flagellato dai venti. -colpito da una grave sciagura, da una calamità (
-colpito da una grave sciagura, da una calamità (un luogo, una regione
da una calamità (un luogo, una regione, ecc.). verdinois
: vi è anche il giudizio di una serpentina, acre, sterile poetessa,
flagellata dal desiderio... è una disperazione attraente come la vita. comisso
(un vizio, un costume, una persona). - anche sostant.
flagellatore delle raccolte pensava di mettere insieme una raccolta di rime bernesche d'autori viventi
primo pezzo rappresentata..., da una parte la flagellazione, da un'altra
ix-1055: ancora ce odi'strillare / una setta de anime taupinelle, / che
panni, igniu- danato il legarono a una colonna, e co'flagelli tutto il
e che porta, come si diceva una volta, al trionfo del più adatto
, 43-32: signor, qui presso una città difende / il po fra minacciose e
al collo non avrai, / ma una di ferro ai piedi. 10
-anche: essere un disastro, essere una rovina. lippi, 1-45:
distruggere; combinare un disastro; fare una strage, una carneficina. - anche
un disastro; fare una strage, una carneficina. - anche scherz. pulci
i-184: nel predetto monte di nitria vidi una grande chiesa, nella quale sono tre
, in ciascuno de'quali ci è una scuriada durissima che si chiama flagra,
che si chiama flagra, con l'una delle quali si battono i monaci quando
vedendo le vostre magnificenzie a prova l'una de l'altra flagranti al piacevole rasonare,
la questione se il romanzo storico fosse una forma letteraria accettabile. io avevo dato
on. rattazzi. moravia, i-103: una di quelle ingiustizie flagranti e incomprensibili che
potessi alcun che costì sia, ma una flagranzia d'una inestimabile fede che alla
che costì sia, ma una flagranzia d'una inestimabile fede che alla nostra comunità portate
vedendo le vostre magnificenzie a prova l'una de l'altra flagranti al piacevole rasonare,
lomazzi, 249: la civetta d'una lupa flagra / si ricoperse sotto a
che si effettua mediante il calore di una fiamma. = deriv. dal fr
gastron. far bruciare direttamente alla fiamma una pietanza o un dolce dopo avervi versato
. stor. spada da duello con una lunga lama a sezione triangolare o quadrangolare,
d'armati dell'esercito turco riuniti sotto una stessa insegna. sanudo, iii-897
. appunto dalle fiandre deve essere venuta una furia simile? o che non sia forse
sacerdote, nella roma antica, di una singola divinità, dalla quale prendeva il
copricapo particolare fatto tutto di pelle di una vittima bianca sacrificata a giove, sormontato
cioè teologica veritade, in forma d'una donna vestita di colore flammineo, e
testa uno velo, e sopr'esso una grillanda d'ulivo. = voce
simili si gualciscono, cioè loro si dà una mezza sodatura. zanella, vi-745:
fastidio fisico, come quando mi metto una flanella nuova, che mal cede e troppo
rifatto sul gallese gwlanen (nome d'una stoffa di lana), da gwldn
locuz. fare flanella: andare in una casa di tolleranza soltanto per curiosare,
sec. xiii nella forma flaon: * una specie di focaccia'), di origine
producono da contraria causa, essendo l'una il freddo del flato e l'altra
iii-3-238: voi non vi levate con una gravezza di testa la mattina, come
la formazione e remissione di gas (una malattia). a. cocchi,
maleodorante. d'annunzio, ii-310: una inattesa bellezza / balenar talor mi parve
. flatulènza, sf. presenza di una grande quantità di gas nell'addome o
gambini, 7-125: era in preda a una ripresa di flatulenze. 2
povera donna, si sentì venir su come una flatulenza di buon cuore, che lo
marchiani, sdrucciola sugli avverbi... una mezza pagina, una pagina di questa
... una mezza pagina, una pagina di questa flatulenza: che strazio
che il male di quel padre fosse una febbre occasionale, originata dalla cavata d'
medie. ant. che si manifesta con una formazione eccessiva di gas nell'intestino o
gas nell'intestino o nell'addome (una malattia). a. cocchi,
dolce, melodioso (un suono, una nota musicale, il timbro della voce)
mellifuo (per lo più riferito a una voce maschile). -suono flautato, nota
, 155: finalmente il burattino, con una vocina melliflua e flautata, disse al
, disse al suo compagno: -levami una curiosità. ojetti, i-760: gittava piccoli
solo attraversato, a intervalli precisi, da una lunga nota flautata, un gorgheggio più
nel flautato lamento di tristano c'è una compostezza che non ha più niente a
luciano], iii-3-273: evvi poi una gran moltitudine di persone addette al culto
, 405: sul tappeto, fra una suonatrice nubiana e un flautista arabo,
essa, flautizzando, pareva in faccia una larva o vero una befana.
, pareva in faccia una larva o vero una befana. 2. eseguire un
applicando le labbra alle successive imboccature, una scala di toni. d'annunzio
: esalar parea dal verde suolo / una canzone antica, / che avea del flauto
occhia, 44: la sua voce aveva una soave musicalità: era calda e modulata
, un clarino, un basso, una cornetta e un tamburo. 5.
, avendola considerata sempre, più che una sorella una figliola. alvaro, 12-86:
considerata sempre, più che una sorella una figliola. alvaro, 12-86: era geloso
ancora nel nucleo divisionale, ognuno rappresentava una potenza quasi autonoma, spesso gelosa e concorrente
autonoma, spesso gelosa e concorrente l'una dell'altra. -ant. diffidente
essendo troppi i risichi che può correre una lettera di qui a roma. lanzi
pretesa di ficcarci il naso - meglio una nidiata di nipoti dal cielo. baldini,
avere diritto a un dominio incondizionato su una persona o su tutte le sue prestazioni.
teatri di napoli. bocchelli, 13-113: una difficoltà era stata... di
, dirige, che so io? una contadinotta di là; e ha per questa
là; e ha per questa creatura una carità, una carità... non
ha per questa creatura una carità, una carità... non dico pelosa,
... non dico pelosa, ma una carità molto gelosa, sospettosa permalosa.
sta sulle sue; vi si intuisce una vita familiare molto chiusa e gelosa.
parte più intima dell'animo umano (una confidenza, un segreto). dossi
, accorgimenti particolari (un compito, una carica, un'opera); che
più gelosi porta egli stesso il mangiare una volta al giorno. de marchi,
di un compito, la sorveglianza di una persona, la difesa di uno stato
di que'giovani, alle cui mani una volta sarà commessa la gelosa
e di delicatezza, suppliva il babbo con una continua e gelosa vigilanza. b.
vigilanza all'intemo; ricensurati i libri già una volta censurati purgati e ripurgati i gabinetti
lettura. -mantenuto con cura (una consuetudine, un costume).
, a ogni variazione; fragile (una materia, una sostanza) che richiede
variazione; fragile (una materia, una sostanza) che richiede estrema cautela e
trattazione, che richiede profonda competenza (una materia, un argomento).
non fa la santa lucia, essendo l'una più salda in mare e più reggente
. anguillara, 4-145: quando l'una e l'altra alma si svelse, /
, livida di moviglioni e di guidareschi come una cestella di gelsemore; e questa è
meridionali e del messico, costituita da una polvere giallo-bruna, insolubile in acqua,
pagina inferiore; il secondo, che costituisce una specie più rustica, ha statura inferiore
stilo e due stimmi; il frutto è una bacca con guscio coriaceo e con un
durante, 2-201: è il gelsimino una pianta molto a proposito per convestire ne
in terra, con le spalle appoggiate a una siepe di gelsomini. pascoli, 22
santificate le delizie e aperta al paradiso una strada di rose e gelsomini.
che sedevano solitari, con in mano una margherita o un gelsomino d'arabia.
varietà dei colori di questo fiore. fa una gran radice, la quale, tagliandola
faldella, iii-113: si conosceva che era una bellezza fragile,... una
una bellezza fragile,... una bellezza lattea e gelsomina. = la
sono tre giornate da dieci leghe l'una, e le dividono in questo modo
modo. fanno quattro geme, ch'è una giornata di mare sporco lungo la costa
: che tuba (un colombo, una tortora). l. adimari,
e smorza i suoni nel silenzio con una gemebonda malinconia che pare un'eco della
ha avuto un parto gemellare (una donna o la femmina di un animale
sesso diverso e non esiste tra loro una somiglianza maggiore di quella che esiste tra
due torri gemelle, e hanno entrambi una chiesa l'uguale architettura e con uguale
: l'avarizia..., in una femmina disonesta e disonorata, suol esser
disonorata, suol esser uterina gemella di una lascivia esecranda. cesarotti, i-95:
, quando la lingua nostra ci presenta una folla di termini equivalenti di senso,
nella testata opposta di ciascun gemello è una ripiegatura a squadra, nello stesso piano;
a coppia, e fatti insieme in una medesima costruzione a un corpo. non bastando
i-606: nel vederlo ora giacer sopra una mangiatoia, nudo, gelato, gemente,
gementi per insopportabili sofferenze invocano... una mano patema che li soccorra.
. -in partic.: tubante (una tortora, un colombo). d
qui un nido di loto affisso ad una trave? salvini, 16-53: e le
-che emette un suono o diffonde una melodia lamentosa (uno strumento musicale)
sordamente. moravia, i-274: con una lamentosità smaniosa e amara, la ragazza
petrarca, 128-41: or dentro ad una gabbia / fiere selvagge e mansuete gregge
oscura e strema / aspidi sono d'una e d'altra spezia, / dispari in
detrimento; scapitare (la fama, una virtù, ecc.). cecco
che geme. broggia, 167: una professione, qual è quella de'farmaceutici,
4. stridere, cigolare (una porta, una ruota, ecc.)
. stridere, cigolare (una porta, una ruota, ecc.); scricchiolare
mirar... / le foglie ad una ad una distaccarsi / e gemer sotto
.. / le foglie ad una ad una distaccarsi / e gemer sotto il piè
(e per lo più vi è connessa una notazione spreg. 0 scherz.)
a quanti scrittori, che più d'una volta hanno fatto gemer i torchi, si
che in ciò io vi risponda pur una sillaba per le rime,...
, all'orlo dei burroni, / una fredda ombra, che gemè di mesti
un rumore simile a un soffio (una fiamma). verga, 2-70:
strepito perenne / geme tra il caprifoglio una fontana. d'annunzio, v-2-29:
fontana. d'annunzio, v-2-29: una fontanella geme in un andito. -sfrigolare
. -emettere un suono, diffondere una melodia lamentosa, patetica (uno strumento
-diffondersi cupamente (un suono, una voce). cesarotti, ii-31:
); filtrare da un recipiente, da una roccia, da una parete, dal
recipiente, da una roccia, da una parete, dal terreno. dante,
., 11 (196): in una botte vecchia e mal cerchiata,
. dagli angoli della boccuccia le geme una goccia di latte, tanto abbondante sgorga
-trasudare, suppurare (un umore, una secrezione animale). i.
ricria. a. cocchi, 4-2-116: una rilassazione degli orifizi dei minimi vasi esalanti
recipiente); secernere un umore, una suppurazione (il corpo, una piaga
, una suppurazione (il corpo, una piaga), sudare. dante,
pascoli, 38: la madonna, con una mano al cuore, / geme:
mano al cuore, / geme: una mamma, figlio mio, che muore!
scricchiola). aleardi, vi-511: una perenne / elegia di lamenti e di
vecchio, salvo la testa, abbia una fessura che geme lagrime. cicognani, 1-251
1219: la nebbia gemica, tira una buffa / ch'empie di foglie stridule il
, / perché, se mai gli gàmica una botte, / la fermo col coperchio
: [schiavi e turcomanni] voleano una anaffa di ducati 50 per uno per semechia
frugoni, i-266: sentii non lungi una voce acuta, che venia dall'eco in
fonet. ripetere e prolungare nella pronuncia una consonante o raddoppiarla nella scrittura.
e non geminare questa lettera io darò una regola infallibile. 3. accoppiare
, un leone come il vico e una pecora come il batteux. -produrre un
due strofe della stessa struttura metrica (una strofe doppia). carducci, iii-16-264
di quattro versi collegate fra loro per una rima baritona e una ossitona (piana e
fra loro per una rima baritona e una ossitona (piana e tronca) combacianti
. fonet. raddoppiamento o prolungamento di una consonante nella pronuncia o ripetizione nella scrittura
. figura retorica consistente nella ripetizione di una parola o di un gruppo di parole
fiume / gitta la donna, ove una reggia all'arti, / su doriensi gemine
facoltà d'appetire, gemina insieme ed una. gozzano, mi: mirabile è la
ordinanza. -che ha due anse (una coppa). pindemonte, 3-85:
, miagolando in rispondere come suol far una gatta che va in fregra di gennaio.
linati, xii-175: ecco che ad una mossa irriflessiva,... il
un liquido (dal terreno, da una parete rocciosa, da un muro);
: egli spinse al trotto caracalla su una zona d'arenaria sfarinata dai gemitivi.
che lascia filtrare acqua (un terreno, una parete rocciosa, ecc.)
cigolio (di un mobile, di una porta, di ferraglie, ecc.)
/ in un gemito d'arpa, in una nota / che da femminea gola /
chiesa. deledda, iv-639: in lontananza una fisarmonica riempiva la sera coi suoi gemiti
considerato sì pernicioso, non sia appunto una delle cagioni per cui ella dà maggior frutto
di gemme. baldini, 3-297: una di quelle proiezioni documentarie che ci fanno
(in quanto in genere reca incastonata una pietra preziosa). dante, purg
: scritte adunque tutte queste cose / in una carta, per ordin piegolla, /
gordino abbassò gli occhi a terra e vide una gemma in 4. biol.
suo monile ella si sciolse, / ch'una crocetta avea ricca di gemme. tasso
. fra giordano, 1-202: l'una si è la sicurtà, ché mangia
non teme di veleno; questa è una gemma, che se la potesse avere il
siena, ii-50: la verginità è una gemma preziosa; la verginità è uno tesoro
rimetteva la guerra del popolo in procura d'una corte, e dava in paga al
bosco gemmante. papini, 28-267: una gemmante primavera del mezzodì.
. fresco, originale (uno stile, una parola, ecc.).
. mandare fuori gemme, germogliare (una pianta). crescenzi volgar.,
. gioberti, 1-iv-267: l'antichità è una pianta generosa e perenne, che gemma
. che ha prodotto la gemma (una pianta). palladio volgar.,
anelli. tasso, 2-93: ebbe argante una spada; e 'l fabro egregio /
., i- 140: l'una [delle grazie] tosto alla madre col
-adorno di monili, di gioielli (una persona). alberti, ii-72:
di gemme o di perle polverizzate (una medicina). buonarroti il giovane,
3. geogr. formazione a una certa distanza da un centro abitato originario
di dio nel gemmeo / pallore d'una femina. faldella, iii-103: a
produce gemme, cosparso di gemme (una pianta). 0. targioni
, e dicesi specialmente delle piante e di una qualità di zoofiti. = voce
roma antica, scala che conduceva a una rupe sopra il tevere, da cui si
): di etimo incerto. per una congettura etimologica, cfr. festo, 84-10
), agg. pronunciato gemendo (una parola, un'espressione). dossi
villose gene. giusti, 2-147: diffusa una serena / mestizia arde per gli occhi
integri,... dui fasani, una gena, dui drogne,..
). progenitore, capostipite (di una stirpe, di una nazione).
capostipite (di una stirpe, di una nazione). 2. stor
tolti alle lor guardie e liberati da una grossa banda di popolo. botta,
. d'azeglio, 1-549: uscendo una mattina dalla mia camera in locanda, trovai
d'avere la poco grata sorpresa d'una sua visita, e forse d'una passeggiata
d'una sua visita, e forse d'una passeggiata in sua compagnia. arila,
gendarme: organizzazione statale diretta unicamente a una rigida e decisa difesa dell'ordine pubblico
pubblico e delle leggi vigenti, mediante una pronta repressione di ogni tentativo tendente a
del paese, e v'era una piazzetta colla chiesa, il municipio,
concreto: la serie dei discendenti di una persona. alberti, 261:
vanità. carducci, iii-14-61: sarebbe stata una sforziade o una borsiade di più
: sarebbe stata una sforziade o una borsiade di più, un di quei poemi
genealogico l'origine e la discendenza di una persona, di una famiglia. tommaseo
la discendenza di una persona, di una famiglia. tommaseo [s. v
tratta dell'origine e della discendenza di una famiglia, di una stirpe (e
della discendenza di una famiglia, di una stirpe (e nell'antichità classica anche
degli dei) o degli ascendenti di una persona. varchi, v-179: chi
. domenichi, 2-135: per farsi una veste di velluto, aveva venduto un
. g. raimondi, 1-28: una genealogia di umiliazioni, di odi,
che è proprio della genealogia o di una genealogia. salvini, 39-iii-55
genealogia. salvini, 39-iii-55: una lettera a messer gualtieri bacci, riferita
i riproduttori dei due sessi appartenenti a una razza specifica e sono indicate le principali
). chi studia la discendenza di una famiglia o di una stirpe e prepara
studia la discendenza di una famiglia o di una stirpe e prepara la serie dei discendenti
capostipite (e talvolta vi è connessa una notazione ironica). f
genealogizzare, tr. letter. stabilire una genealogia. -per estens.: stabilire
genealogia. -per estens.: stabilire una successione ordinata di elementi, di fatti
sua natura, dipende dall'azione di una causa efficiente che lo faccia passare dal
. superiore generale di un ordine o di una congregazione religiosa femminile. tommaseo [
supremo (di un esercito, anche di una flotta). - anche: il
superiora generale di un ordine o di una congregazione religiosa. considerazioni sulle stimmate
conv., ii-x-7: larghezza è una speziale, e non generale, cortesia!
di febbraio, fu per tutta italia una generale corruzione di febbre mossa per il
che questa pace generale non termini in una generai guerra. milizia, ii-214:
musoneria generale, i convitati, con una scusa o con un'altra, andarono
; che riguarda l'intero ambito di una disciplina. romagnosi, 18-276: il
... sapeva a tempo trattere una conversazione. b. croce, i-2-327:
croce, i-2-327: non v'ha una filosofia generale innanzi o dopo o accanto
stessa popolazione a un combattimento o a una guerra) o di tutti coloro che
di centomila uomeni, o è signore d'una grande oste generale, questi hanno tavola
bosco, co'suoi più confidenti ad una generalissima caccia, fatta da lui molti
con vantaggio. de sanctis, i-53: una rivoluzione sì generale, una rivoluzione europea
i-53: una rivoluzione sì generale, una rivoluzione europea non l'hanno fatta le
, 2-168: al primo colpo seguì una sparatoria generale; le finestre del piccolo mulino
quale [barbara età] a guisa d'una generai costellazione impresse la sua barbarie in
tempo. 3. che concerne una cosa nel suo complesso, senza scendere
briga. machiavelli, 1-iii-11: dimostrarli una buona nostra disposizione, ma con termini
, 18-223: supposta 1'esistenza di una legge nel senso il più generale possibile,
, si suppone essenzialmente l'esistenza di una forza superiore. bontempelli, 7-121: un
carteggio? di nient'altro che d'una introduzione di carattere generale, integrata se mai
-che comanda un intero impianto (una leva, un interruttore, ecc.
. come attributo di un titolo o di una carica, a indicare il grado più
, l'ammini- stratore generale fece disporre una gran tavola coperta da un antico tappeto
, nel quale s'ebbe da quella una fine generalissima di tutto
lucida. ne voglio approfittare per fare una pulizia generale. 8.
fatelo cuocere [il riso] in una picciola marmitta con metà consommé e metà
sulla contro- voglia religiosa, come d'una sequela di disgrazie imputabili alla generale cattiveria
quadri separati e portatili, ma sopra una tela generale. 10. che colpisce
la malattia... si limitava a una debolezza generale, a qualche forte mal
bonichi, 128: tutti sem d'una massa, / e l'uno all'altro
i generali. nievo, 4-155: deducete una generale dal mio esempio -regolate dietro quella
. parini, 576: lodando in particolare una plebea, avete voluto esaltar maggiormente il
aspetto complessivo di un problema, di una situazione; generalità. machiavelli, 1-iii-392
coloro che, dimandati o richiesti d'una qualche cosa, rispondono finalmente senza troppo
pensiero. machiavelli, 1-iii-827: vorremmo una volta uscire di generali. caro,
che appartiene a un genere, a una specie ', da genus -iris 4 genere
] generale dei socialisti alla testa di una seconda rivoluzione. papini, 28-70: pensa
. capo supremo di un ordine o di una congregazione religiosa. 5. caterina
marca. savonarola, 7-ii-244: era una volta san tommaso delli difimitori dell'ordine
savinio, 492: la generalessa era una signora burrosa e cinguettante, che distribuiva
. la superiora di un ordine o di una congregazione religiosa. 3. iron
1-392: è la vita degli uomini una milizia, in cui se cerchi il
universalità (di un concetto, di una sentenza, ecc.).
generale o complessivo; aspetto generale di una questione, di una situazione. cicerone
aspetto generale di una questione, di una situazione. cicerone volgar., 2-162
5-i-37: non basta che l'ambasciatore abbia una sola scorza d'una simile cognizzione,
l'ambasciatore abbia una sola scorza d'una simile cognizzione, fa di mestieri essere
bocchelli, 10-42: diceva d'avere una sola generalità filosofica: che l'uomo
: determinano la generalità dell'elocuzione ad una particolar maniera che tale o tale s'appella
alvaro, 14-22: può quindi esistere una società bisognosa o povera nella sua generalità,
i-25: la settima [cosa] narra una generalitade d'anime allato alla riva del
che solevano andare alla signoria, sotto una certa generalità commessero agli otto della pratica
tutto il regno di francia in vent'una parte, e ciascheduna si chiama generalità.
: la forinola italiana, generalizzata da una nazione all'associazione delle nazioni, dichiara fondamento
associazione delle nazioni, dichiara fondamento d'una teoria nella vita: « dio è dio
che dà luogo a un termine o a una proposizione generale (secondo la logica classica
. 2. matem. generalizzazione di una proposizione: operazione che consiste nel trovare
proposizione: operazione che consiste nel trovare una seconda proposizione che contiene la prima come
: morì... nella città nostra una donna, la quale mosse a compassione
approvata. de sanctis, ii-87: quando una dottrina è penetrata in tutte le classi
la lingua, e più rode e uccide una mala lingua che venti lupi e leoni
generalmente parlando, altro non è che una luce. baretti, 1-306: sai tu
l'esercito eletto presidente di una repubblica. papini, 35-224:
in alcune scuole si tien per certo che una cosa men nobile non possa generarne una
una cosa men nobile non possa generarne una più nobile della generante. prati,
il figliuolo il quale tu uccidesti era una possessione tua e mia, che noi due
, come era uno mastino, in una femina razionale. s. degli
cardarelli, 1-130: io nacqui da una donna che... / soleva in
donne feconde, non vedendosene né pur una, in età atta a generare,
2-29: suo padre lo aveva generato da una che non era sua moglie, e
estens. dare i natali a qualcuno (una patria, una nazione, un territorio
natali a qualcuno (una patria, una nazione, un territorio). giamboni
destrier, ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo; / simile
possiamo, dico, considerare in dio una doppia fecondità...: fecondità di
, 105: fa [il bitume] una presa molto dura e tenace che diffende
mostri dell'etere, e per via di una facoltà animale venivano a generarsi, diceva
, iii-41: provando e argomentando crearono una scienza nuova de'movimenti celesti, del
dal quale dopo il disfiorire si genera una testa tonda come una mela overo come
il disfiorire si genera una testa tonda come una mela overo come un capo di papavero
baldini, 6-56: il parnaso è piuttosto una vasta regione collinosa,...
. spuntare. garzoni, i-239: una certa sorta di carta... si
certi piccioli alberi detti papiri, che è una sorte di giunchi che si generano nelle
e genera il pel suo / per l'una parte, e da l'altra il
congiunte insieme le cinque barche gienerano tantosto una grande nave. crescenzi volgar.,
fende, generando parecchie isolette, delle quali una, maggiore nel mezo, è vestita
alcune scuole si tien per certo che una cosa men nobile non possa generarne una più
una cosa men nobile non possa generarne una più nobile della generante. baruffaldi,
dante, conv., iv-x-8: quando una cosa si genera da un'altra,
acqua medesima, si genera in essa una certa spuma. onofri, 11-106: la
); provocare un fenomeno meteorologico, una perturbazione atmosferica, una particolare condizione
fenomeno meteorologico, una perturbazione atmosferica, una particolare condizione climatica. fra giordano
: conviensi aprire l'uomo quasi com'una rosa che più chiusa stare non puote,
può generare da un momento all'altro una cortina di nubi tempestose. landolfi, 3-232
nel volto, come se fosse d'una materia differente: onice su basalto nero
genera un vero appetito. -causare una malattia; trasmettere un'infezione, un
barbaramente, e così tra lingue tanto diverse una nuova si generasse. -inventare
un regime politico, ima religione, una scuola artistica o letteraria, ecc.
a volere che la guardia civica fosse una cosa a garbo fino dal nascere,
fu un giocondo dissipatore; e generarono tutta una figliuolanza poetica e dissipata insieme. b
mente un'idea, un'opinione, una convinzione (e anche un errore);
errore); proporre un problema, una questione; far nascere malintesi, equivoci
l'intreccio nasce da un fratello e una sorella similissimi di figura, che, vestiti
violento, il dubbio prima, e poi una specie di ossessionata certezza? -intr
de tristezza non può pena generare in una anima beata, cusì alcuna generazione de
de letizia non può generare gaudio in una anima perduta. firenzuola, 53:
voci vive. levi, i-39: una speranza, una fiducia assoluta era in loro
levi, i-39: una speranza, una fiducia assoluta era in loro. mi
, solcata dagli anni, raccolta in una tristezza austera, soggetta alla legge del
di un fatto, il verificarsi di una circostanza, il compiersi di un'azione.
secondi per mezzo della moltiplicazione, producono una certa figura o quantità. -intr.
procreazione; fecondo, prolifico (una persona, un animale).
alvaro, 7-77: si trattava di una serie di ricette alimentari di roba introvabile
chinano e soggiacciono quasi alla stanchezza di una fatica grande e gioconda. 3.
di carnale, qualcosa che somiglia a una violenza carnale, un misto d'atrocità
il più grande / profeta generato da una donna, / il precursore, che
ammaestrato, educato, poi egli si fa una famiglia nuova; e tramanda ai generati
d'umore. d'annunzio, v-2-207: una cagnolina che mi sembra generata dal cane
fabule, il quale, abitando in una spelonca, cacciava i leoni e mangia-
generata dalla lontana e invisibile campagna, una massa vaporosa, grigiastra e fitta,
suggerito alla mente (un concetto, una verità, anche un errore).
racconto di edith; il sospetto di una trama disonesta. pea, 7-54: il
negli occhi, mentre mi riposo, una forma generata, dal movimento lento che
alla giovane non rimane altro rifugio che una ferma protesta di avversione generata dal sapere
i greci ed ossian consiste principalmente in una malinconia generata dalle disgrazie particolari, e
: la sua giovinezza era stata malinconica. una malinconia generata dalla certezza deirinutilità di vivere
determinato, favorito (un fatto, una circostanza, ecc.). tasso
della crusca sì trascurato, quello di una ben ordinata etimologia, per mezzo della
. scannelli, 22: dichiararono meritamente una tal virtù generatrice dopo l'altre tre sopra
generazione abbisogna di due cose: l'una delle quali è la materia di che
annunzio, v-2-771: la trascrivo [una prosa] perché forse è la sorda
6. matem. che dà origine a una nuova quantità o a una nuova figura
origine a una nuova quantità o a una nuova figura; che la produce come
uguale al numero dato. -generatrice di una superficie o di una varietà rigata: ciascuna
. -generatrice di una superficie o di una varietà rigata: ciascuna delle infinite rette
superficie o solido; punto generatrice d'una linea; linea generatrice d'una superficie
d'una linea; linea generatrice d'una superficie; superficie generatrice d'un solido
e cataloghi dedicati alle misure generatrici di una sedia, di una scrivania, di
alle misure generatrici di una sedia, di una scrivania, di un armadio.
oggetto, e ne desterà nello spirito una qualche immagine. monti, iv-275: terminato
lavoro, resta... quello di una ben ordinata etimologia, per mezzo della
immaginaria che congiunge le foglie contigue descrivendo una spirale sulla superficie del fusto.
a produrre energia (un apparecchio, una macchina; ed è usato per lo
e di pressione tali da poter alimentare una turbina a gas. -generatore di vapore
alternatore che, comandato a mano con una manovella, sviluppa tensioni di qualche decina
tramanda in molti luoghi certi tumori di una quasi erba rosa. redi, 16-iii-235:
a microscopio, il cestoni viene elaborando una dottrina degli infusori e degli spermatozoi. ha
dei sessi,... ci colpisce una specie di sacro terrore.
cavalleresco, sorriso dalle grazie, di una freschezza eterna. negri, 2-446:
degli dèi... ne dia una cronologia ragionata della storia poetica degli dèi
gloria insieme iguale, in essenzia d'una insieme sustanzia, per generazione insieme
dicesi generazione, onde il verbo, ossia una seconda persona nello stesso atto, e
delle sue generazioni, imperò che non pure una volta ma due volte il generò.
insieme dei discendenti che si trovano a una medesima distanza dal capostipite comune; grado
i procolo. piovene, 3-56: una famiglia di provincia non nobile, arricchita
non sentite ne'cuori, vengono trasmesse da una generazione all'altra, nel più elementare
spazio di tempo che approssimatamente intercorre da una generazione a quella successiva (e oggi
: alcuna volta, il fiorimento istantaneo d'una favella, fu veduto emergere da un
o tre generazioni, si arriva ad avere una fortuna. levi, 1-26: egli
egli non era che l'ultimo anello di una catena di odi che risalivano per le
la stessa età o che svolgono contemporaneamente una medesima attività; tutti gli uomini che
le intere generazioni altro non sono che una fronda che spinta dal vento galleggia ne'flutti
ella così peggiorata non può non produrre una generazione peggior di sé. cattaneo,
: egli era vecchio, aveva trascorsa una vita selvaggia; io ero quasi ancora un
: le grandi fioriture sono precedute da una generazione d'intensi traduttori (neo- teroi
gioia, con cui da ciascuno si risente una poesia come se fosse opera propria,
generazione, non saper parlare più che una lingua. -generazione umana: genere
di pietà, e presentemente covile di una trista generazione di femmine, che de'
3-97: vennero [i magi] sopra una generazione di camelli che corrono il dì
sparso, soffogato, in mezzo a una nuova, varia o fitta generazione,
, tenore (di un'operazione, di una situazione); distinzione, varietà,
e criasi di nobili metalli, / d'una generazione di cristalli. ricciardo da cortona
e gionger vizii a vizii de l'una e l'altra generazione, con violenza
a seconda che riguardi la sostanza oppure una o più qualità (contrario di corruzione
generazione diversa. intra due maschi, overo una forinola: -astraete dall'individuo, rimane la
destini! che due persone d'una generazione debito d'amore non si possono
16. matèm. modo col quale da una quantità deriva un'altra quantità, da
quantità deriva un'altra quantità, da una forma geometrica una o più altre forme
altra quantità, da una forma geometrica una o più altre forme geometriche. galileo
o generazioncelluccia di stoppa, ricoperta d'una mano di gesso tinta a color di ferro
nel pensiero e nella realtà, a una gerarchia di classi, di estensione crescente
, nella quale ognuna è compresa in una determinata specie (come, rispettivamente,
-genere prossimo: quello immediatamente successivo a una classe più ampia (così per es.
per avere certa cognizion dell'essenza di una cosa con- vien sapere in ch'ella
sua differenza. ma il genere di una cosa non si può conoscere, se non
, che sono (le quali con una sola voce si chiamano ente) sono
del genere: consiste nell'attribuire a una cosa, in specie, quello che appartiene
'. questo consiste nell'attribuire ad una cosa in 'ispecie 'quello che
concetto astratto relativo, rispettivamente, a una sostanza o a uno dei suoi accidenti
rosmini, xxii-127: se lo spirito prende una specie astratta sostanziale e restringe la sua
astratta sostanziale e restringe la sua attenzione a una parte di essa, tralasciando le altre
, essendo tutto l'uman genere d'una forma, de i medesimi umori e delle
sé le mani, ed il ventilarne una dozzina in presenza del genere donnesco,
« davizzo » non comprende se no una parte, cioè un uomo di quella
le leggi sue, veramente vi trova una certa generale uniformità, ma ne'generi così
smanie, e potrei forse dire una specie di vergogna di ciò che riconoscevo
vergogna di ciò che riconoscevo come una colpa del nostro verso il genere delle piante
mi davano un orgasmo di fuggire, una impazienza, che mi muoveva la
qualche anno sarà in grado di scrivere una bella orazione di genere dimostrativo per la
commozione, ma parlato. -ramo di una scienza, parte di una trattazione;
-ramo di una scienza, parte di una trattazione; argomento. latini,
magalotti, 24-3: mi sento da scrivervi una lettera a grottesche, la più bizzarra
i-255: fui... autore d'una
vi si rifletta e non dia al sentimento una sua determinata individualità. baldini, i-382
genere strumentale, vocale, i-56: una sola forma pei nomi sostantivi distinti solo
nomi sostantivi distinti solo nel genere, una per gli adiettivi, ed una per i
genere, una per gli adiettivi, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua
nella nomenclatura del linguaggio,... una separazione così netta tra genere e genere
cui la vide dante [firenze] fu una città di vie strette, di case-fortezze
bensì confonderà tutte le corde di essi in una sola canzonetta a capriccio. g.
pur formalmente espresso, non corrisponde a una distinzione naturale (come nella nomenclatura
è il titolo, altra la realtà di una pittura. e. cecchi, 9-30
si compie un'azione, si determina una circostanza. latini, rettor.,
è necessario: perché quelle genti d'una semplice morte non si spaventano. cesarotti,
arila, 1-173: per significare che una tal persona è di qualità da non potersi
iv-174: sarebbe allora definibilissima: « una donna che recita anche fuori della scena
i-581: lo aver fiorenza prodotto in una medesima età filippo, donato, lorenzo
confraternita di qualunque genere fosse, era una specie di simbolo iniziatico. -di
un municipio d'uomini geniali, vi posero una contribuzione di un mezzo milione di scudi
13. matem. genere di una curva algebrica: numero intero collegato a
. alfieri, v-1-728: io mi sentiva una somma naturale avversione per i francesi in
i-288: quindi osservare quanto sia difficile una buona traduzione in genere di bella letteratura
poi, aveva la stessa competenza che ha una balia ad allattare e governare il bambino
, le quali fanno esser differente l'una cosa dall'altra di sustanza, alcuno se
nato (un vocabolo, un significato, una definizione). - anche: indeterminato
tasso, n-ii-43: non si dee raccoglier una diffinizione ch'abbia due generi, ma
8-151: quelli che non sanno perfettamente una lingua, in cambio d'appellare un
prese a rispondere era (per darne una designazione sommaria e generica) dell'ufficio
; difettosi alfine quei che derivano da una particolarità accidentale e indifferente,..
e indifferente,... da una qualità comune e generica. gioia, i-i-
. serra, i-362: c'è una tendenza generica, sentita da ciascuno come una
una tendenza generica, sentita da ciascuno come una esigenza morale della vita moderna, verso
, e ogni mattina è un'avventura e una promessa. pratolini, 4-65: i
un generico rancore, incapace di premeditare una linea di condotta, di formulare un pensiero
condotta, di formulare un pensiero o una immagine. -sostant. b.
(un pensiero, un'impressione, una nozione); convenzionale (uno scritto
); convenzionale (uno scritto, una lingua, un discorso). galileo
e ad altri, lezioso e generico: una piccola menda in una celeste poesia.
e generico: una piccola menda in una celeste poesia. e. cecchi, 8-87
, nei significati nativi, stanno sotto una nebbiosa melodia di concetti generici, passivamente
tocco e generico del suo sguardo sono una qualità non estrinseca, ma formale di
estraneo ed ignoto, sul generico letto di una locanda, vecchi e imbruttiti senza lasciare
non richiede specializzazione (un mestiere, una professione, un incarico); fornito di
, un incarico); fornito di una preparazione ordinaria e comune, non qualificato,
speciali, cioè venuti al mondo con una particolarissima vocazione per un dato ramo di
: quello che esegue parti secondarie di una certa importanza, come sono quelle di
. nelle farse, deve presentarsi in una truccatura molto appariscente. carducci, iii-27-180
collo nascondendo la faccia in lacrime contro una spalla, come si vede in teatro sul
giudizio discrezionale del giudice, possono giustificare una diminuzione della pena. -obbligazione generica:
vaticano, le quali avevano finito per costituire una specie di seconda aristocrazia. pasolini,
di seconda aristocrazia. pasolini, 4-199: una grande villa, di quelle che il
sp., g (145): una parte de'quattrinelli che si trovava indosso
generosità del duca carlo, veggendolo intraprendere una guerra pericolosa contro il maggior re del
contrari, li demoliva agevolmente senza violenza con una generosità signorile ed adulta. -elevatezza
, iv-1-192: la furia nelle cose è una potestà con cui l'animo grande,
e patriottarde, era invece fornito di una certa sensibilità e generosità d'intendimento,
la vittoria o per ben figurare in una gara. 2. ant. nobiltà
malati, badassi a non lasciarmi ingannare da una malintesa generosità o dal buon cuore,
e quasi ch'è risoluto d'usarvi una generosità: vedrete. eccolo a voi.
forme. alvaro, 9-419: era una donna che ammiravo come un personaggio d'
personale in favore del bene altrui o di una nobile causa o di un ideale;
. leopardi, v-3: il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da
la vittoria o per ben figurare in una gara (un atleta, e anche un
azione, un modo di comportarsi, una parola); proprio di un animo nobile
ira tua generosa. foscolo, v-280: una bella giovane che è animata da un
poteva vivere non gli porgendo soccorso, onde una siffatta morte gli fu più generosa,
erano... dei signori magnifici che una gerarchia intellettuale innalzava e illuminava, incontro
. -anche: illustre, glorioso (una famiglia, ima stirpe, anche uno stato
1-262: discorsa è la libidine in una femmina ignota; di ciò più pochi si
... si trovarono in casa una non meno valorosa e nobile che ricca e
parte delle qualità che si convengono a una provincia nobile, generosa e bella. tasso
mantenere quieta cotesta generosa nazione, senza una guerra esterna, è stato sempre difficile
corte e le ordinò su alcuni dazii una ricca provigione per ogni anno. grazzini,
al quale panni di scorgere in lei una certa tenacità, per non dire avarizia
si notava al contrario in alessandro farnese una natura assai più pendente al generoso.
generoso: dare con larghezza; ostentare una liberalità inconsueta; fare sentire il peso
-che si concede con facilità (una donna). 5. per estens
sante e così generose, le ascoltano con una fredda insensibilità. tommaseo, 3-i-26:
si trovavano ad aver avuta da lui una generosa e disinteressata offerta di so- sostegno
, 2-15: aprì la madia prese una pagnotta, se l'appoggiò al seno soffice
un gesto generoso e largo ne tagliò una fetta che mise sulla tavola accanto alla
40-iii-347: compilò dunque tutto da sé una scrittura da presentare al re. lascio
. -in partic.: ampio (una scollatura). cattaneo, iii-1-338:
e serena erano come le parti d'una vasta macchina agraria. comisso, 12-151
g. bassani, 2-15: pioveva una luce bianca, generosa, davvero senza
-formoso. jovine, 26: una giovane si staccò dal gruppo degli astanti
, per scacciarla, la vecchia con una botta dei fianchi generosi e ballò nella piazza
fianchi generosi e ballò nella piazza con una furia elastica, che mise il fuoco nelle
terreno); fruttifero, rigoglioso (una pianta). giamboni, 8-i-181:
,... ma sono venute da una autorità non bene intesa, e da
assistevo in me medesimo alla continua genesi d'una vita superiore in cui tutte le apparenze
b. croce, ii-13-163: intendere una verità è intendere la sua genesi.
'e 1 " amorosa visione '] una parte importantissima nella genesi dei 4 trionfi
di breme, corte., iii-159: una terza classe di filosofi si applica au'
assassinio di seraievo, era per lui una cosa interessante ed estranea, gioco appassionato
papini, 8-29: avevo in casa una di quelle bibbie nere che trenta anni
viventi e della trasmissione di essi da una generazione all'altra. tecchi, 10-35:
, genesi. labriola, i-191: una tale 'erklàrung 'è la definizione
eredità biologica di un individuo, di una stirpe, di una razza; che si
un individuo, di una stirpe, di una razza; che si riferisce, che
se persona è, con gli sciàveri d'una tradi zione genetica
nozze, cioè all'arduo insorgere di una vis amorosa e genetica nei due sposi
sviluppo di idee, è un andare d'una in altra cosa senza cammino intermedio.
4- 6: il tentativo di trovare una connessione genetica tra le manifestazioni intellettuali delle
v-2-351: delle ore che seguirono ho una rimembranza assai più difficile che l'interpretazione
di essa (un componimento letterario, una festa, ecc.). - anche
centromeridionale, nella penisola iberica e in una parte dell'africa, dove vive nelle
oncia mezza di gengevero, e oncia una di cannella. garzoni, 1-545: il
durante, 2-202: il gengevo è una pianta di sua spezie, che ha le
circonda ciascun dente for mando una specie di festone che aderisce fino
della salvia rivolto, di quella colse una foglia e con essa s'incominciò a
, sparso per tutto il viso fa una grata armonia con quella de'denti piuttosto grandetti
solchi di gengie di ebano, che sono una rarità maravigliosa. manzoni, pr.
gengive nude, sprofondato nel seggiolone, come una mummia maliziosa. d'annunzio, v-3-693
.: che colpisce le gengive (una malattia). savinio, 1-10
. medie. resezione chirurgica di una porzione della mucosa gengivale che si effettua
. emorragia delle gengive, che costituisce una complicanza abituale delle gengiviti.
annunzio, 1-404: siamo noi forse in una selva del regno di cascemir o
del regno di cascemir o in una gengla della penisola di malacca?
pascoli, 426: ha questa terra una gagliarda stirpe / d'uomini, i marsi
/ pietà. savinio, 326: in una smorfia di disgusto, espresse l'orrore
/ per donar pena e morte a una donzella. berni, 3-28 (i-67)
aretino, 1-3: chi vuol fare una comparazione che quadri, dica che il
bosco, c'era a quei tempi tutta una genìa di loschi ambulanti.
. che fa sentire la sua influenza (una persona). linati, 16-96
il carattere, con le inclinazioni di una persona; congeniale. siri, iv-1-296
. -farsi geniale qualcosa: acquistarne una conoscenza ampia e profonda. l
allo spirito di un'età o di una nazione (un'opera letteraria, un modo
società tra cui vivea, che ne risultò una poesia tutta secondo allora moderna e intimamente
ispira o dimostra simpatia; attraente (una persona, il suo aspetto, il
rosa, 1-144: voi mi dite in una vostra ch'io difficilmente mi disporrò a
. p. zanotti, 1-37: in una bella pittura [un bel volto]
periodo di tempo, un oggetto, una compagnia, una conversazione, ecc.)
, un oggetto, una compagnia, una conversazione, ecc.). -
: spensierato, sfrenato (in partic. una festa). canteo, 281
i giorni addietro, acciò che ad una mensa lautissima ne'tempi appunto geniali, adagiandovi
perduto sugli studi infruttuosi, spesso in una certa conversazione geniale, e lontanissimo dal
lumi in festa geniale, / rassomigli a una pompa funerale. settembrini [luciano]
capacità di giudizio e di esecuzione (una persona, la sua mente).
municipio d'uomini geniali, vi posero una contribuzione di un mezzo milione di scudi
fin dall'origine a norme esplicite e ad una perpetua neutralità di principii, non germogliò
5. che è proprio del genio (una qualità, una caratteristica, ecc.
è proprio del genio (una qualità, una caratteristica, ecc.), creativo
di un artista (un'opera, una teoria, ecc.). -per estens
significato attenuato: che è frutto di una felice intuizione; che deriva da uno spirito
da uno spirito vivace e brillante (una trovata, un motto, una decisione
brillante (una trovata, un motto, una decisione, una foggia di vestire,
, un motto, una decisione, una foggia di vestire, ecc.).
fratello gasparo s'era già ammogliato per una geniale astrazione poetica. anche la poesia ha
la bambina grande... aveva una pezzola per più usi: il più geniale
usi: il più geniale, di fame una bambola. e. cecchi, 8-54
magalotti, 7-139: si stette in una assai rigorosa serietà, e senza entrare
e calce e far altri servigi onde avere una chiesa più bella... è
è segno non sempre e non solo di una maggiore genialità persuasiva e attrattiva nel
il quale senza di essa minaccerebbe di diventare una macchina. marinetti, 2-1-419: al
cui non posso fare a meno di riconoscere una grande genialità. soffici, v-3-341:
? pensa con qualche genialità? ha una sua idea? -estrosità,
basterebbe a esperger tutti i semi de'vegetabili una volta così genialmente adottati da quella terra
, empiristi, e filologisti da una banda, dai genialoidi e mistici e dilettanti
la riduzione della filosofia della prassi a una sociologia... è stata il maggiore
sepolcro [d'aiace] scoperto dal mare una rotula geniculare simile al disco, di
topografico con la inflessione a ginocchio di una formazione anatomica di un organo. -
: spirito che protegge un luogo, una città, un'istituzione, un popolo
sublime, / prostrato caddi, a una tal vista. monti, x-3-417: qui
popolato di genii buoni, i quali agitano una perpetua guerra coi genii mali; il
cui si attribuisce il potere di ispirare una scelta, di determinare una decisione o
di ispirare una scelta, di determinare una decisione o di governare certi eventi della
vo'medicare / mettendo su la carta una mia filastrocca / che quel mio genio matto
lascia passar mezza giornata senz'avertene fatta una delle sue. -angelo custode.
: non ho idea che possa esistere una natura più perversa della sua. fu
buonarroti, 2-192: né si disdice ad una acclamazione amorosa e conviviale il genio della
: egli non aveva l'aspetto di una persona umana, ma sembrava un genio
sembrava un genio della foresta, una creatura ferina e dolce. 4
tasso, i-9: rare volte avviene c'una medesima persona a l'una e a
avviene c'una medesima persona a l'una e a l'altra sorte di stile sia
sia inclinata, e ne l'una e ne l'altra si eserciti, richiedendo
solo benefizio di chi cavò loro o una spina da un piede o un rottame di
intrapresa. -disposizione benevola dell'animo verso una persona; simpatia; attrazione amorosa;
commune- mente si adoperi ad isprimere una tale affezione o benevolenza (per così
il re filippo mostrò qualche genio verso una damigella di corte. sergardi, 91:
a far terra da piatti / con una tazza di liquor mortale. s. maffei
5. indole, carattere di una persona. equicola, 221: questa
genio, che non può compiacersi d'una bella dama che da un altro sia stata
, natura, modo di essere di una cosa, tipo. parata, 4-1-325
. parata, 4-1-325: avverrà che una famiglia sia fertile d'uomini dotti e
leopardi, 1-734: la letteratura di una nazione, la quale ne forma la lingua
è tutto artifizio e tutta legge di una mano sapientissima e onnipotente.
delle disposizioni spirituali e morali proprie di una nazione, di un popolo.
e, come sarebbe a dire, sotto una figura stessa la natura del popolo ateniese
si recherebbe ad ignominia di prender di mira una forestiera, per combatterla senza altra cagione
loro pittori,... e una certa freddezza nelle loro composizioni, così
civiltà caratteristiche di un'età, di una tradizione artistica. c. dati,
: i grandi imbroglioni... sono una delle manifestazioni del genio d'una civiltà
sono una delle manifestazioni del genio d'una civiltà. -iron. originalità di
soprattutto quelle intellettuali e morali) di una stirpe. rovani, ii-746: il
di pensare e il costume proprio di una classe e di un ceto sociale.
delle norme che regolano un'istituzione, una disciplina. cacherano di bricherasio, i-i-xviii
-natura o carattere o struttura peculiare di una lingua, sistema di segni propri di una
una lingua, sistema di segni propri di una lingua che traduce la struttura delle idee
tuisce il genio e l'indole di una nazione. baretti, 1-86: dobbiamo
diversi, non può aver come l'altro una rigidezza immutabile. esso è, non
. capacità e abilità intellettiva limitata a una determinata disciplina o a un determinato campo
più abile si ha la potenza ad una che ad un'altra professione di lettere,
sua politica. moravia, ii-366: una madre, una sorella, una moglie
. moravia, ii-366: una madre, una sorella, una moglie sono sempre disposte
ii-366: una madre, una sorella, una moglie sono sempre disposte a riconoscerci il
-opera, frutto di genio: che rivela una spiccata capacità creativa artistica; che è
che tra un'opera di genio e una sconciatura. pecchio, conc.,
deficienti, quasi infermi di mente, emettere una frase di discutibile profondità e con tale
restai sbalordito. la stessa frase detta da una persona intelligente l'avreste battezzata come un
nelle scienze. pagano, 1-253: una viva immaginazione..., un raffinamento
formato. bocalosi, 11-57: allorché una nazione esce dal'oscurità sopraffacendo con una
una nazione esce dal'oscurità sopraffacendo con una gloria improvvisa ma momentanea le altre vicine
intende, tutto il mondo adopera in una stessa e precisa significazione, e il solo
gioia, con cui da ciascuno si risente una poesia come se fosse opera propria,
mutano, distruggono ciò che essi medesimi una volta fecero. muratori, 9-33:
modo di decorrere o la virulenza di una malattia epidemica (e dipende da vari
, xi-2-305: benché... sprecasse una metà del suo tempo e del suo
passare 'el buen rato 'in una liberissima conversazione. goldoni, vii-734
non lo è di certo per chi offre una cucina di genio, si tratti del
tratti del padrone di un ristorante o di una padrona di casa. -con
leti, 8-i-476: la regina elisabetta era una vera commediante, poiché amava di genio
baretti, 3-279: ella s'avrà tosto una moglie di suo genio. denina,
-essere del genio di fare una cosa: esservi propenso, inclinato.
.. a prender genio piuttosto per una potenza che per un'altra. -prender
sguardo di genietto incompreso... una specie d'influsso medusèo. gozzano,
.. ogni sera lascia sul tavolo una speciale pietanza, cucinata appositamente pel genietto
pesci, ii-1-428: arrivò a firenze una divisione del v corpo francese, sbarcata a
francese, sbarcata a livorno, con una brigata di cavalleria e le riserve d'artiglieria
g. raimondi, 2-184: era una compagnia di guastatori, o soldati del
. genipa (nel 1735), da una voce tupi e giuranì; cfr.
'aspetto della vita'-geometricamente -concorre / ad una sola 'forma ', solenne essenziale
ad ungersi le parti genitali d'una unzione pestifera, quando andava a
le ovaie, comunicanti per mezzo di una profonda scissura con l'ovidotto o tuba di
: tuberoni grandissimi e feroci. questi sono una medesima spezie con i pesci cani,
1-ii-176: il muschio altro non è che una spezie di sangue congelato entro a due
4. ant. nativo (una regione, ecc.); patrio.
piaceva il doppio genitivo o l'uso di una parola invece di un'altra.
improvviso venire incontro l'incarnazione spirante d'una delle creature gènite dalla sua arte.
fu già la causa o l'effetto di una filosofia, ma insieme causa ed effetto
mutilata prole. alfieri, i-io: una figlia femmina che avea di quasi due anni
suoi genitori a chi, lungi, una casa pur pingue / abiti in terra straniera
grazia, di darle modo di rivederlo una volta, un'ultima volta.
matem. disus. che dà origine a una nuova quantità o a una nuova figura
origine a una nuova quantità o a una nuova figura; generatore. c.
volto e le belle / vostre stampo d'una tanta genitura. dal diametro at
poveri ma onesti genitori: appartenere a una famiglia non ricca ma virtuosa (e
delle giovinette vi sono sanza numero. una è la colomba mia, una è la
numero. una è la colomba mia, una è la perfetta mia, una è
, una è la perfetta mia, una è alla madre sua, una è la
mia, una è alla madre sua, una è la eletta alla genitrice sua.
, iv-2-552: anche tu potresti essere una genitrice di eroi. b. croce,
eroi. b. croce, ii-8-173: una genitrice... tutto il suo
v-209: vedere adunque dovevi amore essere una passione accecatrice dell'animo,...
essa era della terra dei mocobi, di una tribù i cui uomini, dopo avere
vive. baldini, 6-30: gli montava una dispettosa pietà di se stesso e di
non aveva il fratello francesco altra prole che una femmina, instituì nei discendenti di questa
femmina, instituì nei discendenti di questa una seconda genitura. d'annunzio, iii-1-1019
» e esaù glie la vendè per una scodella di lenti. flamino, 24:
. -spazio di tempo che intercorre fra una generazione e quella successiva. d'
amazoni si bruciarono la mammella destra con una teda non tolta a cupido, o
ippocrate] essere caduto dall'utero di una cantatrice, consigliata a saltar per disperdere
ella disse: « io non abbo una sola genitura, però che la mia
prigione. abati, 136: una publica femina risponde agra mente
è, nei rapporti di successione, una dipendenza terzo-geniturale dell'impero. =
forse i pulcin di gennaio? -avere una cosa a che fare con un'altra,
: non essere disposto o preparato per una determinata azione; essere lontano dal
febbraio intenera; e di qui s'apprende una eleggibil regola esperimentata per molti, et
della giusta vendetta / che ti riduca una schifosa fossa / di macerie e di
un indi viduo o di una popolazione. = voce dotta,
. rinaldo degli albizzi, ii-405: una galeaza catelana carica in cicilia per civitavecchia,
c'era servitore; ed appena rispose una cameriera genovese. alvaro, 8-97: si
a tunisi, che si trasferì qui una colonia di genovesi. 2.
, 198: non è nessun che temesse una mora / i saracini e la trista
del tolomeo, i quali fecero recitare una lor comedia a tutti gli staffieri e a
[crusca]: non mangiano se non una volta il die, e poco,
di que'cilici, racimolato il novero d'una legione, dicea loro: « sè
3-58: da man sinistra m'apparì una gente / d'anime, che movìeno i
la gente. -poche persone (o una singola persona); uomo o donna
, 23-167: è d'uopo da una rupe / rigida, o colle, dar
omo santo. / mo so'adunato c'una sergente, / né 'dde mia lie
t'è dato dalli fati di domare una gente dura e aspra, la quale abita
quali conteremo incontanente; e v'ha una gente che si chiamano arabi. garzoni
persone appartenenti a gruppi razziali caratterizzati da una pigmentazione più o meno scura della pelle
pittore? io, dico, figlio di una gente che fuor degli inni e dei
leggi e che spesso fanno parte di una stessa nazione o di uno stesso ordinamento
villaggio, di un paese, di una città, di una nazione, di un
un paese, di una città, di una nazione, di un continente, ecc
s'era stabilito... in una regione balcanica ancora primitiva, tra genti
balcanica ancora primitiva, tra genti d'una selvatichezza feroce. -seguito da una
una selvatichezza feroce. -seguito da una determinazione spaziale, indica il luogo in
proviene, o in cui si svolge una determinata attività (gente di campagna,
. -gente nata: persone appartenenti a una famiglia che ha nobili origini.
. -marin. gente di mare: una delle categorie del personale marittimo, che
si conviene, e darottene esemplo d'una legione, acciocché, se fa bisogno,
. b. davanzati, ii-214: una frotta di brutteri dalla detta pescaia del
pardigliano. 8. equipaggio di una nave. aretino, iv-1-49: una
una nave. aretino, iv-1-49: una nave armata di prudenzia,...
signore. monti, x-5-182: questa è una gente che del suo mestiere / sempre
dovrebbe, per serbare gli acquisti, sormontare una delle due difficilissime imprese: o di
solitudini. cattaneo, iii-4-12: giova additare una delle arti colle quali l'austria ridusse
, poiché molt'ore in battaglia ebbe sostenuto una gran furia nimica, si ritirò negli
: erano prigioni e in servitù di una gente di popolani grassi, anzi cani,
da un paese all'altro, da una nazione all'altra. foscolo, 1-167
avere in core ed in mente / una donna servire a tutta gente.
albizzi, i-415: trovai... una gentildonna per nome chiamata madonna dora tea
voi, per farla da cavaliere, d'una gentildonna dovresti dime bene ancorché fusse il
3-179: un altro, parlando d'una gentil donna garbata e alla mano,
ii-239: le domandò con rancore perché una gentildonna di così eccelsa prosapia si era
2. dama di compagnia di una regina. davila, 332: amando
un ceto sociale, un casato, una famiglia). latini, i-131
. bisticci, 3-291: tolse moglie una donna di gentilissimo sangue di firenze. ariosto
carattere (e vi è talvolta connessa una notazione iron.). petrarca,
investitura sovrana, dai cittadini comuni (una persona). giamboni, 4-242:
inimico manfredi. -che è proprio di una famiglia o di un casato (un
montanaio. carducci, ii-10-15: faccio una differenza tra plebeo e volgare: plebeo ho
latini dicono gentili quegli che sono di una medesima gente cioè famiglia, che noi
. [il re odoardo] ebbe una unica figliuola. v. borghini, i-iv-4-150
; dotato di elette qualità morali (una persona, il suo animo, il
che mi notrica il core / d'una giovane donna che disia, / per cui
): amore e 'l cor gentil sono una cosa, / sì come il saggio
levò di sella / l'alto valor d'una gentil donzella. simeoni, ix-349:
i calici / mi raccontò / che di una bella / gentil donzella, / come
la via? tommaseo, i-509: una delle imagini che mi fecero meglio distinguere
distinguere affetto da desiderio, si fu una gentile, ch'io vedevo tutte le
cinese alle gran riverenze che ha sembra una mezza divinità. forteguerri, 18-3: se
all'udirselo riferire, il controllore gentilissimo con una faccia da « bargnìf ».
sviluppato, evoluto (un popolo, una nazione, e anche le sue leggi,
di onesti costumi (un paese, una città). cino, iii-187-2:
da ponte, xxiii-39: gorizia è una gentile, antica e nobile città del
fra gli spagnuoli erano fatti gentili da una gentile educazione. foscolo, iv-407:
, iv-407: la toscana è tutta quanta una
debole, deperito, gracile; malaticcio (una persona); delicato (l'organismo
, 3 (15): i sono una pazza a mandallo per questo tempo;
, fine, grazioso (l'aspetto di una persona, del volto, di una
una persona, del volto, di una parte del corpo, la carnagione,
tasso, 1-5-24: nacque / d'una sirena ch'in gentil figura / il viso
corpo! cicognani, 2-170: avrebbe avuto una pelle gentile ma, a stare ai
sta cambiando. levi, 1-232: era una ragazza di diciottenni, piccolina, con
lisci e abbondanti,... una gentil aria ritrosa. -dotato di
gentil aria ritrosa. -dotato di una squisita sensibilità (un organo dei sensi
lo sanno, che il grillo è una scusa gentile poggiata su una vecchia e vaga
grillo è una scusa gentile poggiata su una vecchia e vaga tradizione popolare, per
vaga tradizione popolare, per fare in una mattina di primavera una bella passeggiata
fare in una mattina di primavera una bella passeggiata nel parco della città. bocchelli
galantuomini, de'quali uno gli ne dié una sì gentile e gorda, che sola
superi, femm.: con riferimento a una corrispondenza epistolare. - anche sostant.
. g. gozzi, 1-128: una gentilissima lettera ho ricevuto da vicenza,
ho ricevuto da vicenza, nella quale una incognita persona mostra di gradire i presenti
sentimento, un'inclinazione, un argomento, una materia, ecc.).
i-208: negli occhi suoi risplende / una vertù d'amor tanto gentile, / ch'
allora che cipressi e il sole / una gentil pietade avean di me. alvaro,
agnelli... ella ne provava una gentile pietà. -sostant.
(l'ingegno o un ragionamento, una dimostrazione). bartolomeo da s.
e molto acuta, e che ritiene una quasi contraddizione del primo aspetto. tassoni
lirica poesia italiana non è altro che una mirabil raccolta di tutte le bellezze poetiche
fare. -colto, dotto (una parola, il linguaggio). tedaldi
da un lembo della sua veste; una veste già gentile e delicata, a
-agiato, confortevole (uno stato, una condizione). g. morelli,
. vasari, ii-185: pose sopra una facciata piccola e gentile di membra..
e gentile di membra... una gran cornice antica. bocchi, l-m-166:
gentile, di sincero, che appare come una emanazione dell'animo. pascoli, i-694
animo. pascoli, i-694: conclude con una comparazione gentilissima, che ci pone avanti
d'amore. d'annunzio, iii-1-937: una fontana di gentile lavoro, dominata da
fontana di gentile lavoro, dominata da una statuetta muliebre, alza nel mezzo dell'
-dolce, armonioso (un idioma, una pronuncia, una parola, ecc.
(un idioma, una pronuncia, una parola, ecc.). lorenzo
conc., ii-542: quanto più una favella ci appare ricca, gentile, flessuosa
, urbana, altrettanto possiamo argomentare di una più vasta sede di civiltà. sinisgalli
vedere un animalaccio vigoroso dar addosso a una debole bestiuola, e farle ogni mal giuoco
, iv-6: le pecore gentili si tosano una volta l'anno. 15
(un terreno, un'aiuola, una siepe). -in partic.:
buon terreno, un clima favorevole, una diligente coltura; che ha una complessione
favorevole, una diligente coltura; che ha una complessione alquanto delicata. petrarca,
si disconvenga. burchiello, 139: una quercia si taglia, alta e gentile
e co'lor rami che guatino l'una l'altra. caporali, ii-38:
distingue in alcune varietà, tra le quali una ve n'ha con la spiga bianca
senza magagna, sottili, e d'una sola marza capaci. trinci, 1-56:
(un sapore, un cibo, una bevanda). -anche: di facile cottura
grutte dello re, che nce have una gintile acqua che esse da la montagna.
polpa del tamarindo] è gratissima per una certa sua gentile acidità. lastri,
, e non avrete già più che una fumosa putrefazione e, di mille gentili
s. degli arienti, 280: ammaziò una buona oca, la quale facendo aconciare
digeriscesi prestissimo. forteguerri, i-47: una dramma ne raschia [della noce]
. -blando (un farmaco, una cura). -anche al figur.
-armonioso, delizioso (un suono, una voce). tolosani, 1-29:
l'orologio] esprime bene la solitudine d'una donna in un appartamentino moderno.
. tasso, iv-324: egli ha una galante stanza, ed un gentile orticello;
e gentilissime... si appoggiano ad una chiesa, vivono all'ombra d'un
non è gentile. baldinucci, 90: una pietra... tanto dolce e
. ha trovato di meglio, in una pietra serena, di grana più gentile
alla caldaia. alvaro, 2-20: una delle ragazze accosciate in terra faceva girare
: diritta in piede sopra un ceppo una smisurata incudine,... e a'
opera sarà fredda, comin- cerai con una lima gentile a limare il niello. d'
; le bada la tosca. è una nocentina: avrà, sì e no,
lat. gentilis * che fa parte di una gens ', evolutosi, attraverso il
cadute: la lontana sensazione, quasi una fantasiosa risonanza nello spirito, di ciò
composti come tradotti, non vi manca una carta dell'opere loro che non vi
-abitato da pagani (un luogo, una città). datinone, 1-i-75:
-adorato dai pagani (un idolo, una divinità). leone ebreo, 107
continentia, 50: condusse in matrimonio una gentilesca e bella donna del numero de
cangiò la vita cittadina e gentilesca in una vita mecanica. muratori, 7-ii-281:
, 1-127: le gambe altissime e d'una pelle bionda mostravano la razza equestre e
(ii-769): aveva per moglie una franciosina di ventitré anni, che era
pigliarlo. b. davanzali, ii-478: una donzella vaga e gentilesca...
veggono il sacerdote uscire a messa e dietrogli una matrona con una giovinetta bella e gentilesca
a messa e dietrogli una matrona con una giovinetta bella e gentilesca. nievo, 1-278
donnesco / lacci tendea... una angiolella. caro, i-349: avea le
sacerdozio era sorto come corredo necessario d'una religione in faccia alle religioni sacerdotali giudaica
che essi fossero pastori di pecore in una parte del peloponneso, nell'èra del
: perché tanto riarde nel mio gentilesimo una stilla del calice non evitato? piovene
altrui aversità piatoso; la seconda è una potenza di seguito o di richezza anticata,
chiar tue fide stelle: / ché l'una in te per sua influenza infonde /
e intelligenza: / onde per l'una il male altrui s'apprezza, / e
sparviere] al pugno, ch'era una bellezza; / aspettava il cappel com'una
una bellezza; / aspettava il cappel com'una forma; / in fine, egli
niente è più naturale a un fiorentino che una raffinata gentilezza di modi. comisso,
familiari, invece si frena dal manifestare l'una e l'altro. -maniera di vivere
e nell'altro... vi correva una usanza di fiera umanità e di gentilezza
viso. pea, 7-296: era una donna ripugnante, la madre. la figlia
, avvezzo al comando, ridursi, in una tal gentilezza di complessione, a durar
portano al turco, non è più una cortesia e una generosa gentilezza,.
turco, non è più una cortesia e una generosa gentilezza,... ma
.. quel primo insulto la trapassò di una profonda ferita. carducci, iii-6-420:
dolce, xxvi-1-357: è pur del naso una gran gentilezza, / che quel ch'
riducesse 11 nuovo e 'l buono a una quasi stillata sustanza. il che questa
gentilezza, non l'affettazione) è una calamita che tira gli occhi alle carte,
di affetto e d'immaginazione, con una gentilezza e leggiadria di forma che viene
labbra, acquistava la gentilezza perduta d'una lingua nativa alla sua infanzia, all'infanzia
le bestie stallavano, si respirava una diversa gentilezza: le casette e l'
e l'aiuola della stazione facevano pensare a una periferia cittadina, alle sere di maggio
brasca, 57: mostroe designato in una carta el paese di terra sancta e molte
, perché quest'anno non è venuto una gentilezza al mondo, d'india.
co'dinderli d'orpello, chi d'una gentilezza simile e chi d'un'altra.
qui un cestino da ricamo, là una piccola biblioteca dai libri multicolori, e
. piovano arlotto, 216: truova una bottega nuova, dove istava uno catelano
sei di quei disamorati. quest'è una gentilezza. marino, i-114: il vino
, il quale..., con una dosa triplicata di battesimo, li dà
tanto. -avere, ricevere una gentilezza: essere trattato con grande cortesia
parole e di gentilezze. -essere una gentilezza: risultare cosa piacevole, comoda
tavola, così antico come era, era una gentilezza. mattio franzesi, xxvi-2-122:
/ non sa parlar, che è una gentilezza. f. negri, 65:
ha qualche panno per mettersi sotto è una gran gentilezza. l. bellini, 5-3-152
a rete e alberini che son proprio una gentilezza a vedergli? -fare,
a vedergli? -fare, usare una gentilezza a qualcuno: concedergli un favore
dovevi fare si era che tu cercavi una pietra preziosa in un monte di letame
di san francesco... s'insegna una morale pratica che fa spavento, e
bocchelli, 13- 613: sapeva sfoggiare una garbata compitezza, una squisita cortesia,
613: sapeva sfoggiare una garbata compitezza, una squisita cortesia, che non si sapeva
dalla nascita dunque, dagli antenati, da una eleganza, diremmo oggi, avita e
-che appartiene a tutti i discendenti di una stirpe; che ne forma il cognome
stirpe; che ne forma il cognome (una denominazione). - anche sostant.
ereditaria. verga, ii-244: è una malattia gentilizia, pur troppo! -che
pur troppo! -che è riservato a una famiglia, per lo più aristocratica (
discendenza genealogica (per lo più di una famiglia aristocratica). dossi, 614
ne escono più. bocchelli, 9-355: una tradizione di mestiere e d'arte,
3. posto sotto il patronato di una famiglia patrizia (una chiesa, una
il patronato di una famiglia patrizia (una chiesa, una cappella). giannone
una famiglia patrizia (una chiesa, una cappella). giannone, 1-iv-705:
la nobiltà e la plebe, l'una che non vuol rinunciare alle sepolture delle
seppellire. -riservato ai membri di una famiglia aristocratica o di alta condizione sociale
-riservato alla sepoltura dei membri di una famiglia aristocratica (una tomba).
dei membri di una famiglia aristocratica (una tomba). leggi, bandi e
pirandello, 7-695: giacer morto in una tomba gentilizia o nel campo dei poveri
. brancoli, 4-159: entrarono in una corte gentilizia, umida e deserta.
, 5: due carrozze, gentilizia l'una e trainata da due cavalli neri,
glorie, che narra le vicende di una famiglia patrizia o di tutta la nobiltà
ecclesiastiche con gentilizie, che più d'una volta ho veduta in molti palazzi di
influenza del rinascimento, nelle forme d'una poesia complessa tra popolare e gentilizia.
dà coraggio a salir con maggior intrepidezza una montagna fertile di cadute e di precipizi.
della seggiola, raddrizzò la schiena facendo una boccaccia. dossi, 791:
scolari appoggiata e quasi nascosta gentilmente dietro una colonna si vede una figura di donna
nascosta gentilmente dietro una colonna si vede una figura di donna. ojetti, i-56:
m'è più uscita dal cuore: una virtù, linda, leggiadra, composta e
/ tinte vedi passar sì gentilmente / l'una nell'altra, che diffidi fia /
vista sì che tu discerna / dove l'una incominci e l'altra manchi. f
ordine raccontasi che, interrogato se cadesse una mosca nel calice che farebbe, rispose
iii-1-275: quando veggono andare in fiamme una faldiglia, un chiostro, un comune,
: ne le camicie voglio ancora che una gentildonna spenda assai, portando lenze finissime
fa chiesa dove il demonio non vi voglia una capella, né si fa predica dove
né si fa predica dove non vi voglia una banca. b. davanzali,
ostentò di non invitare il prefetto ad una grande festa cittadina, appunto perché rappresentante
, sm. ant. feudatario (con una sfumatura alquanto spreg.); signorotto
due gentiluomini di titolo, con dame una al giorno per ciascuno in tutto quel
chi adempiva mansioni particolarmente importanti presso una corte reale o principesca o una formazione
presso una corte reale o principesca o una formazione militare; dignitario, cortigiano.
e le vivande), mi pareva una tal desolazione, che non mi ci potevo
di sopraintendere alfammini- strazione dei beni di una casa reale o principesca (cfr.
corte, due servitori che lo servino e una carrozza da quattro cavalli, e di
. -come vocativo (talora con una leggera sfumatura d'ironia).
di saraghi] quale more così con una certa varietà de diversi colori et de multo
con la bocca da fuoco rinforzata da una fasciatura di doghe di legno strette con
nei primari alberghi, tanto per dare una sfogata a quella fregola di fare il
il grande scultore ha genuflessa e costretta una figura disperata. = voce dotta,
popolo, di un gruppo, di una condizione; vero. soderini,
fanno nel rivoltarsi per il letto l'una contro l'altra, la qual cosa non
indifferenza era, o mi sembrava, una manifestazione di salute genuina. b. croce
. derivato triossidrilico dello xantone: è una sostanza cristallina aghiforme, che si ottiene
: nella contrada medesima trovasi talora vivere una nazione mussulmana,... una cristiana
vivere una nazione mussulmana,... una cristiana, una indù, gentù,
mussulmana,... una cristiana, una indù, gentù, gentile o pagana
genuflessione (e vi è talvolta connessa una notazione iron.). -in partic
paesi) eseguono nell'acco- miatarsi da una persona di riguardo. alfieri,
genu- flessioncella di uso, con una faccia sì servilmente lieta e adulatoria
contrarre né amicizia né familiarità con una musa appigionata. = dimin.
misi a comporre un discorso di pompa, una vera prosa di cerimonia...
di cerimonia..., non senza una profonda genuflessione alla regina nell'esordio.
offrono un tabernacolo, un simbolo, una divozione:... lo scheletro in
. battoli, 40-ii-62: egli avrebbe aperta una numerosissima accademia di letterati, venuti a
baretti, 6-142: era con sua eccellenza una garbatissima dama sua cognata, la quale
villani trattano la madonna, cioè con una piccola ma divota genuflessione. panzini,
le ragazze baciarono la mano, fecero una piccola genuflessione e sparirono anche loro.
fregargli vigorosamente le gambe. ci metteva una tal forza grido, ne compassava
, e la nostra arte specchio di una natura mirabile. 3. non
, non sofisticato (un prodotto, una merce); non falsificato, non contraffatto
; non falsificato, non contraffatto (una moneta, un metallo). nievo
le aveva recato, in dono, una scatola d'amaretti abruzzesi, di quelli
invece delle monete genuine e sonanti d'una volta. 4. figur.
; esatto, veridico (un racconto, una notizia). monti, ii-29
ovario è uniloculare; il frutto è una capsula; importante è l'uso medicinale
colpo. slataper, 1-135: quando una genziana riesce ad alzare il capo e
, è nato -in terra -il mazzolino: una genzianella ha stirato fuori del calice le
scisso in due molecole di glucosio e una molecola di fruttosio. = voce
frutti che maturano sotto terra (una pianta). = voce dotta,
ii-12-45: tra noi e dante intercede una rivoluzione spirituale, che squassò il cristianesimo
b. croce, iii-9-338: c'è una ragione filosofica, o, come si
se non tenace, si converte in una terra simile alla creta, come si vede
guarini, 1-387: la geodesia è una scienza che, secondo il pe- dasiano
degli appezzamenti, non si deve intendere una operazione di misura individuale di ciascuno di
di ciascuno di essi; ma sì una combinazione di operazioni di alta e bassa geodesia
più breve che congiunge due punti di una superficie (e può coincidere con la
elementi resistenti disposti secondo le geodetiche di una superficie (come una copertura a volta
le geodetiche di una superficie (come una copertura a volta). -aeron.
esternamente pertugiato, con i fori maggiori in una sola area laterale orbicolata.
ne sono circa 25 generi suddivisi in una sessantina di specie; vivono nel terreno
ha le caratteristiche delle geofi te (una pianta). = voce dotta,
a inserire il suo portatore glorioso in una supposta élite matematico-geomantica, o geofisica,
, o geofisica, come chi dicesse una casta sacerdotale-astrologica egizia o caldaica.
[diletto] lo studio della geografia sopra una gran tavola avente in piana veduta disteso
quando delio era piccolo, mi scrivesti una lettera molto graziosa, nella quale volevi
, xxiii-123: l'abate nollet ha letto una memoria su alcune sue esperienze sulla elettricità
: dionigi, cognominato perie- gete scrisse una geografia. lanzi, i-106: noti sono
iii-14-323: pubblicò... in venezia una 4 tabula terrarum septentrionalium ', specie
passa in casa del contestabile in dipingere una galleria a guazzo in compagnia di altri
. distribuzione di un determinato fenomeno in una certa area. bettinelli, 1-i-254:
siciliano ombreggiamento. buzzati, 4-498: esiste una geografia del conformismo. nei paesi arretrati
rappezzata, e il mondo avrebbe non una sola, ma più europe, se non
: gli errori geografici degli antichi hanno una... stretta correlazione cogli astronomici
geografiche. romagnosi, 11-55: fatta una volta una ben accertata e ben tessuta
romagnosi, 11-55: fatta una volta una ben accertata e ben tessuta statistica civile
17. -espressione geografica: per indicare una nazione che non ha ancora raggiunto l'
principe di metternich disse l'italia essere una espressione geografica, non aveva capito la
aveva capito la cosa; ella era una espressione letteraria, una tradizione poetica.
cosa; ella era una espressione letteraria, una tradizione poetica. pascoli, i-370:
di là di questo mezzo secolo era una espressione geografica, ora è sempre un'
. al signor vandermaelen, possessore di una ricca libreria scientifica e specialmente geografica.
che con un dito corto si accenna una vasta provincia. romagnosi, 19-640:
prefate terre sieno poste, basta in una sola veduta osservare il grado del vento,
nelle loro carte la postura d'una regione segnano intorno con tocchi lesti i
piovene, 5-481: sembra che tirando una linea tra avola e gela si abbia,
abbia, dalla parte del mare, una terra anche geologicamente diversa, terra sassosa
, 1-7: è [il carso] una regione o è una speciale formazione geologica
il carso] una regione o è una speciale formazione geologica comune a molte regioni
a inserire il suo portatore glorioso in una supposta élite matematico-geomantica, o geofisica,
matematico-geomantica, o geofisica, come chi dicesse una casta sacerdotale-astrologica egizia o caldaica.
di figure formate a caso gettando su una superficie un pugno di polvere o di terriccio
anonimo fiorentino, ii-305: geomanzia è una arte la quale si fa in terra,
. baldelli, 5-i-64: la geomanzia è una sorte di indovinare dall'aperture della terra
geometri non si contentano di avere scoperto una proposizione, se non ne trovano la dimostrazione
lasciando la cura ai geometri di ultimare una teorica matematica piuttosto che fisica. perticari