e per il traverso, collocandole l'una a traverso dell'altra; aggiugnivi che da'
chieggo suoni, omero; ti chieggo una foga di dattili alati. bontempelli, 19-119
due volte situaron la vela a prendere una tal foga di vento, che il legno
-gettar foga: prendere l'abbrivo (una nave). luca pulci,
presso a gittar foga / coll'una banda assìa, e l'altra voga.
estens.: avventarsi, precipitarsi (una persona). salvini, 41-277
il fogare degli uccelli, che significa una rattissima velocità, in cui, come si
rimettersi, gli fogò prontamente addosso con una tempesta di pugni. -per simil
vede! = parziale adattamento di una voce it. sett. derivata da
9-6: era piccolissimo iudice, e avea una fog- getta in capo foderata d'indisia
, sf. modo con il quale una persona o una cosa o un sentimento
modo con il quale una persona o una cosa o un sentimento si presenta,
si presenta, o con il quale una cosa è fatta; forma, figura
inf., 14-14: lo spazzo era una rena arida e spessa, / non
berni, 148: compongo a una certa foggia mia, / che, se
che questa foggia di parlare origini, e una tale opinione sia uscita e sì profondamente
angiolieri, 146-13: ancor ci ha una foggia più nuova: / di se
della gente: parole e fogge di una sciatta realtà, che snaturavano i resti di
6. ant. corporatura (di una persona); taglia. velluti,
iii-82: scontrò in monte giordano una buona foggia d'uomo, con barba
fiorentine / la nuova foggia, farne una canzone. lorenzo de'medici, i-36
quella chioma unica, / vestita di una tunica molle, di foggia « impero »
lorenza, che per foggia ha fatto una camorra di panno poco manco che fratesco
. moravia, iii-127: sedettero l'una di fronte all'altra, sull'orlo di
un sofà, nella luce velata di una lampada anch'essa di foggia orientale.
stato morto. sacchetti, 155-8: portava una foggia altissima, con un becchetto corto
alla foggia di molti antichi, rinovando una grata memoria, recitaremo alcuni ragionamenti, i
che entri in dire io voglio fare una robba in su le foggie, diranti,
si può foggiare, che può assumere una determinata forma. b. croce
morale; o che il giudizio sopra una proposizione scientifica non debba essere puramente scientifico
. linati, 17-62: -ascoltate adesso una canzone di carpentieri della florida! -egli mi
ogni giorno. -rifl. assumere una forma, un aspetto, un carattere
vostro per dimostrarvi quanto è facile foggiare una lettera per rovinare un uomo. b.
), agg. che ha ricevuto una determinata forma; composto, modellato.
davanzali, ii-482: abbia di sopra una campanellotta soda atticciata e dorica, che s'
spessa e priva di stomi e da una pagina inferiore con epidermide più sottile e
presenta sostanzialmente la medesima costituzione ma con una diversa disposizione dei tessuti; il colore
dante, purg., 32-39: cerchiare una pianta dispogliata / di foglie e d'
cesto della salvia rivolto, di quella colse una foglia e con essa s'incominciò a
). mattioli, 1-1-310: spiccandosene una foglia [del fico indiano] dall'
: giace dunque la italia, come una foglia quasi di quercia, tra il levante
scandinavia)... risomiglia a una foglia di cedro. sbarbaro, 1-144
? ». d'annunzio, i-652: una foglia secca stride / sul suolo presa
: sicuro d'esser spazzato via come una foglia secca, egli si ritirava finalmente
: il suo volto è giallo come una foglia a novembre. moravia, iii-134
il desiderio dèi beato giovanni ne prese una foglia [di lattuga] dicendo:
foglie, / e dàlie assai minute ad una secchia, / e le lascia purgar
, iv-76 (37-23): menommi sott'una fre- schetta foglia / là dov'i'
, 106: stava imparando a fischiare con una foglia d'erba tra le mani.
non rimarrà di tutto questo trambusto che una foglia del carciofo aggiunta a casa savoia
corpo traspariscono. algarotti, 2-148: una foglia d'oro, per quantunque assottigliata
o di zinco. massaia, iv-187: una sedia, simile a quelle vescovili delle
calda e opulenta che ricorda... una scaglia di tartaruga fina da cui trasparisca
scaglia di tartaruga fina da cui trasparisca una foglia d'oro. -in oreficeria
garzoni, 1-888: poi si piglia una foglia di stagno, grossa come carta reale
carta reale, e si mette sopra una pietra, e di sopra vi si pone
servendo di foglia alla superficie posteriore d'una lente di cristallo, rifletta quella seconda
vetro, guemite della consueta armatura d'una foglia metallica. carena, 1-141:
foglia ', parlandosi di specchio, intendesi una sottilissima lamina di stagno, amalgamata,
e con forti pesi fatta aderire a una delle facce dello specchio. -tecn
piante nelle fredde notti del verno fa una foglia di ghiaccio su'vetri delle finestre
». schumacher ha dato questo nome ad una specie di pietra dura...
prendea, vegendo ancora nel centro di quello una colonna d'uno verdissimo e fine ismeraldo
'fuori il verde! 'presentando una foglia o un ramo. gr azzini
strumento da tornire, conformato a guisa d'una fogliolina. 12. nella terminologia
, 20-37: ella avea intorno al pisciatoio una ghirlanda di foglie di cavoli.
discese a foglia morta o stordirci con una conciata serie di tonneaux. ojetti,
] ad imitare gli aeroplani; e una scivola sull'ala e una scende planando e
; e una scivola sull'ala e una scende planando e una fa la foglia
scivola sull'ala e una scende planando e una fa la foglia morta.
legiadre / non curo più il valer d'una foglia. firenzuola, 63: spero
arbori dello orto d'amore] pur una foglia. forteguerri, 3-45: né gli
foglie. -a foglia a foglia: una dopo l'altra, a una a
foglia: una dopo l'altra, a una a una. imbriani, 2-206
dopo l'altra, a una a una. imbriani, 2-206: oh piangi
d'autunno si levan le foglie / l'una appresso dell'altra, fin che 'l
padre non arebbono avuto ardire di muovere una foglia. magalotti, 24-156: pregai sua
negozio di tanto rilievo, muover foglia senza una piena partecipazione dal mio canto e senza
di nuovo. intorno non si moveva una foglia. pavese, 1-81: ero appoggiato
foglie. -strappar la foglia: interrompere una relazione amorosa. crusca [s
a foglia, tremare o fare come una foglia', scuotersi, vibrare in tutta la
22-29: mi tremava il cuor com'una foglia. manzoni, pr. sp.
(131): il garzoncello trema come una foglia. gozzano, 1133: ho
piedi tutta la via appia, tremando come una foglia ad ogni guardia che mi passava
da siena, iii-133: sapete bene che una foglia d'arbore senza la providenza sua
usata dalle donnicciuole, quand'hanno raccontata una novella, cioè 'stretta la foglia
strette, lunghette al pari una per banda, distinte per uguali intervalli,
achillea... ha le messe lunghe una spanna,... intorno alle
estens. simile, nella forma, a una foglia. vallisneri, ii-166: le
) 'che ha la forma di una foglia '. fogliàggio, sm.
fogliaggi adorni. idem, 288: una gonna / velata sol semplicemente bianca,
insieme di tutte le foglie che rivestono una pianta; grande quantità di foglie verdeggianti
, fanno un innesto. / fansi una specie istessa, e di fogliami / veston
iii-23-402: a dritta, dall'alto di una terrazza presso a crollare piovevano a larghe
luce mediocre del lume di ferro diventava una debole chiarità inegualmente diffusa su altre luccicanti
piante. 2. con riferimento a una quantità di foglie staccate dal ramo,
pasture, [i boschi] somministrano una copiosa materia da poter governare le nostre
puoi pulire le cornici e fogliami pur con una pezza lina, bagnata e strucata,
lavorìi sottili in ariento, ch'è una bellissima cosa a vedere. filarete,
vasari, i-556: fece... una mitra maravigliosis- sima di fogliami d'oro
cervelli aereostatici, che te ne vociferano una tutta loro con tant'aria di mistero
: fattosi d'appresso, udì dentro una gozzoviglia di chi cenava allegramente. 2
-i cibi e le bevande consumati durante una baldoria. pirandello, 7-629:
e, gozovigliando, nella frugalità di una mensa dove la povertà compariva trinchiante e
nozze. 2. figur. condurre una vita spensierata, gaudente. gioberti,
: bisogna redimere noi... una ciurma di pitocchi... morsa sul
maschio. straparola, 10-2: vedendo una gracchia, che per l'aria volava
.., vi fate a credere che una gracchia e un corvo, gracidando
belle intelligentissime cornacchie nere, tornate ancora una volta dai paesi nebbiosi del nord.
cinguetta meno, dico, che tu sei una gracchia. 2. persona che
in partic.: un corvo, una rana). simintendi, 2-26
. per estens. roco e stridente (una voce). michelstaedter, 506:
voce). michelstaedter, 506: una voce gracchiante m'interruppe. -che emette
capriata, 1-13: in omero si vede una esuberanza di natura quasi superflua e non
14-88: come un belato, come una voce umana rispose il gracchiare d'un
, 193: al vano gracchiar d'una muffetta. pascoli, 97: tra il
: emettere suoni rochi e inarticolati (una persona muta). varchi, v-28
onore,... e per parere una volta di provare qual cosa delle tante
che voglion pur che il mascherarsi sia / una cosaccia disonesta e vile. capuana,
lorenzo de'medici, ii-304: s'una si fa alla finestra, / tutte l'
, 243: è un farfanicchio, una zucca vuota, un cedriuolo semen- zito
zito, un paio di calzoni agganciato ad una giubba, ed imbottito di sciocchezze.
par loro fatica di dire un paternostro o una orazione;... ma il
berni, 7-5 (i-180): per una fu tra l'altre questa tresca,
a ogni curva del suo volo, una molle gracchiata. = forma sostant
quel bravo gracchiatore di patrasso, portando una face in mano, rappresentava la seconda
, xi-168: appena in aria, una prima cornacchia lancia il suo gracchio.
savia;... non vorrei fusse una gracchiuòla. piccolomini, 1- 240:
la quale bevi tura gli venne bevuta una ranocchia, la quale, sentendo il caldo
non vale. firenzuola, 398: una gallina..., gracidando come se
ha sbalzato improvvisamente in parnaso per gracidarvi una cantata. ghislanzoni, ii-1-262: in
, tremolava gracidando il quadretto argenteo di una televisione che pareva prossima a spegnersi.
semplici versetti. roberti, x-185: una chioccia qua e là beccola ed erra
. esile, magro, snello (una persona o un animale, o, anche
un animale, o, anche, una parte del corpo, le membra);
un gigante di complessione, anzi ho una complessione gracilissima. parini, giorno,
: ho carezzato teneramente in sogno / una spalluccia gracile. 2. che
gelavano i cuori sensitivi. -che rivela una salute malferma e un temperamento malinconico (
5. stentato, malfermo (una voce); fioco, poco intenso
e sonora. pascoli, i-662: una stella d'oro è nel cielo; e
-breve, succinto (uno scritto, una lettera). sassetti, 59:
io veggo in questo tempio iunta insieme una gracilità vezzosa con una sodezza robusta e
tempio iunta insieme una gracilità vezzosa con una sodezza robusta e piena. serlio,
, secchezza (di un segno, di una linea). linati, 30-226
a dui passi a la dieta torre è una bellissima grada de metallo, dove stanno
eran corinti. / dentro a quelle una grada avea tessuta / di bastoni ad
dal lat. mediev. gradàlis, da una forma congetturale * cratàlis, deriv.
. nella cordiera. viviani, 1-70: una scarpa da darsi gradatamente a tal lavoro
la cara euterpe. -sollevato sopra una serie di gradini. f. buonarroti
. e il cambiamento che succede ad una lenta e gradata variazione è di lunga durata
sulle altre dalla punta al capo come una piramide a gradini. -scudo gradato riversato
armonici, fermano i nostri sguardi con una delizia indistinta. pagano, 1-260: i
spazzola dell'acquazzone ha dato alla lesta una ripulita al paesaggio... ora
-aumento o diminuzione graduale dell'intensità di una luce. spallanzani, xxiii-432: debolissimi
i-498: la luce è distribuita con una savia gradazione. verga, i-13:
). musso, ii-533: è una gradazione bellissima questa che fa oggi cristo
, attraverso successivi stadi intermedi, da una situazione a un'altra, da un
e l'arte deve disporre le comodità in una dolce successione. romagnosi, 17-213:
17-213: dal polipo alla scimmia ewi una scala di gradazioni di sensibilità e di azioni
da un colore all'altro, da una sfumatura all'altra dello con voler tirare
il gran demiurgo... presentò ad una ad una tutte le specie dei viventi
demiurgo... presentò ad una ad una tutte le specie dei viventi disposte nell'
/ qual s'ella fosse a pioli una scala, / dal più basso ei
. sia stata conseguita per sorte, fu una di quelle che occorrono e soccorrono soltanto
'e acci denti di una cosa, per ciascuna delle quali gradazion-
ciascuna delle quali gradazion- celle si richiederebbe una diversa radice. = voce dotta,
porta / a onor di san lorenzo una gradella. 3. gratella per
, quadretto, listello... è una prominenza piana chiusa fra due linee parallele
così malamente quel fanciullo d'una gradevole improvvisata che esso aveale preparato.
-atto a interessare piacevolmente l'intelletto (una notizia, una narrazione, ecc.)
piacevolmente l'intelletto (una notizia, una narrazione, ecc.) o ad appagare
a dismisura. baretti, 3-282: una novella più gradevole di questa ella non ce
lavoro del signor padula, ripetiamo, una gradevol lettura. b. croce, ii8-
disse che si compiaceva di scoprire in me una persona tanto previdente. io osservai seccamente
e gradevole. 3. che desta una sensazione di piacere fisico; delizioso,
-dilettevole al gusto (un cibo, una bevanda); saporito, squisito,
del tutto privi d'odore, spargono una gradevolissima fragranza. deledda, i-161:
uomo serio come me non è mica una posizione molto gradevole quella di sentinella davanti
molto gradevole quella di sentinella davanti ad una finestra. viani, 10-317: la chiesa
: la chiesa... aveva una gradinata a gradole d'altezza gradevole.
a questo canneto il professore aveva addossato una specie di belvedere, un alto palco di
e dove anche i poveri sembrano recitare una parte in un mondo di assetto signorile
2-112: così asciutto e vigoroso e, una volta tanto, anche pulito, si
fusciacca celeste e le spalle rosate d'una delle ghermite; e il viso di
sm. biol. asse lungo il quale una proprietà definita varia in modo continuo (
simil. sinisgalli, 6-162: una lettera stampata, maiuscola o minuscola,
prudenza, la saggezza, il carattere di una terra e di un popolo.
2. fis. gradiente di una funzione: il vettore le cui componenti
4. tecn. pendenza di una linea ferroviaria espressa in millimetri di dislivello
ramusio, iii-335: vi si piantò una croce di sessanta piedi lunga, che
nel trono, che si descrive con una umbrella sopra il capo e con sei
un invito; di chi ascolta con benignità una preghiera; di chi approva azioni,
, alcuni anni sono, si degnò accogliere una mia mal tessuta istoria del fiorino di
seppe di quella mia satira, e una sera tiratomi in un'altra stanza segretamente
ne mostrò compiaciuto, e per darmi una pruova del suo gradimento invitò mia zia
sebbene avesse molti difetti, e aggiunse una quantità di cose per spiegare e giustificare
de roberto, 34: la principessa, una volta, non aveva fatto citare dinanzi
, i quali nel mezzo del taglio hanno una tacca, e così con più sottili
acciaio, e in un angolo dentro una vasca abbozzata nel pieno macigno geme un
che si trovano dinanzi alla facciata di una chiesa. carducci, iii-21-357: questa
fracchia, 166: in cima a una gradinata altissima, sorgeva una vecchia chiesa
cima a una gradinata altissima, sorgeva una vecchia chiesa sul cui frontone era scritto a
, 1-387: si vedeva... una gradinata erbosa fino al filo dell'acqua
gradinate e cordonate e di case appoggiate una all'altra, grandi rettilinei, grandi
c'erano gradinate selvagge di macigni che erano una bellezza. io andavo avanti a tentoni
io andavo avanti a tentoni, reggendomi a una pertica che due giovani, uno innanzi
cadnet, non lo troverebbe. e una stretta gradinata di alti massi, alternata da
efflusso delle aque; si sottopose loro una gradinata per dividerne la caduta. boine
trovava dove il fiume si rompe in una gradinata di fontane e di vasche,
sbozzato. vasari, ii-327: cominciò una statua di carlo v imperatore, quando
il quale ella città siede, mare una scala, una gradinata, una predella;
città siede, mare una scala, una gradinata, una predella; fa quasi da
mare una scala, una gradinata, una predella; fa quasi da se medesimo come
: era... di pietra una scalinata di trenta gradini, che mettevano
: ciascuno degli scalini che, in una chiesa, dal piano della navata portano al
ginocchia che or son fango o fiori / una traccia comune hanno lasciato. verga,
comune hanno lasciato. verga, 4-105: una vecchia aspettava accoccolata sui gradini dell'altare
accoccolata sui gradini dell'altare, simile a una mantellina bisunta posata su di un fagotto
. -ciascuno degli elementi orizzontali di una scala portatile o di una scala formata
orizzontali di una scala portatile o di una scala formata da sbarre rettangolari infisse in
di un complesso architettonico; piedistallo di una colonna, di una statua, di
; piedistallo di una colonna, di una statua, di una croce.
colonna, di una statua, di una croce. nievo, 1-317: i
nera come la pece, venne avanti una cavalla nera... il mio compagno
punti di caduta e di rimbalzo di una massa d'acqua; ciascuna delle sezioni
d'acqua; ciascuna delle sezioni di una chiusa o cateratta. f. negri
i-156: mi rappresento questa comunicazione di una gran città in una cascata d'acque
questa comunicazione di una gran città in una cascata d'acque, che, da un
gradino all'altro scendendo, e d'una in altra conca versandosi, ogni parte
innalzava sopra di esso [altare] una gradinata che, di gradino in gradino,
strage, e quei gradini popolava di una gente a cui porgeva acuto diletto un corpo
mezzo per cui l'uomo passa da una condizione a un'altra (per lo
fine. pallavicino, 1-80: essendo una scala de'più acconci ed agiati gradini
che concorrono a formare un ordine, una classificazione, una graduatoria, una serie
formare un ordine, una classificazione, una graduatoria, una serie di valori.
, una classificazione, una graduatoria, una serie di valori. magalotti, 24-378
.. ne formò vari generi, quasi una serie di gradini per i quali la
stoppani, 135: perché si formi una cascata, ci voglion delle condizioni orografiche
gradino, dovrà naturalmente precipitarvisi, formando una cascata. -gradino sottomarino: elevazione
durante l'idroplanamento. -in una formazione degli aerei in volo, differenza
il re che monta i gradini di una loggia con gran corteggio di gentiluomini francesi
aventurosa. g. gozzi, 1-128: una gentilissima lettera ho ricevuto da vicenza,
lettera ho ricevuto da vicenza, nella quale una incognita persona mostra di gradire i presenti
riconoscerle, non sono più quelle di una volta, si sono bevute il cervello.
con animo benigno (uno sfogo, una confidenza, un lamento); esaudire (
confidenza, un lamento); esaudire (una preghiera); accettare (un consiglio
tommaseo [s. v.]: una pianta gradisce tale o tale terreno;
amore. carletti, 184: è una cosa come uva duracine, di un sapore
mia sorella, / hai mentitor colpata una innocente? fed. della valle, 206
genio (e può essere in relazione con una prop. soggettiva). guittone
cappella che più le gradisce, trovar pronta una messa. carducci, iii-8-252: le
: io avevo creduto che lui volesse fare una canzone di scherno, da gradire invece
che... ci si agghiacciò in una notte il pane, ed il
franco non gradiva certe espansioni, aveva una faccia poco incoraggiante. tozzi, i-459
. 2. tr. percorrere una strada. - anche al figur.
atto, un gesto, un discorso, una notizia, una circostanza, un'occupazione
gesto, un discorso, una notizia, una circostanza, un'occupazione); altamente
in siena. mi son lasciato fare una gradita forza agli amici, e son
avviene nelle famiglie dove le grazie di una bambina sono una gradita novità, non
famiglie dove le grazie di una bambina sono una gradita novità, non si stancava di
ricevuto con gioia (uno scritto, una corrispondenza epistolare). tommaseo [s
'. fucini, 233: una forte pedata fece capire a pelliccia che i
momento. 4. che trascorre in una piacevole atmosfera di benessere materiale e spirituale
, confortevole, invitante, tranquillo (una dimora); dilettevole per l'aspetto ridente
di passar il restante della vita in una solitudine così nota e gradita, lavorando
allà vista; leggiadro, piacevole (una persona, il suo aspetto, i suoi
saporito, squisito (un cibo, una bevanda). -anche al figur.
aveva pensato di preparare per suo figlio una pietanza che sapeva essergli oltremodo gradita.
, 6-322: poiché fu pianto, in una ricca bara / lo collocaro, e
. gradito, simpatico, amabile (una persona). guittone, i-13-43
). archit. ciascuno degli elementi di una scala o di una gradinata; scalino
degli elementi di una scala o di una gradinata; scalino, gradino.
dante, purg., 9-76: vidi una porta, e tre gradi di sotto
che si succedono gradatamente sui lati di una piramide. fr. colonna, 290
la prima mole ch'egli descrive è una vasta piramide di mille e quattrocento gradi
insidie, insidie. -scalino di una scala a piuoli o di una scala
-scalino di una scala a piuoli o di una scala di corda. ariosto,
siena, 1 127: una tenda rossa, che cuopre il detto aitar
ultimo grado, nel mezzo, sia una di quelle sedi che faldistori si dicono.
pulpito. ariosto, 19-76: gira una piazza al sommo de la terra, /
ciascuna delle parti che concorrono a formare una serie di elementi, un'enumerazione,
serie di elementi, un'enumerazione, una classificazione progressiva, una successione di fatti
un'enumerazione, una classificazione progressiva, una successione di fatti o di fenomeni.
. grazzini, 2-109: a piè di una grandissima palla mi lasciarono, intorno alla
. p. verri, i-311: una donna deve condursi in modo di non ricevere
milizia, ii-122: l'arte esige una scelta ben meditata di attitudini, nelle
: gli uomini trascinati, nel corso d'una breve vita, ai gradi più impossibili
. -intensità crescente o decrescente di una proprietà o di un fenomeno fìsico
men di finezza, onde siccome per una scala or monta or scende la perfezion
: ciaschedun membro dell'organo vocale non ha una sola articolazione che gli appartenga, ma
i gradi sono e le mezze tinte di una medesima sensazione? cattaneo, ii-1-147:
: un'acido, un alcali, una soluzione di grado o alto o basso,
sono tutte d'un grado e d'una uguale potenza in oscurare il significato della
2-73: avea visto nel fondo / una donzella di viso giocondo, / ch'
hae gradi di nobilità, però l'una più che l'altra rappresenta le cose
alla madre e alla bara, e poi una schiera davanti alla schiera avversa, salutandosi
primo: che tiene il primo posto in una scala gerarchica.
o, rispettivamente, ipoteche che assistono una pluralità di crediti diversi, l'ordine
ix-175: in etiopia la lebbra è una malattia disonorante, non solo pel disgraziato
: a volte il terreno era gonfiato sotto una di queste casupole, che pencolava ad
d'oriente de le dodici parti l'una d'un grado. idem, purg.
. palatino, 53: grado è una parte delle trecento e
somma risulta la più elevata. -grado di una curva algebrica piana: grado dell'equazione
-grado di un monomio intero rispetto a una variabile: esponente con cui tale variabile
. -grado di un polinomio rispetto a una variabile: grado del monomio di grado
è un circolo massimo della sfera, ma una curva di doppia curvatura, la cui
massimo della sfera, si ritrova essere una curva del sesto grado. agnesi,
. v.]: * grado d'una potenza 'o * d'una quantità
grado d'una potenza 'o * d'una quantità intera algebrica *: si desume
dalla somma degli esponenti nel termine ove una tal somma è maggiore. il *
termine dell'equazione. 'grado d'una linea 'o 'd'una superficie '
grado d'una linea 'o 'd'una superficie 'è il grado dell'equazione
, 39: avete cominciato con una semplice somma; ed ora dopo tante
gadda, 263: descriveva nello spazio una successione ininterrotta di traiettorie gobbe, del
voltar via anche lei, abbruciata da una febbre di quaranta gradi. pirandello,
due punti della crosta terrestre corrispondente a una differenza di temperatura di 1 °c.
-geol. grado di artesianismo: in una falda o in un pozzo artesiano rapporto
mezzodì. -meccan. grado termico di una candela: indice dell'attitudine di una
una candela: indice dell'attitudine di una candela d'accensione per motori a scoppio
e l'altro di loro il comando di una compagnia di lance; ma pervennero poi
unico strumento di lotta di classe in una società economicamente oppressa.
, 18-1-148: tornato di fresco da una delle più famose università del bandò,
da platone, che tutto ciò che possiede una data qualità la possiede per partecipazione a
l'uno all'altro, in modo che una medesima controversia possa essere trattata in più
(o fasi) attraverso cui passa una controversia nel corso di un medesimo processo
un giudice diverso e si conclude con una sentenza; nel giudizio di primo
33. medie. gravità di una malattia; forma specifica di un fatto
in europa... mi provvidi di una buona quantità di occhiali di diverso grado
o spazio della rigata in cui si colloca una nota. tramater [s. v
latini, i-1429: ti guarda / d'una cosa che 'mbonda / la gente più
tassa. 40. ant. una certa estensione delle qualità elementari (considerate
i-303: difficilmente si guariscono gli uomini da una passione urtandola di fronte, ma bensì
modo che (con funzione analoga a una congiunzione consecutiva). donato degli albanzani
in un leggier zendado / che sopra una camicia ella si messe, / bianca e
quando sono in rissa coi loro eguali una persona di qualche grado può, sollevando
: di grado in grado, d'una in altra bella, / le vaghe donne
, servando tra tutti in certe cose una pare equalità. a. cattaneo, i-390
. -essere in grado: ricoprire una carica molto importante, godere di larga
in un dato grado: trovarsi in una data condizione o situazione; occupare un
determinato grado: venirsi a trovare in una determinata situazione. guicciardini, 149:
: migliorare la propria condizione; ricevere una promozione. trattato d'amore,
. -tenere, avere grado: occupare una carica amministrativa o politica, oppure una
una carica amministrativa o politica, oppure una posizione sociale molto importante. giannotti
i bambini, che vedono al cinema una vita facile, reclamano dai genitori ricchi
lor bel grado, per via d'una coperta galleria..., andar ad
, 6-49: che bella cosa sarebbe avere una immaginativa così forte da tirarsi in mente
immaginativa così forte da tirarsi in mente una sola semplice e schietta idea a grado
sei mesi, ma ci piacque spacciarvi in una settimana; come l'avreste a grado
un semplice strumento d'arte, come una pura forza ideale da attrarre nel cerchio della
voleva inferir che la fortuna / era una bestia; ma, suo marcio grado,
con animo gioioso o almeno sereno (una circostanza, una condizione, il destino
o almeno sereno (una circostanza, una condizione, il destino, ecc.)
consiglio); esaudire con generosità (una preghiera, un desiderio). petrarca
. -accogliere cordialmente, festosamente (una persona). - anche al fìgur
carducci, iii-24-448: l'idealità d'una nazione, la religione cioè della patria,
per fondamento, per focolare alimentatore, una o più realità: ciò sono una
una o più realità: ciò sono una graduale trasformazione e ascensione delle classi inferiori
mente adatto a favorire la graduale elevazione d'una classe privilegiata verso un'ideal forma di
graduale3, sm. liturg. una delle parti variabili della messa del rito
trovo ragionevole il gradualismo nell'attuazione di una eventuale federazione europea. gobetti, 1-105
zionarie, senza sentire il bisogno di una netta critica ideale alle dottrine di estrema
pozzetto. 2. disporre secondo una precisa e ordinata successione; collocare alla
successione; collocare alla giusta posizione in una scala di valori. -anche: ridurre una
una scala di valori. -anche: ridurre una cosa in modo che sia proporzionata con
. bencivenni, 5-13: se l'una [delle medicine] è più debole
i caratteri, graduare le situazioni sarebbe una falsificazione. ojetti, i-580: graduando
e in un inciso, nel risvolto d'una frase, sappia evocare, precisare e
rispettabile. 2. disposto secondo una precisa e ordinata successione; collocato alla
successione; collocato alla giusta posizione in una scala di valori; che procede per gradi
e ubriquità del monte, e così l'una via alla altra conferente. vasari,
.. subirono le parole passando di una in altra lingua. tommaseo, 3-i-156:
lingua. tommaseo, 3-i-156: se una lingua s'ha a fare vincolo nuovo tra
non c'è... nel canzoniere una storia, un andar graduato da un
di quello dei pescatori alla rete, una modulazione graduata, incessante di questo enorme
un ordine cavalleresco); preposto a una formazione militare. documenti della milizia
; a graduato » onorevolmente a oxford dopo una lotta di quattro anni con « tutori
il servente di un cannone o di una mitragliatrice incaricato di manovrare l'alzo e
, di promozioni, in base a una scala progressiva di valori (di merito,
statali. - anche: classifica di una gara sportiva. carducci, ii-19-257
alla carità privata. si tratta di fare una buona graduatoria. serra, iii-91:
nego in pura estetica, la possibilità di una graduatoria delle opere d'arte. bartolini
graduazione; che procede in base a una graduatoria. 2. dir.
cose, concetti); classificazione secondo una precisa e ordinata successione in una scala
secondo una precisa e ordinata successione in una scala di valori; processo graduale di
lume solo della natura giunse a far una sì maravigliosa graduazione, ponendo tanti termini
espressioni di maggiore o minore evidenza d'una verità, l'infima e la più meschina
, xviii-3-330: nelle facoltà intellettuali v'è una lunga graduazione e un'intrinseca differenza.
di rumori discreti, che finivano in una specie di nuovo silenzio. 3
specie da un'espropriazione forzata o da una procedura fallimentare) secondo un ordine decrescente
in modo che i crediti collocati in una posizione (o grado) posteriore vengono
la graduazione de'contribuenti quando, data una tassa di ripartizione, viene essa distribuita fra
graduìsco, graduìsci). ridurre a una determinata condizione; innalzare a un grado
; innalzare a un grado, a una dignità; nobilitare. salvini,
. insignito di un grado, di una dignità, di una carica. leggi
un grado, di una dignità, di una carica. leggi di toscana, 6-317
punti esterni li appongono col sussidio d'una pinza speciale, che infigge e poi stringe
6. segno grafico, costituito da una parentesi uncinata alle estremità e piegata ad
: le corna [del bove] aprivano una graffa accogliente sul cielo. -mus
alle estremità. faldella, iii-54: una bocca disegnata con calligrafia a graffa o
. operaio addetto al funzionamento di una graffatrice. 2. macchina
quant'era lungo, prendendo... una graffetta da dispiegare per fame un lungo
si graffiava la faccia ed urlava, come una bestia. deledda, iv-709: il
il tratto trovò molle e lenta / una macchia di rubi e di verzura, /
incidere, scalfire, raschiare, rigare (una superficie); scavare. - anche
. raspare, grattare (la terra, una superficie, con riferimento agli artigli o
animale o alle mani e alle unghie di una persona). ojetti, i-123:
pittura murale a fresco, tracciare con una punta di ferro i contorni e i lineamenti
de'campi, la quale si fa con una ciappoletta sottile e bene arrotata, graffiando
delineare, imprimere (un carattere, una lettera dell'alfabeto, ecc.).
aretino, 8-56: ella era una avemaria infilzata, una graffia santi,
8-56: ella era una avemaria infilzata, una graffia santi, e una scopa chiese
infilzata, una graffia santi, e una scopa chiese. g. m. cecchi
non voleva esser veduta né tenuta una pòrchita come fanno certe graffiasanti ch'io
, / votar fiaschi con te tutta una sera. = comp. dall'imp
della faustina. dossi, 83: una volta -ei si svegliò atterrito fra abbracci che
; che è coperto di graffi (una persona, una parte del corpo).
coperto di graffi (una persona, una parte del corpo). -per estens
venire per un boschetto... una bellissima giovane ignuda, scapigliata e tutta
presenta incisioni, sfregi, scrostature (una superficie); inciso, impresso,
; inciso, impresso, delineato su una superficie (una parola, un'epigrafe,
impresso, delineato su una superficie (una parola, un'epigrafe, ecc.
. p. verri, i-254: fa una leggiera incisione, la quale non è
più dolorosa di quello che lo sarebbe una graffiatura. periodici popolari, ii-374:
il conte, rovesciato a terra da una gragnuola di pugni, di percosse,
il bellin bellino davanti, ma poi una volta o l'altra vi lasciano scappare
volta o l'altra vi lasciano scappare una graffiatura. moravia, 12-435: sorrise
bocca la mano sinistra dalla quale per una graffiatura più profonda delle altre il sangue
nimico, senza aver altro rilevato che una graffiatura sotto la poppa manca. caro
avea costui / pria nel fianco una picciola ferita, / anzi una graffiatura,
una picciola ferita, / anzi una graffiatura, che passando / fe'l'
ringraziare il cielo d'esseme uscito con una graffiatura nel viso e un colpo di pietra
. e cesarino scoperse il petto sopra una larga cicatrice obliqua. 3.
e la glieina porta i segni di una grande devastazione, oltre alle graffiature rimaste
carpentieri, falegnami), costituito da una riga e da una punta di ferro
, costituito da una riga e da una punta di ferro; truschino.
: 'graffietto', arnese per segnare sul legno una linea parallela al margine di esso,
linea parallela al margine di esso, a una determinata distanza dal medesimo.
6-161: affetta, com'era, da una forma classica di lungimiranza muliebre, non
sm. strumento di ferro costituito da una lunga asta terminante con uno o più
a gressoney, partirono in « battuta » una ventina dei più gagliardi uomini del paese
uncini che, legato al capo di una fune, serve per recuperare una secchia
di una fune, serve per recuperare una secchia caduta in un pozzo. aretino
pozzo. aretino, 8-89: era una pietà il vedere la povera vecchia gittare
uncinate, col quale, legato a una fune, poter ricercare, afferrare e
segno, incisione, scalfittura prodotta su una superficie liscia. vasari, i-170:
per lo cardinal de'pucci santiquattro fatto una tavola di santa cecilia,..
. tecnica pittorica consistente nel tracciare con una punta di ferro i contorni e i lineamenti
ritrovo, / che fan corona a una cassa d'oro, / ch'è a
piccolo ferro tagliente, usato per incidere una superficie. biringuccio, 1-83
: alcune parole oscene... con una punta qualcuno aveva graffito sul legno lucido
un disegno prestabilito, decorazioni ornamentali su una parete con la tecnica del graffito.
2. inciso (con riferimento sia a una superficie, sia alla figura, alla
pascarella, 294: s'entra in una specie di stanza dalle mura imbiancate tutte
campo marte in vista di fiesole laureata tra una chiarità di muri graffiti. deledda,
monte, dipinto o meglio graffito su una lastra di basalto grigio. ojetti,
, ii-264: fece a mezzo borgo nuovo una facciata di graffito con alcuni prigioni.
un ignoto stemma. ojetti, iii-12: una lastretta di marmo con le lettere incise
), sf. rappresentazione scritta di una parola o di un singolo carattere dell'
un caso di grafia viziata, ossia una flagrante violazione alla legge del dittongo mobile
via via, sembra, in fine, una ripulitura. montale, 7-240: ho
ho ricopiato, e spesso riportato a una grafia moderna, quelle che mi sembrano le
2. modo di scrivere di una persona; scrittura. -in senso improprio
un bel pezzo a osservare, dietro una lente d'ingrandimento, il pendolo destinato a
risolvere de'problemi astronomici per mezzo d'una o più figure delineate sulla carta.
(un segno, un accento, una forma). b. davanzali
, 4-436: gli scrisse... una lettera, in cui i mezzi medesimi
. di giacomo, ii-769: è una mediocrissima riproduzione, anzi una poverissima illustrazione
: è una mediocrissima riproduzione, anzi una poverissima illustrazione grafica, che non esprime
rileva le successive posizioni dei treni su una linea con un sistema di coordinate ortogonali
. salvini, v-407: questa è una bella e grafica, o vogliam dire
che consente di risolvere determinati problemi con una rappresentazione o una costruzione geometrica, solitamente
determinati problemi con una rappresentazione o una costruzione geometrica, solitamente piana.
disegno schematico di un oggetto, di una macchina, ecc. -grafico di previsione
. piovene, 7-261: vi è una regione, la loira, che ci dà
due grafi, uno dei quali entro una tomba di giovinetto. = voce
esegue decorazioni su ceramiche, incidendole con una punta di ferro. =
, la cui utilizzazione in seno a una disciplina detta appunto 'teoria dei grafi
dedurne le caratteristiche psicologiche e morali di una persona. ballerio, 536:
, 7-487: ho salito le scale d'una agenzia di diagnosi grafologiche in rue saint-honoré
indizio, come osservano i grafologi, d'una « passionalità generosa ». baldini,
un timido racconto per bambini pubblicato in una rivistina per ragazzi, tutto è stroncato
anzi non trova spiegazione se non in una specie di grafomania, è che gasparo
diviso in dugento gradi (di cui una parte divisa chiamasi 'lembo ')
(63): dopo molti tuoni subitamente una gragnuòla grossissima e spessa cominciò a venire
2-49 (388): cominciò a cadere una gragniuola senza gocciola d'acqua. galileo
che tutte le persone erano prese da una mirabile paura. soderini, iii-213: vengono
f. casini, iii-159: se una gragnuòla flagellava le viti e i seminati,
: cominciò... a querelarsi d'una malattia ch'era stata di fresco nel
dodici gragnuole. de marchi, i-380: una tremenda gragnuòla ruppe e sparpagliò tutte le
1-136: gli spagnuoli moschettieri spararono dietro una... gragnuòla di palle. tasso
il primo / scopre la testa ed una scala estolle, / e no 'l ritien
con gran furia dalla rocca / comincia una gragnuòla di sassate. g. gozzi
che l'avete occupato pel corso di una lunga vita? prati, ii-74: tuonando
: 'gragnola'... si dice una quantità di proietti minuti, che piombano terribili
: i ragazzi... facevano piovere una gragnuòla di sassi sulle bestie e i
, 410: 'gragnola'... una quantità di piccola me- traglia dentro sacchetto
dove tempestò con le sue sensuali attrattive una beltà disonesta, esterminò le provincie e
, 1-178: cominciò ella... una accanita guerra di rappresaglia, investendo i
chinando il capo e le spalle sotto una specie di immaginaria gragnuòla. -persona
pubblico; e per evitare ad esso una indigestione ed a sé una caduta, si
ad esso una indigestione ed a sé una caduta, si stacca dolcemente dal visibilio
', di là dalla parete, e una gra- gnuola di battimani. banti,
dei ragazzini che tempestano gli adulti di una gragnola di domande. moravia, i-459:
domande. moravia, i-459: era una gragnuòla di baci fitti e secchi come le
gragnuòla sia treggea: dare a intendere una cosa per l'altra. landi,
bersezio, 189: la fu una gragnuolata incessante d'aneddoti mal contati,
: la vedova del giorno, / d'una sua negra cuffia il crin velato,
co 'l viso in terra piangono a una volta / sopra i figli caduti
attimo tra siluro e siluro, come una bandiera in gramaglia. 2.
tutti i rami. cesareo, 320: una gramaglia d'alberi si sporge / a
[l'esule] mostrare colle gramaglie di una vita studiosa e ritirata la sua civile
orfanezza. capuana, 12-73: ho una gramaglia sul cuore. 4.
211: venne il duca d'orléans con una vesta di panno nero o gramaglia.
prima sillaba scambiata per l'art. una. graffiare, tr. ant
con ima fenditura nella quale si inserisce una barra mobile, che, azionata ripetutamente
fiondi dure, come se fussero d'una piccola canna, larghe, e in
., 33 (579): era una marmaglia d'ortiche, di felci,
concordia e con grande festa fecero a decio una corona di gramigna. b. tasso
: essere difficile da estirparsi, avere una perniciosa proliferazione. verga, 4-219:
. dal fr. égraminer * tagliare da una pelle la carne che vi aderisce '
cavi, foghe distiche guainanti munite di una lamina sessile o brevemente picciolata che nel
, seme contenuto nella spiga di una pianta che pure chiamasi riso, graminacea,
. che è simile nell'aspetto a una graminacea (un'erba, una pianta)
a una graminacea (un'erba, una pianta). = voce dotta,
, scrittura, morfologia, sintassi di una hngua (o dialetto),
si sono attuate o si attuano in una hngua (e può avere come oggetto anche
dell'evoluzione storica del sistema grammaticale di una hngua (o dialetto). -grammatica
regole che generano ogni possibile enunciato di una hngua (e ne esistono diversi tipi
comando, che sia data dall'enunciazione di una regolarità, non ne cangia la natura
, opera, testo scolastico che descrive una hngua (o un dialetto) e
alfieri, i-126: col mezzo di una grammatica e vocabolario spagnuolo mi era messo
del porretti. papini, 8-31: presi una grammatica ebraica e in capo a pochi
arte di scrivere e di parlare correttamente una lingua; le regole che governano tale
.. dialetticarii novelli, apparitori con una grammatica nova. parini, 558: o
, 6-83: i futuristi avevano inventata una nuova grammatica. 4. ant.
. ottimo, iii-221: usa qui una figura che si chiama gramatica, che
. per estens. i princìpi che regolano una disciplina; il complesso di nozioni che
di nozioni che servono come avviamento a una scienza, a un'arte, a
scienza, a un'arte, a una dottrina. a. cattaneo, i-369
sinisgalli, 6-128: oggi, con una grammatica così ben visibile, così tangibile
,... è difficile trovare una prosa più tenace, più logica,
-mettere in grammatica: sistemare grammaticalmente (una lingua, un dialetto). gioberti
in grammatica. varchi, 18-1-310: mandò una lettera... scritta latinamente,
letteruzze di fava,... con una certa grammaticuzza arrabbiata. lami, 2-12
grammaticale di quella lingua è capace di una perfetta imitazione de'concetti greci. foscolo
-retor. figura grammaticale: deformazione di una parola che può consistere nel metaplasmo (
ne'libri grammaticali. -dotto (una lingua, in contrapposizione a volgare)
estens. conforme ai princìpi che regolano una disciplina, un'arte. levi,
, 2-81: cerchiam porre quasi grammaticalmente una regola universale determinata. algarotti, 2-276:
bandello, 1-35 (i-436): scrisse una lettera ed aperta mente la
noi meno gloriosamente..., se una sola metà di astiosi e incomodi
e composizione, converrebbe istituire nell'università una
insegna grammatica; chi conosce a fondo una lingua, l'arte di parlarla e
: i grammatici niegano la cittadinanza a una folla di vocaboli moderni. tommaseo,
. dossi, 631: è una tendenza generale,... che né
grammatica (e spesso vi è connessa una notazione spreg.: pedante, erudito
a scrivere e a leggere correttamente (una disciplina). manni, i-196:
, 387: viveri... di una disgustosa monotonia, con gli alimenti più
; costruito appositamente per il grammofono (una registrazione, un disco).
-batteri gram-negativi: quelli, propri di una preparazione microbica trattata con coloranti basici,
, sventurato; afflitto, dolente (una persona). uguccione da lodi
anche sostant. roberti, x-185: una chioccia qua e là beccola ed erra,
2. malvagio, tristo, sciagurato (una persona, i suoi atti).
. che affligge, angoscioso; funesto (una persona, un pensiero, un fatto
aperto, l'occhio pazzo, è una figura araldica; stupenda. -infruttuoso
-infruttuoso (un terreno); stentato (una pianta). ariosto, 6-54
non si stende molto ch'elli truova una lama, dove elli si stende e fa
cadente, squallido (un edificio, una città). boriili, 3-29:
, 607: me ne stavo chiuso in una specie di prigione a leticare un gramo
accetti presenti e donativi, per fare una grama relazione al signore di due parole.
(un sentimento); mediocre (una colpa). onofri, 93:
superbia, -il peccato di lucifero restava una ben misera e grama colpa.
-confuso, poco comprensibile (un suono, una voce); vago (un ricordo
luce fioca, da sole debole (una giornata, un momento del giorno)
coloro che la portano. -fare una grama figura: v. figura, n
xxx-1-127: la tua vicina, scossa una manata [di canapa], / a
per rassodarlo (e era composto da una stanga mossa da un argano). -attualmente
(e consiste per lo più in una tavola su cui si stende e si comprime
mezzo di rulli, di coltelli o di una molazza). citolini, 502
della farina, e si lascia così per una notte o più, e il giorno
corpo, e anche tenendosi talvolta con una mano a una corda pendente dal soffitto.
anche tenendosi talvolta con una mano a una corda pendente dal soffitto. bocchelli,
, scanalati, mossi in giro con una manovella. codesta gramolatura parve attissima a
anca. = nome proprio dato a una figura tutta o in parte di ferro
dell'emisfero settentrionale; se ne conosce una sola specie il grampus griseus: lungo
-batteri gram-positivi: quelli, propri di una preparazione microbica trattata con coloranti basici,
grammuffastronzolo si è provato a rispondere con una lettera inserita nel poligrafo. perticari,
e letter. i corpi secchi di una specie di cocciniglia da cui veniva estratta
specie di cocciniglia da cui veniva estratta una tinta di colore carminio; la tinta
con grana. cennini, 51: togli una poca di grana pesta e un poco
grana. cellini, 542: presi una piccola matassina di seta tinta in chermisi
. rinaldo degli albizzi, ii-218: una cioppa turchina foderata di drappo di grana.
la commare se goda da mia parte una gonnella de finissimo grana. raineri,
f. casini, iii-322: concede una ciocca di capelli alle forficette del vescovo
. 2. struttura granulare di una massa (pietra, metallo, ecc
. filarete, 16: c'è una ragione [di marmi]...
, 590: quella rottura mostra una certa grana sottilissima. nannini [olao
procede da altro che dall'essersi spianata una finissima grana che faceva la superficie dell'
. l'aspetto più o meno ruvido di una superficie. -in partic.: nella
ottenuto pressando a caldo il cuoio su una placca di acciaio inciso). -in
6-250: sarebbe bastato a difenderla da una tentazione la grana della pelle.
cesel- letto sottile in punta, facendovi una certa rozzezza, che essi chiamano grana
: * grana ', dicesi di una certa rozzezza che si fa apparire, dai
specie di smerigliatura operata sulla superficie di una pietra litografica o di una lastra di
superficie di una pietra litografica o di una lastra di zinco o di vetro e,
e, in partic., di una lastra di stampa offset allo scopo di
; questione cavillosa, scandalo. -piantare una grana o grane: provocare una
una grana o grane: provocare una grave questione, protestare vivamente. -in
bernari, 6-284: mi era scoppiata una grana per una serie di articoli.
: mi era scoppiata una grana per una serie di articoli. = deriv.
, i-1004: la grande aia pareva una piccola piazza, coi reparti lastricati per
da cernita: nell'industria mineraria, una delle tre categorie in cui il materiale
grano (e può essere costituito da una costruzione isolata oppure essere situato nella parte
costruito con cemento armato e costituito da una serie di alte celle affiancate che terminano
l'unica parte robusta che rimanesse era una tozza torre di pietra che serviva da granaio
viani, 14-12: aveva... una bocca... aculeata di dentini
(un cereale) o i semi (una pianta in genere); granire.
ant. sottoporre a granitura (una superficie metallica). - anche assol.
. boccaccio, v-229: presa una granata e per tutta la casa or
cose del mondo sopra il manico d'una granata. pascoli, 163: passò
di stipa. baldini, i-770: una granata doppia ha rinettato anche questa mattina
granata con su accavalcioni scarmigliate figure l'una all'altra aggrappate. sono le streghe
-per sineddoche: percossa data con una scopa. buonarroti il giovane,
sudore colla granata. -essere come una granata sciolta: sconnesso, disordinato,
, come ha il proverbio antico, una granata sciolta. -essere di casa più
malo modo, da un servizio, da una carica. pulci, 7-32: colla
anche quello scimunito di ciancica non ne fa una che vada a verso. ma s'
se gli uomini saltono la granata da una buona opera a una cattiva. g
saltono la granata da una buona opera a una cattiva. g. m. cecchi
che saltai la granata ho covato sempre una nidiata d'amori. -serbare le granate
-granatétta. biringuccio, 1-60: con una granatétta... si costuma con
il giovane, 9-751: le trasse una sassata, /... /
1-193: io vidi... una di queste madonne comparire in chiesa con
xvi, xvii secolo, costituito da una palla di terra (e, in seguito
nera in grana, che esplodeva mediante una rudimentale spoletta munita di miccia; dalla
, ii-108: con il braccio straziato da una scheggia di granata, aveva condotto la
feste pirotecniche, il fiato vigoroso d'una granata... si tramuta poi,
, sf. colpo o percossa data con una granata. busini, 1-94
2. traccia, segno lasciato da una granata. grazzini, 3-1-125: vaga
un granatèllo vi sparge sopra una poca d'acqua. 2.
miner. ricco di granati (una roccia). bossi, 317:
dato il nome di manganese granatifórme ad una varietà di granata, detta 'magnesiaca'.
. varietà di organzino che ha subito una forte torcitura sia nel filato sia nel
2. region. nome di una polpetta di vitello. = deriv.
ha messo i grani, granito (una spiga, una pannocchia, ecc.)
grani, granito (una spiga, una pannocchia, ecc.).
-per estens. che ha fruttificato (una pianta). bellincioni, ii-87:
ant. robusto, forte, gagliardo (una persona); ricco, potente (
liquido [il miscuglio], metteteli una scutella di sapone granato. 2
con il succo delle melo- grane (una bevanda). libro della cura delle
borboni sono... occultate da una tenda di broccato rosso granato. alvaro,
: il sole ora ha gittato a una cimasa / una pezza d'arancio e
sole ora ha gittato a una cimasa / una pezza d'arancio e di granato.
ferro, manganese), che formano una serie isomorfa; sono diffusi, talvolta
, 1-219: si fece onore con una bella spilla di granati. 2
espressione che g. d'annunzio riprese da una definizione di nietzsche). =
. strumento musicale a percussione composto da una cassa di legno (di forma cilindrica
o su qualcuno. -anche: fare una propaganda chiassosa, sfacciata.
le grancevole? vallisneri, i-379: una voglia di un granchio o granzéola. idem
, iii-411: 'grancèola 'è una spezie di granchio de'maggiori, che
sonetto nel quale pieraccio seppe restringere come una ricetta per fabbricare sonetti. moravia,
esperta, autorevole (e reca talora una sfumatura di ironia). cantù,
pentole di terra o ne fa una specie di coltura, racchiudendoli in canestri
cuscuta. lastri, vi-73: una delle piante parasite assai nociva ai prati
vota / messa ho la man sotto una pietra fessa, / e morso stato
, / e morso stato son da una granchiessa. 2. nome livornese del
la testa e il corpo è tutta una cosa tonda..., d'un
e hanno due bocche come tanagliette, una maggior dell'altra, con la qual
sopra le bragie o nell'acqua ad una temperatura prossima alla bollente, diventano rosse
diventano rosse. nievo, 1-361: una brigatella di garzonette dalle gambe ignude,
con le pinze lunghe quanto un braccio, una testa grande come il petto d'un
punte delle chele bianche; porta frequentemente una spugna attaccata sul dorso che è assai
nei mari del giappone e può raggiungere una larghezza di 3 m fra le punte
fuscelli, le fissava al granchio con una spinta da catapulta, e poi piallando
martello. baldinucci, 91: una sorta di martello di ferro non molto
molto grande, di forma quadrangolare, da una parte con la bocca piana da picchiare
fissato ai bordi dei ponti scoperti di una nave per guidare i cavi durante le
due grossi anelli fissato all'estremità di una carrozza a due cavalli per accomodarvi i
impossibilità per mesi e mesi di pronunciare una parola; onde le conveniva parlare a
aurea volgar., 552: una che avea ne le sue carni il granchio
. giannone, 2-ii-194: per fare una sforzata adulazione all'odierno pontefice prende l'
7. nelli, ii-104: ci vorrà una buona senseria, ma non saprei:
: si trattava di mugnai lauti d'una volta, non di quelli d'adesso
: no'l'abbiam pur cavata / una volta di granchi. -col granchio
in mano non puoi cavare con essa una granchio dal buco? -non distinguere
un errore, uno sproposito; incorrere in una svista; sbagliare. machiavelli,
secco: rimanere col dito stretto in una morsa. -al figur.: commettere
alla sua madre, diverrà per avventura una persona degna dello scalpello di fidia.
baruffaldi, 119: il granciporro è una spezie di granchio, detto ancora paguro
3. figur. pervadere (una sensazione fisica). cagna, 3-154
, 3-154: dopo tanto rovello lo granciva una sonnolenza letargica. -tormentare,
contestabilato), sm. stor. una delle più alte di gnità
. leonardo, 2-100: uno vede una grande spada allato a un altro e
un giovane vestito di nero, con una grande cravatta pure nera.
-notevolmente ampio, principale (una strada, una piazza).
ampio, principale (una strada, una piazza). bruno, 3-60:
... ed era / grande quanto una secchia. sbarbaro, 1-54: ad
di siena, 1-129: due corone, una d'argento in capo al nostro signor
alla madonna, all'aitar grande, e una stella in petto di rame dorata.
segreti; anche quando non so decifrare una parola, comprendo o mi pare di
balli capitò dall'acquedotto al braccio di una donna grande come lui. -com'è lunga
un ragazzo. landolfi, 2-16: aveva una gran pancia ed era grassa come una
una gran pancia ed era grassa come una quaglia perché scansava le fatiche e si
le pinze lunghe quanto un braccio, una testa grande come il petto d'un uomo
per la gravidanza (il grembo di una donna). a. pucci,
corpo. 4. che ha raggiunto una maggiore età e un notevole sviluppo;
aveva appena dieci anni, nato dopo una pausa di quasi tre lustri dai primi.
albero); rigoglioso, fiorente (una coltivazione). dante, purg.
la finestra della camera, staccarsi l'una dopo l'altra. 6.
, a tale che vi può star sotto una persona al rezzo. guadagnoli, 1-i-26
: il lato meridionale... conteneva una gran tavola circondata da poltrone e fiancheggiata
arrovesciato sul capo, e chiuso in una reticella. 7. molto esteso
(un territorio, uno spazio, una superficie). cielo d'alcamo,
uno grande monte certe grandi castella in una grandissima pianura,... non ne
tutta la cima de'fiori per fare una bella ghirlanda. boccaccio, dee.,
pavese, 4-138: preferii soffermarmi su una svolta della salita sgombra di piante,
. -che abbraccia molta estensione (una città, un edificio); spazioso
1-288: latino... sedea in una alta e nobile sedia posta in una
una alta e nobile sedia posta in una grandissima sala di cento colonne. bibbia
24 (27): iasdi è una città di persia molto bella e grande,
non molti diversi lochi, ma solo una grandissima città 11 parea vedere. tolomei
, come se, non di mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto
a pietramala... c'era una locanda grande e pulita troppo per que'posti
(un confine, un perimetro, una circonferenza). malispini, 52:
athos, e nella man sinistra edificargli una amplissima città e nella destra una gran
edificargli una amplissima città e nella destra una gran coppa. redi, 16-v-438: si
alla campagna. marino, 4-65: d'una montagna alpestra / eccola intanto giunta a
11. che si distingue per una straordinaria violenza (un uragano, una
una straordinaria violenza (un uragano, una bufera, il vento, un terremoto
mondo rotti i sassi ne'monti, e una grande parte di molte grandi cittadi del
grandine); fitto, abbondante (una nevicata); spesso (uno strato
: navigando verso populonia incominciò a venire una grandissima acqua. g. villani, 6-48
, 3-72: lassù alla polveriera sarà una grande piova. 12. ardente
12. ardente, divampante (una fiamma, il fuoco); che
(uno spettacolo di fuochi artificiali, una luminaria). compagni, 3-4:
vi-n-145 (13-2): di dicembre una città in piano: / sale terrene
. plutarco volgar., 83: una notte che facea forte tempo e grande
tempo e grande obscurità, pigliò alessandro una parte della sua gente. muratori,
, grave, vibrante (un suono, una voce); fragoroso (un rumore
misura. castiglione, 302: avendo avuta una gran percossa in un occhio, di
un di voi su, e pigliate una pentola o un mezzo quarto, e venitevene
che mi porti amore; / ma d'una cosa mi rincresce e duole / che
buzzati, 1-265: era il mattino di una grande giornata estiva. -inoltrato
, per sua divozione, veniva a una grande ora in detto oratorio. piccolomini
giunto al punto della maggiore intensità (una stagione). machiavelli, 604:
18. violento, acuto (una malattia). guittone, i-24-14:
magalotti, 24-120: è malato per una grandissima flussione di catarro, che gl'
, 1-109: nel medesimo dì gli mandò una grandissima febbre, della quale il pazientissimo
(un contagio, un'epidemia, una calamità). g. villani,
in quella battaglia ebbe gran mortalità d'una parte e d'altra. simintendi, 3-20
: era venuta anche a me una gran fame da lupatto della maiella, e
energico, efficace (un rimedio, una medicina). redi, 16-viii-46:
cordiale, espansivo (un saluto, una risata, una carezza). caporali
(un saluto, una risata, una carezza). caporali, i-33:
. serao, i-870: le faceva una scappellata profonda, quel gran saluto aristocratico
borghesi. baldini, 5-157: e una donna nel fiore, dai capelli bruni ondulati
, 2-7: reggendo la porta con una mano, coll'altra faceva grandi gesti
viaggio); notevole, rilevante (una distanza, un intervallo).
: io chiamo distanza mediocre quella d'una lega, grande quella ch'è più
, grande quella ch'è più d'una lega, piccola quella ch'è meno.
è meno. baldinucci, 151: una veduta di prospettiva, che dimostri gran
di mettere innel mio scoppietto altro che una sola palla, e così per vera
et de roma, xxviii-400: adunao una gramissima oste e passao in ispania e
: a queste parole s'era ragunato una gran quantità di que'gentiluomini. tasso
la prima vista mi si parò dinanzi una grandissima quantità di bei libri di tutte
festa. -considerevole, ragguardevole (una parte, una porzione, una misura
-considerevole, ragguardevole (una parte, una porzione, una misura, una differenza)
(una parte, una porzione, una misura, una differenza). lacopone
, una porzione, una misura, una differenza). lacopone, 73-39:
gravoso, oneroso (un tributo, una spesa, un debito). compagni
riarso ecco ride / co'lieti verdi una vicina oàsi. -nelle invocazioni.
, 1-84: però che dentro a una città commisto / popolo alberga di contraria fede
non eran nati. settembrini, 169: una nazione è grande non per estensione di
per numero di uomini, ma per una idea che ella rappresenta nel mondo,
posto o un posto molto distinto in una scala gerarchica. compagni, 1-7:
, 39-5: era gran caporale in una compagna. lippomano, lii-8-282: il secondo
-egregio, preclaro, eccellente (una virtù, una perfezione del corpo o
, preclaro, eccellente (una virtù, una perfezione del corpo o dello spirito)
, i secondi furono liberi, generosi in una parola furono uomini di gran talento e
e virtù. landolfi, 3-139: una fanciulla di grande e schiva bellezza la quale
56): i grandissimi savi stavano in una scuola, a parigi, e disputavano
grande scrittore. praga, iv-3: era una camera... ammobigliata come una
una camera... ammobigliata come una bottega da rigattiere e tappezzata di dipinti
, celebre, famoso (il nome di una persona). bibbia volgar.
. serao, i-894: questo marchese è una gran brava persona. buzzati, 4-122
autorevole, privilegiato (un casato, una famiglia, una condizione sociale);
(un casato, una famiglia, una condizione sociale); onorevole, alto
. potente, ricco (uno stato, una nazione, una città); solido
(uno stato, una nazione, una città); solido, forte, sicuro
. bocchelli, 3-25: noi siamo una democrazia, la più grande democrazia del mondo
di notevole prestigio (un giornale, una rivista). comisso, 12-166:
, un avvenimento, un gesto, una circostanza, una notizia); eroico,
, un gesto, una circostanza, una notizia); eroico, leggendario,
hanno il grande ed il generoso, una repubblica debole non le sa fare.
(l'importanza, il valore di una persona o di una cosa o anche
, il valore di una persona o di una cosa o anche l'apprezzamento che se
, i-375: nel suo animo, sentiva una specie di vergogna; ma, per
o nell'altro, quella donna è sempre una donna di gran testa. -sicuro
giovane per istudiarvi su il tingere, una grande avvertenza si vuole avere...
d. bartoli, 40-ii-216: una delle gran cure di quello de'sei
, ampiezza, elevatezza, profondità (una cognizione, un'idea, una dottrina
(una cognizione, un'idea, una dottrina, un argomento, ecc.,
, un argomento, ecc., anche una parola, un discorso).
, sembrano... vivere di una volontarietà intellettuale, altissima, alla quale
rosse lunari, pensavo come sarebbe di una grande poesia mostrare il dio incarnato in
36. molto animato, molto vivace (una disputa, una discussione).
, molto vivace (una disputa, una discussione).
de amicis, i-122: ogni giorno ebbi una gran discussione con mio padre sull'argomento
duca di guisa. -insistente (una preghiera, un invito). guicciardini
favorevole, vantaggioso (un patto, una condizione, un'istituzione); grandioso (
sapiente, utile (un decreto, una decisione). g. villani,
-generoso, solenne (un impegno, una promessa). serdonati, 9-153:
. solenne, sfarzoso (un rito, una festa, una cerimonia, una funzione
sfarzoso (un rito, una festa, una cerimonia, una funzione); sontuoso
, una festa, una cerimonia, una funzione); sontuoso, lussuoso (un
sontuoso, lussuoso (un ricevimento, una cena, un regime di vita).
cruento, micidiale (un combattimento, una guerra, ima zuffa); ostinato,
ostinato, accanito (un contrasto, una lite); violento., clamoroso
dio ha permesso che foste messa a una gran prova. -difficile da superare (
gran prova. -difficile da superare (una difficoltà, un ostacolo) o da
un ostacolo) o da sopportare (una fatica); arduo, laborioso.
, e il tempo nostro è tanto quanto una punta d'aco. savonarola, 8-i-33
con la grazia di dio si dura una gran fatica a vivere castamente. serdonati
-urgente, impellente (un bisogno, una necessità). testi fiorentini, 79
che possiede rilevante vigore ed efficacia (una forza fisica); che esercita un notevole
; che esercita un notevole influsso (una forza morale); forte, potente,
alfieri, i-59: era questa signorina, una brunetta piena di brio, e di
brunetta piena di brio, e di una certa protervia che mi facea grandissima forza
lo conobbi stava facendo con grande energia una cura per dimagrare. 43.
impellente, grave (un motivo, una causa); persuasivo, convincente (
causa); persuasivo, convincente (una ragione, una prova); sicuro
persuasivo, convincente (una ragione, una prova); sicuro, certo,
pensandola bene, non conoscano essere in una estrema miseria. piccolomini, xxi-1-339:
grandi svevo, 3-578: m'accolse con una grande gioia. cicognani, 9-31:
, pungente, straziante (un dolore, una sofferenza, l'ansia, la tristezza
passo misurato e continuo cominciava a dare una grande angoscia al ladro; diamine,
rannicchiato così fra due botti, in una casa non sua. -molto vivo,
, 216: si fanno feste nel maritare una vitella con un toro, animale che
45. fermo, fondato (una speranza); vivo, ardente (
la chiesa. muratori, 4-83: una grande fallita speranza. capuana, 14-157
d'annunzio, iv-2-86: ella aveva ora una curiosità grande di guardarsi nello specchio.
dote, non aveva che... una gran voglia di figurare e di divertirsi
(un difetto, un peccato, una colpa, un misfatto); irreparabile (
immensi? settembrini, iv-36: ho una stizza che mai la più grande.
lasciarono solamente danno e vergogna, io con una mia povera gabbanella, ed insieme col
provoca funesti effetti (un danno, una calamità, un torto, un'offesa
che, dopo grande abbominio dato a una sua sorella, la trovasse poi senza difetto
7: venivano anch'essi a dare una capatina, a sentir la notizia della
, duro, esemplare (un castigo, una pena); acerbo, aspro (
grande onore. adesso dicono che è una frontiera morta. 50.
, un gusto degli auto-doni fastosi, una visione di se stessa come metropoli,
: perché anche a quel servizio [a una cena] io ho di bisogno degli
, 202: non voler comprare in grande una merce quando si prevede che sia per
f. bini, ii-1-202: io aveva una conca assai grandotta. guarini, 268
il parasito del duca di mantova in una publica udienza, vedendo un grandóne, alzò
piccini, / e de'grandacci come una peschiera. -alla grandàccia: con larghezza
larghezza e liberalità (non disgiunte da una certa sgarbatezza). a. casotti
bambini in castigo al buio / spiano da una fessura / i grandi intorno alla familiare
credevi che diventassi, da grande: una del varietà? 2. persona ragguardevole
populo. guicciardini, 2-3-7: fece una provisione... che quelle tali famiglie
udienza. e subito cominciò a venire una processione di grandi, di uffiziali e
come certi lembi di cielo orientale dopo una pioggia d'aprile. 2. per
, fortemente rilevato (un particolare, una figura). bocchelli, 11-73
bella. carducci, ii-1-257: fece una nuova composizione grandeggiante da fare strepito negli
e grosso, tarchiato, erculeo (una persona); essere alto, massiccio,
, un edificio, un luogo, una montagna, un astro, ecc.)
in modo non comune, campeggiare (una figura, un'immagine, un particolare
tali, che paion tutti propagati da una stessa famiglia, tanto son simili.
semplice esercizio. invece di scadere in una definizione realistica, le forme grandeggiano e
manzoni, 11: grandeggiava fra queste una sublime / alma, come tra 'l
: alcuna volta il fiorimento istantaneo d'una favella fu veduto emergere da un ratto
sentiva i suoi baffi a punta come una calunnia che attirasse grandi parole e grandi
.. essi non perderono mai affatto una certa magnanimità propria di quella nazione.
falde del vesuvio si scontrarono e combatterono una memorabile battaglia in cui l'eccellenza degli ordini
). bembo, 9-1-14: in una gran fortuna e tempesta mentre che i
la soddisfazione sua, se e'vive in una repu- blica, cerca, ancora che
2-128: et ecco che ad nui una donna grandeva se presentoe.
. ant. grannézza), sf. una delle qualità primarie dei corpi in forza
. croce, i- 1-119: ma una grandezza che si determini, non secondo
(167): farete di far porre una statua di cera della sua grandezza a
... due figure artificiate, l'una rappresentante un pastore e l'altra una
una rappresentante un pastore e l'altra una pastorella di grandezza naturale. baldini,
grandezza naturale. baldini, 5-38: una figura a grandezza del vero ha qualcosa
, sufficiente. 3. altezza di una persona eretta; statura. -anche:
: v'è in roma... una statua d'uno ermafrodito, di grandezza
d'uno ermafrodito, di grandezza d'una fanciulla d'anni tredici. pulci,
repentine, irregolari e troppo risolute per una donna, non che per una monaca.
risolute per una donna, non che per una monaca. d'annunzio, v-1-388:
monti,... le ossa d'una sformata grandezza. levi, 2-147:
era come pelle di fiore) rivelavano una profonda malinconia. -di animali.
era sotto il cesto di quella salvia una botta di maravigliosa grandezza. g. brancoli
[plinio], 9-15: se narra una singular grandecza de pesci, con nulli
e sopra tutto alle signore veneziane d'una grandezza tale che per la piazza di s
. fogazzaro, 1-33: si prova una specie di riverenza a passare per quelle
5-253: voglio un piatto grande, una forchetta grande, un cucchiaio grande. tutto
negri, 63: fanno queste barchette una navigazione delle più difficili che si sappia,
d. bartoli, 27-254: una corona reale, tuttora intorno granita di
tempo. -notevole entità (di una ricompensa, di una spesa, di
-notevole entità (di una ricompensa, di una spesa, di una dote, ecc
ricompensa, di una spesa, di una dote, ecc.). guicciardini
, 3-279: dentro di noi sentivamo tutti una certa mortificazione per non sentirci l'animo
, serietà (di un pericolo, di una malattia, di una sventura, di
pericolo, di una malattia, di una sventura, di una colpa, ecc.
malattia, di una sventura, di una colpa, ecc.). bartolomeo
castiglione, 115: avendo da peccare nell'una delle due estremità, men male è
che pregiudizio riceve il sole, se una nube importuna si sforza di far ombra alla
monitorio così severo, repentinamente fulminato contro una republica di tanta grandezza, commosse li
italiani la loro grandezza antica, anzi una grandezza nuova che gli farà essere nel
altierezza la mia umilità, in questa una sola cosa per suppremo dono addomando,
grandezza e di risorgimento nella letteratura d'una nazione non si misurano a brevi intervalli
si misurano a brevi intervalli, ma seguono una vicenda di vita e di idee,
i confini della giovinezza, ha dato una decenza e si può dire abbia fatto
si può dire abbia fatto della decenza una civiltà. -ant. plur.
vanagloria. casti, iii-302: per una grandezza niente affatto lodevole, avea fatto
è l'attaccar grandissima briga anche per una festuca, quando ne va dell'onore.
sono quelli che misurano la grandezza di una mente dalla grandezza delle forze che move.
gran valore, gran merito (di una persona); somma perfezione (di un
... non è altro che una elevazione e una maestà del parlare, e
non è altro che una elevazione e una maestà del parlare, e si compone
: però che non dee il poema eccedere una certa determinata grandezza. —
— pregio, importanza, eccellenza (di una scienza o di un'arte).
fare assai, si viene a intendere una grandezza d'arte, secondo che di ora
distanze. soldati, i-131: m'indicava una dopo l'altra le costellazioni, e
meno luminose (e si tratta di una classificazione fondata esclusivamente sulla grandezza stellare apparente
stelle, due della seconda grandezza, una della terza, che è nel piè della
è nel piè della croce, e una della quarta, che è nel braccio di
, 3-1-391: il diametro apparente d'una stella fissa della prima grandezza non è più
cioè 300 terzi, e il diametro di una fissa della sesta grandezza 50 terzi.
grandi, 1-83: parte aliquota si chiama una grandezza minore di un'altra grandezza maggiore
4-371: la grandezza, essendo sempre una idea comparativa ed una proporzione tra due
, essendo sempre una idea comparativa ed una proporzione tra due enti, si muta
grandezza fisica: qualsiasi ente suscettibile di una precisa definizione quantitativa, quindi di misurazione
dimensioni fisiche e la misura rispetto a una determinata unità. -grandezza sinusoidale: grandezza
grandezza fisica la cui variazione avviene secondo una funzione sinusoidale della variabile indipendente. -grandezza
di energia luminosa che viene irradiata da una sorgente nell'unità di tempo detta lumen
grandezza: alterazione psicopatica nella quale predomina una esagerata valutazione del proprio io.
li panni ripiegati in su la tavola dentro una gran- dezaia (o voliamo noi dire
. villani, 76: si poneva una campana in sull'arco di porte sante marie
palagio di lui si apriva agli occhi una scena nuova ed una nuova grandigia.
si apriva agli occhi una scena nuova ed una nuova grandigia. mamiani, i-xl:
spagnolesche e alle complicate strampalerie del seicento una semplicità e una soavità di modulazione agreste
complicate strampalerie del seicento una semplicità e una soavità di modulazione agreste anche artefatta. d'
gentilesca grandigia del cavaliere vestito d'una roba di velluto fosco a liste
riccioioni. de marchi, i-136: una grandiglia di pizzo bianco,...
[s. v.]: è una grandiglionaccia, che non ha punto voglia
effetto e la stessa natura si osserva in una prosa che, senza esser poetica,
tre parti, qualche volta trecento in una notte. -sostant. tasso
schioppettate grandinarono in un balenìo vibrante, una dopo l'altra su la massa delle
targioni tozzetti, 12-6-77: vi provai una non prevista grandinata, come a suo
. paoletti, 1-1-331: spezialmente doppo una grandinata [l'umor nutritivo] debbe
moravia, ili-no: le nubi fecero una loro estrema difesa, scaricando una furiosa
fecero una loro estrema difesa, scaricando una furiosa grandinata contro i vetri sonori delle
atto d'entrare in città, da una grandinata d'archibusate restò ucciso. a.
, con mani e con fionde, una grandinata di pietre. checchi, ii-1023:
checchi, ii-1023: sentii venirmi intorno una grandinata di palle. ojetti, i-736
palle. ojetti, i-736: fu una salve di schioppettate, di grandinate di
. verga, ii-272: si buscò una grandinata di calci e pugni. cantoni
e pugni. cantoni, 591: una nuova grandinata di scappellotti amichevoli. brancoli
brancoli, 3-61: precipitava nella stanza una grandinata di parole sconce. 4
vedere un non so che somigliante a una lunga striscia, qual è d'una serpe
a una lunga striscia, qual è d'una serpe, vaghissima di colori e tutta
. ottimo, ii-388: grandine è una congelazione di gocciole di pioggia fatta in aere
si turbò... e venne una grandine molto tempestosa. caro, 4-244:
cielo grandini di peso di cinque libre l'una. dossi, 48: mi tenevo
48: mi tenevo nel vano di una finestra... adocchiando machi- nalmente
laceri e sanguinosi. guerrazzi, 2-485: una grandine di mitraglia, flagellando la terra
azeglio, 2-223: quest'anno, è una vera grandine questi matrimonii; ma ci
... e padre freschissimo di una bambina, e per di più con
bambina, e per di più con una nuvola bieca che premeva grandine sul suo
ant. tumoretto che si forma su una palpebra, orzaiolo. pietro ispano volgar
se gli era un pestaglio o una carota o pur quell'altra cosa. ma
tra mezzo della minestra, che era una grandinina di parolette, la lettera « a
, 4-62: eravamo appena alla minestra (una minestra di brodo e « grandinina bucata
da grandine. caro, 8-658: una [saetta di giove]...
essi hanno scaricato tutta la furia d'una meteora devastatrice, rispettando i vicini.
, 65: nasce [nell'occhio] una tela sottile e piccola, a modo
. lanzi, ii-373: francesco fracanzani ebbe una certa grandiosità di fare e un colorito
stilizzata, un'opera, un episodio, una pagina che si stacchi e ci richiami
romana,... trasformata in una storia esemplare di virtù civili, di sacrifici
iv-290: non sarebbe stato meglio decidersi una buona volta a finger tutto, amore
da far maraviglia. baldini, 3-304: una sola cosa, bontà loro, delle
di un parco immenso, con una grandiosità di linee che elena sola sapeva apprezzare
, 3-114: in un delitto di una grandiosità terrificante, paragonabile alla forza del
carena di nave, è stata d'una grandiosità dolorosa e consolante come l'arcobaleno
); lusinghiero (un elogio, una lode). redi, viii-50
straordinarie, per capacità non comuni (una persona). segneri, i-254:
grandioso, affatto speciale a loro, una maestà, un far di padroni, che
se stessi, o fatti tali da una rimotissima antichità, e quelli che tali
corte., il-n: aveva sul capo una grandiosa parrucca, sulla quale si potevano
grandioso panorama della valle sfumava lontano in una chiarità di vapori fulgenti nella gloria del
fin dove l'occhio arriva, è una grandiosa pianura lievemente ondulata, senza un
: sopra il tetto s'affaccia / una nuvola grandiosa. 5. singolare
entusiasmante (un evento, un fatto, una circostanza, un'impresa).
immortale la fama del sommo pastore creando una nuova città che portasse ai secoli venturi
la sua vita, con grandiose novità una dietro l'altra, ne desiderava altre di
sontuoso, sfarzoso (uno spettacolo, una festa, una cerimonia o anche l'
(uno spettacolo, una festa, una cerimonia o anche l'aspetto di persone
stabilirsi, non richiedendosi per esse né una straordinaria destrezza e eleganza ne'manifatturieri,
seicento spagnolo. -notevole, rilevante (una differenza). romagnosi, 19-134:
quelle che esistono fra gli alberi: una sola specie esiste di uomini, malgrado