aggobbita, / il pi, perché doleagli una pipita. 2. serve anche
2. serve anche a indicare, in una serie, l'unità che segue quella
a unire fra loro due termini di una proposizione o due proposizioni coordinate.
convenga eleggere mille morti, non che una sola, piuttosto che di cader nuovamente
tirava di lungo. pavese, 1-20: una bella cosa era 11 fresco e che
-come polisindeto: per dare spicco in una serie a ciascun termine (anche in
tuo verso è bello assai, e d'una facilità non plateale, e sonante di
vocali lunghe, gutturali, rompono in una maniera strana, fra comica e disperata,
. 3. introduce un'attenuazione, una scusa (per la gravità di una
una scusa (per la gravità di una risoluzione), o un particolare che
ego. 2. in psicanalisi, una delle istanze da cui è formata la
interpretare e giudicare la realtà secondo una morale propria e di dominare incontrastato sugli
letter. sottomissione dell'intera realtà a una propria, esclusiva morale e al proprio
che di virtù e di segni d'una occupazione assorbente nella vita... e
assorbente nella vita... e di una solitudine individuale protetta dal più assoluto egocentrismo
cose che possono venire dall'egoismo di una persona anziana: sospetto, malignità,
e ragionevole che l'odiare in genere una moltitudine d'individui. leopardi, ii-299
e col credere di darne a se stesso una prova. de sanctis, 11-248:
altrui. bocchelli, 6-406: godeva di una salute di ferro, di quelle che
quel discorso egoista con un trasporto e una voce finalmente sinceri. 3.
viniziani. marino, i-274: ho raccolta una quantità di libri tutti scelti ed egregiamente
? tasso, 2-93: ebbe argante una spada; e 'l fabro egregio / l'
egregi. parini, 384: questo è una donna egregia / che, per salvar
porta mezza aperta... intese una voce petulante e nasale: -non posso
e d'artisti. beve e fa loro una lezione d'estetica. questo quadro darebbe
di entità considerevole (un prezzo, una somma da pagare). foscolo,
pieno di pentimento, andando incontro a una spesa così egregia per avarizia villana e
iii-2-365: il cavallo paventò. / una fiancata pronta del tallone / lo rimise a
delle carte, né vagliono più d'una frulla di porco nel lor mestiero.
ariosto, 31-4: se l'infemal peste una egra mente / avvien ch'infetti,
è d'uopo contentarsi, di prescrivere una sola esattissima regola di vivere, per
cervello, non vivono i pazienti, benché una vita egra e languente.
deforme. prati, 1-247: ma una sùbita errò fiamma sottile / sull'egro
amara constatazione di un fatto o di una situazione. g. m. cecchi
entro cui era il suo cuore. ancora una volta, mi guardò come se fossi
e vivezza al discorso (non senza una sfumatura di ironia). leggende di
... la potanovv... una gran dama di pietroburgo che riceve ogni
. 3. per rispondere a una chiamata o per far capire che non
jacu fà? 5. per indicare una risata. grazzini, 4-417: ma
« ehi! » si chiamano da una parte all'altra. « ehi! »
. grazzini, 2-193: fattasene dare una coppia [d'uova], se
di preterizione con cui si allude a una minaccia. manzoni, pr.
perché adorato - e se ci giungono una volta non sognano più altro.
e contro me. soffici, v-1-277: una rosa bonheur, questa tremenda virago eiaculante
. apparecchio per aspirare fluidi, producendo una depressione mediante un getto d'acqua o
eia, inter. usata per chiamare una persona. fagiuoli, 1-136:
con profonda attenzione in modo da conseguire una forma compiuta e perfetta; svolgere,
e orecchie arrotondate. = da una voce tupi. eiulato, sm
imbriani, 3-7: chi legge ha una fantasia ancor egli per elaborare e rinsanguinare
diligenza (un'opera d'arte, una teoria, un oggetto, ecc.:
cicerone affezionatissimo della setta socratica, con una elaboratissima orazione in infinito avendo lodata la
de'libri, e la prego a mandarmi una di quelle selve del signor dati,
pirandello, 5-316: per cominciare, scrissi una elaboratissima istanza, d'ufficio, all'
: mi dispiaceva solo che luciano possedesse una semplice robusta bicicletta di latta pesante che
raggiunto un grado elevato di sviluppo (una civiltà). cardarelli, 3-172:
). cardarelli, 3-172: nonostante una così elaborata civiltà agricola, per l'
sm. lavoro eseguito dallo studente durante una prova o un esame; compito.
questo elaborato, io non son nominato che una volta, in sede di saluti.
preparare, il comporre con cura (una teoria, un'opera d'arte,
serie di operazioni che mutano o trasformano una sostanza in un'altra. - elaborazione
s'alzano cadono nel mare, dove una nuova elaborazione ricevono, e dall'acqua
.. e dalla elaborazione penosa d'una riforma interna, mossa da un concilio
. e. cecchi, 9-48: a una cosa, fra altre, si deve
corpi fruttiferi sotterranei, della grossezza di una nocciola; vivono in simbiosi micorrizica soprattutto
(non disgiunta, talvolta, da una certa degnazione). d'alberti
rapidamente al mio sguardo impietrivano allineandosi in una duplice fuga parallela, accennavano per un
richiedesi... che l'elasticità d'una molla non abbia incontro una fermissima muraglia
elasticità d'una molla non abbia incontro una fermissima muraglia, che non permette al
. scioltezza, sveltezza, agilità (di una persona o di un animale, delle
si arrampica su per i muri con una elasticità meravigliosa. verga, 2-20: era
costume, della condotta, anche di una legge scientifica, di una lingua, ecc
anche di una legge scientifica, di una lingua, ecc.); volubilità
questi valori non esistessero; e, una volta finita, si è persa ogni elasticità
: ci rendiamo... conto che una certa elasticità nel tiro esiste.
gomma che lo rendono elastico (una stoffa che si usa per capi
dotato di elasticità; che può subire una deformazione e riprendere poi le dimensioni e
: la cute... è una forte membrana di fibre tendinose e molto elastiche
sono fatte imprimiture, nelle quali entrava una soluzione di gomma elastica. carena,
con un gioco di nuovissima importazione, una palla raccomandata per filo elastico a un
orientali inviate da adolfo astorgi, composte d'una specie di pasta elastica dal color d'
i-869: l'aria elastica del mattino, una tazza d'acqua freschissima bevuta in un
provoca la deformazione dovuta all'elasticità (una forza, ecc.). d
de saint-vénant (ad es., una trave), per effetto delle forze o
3. figur. svelto, agile (una persona, un animale, le sue
4. duttile, pronto, vivace (una persona e anche la sua intelligenza,
. -moralmente arrendevole e accomodante (una persona e anche i suoi atteggiamenti)
. rovani, ii-705: nonostante però una coscienza così elastica si corrugò e fremette
variare in relazione con le circostanze (una definizione, un fatto artistico o economico
la conservazione di determinati capisaldi e non una difesa rigida, ammette arretramenti del fronte
ma è spesso espressione eufemistica per indicare una ritirata). cattaneo, ii-2-393:
: i rapporti con caisotti sono in una fase delicata, bisogna usare tatto,
, non badare ai suoi scatti, tenere una tattica elastica. = voce
sorta di calzature munite sui lati di una fascetta di tessuto elastico per facilitare l'
all'altro della città con sotto l'ascella una lunga mazza dal pomo d'avorio,
fomentava / col prender due colombe in una fava. paolieri, 7: pigliavo due
, 7: pigliavo due piccioni a una fava: stavo al riparo dalle granate e
, iii-41: questo squittinare è stato stamane una lunga intemerata, e dio sa con
termine indoeuropeo dell'agricoltura). per una congettura etimologica, cfr. isidoro, 17-
sabatina,... le fece una gran predica, che per niente non lasciasse
di stefano, 1-33: noi te arechiamo una bona novela / del tuo fido:
, conc., ii-542: quanto più una favella ci appare ricca, gentile,
, urbana, altrettanto possiamo argomentare di una più vasta sede di civiltà e di
stupore, per la gioia, per una malattia, ecc.). - anche
favella per infermità, chi gli mettesse una foglia di questa erba sotto la lingua,
la lingua, la favella gli ritomerebe una grande ora, se ella fosse pesta e
-troncar la favella a qualcuno: interrompere una persona che sta parlando. marino,
ai conquistati, e non fecero con essi una sola nazione. b. croce,
meco, ella mandava fuori della gola ora una vocina di femmina, e ora una
una vocina di femmina, e ora una vociaccia di maschio, e talvolta lieta
esprimersi con un certo tono, con una determinata inflessione; discorrere, discutere;
opinione riguardo a un argomento, a una persona. -anche: citare, nominare
, pronunciare, proferire (un suono, una parola, una frase, ecc.
(un suono, una parola, una frase, ecc.); esprimere,
visibilmente lo spirito santo in ispezie d'una colomba, che gli favellava nell'orecchie
ismarrisca al dover diversificar tanti suoni sopra una indivisibile sillaba. vico, 192:
favellari di milioni di pensanti italiani dentro una città sola anzi forse dentro i salotti
quella sola città, è... una fissazione giacobina. 7.
, che gli antichi nostri dicevano 'fare una diceria ', e noi usiamo in
per tutto di scuri e di martelli / una ressa operosa / mista d'allegro favellìo
, acclamatissimo per tanti anni, d'una mia serie successiva di fiabe fanciullesche?
19 (331): abbiamo spento una favilla... una favilla, padre
abbiamo spento una favilla... una favilla, padre molto reverendo, che
un incentivo qualunque, in quel punto, una favilla, e il furore, represso
occhi; sguardo luminoso (per esprimere una passione veemente, un acceso sentimento)
ma sol ciò che riluce / dentro una sol favilla. algarotti, 2-402: in
occhi miei. son grandi. ancóra / una volta mirà- teli! ancor grandi /
, iii-2-275: in ogni anima c'è una sua favilla: una disposizione ad amare
anima c'è una sua favilla: una disposizione ad amare. è codesta che dev'
esaurita la bisaccia delle effusioni, una favilla di rabbietta propenda già verso la
guardava e riguardava stupidamente, poi ecco una favilla d'intelligenza... e
mia tanto possente, / ch'una favilla sol della tua gloria / possa lasciare
mi porge amore / che lievin fiamma, una favilla sola / non fie di me
componimento de'dotti. paruta, 4-1-323: una picciola favilla di virtù tra le tenebre
sì orrendo, e l'accenni senza porvi una parola che ne faccia in qualche modo
iii-7-382: a questo punto, se una favilla a pena di questa fede onde
e presentavasi segnacolo quel libro, se una favilla, dico di quella fede avesse
per un momento così profonda da rasentare una favilla di guarigione. pavese, 8-301
, 8-301: pare impossibile che anche una sola favilla di bontà, di speranza,
amore, sia pure fasciata da tutta una corteccia di iniquità o d'indifferenza,
sep., 119: rapian gli amici una favilla al sole / a illuminar la
spento, / e sol rimasa v'è una favilla, / ma poi che sente
le faville d'un troiano e d'una greca tutta l'asia e tutta l'
in aria. -al figur.: dare una brillante dimostrazione delle proprie doti fisiche o
parte a parte le bellezze palesi d'una amabilissima e leggiadra signora; né per
la sua superbia... è una favilluzza questa sua superbia, che subito si
sfavillante. d'annunzio, iv-2-636: una immensa pioggia favillante di petali e di
spegnersi come favilla (un ricordo, una diceria, ecc.). francesco
lo disfiora. vittorini, 2-102: una volta mi portò un favo di miele
è amaro come assenzio, aguto come una spada a due tagli. f. f
/ vivi e sereni, e più d'una giuncata / soave era la bocca,
fine in un unico cratere e ingenerano una serie di fenomeni morbosi locali (infiammazione
non è voce indoeuropea). per una congettura etimologica, cfr. isidoro, 20-2-37
un fatto, di un avvenimento o di una situazione, la conclusiva interpretazione di essa
306): udite anche sopra questa opera una cotale favola che soleva dire l'abate
: appartiene al poeta moderno l'inventare una favola, fingendosi nella medesima risposte d'oracoli
a cui verrà la sorte, debba una qualche favola raccontare, ponendole nel fine
la rappresentazione pittorica o in rilievo di una favola, di una leggenda, di un
in rilievo di una favola, di una leggenda, di un racconto fantastico.
il cappone in questo sonetto si finge una nuova favola a suo modo, dicendo che
in marmo alcuna rapina; ma solamente una bellissima e lasciva fanciulla. galileo, 34-
il pensiero si raffigura, ed ha una rappresentabilità oggettiva, per cui pare sia
villani, 9-1 io: è da notare una favola che si dice e dipigne per
ben di queste è la tua favola una. a. f. doni, 3-219
mi fosse stata narrata, l'avrei stimata una favola, senza intendere altro fondamento con
buona amica! non v'era che una sola fanciulla che fosse degna d'essermi
e della calunnia, modestamente. ogni giorno una novella nuova faceva il giro della città
e ogni giorno dalla fantasia popolare sorgeva una favola. morante, 2-20: la
, se non l'origine, di una voce popolare secondo cui l'odio del
/ tor di bocca, così per una favola. delfino, 1-2: i terreni
eccessive degli scolastici, era già divenuta una favola. pananti, ii-453: a
, ser uomo? -rido che cercate una favola. rajberti, 2-223: l'italia
, 2-223: l'italia fu sempre una favola, una parola poetica. carducci,
l'italia fu sempre una favola, una parola poetica. carducci, 927: lungi
, 1-262: tutto il passato mi sembra una favola avvenuta ad altre persone, poiché
. ma del resto la vita d'una volta è ormai così lontana che a
ormai così lontana che a ripensarci pare una favola troppo bella per essere vera.
. baldini, 4-189: se per una ragione qualunque, come potrebbe essere il
viaggio, per gli isnel- lesi, una favola, e lo resterà, nel tempo
verità effettiva di un fatto, di una situazione. de marchi, ii-307:
ragionamento. caro, 12-iii-32: facendo una somma di tutta la lettera vostra,
messer benedetto mio, che questa pare una bella cosa ancora a me, che sono
fare recitare in mercato e sui crocicchi una favola morale, che svergognasse gli invidiosi in
cose del mondo per favola, tenerle per una dipintura, creder che sieno fumo,
d'un opinione che questo vivere sia una girandola e uno svolazzare intorno a un
e schernito, e sono quasi come una favola tra loro; laonde si raddoppiano
: quando poi ci riusciva, era una favola riuscire a mandarle giù.
che tu hai feriti. -fare una favola di qualcuno: sparlare di lui
senza che colui, di me faccendo una favola già con alcuno per lo modo
. baldini, 6-112: fu invero una strana coppia la nostra, e poco
, inutile, privo di validità (una regola, una legge, ecc.)
privo di validità (una regola, una legge, ecc.). intelligenza
favola dell'uccellino: per indicare che una persona dice o scrive sempre le stesse
le stesse cose senza mai venire a una conclusione. pataffio, 2: la
: la favoletta debbe esser semplice per una semplicità congiunta sempre con un certo decoro,
. leopardi, i-3: aviano raccontando una favoletta dice che una donna di contado
: aviano raccontando una favoletta dice che una donna di contado piangendo un suo bambolo,
pensate ch'io volessi? io volevo una favoluzza; ma non dite nulla. mauro
i caratteri della favola, favoloso (una narrazione, un racconto). salvini
ma con dilettevol finzione a nostra utilità una tal favola narra. buonarroti il giovane
tutto abbia creato due nature tanto l'una all'altra somiglianti, quanto quelle di tenivelli
finzione poetica e fantastica; parlare di una cosa in modo favoloso, leggendario;
cibo degli dii. ella è propriamente una pianta, che si prende generalmente per
sorriso più tristamente, non avrebbe dimostrato una compiacenza più malvagia e crudele. alvaro
, di favoleggiare sulle cose, dame una versione fantastica, non dire quello che
quello che gli accadeva veramente, vivendo in una realtà immaginaria. pavese, 3-198:
che simile a quella di cambaia sia una [acqua] crescente nel rio di roano
in cilicia sia stato posto nome a una città sicea. stigliani, 252: perché
torquato, quanto del principe poeticamente cantarono una volta i nostri academici svegliati: e
favolistica, sf. l'insieme di una tradizione di favole. 2
commestibile. viani, 13-334: una comitiva di cuori avventurosi si congregava,
sul davanti del suo negozio, fra una ribalta di scodelle, di fiale e di
. palazzeschi, 7-55: poveri, conducevano una vita dispendiosissima circolando fra la gente famosa
, iv-56: la si sarebbe creduta una di quelle dimore favolose, dove le
il cielo. caporali, ii-17: l'una de le due trombe era di pura
(un'età, la storia di una civiltà, di un paese).
verri, 1-i-31: l'origine di una città antica si perde comunemente nella oscurità
, augurando all'italia ch'ell'abbia una volta... un vero teatro,
di là, eran tutte fiorite -come una nevicata -e nei campi tra 'l grano occhieggiavano
. saba, 3-81: c'era una volta una città quasi favolosa, che era
, 3-81: c'era una volta una città quasi favolosa, che era sotto
siviglia'... tutto è imbroccato con una genialità leggera e favolosa. pavese,
caino per lo peccato del fraticidio con una incarica di pruni fu messo da dio
loro che a corbellarsi tra femmine con una tempesta d'espressioni e di baci giudaici
appartenere a un remoto passato, a una realtà ormai scomparsa. pavese, 8-45
mitici, di quelle favolose affermazioni di una dignità dell'uomo davanti al destino, che
elegantissimo, giornali a cataste, e una illuminazione a gas da abbarbagliare la vista
roberto, 66: l'abate era una potenza, aveva non so quanti titoli
vizio sfrenato. palazzeschi, 7-185: una mia amica ritenuta donna intelligente...
fine si decise sposando un imbecille, di una imbecillità arcinota e divenuta favolosa. cinelli
in primavera quando spira il favonio (una qualità di pere). fr
favére 1 favorire la crescita \ per una variante etimologica, cfr. isidoro,
(un giudizio, un favore, una sentenza, ecc.). boccalini
, aiutare, proteggere, favoreggiare (una persona); agevolare, facilitare,
particolare simpatia e predilezione nei confronti di una persona, che si esplica in un
delle stelle, della sorte, di una divinità). giovanni da samminiato [
i fuggiaschi scendono verso il mare. una nave è là, abbandonata, come
carriere che s'erano iniziate nel favore d'una costellazione, si svolgono sotto i segni
del favore de'provinciali a intrare in una provincia. caro, 4-80: andaro in
e atta ad agevolare lo svolgersi di una certa azione o impresa; direzione favorevole
a firenze potevano concedere agli abitanti d'una piccola città di toscana, appunto in
per moglie / presa di turno una minor sorella. / ei di questo favor
, finché non si compia nei popoli una certa evoluzione d'idee. palazzeschi,
il tuo cuore agitato, sente sempre una gran mancanza. carducci, iii-14-203: filena
ci portò presto. il convento pareva una fortezza. -al favore di qualcuno:
pubblico, non deve lusingarsi di perseverare con una lunga sussistenza sulle nostre scene più del
quelle stesse ragioni che mettono in voga una nuova classe di vocaboli, conciliano anche
aveva la republica lucchese autorità di far una tal ordinazione che toccava la religione, se
roberto, 179: da queste fabbriche ricavava una magra rendita, perché parte erano affittate
, bisogna essere, come si dice, una buona penna. ma in compenso i
di caluso diede al s. r grassi una lettera di favore presso di lei;
favore, prendi un foglio di carta, una busta, il calamaio, la penna
-come formula di cortesia che accompagna una domanda o una richiesta. serao,
di cortesia che accompagna una domanda o una richiesta. serao, i-896: io
concedere, permettere. -anche: concedersi (una donna). rinaldo degli albizzi
mostro il capitolo che li scrivete in una lettera, che mi faccia favore ad entrare
romana, che prima dissi, l'una e l'altra grandemente satisfatte delle fatiche mie
, per cortesia (a indicare che una cosa viene fatta o richiesta senza pretendere
o richiesta senza pretendere un compenso o una contropartita). - anche: a vantaggio
bisticci, 3-88: prestavagli favore d'una buona somma di danari, a fare
: considerarla, reputarla un beneficio, una cortesia. g. m. cecchi
ed i sacerdoti, che il ruffianeggiare era una mercatanzia muta ed uno utile che potea
, si diedero a cotal traffico senza una vergogna al mondo; onde 10 ne
da siena, 387: hai incontrata una ribalda la quale non si vuole amendare,
persistenza (di un sentimento, di una condizione, di mali, ecc.
o il verificarsi di un fatto, di una condizione; indurre a determinate conclusioni (
accusato di concussione un grande e favoreggiata una tassa, è assediato dalla plebe in casa
ponderate le ragioni e l'esperienze dell'una e l'altra parte, sperando che
favorevole, proclive a qualcosa (a una soluzione, a un risultato, a un'
dalla sorte perpetuano di generazione in generazione una orgogliosa ignoranza. 2. favorito
nel proprio manifestarsi (un sentimento, una condizione, ecc.).
, sostenuto favorevolmente (un'idea, una teoria, una dottrina, ecc.)
(un'idea, una teoria, una dottrina, ecc.). card-ucci
gran favoreggiatore de'letterati, volle fare una raccolta di componimenti in lode del signor
voleva un indiziato, un favoreggiatore, una favoreggiatrice, se non addirittura il colpevole
che è ben disposto, benevolo (una persona, ima disposizione d'animo,
persona, ima disposizione d'animo, una volontà, un sentimento); che
mattina seguente ricciardo se n'andò ad una buona femina, che quel bagno che
più favorevole alle nozze, vi poneva una cura ed una sollecitudine assai maggior che
nozze, vi poneva una cura ed una sollecitudine assai maggior che non soleva.
quell'insignificante interlocutore che non contribuisce con una indispensabilissima parte all'intreccio e alla condotta
che per conseguenza non fissa sopra se stesso una notabile porzione degli affetti o favorevoli o
nella potenzia dell'anima, ch'è una parte divina la quale in noi è
per qualche motivo consolato e d'indugiare in una fresca scompostezza, favorevole alle grazie d'
fresca scompostezza, favorevole alle grazie d'una tenera licenza. g. raimondi,
terreno favorevole, perché allora c'era una disoccupazione tremenda. -vento favorevole:
boccalini, ii- 106: soffiando una favorevolissima tramontana, alla quale tutti gli
, quale vento favorevole. -mettere in una luce favorevole: dare rilievo esclusivamente agli
. non gradiva che si mettesse in una luce men che favorevole la « sistemazione
contribuisce a rafforzare, a incrementare (una legge, una sentenza, un risultato,
, a incrementare (una legge, una sentenza, un risultato, ecc.)
ane conchiusa e fermata con lo nostro commune una alta e graziosa concordia di molte benigne
boterò, i-91: costoro, parte con una larga distribuzione di tormenti in tempo di
sull'educazione, ma l'abitudine, una viziosa educazione, i pregiudizi che si
contribuiscono possentemente a propagare e a mantenere una religione strana ed assurda sì, ma la
, 1-285: mi si fece nemica una vedova che andando pei contadini, chiamata
e se il mio ritratto vi lascia una impressione più favorevole di me, e
. mazzini, i-193: martedì verrà una risposta definitiva, e se, come
scrittori non fanno legge, fanno però una presunzione favorevole che merita esame e rispetto.
, acciò co 'l favore suo ottenga una favorevol lettera al commissario d'arezzo,
favorevolmente situati, sempre esercitarono su me una strana attrazione. -in modo
serdonati, 10-2: nel giappone era aperto una larga campagna a'predicatori del vangelo,
141: a un simile ti confesso che una gentildonna non ha da usare mai benignità
, ix-23: si fece in firenze una dieta, che vi furono gli ambasciadori del
prima reggevano, teneva lo stato con una balìa. lorenzino, 206: per
proteggere (un'istituzione); difendere (una causa); curare (un affare
, vedendo che vostra signoria, dopo una gran accession della colica, ne ha
linguaggio burocratico: favorire un documento, una tessera, la patente: esibirli
né lei hanno riputato opportuno di favorirmene una copia. de marchi, iv-224:
. fare un piacere, un favore, una gentilezza; acconsentire, accondiscendere; degnarsi
del signor pandolfo, e più d'una volta vossignoria mi ha parlato della sua figliuola
poco / lavato e posto al sol d'una finestra. caro, i-235: se
cittadini di quella congregazione fecero tra loro una convenzione di non favorir nella distribuzione de'
in evidenza * manzini, 8-48: una striscia d'ombra la toglieva al consumìo
di corruccio, e favoriva dello sguardo una pungevolezza che imbarazzava. -allietare
suo divoto. 11. fare una visita; accettare un invito; invitare
; invitare (a pranzo, a una riunione). goldoni, viii-853:
la favorisce a pranzo o c'è una ricorrenza da festeggiare, dimentica l'economia
12. assol. condividere un agio, una comodità; accomodarsi, gradire; servirsi
. 15. locuz. favorire una parola: formula con la quale invitiamo
nelli, i-258: favorisca, madamigella, una parola. con chi vi pare a
, favorita da un grande nome, da una grande bellezza e potenza, regina d'
. dovila, 146: favoriti da una foltissima nebbia, levati la mattina per
si illuminava, udì alle sue spalle una porta chiudersi con forza e una chiave
sue spalle una porta chiudersi con forza e una chiave girare dentro una serratura: era
con forza e una chiave girare dentro una serratura: era la cameriera che favorita
aveva fino allora spiata dalla fessura di una porta socchiusa, e adesso, vedendo la
di venir scoperta, si asserragliava in una di quelle stanze. -sostenuto (in
di quelle stanze. -sostenuto (in una competizione o lotta politica). -
angelo gabriel fu da dio mandato in una città di galilea detta nazaret, ad una
una città di galilea detta nazaret, ad una vergine sposata ad un uomo il cui
inesperto, ma che era nato d'una sorella della madre del re e molto
pure con l'istesso abito, ad una mensa, quale si dee credere in
4. sm. amante di una sovrana. casti, iii-214: l'
due figli. colletta, iv-82: una villa sul vomero che venti anni prima un
preferita (talvolta, più genericamente, una concubina qualsiasi) di un sovrano orientale
alla favorita con le sue favorite, una delle quali prese poi il volo con un
goselini, sì favorito dalle muse, in una sua canzone sopra un ritratto del marchese
favorita. goldoni, viii-1208: ha una maniera di parlar singolare, sempre con
sempre con sensi tronchi, non finisce mai una frase..., ha de'
, xiv-336: ho fatto a mezzogiorno una passeggiata solitaria ne'miei favoriti bastioni.
spalliera, e bevendo il caffè, con una specie di voluttà, d'orgoglio e
recentemente dall'i. r. governo di una promozione. 10. fornito
di me, perché io sospiro per una femmina dei doni di bellezza poco favorita
favorita della sua figlia, ne sentiva una grande spina al cuore. panzini, iii-13
belle gambe segnavano un vantaggio anche sotto una gonnella di stoffetta modesta. 12
, m'ha detta qualche ingiuria, / una brutta parola certamente. / -l'hai
v. borghini, 6-iv-431: si trova una deliberazione... per la chiesa
la sua bravura si suppone debba vincere una gara, e pertanto ha il favore
, i-468: a andreina » batté d'una lunghezza « lazio », il grande
, 2-50: mi pregarono di prendere almeno una pomata infallibile per far nascere i favoriti
di pelle, con due favoriti neri e una bella fronte nitida come una palla da
neri e una bella fronte nitida come una palla da bigliardo. de roberto, 607
, ma alcuni giorni dopo, ospite in una fazenda a pochi chilometri da quito,
fazendèro, sm. proprietario di una fazenda. baldini, 4-35:
fazionàrio, agg. che appartiene a una fazione, di parte; che ha
i. pitti, 1-315: quando veniva una mana di dieci della guerra fazionaria,
fazionarie possa valere per fare a suo talento una creazione, che è solo opera della
2. sm. chi appartiene a una fazione; partigiano, fautore, sostenitore
partigiano, fautore, sostenitore (di una causa, di una persona).
sostenitore (di una causa, di una persona). 1. pitti,
1671) 'fazioso, legato ad una fazione '(v. fazioniere).
vi salta il ruzzo di sconquassarla con una fazione, la quale, scusatemi, ne'
, ne'nostri codici antiquati si chiamerebbe una rapina a mano armata? bocchelli,
mano armata? bocchelli, 1-i-99: una volta dunque capitan riviera era uscito con
con pochi compagni, di notte, per una delle solite fazioni, e doveva ritornare
perotto fustiere per fuste e fazone di una finestia. leone ebreo, 236
trasse di nuova fazione, ov'era una donna vecchia a sedere a figura di
roma, e dinanzi le stava ritta una donna giovane colla figura del mappamondo in
e quegli del cattai sono tutti di una maniera...; tali sono c'
[dioscoride], 580: vi nasce una picciola erbetta, di cui è qui
come tutto 'l mondo si mostra in una fazione, così tutta filosofia ci potesse
-persona di gran fazione: che occupa una alta carica, che ha un notevole
questioni ideologiche o programmatiche, sostiene una tesi estrema, rappresenta una tendenza spiccata
, sostiene una tesi estrema, rappresenta una tendenza spiccata, in dissenso con l'
loro tacita discordia alla concordia comune d'una nazione: gli oppressori e gli oppressi.
giusti, 3-177: era sorta nell'assemblea una fazione contraria al guerrazzi. carducci,
e tanto meno la repubblica dittatoria d'una fazione. de roberto, 2-34:
alle fazioni di sinistra antiministeriale dovevano formare una maggioranza ostile. gramsci, 7-151:
botta, 4-641: predominavano tre fazioni; una dei chigi, l'altra dei
sp., 22 (379): una volta che un collega, il quale
era quella che usavano), federigo rifiutò una tal proposta in modo che quello depose
dottrine, di ammaestramenti, che segue una tradizione di cultura ben definita; associazione,
: la battaglia fu tra gabellotti da una parte e frodatori di gabella dall'altra
dall'altra; e il condottiero d'una delle due fazioni restò, con la
l'osservar denominata poi veneta in roma una delle quattro fazioni del circo. d'
9-229: poiché l'idea del fascio è una, ma ciascuno la vede alla sua
, che, se la terra ha produtto una donna, il cielo have acquistato una
una donna, il cielo have acquistato una dea. -in senso concreto:
vittorio emanuele l'accesa irrequietudine lievitò ad una fazione di popolo, la commozione eroica
essere e sieno caduti in pena di lire una piccioli ciascuno che non obedirà. della
nell'esercizio di un ufficio, di una carica; attività, commissione, mandato
attività, commissione, mandato a cui una persona è delegata dall'ente, dalla
larga tre, e su v'abita una gente che sono a nostra fazione di
e lungo il muro erano appoggiati a una lunga rastrelliera di molti moschetti col calcio
7-3-230: sì gli venne fatto d'aveme una fazioncèlla di quattro [compagni],
di quattro [compagni], qual per una cagione e qual per altra, disposti
fazióso, agg. che aderisce a una fazione, che sostiene accanitamente le tesi
, che sostiene accanitamente le tesi di una parte, di un partito o la
di un partito o la candidatura di una persona; che tende a farsi sostenitore
che tende a farsi sostenitore intransigente di una tesi estrema, in dissenso con le opinioni
loro, che a questo effetto aveva portato una scure, spezzare una catena, la
effetto aveva portato una scure, spezzare una catena, la quale secondo l'uso delle
i faziosi avrebbero scritto sui muri ch'era una spia del nemico. 2.
del nemico. 2. che esercita una forma di tirannia, di oppressione,
ottenuto in seguito alla partecipazione attiva a una fazione, a un partito politico.
onde a sterparlo si richiede assai meno una riforma di cose che di persone. de
: ella disse queste ultime parole con una fedeltà faziosa e ottusa, proprio, pensò
è rimasto loro [ai profughi] che una fazzolettata di cenci. tozzi, 1-77
.. la borsa logora a tracolla ed una fazzolettata di chiocciole in mano.
, 4-136: trattami di sotto alla rocchiglia una fascia di zendado larghissima e lunga,
quando andavano attorno, portare in sur una delle spalle o a cintola.
... / si chiude entro una torre, e patti chiede, / e
fenestra / su l'arco mette fuor d'una balestra. foscolo, xiv-231: se
pezzo di carta scritta o imbrattata sopra una inferriata della terza finestra. carducci, 1023
dal campanile. vittorini, 4-334: una bandierina fatta del fazzoletto di f. r
di f. r. su di una canna sventolava dalla duna più alta del frumento
caterina de'ricci, 34: vi mando una coppia di fazzoletti da capo, che
in testa, era in istile: pareva una beduina. c. e. gadda,
, in cui mise alcune sue vesti e una scatola, strinse i gruppi del fagotto
, e cavalca per foreste vergini con una donna a lato e un bambino in
le lacrime al momento del distacco da una persona cara. saba, 124:
mezzo alla quale la contessa stava come una regina... improvvisamente quella regina andò
dritto verso di lui, gli gittò come una sultana il suo fazzoletto ricamato.
cui ci si allontana rapidamente (con una nave, con un treno, ecc.
dalla chiesa un litaniare...: una donna vi si affretta stringendo il nodo
alla scala, don ferdinando, infagottato in una vecchia palandrana, con un fazzolettaccio legato
: aveva già involtato il cofano dentro una sorta di suo fazzolettaccio sudicio. =
li trasse [i soldi] d'una certa pezza o fazzuolo istracciato, e immaginossi
andando, come de suo consueto era una volta al mese, a la roca,
strangolato. balbi, lxii-4-205: con una coscia coperta con una falda come un fazzuolo
lxii-4-205: con una coscia coperta con una falda come un fazzuolo, ma spaccata
, iii-1-71: ella ha indosso una sorta di lunga veste rigata e attorno al
anche parte del febbraro, si passa da una spiaggia all'altra con gran sicurezza in
febbraio intenera; e di qui s'apprende una eleggibil regola esperimentata per molti, et
, terzana, quartana) se a una serie di periodi febbrili si alternano periodi
doman te dol la testa; / una vii fevra en lo leto te zeta,
dante, inf., 30-99: l'una è la falsa ch'accusò giuseppo;
se il paziente non ha per interprete una febbre da cavalli... e tre
, iii-430: deh, che ti venga una febbre. 2. nome generico con
di cinque-sei giorni ed è caratterizzata da una febbre che in genere dura tre giorni
febbre del lunedì: primo stadio di una malattia professionale dovuta all'inalazione di polvere
di febbraio, fu per tutta italia una generale corruzione di febbre mossa per il
): la appassionata signora infermò di una acutissima febre colerica, che miseramente la
del milleottocentoquattro nella egregia città di livorno una pestifera infermità... la quale infermità
letto, fisicamente e moralmente degradata da una febbre putrida, che l'ha acconciata
vomito di sostanze nerastre, che è una delle manifestazioni di tale infermità (dovuta a
periodo, che rese que'luoghi, una volta così fiorenti, sedi di febbri.
non le consuma [le stelle] una opaca / febre; non le fa schive
annunzio, iii- 1-554: v'è una febbre autunnale / per quei sterpeti lungo
eguale / fremer di vite, / una febbre del mondo; ed ogni cosa /
rovente, infuocato (con riferimento a una cosa), calura. morando,
io, martiniano solitario, soprappreso da una estremamente acuta febbre di laida disonestà,
boito, 190: se non fosse dall'una parte la febbre delle vive ricordanze,
lo spavento della vecchiaia, dovrei essere una donna felice. verga, i-iio:
di ripadroneggiare le passioni e i piaceri in una saggia economia dell'animo, più sentiva
moneti, 104: dei più gravi peccati una radice / l'interesse fu sempre,
. loredano, 1-44: l'amore è una febre maligna, che, corrompendo il
non potrà dunque chi ama, ucciso da una febre pestilenziale, portar in faccia altro
cappella, / allor sì ch'è una febbre, una galera. foscolo,
/ allor sì ch'è una febbre, una galera. foscolo, viii-i77: contagiosissima
il quale alla fine può anche non essere una febbre, ma una sorta di pace
anche non essere una febbre, ma una sorta di pace ventilata e cullata dal sì
che la morte 'l coglia / con una febbricella, che l'accascia / sotterra,
principio di gotte, e peggio, con una febbricina quasi continua, ma sopratutto lo
ma sopratutto lo stomaco molto disconcio con una sete perpetua. caro, 12-ii-40:
12-ii-40: l'imperatore stava indisposto d'una febbretta, la quale si dubitava che
stato di salute per la continuazione d'una febbrettina leggiera e continua. saccenti,
quel buono, lo battezzi / per una febbrerella catarrale. d'annunzio, iii1-
aveva portato il lutto e la gravidanza e una febbretta serale per tre mesi, dalla
autunno. idem [crusca]: fu una febbrettucciàccia, che durò molti mesi.
in casa più infastidito che tormentato da una febbricciuola ch'io credeva d'avere lasciata a
crebbe, con dolorose esasperazioni vespertine e una febbriciattola serale. -peggior. febbràccia.
scarne, che gli tremavano. aveva una febbraccia che non lo lasciava mai,
, 1-3-16: a curar non s'aspetti una febbróna, / che è un delirio
lusinga febbre; che è ammalato di una malattia che dà la febbre. -anche
in un corpo febbricitante, rinchiuso in una stanza. imbriani, 3-98: questi sono
la trovai febbricitante, in delirio. una vecchia donna che l'assisteva mi raccontò
di placarne le irrequietudini, si mette una gazzella, nella presunzione che il leone
che, abbandonato al buio, in una camera, senta d'improvviso il vento
. per estens. che rivela, in una persona, uno stato febbrile; proprio
uno stato febbrile; proprio, caratteristico di una persona che ha la febbre. -in
gabbiuzza che neppure avevo notata, era una scimmietta che tossiva. una piccola scimmia
, era una scimmietta che tossiva. una piccola scimmia color tortora, al volto una
una piccola scimmia color tortora, al volto una morettina scura, nella quale sotto ai
portato, senza ch'egli la chiedesse, una tazza d'acqua per bere e ristorarsi
è teso e minaccioso come quello d'una folla che stia per prorompere, fatto
. e letter. essere febbricitante; patire una malattia che dà la febbre.
-al figur.: l'essere agitato da una passione violenta, il rivelare un turbamento
sospetto, e alla lunga infastidisca, una impercettibile ma ineliminabile febbricosità del tono,
; è fattucchiera. alla loro ombra ha una tinta verde marcio, verde ossido,
è causa di febbre (un cibo, una bevanda); che diffonde un contagio
il sugo dell'elaterio cotto, fatta una ghianda, è potentissimo, ma egli
fatta menzione principalmente dell'uso replicato di una moderata porzione di chin-china, con la
di persona febbricitante (l'aspetto di una parte del corpo). crescenzi
certi uomini come un filtro, producendo una specie di demenza eroica dissimile da ogni
annunzio ferale, all'ultimo foglio d'una pubblicazione già ridotta a perire consunta fra
55: gettài la matita e, d'una mano febrile, tolsi dalla cappelliera un
un pensiero, un lavoro intellettuale, una creazione artistica). di giacomo,
, che ora nasceva a fiore d'una constatazione immediata e d'una impressione genuina
fiore d'una constatazione immediata e d'una impressione genuina e se ne staccava rapido e
procedeva chiaro e insieme misterioso come in una dettatura a noi tenuta da altri,
, esaltato. -anche: animato da una passione, infiammato, commosso (l'animo
infiammato, commosso (l'animo, una persona). de sanctis, 7-408
e febbrile. serao, i-1040: fu una notte inquieta, febbrile, per lei
nuovi egoismi, quasi un'assuefazione, una febbrilità tutta interiore, temperata dall'amarezza
la vecchierella agitava febbrilmente le labbra con una tacita preghiera, tenendo stretta la mano
ale dava / a un'urbe come una semenza, arcana, / perpetuava in sé
minuto e febbrilmente disegnai, sopra una lastra di rame, la scena delle ragazze
fra un sospiro ed un moccolo, una tiritera di dodici bocche, oltre la
così comincia, 0 potrebbe cominciare, una poesia futurista (mi vendico del tuo
chiara neu'armi, a guisa d'una stella, / amorosa vezzosa e valorosa;
di iapete si crede / ch'a una statua di creta, con un poco /
istrioni febei veniva a fare spettacolo in una città, l'argomento o gli argomenti
. da cui ottenne lo scarico d'una quantità prodigiosa di materie fecali, miste
feci. montale, 6-274: non una volta lui sporse / cocca di manto
completamente l'intestino colon sì da provocare una sintomatologia di occlusione. = deriv.
non solubile, che si separa da una sostanza durante il processo di formazione o
. sacchetti, 24-29: tutti a una corsono a quella feccia, e con
le pastigliere col loro fomelletto, sotto una padella a uso di catinelletta, da
dell'etere, e per via di una facoltà animale venivano a generarsi, diceva egli
: sulle selci disgiunte, cola sempre una feccia di tintura multicolore. govoni,
/ di duo vaghi occhi e d'una bella treccia, / sotto cui si nasconda
feccia? de sanctis, 7-469: una volta entrati nel sentiero della rettorica, non
ributta alcuna volta o purga, getta una fezza, un fele, un tossico più
, i-196: non seppero chiudere in una specie di botti le fecce che dovevano
buffon da feccia / per coronarlo d'una pergamena. -rivoltarsi sopra la feccia
sf. foro praticato nel mezzule di una botte, per il quale,, applicandovi
botte, per il quale,, applicandovi una cannella, è possibile estrarre la feccia
netta granatuzza molto si dibattano, alla perfine una scodella di gromma comune si mischi,
si ponga: e fatto questo, con una
spina che, applicata al mezzule di una botte, serve per estrarre la feccia
torbido, viscoso (un liquido, una sostanza, un colore, ecc.)
e quel ch'è di feccioso in una massa d'argento, attendiamo a ciò
, tutto s'era rimescolato, come una botte fecciosa nella furia del temporale.
tutto il più feccioso per impaludare in una stupidezza fangosa, che degenera in livida
po che cosa è egli, se non una gran cloaca di acque per lo più
... si vede coperta d'una materia glutinosa e di cattivo odore,
così viene a vendere se stesso ad una brutta e vii feminella e di fecciosi costumi
sodisfazione. segneri, ii-305: per una usura fecciosa di pochi soldi. forteguerri
che appartiene alla feccia della società (una persona). aretino, ii-72:
e s'orpella e strebbia / come una druda fecciosa. soffici, iii-316: in
-sostant. papini, 20-620: una eterna canaia di fecciosi insobilliti t'ha
sino allo sdraiarsi la sera entro a una bettola fecciosa. fecciume, sm
svaniti i suoi incubi di prima, da una adolescenza corrotta arrivava l'innocenza, come
di topo. moravia, iii-440: una mosca, avendo defecato sulla fattura, aveva
per così dire, con le feci, una zampetta al primo zero di sessantamila,
. caviceo, 1-78: già mensurata una gran via, pervenni ad uno exito
. l'attitudine e la possibilità di una donna o di un animale femmina a
del germe di un animale o di una pianta; che rende fertile, fertilizzante
del germe di un animale o di una pianta. iacopone, 2-35:
diciotto, l'amore le fa sbocciare per una breve primavera: come le libellule,
. rendere fertile, produttivo, rigoglioso (una terra, un campo, una pianta
(una terra, un campo, una pianta, ecc.). - anche
. foscolo, gr., i-33: una diva scorrea lungo il creato / a
grandezze aveva germinato e fecondato, come una rivalsa e un riscatto, il primo
ad acquistare nuove facoltà e capacità (una persona, il suo animo, la sua
istinti. nievo, 85: l'era una di quelle nature rigogliose e bollenti che
sbrigliata per fecondarle e il ritegno invincibile d'una volontà ferrea e calcolatrice per guidarle e
: cessate di ritenere il cristianesimo come una non mai definita e finita tavola d'articoli
articoli di fede, e sentitelo, una buona volta, quale è, come una
una buona volta, quale è, come una grande corrente d'amore, che scaldi
torturavano la mente; si accavallavano l'una all'altra, e pur fecondandosi di
/ povera famigliola era raccolta: / una fra lor ne gli anni suoi men
leggiadri germi / fecondata la prima in una volta, / or in un anno sol
erede. palazzeschi, 3-213: come una donna vecchia e non fecondata che sia
rughe della vecchiezza. alvaro, 11-259: una ragazza di forse neppure sedici anni,
accompagnata dalla madre, sembrava fecondata come una pianta, un frutto, un ignaro animale
. 2. reso fertile (una terra, un campo, una pianta
fertile (una terra, un campo, una pianta).
ascenda l'aura seminale fecondatrice e per una tromba e per l'altra, non
sentiva rampollar su dalle vive membra tutta una giovinezza di virgulti e di fiori.
[il modernismo] si svolse, una novità profonda e una ricchezza di idee
si svolse, una novità profonda e una ricchezza di idee fecondatrice. =
uovo maturo a contatto degli spermatozoi emette una piccola protuberanza o cono di attrazione che
che avviene nelle angiosperme, per cui una delle due cellule maschili ^ feconda l'oosfera
, la genitura, la conservazione di una forma fragile, d'una labilità continuamente
la conservazione di una forma fragile, d'una labilità continuamente riprodotta. tozzi, 3-135
delle piccole gemme. anche egli ne aveva una! alvaro, 7-205: si discute
impossibili o sterili. -in zootecnia ha una vastissima applicazione allo scopo di migliorare gli
per la nascita o per lo sviluppo di una corrente di pensiero, di un'opera
coltura superiore che occorre alla fecondazione d'una letteratura nazionale, non direi lo stesso.
e musiche impetuose come per virtù d'una fecondazione subitanea ed egli gioiva sotto il
fertilizzazione. cesarotti, i-38: come una coppia di buoi amica, laboriosa e
ogni sorta, cominciò a parlare con una fecóndia che non mi sarei aspettata da
un pugno di grano e, a una a una, lo spargevano su la sposa
di grano e, a una a una, lo spargevano su la sposa, pronunziando
lo spargevano su la sposa, pronunziando una forinola d'augurio rituale in cui la fecondità
gli anni della fecondità, il tempo d'una generazione per succedere alla precedente.
gli elementi fecondi, non già d'una fecondità momentanea e mancante, ma bensì durevole
-capacità di produrre copiosi frutti (di una pianta). palladio volgar.
ritrovarsene alcuni flessibili, ne quali nasce una certa lana. lastri, i-183:
la pianta. -con riferimento a una stagione, a un'annata. tasso
in oggi le specie forestiere son diventate una parte delle più essenziali del loro traffico
e. cecchi, 7-18: con una esportazione annuale, ragguagliabile in due milioni
nelle commedie del nostro goldoni... una fecondità d'invenzioni, un ingegnoso artifizio
il sannazaro fece egloghe, il tasso una pastorale, ed ognuno formò a gara
la vostra vita è vicina alla mia, una vibrazione occulta che somiglia al fermento della
presenza basta per dare al mio spirito una fecondità incalcolabile. b. croce, ii-9-339
-vitalità (di un popolo, di una nazione). carducci, iii-7-394:
nievo, 54,: la era d'una fecondità e d'una prontezza prodigiosa senza
la era d'una fecondità e d'una prontezza prodigiosa senza mai scomporsi o mostrar
due fonti ci ha: che l'una qual de l'onda / femina assaggia,
trovasse lucina più seconda; / fece una figlia ad ogni nona luna, / più
ad ogni nona luna, / più bella una dell'altra e più gioconda. tasso
son fecondissime, non avendone io veduta una in età di poter partorire, che
in tempo e potesse mai congiungersi ad una moglie feconda, ebbe finalmente la consolazione
così fe conde, che una ne suole partorir cento. de cristoforis,
germi -ebbero la ventura di trovare una matrice feconda, una fantasia che
ventura di trovare una matrice feconda, una fantasia che li seppe allevare e
percoto, 284: vedendo signori, una povera donna trasse innanzi a chiedere l'elemosina
massaie, delle lavandaie che le assicurano una rigogliosa e forte posterità. -giorni
ubertoso, fruttifero (un terreno, una pianta, ecc. o anche una stagione
una pianta, ecc. o anche una stagione). -per estens.:
beni, prospero (un paese, una nazione, ecc.). zanobi
oro; io, dissodando, ne rinvenni una miniera, ne cavai quanto potei senza
-per estens. abbondante, rigoglioso (una messe, un raccolto). -
arte, o grandi immagini / d'una gloria fuggita, /... /
può avere un più vasto svolgimento, una più ampia trattazione (un'azione,
un principio o un sistema logico, una dottrina, un argomento, ecc.)
magalotti, 1-79: questa può dirsi una vittoria veramente feconda, perché, oltre
vanno a formare l'intero corpo d'una dottrina, procacciano all'opera il nome
de sanctis, ii-15-189: ciò che testifica una rivoluzione feconda è la varietà delle opinioni
intervento demo- cristiano e marxista, tra una cultura crociana, ancora feconda, e
cultura crociana, ancora feconda, e una cultura dannunziana retorica e nazionalista.
d'invenzione, di capacità creativa (una persona, o anche un ingegno,
persona, o anche un ingegno, una facoltà mentale, ecc.);
-ricco e vario di forme (una lingua). varchi, v-119:
ingannare. -anche: condizione di una verità che può essere creduta per l'
: avendo gran disio, / dipinsi una figura, / bella, a voi simigliante
la prima, che quando voi mi dite una cosa, della quale io vo'capace
, perché quantunque ell'abbia per oggetto una cosa da me capacitata per possibile, io
genovesi, 2-81: la fede è credere una affermazione a chi si stima poterla sapere
ha la stima di un sapere e di una probità infinita, allora il credere acquista
dimostrazione intrinseca alla cosa, ma per una prova estrinseca, qual è quella dell'altrui
-responsabilità di un'affermazione o di una testimonianza. bartolomeo da s.
uno triangolo sia triangolo, che è una figura dimostrativa. folengo, il-n:
sarpi, vi-3-249: il dar al papa una esorbitante e spaventevole autorità, senza termine
senza legge e senza regola, è una falsa opinione, aliena dalla scrittura e dalli
, 2-46: la fede non è una scienza, è un accettazione di verità
, 6-1-26: alcuna volta è detta fede una gran confidenza che l'uom ha in
iconografica che presenta simbolicamente la fede come una donna dagli occhi bendati che regge alta
donna dagli occhi bendati che regge alta una fiaccola risplendente e tiene sulle ginocchia il
: la fede cristiana è personificata in una donna giovane, ritta in piedi, cogli
sullo stomaco; colla mano diritta tiene una face accesa, con cui rischiara la ragione
volta, in gloria, dipinta con una fede seminuda e cicciosa. baldini, 3-93
3-93: vengono incontro al riguardante con una tal quale teatralità la fede e marco
dante, par., 6-15: una natura in cristo esser, non piùe,
celle, 4-1-79: possono gl'infedeli d'una fede contraere cogli fedeli d'un'altra
già si ritruova, / dove era una città d'un saracino, / ch'avea
un saracino, / ch'avea trovata una sua fede nuova. ariosto, 1-22:
lingue più diverse si fanno esperanto di una stessa invocazione: speranza univera, sopravvivere
moderno dello stato e di concludere in una nuova etica e in una nuova religiosità la
concludere in una nuova etica e in una nuova religiosità la lotta contro le morte
: la professione di fede internazionalista fu una politica estera contrapposta all'imperialismo francese.
: quando porteranno via me, voglio una bandiera rossa sopra la bara, perché
contro gl'inimici loro, era con una gran massa di oro corromper la fede de'
per caso che uno sia innamorato d'una donna, e pro- metteli fede,
a vincer quella dell'uomo. s'una donna viene a prostituirsi alle voglie d'
lasci dire... so di dire una cosa grave... a lei non
». in fede del segreto io portai una mano al petto. 10.
. -in senso astratto: efficacia di una dimostrazione pratica, validità di una prova
di una dimostrazione pratica, validità di una prova, di un documento, di
prove communi son di due sorti, una è l'esempio, e l'altra è
], rendutami detta lettera e fattami una fede di passo, che doverà ragionevolmente
che in questo banco li foro depositati per una fidi di unzi dui a dì xii
egli possessore di due fedi di credito, una di ducati cento e l'altra di
della porta, 1-187: un anello con una fede scolpita, con certi piccioli diamantini
e ogni volta che le accadeva di provarsi una collana, subito se la toglieva.
falsificavano. moravia, i-72: era una mano assai bella e piuttosto grande, né
dire ciò accadere quando si adoperava con una lente sola. alla fé ch'io
fede: senz'ai tra garanzia che una promessa solenne o un giuramento; sulla
zioni,... ordinata fue una solenne disputazione nel tempio di love sotto
giudici a ciò diputati, ai quali dall'una parte e dall'altra si dovesse appresentare
, 2-198: io nei proverbi ho una gran fede, almeno quando lusingano le mie
voi aveste fede in me come in una sorella maggiore, andatasene quietamente per aver
si afferma; riporre piena fiducia in una persona, far gran conto dei suoi
-obbligarsi con 'solenne promessa; confermare una promessa con giuramento. malispini, 1-386
la realtà di un fatto o di una circostanza; attestare, testimoniare; provare
attendere di fede e di proposito a una cosa, se non si vaca dall'altre
. v.]: 4non essere una data cosa di fede ', dicesi familiarmente
amor concede, / è quando ella una tua lettera accetta, / e degna
astratti: costituire un sicuro indizio, una prova irrefragabile, una conferma, una
sicuro indizio, una prova irrefragabile, una conferma, una testimonianza. -anche:
una prova irrefragabile, una conferma, una testimonianza. -anche: offrire una fedele
, una testimonianza. -anche: offrire una fedele immagine di qualcosa. petrarca,
l'essere stato ammazzato per cagion d'una donna de la quale s'innamorò. tasso
per suo diletto acconciata in permanenza come una madonna sugli altari. -con riferimento a
dare valore a un'asseverazione, a una promessa, a un giuramento).
, 65: vi è al fondo una policia, e son versi, in fede
è lavoro d'arte, ma n6 eziandio una storia. non ogni fatto è storico
rinaldo degli albizzi, iii-431: abbiamo una vostra de'dì 25 di notte; che
venir meno alla parola data, a una promessa, a un giuramento, a un
-meritare, trovare fede: doversi credere (una persona); doversi ritener per valido
ritener per valido (un documento, una prova). d. bartoli,
, sciogliere la fede: mancare a una promessa, a un giuramento, a
: perseverare in un proposito, in una speranza. g. villani, 7-6
g. villani, 7-6: per una zuffa che la notte dinanzi...
resto è questa * storia d'una fanciulla tradita '; e di più,
la sottomissione (dei sudditi, di una nazione, ecc.). - anche
delle molto acconcie e splendienti parole nasce una sospeccione d'esservi molto artificiosamente pensato;
avare prede / al fulminar de l'una e l'altra stella; / e di
busone da gubbio, 1-38: fanno una fossa, e lui sot- teranno,
tutte o parte delle proprie sostanze a una data persona (la quale per lo
beni immobili) ai propri discendenti per una o più generazioni, e spesso altinfinito
p. verri, i-156: fedecommesso è una legge fatta da un uomo privato,
a sì fatta proposta io sperai sempre almeno una riga di risposta regia, riservando di
malmantile, 1-130: * fare fidecommessa una cosa ', vuol dire assicurararla e vincolarla
sudori del povero, che vi sia una proporzione tra i prezzi e i prodotti
avviene in virtù di un fedecommissàrio (una successione). de luca, 1-10-213
con intervento del governo servo di roma una tassa... del due per centinaio
pregiudizii si tramandano e si conservano con una eredità fedecommissaria per molte generazioni nella stessa
fiducia, sincero, veritiero (una persona); valido, autore
vole, attendibile (un documento, una testimo- * nianza). -
. testi non toscani, 21: una persuna ecclesiastica diligenti, fidedigna e di
troia e de roma, xxviii-400: adunao una gramissima oste e passao in ispania e
retribuzione. -che professa con ferma convinzione una dottrina; che tende appassionatamente a un
ideale; che segue con tenace perseveranza una norma, un programma, un'abitudine
sua ragazza. -che frequenta abitualmente una persona o un luogo; assiduo,
sensi un torpore beatifico, * nell'anima una felicità piena di umiltà. barilli,
nelle sue manifestazioni (un fatto, una circostanza, un fenomeno naturale).
di austerità maschile e subalpina, tutta una bandiera. -abitualmente disposto a compiere
bandiera. -abitualmente disposto a compiere una data azione, costantemente idoneo a conseguire
quando questo porta l'infinitivo, come in una lettera di donato acciauoli sugli ultimi del
cavalca, iv-83: era figliuolo d'una donna fedele, ma lo padre era
tosta un giorno assai giocondo / in una terra disse che volea / al popolo minchion
minchion, più che fedele, / una penna mostrar di s. michele. manzoni
riferimento ad altre religioni (o a una dottrina filosofica). b. croce
.. / mostrar almen di pietà una scintilla, / in premio di sua fé
, 20-27: né si può dir fedele una donzella / che non si trovi molto
dopo le « disgrazie », era rimasta una delle più affezionate e fedeli.
[petrarca], i-270: io ho una moglie fedelissima. ariosto, 42-101:
partita colla moglie,... una specie di omaggio reso alla sua buona
ti fu grave / tesser fedele ad una tomba, e guasto / mi fu il
montano, 148: ti sarò una sposa fedele, e se non mi vuoi
ampia stanza... in compagnia d'una vecchia donna di casa, più sorda
con loro il pasto e prendeva quasi una parte eguale nella conversazione. pascoli,
re. verga, 4-83: sei una buona ragazza!... buona e
che ispira, che merita piena fiducia (una persona, il suo modo di agire
si servì nel mandar la lettera d'una fanciulla, che avendola beneficata in eccesso
atto, un gesto, un'espressione, una parola); costante, fermo,
(un consiglio, un parere, una decisione). dante, vita nuova
essere creduto, conforme a verità (una relazione, un racconto; anche il
. forteguerri, 1-10: io vo'cantare una guerra crudele / che lessi un giorno
un'eloquente opera politica, che non una storia vera, esatta, fedele,
: il nostro compito era di fare una descrizione della poetica scéna il più possibile
o si attiene esattamente ah'originale (una copia, una traduzione; anche il
esattamente ah'originale (una copia, una traduzione; anche il copista, il
che imita o riproduce un modello o una figura con grande precisione (un'immagine
... e vi. recavano dentro una fedele immagine delle cose poste al di
ottenuto il modello, lavorerei allora sopra una salda base; e, come imitatore
intraducibili le più volte, e per cui una versione religiosamente fedele essendo disperatissima impresa,
unico partito sarà sempre quello di tentare una versione, che, scostandosi quanto meno
non riconosca nelle commedie del nostro goldoni una pittura la più varia e fedele di
col gesso dai cadaveri; ma è una maschera inerte. cardarelli, 3-171:
, che è di sicuro effetto (una facoltà, un organo dei sensi,
buono e fedele istrumento al servigio di una potenza geniale, una compagna virile e volenterosa
al servigio di una potenza geniale, una compagna virile e volenterosa. alvaro,
cielo e le più belle, / dopo una lunga e cieca via m'han scorto
smantellare la città e fabbricarvi di nuovo una fortezza, essendo stata per lo passato
, i-524: crediamo ancora de'fedeli una essere l'universale chiesa. savonarola,
celle, 4-1-79: possono gli 'nfedeli d'una fede contraere cogli fedeli d'alcun altra
di un governo; assiduo frequentatore di una persona, di un luogo; cliente
. tornasi di lampedusa, 160: una potente manacciata sulle spalle servì da segno
che tenea sua terra, essendo a una stagione di fichi novelli, il signore
iscandalo che surse tra loro, l'una parte e l'altra in gara insieme,
e. cecchi, 8-90: in una civiltà così costante, in una terra così
: in una civiltà così costante, in una terra così fedele a se stessa
o 4 fedelona ', un uomo o una donna coscienziosamente e scrupolosamente fedele a una
una donna coscienziosamente e scrupolosamente fedele a una persona. nievo, 300:
pisana era tornata la mia fedelona d'una volta, io non ci stava bene
? chi ci mette? dassi per una fetta di farinata, per una scodella di
dassi per una fetta di farinata, per una scodella di fidelini, con tutti i
ma lo portassero fedelmente, diedi loro una vacca, dalla quale potevano sufficiente- mente
fedelissimamente, e non ho trascurato pure una parola del testo. d'annunzio, iv-2-345
: benché la fedeltà nel ministro sia una danae ben custodita, non è però che
-adesione convinta, fervida, costante a una dottrina, a un ideale, a
dottrina, a un ideale, a una tradizione, a un programma; tenace
e profondo per il vecchio mauro e una viva ammirazione per il carattere di lui
uomini sotto gli stessi pesi come sotto una dannazione; non ho mai veduto in
dannazione; non ho mai veduto in una donna sotto l'inumano fardello un'espressione
, ai consigli, ai riti di una religione (in partic., della religione
compiere un atto religioso per effetto di una violenza esterna, mi sarebbe sembrato un
le sue comandamenta. ma solo d'una cosa mi spavento, che, anzi
; perché se il trovasse pur d'una vile cosa discordante, non lo riceverebbe per
annunzio, v-1-262: perché abbandonai anche una volta il focolare di tutte le fedeltà per
di fedeltà incorrotto, incorruttibile, e una reciproca gelosia pure nel godimento della vita
, 2-270: con quel carattere, e una fedeltà avara, rustica e gelosamente affettuosa
miei nonni, aveva aiutato a allevare una sterminata quantità di nipoti e nipotini,
tuo marito per rapirgli la fedeltà d'una donna che gli sarà d'ora in poi
cane, interpretai fosse, la sua, una dimostrazione d'amore e di fedeltà,
cognoscere, tu puoi leggiermente, mettendoti indosso una delle guamacche mie e in capo un
i fatti miei, è sveltissima, di una fedeltà che mi costa molto, ma
.: atto con cui un vassallo o una comunità s'impegnava solennemente a conservarsi
veridicità, credibilità, attendibilità (di una notizia, di un'interpretazione, di
poche pennellate gli bastano, o pure una sola, a far balzare alla mente
tutta la sua sapienza pedestre e con una fedeltà da selvaggio tracciò sul terreno tra
sparsi nel retroterra. -perfetta corrispondenza di una figura col modello, di una traduzione
di una figura col modello, di una traduzione col testo originale, di una
una traduzione col testo originale, di una copia col documento autografo. giovio,
la fedeltà nel tradurre [è] una delle più ricercate e necessarie doti per
, iii-15: 'fedeltà'nelle arti è una verità d'imitazione; ma questa verità
carducci, ii-7-133: questa deputazione pubblica una raccolta importantissima di carte e documenti diplomatici
e quello della fedeltà, kant è una selva di piccoli problemi spinosi.
fu lì quello per me, con una esattezza e una fedeltà non dirò da
quello per me, con una esattezza e una fedeltà non dirò da sposa fedele,
di un apparecchio che riesce a misurare una grandezza o a riprodurre un fenomeno senza
cinque e più codici con tutta fedeltà in una ben distribuita serie di note a piè
ogni pagina. saba, no: una mia / ava, che...
. rovani, i-585: possiamo vedere una fanciulla trattenersi nel dormitorio...
levarne un gelsomino appassito, odorarlo con una inspirazione lenta, estatica. cicognani,
della madonna di siena, 1-131: una lettiera, cola volta, e cortinaggio,
di penna, e due capezzali, una coltra di tela azzurra piena di stoppa.
ha sua coperta da letto e tornaletto, una federa per el primaccio e due per
. guido dell'antélla, i-17: una coltricina, un guanciale con due federuzze
2-2-86: ho avuto da madonna elena una delle federette mirabilissima. serao, i-993
, la madre, la chiamò ancora una volta, ma pian piano.
si riferisce, che è proprio di una federazione di stati; che appartiene o è
, 111-109: gli stati soccomberanno in una lotta parlamentare in un congresso federale,
stato od ordinamento politico, costituito da una pluralità di stati (detti stati-membri)
fascista). ojetti, ii-607: una monachina più ardita chiede con un fil
, salvo a strappar poi loro a una a una tutte le libertà. gramsci
salvo a strappar poi loro a una a una tutte le libertà. gramsci, 9-490
dai giacobini ai girondini, fautori di una repubblica federativa. papi, 2-3-137
allearsi, associarsi in federazione; costituire una federazione. cattaneo, iii-3-6: nell'
le repubbliche federative. beccaria, i-125: una repubblica troppo vasta non si salva dal
riunione de'stati in forma di repubblica una ed indivisibile. cuoco, 2-ii-
si è che il principio federativo non abbia una rappresentanza, ma bensì che non sia
tentare di riunirle tutte insieme e formarne una specie di repubblica federativa? gramsci,
di classi dominanti » che stato di una sola classe dominante. =
repubbliche federate? l'aurora, i-178: una republica universale e federata si deve stabilire
dalla sua mente. oriani, x-29-219: una repubblica romana federata o federale sarebbe stata
difensore dell'assoluto potere, fu assalito da una banda di federati che il pestarono di
-trice). che pone in atto una federazione, capace di promuovere una federazione
atto una federazione, capace di promuovere una federazione. gioberti, i-65:
, iii-4-76: abbiam voluto raccomandare ancora una volta ai cittadini la federazione militare di
di tutti gli stati, e lavorare per una federazione europea. -figur.
poi ha... da formarsi una possente federazione di rispettive abilità, che
xxii-9: si strinse fin da principio una federazione utilissima e meravigliosa tra il cristianesimo
ecc.) che, pur conservando una struttura autonoma specifica hanno anche organi comuni
. che la tenevano in conto d'una fedifraga e traditrice della patria. -scherz
e fedine, introducendo giacinto umiltà in una gran sala. oriani, x-16-71:
al governo austriaco, quasi a significare una * fede ', un certificato di lealtà
cino, iv-220 (96-14): appare una donna che la 'nserra [l'anima
. / questi han due teste: l'una, ove si chiede; / l'
e la fracassa. redi, 16-ii-35: una serpe crudel, ch'egli non vede
riversa sì che de l'elmetto / una percossa grande al terren diede. alamanni,
. -assol. schermire; eseguire una mossa di scherma. giamboni,
(un suono, un colore, una parola, una metafora, una massima,
, un colore, una parola, una metafora, una massima, ecc.
colore, una parola, una metafora, una massima, ecc.).
b. davanzali, i-207: credo che una lingua che vive... debba
9. figur. crucciare, tormentare (una persona, il suo animo, ecc
retrarse. cino, iii-19-14: appare una donna che la 'nserra [l'anima
sì la doglia il fiede / ch'a una trave impiccasi il mattino. carducci,
11. rifl. provocarsi volontariamente una ferita, ferirsi. intelligenza,
si partìo per mare: / che d'una spada si fedio nel ventre, /
. figur. sboccare (un sentiero, una strada). dante, inf.
fedite clizie e dane, nati d'una madre. boccaccio, dee., 4-10
. morelli, 398: morì d'una fedita ebbe nella mano da un bolognese.
primo stormo dei feditori equestri, in mano una picca e tra le ginocchia un cavallo
. chi è incaricato di dar morte a una persona. busone da gubbio, 1-145
3. agg. che produce una ferita; che ferisce. -uccelli feditori
e di baci liberale, a lui / una parte chiedea del fedo letto. de
in alcune zone del lazio, costituito da una varietà di egirina fortemente pleocroica.
, uno spettacolo naturale o teatrale, una descrizione, ecc.); irreale;
fefautti e bimmolli si segna / prima ch'una cristiana o un cristiano / spicchi una
una cristiana o un cristiano / spicchi una canzonetta dalla gola, / né ti
impugna, e di lontano / ch'infilza una polpetta e un fegatello, / chi
, / chi fa la guerra addosso ad una torta. baretti, 1-203: non
, 2-165: -cantando sottovoce, / piglio una sedia e te la tiro in testa
quasi fasciato in un abito, in una coperta. pulci, 7-22: ma
nel catabolismo dell'emoglobina; è una gran riserva di vitamine (ed è soggetto
carne. g. gozzi, 479: una femminetta friulana mi cuoce un poco di
quest'ultimo pezzo... vuol forse una buona frittura? de marchi, iv-217
.. che per la causa di una cappellata ha avuto il fegato di accettare
qui si tratta di credere che sei una donna di fegato, e di superare te
di uno scrivano pubblico ubriaco e d'una maestra zitella fegatosa. moravia, xi-24:
di terza figura, costituito da una premessa univer sale negativa,
premessa univer sale negativa, una premessa universale afferma tiva,
premessa universale afferma tiva, una clausola particolare negativa. félce (
., 33 (579): era una marmaglia d'ortiche, di felci,
filiformi, a palma, in mezzo a una gran quantità di muschi morbidi come il
si taglia a sghembo lo stelo di una felce, ci si vede la figura dell'
(polypodium filix mas), è una felce che si trova sparsa ovunque, il
scendea sua eccellenza di stabia insieme a una bara e a un certo uomo grigio pien
, è costituito prevalentemente da feldspati (una roccia). = cfr.
, specie di pietra dura, di una struttura e quindi di una frattura evidentemente
, di una struttura e quindi di una frattura evidentemente lamellosa, scintillante meno del
avendo caratteri comuni, un gruppo o una famiglia. = voce dotta,
tradizioni provenzali; ha dato vita a una letteratura copiosa, ispirata a quella degli
dell'anno a tagliare un gambo d'una felice, erba nota a tutto il mondo
, la qual essendo in succhio gettava una cosa viscosa, per quei segni, e
, / e noverar le stelle ad una ad una, / o come il tuono
e noverar le stelle ad una ad una, / o come il tuono errar di
le spose alpine. leopardi, i-61: una delle grandi prove dell'immortalità dell'anima
l'aspettava. -seguito da una proposizione (introdotta da che, o
e non vi manca, talora, una sfumatura di sarcasmo). -più semplicemente
ch'ogni vertù principalmente / vien da una radice: / vertute, dico,
; e poi di tutte elice / una fera, ima donna, un cavaliere.
5. perfetto, raro, eccellente (una sostanza materiale o spirituale, una persona
(una sostanza materiale o spirituale, una persona, una facoltà dei sensi o
materiale o spirituale, una persona, una facoltà dei sensi o dello spirito,
facoltà dei sensi o dello spirito, una qualità fisica o morale). bambagiuoli
, 5-ii-219: un sublime ingegno, una felice fantasia son le due ali che portano
, per quanto si può, in una storia lo stato dell'intera società di
.. è stato in questa applicato a una materia vasta e, pur troppo,
, pur troppo, complicatissima, ma d'una bella e felice proporzione. leopardi,
, strano. faldella, 4-135: una di quelle teste felici, che anco in
.! sbarbaro, 1-91: su una piazza fresca di nuove foglie e leggera
d'ombre, m'imbattei -a capo d'una lunga noia domenicale -nel più felice corpo
la faccia. tecchi, 2-19: una sicurezza di carne felice, riposata, che
misteri, eppure creava intorno a sé una strana magia di cose indeterminate.
1-6: pure nelle battaglie si richiede una felice temerità. delfino, 1-304:
più lieti e felici, ed è una pazzia l'accusare i loro poeti di non
avevo creduto di essere amato da emilia, una specie di felice automatismo aveva presieduto ai
rapporti. -salutare (un rimedio, una cura). ariosto, 29-24:
1856 a gabbare i creduli: non indovinò una cura felice, neppure a caso:
. perfettamente conforme ai canoni estetici (una concezione artistica o letteraria o artigianale;
. muratori, 5-iv-45: mi pare una bella e poetica dipintura d'un pentimento poco
, i-257: abbiamo, adunque, una situazione perfettamente determinata e condizioni schiettamente poetiche
l'aspirazione più impari a noi fonde in una parola felice. jovine, 2-89:
dell'espressione felice. -fedele (una traduzione). cesarotti, ii-283:
. pea, 7-126: non è stata una felice idea quella di averla portata
ameno, pittoresco (un territorio, una campagna); ospitale, comodo,
porto); facile, agevole (una via). - anche al figur.
ovvero provincie, tutte dette arabia, una cognominata felice, l'altra petrea e la
calle, / mentre al suon d'una muta di viole, / viole pavonazze,
non vista alla magion felice / d'una pregnante annosa. carducci, 410: quando
non arrivavano fin qui quegli effluvi di una vita rinascente, quel turgore vegetale delle
labbra affettatrice. onofri, 14: improvvisamente una testa bionda, un sorriso, si
luogo). carducci, 738: una fila di colline ignote / additando -ecco
, di utilità, di benessere (una circostanza, una notizia). francesco
, di benessere (una circostanza, una notizia). francesco da barberino,
ii-21: solo si vede regnar in esse una gloriosa deliberazione, un fermo proposito di
g. bentivoglio, 4-622: pigliava una ferma speranza... che a lui
altro pure felice, e talvolta da una catena di fauste cose le quali accompagnano
e dolori di decubito, ch'è una vera pietà. che vita, povera
che quello error medesimamente fu corretto da una donna, che ci apportò molto maggior
: virtù sì felice ha sugli animi una sola e vaga femmina, finché per
assortito, fortunato (un matrimonio, una relazione amorosa). boccaccio, dee
stata, forse, più di lei una disgraziata. -propizio (il destino
, di cui prevedevamo lo svolgimento con una felice divinazione. io. che scorre
, da successi (uno stato, una condizione). francesco da barberino
avevano militato nella guerra di siena, una catena d'oro di molto peso, dalla
di marciano pendeva un fermaglio, dall'una delle parti del quale era l'imagine
boschi ti sta lì sciorinato allo sguardo con una forza e una schiettezza di colore,
sciorinato allo sguardo con una forza e una schiettezza di colore, che pare dipinto.
, il corridoio senza ornamenti era d'una povertà felice, la luce del giorno vi
uomo obbliando, a ricercar si diero / una comun felicitade; e quella / trovata
e irrimediabile di un avvenimento, di una vicenda, di una situazione.
avvenimento, di una vicenda, di una situazione. rovani, i-781: chi
fresco di un'eredità o ha vinto una lotteria,... se c'è
di congedarsi da qualcuno o nel chiudere una lettera). bibbia volgar.,
regno d'italia, che ci sia una legge d'istruzione pubblica generale; un codice
il più valente della famiglia, era anche una prova di ciò che il suo padrone
di un'arte, ai princìpi di una scienza, alle regole di una lingua.
di una scienza, alle regole di una lingua. varchi, 8-2-101: non
mantenerle. queste sono le cose, in una o in più delle quali tutti gli
, 9-18: è adunque la felicità una buona operazione con virtù, o vero una
una buona operazione con virtù, o vero una sufficienza di vita, o vero
sufficienza di vita, o vero una vita gioconda e sicura, o una abbondanza
vero una vita gioconda e sicura, o una abbondanza di beni con forza di corpo
sento fluire in me per ogni senso / una felicità lenta, indolente, / come
ventagli, guanti e scarpette, nulla in una parola mancavaie di quanto forma -secondoché si
papini, 28-13: ho la speranza d'una felicità eterna. 3. prosperità
quale modo di patto, quasi come una nuova vita tra loro e un nuovo stato
politica chiamar soglio, non si richiede una somma e semplice perfezione. g. bentivoglio
è cieca, e la felicità d'una nazione non dee dipendere da un beneficio
obbliando, a ricercar si diero / una comun felicitade. nievo, 1-561:
a individuo che costituisce il vanto di una famiglia, di una città. valerio
costituisce il vanto di una famiglia, di una città. valerio massimo volgar.,
se il letto fosse a bilico come una culla, che felicità sarebbe! 5
per usare il gergo [corrente, una voluttà perpetua di guardarsi allo specchio,
voluttà perpetua di guardarsi allo specchio, una felicità nel suo pittoresco, una delizia
, una felicità nel suo pittoresco, una delizia nel fare teatro di sé e della
la soavità de'suoi modi, per una pacatezza imperturbabile, che si sarebbe attribuita
imperturbabile, che si sarebbe attribuita a una felicità straordinaria di temperamento; ed era
temperamento; ed era l'effetto d'una disciplina costante sopra un'indole viva e
quartina... gli si presta come una misura fissa, in cui quel dire
esteriorità dello schema, invece di essere una debolezza, riescono una sorgente di echi e
invece di essere una debolezza, riescono una sorgente di echi e di sorrisi
: non posso tuttavia passar in silenzio una felicità singolare di quell'isole; ed
tanta felicità, e'le venne udito una voce di corpo ignuda. 10
edificato un tempio, e la rappresentavano come una regina assisa in trono, oppure ritta
di stola, con un caduceo nell'una mano ed il cornucopia nell'altra;
volgare con tanta felicità da fame uscire una terza lingua. -essere, fare
minor fede: è prudente sospettare di una fortuna improvvisa ed eccessiva. proverbi toscani
medesimo tra loro, perché elle significano una cosa medesima; b. segni,
la pupilla alla luce si contrae in una linea verticale; oltre alle specie fossili
diventa inevitabile. pirandello, 6-125: una belva imbalsamata che, nella penombra,
tu mi canti ancora, ti fo una gatta coi suoi gattini -disse la bimba
e scorci d'un'arditezza e d'una giustezza degne di mano maestra, proprie
uragani. deledda, ii-3: era una ragazza quindicenne, alta e bella,
« la lupa »... è una cosa selvaggia, una donna allo
... è una cosa selvaggia, una donna allo stato felino di femminilità
annunzio, iii-i- 1217: allora una specie di scaltrezza felina entra in me
ella la sollevò e se la passò sopra una guancia abbassando le palpebre con aria di
il passo era silenzioso e le dava una grazia felina. campana, 258: solo
: le sue membra troppo snellite prendevano una docile agilità quasi felina. manzini, 12-92
organismo, sicura sul selciato coperto da una fanghiglia sdrucciolevole; quanta forza e quanta