. buti, 1-517: nella seconda nomina una femina che fu edificatrice della patria di
, non avendo potuto o saputo fare una bella casa, la van poi dipingendo di
arte] alza, per esempio, una parete, l'architettura sa per qual fine
applicare i pensieri e le diligenze ad una edificatoria e santa riformazione. b.
c'era fra di loro la solidarietà d'una profonda comunione d'interesse e di passione
di montalpruno per provedere alla edificazione d'una bastia, per riparo della guerra avea mossa
gemelli careri, 1-ii-293: potria rassomigliarsi a una fortezza: perché, quantunque non abbia
commedia. machiavelli, 5: sempre una mutazione lascia lo addentellato per la edificazione
-edificio scolastico: in cui ha sede una scuola. -edifìcio ferroviario: stazione ferroviaria
mezzo al verde un solo grande edificio: una scuola agraria. 2.
le cose in ordine consisteva nel disporre l'una sull'altra in forme architettoniche, e
.. si lieva sopra un altissimo colonnato una loggia, veramente reale, sì per
che vi era e puntellato in modo d'una stiaccia; e volevo farlo iscoccare sopra
uno edificio da improntar le bolle, con una vite molto bella. cantini, 1-1-308
aver costruito su basi incrollabili non era che una bolla di sapone che si dileguò in
d'annunzio, iv-2-430: « se una violenza cieca e impreveduta delle forze esteriori
, 994: a noi l'edificio di una celebrità presentasi tutto intiero, e non
gli edili del popolo la condannarono ad una multa di venticinquemila assi. -per estens
carin sbarbato. monti, i-132: una bella nuova. l'abate golt,
a filo le contrade in grazia d'una euritmia melensa che mette nella linea retta ogni
gadda, 7-22: dallo spettacolo d'una edilità pacchiana, curùle o plebea,
: l'insieme delle caratteristiche architettoniche di una città o di una regione.
caratteristiche architettoniche di una città o di una regione. rovani, i-417:
, e anche le caratteristiche architettoniche di una città o di una regione.
caratteristiche architettoniche di una città o di una regione. buonarroti il giovane,
a cui fu trabocchetto / la scala d'una stalla / troppo occupante il passo della
crispi. albertazzi, 165: assumendo una grossa impresa edilizia a roma, aveva
figlia, e... viveva con una ganza. bocchelli, 3-64: meditò
reimpiegarli nell'industria edilizia divenuta per lui una ragione di vita. g. bassani,
: sarebbe desiderabile che ogni municipio ordinasse una commissione edilizia che sorvegliasse le nuove fabbriche,
nuovi testi fiorentini, 866: una volta almeno ogna edima... uno
latini securidaca e i profumieri pelecino, è una pianta folta, le cui frondi sono
noto (un testo antico, una notizia). buti, 3-871
. ammesso tra gli autori di cui una casa editrice pubblica gli scritti. beltramelli
alla sede della società le bozze di una cronaca secentesca che un giovane socio pubblicava
compenso, calcolato ordinariamente in base a una percentuale sull'incasso). bianconi,
de'libri. de sanctis, 7-230: una grande idea traversò allora l'immaginazione giovanile
: gli giunse la proposta lautissima d'una casa editrice romana che lo impegnava per
casa editrice romana che lo impegnava per una collaborazione assidua ed esclusiva. -fare
, né spezzata l'ala nemmeno a una mosca, pur essendo vissuto solitario come
fior di selva, posto da dio su una spiaggia di pescatori, -si ebbe la
-farsi editore di un'opera o di una pubblicazione periodica: assumerne la pubblicazione e
. 3. direttore (di una pubblicazione periodica). pecchio, conc
cassola, 2-300: non aveva più ricevuto una commissione. c'era la crisi,
, pur nella sua varietà, mostra una costante fisionomia. e. cecchi,
imprese editoriali sono... adatte a una città in cui permane una tenace tradizione
adatte a una città in cui permane una tenace tradizione libraria. 2.
sotto quella di materiale circolante, divenne una condizione dell'arte editoria, dal momento
conforme a un editto; che procede da una pubblica autorità, ufficiale.
ed a brindisi la bassa moneta, d'una trista lega di molto rame con pochissimi
quelle. filangieri, xviii- 5-670: una trista esperienza ci ha fatto pur troppo vedere
tutti i governi del mondo si unissero in una lega e proibissero affatto la stampa per
a casa mia, il prete vide una bibbia, sul mio tavolino da notte,
per le scuole e la gioventù studiosa una edizione atrocemente purgata del- 1'* orlando
quella i cui esemplari sono contrassegnati da una numerazione progressiva che ne garantisce l'autenticità
-edizione economica o popolare: destinata a una grande diffusione (grazie al basso prezzo
, se appena sappiano sillabare, cercano una vecchia epopea romanzesca del medioevo, scritta
a consumazione, come un disco inciso una volta per sempre. piovene, 5-530:
nuova forma o aspetto che assume in una particolare circostanza un racconto proverbiale, un
di uso comune, un precetto, una consuetudine, ecc. (ma ha
scrittori, far la seconda edizione di una stessa opera in emenda della prima:
generale, un frate che vuol essere una seconda edizione d'ugo bassi. de marchi
, io e antonio delfini, per gustare una nuova edizione del * goulasch 'da
eravamo convitati dal raffinato edonista per conoscere una nuova etera apparsa da poco a roma.
oltre le cognizioni tecnologiche, vi ha una terza cosa, ch'è il principio
il senso della conquista sociale se non ha una famiglia da recare in porto..
'. così suole da'geometri nominarsi una superficie semplicemente piana, considerata in un
del cranio. ippocrate chiama 4 hedre 'una specie di frattura dell'osso, fatta
. educabilità, sf. disposizione di una persona a essere educata.
superiora e di due suore, seguite da una rappresentanza di ragazze e ragazzi dell'educandato
distretto. -disus. periodo che una fanciulla trascorre in collegio per completare la
questo mondo, avrebbe ancora potuto tentare una nuova impresa: fondare un collegio-convitto, un
scelti, e... d'altronde una troppo gelosa attenzione può essere nociva agli
in mano della superiora... una specie di professione,... col
educare giurasti e disegna ti una ghirlanda / sul muro, di viole
èduchi). formare intellettualmente e moralmente una persona (o un gruppo di persone
verità, sono riuscite due maraviglie, una bravissima nelle scienze e l'altra eccellente
ai due maschietti sarebbe andata pur bene una sorellina... e avrebbe giovato
morale (a es. l'esercizio di una data virtù) sia nell'ambito intellettuale
di un'arte, l'esercizio di una professione, lo studio di una scienza
di una professione, lo studio di una scienza). fra giordano [crusca
a quel tempo i giovani possedevano comunemente una cultura classica fattasi rara di poi; e
venivano educati a onorare l'imitazione come una pratica virtuosa e lodevole. panzini,
-formare tecnicamente, in vista di una determinata attività (e può essere accompagnato
predicativo). lanzi, i-22: una pecorella, che al naturale [giotto]
naturale [giotto] avea delineata sopra una lastra, fece arrestare cimabue, che
nostro popolo, quando alla morta lettera d'una « istruzione » rarissima ed essenzialmente corrotta
e fama. mazzini, i-iio: create una 0 più monarchie costituzionali: avrete sancita
figur. ordinare, regolare, ridurre a una condizione predeterminata, preparare, predisporre.
arti nel pontificato, fra quali erano una erudizione singolare nelle buone littere di umanità
finemente educato. piovene, 5-280: una campagna rossa [quella toscana] fortemente
, ognuno de'quali fosse nativo in una di quelle diverse provincie, potrebbero conversare
; maturo. cesarotti, i-425: una libertà sovrana e plenaria, scagliata ad
scagliata ad un tratto in mezzo ad una popolazione non anco educata per essa,
, garbato, cortese, compito (una persona). -lo stesso valore ha
so che di duro e di scheggiato, una cert'aria rozza che fa meraviglia in
per interrompersi a metà della scala con una breve tosse educata. 5.
proveniente dall'esterno (un impulso, una forza); che si sovrappone dall'
aumentare sempre più: sembrava provenisse da una fonte più lontana che quella delle musiche.
, nelle materie dove anche non esiste una estranea spinta d'interesse a decidere piuttosto
spinta d'interesse a decidere piuttosto in una guisa che in un'altra, è soggetto
prima che avessi saputo risolvermi a formulare una domanda, la mia mano agitata e convulsa
agitata e convulsa, mossa come da una forza estranea alla mia volontà, scrisse
è... connaturale all'esperimento di una sensazione: l'interesse alla menzogna è
avevano osservata su tutti i volti, una esaltazione, una risolutezza che aveva abbattuta
su tutti i volti, una esaltazione, una risolutezza che aveva abbattuta la loro che
, iii-945: l'anima tua aveva superato una incommensurata distanza; si era estraniata ed
9-192: tradizione, coltura, erano allora una realtà continuativa e collettiva, da cui
tutta la gran fatica dei santoni d'una volta era d'estraniarsi dalle cose di
vi sia il pericolo, pur in una società senza classi, di vedere la
cose: per es., concepire una filosofia affatto diversa ed estraniata da quelle
di pane e fissava estatico la tovaglia come una pianura sterminata. stuparich, 5-503:
considerate le caratteristiche abituali e consuete di una persona o di una situazione.
e consuete di una persona o di una situazione. francesco da barberino,
trovano due sorti di ragione: l'una chiameremo ordenaria e l'altra estraorde- naria
medesimo. goldoni, iv-138: una estraordinaria affluenza di popolo forestiere.
spicca per intensità o per eccellenza (una virtù, un vizio, una dote fisica
(una virtù, un vizio, una dote fisica o morale, un'impresa
verga, ii-205: aldini provava adesso una certa sorpresa dinanzi a quella donna che
legge come temporaneo per eccezionali contingenze (una magistratura politica, generalmente dotata di pieni
guerra veniva, non potendo supplire all'una e altra cura, creava i dieci
salario, per lavori o servizi straordinari (una retribuzione, ecc.).
qualche lavoro estraordinario sentonsi sonare in tasca una lira di più. -lettura estraordinaria
serenissimo granduca per ottener la grazia di una lettura di medicina estraordinaria nello studio di
estraendo dalla tasca destra posteriore dei calzoni una rivoltella a tamburo. « guardate che sparo
assicurati che la cassa è arida quanto una selce, dopo specialmente che berthier ne
che berthier ne ha estratti tutti in una volta duecentomila franchi. carducci, ii-5-251
. tirare fuori; cavare, levar fuori una cosa (prevalentemente con forza, con
violenza); espellere; far uscire una persona da un luogo; escludere,
nella tasca della zimarra, ne estrae una tabacchiera e fiuta tabacco. silone
, si trasformano in tinture sgretolandoli in una polvere simile alla cipria. 3
alla cipria. 3. produrre una merce attraverso la trasformazione di una o
produrre una merce attraverso la trasformazione di una o più altre merci, mediante particolari
tumore duro piantato nel collo pare certamente una specie di scrofa, cioè una meliceride
certamente una specie di scrofa, cioè una meliceride, ovvero ateromata, che appresso i
: il male... consiste in una frequente necessità di orinare sopraggiunta a una
una frequente necessità di orinare sopraggiunta a una dama... dopo una violenta
sopraggiunta a una dama... dopo una violenta e massima distrazione della vagina e
dello stato '. -prelevare (una somma, una quantità di beni)
. -prelevare (una somma, una quantità di beni). parata
i beni del clero dello stato veneziano con una universale gravezza, che niuno prelato di
i giovani, bisogna estrarre dalle liste una ventina d'uomini disposti sopra un cenno
, un buffet, si doveva estrarre una tombola, e si ballava, dentro la
pontefice in particolare, era d'instituire una religione di cento a guisa d'una
una religione di cento a guisa d'una cavalleria, de'quali voleva esser capo e
bellezza compita dell'uomo i greci estrassero una bellezza più compita, l'eroica, e
io fortemente per estrarre dalla mia donna una qualche più luce nell'orrido enimma dei
desumere, arguire da certi segni (una cognizione, una notizia); dedurre da
da certi segni (una cognizione, una notizia); dedurre da determinate premesse
); dedurre da determinate premesse (una conclusione); ottenere (una risposta
(una conclusione); ottenere (una risposta, una confidenza, un'informazione)
); ottenere (una risposta, una confidenza, un'informazione); carpire
proprietà della grazia, si potrebbe estrame una di finizione: e forse andrebbe ad avvicinarsele
non a raggiungerla, a chi la dicesse una furtività di eleganza e di affetto.
di verità, piuttosto che di riferire una vera tradizione. pirandello, 5-323: vogliono
marito di liliana andavano estraendo, in una specie di tormentoso recupero, dal di
le industrie estrattive, ma è eziandio una delle principali basi dell'umana produttività e
dissolvente, emolliente (un'erba, una medicina). crescenzi volgar.,
di faraone. dossi, 812: borbottàtavi una giaculatoria alle dee mùtuna, cuba e
* tau 'egizio di ferro, una scintilla sul combustibile. vittorini, 1-72
1-72: verdognoli, come estratti da una melma marina, sorridenti d'un osceno
. d. battoli, 3-26: una gocciolina di tintura estratta, come sanno
'quel giuoco il cui elemento consiste in una serie di novanta numeri, cinque dei
li vedi in piazza, che è una piazza immensa fatta apposta per fermarcisi a
, 342: vorrei che mi mandaste una copia di tutte le facultà, esenzioni e
: negò poter essere scrittura del trecento una vita di cicerone estratta nulladimeno che dal co-
di saturno '. gramsci, 17: una minestrina al giorno, secondo i
giorno, secondo i tuoi consigli, sarebbe una buona cosa, ma poiché non si
. d. bartoli, 30-514: una reina d'egitto, che tutta e
, dalle quali spremute non potrebbe cavarsi una stilla di senno, perché tutto l'
dotta; / e fra gli estratti d'una mente vana / in fumo se ne
2. brano di un libro, di una narrazione; passo di un autore.
, no: mi risolvetti a scriverli una polizza, con mandarli la lettera per
un foglio di carta si scrive, da una parte l'estratto d'ogni lettera e
preparo a fare uno spoglio ordinato in una seconda lettura dell'epistolario, dividendo gli
la parte di un regolamento, disciplinante una determinata materia e riprodotto separatamente ad uso
compilato per un solo cliente, per una sola partita o solo per un certo periodo
. ciascuno degli scritti che, inseriti in una rivista o in un'opera più complessa
ricevuto le due lettere ultime: in una l'estrattino sul socrate, nell'altra il
agg. che non è compreso in una raccolta ufficiale o in una raccolta che
è compreso in una raccolta ufficiale o in una raccolta che, comunque, ha assunto
fine del codice di teodosio, si legge una costituzione... di valentiniano,
35: ben sai che qualche volta fare una estra vaganza è lecito,
perché non è verisimile che in una cosa di tanto momento si faccia
parmi a riordinare e illustrare una grande raccolta di canzoni a ballo
iii-181: questo dolore forse proviene da una notabile estravasione che si è formata nel
ìii-181: questo dolore forse proviene da una notabile estravasione che si è formata nel cranio
cui da un luogo si cava fuori una cosa o si fa uscire una persona
fuori una cosa o si fa uscire una persona. galileo, 4-2-19: la
meccanico o chimico, con cui da una sostanza si ricavano uno o più degli
di questo siero dovrebbe essere più d'una libbra per volta, e dovrebbe essere
4. medie. estirpazione di una formazione patologica delporganismo; ablazione di un
che m'ha messo per 405 giorni in una condizione intollerabile, comincio a star benino
(e può riferirsi ai numeri di una lotteria, a scelte affidate al caso,
v-401: dipinse in s. francesco una estrazione di doti, con molto concorso
ed a sua sorella, due biglietti d'una lotteria che sarebbe stata sorteggiata oggi,
, iii-352: se un cavaliere sposa una figlia di bassa estrazione, ma di
almeno a giudicare dalla madre che capitò una volta alla villa e per poco non la
e per poco non la scambiai per una di quelle contadine che vanno in giro con
annullano tutte le derivate parziali prime di una funzione. = deriv. da
, vii-23: seder comodamente certo è una cosa buona. / mi piace estremamente
fra me a minutamente osservarmi come affetto da una particolare sorta di morbo dal quale il
un massimo o un minimo) per una data funzione (e si dirà estremante
segni d'un estremato cordoglio, come in una non interrotta cura di rappacificare il di
2. matem. con riferimento a una funzione che sia in correlazione con un
già bollato lenin quarant'anni fa, come una malattia infantile. 2.
che quella risoluzione e quel proclama fossero una vittoria dei tre partiti estremisti (comunisti
parecchio alla tesi enunciata. ed è una tesi estremista: vuol proclamare addirittura che
case anche all'altra estremità, perciò una specie di piazza selciata a ciottoli,
tiene la opposta estremità della opinion letteraria una seconda fazione, che s'intitola da
; territorio posto agli estremi confini di una regione o di uno stato. -anche
rotonda, e che eglino abitano in una delle sue estremità. -spazio smisurato
2. il punto dove termina una linea; la parte estrema di un
canto l'estremità della quale pongo in taglio una riga sottile alquanto, lunga come la
panno e da seta sono fatte in una forma assai equivoca in isvan- taggio del
la estremità di queste braccia finiscono in una specie di cono più sottile del restante
. percoto, 77: armata d'una canna, alla cui estremità faceva rete candido
esitasse a scendere con la falciuola scintillante in una mano e nell'altra il tralcio di
da tornitore, dalla cui estremità pendeva una corda. -la linea che circoscrive una
una corda. -la linea che circoscrive una superficie; circonferenza, perimetro, lato
cora molle si può con una punta delineare il contorno delle figure,
il quale dispiegando al vento, tenne da una estremità colla destra sollevata sopra il capo
lui, dunque di alta statura per una donna, media per un uomo, le
, ecc. redi, 16-vii-127: una estremità [del verme]...
viene nelle estremità delli pori, come una rugiada sottile, e domandasi da questi medici
venire in sorte che, al mutar d'una tavola o nello acconciare di uno scacco
baal, e di là gli mostrò una estremità del popolo. -la parte
.); il massimo grado di una virtù o di un vizio; eccesso,
.. benché, avendo da peccare nell'una delle due estremità, men male è
vita, non ritorni a firenze, è una saggia pietà. manzoni, pr.
xvii-156: io t'avea mezzo scritta una lunga lettera; ma la mia infermità
. cattaneo, ii-2-451: se dall'una parte la popolazione tuttavia si moltiplica,
conclusione, e in quella unire l'una estremità con l'altra, non si
non usassimo un mezzo che con l'una e con l'altra estremità avesse qualche convenienza
punti estremi del piano di galleggiamento di una nave. cadetti, 81: di
aviene che la vela sta sempre da una banda e il contrapeso dall'altra, e
. arald. la parte con cui termina una figura (e, con riferimento agli
, s'avean ciascuno da sé lavorata una cotal piccola tavoletta di legno odoroso.
f. giambullari, 3: per fondare una terra nuova negli estremi liti della europa
e gemo. papini, 6-266: è una donna, ahimè, sugli estremi confini
. sannazaro, 10-157: riceverò in una patera il caldo sangue, e quello con
gli estremi labbri gustato verserò tutto in una fossa fatta dinanzi all'altare. ariosto
2. molto distante (un luogo, una regione); lontanissimo, remotissimo.
california estrema. carducci, 353: una caligin bianca / empie l'aer dormente,
linee estreme. 4. ultimo di una serie; che tiene pultimo posto,
, 2-312: si attaccò noi in una sortita, per pizzicare l'estrema retroguardia
che la guerra era dura, ma era una cosa tutta nostra, fatta di fede
massimo volgar., i-202: sopra d'una lancia armato stette dinanzi a le porti
si manifestasse in firenze... una poesia che io chiamerei borghese. d'
la fibra di lui da lasciarlo preda di una fra quelle malattie che sempre ci vegliano
il compianto: unanime / s'innalza una preghiera: / calata in su la gelida
calata in su la gelida / fronte, una man leggiera / sulla pupilla cenila /
le sue estreme forze, volendo anche una volta dare esempio di rassegnazione e di obbedienza
del popolo e gli estremi barlumi di una civiltà che fu grande si scoprono gli abbondanti
piccolezza né in grandezza perché e l'una e l'altra di queste condicioni porta
rimangono diverse nazioni di neri idolatri d'una estrema barbarie, i quali...
(uno sforzo, un cimento, una fatica). boiardo, 2-24-62:
della fanciulla lucevano sinistri con riflessi d'una freddezza limare, le sue braccia nude
11. insopportabile, straziante (una sofferenza fisica o morale, un tormento
, mi riduce dopo mezzo agosto in una estrema debolezza mortale. a. f.
quali essendo in quei tempi oppressati da una estrema fame, ancora che fussero obbedientissimi
,... la lingua secca, una sete estrema, e partoriscono necessità di
urgente, impellente (un bisogno; una necessità). buti, 1-139:
pensandola bene, non conoscano essere in una estrema miseria. bembo, 1-18:
frase. 13. ineluttabile (una sciagura); irreparabile (un danno
morale). collenuccio, 43: una breve annotazione mi pare di dover fare
(un'imperfezione, un vizio, una colpa, un delitto); gravemente
dall'uso degli uomini seria come essercitare una ingiustizia estrema verso infinite persone, e
-durissimo, severissimo (un castigo, una pena). -estremo supplizio: pena
-molto rigoroso (un ordine, una legge, una disciplina).
rigoroso (un ordine, una legge, una disciplina). scala del paradiso
voglio dire il meridionale che non abbia una formazione morale sufficiente, è un fatto
contegno); eccellente, insuperabile (una perfezione naturale). petrarca,
a dire bellissime de alte cose, con una estrema eloquenza. castiglione, 185:
per mano, ed avendo prima danzato una bassa, ballarono una roegarze con estrema
avendo prima danzato una bassa, ballarono una roegarze con estrema grazia e singular piacer
della bizzarria in architettura hanno dovuto possedere una estrema facilità, una soprabbondanza d'invenzione
hanno dovuto possedere una estrema facilità, una soprabbondanza d'invenzione e un'immaginazione focosa
i concetti più difficili sono resi con una estrema precisione di contorni. cicognani,
estrema naturalezza, e ne parlano con una libertà e semplicità di linguaggio che stupisce.
17. particolarmente arduo, imbarazzante (una circostanza); straordinariamente intricato, complicato
straordinariamente intricato, complicato, difficile (una situazione). fazio, ii-49:
per giungere al cuore, adunando in una sola situazione circostanze estreme, che riempiono
vita, e massima- mente dopo concepita una risoluzione estrema, che li fa riposare
né onesto sottrarsi all'estreme esigenze d'una situazione come questa. pavese, 8-189:
né affatto uomini, ma tra l'una natura e l'altra. dolce, 1-9
nel poco. guiducci, i-3-4-52: d'una linea retta si può lasciar nel suo
letter. infimo; di bassa condizione (una persona); di qualità molto scadente
; impressionante, sensazionale, incredibile (una notizia). castiglione, 231:
a contrariarla, potrebbe balzarmi giù da una finestra. -mancante, scarso,
sarpi, ii-470: furono tre opinioni: una estrema e negativa. cesarotti, i-447
, sospinto dai partiti estremi, addiviene una causa di debolezza. b. croce,
, un'estrema sinistra contenuta, in una grande maggioranza che rappresenta il paese,
: sonnino, dal quale tutti aspettavano una mossa fulminea, non si mostrò in armi
, n-80: l'altro giorno, in una di queste città, a una processione
in una di queste città, a una processione famosa, vestiti di corazza e di
che la tesi dev'essere contenuta in una proposizione formata dal termine medio e da
in pesce, mostrano solo di dolcezza una piacevole apparenza, ma sono nostre micidiali
: per gli altri non pare / che una vela, una vela / piccola che
non pare / che una vela, una vela / piccola che s'inciela / a
50: qui nella mia, molle come una cosa bianca di cencio / cinque lucenti
tempo); l'ultimo individuo di una fila; l'ultimo oggetto di una serie
di una fila; l'ultimo oggetto di una serie; l'ultima parte di una
una serie; l'ultima parte di una trattazione, di un libro. livio
nonno, essendo agli estremi, ci scrisse una lettera nella quale ci pregava di perdonargli
la lascia morire così, come se fosse una cagna? ah, i figli,
questo è l'estremo dei disordini d'una famiglia; che è l'ultimo eccesso a
l'ultimo eccesso a cui possa arrivare una moglie. cuoco, 1-99: che altro
poliziesco fu in qualche modo temperato da una polizia meridionale. -stranezza, stramberia,
economiche; condizione di chi si trova in una situazione difficile o disperata; mancanza assoluta
all'estremo dei casi suoi, dichiarò una buona volta, « che nulla ci
grande / fia la battaglia: d'una tale appunto / abbisogna filippo. a questi
del suo ruolo, della destinazione in una società così fatta, o tratto a
, aveva creduto di scoprire in lei una fanciulla condotta a quell'estremo dall'amore
trovano posti alle due opposte estremità di una distanza materiale. boccaccio, viii-1-171:
dà e dispone che gli estremi dall'una delle parti gravemente, dall'altra parte
ch'ella [la balena] sia una isoletta ci credemo, / così distante ha
estingue. verdinois, 203: ecco una lunga sequela di piastrettine imperniate le une nelle
: non essendo la virtù altro che una mediocrità fra due estremi, determinata con
* estremi 'le condizioni essenziali per cui una cosa esista, un diritto possa esercitarsi
il primo e il quarto termine di una proporzione. c. bartoli [tommaseo
matematici per indicare quei due termini d'una proporzione che vi hanno il primo ed
, / e sol si fida d'una villanella, / che glie ne porta un
vanno trattati come tali, altrimenti prendono una falsa luce o si avvolgono in difficoltà,
guicciardini, 2-10-197: era udito come una sirena, perché era ornatissimo e eloquentissimo,
... della gravità non è una forza che operi estrinsecamente, ma una forza
è una forza che operi estrinsecamente, ma una forza che ricerca internamente i corpi,
v.]: 'estrinsecamento', il ridurre una cosa all'estrinseco, il renderla superficiale
un'ardita espressione, chiamando la bellezza una produzione, l'estrinsecamento e l'aspetto
estrinsecasi col silenzio ', è sempre una voce né bella, né necessaria. carducci
necessaria. carducci, iii-24-315: giacché una 4 tendenza'l'ha anch'egli,
nei periodi sopra recati, ed è una tendenza ragionevole, la estrinsechi in poesia.
un movimento organizzativo nasce dal seme d'una idea, da un concetto della vita
(e parve estrinsecarne le costole per una più lauta inspirazione d'aria),
lauta inspirazione d'aria), mentre una bizza mal rattenuta le gorgogliava già nel
un popolo, che, passato per una gran prova, si sente essere nel rigoglio
i-1-137: solo dal punto di vista di una netta e rigorosa distinzione tra l'attività
, il bene è differente, come una spezie dal genere, non come cosa estrinseca
della forza che risulta dalla combinazione di una parte de'componenti la società, restando
era [la mitologia] l'espanzione d'una forza innata della poesia, l'esercizio
tocco e generico del suo sguardo sono una qualità non estrinseca, ma formale di alfredo
; quando è, per così dire, una mente estrinseca che la contempla. de
o un organo del corpo vivente, una manifestazione morbosa). da porto,
apparente nelle parti estrinseche, ma con una certa malignità che va loro al cuore,
... è di due specie, una ricopre membri estrinseci; l'altra,
, che non volevono aggiu- gnere a una cosa per se stessa difficile e pericolosa nuove
non fa altro che attestare: è una ragione estrinseca al concetto che pronunzia:
legittima nella sua radice e conforme a una legge universale del mondo. de sanctis
estro festoso e, nel tempo stesso, una costante tristezza. 2.
osteria. bonsanti, 2-23: più che una buona azione fu un capriccio, un
oratore né un poeta; essere necessaria una non intesa ispirazione, ed un non
ii-711: la 'gerusalemme liberata'è una delle più famose produzioni dell'estro italiano,
e ne uscì, parole e musica, una briosa canzone. sbarbaro, 4-30:
: metteva nel giuoco un impegno, una serietà, una foga di immaginazioni ed
nel giuoco un impegno, una serietà, una foga di immaginazioni ed insieme un estro
discussione nella maniera giusta e a risolvere una dopo l'altra tutte le superstiti difficoltà
un primitivo stato di invaginazione o da una superficie uniforme (un organo anatomico o
: aveva fatto vedere la lingua con una estromissione rapidissima e un altrettanto pronto richiamo
soffici, v-2-754: questi cartoni sono di una grandiosità familiare. hanno il prestigio e
. pea, 7-29: è una estrosità del padrone. i padroni sono
che stipava l'aula del tribunale, con una inaspettata, estrosa, fervida, professione
-di animali. bocchelli, 2-55: una sera cafiero e bakùnin vennero a rilevare
, e poi un altro più estroso su una fiera burla che fece vent'anni fa
(usato da jung) per designare una delle due direzioni fondamentali della vita umana
la quale amoreggiavo, orsola, * una minorenne emancipata 'ella diceva di sé,
vede solo nel fondo di quella cavemetta una piccola, lucente e nera pallottola. c
con grande popolo, ma in una misura di terra,... e
3. figur. fervido, ardente (una passione, un desiderio, ecc.
3. figur. crescere d'intensità (una passione, un desiderio, ecc.
iv-2-589: prova rono entrambi una diversa ma acuta angoscia nel punto
s'aduna di repente nell'aere sereno una tempesta. carducci, 510: ardea
annunciazione. betocchi, i-100: in una valle che matura al sole / mille diletti
problema meridionale, in gran parte originato da una popolazione esuberante e scarsamente qualificata. levi
1-13: al prigioniero è di maggior conforto una cella con inferriate esuberanti e retoriche piuttosto
con inferriate esuberanti e retoriche piuttosto che una che assomigli apparentemente a una camera normale
piuttosto che una che assomigli apparentemente a una camera normale. -fantasioso, fertile
pensiero. -schiacciante, decisivo (una prova, un'azione politica, ecc
in sovrabbondanza. magalotti, 9-2-188: una gran metropoli,... e come
alternarsi l'energìa e il languore di una vita nervosa, esuberante. d'annunzio
giudizio critico. comisso, 7-79: da una trattoria veniva odore denso di cibo e
esuberante. piovene, 1-186: è una ragazzona, che per l'imminenza dei voti
. alfieri, i-145: tornato io una tal sera dall'opera...,
el quale surgendo bolliva, cioè mandava fuori una bolla d'acqua, e dalla exuberanzia
la poesia sua si svolge così con una ricchezza che non è esuberanza di frondeggiamento;
non è esuberanza di frondeggiamento; in una varietà che non è stravaganza. e.
primo dopoguerra... cedono ad una intonazione quasi monocroma. montale, 3-161:
. pea, 7-533: in ogni porto una rissa ed un fugace amore: esuberanza
per calcolo, ma sono accompagnate da una fiduciosa esuberanza di cuore. -sino
sono trovati sinora preparati a risalire a una visione storica superiore, e ci hanno
beranza. anzi, da una parte, sedevano addirittura in cinque.
, quelle esuberanze dell'arte, ad una folla spensierata? panzini, iii-93: sbrin-
, 3-137: la sua bellezza era una specie di esuberanza luminosa che si spandeva dal
bocchelli, i-43: fossi perduto in una di quelle foreste tropicali che soffocano,
che d'introdurre nei volumi di logica una trattazione la quale esubera da essi,
in germe, si unisse, e come una compagnia italiana, esulante e civile,
da un luogo, disperdersi; abbandonare una persona. -anche al figur.: abbandonare
nulla a che fare; uscire completamente da una data cerchia d'interessi. gramsci
b. croce, iii-32-335: una famiglia esulata dalla francia alla fine del
che fiorì, senza legare, in una stagione remota. -ant.
vizio ereditario, abbiano in se stessi una qualità corruttiva ed esulcerante. esulcerare,
medie. produrre un'ulcera, inasprire una piaga. bencivenni [crusca]:
g. del papa, 6-1-8: una piccolissima pustola rosss creatasi spontaneamente sul naso
ultime pliche del cuore e ti mostrò una piaga che l'esulcerava. faldella,
. affetto da ulcera, inasprito (una piaga). bencivenni [crusca
: patì uno spasimo simile a quello d'una piaga esulcerata da una mano aspra.
a quello d'una piaga esulcerata da una mano aspra. -figur. torti
; formazione di un'ulcera, di una piaga, di una leggera ulcerazione superficiale
un'ulcera, di una piaga, di una leggera ulcerazione superficiale. -anche in senso
, i-i-ii: la mentovata infermità è una specie di quelle esulcerazioni cutanee che comunemente
ascriverlo a merito mio, bensì ad una consunzione d'anima piagata che dopo tanti
è caduto, si vede anche da una quantità d'altri segni. cardarelli,
dovunque. / nessun'arte imparai ni una certezza / mi assiste / nel punto
. scalcini, vi-99: a te rimane una bugiarda spene, / e trepidi pensier
che prova e manifesta grande allegria (una persona; e si può anche riferire
, iv-13: entravo nella vita come in una festa, con la mente serena,
e imperiosa, con gli occhi esultanti di una invenzione mirabile. ojetti, ii-644:
quella signora, che la accolse con una esultanza e con de'ringraziamenti eloquentissimi verso
sposalizio d'un uomo mortale esultava tutta una provincia e, a dir così, un
fiori. boine, ii-123: come una scintillazione di rapida vita gli esultò d'
, ma un petto animoso e pieno d'una tacita ira e ardimento.
... invase i nostri animi di una esultazione quasi religiosa. -figur.
disseppellire, dissotterrare (un cadavere, una bara, ecc.).
disseppellito, dissotterrato (un cadavere, una bara, ecc.). -
poco che vi s'aggiunge, vi fa una esuperanza di beni; et infra beni
clemente del mazza, xxii: una notte arso ed esusto dalla caldezza
del greco antico ha suono corrispondente a una e lunga e aperta. 2
2. fis. indica il rendimento di una macchina termica, di una trasformazione di
rendimento di una macchina termica, di una trasformazione di energia eseguita in un modo
z, per indicare gli assi di una terna di riferimento. = dal gr
nelle diverse razze e negli individui di una stessa razza, né è nettamente separato
. bigiaretti, 8-3: credo sia una breve esperienza di ognuno l'avversione per
(e nella quale si è giunti a una piena maturità delle proprie facoltà e capacità
l'età nuova de'giovanetti è come una pietra da lavorare, atta a ricevere
questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica, vii. -figur
tutte. -l'aspetto esteriore di una persona determinato dall'età.
un cappello da signora, della moda d'una volta. la sua età evoca una
una volta. la sua età evoca una specie di femminilità, -con diverse
modo approssimato gli anni di vita di una persona. dante, vita nuova,
rispuos'io lui, « mi smarrì'in una valle, / avanti che l'età
toni, si è che, giunti a una età debole e infermicela, rinunziano il
che uno di essi, filippo, sposasse una cugina, per non spartire la roba
la vecchiaia. levi, 2-152: una era grossa e grassa, di mezza età
righe. piovene, 3-17: era una signora di mezza età ma ancora soda,
, piena di caldo. -a una certa età: quando si è ormai già
già in là negli anni. -avere una certa età: essere anziano.
ha aspettato già troppo, e a una certa età sperare costa grande fatica, non
cinque anni nel 1279. -avere una bella età, un'età rispettabile: essere
di peccato. -essere in una età avanzata, avere un'età avanzata
, 16-v-260: io mi scorgo ormai in una età avanzata, alla quale non consuonano
venendo in più età, entrò in una compagnia di notte, che si chiamava di
alla sua età: per indicare che una persona è ormai avanti negli anni.
riferimento allo sviluppo fisico o psichico di una persona o alle sue capacità o attitudini
7-226: tengono lezione a turni di una o due ore, perché non c'è
figliuoli d'israel, che ti conducano una vacca rossa, dell'età perfetta, senza
, 11-73: nella persona individua di una nazione civile dovete imaginare corpo, anima
cinquanta / e nove avea men forse una state, / se la memoria dal
in grado di dir la messa in una cappella fabbricata al fondo al suo giardino
limitazioni di capacità legale o gode di una particolare protezione da parte della legge)
, e sempre, un trucco, una manipolazione industriale, il frutto di un'
è vero i pensieri di tutta una età]. leopardi, 19-80: altri
vita vuota fosse propria delle persone d'una generazione matura e non più giovane,
, 1-1: tu sei nato a una età che, per vedere d'ora per
non ha età. -il tempo di una generazione; la generazione stessa.
profani scrittori. genovesi, 149: una famiglia rozza non s'ingentilisce che in
nostra. e. cecchi, 8-32: una cosa non si documenta: la pretesa
ogni età della società vi sarà sempre una classe numerosissima che abbisogna di esser condotta
cattaneo, iii-1-189: nelle rimote età geologiche una lunga linea di sollevamento costituì la massa
la pronuncia erasmiana, di cui costituisce una delle caratteristiche più salienti.
.. gogo, gogo. è una professione nuova, inventata da me, e
? -semplice- mente in questo: instituire una scuola, una specie di educandato,
mente in questo: instituire una scuola, una specie di educandato, dove riunire un
di tutte le innamorate della antichità, una sola conquistò le mie simpatie e fu
e brillante, che ha su le donne una virtù così pronta e così strana,
de jennaro, 120: sonar tra sordi una attonata cetera / invan lavora, e
: per gli antichi, 'etere'significò una sostanza sottilissima, immutabile, diffusa sopra la
celesti siano affondati e natanti i n una sostanza di scarsa densità che si dice
diffondersi per gl'immensi campi dell'universo una sottilissima sostanza eterea, per la quale
33: dalle magioni eteree / sgorga una fonte, e scende, / e
e aria. le coste hanno assunto una qualità eterea. govoni, 2-245: l'
luce / che spegnerebbe di colpo / come una raffica di vento / l'anemofilo soffione
, 2-41: quelle aspirazioni eteree verso una parola senza voce umana, che s'
gli inondavano il cuore, tutti in una volta, al semplice contatto della sua
. gadda, 2-121: trattandosi di una resezione del duodeno e delle conseguenti suture
1-ii-549: sappiate che romolo apparteneva a una società segreta, ovvero etarìa, ch'era
, permettendo, però, all'uomo una posizione di supremazia. b.
del femminile a quella del maschile, da una prima età in cui la femmina domina
ed al volgo, restassero eternamente in una barbara infanzia. botta, 5-409:
: sale con l'ombra il suon d'una cascata / che grave nel silenzio sacro
lasciato quasi soltanto grandi attestati, segni d'una vita eternamente pubblica, solenne, alta
... apporta alla nostra anima una tal lena, che non pur ei allunga
vita commuove e commuta in me con una perpetua alchìmia. b. croce,
; a sedere in un divano profondo come una tinozza. 2. rifl.
numi. d'annunzio, v-1-307: una tal sete di vivere è simile al bisogno
luogo; conservare per un tempo indefinito una carica, un dominio. boccalini,
linati, 11-89: medito per quell'insolente una morte novissima e strana; già penso
novissima e strana; già penso eternarlo a una forma di supplizio... vivace
un serafico diluvio di silenzi, in una eternità senza ombre, abbiamo il senso freddo
gli dedi carono nel tempio una statua. p. verri, i-41:
dobbiamo intendere essere principio delle cose tutte una idea eterna tutta scevera da corpo.
da lei costiera. levi, 1-95: una antichità più misteriosa e crudele, cresciuta
salute eterna. soffici, ii-223: una brama struggente di annientamento, di dissoluzione
; universale, assoluto, immutabile (una legge, un principio, ecc.)
gli uomini corra perennemente il torrente d'una passione la quale mantenga il moto e
ne risultò, come fu poi, una eternissima pace. pino, l-1-121: il
immenso. bisticci, 3-418: aveva una memoria eterna, che si ricordava d'
ne porti di costui l'ettemo / per una lacrimetta che 'l mi toglie. buti
eterocarpìa, sf. bot. capacità di una pianta di dare due o più tipi
eterocladìa, sf. bot. proprietà di una pianta che presenta due tipi di rami
gr. éxepoxxivrj? 4 inclinato da una parte '. eteroclisìa, sf
figur. bizzarro, balzano, strambo (una persona, un carattere, ecc.
mandarono... ranieri zeno, una specie di cervello eteroclito, somigliante al
saputo muovere un dito senza il corteggio di una fazione; prima coi legittimisti, poscia
era dei mille intermediari a caccia d'una provvigione, pronti a ficcarsi nei traffici
, doman l'altro... una grossa partita di scarpe militari. 5
gli armadi, le cassepanche rigurgitavano di una massa di oggetti eterocliti: vasellame,
nell'anafase e metafase della cariocinesi di una cellula, è meno fornita di
. oscillatore a lampada, che produce una corrente ad alta frequenza (di cui si
. disconoscimento e rifiuto dei principi di una religione (in partic. di quella
ufficiale, di un partito, di una scuola, ecc. boccardo, 2-982
economia porta in sé l'affermazione di una mistica -cioè, un credo statale che
disconosce e rifiuta i princìpi ortodossi di una religione (in partic. di quella
, dalle opinioni 0 dalle istituzioni di una religione (in partic. di quella
comunemente ritenuta vera o comunque prevalente (una persona, anche 1 suoi scritti,
raccolti, com'altri sognò, in una immaginaria repubblica. g. gozzi,
s'infliggesse loro, ogni giorno, una predica filosofica per convertirli. =
avvolgendosi lungo il caule, nel passare da una foglia a quella sovrapposta, cambia bruscamente
, sf. bot. fenomeno per cui una stessa pianta ha foglie di forma diversa
l'arte di accompagnare il canto con una parte strumentale diversa, avente funzione ornamentale
eterògamo, agg. bot. di una pianta che ha due tipi di fiori
vari stati? oriani, x-29-270: una grande assemblea vi discusse la difesa dell'
xl-187: l'atmosfera non è altro che una congerie d'eterogenei effluvi all'aere commisti
gli esseri eterogenei di cui è composta una donna, campionario della creazione, natura
sociale, ecc.; dissomigliante (una persona, il suo aspetto).
natura diversa; composito (un corpo, una massa). varchi, v-368:
gnere, a dissolvere, a confondere in una massa eterogenea tutte le svariate materie del
, xix-4-919: questo poema è seminato di una quantità di similitudini eterogenee, che null'
carducci, iii-24-202: il professore, dopo una strippata di letture eterogenee, convita il
criterio preciso; disparato (un esercito, una società, una comitiva).
(un esercito, una società, una comitiva). montecuccoli, i-398:
ha uno di dissoluzione, e che una gran parte di que'popoli divisi tra
situazione, e di liberarvi della noia di una società eterogenea, quanto vivendo e conversando
, che dava alla sua svelta persona una linea degna della più bella matita di
italiana, e almeno dal cinquecento, una vena di gusto eterogeneo ed eccentrico,
dell'olio nei cannoni, che consiste in una dose di carbone o fuliggine,
matem. ant. di specie diversa (una quantità e il numero che le si
sorta ella sia, debba misurarsi con una quantità omogenea, e non possa misurarsi giammai
, e non possa misurarsi giammai con una quantità eterogenea. beccaria, i-108: è
per cui gli organismi si trasformano secondo una legge di perfezionamento in modo discontinuo.
protrattile, in genere dentata, spesso una pinna dorsale adiposa (e si trovano
o locu zione appartenente a una lingua diversa da quella del contesto in
. di un uovo fornito di una grande quantità di lecite o tuorlo
attive della droga sono estratte da una miscela di alcool e etere; tintura eterea
in partic.), che proviene da una specie animale differente. 2
coda a punta priva di pinna; una serie di spine staccate forma la pinna
eteromorfismo, sm. biol. carattere di una pianta che presenta due tipi di organi
contrario (con riferimento ai poli di una pila, a cariche elettriche, a
, sm. filos. esteriorità (di una forza, di una legge).
esteriorità (di una forza, di una legge). b. croce
appendice caudale, i visceri condensati in una piccola massa detta nucleo; i sessi
cui la preferenza del compratore per l'una o l'altra di esse non risulta
quale si pratica nella cura, produce una « traslazione », ostile o favorevole,
fenomeni che ci attorniavano, mi ispirava una riconoscenza verso leris, e perfino un'
convertirla all'eterosessualismo, per servirmi di una parola che avevo appena appresa che mi
-ci). ling. appartenente (una vocale, una consonante) a sillaba
ling. appartenente (una vocale, una consonante) a sillaba diversa da quella
verse da quelle dell'organismo che determinano una eterosòmi, sm. plur.
accompagnata da febbre a cui segue una rapida quasi tutte marine di fondo
eterospermìa, sf. bot. compresenza in una fonema 0 di parte di esso
eterorizla, sf. bot. compresenza in una l'antodio doppio, il ricettacolo
femminili (e possono coesistere su una medesima pianta o essere situate su
eterostilìa, sf. bot. compresenza in una stessa specie di pianta di varie
che presenta il fenomeno dell'eterostilia (una pianta). « = * voce
suggestione che agisce nel soggetto provenendo da una persona o cosa esterna (e si
che presenta il fenomeno dell'eterotallismo (una pianta). eterotallismo, sm.
eterotallismo, sm. bot. presenza in una stessa specie di due sorte di talli
. bot. formazione di alcuni organi in una posizione invertita tra loro rispetto a quella
facendosi uso dei due occhi, una sola delle linee di sguardo è rivolta verso
. entom. ordine di insetti, una volta considerato sottordine degli emitteri, a
, i-234: altro è discorrere di una scienza dell'etica concettualmente determinata, organizzata
comportamento individuali. bocchelli, 6-51: una nube di cartellini... ripetevano
. e. gadda, 7-9: una confessione circa i problemi d'officina, o
, comporta di necessità dei riferimenti a una vita, a una biografìa interna ed
dei riferimenti a una vita, a una biografìa interna ed esterna, si ingrana
interna ed esterna, si ingrana in una gnoseologia e in un'etica, nel
il senso della conquista sociale se non ha una famiglia da recare in porto..
(da parte di un fulmine, di una folgore). -intr. con la
il cerimoniale e la vita di una corte o regolano in modo solenne
tutto ciò che risguarda regole pratiche d'una corte, d'una segreterìa, io non
regole pratiche d'una corte, d'una segreterìa, io non mi valeva d'
può dire, a far la fortuna d'una voce greco-spagnola, abilitandola a poter sperare
per l'incoronazione di bonaparte fu pregata una vecchia dama dell'antica corte di venire
le regole pratiche di cortesia impartite da una rigida educazione per il corretto agire nella
ai terzi. perché, vede, una parola più franca, un accento sincero
: l'etichetta e il rituale danno una forza grandissima a chi li osserva e
di certi tribunali. cesarotti, i-435: una o due frasi cerimoniali di lode,
imbriani, 3-176: io che riguardai vidi una serie sterminata di etichette da bottiglie.
del barattolo di sciroppo, sono d'una tal succulenza visiva che anticipano la gioia
un vino dell'alto adige che aveva una graziosa etichetta con paesaggio alpestre, e
: mi fa pensare, certa critica a una poesia disarmata, all'etichetta che col
, l'editore, la collocazione in una biblioteca, ecc. serra, i-240
copertina era lilla. lilla, con una etichetta bianca. -sugli indumenti indica chi
stazione. moravia, v-470: vedevo una delle due valigie che mino aveva portato
aveva portato dalla casa della vedova medolaghi, una vecchia valigia di cuoio giallo costellata di
contenere e a contraddistinguere i prodotti di una fabbrica; l'operazione stessa con cui
. 2. figur. catalogare una persona secondo criteri generici ed estrinseci.
al figur. classificato, catalogato (una persona). montale, 4-177:
3. denominato, contraddistinto da una formula generica. c. e
delle forme. piovene, 5-353: una città [napoli] il cui incanto è
porta sempre tra pelle e pelle una risata su se stessa; e questo vale
medievale, c'è, nell'autore, una sorta di avversione contro la logica stessa
stato, nella sua indiscutibile eticità, fosse una persona, fatta all'incirca come loro
, fatta all'incirca come loro, con una sua morale personale, simile alla loro
, agg. vagamente etico, di una moralità non ben precisata; che si
carattere di eticità (un concetto, una scienza, ecc.).
modi e a due cose potemo quando una scienza è migliore e più onorata d'
diciamo così metafisiche, dell'umanità, una funzione etica in quanto rispecchia il processo
a esplicare, volente o no, una funzione sociale. pavese, 8-259:
». ma lo « stato » è una semplice astrazione e rappresentazione generale; e
morali, dotato di senso morale (una persona). bontempelli, 19-16:
... e era etico, cum una apertura nel petto. tasso, iv-103
che altro non è se non che una gocciola del naso del nannucci mescolata a
gocciola del naso del nannucci mescolata a una gocciola d'inchiostro caduto dalla penna del ghe-
tisi polmonare nell'ultimo stadio, è una febbre quotidiana, con brivido iniziale lieve
, etico raggio, / io tempro una canzon forte e sicura, / e te
poema promise ed or ricusa / perfino una romanza. 3. sm. (
12-ii-40: l'imperatore stava indisposto d'una febbretta, la quale si dubitava che
ettica manifesta. saccenti, 1-1-239: una matrona che patisce d'etica, / che
porta all'introduzione del radicale etile in una molecola organica al posto di un atomo
rappresentazione di un trono vuoto sovrastato da una croce, vuole ricordare la presenza invisibile
quale si può risalire nella storia di una parola; origine di una parola,
storia di una parola; origine di una parola, significato originario di una
di una parola, significato originario di una parola. -anche: ricostruzione del
sai il greco? -risalire vetimo di una parola: rifarne, ripercorrerne l'interna
della crusca sì trascurato, quello di una ben ordinata etimologia, per mezzo della
2. interpretazione, spiegazione etimologica di una parola; etimo di una parola; forma
etimologica di una parola; etimo di una parola; forma originaria di una parola
di una parola; forma originaria di una parola. guidotto da bologna, 1-3
due giorni mi dirigo d'istinto. in una parola: 4 sila ', che
trovo a questo sbaraglio: grazie a una etimologia. 3. titolo di libro
di libro che tratta delle etimologie di una data lingua. guido da pisa,
, l'aspetto morfologico o fonetico di una parola). panciatichi, 173
capo. pascoli, ii-774: ella è una creatura ispirata da questi ricordi etimologici,
, non possa dedursi e derivarsi da una qualche voce d'alcuna lingua.
questa e altre pietre, è fatta con una aderenza di vocaboli da mandare in solluchero
ricercare la verità nelle cause prime, è una prerogativa da grulli; in letteratura è
prerogativa da grulli; in letteratura è una semplice bizza di etimologi e di grammatici
, 2-359: càpita... che una formazione etiope, scortando un carico d'
ho consegnato adesso al signor cosimo mari una carta sigillata, entrovi oncie due del
corsini, 15-80: avev'ella di raso una sottana / di color giuggiolin, fregiata
martini, ii-1-979: gli alunni, una cinquantina di orfani, ci accolsero a suon
celebrati da me come segni equivochi d'una passione veemente. vico, 84:
di tubercolosi. pea, 7-663: una piantina giovane che pare anemica, cresciuta
maligni, neri, come forche abbandonate da una migrazione d'incendiari disertori. il sole
, con concrezione argillosa ferruginosa, con una parte esterna (crosta) più resistente
aquilina o pietra d'aquila, perché una volta si credeva che provenisse dal nido
fusse pregna ed avesse dentro di sé una altra pietra. domenichi, 1-1146: le
essenzialmente da ima lamina verticale, da una lamina orizzontale (o lamina cribrosa)
castagno etneo dei cento cavalli, d'una antichità di favola, con la casetta
. dottrina che afferma la superiorità di una razza sulle altre in quanto creatrice di
2. proprio, tipico di una comunità (dalla tribù alla nazione)
francia nei secoli duodecimo e decimoterzo esercitò una grande egemonia militare e civile su tutta
unità etnica. piovene, 5-16: una parte notevole della popolazione tedesca, legata
anche aggregato sociale (ad es. una tribù) tenuto insieme dalla comunità di
diversi. alvaro, n-15: per una facilmente spiegabile psicologia collettiva, ogni gruppo
: nome che indica l'appartenenza a una nazione, a una razza, a una
l'appartenenza a una nazione, a una razza, a una regione, a
una nazione, a una razza, a una regione, a una città.
razza, a una regione, a una città. = voce dotta, lat
proprio gruppo etnico come portatore di una cultura superiore, giudicando in base ai
etnografia. sbarbaro, 5-138: è una razza che s'estingue; presto
trattati di etnografia. piovene, 5-500: una vergine mira colosa..
coteste parole un punto d'appoggio a delineare una quasi geografia poetica, una etnografia
delineare una quasi geografia poetica, una etnografia stilistica dell'italia nel secolo
non aver cercato d'alterare nel visitatore una impressione estremamente grave e dolente, sotto
modi di vita sociale e culturale di una popolazione. ojetti, ii-824: nel
ch'esso imbottì a priori de'postulati d'una filosofia tutta tra soggettiva ed empirica e
cervello di un professore, ecco nascere una scienza nuova; e così siamo stati
dell'indole e delle qualità morali di una persona. b. fioretti,
uso commestibile anche in abissinia, avendo una polpa molto ridotta e un'albedine sviluppata
d'uomini dell'antichità studiosissimi, vi sia una volta chi giunto è a leggere l'
negli otri. cardarelli, 3-22: scoprì una tomba etrusca... e vide
suoi occhi. alvaro, 8-41: rimase una eredità, ai latini, etrusca:
moltiplicità di queste invasioni, sembrano accennare una lunga e forte difesa degli etrusci,
e ne tocchi al signore del fondo una terza parte; questa varrà 27 franchi.
figura di parola consistente nell'allungamento di una sillaba breve per natura.
, è all'incontro il far lunga una sillaba, che di natura sia breve.
e confuso in tutti quegli usi convenzionali di una società elegante, stavo più volentieri a
dalla cong. lat. et a indicare una parte del discorso di importanza minima.
fr. hecto-, deriv. da una contrazione artificiale del gr. éxaxóv 'cento
altre regioni della grecia, equivalente a una frazione di talento. garzoni, 1-196
numerosi, l'ovario ha come frutto una capsula con molti semi; è originario
aria delle zone malariche, alto in genere una quarantina di metri, con foglie lanceolate
cui corolla copre gli organi sessuali, come una berretta. tramater [s. v
proprio che cola dall'incisione fatta ad una specie di questo genere, cioè all'eucalyttus
di viole. pascoli, i-388: una campagna quasi silenziosa e quasi deserta.
contenuta nel sangue (e corrisponde a una giusta quantità ematica di anidride carbonica)
era indispensabile che un linguaggio occulto, una specie di cifrario, restasse per chi
satana e perciò non posso mandargliene che una. eucarisdni, sm. plur.
composto che si ottiene aggiungendo chinina a una soluzione in benzene di cloroformiato di etile
piano o spazio in cui è stabilita una nozione di parallelismo, di uguaglianza,
ricavato dalla geometria di euclide (una figura geometrica). baruffaldi,
lucini, 1-207: saliva a casa con una carezza sopra i capelli bruni, /
più recente), a cui appartiene una sola specie, la eucommia ulmoides,
la eucommia ulmoides, albero che produce una sorta di guttaperca e la cui corteccia
fine per sé che si raggiunge mediante una condotta corrispondente e tale che anche l'
felicità come fine ultimo della vita (una teoria filosofica); che mira al
consegui mento della felicità (una scienza); che tende alla
fuori porta fiorentina, tutta noi, una casetta nuova, che un oste tasso-
gesuitismo? questo nome che ebbe una santa origine ed espresse ne'suoi principii un'
fra di loro nel corpo di una parola o fra due o più parole
[delle parole] più dissonante fa talora una consonanza piacevolissima;...
euforbiacee, comprendente 1600 specie di cui una cinquantina circa crescono spontanee in italia;
ogni pericolo. pascarella, 2-369: una bella e pittoresca valle formata da monticelli
deledda, i-380: la luna sbocciava come una grande rosa fra i cespugli della collina
ben netti e lavati, e poscia con una lancia pertugiano di sopra il tronco dell'
esotiche, noto fin dall'antichità; è una gommoresina che si presenta in massa gialla
di ruca e euforbio, di catuno once una, e insieme sieno peste e mischiate
che distilla da un albero simile a una ferula. et enne secondo dioscoride di
ed esaltazione dei sensi, dipendente da una condizione generale di benessere fisico e spirituale
. piovene, 5-216: bologna è una città che rende allegri, e che vi
che vi si arriva all'aspro attraverso una specie di esuberanza e di euforia.
: sostava lì davanti al « caffè » una piccola folla mattinale: clientela evasiva,
clientela evasiva, frettolosa, rimescolata in una umoristica euforia. 2. locuz
motivo di ritorno mi si atteggiò in una canzone di distacchi. tecchi, 9-
). che è bene illuminato (una zona dell'ambiente acquatico).
ricevere la maggior quantità di luce (una pianta che orienta le sue foglie verso la
vicenza, vicentino. -venezia euganea: una delle tre parti (quella centrale)
, costituite da poggi tondeggianti caratterizzati da una flora e da una fauna particolari,
tondeggianti caratterizzati da una flora e da una fauna particolari, simili a quelle appenniniche
. medie. preparato a base di una tropeina artificiale dotato di azione dilatatrice della
riodo e altre preziosità formali (ed esercitò una notevole influenza sulla letteratura inglese del
da ogni corruzione. papini, 26-79: una com = cfr. fr
. euglobulina, sf. medie. una delle tre frazioni della globulina: è
aborigeni de'latini, sembra per l'una parte aver grandi somiglianze colla vicina umbra
: la casa dei neri era fatta come una torre, piena di ceramiche eugubine e
in cui ciascuno dei lati è inferiore a una cir conferenza massima.
finanche (come ricordo che si fa in una bella eulogia e apologia inglese del liberalismo
che costruiscono nidi di terra deponendovi una scorta di uova e bruchi per
mento della prole (e una delle specie più cono sciuta
città dai mille misteri naturali. occorrendomi una dispensatrice delle mie faccende domestiche, mi
faccende domestiche, mi capitò in casa una eumenide addomesticata. costei è severa,
e di rossastro, che paralizzano con una puntura bruchi di altri insetti e li
, dal gr. eòveix7j * nome di una ninfa '. eunomìa, sf.
-biol. la facoltà costante di una proprietà biologica di apparire nella stessa forma
ed estensione in tutti i soggetti di una data specie. = voce dotta,
eunomio e che si proponeva di istituire una gerarchia ecclesiastica opposta a quella esistente.
eunuco. cavalca, 19-48: una notte si vide in visione eunucare
addosso davano alla comitiva l'aria di una radunata di frati lembrugi o di camerieri di
ogni prova per mantenerla in perpetuo in una sterile schiavitù. papini, 20-301:
a questa [mensa] si elevava una gradinata, occupata da musici e, siccome
che risuonava, invadendo la sala con una indolenza folle e spirante.
col ferro attorcigliato zazzerino / gli scompigli una volta, e ne la polve / lo
, iii-18-142: ci furon giorni che una metafora di piero maroncelli, delle cui
genitali scarsamente sviluppati o atrofizzati (una persona colpita da eunucoidismo o, anche
settembrini [luciano], iii-3-268: una donna forestiera venuta alla festa vedendolo ed
completamente di energia e di dignità (una persona coi suoi atti e il suo
privo di vigore letterario, lezioso (una poesia, una lingua, ecc.)
letterario, lezioso (una poesia, una lingua, ecc.); incapace di
- per simil.: rendere sterile (una regione). berni, 127:
si formano in seguito al cadere di una goccia silenziosa, aveva preso consistenza un
; che è affetto da eunucoidismo (una persona). - anche sostant.
* bene 'e dalla rad. tox&-indicante una sensazione fisica o una modificazione dell'animo
rad. tox&-indicante una sensazione fisica o una modificazione dell'animo. eupatòria,
di avicenna \ dalla sua corteccia si ricava una fibra assai tenace).
dioscoride e l'eupatorio di mesue sono una medesima ed istessa pianta. durante, 164
officine se ne conoscono due specie, una detta achillea ageratum, che è l'eupatorio
. che stimola 1 processi digestivi (una medicina, una sostanza). -per
stimola 1 processi digestivi (una medicina, una sostanza). -per estens.:
che favorisce e facilita la digestione (una passeggiata, ecc.); che è
involandomi dalla conversazione di fine cena per una passeggiata eupeptica sul ponte di classe,
, 652: due vene, una bianca e una rossa, scorrono per la
652: due vene, una bianca e una rossa, scorrono per la egittilla:
, di odore aromatico, costituito da una mescolanza di oli leggeri, che si
un nucleo normale, dotato di cromatina (una cellula, in par tic. uno
fine per sé, che si raggiunge mediante una condotta corrispondente e tale che anche l'
4 jazz-band 'è la prima molecola di una nuova civiltà eurafricana. =
insieme, caratteri asiatici ed europei (una chiesa, lo stile di un monumento
eurasiatico (l'europa è geologicamente come una penisola dell'asia). fruticosa
che ha il cranio di forma brachicefala (una persona). - anche sóstant.
ambienti ed è perciò molto diffuso (una specie animale o vegetale; ed è
su tutti gli organi e i tessuti di una pianta, contrapposte alle forme stenomere
quasi suona « euripideggiare », a mostrare una cotale af fettazione di sentimenti
i climati esser popoli, i promontori una generazione di giganti, le sì temute sirti
. eurìstica, sf. parte di una scienza che si propone di ricercare e
elaborazione espressiva, nell'ambito proprio d'una tecnica determinata, morde « in corpore
e con numerosi canali gastrovascolari uniti in una rete. = voce dotta,
parte fondamentale delle rocce porfiriche; è una roccia micromera, filoniana, costituita da
degli elementi che compongono un quadro o una statua); princìpi e regole che
bellori, i-16: l'architetto deve concepire una nobile idea, e stabilirsi una mente
concepire una nobile idea, e stabilirsi una mente, che gli serva di legge e
euritmia è il portone nel mezzo d'una facciata, e il braccio sinistro simile
a filo le contrade in grazia d'una euritmia melensa che mette nella linea retta
di bellezza. oriani, x-14-236: una stupenda euritmia gli accorda le figure col
le figure col fondo dei quadri, una stessa verità perfeziona il loro atteggiamento e
agevole euritmia lineare veste, come d'una musica plastica, la forza statica e la
dal realismo per euritmia fantastica, non per una vendetta autobiografica e di cattivo gusto.
. galiani, i-xvii: può bene darsi una fabbrica che sia simmetrica, e non
e di equilibrio (un carattere, una virtù, una tendenza artistica, ecc
(un carattere, una virtù, una tendenza artistica, ecc.).
sente come un diverbio di sensazioni, una storsione. euritomini, sm. plur
. ma noi siamo ugualmente lontani dall'una e dall'altra. ii nostro europeismo
la nostra tradizione ci richiama di continuo a una sconfinata libertà classica, che è l'
al loro posto: « vorrei ancora una volta in fatto di belle arti, che
sm. il modellare, l'educare una persona o un popolo secondo il costume,
la solita intesa a metter su una rivista, la quale avrebbe dovuto essere tutta
, tanto più che fu guarito d'una sua indisposizione per mezzo della kinkina che gli
tutti gli stati, e lavorare per una federazione europea. piovene, 5-62: a
ed il sentimento italiano ma rischiarato da una mente europea. -che si diffonde
: e sono alla vigilia di conseguire una celebrità europea. -sm. (
passa un europeo, un'automobile, una cosa qualunque, le code scompaiono,
la sua flotta conta sei fregate, una nave da 84, ed una da 64
fregate, una nave da 84, ed una da 64 cannoni. collodi, 609
,... sono altrettanti dialetti di una sola lingua indopelasgica. = deriv
sotto la dittatura di pavelió, costituirono una sorta di polizia politica che col- laborò
dato il fascismo; e fu una cosa orrenda. gli jugoslavi (più esattamente
che furono, se possibile, una cosa ancora più orrenda. =
eustilo'. nome dato dagli antichi ad una maniera di ben disporre le colonne. gl'
..: il che rese possibile una sorta di euthanasia della religione. 2
. -ci). che produce una morte rapida e senza sofferenze.
. savinio, 40: a una attempata dama che un giorno, nel
petrarca, 318-6: al cader d'una pianta che si svelse / come quella
esse messi a macerare è possibile trarre una bevanda rinfrescante; la gemma terminale è
molto depravata. massaja, ii-1-772: era una cloaca di ogni immondezza che appestava chiunque
si trovava alcuno che valesse a dire una buona parola, o dare un buon esempio
luogo delle virtudi è da dire d'una virtù, la quale è requie di
. trasformazione regolare della struttura cristallina di una serie di composti, determinata dal variare
babbucce a gondola e adorne sulla punta di una nappina a crisantemo, giannina fu espugnata
biblico, creò dopo adamo traendola da una costola di lui e diede a lui
ha riparo / la picciola vallea, era una biscia, / forse qual diede ad
mondo cristiano che la chiesa greca istituì una festa, per s. adamo e s
. -abbandonare, sgomberare un luogo, una posizione militare, ecc. (e
trarmi il sangue, l'altro darmi una medicina per evacuarmi, ed ovviare
mettersi in un estremo moto e causarmi una grandissima febbre. carletti, 207: il
a mordiscin »... è una spezie di colica che viene con tanta veemenzia
. reverendissima mi dice, che per una volta s'evacuò di tutto quello che non
, far defecare (un medicamento, una pratica medica). - anche assol.
e purgano. sarpi, ii-252: facendo una guerra fuori del regno, evacuerebbe quei
e questi bolli in olio comune per una ora; rimuovi dal fuoco, e sopra
cose o persone che contiene (una città, una casa, ecc
o persone che contiene (una città, una casa, ecc.):
domicilio evacuato. -vuoto internamente (una pianta). soderini, iii-98:
-inutile, senza valore, deluso (una fatica, una speranza, ecc.
valore, deluso (una fatica, una speranza, ecc.). boccaccio
: lo stile sì fattamente conciso, è una carne rotta... che più
determina l'evacuazione dell'intestino cominciate a una tavola di caffè o di trattoria e continuate
studio-salotto, fino all'evacuazione rumorosa in una sala di venezia o di roma.
, il sig. n. pigliasse una mattina una piacevole evacuazione in bevanda,
il sig. n. pigliasse una mattina una piacevole evacuazione in bevanda, e che
abbandono (di un luogo, di una posizione militare, ecc.); sfollamento
in italia, che averebbe desiderato vedere una total evacuazione del suo regno. giannone
della catalogna e di maiorca essendosi dall'una e dall'altra parte nominati i plenipotenziari
nosedo: oggimai vi si raccoglie soltanto una parte, ma certo cospicua, di
botta, 4-413: infine, dopo una buona evacuazione di sangue italiano..
4. burocr. sbrigare, eseguire una pratica, dar risposta a un voto
. scampare da un pericolo, da una situazione dolorosa (materiale o spirituale),
(materiale o spirituale), da una realtà odiosa, ecc. sannazaro,
ottemperare, di applicare un ordine, una disposizione, ecc.; sottrarsi a
disposizione, ecc.; sottrarsi a una responsabilità. rovani, i-301: facevan
evitare, sfuggire (un pericolo, una responsabilità). fr. colonna,
bocchelli, 3-16: evadismo fu una religione; e la creò nel '41
sendo in su il più bello di raccontare una cosa. 2. geogr.
costui il beffasse, e turbatissimo, con una mano pigliatolo per petto e con l'
. formarsi di un diverticolo cavo in una superficie uniforme. = voce dotta
di estroflessione di un organo racchiuso entro una guaina. = deriv. da
. de marchi, i-660: ebbe una visione rapida, evanescente, che la
colla solita irragionevolezza dei sogni a vedere una gran festa di rose in fiore, di
: con infinite precauzioni lo fece entrare dentro una camera evanescente di penombra, lo condusse
si distingue a stento (un segno, una linea). palazzeschi, i-123:
e quasi evanescente, un reticolato, una torre di guardia e un soldato di
(la corporatura, l'aspetto di una persona). panzini, iii-361:
invisibile, inavvertita (la presenza di una persona). alvaro, 13-248:
i-405: bianca era la cima, d'una candidezza evanescente. idem, 5-223:
appena qualcosa come il disco diafano di una piccola elica che gira; e, perpendicolare
un'evanescenza che cammina con un'elica, una vibrazione di smeraldo, un'inezia di
innamorata dei primitivi ma dipinge quadri d'una violenta mostruosità o evanescenze caratteristiche o astrattismi
e inavvertita di un'indisposizione o di una lieve malattia. = voce dotta,
il principio del sacerdozio universale e verso una concezione più mistica che organica della chiesa
, 256: v'è trascritta ancora una relazione del giappone, dove s'intendono molti
le masserizie di casa smarrita a sorte una dramma. lanzi, i-2: nelle pareti
impressioni. nievo, 71: una dottrina che nella pratica sociale accoppia la
colpa, ma come libera scelta di una più alta perfezione spirituale (e consistono
4. che si riferisce o appartiene a una delle chiese cristiane nate dalla riforma protestante
trovarò io per mezzo della vera dottrina una sola chiesa? sarfii, i-321:
, 3-93: vengono incontro al riguardante con una tal quale teatralità la fede e marco
diffondere il messaggio evangelico o di reggere una delle nuove comunità cristiane fondate dagli apostoli
evangelio. 3. seguace di una confessione evangelica; protestante, acattolico.
ora fissa, un dato giorno, è una di quelle invenzioni della civiltà contro le
. -individuo infallibile, degno di una fiducia cieca e assoluta. - anche
evangelizzante. 2. che reca una lieta novella. - anche sostant.
gioberti, 1-iv-378: quando vogliono evangelizzare una contrada un po'contumace, [i
un felice annuncio, renderlo edotto di una lieta notizia. - anche assol.
3. per estens. divulgare una dottrina; fare propaganda per determinati programmi
, catechizzato, convertito alla fede (una persona, un popolo); insegnato
il novo avere due parti, l'una la natività del batista evangelizzato per l'
all'imagine del serafico improvvisamente rinvenuta in una via d'egitto con un corteo roseo
salonicco, anche ravvolge il pensiero in una serie di considerazioni attuali costernanti. montano
che porta un messaggio; che reca una notizia. magalotti, 22-251: in
quegli che per prima non facevan mai una limosina per miracolo, e che adesso
bruscolo nell'occhio mentre nel suo ci sopporta una trave maestra. dossi, 384
come la foggia degli abiti; una l'altra sospinge; lascia questa
, 1-6 (103): avvenne una mattina tra l'altre che egli udì alla
210: quest'altra proposizione, che pare una vera mostruosità, e pure è un
. canone fondamentale di un'arte o di una scienza; programma di un movimento culturale
movimento culturale o politico; regola di una comunità; legge costitutiva di uno stato
morale, a esercitare della poesia popolare una propaganda, come delle bibbie gl'inglesi.
giordano [tommaseo]: quando voi vedete una cotale nuvoletta in aria, e a
evanisce. d'annunzio, iv-2-81: ora una tenerezza subitanea l'assaliva e le si
riceverà abbondanza per tre ragioni; l'una delle quali è che la forza della
(un odore, un aroma, una luce). mattioli [dioscoride]
de marchi, i-210: fumava in una pipa di porcellana e i buffi di
sostituire alla causa le cause era in lui una opinione centrale e persistente: una fissazione
lui una opinione centrale e persistente: una fissazione, quasi: che gli evaporava
, evaporò a poco a poco in una folla di parvenze bizzarre, che si accavallavano
dobbiate sentir la vostra anima evaporare come una goccia su un ferro arroventato. moravia
di questa sorgente fece considerar superflua una quantità maggiore d'acqua da evaporarsi.
); dar libero sfogo (a una passione); calmare, sopire (
creato nell'animo un disgusto, e una noia, e un'afflizione, che credo
: quello che è stato privato di una parte dell'acqua. -legno evaporato: che
da un solido, oppure a concentrare una data sostanza mediante l'eliminazione dell'acqua
che su vasta estensione le saline abbiano una loro naturale e artificiosa bellezza, colla
l'evaporazioni terrestri mancano, si sente una perpetua aura muovere da oriente con tenor
del globo terracqueo, cioè a dire una materia sottilissima, e radissima rispetto alla
luogo come fanno, ch'è proprio una maraviglia a vedere. savinio, 461:
, e da natura sono creati per una evaporazione delle cose superflue del cerebro e
[il romanticismo] fu termine d'una età anzi che principio di arte nuova,
i malfattori nazionali trovavano ne'confini esteri una facile evasione, e viceversa i malfattori esteri
soscrit- tori studiando mille evasioni per cui una istituzione di carattere publico diventi un negozio
dall'ambiente consueto, a liberarsi da una condizione di vita che sia giudicato,
di espressione letteraria che sono stati finora una evasione superflua e fortuita, in margine
primo grado del lettore è la ricerca di una evasione. in questo primo grado,
chi sbriga un affare, risponde a una lettera, dà corso a una pratica.
a una lettera, dà corso a una pratica. beccaria, ii-629: l'
evasione ai quesiti propostigli è entrato in una più profonda discussione dell'oggetto. fil
il proprio pensiero, a liberarsi da una condizione giudicata insopportabile, ad appartarsi,
papi, 1-6-188: fece napoleone più d'una volta presentare al ministero francese le sue
',... è sempre una voce barbara. rigatini, 1-75: *
: * risposta evasiva 'dicèsi oggi una risposta che tende ad eludere la dimanda
sì leggiere e sì ambigue da aspettarne una risposta evasiva da escime onorevolmente. lucini
non bastasse più a catturarlo, come una volta, trovandone la ragione nel fatto ch'
trovandone la ragione nel fatto ch'era una dolcezza evasiva, allo stato naturale, non
è mai evasione, ma non esiste una sola opera d'arte che i politici
proprio pensiero; che evita di dare una risposta chiara e diretta a chi lo interroga
v'è, prima di tutto, una cattedra di anatomia umana, coperta
non può, e tornerà come una bestia, affamato e graffiato,
facesse smalto: / talor gran fuoco accese una repulsa. = voce dotta,
ii-1-124: aristotele definisce la fortuna essere una felicità la qual segue le cose ragionevoli
e ben consigliate, e definisce il caso una sorte non pensata con felice evenimento.
corno nui videmo de continuo evenire quando una ribalda femena voi satisfare a sua sfrenata
, in questo tempo del siero, tra una evacua zione e l'altra
zione e l'altra, l'aprir una vena, e dare una leggerissima
, l'aprir una vena, e dare una leggerissima eventazióne al sangue. tramater
quasi apertura ad effetto di far ch'esca una certa quantità d'aere, che
nuto dentro; e si diceva una volta per lo più del sangue.
del mondo. pascoli, 804: alta una nera, ad esplorar gli eventi,
suoi s'era condutto / fuor d'una porta il re, quasi presago / di
di genitori ed in balìa dell'evento una moltitudine di fanciulli. -capriccio,
dire che in ogni armadio era appesa una pistola carica e pronta ad ogni evento.
) del bene o interesse tutelato da una determinata norma penale. codice penale
cioè da quattro coordinate, tre spaziali e una temporale. 6. locuz.
veneziani. piovene, 5-380: in una famiglia agiata la compera di un libro di
gabelle, di aggravi, che istituiti una volta per eventuale bisogno, divenivano eterni
. che può esserci o non esserci (una persona). -anche: inaspettato,
può o non può accadere, di una circostanza che deve o non deve avverarsi
già avvenuto', come: 'è stata una brutta, una bella, una fortunata
, come: 'è stata una brutta, una bella, una fortunata, ec.
'è stata una brutta, una bella, una fortunata, ec. eventualità'. svevo
avventura, l'ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. per questa
de marchi, ii-351: paimira rimase in una penosa incertezza. mangiò poco e di
eventualménte, avv. in rapporto con una determinata eventualità; dipendentemente da certe
stessa avrebbe dato volentieri il suo tempo per una causa che le pareva così giusta.
forma di aghi for manti una massa bianca, solubili in alcole asso
nuovi orientamenti, nuove attitudini, con una incomparabile forza di eversione sul mondo quale
,... non avesse concepito una certa simpatia per il suo futurismo se
temi, mentone evertita... suscitò una simpatia vendicatrice nella reattività perfettamente gallica del
di pubblico dominio (un fatto, una circostanza, un'idea).
ha pace. ariosto, 5-26: era una fraude pur troppo evidente. straparola,
non ha bisogno di essere dimostrato con una ragione straniera, ma che tosto che si
fuori vive e vere, evidenti di una luce, che è luce propria, e
si chiamava così con evidente profezia di una delle due gambe difettose) seccato forse
(un vocabolo, un discorso, una forma letteraria, una dimostrazione).
un discorso, una forma letteraria, una dimostrazione). machiavelli, 513:
53 (86): lo 'mperadore donò una grazia a uno suo barone, che
da maiolica la gente, / recaronne una porta di metallo, / ch'ai
di natura, per certo tu sprezzerai una sottile invenzione. lettere e istruzioni agli
: sono [le fotografie] di una così evidente verità come a guardare gli
, chiuso fino al mento come da una sorta di camaglio. pirandello, ii-511:
, appare biondo, per via di una tintura quasi puerile, evidentissima. serra
cento e cento chiese d'italia, è una contaminazione operata dai secoli: si va
alvaro, 7-284: gli abitanti d'una città sono vestiti e abbigliati e ornati
sono vestiti e abbigliati e ornati per una vita molto evidente e fondata sull'apparenza
campailla, 1-3-50: sol dirò di una massima, evidente / falsa, di questi
. pallavicino, 7-80: qual volta una cagione era prima totalmente la stessa,
o poche che siano, fluiscono l'una nell'altra, per l'innegabile concepibilità di
che ragu- naro gente senza novero in una oste, evidentemente appare che l'oste
anziano, con un panama in capo, una cravatta sgargiante, una camicia rosa-acceso fiorata
in capo, una cravatta sgargiante, una camicia rosa-acceso fiorata: evidentemente il marito
: crescendo in lei amor continuamente e una malinconia sopr'altra aggiugnendosi, la bella
per ogni uomo elegante che passava, una specie di saluto. alvaro, 12-95
partic.: caratteristica per la quale una nozione, una percezione o una sensazione
caratteristica per la quale una nozione, una percezione o una sensazione si presentano alla