bisogna tagliare il legname da foglia con una larga ascia più presso al tronco che si
: dopo di essermi prima discolorata con una flava tintura per ben dipingermi esanime,
un puro godimento artistico... una sinfonia di colori e di forme che la
. splendeva sull'immensa corrente flava con una dolcezza stanca e bellissima. 2.
supplichevole (un sospiro, un lamento, una voce). livio volgar.
mille armonici strumenti / de'profeti santissimi una lamia / mette in canzone i flebili
mestizia, lacrimevole (un canto, una musica, anche un genere di poesia
inturgidiva di voluttà alle note lontane di una flebile musica. d'annunzio, i-55
, offriva nei suoi poeti... una lirica quanto mai flebile e sgloriata,
volesse disfidar nell'arte / della gola una flebil capinera / gorgheggiante il saluto vespertino
712: l'etèra si rivolse ad una / anima santa e flebile, seduta
udibile, basso (un suono, una voce). forteguerri, 12-93:
forteguerri, 12-93: in questo stato ascoltano una voce / flebile sì che non si
presso. fogazzaro, 2-207: in quella una voce flebile chiamò dall'alto: «
suo modo, salendo e digradando con una vocina flebile di rosignolo in amore.
in amore. soffici, v-2-358: con una voce flebile, agra, cadenzata,
voce flebile, agra, cadenzata, una vocetta da educanda agli esami, comincia
vocetta da educanda agli esami, comincia una canzone. tozzi, iv-105: tra tutti
-per estens. fioco, smorzato (una luce). manzini, 11-25:
: un piccolo obelisco di marmo, con una flebile dicitura..., ricordava
moravia, iii-329: ella apparve piena di una grazia patetica e flebile da vecchio dagherrotipo
e a com porle in una conciliazione. = voce dotta,
altissima e delirio, mi ammalai d'una flebite. gramsci, 55: sulla
flebite... io mi sono formato una cultura speciale, perché negli ultimi giorni
piccolo tubo di plastica, che permette una somministrazione lenta del farmaco e l'introduzione
permettono di visualizzare il sistema venoso di una determinata parte del corpo e di studiarne
flebòtomo). chirurg. ant. incidere una vena, fare un salasso. -
gr. cpxe- potoptéo) * incido una vena ', comp. da cpaé<| »
di eseguire un salasso, di incidere una vena per eseguire il salasso (e rappresentava
vena. -raro. incisione di una vena, praticata per asportare una coagulazione
di una vena, praticata per asportare una coagulazione sanguigna (nella chirurgia moderna)
insetto dittero ne- matocere, simile a una minuta zanzara e molestissimo, che vola
flecnòdo, sm. matem. punto di una curva che sia nodo e contemporaneamente flesso
rispetto a una tangente; se il punto è flesso rispetto
non negli animali, ne'quali è una adequazione d'omori, cioè una concordanzia
quali è una adequazione d'omori, cioè una concordanzia di sangue, collera
un'ana- lisi chimica trovò il valentuomo una gran proporzione di flemma, o sia
nell'eseguire un'azione, nel prendere una risoluzione); tranquillità, imperturbabilità.
, per esempio, la natura, una costituzion tale d'umori che sia bilioso e
(l'aspetto, l'atteggiamento di una persona); calmo, lento, pacato
tranquillo (uno stato d'animo, una disposizione interiore). marino, 1-66
apparenza si vedeva turbato, dimostrava però una flemmatica sofferenza. c. gozzi,
qualche milione. de marchi, ii-155: una sera, coltolo solo nell'orto,
dei quattro umori, è affetto da una sovrabbondanza di flemma (ed è,
gran conto de'dispiaceri, è pronto ad una manifesta tolleranza. f. negri,
fili di seta assorbiti in seguito a una ferita operatoria). -flemmone urinoso:
in casa,... con una pertinace flussione che m'ha fatto delle paure
ha fatto delle paure di voler doventare una risipola o un flegmone. campailla,
di sangue fermato e adunato per flussione in una parte, e che occupa non solamente
serao, i-873: gli narrava di una quantità di gambe segate, di budella
famiglia delle graminee, distinto da una pannocchia spi- cata con glume calieine
la zona cambiale, fino a produrre una diminuzione e anche una perdita del
fino a produrre una diminuzione e anche una perdita del raccolto.
a curvarsi; che è dotato di una struttura non rigida; pieghevole,
le membra, il corpo umano, una pianta, ecc.); sciolto,
di materia solida, e la inferiore d'una quasi cartilagine, e così molle e
della botte. padula, 255: quando una donna cammina, nelle varie movenze della
pronto; dotato di molteplici inclinazioni (una persona, e anche le doti o
mai toccato, fra le sue braccia una flessibile difficoltosa creatura. -che si adatta
che è dotato di grande flessibilità (una struttura); che può essere impiegato per
in tutte le lingue romanze a esprimere una cosa non, come si credeva prima
di flettersi (del corpo umano, di una pianta, di un oggetto);
mostrare nella loro infanzia... una flessibilità d'organi che rende facile ogni
guarsi alle situazioni, sensibilità (di una persona, o anche di facoltà spirituali
: la filantropia [pare] consista in una tenerezza e flessibilità d'animo, che
immortalità, se non possedesse in se stesso una flessibilità sapiente, per opera della quale
4 dezza de'contorni di una figura, i cui tratti ondeggianti sembrano
5. tecn. capacità di una struttura di subire deformazioni elastiche, se
alle varie emer genze d'una vita laboriosa. = comp.
è caratterizzata dalla flessione delle parole (una lingua). b. croce
b. croce, i-1-364: fatta una classe a parte del cinese, egli
le parole, guai se le prende ad una ad una come il pensiero le mette
, guai se le prende ad una ad una come il pensiero le mette insieme;
. l'insieme delle trasformazioni morfologiche di una parola di cui esprimono rapporti grammaticali e
ciaschedun membro dell'organo vocale non ha una sola articolazione che gli appartenga, ma
abituale. savinio, 2-170: era una voce morbida e così ricca di flessioni.
alvaro, 7-19: le statistiche parlano d'una flessione della nuzialità oltre che della natalità
, per quell'estate si prevedeva già una piccola flessione nelle richieste. 5
matem. sinonimo di prima curvatura di una linea. 6. tecn. nella
flèsso2, sm. punto in cui avviene una flessione, una curvatura. - anche
punto in cui avviene una flessione, una curvatura. - anche per simil. e
cui due curve di senso contrario l'una all'altra si succedono immediatamente.
anno le scuole tecniche del regno licenziano una mandata di giovani,... col
carriera. montano, 127: se una famiglia si scannava per far studiare un figliuolo
geometra o di contabile, a non dire una laurea, per campare poi civilmente.
le une -come la geometria -riposano su una vacillante base di asserzioni arbitrarie; le altre
pappo-pascal relativo a un esagono inscritto in una conica. -geometria non-pitagorica: non considera
-figura geometrica. oriani, ii-65: una prosa serrata come una falange e nullameno
oriani, ii-65: una prosa serrata come una falange e nullameno sinuosa come un'onda
, balenante e metodica, esatta come una geometria e capziosa come una pittura.
esatta come una geometria e capziosa come una pittura. bocchelli, 3-192: vedete
3-192: vedete come le invenzioni nascono l'una dall'altra: fiori, maschere,
maravigliosi periodi un'architettura di logica, una geometria di concetti, un'arte di
scorge esercitata anche nell'abside, in una prova di pura geometria pittorica: nella
su fondo d'argento, inserzione di una forma e spartizione di uno spazio, nella
di dimostrar geometricamente come... una nugola che sia sospesa in aria,
a così dire, geometricamente, cioè per una serie di veri, dedotti per raziocinio
quali le vicende si susseguono geometricamente secondo una curva conosciuta. 2. in
in generale non possono moltiplicarsi che giusta una progressione aritmetica. cicognani, 9-11:
panorama della città: già virato in una immensa monocromia grigioblu, che le luci
. l'essere geometrico; l'avere una disposizione regolare e schematicamente fissata.
, 185: le verità geometriche ritrovate una volta sola, subito che sono scoperte,
di lavagna ove restava disegnata dal gesso una figura geometrica. b. croce, ii-1-173
altro è in geometria, o in una certa parte almeno della geometria...
un dover morale sotto l'imagine d'una curva geometrica. e come
uomini e vecchi perfidi. questa è una dimostrazione geometrica, e perciò non necessita
che rappresenta un fiore stilizzato racchiuso in una circonferenza. narducei, 2-1: fiori
in generale tutte quelle figure circonscritte da una qualche curva pel giro di qualche foglie
mezzo aritmetico, conviene che lo determini una virtù secondo una proporzion ragionevole degli estremi
conviene che lo determini una virtù secondo una proporzion ragionevole degli estremi, a similitudine
pianta di un edilìzio fatta su di una scala, secondo la proporzione esatta di
il suo merito non dovrebbe essere rappresentato da una progressione aritmetica corrispondente al numero dei talenti
al numero dei talenti, ma da una progressione geometrica. arrivacene, conc.
numeri che rappresenteranno i corrispondenti viventi costituiranno una progressione geometrica avente per primo termine 7
, 4-73: se nel medesimo modo una grandezza contiene un'altra, o in essa
proporzionalità. idem, 2-63: quando una proporzione geometrica continua oltrepassa i tre termini
aggregato di questi presi per ordine dicesi una progressione o serie geometrica. -ragione
sono le specie de la giustizia, l'una dispensatrice de'premi, la qual,
alla quasi geometrica fisonomia delle sue campagne una brillante, svariata, colorita distesa di
. gadda, 2-26: nella campagna una ragione profonda, antica. l'ordine geometrico
. goldoni, vii-418: voi avete una mente geometrica, un cuor libero e
, un cuor libero e sciolto, una penna pronta e felice. il lettore
sia finito o infinito] testimoniano d'una mentalità incorreggibilmente e arcaicamente geometrica, ma
impennacchiato. papini, 26-27: dopo una breve pausa un altro disco ha risposto punto
lasciando dunque l'idea non praticabile di una geometrica perfezione de'governi, riputaremo ottimo
dal traduttore. leopardi, i-573: una lingua per essere universale ha bisogno d'
c. bini, 1-23: è una dottrina severa, geometrica. rovani, i-386
che quella civiltà [francese] avesse raggiunto una delineazione geometrica, senza ombre e sfumature
si giunge attraverso illazioni e deduzioni a una conclusione rigorosamente logica. -che è
verri, 1-i-46: troppo sarebbe vicina una torre all'altra se ogni venti passi
ogni venti passi geometrici ve ne fosse una. -piede geometrico: antica unità
e delle che le provocano (ed è una cause princìpi e le
la guerra e 2. secondo plutarco, una delle classi politiche circoscrivere nella stessa figura
e fiori di colore rossastro; sono una pittura geometrizzata come la cubista, consistente originarie
deh'america centrale e meridionale. in una combinazione di rette e di curve, rende
posite possentemente disarmoniche nel loro intimo, l'una quasi geometrizzata nell'apparenza esterna, col
dese, cercò di costruire su nuove basi una scienza dello stato o politica,
targioni tozzetti, 12-10-199: esse pianure formano una categoria separata ed importantissima, relativamente
potenziale gravitazionale nell'atmosfera, riferita a una massa unitaria: il geopotenziale di un
s. v.]: 'georama', una delle varie denominazioni date a quella moderna
tratta argomenti di vita agreste (una poesia, un di scorso
sta a vedere che dopo avervi salvato da una tirata georgica, ve ne fo una
una tirata georgica, ve ne fo una teologica? carducci, ii-3- 186:
, per i quali anch'io avevo una spiccata predilezione. pavese, 8-284:
certe belle usanze che sembravano riti d'una liturgia georgica. -letter. campestre
fascia della crosta terrestre corrispondente a una profonda depressione dei fondi marini, nella
falda geotermale: falda acquifera che ha una temperatura superiore a quella media esterna (
utilizza il calore interno della terra (una centrale, ecc.). migliorini
dalla loro abitudine di scavarsi colle zampe una tana sotterra. c. e. gadda
vero con gera galieni a quantitade d'una oncia per volta. pulci, 18-151:
egli è grande? / cotesta è una pillola di gera. = forma
essere derivato dal geraniolo per sottrazione di una molecola di acqua. = voce scient
ha foglie vellutate, spesso ornate da una fascia centrale di colore scuro, fiori
i petali picchiettati di nero; fioriscono una sola volta all'anno nei mesi fra
però si perde presto e sembra risposto in una rugiada, che sta fra i peli
fiori, entro cui in mezzo a una manciata di terra avevano infisso un gomitolo
vegetale, chiamato kactus o giranio spinoso, una pianta grassa, malinconica e quasi cretina
e gru o grua dicesi da noi una macchina per sollevare e trasportare pesi considerabili,
trasportare pesi considerabili, si può sospettare una identità tra la macchina antica e la
primamente sia purgata questa flegma con oncia una di gera pigra. burchiello, 14:
cimatura di nugoli stillata, / e una strana insegna d'un merciaio4 / e
e ravvivare nella mancanza voluta di ricchezza una condanna fatale di casta,..
l'episcopato, che avrebbe dovuto sollevarsi come una legione intorno al proprio gerarca per difendere
2. per estens. chi occupa una posizione di supremazia. b.
, ii-i 1-267: chi è soprordinato in una parte della vita sociale, è subordinato
in altre, chi è gerarca in una è dipendente in altre. 3.
. -per estens. persona che ricopre una carica, per 10 più politica,
di autoritarismo (e vi è connessa una notazione spreg. o scherz.).
, per estens. all'interno di una qualsiasi comunità religiosa); clero. -alta
, vi-3-50: la ierarchia ecclesiastica è pur una republica. pallavicino, 9-97: essendo
capo della gerarchia e religione lamica era una volta il dalai-lama, ossia lama supremo,
degli angeli? quella solamente può raccogliere una tal parola e recarla al cospetto del santo
divine. gioberti, 1-iv-36: essa è una società d'uomini eccellentissimi,..
il mistero e la reverenza, avessero una conoscenza tutta viva della natura e delle
l'autorità è distribuita ed esercitata da una pluralità di uffici e di organi dotati
ma un'organizzazione è pur necessaria -in una città, se s'hanno per esempio
5. organizzazione della società in una pluralità di classi sociali subordinate le une
une alle altre (e comportanti generalmente una disparità di ricchezza, di potere,
il complesso delle classi sociali subordinate l'una all'altra nell'ambito di una comunità
l'una all'altra nell'ambito di una comunità. leopardi, ii-9: il
o vogliatelo visionario,... in una di queste tre gerarchie bisogna necessariamente collocarlo
del mondo come nell'italia d'allora una espressione, « i superiori » (il
. 8. organizzazione politica di una società caratterizzata dalla distribuzione del potere fra
caratterizzata dalla distribuzione del potere fra una pluralità di classi giuridicamente costituite e subordinate
gelosia del regime municipale, che costituiva una gerarchia politica, conferiva un potere effettivo
potere effettivo, era in qualche maniera una parte del governo? panzini, iv-292:
processo ontologico, per cui essi ammettono una gerarchia spirituale d'intelligenze pure, e superiori
aeroliti opachi, le aureole caduche d'una gerarchia di pensieri. b. croce,
è che lei accoglie tutte le cose con una franca avidità, cattolicamente, disponendole tutte
franca avidità, cattolicamente, disponendole tutte in una gerarchia di valori che serba le grandi
. gramsci, 7-148: il comando è una funzione distinta, non gerarchicamente imposta.
che si riferisce, che è proprio di una gerarchia militare o burocratica. tommaseo
ii-14-121: era chiusa la via a una candidatura o proposta d'uno che nell'ordine
fosse da meno. svevo, 1-193: una raccomandazione non bastava a rompere l'ordine
-superiore gerarchico: chi, in una gerarchia (specie militare o amministrativa)
(specie militare o amministrativa), occupa una posizione superiore (rispetto a chi occupa
posizione superiore (rispetto a chi occupa una posizione subordinata). saba,
-potere gerarchico: quello che, in una gerarchia militare o amministrativa, spetta a
il rapporto o la posizione occupati in una gerarchia (ecclesiastica, militare, amministrativa
verso il capitano jung si comportò con una correttezza perfettamente gerarchica, come se si
4. che riguarda o rispecchia una scala di valori. b.
attraverso la via gerarchica: facendo procedere una pratica di ufficio in ufficio, dal
ordinamento o clas sificazione secondo una determinata scala di valori.
-al figur.: ordinare secondo una gerarchia di valori. boine,
, dicendo che la questione « ha una portata esclusivamente professionale o culturale »,
grossolanamente, e lo posano o sopra una gerba o sopra delle cannelle sdraiate sull'
così se la tramontana del bossolo grecizza una quarta o più, l'ostro gerbinizzarà altro
padroni di tenuta, lasciavano in gerbido una parte dei beni per andarci a caccia
digradare delle fasce, gerbide da anni: una scalèa d'oro. pavese, 8-260
[dei segugi] si diramava in una rete di ricerche nasali tutt'in- torno
di ricerche nasali tutt'in- torno a una radura gerbida. 3. figur
3. figur. desolato (una persona). quasimodo, 73:
io son gerbido, / e i giorni una maceria. = voce settentr.,
incirca d'un montone, si slancia ad una distanza di 20 a 28 piedi,
figur.: vana, incostante (una persona). a. casotti
tutte le classi si lamentano: è una continua geremiade. de roberto, 4-241
geremiadi; ma gli ammalati non provano una soddisfazione lor propria nel parlare del loro
d'un giornale politico, che propugnava una santa causa. panzini, iv-292:
ii-29: queste pagnottelle, che sono di una finezza e cottura particolare, mi si
: affidare o intraprendere la gestione di una determinata impresa. = deriv
è proprio di gergo (o di una lingua particolare o tecnica).
espressivi delle tecniche avvezzano lo scrivente a una particolare disciplina della notazione e immettono nel
v-63: se parecchi amici, o una compagnia quantunque grande ordinassero un modo di
ad elia di aver preso in moglie una guià, come dicevano nel loro gergo
di pensiero (e talora vi è connessa una notazione spreg. con riferimento all'affettazione
6-257: il gergo studentesco americano ha una vasta scala d'appellativi per le ragazze.
la spiegazione in gergo scolastico, aggiungendo una effe ad ogni sillaba.
la lingua degl'indigeni di barberia è una lingua povera; non è che il gergo
foscolo, xi-1-211: certo a'frati spetta una parte del merito d'avere fino d'
oltre i loro gerghi municipali, esisteva una lingua nazionale. de sanctis, i-171
con della peluria sulle labbra laide come una matrice abusata. alvaro, n-125:
sulle pareti delle stazioni calabresi, in una specie di gergo dialettale e arcaico.
con riferimento a un termine o a una locuzione diffusa e di moda).
: s'affliggeva del nessun contegno di una parte di quella società, e per usare
narcisismo per usare il gergo corrente, una voluttà perpetua di guardarsi allo specchio.
, e fa, batista, / ch'una sera mi dia cena ed albergo.
genovesi, 2-66: delle volte si usa una lingua furbesca, o gerga,
e soprattutto di un'eloquenza e d'una dicitura sempre eguale in tutte le materie
i-348: se noi avessimo dato loro una frotta di fiorini, le bolle sarebbeno compiute
. -anche: il contenuto stesso di una gerla. redi, viii-83:
abbiano donato a v. s. una gerla pienissima. lippi, 12-11:
mille imbarazzi, / port'ad- dosso una gerla di ragazzi. note al malmantile,
che avessero due o tre bambini in una di queste tali gerle, per portarli
de'fornai i garzoni che, con una gerla carica di pane, andavano a
case. percolo, 54: era una bionda contadina con sul dorso una gerla piena
era una bionda contadina con sul dorso una gerla piena di bottiglie. tramater [
dietro le spalle. verga, i-479: una povera donna... andava a
.. andava a sesto curva sotto una gran gerla e brontolando. soffici,
e vestite di colori cupi vanno per una strada tortuosa, curve sotto grandi gerle
orlo. vittorini, 3-17: passa una donna in un cappotto militare alleato, è
alta è grande,... una gerla da legna sulle spalle.
nelle loro riunioni: aveva forma di una gerla rovesciata e per spalliera una pala.
di una gerla rovesciata e per spalliera una pala. buommattei, iv-248: le
sono dipinte in tavole di figura di una pala da grano; gerle rovesciate sono
che ella sa che io ne ho una gerla sempre in ordine. note al malmantile
dove dice: che si strascica dietro una gerla di farfalloni, cioè una gran
dietro una gerla di farfalloni, cioè una gran quantità di spropositi. tocci, 1-16
scaricati i gerloni, data alle bestie una bracciata di fieno, me la svignai dal
legno sisuoi abitanti. mile a una gerla, usato per trasportare a spalle manzoni
di s'è aperta nel mondo una lotta, oltre le tante altre che
tante altre che già ci sono, una lotta presso cui le già antiche degli imperi
gaschette 'cuni] tuffavano in una sorta di panteismo, adorando la
frescobaldi, 2-32: questo dì entrammo in una giarma semi-libertà (schiavi liberati, ecc.
. gemelli familiare, ne era una delle basi, anche se in
careri, i-31: partii per alessandria in una germa, o barca, e vi
bastimento mercantile, usato dai levantini, di una somma corrispondente all'offesa subita simile a
. ghezza; poca opera morta, una sola coperta, quattro vele romagnosi
di idrati metallici. tenuti con una semplicità germanica, senza ornamento = voce
p. f. giambullari, 296: una infinità di scrittori non arzavole e delle
civiltà -che è frequentato da studenti tedeschi (una dei popoli germanici (e, in
e neolatini. quasi per una congiura universale contro l'italia.
islandese); dal timore di una coalizione, che menerebbe ad una reazione
timore di una coalizione, che menerebbe ad una reazione europea, confidano nel liberalismo e
ricevute, incominciarono a tenere parole d'una città chiamata sole, la quale è in
significarvi che fanno un giro e quasi una danza perpetua quelle persone [della trinità]
tua (che della sua / è una forma) fiorisse in altre luci / iri
fratei tornate; dite lor, che ad una / gente germana, di german guerrieri
i galli, costoro si misero in una istessa condizione di fortuna insieme con loro
8-285: i popoli che hanno avuto una ricca mitologia sono i popoli che hanno poi
in ambo i sessi le ali recano una zona quadrangolare blu scura (specchio)
le anatre selvatiche... è una delle specie più ambite dai cacciatori di
-germe patogeno: virus che può causare una malattia. rajberti, 2-67: che
, 2-67: che emulsione! fu d'una tale efficacia, distrusse così radicalmente tutti
ojetti, i-324: i germi che una mosca sa propagare da un cadavere,
. perché gli abbiamo iniettato i germi di una malattia terribile e può spargerla per tutta
di cristallizzazione: i cristalli formati da una soluzione. -germe di ebollizione: le
di piccole dimensioni che, introdotto in una soluzione soprassatura o in un liquido sopraffuso
è ancora sviluppato ma promette di assumere una forma ben definita o a ciò che si
a idrolisi alcalina, si scompongono in una base detta germina, in acido metiletilglicolico
elettrica a combustione gassosa, che emette una radiazione ultravioletta letale per le muffe,
i funghi e i batteri aerobi e una radiazione che permette il formarsi di ozono
o fa germinare; che germoglia (una pianta, un suo organo); che
. ci vorrebbe uno sfogo anticipato, una specie di vaccino morale; una cura previdente
, una specie di vaccino morale; una cura previdente di affetti che stornassero in
spuntare, crescere (un ramo, una pianta, l'erba, un fiore,
, i-222: dentro il mio cuore una maligna / specie di versi germina.
nell'anima mia, tutto era fervore di una trasformazione che altri vi operava, che
. procreare, generare (un figlio, una stirpe). cavalca, 6-1-321:
1-iii-158: succedeva poi che ogni tanto una generazione di quelli dell'anima lunga,
sul fondo del recipiente e coprendolo con una lastra di vetro). =
la sua creatura, il frutto di una fusione, di una germinazione spirituale:
, il frutto di una fusione, di una germinazione spirituale: era il suo amore
: germoglio. bocchelli, 9-296: una nebbia lieve ed umida... pareva
produce questa [l'aristolochia] da una radice molti germini e lunghi sarmenti.
: ora fioriva così mila, come una pianta, come un tronco tutto felice di
sm. bot. il germogliare di una pianta; primo sviluppo di una pianta
di una pianta; primo sviluppo di una pianta o di un ramo.
, che inizia il suo sviluppo (una pianta, un suo organo).
. -che è allo stadio iniziale (una malattia). diodati [bibbia]
avere). bot. sbocciare (una gemma, un fiore), iniziare lo
. per estens. derivare, diramarsi (una vena, un'arteria).
fuori. aretino, 1-192: da una sua berrettaccia, rotta nel mezzo,
toro filato. pavese, 80: ha una barba, il collega, dalle gambe
3. letter. riprodursi, prosperare (una stirpe). anguillara, 1-45:
6-211: sentivo nel suo sguardo germogliare una amicizia nuova. -sostant. carducci
: quel grano aveva germogliato spighe d'una bellezza e d'un peso mai visti
; che è coperto di germogli (una pianta, un suo organo).
. bot. il germogliare (di una pianta). -per estens.: il
. disus. il germogliare (di una pianta); lo sbocciare (dei fiori
fase iniziale di sviluppo, ramo formato da una gemma; piantina appena spuntata da un
: vidi un giorno a maraviglia per una proda il tronco tagliato d'un vecchio
] e serbati per strana sorte da una fante e da un pedante, erano fundati
sentimento, di un pensiero, di una situazione (e vi è connessa l'attesa
ipofisi e della tiroide, caratterizzata da una distrofìa cu tanea che colpisce
dell'antica chiesa, conveniva statuire non una « gerarchia » ma una « gerodiaconia
statuire non una « gerarchia » ma una « gerodiaconia », o « gerodulia »
dell'antica chiesa, conveniva statuire non una « gerarchia » ma una « gerodiaconia
statuire non una « gerarchia » ma una « gerodiaconia », o « gerodulia »
2. per estens. maestro di una sètta massonica. bresciani, 1-ii-283:
trovai sugli altari in milano mi parve una prostituta, e ricusai d'adorarla.
non ha niente d'esoterico. non ha una dottrina segreta da trasmettersi a pochi gerofanti
a sottil filo attaccato, che sopra una fontana lievemente battendo, mostrava a gl'infermi
60: io, preso buon augurio da una iscrizion di geroglifici che stava sopra una
una iscrizion di geroglifici che stava sopra una porta, volsi albergare in quella casa.
cattaneo, i-98: il geroglifico di una persona debole adirata presso gli egizi era
: dobbiamo... a tutta una illustre schiera di archeologi moderni le recenti
, che noi si cada, per una generazione, nel più cieco errore, e
1-509: né puoi mirare attentamente una spada senza ricordarti del combattere, perocché
deità. giusti, 3-78: capitò poi una medaglia misteriosa col leone sabaudo in atto
verga, i-70: su di una croce di ferro, lessi quel segno
tracciato spesso per capriccio o per formare una decorazione bizzarra); arabesco, ghirigoro
dei bizzarri ed incomprensibili geroglifici ricamati sopra una borsa da viaggio ritta sul sedile di
aggiustando calamai. ma non riesco a fare una linea più leggibile di queste. nievo
esservi un midollo di soda verità sotto una corteccia di finti misteri. muratori, 8-ii-88
chiaro e definito, che non consente una definizione precisa. giusti, iii-347:
di material parola. onde alcun dipinse una * perla rotta 'con due '
., de le lettere ieroglifiche: l'una propria, la quale era in modo
la quale era di due sorti; una propria ed aperta, l'altra figurata
capriccioso, bizzarro (un segno, una linea, ecc.). f
mezzo volume di prosa, o d'una indiavolata contenzion di spirito. dossi,
a comprendersi, misterioso, enigmatico (una persona); bizzarro, stravagante.
talora oligarchico, formato dagli anziani di una comunità (e talvolta vi è connessa
comunità (e talvolta vi è connessa una notazione iron.). tommaseo
propria dei giovani, che si manifesta in una morbosa inclinazione erotica verso i vecchi.
5-371: non credo che felicita sia stata una sincera gerontomane. mi prendeva troppi denari
mi disse: « a te occorrerebbe una fanciulla affetta da gerontomania ».
quale titolo del regno ierosolimitano, pervenuto una volta in federigo secondo... per
..., guidò antioco ad una simile nefandità nei penetrali del tempio gerosolimitano
e mostrano a'gerundi di quegli richiedersi una maniera di casi, di questi un'
lingua toscana, altro non è che una significazione del verbo, la quale non
anni le regole di portoreale; intrigarlo in una rete avviluppatissima di preteriti, gerundi e
appartiene o è riconducibile al gerundio (una forma, una costruzione sintattica).
riconducibile al gerundio (una forma, una costruzione sintattica). 2.
poi si fa innanzi e dice a una vicina: / -madonna tal, del mio
sardi, di forma sferica e grossi come una nocciola, composti di uova, mandorle
(un terreno, un vino, una carta); pulito e lisciato con gesso
pulito e lisciato con gesso o con una sostanza gessosa (un oggetto).
, iii-170: ciò detto, trasse fuori una carta gessata. 2.
scatola dei gessetti, nell'altra, una piccola lavagna, come volesse scacciar via
gessificazióne, sf. trasformazione di una sostanza in gesso, per sostituzione o
la sua miniera, la quale è una pietra bianca, scagliosa, s'abbruscia ne
è questa [la pietra luminaria] una specie d'allume mista di gesso,
sera. bacchelli, 9-91: in una parte della miniera, e soltanto in quella
corrente. -gesso allumato: impregnato di una soluzione di allume e usato per decorazioni
(400): 10 lavoravo in una camera terrena, innella quale io facevo
il gesso... si fa d'una pietra bianca, mor- tigna et alcuna
baldinucci, 66: 'gesso da oro'. una sorta di gesso sottilissimo e delicato,
42-iv-n: [dalle giunture distilla] una pestilenza d'umor vischioso, una morchia di
] una pestilenza d'umor vischioso, una morchia di così rea natura, che
con questo materiale; modello preliminare di una statua. -museo dei gessi: gipsoteca
serve per scrivere o disegnare (su una lavagna, su un muro, su una
una lavagna, su un muro, su una tela, ecc.); gessetto
, 6-86: non c'è rimasta sana una stecca [del biliardo], le
imbiancatori, per i toscani, è una specie di pietra detta spugnoni, forse un
gesso da sarti 'prima sorta. una sorta di gesso assai bianco et in
che devono tagliare. pirandello, 7-200: una tavola liscia massiccia per
usa per immobilizzare un'articolazione o contenere una frattura ossea (e si modella direttamente
g. m. cecchi, 1-2-243: una zanetta, / un par di polli
imbiancare. buommattei, iv-213: sentii una volta, poh! levar e'pezzi
smorto; inanimato (un volto, una persona; anche un oggetto); incipriato
fondo alla schiena), che forma una specie di sellino. sbarbaro, 1-250:
di gesso. -prendere, pigliare una nazione, una città col gesso:
-prendere, pigliare una nazione, una città col gesso: sottometterla senza combattere
è costituito di gesso (un terreno, una roccia, ecc.); che
. d'annunzio, iv-2-1044: dietro una calva collina di marna gessosa, su la
olmo e a cui la luna dava una specie di friabilità gessosa. -che
barilli, 5-120: a portata di mano una collinetta verde; sul pendio i mori
, e la luna e la terra una violenta, aggressiva, eppur gessosa luminosità.
ch'io ho fatti per foresta / con una boce, assai gazzeri in gesta /
verga, ii-351: tiravano ad accopparvi una gestante con quelle commedie. serao
agg. raro. che è gravida (una donna, e anche, per estens
, iii-25-269: è la poesia materna di una contadina abruzzese, che nel figlio sente
ritrovavase l'ar migero e una femina galeata, la quale sopra di una
una femina galeata, la quale sopra di una asta gestava imo trofeo. =
primi germi di un avvenimento, di una corrente di idee, di un pensiero
3). faldella, 1-94: una ricca collezione di dotti e di poeti-
. c. mei, 186: una quantità più copiosa di sangue vien quivi
. verga, 2-308: elena ebbe una gestazione travagliatissima. pancrazi, 2-163: la
tra tutti i quadrupedi, ad avere una gestazione così breve. 3. figur
, il quale,... per una gestazione intellettuale straordinaria, riveste nel pensiero
, un trillo, un passaggio, una cadenza, rapiscono, incantano; se
). deledda, iii-353: solo una donna passava quasi di corsa, agitata
tra le sbarre si vedeva un brulicare, una torma, una cavalleria immensa, irta
si vedeva un brulicare, una torma, una cavalleria immensa, irta di bracci neri
in atteggiamento di compiere un gesto (una statua). ojetti, ii-339:
-che si agita per il vento (una pianta). barilli, 2-281:
7-301: i greci... mostrano una espansività che si direbbe meridionale se fosse
portoghesi quando il dire è accompagnato da una voce tuonante e da un gesticolare di ossesso
a prima vista ch'ella si riputava una donnetta di spirito. vittorini, 4-193:
gesticolava su e giù, instancabile, una mano.
al figur. vaci e espressivi (una figura, una statua).
vaci e espressivi (una figura, una statua). gozzano, 217
di noi tutti che non abbia, almeno una volta in vita sua, mormorato,
era passata a gesticolare il transito in una piazza della città. = voce
c. e. gadda, 10-207: una mimica gesticolare e facciale a carattere nettamente
gesticolare), agg. accompagnato da una vivace gesticolazione (un discorso, una
una vivace gesticolazione (un discorso, una recita, ecc.). tommaseo
nella prosa dell'antico biografo come in una rozza pitturetta che su una parete della suburra
come in una rozza pitturetta che su una parete della suburra illustri la scena di
fanno parlando o com piendo una determinata azione; gesti convenzionali coi quali
suoni che essi balbutiscono, accompagnati da una gesticolazione frequente e risoluta. pagano,
e. gadda, 13-212: ha una parlatina e una terminologia e una gesticolazione
, 13-212: ha una parlatina e una terminologia e una gesticolazione vivace, brillante
ha una parlatina e una terminologia e una gesticolazione vivace, brillante, bersaglieresca,
raimondi, 3-307: non basta accennare ad una ereditarietà della gesticolazione appena oratoria, di
colte società di europa, ci conserva una viva eterna immagine de i barbari,
cogli strepiti, rumori ed atti di una folle gestiente letizia. = voce dotta
la più complicata. pirandello, 7-486: una gran folla, quella mattina, all'
): ferrer, guardando ora da una parte, ora dall'altra; atteggiandosi
s'era ridotto a gestire... una rivendita di vino. pavese, 7-71
gestire1), agg. accompagnato da una vivace mimica (un discorso, una
una vivace mimica (un discorso, una recita). e. visconti
pallavicino, 7-24: per natura hanno una tal grazia e insieme gagliarda di loquela,
gli amanti... consiste tutta in una certa diligenza e regola di gesti ordinati
si muove [la ballerina] su una trama armonica, che i suoi piedi
rende vivo e attraente un discorso (una figura retorica, ecc.).
gesti così vivi come attendessero di principiare una danza o una lotta. -di
come attendessero di principiare una danza o una lotta. -di animali.
la vita a un futile dramma, a una serie di gesti e di etichette senza
generoso (ma vi è connessa anche una notazione ironica, quasi a sottolinearne la
e volontatio al pericolo fu inteso come una lezione agli altri, e dispiacque sopra
fistola che suona un fauno accanto ad una ninfa, che fa gesto di cantare
.. gli occhi... su una scimmia che faceva in aria i suoi
, che avrebbero messo di buon umore una platea. = deriv. da gestroso
attucci, con voce e persino con una sorta di balbettìo da bambina gestrosa.
-buona notte, gesù: per indicare una decisione definitiva. tommaseo [s
* lo temeva che gesù! aveva una paura che dio! '.
gesù e maria o madonna: ostentare una fervida devozione (e vi è per lo
e vi è per lo più connessa una notazione iron. per indicare la superficialità
e gesù, / ma sotto poi sono una lima sorda. crusca [s
pane dato in elemosina e segnato con una croce (secondo un'usanza siciliana).
ogni famiglia di benefattori dèsse soltanto una pagnotta alla settimana con su il segno
, 1-iii-100: così il prete gesuitàio con una sciocca e maligna interpretazione tenta di far
e vi è con nessa una notazione spreg.). moneti,
pareti bianche,... con una venere allo specchio, e nell'alcova
allo specchio, e nell'alcova con una santa gesuitesca in marmo nero. b.
sf. eccles. religiosa appartenente a una congregazione femminile, sorta verso la fine
del sacro cuore. giusti, ii-466: una certa bou- tourline (quella stessa che
parla della morale gesuitica che pur fu una regola e un'istituzione. 2
dallo spagnolismo e dal gesuitismo, scrivevano una lingua non impoverita né guasta dal decoro
alzò tanto di braccia, si circondò d'una folla di gesum- marie e si strinse
86: ad un tratto si sente una voce di su per la cappa del camino
dell'ombra, che anch'essa è una delle più osservate fantasticherie di quella superstiziosissima
ant. caduta di un suono, di una lettera. castelvetro, 4-97: ci
testo abbia errore, il quale errore con una distinzione e col gettamento d'una lettera
con una distinzione e col gettamento d'una lettera si possa ammendare. gettare
[gètto). lanciare lontano, in una determinata direzione, con una certa forza
, in una determinata direzione, con una certa forza, servendosi per lo più
innanzi alla madonna stavano tre botti; una piccola dove si gettava monete, anelli,
, secondo avea lo podere, uccidea una bestia e gittavala d'intorno a quelle idole
rifiuti per la strada... sia una triste necessità. -sbattere;
tragica e confidenziale. -imbucare (una lettera); imbussolare, deporre nell'
corso d'acqua); precipitare (una cascata, una colata di lava).
); precipitare (una cascata, una colata di lava). cattaneo,
.); sparare, scaricare (una bomba, un'arma da fuoco);
tirare, sferrare (un colpo, una percossa). giamboni, 7-56:
/ caterina gittò col suo forte arco / una saetta che impedì il suo calle.
-lanciare al volo (un laccio, una catena, una fune). -
volo (un laccio, una catena, una fune). - anche al figur
sopra l'acqua, la sorella le gittava una corda... e benché la
. e benché la corda più d'una volta le pervenisse alle mani, perché
: mentre le simie ballavano, gettò una quantità di noci tra loro. muratori,
annunzio, v-2-34: a un tratto coglie una ciocca di basilico e la getta destramente
,... dal pugno di una di quelle ragazze, neppur tristi, ma
ma materne e fraterne, fu gittata una manciata di confetti. -mandare (un
. d'annunzio, iv-2-4: svelse una manata di erba fresca, e gliela
d'amore. garzoni, 2-101: una minaccia li fa gettar più vampo che
accappatoio prima che l'involucro potesse aderire a una forma umana e modellarla, e risaliva
). simintendi, 3-3: l'una delle quali avendo gittati e capelli per
. pallavicino, 7-12: il ficcare una bacchetta verde nel suolo, il gittarvi
, 4-255: quella bambina ora è una donna e rimpiange di non aver gettato del
malispini, i-m: apparve a genova una fontana che largamente gittò sangue. guido
... aveva due cannelle, una d'oro e d'argento e di pietre
porto poi di dolce umore / v'era una fonte che gettava in alto, /
-assol. beicari, 5-222: aveva una posta nell'orecchio che continuamente gittava.
! g. bentivoglio, 5-i-214: fece una confessione devotissima e... gettò
3-30: mangi cibi sottili e leggieri e una volta la settimana getti per bocca.
cuor di rana e mettaglisi nella gorga con una penna legato con un filo, e
un granello in terra / per ricórre una spiga. d. bartoli, 27-28:
o fermentato dalla natura, approssima in una parola le cagioni naturali per far nascere
. gioberti, i-132: il disegno di una confederazione italica sotto gli auspizi del pontefice
è [la mia musa] entrata in una fregola così smaniosa, che due
e ogni giorno, abortisce e getta una coppia d'uova, 'hoc est '
ardente. seneca volgar., 2-10: una vergine, che era consecrata agli iddìi
. cellini, 5-809: mi saltò addosso una tanta violenta febbre che io fui forzato
3-116: gittansi di quel lito ad una ad una. boccaccio, dee.
: gittansi di quel lito ad una ad una. boccaccio, dee., 6-9
(128): posta la mano sopra una di quelle arche, che grandi erano
retta si gettarono verso lucrezia e impegnarono una furibonda zuffa per il possesso di lei.
dante, conv., i-xi-9: se una pecora si gittasse da una ripa di
i-xi-9: se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte l'
che fosse mille volte più folto, una valanga di foglie e rami e spini e
], i-46: a modo d'una palla, agevolmente ci lasciamo gittare
. spostarsi, dirigersi con le truppe in una determinata direzione; muovere all'assalto.
. d'annunzio, v-3-81: mi veniva una volontà di gettarmi giù di sella per
la state... è simile a una meretrice ricca e nobile, che svogliata
gittato. -lasciare insepolto; abbandonare una salma a cielo scoperto (nei fossi
ha voluto aggiungere ancora un commento, una conchiusione retorica? -in partic.
del bastimento, di gettare in mare una parte del carico, di tagliare gli alberi
quel suo capo novo come quel d'una serpe che avesse allora allora gettata la buccia
e a braccia quadre getta / per una piccolissima vendetta. goldoni, iv-51:
il denaro d'un mese ne'capricci d'una settimana. serao, i-596: hai
il tuo denaro e se ti serve una tonaca, domani, chi te la fa
signore iddio, come è possibile gettare una vita così? -vendere sotto costo,
); collocare (un ponte, una passerella, ecc.) o appoggiare
, ecc.) o appoggiare (una scala) al fine di collegare due diversi
di diversi mulini e aveva perfino gettato una diga nel belbo quand'io ancora dovevo
... gettano i fondamenti d'una civilizzazione che diventerà europea, che diventerà
267: quella terra d'etiopia getta una calma, un'aria grossa vermiglia, un
bocchelli, i-323: su tutto gettano una nota strana, sconcertata e violenta,
gli scilocchi sempre sono umidi e gettano una certa salsedine. boccalini, ii-17:
. -rifl. soffiare impetuoso in una determinata direzione (il vento);
fu condannato a baciar l'ombra che una fanciullina, per lo casuale trovarsi di riscontro
prova che di gittar l'occhio sopra una pagina di greco vernacolo correttamente scritto,
sfida. 22. pronunciare (una parola, una frase, un discorso
22. pronunciare (una parola, una frase, un discorso); esprimere
discorso); esprimere (un'opinione, una lagnanza); divulgare (una notizia
, una lagnanza); divulgare (una notizia); proporre (una questione)
divulgare (una notizia); proporre (una questione); lanciare (un'accusa
, un allarme); rivolgere (una preghiera). cavalca, ii-138:
, non sapeva nemmen lui se faceva una promessa, o un complimento. [
non sapeva bene egli stesso se dava una promessa, o se gittava un complimento
imbrunir del cielo a guardar le macchie di una volta o di un muro,
, 4-37: gettò il disegno di una bellezza austera, classica. -inserire,
carducci, iii-19-92: in mezzo a una ballata gittava un centinaio di versi sciolti a
poi. 24. promulgare (una legge), pubblicare (un bando
(un bando), fulminare (una scomunica), imporre (una tassa
fulminare (una scomunica), imporre (una tassa, un tributo).
dell'opera, se, dove l'una pietra s'immargina e combacia coll'altra
127: l'ottavo verso è una pennellata da maestro: e gitta un
. nievo, 1-373: a gettare una qualche nube su tanto sereno s'intromise
credi che io vorrò gettare l'onta su una famiglia confidando i suoi segreti a te
spingere, trascinare qualcuno o qualcosa in una determinata condizione materiale (come abbandono,
impressione, di un ricordo; affrontare una situazione; perseguire, raggiungere un risultato
-aderire (a un gruppo, a una setta); concedere il favore e
: tanto s'innanimò ed empiè d'una al pari generosa che umile confidenza, che
da un punto all'altro, da una pagina all'altra. cassiano volgar.
-appigliarsi (a un argomento, a una ragione); far ricorso (a
espediente); dichiararsi favorevole (a una scelta, a una deliberazione).
favorevole (a una scelta, a una deliberazione). guicciardini, 152:
-prendere un determinato atteggiamento; seguire una data condotta. l. salviati,
avendo avute molte e molte / ripulse da una nobile fanciulla / ch'abita in questa
si portavano dentro lo zaino compendiati in una fotografia e qualche lettera, così il carico
28. tecn. versare in una forma una materia liquida o un metallo
28. tecn. versare in una forma una materia liquida o un metallo fuso al
un metallo fuso al fine di conferirgli una determinata figura; colare; fabbricare mediante
: di poi gitta lo stagno nell'una delle teste che sie fonduto e va tirando
1-iii-186: ammassò tanto da far gittare una statua d'argento di naturale grandezza.
(in un'operazione aritmetica, in una partita ai punti, ecc.
. -misurare un determinato peso (una stadera). l. bellini,
, 18-1-300: porre per via d'accatto una imposizione la quale gettasse almeno settanta e
... gittò questo sparvero a una pernise, e lo sparvero la prese.
ant. lasciar cadere (un suono, una lettera). d. bartoli,
. tendere, avvicinarsi, pendere (verso una data forma o figura o colore)
dal lancio di un sasso, di una fionda, di un giavellotto.
volle fuggire e gittossi di dietro da una finestra e fu ritrovato e tagliato a pezzi
fianchi, e il modo di gravare su una gamba e di gittare indietro la testa
); far precipitare dall'alto (una persona). - anche al figur.
, 1-327: chi gitti giù dalla finestra una pietra che allo sventurato il quale passi
edificio); abbattere, sfondare (una porta). leonardo, 2-66:
spesso gittare ch'egli faceva in alto una spalla,... si condusse
. d. bartoli, 20-228: una scintilla viva volò ad accendere la muni-
erano sopra. baldini, 3-48: una ciociara più bella ed un marinaio più bello
: rinfacciargli un torto, accusarlo di una colpa. fra giordano, 1-256:
mezzo a questo delirio, lo sorprende una trista notizia: il suo fratello è
annunzio, iii-1-606: io getterò / una sorte su chi ti fa paura.
la sorte o le sorti: procedere a una scelta, a un'assegnazione, o
dentro il suo occhio. -pronunciare una sentenza, decidere il destino di qualcuno
, che erano col rastrello laminato da una lastra d'acciaio, lungo la battima
ba- stracone che averebbe gittato in terra una casa. guicciardini, i-89: il
, dicendo ch'el- l'era una stufa d'ignudi. magalotti, 7-2:
quelle fondamenta scoperte? quell'era una chiesa, che la lava ardente
); annullare, abrogare (una legge); interrompere bruscamente (
della terra e mi splendesse pure nel cuore una perenne primavera, fossi tranquillo e felice
non è baia, / dietro ad una bagascia, a un castratino, / alla
a qualcuno: rinfacciargli un errore, una colpa; dimostrargli ostilità o disprezzo.
e disprezzo. -gettar sassi in una palude: v. palude. -gettar
, iv-155: sopra queste colonne gettisi una volta, che sarà sempre più sicura
, 430: essi, vedendo nel soggetto una forma sua propria, che non sarebbe
quanta indegnazione sentirebbero essi gettarsi via con una intempestiva partenza il prò di tante fatiche
ant. lasciar cadere (un suono, una lettera). tolomei, i-71
di virtù, vii-38: si mise una coreggia al collo, cioè alla gola,
, aveva creduto di scoprire in lei una fanciulla condotta a quell'estremo dall'amore.
a murano, per gettarsi dentro a una fornace e farsi fare in foggia d'una
una fornace e farsi fare in foggia d'una in- ghistara. -gettarsi fra
che talvolta si sentano come avvampare d'una dolce fiamma di zelo. manzoni,
, / vie più liggier che non pesi una dramma; / più prest'e ratta
subita disperazione, si gittò giù da una torre. guerrazzi, 2-26: gittandosi
dissi: « e se io sono per una infirmità divenuto cieco, sono io tenuto
papini, 6-81: appena ebbe trovata una sedia vi si gettò sopra e siccome
42. prov. chi getta una pietra in alto (o contro dio
salvini, 23-324: giacchiata adunque è una gettata di rete, una retata, una
adunque è una gettata di rete, una retata, una presa al giacchio.
una gettata di rete, una retata, una presa al giacchio. -gettata
ha la chiave del racconto, abbraccia ad una gittata d'occhio tutto l'orizzonte,
parte. -la terra scavata da una fossa. tommaseo [s. v
tolse la tasca e partissi da me quanto una gittata di pietra e, fatta l'
193): velocissimamente correndo, in una piaggia dell'isola di maiolica [la nave
si ficcò nella rena vicina al lito forse una gittata di pietra. frezzi, i-11-3
, a mio parere, / ben quasi una gettata di balestro. g. morelli
: io ero di lunga da lui una gittata di mano e pareami essere in uno
del pericolo, quando eramo presso ad una gittata di pietra, mutammo incontanente la
169: che piacere saria quello di riguardare una battaglia dall'alto fuori della gittata de'
d'annunzio, v-2-363: allontànati quanto una gittata di pietra a dritta o a
alle spese,... fecero una gittata di biglietti di credito.
in mille pezzi e adoperate a costruire una gittata sul mare. -pista di
maestà tutti gli altri, cinto d'una larga corona d'oro, con la
aggiungi alla fiamma / del focolare e una pigna / matura alla cesta gettata /
dado); deposto, scoperto (una carta da gioco). garzoni,
(un proiettile, un'arma, una bomba, ecc.). bartolomeo
parte gittate. garzoni, 1-295: una balla gettata nel muro... è
3. lanciato al volo (una fune); consegnato con gesto energico
. d'annunzio, 1-262: portava una giacca gittata su le spalle militarmente,
siesta, simile ad un cencio gettato sopra una corda tesa. 5. versato
nel grembo della terra germinava segretamente secondo una legge che nessuno poteva comprendere.
7. spinto, rivolto in una data direzione; fatto cadere, precipitato
non puote reddire, se non per una altra via. -adagiato, coricato
, 1-136: poveri feriti gettati su una paglia trita e fetente, ravvolti in
gettato volume, e, fattosi ad una finestra,... lesse.
oso lusingarmi che voi non vorrete interrotta una fatica di tanti mesi e gittate le
[lo studio del tedesco] è una fatica gettata: prima perché quel che si
poi lieto se n'andrà con l'una mano / pesante di molt'oro; e
nuovo edilìzio che ora s'innalza sopra una base prima d'ora gettata, e veggasi
vi si regga. imbriani, 3-161: una contadina che passa una tavola gettata come
, 3-161: una contadina che passa una tavola gettata come ponticello sopra un'acqua
e sulle lontananze del mare, in una festa di primavere tardive. -proiettato (
muro bianco come l'ombra gettata da una rocca che gli sia di contro.
16. pronunciato (un discorso, una frase, una parola); espresso
pronunciato (un discorso, una frase, una parola); espresso (un giudizio
); divulgato (un fatto, una notizia). bembo, 1-58:
18. promulgato (un decreto, una legge); pubblicato (un bando
. 19. figur. trascinato in una determinata situazione materiale o morale; affidato
protagonista colpito dal fato, e gittato in una immeritata sventura. 20. tecn
. fabbricato mediante la colata, entro una forma, del metallo fuso o del liquido
dove si ritengono i gittati, è una nunziata molto maravigliosamente fatta. giov.
il mio nome: la poveretta era una gettatella. = deriv. da
artiglierie grandissime »... prese una lunga volta verso il mare e la indirizzò
nel che si richiede... una particolare perizia del gettatore o fonditore,
: antonio pucci... era d'una famiglia di gettatori di campane; e
quel mestiere, onde ha oggi nome una strada ivi prossima. d'annunzio,
patto degli uomini non farebbe che l'una di cotali disposizioni riuscisse al gettito casuale
luogo. 5. alleggerimento di una nave in pericolo di naufragio compiuto col
noi, tutto questo lavoro necessario a una nazione che intende rinnovarsi; e ci
non si concepisse che come... una fecondità anonima e cieca, in continuo
riproduzione delle più adusate sonorità musicali d'una lingua o di ecolalia...,
', il provento che deriva da una fonte di reddito. bacchélli, 1-iii-137:
de'quali si disputa a gettarne da una torre quanti ce ne vuole per iscrivere
, ii-240: quindi appariva chi tenendo una rete ed un pugnale, dovea col
un pugnale, dovea col getto dell'una destramente cogliere altrui, e coll'altro
n. capponi, 1-58: piantovvi una bombarda grossa, di gitto di peso
la nuda rocca, sotto la quale per una larga fenditura esce la sorgente, si
si mette a vite al tubo d'una fontana per determinare i getti d'acqua
del giacchio, e trassero con li pesci una tavola d'oro di dio apollo.
il falcone. 9. alleggerimento di una imbarcazione pericolante compiuto gettando in mare zavorra
26-19: del getto e degli avanzi d'una casa, che rompe e naufraga,
, un'altra, alle cui nude rive una prosperevol corrente li porta, ne divien
dileguate. deledda, iii-953: costruì una ruota pirotecnica... alcuni razzi
prova riuscirono bene: guizzarono in alto, una sera di agosto, si aprirono in
a formare in luto ed a condurre una infinità di forme di tutte quelle cose piccole
1-370: questo voto che resta tra l'una scorza e l'altra del legname,
. comisso, 5-237: per alzare una parete, cominciava: scavo delle fondamenta
voci al piano terreno, o meglio una voce sola, a getto continuo, sonora
, 1-148: a far di me una creatura a getto continuo di sorprese per chi
tutti di getto finti, anzi per una legge ateniese dovette la commedia nuova conparire
materia ripulsiva sono altrettanti punti indivisibili di una sola specie, di figura sferica.
di figura sferica. ojetti, i-789: una risata di getto, argentina, insolente
, argentina, insolente, divina come una folgore fuor da un nuvolone.
, 1-75: era [il dramma] una di quelle opere spontanee, tutte di
zavorra e merci al fine di alleggerire una nave pericolante. b. davanzali
cattaneo, 1-291: rompe sopra la nave una fiera tempesta; gittate tutte le robe
gridando di non voler più combattere per una bandiera regia. -vomitare; evacuare
abbasso e per la boccca avea [una lucertola] fatto getto, onde il ventre
un solo o unico getto: tutto in una volta, di colpo. poliziano
un disco in un giradischi automatico inserendovi una moneta o un apposito gettone.
s. v.]: 'gettonare una canzone * o 'un cantante '
il valore può alle volte rappresentarsi da una materia non valutabile, come dalla carta
moneta che rappresenterà questo valore immaginario sarà una falsa rappresentazione e diverrà un'altra cosa
a commissari o amministratori che intervengono a una seduta. si dice anche 'medaglia
levi, 2-198: introducendo un gettone in una fessura, la macchina cominciava a suonare
l'introduzione di un gettone o di una monetina metallica in un'apposita feritoia,
e solidificando il metallo col sottoporlo a una pressione applicata al metallo nello stesso canale
), agg. che appartiene a una antica popolazione indigena africana, nomade e
mila milioni, che non si darà una analoga geurania! = voce dotta
camicia e si è tratto di seno una mattonella di marmo nero e le sue
mani gialle scarne son sembrate le granfie di una gru colossale, la quale, dopo
l'oceano, si togliesse dal ghebbio una pietra non digerita. = deriv
delimitato da un grande recinto o da una cinta, a cui si accede da
. massaia, viii-209: sopra una collina era piantato il 'ghebì '
o artificiale che mette in comunicazione una valle da pesca con la laguna.
: nella contrada medesima trovasi talora vivere una nazione mussulmana, una cristiana, una parsi
trovasi talora vivere una nazione mussulmana, una cristiana, una parsi o ghebra
vivere una nazione mussulmana, una cristiana, una parsi o ghebra. =
-sce). danzatrice giapponese educata mediante una raffinata istruzione nel canto, nella musica
trasfigurava il nostro ricovero di legno in una pagoda di delhi o in una
una pagoda di delhi o in una casa da tè; e ciascuno già si
l'ombrellino a stecche, come una gèisha autentica. comisso, 12-127: frequentai
prima il suo locale, era una bettola » « ma ora! io ci
certi prezzi, caro mio. una sera un mesetto fa, con una ghenga
. una sera un mesetto fa, con una ghenga. 2. dimin.
verso tiburtino, ma senza fretta. una ghenghetta di questi camminava proprio davanti a
coda è lunga; sulla nuca è una breve criniera; il pelame è giallognolo
ii-631: ai piedi del palo è con una catena legato un ghepardo di pelame giallo
. m. cecchi, 17-126: in una corte a morirmi di freddo m'ha
ed entrane soldi 40 a conto in una libbra, e furono fatti per ispendersi per
embrione e rivestito dal guscio formato da una pellicola secca, amara- astringente; è
1-281: * gherlino ', è una gomena di minor diametro. =
e imbroglioni, consistente nel far apparire una cordicella fuori da un bastoncino, e
cappellina, e le più volte portava una mazzuola in mano, a modo che
mazzuola in mano, a modo che una bacchetta da podestà, e forse due braccia
/ e se tirar ti vuol come una pelle, / tu fagli il giuoco delle
cui valore sta nella velocità di far parere una cosa per un'altra, e farne
mi piace, poiché egli è spesso una gherminella, un trovato astuto onde spacciare
; giudicò con miglior fondamento che fosse una gherminella del castellano di venchieredo per tagliar
mio pelo. -giocare, tendere una gherminella: tendere un'insidia, architettare
derivazione da ghermire, si è congetturata una forma del lat. volg. * carminatella
sulla spalla e collo artiglio gli fece una gran piaga. bcrni, 8-56 (
, non potendo uscire, / messa una branca fuor, l'ebbe ghermito, /
, 20-84: spiega l'aquila sua l'una e l'al- tr'ala, /
/ aguzzo, gli occhi avvolti come d'una / rossastra fotosfera, al dosso il
/ umano; e attorno dava se una mano / tentava di ghermirlo un acre sibilo
carta prostrato dal sonno, e da una emicrania acutissima che m'ba ghermiti i
(un premio, un'aspirazione, una speranza, un'occasione, ecc.)
tempo - / un morso appena e una ciocca ho di te: / o non
fusciacca celeste e le spalle rosate d'una delle ghermite. 2. per
animale, e, per estens., una persona). — letter.:
fusciacca celeste e le spalle rosate d'una delle ghermite. gherofanata, sf
un panno di mallina pao- naza e una gherofanata. = deriv. da
fette che si pongono alle camiscie l'una per banda, o ad altre veste
gonna, piglia un gherone della camicia mostrando una gamba invidiabile. faldella, iii-68:
egli [il mantello] è come una rete, / e dal lato gli è
gheron, di sopra, manco: / una sassata glie lo portò via. caro
: al comignolo s'appiglia / d'una cupola un altro, un altro appresso
ne'gheroni: ciò che si risparmia in una determinata attività, si consuma in un'
difendessero: e questo fu il dar loro una coperta di sopra d'una materia fatta
dar loro una coperta di sopra d'una materia fatta con istagno, terra
della gamba e talora è assicurato da una staffa (in passato faceva parte deh'
parte laterale esteriore, e tenuto fermo da una staffa di pelle, che passa sotto
'averla nelle ghette ', per avere una sentenza, un giudizio contro, in
sentenza, un giudizio contro, in una questione. de amicis, i-40:
coatto (e vi si accedeva per una o più porte, che si chiudevano
malsane; nell'interno gli ebrei formavano una sorta di corporazione relativamente autonoma sotto autorità
è diventato. -zona vecchia di una città, con vie tortuose, vicoli
stato di abbandono. -anche quartiere di una città in cui vivono, isolati dagli
un mottetto, / un vespero, una messa, un 'tantumergo ', /
nel sec. xiv un gètto, cioè una fonderia per le bombarde, esistente in
: si batte il gran, si sente una dolcezza /... / dell'
: * ghia ', canapo infilato in una girella in cima ad un albero,
passato, / come se dato avesse in una ghiaccia. buti, 3-765: questo
le abbiamo. redi, 16-i-133: in una delle collinette si mantiene una ghiacciaia per
: in una delle collinette si mantiene una ghiacciaia per conservare quei vini che si
dal caldo dell'atmosfera al freddo di una ghiacciaia. tramater [s. v
si lasciava andare l'acqua fino ad una certa altezza per fame ghiaccio e magari
arance e qualche mazzo di finocchi e una grande ghiacciaia di legno grezzo, sormontata
altre... sfumano misteriosamente in una gola vaporosa azzurrina, dentro la quale
costiera del gran paradiso è fasciata da una cintura di piccole ghiacciaie ripidissime e più
di alfonso ii d'este, 2197: una ghiacciamola in una cassa di corame.
este, 2197: una ghiacciamola in una cassa di corame. = deriv.
si muove verso valle, presentandosi secondo una linea terminale detta fronte, e si
la lingua termina per lo più con una bocca dalla quale sgorga il torrente sottoglaciale
caduta alterna della neve il ghiacciaio presenta una struttura stratificata in cui si succedono strati
. ghiacciaiòlo, sm. chi tiene una rivendita di ghiaccio. baldini,
fossi e fare facile la espugnazione di una città. f. negri, 361:
. s. illustriss. a farli una volta veder di mezza state ghiacciare il vino
state ghiacciare il vino per via di una veloce agitazione, senza la quale egli non
effetto del gelo o del freddo (una stoffa bagnata, una sostanza, ecc
del freddo (una stoffa bagnata, una sostanza, ecc., anche il cristallo
paura; provare sgomento, allibire (una persona, l'animo, la mente)
-venir meno, attenuarsi (un sentimento, una passione). c. ghiberti
figur. redi, 2-15: in una cantinetta da ghiacciare il vino lire 5
, che in man guizzava / tale una spada di fulmineo vampo, / che gli
fredda. -conferire un aspetto o una luminosità squallida, desolata, funerea.
ghiacciata, sf. bibita costituita da una miscela di sciroppo con ghiaccio tritato.
gruppo, massa di gente. -fare una ghiacciata: arrestare in massa; fare una
una ghiacciata: arrestare in massa; fare una retata. guerrazzi, iii-217:
retata. guerrazzi, iii-217: in una notte sola le guardie di polizia fecero
sui vetri. palazzeschi, 7-45: fu una giornata fredda e grigia, turbinosa di
freddissimo, gelido (l'acqua, una bevanda). soderini, iv-158:
. de marchi, i-48: porse una tazza d'acqua ghiacciata a quelle labbra
prima bevuta avidamente. -che ha una temperatura sensibilmente più bassa di quella del
non è febbre, ma che filtra come una febbre ghiacciata nelle midolle degli ossi.
viii-123: le visciolone poi quest'anno sono una manna;... ma vogliono
che è caratterizzato da temperatura rigida (una stagione, l'atmosfera); che provoca
, 1-575: l'aeronauta per cogliere una corrente d'aria più elevata, s'
: tra soffi di aria ghiacciata, una tetra foresta di pini... si
che ha perso il calore vitale per una forte emozione, per paura, per
. -che è immerso nel ghiaccio (una persona: e si riferisce alla pena
., 32-125: vidi due ghiacciati in una buca, / sì che l'un
(soprattutto alle lusinghe d'amore: una persona, il suo animo).
privo di cordialità (un atteggiamento, una parola). pulci, 4-81:
buca ghiacciata della abitudine, e sonnecchia come una marmotta. papini, 20-ix: quelle
7. reso immobile dalla morte (una persona). leopardi, 990:
padre di nostro padre è quella di una creatura morta povera e stanca in un
e de'fiumi. petrarca, 28-47: una parte del mondo è che si giace
. moravia, 12-257: scivolai sopra una lingua di ghiaccio, caddi, mi
pena) che coesistono nell'animo di una persona innamorata. beroardi, 284:
in ghiaccio, gl i mandò a regalare una bella e ricca cantinetta d'argento con
verga, 2-189: lungo il viaggio scambiarono una dozzina di parole, parole indifferenti,
, sembrare di ghiaccio, un pezzo o una statua di ghiaccio; essere freddo come
ghiaccio / ho di gravi pensier tali una nebbia / qual si leva talor di queste
ghiaccio. landolfi, 3-31: -sei una statua di ghiaccio, -disse forte a
sdrucciolino sul ghiaccio; munire di chiodi una scarpa per il medesimo scopo (cfr.
: più bella mostra fa... una calzetta di seta che li scalferotti di
verga, 2-189: lungo il viaggio scambiarono una dozzina di parole, parole indifferenti,
già mosso vedeva intenerirsi, avrebbe proposto una facilità per aggiutar la breve conclusione del
ghiaccio sia rotto. -iniziare, avviare una conversazione fra persone che si sentono a
la ferocia ghiaccia di quella testa dimostrava una giusta preparazione ad assumere il terrore
nascono due sorti d'unghie cattive; l'una troppo dura e secca, ghiacciola e
. caro, i-322: si trovava una gran dovizia di pere carovelle, di
candido. d'annunzio, v-2-305: una sua figliuola monaca fece schiudere quel giglio
da un foro 0 ai margini di una superficie. -in senso generico: incrostazione
dentro il corpo del vaso s'ingombra d'una... scompigliata matassa di fila
, mi han detto..., una specie di follia del nord, ed
ad altezza varia (e ne risulta una diagonale ascendente e discendente a cordoncino,
che è caratterizzato da molto gelo (una stagione); che porta freddo gelido
desina e di poi si ghiace con una femmina. 3. per estens
disperi. 5. trovarsi in una determinata condizione materiale o morale (per
ghiacendo tutta la città inferma, in una confusione di tutte le cose. a.
iperbolico. berni, 314: è una sua gentildonna di contado, che ne
[il laghetto] mostrava esser d'una minutissima ghiaia. zanobi da strata [
da'fiumi. leonardo, 2-66: fa'una barca di vimine di salice, di
su le ghiaie. deledda, iv-825: una ghiaia fina e preziosa come polvere d'
come polvere d'oro perché fatta venire da una spiaggia lontana ricopriva i viali. soldati
non lontano deve essere il mincio o una ghiara d'esso con poca o punta acqua
ghiare calcinate... splendevano d'una bianchezza acuta. baldini, 14-98: m'
le quali [rive], coperte d'una ghia- retta bianca, che brilla sott'
fondo della strada era sempre cosparso di una ghiaiétta minuta e lavata. -ghia-ièlla
legno che gitta la sua ombra sopra una luce di sparse spume, di acque
l'operazione di coprire con ghiaia una strada, un terreno paludoso, ecc.
ghiaino di cui aveva in tasca una riserva, e tirò una sventagliata di sassolini
in tasca una riserva, e tirò una sventagliata di sassolini. = dimin
: si fermarono a poca distanza, sopra una terrazza ghiaiosa. 2.
pericarpio coriaceo, cinto alla base da una corona di brattee legnose serrate fra di
anonimo, ix-561: dare'vi volentieri una canestra / di belle giande pel vostro
pallido tra le foglie più scure di una giovane quercia che si sporgeva da un
mezzo del cielo. caro, 7-1052: una gran parte / eran frombolatori, e
descrivere appunto col centro della sua ghianda una cicloide. -specie di dolce che
persona. fagiuoli, 5-154: ha una ghianda, / che così giusto domanda
parte a parte, dove si collocava una schedina, un numero o un nome
baldelli, 5-4-209: si tagliava via con una maschera di pietra... il
. a. cattaneo, i-192: una ghianda di zucca cadde casualmente al piè
: in certi paesi si semina apposta una specie di latiro, per cibarsi delle sue
. ghianda unguentaria: frutto, simile a una nocciuola, di un albero delle indie
ovoidale. papini, 28-35: possedeva una « lucciola di santa lucia »,
« lucciola di santa lucia », una pietra dura, a ghianda, con striature
valle tre ghiande. -stimare meno che una ghianda: non tenere in alcun conto
, / e quella stimerai men ch'una ghianda / però che non è oro ciò
secondo la luna. boccaccio, i-292: una ghiandaia... pigolando forte volava
i-153: già veggio in su'ripari una ghiandaia / che grida all'arme. bracciolini
è nelle sue fattezze di grossezza d'una colombella o poco meno, però col
quel silenzio, echeggiò l'urlo roco di una ghiandaia. -figur. persona garrula
ve n'è putte e 'l terzo è una ghiandaia. pascoli, 390: fole
uccello della famiglia corvidi; è considerato una forma esclusiva dell'isola di rodi.
19-282: avevano su tutto il viso una caluggine come i ghiandaiotti di nido
, alle quali veniva a dietro una febre con caldo intollerabile. =
pensare, escono continuamente dalla glandola pineale una quantità di spiriti, dai quali si
ghiandola; che colpisce le ghiandole (una malattia). a. cocchi
carducci, ii-10-97: l'han chiamata una malattia glandulare. cicognani, 9-189: a
malattia glandulare. cicognani, 9-189: a una a una tutte le specialità per l'
. cicognani, 9-189: a una a una tutte le specialità per l'anemia,
tipo di tessitura (occhiadino) di una roccia. ghiandolìfero { glandolifero, gianduii
organo animale o vegetale, o anche una pianta). garzoni, 1-304
. roccia eruttiva intrusiva, considerata una varietà di granito con grossi cristalli di
g. villani, 12-84: era una maniera d'infermità, che non giaceva
tumori pestiferi, simili nell'esterno ad una ghianda. muratori, iii-201: parleremo
io per un danaio, anzi, per una ghiabaldana, che se ne danno trentasei
per isfoggiate che elle sieno, non vagliono una misera ghierabaldana. passeroni, iii-24-13:
quel non vale un cece, né una fava, / questo varrà men d'una
una fava, / questo varrà men d'una ghiabaldana, / delle quali si sa
la superficie buona di terra e scoprissero una sterile biancana, e nicchiala, o uno
moderno di fiume. giusti, i-92: una donna pazza l'anno passato si precipitò
politica proprie dei fautori delltmpero che seguivano una politica avversa alla chiesa e alle libertà
ispiri alle concezioni ghibelline o che sostenga una politica laica in opposizione a quelle di
divisa mistamente in due parti, l'una, che seguita ne'fatti del mondo
3. per estens. fautore di una politica avversa al potere temporale del papato
. gadda, 73: il fossato rivela una antica munizione: i merli [della
molto caldo e asciutto e soffia in media una sessantina di giorni all'anno, in
polvere e sabbia velando l'atmosfera con una densa nube grigio-rossastra. panzini
giacciano soli. buti, 3-455: l'una... de le donne fiorentine
con ghiera d'ariento... una crocietta di cristallo con ghiera d'ariento.
era [il paralume] un cono di una bianchezza opaca d'attomo la meccanica della
nel carnaiuolo /... / una ghiera di cacio, un salsicciuolo.
2. vaso d'argento simile a una brocca. inventario di alfonso ii d'
. - anche: arco concentrico a una volta a botte che, sporgendo da
, / com'el passò con una grande fiocca. g. morelli, 292
essere morto, ché gli fia dato d'una lancia o d'una ghiera o
gli fia dato d'una lancia o d'una ghiera o d'una bombarda o
o d'una ghiera o d'una bombarda o prieta che l'ucciderà. burchiello
tu ch'io / ti dica daddovero una cosa, / che tu potresti fare?
/ che tu potresti fare? e faresti una / opera santa? ma vedi.
di un coltellaccio triangolare che scorre in una doppia scanalatura praticata nelle travi; la
(premendo un bottone che fa scattare una molla) spicca la testa del condannato
, steso bocconi col capo appoggiato a una lunetta (già in uso in forma moderna
grinta (e vi è talvolta connessa una notazione famil. e scherz.
ghigna ghigna » a quella smorfiosa di una marchesazza d'alife. 3.
sparse ghignando amaro scorno; / tutta una vita nel sospir profondo / de'nostri
2-243: io vedrò uno il quale ha una malinconia nel cuore che l'ammazza,
anch'egli, e risponde al primo con una facezia. 2. per simil
simil. contrarre spasmodicamente il viso in una smorfia (per il terrore, per il
fogazzaro, 5-14: « ha in corpo una paura d'inferno, povera diavola »
spiegazioni alla gazza, la gazza fece una secca ghignata. « siete dei fenomenali ignoranti
882: a la prima gli attacca una ghigniata di quelle! oh, quanto bene
2-342: il ghigno... è una astuta illusione, con piccolo e simulato
fare e al ghigno spavaldo, e ad una sua camminata sgherra. -figur
del secolo decimonono, che guarda con una curiosità poco riverente alla nudità delle grazie,
giovinezza baldanzosa va incontro alla vita con una fede cieca nell'avvenire; e in
un pecorino, non senza un ghigno d'una s. anna, che colma
un ghignettino basso basso / e poscia una risata anco più bella. -ghignolino
quella ghignosa. palazzeschi, i-136: una delusione amorosa... nella prima
aveva devastata l'esistenza rendendola simile ad una bambina vizza, brutta e ghignosa.
dal palco ogni tanto si facesse largo una risata lunga e bassa, ghignosa,
stoffe. soffici, i-127: una deposizione dove si vedevano personaggi di color
1795- 1871) che scoprì e produsse una polvere di questo colore nel 1834 a
.); issare (le vele, una bandiera); agghindare. barbaro
dell'albero. crescenzio, 1-36: con una cima lega l'antenna, e con
lega l'antenna, e con l'altra una taglia per dove passano le vette da
ghinea. a. verri, 2-i-196: una ghinea è lo stesso che un luigi
là trapuntata di pel gattino, ci teneva una parrucca e su questa una ciuccia di
ci teneva una parrucca e su questa una ciuccia di ghinea. 3.
sarrocchino di lana e le anche in una gonna di ghineone celeste.
tutto agghindato (e vi è connessa una notazione famil. e scherz.)
: l'oggetto della loro curiosità era una donna grossa e sfatta, tinta e in
iii-25-211: la parola stampata è sempre una bugia in ghingheri. tecchi, 11-101:
bugia in ghingheri. tecchi, 11-101: una di queste trattorie tutte in ghingheri e
straordinario, ma per un romano è una festa di famiglia che non ci s'ha
. gocciola. straparola, 6-4: una giocciola non si vide a terra cadere
], 344: dico che non cade una giocciola più o una meno d'acqua
che non cade una giocciola più o una meno d'acqua sopra la terra che si
, 331: di lì uscì fuori una schiera di venti o trenta rosticcieri,
un viale del bosco, intorno a una lunghissima tavola,... tutti colla
ch'è più impronto e più ghiotto d'una mosca. bembo, 9-2-51: né
e tacito di cucchiai, come fosse una cerimonia solenne. donna mita margarone,
schifo, che farà con tanta diligenzia una scodella di bramangieri, che tutto vi
reca innanzi, ed eccoti cadervi drento una mosca. egli è schifo e non mangia
aretino, iii-10: ecco un ghiotto compra una starna, non per amor che gli
goldoni, iv-54: -avete però fatta una buona colazione... in verità
ritornare alla sua città, per mangiare una pietanza locale, ma non ebbe neanche
i fagiuoli]... per una famiglia d'amici miei che ne sono ghiotti
gli fosse familiare. tuttavia mi dimostrava una qualche ammirazione per non conoscere pur tra
-insaziabile, inestinguibile, sfrenato (una passione, la lussuria).
; saporito, prelibato (un cibo, una bevanda). folgore da san
e... ogni giorno fanno una tavola molto ghiotta. barilli, 1-95
, 4-87: quel baciar la terra è una ghiotta cosa, cioè por bocca all'
9-481: l'argento e l'or sono una cosa ghiotta. marino, i-307:
-che desta curiosità, interesse (una notizia, un libro, ecc.
a bere un amico, per dirgli una cosa ghiotta, gli dice di trovarsi un
primizie. -voluttuoso, provocante (una donna, la sua bellezza).
: viene ogni dì per attignere acqua una vergine, ch'è una bella cosa.
per attignere acqua una vergine, ch'è una bella cosa. 10 non ricordo d'
è vaghetta », quando parliamo d'una che ha un certo lascivetto, e un
, grassa) allegria, vivace (una risata). boine, i-121:
poco radere, che non ne viverebbe una mosca! l. salviati, 20-101:
.. un certo viso ghiotto più che una certa onestà feminile, per questo egli
incontrare. sacchetti, 33-65: così una pensa il ghiotto, un'altra il
giunta costei; sì ch'e'ne pensa una il ghiotto, e un'altra il
te calpestra ch'avrai sotto: / l'una si pensa l'osto e l'altra
altra il iotto. machiavelli, 674: una ne pensa il ghiotto, e l'
delicati; che manifesta spiccata predilezione per una vivanda (ed è seguito in questo
dante. de marchi, i-796: era una buffon- cella, ghiottona, con poca
, 1-918: i stracciaruoli ghiottoni comprano una veste d'ormisino o di raso
avvezzo e ghiottone s'era sviato dietro una fante. -scherz. come epiteto affettuoso
a. f. doni, 4-35: una spelonca, nella quale vi stavano..
stavano... un lupo, una volpe e un corvo, vedete che fratellanza
di vederle le ghiot- toncelle tutte in una frotta andar a caccia per le vicine
alberti, 334: vuoisi fugire quanto una pestilenzia ogni uso e dimestichezza di simili
o bruno (con fasce grigie laterali e una macchia sul muso), particolarmente folto
ghiottoneria arrivano bene spesso a fare atterrare una pianta di tanto frutto per mangiarsi in
: il topolino viaggiò con lui nascosto in una tasca ed ora diverte gli amici che
ha portato via e nascosta in tasca una piccola merenda, o una ghiottoneria dolce
in tasca una piccola merenda, o una ghiottoneria dolce, che vuol gustare e
ei ti dà, togli, et usa una arte sì bella che egli non possa