, 1-2-40: io potrei facilissimamente dimostrarvi una tal verità, scorrendo ad uno ad uno
: queste due ruote sono portate da una leva il, spinta al basso costantemente
la pressione ha per operare: l'una il peso, l'altra l'elatere.
spiegare un fatto certo non è senza dubbio una ragione di rigettarlo; e però si
. sono i suoi ramuscelli sottili, lunghi una spanna, di numero cinque over sei
, 1-220: 'elatine '. di una spezie sola ne ho veduto fra il
. letter. nobile, elevato (una persona, anche i suoi atteggiamenti,
i-394: era la fonte in una lene altura / coronata d'opachi
sannazaro, 4-80: quivi a piè di una altissima elcina ne ponemmo senza ordine alcuno
all'esterno. il frutto, che è una drupa rossa, è mangereccio, dolce
e all'estremità porta le narici, con una 0 due appendici tattili); la
li presentò sì ricco donamento, / d'una ricca corona d'or verace, /
la città, e avea in dosso una torre di legno, dentro la quale
lacca, nuovo fiammante, che reggeva una magnifica rosoliera; un elefante inargentato,
rosoliera; un elefante inargentato, con una botte di vetro sul groppone, e
strada: grosso autotreno. -far di una mosca, di una pulce un elefante,
. -far di una mosca, di una pulce un elefante, pigliar una mosca
di una pulce un elefante, pigliar una mosca per un elefante: dar grande
manco brighe, e non fare sempre d'una mosca uno elefante. giusti, ii-33
hanno l'occhio di bove e pigliano una mosca per un elefante, o si sentono
prov. velefante non acchiappa il topo: una persona superiore non si dà pensiero di
roma, un'elefantessa cui era nata una elefantina, si è rifiutata di allattarla e
grossezza e la goffaggine dell'elefante (una persona, le sue membra, anche
3. coperta da vegetazione gigantesca (una regione). calvino, 2-287
: un elefantiaco seduto a terra indicava una gamba massiccia come un tronco di quercia
, come chi soffra di elefantiasi (una persona, un animale, le sue membra
baldelli, 5-145: si fa una bevanda d'orzo, il cui nome
elefantiasi degli antichi non altro fosse che una specie di sublime scorbuto. targioni tozzetti
la conquista di roma, si diede una attrezzatura industriale cui non seguì di pari
sintomi e le caratteristiche dell'elefantiasi (una malattia). cavalca, ii-138:
l'ele- fantia, la quale è una scabbia brutta, umida e sporca,
di aspetto e di modi e unisce una composta e distaccata disinvoltura a un'assenza
ippogrifo alla fine cedette e con una elegante curva si rigirò verso l'isola.
-anche di cosa: che presenta una bellezza aggraziata e raffinata. bettola
in siena. mi son lasciato fare una gradita forza agli amici, e son
la sola augusta che leggeva accanto ad una finestra. d'annunzio, i-514:
con proprietà e con sobria raffinatezza (una persona). -anche: scelto con
d'avvantaggio il vostro volto gentile con una acconciatura elegante, col ricco adornamento di
diritta, elastica e orgogliosa, con una andatura da regina: elegante nella sua
spende un diluvio, un profluvio, una colluvie di quattrini. dossi, 120:
perché anche la noia è elegante e denota una certa superiorità di spirito. così,
classi più elevate (un quartiere, una via); arredato con gusto,
delle novità della moda; frequentato da una clientela ricca e di gusti raffinati (
discreta. banti, 8-29: ecco una domenica, sul portone, rincontro con
elegante. levi, 2-15: era una camera spaziosa e oscura, in una
una camera spaziosa e oscura, in una casa elegante dal grande scalone floreale di marmo
comisso, 12-18: vestiva elegante con una sciarpa rossa attorno al collo, e
fr. colonna, 302: mirai soprattutto una bellissima porta tanto stupenda, e d'
e nelle forme degli edilìzi, di una simplicità che sente dell'antico, di
simplicità che sente dell'antico, di una ingenuità, dirò così, nel dipingere senza
novellamente ornato. leopardi, i-1154: una parola o frase difficilmente è elegante se
a uno sfoggio di abilità dialettica (una questione). -dimostrazione, formula,
, 291: il problema deve esser una 'questione elegante 'cioè non a
spirito, mi maravigliai più quando lessi una del bernardi circa il mio venire a
dire né più elegantemente né più chiaramente una bugia. p. verri,
per altro, nel dir così, una punta di epicureico scetticismo trapelava, con
seta, più elegantemente filugello, tentati in una regione dove nessuno ne vuol sapere.
carte, gli dà un guardo con una certa eleganzia di gesto. marino, vii-92
, quasi assunta per proposito, tradiva una certa eleganza nativa. d'annunzio,
plutocrazia... non riesce ad avere una 'casa 'e non conosce le
quasi buona educazione dello spirito, o una temperanza di saggezza pacata e di innocenti
castella. cantù, 491: dimorava in una ricca casa, cinta da ogni maniera
, v-2-263: aveva... una figliuola, una vezzosa donzella tutta eleganze
: aveva... una figliuola, una vezzosa donzella tutta eleganze e raffinatezze,
in sommi capi che si chiudevano in una pagina e la porse con tanta facilità come
stabilirsi, non richiedendosi per esse né una straordinaria destrezza e eleganza ne'manifatturieri,
porta, 1-377: resideva negli occhi sui una coru- scante luce siderea con certi igniculi
essere eletto, che è candidato a una elezione. - anche sostant. salvini
d'ogni animale, che o per una eleggente libertà, o per una necessitante
o per una eleggente libertà, o per una necessitante forza si muova e senta.
leggere). assumere, fare propria una possibilità determinata, a preferenza di altre
fisato l'occhio sopra il disegno d'una cicala, disse ad alta voce: «
occhialuto. -assol. fare una scelta. simintendi, 1-121: la
un luogo, per abitarvi, o una data, per compiere una data attività
abitarvi, o una data, per compiere una data attività). -dir. eleggere
intelletto. 3. scegliere una persona per attribuirle un incarico, una
una persona per attribuirle un incarico, una funzione o una posizione (generalmente importante
attribuirle un incarico, una funzione o una posizione (generalmente importante, delicata od
: queste parole sommamente piacquero e ad una voce lei per reina del primo giorno
sede. -ant. accogliere in una determinata classe o ordine di cittadini.
o di un ente privato (come una società commerciale) una persona, per
privato (come una società commerciale) una persona, per lo più tramite una scelta
una persona, per lo più tramite una scelta fra più candidati fatta o da
o da un singolo individuo che ricopre una carica superiore (sovrano, papa:
votazione. -in partic.: preporre una persona a un ufficio o incarico, e
ufficio o incarico, e specie a una carica pubblica di un'istituzione politica,
attribuire un titolo, un premio, o una posizione onorifica. alvaro, 9-377
. chi ben giudica, bene elegge: una buona scelta dipende dalla capacità di giudizio
, i-145: di qui s'apprende una eleggibil regola esperimentata per molti, et
di legge per essere eletto (a una carica pubblica). - anche sostant.
necessari per essere eletto (a una carica pubblica). beccaria,
sì che la tragedia si risolve in una flebile elegia. pascoli, i-656: l'
mio dir non erra - / sedea una donna, involta in veste negra, /
sbocca non tanto in tragedia quanto in una sorta di elegia marina e desertica,
al figur. aleardi, vi-511: una perenne / elegia di lamenti e di
... mi ferma, e dopo una lunga elegia sulle cose passate, finisce
, 529: indirizzerò al vostro nome una elegietta, o almeno un epigramma.
: diffinisce [dante] la canzona una compiuta azione di colui che detta parole armonizzate
fu... pittore inconscio di una società aristocratica e feudale nelle apparenze e
lat. phellandrion (plinio), indicante una pianta acquatica di origine sconosciuta.
cadavere d'un certo giovane morto per una crudele passione illiaca, nella vescichetta fellea
amore rubella. manzoni, 9: una coppia rara e bella, / che
, 13-455: perché sul più bello di una battaglia, più di un fello guerrier
pancia - incontro ad un archibugio od una lancia ». -ant. sospettoso
, fallace, falso (un atto, una notizia, un modo d'agire,
, minaccioso, crudele, spietato (una persona, anche un atteggiamento, uno
voglie giove- nili accese / temprò con una vista dolce e fella. boccaccio,
fella, / e sì veloce, che una saetta, / quand'esce d'arco,
viso fello, / e li appresenta l'una e l'altra testa cambiati i fiaschi,
, sdegnato, crucciato, imbronciato (una persona, il suo sguardo, la sua
un sasso; / se in una valle o in loco oscuro e basso,
; combattuto con asprezza, ferocemente (una battaglia). guittone, xiv-62:
figlio nacque. alfieri, 8-73: ecco una stella,... / che addietro
, increscioso, sgradito, molesto (una notizia). guittone, 42-14:
: l'universo / seco il ripete ad una voce, e grida / che,
sì poca anzi niuna considerazione, per una cosa che non solo non si sa se
un morso in bocca, poich'egli è una giraffa sbrigliata. -per simil. con
vigliaccheria; che conduce alla dannazione (una passione, il peccato, un comportamento,
ancor più bieco e fellonesco, fece una riverenza da quella parte. -figur
da felloni, da gente scellerata (una compagnia, un gruppo o una schiera
(una compagnia, un gruppo o una schiera di persone). cicerone
3. aspro, violento (una lotta, una battaglia). marco
. aspro, violento (una lotta, una battaglia). marco polo volgar.
, slealtà; il venir meno a una promessa, ingratitudine; vigliaccheria, codardia
della caducità del feudo, che è una delle pene di questo delitto. vico
degli animali volgar., xxviii-304: sono una mainera di gente che sono in peccati
è vestito di felba, ora d'una schiavina, ora dorme alla stalla, ora
portando d'inverno la felpa, che è una sorta di drapperia ricca, che al
salvini, 16-261: s'affibbiò intorno una vermiglia roba, / doppia, distesa
mausoleo sia salvaguardata, e venerata da una confraternita di citrulli e di fatebenefratelli,
: veste egli [iddio] di una verde felpa tutta la terra e cuopre di
, 2-301: ora si affonda in una specie di grosso muschio dai piccoli fiori rossi
seta di un nero lucido e di una leggerezza straordinaria, che furono premiati dal
14-116: quel genere di pescatori hanno una stretta rassomiglianza con i pittori dilettanti;
luoghi. pavese, 5-170: aveva indosso una pelliccia grigia e le scarpe felpate,
, iii-2xi: la macchina fischiò con una sirena nasale e lamentosa destando gli echi
del calore o dell'umidità o di una determinata sollecitazione meccanica. = deriv
o per sei giorni, che così lasceranno una gran parte di lor terrestreità. d
liquori. vallisneri, iii-38: se una spugna, un panno, d'una qualche
se una spugna, un panno, d'una qualche untuosa materia accada che imbrattati ne
strati strettamente intrecciati (la radice di una pianta). targioni tozzetti, 7-61
feltro, con le maniche a gomito e una guarnizione di filo di ferro in grottesca
in capo, le chiavi in seno e una lanterna in mano, piovendo, tonando
la moderna milizia si vede convertita in una publica mercatanzia non già per nostro solo
alla città si passa il fiume da una parte all'altra per un solo ponte che
solita andare: per mare, in una feluca, colla mia gente. targioni
, 3-218: come c'imbarcammo sur una feluca sanremasca in antibo, e il pericolo
e il pericolo che abbiamo corso in una burrasca nelle vicinanze di nizza, e
. cipriani, ii-1-137: partirono sopra una feluca napoletana che era nel porto di
il passo cogli strumenti abboccati, hanno una feluca piumata, la mantellina a pipistrello
3. copricapo di feltro a una sola punta, portato dagli studenti universitari
, i-79: partito finalmente per mare in una felu- chetta alla volta di antibo,
e per ogni dieci giovani donne dorme una vecchia. = lat. mediev
in un felze lo spettacolo dionisiaco d'una città che s'incendia delirando. negri
cadde. fr occhia, 527: in una di quelle gondole nere lui e lei
che non vuol dire altro, che una cosa fatta dalla natura fuori della intenzion
solo coniugio di un uomo e di una femmina, i quali primariamente posti nel
gli animali non si accoppiano che con una sola femmina. bartolini, 1-19: si
socia d'industria. ve la immaginate una socia femmina? jovine, 2-67:
l'accende. cavalca, 19-98: una volta, ch'avea veduto nel secolo
volta, ch'avea veduto nel secolo una bella femmina ch'avea nome merla, la
folla, né ti lasciar prendere da una femmina. palazzeschi, 3-162: erano
-essere vile, debole, curioso, come una femmina; commuoversi, disperarsi per nulla
commuoversi, disperarsi per nulla come una femmina: essere eccessivamente pavido, emotivo
foscolo, v-61: io sono debole quanto una femmina! e prego voi tutti di
;... curioso forse come una femmina. comisso, 1-16: chiacchieri troppo
e ti disperi per un nonnulla come una femmina. 3. donna che
dall'uomo. dossi, 667: una fanciulla... di quelle, in
uomo gentile, che cerca, non tanto una femmina a sé quanto una mamma al
non tanto una femmina a sé quanto una mamma al suo bimbo, balza di gioia
: 'bastone vestito, ma fémmina! una cosa che lei non sarà mai! '
, senza che ella potesse saperlo, una donna arrendevole, una dolce femmina possibile
potesse saperlo, una donna arrendevole, una dolce femmina possibile e dormiente in lei
vino e dalle femmine si punì d'una intemperanza della prima gioventù;...
anni per tutti. slataper, 1-89: una donna, una femmina, per me
slataper, 1-89: una donna, una femmina, per me, per avvoltolarsi insieme
s'awide che l'abate si teneva una bella femina, la quale avea nome rosana
doni, 2-3: fu... una giovane bella e d'onesta famiglia,
come sogliono fare la maggior parte, teneva una femina detta muda,...
andossene sansone in gaza, e videvi una femina peccatrice; e andando dentro, istette
valentiniano impe- radore, fu in grecia una femmina di mondo, la quale dalla
garbugli notturni. carducci, iii-7-269: una mala femmina... danzava e
iii-93: -una donna? non sarà una 'femina mala'? -no, no,
mala'? -no, no, non è una mala femmina; è la mia fidanzata
domanda chiocciola. soderini, ili-no: una botte che si spartisca in due parti
libro di sydrac, 471: diamante è una pietra che viene d'india, e
femmina cacciano la gente di casa: una donna disonesta conduce la famiglia alla rovina
grazia e vivacità, nera come una mela secca. -femminuccia.
. grazzini, 4-260: ho trovato una femminoccia che voi non vorreste veder meglio
che quando t'avrai pigliata per moglie una femminoccia di tanto tenera età che non
pietra, alte palmi dieci l'una, che sono molto belle, graziose e
fosse più giovane, io dubiterei, che una di queste femminaccie non gli avesse fatto
chi, maladetto?... per una serva, / per una femminaccia ridicola
. per una serva, / per una femminaccia ridicola, proterva. botta, 4-495
cacciata di casa, per farvi luogo ad una femminaccia qualunque, ad una sgualdrina.
luogo ad una femminaccia qualunque, ad una sgualdrina. bacchetti, 13- 739:
. (femminéggio). comportarsi come una femmina con atti e modi lusinghevoli,
fatto giovane... sia per una feminella perduto? collenuccio, 227:
.. videro un uomo coperto d'una cappa nera, con un cappellaccio su gli
se stessa, non era altro che una femminella analfabeta; ma più che una sovrana
una femminella analfabeta; ma più che una sovrana, per me.
della stanza il mio desiderio scorgeva una mènade, e ancora m'esalta il
di tal novella / dirò che sei una vii femminella. firenzuola, 94:
grappoli. -anche: germoglio sterile di una pianta qualsiasi. bencivenni [crusca1]
quasi femmina del gan- gherello, è una maglietta dello stesso sottil filo metallico,
baruffaldi, iii-116: la mina è una strada sotterranea tutta piena di polvere
si dà fuoco per via d'una lunga feminella pur di polvere o d'altra
ondeggiando rammèmora le gesta / cosmiche d'una vita / viva in noi, ma sopita
esprime quella femminilità sensuale che può rendere una donna desiderabile all'uomo. pratolini,
cordoglio / avea scampato, et or serve una donna. ariosto, 11-73: cercare
femineo, a pena a pena ombrato d'una lanugine bionda. pirandello, 7-547:
in tutto il gran femineo stuolo / una non è che stia contenta a un solo
mi starò qui timida e dogliosa / com'una pur del vii femineo volgo? fed
5. retto, governato da una donna (uno stato, un regno
(e per lo più vi è connessa una notazione spreg.). valerio
ed ora avvampo, e agghiaccio / d'una vii femminetta occulto amante. foscolo,
. g. gozzi, 236: una femminetta di mal affare, la qual
: un ardente libertinaggio femminiero, e una devozione, che della religione serbava
betta ', vecchia donna di casa, una di quelle che in una famiglia priva
casa, una di quelle che in una famiglia priva di capo femminile pigliano il
: nicola si compiacque a insistere in una minuta descrizione del tipo di bellezza femminile
, 6-145: gridò un saluto, e una voce femminile fresca e allegra gli rispose
; composto, formato di donne (una compagnia, una comunità, un popolo,
formato di donne (una compagnia, una comunità, un popolo, ecc.)
essi... parevano legati da una grave complicità a tutto il genere femminile.
un'attività, un lavoro, anche una parte teatrale); che è opera
per gl'impieghi femminili: roma fu una delle ultime città ad arrendersi, e si
straordinarie truccature. -che perviene da una donna, che è posto in azione
, che è posto in azione da una donna. tasso, 20-65: non
ercole così si diede in preda di una donna, che per piacere a lei
. ariosto, 12-92: v'era una vecchia, e facean gran contese / (
341: alla donna sta ben aver una tenerezza molle e delicata, con maniera
per non entrar seco in lamentazioni femminili sopra una cosa che non aveva alcun rimedio.
femminile? quanto al sentimento, è una bontà e dolcezza portata fino alla tenerezza
13-250: fu facile scoprire la sopraccarta di una lettera del poeta, con la
-effeminato, frivolo, rilassato (una persona, una società, i suoi
frivolo, rilassato (una persona, una società, i suoi costumi).
inconscio [il metastasi ©] di una società aristocratica e feudale nelle apparenze e
dei forlivesi, imolesi e altri romagnoli una mollezza e lenità femminile. papi, 1-3-82
sembra che la grammatica, dinanzi a una proposizione di quella sorta, si debba mostrare
femminili (e può dipendere da una lesione, da un'insufficienza funzionale
femminilità, risiede per contro in una coscienza incoata e confusa, che non erompe
tutto in lei rivelava lo sforzo di una esistenza coraggiosa e difficile, e
esistenza coraggiosa e difficile, e una femminilità sepolta come una gioia effi
e difficile, e una femminilità sepolta come una gioia effi mera o un
intende ch'esse non rappresentavano se non una parte del totale della femminilità amante.
tacque. idem, iv-1-788: era una scrittura un po'timida, ineguale,
desiderio, se giungeva l'eco / d'una voce, d'un passo femminino.
ma carnoso e sinuoso, disegnato con una grazia femminina, quasi esuberante, tutta
composto, formato esclusivamente da donne (una folla, un gruppo, un popolo)
vento. giuliano dati, 55: una isola ci è detta mattanino / in nella
i-49: codesti ceffi francesi mi lasciarono una lunga e profonda impressione di spiacevolezza,
con far loro vedere il gomito di una donna. 4. per simil
: le parole che si mettono in una lettera dittata debbono essere messe a dritto,
in femminino, / voi dite una parola disonesta. d. bartoli, 25-313
o è influenzato dal femminismo (una teoria, un'idea, un ambiente
e vi è connessa, talvolta, una notazione spregiativa). cardarelli, 6-70
regolare la quistione sessuale, di farne una cosa seria, ma non pare abbia
alla donna [delle classi alte] una posizione sociale paradossale. femminità, sf
guarini, in: in tale stato / una vii famminuzza, in queste mani,
in qua mi siete divenuta credula come una femminuccia, moglie mia? deledda,
e come avrebbe lasciato a quel padre una femminuccia, a cui lei avrebbe ispirato
un bambinetto?... è una femminuccia in mezzo a voi.
la balia: / chi diralla, una tana e chi un covile, / dove
ischio, sfiancano all'infuora obliquamente in una forma così sbalestrante e quasi fuor d'
1-91: nel sonno gli pareva che una bestia, una specie di scorpione,
sonno gli pareva che una bestia, una specie di scorpione, o di granchio
, o di granchio, gli morsicasse una gamba, sul femore. = voce
moneta della repubblica popolare cinese equivalente a una frazione dello yham; è anche un'
cui sono disegnate le varie fasi successive di una figura in movimento; imprimendo al disco
il fenato di alluminio ha aspetto di una massa vetrosa e ha il punto di
anguillara, 5-30: sdegnato contra lui con una scure, / per vendicar l'amico
lasciando ad ogni tavolo di disegno qui una riga per darsi dei fendenti alle gambe,
per darsi dei fendenti alle gambe, lì una squadra per battersela sulle gote.
di frattura, che interviene a rompere una continuità spaziale. bontempelli, 7-190:
bontempelli, 7-190: in questo modo fanno una specie di cuneo, di fendente d'
, netto come un fendente, scorgo una lista rosea di cielo. 3
fendente su la spalla destra, e una punta ne la mano sinistra di nessuna
orecchi. francesco da barberino, 115: una saetta che venne da cielo fesse il
, 10-119: quel negromante si pone una vesta, / cui spada esser non può
detto di sopra. egli legono l'una all'altra, e fannola lunga bene trecento
, 4-165: quel frate innocenzio ha una lingua che taglia e fende. parabosco
goldoni, iii-21: lo so che ha una lingua che taglia e fende. ma
; il suo petto è affannoso; una violenta palpitazione le agita il cuore sempre
fendere il ciel. pascoli, 488: una mischia incessante arde tra il fumo /
sospetto. 3. causare una lesione; intaccare, corrodere, lasciare
. tagliare superficialmente, incidere, produrre una fessura. cavalca, i-249: alcune
uno medesimo spazio è di lungi dall'una e dall'altra terra, e fende i
farsi strada, aprirsi un varco spostando una massa fluida; tagliare, attraversare,
a fendare tacque, sì si levò una maravilliosa fortuna per la quale furo tutti in
navicella d'avorio un dì fendea; / una man pur d'avorio la rcggea /
salti più da pesce che da cane, una specie di delfino che nuotava affiorando un
più ciondoloni d'un segugio. -lasciare una traccia, una scia luminosa; spiccare
un segugio. -lasciare una traccia, una scia luminosa; spiccare, risaltare nell'
2-1131: dal convesso / del ciel cadde una stella che per mezzo / fendè l'
percorrere da un capo all'altro (una città, una via); valicare,
capo all'altro (una città, una via); valicare, sormontare,
; valicare, sormontare, oltrepassare (una montagna). caro, 2-594:
invano; sugli apennini che fendè con una fuga più mirabile d'ogni vittoria.
zone; delimitare (un fiume, una catena di montagne, un sentiero,
: consiste la lapponia in monti. una gran cordigliera, o giogo altissimo, quasi
di terribile aspetto, robusto, con una cicatrice che gli fendeva la fronte quant'
tempia sinistra come il fiocco di seta d'una papalina. e. cecchi, 3-126
9. farsi largo, aprirsi una strada a viva forza, rompere (
felice. guerrazzi, 6-61: giunge dove una turba di popolo adunata dintorno alla bandiera
allegrezza; il buon cavallo la fende come una fiumana, l'onda della plebe si
mia macchina grigia, snella, vibrante come una piccola torpediniera, fende i battaglioni che
venne. / esso tendeva in su l'una e l'altra ale / tra la
, 17-62: quando l'osso di una gamba si rompe in più parti e
reni fenderglisi. balzò in piedi; ma una nuova vertigine lo colse. 12
che si fendono un pochino lasciando vedere una riga di carne d'oro, le
più belle albicocche, quelle picchierellate d'una fitta lentiggine bruna, che sanno di buono
g. gozzi, 29: curato da una fanticella zoppa, guercia, e per
avvallamento, crearsi un vuoto momentaneo in una massa fluida; variare di livello o
: l'oscurità per lui si fende in una scia luminosa. questo è il lampo
, motoveicoli e filoveicoli, che consentono una visibilità migliore nella nebbia. - anche
usura del tempo (per lo più in una costruzione,
in una roccia) diminuendo la resistenza la coesione
subito se fece nel lato del core una fenditura. soderini, i-435: dandovi sopra
. moravia, 12-429: un dorso di una bianchezza impura, tozzo e impastato,
frastagliatura, sinuosità (nel profilo di una costa). bertola, 167:
« tutti voi siete intenti a scoprirmi una qualche fenditura per guardarmi dentro, intenti
per guardarmi dentro, intenti a sorprendere una mia parola che possa servirvi da grimaldello
1-96: la pioggia ora s'apre ad una fen ditura di sole.
: parete a picco, scoscendimento di una montagna o di un precipizio. d
. bartoli, 9-29-2-184: diroccata addosso ad una gran città una fenditura di monte,
: diroccata addosso ad una gran città una fenditura di monte, che sfracelli e sepellisca
, ii-436: finalmente ci affacciammo ad una fenditura del terreno in fondo alla quale
, i-421: giungemmo al margine di una larga fenditura o crepaccio. -astron
3. solcato, aperto momentaneamente (una massa d'aria, d'acqua)
gola di un animale a causa di una fenditura o di una imperfezione nella cassa
a causa di una fenditura o di una imperfezione nella cassa armonica); fesso
creato dal non mai interrotto lavoro di una sapiente scuola di economisti. =
fène, nome con cui si designava una delle antiche popolazioni d'irlanda.
. -imbevuto di acido fenico (una garza, il cotone idrofilo).
il veleno; la bambagia fenicata e una fascetta di garza. viani, 19-465:
un vermiciattolo, che si trasformava in una piccola fenice, che, dopo esser
ben che mai non è più d'una; / castità guarda ne le belle fasce
di oggetto che riproduce la figura di una fenice. — in partic.: elmo
fenice. pulci, 9-4: porta una fenice per cimiero. ariosto, 36-17
porta, / e sopra l'elmo una fenice porta. 2. per
; a indicare un essere indistruttibile, una natura che ha risorse vitali misteriose e
dal vero, perciò che ella era una fenice che tutte l'altre giovani di
o per intelligenza, che eccelle in una competizione, che supera brillantemente un confronto
, 20-48 (ii-156): de'ribaldi una fenice, / il maggior ghiotto,
... riempirà il mondo di una nuova luce, quando la fenice delle nazioni
, appena se lo vedeva davanti, come una fantasima, con la boccetta dell'acido
, con la boccetta dell'acido fenico in una mano e il pennello nell'altra.
fr. colonna, 2-25: vidi una corona... di foglie di
ricettario fiorentino, ii-13: quando in una ricetta truovi anici feniculi, sempre
acido usato nelle sintesi organiche e di una certa importanza nell'industria dei profumi.
o sostituzione di un gruppo fenilico in una molecola organica. = deriv
composto derivato dall'acido isocianico; è una sostanza solida usata nell'analisi organica per
desertiche dell'africa del nord; simile a una piccola volpe, assai agile, con
, sm. grosso individuo cristallino di una roccia effusiva (e può essere più o
, esercita un'azione generale consistente in una grave depressione del centro circolatorio e respiratorio
; i dati raccolti vengono registrati in una stazione fenologica che confronterà i suoi dati
(un fenomeno, un dato, una ricerca). = voce dotta
per il suo colore rosso; è una polvere poco solubile in acqua, ed è
partic.: di straordinaria bellezza (una donna). carducci, ii-8-297:
disse che sotto l'ultimo ombrellone c'era una bionda fenomenale: con un costume a
, presume, nell'acque del mare, una esistenza di plurime imagini e ne trae
ha per soggetto lo studio dei fenomeni (una scienza). b. croce
assoluto, e considerano l'estensione come una semplice fenomenalità di esso. fogazzaro,
conducenti delle vetture parigine; ma è una di quelle sicurezze che fanno venire i sudori
un mutare di costume, le idee una metamorfosi delle sensazioni. b. croce
ciò che è conosciuto nell'esperienza (una scienza). gioberti, 2-121:
mondo fenomenico, non negano resistenza di una realtà in sé, inaccessibile alla mente umana
lo disfà, me lo trasmuta in una tutt'altra specie, che si chiama
, conseguenza di un male, di una malattia, di uno stato patologico.
umori. c. gozzi, i-55: una dozina di medici franchi fisici ragionatori con
(ma non perciò illusoria) di una realtà più profonda accessibile o no alla
al mondo abbassato a fenomeno dare artificiosamente una certa realtà. carducci, iii-20-96:
umana ai fenomeni, intronizzò nel di là una volontà onnipossente che essendo essa la origine
e fuggevoli senza traccia, fenomeni di una brutale materia, che sola permarrebbe costante
vedere un bambino, condotto a spasso da una sua balia, portare l'insegne di
deprecabile, ma in te, sarebbe una colpa per la quale non esiste per
, si esibisce un fenomeno mai visto: una giovane bellissima, nata senza gambe e
gli esaltati. pea, 7-636: per una volta tanto la platea si divertiva con
dati empirici, che prescinda affatto da una loro interpretazione secondo leggi o da
particolari apparve in lui [in hegel] una traccia nella posizione dapprima attribuita alla fenomenologia
7-13: l'imponente guazzabuglio di tutta una fenomenologia storica. calvino, 1-459:
dalla testata far capire che tendiamo a una fenomenologia generale che faccia rientrare ogni forma
manifestazione dei fenomeni o sintomi che accompagnano una malattia. tramater [s. v
il difetto non è mai intrinseco ad una particolare forma o categoria, perché ha luogo
montale, 4-340: il teatro attuale è una semplice forma di divertimento che solo in
la determinazione delle pluralità di forme in una specie animale o vegetale è dovuta all'
visibili di un individuo, di una popolazione in rapporto con le condizioni
tessuto cromaffine, che deriva, attraverso una forma intermedia, dalle stesse cellule progenitrici
plur. zool. protozoi radiolari aventi una caratteristica capsula centrale attraversata da tre gruppi
plasma intracapsulare e quello extracapsulare, e una massa di pigmento bruno, 11 feodio
rigoglioso, lussureggiante (un terreno, una regione, una pianta, ecc.)
(un terreno, una regione, una pianta, ecc.).
per grappolo, ciascheduno della grandezza d'una bella mela. p. verri, i-49
natura ferace... ha prodotto una sorta di boscaglia irregolare. arici,
copioso di frutti, di messi (una stagione). casti, 251:
e indietro. 2. prolifico (una donna, la femmina di un animale
di fantasia, d'inventiva; vivace (una persona, anche l'ingegno, l'
produttiva (di un terreno, di una pianta); fertilità, rigoglio.
bellezza e ricchezza, non so perché rifiuteremo una ardita e moltiforme feracità. b.
(un corteo, un oggetto, una cerimonia, ecc.); funebre.
, ii- 796: pian piano riappare una parte di questo sepolcreto...
quel cupo ciel sinistramente, / splende d'una feral luce di sangue. c.
morbo, uno strumento di guerra, anche una divinità, ecc.).
maligno, e i campi adugge: / una nebbia ferale in cieca notte / tutt'
ostile, un desiderio, un fatto, una notizia, ecc.).
era velata d'affanno, / come avesse una notte ferale / dimenticato una nube /
come avesse una notte ferale / dimenticato una nube / sulla sua fronte. pirandello,
d'avere nella curia... una sedia d'oro, o davanti al tribunale
degli oratori veneti, lii-9-103: vi fu una infinita quantità di vivande, cioè da
, iii-24: il ferculo era come una barella ripiena di piatti di diverse vivande.
: più giovai al magnanimo ercole / con una leonina e dura pelle / pascendolo or
pite l'ultima e spesso chiude una serie di gli conei.
aristofanio. ha un dattilo e una dipodia trocaica. esempio: * lidia,
nella prima sede più comunemente il trocheo, una volta il giambo. esempi:
or giaceano estinte. vasari, iii-526: una coperta di velluto, fornita tutta e
giovinetto che pare un fiore colto da una vergine delicatamente. moravia, iii-242:
la fredda / pausa della sua vita una sol volta. magalotti, 9-1-279:
un frutto in germoglio, il feretro una culla di nuova vita. tozzi, 3-36
che bare e agonie, che passano l'una dopo l'altra; con qualche ghirlanda
attività, di uno stato, di una condizione). cellini, 2-4 (
tornata più in banca. era stata una decisione naturale, spontanea. bocchelli,
rogazioni. cerracchini, 1-1-26: se una feria maggiore occorra in un giorno in
capitolo di quel convento... una molto bella sepoltura in mezzo per sé e
fra giordano, 1-14: questa fu una cotale predichetta feriale: ristrignerommi alquante parole
29: non costa già d'oro una montagna / un meschino / scatolino /
verga, 2-349: cesare aveva dovuto fare una o due gite in città per
epoca feriale. bocchelli, 10-231: una sosta feriale in questo delizioso soggiorno,
sopra due candellieri dinanzi agli altari e una con uno can- delliere dinanzi al gonfalone
; il quale essendo ogni sette anni una volta appresso de'giudei, era usanza
, dilazione. -fare feriato: fare una interruzione, sospendere. iacopone, 88-200
2. feroce, crudele, ostile (una persona, un sentimento, ecc.
ferigno2, agg. ant. attributo di una qualità di pane fatto con farina mescolata
scusi! un ferimento in rissa, una tegola sul capo, una disgrazia qualsiasi.
in rissa, una tegola sul capo, una disgrazia qualsiasi... prestare aiuto
deposito di balistite messo in fiamme da una cannonata dopo il mio ferimento.
roma ferinamente idolatra? dossi, 441: una donna, ferinamente bella e non coperta
genìa, villosa e morbida, di una ferinità pavida e infiacchita, è fama che
, 8-77: creature ieratiche, talvolta con una testa ferina. -fatto di pelli
ricorda l'aspetto o le caratteristiche di una fiera. d'annunzio, i-183:
primitivo, barbarico (uno stato, una condizione, un costume, ecc.
ferino. moravia, i-694: provava una sensazione quasi ferina, come se non fosse
non fosse stato in casa ma in una grotta oscura, uomo di evi lontani
, tanto maschi quanto femmine, sta aperta una larga caverna,... dove
caverna,... dove stagna copiosamente una certa poltiglia viscosa e bianca, di
g. del papa, 6-ii-128: una importuna fastidiosissima tosse di quella specie,
sillogismo di prima figura, costituito da una premessa universale negativa (e), una
una premessa universale negativa (e), una particolare affermativa (/), una
una particolare affermativa (/), una conclusione particolare negativa (o).
)..., due premesse, una universale negativa e una particolare affermativa,
due premesse, una universale negativa e una particolare affermativa, costituiscono il quarto modo
bosco tra le belve, / d'una saetta fu ferito e morto / e nominato
3-21: del colle è stato ferito a una spalla e cade. il sangue gli
, fra tante ferite, che a dargliene una sola mortale. -con riferimento ad animali
, sbranare (un uccello rapace, una belva, ecc.); pungere (
belva, ecc.); pungere (una spina). cavalca, 19-197
. immolare, sacrificare (un animale, una vittima). caro, 8-996
un'alleanza, mediante il sacrificio di una vittima). livio volgar.,
: dio disse a moisè: prendi una verga, i e fa che d'essa
far forza di ferire con la fronte una pietra durissima, e credere di spezzarla
mandavano le faville, tanto di volontà l'una parte e l'altra si ferivano e
che due stivali / per orecchie e una trippa avea per coda; / con l'
, 576: piantati sette cannoni dietro ad una trincea ridotta a perfezione in pochissime ore
.. quelle città si erano pur una volta trovate a gittarsi l'una nelle braccia
pur una volta trovate a gittarsi l'una nelle braccia dell'altra, acclamando la
braccia dell'altra, acclamando la repubblica una e indivisibile. d'annunzio, v-1-381
cavallo. -investire, speronare (una nave). livio volgar.,
ferire. -colpire, cogliere (una malattia). sassetti, 141:
. incidere, tagliare (un ramo, una fune, ecc.); fendere
sferzare (un vento, un turbine, una tempesta, ecc.). -
(un suono, un colore, una sensazione, una metafora, ecc.
, un colore, una sensazione, una metafora, ecc.).
esatta e ricordo fulgido. -provocare una sensazione spiacevole, sgradevole o dolorosa (
sgradevole o dolorosa (un suono, una luce troppo viva, un odore cattivo
o anche un verso poco armonioso, una musica stonata). mattioli, 1-58
iv-2-117: sentiva a poco a poco una specie di ottusità occuparle i sensi,
(il sole, un astro, una fiaccola, ecc.); scaldare,
ancora più attenta ed egli la ferì d'una di quelle occhiate che, ogni qualvolta
reazione, il desiderio, ora, d'una soneria che squil lasse,
vi percuote e ferisce col flagello or d'una or d'altra tri- bulazione.
riferirsi, applicarsi (un'accusa, una critica, un'obiezione). g
; ledere, danneggiare; pregiudicare (una persona, un popolo, un'istituzione,
leopardi, 32-177: indi varia, infinita una famiglia / di mali immedicabili e di
a perir fatto / irreparabilmente: indi una forza / ostil, distruggitrice, e
confutare, dimostrare vana, insostenibile (una credenza, una convinzione, una regola
vana, insostenibile (una credenza, una convinzione, una regola, ecc.
(una credenza, una convinzione, una regola, ecc.). pallavicino
. -ferire panimo, il cuore di una persona: farla innamorare. pier
9. geom. intersecare; convergere in una direzione; passare per un punto.
finale. galileo, 4-1-279: ricostituita una costa dello strumento sopra la linea b
lesione. boccaccio, ii-277: d'una freccia, nel petto, al cinghiale
, 5-11: ordinarono che i detti giovani una volta l'anno alla loro città o
quanti modi si dice e si rivolta una stessa sentenza, con quanti strali puoi
(7-7): di giugno dowi una montagnetta / coverta di bellissimi arboscelli, /
cittadetta, / ch'abbia nel mezzo una sua fontanetta; / e faccia mille
degli arbori muovere per li campi, l'una fronda nell'altro ferendo, e di
quel punto per sciagura col capo sopra una massiccia pietra, senza verun sentimento rimase
piegata. -precipitare, crollare (una frana). ariosto, 46-136:
. -soffiare (un vento, una brezza); abbattersi, investire,
investire, sferzare (un turbine, una tempesta). guinizelli, iv-31 (
raggi del sole, la luce di una lampada, ecc.). tavola
venne. -terminare, sboccare'(una strada). caporali, ii-31:
nabissi. 14. figur. raggiungere una meta; comprendere pienamente un problema;
, andare a parare (un discorso, una critica). mascardi, 370
. botta, 4-123: dispiacque sommamente una tal deliberazione ai signori... oltre
sbavata, come quella veneta; è di una secca precisione, ferisce nel punto più
un punto (e si dice di una linea ideale, di una retta, ecc
dice di una linea ideale, di una retta, ecc.). lottini
e mandando il raggio visuale, come per una mira sopra il lato ed angolo superiore
. locuz. -ferire a morte: infliggere una ferita mortale. passavanti, 102
mortale. passavanti, 102: essendo una volta ad assedio ad uno castello,
ad uno castello, fu ferito d'una saetta a morte. boccaccio, iii-
itoneo, 11 qual ferio / d'una bipenne il buon cremiso a morte.
, nel quale la premessa maggiore è una proposizione universale negativa (e), la
, schegge, ecc.) sopra una persona o un animale con effusione di
spezialmente nelle parti molli, cagionata da una forza esteriore. i segni delle ferite
rimane si coagula e insensibilmente si forma una crosta. d'intorno alla piaga c'è
: / le sue lagrime, come una rugiada / nell'ombra, sentirei su la
mio avversario, quand'ero ancor giovinetto: una ferita che slabbrava scoprendo la cassa del
tra queste due pinne, la signorina vide una ferita stretta e profonda più antica di
amante. garzoni, 1-36: ricevuto una ferita mortale nella vita, con un
9-893: avea costui / pria nel fianco una picciola ferita, / anzi una graffiatura
fianco una picciola ferita, / anzi una graffiatura, che passando / fe'l'asta
con l'altra mano il punto dolorante, una goccia di sangue ne sprizzò.
saldare le piaghe. fucini, 692: una emorragia sopraggiuntami dalle ferite delle mignatte,
svevo, 3-588: gli avevano posto una pezzuola sulla tempia per coprire le ferite
di quegli amanti i quali, da una torta guatatura delle lor donne o da tre
d'annunzio, iii-1-556: sol vidi una rosa / che mi si offerse più
offerse più viva che il labbro / d'una fresca ferita. pirandello, iii-89:
, occhi bistrati, labbra segnate come una ferita.] ovine, 5-124: la
la valle, pareva l'enorme cicatrice d'una ferita che avesse fatto grumo sui tessuti
: tra le nuvole basse era spuntata una fetta di luna che pareva una ferita
era spuntata una fetta di luna che pareva una ferita di coltello e insanguinava la pianura
d'esser famoso per aver data con una sua ferita sì gran salute alla chiesa
1-29: con la bocca di più d'una ferita / ti risponde un cadavere piagato
invece un fanciullo non preparato, in una stagione non favorevole, gl'insinuo per
stagione non favorevole, gl'insinuo per una superficiale ferita in un braccio del veleno
fino a lasciar dilatare la ferita in una apertura a doppia ogiva, con labbri di
albertano volgar., ii-152: melibeo convocò una gran moltitudine d'uomini, intra i
supporre così dannosa la potatura fatta per una necessità nel mese di maggio o di
le parti, molti, come quelli di una cagna, i suoi scoscendimenti di creta
diffusa, nel passaggio lieve, quasi una musica silenziosa. -apertura, allargamento
largo, [il cuneo] fa una ferita e squarcio grande, perciocché mette
lacerare l'uniforme dove il sangue formava una ferita profonda, nera e pulita nel
occupazione pastorale, si ricorda quale fu una volta nello stato monacale: come tutte quelle
diavolo ode la verità, la gli è una ferita nel cuore. bembo, 1-243
/ è già tutto il mio core una ferita; / lume di duo begli occhi
sono insanabili. forteguerri, 20-27: una donna, quando è troppo bella, /
che per me non era stato che una debolezza passeggera, aveva invece prodotto nel
termine psichiatrico, un trauma, ossia una ferita che il tempo, invece
calma? proverbi toscani, 59: meglio una sassata nella testa che ima ferita
prendere, ricevere, riportare, toccare una ferita: essere ferito, rimanere ferito.
: ancora anguillotto nel medesimo tempo toccò una ferita inel braccio dritto, che non
francia aveva fatto a tempo a prendere una ferita sul fronte della champagne. moravia
roma per farsi riconoscere la pensione per una ferita riportata in guerra. -dare
, legare la ferita: avvolgerla con una striscia di tela o garza disinfettata.
. -morire di ferite: subire una morte violenta. cantari cavallereschi,
amore / volse morir di più d'una ferita, / per le man di
cremasco / un po'di ferituzza in una mano. oddi, xxi-n-305: sebben
, e però nutriscono i populi in una bellicosa ferità di rapine, d'omi-
volta che lo stato patologico degli avversari ha una certa influenza, per cui l'irritazione
essi. -severità, rigore (di una legge, di un dominio).
dominio carlesco. -gravità (di una colpa). parini, 450
che ha ricevuto o si è prodotto una o più ferite. bibbia volgar
uccello ferito. tecchi, 11-101: come una bestia ferita e ormai perduta, sono
ii-73: passarono due mesi che l'una né l'altra parte non commissono battaglia
farmacista, dove stavano medicando il ferito, una donna colle mani nei capelli. d'
ripenso a quel ferito che ritrovammo in una stalla deserta abbandonato là da sei giorni
-ferito grave: chi ha ricevuto una o più ferite profonde, penetranti,
-ferito leggero: chi ha ricevuto una ferita superficiale, non pericolosa.
ne fanno testimonianza, le quali ferite da una parte dal sole, gettano dall'opposta
« chi sei tu? » e attendi una tempesta; ma tosto si raddrizza e
è l'orgoglio, quel sentimento dantesco di una grandezza propria, che ti distingua dagli
, che appello irresistibile. -colpito da una malattia o dalla morte. d.
facciata d'un fortino, con solo una stretta feritoia per far passare la canna
creazione dal nulla], io la chiamerei una porta chiusa, e con molte ferritoie
è silenzio, angustia, inerzia. una finestra sottile come una feritoia illumina una cameretta
, inerzia. una finestra sottile come una feritoia illumina una cameretta ove nessuno prega
una finestra sottile come una feritoia illumina una cameretta ove nessuno prega, nessuno muore
muore. buzzati, 1-63: attraverso una strettissima finestretta, quasi una feritoia,
: attraverso una strettissima finestretta, quasi una feritoia, dal posto dove sedeva,
, 1-165: il giorno lambiccato per una maniera di feritoie, che distillavano tanta
voluto si entrasse nel suo rifugio che era una specie di cantina con una feritoia che
che era una specie di cantina con una feritoia che guardava il mare e l'
quali lasciano appena aperta per gli occhi una feritoia. -parte della serratura attraverso
vi si raccoglieva gorgogliava alla bocca d'una feritoia. -spiraglio. civinini,
arma semplice della verità dalle ferite d'una calunniosa menzogna, non è feritore.
aspettandoti posa / su cinque ferie a modo una gottosa. s. degli arienti
drudana drudana, e col trastulo d'una capra fa restare peccore e caproni tutti
moneta fatta di piombo stampata almanco da una parte, de'quali se ne farà
2. gettone di metallo, contrassegnato da una stampigliatura di vario genere sulle due facce
cui un soldato, un ufficiale o una compagnia di ventura si impegna al servizio
, xi-368: i soldati della leva hanno una ferma, secondo la nostra legge,
non ritornare mai più in paese, per una certa disperazione che gli era entrata nell'
a 106 milioni. bettinelli, v-181: una donna... tiranna degli amanti
raccogliere i capelli (un cerchietto, una forcina, ecc.). pirandello
ch'aveva portato da parigi alla moglie: una magnifica vestaglia, tutta una spuma di
moglie: una magnifica vestaglia, tutta una spuma di merletti; un'elegantissima borsa
e dimensione (e può essere-costituito da una sorta di pinza o semplicemente da un
l'oggetto sul capo rapato, con una pietra sopra -a mo'di fermacarte. viani
tremante indicò appena, sullo scrittoio, una piccola busta i cui angoli sporgevano di sotto
spilla che allaccia i due lembi di una veste, di uno scialle, di un
, ecc.; cerniera che chiude una borsa, che aggancia le estremità di
borsa, che aggancia le estremità di una cintura, di una collana, di
le estremità di una cintura, di una collana, di un bracciale; gancio
di un libro; fibbia che trattiene una ciocca di capelli; graffa di filo
ch'un breve avea d'argento in una zampa: / di sotto a lui pur
torchione, / con ventisei fermagli d'una stampa. caro, 12-i-312: nel petto
petto de l'armatura aveano per fermaglio una maschera, da la bocca de la
uscivano certe tocche che facevano cintura a una scimitarra fantastica. marino, 339: su
/ con un osso di gesù: / una forinola d'usura / con un passo
, rilegata in varie foggie, e una con parole d'oro e con fermaglio
. monile, gioiello (e può essere una spilla da appuntare all'abito o al
avevano militato nella guerra di siena, una catena d'oro di molto peso, dalla
di marciano pendeva un fermaglio, dall'una delle parti del quale era l'imagine
costantemente (con riferimento al valore di una moneta). b. davanzali,
, iv-79: con meco per l'una sanità e per l'altra voglio che venghi
fermamento..., vedrai succedere una beata serie di romani pontefici, assai migliori
retor. argomento principale e probante di una questione, prova confermativa e conclusiva;
all'estremità del pedale e costituito da una staffa di metallo che serve a trattenere
, si poneva; e, quelle con una reticella di seta sottilissima fermate, così
avvertenza di costituire il detto cannello in una certa positura determinata ei possa cavarsi con
era un bottone da fermare, e una macchia da smacchiare. pea, 7-35:
far si può: di vimini fare una piccola cesterella all'arbore o al pergolato,
è difficile a sveller dell'animo altrui una openione che, piantata dalla afeezzione,
biffate. fiore, 4-1: con una chiave d'or mi fermò il core /
, che seco condusse, / fermò una città, la qual dardania / volse
cadmo le tebane fortezze fermasse, fondarono una loro terra per abitazione perpetua e di
, in parole (un'immagine, una riflessione); conservare, trattenere (
perdono senza venir raccolte a fermare ne'libri una notizia stabile di un accidente passeggierò.
potere, lo stato, la società, una persona in una carica, in un
, la società, una persona in una carica, in un ufficio, ecc.
quotidiane e ordinarie. -esaudire (una petizione) mediante un decreto; approvare
) mediante un decreto; approvare (una riforma). m. villani,
-ant. mantenere (la parola data, una promessa); confermare con giuramento;
ardinghelli. -fermare il cuore in una opinione: ostinarsi in quella.
fermar sì duro il core / in una opinion, pensando seco / del tutto vane
base a un ragionamento o altesame di una serie di argomenti; concludere; sostenere
in istoria. -fermare un punto, una sentenza: affermare, dichiarare.
sanza ostacul fama, / perché l'una virtù l'altra a sé chiama. b
le quali non si possono fermare con una medesima misura. v. borghini,
numero invero non piccolo di fronte ad una popolazione che non aggiugne a un milione
della libertà umana. -definire in una forma precisa. foscolo, vii-87:
che valgono a fermare lo stato di una lingua, per quanto la stabilità è
gli dissi subito: tol dov'è una copia d'un bellissimo quadro di tiziano
-fermare vanimo, il pensiero: prendere una risoluzione. guittone, 20-1:
forze. 16. concordare (una pace, una tregua); concludere,
16. concordare (una pace, una tregua); concludere, stringere,
e carte, per più notai dall'una parte e dall'altra. m. villani
partito e si vinse. -fermare una legge, un ordine: promulgare,
compagni, 1-14: quelli della congiura fermavano una falsa legge, che tutti non la
firmare, sottoscrivere (un documento, una petizione, una lettera).
(un documento, una petizione, una lettera). casalberti, i-54
mezzo di trasporto, un alloggio, una camera in albergo, un posto a
acquisto, fare l'ordinazione (di una merce, di un terreno).
. poi che io / ho fermato una bestia, i'voglio andare / a ripor
sapendo d'un legno di ritorno e d'una vettura a buon prezzo, volesse compiacersi
da mangiarsi subito, vale dar loro una prima cottura affinché meglio si conservino.
bloccare, interrompere il moto (di una persona, di un veicolo, di
fermano. rajberti, 2-104: appena svoltata una contrada, vedo passare un 'brougham'
che va e va come punta da una tarantola. d'annunzio, iii-1-607: i
medea è un capolavoro: devi farmi una grazia. bocchelli, 10-35: facendogli
me. -ancorare, ormeggiare (una nave). -anche al figur.
di qua e di là nelle punte loro una ben tenace ancora le fermava, e
, ferma. -ant. sospendere una mercatura, un traffico. g.
faccende. -impedire la divulgazione (di una notizia, di uno scritto).
, terminare, concludere, troncare (una parola, una rima, un discorso)
concludere, troncare (una parola, una rima, un discorso). machiavelli
: se dovessimo fermare il discorso con una definizione diremmo appunto che la nostra sarà
, nel suo aspetto più originale, una generazione di storici: storici tanto se
rima, / che stai scrivendo d'una / che fu viva e fu vera.
sua luce il seguito della vittoria per una lunga notte. giusti, 3-191:
1-128: le stagioni della vita si succedevano una dopo l'altra e non c'era
corpo umano o anche il corso di una malattia). -anche con valore iperbolico
se per fretta di guarire passi da una cura a un'altra. pirandello,
di paste te ne mangi più d'una per fermarti lo stomaco, -e mentre
belli e migliori, o per trattenerla ad una certa altezza. 29. sedare
, vi preghiamo, che voi fermiate una volta lo animo, e siate contenti stare
mantenere presso di sé, trattenere (una persona, una cosa). ugurgieri
sé, trattenere (una persona, una cosa). ugurgieri, i-587:
trovare il modo di fermare il gentile in una biblioteca fiorentina: è tanto che lavora
a stare a letto per guarire da una malattia. cellini [tommaseo]:
tomba di michelangelo in santa croce fu una delle poche cose che mi fermassero.
avessero fermato scritti d'un tono e d'una sostanza singolari. pioverle, 5-379:
dal negozio di gioielliere, degno di una grande città. -fermare lo sguardo
, ragguardi sola leucotoen, e fermi in una vergine gli occhi co'quali tu dei
fermisi, volsono le groppe de'cavalli l'una parte al fiume, l'altra alla
mi attento nemmeno di scriverti si fermasse una sola mezz'ora nella mia testa, io
, saldo, fisso, immoto (in una posizione, in un luogo o anche
posizione, in un luogo o anche in una condizione temporale); porsi, collocarsi
temporale); porsi, collocarsi in una posizione ferma e stabile. andrea
al contatto di essa, e poi dia una fregata sola per diritto col dito sopra
accamparsi, fare alt (un esercito, una carovana). compagni, 1-10
e quivi si fermorono e feciono una schiera. nardi, i-312: il cardinale
corso o moto, restare fermo (una forza della natura: sole, astri
battere, incepparsi (un congegno, una macchina, anche un organo del corpo
regolate, esso polso si fermava per una sola battuta. aleardi, vi-559: ella
lini / le sue nobili forme; una fatica / disperata divenne il suo respiro
, vicinissimo, in capo alla strada. una raffica e un colpo. poi uriacci
pallottole. 35. seguito da una proposizione finale implicita: arrestarsi, interrompere
2-131: fate conto che per me una grande esposizione di quadri equivalga a una
una grande esposizione di quadri equivalga a una vendemmia tremenda. non si sa da qual
azione, restare circoscritto (un'arte, una scienza, una moda, un'attività
(un'arte, una scienza, una moda, un'attività, un fenomeno
costretti a tale nicistà, che per una pruova si mettono a difendere quello che
, vi-n-97 (1-6): amor è una pura signoria / che sol si ferma
indicano dell'istessa maniera un volontario principato_ed una amorosa tirannide. muratori, 5-ii-190: d'
tasso, 12-575: il poeta ch'una favola tratta, finita quella, è giunto
persone con cui sono ve n'è una che sapendo fare a fermarsi a tempo
a quella finestra si fa d'improvviso una fanciulla in veste sommaria si stiracchia respira
interessi, mi misero a terra in una abitazione nella parecchia di overtome. monti
talora al parlare il fermarsi sopra a una cosa istessa, e d'intorno al
-appoggiarsi, distendersi nella pronunzia di una vocale, di una sillaba (ritento a
nella pronunzia di una vocale, di una sillaba (ritento a voce, suono)
, i-52: in qualunque spazio si sia una lingua fermata, chiaro si vede come
luogo richiedeva. -mettere radici (una pianta). palladio volgar.,
, fare affidamento; costituirsi, assumere una forma definitiva (anche seguito dal compì
primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravigliose cose incominciare, acciò
resistere (in un proposito, in una risoluzione, in un atteggiamento).
dirò, che questo non fermarsi in una risoluzione, non mi piace.
li intelletti grandi nelli studii si ficcano una opinione nel capo e fermonsi tanto forte
mente, ecc.); prendere una decisione, fare una scelta definitiva.
.); prendere una decisione, fare una scelta definitiva. -fermarsi nell'animo:
estraendo dalla tasca destra posteriore dei calzoni una rivoltella a tamburo. « guardate che
48. venat. restare immobile, una volta scovata la selvaggina (con riferimento
, 1-10: si fa lo smalto d'una creta, la quale, quando mezzanamente
sua forza o possa: porsi in una saldissima posizione per compiere un'azione che
la potestà di tutta la nazione) una e più volte confermata con il consentimento
la destra, e gli disse con una sicurezza di frase e d'intonazione che
e d'intonazione che parve pesare come una mano vigorosa sulla spalla di lui:
-fermarsi su un pensiero: prendere una decisione. giraldi cinzio, 8-5 (
in modo da impe dire una deviazione dei veicoli che transitano sul
lunga che si fa durante un viaggio, una marcia, ecc. (per
schelda sotto anversa intorno a tre leghe una gran piegatura, e quivi d'ordinario
maestro dei ragazzi... e dietro una nidiata di marmocchi, che ad ogni
semplice punto di partenza, non come una base o un punto di fermata. b
brevissimo tempo si sofferma il convoglio di una strada ferrata per mutare passeggeri o merci
. cicognani, 9-181: troviamoci a una fermata del tram fuori porta. boriili,
di montagne, e alle fermate giù in una conca, quattro luci, cinque luci
e minima. botta, 6-i-89: una incomodissima e generai fermata di ogni utile
piace più dimorare. dossi, ioi: una sera,... leggeva come
rafforzamento del tono vocale nella pronuncia di una sillaba accentata. carena, 2-204:
di sua natura è lungo, suole sostituire una vocale semplice ogni volta che la posa
lui faccia intendente che si duole / d'una sua gotta, che d'averl'è
diè corona e verga, / l'una fermata in mano e l'altra in fronte
, 7-153: durante la colazione a una delle finestre del salotto il vento fece
del solido fitto per di sopra in una volta, o comunque fermato da un capo
metà del ciuffo, che dividendosi sur una fronte fosca, girava da una parte
dividendosi sur una fronte fosca, girava da una parte e dall'altra sotto gli orecchi
nel muro c'erano un crocifisso, una madonna, le candele di pasqua,
, stavano erette, nell'attenzione, con una grazia come quella del cigno. pratolini
giubbetto che si apriva sul davanti con una fila di bottoncini. -chiuso,
nel primo assaggio nacque dall'imparar noi quivi una cosa nuova, la quale, imparata
del medesimo obbietto. -fissato in una rappresentazione, in una riproduzione.
-fissato in una rappresentazione, in una riproduzione. rovani, ii-181:
si è in due maniere. l'una è in prosa e l'altra in rima
, determinato, saldo, costante (una persona, il suo animo, un sentimento
; certo, indubitabile, evidente (una prova). meo de'tolomei,
-convinto, persuaso, radicato (in una credenza, in una opinione, in
radicato (in una credenza, in una opinione, in un vizio, nel peccato
: appresso i saggi ebrei v'era anticamente una legge di non ammettere i giovani alla
tibullo. -mantenuto stabilmente (in una determinata condizione). imitazione di
; emesso, sancito, confermato (una legge). rinaldo degli albizzi,
(un trapianto, un innesto, una pianta). crescenzi volgar.,
la campagna napoletana è il segno d'una disposizione dell'animo fermata in una stagione
d'una disposizione dell'animo fermata in una stagione classica, senza decadenze né imbarbarimenti
di avanzare; costretto a fermarsi (una persona, un animale, un veicolo
. il luogo o il punto in cui una cosa è fermata. 3. ant
spirito di rinnovamento, di rivolta (una società, una corrente artistica, ecc
rinnovamento, di rivolta (una società, una corrente artistica, ecc.);
che i giunchi, conviene rivoltargli almeno una volta il dì tanto che fermentino.
tutto infetto di acidità... formerà una massa di roba... la
a dirigersi, perciò la mescolano con una dose di farina ordinaria. parini,
vicendevolmente, e non avrete già più che una fumosa putrefazione, e di mille gentili
-bollire (l'acqua, la calce, una sostanza minerale, ecc.).
mia carne trita, / onde tutta una piaga è la mia vita, / la
3-71: intanto che uno sta leggendo una lettera d'un amico lontano, il
i contrari elementi, che fermentavano in una società ancora nello stato di formazione,
si percepiva, sotto l'involucro, una vita arcana che stesse fermentando
-levarsi, sorgere (un suono, una voce). panzini, iii-684:
voce). panzini, iii-684: una voce fermenta, cresce, si propaga
digestiscono sì che divien materia disposta ad una nuova distillazione. redi, 16-iv-89: io
covare, nutrire (un'idea, una passione, una ribellione, ecc.
(un'idea, una passione, una ribellione, ecc.). -anche:
come nell'esser suo di figlio d'una antica stirpe carnale e perseguitata. landolfi
e anzi arricchirla, farla fermentare; neppure una briciola ne è andata perduta.
. -ant. ammorbidito, sbriciolato (una zolla, un terreno, ecc.
vallisneri, iii-167: osservo nel ventricolo d'una lepre ceci ingoiati interi, i quali
in esso contenute (e può avere una capacità variabile da pochi litri a molte
gran luogo come fanno, ch'è proprio una maraviglia a vedere. p. verri
: il vaiuolo non è uno spurgo o una fermentazione o secrezione del sangue né d'
roberti, vi-2-124: non io negherò che una città non possa per le manifatture belle
città come napoli gli strati inferiori addensano una fermentazione oscura e sommovitrice. buzzati,
fu breve. ben presto, come per una fermentazione incoercibile, il sussurro riprese.
di trasformazione, di sviluppo (di una teoria, di un pensiero, di
teoria, di un pensiero, di una società, ecc.). lanzi
scritti immortali, se non si fa una vera fermentazione nelle idee, se non si
, il risveglio dei pensieri occulti di una donna, quella specie di fermentazione che la
passato); sostanza chimica secreta da una cellula vivente o preparata sinteticamente, che
giallo: enzima di colore giallo che esplica una funzione importante nella respirazione intracellulare fungendo
le mie lettere sopra i buccheri siano una gran bella cosa, e che oltre
virtù di produrne delle bellissime e siano una spezie di fermento spirituale negl'intelletti di
l'alto consiglio di miller d'eleggersi una degna destinazione della sua vita e delle
sue fatiche consagrandosi alla grand'opera d'una storia della confederazione elvetica. tenca,
forse traviare un istante dagli artifizi d'una critica fallace, ma si ricrede tostamente,
. gramsci, 91: francesco fu una cometa nel firmamento cattolico; il fermento
c'era molto fermento in giro e una sera, a un comizio comunista, nacquero
parti come la birra in fermento da una vecchia botte. d'annunzio, iv-2-1191
e di tutte l'intemperanze proprie d'una sensibilità esagitata e in travaglio. =
di spirito rinnovatore e di rivolta (una persona, una massa, t animo,
e di rivolta (una persona, una massa, t animo, l'intelletto,
di attività, brulicante di gente (una città, una società, una folla,
brulicante di gente (una città, una società, una folla, ecc.)
gente (una città, una società, una folla, ecc.). linati
stretto, un giustacore che non veste, una crovatta che cuopre collo e mascelle,
, l'abbraccio alla dubbia fermezza di una terra giallognola e qua e là verdeggiata
. -rigidità, immobilità (di una parte del corpo, del viso,
non di dentro, accomandò la chiave a una verretta e con questa la scagliò a
resistenza, durezza, consistenza (di una pianta, di un oggetto, di uno
quanto per la verdezza, e per una certa sua pieghevole tenerezza, come del
non si contorce e modella anche ad una continuata pressione, ché anzi la maggior parte
mantiene costantemente eguale, equilibrio (di una situazione materiale o spirituale, di un
piena, stabile, duratura (di una virtù, di una dote, di una
duratura (di una virtù, di una dote, di una fede, ecc.
una virtù, di una dote, di una fede, ecc.). zanobi
falsasse. giamboni, 209: fermezza è una virtù d'animo, per la quale
non lasciano mai di tenere ostinatamente il partito una volta abbracciato. manzoni, pr.
straordinaria del suo carattere, coperta da una costantissima dissimulazione, e apparenza di cedere
nazione e protesse contro le tendenze regie una bandiera di libertà..., vivono
, questo sì. a metà di una cosa, cambiava idea. -capacità
animo e non di corpo, dà una grande sicurtade alle cose avverse, e
grande sicurtade alle cose avverse, e una gran modestia nelle prospere. guicciardini, 96
cent'anni, / veduta tal fermezza in una donna /... / le
uno statuto, di un atto, di una legge). livio volgar.,
plebiscito che ha tanto di fermezza quanto una legge. statuto dell'arte dei vinattieri,
. matteo visto molte case per comprarne una alla arrivata del p. cattaneo, et
, non sapeva modo come potesse avere una licenzia in forma de'magistrati di nanchino
genovesi, 2-81: la fede è credere una affermazione a chi si stima poterla sapere
la stima di un sapere, e di una probità infinita, allora il credere acquista
quella fermezza allucinata di chi ha intravista una soluzione tanto più chimerica quanto più affascinante
determinatezza (di un oggetto, di una forma espressa, della luce).
, appena trepida e frizzante, di una radioscopia della natura. 7.
lo scinse. bettinelli, v-181: una donna..., tiranna degli amanti
e dalfino stava a prua fermo come una colonna di granito. e. cecchi,
scalpitante di impazienza e di ardore, una pariglia di morelli o di bai impettiti,
fermi, delle lampade rosa che diffondevano una luce a cono. quasimodo, 4-28
); che vi dimora stabilmente (una persona). - anche al figur.
il marito. ora si sentiva come una cosa ferma, morta. -cessato
luchino; e di ciò feciono in pisa una grande festa. bibbiena, 393:
parole raccordatevi: che vera chiesa è una sola, continenti in sé tutti i fideli
scritto dello herder non giunge certo a una conclusione ferma, ma è importante indizio e
del tempo] vidi ristrette / ad una sola, e quella una esser ferma /
/ ad una sola, e quella una esser ferma / sì, che, come
fermo e determinato, ma ora in una casa di particolari ed ora nell'altra con
loro si abbraccino e stringansi, quasi l'una disgiunta dall'altra perdendo di pregio,
tolstoi parla di tutto, ma esprime una cosa sola: il senso immediato di una
una cosa sola: il senso immediato di una estrema pienezza di vita, di giovinezza
, sicuro, certo (un sentimento, una decisione, una convinzione, anche il
(un sentimento, una decisione, una convinzione, anche il carattere, l'
torre sì alta né sì forte, che una folgore o uno tremuoto no la cacci
nella creazione sua, che si facesse una dieta a ferrara per trattare o lunga triegua
rissima cosa... governarsi sempre con una certa onesta mediocrità, che nel vero
], 1-374: esso m'edificherà una casa, ed io renderò fermo il suo
filippo di ser brunellesco, che diede loro una im- polletta d'acqua addoppiata da fare
fermi. cennini, 36: togli una prieta proferetica rossa, la quale è
protetto, sicuro (un luogo, una città, ecc.). bibbia
non dubita: deciso, risoluto (una persona). latini, rettor.
tanta carne al fuoco, di fare una rassegna di tutti i diritti sociali e politici
ridente l'aspetto di chi ha fatto una buona azione, fermo lo sguardo dell'innocente
sedette di nuovo alla tavola e cercò in una cassetta le buste. ne ammucchiò sette
diritto al bersaglio (un proiettile, una freccia). guittone, i-2-19
ii-97: gli adulanti dicevano essersi sollevata una legion sola: gli altri eserciti fermi
ferma soltanto nella convinzione di aver fallita una grandiosa vocazione teatrale. 11.
quando dall'immensità del mare il suono di una campana ferma ad un gavitello in vicinanza
si voglia parte; se non avessero una mira ferma a qualche cosa, che
lingua propria non è, anzi una latina corrotta;... s'ella
l'appetito. scaruffi, 92: una parte di pur'oro a peso per dodici
quelle che, avendo la lor descrizione una, ferma e determinata, si possono
del volto; un volto chiaro, d'una chiarità ferma e sana. linati,
salde, scolpito e lucente, come una medaglia di perfetto conio. alvaro,
esse [le cime] risplendevano di una luce ferma e fortissima. -certo,
. -che ha valore stabile (una moneta). g. villani,
notte ferma. 15. maturo (una persona, il suo intelletto, il
che il cada- vero si pigli d'una buona abitudine intiera della carne e d'
buona abitudine intiera della carne e d'una età ferma e soda, d'una statura
d'una età ferma e soda, d'una statura mediocre et acconcia, incorrotto e
solamente per caso posso ricevere in tempo una lettera che sia ferma in posta.
credendo di fermo che alla vista d'una tanta armata fosse per nascer nella città qualche
sperava, per fermo, che racchiudesse una qualche missiva della sua fiamma; ma
che l'uomo il quale non abbia una specie di dilezione per tutte [le
, non sia capace d'amarne debitamente una sola. leopardi, 30-82: che se
non hanno terra ferma: non avere una dimora fissa, una residenza stabile.
ferma: non avere una dimora fissa, una residenza stabile. -al figur.:
fermo, fermo » scongiurava ester con una scarpetta in mano. landolfi, 8-208
ferma (mai in nessun momento) una staticità di significato. -resistere.
medesime forme; ma pure ella è una medesima: così amaestro io, che l'
io, che l'anima è sempre una medesima, ma ch'ella va in isvariate
/ abbi sempre a star ferma in una tempre. savonarola, 5-i-36: non
condizioni del lodo o no; piegandogli da una parte il timore, poiché si vedevano
canone fondamentale: che il merito di una forma scientifica si commisura a ciò a cui
. messibugo, lxvi-1-292: prima farai una spoglia un poco fermetta, e la
poco fermetta, e la metterai in una tiella che sia ben onta di butiro
dell'odorato si senta molto vicino lendo una media sempre uguale altezza. anche
non si possono riaprire se non dopo una rivista del contenuto fatta da un ufficiale
cui la polizia priva della libertà personale una persona che, fuori dal proprio comune
venditore s'impegna a cedere alla scadenza una certa quantità di titoli determinati, e
: dispositivo che trattiene un meccanismo in una determinata posizione. c. e.
. capuana, 4-9: 'nzulu, una sera, aveva sfilato una storia che
: 'nzulu, una sera, aveva sfilato una storia che non finiva più; vita
ricaricare il fucile e godersi il colpo; una meraviglia! -cane da fermo
che è pronto alla violenza (con una connotazione di spietatezza selvaggia, ferina)
è altro mezzo di ricondurre alla ragione una sciagurata e feroce calunniatrice, nemica di
che lo agita, e vada con una sorta di feroce talento a carpir le bellezze
che sanno dare le madri, con una feroce tenerezza. 5. furioso,
donne, bambini circondano francesco, indicandogli una selva sul pendio. quasimodo, 2-
/ scilla sull'opposta riva. l'una attira e divora / le navi e
., 2-109: ogni cinque anni una volta si faceva uno tornia- mento e
e leopardi. ojetti, ii-384: descrive una caccia d'animali feroci tra palmizi e
, / che la feroce bocca ad una briglia / che gli pon la sua donna
, e pio. manzoni, 972: una singolare guerra civile che aveva animate le
e che incoroni o inquadri od ombreggi con una pioggia di ricciolini la bianca e tenue
troppo feroci. pancrazi, 1-147: so una canzone con un verso feroce e bellissimo
bellissimo. comisso, 1-89: ne seguì una risata feroce. -sostant.
la moglie nei possedimenti di lei in una regione balcanica ancora primitiva, tra genti d'
regione balcanica ancora primitiva, tra genti d'una selvatichezza feroce. alvaro, 17-69:
-che è caratterizzato in senso inumano (una parte, un personaggio); che
e predicanti e un enorme vescovo mitrato di una curiosa mitra di seta lavorata, spettacoloso
mitra di seta lavorata, spettacoloso in una sua feroce grassezza. landolfi, 3-156
viluppo di forme discordi e feroci, una sorta di spasimo metallico lustrante in una
una sorta di spasimo metallico lustrante in una pelle indxibilmente verdebruna: la chimera!
. e. gadda, 10-48: è una lunga erta montana tutta triangoli e punte
forze della natura, il fato, una malattia); pieno di affanni,
da sopportare, doloroso, faticoso (una condizione, la vita); infausto,
tanto in tanto, era divenuto in beppino una cosa da non se ne fare più
pavese, 8-215: il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e
erano i più feroci, bensì quelli di una vita sregolata, gli aveva già destata
vincere. machiavelli, 88: roma sortì una fortuna grandissima, avendo il primo re
riposata mi annunzia il suo benessere è una voglia feroce di contendere, voglia che
feroce digiuno, nei quali si appendeva una salacca al soffitto della cucina, e
studio, « feroce », senza una posa (dùnque, vent'anni di morte
, processionarono nel mio cervello, con una costanza feroce, fino al nascere del
vasta pianura, incatenato / supino ad una croce, / l'han gli avari mercanti
è ora la vita del greto. oh una goccia che cada nella feroce secchezza!
persiane e guarda ai campi: c'era una luce feroce, forbita dalla tramontana come
); cantato a gola spiegata (una canzone). tasso, 11-6:
uomini robusti. faldella, 7-166: dimostrava una gamba così feroce, e un alito
; forte, saldo, tenace (una pianta). palladio volgar.,
, inalzante, serenamente distruttore, di una dialettica rudezza cui il giornale socialista
ore vi si combattè ostinatamente per l'una parte e per l'altra.
o d'un niervo temibilissimo, e d'una coltella che portavano al fianco sinistro,
aspetti selvaggi (di un luogo, di una persona); con effetto orrido,
vivo colore, sulla fronte ella aveva una fila di riccioli color verderame, un
in moto la mia facoltà risibile, una è il vedere i poveri letterati complimentarsi
sanctis, ii-15-33: la società è allora una massa inerte tirata in qua e in
bentivoglio, 4-299: egli fece assaltar ferocemente una porta. ma con eguale ferocia i
degli occhi scuri che sempre ammiccavano con una soave ferocia, le diedero un brivido
; nasce, per un momento, una ferocia spagnola, una atroce, sanguinosa
per un momento, una ferocia spagnola, una atroce, sanguinosa libertà.
la ferocia ghiaccia di quella testa dimostrava una giusta preparazione ad assumere il terrore del
o otto anni, biondo, con una giacchettina di velluto blu scuro, dagli occhi
magalotti, 1-149: se ne fanno una scuola di delicatezza per mansuefare la ferocia
far cadere dal muro di quella saletta una gabbia col cardellino, di cui sua
saba, 67: tu sei come una lunga / cagna, che sempre tanta /
lettino e arrotolava le due materasse, una di vegetale e una di lana.
due materasse, una di vegetale e una di lana. papini, 28-198: ora
due o tre generali silurati e bollenti: una strage in cui il capo aveva poco
, inumanità (di un atto, di una legge, di un avvenimento della vita
si sarebbero alienati tutti i cuori con una pessima politica. botta, 4-390:
tennero più mesi il potere senza pronunciare una sola condanna di morte. 8
al ballo, che si fa in una sala pubblica dove le donne non pagano
davvero! carducci, ii-9-193: quando una gentile e ingegnosissima persona dice a me
e robustezza di corpo tirò seco parimente una ferocità e robustezza di costumi, che
sono né bravi, né generosi, hanno una ferocità non congiunta col nobile ardire.
neve, ed avea le come lucide come una gemma, ed era grasso e tondo
fu subito avvinse / intorno al mostro una ricca cintura, / con la qual
uno era un cavallo salvatico e l'altro una cavalla similmente salvatica, et erano di
, 12-403: troppo sconvenevole sarebbe fare una statua di venere che non la grazia e
-figur. violenza, furia (di una passione, di una malattia);
furia (di una passione, di una malattia); eccellenza, smisuratezza, grandezza
eccellenza, smisuratezza, grandezza (di una dote). boccaccio, dee
morta. ben sei credettero più d'una volta i medici, che a freddo di
e costante esercizio di domare la ferocità d'una focosissima collera. 8. ant
partic.: che può essere dotato di una ferrovia. cattaneo, vi-1-126: i
munire dei seguenti lavori: 1. una 4 mappa ferro-viaria 'dell'irlanda, dimostrante
che dai commissari stessi. 2. una 4 mappa popolativa ', che colla
di ferro, di forma simile a una piccola scatola dove viene fuso l'oro
vi è, vi vibra la fiocina ed una delle varie specie delle ferracce viene col
. pirandello, 5-20: bill, con una mossa da scimmia ben educata, staccò
eccola ridotta a un involucro, a una vuota ferraglia. 2. strumento
oprar soli, / diero principio ad una mole altera, / che uguale non fu
il tempo. bandini, xviii-3-936: una denunzia che ciaschedun facesse nel mese di
ampio ruscello, / esser gli dissi una città piccina, / tagliata di bologna
407: egli appiccato agli omeri ha una pezza / di ferraiuol che con un filo
. montecuccoli, 35: la grue è una machina di legno altissima che serve a
arpioni. marino, vii-272: ritrovasi una pietra nell'indie da noi chiamata calamita,
5-96: la cucina aveva due porte; una, a giudicarne dalle ferramenta, metteva
. v.]: * ferramenti d'una nave ', nome complessivo di tutti
tutti i ferri che entrano nella costruzione d'una nave, come chiodi, perni,
svevo, 5-104: pareva come se una macchina potente si fosse messa a movere
scritto * ferrago '), cioè una meschiglia d'orzuola, vena, orzo