4. offuscare, rendere meno vivace una luce con un più forte splendore.
; sfolgorare. pascoli, 192: una vetrata / a mezzo il poggio razza
e lucente, sopra i cipressetti di una costa; abbarbaglio fantastico di giovinezza astrale.
(detto di rapporti sentimentali, ha una sfumatura di esclusività, di violenza,
quest'erbe nell'intime crepe; / diventare una parte, quasi, del viver vostro
pur si dice esser ferma e stabile una bene abbarbicata quercia, quantunque si veggian
trovano ammucchiate e abbarbicate scambievolmente insieme l'una con l'altra con molte radiche. pindemonte
, 7-162: abbarbicata / vi lussureggia una feconda vigna. tommaseo-rigutini, 2744:
tommaseo-rigutini, 2952: abbarcare è fare una barca, cioè una mole non rotonda come
abbarcare è fare una barca, cioè una mole non rotonda come il moncello,
garrule abbarcato. soffici, i-108: una loggia tutta ingombra d'arnesi rurali e
soffici, 2-129: tutt'intomo, una turba silenziosa aspettava, pigiata ai cigli
sotto la zampa ferrata, sotto una carretta riversa? abbaruffaménto, sm
13-123: scruta l'infermo di sotto una cuffia di capelli abbaruffati. 2
. v.]: al vedere in una stanza disordine di fogli o di robe
azeglio, 1-217: cotesta letteratura è una delle cagioni dell'abbassamento notevole che ognuno
calore, della cateratta, d'una stella; locuzioni delle scienze fisica, me
cellini, 528: fatto questa, con una ciappola quadra si abbassa tutta la
simil, che su la cima / d'una montagna da lontan veduta / reciso
. palazzeschi, 4-213: davanti a una macchina in corsa gli occhi...
fuoco, / che la stanza sia come una tomba. buzzati, 1-197: un
, i-57: non era stata che una politica finzione per abbassare gli orgogli. monti
: così ogni nuovo nemico dava ai francesi una nuova vittoria, e quella lega,
: allora c'è rischio di abbassare una relazione da ideale a materiale.
[s. v.]: con una parola, con una preghiera l'uomo
.]: con una parola, con una preghiera l'uomo s'abbassa; non
. 7. matem. abbassare una perpendicolare: condurre da un punto una
una perpendicolare: condurre da un punto una perpendicolare a una retta o a un
condurre da un punto una perpendicolare a una retta o a un piano.
dice indifferentemente si tiri o si abbassi una perpendicolare da un punto... propriamente
, come afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito rinverdiscono,
chiaramente ci mostrerà la piccolissima fiammella d'una candeletta accesa, abbassata dentro alla concavità
vaso. targioni bozzetti, 12-7-13: una minor quantità d'acqua in certi giorni
, come stanno abbassate le lunghe ciglia di una vergine cui si parli d'amore.
le mura spesse, e mantenute in una mezza luce dalle persiane verdi abbassate.
tavolo, accanto al divano era accesa una piccola lampada. 2. scemato,
, si fermò col compagno a canto a una sentinella, la quale con tono imperioso
dimenticato dire degli ultimi ridotti abbasso dell'una fonte e dell'altra: che quando
: ogni giorno ed ogni ora vedevi una moltitudine di poltroni variamente vestiti con le
chiami a discendere parte soltanto, od una parte speciale degli uomini che sono a
ragazza era di gusto fine, come una signora, e non trovava mai cosa abbastanza
quanto ora la sua faccia dolorosa fosse una cera sul punto di sciogliersi. cardarelli,
comunemente i toscani dicono averne assai d'una cosa, non solo per non ne volere
terra. ugurgieri, 2: aveva udito una schiatta doversi producere del sangue troiano,
m. villani, 3-14: [una furiosa tempesta] ogni cosa parea che
.. abbatterono al borgo a san sepolcro una parte degli edifici. arrighetto, 240
tozzi, iii-291: ci fece veder una rondine ancor viva, che il temporale
lo abbatta. alvaro, 9-265: una donna incinta che inseguiva un camion su
del lavoro obbligatorio era stata abbattuta da una scarica di mitra, perché dava noia
/ di murat che s'abbatte a una corona. d'annunzio, iv-1-482: sentii
spalla il capo di giuliana pesantemente come una cosa inanimata. pea, 7-668:
per scontro di fortuna s'abbatté in una galea di genovesi. boccaccio, dee
cellini, 2-8 (285): era una di quelle persone che sono difficilissime a
. goldoni, v-509: madama è una di quelle / che con quanti s'
fine... si abbatté ad una persona che l'intese e gli rispose
. foscolo, v-164: tu spiri sovente una scintilla del tuo calore all'aspro alpigiano
, alla mente, la ricreano con una placida commozione di riverenza. [sostituito
: a un crocicchio ci abbattemmo in una tavola rustica. panzini, ii-65: ma
riva del mare, s'abbatté a vedere una sirena. idem, 1-169: domandò
: renzo s'abbatteva appunto a passare per una delle parti più squallide e più desolate
i ricordi del suo intelletto, in una di quelle forme ancìpiti tra bestiali e divine
stesse che pendono dal collo delle capre. una salacità ilare gli suggeriva atti e gesti
la conciliazione, e trova agli illusi una scusa nell'educazione ereditaria. d'annunzio,
, sentiva un malessere, un abbattimento, una fiacchezza di gambe. 4.
parlava. d'annunzio, iv-2-255: una specie di abbattimento cupo le prese l'
i lavori / di nettunno guastar con una vampa. d'annunzio, iv-2-1257:
bocchelli, i-i-m: fortificavano... una testa di ponte, con terrapieni e
quasi cadaveri di giganti; gli archi una volta trionfali, ora parti del romano
nel grano 0 nel sabbione, con una palla nella testa o nello stomaco,
di morire: credeva di entrare in una vita più vasta e più altera. soffici
ombre, il treno giaceva, simile a una immane bestia abbattuta, sconquassato, stritolato
per la disfatta non fu disperato, era una abbattuta stanchezza. tozzi, i-115:
abbandonata..., bella come una cattedrale, piena di memorie antichissime. panzini
iii-48z: questa parola pomposa sembra nome di una bella donna; ed è invece il
cisterciense, che di lui fu rivelato a una devota persona, che avesse conseguita l'
, a un abate, o a una badessa. botta, 4-830: ricusando
d'annunzio, iv-2-1274: somiglia quasi a una delle mie piccole città umbre, tra
l'infranta ossatura della chiesa abbaziale e una porta munita di torricelle eguali a quel-
munita di torricelle eguali a quel- l'una che santa barbara sorregge nella palma della mano
messo a disposizione d'ognuno, in una specie d'abbecedario e sillabario illustrato,
della tradizione familiare, ciò fu proprio una vigilia di natale. 3.
. panzini, ii-268: il linguaggio è una creazione sempre viva e varia dello spirito
fingere bello ciò che non è; dare una falsa appariscenza. guittone, 165-2
stella mattutina. dossi, 709: una donna, innamorando, abbellisce: più
, come afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito rinverdiscono,
un fondo da un onere, da una servitù, da un canone.
dell'eredità sono gravati con ipoteca da una prestazione di rendita redimibile, può
libero, emanciparsi; liberarsi (da una passione, da un sentimento, da
passione, da un sentimento, da una soggezione, da una dipendenza).
sentimento, da una soggezione, da una dipendenza). plutarco volgar. [
, nelle parole, nell'esercizio d'una operazione o d'una facoltà.
, nell'esercizio d'una operazione o d'una facoltà. 6. rifl
6. rifl. dir. liberarsi da una prestazione, da una servitù, da
. liberarsi da una prestazione, da una servitù, da un onore. cattaneo
affrancare2, tr. fornire di francobollo (una lettera, una cartolina, un plico
fornire di francobollo (una lettera, una cartolina, un plico postale); attaccare
: per lo passato, chiunque volesse affrancare una lettera,
privati, e la cui apposizione sopra una lettera, che viene impostata, basta a
libero, indipendente; che si sottrae a una soggezione. viviani, i-43
iv-1-839: ebbe la visione allucinante d'una sua esistenza futura in cui egli,
quanta la faccia dell'universo aperta come una faccia umana. manzini, 7-52: credeva
dir. liberato da un onere, da una servitù legale. cattaneo, ii-196
, enfiteusi, usi civici) mediante una controprestazione (o il pagamento di un
lo più non si dice che del liberare una proprietà dal peso che 1'aggravava:
sec. xix, per sostituzione con una persona disposta ad assumersi l'onere,
onere, o mediante il pagamento di una somma allo stato. = deriv
che 'affrancazione *. giusti, ii-478: una tua lettera... era rimasta
un viaggiatore ch'avesse da affrancare una lettera, non sempre poteva aspettare la
, 4-349: si passò due volte una mano sulla fronte come quando affranta dal
. stuparich, 2-535: si passava una mano sulla fronte come per scacciarsi una
una mano sulla fronte come per scacciarsi una nebbia dal cervello, usciva affranta dallo
scandolo e materia di mormorare il vedere una veste affrappata, né tanto aver di
razza diversa, e viene istituita con una cerimonia in cui gli uomini si scambiano
che fanno uscire e bevono reciprocamente da una vena del braccio. è uso di popoli
... li affratellarono tutti in una grande collettività nobiliare. sbarbaro, 1-181
, vaghi augelli e pesci / che l'una e l'altra verde riva affiena.
di foglie celesti; un viandante affresca sotto una pezzuola il viso adusto e segaligno.
lupa. e. cecchi, 6-251: una parete della stanza era affrescata d'una
una parete della stanza era affrescata d'una figurazione allegorica. sbarbaro, 1-85:
un affresco del soffitto, affresco rappresentante una figura enorme vestita alla foggia romana.
l'affresco è, in sostanza, una pittura popolare, una pittura da poveri che
in sostanza, una pittura popolare, una pittura da poveri che vogliono durature le
l'operosità; accelerare, incitare a una maggiore sollecitudine; far fretta.
il compimento (di un'azione, di una condizione, di una vicenda).
azione, di una condizione, di una vicenda). m. villani,
nostra. d'annunzio, ii-679: una gioia s'aggiunge al suo terrore /
nella battaglia. bembo, 1-11: una vena non molto grande di chiara e
battito affrettato del cuore veniva a quella figura una tale vibrazione, che nessun contorno di
verrai più graziosa; la dimoranza è una graziosissima affrettatrice. aflfrettóso, agg.
, che si ottiene dall'unione di una consonante occlusiva con la spirante (fricativa
di sollecitare o sostenere un incontro, una discussione, un contrasto). -anche
abbondio. d'annunzio, iv-1-728: una ripugnanza invincibile gli si levava dalle radici
padre. deledda, ii-169: essa ha una folle paura di te, e se
bel pino; / e subito affrontata una cannella, / bee quanto si beria
padre, quando lo sente gravemente affrontare da una lingua strapazzatrice. manzoni, pr.
veniva così a trovare, ad affrontare una moltitudine irritata e procellosa. carducci,
ugolini, 15: * affrontare una spesa ', per 'fare una spesa
affrontare una spesa ', per 'fare una spesa ', è metafora ardita per
iv-2-390: meglio morire bruciato vivo in una di queste pozze -io pensavo - che
4. prendere in esame (una questione, un problema); discutere
(un argomento, un caso, una controversia). tommaseo [s.
, 1-176: entrarono in chiesa, l'una dalla prima porta, l'altra dall'
due osti, più ordinatamente, per l'una parte e per l'altra, che
, e affrontossi battaglia, sì che d'una parte e d'altra ebbe mirabile gente
a ogni affrontatura delle sopradette spiagge fa una legatura di ferro bracata, che le
annunzio, iv-1-556: l'aspettai tutta una sera premeditando il modo dell'affronto.
chiedermi scusa del fattomi affronto, senza che una parola di diretto rimprovero mi esca
presto gli affronti e questa era una prova di più della sua com
la sottigliezza della sustanza fa nello sciogliersi una apparenza di nuvola di condensatissimo fumo.
gli occhi al cielo e vide che una nube scura dai bordi sfrangiati e affumati
fra il rumore dei coltelli e delle forchette una gioia bestiale si propagava per la vasta
: quando sarai arrivato in fondo vedrai una piccola chiesa tutta affumicata, in mezzo
capolino la faccia di un ragazzetto, una faccia tonda e rossa con lentiggini che gli
s'affollano sotto gli occhi, come una pesca mangiata dagli àfidi.
di mente non solo non piglierò mai una tromba marina per uno scacciapensieri, ma
gli uomini. panzini, i-600: una voce nasale, afona, con un certo
non per debolezza fisica, ma per una bontà che non è più terrena. campana
morta un canto, dalla palude afona una nenia primordiale, monotona, irritante.
afona, roca. tombari, 3-198: una voce afona che sentiva ormai spesso,
esprime con concisa esattezza il frutto di una lunga esperienza (di vita, di
latino degli aforismi gaudenti mise nei discorsi una malizia corpacciuta e sensuale. d'annunzio,
opprimente. verga, i-217: una giornata afosa di maggio, tutta nuvoli
afosa di maggio, tutta nuvoli, una di quelle giornate in cui i contadini si
d'annunzio, iv-2-1147: entrò in una vasta sala gremita, afosa di mille
petti anelanti. panzini, iii-738: era una pace un poco afosa, come un
pirandello, 8-712: si svegliò per avvertire una vacuità spaventevole, sospesa nella sua tetraggine
africa. 2. propugnatore di una politica di espansione coloniale europea in africa
crescenzi volgar., 4-4: ed enne una [delle uve], che è
s. v.]: affricogna, una specie d'uva aspra e di sapore
altresì come il gusto del malato o d'una femmina grossa, che più truova savore
grossa, che più truova savore in una afra mela, che in pane di
africano '(cfr. africogno); una volta si ricollegava al provenz. ant
voluttuosa, come da un tesoro teologale una pietra afrodisiaca, io ve la offro?
latte purissimo della sussistenza militare italiana con una voluttà che assumeva l'acuto d'una
una voluttà che assumeva l'acuto d'una pratica afrodisiaca.
lunga cantina a volta era immersa in una penombra fumida per le gratelle di pesce sul
bocca. d'annunzio, iv-2-1284: una tetra cloaca nerastra, su cui si
min contadino ne fece a sua volta una malattia. sinisgalli, 3-24: la
bot. disus. nome volgare di una specie di escecaria; pianta ad arbusto,
nero dorato sul petto, e con una fascia rossiccia attraverso al dorso e alle
agamica (o agama): quando una parte delle piante (e si tratta di
asia, australia. = da una voce indigena dell'africa occidentale.
6-73: ho assistito con alcuni conoscenti ad una grande agape di negri, presieduta dal
: agarico bianco, nome volgare di una specie di poliporo che cresce sul tronco
larici... egli è fatto di una polpa asciutta, quasi farinosa, bianchissima
: agarico da esca, nome volgare di una specie di boleto o poliporo, conosciuto
plinio), dal greco àyapixóv (una specie di fungo). agasóne,
. giovanni du samminiato, i-181: una pietra che si chiama acate, la quale
preziose, che quasi tutte hanno sempre una determinata figura e grandezza, come sono
mondo. ojetti, ii-654: in una coppa d'agata con le vene concentriche di
di giallo e di nero, in una lastra di sardonica rigata di rosso..
, cui sormonta la valva raggiata d'una conchiglia. sinisgalli, 6-169: se
cespugli. beltramelli, iii-759: una [giovane] mori, che era come
monotone piantagioni di maguey, ch'è una specie d'agave da cui gli antichi messicani
muretto liscio e bianco come quello di una casina araba... su
di cipolla scimmiottano le àgavi con una pretenziosa aria da tropici. sbarbaro, 1-168
ai margini della strada, di una pianta arida, puntata e desolata: l'
1-289: le foglie grige d'una grande agave erano istoriate di nomi
pronom. ant. gridare (come una gazza): per esultanza o per
, frutti di colore rosso minio; una varietà (crataegus azarolus) si denomina
partigiane, alabarde..., una corazza ageminata. ageminatóre, sm.
. sm. chi è delegato a svolgere una determinata attività (in nome di privati
due anni da che si era ordinata una leva di sedicimila uomini, ma questa leva
che per suo mezzo cercavano di cacciare una spina nel fianco al governo. silone,
: agente di beni rustici al servizio di una nobile famiglia. codice civile, 1743
, hanno indotto i legislatori a considerare una tale professione, al par di quella
. machiavelli, 908: io scriverrei una lettera al vostro agente a roma,
agenti, considerato il contegno brutale d'una di loro. gli agenti, come
, come si sa, per penetrare in una casa chiusa, adoperano altri metodi:
di mare. palazzeschi, 1-169: una squadra di agenti specializzati, cercano,
teatrale: chi tutela gli interessi di una compagnia teatrale, fissando la sua attività
che provoca o modifica l'andamento di una reazione chimica [agente catalizzatore, agente
che uno instrumento ha dua virtù: una propria e una dallo agente superiore, come
ha dua virtù: una propria e una dallo agente superiore, come el martello
tutte le cose in atto insieme con una sola visione spirituale e chiarissima, per
, che è significar, e accennar non una cosa, come il nome..
, impresa di chi assume in sé una serie di operazioni per altrui conto, o
... hanno formato l'oggetto di una speciale professione, che è interamente diversa
in agenzie di giornali, aiuto in una fabbrica di organetti, comparsa teatrale.
. dir. contratto di agenzia: quando una parte [agente) assume l'incarico
retribuzione, la conclusione di contratti di una zona determinata. = deriv. da
secondo naturale processo, non vedeano che una cosa potesse agere, ovvero fare in
]: verbi medii, che in una stessa voce significano azione e passione,
accennato, avrebbero potuto essere, l'una un agevolamento, l'altra un mezzo diretto
boccaccio, 3-1-222: è il sospirare una esalazione che muove dal cuore, da
tanto ingegnati a preparare e a mantener come una corsìa nel mezzo della folla. pellico
. 2. aiutare a superare una difficoltà; assistere con qualche facilitazione;
dante, purg., 9-57: venne una donna, e disse: 'i'son
chiunque procura o agevola l'evasione di una persona legalmente arrestata..., è
. v.]: trovarsi agevolato in una operazione qual si sia, dice non
inteso a sgravare un onere pecuniario, una prestazione [agevolazióne di pagamento,
, 3-51: la più rotta ruina è una scala, / verso di quella,
l'impresa s'affaccia alla mente, come una nuova apparizione: ciò che prima spaventava
quasi lo sdebitasse di ogni scrupolo tutto in una volta, e gli rendesse più agevole
, le sviluppava in tutto l'essere una energia facile e pronta. panzini,
cosa agevole, perché basta fermar dimora in una città dove sian ben provviste biblioteche.
(che si fa facilmente trasportare da una passione). bibbia volgar.,
373: faceva [il compratore] una grande istanza per voler sapere come io era
, i-262: l'aumento degl'individui è una sequela della perfettibilità: il numero solo
numero solo già moltiplica il bene di una spezie per estensione, ed accresce l'agevolezza
e scoperte, e in luogo d'una circonlocuzione ci dà un vocabolo. carducci,
, i-103: cavasi ancora in istria una pietra bianca livida, la quale molto
: era in quel suo giovane volto come una volontà assidua che ne impietriva il segno
4-69: come vogliamo noi, che una provincia si muova in qua e in
; che trattiene (l'interlocutore in una conversazione). marotta, 1-74
dieci volte con un mesto sguardo e con una parola agganciante lo recuperava.
le vesti di due fedeli inginocchiati a una certa distanza l'uno dall'altro. viani
, 535: l'adalgisa avrebbe avuto una gran voglia di far colpa alla sbadataggine,
alla solita incuria della portinaia. ma una insolente guardata di colei bastò a dissuaderla
: cercava di agganciare l'occhio di una persona più importante di lui e, una
una persona più importante di lui e, una volta fatto l'aggancio, giù una
una volta fatto l'aggancio, giù una scappellata. calvino, 1-485: quel cai-
agganghera, / sarà ogni mia pupilla una pozzanghera, / che formerà di pianto
sgangheri con la piccola loro vanità comprovano una verità grande, ed è: che l'
ugolini, 15: * è una persona molto aggarbata ', cioè * garbata
due palmi e di grossezza quanto aggavigna una mano. idem, i-457: si pigliano
ed aggavignati fra loro come, da una ineluttabile forza medianica che li priva d'
un saltaleone su cui bisogna picchiare con una grossa mazzuola con quanta forza s'ha
al piede / nuova terra rincalza alta una spanna: / così la troppa deviar potrai
, 19-277: il morto aggelava. una ventata gli portò via la pezzuola di
è fuso e si aggela, è una delle mille malizie dei cinesi. idem,
capo o in un verone o in una terrazza scoperta. viani, 10-169: il
coda di rondine che gli fa aggettare una gobba simile ad una zucca frataia.
gli fa aggettare una gobba simile ad una zucca frataia. = formato sul
: usare, intendere, prendere aggettivamente una voce. = comp. di
aggettivi (in un periodo, in una pagina). tommaseo [s
due aggettivi ad un sostantivo non legati da una parti- cella copulativa: come a dire
aggètto1, sm. parte sporgente di una costruzione, di un muro; sporto
2. alpin. sporgenza rocciosa di una parete. = lat. adjectus (
da cacciare, vidde da longa forse una terza balestrata, un po- varo molto
questi tavoli è teso l'arco di una volontà ferrigna; la parabola della vita,
a faenza. idem, 4-240: l'una vicina all'altra, assai rattrappite,
facile l'agghiacciarsi tutta l'acqua dall'una all'altra spiaggia. monti, iv-355
i-107: coi capelli irti, vibrò una stoccata formidabile, sentì l'elsa urtare contro
orribile... / attorno dava se una mano / tentava di ghermirlo un acre
ma c'è qualcosa in quella voce, una specie di sibilo, che m'agghiaccia
. -anche al figur.: avere una sensazione di gelo e d'inibizione (
/ ne la bocca de l'altra, una dolce ombra / di morte gli occhi
un barlume, o un'orma, anzi una nicchia, / ond'ella [la
raccolgo e m'agghiaccio e dico anche una volta addio al mio compagno. pafiini
orribile sopruso. 3. rendere solida una sostanza liquida (cfr. ghiaccia e
io rimasi un minuto senza poter proferire una parola, senza poter muovere le braccia
abbellito. collodi, 194: una bella camerina ammobiliata e agghindata con semplicità
). pascoli, 1538: una vacca aggiaccata sopra un greppo / li
v.]: aggiardinare sarebbe * ridurre una parte di terreno a uso e coltura
iii-797'aggigliata la bimbetta da dio di una grazia forastica piena di buon sapore freschissimo.
valore che, nello scambio, ha una cosa in paragone di un'altra, dovuto
per designare il sovrappiù di valore di una moneta a paragone di un'altra.
, colla cavalla vecchia che ci andava come una pietra d'anello, e tirava via
beltramelli, iii-113: vedemmo passare lontano una coppia di buoi aggiogati a un aratro
. aggiornaménto, sm. differimento di una data, rinvio, dilazione.
2. rinnovamento e revisione (di una cognizione, di un'opinione, di
aggiorna. verga, i-370: aggiornava; una domenica senza gente in piazza né messa
. algarotti, 2-60: saturno ha una [corona] di cinque satelliti, con
era, insomma, in tali argomenti una vera autorità; né riposava nella scienza
. 4. ant. assegnare una data, stabilire un giorno nel futuro
agitatore: se avesse voluto far fallire una nazione nemica, non potea fare altrimenti
uscì. redi, 16-v-351: smarrì una notte la strada, e dopo lunghi
] è un mero trovato per formare una specie di satira ingegnosa contro gli aggiramenti
io credo che tu abbi in capo una mala intenzione. = deriv.
il diritto: lo aveva aggirato con una manovra di cavalleria fantastica, e aveva
giamo fare a l'acqua quando gittatovi una pietra fa cerchio, il quale successivamente
, con agirarseli da torno ora da una banda ora dall'altra. rocco, i-319
a se stessa come il pernio di una ruota. bontempelli, 8-83: anche se
bufala, anche sopra essa s'aggirava una nuvola di moscerini. palazzeschi, 1-15:
giovane biondastro e zoppicante, dal- l'una all'altra sala. stuparich, 2-360:
anima inquieta? alvaro, 9-71: una voce si sentì lontana che pareva d'
sia 'avviluppato ', ovvero abbia fatto una 'discorsa ', come si dice
discorsa ', come si dice, o una 'lungagnata', o una 'tiritera '
si dice, o una 'lungagnata', o una 'tiritera '. ma è di
spirito conoscitivo] completamente. nel passare dall'una all'altro e nel ripassare dal secondo
. con la particella pronom. detto di una quantità: a indicare una misura approssimativa
detto di una quantità: a indicare una misura approssimativa (ascendere, arrivare all'
che ha un oggetto da vendere od una impresa da far eseguire, dirige un
. beccaria, i-1-457: potrebbe finalmente una tale società distribuire ed aggiudicare i premi
, i-56: il tribunale fa eseguire una giusta stima dell'im- mobile, e
sua aggiudica al tale un diritto o una cosa; cosi l'opinione pubblica aggiudica
aggiudicazione (in seguito a giudizio, a una gara, a un'asta pubblica:
al maggiore offerente segue quando, dopo una duplice pubblica enunciazione del prezzo raggiunto,
del prezzo raggiunto, non è fatta una maggiore offerta. = voce dotta
della galilea, e posta in su una gran riviera; e dalla parte orientale
. mettere in più, unire a una quantità data; accrescere, aumentare (
a speculare più alto, essendo facile a una invenzione trovata, aggiugner sempre qualcosa di
di acqua pura. clarici, i-732: una sola spezie d'orchide vien descritta da
: egli ha fraudata l'italia d'una gloria che le poteva aggiungere con poco sconcio
cesarotti, i-92: aggiunge poi con una logica ugualmente poderosa, che se questi nuovi
matrimonio. boccaccio, i-67: se una giovane di reai sangue fosse da lui
a pensare che egli sia innamorato d'una romana popolaresca femina? guido delle colonne
3. rifl. unirsi (a una quantità data); far seguito (
seguito (a un discorso, a una dimostrazione); congiungersi, essere unito
fontane ond'elli cresce, che l'una ha nome geor e l'altra dan,
, crescendo in lei amor continuamente e una malinconia sopr'altra aggiungendosi, la bella
congiungimento. giamboni, 2-146: l'una, che lo aggiugniménto sia d'uomo
e ritorno, con l'aggiunta d'una cambiale di altre quaranta ghinee, che
: la qual cosa, oltre ad una aggiunta di credito mi produrrebbe anche un
, i-15: si vide ben tosto comparire una novella edizione della giudicata sacrilega opera sua
le mani. idem, 870: una religione che, essendo verità non può
. fare un'aggiunta (per collegare una cosa all'altra, o per raggiungere una
una cosa all'altra, o per raggiungere una data misura). - anche rifl
e per i pari pesi fermare l'una contro l'altra comodamente. i. nelli
: fare un'aggiunta in guisa che una o più cose arrivino al segno stabilito:
macchina, le parti della tomaia di una scarpa. = deriv. da aggiunto
adattandosi, fino dall'adolescenza, a una vita grigia di operaia presso una fabbrica
a una vita grigia di operaia presso una fabbrica di scarpe in qualità di aggiuntatora
da nord a sud entra allora in una grande stazione dove sosta, dicono i
di un vagone o due e rafforzato d'una locomotiva aggiunta in coda.
»). beccaria, i-245: una delle parti più difficili e più delicate
; ed aggiustatolo e fermatolo, espongasi una carta bianca e piana incontro al vetro concavo
e non tocca con le sue estremità una croce formata di due verghette di smalto.
cominciò a trovarsi impicciata a dover raccontare una storia nella quale aveva anch'essa una
una storia nella quale aveva anch'essa una parte che non si curava di far sapere
la mano libera s'aggiusta sulla fronte una ciocca di capelli bianchi. idem, ii-316
. palazzeschi, 4-111: rimase fermo come una bambola a lasciarsi aggiustare prima, quindi
modo da pigliarsi per andare a fare una corsa fino a san marino. foscolo,
: cogliere il momento opportuno. -aggiustare una persona: soddisfare gli obblighi verso di
la fede: dare fiducia. -aggiustare una lite: comporla, conciliarla. -aggiustare
sì gran mucchio insieme, v'aggiustarono una colubrina, la cui palla...
, accordarsi; cercare un accomodamento, una via d'intesa; conformarsi, corrispondere
. rifl. sistemarsi, accomodarsi (in una condizione, in una professione, in
accomodarsi (in una condizione, in una professione, in un luogo).
, 5-10: speravano di aggiustarsi in una grossa cascina e lavorare tutti quanti e star
gli andò alla spalla destra a dare una aggiustata alla correggia del fucile. =
la lingua toscana] potè manifestare una ricchezza... e anche non
. e anche non di rado una aggiustatezza, da emulare l'ammirato e
lingue antiche colte... una onnipotenza, un'aggiustatezza, una
.. una onnipotenza, un'aggiustatezza, una capacità di variar l'espressione.
. cantoni, 734: gli aveva dato una gomitata per fargli notar bene l'
sue gravose ed invecchiate indisposizioni, conserva una aggiustata fame. salvini, 39-iii-122:
-marin. stivato acconciamente il carico di una nave. tommaseo [s. v
s'alza e mantiene, non volendo l'una parte dall'altra staccarsi, perché ogni
sostanza capace di formare con l'acqua una pasta, una malta (che faccia
formare con l'acqua una pasta, una malta (che faccia presa all'aria
, si avvoltolavano, si appiccicavano l'una su l'altra. idem, iv-2-844
(adoperando anche dei difetti, è una lezione che può fare invidia a maestri materie
fiori, tut- le parti di una macchina o d'altra cosa si conducono
con lo strato tivo; liquidazione di una spettanza. infimo della sua razza. civinini
di tenere a contatto 1 labbri d'una ferita). = cfr. tingi
. un foro, o per agglutinare una rottura. targioni pozzetti, 12-1-162:
in figura ritonda, e aggomitolata l'una spera sopra l'altra, e che
...; l'altro indica una specie di evoluzione de'fanti leggieri, o
, a modo di grappol d'uve l'una appiccicata all'altra, aggomitolate pendono.
le ombre]: incerta, smunta l'una; simile l'altra / ad
; simile l'altra / ad una macchia cruda, sul lastrico, d'inchiostro
, era davvero ancora così come una pecora innocente: non capiva nulla
ad aggottare l'acqua dalla stiva, una specie di cucchiaione. fracchia, 868:
fracchia, 868: se fossimo sopra una barca con l'acqua ai bordi, non
voi, vista piagiente, / che per una altra avere solazo e gioco. latini
se a voi aggrada, voi potete ad una ora a voi fare grandissimo onore,
non sia a le umane menti aggradevole una fontana, che naturalmente esca da le vive
, voltandosi, al padre: « è una fortuna per me il poter fare un
e disse rivolta al padre: « è una buona ventura per me il poter far
363: aveva loro intimato che nominassero una persona di suo aggradimento. nievo,
essere grato e di piacere. se una persona vi gradisce, da quella aggradite anco
, le aggraffài ambe, ne insaccocciai una, addentài l'altra. b.
casa sua, mettendo innanzi a stento una gamba dopo l'altra, che parevano
è buona per frequentare e per aggrandire una città, perché la gente sforzata a
sibilare il frustone. idem, 19-59: una megera squadra- sciata con le poppe penzoloni
, 14-139: sembrava il crocidare d'una cornacchia aggranfiata sulle cime degli alberi.
degli alberi. idem, 19-63: una donna scarnita avvoltolata dentro uno scialle e
donna scarnita avvoltolata dentro uno scialle e una creatura aggranfiata alle sue ginocchia.
. negri, 2-990: una donna non più giovine, malata
dubbiosi, tanto più ci si aggrappa ad una falsa lucidità della mente, quasi sperando
panni,... si gettò da una finestra non molto alta dalla via.
due o tre insieme e qualche volta una gran filza, intrec ciato
... / venne d'api una nugola a posarsi; / e con l'
e con l'ali e co'piè l'una con l'altra / e tutte insieme
aggratìglio). ant. imprigionare con una griglia. - anche al figur.
aggravaménto, sm. l'aggravarsi (di una situazione, specie di una malattia)
(di una situazione, specie di una malattia); peggioramento. lettere
(un fatto, un'azione, una malattia, ecc.).
conscienza. manzoni, 786: indusse una giovine ad aggravarsi d'un omicidio,
notificata, e dalla parte avversa, come una congiura contro al viver libero, aggravata
5. figur. rendere più grave (una colpa, una malattia); complicare
. rendere più grave (una colpa, una malattia); complicare, peggiorare (
malattia); complicare, peggiorare (una situazione), acuire (una sofferenza
(una situazione), acuire (una sofferenza), inasprire (un ordine
dee., 7-io (220): una infermità ne gli sopravvenne, la quale
avevo lasciata piangere sentendo aggravarsi in me una grande pena. soffici, ii-137: è
'l fanciullo continuamente agravava, mandò subitamente una donna a la bottega del padre. idem
di che sdegnato cupido ferì apollo d'una saetta d'oro e dafne..
oro e dafne... d'una di piombo: onde fece che apollo amò
sotto ricoperti, aggravati in cima con una lastretta. pantera [tommaseo]: quantunque
cupi silenzii che accompagnano l'aspettazione d'una catastrofe ignota. saba, 36:
.. e fermò in letto con una terzana, la quale poco dopo convertitasi
, la quale poco dopo convertitasi in una continua, mi ha ritenuto e mi ritiene
, come troppo ingordo, / ched una imposta fè molto aggravata, / cento migliai'
e la faccia più snella; si aggrazia una linea, un contorno, per renderlo
. viani, 19- 265: una puntina di fil di seta cruda le aggraziava
gesti e pensieri. 2. rendere una bevanda di sapore più gradevole. targioni
, elegante, grazioso (e indica una sfumatura di ricercatezza, quasi di leziosità
in cima, che sembrano tolti da una pittura quattrocentesca. idem, iii-369:
..., esile e aggraziata come una statuetta d'ambra. paolieri, 2-51
fosse aggraziata la propria mano, d'una materia più preziosa dell'avorio.
esterne aggraziato. viani, 19-287: una camicia linda e lisa... aggraziata
un fiocchettino nero. baldini, 4-182: una stazioncina con pretese di stile turchesco,
con pretese di stile turchesco, aggraziata da una decora zione di maioliche azzurre
3. reso di più gradevole sapore (una bevanda). panzini, ii-305
1-313: questo pensiero lo fa stare in una lieta stupidità, e beffare gli altri
: lui non sa di abitare in una villa solitaria, in mezzo alla campagna,
rincuorò gli scavatori i quali aggredirono con una specie di furia irosa un angolo del
di difendersi. cardarelli, 6-17: una giovane campagnola aggredita dal malefico ragno.
bartoli, 34-158: con lui fanno una composizione per aggregamento di particelle sensibili,
, veri parti della retta ragione, è una aggreganza di tutte le virtù.
un gruppo; associare, ammettere in una cerchia di persone (ma in modo
in modo che i singoli elementi mantengano una certa indipendenza). zanobi da
di un popolo, un territorio, una città a uno stato costituito, di
rifl. galileo, 3-1-189: spesso una [delle macchie solari] si divide
tre o più, si aggregano in una sola. idem, i-141: secondo che
, associarsi. beltramelli, i-39: una domenica, giorno in cui gli uomini
un tal aggregato un monte grande come una casa. magalotti, i-623: egli è
di muovere. cuoco, 1-174: una gran nazione non fu che l'aggregato
dunque potrebbe essere collocata la felicità d'una vita temporale...? non nell'
che, in quanto aggregato, non è una realtà, ma relazioni vedute dalla mente
è piuttosto un aggregato di lingue che una lingua. padula, 464: per città
o si detraggono cose uguali, o una stessa ad entrambi comune, rimangono gli
che tiene insieme le molecole acquee di una gocciola cj'acqua, e la maggiore che
3. dir. canon. riconoscimento di una congregazione religiosa da parte della santa sede
434: re umberto, rispondendo a una lettera del negus giovanni, scrisse fra l'
» risuonava aggressivamente nella sua bocca, con una frequenza che mi infastidiva.
ai pretesi progetti del piemonte di rompere una guerra aggressiva. panzini, iii-685:
senza aggressivo ardore. fracchia, 1031: una donna di forse trent'anni, d'
donna di forse trent'anni, d'una bellezza sfiorita ma ancora aggressiva. c
, e che lo spettacolo della vita d'una città poteva distogliere. moravia, xi-125
, lo investiva a gran velocità con una valanga di parole; se quello insisteva
il vento, rincorrendosi, avevano attraversato una selva di odori vivificanti e aggressivi.
sm. chi compie un'aggressione, una grassazione. 0. rucellai,
); rattrappire (le membra, per una sensazione di freddo, di paura,
dall'altro agli animali, riducendosi insino ad una certa spezie, che poco o nulla
nell'aggrinzarsi di tutto il volto come una vecchia stoffa). = deriv
tutto il pellame aggrinzito come quel d'una serpe. fracchia, 430: perduto
tu t'aggrizzi: / tu ha'fatt'una faccia pricolosa. = variante dial.
rughe. beltramelli, ii-37: era una squallida sera piena di nubi e di
, inf., 16-111: io avea una corda intorno cinta /...
aggrottava gli occhi, or con una mano or con l'altra faceva cenni.
beltramelli, i-26: un capo adorno da una folta e pioggia, si aggrottino gli
muscoli e la fronte aggrottata, come per una vertenza. ticolarmente confuso. - anche al
. nei] quel povero musetto a una foggia, che di molto è soderini,
e confuso. stile delle grottesche (una pittura). tommaseo [s
idem, iv-2-1329: sole (una questione, una situazione).
: sole (una questione, una situazione). esistevano le mie
nasce ancor esso fra le di e era una coagula sciato carne. nello
, iv-2-1077: su per le pareti una misteriosa vita serpeggiava s'intriticella pronom.
nuovo si sentì battere il cuore, e una matassa rappreso a grumi; coagulato; cosparso
, poi li schiacciava e li manervene pure una stilla aggrumata. magalotti, 20-59:
giri, e s'intriga a foggia di una scompigliata matargioni tozzetti, 12-1-232: la
iv-2-927: la mente ostrutta ed angustata da una crosta di tartaro folla sbigottita e avida
in grumoli, formarsi di grumoli (una pianta). leopardi, ii-839
de varie pieghe che n'empiono tutta una figura. g. averani, 1-2-82
di un certo numero di c
loro per le basi in modo da formare una specie di cespo. aggruppare (
aggruppammo su la porta, vinti da una curiosità nuova per le cose che avremmo
partimmo, quella volta, tutti aggruppati come una freddolosa nidiata in ottobre. e.
paese aggruppato e allungato sul pendio come una colata di lava secolare. 2
in tutta la vita, e sempre una medesima fronte e faccia. francesco da barberino
l'ha agguagliato gettando nella parte bassa una scarpa saldissima per sorreggere tutta l'opera
mi volessi agguagliare, la quale è una vecchia picchiapetto spigo- listra. paolo da
che s'agguaglia s'apre talvolta una corolla solare, così [ella] era
. tesoro volgar., 6-47: una cosa comune amata per la quale si
familiare agguagliandosi agli uomini e alle cose con una simpatia tanto rapida e spontanea. idem
1 garetti! d'annunzio, iv-2-1245: una inquietudine comune... inclinava i
: l'omettino aveva il viso agguagliato a una copertina di libro esposta per del tempo
temporali all'eternali? più che da una gocciola d'acqua a tutto il mare.
, in mezzo deu'invemo, correva una freddissima stagione, quando mi percosse dalla
momento, senza neppure parlare mi uberai con una scossa e poi lo agguantai a mia
e poi lo agguantai a mia volta con una sola mano, alla gola, e
. marin. frenare o sospendere vabbrivo d'una imbarcazione (immergendo i remi fermi nell'
, trinca di là... chiappò una scimmia che non s'agguantava ritto.
il cammino: mettersi in agguato lungo una strada. bencivenni, 4-109: chi
segretamente astuto ove le ciglia sembravano porre una scurità d'agguato. bontempelli, 9-35
un momento fa smarrito, vibrava d'una chiusa attività da agguato. moravia, v-99
specie di agguato che mi aveva teso, una cosa allegra e piacevolmente ingegnosa.
sbirraglia... si postò a una certa distanza dalla porta, in modo
... si pose in agguato a una certa distanza dalle porte...
. idem, iii-544: quante volte una legione expedita, che attende in agguato
la terra, unde s'agguattò sotto una banca. s. bernardino da siena
m'aspettavano. cantoni, 550: una misera schiera di scolari, i quali si
e. cecchi, 6-30: funziona una truppa agguerrita di tre- milaseicento poliziotti.
milaseicento poliziotti. calvino, 1-31: avevano una rabbia fanatica nel picchiarsi, agguerrita dalle
g. villani, 7-83: si levò una fortuna, con vento agher- bino sì
): e fingendo, nel cavarsi una veste leggieri che aveva di drappo verde,
malmantile, 149: l'aghetto è una cordicella fatta di seta o d'altro,
: alla qual cordicella è solito farsi una punta di sottil lamina d'ottone.
non aver dottanza; / ed io sono una dama ricca e agiata; / darotti
ed onesti parenti. idem, i-203: una bella e nobile signorina,..
automobile fosse sua e che egli fosse una persona agiata, uno appunto di quei
, 10-6 (438): comperò una possessione, sopra la quale un bel
in pavia si ridusse, ove condusse una buona ed agiata casa, menando una
una buona ed agiata casa, menando una vita troppo libera e poco onesta.
non hanno perciò uguale prezzo; se l'una averà convenevoli misure, e l'altra
egli prese uno scudo di pedone ed una spada spagniuola agiata a combattere di più presso
, la quale non è altro che una vera ragione e una retta misura delle cose
è altro che una vera ragione e una retta misura delle cose agibili. vico
non può sussistere che e'ci sia una materia sola infinita, ma animata, e
all'agibilità del politeama ', è una papera tanto grande, quanto la cupola del
ben grassa; non di meno è ancora una bellissima giovane, e porta così bene
di piede. sempronio, iii-205: d'una sonora cetra a'dolci imperi / move
a cogliere nel meschino frammento di vita una verità inaspettata e profonda. 3
la stoffa della camicetta rosa aderiva come una seconda pelle. linati, 8-55: ampia
ai lati delle finestre le tende di una mossola di seta bianca s'innalzano in agili
agili e serpentini ritmi di danza: una danza ferma. idem, 3-6:
voluto dotare il corpo... d'una certa agilità scimmiesca. linati, 8-103
salti e volteggiamenti. palazzeschi, 4-304: una donna giovanissima, alta, snella,
carducci, ii-8-190: tu passi da una febbre a una conversazione spiritosa e interessante
: tu passi da una febbre a una conversazione spiritosa e interessante con una agilità
a una conversazione spiritosa e interessante con una agilità da fata. d'annunzio, iv-2-585
in cui le note, spiccandosi l'una dall'altra, dànno l'idea del nitrito
. magalotti, iv-25: ma una volta che la molla è addolcita,
(165): né incominciarono pure una volta, ma sotto la coverta del comparatico
con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, gli eran sembrate
sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. e. cecchi,
: chi rifaceva un bullone, chi limava una sbarra, altri saldavano alla fiamma ossidrica
, agio; che è propriamente quando una cosa si tiene in acqua tanto che,
4-2-153: agio... significa una certa commodità, e un fare le
andare alle delizie, vi bisogna intendere che una state affannosa è una spezie di regalo
bisogna intendere che una state affannosa è una spezie di regalo per gli dii. colletta
cariche sono lusinghe che piacciono ad una parte della gioventù. lambruschini,
a suo agio. alfieri, i-271: una edizione bella, accurata, a bell'
seduti, con tutta libertà, in una perfetta solitudine. [ediz. 1827 (
villaggio, seduti a tutto loro agio in una perfetta solitudine]. idem, pr
, quanti meno sono i possessori d'una gran ricchezza, tanto più stanno ad
-avere agio, essere in agio di fare una cosa: avere il tempo, la
-ant. occorre agio e buio per fare una cosa: occorre dormirci sopra, prima
quanto non era agiografa, né faceva una parte del sacro canone. =
riccati, 213: l'azione dell'una [potenza] non è né di vantaggio
incedere leggo ugualmente la felicità elementare d'una creatura che agisce per solo istinto.
... agiscono su lui come una iniezione corroborante. manzini, 10-210:
pena. 4. recitare in una sala di spettacoli, rappresentare un'opera
dare spettacoli. panzini, ii-540: una compagnia d'operette agiva in un piccolo
al circolo ricreativo del rione dove agiva una compagnia filodrammatica. 5
g. bentivoglio, 802: doveva essere una tanta mole [il vascello] come
, 21-150: i quali vi fanno apparire una nuvoletta bianca or più alta or più
.. con le mani alzate sopra una canizie vituperosa, agitava in aria un
, agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi. carducci,
di sambuco. ojetti, ii-569: una giovane che regge due faci le cui
e strugge. prati, vi-677: una / primavera senz'ombra e mutamento, /
in esame; discutere, trattare (una questione, un problema). -anche
cosa, affermando non essere conveniente che una industria trovata ne'terreni publici in privata utilità
convulsamente nel suo lettuccio appena rischiarato da una luce crepuscolare. pea, 3-59:
paiolo del focolare che s'agitava come una campana dondolata a morto. idem,
operai e di contadini era scambiato in una rivolta alle istituzioni.
nel deserto? siete venuti a vedere una canna agitata dal vento? boccaccio,
9-491: il golfo di napoli, d'una bellezza suprema, tenuta sempre alla stessa
15 (271): è una tendenza generale degli uomini, quando sono
smanie. deledda, ii-277: passò una notte agitata, sognò, si svegliò
, ma infine era nata nel suo limbo una quiete che la faceva scivolare dolcemente alla
pareri de'giudici. manzoni, 946: una tal conclusione, quantunque relativa a una
una tal conclusione, quantunque relativa a una questione agitata in una sola parte d'
quantunque relativa a una questione agitata in una sola parte d'italia,...
. potrà, se è giusta, avere una forza più generale di quello che pare
che l'agitatore. alvaro, 14-178: una signora agitatrice, durante certe manifestazioni di
arnese che si adoperi ad agitare: una semplice spatola, con cui si dimeni
grande agitazione, uscì romo- rosamente in una sbuffata. d'annunzio, iv-1-146: come
la sua anima si empì tutta d'una musica di rime e di sillabe ritmiche
raggomitolata nel suo letticciolo in preda ad una grandissima agitazione. palazzeschi, 1-40:
la tranquillità aveva ceduto in lui a una tensione, a un'agitazione sottile.
, 5-84: appariva in preda a una incontenibile agitazione. moravia, v-84:
racconto. gli occhi le si accesero di una luce avida, tutto il viso le
di compiacimento. emanuelli, 1-162: una grande calma era subentrata in me,
produrre, come difatti produsse, in una gran massa di popolo un'agitazione tumultuosa
tumultuosa. idem, 1-112: in una grande agitazione politica è impossibile che i
, ii-39: ha questo aglio d'india una proprietà stravagante, la quale è questa
è questa, che un anno fa una cipolla sola o bulbo, e l'altro
tutto quanto di appetitoso riesce a combinare una nostra donna di casa con un po'
cipolle. pavese, 5-89: sopra una cassa contro il muro c'era una
sopra una cassa contro il muro c'era una zucca, due bicchieri e una treccia
era una zucca, due bicchieri e una treccia d'aglio. calvino, 1-73:
. / io temo non entrar 'n una maciulla. baretti, i-269: se
escrescenza. salvini, 6-179: era una pretta, non dirò agnascènza, ma
1-11: mi è avvenuto di vedere una strepitosa lite per l'eredità di
piuttosto insorgere da sacrali misteri, da una collocuzione con gli agnati e con gl'
sull'orizzonte, come agnellini su per una china. tombari, ii-317: quattro
agnello. sacchetti, 11-88: una gonella agnellina vecchia con cintola nera
, 2-66: era capace di girare una giornata per trovare quell'osso della giuntura
(21): anche costui è una testa: un agnello se nessun lo tocca
lunghe ciglia chiare. idem, iv-2-113: una femmina... invasa dagli spiriti
due sorsi d'un'acqua custodita in una piccola zucca secca. chiesa, 4-114:
non mangeranno più i pesci piccoli. una bella favola. moravia, ix-335: lei
de la persona, la quale è una mutazione de l'ignoranza ne la notizia
proprie mani uccise [il sacerdote] una bianca agna, e le interiora di
2. locuz. -tagliare l'agno a una lite, a una questione: troncarla
-tagliare l'agno a una lite, a una questione: troncarla, risolverla decidendo rapidamente
. -tagliarsi l'agno: prendere una pronta risoluzione. f. d'ambra
ed esplicito disinteresse intellettuale o morale verso una data questione. rigutini-cappuccini, 172
rigutini-cappuccini, 172: agnosticismo, una delle voci introdotte da'semidotti,
, ch'era l'ultimo presidio di una vita dominata dalla trascendenza religiosa in una o
una vita dominata dalla trascendenza religiosa in una o altra delle sue forme. e
, chi non ha e non desidera una propria conoscenza; chi nutre indifferenza o
eran le loro es- sordia; / una parola in tutte era ed un modo,
campo azzurro. bellebuoni, 1-29: una crocetta d'ariento, un agnus dei
smaltato, ed uno anello di ariento co'una perla. bruno, 173: chi
hae maestri, i quali ti farebbero tutt'una gonnella intera, con le maniche e
: cioè essere in ieru- salem stata una porta chiamata cruna d'ago, sì piccola
che ti dà il vedere è minore che una cruna d'ago. idem, ii-279
... nella camera sua in una piccola cassettina l'ebbe condotte. caro
: nella sommità d'essa foglia vi è una punta che serve d'ago. fontanella
sottili ai maggiori, posti promiscuamente in una medesima cartina. carducci, 936:
/ stanche sui due ginocchi, / l'una con l'ago e l'altra col
. ricordano l'andare e venire, una scintilla ogni volta, dell'ago sui
, seduta di sbieco al bordo d'una panchina, caccia l'ago in mezzo a
da ricamo. alla tua tornata, una pezza di ciambellotto tanè, e agora
quanto è il tempo nostro? è quanto una punta d'aco. pulci, 24-109
cuore. verga, i-233: era una cosa da nulla; ma uno di quei
che penetrano in tutto l'essere di una donna come la punta di un ago
la cappa cinerea. idem, 2-980: una pianista piccola e minuta, un ago
fondo al sentiero il sole cadeva sopra una striscia di mare luccicante e sottile come
ed egli pareva sentire sulla pelle come una serpigine d'aghi. bartolini, 12-114
moglie al tuo figliuolo, e daràgli una che non saprà cucire uno pònto,
avere sufficiente competenza. -anche: tentare una cosa impossibile. -disus. qui mi
chi viene a trovarsi di fronte a una difficoltà. varchi, v-54: dare
di vetro. papini, 8-51: una ciocca d'aghi d'abete. slataper,
pino che giaceva in terra, stava razzolando una gallina. 7. entom.
del papa [gherardini]: in una bilancia perfetta e gelosissima... per
: magnete (calamita) costituito da una lamina d'acciaio (per lo più
, girevole intorno all'asse baricentrico sopra una sottile punta d'acciaio verticale (con
(con grande mobilità per orientarsi con una delle sue punte verso il nord)
che consuma il ferro a guisa d'una lima. redi, 16-iii-368: [ha
finestra, in atto ora di versare una medicina in un bicchiere, ora di
, ora di controllare l'ago di una siringa prima dell'iniezione. -ago
aguzza, cavo internamente, per contenere una sostanza radioattiva, usato nella cura dei
scambio: sbarra di acciaio appuntita ad una estremità e all'altra fissata a un
/ di fecondità, agognanti / di generare una gioia. idem, iv-2-84:
.. agognante a sollevarsi pur una volta verso l'idea eterna.
sempre come uno che s'affanni per una mèta agognata. moravia, i-617: prese
i-617: prese ad osservare nella vetrina una sciarpa di seta di cui, qualche
agognato. pratolini, 5-138: era una creatura vecchia e stanca che si affidava alla
civili (in cui simili competizioni avevano una parte importantissima). salvini,
combatte, dunque, in questo agone una lotta vitale per l'essere e 1'esistenza
aiosa lacustris), d'aspetto simile a una sarda, con corpo allungato (fino
sentiva, invece delle agonie della morte, una tal soavità dentro il cuore, che
buon doge, che è malato da una settimana, e che ha peggiorato e migliorato
l'agonia, e sono le vent'una e mezza circa. ieri era pieno
donna] un sangue ricco più d'una porpora o le geli un pallor d'
iv-1-135: dopo la mortale ferita, dopo una specie di lunga e lenta agonia,
agonia mio padre, tutti noi, con una sola parola, e questa parola mi
parola, e questa parola mi ripugnasse come una viltà,... dovrei vincere
fatica / fin dall'alba, vai bene una breve agonia. -per simil.
, della luce del giorno o di una lampada, del rigoglio della natura, all'
la tua stagione / ch'è tutta una dolcissima agonia. 2. figur.
stava in quella agonia, ecco venire una persona e mi dice che ti aveva veduto
agonia inumana, dove ho consumato non una ma mille vite. idem, iv-1-831:
che vitalità agonica e infinita quella d'una lucertola. è incredibile tanta follìa di battiti
, impegno tenace ed esasperato (in una gara sportiva). = gr.
combattente nell'agone; competitore (in una gara sportiva), atleta.
d'annunzio, iv-1-228: in quella casa una sola finestra era illuminata, la finestra
salito al primo piano nel salotto che una tenda di velluto rosso separava dalla camera
19- 349: il petto era una gabbia d'ossa e d'ombre rosate,
un piccolo martello si fa entrare in una qualche parte del corpo. è
luoghi molto affollati (terrore ad attraversare una piazza, una via, un ponte)
(terrore ad attraversare una piazza, una via, un ponte).
ricuciva. padula, 421: una cassa con dentro poche vecchie camicie, un
cielo d'alcamo, 22: una defensa mèttoci di dumilia agostare. g
di cesari antichi, e dall'altro una aguglia: e era grosso, e di
lampade il segno della presenza spirituale d'una delle tante comunità agostiniane sparse nel mondo
... ardea a modo d'una fornace quel luogo, però ch'era
, era,... come una fontanella nell'agosto bruciato. linati,
di agosto? campana, 259: ricordo una vecchia città rossa di mura e turrita
2-3 (142): presa in londra una casetta, faccendo sottilissime spese, agramente
strignere agramente le carni ed a cuocerlo con una candela accesa, ma niente era.
sarebbe il far rinascere i popoli mediante una savia distribuzione di terreni, e mediante
savia distribuzione di terreni, e mediante una legge agraria che tale distribuzione conservi.
, giornale agrario; scienza agraria, una poesia campestre. boccardo, i-61: fisica
alla vegetazione. idem, i-62: una famiglia campagnuola deve tutti o quasi tutti
stessi produttori. idem, i-74: una delle cause che più forse contribuiscono a
rivolte agrarie egli ci dimostra essere stata una città nuova, come canta la storia
il tribuno della plebe servilio rullo propose una nuova legge agraria, la quale,
agrimani (fr. agréments), è una specie di guarnizione o nastro a disegno
un vero e vivissimo baio, in una montura rossa dagli aurei agrimani. panzini
di vita. d'annunzio, iv-2-64: una fragranza di agreste, un alito caldo
acque e l'arte agreste avean composta una ordinanza tanto semplice, che pareva condotta
di festoni e di ghirlande; ma una terra senza dolcezza, un paese di sterilità
canto della poesia. viani, 14-271: una immensa favola bacchica ed agreste sembra tutta
: acini neri e grossi, vellutati da una bianca nebbiolina tra altri ancora rossi ed
739: la corte ha ordinato una tassa...; danari due per
. soderini, i-540: egli è una certa sorte d'uve che quando l'
: furono per recere gli occhi, e una disse che si sentiva bene un certo
agricola, macchine agricole). di una regione: adatta all'agricoltura, in
agrarie produzioni. idem, i-63: una popolazione agricola, posta costantemente in intimo
, a scrutarne i fenomeni, acquista una parte di quella serena calma che iddio
vegetali. panzini, ii-63: aggiungerei una strofa all'« inno dei lavoratori »
enormità industriale. comisso, 12-180: una modestissima azienda agricola dopo cento chilometri di
madre terra / latta da sé, come una buona madre! d'annunzio, iv-1-800
il saper piantar un sermento di vite in una fossa, che ha da far col
l'amico del contadino supplisce veramente a una lacuna, che sarà sempre grave tra
stesso atto cortese. chiesa, 4-238: una neve... che fingevamo la
targioni tozzetti, 7-9: si ricerca una perfetta cognizione e pratica dell'agrimensura.
: si viaggia per mezz'ora in una pianura razionale, fatta di parallele e di
fi- miti dell'orizzonte... una cattedra d'agrimensura senza confini.
: vi pogni dell'agrippa in su una pezzofina bianca si è buona e utile e
la spallina alta e leggermente arcuata da una parte, per modo da potervisi comodamente
.. è fatta a foggia d'una mandorla fresca, colla buccia verde liscia e
moravia, xi-220: dava fiato ad una voce che più agra e stonata non
verdegiallo). viani, 14-68: una bicicletta pitturata di giallo agro come il
di giallo agro come il ventre di una lucertola fiumatica. idem, 14-272:
cellini, 538: quelli del settentrione sono una sorte di rubini di colore più crudo
semenzina per la paura provata, fece una passeggiata nel giardino. -figur.
equidistanti mi piace più dell'agro d'una volta, incolto e malarico, ammirato
scientifici relativi specialmente alle cognizioni agronomiche per una quantità di affittaiuoli che crescono pure nell'
vegetabili, e ne inferisce i dati per una buona e razionale coltura. tenca,
[ii] guloso disidera d'avere com'una agrù lungo [= lunga] la
ch'è lungo il fiume / rispondeva una lunga ampia ringhiera / con vasi intorno
406: nelle annate di modesta abbondanza una pianta di agrume di comune grandezza si
, 1-36: e lì deve esserci una distilleria con mucchi di rifiuti nel cortile,
canavaccio. leonardo, 1-65: tolli una carta, e falle busi co'n'
2-398: sia fatto un foro da una grossa agucchia 'n una carta, che
fatto un foro da una grossa agucchia 'n una carta, che sia circa alla grandezza
...; e s'affretta / una camicia bianca ad agucchiare. verga,
i-40: fingeva non intendere, faceva una spallata, e agucchiava, zitta e
tre vecchie agucchiano e biasciano davanti a una soglia. panzini, i-545: la
160: in sul primo pilastro avea una aguglia d'oro, che sanza cessare
sollazzava. in sul secondo pilastro avea una imagine d'oro fatta in figura d'uno
, il quale gittava inverso l'aguglia una palla d'oro come se le volesse
. punta alta e sottile (di una vetta di montagna; di una torre,
(di una vetta di montagna; di una torre, di un campanile, di
torre, di un campanile, di una cupola); guglia, cuspide, pinnacolo
di giulio cesare, che è alta com'una torre, ed è un sasso intero
la mia anima s'è dilatata come in una basilica, s'è inalzata come in
basilica, s'è inalzata come in una cupola immensa, ha toccato 11 culmine
, 6-6: truovo in ammiano marcellino una aguglia essere stata condotta per il nilo con
aguglia essere stata condotta per il nilo con una nave di trecento remi, e posta
far corde strambe. / o donne, una conocchia per filare / la cànape,
si scorgeva il guizzo come d'una freccia, quelli sapevan subito di
pili de spinosa; / onne pelo parerne una vespa aguigliosa. = deriv
, i-14-1: sol per l'agurio d'una porca bianca, / che
... aguzzare / il dardo ad una cote, e spiar torme / e
a romperla. settembrini, 1-99: ruppi una vecchia cannuccia di pipa, e fatto
focaia. boccardo, i-62: in una fabbrica di spilli... uno
omicide. d'annunzio, ii-424: una minaccia arguta par che il suo riso
errore quello di servirsi per macini d'una specie di pietra che facilmente si stritoli
idem, 12-53: e impugna l'una e l'altro il ferro acuto, /
e che pur poi nella seguente notte comparisce una grandissima fiaccola. marino, 12-20:
/ l'orecchio a indovinare, / e una delle arabe accalcate, scatta, /
accalcate, scatta, / fulmine che una roccia graffia / indica e, con
, diventi di coppella; perché a una sola aguzzata d'ingegno riducendolo, verrà
(26): e poi gli mostra una grande pianura, piena di pietre aguzzate
lavori forzati nelle galere (e importa una qualifica di spietatezza). vellutello
radice w-z-r 4 sopportare un peso, una responsabilità'). aguzzo, agg
aguzzo. idem, iii-165: [una statua] teneva supplichevole gli occhi al cielo
occhi al cielo ed era incoronata di una corona d'oro a punte aguzze come
idem, iii-826: l'inghilterra mi pare una testolina aguzza che gode al fresco del
: sì che pa reva una chiesetta col suo campanile. linati, 30-35
sottili ed aguzze. montale, 1-46: una muraglia / che ha in cima cocci
: aveva la faccia come il muso di una faina, stretta e aguzza, tutto
oggi è infissa nelle punte delle baionette. una preghiera irta e aguzza. idem,
da me scritta... con una penna e un'attenzione più aguzze che mai
chiamano esclamazione; usasi quando vogliamo esprimere una giusta indegnazione contro a quello che ci
2. come generico rafforzamento di una frase. foscolo, sep.,
? ahaa! era per volervi dire una burla che fu fatta appunto per un fieragosto
». silone, 5-51: « è una faccenda che non mi riguarda. io
allor più mi 'informe / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce
colei senza la quale la vita è una lenta morte: ahi! ahi!
occhio,... gli diedero una stretta di manichini. « ahi! ahi
comuni. palazzeschi, 3-38: anche con una fiamma dentro il cuore, bisogna,
s'era voltato, l'aveva presa con una mano sul petto e l'altra sulla
negli occhi: « ahò, piantiamola una buona volta... ogni bel gioco
mezzo, et intorno o almeno da una parte avere i portici. marino,
cava davanti a un cascinale, c'era una moltitudine di soldati. tozzi,
si riparava dal vento e dai geli scavando una buca nel pagliaio. moravia,
colle era, e sopra 'l colle era una pianissima aia. idem, 3-220:
par., 13-34]: 'quando l'una pallia è trita': cioè poi ch'
aria, / frullano via, dando una scossa ai pioppi. = deriv
, giacché i suoi fiori mandano una puzza insopportabile, che può esser
. castra fiorentino, v-546-2: una fonnana iscopai da ca- scioli /
, 1-487: lo sguardo, giù per una aiolata discesa gaia e banale, correva
inclinazioni, a suoi tic. è forse una macchina? c'è l'aire,
[l'assistente], serrando e disserrando una chiave a morsa regola il flusso dell'
3-175: i giovanotti combinarono alla ragazza una serenata... portandole sotto la finestra
tesoro volgar., 5-15: ardes sono una generazione d'uccelli che più genti li
dopo prove e riprove, avevano compiuta una macchina leggera e potente la cui ombra
aeroplano. d'annunzio, iv-2-870: una tacita febbre umana pareva quasi raggiare intorno
.. le faceva somigliare il capo a una fresca fontanella »). la voce
/ con la bocca di più d'una ferita, / ti risponde un cadavere
al fiume. panzini, i-350: una donna aitante e severa... sorreggeva
.. sorreggeva, ben eretta, una piccola bara sulla testa. idem, i-563
e cadenzato. cicognani, 12-50: una masnada d'esseri giganteschi...,
vengono giù con grande aitanza uomini con una fune rigirata intorno al collo...
piante erbacee della famiglia labiate. una delle specie più comuni è yaiuga reptans
: quando sarà da seminare, con una fune si facciano aiuole quasi due o tre
in latino. soffici, 1-346: una verde aiuola ovale, larga quanto tutta
. e. cecchi, 6-19: una frotta di grassi tacchini impagliati, starnazzando
: gli parve [la terra] una piccola cosa a comparazione de'cieli, de'
che ci fa tanto feroci, / quasi una bassa aiuola in vii sembianza. g
gozzi, iii-16: rivolti gli occhi da una certa mia nuova altezza, sopra la
riguardando allo in giù la terra, che una picciola aiuola parea a comparazione di quella
stanno alte, congiunte insieme a modo d'una capanna. 2. disus
le sue predizioni. -tirare vaiuòlo a una chiosa: non lasciarsi sfuggire o perdere
/ ch'io tirerei l'aiuolo a una chiosa. 3. disus.
delle qualità tali che, unite ad una somma attività, possano metterlo al caso
. sannazaro, 482: intento a fare una sua picciola gabbia di paglia e di
proprietari di andria, presi dal panico di una strage, furono aiutati a mettersi in
la barca: adoperarsi in favore di una persona o di un gruppo (società,
, per sistemare un affare, superare una difficoltà economica, risolvere una situazione difficile
, superare una difficoltà economica, risolvere una situazione difficile. redi, 16-viii-119:
crescenzi volgar., 5-8: ma se una piccola particella del cedemo per via di
non dividersi e morire, e l'una goccia con l'altra toccandosi, subito
ché 'l frate aiutato dal frate è come una ferma città. boccaccio, dee.
i-386: non vi sia grave ascoltare una favola, imperocché sovente la menzogna a tempo
... che senza l'aiuto di una libreria non sapreb- bono porre in carta
per potere da me medesimo coll'aiuto d'una grammatica e d'un vocabolario giugnere,
natura uno ingegno sommamente vivace, e una facilità di operare grandissima, a cui
l'aiutorio de l'altre stelle trovamo una state più calda ch'un'altra e lo
e dinanzi avea una fossa ed empiessi d'acqua. quando
femmina ed aiutollo, ché periva in una fossatella d'acqua. bartolomeo da s.
, iv-2-255: la gente, con una gioia crudele, in conspetto di quella
la salvatichetta pel vezzo di aizzarla come una cucciola permalosa che nel gioco imbizzisce e
. aizza i suoi compagni e ciancia di una seconda rivoluzione. -di animali
porci spersi. palazzeschi, 3-226: una volta aizzato diceva oscenità d'ogni colore.
letto: lo che disse stimando con una parola buona si diradassi quel tempo nero
la giacca, e il mento ebbe una fermezza aizzosa. = deriv.
po'le palpebre come ali / d'una farfalla. idem, 981: coglieano
che per ali hanno rapito quattro petali a una rosa di neve. negri, 2-491
ma non gracili: giovanissime, d'una grazia acerba, con le scapole simili
con l'ali chiuse, sulla cima d'una fronda o su un'alga a fior
sublimi cose voli. di queste l'una stimiamo essere quella investigazione con la quale
diafani veli di purità. cominciava così una specie di assunzione gaudiosa per gradi di splendore
sventura, ecc.: a significare una presenza fatale. tasso, 7-4:
, iv-1-603: gli copriva il capo una berretta di lana verde e nera con due
allungata (di un muro, di una costruzione): ala destra e ala
3-96: fece fare [il comune] una larga via coperta, in due alie
era un'ala del patriarcato, abitava una buona famiglia. fogazzaro, 2-27:
con la carrozza, potè collocarsi in una di quelle due frontiere di benevoli,
un partito: la parte che rappresenta una tendenza più spiccata (in un senso
, non avrà mai la vita d'una trepida, minuscola ala d'uccello: ala
due giocatori che all'attacco giocano in una posizione intermedia fra le ali e il
. giusti, i-436: vorrei scrivere una filza di versi per espartero, ma
., si stringano i legami d'una primissima conoscenza, e do ventino nodo
lontano di qua parecchi anni, con una barba quasi da filosofo, e con
, cioè due aiacce di mino, con una tettoia sopra, per riparare i battenti
bordo: cima che collega alla nave una zattera o scialuppa per issarla a bordo
a terra: cima per tirare da bordo una scialuppa, una lancia (dal comando
per tirare da bordo una scialuppa, una lancia (dal comando: ala a terra
. intelligenza, 34: havi una cara gemma alabandina, / ed è
pochi portano in cambio di picca una alabarda, l'asta della quale, come
braccia e ha il ferro ritratto come una scure. idem, 306: le picche
pongono dopo ogni tre file di picche una fila d'alabarde: il che fanno per
, fa le alabarde e le picche d'una misura ordinaria. varchi, iv-146:
ii- 390: e negli angoli tra una fila d'alabarde tre armature, ritte
arriva il capitano di giustizia, con una scorta d'alabardieri. « largo, largo
alabastrini. rajberti, 2-180: era una bella e giovane signora dall'aria sentimentalissima
d'un azzurro alabastrino che pareva attendere una fiammella per trasparire. idem, 3-151
3-151: era molto bella, ma d'una bellezza, più che marmorea, alabastrina
più che marmorea, alabastrina, d'una materia fredda, diafana. viani,
e sugge il sangue tutti i giorni una stilla, le carni si fanno diafane
egitto e in damasco di soria, con una bianchezza distinta di più colori. questa
d'alabastro uno lume, riluce come una lanterna d'osso. ottimo iii-347 [
partì però dalla croce, ma per una linea d'uno raggio che la croce mettea
dietro all'alabastro. e alabastro è una pietra molto grassa, alla quale pare che
più e men transparente, come se una parte fussi a modo d'alabastro e
argento si truova, per favellar propriamente, una pietra di schiuma bianca e risplendente,
plinio], ii-1302: alcuni chiamano alabastro una pietra, della quale fanno vasi per
ardere un lumicino. carducci, ii-9-29: una donna che ha il tuo ingegno e
il tuo ingegno e il tuo cuore, una donna come te, te insomma,
s'indori, bastava a rendere soltanto una minima parte della divina finezza. pareva
parte della divina finezza. pareva che una soffusione d'oro e d'ambra impalpabili
ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d'una varietà di pallori. panzini, ii-193
delle lampade, era lei pure divenuta una lampada: lampadetta d'alabastro, della
ceree, due noci di cocco, una chiusa entro il vilucchio delle barbe e l'
delle barbe e l'altra aperta come una cipriera d'alabastro. idem, 19-411:
aveva fatto il volto pallido e luminoso come una lampada d'alabastro. tombari, ii-271
interiori; giovani e vecchi sembrano accomunati in una sola, ridente età.
la stiria: anzi non altro che una o più stirie unite in un corpo.
corteccie, con rai che dal- l'una e l'altra corteccia vegetando concorrono in guisa
bibbia volgar., ix-336: ed ecco una femina peccatrice, ch'era in quella
suoi organi, che vada animata da una sua volontà. b. croce, iii23-
può: e tra poco si sentirà una salute, un'alacrità, un'energia d'
i-324: non è di poco momento una certa alacrità e letizia di volto,
= deriv. da aladino, protagonista d'una novella delle « mille e una
una novella delle « mille e una notte », che, grazie a una
una notte », che, grazie a una lampada magica di cui viene in
intorno per po tergli dare una delle mie alafe su quella faccia ruffianesca.
283 — 2. ritiro di una nave in secco, mediante speciali dispositivi
il volto, cui dava strano risalto una capigliatura lucida e nera. a quegli alalà
da un cordoncino a cappio applicato su una parte e da un bottone (per
. d'annunzio, iv-2-191: ella portava una specie di giacca scura orlata di pelliccia
eroi. cicognani, 3-215: portava una giacca verdona con gli alamari. palazzeschi
gli alamari. palazzeschi, 6-276: una fila di camerieri che si trovavano alano
entrata della tenda in calze di seta e una giacchetta azzurra attraversata da alamari d'oro
su se stessa (per effetto d'una forte corrente marina, o per la
): composto di due parti, una inferiore, la caldaia (dove si
l'acqua fuori. questo accomodaremo sopra una caldaia di rame che capisca molta acqua.
un alambicco esercitava sempre su di lui una specie di magnetismo. = cfr
lunga; ha pelo raso, d'una sola tinta, oppure tigrato, anche pezzato
ora la coscia. arici, 136: una capanna / presso all'amato pecoril ricovri
àlapa, sf. dial. pala di una ruota idraulica (del mulino).
mediante un canapo (un cavo, una cima, ecc.); trarre a
. 2. marin. tirare una cima, una corda. verga,
2. marin. tirare una cima, una corda. verga, 3-17: ci
si trattava... di alare una parommella che ci sarebbe voluto l'argano
si richiede di tirare in senso orizzontale una corda. = dal fr. haler
al presidente, compone un tribunale o una corte d'assise. alatèrno, sm
. / uscir da quei levati occhi una stella, / e da i labbri,
grandi pesci alati. baldini, 4-188: una grande fontana di bronzo,..
. elevato, sublime (un discorso, una parola, un pensiero); fervido
francese, alauda, onde prese il nome una legione. carducci, 892:
mare di un verde cupo, raccolta come una carezza su quel gruppetto di casucce che
niente, l'alba rossa sorgeva come una bella sposa che si leva dal letto
ha foce. sbarbaro, 1-13: una livida alba cittadina. idem, 3-39:
si diffondeva per l'ombra composta d'una vena violetta e d'una vena verdiccia
composta d'una vena violetta e d'una vena verdiccia che si mescevano tacitamente.
: e, per gli occhi febbricitanti di una donna innamorata, lucide, umide caverne
313: aveva sposata in seconde nozze una donna così piena di albagia e d'arroganza
l'albagìa di fingersi a spasso con una gran dama di compagnia. palazzeschi, 4-213
. l. salviati, ii-1-67: scuopre una discordanza pur troppo strana, e difforme
: vuoi un discreto caffè? scoliamo una buona bottiglia? ti piace l'albana
bocchelli, 1-128: il viaggiatore ordinò una bottiglia d'albana, ma la voleva
: motto usato quando si voleva eludere una domanda. berni, 118: disse
la porti [la mercatanzia] da una terra a un'altra [del reame di
alba. d'annunzio, iv-1-426: una mattina, avendo su le braccia un
un'albatrella / addormentata sulla brughiera / come una timida agnella. = dal
corbezzole, chiamate albatre da'naturalisti, una specie di vino da essi detto albatrino,
[gherardini]: emmi qui presso / una fresca acqua e un letto rilevato /
d'annunzio, iv-1-190: aveva fatta una raccolta prodigiosa, riunendo infine tutte le
frutto dell'albatro): si dice di una specie di vino. castri,
corbezzole, chiamate albatre da'naturalisti, una specie di vino da essi detto albatrino
durissimo, grosso di falda più d'una canna e mezza. maggi, 88:
era immerso nell'oscurità, ma da una finestra mezza aperta vi si spandeva tuttavia
iv-2-87: la luce... era una di quelle palhde chiarità pomeridiane del mese
mercé soltanto il mondo non era dominato da una perpetua notte profonda. ed io rivolgendomi
occhio già cambiato, in cui pareva albeggiare una disposizione d'animo mortificata e conciliativa.
alberaménto, sm. marin. l'alberare una nave. alberante, sm.
2. marin. munire d'alberi una nave. 3. inalberare.
fila di alberi lungo i bordi di una strada, di un viale, di un
colle sta davanti alla città, come una gran ribalta. barilli, 2-1 io
1-189: passava sotto il verde d'una piazza alberata, un quadrato giardino pubblico
2. marin. insieme degli alberi di una nave, con le antenne, i
vele quadre. algarotti, 3-35: una nave da guerra che si stava fornendo
gruppi di serpi, il nembo, come una macina spaventosa, aprì ima grande callaia
a prua minacciava di essere schiacciato contro una formidabile parete di pietrame. e. cecchi
un'alberella si era coronata tutta di una fiorita bianca. beltramelli, i-242:
di roselline. tozzi, ii-420: una fontana di cemento, sfasciata, vicino a
in pioggia. baldini, 4-14: una piazzetta solitaria con dieci alberelli e quattro
ione, 5-92: era seduto su una panca, ai piedi di un alberello
, 788: era venuta a lui una donna, avendo un alberello d'olio odorifero
alla più comune prendere due piccioni con una fava, cercare di conseguire due vantaggi
, cercare di conseguire due vantaggi con una sola operazione. firenzuola, 516
vetro. piovano arlotto, 216: fermasi una mattina il piovano passando ed entra in
è portato da fiumi, ma d'una cava dello stesso luogo. maggi, 88
o legnose, e che si alzano ad una altezza maggiore [de'suffrutici o cespugli
fra michele, 73: questa è una verità ch'io ò albergata in me,
istinto. tasso, 1-84: dentro a una città commisto / popolo alberga di contraria
della casa dove aveva albergato, vedeva una gran turba in ginocchio aspettante. panzini
: sorse [il convento francescano] da una capannetta di frasche intonacate di mota,
ii-157: gli parve di ricordare tutta una esistenza anteriore, di rivedere uno spirito
, di abitazioni (un luogo, una città). g. villani,
, 1 -77: in siena ebbe una grande e ricca albergatrice chiamata madonna veglia
tiranno, in egitto crudele albergarla, una vie più crudele religione fue, il
. lapo da castiglionchio, 37: una albergheria, la quale debbono dare gli
: sì come peregrino che va per una via per la quale mai non fue,
alquanti grandissimi mercatanti italiani, qual per una bisogna e qual per un'altra
aspro cammino! fracchia, 586: una di quelle grigie stanze d'albergo dove
idem, 72-77: canzon, l'una sorella è poco inanzi, / e
/ morte apparecchi riposato albergo, / ove una volta la fortuna cessi / dalle vendette
iii-261: il mago aveva albergo dentro una stanza luminosa. 3. dimora
: da un albergùccio all'altro, da una stanzetta all'altra. = dal
vallisneri, iii-369: l'alberino fiorentino è una spezie di pietra da calcina..
viale, che riversano le ombre ora da una parte ora dall'altra a seconda che
alberi suscitando sempre la vecchia immagine di una confabulazione solitaria, di esseri che non
gico dei conti di fratta vantava una gloria militare ad ogni generazione. ojetti
gli stragli. i diversi alberi d'una nave assumono una particolare denominazione in rapporto
i diversi alberi d'una nave assumono una particolare denominazione in rapporto al loro posto
un tempestoso mare, nel quale era una bella nave con l'albero già rotto