frastornato figliuolo, s'era profusa in una tumultuaria esaltazione dell'amore,...
... il tutto sboccando in una grande e violenta effusione di lacrime e
, dalle quali spremute non potrebbe cavarsi una stilla di senno, perché tutto l'
dell'animo interno, che, in una folla di spettatori, il giudizio sopra
parente, e degli anni futuri come d'una cuccagna che non doveva finir mai.
soffia, che spira (un vento, una brezza). boccaccio, vii-61:
e. gadda, 394: una forma bluastra, senile, era improvvisamente
. il cavo orribile delle gote testimoniava d'una dimora sepolcrale, come pure le due
esattezza un po'stentata, aggiungeva talora una evidenza squisita. 4. privo
i-729: qual contro l'aure avverse una chioma divina, / una fiamma divina,
aure avverse una chioma divina, / una fiamma divina, / tal ne la
. medie. sudorazione esagerata in una parte del corpo. d'alberti
, sm. sella antica, formata da una coperta piegata più volte. fr
gran sacerdote degli ebrei; consisteva in una tunica di lino, di quattro colori,
onici; si stringeva al corpo con una cintura intessuta pure di quattro colori.
la terza, detta efode, simile ad una epomide alla greca. idem, 5-2-126
'efod': nome ebreo, che significa una spezie di vestimento che si cinge o serra
n'erano di due maniere: l'una di diversi colori, e materie, che
guida, che comanda, che esercita una supremazia poli tica o economica su altri
o anche, per estens., una preminenza morale, culturale, commerciale,
papini, 20-456: sadduceo, capo d'una della più invadenti e opulente famiglie del
-iron.: con riferimento a una città che per la sua importanza economica
di uno stato su altri minori, di una classe sociale sulle altre. -in partic
congeneri, unilingui e connazionali, l'una esercita sopra le altre. b. croce
tempo in tempo, l'egemonia d'una nazione che spende e fa largamente accettare
-per estens.: che esercita una determinante influenza su qualcuno o qualcosa con
, ecc.; che gode di una preminente importanza. gioberti, 9-i-2-207:
della letteratura, spettò chiaramente alla francia una funzione egemonica. pavese, 8-287:
primo novecento; dalle quali s'è rivelata una nuova civiltà, egea o minoica,
-in senso simbolico e generico (con una notazione scherzosa) indica una persona (
(con una notazione scherzosa) indica una persona (per lo più una donna
indica una persona (per lo più una donna) che ispira o influenza, senza
ne dicono qui in bologna, è una gran meraviglia che il poeta del 4
abbia scritto di quelle cose, e una gran curiosità di conoscere l'egeria misteriosa
. b. croce, iii-10-30: una nuova insidia sembrano contenere le disposizioni del
: nel corso degli anni, divenne una delle più viperine egerie di montecitorio e
rendè la vita e la sanità disperata ad una donna, che per lunga egestion di
l'asta e con la corazza, sopra una veste lunga, e sopra la corazza
e 'l capo de la gorgone, con una celata in testa. tasso, n-iii-1070
muliebre, sotto l'egida mondana di una così autorevole protettrice. = voce
ii-179: a mègara voglio tornare / con una sete più forte / e bevere all'
egina, prima forse che altrove, fiorì una celebre scuola di scultura. rovani,
cantando e zufolando nei ginestreti fioriti di una pendice attorniato dal suo gregge, e di
tre secoli il vesuvio, sommerso in una specie di letargo, lasciava credere ai tranquilli
dioscoride], 652: due vene, una bianca et una rossa, scorrono
due vene, una bianca et una rossa, scorrono per la egittilla: e
egitto! », gridò l'altra con una rabbia crescente, facendo volgere chi passava
originale degli egittologi viventi -mi ha invitato a una sua conferenza al liceo francese del cairo
non portano coperto il viso, con una maschera, come l'egiziache; ma bensì
e terribili nella voluttà! -immaginate una lucida malachite stupendamente venata di nero -esclamò
poco obliqui? -hanno la grazia di una foglia di loto. - ricorderà rodopis!
. - ricorderà rodopis! -no, una bellezza egiziaca! -giorni egiziaci: giorni
aveva un'architettura schiettamente egiziana, imitante una delle tombe faraoniche, tutto in granito
, / e fame un obelisco, una gran torre, / che l'egizie piramidi
egiziane. dossi, 250: era una bruna dalle linee severamente egizie. delcdda
distingue per la minore lunghezza e per una macchia nera su ciascun fianco; vive
gorgo dell'ansante folla. / diede una voce alle speranze e ai lutti.
136): egli era in questo castello una donna vedova, del corpo bellissima quanto
. magalotti, 1-4: questo per una dama parrà un linguaggio nuovo, strano
138: egli è assistere ad una tragedia l'essere spettatore del genere umano
il verde e i fiori la trappola d'una tesi? dossi, 48: egli
è che cominciàvanmi allora i tocchi di una malinconia dolce, profonda, la quale,
a guisa di chi è colto da una interrogazione inaspettata e imbarazzante d'un superiore
: a guisa di chi è colto da una interrogazione inaspettata e imbarazzante d'un superiore
quali prose nondimeno, accreseendonelo d'una sillaba negli antichi scrit- ori,
, fra i trilli, / in una selva d'aranci in fiore. piovene,
evocati dai canti di leopardi vi hanno una castità, che altri chiamò primitiva,
tempo, per ideare un idillio, una egloghetta.
bettinelli, i-58: voi vedrete una farmaceutica nuova, e forse più utile
divisa in tre parti; cioè che una fusse quella a cui rimediasse co 'l
, 170: ogni albero reca sul tronco una targa..., pessima consuetudine
un sentore farmaceutico e tutta la prosa d'una rivendita di droghe e coloniali. piovene
. e al figur.: per indicare una quantità minima, piccolissima. palazzeschi
in un vasto magazzino nell'angolo di una corte dove... in dosi farmaceutiche
di un ergastolano politico, reduce da una pas- seggiatina di piacere a sapri,
v-2-233: lo sguazzalotto poi, con una successione bene ordinata di marachelle farmaceutiche,
dalle indigestioni. dossi, 550: una grande nostra alleata sarebbe la farmacia. ma
di farmacia, s'era impiegato presso una grande azienda di prodotti chimici e stava
perstringe gli occhi, che fan vedere una cosa per l'altra. garzoni, 1-421
ricetta medica (ed è fornita di una particolare attrezzatura e talvolta di un piccolo
un chiarore verdognolo, dalla vetrina d'una farmacia, non rischiarava se non le tracce
più comune e di pronto soccorso (per una famiglia, un collegio, una scuola
per una famiglia, un collegio, una scuola). -anche: armadio della
in rispondenza alla bilancia dello studiolo, una cassettina foderata di velluto rosso piena di
: feci caricare a bordo copiose provviste, una biblioteca, mazzi di carte da gioco
di carte da gioco,... una chitarra, una farmacia e una macchina
gioco,... una chitarra, una farmacia e una macchina da proiezione.
. una chitarra, una farmacia e una macchina da proiezione. -figur.
farmacista di politica addensi, o addensasse una volta, in tali un soggetto e
o chimicamente preparata, atta a provocare una modificazione (benefica o tossica) nelle
, rimedio, mezzo capace di sanare una sofferenza, un male morale o spirituale,
spirituale, di riparare, di superare una situazione, una condizione dolorosa, infelice
riparare, di superare una situazione, una condizione dolorosa, infelice, sbagliata.
vi-4-54: dia / farmaco di salvezza una ferita. menzini, ii-62: questi miei
oppio,... ricercando in una farmacopea le differenze tra l'oppio giapponese
bartoli, 9-28-2-5: la vostra cupidità è una febbre... quanto più ingoierete
starete. or io qui vi darò una miglior farmacopea, onde traiate sicuro rimedio
, 7-203: per rappresentare il cioccolatte d'una chicchera rovesciata da un pappagallo sopra a
deriv. da farnes [iana] (una specie di acacia), col sufi
c. e. gadda, 321: una esagitata e farneticante quarantottenne...
ungaretti, xi-210: quest'autunno è come una lama nei fumi, insieme un che
femeticava meco del marescalco, che non vuole una moglie, che gli delibera dare il
lasciato farneticare e sgovernare in nome proprio una setta malvagia ed ignorante. boine, ii-15
che, se voi non gli darete una cagione, se la farneticherà egli stesso
, iii-955: si lasciava travolgere da una suggestione malefica che lo spingeva a farneticare
cavare che la superstizione di costoro sia una composizione della religione degli egizi, che erano
19-286: certamente mi stavo addormentando. una voce a destra mi sveglia dal farnetico
a destra mi sveglia dal farnetico metafisico, una voce bianchissima. palazzeschi, 377:
pensato che sarà bene, per uscire una volta di questo farnetico, che si
. f. frugoni, iii-38: una testa vana facilmente dà in delirio;
1-219: potea fingere ed aggiugnere in loro una farnetica gelosia. bettinelli, 1-ii-87:
cantare... i miracoli d'una barbara invenzione e d'una immaginazione farnetica
miracoli d'una barbara invenzione e d'una immaginazione farnetica e illusa. periodici popolari
costruzione a torre, recante in sommità una forte sorgente luminosa visibile da lontano (
, 3-13: pagasi ora in inghilterra una maniera di contribuzione... a colui
lento oscurarsi. negri, 2-175: con una scintilla caduta dal faro della sua fede
da cui s'irradia di secolo in secolo una nuova luce. -aeron. riflettore
. -fari di rotta: installati lungo una via aerea per facilitare il volo di
, mediante segnalazioni, l'ubicazione di una località, e, in partic.,
aeroporto. 2. monumento terminante con una lanterna, edificato a scopo celebrativo o
15-61: tra le case si dischiuse una grande strada piena di gente, già illuminata
due fari versavano di quando in quando una goccia di sangue. 4.
. e. cecchi, 5-241: una dietro all'altra passarono nella strada alcune
statale proprio nel momento in cui passava una macchina; la luce dei fari tagliò
le galee tutte insieme a siracusa, benché una di gio- vannandrea doria per mala condotta
ignoranza, quando non sia spento da una ragione corrotta. carducci, 1033: a
di bandi, di constituzioni e d'una infinita farragine di nuove leggi, che gli
che gli uomini vivono in essi in una bruttissima confusione. galileo, 3-3-389:
: se all'incontro si fa della religione una farraggine di pratiche sequestrate affatto dai bisogni
(faragginóso), agg. che è una farragine, che contiene cose mescolate alla
cure mondane, come a chi sopra una prominenza poggiato si presentano di lontano i
immagazzinava cognizioni disparate, idee contradditorie, una scienza farraginosa e indigesta. e. cecchi
farraginosi. -che ha idee confuse (una persona); disordinatamente prolisso.
si portava il farreo, ch'era una vivanda fatta di farro. =
metti in un moggio di farricèllo una lagena, ovver baril di mosto, e
monelli, 2-97: l'oste mi portò una specie di pasta asciutta, maccheroncelli
, 1-44 (i-515): si recitò una farsa non già molto lunga, ma
. / cantò ancor de la canape una farsa / nel bolognese favellar, sì
fu gridato vendetta divina, perché in una chiesa sconsacrata della polesella, la sera
la sera prima, era stata rappresentata una sconcia farsa contro i preti. comisso,
cantari cavallereschi, 215: dica che una farsa voglia fare / a carlo:
sacrificarle a un idolo forestiero? sarebbe questa una follia puerile, una farsa ridicola.
? sarebbe questa una follia puerile, una farsa ridicola. giusti, 4-i-206: ma
, iii-99: la sua patria è una farsa ignobile. sognava bruti e scevoli
6-560: perché sì, le parrà una buffonata, una farsa sconcia, andare così
sì, le parrà una buffonata, una farsa sconcia, andare così parata,
un po'che continuassero, per diventare una farsa, una atroce, grottesca e spampanata
continuassero, per diventare una farsa, una atroce, grottesca e spampanata farsa.
alfieri, i-151: io frattanto avea aggiunta una farsetta, che si reciterebbe immediatamente dopo
dell'olio santo s'era trasformata così in una farsetta da carnevale. -spreg
e la farsaccia. gramsci, 6-308: una farsaccia legata insieme alla meglio,
du rante la rappresentazione d'una sacra rappresentazione). farsa2,
sf. letter. l'essere simile a una farsa, degno di una farsa
a una farsa, degno di una farsa. gramsci, 6-383:
. che ha gli attributi di una farsa. -anche: autore di farsa o
autore di farsa o attore in una farsa. gramsci, 6-383:
. sacchetti, 159-155: e mettesi una barbuta, che della farsata uscirono,
farsata uscirono, com'e'la prese, una nidiata di topi. boiardo, 2-10-17
ha 'l grue? / che sempre una ne tien nella farsata. 3
testi fiorentini, 258: diedi per una farsata per lo letto de'fanti s
. -chi). proprio di una farsa; simile a una farsa, degno
di una farsa; simile a una farsa, degno di una farsa.
; simile a una farsa, degno di una farsa. - al figur.:
rozzamente farsesca. soffici, iii-228: una sua abitudine... provocò alla
abitudine... provocò alla fine una reazione farsesca, ma che aveva del
angiolieri, 87-11: egli m'è rimasa una gorgiera, / la quale m'
quale m'ha a dar ber pur una volta, / e manderolla col
: subito alzatosi, e acchiappatolo per una falda del farsetto, tirava forte, per
lungo lungo, smilzo smilzo, con una selva di capelli riccioluti indiavolati,.
parti di camino, a ragionar di una farzanga per ora, tre delle quali farzan-
fascéra, sf. forma fatta di una tavoletta di legno sottile ed elastico,
colonne di marmo un collarino a similitudine d'una fascetta, onde aviene che per lei
un mazzetto di lettere tenuto insieme da una fascetta. 3. busto leggero
3-214: la teresa, che ha una bella vita, stringe la fascetta in modo
dire che non lo portasse: usava una fascetta bassa che lasciava libera la flessuosità
fasciano il fodero verso la bocca, a una certa distanza l'una dall'altra.
bocca, a una certa distanza l'una dall'altra. su ciascuna delle fascette è
è saldato un occhio in cui passa una campanellina, e a questa s'affibbiano
veniva appresso aveva sopra la spalla sinistra una padella, e sotto quel braccio medesimo
di ciascuno fascétto per lo lungo era una stanga, la quale da ogni capo del
scapinelle. pirandello, 7-770: cacciò una mano con le dita artigliate sul fascétto
ossicini tinti di rosa, leggiero come una foglia. -figur. mascardi
fatti immaginari, crede di aver compiuto una mirabile scoperta nel mondo della scienza.
fa scettino, legalo con una bandella rossa. vallisneri, i-201:
gli pareva essere tutto ignudo, con una fascia davanti agli occhi, e non sapere
. firenzuola, 355: si sciolse una certa fascia, e con essa mi legò
era la fascia acconcia a modo d'una staffa. vasari, i-418: immaginatosi
1-iv-200: quando l'imperadore vuol fare una grazia straordinaria a un gran signore o
mandarino condannato a morte, gli manda una fascia di seta dilicatissima, per esserne strangolato
: domenica, in occasione della rivista, una fascia ricamata in oro da mia moglie
, i che avea rivolto al capo una gran fassa, / de cotal colpo
aperta. caro, 12-i-154: in capo una acconciatura candidissima con un diadema, cioè
cingea. arici, ii-97: candida una fascia / cingea l'ambrosio capo.
. a. verri, i-30: una cerulea veste lo ricopriva sino al ginocchio,
lunghi e degli stivali; e cinto d'una fascia larghissima di seta di cui un
gliarla aggiungendo al càmice colore di perla una piccola fascia che la serrava lievemente sotto
allentata. alvaro, 2-67: scorse una fila di ragazzi vestiti di nero,
, ben riguardata dal fresco, con una bella fascia di lana attorno alla vita
ventre e i fianchi la presenza di una fascia elastica di seta e gomma, di
c. e. gadda, 308: una fascia di cuoio stralu- cida..
o come insegna onorifica o per indicare una determinata funzione, alla cintola o ad
annunciò ai cittadini che l'urbino aveva con una mano strappata la fascia tricolore al casati
la toga con l'ermellino, e una grande fascia o stola di raso bianco
loro autorità. de roberto, 1-152: una folla di curiosi, al municipio;
salvo da qualunque equivoco avrà in mano una fascia larga di seta rossa. de
stinto e liso, aveva al braccio una fascia nera. -plur. strisce
: su un battente del portone scorsi una fascia di lutto stinta e polverosa,
piero da siena, 3-41: d'una sua camicia ne fe'fascie / e
. vasari, iii-17: se gli sciolsero una notte le fasce del braccio, per
un'ampia fascia / copremi in petto una mortai ferita; / ecco io la squarcio
vergine maria] il rappresentò debile in una fascia. petrarca, app., 22-9
del vicinato. pascoli, 89: sur una fratta (o forse è un biancore
circonda e tiene insieme un oggetto o una serie di oggetti. anguillara, 2-48
serao, i-540: nell'anulare, era una fascia di argento, un anello su
ben che mai non è più d'una; / castità guarda ne le belle
po'rientrato, giovanni crede di scorgere una breve fascia, simile a un anello
: quella che si fa avvolgendoli in una striscia di carta che ne consente il
il controllo (e si fruisce di una tariffa speciale). leopardi,
roberto, 4-101: un giorno trovai una lettera nascosta dentro un giornale di moda
, vi-167: l'istmo, che è una fascia di terra ferma dividente il mare
i capanni. baldini, i-65: una bellezza per gli occhi è la fascia
e stellato, alto, accanto ad una fascia distesa, come di raso verde
digradare delle fasce, gerbide da anni: una scalèa d'oro. -milit
7. dispositivo di protezione; mura di una città. tasso, 1-23-17: l'
sono piccolini, verdi verdi, con una fascia rossa intorno al collo, che favellano
7-75: la luna accendeva sul mare una fervida fascia d'argento. corazzini,
d'argento. corazzini, 3-29: una fascia di sole, ancora; / una
una fascia di sole, ancora; / una striscia, un filo sottile, una
una striscia, un filo sottile, una chiarezza / indefinita,... /
dalla cui bocca si stendeva per terra una fascia di luce filtrata da un'interna
5-107: più volte si scoprì con una mano sul ginocchio del suo compagno,
di mare, fra due palmizi e una tenda a fascie rosse d'una estiva
e una tenda a fascie rosse d'una estiva felicità. -striscia di nubi,
. i. riccati, 4-93: una fascia oscura, alta dodici gradi in
sguardo impietri vano allineandosi in una duplice fuga parallela. sifone,
5-18: l'aria era avvolta in una luce verdognola teneris sima,
delle tre parti, leggermente aggettanti l'una sull'altra, in cui è diviso
è che si fa più spazio intra l'una e l'altra cornicetta, come a
l'altra cornicetta, come a dire una fascia e una riga. palladio,
cornicetta, come a dire una fascia e una riga. palladio, 1-24: sei
, ecc. d'annunzio, iii-2-1104: una grande arcata collega le due porte aperte
arcata collega le due porte aperte su l'una e l'altra scala, tutte di
e sode, non ornate se non d'una fascia sola, con un che della
soffitto della mia stanza / si svolge una fascia di fiori / sconosciuti ai botanici
speme il pasce. -parte di una superficie sferica, zona (e, in
per lo più cilindrica, avvolto intorno a una struttura. - fasce del tavolo:
giova specialmente in quelle tavole che hanno una cassetta sotto il piano, talvolta due
in apposite scanalature dello stantuffo per realizzare una buona tenuta di pressione fra questo e
vide tutto ciò che nasce / in una casa, in cinquant'anni. sposi /
che andò ad accompagnarla in camera, era una vecchia di casa, stata già governante
nasce ha la dote nelle fasce: a una bella ragazza le cose andranno sempre bene
. d'annunzio, iii-1-126: mettevano una fasciolina intorno a un piede della piccola
alla fascia, che è simile a una fascia, che rammenta una fascia.
simile a una fascia, che rammenta una fascia. vallisneri, i-157: una
una fascia. vallisneri, i-157: una lunga fascia uscita dalle intestina, fabbricata
e il ramaiuolo pel catrame, e una catasta di coste e di fasciame appoggiata
luminelli di smeraldo / sulle costole rotte di una barca / curvate in sul fasciame,
... un uomo corpulento e una donna assai pingue, stretta per altro
tr. (fàscio). avvolgere con una o più fasce o bende.
e livido, lo acconciarono disteso sopra una tavola nel mezzo del terreno. tasso
: pietro udì lo strappo secco di una stoffa. la ragazza tornò e gli fasciò
2-43: le noci sono fasciate da una bucciolina. ariosto, 43-77: con
ariosto, 15-59: di questa levò astolfo una catena, / e le man dietro
. 3. marin. eseguire una fasciatura intorno a un cavo; applicare
. 4. rifl. avvolgersi con una fascia o benda. -per estens.
. dati, 3-82: essendo in una villa, fu indotto a fasciarsi da bambino
per fare il giuoco della balia a una veglia. -avvoltolarsi (in un
-avvoltolarsi (in un mantello, in una coperta, ecc.).
collicelli, o grandi sassi; copriensi d'una lapida all'uscio, appunto come si
con le man voi ve va / una gran rota verso il manco lato. beicari
altri. caro, 12-i-155: minerva con una celata in testa fasciata con una benda
con una celata in testa fasciata con una benda rossa, con che dicono che
coperto nel corpo poco più che da una tela nella quale è involto piuttosto che
: babbo colombo ci faceva anche di giorno una capatina di tanto in tanto, curvo
quali lasciano appena aperta per gli occhi una feritoia. -che ha i polpacci avvolti
in un gran viluppo di zendado fasciata una piccola cassettina. guido delle colonne volgar
d'onore. oriani, iii-197: una vasta e torbida malinconia pesava sulla città
di caligine. cardarelli, 1-131: una notte, / col cuore fasciato /
: solitaria a mezzo del recinto sorgeva una casa in costruzione irta di travi sporgenti
d'impalcature. -avvolto tutto intorno da una striscia colorata. bocchelli, 2-238:
bocchelli, 2-238: si trasferirono in una [diligenza] più piccola, da
, xi-114: sul lato destro avevo una siepe in cima ad un rialzo del terreno
un rialzo del terreno, sul sinistro una fila di platani inchinati verso la strada,
vestiti a guisa di metanieri, con una fasciata camicia, e un cuoio cinto
altro, per far migliore passata (una palla di cannone). magalotti,
6. arald. coperto da una fascia (uno scudo, un'insegna
a trent'anni, il che nasce da una bestiale usanza di fasciatura di piedi,
fascia. -anche il modo con cui una cosa è fasciata. magalotti, 1-447
vien torno torno serrato e assicurato da una fasciatura d'una spezie di canovaccio doppio
serrato e assicurato da una fasciatura d'una spezie di canovaccio doppio stradoppio. paoletti
viani, 13-93: le caramelle avevano una fasciatura di grande dignità: carta al tino
. 4. fregio che circonda una struttura. guerrazzi, 6-102: avevano
. guerrazzi, 6-102: avevano praticato una capace apertura, dove metteva capo un
e congiungendosi, si appiattiscono formando come una fascia. = deriv. da
portate da rami raccorciati, nascono da una sola gemma disponendosi a ciuffi. -fiori
fusto o all'ascella di foglie secondo una disposizione a mazzetti. tramater [
piegato in due e lo deponeva su una mensola. cicognani, 1-288: entra
legate s'univano e si collocavano l'una sopra dell'altra, ed in quantità
perelà, che la morte si serve d'una falce per raccogliere l'erba nei suoi
fodera. -ardere, bruciare insieme una fascina: riscaldarsi insieme allo stesso fuoco
. lippi, 4-8: abbruciavano insieme una fascina. note al malmantile, 1-329:
al malmantile, 1-329: 'abbruciare insieme una fascina ', vale stare al fuoco a
-scaldarsi a questa, a quella, a una buona, a una bella fascina:
quella, a una buona, a una bella fascina: illudersi, nutrire speranze
trinci, 1-274: cominciando col fare andantemente una fossa larga più d'un braccio e
lo trovaron per gli occhi, adoprando una sorte di fascino disusata che non
i capitani della fanteria mandar fuori quando una e quando un'altra compagnia per fascinare
fossa di filippevilla, attendeva a farvi una fascinata, vide un capitano spagnuolo.
.. e oltre a ciò tutto intorno una continua fascinata, chiusa dentro uno steccato
-sostant. mascardi, 1-254: una sorte di fascino disusata che non offese
, la giustizia del mondo alto declinò una 4 pira di fascine 'onde già
, darsi in preda all'arbitrio di una guida sconosciuta, o lasciarsi rapire da quel
fascinazione cercava di dare a se stesso una spiegazione scientifica. d'annunzio, iv-2-374:
la riga gialla, come preso da una fascinazione. = voce dotta,
quale è ne l'animo come in una radice. mascardi, 1-114: avete
me tanto debole. deledda, i-281: una specie di fascino la tiene immobile aggrappata
fascetta, i suoi seni grossi gli produssero una sensazione di fascino. 2
sentito quell'incanto e quel fascino di una secreta delizia, che è proprio della
'. de marchi, i-953: aveva una grandissima fede nel suo fascino sulle belle
e mezzano, dice: « non appena una donna mi vede, rimane colpita dal
-plur. le attrattive fisiche di una donna. linati, 30-101:
stelle. bontempelli, 20-12: [una donna] camminava morbidamente verso non so
bernardino da siena, 994: io ho una tela grandissima di genti che sono in
7-171: orsani, vedendogli trarre da una cartella di cuoio un fascio di prospettini
se pigliavo sonno..., una mano premurosa mi rizzava al fianco una frasca
una mano premurosa mi rizzava al fianco una frasca,... o allargava
[brighella] un fascio d'insolenze, una peggio dell'altra. baretti, 1-76
quali era inserita di sopra o di lato una scure, che durante la repubblica veniva
iii-634: la giustizia... è una figura nuda sopra un panno a giacere
petto, e la spada ascosa; in una mano ha i fasci della iustizia consolare
fasci della iustizia consolare, e nell'altra una fiamma di fuoco. chiabrera, 488
ai quali in epoca posteriore si aggiunse una scure. a. verri, ii-51:
l'italia s'era rilevata appoggiandosi d'una mano alla croce di cristo, ma
il fascio involto di lauro sta fra una spiga e un caduceo. panzini,
bandie- rone nero e mi parve addirittura una bandiera di lutto. 5.
moscovita. pirandello, 6-15: c'era una chiacchera in paese,...
che il termine unico destinato a connotare una idea complessa, generi equivoci, oscurità
in un mezzo omogeneo, individuato da una sorgente praticamente puntiforme e da almeno uno
generico: insieme di raggi uscenti da una sorgente sia pure sensibilmente estesa, limitati
siepe là in fondo, e presero per una viuzza laterale. 8. anat
vibrante. alvaro, 14-176: era una brutta ballerina, in uno spettacolo di
valore di un solo parametro; è una forma fondamentale di prima specie [fascio
veniva appresso aveva sopra la spalla sinistra una padella, e sotto quel braccio medesimo
nell'altra mano uno utel d'olio e una facel- lina accesa. crescenzi volgar.
scrivania, aprì un cassetto, tolse una piccola cassaforte. fiori secchi, fotografie,
, ovale-oblungo, con due ventose, una anteriore al cui centro sta la bocca,
dall'ottobre 1922 al luglio 1943 instaurandovi una dittatura a carattere totalitario e nazionalista che
disse la moglie, « il fascismo è una gran bella cosa! »..
ideologicamente, l'ho appurato, sono per una società dove la misura d'un uomo
testa,... ha disposto una vigilanza alla villa dove abitiamo. pea
non più di primo pelo, / in una sporca fotografìa. 4. locuz
del fascismo (e vi è spesso connessa una notazione spregiativa e ironica).
e vi è per lo più connessa una notazione spregiativa). b.
; convertire o asservire al fascismo (una persona, un popolo, la stampa
d'annunzio, iv-2-1124: non una vena in lei, che non
che non fosse vuota; non una giuntura, che non si snodasse;
fasi lunari egli non ci avrebbe esposto che una fredda dottrina. guidi, i-237:
2. arco di tempo in cui una cosa, un fenomeno mantengono delle caratteristiche
mantengono delle caratteristiche costanti o assolvono a una stessa funzione; stato, stadio,
a uno stato precedente. - in una competizione sportiva: ciascuno dei tempi in
lavorazione: ciascuno dei periodi in cui una materia prima viene successivamente trattata per essere
cosa sono essi infatti, se non una nova fase del sistema utilitario, nove
le fasi di un affare, di una questione ». albertazzi, 335:
viveva nella parabola grigia della sua giovinezza una fase luminosa d'illusione d'arte.
luogo all'altro del fronte accerchiante, da una fase all'altra della battaglia che deflagra
meccan. momento caratteristico del ciclo di una macchina. — nel motore a scoppio,
alla presenza e al volto / per una faservizi ognun la tiene. = comp
nome vernacolo che si dà ad una delle sue specie ch'è d'un ottimo
per misurare il fattore di potenza di una cor rente alternata).
ghirlanda porta, lodo che sia pure una gioliva e piccoletta, ché, come voi
sur un fastello di paglia, e una misera ed umida coperta da campo.
-per simil. gruppo di persone prese in una stessa stretta o malamente legate da una
una stessa stretta o malamente legate da una stessa corda. meditazione sopra l'
berni, 8-30 (i-216): una catena dentro v'era ascosa: /
/ legato avviluppato in un fastello / come una bestia condotta al macello. buonarroti il
cicognani, iii-2-213: ella avrebbe voluto una fìgliolona prospera, un di quei fastelli che
, o d'altri magistrati disposta in una serie chiamasi i fasti consolari. s.
, i-412: prima ancora di proporsi una ragione dei perché e dei percome si
le tue arroganze, che ti nascondesti in una vile cucina di nuto marignolli? boccaccio
sultani. serra, i-252: a una certa sprezzatura e disinvoltura di modi,
, che vien dalla cultura, si accompagna una esigenza più acuta di novità, di
atto compiuto con l'intenzione di suscitare una reazione di intolleranza e di ripulsa tale
continuare con quel fastidio, ella mi pose una mano sulla bocca, ma ciò
di pizzi finissimi, ora volteggiare intorno ad una parrucca e talvolta sopra un lucido anello
temendo della vita, e pascon mille volte una bestia. redi, 16-ix-287: lodo
fastidi con qualcuno: sollevare, dibattere una questione controversa, litigare. petrarca
per risparmiare a me il fastidio d'una lettera e al sig. ambrogio padovani
., viii-137: io sarò come una tignuola a te, efraim, e come
, irritare; costituire un inconveniente, una difficoltà, risultare dannoso, essere causa
estetico; intralciare il normale svolgimento di una funzione. p. fortini, ii-230
o d'udire. goldoni, v-38: una donna senza denari non sta bene.
io non offendo a persona, tu una sola, dicervellata, a ciascheduno nuoci e
l'animo e l'intelletto faticato sopra una materia, e quindi avendo preso fastidio
soldo di meno che un fastidio o una pulce di più.
, 89: le femmine avvezze ad una continua vigilia... stavansi tutta
o cianciando con le serva, con una fastidiosaggine la maggiore del mondo, ora sgridando
. redi, i6 « v-m: una bella, avvenente e spiritosa fanciulla si
nel suo cuore delle scrupolose fastidiosaggini d'una madre amorosa, che tutto il giorno
redi, 16-ix-329: è incappata in una malinconia e fastidiosaggine d'animo tale,
atteggiamento o anche con la presenza, una reazione di fastidio, di irritazione,
; molesto, importuno, incomodo (una persona). boccaccio, dee
, avendola liberata dalla noia di servire una fastidiosa padrona, le avevano procacciata la
possibilità di svago, di divertimento (una stagione, un'ora del giorno).
guerrazzi, 6-199: l'antinori sentiva una voce fastidiosa, come di sega, mormorargli
pareami fastidiosa, conferiva al suo viso una espressione tutta speciale di attentività, gratissima
, 344: si pianta lì accovacciata sopra una seggiola colle mani una sopra l'altra
lì accovacciata sopra una seggiola colle mani una sopra l'altra, e non fa mai
né curerebbono altro stile... che una esercitata e ammaestrata pratica. tolomei,
che richiede cure assidue e particolari (una pianta). palladio volgar.
provoca prurito, smania, irritazione (una malattia). leone ebreo, 302
fastidiosi. garzoni, 1-303: ne segue una tosse fastidiosa, la quale ci molesta
. g. del papa, 6-i-64: una fastidiosissima passione podagrica, quasi di continovo
de'nostri giovani poeti, è veramente una morbosità fastidiosa. palazzeschi, i-800: aveva
rifiuta i cibi e le bevande (una persona, lo stomaco). bartolomeo
dovere, un giorno, trovandomi io in una città del nord per non so quale
ostacolare lo sviluppo, la crescita (di una pianta). soderini, iii-49
sgradito al gusto (un cibo, una bevanda). - anche al figur.
scrivere lo sfruttamento meccanico e interessato di una maniera che non si sa più rinnovare
con un fastigio (un edificio, una costruzione). = voce
; fornito di un tetto, di una copertura a spioventi (un edificio, un
fr. colonna, 2-15: una adamantineamente fastigiata e portentosissima piramide. palladio
, iv-2-968: ella si sedette su una sedia, accanto alla tavola; poggiò
più elevata di un edificio, di una costruzione architettonica, di un monumento,
fastigio: crinale, linea culminante di una catena di monti 0 di una dorsale
di una catena di monti 0 di una dorsale marina. vallisneri, iii-62:
alto... e la madre alzò una mano come per indicare i fastigi dove
al passaggio pioveva giù dal fastigio di una pellicciosa e margaritante regalità, come sguardo
di viaggio, si atteggiò nella posa d'una vera dama. assisa in gran fastigio
in gran fastigio sui merletti, come una avvezza a viaggiare in vagoni di lusso,
. e. cecchi, 8-67: in una esistenza tutta spesa fra le armi,
sua guerra « personale », di fare una guerra per proprio conto.
. fase culminante nello stato febbrile di una malattia infettiva. = voce dotta,
'(di un tetto, di una casa, di un edificio): deverb
essere altro che il muovere e portarsi d'una donna con un certo reai fasto.
esser fiorente, lussureggiante, prospero (una pianta); rigoglio, esuberanza, opulenza
è fiorente, che è prodotto da una natura in rigoglio. fontanella, iii-350
. arici, i-310: là più d'una riviera il fasto assume / di gran
, era per lei un fasto ed una vittoria che compensavano tutte le sue immense
amici, ma senza fasto, con una festa data di cuore, all'elvetica.
: salire in onore, assurgere a una posizione di importanza e di prestigio.
dell'anno, e vivea fastosamente in una sua villa che sorgeva sontuosissima sulla deliziosa
come placato, superato, trasfigurato in una gloria di gentilizia opulenza, in cui
. alfieri, 1-999: il timoleone è una tragedia in cui non si fa quasi
e di particolari (un racconto, una narrazione). f. f
e fragile, reca segno come d'una gara d'evidenza fra famiglia e famiglia.
), agg. che ha assunto una condizione sociale, un grado, elevato
, pompa; magnifico, splendido (una persona, una famiglia, anche un'età
magnifico, splendido (una persona, una famiglia, anche un'età, un
eroici, che già forzarono a produrre una terra ostile, che coprirono di giardini
piacer di dio che tra'ricchi sorgesse una emulazione sì bella; e più che
; lussureggiante, rigoglioso, fiorente (una regione, la vegetazione stessa).
mamiani, 1-51: lieta così d'una beltà fastosa, / sulle sponde orontee
, i-576: a roma avevo lasciato una pittura più fastosa, incomposta e accaldata
fastosa, incomposta e accaldata, qui ritrovavo una pittura come risciacquata e primaverile: e
fu come passar dalle braccia autoritarie d'una vedova formosa a quelle un po'gracili
formosa a quelle un po'gracili di una fanciulla ancora acerba. -eccellente,
da quella greca semplicità, per seguire una loro fastosa idea di magnificenza, tanto
messi inutili e fastosi; ma diretti da una norma comune e sapientemente posta, riuscivano
scienza, adele, le più volte è una fastosa impostura. -altisonante, pomposo
ancor nascon le rose, / e d'una fetida erba nasce il giglio. piccolomini
non bramava altra dignità in patria che una libera fiducia nelle sue virtù sincere.
al figlio suo che affligevasi, perché una ferita riportata nelle battaglie zoppicar lo faceva
; che nasconde sotto un aspetto pretenzioso una qualità scadente (una cosa, un
un aspetto pretenzioso una qualità scadente (una cosa, un oggetto); che
quello che non è; che riveste una carica, svolge una funzione, solo
è; che riveste una carica, svolge una funzione, solo in apparenza (una
una funzione, solo in apparenza (una persona). e. cecchi
iddea o figliuola di dea, ovvero una di quelle che la gente chiama fate
sola, / né son lontana ancora una giornata, / ch'io sento dire:
: / mi volgo, e dietro veggomi una fata. note al malmantile,
nubi d'or. tarchetti, iv-56: una di quelle dimore favolose, dove le
, oh, quiete delle creature / che una fata protegge e una madonna!
creature / che una fata protegge e una madonna! 2. ant.
savoia » bella, pia, d'una pietà ch'ella diffondeva sulla terra prima
vero che la figlia del maggiore pare una fata e ha delle boccole d'oro che
, come fingevansi le fate. è una fata; pare una fata. si dice
le fate. è una fata; pare una fata. si dice ancora fate alle
basilica abitava ai piedi del lica- betto una piccionaia, una casa di fata. era
piedi del lica- betto una piccionaia, una casa di fata. era un mistero
. tecchi, 9-87: ce n'è una, minuscola,
-avere le fate nelle mani: possedere una straordinaria abilità nei lavori manuali.
il sangue, e gliel'ha data una bocca di fata con quella grazia che si
fata con quella grazia che si dona una rosa. -da fata: meraviglioso
carducci, ii-8-190: tu passi da una febbre a una conversazione spiritosa e interessante
ii-8-190: tu passi da una febbre a una conversazione spiritosa e interessante con una agilità
a una conversazione spiritosa e interessante con una agilità da fata. -mani
palme di vana l'imaginetta compiuta: una falda di neve su l'ardore.
aggiunto gratis del bene al mondo, una cosa nuova che vale, un paese delle
in mèrica. son usi / d'una volta, del tempo delle fate.
del destino '(il termine ebbe una diffusione popolare, come attestano le iscrizioni
ariosto, 12-67: si pone in capo una barbuta nuova, / senza mirar s'
2-2-37: gradasso... con una stoccata nella gola e con un fendente
moderni,... portando quivi una fatazióne ridicolosa. g. gozzi,
filo tra le sue dita diventava d'una sostanza ogni giorno più preziosa, diventava
più preziosa, diventava il filo d'una magìa, di una fa- tagione.
diventava il filo d'una magìa, di una fa- tagione. -in senso
imposto dal fato (un dono, una cerimonia sacra, ecc.); che
del destino o del divino volere (una forza, una legge universale, ecc.
del divino volere (una forza, una legge universale, ecc.).
provate dalla madre durante la gestazione esercitarono una fatale influenza sul carattere e sul naturale
operatoria, dovendo fare l'amputazione di una gamba, sbagliò, non si sa
, non si sa bene se per una fatale distrazione, per timor panico o
panico o per entusiasmo scientifico, e tagliò una gamba del letto invece di quella del
assegnato dal destino (un paese, una regione, un luogo); che
illustri imprese o di famose civiltà (una città, un luogo). simintendi
; che è legato al destino di una famiglia o di un popolo (gli dei
te giace / tormentato in catena intra una fossa, / dimanda come possa /
la lucerna di rame ondulava lentamente come una pendola fatale, nel tempo e nel
folto de le chiome / voi abbiate una ciocca rossa come / una fiamma
abbiate una ciocca rossa come / una fiamma: nel folto chiusa. è vero
stesa, ma, dopo averla esaminata attraverso una grossa lente, schifiltosamente, indica
qualità o proprietà meravigliose, fatato (una persona, un oggetto). boccaccio
il dito fragile e mortale / d'una ninfa cangiata in arboscello. / ma il
un influsso straordinario (il suono di una parola, la vista di un oggetto
decreto del fato, la vita di una persona. ariosto, 15-87: tenendo
. che provoca la morte, mortale (una malattia, una ferita, un'arma
morte, mortale (una malattia, una ferita, un'arma, ecc.)
la decadenza, la dissoluzione (di una tendenza artistica, filosofica o scientifica)
algarotti, 3-372: vi ebbe già una cattedra il galilei, il quale di sé
notizie tristi, angosciose, ferali (una lettera, ecc.). alfieri
politico della lombardia, lv-292: eravi una lista fatale di 17 buoni cittadini da
superba corte, / ove tu alloggi una donna reale? metastasio, i-226:
inesorabile, come se si fosse avviato per una china fatale. alvaro, 12-99:
essere tutti coinvolti, geo josz da una parte e noi dall'altra, in un
10. che decide le sorti di una persona o il corso della storia,
della storia, decisivo (un evento, una decisione, ecc.; un giorno
triste, infausto (un'ora, una località, una circostanza). giamboni
(un'ora, una località, una circostanza). giamboni, 7-1 io
di impressionare colui a cui si rivolge (una musica, una frase, un comportamento
cui si rivolge (una musica, una frase, un comportamento). barilli
è stato predestinato a determinate imprese (una persona, un eroe, una famiglia
(una persona, un eroe, una famiglia, ecc.); che ha
); che ha un posto e una funzione decisiva nello svolgersi degli eventi storici
rocchio fatale ed 'l guardo obliquo / una naiade in questo a l'arrogante /
quasi furtivo di mettersi alla testa d'una rivoluzione, era consono alli altri atti di
principio dell'amore. il concepimento d'una divinazione era prossimo, e l'oracolo del
15. che suscita ardente passione (una persona, la sua bellezza, ecc
tesori aduna, / parvemi cavalcare ad una giostra, / e che da que'fatali
sedurre (l'atteggiamento, i modi di una donna). rovani, ii-565:
con un'espressione così fatale, con una voce così stranamente velata, quasi un'eco
della leggenda biblica. pasolini, 34: una società / designata a perdersi è fatale
perdersi è fatale / che si perda: una persona mai. -esser rovinoso
insieme che non dobbiamo perciò riposare in una falsa sicurezza. sarebbe fatale! =
indurisce la loro anima; affliggersi d'una disgrazia e il pianger sugli altrui mali è
neh'immensità dello spazio e del tempo. una profonda tranquillità, somigliante al muto fatalismo
logico, contrastato soltanto in apparenza da una illusione di potenza, a cui le scoperte
l'oriente è contemplativo, fatalista, con una insuperabile ricchezza di fede, e partorisce
raffigurarsi in regole sociali. -che esprime una concezione fatalistica della vita (una massima
esprime una concezione fatalistica della vita (una massima, una teoria, ecc.)
fatalistica della vita (una massima, una teoria, ecc.). popini
.). popini, 28-320: una rassegnazione che si vedeva più negli occhi
fatalista (un modo di agire, una rassegnazione); che esprime, accetta e
propugna la concezione propria del fatalismo (una teoria, un componimento poetico).
-che è espressione del destino, fatale (una forza, ecc.).
: la natura di brunetto non è una potenza panteistica né una cieca forza fatalistica.
brunetto non è una potenza panteistica né una cieca forza fatalistica. = deriv
convengo con montesquieu a fare del clima una fatalità: non con hume e con elvezio
va sempre avverandosi che hanno i libri una certa loro fatalità. quest'opera infatti ha
io veggo come gli uomini cercano per una certa fatalità le sciagure con la lanterna,
che non mi si cacciasse per capo una simile tentazione. leopardi, i-117:
il suo caratteraccio, e la fatalità di una vita vissuta male, fino dalla nascita
: fra tanto come se fusse stata una fatalità all'italia di non poter posseder
riccati, 204: ma questa sembra una fatalità, che se con metodo sicuro e
con metodo sicuro e facile si discuopre una verità, sopra di cui prima non erasi
detto a tutti e due! pare una di quelle fatalità delle leggende. collodi
, 443: quanto al re, per una strana fatalità non aveva sentito nulla:
eneide volgar., 1: una cittade, cioè roma,...
del gusto, studi fatti per formar una lega indissolubile e che così spesso si
capace anche a falciare la vita d'una generazione? fogazzaro, 5-327: il
sirocchie fosser fatati. - chi in una cosa e chi in altra, rispose.
di miraggio, che viene provocato da una rifrazione anormale, dovuta alla minore densità
due immagini di uno stesso oggetto, una diritta e una rovesciata: allorché solo la
uno stesso oggetto, una diritta e una rovesciata: allorché solo la parte superiore
= dal nome di morgana, una delle fate che compaiono nelle leggende del
, tr. compiere operazioni magiche su una persona o su un oggetto; attribuirgli,
fummo tutti, ma variamente, fatati; una sirocchia ebbi che non volle fatarsi mai
come rivedere un mondo cognito trasferito in una gelidità sottomarina, in un clima lunare
a pratiche magiche, qualità meravigliose (una persona, un animale); che
/ tutto fatato, fuor che in una parte: / ferito esser potea sotto
che è incantato (un castello, una foresta, un luogo, una visione)
, una foresta, un luogo, una visione); che è strumento di
strumento di pratiche magiche, magico (una bacchetta, un cerchio).
introducono i negromanti e le zingane con una bacchetta in mano, la quale si
fiabesca, incantata (un luogo, una determinata luce, una notte, un
un luogo, una determinata luce, una notte, un periodo di tempo, ecc
affascina (un sorriso); che produce una profonda impressione (una parola, un
; che produce una profonda impressione (una parola, un nome). d'
.); imposto dal fato (una cerimonia, un dono).
assegnato dal fato (un paese, una città, ecc.); che,
le ossa indura, / e che una specie ella è di fatatura. baretti
da istanti. pavese, 1-138: bevete una volta, poi andate a dormire.
quella che il carducci chiamava gaiezza: una fatica diventata facile, che si gode del
, 4-294: l'autentica preghiera è una fatica immensa, io alla sera arrivo
luca di dì, se non d'una, cioè la diana. e questa non
, a poca distanza da noi, una colonna di fumo, e più in basso
capanno... la porta fu una fatica particolare di fiore. -interpretazione
tempo, la rappresentazione con la quale una compagnia teatrale esordiva in una nuova
la quale una compagnia teatrale esordiva in una nuova piazza. verga, ii-272
: per me... è una vera fatica erculea lo scrivere.
, volendo vivere di sua fatica, accattò una mezzina ed empiella d'acqua, andando
papa, a fatica che potessi sbassare una delle fazioni. ariosto, cinque canti,
fatica; perché non mi menate voi una volta a firenze, acciò che..
sciocconi ipocriti davanti ad un quadro o a una statua, quando fanno una fatica del
o a una statua, quando fanno una fatica del diavolo per metter fuori deltammirazione
sopra le classi economiche c'è sempre una « classe politica », mossa da
ha aspettato già troppo, e a una certa età sperare costa grande fatica, non
tempo furon tenuti grandi. -dare una fatica a qualcuno, dare fatica di
a qualcuno, dare fatica di fare una cosa a qualcuno: addossargliene l'incarico.
il sasso della vernia: accingersi a una impresa superiore alle proprie forze.
dice per proverbio? -entrare in una fatica, prendere fatica, prendere la
prendere fatica, prendere la fatica di una cosa: assumersi un incarico; adoperarsi
incarico; adoperarsi, accingersi a fare una cosa. guittone, 55-7: com'
fatta. -essere fatica a fare una cosa, il fare una cosa:
fatica a fare una cosa, il fare una cosa: essere gravoso, difficile o
doni, 3-81: egli è pure una gran fatica a mantenersi un amico,
pantheon. -essere di fatica { una cosa): difficile, gravosa da
., 261: deliberò di combattere una gran città... chiamata zama;
16-v-n7: il mio capaccio duro ha fatta una fatica da bestie per trovare e intendere
. -mettersi alla fatica di fare una cosa: accingersi a farla.
20-9: noi abbian bisogno / d'una che sia da fatica, che spazzi
.. issavano il pavese, con una eleganza leggera e lieta che spiccava sui loro
divertimento, / non pormi sotto ad una faticaccia. buzzati, 6-143: partire
: partire presto non era difficile, una sveglia anormale non poteva insospettire in casa
mezza per un impegno di lavoro. certo una faticaccia. = ¦ lat
medie. limitata resistenza all'espletamento di una funzione. -faticabilità muscolare: ridotta
vi-141: non fu possibile che in una nazione naturalmente ingegnosa e faticante non si
caparbio. pascoli, i-163: clite è una bella, ardente, faticante ragazza calabrese
, faticante e taciturna gente valorosa di una città decaduta. -che è dedicato
non conosca la giovane esser dabbene ed una buona fatigante, ma sì bene perché
sostituì il cenobio all'eremo, fondò una laura di faticanti, e gittò le basi
; fare un lavoro pesante o svolgere una qualsiasi gravosa attività che logori, diminuisca
pratica, in uno studio, in una ricerca, nel conseguimento di uno scopo
tassoni, vii-528: la teologia è una di quelle dottrine, che gli antichi ben
iii-16-106: peccato che questo buon balestrieri, una specie di grossi anticipato, che potea
hanno faticato, sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando
, a fare qualcosa, a svolgere una determinata funzione. ojetti, i-674:
, 13-92: il ragazzo peritoso tirava una zolla e si ritraeva, il leone
che mi convenga faticare a scusarlo d'una sola cosa; intorno alla quale non
a malpartito; mettere in gravi difficoltà (una persona, un popolo, una città
(una persona, un popolo, una città, ecc.). novellino
il quale da piè d'un monte per una rottura di pietra viva con un rumore
, le facoltà intellettuli e morali di una persona); sforzare, stancare (la
chi s'abbia ragione o torto in una controversia; pure [ecc.].
fatica, / discende il refrigerio / d'una parola amica, / e il cor
incomincia, senza ristare mai, a faticare una dolente filza di paternostri, or dall'
dolente filza di paternostri, or dall'una mano nell'altra, or dall'altra
l'animo e l'intelletto faticato sopra una materia, e quindi avendo preso fastidio,
turbato (l'animo, la mente, una persona). panziera, 1-56:
boccaccio, v-248: vidi in essa una lampana accesa davanti alla figura di nostra
, sono in boccio l'uomo destinato a una delle vite più faticate del mondo.
guardameloni, vasi da margotte; in una parola, insalando ben bene la faticata
, osservando la qualità delle olive con una grande sicurezza di giudice, ella sentì per
d'un giudice che voleva da lui una confessione, destituto d'ogni soccorso,
sforzi di volontà (un atto, una condotta, la vita, ecc.)
difficile, impervio (un cammino, una strada). - anche al figur.
ginocchi. de pisis, 50: ecco una [vecchina] si è fermata,
fardello / si curva ancora e in una porticina / misteriosa entra. landolfi,
pronto! », fece paolo, ancora una volta. dall'altro capo, il
interminabile sussulto da cui faticosamente si districò una risata. 3. con sforzo
11 pane, essa sola era rimasta una gran leggitrice di romanzi e di versi
non è più / quello che fu per una volta sola / e domani non sarà
perché bisognava star fuori nel freddo e sventagliare una fiammata di rami e chinarvisi a lungo
cose che ci accade fare, / una non solamente faticosa / e di difficultà piena
di mentire, prima di tutto per una sua rozza e insofferente franchezza, per
impraticabile, ripido (un passaggio, una via, un luogo). cavalca
in quella così lunga e sì faticosa foresta una gocciola d'acqua in terra. fogazzaro
era faticoso, ma è divenuto comodo perché una nuova strada porta sotto la roccia.
. redi, 16-iv-193: quel cane una mezz'ora dopo che fu ferito,
rumoroso. qualche respirazione era omessa e una pausa era al suo posto; poi riprendeva
, adesso, a parte, in una scodella speciale, zuppe di latte e di
sapevo persino che rigirava le parole italiane con una pronuncia faticosa e lenta; che si
-che cresce stentatamente, a fatica (una pianta). pavese, 17
non t'ha in fastidio e non cerca una esquisita e faticosa eloquenzia. cattaneo,
, o luna, ai venti / una strofe faticosa? b. croce, i-3-327
, ma anche per lui sarebbe stata una pazzia. serra, i-133: si penserebbe
occhi cavi: ha tutte le apparenze di una malattia mortale. bocchelli, ii-133:
senza domani. bontempelli, 8-166: una città: grande, rumorosa, faticosa
e l'implacabile frastuono dell'orchestrina-jazz, una pace profonda, improvvisa, quasi insperata
che è dotato di virtù profetica (una persona o anche un luogo, un
(un'idea, un'affermazione, una teoria, una persona, ecc.
idea, un'affermazione, una teoria, una persona, ecc.).
frugoni, vii-801: questa è pertanto una visione fatidica, che commette il passato al
1-104: questa pezzuola è istoriata con una bellissima raffigurazione dell'italia. il fatidico
, par che dichino amendue la providenza essere una perfetta e assoluta ragione di dio,
allora pari il vigore nel rivendicarli, una eterna barriera forse si frapponeva tra i
forse si frapponeva tra i fati dell'una parte d'europa, e dell'altra
, stato necessario, natura (di una forza, di una potenza, ecc.
natura (di una forza, di una potenza, ecc.); sviluppo
.); sviluppo inevitabile (di una dottrina). ammirato, 1-99:
, disposizione, decreto, ordine (di una divinità, della provvidenza, di dio
; circostanza o caso imposto ineluttabilmente da una forza esterna. simintendi, 3-115:
gioberti, ii-70: si può forse ideare una repubblica più vasta di quella che per
per l'aria spesso e calcate l'una con l'altre si vedevano volare. varchi
è così, che io saprei trivellare una punta di questa tacca. -bello. -spiccando
non dormir più tranquillo i suoi sonni una volta che gli era stata messa nell'
che gli era stata messa nell'orecchio una pulce di quella fatta. baldini,
condizione fisica, morale, sociale di una persona. bibbiena, xxi-1-74: -
oh! oh! non sono tutte d'una fatta. -non son già d'una
una fatta. -non son già d'una apparienzia; ma sono ben tutte d'una
una apparienzia; ma sono ben tutte d'una natura. -gran fallacia pigli. grazzini
come! che dice, vossignoria? una signorona di quella fatta col figlio d'
uccellagioni assai. -specie (di una pianta). crescenzi volgar.,
della cantina di faccia, ha preso una corbella e una marra, e si fa
faccia, ha preso una corbella e una marra, e si fa sotto le finestre
pancrazi, 2-71: vi lasciò cadere una fatta bellissima, e così grande che due
-intr. (51): né fu una bara sola quella che due o
tre ne portò insiememente, né avvenne pure una volta, ma se ne sarieno assai
sovente. redi, 16-iv-265: arruotando una gocciola con violenza grande sopra uno stipite di
pascarella, 3-290: a cargnassi viene una emorragia sì fattamente abondante che parto solo
. iacopone, 3-65: recordo d'una femena ch'era bianca, vermiglia,
vestita, ornata, morveda, ch'era una maraviglia: / le suoi belle fatteze
.. / e com'a punto sembra una bertuzza / del viso e de le
, 3-5-41: avea il suo viso una delicateccia / mescolata di ardire e de
. vasari, ii-149: è dipinta una s. anna vecchissima a sedere,
l'uso del tempo, nascoste da una grandissima gualdrappa che lo copriva dalle orecchie
configurazione (di un oggetto, di una costruzione, di un'opera, ecc.
: il delfinio produce i fusti da una sola radice, lunghi due palmi,
opere escono, quanto allo stile, da una stessa scuola, vestono d'uno stesso
vestono d'uno stesso panno, anzi hanno una sola fisonomia, una sola attitudine,
, anzi hanno una sola fisonomia, una sola attitudine, gli stessi gesti e movimenti
e nella favella di donna romagnola, di una famiglia di signorotti, entrata nella famiglia
diceva, traboccandogli a mille doppi dal cuore una gratitudine che ogni volta si rinnovava,
ed insensato è colui che aspira ad una speculativa perfezione. l'ottimo sta dove
non al minimo escogitabile, o ad una eliminazione impossibile. 3. facile
, i-483: accadde... che una vicina di questo stesso cristiano, stando
mi suscitava sempre il sentimento indistinto d'una cima vivida, d'un apice umano,
: fu la creatura [della conchiglia] una perlotta / in sull'andar d'una
una perlotta / in sull'andar d'una pera campana, / a quel mo'
fattiva la prudenza e l'arte, l'una e l'altra de le quali è
di utilità pratica (un'arte, una scienza). gelli, 6-256:
, a fare, a realizzare (una persona, e, per estens.,
e, per estens., anche una comunità). m. villani,
, forse, e adesso canuti in una vecchiezza scarna, prudente e fattiva.
che ivi regnava dallo splendore fattizio di una vasta sala che ivi imitava la luce
zoologia saggiamente detto avea che, in una grande e pestilenziosa mortalità di armenti,
g. r. carli, xviii-460: una sproporzione di ricchezze fattizie, impossibile a
titolo non per discendenza, ma per una concessione sovrana. ammirato, 1-148:
, un gesto, un movimento, una fatica, un lavoro, un'im
accaduto, occorso (un fatto, una circostanza, un fenomeno). angiolieri
fatta come dio vuole per dire di una cosa malfatta. baldini, i-449: non
tomitano, 42: sarebbe giustissimamente fatto che una legge si ritrovasse la quale, sotto
. fabbricato, eretto (un edificio, una costruzione, un monumento); fondato
); fondato (un villaggio, una città); aperto, tracciato (un
; aperto, tracciato (un sentiero, una strada); scavato (un antro
scavato (un antro, un cunicolo, una grotta). giamboni, 4-154
dritta, è nel cavato sasso / una, non so ben dir se fatta sia
. manzoni, 28 (487): una grande apertura fatta nel mezzo, e
grande apertura fatta nel mezzo, e una piccola, in un canto della facciata
per l'uso (un oggetto, una merce, uno strumento, ecc.)
. serdonati, 9-336: aveva egli una piccola galeotta lunga meno di diciotto piedi
g. raimondi, 3-81: da una siepe, si staccarono due amanti,
. -cucinato (un cibo, una bevanda); preparato (un farmaco
); preparato (un farmaco, una medicina). - anche al figur.
rabbioso. 5. composto di una data materia; risultante di determinati elementi
32: abbi a modo d'una tasca fatta di fogli incollati. ariosto
: le scarpe sono fatte solo di una suola di filo di paglia attortigliata insieme,
contadini sono tutte eguali, fatte di una sola stanza che serve da cucina, da
3-40: sogna che tutto il mondo è una gran strada / fatta di tante deliziose
altre. 6. conformato in una certa maniera; disposto secondo un dato
inf., 14-14: lo spazzo era una rena arida e spessa, / non
dì mutano veste, / fatte or ad una or ad un'altra usanza. f
spuntati, lunghi un palmo e grossi quanto una penna da scrivere, fatti di legno
guardandolo provò per la prima volta come una fitta nel sangue. -sostant.
-con riferimento alle qualità morali di una persona, al suo carattere, al
ucciderà la bestia d'altrui, renderanne una così fatta. -tanto fatto:
un impostore, e che avete detta una bugia tanto fatta? 7. cresciuto
, adulto. -anche: che ha una personalità già formata, che è fornito
); compilato (un duplicato, una copia). testi fiorentini, 30
di pisa, e di già ne tengo una copia bella e fatta. 9
; rivolto (un discorso, anche una lode, un rimprovero); espresso (
della dechiarazione di spagna fatta solo con una lettera, dicendo che non fa parole
tra- lascerò quello che mi sovviene d'una simile osservazione, che forse anco a
popolare fu dovuto alla campagna terrorizzante di una guerra imminente fatta dai giornali di destra
10. eletto, nominato; investito di una dignità, di una carica.
; investito di una dignità, di una carica. giov. cavalcanti, 281
12. formulato (un proposito, una deliberazione); promulgato (un verdetto
); promulgato (un verdetto, una sentenza); concluso (un patto
concluso (un patto, un contratto, una convenzione); prestato (un giuramento
. concesso, elargito (un favore, una cortesia, un benefizio);
andava a ringraziarlo. -sostenuto (una spesa). matasala, v-68-2:
un individuo); disposto benevolmente verso una persona (e in questo senso ha
leopardi, 32-175: varia, infinita una famiglia / di mali immedicabili e di pene
); percorso (un sentiero, una strada). - anche al figur.
periodo di tempo); inoltrato (una parte del giorno). manzoni,
si arrivò al problema della costituzione d'una classe dirigente che non sia strumento di pregiudizi
tirannie sociali; insomma, l'ideale d'una società tutta cosciente, sgombra di idee
cui egli non aveva nulla da apprendere, una natura che ad altri poteva apprendersi,
svolgersi di un fatto, il verificarsi di una circostanza); riuscire. - anche
stata, o può essere compiuta da una o più persone in qualsiasi campo dell'
un fatto d'arme, e in una battaglia, ma la vittoria finale della
7-i-126: « la vita dell'uomo è una milizia e una guerra continua sopra la
vita dell'uomo è una milizia e una guerra continua sopra la terra »; e
altro non è la presente vita ch'una continova milizia) s'apprestino per entrare in
le mura hanno messo la sordina, una voce vinacciosa per farvi penetrare il brivido
sì che quando la mariti non paia una decima e non sia detto che venga
possono distinguersi due specie d'impressione, l'una intrinseca, l'altra esterna. quella
fatti nostri molto da vicino, perché da una parte mi sono trovato nel vero mezzo
di specificazione (seguito per lo più da una prop. relativa). bartolomeo
, che al proprio nome sostituirono questi una lucertola, quegli una rana. fogazzaro
nome sostituirono questi una lucertola, quegli una rana. fogazzaro, 2-186: egli
riferimento ad avvenimenti o circostanze espressi mediante una prop. dichiarativa esplicita o implicita.
, basti dire, che tutti a una voce il chiamavano padre, e con
fatto, ed il petrolio un'ipotesi e una speranza. -dato di fatto: v
fossero sufficienti per dimostrare il mio assunto, una serie di fatti e d'autorità irrefragabili
. pavese, 8-74: sia chiaro una volta per tutte, che essere innamorato è
e fare dell'universo ima grande mascherata; una sola cosa non può: contraddire alla
. ciò che appartiene o è dovuto a una persona; proprietà, patrimonio, mercede
a mezzo circa, c'era da una parte la vigna, e dall'altra la
, passando, potrebbe entrare un momento nell'una e nell'altra, a vedere un
d'ambra, xxi-n-36: è proprio una pietà il fatto suo; e se dio
l'astratto modello di accadimento delineato da una norma giuridica, sia il concreto accadimento
quindi il giudice può porre a base di una sua decisione senza necessità che sia appositamente
fatto, rivocano quello che non solamente una e due, ma molte volte abbiamo
. carducci, ii-6-82: non una determinata attività (specie commerciale).
certo modo l'obbligazione: è questa una regola di fatto novellino, 59
di fatto se non di diritto, in una cooperativa ben che tu dicei volermi
indicare determinata persona nella serve a una 3-91: se ne andarono anch'esse pei
, ben ti dico che io vi verrei una volta con avere il fatto nostro
ai fatti mia, detti dei piedi in una me credessi. sarpi, ii-82
il suo la vita mia con una civetta o con un pipistrello? balordo!
di uomo, trovarmi un allocco o una ghiandaia! pensa splende in la
un picciolo indizio, un sospetto lontano, una solo all'uso suo la creò santa.
la creò santa. buti, 2-816: una biastema gelosia anco minima che un senatore
giorni, dopo aver detto di no una volta, bisognò andar dal conte cervino
. bocchelli, 13-584: se ad una legge che non viene rispettata di fatto
. giusti, 2-130: per morto era una cima, / ma per vivo era
ottimo, iii-148: nientemeno pensò che una cosa di tanto fatto non era da
un fenomeno); trovarsi presente (una persona). dolce, xxv-2-233:
quasi non fosse fatto suo, con una faccia da grullo, che le corna gli
d'essere un grande fatto, e fece una sua setta, e con- sentironli ben
-anche: per molto tempo, per una lunga durata (e si usa spesso in
sta ed è che (seguito da una prop. dichiarativa): ciò che è
è questo (e spesso equivale a una formula conclusiva oppure ha valore puramente pleonastico
sta di fatto che ciascuno prova come una sorta di rossore nell'abbandonarsi ai diletti
'l pruova, che cosa è avere una moglie superba, strana, dispettosa,
, in fatti, non abbiamo altro che una ozio- sissima pace. lancellotti, 18
certamente, sicuramente (ed ha prevalentemente una funzione coordinativa e dimostrativa). -
a quella cosa (e dà origine a una locuz. affine al compì,
rispetto e di fedeltà, osservata verso una tradizione artistica, larga e nobilissima.
veneziano, che vide pel fatto loro perire una repubblica conservatasi libera e gloriosa per ben
. sacchetti, 173-71: in una casa sono una brigata che fanno moneta
sacchetti, 173-71: in una casa sono una brigata che fanno moneta falsa; date
fatti, e presto te n'ebbe una in pratica, e andolla a vedere per
affare. -anche: mandare a compimento una minaccia; risolvere questioni o controversie col
fatto: affrontare un argomento, riprendere una discussione, giungere a una conclusione.
riprendere una discussione, giungere a una conclusione. s. giovanni crisostomo
, stento a buttarla fuori. è una umiliazione grande, è una cosa contraria
fuori. è una umiliazione grande, è una cosa contraria al mio carattere, ma
certo, indegno, / comperare e rivendere una fante. svevo, 6-165: dividiamoci
latini le risponde, cioè factor, ad una ignobil parte d'operazione si ristrinse
cucina circa di 20 mezane e misse una finestra ferrata al fattoio e rivide il tetto
un momento storico, nel carattere di una persona, di un gruppo sociale, di
e che acquista perciò il valore di una legge, di una norma fissa.
il valore di una legge, di una norma fissa. cattaneo, i-1-317:
egli indubitabilmente avrebbe succhiato al petto di una rozza fattoraccia. = femm.
io sono la natura, / e sono una fattura / deio sovran fattore; /
saviamente ritirata alla campagna per vivere in una misurata economia. alfieri, i-24:
ebbe in dono dal fattore di campagna una testuggine. tozzi, i-245: il
era stato, da giovine, fattore di una grande tenuta e ora viveva tranquillamente in
barberino, 1-217: giunti a una terra di trebisonda, ch'à nome sagalli
. 5. servitore (in una casa); commesso, inserviente,
un ragazzo, un apprendista, in una bottega); operaio, lavorante.
pieni di crusca legati in capo di una cordicella, coi quali i nostri fattori
necessari al carenaggio e all'attrezzatura di una nave; provveditore. sanudo, iv-67
iii-24- 278: la poesia è una forza e un fattore insieme di civiltà.
l'energia assorbita e quella ricevuta da una data superficie. 13. elettrotecn.
potenza attiva e la potenza apparente di una corrente alternata. 14. sport.
. fattore campo: il vantaggio che una squadra, durante un incontro (soprattutto
fattoretto della marsiliana... in una certa casa giù per fontebranda.
qualità di fattore, di lavorante (in una bottega, in un opificio).
castrate, e castrate per mano d'una figliuola d'una mia fattoressa. rovani
castrate per mano d'una figliuola d'una mia fattoressa. rovani, i-223:
sono divenuti latifundio o fattoria di una sola famiglia nobile. serristori, conc.
verga, i-307: passando vicino a una fattoria grande quanto un paese, coi
fa vedere dietro la sua cresta / tutta una fattoria piena di sole. vittorini,
addette all'amministrazione, ai lavori di una fattoria. fagiuoli, 3-6-99: o
5. ant. emporio commerciale creato da una nazione (o anche da società o
globo, ricevuto che abbia il figlio una conveniente educazione, abbandona il nido paterno
all'impresa, a patto di fondare una fattoria dove loro piacesse. barilli,
, nella guinea spagnuola, fummo ospiti una volta di un direttore di fattoria,
botteghe dei fornai quei fattorini che con una gerla carica di pane andavano a portarne
, con un ragazzino sulle ginocchia, una donna del popolo... il fattorino
staziona in certe vie o piazze di una città, ed esegue, dietro compenso
funzioni di sostegno (all'estremità di una spranga da arroventare in una fucina,
estremità di una spranga da arroventare in una fucina, alla punta dello spiedo,
la fervente e caritativa marta essendo quasi una fattrice e madre delli poveri, secondo
fattuale, agg. filos. che riguarda una realtà di fatto, che è di
ii-156): sappi ch'egli è una donna in quel castello / ribalda fattucchiera
egli le dia il rifiuto come ad una fattucchiera, che, mentre promette di trasformare
in bestie. forteguerri, 11-98: così una donna vecchia assai di corte / da
moglie d'ipparco, ché la è una fattucchiera terribile, una mala femmina, che
ché la è una fattucchiera terribile, una mala femmina, che mette l'occhio
. frugoni, vi-646: tu sei una strega stregghiata, e ti sei servita d'
g. p. zanotti, 1-2-119: una così fatta fattucchieria fann'ora a me
l'operazione mediante la quale si fa una cosa, un oggetto viene confezionato;
ii-515: condusse valerio a papa clemente vii una cassetta tutta di cristalli condotta con mirabil
muratori, 6-153: l'uomo è una mirabil fattura delle mani di dio;
. 3. il modo come una cosa è fatta, esecuzione; stile
, ii- 105: han trovata una statua, una figura / di oro e
105: han trovata una statua, una figura / di oro e di bronzo
libava / stilla del suo falerno / in una coppa d'attica fattura / che le
con fina aria di scherno / bellissima una schiava. d'annunzio, v-3-360: alcune
e di fattura. cicognani, 3-121: una soavità liscia e la bella fattura di
. -fattura di deposito: emessa da una ditta sul suo rappresentante depositario a comprova
ecc., versati alla cassa di una banca o di un ufficio pubblico.
dal punto di vista della documentazione, una situazione contabile o fiscale. -fattura simulata
. bibbia volgar., viii-156: feciono una bestia dello loro argento, quasi come
di uno uomo che guastasse e disfacesse una sua fattura, che si fusse pentito
e muscoso ch'esso ti dà sembianza d'una fattura del caso. serra, ii-197
dimenticare che quel che gli sta davanti è una finzione, la fattura della fantasia di
colonna, 2-31: in questo lato ancora una medesima factura di veterrima sepultura trovai.
sciogliere un sofisma che avesse per base una di tali proposizioni vestite di fatture mentali
fondazione di roma fosse in gran parte una fattura poetica, era cosa già riconosciuta
io sono la natura, / e sono una fattura / deio sovran fattore; /
ironici, la magrezza delle caviglie dimostravano una fattura non ordinaria. 11.
strada spaventa il calabrese, che lo crede una fattura. serao, i-1081: il
anzi tutto ottenere un po'di lievito da una sposa che facesse la prima volta il
foscolo, xvii-157: rilascia a chi riscuoterà una fatturina perché me la spediscano.
fatturare1, tr. manipolare, trattare una sostanza; adulterarla (per lo più
'sicera 'dice, che è una bevanda fatturata, e che così chiamasi per
e della luce elettrica accesa, creavamo una specie di atmosfera artificiale, fatturata.
s. degli arienti, 139: una donna se faceva li spirti incantare, credendo
tasso, 11-iii-563: la corte dunque è una raccolta di tutte l'eccelenze di tutte
di aver ripetuto anch'io più d'una volta quella querimonia. pavese, 6-164
loro come di colui che volesse empiere una botte, e non ci mettesse dentro
leggerezza; vanità, frivolezza (di una persona, di un autore, anche
di un'opera d'arte, di una teoria, ecc.); inutilità
. si vien via di là con una certa nobile petulanza o fatuità gloriosa che non
loro sincera fatuità giovanile, di rappresentare una parte nuova nella storia. bocchelli, 6-320
figur. caducità, transitorietà (di una stella cadente e, al figur.,
sciocco, stolto, insensato (una persona, il suo animo, la sua
tirata per scherzo, per ozio, da una persona fatua, non allevia le fitte
-frivolo, leggero, vano (una persona). monti, v-86:
di pentimento e d'affanno, d'una gente fatua, che, annoiata di
s'arrabbiò, le disse ch'era una fatua e che se la minestra era
2. che è proprio e caratteristico di una persona leggera, vana o sciocca (
tecentesco sporge all'angolo di una via, signorile e fatuo, fatuo
mi sorrise ancora con aria fatua, accese una sigaretta, aspirò la prima boccata con
figur. tremulo, incerto, effimero (una luce, un lume); pallido
che tende a svanire, evanescente (una nuvola, un velo di nebbia, ecc
del camino. -che non ha una direzione ben definita, incerto (un
definita, incerto (un movimento, una corsa). massaia, 1-86:
annunzio, iv-2-1048: nel vano della finestra una stella fatua aveva solcato l'azzurro d'
. scipito, insipido (un cibo, una vivanda, un sapore e, al
il capo e seccavano le fauci in una sete inestinguibile. -figur. per
gola (di un monte, di una caverna, ecc.); stretto di
carcere degl'italiani. dossi, 441: una donna, ferinamente bella e non coperta
palazzo, si rinvennero le fondazioni ed una parte dei pilastri tra le fauci, oltre
le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più tetra e spaventosa,
, della belva: mettere qualcuno in una situazione pericolosa, difficile, imbarazzante.
le voci della malignità, aveva sospinta una povera donna nelle fauci del lupo.
potente come l'acido che fulmina con una puntura d'ago... ella mi
. complesso delle specie animali che abitano una determinata regione o ambiente biologico e che
e osservare in un luogo, in una casa, in un paese. beltramelli
macchioni segreti s'agita e silenziosa corre una fauna rigogliosissima di quadrupedi rapidi e di
di mano o a portata d'occhio una fauna abbastanza ricca e varia, come
moto del mento aguzzo sparso di peli una singolare apparenza di senilità faunesca. ojetti
. scienza che studia la fauna di una determinata regione dal punto di vista sistematico
faunistico: insieme delle specie animali di una zona. -equilibrio faunistico: equilibrio numerico
che si stabilisce fra le specie animali di una determinata regione. fàuno,
agli ami / in mezzo l'acqua una donzella nuda, / e mangiarsi, il
fra le pianti verdi e tenerine / una fauna crudel tenea nascose / le membra.
legno sul ponte che passa l'aar una signora si innamorò dei miei occhi di
: vedesi ancora un faunétto giovane ed una fauna, figure bellissime. f. buonarroti
... da bacco, con una baccante, che doveva sonare il cembalo,
govoni, 9-341: forse sorprenderò in una valletta / dei facili appennini delle talpe
capellatura fulva e indocile l'assomigliava a una faunella coronata di pino.
6-64: si era operata in me una metamorfosi faustiana. e niente di più
, sostiene caldamente, con entusiasmo (una persona, un partito, un'idea
, ecc.); che caldeggia una proposta; partigiano, favoreggiatore, promotore
cristo,... sì gli scrisse una lettera in questa cotale sentenzia. storia
sempre detto che l'uguaglianza è l'una delle più certe fautrici dell'amicizia,
, ma tutte sustanzevole. in prima una insalata di cipolle cotte; dipoi una
una insalata di cipolle cotte; dipoi una mistura di fave e spezierie. soderini,
: cavò da un pentolone di rame una ramaiolata di fave che versò nella lorda scodella
esplorato con gli occhi... una zuppa di fave. pascoli,
-fava del calabar: liana lunga sino a una ventina di metri, con foglie alterne
nelle spezierie questi frutti, della grandezza di una noc- ciuola, o di una mandorla
di una noc- ciuola, o di una mandorla di cacco. -fava grassa
: io ci lascio entrare il terzo di una fava, e poi lo pianto,
. canigiani, 1-102: quest'onestà è una cosa fida, / che leggermente nella
nessun conto, di nessun valore (una persona, una cosa). caro
di nessun valore (una persona, una cosa). caro, i-102:
. m. cecchi, 20-23: s'una donna... /..
gozzi, 210: viene chiamato ad una voce maligno, tristo, profeta salvatico,
. -farsi beffe della fava: disprezzare una cosa che andrebbe tenuta in conto.
uno che mostra di non curarsi d'una cosa che o gl'importa, o la
e dove sei, olà? or vedi una volta bella discrezione far levare i gentiluomini
: canchero betta! disse: ell'è una fava! addio speranze mie, siete
mie, siete finite. -gettare una fava in bocca al leone: dare
, che altro non era, che gittare una fava in bocca al leone.
tavole. -non valere o non stimare una fava: non valere o non stimare
, or che varrebbono le medicine? una fava. coletta, 3: jà
... / non te stimo più una fava. -pappa le fave,
tre ore o alla mezzanotte: esser una donna tanto brutta o vecchia da non
fagiuoli, 3-3-81: di donzelle quest'è una certa cava, / che posson ir
fava. -prendere due piccioni con una fava: conseguire due scopi in una
una fava: conseguire due scopi in una volta sola. -anche: prendersi gioco
è il mio consilio: / a una fava due colombi presi / saranno. caporali
i poeti: / e due colombe ad una fava colse. moneti, 347: