late spalle / gli dechinò sì forte una percossa, / che abbacinossi al misero la
della piazza turbina l'enorme ombrello di una giostra: mobili cavalli di legno,
i-84: quando sappiamo che abbacinare è una specie d'accecamento che facevasi con por
rifl. stefani, 1-60: dicesi una favola che in queste colonne si vedeano
, abbagliato, e troppo dolce pare una cosa spenta, vecchia e affumicata. idem
agguato nella calle deserta. ho visto una lama di sole, stretta come uno
fare quell'ufficio per cui viene in una casa richiesto e pagato. chi viene
. tutte spruzzate d'inchiostro che parea una tavola de'fanciulli dell'abbaco. s
a cui il bambino siede come a una piccola tavola, è fissato un pallottoliere
fare, non è certamente cattiva cosa per una moglie. parini, 946: dovrebbe
tratto domandar da cento / un benefizio, una buona abbadia, / e non poterla
, 1-94: sparge amore... una dolcezza negli occhi de'suoi seguaci,
dell'occhio, quando nel campo irrompe una luce di intensità assai superiore a quella
tenebre alla luce; improvviso accendersi di una sorgente luminosa, ecc.).
, iv-1-219: io aveva negli occhi una specie di abbagliamento; mi pareva d'
pareva d'essere sotto l'influenza d'una fascinazione confusa. pirandello, iii-456:
idem, vi-iv-1-270: per dirla in una parola, questo bagliore toglie la vista
deve essere paragonata alla calma luce d'una lampada e non allo splendore abbagliante del
di brillanti sparsi dovunque e che riverberavano una luce abbagliante. nievo, 86: gli
iii-978: uno sfondo di cielo abbagliante come una lamina d'oro. ojetti, ii-419
. ojetti, ii-419: nel silenzio meridiano una nebbiola abbagliante vela le distanze, come
niente, tra i denti abbaglianti strideva una vibrazione metallica. paolieri, 2-172:
bianco e abbagliante sotto il sole come una montagna d'alluminio. locchi, 54:
sarebbe sceso con la lanterna abbagliante in una mano e la rivoltella nell'altra.
era tanto chiaro che pareva d'essere a una festa, mancavano solo i fuochi artificiali
strada, tutta la borgata, diventata una laguna, sotto torrenti di pioggia.
collodi, 369: ella apparve di una bellezza così abbagliante, che il principe
. bencivenni [tommaseo]: provano una continua abbaglianza di mente. abbagliare
giamboni, 167: della detta figura nascea una luce tanto grande e profonda, che
se vi scrivo con altra mano, ché una flussione in un occhio m'ha abbagliata
splendore; abbagliare può essere effetto di una luce riflessa. nel guardare fiso un
. palazzeschi, 1-90: sotto la finestra una spianata di fiori bianchi che hanno abbagliato
me stesso il dolce canto, / una imagine formo in mezzo al pianto.
fra di loro, e l'abbagliavano con una specie di luminosa intermittenza. d'annunzio
idem, 2-125: forse più tosto una vana immaginazione ti abbaglia: in modo
. 6. pitt. rendere opaca una tinta, attenuare la vivacità d'un
mandorlo. civinini, 2-222: come una bestia che si sia appena svegliata e
fagotto dei panni sotto il braccio e una bambina per mano, sullo sfondo abbagliato
facesse intorno. vasari, ii-147: ewi una s. cecilia che da un coro
è perfettissimo e diletta l'occhio, come una musica unita ed arguta diletta l'orecchio
che non si scorge più se non una macchia abbagliata. galileo, 166: questo
. calvino, 1-82: a chi fissa una luce rimane un abbaglio alla radice dello
, 15-15]: lo nostro autore pone una similitudine, dove si tocca la scienzia
. papini, 20-598: la visione d'una isterica, il sogno di un allucinato
partenza con dolore cupo, ed ebbe una specie di abbaglio. = deverb
.. facendo rimbombare la valle di una fuga di abbaiamenti e poi digrignando i
. barilli, 3-69: contro lui, una muta di cagnazzi aizzati [i suoi
132): come il cane che scorta una mandra di porci, corre or qua
annunzio, iv-2-1270: i cani balzavano dandoci una grandissima stratta e abbaiavano furenti con lanci
, per mostrare della contentezza, abbaiavano una non so quale loro canzone. idem
sere; abbaiata, puoi dire, da una canatteria di cantanti, coristi e suonatori
che abbaio. cicognani, 12-15: una palestra sterminata in cui d'inverno s'
nella casa... c'era una tal cananea da mettere in rivoluzione un vicinato
figur. canea, schiamazzo, fatto contro una determinata persona (per lo più un
più alto e concorde: finirono in una lunga abbaiata di scherno. abbaiatóre,
: si agitava fremendo a guisa d'una cagna abbaiatrice. caro, 9-1088: l'
tetto, la quale si fa con una certa alzata di muro coperto, per dar
, oltre al farsi sopra il tetto una finestra quadrilunga sì in pianta come in
vedevo... la cima di una torre. bontempelli, 9-19: l'abbaino
della èrondaia. moravia, i-410: una massiccia costruzione di tre piani, in
2-198: oltre il terzo piano si innalza una scaletta a chiocciola che conduce alla terrazza
abbaio che stordiva. manzini, 11-70: una stanza semibuia, dove un abbaio avrebbe
tommaseo-rigutini, 2638: imballare, mettere in una balla, o sacco grande. abballare
velata e la sua compagna salirono in una lancia che le onde abballottavano. de amicis
, iv-755: -voi abbandonate per un puntiglio una persona degna dell'amor vostro. -il
la bocca come se non fosse stata una parte di sé. moretti, 17-195:
il corpo... si abbandonava come una corda lenta che non voglia mai più
un impulso, a-una sensazione, a una tentazione; darsi completamente, senza ritegno
si abbandonava ad un languore estatico, una specie di molle beatitudine. d'annunzio,
contro la donna lontana, l'invadeva una bassa ira..., come s'
della sua sensibilità. deledda, ii-52: una volta spinto nella via dei ricordi chiacchierava
4-179: non si abbandonava mai a una risata, non oltrepassava il sorriso. cinelli
in quel momento la voce si abbandonava a una litania lenta e acuta. stuparich,
l'animo s'abbandona in seno di una negligenza circa le cose e se stesso.
rigutini, 4: abbandonarsi di fare una cosa dissero gli antichi, con maniera
mani. quasimodo, 79: una stanchezza s'abbandona / in me di precoci
sua pena era divenuta fluida, mutata in una sola onda di tenerezza che si versava
(229): venuta in quella contrada una pistilenziosa mortalità, quasi la metà della
a tutti, parevano abbandonate e davano una idea di disordine, e quelle che si
villaggio che nella desolazione del meriggio pareva una stazione preistorica da secoli abbandonata.
la morte della divina simonetta... una elegìa latina, malinconica ed abbandonata a
cosa morta. fracchia, 553: una barba rada e incolta gli fasciava il
in preda a un istinto, a una necessità fìsica, a un sentimento.
barlaam e giosafatte, 45: chi è una volta abbandonato a cupidigia e agli altri
v-160: le sue chiome ravviate allora in una rete di seta, cascavano, quand'
idem, i-292: certo, è meglio una naturalezza abbandonata, che una pretenziosa gonfiezza
è meglio una naturalezza abbandonata, che una pretenziosa gonfiezza. verga, i-239: stava
aperte, ragazza mia; più di una volta tornavo a casa con le mani abbandonate
, la testa un po'abbandonata da una parte. 8. sfinito,
: si appoggiò tutta su me con una di quelle sue movenze indescrivibili in cui
cingere la vita da un braccio mi infondeva una specie di abbandonato languore.
distacco definitivo, il lasciare per sempre (una persona, un luogo, un oggetto
abandono della nave. serao, i-35: una biondona... amante di un
, assoluta, senza difese, a una persona, a un impulso, a
pulci, 1-5-74: ed or facea l'una parte più forza, / or fugge
, un oggetto, un sentimento, una persona): non curarsi più della
l'atto per cui un competitore o una squadra si ritira dalla gara. -vittoria
della casa (rinuncia alla proprietà di una casa); abbandono del lavoro;
occhi. serao, i-266: avevano una cert'aria inebetita, simili a chi ha
iv-2-173: su le vie, da una finestra all'altra, le donne avevano tese
colpo la vista, accecare (con una luce troppo intensa o improvvisa; con
adietro. ariosto, 4-26: e con una catena ne correa, / che solea
anni addietro. panzini, i-131: una consapevolezza di me medesimo che non aveva
abitavamo un quartiermo al secondo piano di una casa lunga e bassa, costruita,
alle quali addimande... fece una savia e magnanima risposta. botta,
boterò, i-345: città s'addomanda una ragunanza d'uomini ridotti insieme per vivere felicemente
. l'ufficio del signore, addimostrando una divotissima mente. carducci, 16: questa
luogo: allontanarsene. -dire addio a una cosa: abbandonarla. -dire addio al
ii-183: ho detto addio, con una noncuranza da non essermi creduta, ai
sculture ve n'è sopra un sarcofaco una indimenticabile, e rappresenta i due coniugi
-dare vaddio a un luogo, a una cosa: separarsene. -dare vultimo addio
questa dolce terra. seduto a ridosso d'una torre a contemplare questo addio, gli
pareva si abbracciassero tra di loro, in una scena di addii di una estrema tenerezza
, in una scena di addii di una estrema tenerezza. comisso, 12-97: la
madre, subito si faceva scegliere da una parete e addio. moravia, xi-109:
moravia, xi-109: fate che sopravvenga una gallinella di primo pelo, di quelle tutte
le vie piane, se ne infiliamo una che scende, addio, è come calare
leggera da potersi addipanare tutta intorno a una bianca figurina di signorina con un cappello
conforme, adatto; convenire (indica una rispondenza o convenienza di decoro,
mostrandosi in ogni atto... di una riservatezza e quel pudore che tanto bene
quel pudore che tanto bene si addicono a una vergine. tozzi, ii-525: dichiarava
bel viso, non privo d'una certa severità che gli si addiceva.
i seminari, addir le rendite ad una cassa generale d'istruzion pubblica, distribuir
: elle son lì di riscontro, l'una addirimpètto all'altra. 2
mercantia sempre tengano e'consoli... una dodicina e doppia di xii libre e
un concetto, di un'azione, di una qualità). baldovini, 2-17:
gli riesciva così grossa che addirittura faceva una fatica del diavolo ad entrarci.
altri. deledda, ii-28: egli provò una forte delusione. era questa la città
da far ridere. soffici, 6-235: una somma assai miserevole, per non dire
, addirittura livido e deforme, sembrava una gonfiezza di muscoli flosci e noc- cioluti
torto, un'ingiustizia, un errore, una stortura); avviare per la via
parte. trinci, 1-166: si metta una grossa canna fitta in terra, alla
: quando non si sa come addirizzare una creatura umana, si cura sempre col
.]: l'addisciplinaménto non è che una parte della educazione vera. addisciplinare
che era il calafato, e gli additò una scrostatura sullo scafo del battello. palazzeschi
2. segnare a dito. -additare una persona: richiamare l'attenzione su di
. paolieri, 2-134: mi prese una paura terribile, come se i capi della
vincerlo, s'è un male od una tentazione. b. croce, i-3-67:
errore di questo scrittore è derivato da una sorgente feconda d'errori, già additata
additività, sf. l'avere una proprietà additiva. = deriv.
è grave che non addiviene più che una volta. bartolomeo da s. c
giungere (a un accordo, a una soluzione); assumere un determinato atteggiamento.
per addivenire col mugnaio... a una transazione. beltramelli, iii-675: fu
: fu deciso di non addivenire ad una qualsiasi decisione se prima non si scopriva la
il principe era addivenuto ad espressioni di una giovanile vivacità e allegria mai dimostrata con
professioni. ibidem, 116-1: è istituita una addizionale destinata a costituire un fondo per
la somma degli addendi; 1'aggiungere una quantità a un'altra. cavalieri
somma denota l'applicazione dell'operazione a una serie di numeri; addizione denota l'
un gran poema è tanto omogeneo quanto una brevissima lirica o un verso; un sistema
un verso; un sistema filosofico quanto una definizione; i calcoli più complicati quanto
così può essere che vi sian genti di una barbarie così rozza, che non abbiano
i-262: l'aumento degl'individui è una sequela della perfettibilità: il numero solo
il numero solo già moltiplica il bene di una spezie per estensione, ed accresce l'
per comprare mercanzia, s'addobbò d'una veste, in forma che parea uno medico
veste adobare. firenzuola, 430: una fanciulla, con un volto tutto pieno
figur. svevo, 5-62: cercò una parola più intelligente per addobbare la bugia
bontempelli, 8-59: dalla soglia videro una camera tenera, che le ore avevano addobbata
in arme il suo valore / per una donna ond'è preso d'amore. forteguerri
: e sopra l'arme / d'una purpurea cotta era adobbato. b
, 2-11-56: ed alloggiati fórno a una maggione / ricca, addobbata, lì presso
ed il suo sangue, consagrò in una sala, magnificamente addobbata. p.
: son già tre mesi che ha aperta una bottega addobbata con ricchezza ed eleganza somma
capiva poca gente. svevo, 3-682: una stanzuccia accanto al tinello fu convertita in
d'annunzio, v-1-396: la sala era una indicibile meraviglia di colore, addobbata dall'
maniere gentilmente addobbati, e di più una torta maschia di nuova invenzione. manetti
la gran sigla m era ripetuta; in una, era anzi a ricamo di perle
abbellimento; decorazione, ornamento (di una stanza, di un edifìcio, di una
una stanza, di un edifìcio, di una via, ecc.); gli
che a me... è parsa una cosa bella. tommaseo-rigutini, 2566:
, dei luoghi. svevo, 4-961: una grotta vastissima, rozza, priva di
poi, con addobbi, le case di una o più parrocchie della città, ogni
. 5. ant. acconciamento di una vivanda; condimento, salsa.
salsa. salvini, 5-iv-329: come una carne dello stesso animale, cucinata in
, operazione colla quale, mediante una serie di bagni e parecchie alzatine,
e si avventa a valle diritta come una frecciata. piovene, 5-281: da
frecciata. piovene, 5-281: da una visione intrepida, priva di addolcimenti,
mitigare, attenuare (l'asprezza di una sensazione, la forza di un sentimento,
torto fatto (come un antidoto per una medicina sgradevole). de roberto,
curve non ne fossero state addolcite da una matronale morbidezza, le si sarebbero dati
tempo s'addolcisce un poco, abbiamo una mano d'amici destinato un viaggio pel
, più pieghevole, più facilmente lavorabile una pianta, un metallo; in generale
fresca e liscia. e addolcita da una pomata. gozzano, 384: i frontoni
lavorabile. magalotti, iv-25: una volta che la molla è addolcita che
. raro. indolenzire. iv-2-361: avere una misericordia fraterna per ogni tradossi, 350
narrar gli affanni e i pianti / d'una madre che perde / l'amata prole
: d'allora in poi fu presa di una gran devozione per l'addolorata che c'
dell'addolorata. in casa c'è una ragazza, la mia unica figlia, che
parole che le povere donne vorrebbero udire una volta almeno per loro stesse, e non
torace). calvino, 1-164: una vespa dal grosso addome a strisce nere
in che siti nasce?... una bestia così grande e forte come può
il suo guerreggiare era... una brama nobilissima di raggentilire la barbarie,
238: le leggi valevoli di addimesticare una gente barbara ad un'umana civiltà.
egli ora veniva compiendo. -rendere domestica una pianta selvatica, renderla fruttifera mediante l'
abituare; attenuare, rendere tollerabile (una passione, un dolore).
1054: parole che, mentre erano una minaccia per il re, addimesticavano le
, addimesticavano le menti all'idea di una sommossa generale. manzini, 7-82:
così è piccinina. e se io potrò una volta addimesticarmi più seco, io intendo
(161): non potendo più sofferire una così amara e umiliante distinzione, insisteva
, verrai ad esser defettuosa a l'una e l'altra parte; e se più
selvatichi. deledda, ii-35: simile ad una bestiola selvatica, in apparenza addomesticata,
6-85: ridevano coi denti bianchi dentro una bocca enorme, proprio addomesticati come gli
: nel suo tramontare si addopò ad una rupe delle montagne. tommaseo-rigutini, 3537
converrà ch'avessero i greci, l'una addoppiabile, e l'altra no.
, segnando sano, nome, con una sola n, e sanno, verbo,
. milit. ant. far passare l'una dietro l'altra due file di soldati
, quando di due contigue di fronte una passa dietro l'altra, addoppiando a
concie, dette « badane », addoppiate una nell'altra e maneggiabili. baldinucci,
e quattro braccia le piante lontane l'una dall'altra. = deriv. da
s'intende questo addoppio? -quando con una sol'opra si contentan due.
. buti, 2-562: questa nanna è una interiezione adulante e lusingante, che usano
piccolo letto di bambino mi addormentava con una favola. deledda, ii-22: essa
fatica. slataper, 1-132: ma una, una cosa veglia che nessuna nenia
. slataper, 1-132: ma una, una cosa veglia che nessuna nenia di mamma
testi fiorentini, 162: poi piegò una sua guamacca e puosela allato alla fontana
giorno il farmaco non fece effetto, salvo una certa prontezza ad addormentarsi ed una certa
salvo una certa prontezza ad addormentarsi ed una certa sonnolenza. -addormentarsi nel signore
animo di volerlo. sarpi, i-47: una solita arte di confessar il male e
. svevo, 5-437: dovette prendere una dose maggiore d'assenzio per addormentare il
paralisi temporanea di un arto, di una parte del corpo. mattioli, 1-341
del dolore non risiede felicità, essendo una tal'esenzione comune ancora agli addormentati.
agli addormentati. vico, 227: una casta diana che so- lecita gli addormentati
, 2-28: si udì rispondere da una voce la quale aveva tuttora alcunché d'
e che per fugare il sonno fumassero una sigaretta. frocchia, 809: vedendo che
iii-217: monotona e addormentatrice, come una ninna nanna sì che degeneri in cantilena
giocosa, 120: poi prese a cantare una nenia tedesca dolce dolce, con che
un somaro. nievo, 208: una buona attortigliata ai polsi e una pistola
: una buona attortigliata ai polsi e una pistola alla gola fornirono l'opera e persuasero
addossava in un giorno il lavoro di una settimana. palazzeschi, i-808: si
le molte pecore e le capre / l'una all'altra addossate erano impaccio. di
1-393: ero un'ombra, addossata a una parete. deledda, ii-492: abitava
parete. deledda, ii-492: abitava una capanna proprio romantica, addossata ad un
entrare, deve togliere prima, ad una per volta, un mucchio di pietre addossate
risalito il poggio, le case addossate una all'altra come una mandra si presentarono
le case addossate una all'altra come una mandra si presentarono ai loro occhi.
abbiano la parte posteriore rivolta l'una in ver l'altra: perciò diremo '
sono molti frati e monache che hanno una invidia adosso terribile. manzoni, pr
quel che dovesse fare, ma con una smania addosso di far qualcosa di strano
mondo. baretti, i-128: quando una sventura ne viene addosso, molt'altre le
viene addosso, molt'altre le sieguono una sull'altra. idem, ii-311: nel
5-181: tremanti ed affollate / l'una addosso dell'altra si riversano / le
nello stesso tempo non le fece mai una carezza. -dentro. - anche al
7: poiché gli era entrata addosso una gran paura, si provò a canterellare'
nel suo discorso tutte le ragioni addotte dall'una e dall'altra parte, e di
nell'addotta similitudine si osservò da noi una non piccola dissomiglianza. magalotti, 21-101
tempi. idem, 957: sarebbe una cosa facile, ma anche non necessaria,
/... / addottorar nell'una e l'altra legge. 2
2-33: mi addottorai... con una tesi di severa filosofia.
questo addottorato / da farne ad altri una lunga lezione, / è pur d'
in sé molte parti; l'addottrinamento riguarda una scienza o un'arte sola; ma
; far dotto, informato (in una dottrina, scienza, arte). -anche
conoscenza scientifica. vico, 315: una metafisica, non ragionata ed astratta qual
questo! targioni tozzetti, 12-3-114: una vasca grande, addove va l'acqua
[tommaseo]: si fece mostrare una molto bella donzella, e bene addrappata
parte dietro,... adducente una enfiatura intorno alla mastra vena che si
calvino, 1-369: lei si buttava su una sedia in cucina, senza toglierei il
., 7-6]: adduare è d'una o di più cose fame due,
volgar., vi-179: egli è una vergogna che adduce peccato, e un'altra
quella sua suggezione, ma senza nascondere una gran maraviglia, addusse subito, per disimpegnarsene
3-623: se mi fosse stata chiesta una spiegazione perché non mi si vedesse più
dire conosciute con rad- durre di esse una causa qualsiasi, dovendosi addurre invece
volentieri. segneri, ii-i: non senza una estrema difficultà mi ci sono addutto.
muscolo la cui azione consiste nell'avvicinare una parte del corpo all'asse dello stesso o
dello stesso o alla linea centrale di una regione. tommaseo [s.
. idem, iv-2-780: era come una landa stigia, come una visione dell'ade
era come una landa stigia, come una visione dell'ade: un paese di
l'arte stessa non poteva mai sotto una sì gran cupola 2. adeguamento
ispazio sì vasto,... dare una misura e proporzione che bene adequasse.
, i-497: se dunque il sole riscalda una pianta, certo è ch'ella col
suoi precetti e de'suoi consigli, una ragione adequata. gioberti, ii-131:
rajberti, 2-93: è difficile il farsi una idea adequata dei colpi d'occhi che
al capitale. soffici, 2-215: difetta una mentalità adeguata al momento: tutto si
specie, ma di importi differenti, una quantità unica che sia a quelle equivalente
equivalente. -ant. termine medio di una serie di valori (ad es.
(ad es. il prezzo medio di una merce, la media dei valori di
savonarola, iii-489: la verità è una adequazione© vero quadrazione dello intelletto alla cosa
assoluta dell'oggetto al soggetto. se una volta la raggiungesse, si sa, verrebbe
per un obbligo, un precetto, una norma, una legge, ecc.)
, un precetto, una norma, una legge, ecc.). -anche intr
d'essere fatto degno da dio d'una tal cosa, però è forza che questi
matrimonio *. « e vi par codesta una ragion bastante, per lasciar d'adempire
si stupì che un prete non capisse una cosa talmente semplice e risaputa.
tanta la verità della scrittura santa, che una parola non potrebbe proferire, che non
volgar., ix-200: e fu fatta una grande tempesta di vento, e le
per le mani ', giacché quando una regola è fermata, pochi esempii contrarii
, soddisfacimento, appagamento; osservanza di una promessa, un impegno, un dovere
mente, suo malgrado, la concepiva come una cosa che ha il suo adempimento.
. seguace, affiliato; aderente a una fede, a un partito, a una
una fede, a un partito, a una setta; iniziato. pellico,
estrusi i gravi aderenti alla superficie d'una ruota mossa velocemente. bonfigliuoli, i-521
annunzio, iv-2-810: la fiammella d'una candela s'inclina sotto il vento e sembra
entrambi. ojetti, 120: come può una donna, viva solo nell'ora che
, strettamente avvicinato (di organi di una pianta). soderini, i-357:
che aderisce (a un'idea, a una fede, a un partito),
accompagnata dall'altra, di trovare forse una mezza dozzina d'altri scolari fra i dependenti
7: chi è iniziato nei misteri di una dottrina segreta: * il carbonarismo aveva
), sf. attaccatura (di una cosa all'altra); contatto strettissimo;
avendo in essi ricercata la confidenza e una stretta aderenza alle cose sue proprie.
giacosa, 60: nubi, da una parte strette alla roccia con una aderenza
, da una parte strette alla roccia con una aderenza vischiosa, dall'altra lacerate a
parole dure all'eccesso e dotate di una tale forza da superare l'aderenza di quello
che l'attrito oppone allo scorrimento di una superficie premuta sopra un'altra. idem
subito che uno forestiere potente entra in una provincia, tutti quelli che sono in
. convenivo che mi è estraneo per una pacatezza, per una misura, per una
è estraneo per una pacatezza, per una misura, per una modestia di calore
una pacatezza, per una misura, per una modestia di calore, alla quale non
. complesso di operazioni mediante le quali una macchina viene messa in condizione di funzionare
in elettrotecnica): l'adescamento di una macchina elettrostatica consiste in un movimento rotatorio
(in idraulica): adescamento di una pompa aspirante o di un sifone è
la felicità adeschi gli uomini come in una stazione. papini, 8-212: il meraviglioso
sacchetti, 219-20: cominciò a domandare una vecchia contadina, che filava a filatoio
operazioni preliminari necessarie per mettere in funzione una macchina (in particolare macchine idrauliche ed
innastano la baionetta, cercano civettoni con una risatella adescatrice di trattenere il fotografo.
del clero inferiore, ci avrebbe avuta una quasi certa maggioranza. tommaseo, iii-724:
di adesione in commercio, è quello di una società anonima, nella quale tutti coloro
le superfici di due corpi, l'una all'altra (gomma arabica, gomma adragante
bottari, 3-1-163: pietro bel in una lettera,... nella quale
riflette, tanto costava allora quanto adesso una tal cosa. monti, 11-421: e
frasi ellittiche con cui si risponde a una chiamata: ora! un momento!
, 34 (596): ora da una, ora da un'altra finestra
ora da un'altra finestra, veniva una voce lugubre: « qua, monatti
horam]; non è tuttavia da escludere una deriv. dal fr. ant.
, per questo (a significare che una persona o cosa è proprio quella che
estens. direttamente, personalmente (per una determinata persona). giusti, v-133
onore (per indicare che un titolo, una carica sono puramente onorari e non comportano
mobili. svevo, 5-116: infilò una viuzza solitaria che lo portò sulla collina
che lo portò sulla collina adiacente ad una via larga ma fuori di mano. barilli
sinodo si riunisce in un parlamento adiacente ad una facoltà di teologia e ad una grande
ad una facoltà di teologia e ad una grande biblioteca. 2. geom
questo paese esser considerato dagli europei per una parte o adiacenza dell'indie. lastri,
padrona [della villa] abitava in una piccola casa di quel borgo, che altro
destinare a un uso (impiegare a una funzione, a un lavoro,
granaio. soffici, ii-131: una grossa costruzione precedentemente adibita..
lità e mattezza si possa dire essere una medesima cosa. buti [purg
di riscuotere, per altrui conto, una cambiale, senza ch'ei vi abbia
intra siestri e chiavari s'adima / una fiumana bella. buti, 2-454: s'
giovenchi abbruciai. arici, no: una gran massa / di lento adipe solo
adipe il fianco. idem, iv-2-166: una donna enorme, soffocata dall'adipe.
gazzeri, 2-169: l'adipocera non è una semplice materia grassa, ma una combinazione
è una semplice materia grassa, ma una combinazione saponosa formata d'ammoniaca e dei
(plinio) era il nome di una palma egiziana e della liquerizia.
ov'è iddio. varchi, 19-3-1: una parola sola sarà stata cagione di tutto
ciò adirata,... gli disse una gran villania. idem, dee.
perché ti parlo liberamente; preparati ad una adirazióne perpetua, perché non muterò linguaggio
o dalla legge si sia deferita ad una persona l'eredità, se questa non
, a te mi richiamo / d'una vechia c'ò a vicina: / ch'
paradiso, 192: vidi negli adirosi una miserabile mercanzia, la quale procedea segretamente
savonarola, iii-57: quel vapore va da una parte della terra e non truova adito
. ariosto, 2-71: nel fondo avea una porta ampia e capace, / ch'
ragionamenti agli illuminati lettori, per chiudere una volta per sempre ogni adito agli errori
breve vigilia che gli dava adito ad una vita nuova. moravia, vi-188:
vi-188: l'organo suonava forte, con una severità quasi minacciosa che non pareva lasciare
: e però, volendo che una pittura interamente piaccia, bisogna adiungervi
iii-141: quando tu cadi e rompiti una coscia, tu non puoi per te medesimo
ad un uomo di essergli adiutore in una sua causa. ugurgieri, 122: o
a un laico) un beneficio o una dignità ecclesiastica. adizióne, sf
adizione [della eredità], che una dichiarazione dell'animo e della volontà.
l'irritai ad avventar molte punture sopra una lama di ferro. 2. rifl
redi, 16-ix-144: lungamente assalito da una dolorosa e pertinace infiammazione di quella tunica
, agg. bot. organo (di una pianta) che si sviluppa aderendo a
34 (601): si tirò da una parte, prese la rincorsa verso i
. viani, 4-48: l'invitai in una drogheria che avevo adocchiato la sera innanzi
ii-85: io vidi... incominciarsi una danza, e i compagni miei adocchiare
2-145: un quadro... rappresentante una ninfa che dorme e un satiro che
altra ragione, perché ci avevo adocchiata una fanciulla figliuola d'un custode. nievo
i lumi. de marchi, 924: una volta il sant'uomo adocchiò con una
una volta il sant'uomo adocchiò con una certa compiacenza la bella cantante. pirandello
, 5-296: disse che aveva adocchiato una ragazza,... per la quale
che la vecchiaia del fanciullo. è una età maniaca, lubrica e cinica, sorda
sono vizi tutti. baretti, ii-121: una qualche gelosia fra i capi delli eserciti
] è aombrata di spesse frondi dall'una parte a l'altra. bibbia volgar.
volgar., ix-353: fu fatta una nuvola, e adombrolli; ed intrati
mute e che egli non vedeva, una donna biondiccia e grossa, si adombravano in
le pupille adombra. dossi, 574: una luce raccolta che mormorava di voluttà senza
tribù di neftalin, a cui era una figliuola che aveva avuti sette mariti, strangolati
ottimo, i-18: fa similitudine d'una bestia, che vada per uno cammino,
vada per uno cammino, che vede una cosa, la quale stima tutto altro ch'
se ne adombrassero. pirandello, 6-530: una sensibilità così squisita, che s'aombra
un guizzo, come un cavallo che per una presenza inaspettata adombri improvvisamente. dessi,
a perfezione di questo aombrare, togli una gocciola o dua d'inchiostro, e
: due occhi neri e vivi, una bocca adombrata da un paio di baffi neri
passavanti, 207: la gloria è una cosa salda ed espressa, non adombrata
demoni invasate. sacchetti, ii-108: una mia sorella, quasi nuda d'ogni
.. m'entrò in quello scambio una grandissima adombrazione di mente, che non mi
, di cui questa presente è a pena una falsa adombrazione. 3.
descrizione, o meglio storia completa di una specie, o anche di tutto un genere
di tutto un genere, o di una famiglia intiera di piante, notandone i
diconsi anche monografie, ma queste comportano una maggiore estensione. 4. eccles
, 40-435: sacrosanto immacolato parto d'una vergine sua sposa, per l'adombrazione
: [stimava] che per l'una tutela s'aonestasse l'altra, e più
nella metamorfosi d'adone, e non già una specie di anemolo, siccome da alcuni
dall'educatore, e covano nell'animo una segreta stizza. tommaseo [s
di cosa o persona); una risorsa, una qualità dell'animo o della
persona); una risorsa, una qualità dell'animo o della mente)
adopera, sì come è il comporre una statua. idem, dee., 5-10
... che la memoria d'una menomissima parte de'miei infiniti e dolorosi
cecchi, 6-28: ogni operaio ha una unica mansione, e non adopera che un
e altri diceano: « questa è una maraviglia; che benedetto sia lo signore
incrudelisci. idem, v-238: più una fetida parola nello intelletto sdegnoso adopera in
fetida parola nello intelletto sdegnoso adopera in una piccola ora che mille piacevoli e oneste
richiesto (per un esercizio, per una funzione). boccaccio, dee.
. berni, 96: egli ha una berretta, adoperata / più che non
della metropoli ha saputo conservare fino ad oggi una sua aria di adorabile provincia.
vit torini, 1-76: una piccola, adorabile motonave che fa ser
bellini, 5-3-93: e gli uomini a una esaltazione del corpo loro così sovrana e
bilmente spropositate'. linati, 30-171: una città di stu denti,
, fare oggetto di devozione (come una divinità); amare appassionatamente,
vi las- sarete vincer d'amore a una donna che v'adori. vasari,
far così con chi vi adora quanto una santa. cesarotti, i-166: nulla è
. saba, 113: [chi ha una malinconia amorosa] non vede quello che
poi tutti riderebbero di vedervi innamorato di una bambina! e poi sapete che è una
una bambina! e poi sapete che è una vera fanciullaggine adorare un frutto acerbo mentre
inferno, a dover ivi sospirare arrabbiato una goccia d'acqua. dotti, iii-249:
2. che venera, idolatra (come una divinità); ammiratore devoto, esaltato
. verga, i-228: ballò come una pazza, passando da un ballerino all'
abituale. settembrini, i-io: e trovatavi una vecchia immagine della vergine...
ora per 4 aura '. per una diversa lettura: 4 ad orezza '(
, i-x-13: chi vuole ben giudicare d'una dorma, guardi quella quando solo sua
un turpissimo viso... d'una meretrice. buti [crusca]: come
capo dell'andito attiguo al teatro vedi una candeluccia il cui raggio a mezzo l'andito
cecco d'ascoli, 1365: costanza è una virtù che sempre adoma. maestro alberto
son sette regine ben ornate: / l'una l'adorna di gran cortesia. petrarca
era stato adornato... d'una gorgiera di cuoio e altre cose assai maravigliose
intorno / le belle mani a farmi una ghirlanda. / per piacermi allo specchio,
alle prime carezze primaverili s'adomava come una sposa. paolieri, 2-228: ed ecco
. galileo, 362: non è una semplice linea né una superficie pura,
362: non è una semplice linea né una superficie pura, ma un corpo adomato
pruina. sannazaro, 3-73: sovra una verde riva / di chiare e lucide
coda / adorno 1 comi brevi d'una lista / di porpora. panzini, ii-69
sono sognato di possedere presso il mare una casetta adoma. idem, ii-435: la
così, grave e adoma, simile ad una vecchia madonna, ella si avanza lentamente
di torri ineguali. cardarelli, 1-99: una vita incredibile e segreta / scorre in
suo genero. manzoni, 963: una lingua non adottiva... ma nativa
anche alcune righe strazianti e semplici di una ofelia borowska, la figlioccia adottiva del
basco al vincitore, alla fine di una disputa. -figur. sannazaro
e chiamandosi andracne, col mutar sola una lettera. soderini, ii-37: l'
d'annunzio, v-1-658: in una conca piena dell'afflato adriatico. tombari,
: detta anche dinà, rica, una delle principali razze europee, diffusa sulle
adre. alfieri, 1-662: veggio una striscia di terribil fuoco, / cui forza
che si abbia la prevalenza netta dell'una sull'altra. = voce dotta
per entro un braccio, od una stanga, possa esser più facil
stringevano aduggiandosi, affollandosi, costrette in una oscura marea. cicognani, 9-106:
nuocere, inaridire, intristire (per una presenza invadente, mortificante, dannosa)
gioventù il figlio... aduggiato come una tenera pianta dalla pesante ombra del glorioso
bacchelli, 9-10: i covoni fradici di una mietitura aduggiata da troppe piogge.
cavo, un'aduglia di gomena esprime una misura approssimativa di quel tal cavo di
ii-426: tutti coloro che tirano a sé una lunga corda, sia d'argano,
, 2-562: questa [nanna] è una interiezione adu lante e lusingante
, non adulandovi mai, neppure una sola volta, ma dicendovi (sempre che
il rispetto, lusingando e adulando a una già troppo reale inclinazione della gente a
. raffigurare (in un quadro, in una statua) in modo da lusingare la
costoro... gli formavano intorno una specie di corte adulatoria; gli davano il
c., 36-7-1: adulazione si dice una falsa loda fatta per piagenteria, la
/ ha 'l pianto e 'l riso in una voglia sola; / con gli occhi
quelle poche pagine non sono altro che una tessitura di sciocchezze, d'invettive e d'
quali [le colleghe] egli fa una corte alta e velata che non si
scopo di lucro (ad es. una merce scadente e di basso prezzo,
superiori, e venduta come tale); una sostanza aggiunta a una merce per prolungarne
tale); una sostanza aggiunta a una merce per prolungarne artificialmente la conservazione.
... di adulterare e imbastardire una lingua, mantenutasi pura e schietta sino
, / se provar non potesse ch'una volta / avesse adulterato il suo consorte.
bellezza; lo amore adulterato, è una rovina da 'l vedere a 'l tatto.
, 1-78: uno che era nato di una giudea, ma lo padre era stato
inutili corteccie. cattaneo, ii-1-283: una adulterazione officiale o un ribasso di tutta la
siano gentili, usano di maritarsi con una sola donna e tengono gravissimo conto dell'
adulterii mondani, gli parvero ridur l'amore una mescolanza insipida e immonda, una volgarità
amore una mescolanza insipida e immonda, una volgarità ignobile, una prostituzione senza nome
e immonda, una volgarità ignobile, una prostituzione senza nome. deledda, ii-930:
difficile, se non impossibile, inventare una doppia vita per nascondere l'adulterio,
. livio volgar., ii-1-189: una vergine del tempio di vesta, ch'
fortune. campanella, 2-296: moisè dona una polvere alle secrete adultere per mano del
tanta pelle del corpo che faccia com'una cuffia, la quale mettono in testa
poi li tagliano dalla sua parte vergognosa una striscia di carne dintorno alla sua natura
sua natura, con la quale fanno una grillanda che mettono sopra il capo dell'
, 7-29: ci trovammo prigionieri di una rete di menzogne e di sotterfugi avvilenti;
tutti gli adulteri, pensavamo di trovarci in una condizione eccezionale e transitoria. codice penale
2. figur. chi contamina o viola una fede, un giuramento, un voto
giov. cavalcanti, 361: recita una legge, che chi rapiva una vergine,
recita una legge, che chi rapiva una vergine, che quella rapita avesse il
un animale adulto, reso scaltro da una lunga esperienza. 3. figur
di singoli uomini ma la coerente massa d'una qualche cieca materia sospinta da una forza
d'una qualche cieca materia sospinta da una forza vorticosa b. croce,
anche intorno a un manifesto, avevano una certa aria di minaccia. = deriv
, v-1-501: se quest'adunanza è una fucina di volontà sincera, eccoci giurati
dei soci. moretti, i-464: una di quelle adunanze solenni e plenarie a
in un'adunanza di bestie, si levò una scimmia e ballò. 2. disus
in nove sussistenze, / ettemalmente rimanendosi una. vellutello [par., 13-58
t'assomiglio a questa, / che d'una madre verde è figlia bruna. /
i-intr. (55): in una delle parti della chiesa adunatesi,..
, hanno un medesimo andamento; ma una parte, attraversate e curve, vanno
cinque albe e tramontar di sole, tra una sveglia, un rancio, un'adunata
, un rancio, un'adunata, una marcia, un'ispezione. =
fra giordano [crusca]: una setta adunatrice d'ogni scelleratezza più nefanda
giove terminato il suo comandamento, che l'una e l'altra dea si pose a
enorme adunazióne e pareva sostenerla, simile a una gigantesca pila di piombo. idem,
, dilaniare. pirandello, 5-448: una smania mala mi aveva preso, quasi
pratici comodi e bisogni, che impediscono a una creazione artistica l'obiettiva perfezione ad unguem
11-1x61: adunque in fuga gite per una femina? vasari, 1-83: siami lecito
zingaro sospirando le disse: -meglio avere una casa col tetto. beltramelli, ii-46
il problema dell'arte adunque non è una curiosità, ma un vero e proprio problema
bene arderla. soderini, iii-217: per una certa adustione del sole s'ammalano [
scalza siede al casolare e canta, / una poppante volgesi e dal viso / tondo
, è immutabile. bocchelli, 9-75: una [delle donne], giovine adusta
entusiasmo, a un furore, a una divina manìa; e gli aedi distaccarono
, un naviglio, un cunicolo, una stanza. = voce dotta,
come le foglie della rosa folta, l'una su l'altra calcate. ella desiderò
desiderò di aerarle, d'indurre fra l'una e l'altra l'aria spirabile.
: la sommitade dell'aiere spande / una rugiada soave. dante, vita nuova
, iv-177: stando essa serrata in una torre, giove si trasformò in aere pluvio
leve aer compose / la imagin d'una cervia altera e bella. idem, st
, 43: ma valida / venne una man dal cielo, / e in più
282: finità che fu la cena, una parpaglia cantò nel chitarrone alcune belle aere
interne [della terra] regna tuttavia una gran discordia, che fuori a noi si
fo dimoranza. idem, 18-49: una colomba per l'aeree strade / vista è
riconforta e abbella. manzoni, 26: una indistinta / aeria forma or si movea
, dando un'incertitudine aerea e quasi una morente dolcezza all'apparenza delle cose.
carrara così aeree che figuravano anch'esse una figura di danza. b. croce,
7. bot. di organo di una pianta che si sviluppa al di sopra
vari edilìzi terminati ne'lor nascimenti da una sola linia, come sarebbe il vedere
riguarda un impianto, un organismo, una prestazione, in cui siano impiegati mezzi
6-66: le... costruzioni importano una spesa di un miliardo e duecentomila dollari
un miliardo e duecentomila dollari; dei quali una parte ad aumento della flotta aerea:
mostri aeriformi. pascoli, 488: una mischia incessante arde tra il fumo /
bambina la forma e il movimento di una lacrima e ne aveva dedotto le sue
. vittorini, 1-71: sopra una specie di aerocampo notturno, ma denso
il cui corpo vibrante è costituito da una colonna d'aria (tromba, flauto
luna ad interrompere le gaie gozzoviglie d'una brigata di buontemponi non avrebbe recato più
altro che mele dell'aria, sieno una cosa medesima. = voce dotta
o persone, capace di sollevarsi da una superficie d'appoggio e di ritornarvi,
, 9-1: per aeromobile si intende una macchina che, utilizzando il sostentamento statico
rauchi. calvino, 1-317: spalancando una finestra sentii il ronzio: figlio e
come il rifornimento di carburante, mediante una tubazione flessibile che dall'aereo rifomitore raggiunge
2. strumento destinato a raccogliere su una lastrina di vetro, ove si potranno
populo panni che si gli convenga servare una certa dignità, temperata però con leggiadra
trasmutate come i legni dell'elica in una forza aerosa. = voce dotta
, e sul quale fosse stata messa una testa arruffata, riempì tutto il vano
del mare. barilli, 2-36: una luna di grossezza straordinaria...
con cui i batteri dell'acqua cercano una determinata concentrazione di ossigeno disciolto, sfuggendo
hanno potuto infiltrarsi nell'orecchio medio attraverso una rottura della membrana del timpano, avvenuta
un aeroplano: l'aeroplano traina mediante una lunga fune l'aliante sino a quando
qualcosa di molliccio e di tiepido come una bava animale. idem, iv-1-857: come
che mette addosso tanta fiacca da sembrare una malattia. bocchelli, i-1-402:
proporzione esistente tra l'aumento della una giornata d'afa. montale, 1-59:
che è come un sollievo, come una pioggia dopo l'afa. 2
giù giù, sotto l'afa di una insìpida vita, disonorata. d'annunzio,
permanente cagionato nelle foglie delle piante da una soverchia evaporazione (in forza del calore
. v.]: afanite, è una pietra di composizione varia, di colore
. de roberto, i-694: una specie di afasia gli impediva di proferir
afèresi, sf. gramm. perdita di una o più lettere (una sillaba)
perdita di una o più lettere (una sillaba) all'inizio di parola (come
2. medie. asportazione d'una parte del corpo, amputazione.
aderizzare, tr. gramm. abbreviare una parola mediante l'afèresi (v.
: e da parte il pregò d'una donzella /... / più ch'
molto lietamente, ed usava con tutti una domestichezza affabile e piacevole. tasso,
19-77: or qui s'accosta a una donzella, in guisa / che par che
libro di poesia e noi davamo ai versi una intensità di significato, che non avevano
un tono affabile che lasciò nell'uomo una profonda impressione. marotta, 1-153:
. li informò che non era stata una disgrazia come essi dubitavano. =
avervi pienissima consolazione. fagiuoli, 1-125: una donna di grato e gentil tratto,
beffo studio prolungano le faccende per farsene una vigna. nievo, 37: correva qua
e aristocratici] invece vogliono stare in una presunta superiorità, sorridendo con disprezzo ai
); accudire a più cose in una volta (affettando sollecitudine e soverchia operosità
597): il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto
dar addietro, ecco che si sentì per una delle quattro strade il galoppo d'un
d'affaccendato. idem, 1-76: una moltitudine affaccendata che inonda le vie.
palazzeschi, 4-212: bisognava osservarli ad una macchina, affaccendati intorno ad essa,
, son fatti girare col mezzo di una chiave che colle ganasce li afferra per due
vedere, porre in vista (da una finestra, da una porta, da un
vista (da una finestra, da una porta, da un luogo chiuso o
poggio, a benedir la campagna, in una giornata afosa di maggio. idem,
presentare. arila, 14: 'affacciare una questione, una pretensione ', ecc
arila, 14: 'affacciare una questione, una pretensione ', ecc., è
* presentare, proporre, far sorgere una questione ', ovvero invece di 'pretendere
stesso dicasi di 'affacciare un dubbio, una difficoltà '. palazzeschi, 4-305:
piccini, / e de'grandacci come una peschiera, / e a quei s'affaccian
affacciava da un lato la vista d'una spaziosa campagna popolata di case. foscolo
c. e. gadda, 2-25: una piazza, sulla quale si affacciano le
giorno s'affacciò il sole, e una piantina spuntò sulla terra. silone, 5-10
5-10: si affacciò sulla soglia d'una casa una bambina e stette a guardare
si affacciò sulla soglia d'una casa una bambina e stette a guardare; poi
a guardare; poi si nascose dietro una siepe e rimase a guardare tra i
l'osteria si affacciava sulla strada con una insegna ad arco. pavese, 61:
l'impresa s'affaccia alla mente come una nuova apparizione. idem, pr.
, e mi affaccio di prima giunta in una fanciullozza, bianca, grassa e fresca
della chiesa sull'alto del ciglione sembrava una montagna, con tutte le teste nere
. burchiello, 77: al bellico una pittima t'affalda, / posta in
affalda, / posta in su 'n una pelle di spinoso / col pelo in verso
], 14: l'affamare una piazza, o attaccarla per la fame,
): e pervenendo un dì a una villa assai affamati, andarono...
sp., 35 (610): una accorreva alle grida d'un bambino affamato
prendeva, e lo portava vicino a una capra... e glielo presentava alle
tuo naturale a comprare i baci da una bocca affamata, guastando la tua salute
la tua gioventù. verga, i-477: una di quelle facce affamate che vi rubano
magalotti, vi-165: questa è una penitenza molto comoda, affamiliarizzando loro l'
l'aere. saba, 25: è una strana sera, mamma, / una
una strana sera, mamma, / una che certo affanna / i cuori come il
che doveva essere piacevole esser serviti da una persona e non dalle proprie mani: star
che ha il respiro grosso (come dopo una corsa, una salita, uno sforzo
grosso (come dopo una corsa, una salita, uno sforzo); ansimante,
possano riposare. cantari, 7: fùr una notte in un luogo arrivati, /
: il mio cammino è diuro, una corsa affannata è la mia vita, e
, e non m'è dato che una pausa grigia per ricordarti. 2
quanto temenza / che io potessi sola una fiata / lo mio voler dimostrare in parvenza
affanno spossante, come se avesse salita una montagna. -figur. campanella
ben credo poter sofferire l'armi ad una picciola battaglia. e nella giovinezza si
. idem, 699: mi pasca d'una speranza, se non vera, falsa
: così va questo mondo: oggi una breve contentezza, domane un lungo affanno
andare alle delizie, vi bisogna intendere che una state affannosa è una spezie di regalo
bisogna intendere che una state affannosa è una spezie di regalo per gli dii. targioni
inverno un letto tepido e molle, dopo una sobria ed affannosa caccia una mensa delicata
, dopo una sobria ed affannosa caccia una mensa delicata sono piaceri fisici. alfieri
miam. linati, 30-36: è una botteguccia pulita, tutta piena del tic
quanto al vecchio affarista sentiva istintivamente che una cosa sono gli affaracci della strada e un'
è un affatacelo!): è una brutta faccenda, una situazione grave.
): è una brutta faccenda, una situazione grave. tommaseo [s
affatacelo. ma sempre l'idea d'una difficoltà ci si sottintende. anco
alla rinfusa, afferrare più cose in una volta. - ant. anche assol.
s'accantonassero uniti. pratolini, 8-61: una marcia ripetuta mesi e mesi, con
[della natura] / è una maraviglia: / ché 'n un'ora compiglia
., 7-25: misura è una virtude che... tutto nostro affare
umani si muovono quasi sempre per una diagonale composta da più forze motrici
cappuccini, 8: affare, questa è una di quelle parole che nella loro genericità
pel capo. 2. con una determinazione che specifica la natura e l'
per il ministro degli affari esteri di mantenere una prudente riserva. settembrini, 1-189:
affar di stato ': a denotare che una cosa è grave e difficile, o
far l'affare solo, non potendo togliere una parte de'suoi fondi da altri suoi
altri. d'annunzio, iv-1-264: una passione, che pareva sincera ed era giurata
affaires sont les affaires, titolo di una commedia di ottavio mirbeau. cfr. in
: volendo indicare che si tratta d'una cosa distinta (da ciò che si discute
-è un brutto affare: per indicare una situazione o congiuntura pericolosa, difficile (
chieggo, tu sempre m'arai: / una borsa che sia di tal affare,
ac197 — caduto più d'una volta a personaggi di ben più alto affare
poco distante da quel paesetto, villeggiava una coppia d'alto affare; don ferrante
loro adoperavano composizioni polimetre: ne trascrivo una dell'avvocato fiorentino a quello lucchese:
, 765: riuscì ad avere in mano una procura legale, che l'abile affarista
legale, che l'abile affarista adoperò come una solida spada. panzini, i-214:
aveva vissuto col marito affarista era divenuta una donna d'affari di primordine, con fiuto
sguardo affascinante, mite come quel d'una colomba, un po'obliquo come quel
, un po'obliquo come quel d'una serpe. panzini, iii-584: [
quella fermezza allucinata di chi ha intravista una soluzione tanto più chimerica quanto più affascinante
parole gli avesse affascinato l'orecchio come una cadenza. negri, 2-596: m'affacciavo
, tr. [affascino). fare una fascina, raccogliere e legare a fascio
, malocchio. sannazaro, 9-141: una pietra simile ad umana lingua...
foggia d'un covone di paglia, da una banda grosso e dall'altra stretto,
1-176: questo niso... avea una ca- pigliara in capo che era d'
intraprendente. velluti, 143: avea una buona testa, e molto affaticante,
oblio nella sua notte; / e una forza operosa le affatica / di moto in
fortemente palpitando. idem, 32-179: una forza / ostil, distruggitrice, e
un terreno); fare intristire (una pianta). crescenzi volgar.,
quando con altri volete simulare o dissimulare una vostra inclinazione, affaticatevi a mostrargli con
nulla può morir. baldini, 4-209: una città che è ancora da farsi e
ella non ha mai potuto né per una delle famose quistioni appianare, che mai sempre
., 20 (341): una certa ripugnanza, provava ne'primi delitti,
624): scalzi [i fanciulli] una gran parte, ben pochi interamente vestiti
stato io cantava per ore intere con una specie d'allegrezza affatto sterile di buoni
affatto diversi. 2. per rinforzare una negazione. -nienfaffatto: per nulla (
debbe aver la colpa affatto; / ch'una causa et un'altra sì lo trasse
affatturare, tr. assoggettare, piegare a una fattura, a una stregoneria; irretire
, piegare a una fattura, a una stregoneria; irretire in un'opera di
botta, 4-1093: veri affatturatori da una parte, veri affatturati dall'altra,
. 2. assol. esprimere una certezza, dire di sì. guittone
); approvare, rendere operante (una decisione, proposta, norma, ordine,
. palazzeschi, 4-204: non aveva una brutta voce, sapeva modularla con garbo
, da foche), faqonner 'dare una forma '. affazzonato (part.
[basile], ii-244: prestami una patacca... / e prendi questo
se non avessi appunto stamattina / fatto una buona spesa. 2. locuz.
giudice rideva a pieni polmoni. -dev'essere una gran bella prigione, affé di dio
con gli occhi affebbrati il lampo d'una estrema speranza. idem, 19-394: affebbrato
essere stato prigione a torto, di tirare una volta a vostra santità. questo è
qualch'altra: afferma, quando a una cosa ne dà un'altra, come questa
sole. marino, 248: vuo'dar una mentita per la gola / a qualunque
troppo piccolo perché in esso si affermi una vera divisione del lavoro. 7
[i presidenti] dessero a ciaschedun consigliere una fava denotante l'affirmativa, ed un
. 2. dir. accoglimento di una tesi. de luca, 8-167:
: con cui si risponde di sì a una domanda. fra giordano,
è necessario che o ambedue le proposizioni o una di quelle sia affermativa. galileo,
che le parole affermative e sicure d'una persona autorevole, in qualsivoglia genere,
: se questa potenza ci avesse dato una risposta affermativa,... avrebbe
potuto dirci: vi do la garanzia contro una potenza estera. b. croce
precetto affermativo: che comanda di compiere una determinata azione (contrario dal precetto negativo
0] è questa, di porre una cosa in loco d'un'altra; o
notorietà. alvaro, 9-514: era una giovane attrice affermata, recitava in uno
il dire di sì, l'enunciare una proposizione affermativa; l'espressione con cui
2. l'affermarsi, il raggiungere una posizione sicura, l'acquistare notorietà e
successo. rigutini-cappuccini, 172: dopo una gara d'automobili, vidi stampato da
afferrabile nel quadro o nel libro e richiede una rievocazione spesso assai difficile. stuparich,
riudiva in quel linguaggio un accento e una cadenza ch'egli aveva dimenticato. era
uscito nella sponda del trasimeno, afferrò una golpe e la tenne. tasso,
stato lasciato aperto da un cliente su una seggiola accanto a noi. volli gettare gli
sentii afferrare per i capelli, con una violenza terribile. 2. figur
perdevo un movimento, un gesto, una parola. viani, 14-378: quando
dettaglio mi afferra e mi tiene per una giornata intera. 3. figur
correre del tempo, si rapì in una visione dolce e confusa di cui non
confusa di cui non avrebbe saputo afferrare una sola immagine. idem, 9-214:
quelle parole che offrivano l'imbarazzo di una spiegazione e la difficoltà di farla tacere
tacere, e proprio come i bambini, una volta afferratele, le ripetesse insistentemente e
mangiassi poco, restavo sempre massiccia come una statua e, quando ballavo, non riuscivo
con tanaglie, con pinzette, con una morsa, ecc.). tommaseo
. settembrini, 1-220: si afferra ad una fune per discendere in un pozzo e
da prima. idem, iii-30: è una gran maneggia di paese dove fa ogni
urlo: uno di que'malandrini gli mette una mano alla bocca. [ediz.
strido: uno degli afferratori gli dà d'una gran zampa in sulla bocca].
: potevano affettare e nutrire anche sinceramente una benevola indulgenza. moravia, v-159:
affettava, insomma, di comportarsi come una signora per bene. -figur.
aver la natura in affettare così ricercatamente una sì superstiziosa onomatopeia? 2.
leopardi, i-259: un volto o una persona difettosa ma viva, graziosa,
nieri, 242: l'uomo aveva una fame che s'affettava col filo.
nelle perfette genera sazietà, e dimostra una troppo affettata armonia; il che, mescolando
454: tutto questo bisogna fare con una certa modestia,... con una
una certa modestia,... con una certa umiltà e sommissione non affettata.
: teneva [i capelli] in una foggia instabile e inquieta, costringendosi a
e inquieta, costringendosi a gesti di una grazia affettata e languida. 2
fino all'affettazione. leo una sommissione, con un'umiltà affettata, che
idem, i-202: l'affettazione continua è una uniformità da 3. avv.
se sola, cioè in quanto è una qualità continua dell'opera baretti,
occhi come l'affettazione (ch'è una qualità estranea alla deledda, ii-81
alla deledda, ii-81: possedeva una bella bottega, con cinque cosa
a fette. vizio... in una satira si può mettere in burla cert'affetta-
e di falsità. svevo, 1-178: una delle era il vino, ma
a tutto. d'annunzio, una cartata d'affettato spesso miracolosa,..
.. sulla quale iv-1-559: una paralisi bulbare progressiva -rispose non sempre
l'albino distaccando le tre parole terribili l'una dall'altra, un pezzo di
che, quando pesa sulla con una certa affettazione di saccente. b. croce
ad un semplice sorriso, si disfece in una affettaaffetta, che agisce con affettazione.
, agg. che è suscettibile di modifid'una lingua libera e viva. tommaseo [
: nel mcclxxxx, la prima doin una calda atmosfera di affettività e di tenerezza femmenica
il complesso dinamico dei sentimenti fare dicere una messa. statuto dei mercanti di calimala,
: e possano recita più volte una parola, si è ditto dalli rettorici parlare
. maniera di agire, parlare, per una naturale inclinazione affettiva dell'animo, ella
linguaggio. e, per dir forse una nova parola, usar in ogni cosa una
una nova parola, usar in ogni cosa una 4. psicol. che concerne la sfera
state attentamente ascoltate: salvo che d'una non s'è ragionato punto, ed è
, di amore, di attaccamento per una persona o una cosa. iacopone,
, di attaccamento per una persona o una cosa. iacopone, n-12: e
tutte l'otto parti dell'orazione a una a una. e perché a bene e
otto parti dell'orazione a una a una. e perché a bene e perfettamente
fienosi ciclotimica. pratolini, 2-201: una ragazza di ventitré anni, nera di capelli
, come eziandio nell'orazione, nasce da una
detta [gaspara stampa], per una specie di affettuosità amichevole, ga- sparina
, 4-12: se l'affettuosità d'una popolazione colorisse di sé le città che
bastardi, uno color sciampagna, l'altro una matassa di pelo arruffato marrone, affettuosi
affettuoso: qualità dello stile, sì di una composizione musicale, come della sua esecuzione
accenti forti bensì, ma temperati da una certa appassionata dolcezza. idem [s.
, iv-210: non hai ciò da fare una volta sola, ma qualunque volta ti
spesso si affezionano senza manifesta cagione ad una delle parti, con desiderio estremo che
fatica, aveva elaborato anno per anno una 'numerosa ed affezionata clientela '.
., 2 (38): una modesta bellezza, rilevata allora e accresciuta
affezioni che le si dipingevan sul viso: una gioia temperata da un turbamento leggiero,
516: tutti questi sospetti sono stati da una antica
, che loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'
donna mora di quel paese, che d'una bianca di portugallo e pare, in
assai chiaro, e del mezzo usciva come una tromba od una manica di fumo di
e del mezzo usciva come una tromba od una manica di fumo di color negro,
: io argomento ch'e'l'abbia per una fa vola, o per illusioni del
fu. ugolini, 13: 'affiancare una persona', cioè 'andare con alcuno per
d'oro si rincantuccia nell'angolo d'una piazza fuori di mano, affiancandosi ad
due o più persone a una reciproca intesa; educare altri ad eseguire
per fruire di un feudo, di una concessione, di un privilegio);
questo fio a'cavalieri, ed era una provvisione che s'assegnava loro per mantener
quelli che avevano dal comune ogni anno una certa quantità, o in danari o
il chiudere e l'allacciare con fibbie una veste; affibbiatura. boccaccio, v-34
fiume e colline, piccolo, che una notizia, in un minuto tutto lo
, 5-174: il sentiero continuava affiancato da una fila di mandorli, tra campi di
l'affibbia, / fatta a branchiglio, una turchese intera. verga, i-46:
fretta cinturoni e spallacci, e davano una spavalda inclinazione alla « busta *.
assestare con forza (un colpo, una percossa, un ceffone); appioppare;
sento cogliermi / qua su le corde una mazzata... / ecco affibbiarmene /
per es.: * e'gli affibbiò una calunnia '. settembrini, 1-381:
.. con questo frustino ti affibbierò una carezza sulle gambe. cicognani, 2-18:
vale in proverbio * imprendere a sostenere una cosa con tutta l'energia ed efficacia
li suoi bellissimi capegli sono rinchiusi in una reticella d'oro, ed uno affibbiatoio d'
. idem, 152: l'altro abbia una faretra delle donne di pantasilea, e
, ed uno affibbiatoio le lega con una nobile gemma rotonda. carena, i-54
d'argento, e all'ultima affibbiatura una bella e vaga maschera d'oro. leggi
dimostrava un maggior rispetto per esse, una migliore comprensione dopo il male operato,
concessione di un credito da parte di una banca. affidanza, sf. ant
(perché siano divulgati). -di una parte teatrale: farla interpretare. -
cavalca, 16-2-232: io ti voglio affidare una credenza; e credimi che se
quel memorando esempio di affidar a una crosta di ghiaccio sé e le forze del
affidato, non pensò neppure a farle una domanda indiscreta. tommaseo [s.
, 1707: chi affida cosa a una persona, invoca la fede di quella.
12-45: le cure erano affidate a una donna, giovane ancora, una specie
affidate a una donna, giovane ancora, una specie di massaia o di levatrice.
plebisdtarie. montale, 1-79: pur di una cosa ci affidi, / padre,
di paolo ella è... una scorta affidatrice, e un pegno di sicura
o feudali, mediante il pagamento d'una tassa. b. croce [
da cappelli], ma però da una mano che sia pratica per non dar né
... si affievolisce poi in una sconsolata tristezza. deledda, ii-126:
. da affievolire. e l'affisse ad una gran colonna. botta, 4-878: affisse
della strada maestra, en- trossene in una selva, e, stanca per lo viaggio
di appagamento interiore che noi proviamo quando una stessa sofferenza ci accomuna alla persona diletta
). ariosto, 35-16: una bella ninfa giù del colle / viene
, appresso beve questo e vi lascia una mica di pane, beve quell'altro
quell'altro e v'affigge all'orlo una frisetta di carne. ma uno
basta per essere riabilitato, siccome è una verità che non può venire affissa sui
oltre il centauro s'affisse / sovr'una gente che 'nfino alla gola / parea che
538: tra 'l sasso e l'urna una lucer- toletta / esce e s'affigge
, che la fe'disegnare e affigurare in una tavola propia, quanto natura la seppe
4. paragonare; assimilare o comparare una cosa all'altra (mediante una figura
comparare una cosa all'altra (mediante una figura, un'immagine, una rappresentazione
mediante una figura, un'immagine, una rappresentazione); simboleggiare. fra giordano
; crearsi nella fantasia un'immagine, una rappresentazione. nievo, 266: questa
figure. inventari [tommaseo]: una pianeta di velluto verde affigurato, con
affilare1, tr. passare sull'apposita pietra una lama, dalla parte del filo,
avvicinandosi a quei poveri figliuoli lo affilava sopra una lunga pietra. d'annunzio, ii-943
. monti, 16-686: qual rovina una quercia o pioppo o pino / cui
opporre a quei movimenti [dell'attore] una resistenza da moltiplicare la loro potenza.
: colla lingua affilata alla bestemmia, una sola natura divina in creatura e in creatore
volto, le membra: e denota una delicatezza fragile, patita, malata).
cardarelli, 1-120: non eri che una misera fanciulla / dal viso di statua affilato
affilati quasi. alvaro, 3-8: aveva una vaga traccia di barba sul viso,
folti capelli neri sparsi sul capezzale apparve una faccetta livida, affilata, infantile, deformata
poste in opera, si congiunga l'una grossezza con l'altra. 5
affilato, e disteso a corsa dietro una lepre. d'annunzio, iv-1-177:
le calze di seta che non fanno una piega sulle caviglie d'affilatissima eleganza.
il cui organo di lavoro essenziale è una mola rotante, tenuta a contatto con
affiliati, cercare adepti; iscrivere a una società. crusca [s. v
ascrivere, aggregare, associare alcuno a una congregazione, a una corporazione, a
, associare alcuno a una congregazione, a una corporazione, a una compagnia qualunque.
congregazione, a una corporazione, a una compagnia qualunque. mazzini, ii-40:
3. rifl. iscriversi a una società (per lo più segreta e
maggiore. 2. iscritto a una società, a un partito, a una
una società, a un partito, a una setta. mazzini, ii-39:
se vogliamo dire di persona affiliata ad una unione, ad una compagnia, toma bene
persona affiliata ad una unione, ad una compagnia, toma bene 4 ascritta,
un figlio. 3. iscrizione a una setta, a una società segreta,
3. iscrizione a una setta, a una società segreta, a un partito.
. iacopone, 54-10: questa corte è una fucina, / che 'l bon auro
di fattezze le veniva dall'interno sentimento una dignità che l'affinava. beltramelli, iii-
eseguiti da loro stesse e di una affinatézza signorile. = deriv.
mattoni e con terra a modo d'una fucina. affinatóre, sm.
affinatori europei riuniti separano annualmente in media una quantità di 1600 kilogr. d'oro
nobiltà privata dell'istesso genere, con una certa maggior affinatura; per la quale
il processo per cui un metallo o una lega fusa viene separata dalle sostanze estranee
purezza. boccardo, i-37: una delle scienze i cui recenti progressi e
; ed ha fatto scomparire dalla circolazione una gran quantità di monete argentee.
ciò meglio riuscisse, e per fare una più concludente diversione, pose l'assedio a
i pregi altrui affinché della lode cadesse una stilla sui proprii: alle occorrenze piangeva
può moltiplicare in altri nomi, che da una parte rappresentino i suoi affini, dall'
tra l'aria e gli altri corpi una certa affinità, la quale gli tiene
separano. targioni tozzetti, 12-4-381: scelsi una bella specie di pianta marina pietrosa,
ognuno vede] come ciascuna nazione usi una lingua differente precisamente dalle altre, e
, 2-16: l'inghilterra serbava ancora una certa attrattiva, fondata su una presunta
serbava ancora una certa attrattiva, fondata su una presunta affinità di tradizioni e di gusti
. sacchetti, 200-52: pur con una boce affinità e affiocata dice.
. d'annunzio, iv-1-753: era una sera piovigginosa. nelle vie già quasi
annunzio, iv-1-455: mi parlava con una voce affiochita ancóra dal pianto, interrotta
lumi). nievo, 677: una luce morta e rossigna che pioveva da
crederesti, con i suoi viventi, una isola felice al primo vederla. comisso,
bosco non erano mutati: qua una radice affiorante, là un caratteristico sasso ch'
lontano, straniero. vittorini, 1-24: una vena d'acqua è affiorata sulle lastre
. figur. panzini, ii-180: una purità angelica pareva affiorare su la dormiente
parole affioravano sulla bocca della negra come una bolla di sapone. 4.
: ho osservato la differenza notabile da una sera a un'altra, essendomi talora accaduto
capra ancora - e così ora l'una, ora l'altro. [sostituito da
vedo] due donne a braccetto, una men giovane, abbassar gli occhi arditi e
affissato laggiù lontano lontano, immobile come una statua. = deriv. da fissare
affisata [l'anima] e intenta ad una operazione, di ogni altro oggetto si
, stampate e affisse su le pareti di una cappelleria, si staccavano, si accartocciavano
e pende / da un fato solo l'una e l'altra vita. 3
. particella pronominale attaccata alla fine di una voce verbale, in modo da formare
, ogni particella che si attacca a una parola, sia al principio { prefisso
. indecl. che dà in affitto una o più camere mobiliate. tommaseo
meno tempo. beltramelli, iii-1027: una affittacamere abituata a chiudere tutti gli occhi
, 3-14: la città dove studiavo era una piccola città di provincia, abitata da
abitata da affittacamere per gli studenti da una parte, dall'altra da una borghesia che
studenti da una parte, dall'altra da una borghesia che faceva la sua apparizione sul
. calvino, 1-489: per trovare una camera... aveva girato tutto
e l'affittaiuolo in generale, per una eccessiva importanza che si attacca alla proprietà
segnatamente denoti affitti in grande, e una condizione di coltivatori speciale. conciliatore,
attorno il suo bel ventre rotondo come una botticella. = deriv. da affittare1
visto arrivare quell'uomo dalla barba rossa una sera che pioveva, era un
le amministrazioni pubbliche e private, procurò una vita cittadina comoda e tranquilla ed aumentò
si dice di cose mobili, come una tinozza, un letto, gli abiti,
nolo '. ma oggi si è fatta una confusione maledetta di queste voci, e
chi usa, con doppio errore, affittare una casa e simili, per 4 prenderla
della sua corrispondenza aveva preso in affitto una casella postale. alvaro, 9-253:
casella postale. alvaro, 9-253: una signora milanese ha adattato alcuni appartamenti per
stabile, dove il portiere mi affittava una branda per la notte. calvino,
diceva che il padre avrebbe dovuto costruirci una pedana di cemento per il ballo, e
2-154: mi limitai ad affittare, in una via stretta e fuori di mano,
via stretta e fuori di mano, una cameretta decente. 3. dare
giorno. palazzeschi, i-550: ha una bella casa e delle buone terre affittate
affittate bene; aggiunte alle mie formeranno una rispettabile proprietà. affittatóre,
baretti, ii-149: né ti scordare colà una buona scanzia di libri o imprestati o
, ii-487: aveva preso in affitto una stanzetta sulla strada, per pochi giorni
idem, ii-833: era... una di quelle immense case d'affitto gonfie
affitto. palazzeschi, 4-159: in una villetta d'affitto, modestissima,.
ne vado... andrò in una camera d'affitto... e tu
. palazzeschi, i-759: era una scorribanda di donnicciuole che andavano per pagare
: due piccioni, un galletto, una serqua d'ova; chiedevano proroghe su proroghe
che ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva, mobile o immobile,
bocca del nostro popolo; ma che una volta vi fosse, mel fa credere
affittuàrio, sm. chi ha in affitto una proprietà altrui (oggi per lo più
parlando di questi la si può dire ancora una classe comoda e danarosa. idem,
. civinini, 1-235: assegnò al proprietario una medaglia d'oro, ed agli affittuari
medaglia d'oro, ed agli affittuari una di bronzo. soffici, ii-14:
poi. e. cecchi, 6-84: una dura popolazione di possidenti, affittuari e
locazione ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva, mobile o immobile,
cominciandosi affliggere più che mai, come una cosa perduta, si percoteva il delicato
perché giù appresso a quello furono in una battaglia navale afflitte in perpetuo da'genovesi
ribattuto dagli uomini affliggitori, e da una sua ostinata disgrazia. afflittivo,
si spargerebbe nei cittadini colla pubblicazione di una tal legge punitiva. tommaseo [s.
gravi e noiose, / e in una breve e languida quiete / l'afflitte membra
, come afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito rinverdiscono,
e sempre più afflitta di vedersi corrisposta con una noncuranza manifesta. nievo, 270:
desiderio di liberarmi dal lungo tedio di una carcere di più di sei mesi già passati
di cui vi lagnate, e troverete che una cosa compensa l'altra. p.
'tristezza ': e sempre ha una causa o occasione determinata. la pena
di speranza, e io mi trovai in una grande afflizione di spirito. nievo,
sonno; ma la sua bocca conservava una piega triste, un'ombra d'afflizione.
abbandonati. viani, 19- 347: una specie di budda ch'abbia digiunato e gli
. sbarbaro, 1-209: rovinerà su una sedia, fili e tutto -marionetta non più
strepito improvviso, quegli rivolse con calma una larga faccia ilare e curiosa, senza
nero e cadde sulla terra afflosciata come una statua di creta. idem, 19-324:
di sinistra: secondo che sboccano da una parte o dall'altra rispetto al corso
] continua fino a che crescendo da una parte il giro del metallo e scemando
località (in un paese, in una città, in una piazza, a uno
un paese, in una città, in una piazza, a uno spettacolo, a
spettacolo, a un comizio, a una festa, ecc.). 0
, soggiunse, per la cassa: una ragazza così faceva affluire i clienti con la
la quantità di pioggia che cade in una data regione. 2. concorso
violenta (di un sentimento, di una passione). d'annunzio,
iv-2-1236: il parco era trasmutato in una cuna di calore, per uno di quegli
il suo desiderio gli faceva male come se una malvagia droga glielo eccitasse affocandogli le reni
l'edificio, e usciti fuori a una ora, poseno l'oste de'romani in
detta comare, tutta affocata e rinchiusa in una misura da grano, tutta di fuoco
immenso deserto affocato, che ha pure una certa sua bellezza di squallore augusto.
! e guarda quanto la fortuna in una medesima faccenda dà a li uomini diversi fini
è cosa probabile, che questa sia una delle cagioni della corruzione che si fa
vino e nel canto. -affogare una persona di doni, di oggetti:
mi comandò [il re] con una grande e paventosa voce, che io non
avea vista tante volte. -affogare una fanciulla: maritarla male. -affogarsi
il più chiaro. salvini, 19-iv-2-251: una bella mano di solenne artefice (non
. idem, 266: cacciando poi per una selva scura, / el re andava
terrene dolcezze. machiavelli, 475: in una tanta rotta, celebrata per tutta italia
, 3-194: che cosa poteva fare una donna sola? nulla, letteralmente nulla
largo. viani, 19-433: una giubba che ci stava dentro due volte
bere 0 ad affogare: trovarsi in una situazione disperata. grazzini, 1-358:
i-146): gli spiriti vitali in una smisurata allegrezza essalano e in un gran
. giordani, ii-27: venerdì ebbi una trista giornata, e una più trista sera
venerdì ebbi una trista giornata, e una più trista sera. affogavo nella diligenza
mo m'esce 'l fiato: / c'una aiàm sepultura, figlio de mamma scura
si pronunziano di maniera uniti, che una delle vocali vien quasi affogata, come piano
tirato su dall'acqua, posto su una barella e trasportato su per la scaletta
affogato dalla tempesta. cicognani, 9-90: una scrivania accanto al telefono affogato sotto un
, ii-126: il minuto mento affogato in una doppia o triplice pappagorgia. pea,
teglia..., affogati in una salsa nerastra, erano pezzetti di carne.
, coperto (di un suono, di una voce, sopraffatti da altri suoni più
matrimonio cattivo. salvini, v-412: una fanciulla si dice affogata quando è mal
a un principe sì grande, che facesse una cappella di nuovo a posta. allegri
2. accludere in un foglio, in una busta, in una lettera.
foglio, in una busta, in una lettera. arila, 16: affogliare
uno scarso straccetto di tela e d'una generosa pàtina solare, che affollano gli
2. disus. fare ressa attorno a una persona; serrarla, stringerla da presso
stesso... troppe immagini in una volta mi si affollano in mente. foscolo
veloci, sorgono e muoiono senza che una pietra, un ricordo segni il loro passaggio
le parti. calvino, 1-240: una faccia tonda e rossa con lentiggini che gli
anelito assai frequente e grosso (per una corsa, un'ascensione, una fatica
per una corsa, un'ascensione, una fatica): come fa il mantice.
: si sedette al suo tavolo e scrisse una quindicina di cartelle che rilesse soltanto nel
1-56: s'è svelata per poco una pena invisibile. / ciò non vede
tanti venuti da lontano, per vedervi una volta. 3. serrato, fitto
antitesi così serrate, così affollate l'una addosso all'altra, che non danno tempo
affollata e ansante, mentre smaniosa agitava una pistola -per oggi, siam vinti.
la bocca, secondo che più e in una furia, e i nostri resistettono bene.
dice: e's'affolta o e'fa una affollata, o e's'abborraccia.
4-968: era nel tempio un'affoltata, una confusione, un grido. [sostituito
252): ma l'amico, con una stratta, si liberò, e lasciando
): ma l'amico, con una strappata, si sviluppò, e lasciando renzo
comandò ai prefetti de'cavalieri che facessero una giravolta. magalotti, 21-21: essendoché.
, e fatto per vibrazioni così affoltate l'una all'altra, e veloci, che
panzini, iii-764: il tribunale inglese emette una sentenza di assassinio contro il kaiser,
da quelle. petrarca, 135-19: una pietra è sì ardita / là per
ora inganna [il mare] con una simulata bonaccia, ora pare ch'egli vogli
. viani, 10-87: teneva in una mano un libro nel quale affondava l'
gomito, non ce ne lasciava né meno una. governi, 2-98: dall'alto
girolamo, ogni giorno di più, in una nera atmosfera di umiliazione.
, 1-132: quando noi veggiamo affondare una nave, che costa cotanti denari,
l'edizione poi ha la coda impiombata da una scomunicata versione delle satire di boileau,
si umilia, le par d'affondare in una cedevolezza senza termine. montale, 1-9
/ nella bassura dove s'affondava / una primavera inerte, senza memoria. calvino
di ima montagna che arde, in una campagna deserta, dove non fa la
musiche, di luna, / in una sera di festa. viani, 19-465:
fra giordano, 1-131: se una nave fosse in mare in grande tempestade
: nel piroscafo barone gausch affondato da una mina, ci furono più vittime di quelle
la faccia affondata nei guanciali, stringendo con una mano la testata della lettiera. beltramelli
affondatóre, sm. chi fa affondare una nave. 2. marin.
con due ancore disposte a forca (l'una distante dall'altra e in modo che
un bastimento è dar fondo e gettare una seconda ancora dalla parte di prua,
ferrata, le gambe s'erano afforcate sopra una rama di bianco spino, le braccia
e la testa era a dissetarsi entro una fossa. = deriv. da
fornite le catene delle due ancore di una nave per impedire il loro avvolgimento a
: l'uomo nato alla gloria avrà una parte dell'animo tanto molle, la quale
il pesce sampietro, quello che ha una pietra preziosa sulla schiena, che chi la
di fuora lo gran tradimento; / ed una delle porte a disserrato, / e
fossi un luogo, un castello, una fortezza (per difesa, per ostacolare
.. investire, steccare e affossare una fortezza per modo che non vi si
agg. incassato (un luogo, una strada); affondato, scavato,
orribilmente aperti nel nulla, fermi a una meta inane. 2. ant.
s. v.]: affrancamento d'una proprietà, ot tenuto per