monaci, ma indirizzate ed erette a una lor propria dignità e libertà; fondate
cecchi, 603: viene subito ad aprirmi una piccola vecchia, secca, nericcia,
allora farsi bene, quando come in una forma ed efficienza si ricolgono. varchi,
e finché qualchedun altro non faccia meglio, una notizia succinta, ma sincera e continuata
volute del fumo come lo sviluppo di una concezione fantastica. comisso, 7-65:
corrisponde, alla loro abilità manuale, una adeguata efficienza spirituale. -letter.
bambino a giuocare con il barattolo d'una farmacia in efficienza. bocchelli, 1-iii-319
a un fluido. -efficienza luminosa di una lampada elettrica: il rapporto tra il
mediante il movimento dell'organismo o di una parte di esso in rapporto col consumo
m. adriani, iii-214: effigiarono una grande imagine di siila stesso, e un'
pascarella, 2-326: quando vogliono effigiare una figura in movimento lo fanno in modo
ch'egli si sia effigiato, in una di quelle mirabili formelle della porta,
e del celeste lume / portò quaggiuso una facella accesa. zinano, 5-14:
, 10-67: di contra, effigiata ad una vista / d'un gran palazzo,
2-3 (147): davanti ad una tavoletta dove nostro signore era effigiato, postogli
(1788): africano donò a lei una gran medaglia e di molto prezzo,
plasmato, modellato in modo da formare una o più figure (metalli, marmi,
disegni e figure (un edificio, una parete, una vetrata); istoriato,
(un edificio, una parete, una vetrata); istoriato, miniato (
istoriato, miniato (un libro, una pergamena). tasso, i-42:
bensì,... ma in una effigie la più bella e più depurata d'
fantasìa di lui conflagrava all'effigie di una bellissima tosa, bevuta con gli occhi
. a. boito, iv-141: una simile effigie non può fare altro che
, da tutti i pori, in una perenne dilatazione di giovialità. -carnagione
-carnagione. garzoni, 3-43: una prencipessa grande, bianca d'effige,
ritrovava. 2. immagine di una persona (e in partic. il
collenuccio, 130: fece formare una moneta di corame, la quale aveva
in partic. il volto) di una persona: quadro, statua, stampa,
vita integra. boiardo, 1-11: fece una effigie di leone di fino oro in
come un cespo d'ellera; entrambi di una patina bruna e grassa come la morchia
, appoggiata ad un lungo bastone di una intiera oliva. caro, 2-491: da
elihu, è questa l'effigie di una dea immortale cui le genti del paese
26: ughes, riconosciuto complice di una cospirazione contro il regio stato, fu
qualità e delle note caratteristiche che distinguono una persona o una cosa dalle altre della
caratteristiche che distinguono una persona o una cosa dalle altre della medesima specie;
2-75 (432): e'mi saltò una febbre efimera addosso, la maggiore che
2-261: la collera... è una breve effimera. loredano, 3-117:
felicità. segneri, iii-2-210: è una efimera il peccato veniale, che non
ciclo di sviluppo e di fioritura (una pianta, una coltura). -
e di fioritura (una pianta, una coltura). - anche al figur.
che complicano quest'altro odore dominante, una materia composita, una gamma di odori,
odore dominante, una materia composita, una gamma di odori, di colori,
amaro; il seme tenero; ha una sola radice, grossa un dito,
amari, il seme tenero; ha una barba sola, grossa un dito,
si sia, in alcune bestiuole effimere una età di ventitré ore direbbesi lunga vecchiezza.
conservazione di ima forma fragile, d'una labilità continuamente riprodotta. govoni, 6-30
/ ha scorto il prato verde d'una foglia. fracchia, 851: la pioggia
così sottile che pareva di camminare in una nube di efimeri. 4.
roberti, vi-124: non io negherò che una città non possa per le manifatture belle
la spugna il frego / effimero di una lavagna. levi, 1-232: l'effimera
. il verde non era durato che una decina di giorni, come una assurda apparizione
che una decina di giorni, come una assurda apparizione. morante, 1-66:
luogo a un grande fulgore di vita: una vita di là dal caduco, di
mettono radici, rami, foglie / dove una lamentosa notte fruscia. 5
riferimento a un'opera letteraria, a una pubblicazione periodica (e anche a chi la
mordaci, i quali vi faranno pullulare una sì maligna efflorescenza alla cute, accompagnata
in diversi gruppi e in diverse macchie una certa minuta efflorescenza quasi glandulosa, di
luna, non sono niente più di una bassa superficiale efflorescenza di minutissime bolle sulla
: il parto poetico della donna è una efflorescenza giovanile che si manifesta specialmente quando
: 'efflorescenza'. cambiamento che accade in una sostanza minerale, allorché è impregnata di
mostrano sulla superficie e vi formano una specie di crosta simile alla muffa.
8: da tali stillicidi ha origine una efflorescenza biancastra e salsa, che alla
/ solco d'argento in coda a una barchetta, / l'effluvio suo mi
seco, dalle pignatte e dai dispensini, una ondata di effluvi che titillavano, per
la penna. carducci, iii-17-112: che una giovine signora curi molto le sue grazie
: l'atmosfera non è altro che una congerie d'eterogenei effluvi all'aere commisti
ce ne dà a riconoscere l'efficacia? una suggestione che può anche avere un lieve accento
effetti luminosi che si ha quando vi è una sufficiente differenza di potenziale fra due elettrodi
in due parti si divide, l'una effundendosi per le campagne, l'altra per
parti si divideno, de le quali l'una per occulta e sotterranea via ai comodi
petrarca era superficiale... era una malinconia non priva di dolcezza, che
, / sento dall'alma effondersi / una speranza pia / e sul mio buio viso
cielo effondersi. linati, 8-105: una sensazione ineffabile di primitività e d'innocenza.
ch'ei fu colto non ha guari in una bottega dove si era introdotto con effrazione
bocchelli, i-323: su tutto gettano una nota strana, sconcertata e violenta,
furiosa. machiavelli, 851: una region vive effrenata / per sua natura,
per le medaglie e l'idea d'una tradizione puramente orale furono anche reputate origini
sfrenato, indomabile (un sentimento, una passione, o anche il modo con
a trovare non un effugio, ma una risposta legittima alla domanda del suo uditore
, iii-568: ho io nel mio museo una raccolta di bellissime marchesite, che rassembrano
e con un'aria allegra e festosa come una pasqua di rose. pascoli, 588
di rose. pascoli, 588: in una breccia, allo smorir del cielo,
, 11-180: il fanciullo ne l'una mammella poppava, ne l'altra tenea distesa
nudo, coll'arco faretrato, / con una pezza bianca di bucato / avvolta agli
; / ma pure v'ho recato una insalata / che ve la colsen ieri
prese per adottivo figliuolo un fanciullo di una povera vedova, postumio chiamato, il
bella cosa avvolgersi le tempie superbe d'una cecità di tenebre, e farla da apostolo
i buchi dei chiodi, fòdera dismessa di una qualche carrozza. -fanciullòzzo.
, infantile, inetto, dappoco (una persona, la sua anima).
: sicché queste anime fanciulle n'abbiano una letizia ispirituale, e così apparino a
comportamento, 11 modo di ragionare di una persona, ecc.). bembo
son ricchi di un vivissimo senso e di una fervidissima fantasia. pindemonte, ii-138:
non è perfettamente sviluppato, immaturo (una civiltà, una nazione, un'arte
sviluppato, immaturo (una civiltà, una nazione, un'arte, una lingua,
civiltà, una nazione, un'arte, una lingua, ecc.). zuccolo
223: meditiamo in quest'opera una teogonia naturale... fatta naturalmente
che non è ancora completamente cresciuto (una pianta, un'erba). bembo
vasari, i-450: in quella chiesa medesima una nostra donna che porge a cristo fanciullino
nostra donna che porge a cristo fanciullino una rosa, era tenuta, ed è
il fandango degli spagnuoli è senza dubbio una diramazione di queste fantasie. cantoni,
di queste fantasie. cantoni, 589: una contadina fiamminga vi sciuperà sempre qualunque fandango
sorte (il * fato ') di una persona '; cfr. fr.
: è vangelo, un altro: è una fandonia; ed hanno in mano due
palagio posti, si faccia a modo d'una casa che abbia il tetto e le
le rane e i rospi, presentano una lingua bene sviluppata. =
discesa cor- nara... » una fanfaluca fanciullesca, che gli tornava sulla
mettevano su quel colorito di quadro antico una stonatura chiara. -agg.
tuo'fatti. / -tu se'una fraschetta, una fanfàna. / -oh!
fatti. / -tu se'una fraschetta, una fanfàna. / -oh! nella pacienza
salvini, vii-549: fanfana, cioè una vana, che anfani per poco. barboni
. collodi, 251: intanto una numerosa fanfara musicale... cominciò
marco per sostenere la prima prova, passava una fanfara militare e mi accodai. buzzati
deposto le armi e si muovevano ad una ad una verso le varie parti della fortezza
armi e si muovevano ad una ad una verso le varie parti della fortezza. sulla
corda d'argento ha lo squillo d'una fanfara di vittoria, quell'altra corda
risuona distintamente dal castel san'angelo, una fanfara da bersaglierei... quell'allegra
conquista. saba, 118: da una nave tra molte altre ormeggiata / venne
gran giardino, sospinto dal tripudio d'una fanfara. -figur.: a indicare
-figur.: a indicare un sentimento o una sensazione molto intensa, incontenibile, ecc
tonfo dei mortaretti e lo strepitio d'una fanfarina su un palco minore, accanto alla
un'ottima banda, ora si contenta di una fanfa- ruccia per qualche strombettata che pochi
presto incatenata tutta la francia, quanto da una formale ambasciata fattagli giungere dall'imperatore per
ansava; e forse stava per rispondere con una fanfaronata scherzosa. c. e.
quale venne a mancargli un amico provato nell'una e nell'altra fortuna, e un
cose di cui non è capace (una persona). carducci, iii-12-93:
1-180: e tu, come se fussi una bambina, / non curi quel che
strada ove sia molta fanga dicesi ch'è una fangaia. viani, 13-302: fu
fangaia. viani, 13-302: fu in una notte algida e piovosa che un'intera
zuppo di sangue e di fanga come una spugna. 2. terreno fangoso
anni e mezzo nella mia adolescenza, in una fangaia di vituperi d'ogni genere
dei savi di quel tempo erano una gente presuntuosa che diceva grandi paroioni, mentre
paroioni, mentre era fitta in una fangaia di vizi e di turpitudini.
che dinanzi al vostro uscio ci è una fanghiglia soda, e starebbono ritte agevolmente
voglia. redi, 16-iii-313: stemperai una considerabil quantità di terra sigillata nell'acqua
in un velluto di fanghiglia, d'una fanghiglia cretosa che si appiccicava agli stivaletti
2-130: sul marciapiede, niente neve; una fanghiglia, una colla di acqua e
, niente neve; una fanghiglia, una colla di acqua e di neve.
, la polvere e 'l sudore generavano una certa fanghiglia, che avrebbe causato tristo
ed hanno in tutta la figura quasi una nativa tinta di fango. e. cecchi
meno molle. le àncore vi fanno una presa abbastanza buona. -miner.
insolubile che si deposita sul fondo di una cella elettrolitica, dovuto a disgregazione meccanica
, andare ai fanghi: sottoporsi a una cura termoterapica. bembo, i-295:
padova per curarmi un braccio offeso da una caduta già alcuni dì presa nel mestrino
d'olio, poggiato sull'impiantito sopra una tavoletta di legno, perché il bicchiere
, iii-2-36: la morte è fin d'una prigione oscura / a l'anime gentili
possa vivere fuori del fango: credere una cosa impossibile, assurda. folengo,
al vedere sì generosi popoli immolati a una politica di fango. svevo, 6-99:
, iv-417: l''amleto 'è una miserabile stroppiatura della gran tragedia di shakespeare
non situazione, non sentimento che vaglia una fronda di cavolo: e i concetti medesimi
egli non ne fu degno d'avere una figliuola fatta come se'tu. frate
: forma [l'alga marina] una gran piazza d'innumerabili ceppaie fortemente attaccate
il marinaio,... calatavi giù una scala e per quella disceso, incominciò
e fangosa terra, parve che cadessi una montagna. bembo, 5-155: quantunque il
città di vessona, si trova in una pianura un lago tutto fangoso, il quale
cosa buona da cuocere, appiccata a una corda, subito se ne tira fuori
: quest'acque inferiori non sono tutte d'una sim- plicità indifferente, ma altre sono
nievo, 1-323: per tutto era una docciatura ruinosa di neve
come quando col bastone passando rimescoli in una pozza per gioco il fondo fangoso,
offeso. bel gherardino, 2-7: ad una rocca, che era in mar,
la grossa borgata s'allungava ai lati d'una via principale, deserta, nera di
gentili riescono goffi. fracchia, 1021: una madonna azzurra come il cielo vigila pietosamente
gran giove vendè per vilissimo premio d'una fangosa libidine... cotanto importante
e fangoso. faldella, 4-190: una ripugnanza... impedisce come mostruoso connubio
fomentava sfacciatamente le passioni del momento. una sua vena torbida e sediziosa e piuttosto
. buommattei, i-30: mi trovai una sera al fresco in su l'uscio
. dall'imp. di fare e da una formazione ono matopeica composta su
persino inventato il modo di rappresentarlo con una forma attiva. molti studii, molte
: -chi sa che bel corredo avrai -disse una delle amiche... -l'ho
credete, signori uomini? mi credete una fannullona? 2. agg.
: sbucciava i fagioli nel tegame con una lentezza di ragazzo fannullone, rimanendo lungamente
di washington ha due politiche; l'una aperta a tutti, diplomatica, susurrona e
erano di finissimo cristallo, che faceva una bellissima vista. n. villani, 4-194
questo nome di fanan vuol ancora significare una moneta, che vale quanto uno reai d'
, e sei mitigali e mezo fanno una oncia. sassetti, 297: chi ha
i penetrali del tempio, ne trasse una pentola d'oro, piena di monete d'
non vagliono più che dieci quattrini l'una. balbi, lxii-4-160: in questa città
grano di lente grossa ed hanno da una banda lettere e dall'altra sono colmi.
valle, 1-iv-253: un fanò è una piccola moneta. d. bartoli,
, nel quale è ricamata in oro una croce. è paramento proprio del solo
mani guantate di rosso e ricamate di una croce d'oro, sul viluppo
e di faceti granchiolini, essendo dico una vivente dimostrazione dell'esistenza di un fine
(e vi è per lo più connessa una notazione scherzosa o di affettuosa simpatia)
fumile grado o il poco valore di una persona. agostini, 27: io
cavalieri sperduti e fantaccini in cerca di una bandiera. -per estens. persona
, 1-6-133: gli ho fatto subito provveder una parrucca, perché faccia la sua figura
sotto sì ha molte parti, l'una si è detta virtù irascibile, l'altra
dimostrare; / e molti già credettero una cosa, / ch'altra n'avvenne opposita
vero memoria... in verità è una potenza sola realmente, ma distinta di
infortunato recanatese, che egli canta con una dolcezza metastasiana, è tutto un passato
forme bizzarre, fittizie, fluenti l'una dall'altra in un processo spontaneo di
logico o razionale (e può assumere una sfumatura spregiativa se viene sottolineata l'irrazionalità
per slanci sentimentali, impulsi improvvisi senza una direttiva ragionata; disposizione a trarre illazioni
innanzi agli occhi d'avere ancora io perduto una carissima cosa, e introdurre nella mia
uscì di via, / e ritrovossi in una selva oscura. dottori, 1-259:
robustissima ne'debolissimi di raziocinio, fu una natura poetica o sia creatrice, lecito
è l'immaginazione abbandonata a se stessa. una testa d'uomo ad un corpo di
di quadrupede con coda di serpente è una fantasia, e fantastici sono gli arabeschi,
di oggetti e d'idee si crea una figura quando regolare, e quando mostruosa
del suo ruolo, della destinazione in una società così fatta, o tratto a correre
. bisticci, 3-232: ordinovvi una bellissima ròcca, che la cominciò dai
, 5-ii-219: un sublime ingegno, una felice fantasia son le due ali che
nozze:... amabile opera d'una fantasia leggiadra e d'una mano sapiente
amabile opera d'una fantasia leggiadra e d'una mano sapiente. b. croce,
, i-13: carpaccio e gentile hanno una fantasia più agile e compiuta, giovanni
berchet, conc., ii-270: una squisita pieghevolezza di fantasia concederà di sentire
tropici. e... tirò sù una cittadina piena di fantasia: forse più
e a chi spera, gli conseguita una certa fantasia di quello ch'e'si ricorda
che la filosofia sia un libro e una fantasia di un uomo, come l'iliade
ugualmente e goffa: che vulcano con una scure fendette il capo di giove,
teologici sopra parole che potrebbero esser state una semplice fantasia, per non dir chimera del
libriccino. esso è come il risultato di una fusione di verità e di fantasia,
delineare colla penna, non è altrimenti una creazione di fantasia; ma una riproduzione esatta
altrimenti una creazione di fantasia; ma una riproduzione esatta del vero. b.
doni, 3-99: sta notte ho sognato una certa fantasia la qual tiene più tosto
, n-iii-935: l'uomo è più tosto una imagine e una fantasia de l'umana
uomo è più tosto una imagine e una fantasia de l'umana essencia, come afferma
, come afferma mercurio trimegisto, e una grandissima bugia. -incubo, sogno
di oppressione che coglie chi dorme in una falsa posizione o è gravato dal troppo
non quando sia formolabile in parole, una fantasia musicale se non quando si concreti
via della lepre, disperavo, mi sento una tal quale baldanza a perseverare nello
fantasiosa, dettata da un'ispirazione, una volontà creativa estrosa, ricca di immaginazione
un cortile, e forse anche per una piazza. serao, i-870: ella non
uno scrittore lo dipingesse colle parole: una fantasia di maniera. -stile,
, ruscelli, fontane, archi, d'una fantasia cinese cara all'ottocento. gobetti
piovene, 5-515: la sila è una fantasia del nord eseguita con il rigoglio meridionale
che tu non ci vegghi; egli è una fantasia che tu t'hai posta in
da me imputata alla vostra gentilezza è una novissima fantasia. pascoli, i-737: al
: e'mi s'aggira / or una fantasia per la testa, / che mi
morto di pugnale. ma è certo una fantasia. alvaro, 9-9: se devo
reale, lo si vedeva, come una presenza oggettiva sui volti delle persone, nei
me in dispetto; / chi è d'una e chi d'un'altra fantasia.
: le profezie son quelle che fanno una ferma fede e fantasia che idio abbia provi-
infino a ora io sono stato d'una certa mia fantasia poetica, che se l'
veramente filosofico, dedito alla cultura d'una scienza, gli insegna- menti della quale
: nel terzo luogo dell'opera proporrò una fantasia ingegnosa. c. dati, 155
ghignetto, gli rispose: la mi pare una pazza cosa questa tua fantasia a voler
d'anni, e di scrivermi di una materia sulla quale non abbiamo mai potuto
né bravi, né generosi, hanno una ferocità non congiunta col nobile ardire;
vostre fantasie / saran forse pe'dami una triocca. -figur. scompiglio,
, che l'uomo sia sempre in una fantasia medesima, oltre che chi ha de'
in vendita a piccoli banchi sormontati da una decorazione che evoca la pagoda e il
, ii-54: questo 'actus tragicus 'una sol volta eseguì d'intero e parecchie
eseguì d'intero e parecchie altre, come una cosa che piace ed a pieno t'
. galilei, 2-112: voglio dar fuore una scelta concertistica di forse cinquanta bellissime [
. pascarella, 2-478: solennizzava con una grande fantasia la uccisione dei due elefanti
da raduno ordinato, quasi fosse stata una fantasia d'infanti sopra un immenso prato
del reale e intesa come organo di una conoscenza soprarazionale. b. croce
al dipintore dato è libertà potere comporre una figura ritta, a sedere, mezzo uomo
: credo che comin- cerò a comporre una cosa che mi va per la fantasia:
g. gozzi, 138: dovette essere una di quelle teste che se ne vanno
ettore e d'achille, / non una volta già, ma mille e mille.
conto, che tutto il paese sia una cosa tale. -cadere in fantasia
fra i capelli, / come in una 'mboscata / da essi ben serrata, /
quivi molte donne, tra le quali una in quel tempo alzò il velo che su
c. bini, 1-87: quando una coppia di grilli mi mettono in festa
dì innanzi da mortale infermità erami stata rapita una figliuola di sei mesi...
vedo? perdo un semplice divertimento, una cosa da niente. -sopra fantasia
colmo d'acqua che potei, per una fantasia disperata che mi venne, lavarmici
che mi venne, lavarmici come in una catinella il viso e le mani.
che con un poco d'ozio gli scriverò una esperienza, che già mi venne in
delle genti riscaldando il cavolo lesso d'una fantasiuzza incolora del matto werner.
vista sol, ma dal pensiero, / una fantasiaccia così trista. g. gozzi
vedere '(mediante un'apparenza, una visione): da cpatvco 4 faccio
. pulci, 25-124: sendo in alto una notte adormentati, / uccise fuligatto la
per spaventarti. leopardi, v-7: una sera di state, passando per via buia
presso alla piazza del duomo, sotto una finestra terrena del palazzo che ora è de'
. frugoni, i-282: l'aver una fantasima sempre negli occhi turba la fantasia
sempre negli occhi turba la fantasia et una larva che non isparisca allo scongiuro della
quale avrebbe egli dovuto dire: alzatevi una volta, e guardate meglio.
e il soggetto a questa comedia: con una lite che fanno con i grimaldi,
lite che fanno con i grimaldi, con una figliuola che hanno lasciata a scio,
hanno lasciata a scio, e con una nipote che non sapevano d'avere a
sede apostolica sarà senza nervo e come una fantasima senza luogo o sede. gemelli
, i-1-312: perseguendo questa fantasima di una bellezza che non è la bellezza dell'arte
che, parando le pecore, sogna una bottega da avviare nel borgo vicino, e
sé. 2. che possiede una capacità artistica e creativa molto ricca e
di forma non comune; prodotto da una fantasia accesa e sbrigliata (un oggetto
(un oggetto, un'opera, una creazione artistica). di giacomo,
alla meglio nel museo, testimonia d'una produzione fantasiosa, brillante, che poteva
, si trova al centro vivo d'una delle nature più fantasiose di questa fantasiosissima
elementi inventati, da aggiunte fantastiche (una parola, un'espressione, un'immagine
, e vi troverete al cospetto di una grande commedia tragica, degna dell'amara
ad agevolare l'intelligenza di quel che una determinata poesia sia. onde la poesia
scaglie di antichi poemi, è in realtà una forma d'infantilismo, di ebetismo.
fantasiose. g. raimondi, 3-162: una tendenza naturale, un capriccio a tentar
impulso, uno slancio di fantasia (una passione, una disposizione d'animo).
slancio di fantasia (una passione, una disposizione d'animo). bocchelli,
era stato, riteneva, un estro, una scalmana fantasiosa. 6.
reali e razionali (un pensiero, una notizia, ecc.). bontempelli
g. raimondi, 3-27: una spontaneità d'immagini; una disposizione a
, 3-27: una spontaneità d'immagini; una disposizione a stupirsi di ogni realtà,
in parole intrise di colore, ma con una felicità che più che riferirsi alla «
sul serio il walpole s'era costruito una specie di maniero gotico, assai fantasista,
rappresentazione soggettiva di un oggetto, di una realtà percepita attraverso i sensi (nella
abitazione, e andò a ritirarsi in una perfetta solitudine campestre ove sfoga l'attività del
e le esamine. galileo, 1-1-280: una voce celeste mi risvegliò, e risolvette
4. la forma materializzata, secondo una comune credenza, dello spirito di un
muto infinito. carducci, ii-2-260: una narrazione cronologica interrotta da qualche fantasma luminoso
divenne magro, malinconico e quasi come una fantasma. lalli, 3-146: quando ecco
e parea più ch'un'uomo, una fantasma. cardarelli, 1-82: morto è
casa e casa il fantasma piramidale di una torre altissima velata di nebbioline azzurrognole.
cielo. -letter. per indicare una donna di irreale, straordinaria bellezza.
il quale veniva empiendolo collo staio d'una bianchissima farina di frumento. levi,
sarà divisa in due spezie: l'una delle quali farà le imitazioni delle cose
frugoni, iv-284: oggidì l'amicizia è una fantasma, che consiste solo nell'apparenza
a un tratto e mi si approssima con una sorta di violenza imperiosa...
giù, delle due monache, l'una, vecchia, durava fatica a vincer le
formula dell'unità e della repubblica italiana in una prosa serrata come una falange. b
repubblica italiana in una prosa serrata come una falange. b. croce, i-2-349:
, i-48: si può anche da una posizione mistica ^ collaborare con kant per
rientravano nella casa, prendevano corpo per una fatalità inesorabile. 11. a indicare
inesorabile. 11. a indicare che una persona non è più che l'ombra
, senza manifestarsi pienamente, o a una persona o un'istituzione che non hanno
fascini spenti. savinio, 2-21: una pioggia stanca, un fantasma di pioggia.
diminuiva. -ciò che sopravvive di una generazione, di un periodo storico,
sempre un fantasma irto di pedanteria per una signora. 13. vestigio,
che un artista, un pensatore oppure una dottrina, una corrente d'idee, esercita
, un pensatore oppure una dottrina, una corrente d'idee, esercita ancora dopo
l'arto amputato del quale il paziente ha una morbosa percezione. -cerchio fantasma
lo hanno lasciato intatto, come per una momentanea assenza. e. cecchi
de sanctis, 11-100: è come una rapida fantasmagoria in cui paesi succedono a
loro talamo sconfinato erano letteralmente investiti da una fantasmagoria di stemmi e di trofei famigliari
ecc. (e vi è connessa una notazione spregiativa). soffici,
leggero, che ha per verbo animatore una freddura o un 4 calembour '.
immagine soggettiva di un oggetto, di una realtà percepita attraverso i sensi; prodotto
731: qui l'autore induce una similitudine « assai chiara », che
, i-203: sembrava un'orgia, una festa bacchica illuminata fantasticamente dai fuochi di
con su stampata, in un bollo, una donnina a sedere, e qua e
prove certe ed esperibili (intorno a una questione, a un problema, ecc
e verità di cose che sfuggono a una precisa cognizione. passavanti, 238:
per uno scaleo; / e sotto una gran folla; / allato, un cappuccino
4. ideare, elaborare, delineare una creazione, una produzione artistica, letteraria
, elaborare, delineare una creazione, una produzione artistica, letteraria, dottrinaria (
artistica, letteraria, dottrinaria (con una notazione d'iinprobabilità). lorenzo de'
ii-316: mentre il buon vico fantasticava una storia dell'umanità e andava col pensiero
lode delle donne, ed avendo pensato una nuova astuzia si pose a dormire,
quel mio nonnino fantasticato, che più d'una volta mi parlò anche per bocca d'
la tanto fantasticata non era naturalmente che una comune cassapanca di quercia scolpita.
terminati a vicenza che pareva dovesse diventare una città astratta,... una
una città astratta,... una fantastica città di palazzi, come sarebbe potuta
di così bello aspetto, / d'una popolazion tanto copiosa. nievo, 1-223:
un senso di rimorso di aver battuto una falsa strada con le sue fantasticherie del
gittamento dell'ombra, che anch'essa è una delle più osservate fantasticherie di quella superstiziosissima
occhi, del colore glauco cilestre d'una specie di giacinti, quali i poeti amano
immaginazioni. cardarelli, 3-139: passeggiando una sera per urbino ci perdevamo in simili
forza espressiva e di validità estetica (una virtù, una potenza, ecc.)
di validità estetica (una virtù, una potenza, ecc.).
annunzio, v-3-83: entrava in me una virtù singolare, vigilante e pronta ma
che bagliore fantastico, quasi avessi bevuto una qualche stupenda mescolanza. b. croce
degli uomini e dei popoli, d'una facoltà di animare ogni aspetto singolare della
divieto sul quale nessuno cerca di procurarsi una testimonianza dei propri occhi. vittorini,
-ant. che è sede della fantasia (una parte del cervello). passavanti
carattere o anche un periodo storico, una corrente di pensiero). scala del
amor si beve, / il mandorlo è una neve, / la stalattite un fior
(un sogno, un'apparizione, una visione, una costruzione mentale, ecc
, un'apparizione, una visione, una costruzione mentale, ecc.);
132: la vita dello ipocrita è come una visione fantastica, simigliante a visione di
buona frase egli sostiene / d'ingegno una fantastica invenzione: / e come fa
una donna allorché mette impegno a far colpo.
e spaccando / il cuore gigantesco d'una quercia. bocchelli, 10-74: era sempre
la gagliardia / cò i fantastici corpi è una pazzia. -mitico, fiabesco
da vicende e personaggi di fantasia (una storia, un racconto). pananti
creavano nella camerata un'atmosfera crudele, una suggestione che avrebbe poi dato i suoi frutti
, vii-389: certi moderni statisti hanno avuta una opinione fantastica, che un uomo di
bugiardi. vico, 666: oggi una compiuta umanità sembra essere sparsa per tutte
, e ciò per rendere vieppiù ridicola una debolezza che inquieta il mondo. fogazzaro
fantastiche. b. croce, iii-22-4: una fantastica legge storica... sarà
4. che è ideato da una fantasia estrosa, capricciosa, geniale,
, geniale, stravagante; che ha una forma, un aspetto assolutamente nuovo,
petto de l'armatura aveano per fermaglio una maschera, da la bocca de la quale
certe tocche, che facevano cintura a una scimitarra fantastica. vasari, ii-415:
, ii-415: fece un bellissimo quadro d'una circoncisione, del quale fu tenuta cosa
nord e sciamare al sud, l'una dietro l'altra o in mutevoli gruppi dietro
fantasia dell'autore (un genere letterario, una produzione artistica). tasso,
aspetto di sogno, di incubo (una figura, un paesaggio, un gesto,
vedere quantunque pò natura / in fare una fantastica befana, / un'ombra, un
/ un'ombra, un sogno, una febbre quartana, / un modello secco di
e poi con certe fantastiche cerimonie li dette una presa di sugo d'assenzio, e
arde fioca la lampada oscillante / d'una luce rossastra, e a le pareti
govoni, 2-38: sotto la capitozza d'una quercia / trovai un grosso fungo embricato
. cassola, 1-29: al centro di una specie di atrio immerso in una fantastica
di una specie di atrio immerso in una fantastica luce verde, apparvero ramfis e
, l'aspetto di un luogo, di una persona, un oggetto, una lettura
di una persona, un oggetto, una lettura, ecc.). leonardo
-immaginoso, fantasioso (il linguaggio, una parola). cesarotti, i-422
, da sogni, da immaginazioni (una meditazione, uno svago). tommaseo
. tommaseo, 1-148: finalmente imagino una trilogia lirica, i cui passaggi dovrebbero
piccoli fatti che sarebbe lungo raccontare, una gran nostalgia del mio paese, una
una gran nostalgia del mio paese, una gran voglia di buttare all'aria tutte le
eri, 2-ii-348: così ebbe fine una guerra cotanto perigliosa allo stato e alla
a un che di sottilmente fantastico, a una delicata bizzarria d'umore che era la
traverso lande e campi diversi, descritta in una ballata di biirger. fogazzaro, 5-150
comisso, 15-67: il treno andava a una velocità che gli parve fantastica.
, eccessivo, immenso, sproporzionato (una cifra, un prezzo, un guadagno)
un mese. cicognani, 9-91: era una cifra fantastica quella che dovevo pagare.
soggetto. g. gozzi, i-m: una povera moglie avvedutasi che il marito suo
stranieri, tutti in parata come in una collezione di francobolli.
sostant.: chi è dotato di una capacità creativa e inventiva ricercata, estrosa
quantunque inquieta e fantastica, può da una forza superiore esser diretta, ma forza
: ora tu, che per essere una dottoressa, sei ciò che tu sei,
lo fante. latini, i-2262: in una gran carriera / io vidi dritto stante
-addetto al servizio di un'arte, di una corporazione, di una corte di mercanti
arte, di una corporazione, di una corte di mercanti, ecc.; apprendista
londra, a vignone. corrispondenza di una filiale dei medici, 35: tenuta
dei medici, 35: tenuta [una lettera] a dì vm di giennaio ché
arrovesciato sul capo, e chiuso in una reticella. [ediz. 1827 (
petto di ferro, e per offesa una lancia nove braccia lunga, la quale chiamano
, la quale chiamano picca, con una spada al fianco piuttosto tonda nella punta
, i-239: per non lasciare senza esperimento una occulta virtù che aspirava a manifestarsi,
grandi sogliono tra le loro squadre averne una di quelli che sono detti fanti perduti
allora venivano appellati. 6. una delle figure delle carte da gioco francesi
di gioco matematico, da eseguirsi sopra una scacchiera, che serviva a spiegare la
. questo fratino... è una coppa d'oro. a m. vincenzo
lesto fante, / con pelle d'una lupa riverita /... / fonderà
che ha seco un fanticello carico d'una balla. linati, 16-266: sarebbe però
. negri, 2-1056: la fante, una piccola sarda dal viso pallido, i
aveva lasciato a casa affidato alle cure d'una vecchia fante, perché era affetto da
la poesia agli occhi del pubblico sembrerà una ridicola e lasciva fante, non un'onesta
pistoia, iii-76-2: meuzzo, i'feci una vista d'amante / ad una fante
feci una vista d'amante / ad una fante -ch'è piacente in cera, /
avvezzo e ghiottone s'era sviato dietro una fante, né per veruna guisa aveano
a noi. machiavelli, 6-2-370: una volta noi dormimmo in questa cosa colla
., 2-5 (158): presa una sua fanticèlla, la quale essa
, 1-17 (i-197): aveva ella una sua fanticèlla molto esperta e audace
, 1-247: s'affaccia la padrona e una fan- ticella scozzonata come una volpe
e una fan- ticella scozzonata come una volpe e intelligente di bir
lasciasse i figliuoli in guardia a una loro servetta, e scendesse in
che, lasciati i figliuoli in guardia da una loro fanticèlla, discendesse in cucina
di vario enunciato per le cure di una gentil fantolilla (tredicenne) che li
. varchi, 24-22: cotesta è una fantaccia sudicia, sporca, spilorcia,
fantéggio). ant. comportarsi come una fante, come una donna di servizio.
. comportarsi come una fante, come una donna di servizio. 5.
armato. essi vergoni sono sostenuti da una spiaggia di ferro posata sopra altro ferro
e retta da catene che pendono da una trave posata per traverso sopra pilastri o
cannonieri. d'annunzio, iv-2-1322: è una brigata di rinforzo, fanteria scelta.
: la contessa vecchia è stata di una galanteria così generosa che ha distribuito i suoi
. ser giovanni, i-276: per una fantesca che era assai bella e graziosa
assai bella e graziosa nacque fra loro una maladetta divisione di parole e di alcuna
che so'state tenute da meno che una fantesca. machiavelli, 639: questa
: oggidì la virtù è divenuta quasi una raminga e misera fantesca, o schiava
ii-320: [è] la vana querela una fantesca / che di ciance indefesse empie
del mio fratello, che d'una cosa, che volea ch'ad altri fusse
occulta, non dovea farne consapevole una fantescaccia. = deriv. da
è tra tutto / il collegio fantesco una che abbi / e più quattrini e più
rosa di verziere / con lei veniva una chiara fantina, / emilia chiamata, al
ii-198: egli avea... seco una fantina / sua figlia bella, detta
le dette oche, e portatole a una fantina che le portasse. 4
s. v.]: quella è una fantina, capace di far questo e
... s'ha da fare con una fantina, che non si sgomenta per
età, che siate divenuto giuoco di una fantinèlla, come se foste un lavacenci.
altro? che s'io non trovava una / fantineria, non vi saremmo ancora.
della campana di un argano per consentire una buona presa ai cavi che vengono virati
.. / la chiocciola ha fantino una farfalla: / il centogambe un grillo.
16-vii-101: la mia cuciniera non è mica una fantoccia, anzi pretende di potere stare
allevata. / -quell'altra è una fantoccia. algarotti, 2-470: col fangoso
si vede sempre seguita dalla figliuola, una fantoccina carina, bellina e spiritatina, che
. doni, i-225: un uomo od una donna viene a vedere un fantoccio di
aio. di giacomo, i-429: una idiota sedeva al sommo della scala dei
la cui testa informe aveva incappucciata in una piccola cuffia bianca. pirandello, 7-1191
... questo non è fuor che una fantasima, un fantoccio, un idolo
ad orgon, fu intraveduta nell'aria una forca donde penzolava un fantoccio insanguinato.
piante l'uno, variati, o d'una sorte sola come più piace, e
non si colpiva giusto, ché scattava una molla, e per via di certi
gli era venuto fatto; pure, avendone una appostata che gli piaceva e gli pareva
fagiuoli, 1-7-276: questo mondo è una commedia, / dove fanno i fantocci
d'un motore e la fluidità d'una benzina. -modello di creta o
annunzio, v-3-166: egli si sveniva come una femminetta, piagnucolava come un fantolino.
, iii-441: quella che nacque fu una fantolina, e in quel giorno la
la puerpera si prodigava alla fantolina con una tetra esclusiva passione. = dimin.
5-71: nella fantomaticità del cinematografo a una sola dimensione c'era di per se stessa
sola dimensione c'era di per se stessa una suggestività che poteva agire anche a dispetto
. e. cecchi, 3-23: una generale trasportazione di colori che dà nel
modo e in che momento agirà (una persona, un esercito, ecc.)
a raccontarle. baldini, 5-60: una ragazza di diciannove anni... incontra
(fine sec. xvii), che una volta si riconnetteva allo spagn. faraute
dalle radici della farfara; cristallizza con una molecola di acqua. = voce
risate e motti gli danzarono a tomo una folle farandola. savinio, 1-47:
di colore azzurro, sormontato da una prominenza ossea rivestita da un astuccio
ornamento sono alcune galline faraone in una gabbia di fil di ferro,
egiziana e orientale, o a conferire una notazione di rarità).
carte di un seme, incollate su una tavoletta o assicurate su una tela;
incollate su una tavoletta o assicurate su una tela; quando il * banchiere '
messo la sua posta, gli altri puntano una somma a loro scelta su una qualunque
puntano una somma a loro scelta su una qualunque delle carte che hanno davanti;
chiavistello. rovani, i-313: a una cert'ora... lasciava il tavoliere
massaia, i-30: il nilo era riputato una delle principali divinità dell'egitto faraonico.
e per lo più vi è connessa una notazione spregiativa). negri, 2-470
uovo sbattuto. vialardi, lxvi-2-363: fate una farcia con quattro ettogrammi di carne
ant. materia, sostanza per ricoprire una superficie vuota. fr. colonna,
che possono anche raggiungere la grossezza di una mela, e secernenti un liquido sieroso
2-185: [teneva] cum la dextra una farcita copia de maturo grano.
, la chioma rigonfia farcita, richiamava una chioccia. -gonfio di grasso,
; sgridata solenne. -dare, avere una fardata: dare o ricevere una sgridata,
avere una fardata: dare o ricevere una sgridata, un rabbuffo, un cattivo
... / da marte avea avuto una fardata, / che lo tenne
.. s'intende... per una quan tità di sporcizia,
ri scontrò dei palchi, una ruota di lunghi raggi orizzontali,
, a capo i quali è una gruccia piatta con una braca, entro
capo i quali è una gruccia piatta con una braca, entro cui corre tutto
, entro cui corre tutto intorno una. staffina o lunghissima cor
non pesino più de libre cento l'una, accioché le bestie possino portarle.
comperò la lentima di un letto nuziale, una copertina di rigato e non so che
va. de pisis, 50: ecco una [vecchina] si è fermata /
fardello, / si curva ancora e in una porticina / misteriosa entra. alvaro,
intra i nostri torzegli, e in una ala e mezo di saia che diei al
il nostro letto da viaggio, cioè una pelle conciata da stendere per terra, una
una pelle conciata da stendere per terra, una coperta di doppia tela di fabbrica abissina
fardelli di fila si pongano ordinatamente sopra una tavola vicino alla stanza dov'è il letto
254: aveva udito raccontare che, una volta, le madri, le quali
conoscenze, che formano il sapere di una persona o che rappresentano un peso per
coi piedi a toccare lo schienale di una vecchia poltrona di vacchetta presso un inginocchiatoio
allegro e disinvolto, mi tocca dentro d'una pena più acuta, che se lo
di paglia posto intorno alla corteccia di una pianta per proteggerla dalla pressione di una
una pianta per proteggerla dalla pressione di una legatura. trinci, 1-49: mettasi
un palo, al quale si fermi con una o al più due legature; mettendovi
sguazzino. balbi, lxii-4-101: giungemmo ad una città detta il como al cui governo
, xvi-153: fu assalito improvvisamente da una tanfata di odori violenti in cui si mescolavano
, / un po'di cipria, una camicia fresca / una cravatta 'di
po'di cipria, una camicia fresca / una cravatta 'di buon gusto '/
alto ted. farawen) * impregnare d'una materia colorante, dare, spalmare una
una materia colorante, dare, spalmare una tinta '. fare1, tr
pecorelle escon del chiuso, / a una, a due, a tre, e
che l'uno abbi fatto bene e giustamente una cosa, sarà medesimamente che l'altro
nel collo alla balia, / in una morbida cuna, col cuore beato di
, bisogna che rinunziate », gli sembrava una di quelle cose impossibili che vengono in
certo suono, spesso, / d'una voce, che par che inalzi sùe,
fotografia al lampo di magnesio. -costituire una persona o una cosa nel suo essere
di magnesio. -costituire una persona o una cosa nel suo essere; conferirle gli
va il mondo. bottari, 5-38: una persona autorevole non fa autorità in ogni
con l'avv. tanto seguito da una prop. consecutiva, e può riferirsi
due a cui toccava a fare, diedero una girata a'legnetti. pascoli, 161
-con un avverbio di maniera, indica una particolare condizione o disposizione che distingue
passo..., dove fa una invettiva contra colui che elesse un'ora
piano! landolfi, 8-23: da una parte ho deciso, e senza dubbio
.. ». -anche con una locuz. avveri). fiore di
interrogative, esprime indecisione di fronte a una deliberazione da prendere, perplessità o sgomento
esortazione o invito ad astenersi dal compiere una data azione, dal comportarsi in un
abbate, non fare, ch'ella è una pazza. bellincioni, i-172: dice
: menolla, e fece a due mesi una fanciulla. dante, inf.,
trenta a'trentacinque anni... fece una fanciulla femmina addì 23 di gennaio 1367
che erano risoluti che la dovessi fare una femmina come la prima. diodati [
donne fanno i figlioli? è forse una cosa nuova? pavese, 4-175: -se
[la foglia del « cià »] una pianta che nasce quasi come quella del
della porta a camollia... una sua vigna, la quale per suo
: i bestiami sono di due sorti: una sorte serve a lavorare, come i
pavese, 1-49: vi conviene tenerne una [di macchine] apposta, per quel
col mare / mi sono fatto / una bara / di freschezza. piovene, 5-172
così pomposo apparato? -per conto di una commedia che debbe recitarsi or ora.
i-477: aveva fatto l'intonaco per una figura, e cominciatala. nievo, 6
pirro, con uno forte montone fatta una finestra, entra dentro e taglia quelli che
1-80: egli fece fare nel terreno una profonda fossa. palladio volgar., 2-10
facciano il solco, disegnato prima con una regola lo spazio. crescenzi volgar.,
senza perieoi de'cavatori, se si fa una ruota d'asse duplicata
quale sia fatto muro d'altezza d'una puntata. tanaglia, 1-789: or
questo bestiolino a piè de'frutti fa una tana sottoterra profonda due piedi. olina
, il quale sì avea nel mezzo una punta di lunghezza d'una spanna.
avea nel mezzo una punta di lunghezza d'una spanna. marco polo volgar.,
. serdonati, 9-50: vivono d'una radice che seminano, e ne fanno
un artefice saggio / di terra cotta una campana fè. pananti, i-109: questi
4-i-22: hanno fatto nella china / una macchina a vapore / per mandar la
., 2-7 (196): fece una sera, per modo di solenne festa
, per modo di solenne festa, una bella cena. ariosto, 19-12: se
banchetti e festini di prima, e menando una vita troppo libera. giusti, 3-71
cibo; consumare un pasto; sorbire una bevanda. m. villani, 8-44
439): molto avendo ragionato d'una merenda che in quello orto ad animo
della salvia rivolto, di quella colse una foglia e con essa s'incominciò a
lorenzo de'medici, 4-8: fecion una merenduzza / di baccel senza salina.
, e degli altri, e fecero una bicchierata. 9. esercitare un'arte
. esercitare un'arte, un mestiere, una professione, un traffico. giamboni
iv-2-254: mandò a chiamare la cinigia, una femmina del volgo, che faceva professione
il varietà. -avviare qualcuno a una professione o carriera o missione particolare.
uno padre, chiamato verginio, fatta una sua figliuola ancella, mosso per lo
. villani, 4-8: alla rivolta avea una porta che si chiamava la porta de'
: ieri nella piazza del mercato fecero una pomposa e molto ricca mostra di tutte
... domandarono licenza di poter fare una fiera. foscolo, xvii-165: si
le mie scuse se averà forse ricevuto una mia lettera racomandandoli questo soggetto, attesoché
calamai. ma non riesco a fare una linea più leggibile di queste. giusti
borsa, dove tieni 1 danari, una scritta ove facci memoria di quello ch'ài
trovò altra cosa di considerazione, se non una confessione scritta di mano propria di lui
-neol. compilare, redigere un giornale, una pubblicazione periodica; prestarvi la propria
: quante volte rapito dalla dolcezza d'una musica, che di notte sotto le
bellini, 438: io ho fatto qui una musica militare tutta nell'orchestra ove il
non essere stato nella città per fare una forma del volto di suo padre, quando
, a fargli capire che cos'è una carta del vittorioso maradagàl, e come si
sigillo. sacchetti, 173-71: in una casa sono una brigata che fanno moneta
, 173-71: in una casa sono una brigata che fanno moneta falsa; date
12. rappresentare un dramma; sostenervi una parte. g. m.
? ». -cinem. riprendere una scena o uno spettacolo con la macchina
: avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata. giustino volgar.,
era più scarso / e più tranquillo, una dorata nube / e d'armi un
rimasta della sera avanti, fece presto una bella fiammata. carducci, 837:
; si udì un grido, seguito da una scarica generale diretta contro di lui.
valle stesse, ove vedea / una casetta che fumo facea. d'annunzio,
, per pulirseli; ma si bucò una gengiva, che gli fece sangue.
guardiamo. tozzi, i-228: dietro una svolta, a un uscio, c'era
ci rigirò il discorso e ne contò una tanto grossa che tutti fecero un urlo e
grossa che tutti fecero un urlo e una risata per mostrare che non ci credevano.
uno ne fu il trar dell'arco ad una colomba in cima d'un albero di
molto tempo vinto dall'amarezza non potei dirgli una parola. -dividere; tagliare,
beni tossono fatte tre parti, l'una fosse del comune, l'altra fu
la principessa fingeva non intendere, faceva una spallata, e agucchiava zitta e fiera
15. percorrere uno spazio, coprire una distanza, salire o scendere un pendìo
di un sacerdote, e la consolazione d'una bibbia. nievo, 1-249: quel
da desinare, e tal altra ramingando una giornata per affastellare un paio di fascinole
grande accoramento. pascoli, 486: una lanterna pendula... oscilla /
: egli perduta / la monetina in una landa immensa, / la cerca invano per
poi navigherete. nieri, 38: passa una man di tempo, e domineddio dice
più oziando o bighellonando, che arrivi una certa ora. g. m.
tre gironzolando. -causare il passaggio da una a un'altra parte del giorno,
un'altra parte del giorno, da una a un'altra suddivisione del tempo.
escon dall'università che non sanno fare una citazione e imparan poi a spese dei
per andare al centro mi servivo d'una vecchia diligenza a cavalli che ancora faceva servizio
. esercitare su di sé o su altri una pressione fisica o morale; affrontare uno
questo è il mio consilio: / a una fava due colombi presi / saranno.
fermandosi ogni tanto a riguardar giro giro ancora una volta la piazza, ne siamo usciti
2-7 (203): prestamente congregò una bella e grande e poderosa oste, e
. bisticci, 3-88: prestavagli favore d'una buona somma di danari, a fare
. 21. celebrare con solennità una festa religiosa. — in partic.
l'avevo già fatta. -celebrare una funzione liturgica; recitare una preghiera;
-celebrare una funzione liturgica; recitare una preghiera; compiere un rito o una pratica
una preghiera; compiere un rito o una pratica di devozione; offrire un sacrificio
o faceva la via crucis, con una speditezza, una sicurezza, una indipendenza di
via crucis, con una speditezza, una sicurezza, una indipendenza di evoluzioni che
con una speditezza, una sicurezza, una indipendenza di evoluzioni che ricordava quella idei
a partire, volle in ogni modo fare una confessione generale di tutti i peccati ancora
de'suoi peccati. -recitare una predica; tenere un corso di predicazione
digiuno; praticare la penitenza; scontare una pena; espiare una colpa. giamboni
penitenza; scontare una pena; espiare una colpa. giamboni, 145: chi
e terrene; onde quando vogliono fare una grande pasqua e solennità, si usano
lo re d'ungaria suo padre fece una grande festa, dove convitò molti baroni e
de la inguintana, ove io ruppi una lancia busa piena di uccelli, e
idea; formare un giudizio; comprendere una verità (con l'oggetto qualificante:
farsi un'idea, un concetto, una ragione, ecc.). -anche:
persone! io non giungo a farmene una ragione. de roberto, 238: ella
con un compì, predicativo oppure con una prop. dichiarativa). francesco da
tu parli contraro / al dir d'una sorella che tu hai; / che questa
nieri, 202: sentii come una puntura d'ago, ma non ci feci
di numerosi miei demonucci. -prendere una decisione, formulare un proposito, concepire
/ che seguitare io possa con onore / una istoria ch'i'ho fatto disegno /
conto di andarmene. -non avete una donna? -si scrive alle donne? -potete
infamia fate differenza, o più l'una che l'altra avete cara. tasso,
i figli di quelli che avevo adorato una volta, non provai nessun rimpianto,
della dechiarazione di spagna fatta solo con una lettera, dicendo che non fa parole
signorina, come nelle famiglie dov'è successo una tragedia tutti si guardano dal pronunciare il
ce lo siamo cavato. -intavolare una conversazione, una discussione, una disputa
cavato. -intavolare una conversazione, una discussione, una disputa; pronunciare un'
-intavolare una conversazione, una discussione, una disputa; pronunciare un'orazione; trattare
narrare fatti reali o immaginari; tracciare una descrizione; perdersi in chiacchiere.
era asciutta come l'esca e pulito come una pianta di mano. g. raimondi
testa ai giovani. -porre una domanda; sollevare una questione; rivolgere
. -porre una domanda; sollevare una questione; rivolgere preghiere, istanze,
luisa di bere troppo caffè. -dare una risposta; replicare, ribattere (nelle
ribattere (nelle locuz. fare una risposta, fare eco, ecc.)
cellini, 1-33 (93): feci una tale risposta a quel capitano per
. -guardi, padre, proprio è una man di dio; non faccio complimenti da
valor non mi restò. -presentare una proposta, rivolgere un invito. novellino
novellino, 50 (82): fece una così fatta proposta, dinanzi al comune
, almen con la lingua, bestemmiasse una volta sola il nome di cristo. redi
. dossi, 368: -ed io -fà una damina fra il dispettoso e il compunto
vinattiere fa gallinella nel chiasso de'preti, una botte di vino piene, cioè d'
patto; concludere la pace; accordare una tregua; ordire una congiura (nelle locuz
pace; accordare una tregua; ordire una congiura (nelle locuz. fare un
un patto, un trattato, una congiura, ecc.). giamboni
cittadini di quella congregazione fecero tra loro una convenzione di non favorire nella distribuzione delli
26. stipulare un contratto; sottoscrivere una convenzione; stendere un documento, un
stendere un documento, un attestato, una ricevuta; rogare un atto. testamento
un giuramento; pronunciare un voto, una promessa. cavalca, ii-218: quello
da sera i nostri morti avranno / una dolce novella in purgatorio: / e
non bisogna scambiare un sentimento momentaneo per una promessa che deve durare tutta la vita
villani, 8-89: feciono sopra i cherici una grande e grave imposta. m.
pistoiesi, 2-113: fece a'milanesi una grande imposta di denari. -amministrare la
giustizia; celebrare un processo; eseguire una sentenza. - anche al figur.
s. caterina de'ricci, 99: una povera fanciulla di questa terra, la
considerazione, ma in ogni modo voglio farmi una famiglia, e saprò farmela. moravia
. -costituire nazioni o territori in una determinata forma politica o sociale; ridurre
, eleggere, nominare; elevare a una dignità; investire di un ufficio, di
dignità; investire di un ufficio, di una missione religosa; ascrivere a un ordine
ascrivere a un ordine, ammettere a una compagnia. giamboni, 4-109: alla
reale. panciatichi, 43: fo una figliuola monaca. s. maffei
fatto papa. -rifl. costituirsi in una dignità; assumere una carica, un
. costituirsi in una dignità; assumere una carica, un ufficio, una missione religiosa
assumere una carica, un ufficio, una missione religiosa; abbracciare un determinato stato
prete. -rifl. convertirsi da una religione a un'altra; professare una
una religione a un'altra; professare una dottrina, seguire un maestro. giamboni
in breve a farsi seguaci e martiri d'una fede già da loro aborrita. giusti
cristiano nella cristiana / città, occupa una marcita distesa / d'erba sozza nell'accesa
un parlamento, un concilio; formare una società. breve di montieri,
tempo dell'anno, a guisa d'una fiera, fare una gran ragunanza di
, a guisa d'una fiera, fare una gran ragunanza di mercatanti. sacchetti,
il fuoco. 30. porgere una prova, un indizio, una testimonianza,
. porgere una prova, un indizio, una testimonianza, una dimostrazione. fra
, un indizio, una testimonianza, una dimostrazione. fra giordano, 1-97:
per suo diletto accomodata in permanenza come una madonna sugli altari. 31.
per favorevoli circostanze); tributare a una persona accoglienze festose, cordiali atti di
gli autori delle composizioni, a cui fo una vera festa di pensare che l'anno
426: quello che io mi facevo una festa d'ammirare ma che invece mi
de amicis, i-380: e poi abbiamo una stupenda giornata; anche il tempo fa
molta utilità d'altrui pervenire. l'una è il fare le belle e le laudevoli
, il valore, l'importanza di una cosa (o le virtù, 1
, 1 meriti, il prestigio di una persona); stimare, apprezzare.
. compiere un'azione riprovevole; commettere una colpa, un delitto, un reato;
si mise a ridere, come per fare una bravata da smargiasso. era un riso
dome- nedio che, per famegli io una ora in su la mia morte,
. pulci, 5-38: fece a tutti una vecchia paura. poliziano, 157:
po'le lilì come mordono. -ordire una congiura, un inganno, un imbroglio,
34. cambiare, mutare, trasformare una cosa o una persona in un'altra
, mutare, trasformare una cosa o una persona in un'altra; servirsene per usi
qual d'un greppo, / d'una ripa, o d'un antro il zappatore
di sempre. 35. dare una forma; conferire una qualità, una
35. dare una forma; conferire una qualità, una prerogativa; far diventare
una forma; conferire una qualità, una prerogativa; far diventare, rendere (ed
più scavato. pavese, 6-247: era una povera ragazza che i suoi non capivano
altro. landolfi, 3-75: avvenne che una notte di luna io sedessi in cucina
porrebbe forse aitarme / nel benigno iudicio una tal fama. savonarola, 8-i-4: l'
morte per salute del -assumere una particolare forma grammal'umana generazione. dante
incontravano. cari occhi infantili che ardeva una febbre così crudele! montale, 2-27
con dio, e falla altressì come una cosa con dio. d. bartoli,
d'acciaio. sbarbaro, 1-37: una grande luna faceva di madreperla un gregge
, adesso. 36. prendere una certa forma; disporsi in un dato
disporsi in un dato modo; esercitare una funzione, un compito particolare. -
questa vita cominciano a gustare dio facendo una volontà con lui. giov. cavalcanti,
e v'assicura / de la città una parte e la migliore. caro, 6-995
destra del fiume non è se non una striscia di case, lunga forse dieci miglia
e grigia, che le faceva come una cuffia sporca sulla testa. savinio,
, per esempio, se si confronta una grammatica di tipo puristico, della scuola del
7-639: calibe in tutto fessi, una vecchiona, / ch'era sacerdotessa e guardiana
allora che i cipressi e il sole / una gentil pietade avean di me, /
penzolare, e allungare la mano e menarmi una nocca sul mento come a un cane
atteggiamento o un contegno particolare; darsi una posa; acquisire un'abitudine.
t'aggrizzi: / tu ha'fatt'una faccia pericolosa. lippi, 4-80: si
gli occhi rossi, e sentì in cuore una tenerezza ricreatrice. giusti, iii-179:
berni, 66-30 (v-232): fa una volpe a le volte il gat- tone
de sanctis, 7-150: manzoni vuole una letteratura; ma non fa sfoggio di
3-123: i pregiudizi sociali costituiscono talvolta una passione che fa velo anche alle persone migliori
a finire i tuoi studi e farti una posizione rispettabile. bilenchi, 345:
bilenchi, 345: avevo tentato di farmi una cultura. -con l'oggetto della persona
profitto, un utile, un guadagno, una rendita; impossessarsi di un bottino.
, 2-70: questo antonio mostrava di avere una gran sicurtà nel poter far partito di
levato il pane di bocca per farti una fortuna. levi, 1-117: in
un dato numero di punti; ottenere una data combinazione. fagiuoli, 1-2-63:
-prescrivere, somministrare un rimedio; praticare una cura terapeutica. crescenzi volgar.,
dimagrare. 41. sostenere una spesa (per conto proprio o per
diventerei dicerto un oggetto di curiosità, una bestia rara. de roberto, 485
venticinque anni, non ne aveva neppure una pallida idea. baldini, 7-7: stava
come voi stessi ». -fissare una data. bernari, 7-334: -allora
. caro, 12-iii-164: gli farò una lezione de la vostra catena, che
baiaselo. galileo, 3-1-143: in una accademia fece due ovver tre lezioni in questa
aule il bel mondo. -frequentare una scuola; eseguire i compiti scolastici,
45. compiere un tirocinio; affrontare una prova; praticare un esercizio; eseguire
: il mercatante, che vuole comperare una mercatanzìa, sì è mistieri che ne faccia
, prender per la canna, con una mano, la sua carabina, poi
dimostravano, ma gli pregavo a darmene una prova maggiore facendo l'orecchio a modo
un determinato tenore di vita; tenere una certa condotta. cronica fiorentina, xxviii-915
regolata. fagiuoli, 3-2-152: fa una vita da cani il poveraccio. manzoni
di fare li romito, neppure in una cella di cacio parmigiano; ma se
213: so che tuo marito fa una bella vita, ti dimostra un grande amore
innamorato morto di lei. ne farà una malattia, ne farà! moravia, i-241
. leggere e scrivere, e fare una ragione, che se un mercatante fosse.
pallida dalla rabbia. -equivalere a una determinata quantità; produrla come risultato di
determinata quantità; produrla come risultato di una operazione aritmetica; raggiungere una determinata misura
risultato di una operazione aritmetica; raggiungere una determinata misura. dante, conv.
ore. balducci pegolotti, i-80: cantara una di fa- magosta fae in gostantinopoli libbre
contenere (con riferimento agli abitanti di una città, alle suddivisioni di un territorio
); fissare, stabilire, determinare una tariffa. b. davanzali, ii-430
i-418: siano potate sempre le viti da una mano, e questa non sia mai
gramatica è virtù e figura, così una magnanima sprezatura fa efficacia e viveza.
di intravedere qualcosa dei lineamenti d'una società che si va formando dietro a uno
scritto, ecc.); disporre una sospensione, una proroga, un rinvio
ecc.); disporre una sospensione, una proroga, un rinvio, un ritardo
con valore causativo in rapporto sintattico con una prop. finale o consecutiva esplicita:
determinato intento; convincere qualcuno a compiere una data azione; indurlo a comportarsi in
priego che voi facciate che io abbia una di quelle papere. lorenzo de'medici,
, cinte dal fiume di volturno da una delle parti: ma la carestia del frumento
/ faccia pur sì, ched egli abbia una druda, / la qual sia d'
valore causativo, in rapporto sintattico con una proposizione finale o consecutiva implicita: cercare
giero / e veder fe'ai compagni una bandiera / che facea l'aura tremolare
ariosto, 43-183: nel sepolcro fe'fare una cella, / e vi si chiuse
davanzali, ii-145: quando l'una parte fuggiva, i nascosti per le case
s'assise, e seder femmi in una riva / la qual ombrava un bel lauro
., 40-32: vorrei, che una roba, ed un cavallo / guadagnar mi
primo che per l'ineffabile dolcezza d'una voce naturale e pel gusto squisitissimo del
fiumicello chiamato lete, il quale esce d'una dura pietra che col suo corso faccendo
fa mentire. ariosto, 34-50: una dolce aura... / facea sì
. campanella, i-43: la luce è una, semplice e sincera / nel sole
scudo, in campo de finissimo azuro una mano che salava uno capo d'aglio in
colui o colei che fassi a studiare una lingua col vero metodo grammaticale. manzoni
vita d'oggi dà l'immagine d'una estrema facilità di rapporti e di esperienze.
: guardai la finestra, se desse su una terrazza. niente da fare. pavese
e avventurarsi a tren- t'anni, una donna, di là dal mare dietro ad
donna, di là dal mare dietro ad una favola d'amore? pavese, 1-25
167): farete di far porre una statua di cera della sua grandezza a laude
vale un'oncia di salute, che non una libbra di greco o du'mila
le spalle senza guardarla. -in una proposizione relativa collegata all'infinito sostantivato di
rifl. andare, venire; muoversi verso una data direzione; disporsi, collocarsi in
data direzione; disporsi, collocarsi in una determinata posizione (ed è ordinariamente seguito
semicircolo, / qual se si fosse a una recita, e sento / incominciar ciascheduno
avvicinarsi, rivolgere il discorso (a una persona). petrarca, i-2-13:
del fatto. foscolo, iv-329: entrò una ragazza scalza, assiderata, e fattasi
accadere (un fatto); avverarsi (una circostanza); manifestarsi (un fenomeno
infierire, imperversare (un malanno, una calamità). giamboni, 4-404:
nella fede. pascoli, 171: or una fata l'ode. ecco, sia
fatto! / la gran reggia doventa una gran macchia / a colonne di pino
viaggi in terra santa, 280: hanno una ragione di fichi, che si chiamano
altri uccelli non fanno quasi più d'una volta. olina, 17: non facendo
neri, 1-7: il tarso adunque è una specie di marmo duro e bianchissimo,
festa? -con mille suppliche, ne ebbe una volta- rella, dicendogli io, doman
è qualche villetta da affittare... una casetta che faccia per me..
, riuscire efficace (un farmaco, una cura, un veleno, ecc.)
; servire per un dato scopo (una cosa, uno strumento). francesco
piovere tutto il giorno piuttosto che stare una mezza giornata carponi in mezzo al fango
leopardi, 1-73: pare oggi a molti una gran maraviglia / ch'una frittata già
a molti una gran maraviglia / ch'una frittata già d'un uovo solo / facesse
d'un uovo solo / facesse a una grossa e gran famiglia. saccenti, 1-2-254
saccenti, 1-2-254: dopo aver mangiato una pappoccia / e uno stufato che farebbe
la peggio. 58. trasformarsi da una forma o sostanza in un'altra;
abbi la carità, son fatto come una campana che suona. ariosto, 38-34:
impegno; dimostrarsi o considerarsi idoneo a una mansione, adatto a un fine; sottoporsi
sopraggiungere (un'ora del giorno, una stagione dell'anno, ecc.).
. pavese, 1-35: arriviamo sotto una tettoia dove faceva già notte, e
a fare dì), uscirono, d'una casa dirimpetto, loro addosso molto berrovieri
sole si va ad appiattar dietro a una rupe posta in fondo al mar d'occidente
miglia sott'acqua. -compiersi (una fase lunare). bcncivenni [crusca
bembo, ii-35: poco fa, ruppe una gamba al dipensier mio, che è
maretta, poi mare grosso, poi una tempesta. -ardere, scottare,
dimenticato. -causare (o provare) una sensazione di pena o fastidio, come
61. in costrutto sintattico con una prep. - fare o farla da
aveva sì un sentore d'avviarmi ad una solenne gabbata; ma credetti di farla
che faceva da boa. -sostenere una parte (in una rappresentazione teatrale)
. -sostenere una parte (in una rappresentazione teatrale). c.
far da principessa / con quella voce d'una canna fessa! -cominciare un'azione
diavolo... si fece da una brigata di giovani che cavalcavano insieme.
, vidde la mia forteza: / pareame una mattezza de volerne parlare, / ca
/ un dito, un detto, una palpebra sola. buonarroti il giovane, 9-692
. boccaccio, iv-175: danne fu una bellissima giovinetta, figliuola di peneo, della
era un pranzetto alla buona, in una casa modesta, che non aveva a che
colbert profondeva pensioni a uomini di lettere, una pensione di duecento doble l'anno,
delle grazie, fate che non succeda una disgrazia! -fai fai: a
fai fai mi riuscì di farlo entrare in una stanza di cui avevo prima chiuso le
» esclama... « dagli una sedia ». ma muso-di-fumo ci ferma,
del cammino / di due salotti e d'una galleria, / provvidero gli amanti alla
. cassola, 1-15: fecero alt dopo una cinquantina di passi. nora depose il
la prima macchina tedesca che passa, una scarica, e via. -gli faresti assai
bene a finire i tuoi studi e farti una posizione rispettabile. -fare bene o del
che per grazia speciale mi fosse conceduta una caraffa d'acqua diacciata, e che
riscuotere un credito; trasferire a terzi una partita di dare o di avere.
: non ho avuto chi mi desse una mano; ho dovuto far da marta e
ugolino fece d'arme e menò cortesia per una sua donna. g.
fatto fuori l'autista del camion di una banca e poi sarebbe fuggito con un
montagna sarà meglio restarci. -fare fuori una ragazza: deflorarla. quarantotti gambini,
: tre di loro furono fulminati da una scarica di fucilate: il quarto, ferito
vivere disordinatamente; comportarsi disonestamente. -di una donna: esercitare la prostituzione.
ti serbiam de le sassate / tue d'una volta: oh, non facean già
in me un turbamento, e insieme una gioia, e insieme il proponimento di
): recandoti le molte parole in una, io son del tutto...
per dire, / ma oggi sono una celebrità. beltramelli, ii-176: -si
9-128: faceva presto a stancarsi, come una pianta che non riesce ad attecchire bene
/ le tue co- sette, a una a una. panzini, iv-605: in
tue co- sette, a una a una. panzini, iv-605: in milano 4
che, per l'ineffabile dolcezza d'una voce naturale e pel gusto squisitissimo del suo
uno sforzo (e può anche avere una connotazione di biasimo). andrea da
». -compiere un viaggio, percorrere una strada. s. degli arienti,
, leggere il manifesto e poi darsi una fregatina alle mani, come per dire:
la fa'... ho avuto una lezione una volta e da allora tengo gli
... ho avuto una lezione una volta e da allora tengo gli occhi
della nostra città. pavese, 5-126: una sera gliela fecero brutta. appostarono il
corta * è segnatamente di chi espone una cosa, e non la vuole allungare,
zeno, xxx-6-174: ancora in me successe una tal cosa / col primo mio marito
: considerare riuscita un'impresa, chiusa una discussione. grazzini, 4-338: -tu
, 9-103: era quindi arrivato a una gelidità, a un'aridità, a una
una gelidità, a un'aridità, a una solitudine talmente desolante da trascorrere delle notti
da un impiccio; sottrarsi alle conseguenze d'una colpa o di un errore.
con me. nieri, 318: fu una burla proprio da vero artista che biroldo
-farla o farsela male: trovarsi in una difficile situazione, soffrire un grave disagio
, i-22: ma poi m'è diventata una civetta, / e me n'ha
fermai. -non fare altro che una certa cosa: compiere solamente, esclusivamente
, per lo più, per rassicurare una persona e, in genere, un
gli pareva essere tutto ignudo, con una fascia davanti agli occhi, e non
io faccia, non riesco a trovare una definizione migliore di questa.
9-74: il fare della compagna era una cosa intesa e necessaria, come l'
per il fare d'un pozzo o di una cisterna o fogna,...
/ al mio ritorno in villa, una mia loggia / dipinger mi si gira per
come generalmente si è agli sgóccioli di una doménica, il giorno del far niente
pietro perugino. milizia, iii-112: una stampa ha da esprimere il disegno,
passaggio da un'ora all'altra, da una stagione all'altra. m.
differenza che passa dal concepire o progettare una cosa, all'eseguirla?...
altro è fare. -il dire è una cosa, il fare un'altra '.
buti, 1-624: faree; questa è una spezie [di serpenti] che va
= voce dotta, derivata da una lettura inesatta del lat. paréàs,
dietro la spalla destra per mezzo di una correggia); turcasso. bibbia
, 4-213: da gli omeri le pende una faretra, / dal fianco un arco
muratori, 5-ii-96: prese pure per una vera e non immaginaria faretra di strali
pur nella faretra / di diana cadde una perfetta pera, / così perfetta che
diritto, magro, si apriva sopra una bocca disegnata a faretra, precisa.
dei leoni. -con riferimento a una divinità che abbia come attributo l'arco
e il labbro inferiore è talvolta provvisto di una papilla da cui esce la seta,
mai, o ben di rado, d'una sola si contentano; e nondimeno tutto
del rovo, sbattenti disperatamente le ali in una pioggia di bianco pulviscolo. montale,
o irresistibile tendenza, ardente aspirazione a una mèta luminosa. rustico, vi-1-160 (
(26-12): sed io fosse stato una farfalla, / maraviglia sarìa, sì
destriere / sì di legier che pare una farfalla. leonardo, 2-59: or
da un dottor barbagianni, che essendo una farfalla a far nozze con un suo amante
337: vola la donna come una farfalla: / finge l'uom non
gaia come un usignolo, spensierata come una farfalla, aveva messa tutta la testa,
posò su di me, gentilmente, con una leggerezza di farfalla. levi, 2-221
la bambina, sottile e leggera come una farfalla o una nuvola, con grandi,
sottile e leggera come una farfalla o una nuvola, con grandi, azzurri occhi
grandi, azzurri occhi estatici, e una palla in mano, diceva al babbo
. figur. ciò che si sviluppa da una realtà informe, rivelando che in questa
trascendente (o, più semplicemente, una tendenza a evolversi, a trasformarsi)
un premio postumo / sperando, mi stimassi una crisalide / d'angelica farfalla! a
erano per far questo giuoco, dall'una banda selvaggi uomini e rusticani; e dall'
seguiva per capitano la pazia dietro ad una bandiera di mille confusi colori, che
confusi colori, che aveva per asta una canna, e per ferro in su
e per ferro in su la cima una girante farfalla. guiducci, ii-607: essendo
un boccaporto, spuntava un cappellino, una faccetta grassa e un po'spaurita,
faccetta grassa e un po'spaurita, una gran cravatta a farfalla, un vestitone a
trottola, / o farsi lieto d'una bella frottola. muratori, 8-ii-210: né
nella forma, con l'aspetto di una farfalla che abbia le ali aperte.
. giovio, 1-6: spesso portava una gran veste di raso di color celeste
oro. dossi, 32: una donnuccia vestita di una lanetta, sorella,
dossi, 32: una donnuccia vestita di una lanetta, sorella, credo, alle
di stucco..., seguendo una capra dietro un'alta rupe, nel
treno; e non lo speravo così! una gittata, un faro, dei barconi
farfalle. -girare intorno a una persona o a un oggetto come la
scarpe). -non stimare uno una farfalla: attribuirgli poca importanza, non
pulci, 6-38: morgante non lo stima una farfalla / ed appiccogli una nespola acerba
lo stima una farfalla / ed appiccogli una nespola acerba, / tanto che tutto pel
, / c'han più vento ch'una palla, / pien d'inchini e di
quali il giorno quattordici di luglio uscì una farfallina. lemene, 472: e che
de'tuoi. verga, 1-215: ieri una farfalletta tutta bianca venne svolazzando a posarsi
. franco, 1-73: vorrei vederti una camicia in petto / a gala, corta
farfallone? -cambiale, polizzino recante una citazione in giudizio. tommaseo [
la cambiale. -in questo mese ci ho una farfallina che mi scade. -e anche
farfalline come voi? un pizzicotto, una spremutina; e sarebbero anche sprecati!
, atteggiato in modo da assomigliare a una farfalla. banti, 10-17: e
che non isfarfalierà, o da cui verrà una farfalluzza fradicia e stenta. praga,
.. che sua cognata non sia una bella donna; posso anche giurare poche
quando questo farfallone svolazzava; così chiamatolo una volta da parte lo riprese dicendogli:
aonie; tanti ne raccolsi che n'empiei una gabbia. settembrini [luciano],
ottica del battito delle ali. per una congettura etimologica alquanto macchinosa, cfr.
agg. che si muove come una farfalla; svolaz zante.
a maloja, jeanne studiandosi di essere una compagna gradevole,... carlino cercando
. fremente, svolazzante come le ali di una farfalla. pea, 1-250:
. bot. papiglionaceo (un fiore, una corolla). o. targioni tozzetti
farfalline le quali... rassomigliano una farfalla. = deriv. da farfalla
: da parte mia, m'abbandonavo a una èstasi tale che sono sicuro di avere
242: sempronio è un farfanicchio, una zucca vuota, un cedriuolo semen- zito
zito, un paio di calzoni agganciato ad una giubba, ed imbottito di sciocchezze.
(più spesso) coperte inferiormente da una densa peluria cotonosa, fiori gialli.
un'ora di notte, entrato in una terra, furfantava 'amore dei ',
il finanziere accostarsi per chiedere, farfugliando una sua rapida parlata meridionale, che il
rosa dell'orecchia i... i una divina farfugliata. = deriv. da
lxvi-1-152: per farne dece menestre abi una libra de amandole ben monde e ben
il quale veniva empiendolo collo staio d'una bianchissima farina di frumento. verga,
di erba lupa. govoni, 2-69: una vuota conchiglia di farina d'ossi /
., 147 (202): hae una grande maraviglia: ch'egli hanno farina
, 1-160: 'farina', pittura di una bianchezza non naturale; -'farinoso '
rivelassero ancora, sotto la farina, l'una le tracce dello sdegno e l'altra
tìmido per aprirsi nuovamente fra i mille una via, troppo metòdico per potèrvisi, riuscendo
farina, / tanto si scalda l'una e l'altra mola: / e tal
sere assediata di farina. -essere una cosa farina di uno, o farina del
gran parte / si dimostra peggior d'una formica: / ma in crusca si
e la lingua la teneva affilata come una lancetta. -non far farina,
vantaggi. bracciolini, 1-1-40: tutta una mattina / meno e rimeno, e
è contenta. -dunque c'è una lei. -c'è e non c'è
nobile, si sentivano piovere in testa una farinetta leggera leggera, come se il soffitto
inviluppa il germe, e ch'è una parte organizzata di ciascun grano, consiste
organizzata di ciascun grano, consiste in una infinità di piccoli corpi bianchi e trasparenti,
masticarsi, e che lasciano in bocca una pasta bianca e morbida. lastri,
farinacea. 4. comminuto (una frattura). barsanti [in a
lo direi mai) / 'n una bugnola d'un farinaiolo. beccaria, ii-141
tutto questo tempo ogni dì si faceva fare una scodeletta di farinata liquida con alquante
cibare sua eccellenza mattina e sera con una minestra di brodo di vitella in forma di
in forma di pangrattato, o di una pappa bollita, o di una farinata di
o di una pappa bollita, o di una farinata di riso, o di gentili
? chi ci mette? dassi per una fetta di farinata, per una scodella di
dassi per una fetta di farinata, per una scodella di fide- lini, con tutti
tommaseo [s. v.]: una farinatina per minestra. banti, 9-96
nuora la osservava e s'accorse che preparava una farinatèlla di grano, l'alimento dei
delio, / facea tra gli altri una crudel mina; / una zazzera
tra gli altri una crudel mina; / una zazzera avea da farinello, /
., 33 (579): era una marmaglia d'or tiche,
proprio della fonetica, in particolare di una classe di fenomeni che si articolano nella
pozzetti, 2-208: si può considerare per una varietà dell'asfissia degli strangolati, quella
con la vanagloriosa precisione dei tisici. -è una tosse d'abitudine. viene dalla faringe
ogni caso si fa uso di una sorgente luminosa e di uno speciale
. questo stru mento è una lancetta nascosta entro un cannello o guaina
un grido. montale, 3-270: quando una nuova spruz- zaglia di neve lo infagotta
674: è la ponfolige... una su- stanza farinosa aggomicciolata come una lana
. una su- stanza farinosa aggomicciolata come una lana, la quale toccandosi subito si
3-114: la polvere delle strade: una polvere farinosa che rende il sole bianco
moravia, ix-48: dal piazzale partiva una strada diritta, proprio di campagna,
occhi castano chiari e la bocca d'una carnosità delicatissima, è rialzato dalla negra
il digiuno] eseguita farisaicamente, produce una dissonanza, nella quale il mondo trova
d'italia: « c'è da una parte un famoso sepolcro farisaico, imbiancato
ebraismo, il quale si chiude in una legislatura statuale sino a riuscire alle formalistiche
se all'incontro si fa della religione una farraggine di pratiche sequestrate affatto dai
11 fariseo malato, / ma tuttavia dì una parola / e l'anima mia sarà
. parschi, con cui si designava una setta al tempo di cristo, alla quale
non si potè contenere che non facesse una vigorosa invettiva contra 1 medici farmacari.