellini, 810:
che ho certi giorni per anima io? una squadra, un archipènzolo? nieri,
? nieri, 330: spiombettare poi è una parola dei muratori, e vuol dire
di andare a render la vita a una figliuola dell'archisinagogo defunta. 2.
. magalotti, ii-7: modello di una religione non indegna di essere stata architettata
donne sedute sulla gradinata si ravviavano l'una all'altra i capelli, che avevan tutte
della immaginazione. idem, i-1451: una ordinata e ben architettata narrazione. viani
fece a noi fu dovuto più a una fatale inclinazione del suo spirito che a un
nostra scuola scenica..., avevano una tal pratica nella prospettiva e una così
avevano una tal pratica nella prospettiva e una così sterminata immaginazione nel costrutto architettonico,
simulava, con artificio di pittura, una costruzione architettonica. soffici, 5-102: altro
per entro, quando c'è, una linea architettonica. sinisgalli, 6-87: è
l'affanno di molti studiosi, spinti da una improvvisa febbre filologica, alla ricerca delle
3. filos. ant. di una scienza che ha una funzione primaria rispetto
. ant. di una scienza che ha una funzione primaria rispetto a un'altra che
in universale. tasso, 11-iii-911: l'una [arte] nondimeno a l'altra
alla facoltà basilica, come che l'una sia rettrice nel geno di operazioni attive,
finalità pratica di essa. vi leggi una sollecitudine architettrice ch'è nobilmente urbana e
del comune, riprendeva un disegno d'una pianta che aveva fatto un maestro bellone
accetta, come tutti gli altri componimenti una correzione in opera, non subisce continuamente,
: la stanza quadra e spaziosa pare / una devota e venerabil chiesa, / che
vi è scipione in atto di considerare una pianta d'una fabbrica...
scipione in atto di considerare una pianta d'una fabbrica... di magnifica architettura
, 3-54: sedute sullo scalino d'una chiesa o fisse sulle armonie inaspettate che
la quale furono disegnate guardava tranquillamente a una prospettiva illimitata. buzzati, 1-45:
più di un albero, più di una montagna, alle intemperie, all'usura
, all'usura, alla polvere. una piccolissima vena d'acqua può rimuoverne la
d'acqua può rimuoverne la compattezza, una lama di gelo può spaccarla come una
una lama di gelo può spaccarla come una bottiglia. calvino, 1-523: lì
4. l'insieme delle opere architettoniche di una città, di un periodo storico.
molta parentela, tolta l'anima e una più occulta e più perfetta architettura degli
: tutto il resto del corpo era una miserabile architettura di ossa mal celata nei
all'entrata del cortile fece... una cornice architravata doppia con buon disegno
2. il sistema degli architravi in una costruzione. architrave, sm. archit
da un parallelepipedo di pietra o da una trave di legno, ferro o cemento
architrave pende un drappo violetto con su una croce d'argento. soffici, ii-70
treppiedi. borgese, 2-313: spalancò una porta della stalla e un sauro di criniera
lampada appesa all'architrave, era cominciata una rissa tra due villani, -figur.
2. burocr. considerare conclusa una pratica memorie, sempre luce panzini,
suo archivio. alvaro, 9-514: ho una cultura teatrale 3. dir.
,... sono seno a una persona, una famiglia, un'azienda,
. sono seno a una persona, una famiglia, un'azienda, ecc.)
che parevano gigli, a una inferriata poco alta ma ampia,
possente. sbarbaro, più d'una volta nello scritto antecedente. idem, 1099
l'uno e nenza (assai spesso con una sfumatura ironica); l'altro non
da sé non significa, siccome né una cameraccia al terzo piano della torre, piena
viveva rintanato nel suo funebre archivio, in una ti guardi, messer giuseppe donati avvocato
di pasqua per me quando posso avere una lettera non breve dal mio vieusseux.
, 1-3-65: forma il ridicolo, porgendo una cosa per mirabile, essendo arcicredibile,
ognun di loro fatto un ingresso con una orazione superbissima, latinissima ed arcielo- quentissima
l. bellini, 5-2-267: ella è una falsità incontrastabi- lissimamente più che arcifalsa.
sommamente lodevole. -ardentissimo: di una lentezza esasperante. giusti, iii-249:
mi se'più selvatica, / che s'una bestia fussi arcilunatica. -arcilunghissimo
mandai a v. s. illustrissima una lettera, e la feci un giorno
acceso (di un sentimento, di una passione). b. corsini,
ha s. a. s. data una arcionorevolissima relazione della persona, e qualità
avesse tollerato per semplice convenienza, troverebbe una scusa onesta per piantarmi di nuovo e per
dargli un sasso / nel capo o una pedata arcisolenne / in quel corpaccio sbraculato
redi, 16-iv-396: stimo necessario con una sottilissima, arcisottilissima tenta di procurar di
: squisitissimo. lippi, 12-34: una zimarra pur di saia nera, / per
della sensibilità. palazzeschi, 3-41: una sera il bambino, arcistufo di sentirsi
, 16 v-47: l'ho cavato da una libreria più che arcitarlata, e per
, vi è bisognato i voti di una comunità badiale. -arciumilissimo: più
, siccome di arcivenerabili maestri, ognuno una volta si cavava il cappello.
invitasse a gettarmi nelle sue braccia in una così spinosa circostanza. -arcibriccone:
io, l'ingegno nostro qualche volta una certa facilità naturale... dell'imbroccarlo
eccles. primate o generale di una congregazione, di più monasteri dello stesso
essere conferita dalla santa sede anche a una semplice confraternita, a puro titolo onorifico
che la gravità nei corpi naturali è una fontana continuamente aperta. redi, 16-vii-453:
. piovano arlotto, 17: una mattina fu invitato il piovano a dire
invitato il piovano a dire messa in una chiesa cattedrale della quale era archidiacono uno
3. stor. capo dei diaconi d'una chiesa che nei primi secoli del cristianesimo
un territorio molto ampio o di una certa impor tanza politica.